AssoSoftwareDayPress sabato, 27 giugno 2020 AssoSoftwareDayPress sabato, 27 giugno 2020

Agenda digitale e Pubblica Amministrazione

27/06/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 19 Andrea Biondi 6 Banda ultralarga, il piano Open Fiber: tre anni per coprire le aree marginali

27/06/2020 Il Messaggero Pagina 27 Bruno Benelli 8 Centri estivi, il bonus da 1.200 euro

26/06/2020 Agenda Digitale 9 Concorsi pubblici: procedure più semplici col digitale, ma serve una rete omogenea

27/06/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 10 Emilia PattaManuela Perrone 11 Dossier senza risposte e Senato a rischio, la calda estate di Conte

26/06/2020 Corriere Comunicazioni 13 PA digitale nel mirino della Camera, via all' indagine conoscitiva

27/06/2020 La Repubblica Pagina 6 DI TOMMASO CIRIACO 16 Pd e 5S, processo a Gualtieri Bloccate le nomine pubbliche

26/06/2020 Agenda Digitale 18 Pensare oggi l' innovazione di domani: gli strumenti che servono, gli errori da non fare

Agricoltura e Dogane

27/06/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 28 Alessio Romeo 24 Bruxelles sblocca i fondi dello sviluppo rurale per destinarli alle imprese

27/06/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 25 26 L' affitto di ramo d' azienda configura nuova attività

Contabilità e Bilancio

27/06/2020 Corriere della Sera Pagina 7 28 La prima nota al tramonto.

27/06/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 5 G.Sa. 30 Un piano per le filiere, si parte dai grandi consumatori di gas

27/06/2020 Corriere della Sera Pagina 1 32 Una Filarmonica da cortile Così la Scala esce dal silenzio

Fatturazione Elettronica

27/06/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 13 R.E.I. 33 Ciclo e motociclo, salta l' esposizione di Milano del 2020

26/06/2020 Corriere Comunicazioni 35 Il lockdown spinge il digital banking: utenti in aumento del 17%

27/06/2020 Il Sole 24 Ore (Plus) Pagina 12 S.(via e-mail) 36 La qualità dei consigli privi di conflitti d' interesse

27/06/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 33 38 Mercati Italia - Altre Piazze del Venerdì 27/06/2020 Il Sole 24 Ore (Plus) Pagina 18 Marilena Pirrelli 43 Mercato a rischio di attacchi sul web

27/06/2020 italiaoggi.it 46 Non date soldi all' Italia Lo dico da contribuente

27/06/2020 Italia Oggi Pagina 4 MARCELLO GUALTIERI 47 Non date soldi all' Italia Lo dico da contribuente

27/06/2020 Il Sole 24 Ore (Plus) Pagina 23 48 Nota: Cambi su Euro/Var% divisa da 1Y al 24-06-2020 - USD: 1.12800/+1.01%, GBP: 0.90343/-1.

27/06/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 24 Benedetto SantacroceFranco Vernassa 49 Tax credit vacanza, gli intermediari chiedono di semplificare l' iter

Fisco e Dichiarazioni

27/06/2020 La Repubblica Pagina 9 DI ROBERTO PETRINI 51 "Fascicoli sul cloud e stop minitasse la ricetta per battere la burocrazia"

27/06/2020 EutekneInfo 53 «Sconto» IRAP con effetto contabile immediato

27/06/2020 EutekneInfo 55 Accertamento del valore degli immobili da parte degli Uffici da motivare

27/06/2020 Il Messaggero Pagina 52 57 ANTONINI Appio Latino Via Latina primo piano 175 mq ottimo stato con terrazzo balconi doppi ...

27/06/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 26 Luca De Stefani 63 Bonus edilizio pure con cessione di cubatura

27/06/2020 italiaoggi.it 65 Cassa forense rimborsa i costi del lockdown

27/06/2020 Italia Oggi Pagina 36 DARIO FERRARA 66 Cassa forense rimborsa i costi del lockdown

27/06/2020 La Nazione Pagina 8 67 Da luglio più soldi in busta Lite Merkel-Conte sul Mes

26/06/2020 italiaoggi.it 69 Focolaio a Mondragone, oggi eseguiti 700 tamponi

27/06/2020 Il Messaggero Pagina 6 71 Gualtieri: da luglio tasse giù per 16 milioni di lavoratori Ma slitta l' ecobonus al 110%

26/06/2020 italiaoggi.it 73 I commercialisti lanciano l' allarme: da 10 anni desertificazione delle partite Iva

27/06/2020 Italia Oggi Pagina 10 CARLO VALENTINI 75 Il balletto governativo sulla riduzione dell' Iva è bocciato senza appello dagli economisti

27/06/2020 EutekneInfo 76 In dieci anni perso oltre mezzo milione di partite IVA

27/06/2020 Corriere della Sera Pagina 9 78 Irpef

27/06/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 9 R.E.I. 79 La pandemia riemerge, nuovi focolai in Italia

27/06/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 24 Giorgio GavelliGian Paolo Tosoni 81 La rivalutazione non si perde in un' operazione straordinaria

27/06/2020 EutekneInfo 83 Per i pensionati in arrivo la «quattordicesima»

27/06/2020 EutekneInfo 84 Per il premio di risultato, sostitutiva sull' intero importo fissato dal contratto

27/06/2020 Il Sole 24 Ore (Plus) Pagina 3 Christian Martino 86 Quanti Millennials per la pensione 27/06/2020 Italia Oggi Pagina 31 CRISTINA BARTELLI 88 Ripescato il cashback, premi per chi paga con le carte

27/06/2020 italiaoggi.it 90 Ripescato il cashback, premi per chi paga con le carte

27/06/2020 Italia Oggi Pagina 32 FABRIZIO G. POGGIANI 92 Sisma ed ecobonus pure a chi ha reddito d' impresa

27/06/2020 Italia Oggi Pagina 32 GIOVAMBATTISTA PALUMBO 94 Stabile con radici nel territorio

27/06/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 24 G.Gav. 95 Una nuova opzione con il Dl Rilancio

Industria 4.0

26/06/2020 Agenda Digitale 97 5G e salute, perché le fake news danneggiano l' economia italiana

26/06/2020 Corriere Comunicazioni 101 Auto a guida autonoma, Volvo si allea con Waymo

27/06/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 29 103 Con scaffali digitali, 3D e cashless Retail Hub aiuta a crescere le startup

27/06/2020 La Nazione Pagina 10 105 È l' era dei robot (ma nessuno li controlla)

26/06/2020 Corriere Comunicazioni 107 Il Lazio rilancia sull' Aerospazio, alleanza strategica con Thales Alenia Space

26/06/2020 Corriere Comunicazioni 109 Intelligenza artificiale, Intel investe sulle competenze evolute

26/06/2020 Agenda Digitale 110 Io, robot di fronte al Covid: tecnologia fra scienza e animismo

27/06/2020 La Nazione Pagina 10 115 L' I.A. e le sue leggi

27/06/2020 Italia Oggi Pagina 17 GIANFRANCO FERRONI 116 La Fondazione Carla Fendi in campo nella lotta al Covid-19

26/06/2020 Agenda Digitale 118 La manifattura dopo il coronavirus: verso l' industrial smart working 4.0

27/06/2020 italiaoggi.it 121 Macchinari innovativi scontati

27/06/2020 Italia Oggi Pagina 35 ROBERTO LENZI 123 Macchinari innovativi scontati

27/06/2020 La Repubblica Pagina 28 DI BETTINA BUSH 125 Socialità è comunicazione ecco il festival di Camogli

27/06/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 20 Fabrizio Onida 126 una nuova politica industriale per avvicinare ricerca e imprese

27/06/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 16 Isabella Bufacchi 128 Wirecard scuote la Germania, Bruxelles indaga sui controlli

Lavoro e Previdenza

27/06/2020 Corriere della Sera Pagina 39 SERGIO BOCCONI 130 «Sanità, noi a disposizione del Paese Nell' emergenza siamo stati in prima linea»

27/06/2020 Il Sole 24 Ore (Plus) Pagina 7 133 A chi è adatto il piano fai-da-te 27/06/2020 Corriere della Sera Pagina 45 GIAN ANTONIO STELLA 134 Alberto D' Amico la voce che univa tre acque: Cuba, Venezia e la Sicilia

27/06/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 17 Carlo Festa 136 Brebemi, fuori Intesa entra il gruppo australiano Ifm

27/06/2020 Il Sole 24 Ore (Plus) Pagina 7 Pagina a cura di Andrea Gennai 138 Come scegliere tra beneficio fiscale e peso degli oneri

27/06/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 2 Simone Filippetti 140 Da BlackRock fino a Parvus, il giallo del 5% dell' ex popolare

27/06/2020 La Repubblica Pagina 20 DI GIOVANNI PONS 142 E Brebemi passa dalla banca ai fondi pensione

27/06/2020 Il Sole 24 Ore (Plus) Pagina 6 143 Ecobonus, nella partita potrebbero entrare anche gli enti pensione

27/06/2020 Il Sole 24 Ore (Plus) Pagina 4 Gianfranco Ursino 145 Fondi pensione, chi ha battuto (e chi no) il Tfr

27/06/2020 Il Sole 24 Ore (Plus) Pagina 13 Valerio Gabelli(via e-mail) 148 Fondo pensione e fiscalità se c' è disoccupazione

27/06/2020 Il Sole 24 Ore (Plus) Pagina 5 Vitaliano D' Angerio 149 Gli iscritti di FondInps nella linea garantita di Cometa

27/06/2020 Il Sole 24 Ore (Plus) Pagina 6 150 Grazie a Iorp II ci saranno meno fondi

27/06/2020 Il Sole 24 Ore (Plus) Pagina 5 151 La débacle dei fondi pensione aperti azionari, in 13 anni c' è chi va sottozero

27/06/2020 Il Sole 24 Ore (Plus) Pagina 5 152 Lo Stato preleva circa 40 miliardi dei 67 versati per il Tfr dei lavoratori

27/06/2020 Il Sole 24 Ore (Plus) Pagina 16 153 Meglio un terrazzo o la pensione?

27/06/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 3 Sissi Bellomo 154 Oro pronto alla svolta coi tassi sotto zero

27/06/2020 Il Sole 24 Ore (Plus) Pagina 6 Vitaliano D' Angerio 156 Pensione integrativa europea (Pepp) Tra un anno saranno dolori fiscali

27/06/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 3 Morya Longo 158 Turbolenza in arrivo? Ecco le forze dietro i listini

Privacy e GDPR

27/06/2020 Italia Oggi Pagina 30 ANTONIO CICCIA MESSINA 160 Accessi abusivi, banca multata

27/06/2020 Italia Oggi Pagina 24 * DELEGATO ITALIANO ALLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE 162 Chi raccoglie i dati deve essere trasparente

27/06/2020 La Repubblica Pagina 11 164 L' intimità violata dei miei alunni durante gli esami a distanza

27/06/2020 La Nazione Pagina 11 165 Maxi furto di dati telefonici «Spinti a cambiare gestore»

27/06/2020 Il Messaggero Pagina 20 167 Privacy, Unicredit multata dal Garante

27/06/2020 Corriere della Sera Pagina 22 168 Rubati milioni di dati sensibili dei clienti Tim

27/06/2020 Corriere della Sera Pagina 29 MICHELA PROIETTI 169 Tornare a investire Un grattacielo a Tokyo

[§26367611§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 19 Il Sole 24 Ore Agenda digitale e Pubblica Amministrazione

TLC

Banda ultralarga, il piano Open Fiber: tre anni per coprire le aree marginali

Mercoledì al comitato ministeriale l' ultima proposta dell' operatore Callari (Regioni): «Sui ritardi di Of chiediamo di sentire Enel e Cdp al Cobul»

Andrea Biondi

A chiudere saranno 810 comuni nel 2023, il 14% del totale, appartenenti a 4 regioni: Lombardia, Piemonte, Veneto e Liguria. Gli anni in cui invece si prevede una maggiore spinta sull' acceleratore sono 2021 (1.692 comuni) e 2022 (1.928 comuni). La nuova timeline del progetto Bul - la copertura in banda ultralarga da parte di Open Fiber nelle aree bianche (quelle senza investimenti spontanei degli operatori perché "a fallimento di mercato") delle regioni in cui la controllata di Enel e Cdp ha vinto tre bandi ad hoc - è contenuta negli atti seguiti alla riunione del Cobul (Comitato interministeriale per la banda ultralarga, incaricato di tenere sotto osservazione l' attuazione del Piano) di tre giorni fa, riunito sotto la presidenza del ministro per l' Innovazione . Conclusione, quindi, al 2023 dopo aver mancato il target del 2020 (ma, come replicato spesso da Open Fiber, anche l' avvio del Piano, causa ricorsi, è iniziato in ritardo). Quelle 10 pagine sono pubblicate sul sito bandaultralarga.it dedicato allo stato di avanzamento dei lavori del Piano Bul. E così, nero su bianco, ci sono quelli che sono da considerare gli impegni di Open Fiber per 5.737 comuni dei primi due bandi (totale depurato da comuni che si è scoperto non essere più area bianca). A quelli si aggiungono i comuni di Calabria, Puglia e Sardegna il cui bando è stato assegnato a metà del 2018 e che saranno completati, sempre, al 2023. «La banda ultralarga è un' infrastruttura sempre più strategica per il Paese. I ritardi accumulati, che hanno implicazioni sociali ed economiche molto serie specialmente in alcune aree del Paese, vanno colmati in tempi brevi. Per questo stiamo massimizzando gli sforzi per accelerare la realizzazione della rete, con un' attenzione che esce rafforzata dalla riunione di questa settimana del Cobul. L' obiettivo attorno al quale tutte le amministrazioni coinvolte si sono trovate d' accordo è esaminare, in un confronto serrato con i soggetti attuatori, i problemi amministrativi e operativi che ci sono. E risolverli. Sono convinto ci siano la volontà comune e la determinazione di tutti di arrivare al più presto questo risultato», spiega il Sottosegretario dello Sviluppo Economico, Gian Paolo Manzella che ha partecipato all' ultimo Cobul. La nuova timeline (si veda grafico in pagina) è quella che nei piani di Open Fiber, rivisti al 23 giugno, porterà alla creazione di una rete pubblica in fibra Ftth (fibra fino a casa) pubblica, ma in concessione ventennale. Quella che insomma, lato Open Fiber, è parte della "dote" che la controllata di Enel e Cdp (unitamente

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 6

[§26367611§] sabato 27 giugno 2020

Il Sole 24 Ore Agenda digitale e Pubblica Amministrazione

alla copertura esistente nelle aree "nere", quelle remunerative) porterebbe in una società unica della rete Tim-Open Fiber rilanciata in questi giorni da Beppe Grillo con replica a distanza dall' ad di Open Fiber, Elisabetta Ripa, che in un' intervista al Messaggero ha sostenuto che «qualsiasi operazione di fusione o acquisizione» rischierebbe di bloccare gli investimenti di Of che invece fra Sky, Vodafone, Wind Tre, Tiscali, Orange e in prospettiva Iliad ha importanti committenti. Infratel avrebbe intanto chiesto chiarimenti e un piano di dettaglio a Open Fiber per evitare di trovarsi, per il 2021 e 2022, ad affrontare eventuali ritardi rispetto alle previsioni. A quanto ricostruito dal Sole 24 Ore, in quella stessa riunione del Cobul l' ad Infratel Marco Bellezza avrebbe riferito di una richiesta di Open Fiber di sospendere provvisoriamente (fino al 30 settembre) un certo numero di cantieri (attorno al migliaio). La richiesta - che nelle intenzioni di Of avrebbe permesso di concentrarsi meglio su determinati cantieri, e che però nei fatti avrebbe anche messo al riparo da penali su ritardi (si è arrivati al momento sui 2 milioni di euro) - sarebbe però rimasta nel novero delle interlocuzioni fra Of e Infratel. L' ad Ripa, sempre sul Messaggero, ha comunque bollato la vicenda come falsa. Di certo nell' ultima riunione del Cobul ad alzare la voce sono state le Regioni, preoccupate anche di perdere parte dei fondi Ue su cui fa leva il Piano Bul. «Superata l' emergenza Covid - riporta in una nota Sebastiano Callari, presidente della Commissione Agenda digitale della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome - non si registrano miglioramenti nell' operatività del concessionario. Per questa ragione ho richiesto di convocare nella prossima riunione del Cobul Enel e Cassa depositi e prestiti, entrambi azionisti di Open Fiber. Opportuna è poi una verifica su quali rimedi giuridici si possano applicare a fronte dei gravi ritardi nell' attuazione del piano, ritardi che rischiano di pregiudicare la rendicontazione dei fondi strutturali messi a disposizione dalle Regioni stesse». Contattato dal Sole 24 Ore Callari rincara la dose: «Ritardi ci sono stati e ci sono anche nella progettazione. E questo non va». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 7

[§26367612§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 27 Il Messaggero Agenda digitale e Pubblica Amministrazione

Sportello previdenza

Centri estivi, il bonus da 1.200 euro

Bruno Benelli

Gli interventi in favore delle famiglie che devono gestire bambini e ragazzi durante questi tempi di Coronavirus si estendono dalle baby sitter ai centri estivi e ai servizi socio-educativi sul territorio. Il decreto rilancio riconosce un bonus di 1.200 euro ai dipendenti del settore privato, parasubordinati, autonomi (commercianti, artigiani, agricoli), professionisti (avvocati, geometri, commercialisti, ecc.). La somma sale a 2.000 euro per: a) lavoratori dipendenti del settore sanitario, pubblico e privato accreditato, appartenenti alle seguenti categorie: medici; infermieri; tecnici di laboratorio biomedico; tecnici di radiologia medica; operatori sociosanitari; b) personale dei comparti sicurezza, difesa e soccorso pubblico, impiegato per le esigenze connesse all' emergenza epidemiologica. Il bonus per la iscrizione ai centri estivi, ludoteche, spazi gioco, centri bambini-genitori, ecc. vale per i periodi fino al prossimo 31 luglio e spetta: a) per i figli minori fino a 12 anni di età alla data del 5 marzo 2020; b) per figli di qualunque età se disabili gravi. Per i nuclei familiari composti da due o più bambini è possibile chiedere il bonus per tutti, ma in ogni caso a disposizione resta sempre la medesima somma. La richiesta del bonus è agevole, quanto meno se messa in relazione con quella attuata per i servizi di baby sitting: niente più sistema del libretto famiglia, ma domanda on-line diretta all' Inps (avendo un codice di identificazione Pin o Spid) o in alternativa ai Patronati. Ad essa va in allegato presentata la documentazione che confermi la iscrizione ai centri e ai vari servizi integrativi per l' infanzia. Il pagamento segue la linea scelta dell' interessato: accredito conto corrente, libretto postale, ecc. Bonus però negato se l' altro genitore è in congedo Covid-19, o è disoccupato o non lavoratore, oppure riceve qualche ammortizzazione sociale Inps (indennità disoccupazione, cassa integrazione, ecc.). © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 8

[§26367613§] venerdì 26 giugno 2020

Agenda Digitale

Agenda digitale e Pubblica Amministrazione

Concorsi pubblici: procedure più semplici col digitale, ma serve una rete omogenea

Le disposizioni contenute nel DL Rilancio mirano a semplificare le procedure concorsuali nella PA. Il focus è sulla delocalizzazione e la digitalizzazione. Vediamo le novità e le problematiche da superare

Con l' entrata in vigore del cosiddetto DL Rilancio e il relativo Regolamento attuativo, la cui emanazione è prevista per il 31 luglio, assisteremo a un timido passo in avanti nella semplificazione delle procedure concorsuali nella PA , nella fattispecie quelle da svolgere in presenza che erano state sospese per 60 giorni e fino al 16 maggio dal DL "Cura Italia" del 17 marzo 2020. In effetti, già all' inizio di aprile il ministro per la Pubblica Amministrazione aveva pubblicato un post con diverse misure allo studio, tra cui: « Concorsi più rapidi e spazi al merito. Rendiamo più snelle le procedure concorsuali, premiamo il valore delle persone, le nuove competenze e acceleriamo il reclutamento nella PA». Stando alle sue dichiarazioni l' obiettivo sarebbe velocizzare e semplificare i concorsi, senza però banalizzarli , e portandone la durata media da 18 a 8 mesi. Concorsi pubblici, le novità allo studio Per ora quell' idea ha cominciato a prendere forma nelle disposizioni del DL Rilancio contenute nelle tre Sezioni del Capo XII, che contengono indirizzi generali di urgenza da applicare in primis allo svolgimento di prove e corsi-concorsi gestiti dalla Commissione RIPAM (la Commissione per l' attuazione del Progetto di Riqualificazione delle Pubbliche Amministrazioni) ma anche, per rimando, a quelli degli enti pubblici che non hanno utilizzato lo strumento del "concorso unico". Le nuove misure potranno essere applicate anche ai concorsi sospesi oppure da bandire da parte delle Forze Armate, delle Forze di Polizia e del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco (art. 259). Il focus della tematica sta negli artt. 247 e segg., formulati nell' ottica dell' introduzione di alcuni principi di delocalizzazione - quando possibile le prove abilitanti si svolgeranno in sedi decentrate sulla base della provenienza geografica dei candidati, tenendo conto della necessità delle misure di distanziamento sociale - e soprattutto di digitalizzazione. L' obbligatorietà normativa attualmente si limita alla domanda di partecipazione, da inoltrare per via telematica eccezionalmente entro 15 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e da candidati che dovranno essere in possesso di un indirizzo PEC e di SPID (l' identità digitale rilasciata dal Sistema pubblico) su piattaforma apposita già operativa oppure predisposta anche avvalendosi di aziende pubbliche, private o di professionisti specializzati in selezione di personale, con riuso ammesso di soluzioni o applicativi esistenti. Nota non indifferente, una volta creato un profilo personale contenente i propri dati e i documenti, questi rimarranno validi in forma dematerializzata per qualsiasi concorso pubblico , senza più necessità di caricarli nuovamente. Inoltre sulla medesima piattaforma di registrazione, alla quale si accede da remoto attraverso account personale identificativo, saranno rese disponibili

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 9

[§26367613§] venerdì 26 giugno 2020

Agenda Digitale

Agenda digitale e Pubblica Amministrazione

tutte le comunicazioni inerenti il concorso , quindi data e sede delle prove da rendere pubbliche almeno dieci giorni prima del loro svolgimento, nonché il loro esito. Si entra invece nel campo del facoltativo con l' introduzione della possibilità di utilizzo di strumenti informatici e digitali per lo svolgimento delle prove scritte e preselettive e della videoconferenza per la sessione orale, con adozione di tecniche che ne assicurino la pubblicità e che certifichino l' identità dei partecipanti, la sicurezza delle comunicazioni e la loro tracciabilità. Anche le commissioni esaminatrici e le sottocommissioni potranno svolgere le proprie attività in modalità telematica , sempre garantendo sicurezza e tracciabilità. L' impossibilità di prescrizione di queste direttive "si giustifica" con la cronica arretratezza della PA nazionale in tema di digital transformation, in particolare sul versante infrastrutturale, di standardizzazione delle procedure e interoperabilità: se i grandi enti hanno avviato quantomeno l' implementazione di una propria piattaforma per la gestione dei processi interni, per gli istituti di minori dimensioni l' obbligatorietà di ricorrere esclusivamente a uno strumento digitale di cui nella maggioranza dei casi non hanno disponibilità al momento attuale, e perciò da reperire in tempi brevissimi sul mercato, comporterebbe oneri probabilmente insostenibili e di conseguenza effetti paradossalmente negativi. Fare rete: la trasformazione digitale per coesione, partecipazione e sviluppo della comunità Perciò l' elasticità è d' obbligo, anche sul fronte inverso, ovvero nel caso in cui un' amministrazione destinataria delle procedure concorsuali voglia applicare la possibilità di decentramento e l' utilizzo di strumenti digitali a un concorso già avviato e sospeso a causa dell' emergenza sanitaria: la Commissione RIPAM avrà infatti la facoltà di modificare le modalità di svolgimento delle prove previste su richiesta dell' amministrazione stessa. Viste le novità concorsuali relative alla digitalizzazione, per l' applicazione software dedicata allo svolgimento delle prove e alle relative procedure il Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri può avvalersi del CINECA, il Consorzio Interuniversitario che opera sotto il controllo del Ministero dell' Istruzione, dell' Università e della Ricerca, anche attraverso la piattaforma di FormezPA, che è il Centro servizi, assistenza, studi e formazione per l' ammodernamento della PA. Già al 6 giugno FormezPA titolava la propria homepage: "Funzione Pubblica: gestiremo il primo concorso con prove in digitale", riferendosi alle assunzioni per l' Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo e per il Ministero dell' Ambiente. Conclusioni Se da una parte è evidente che la natura di tali provvedimenti in materia di digitalizzazione è stata dettata e insieme spinta dall' emergenza Covid-19 in pieno lockdown, e pur ammettendo che il DL Rilancio contiene ulteriori disposizioni generali, come un più vasto ricorso alle autocertificazioni fino al termine del 2022, l' attuazione del principio dell' once only tramite rafforzamento di interoperabilità tra database e l' istituzione per l' anno in corso di un fondo da 50 milioni per l' innovazione tecnologica del comparto pubblico , dall' altra si continua a fare i conti con un' infrastruttura digitale nazionale disomogenea con le crepe di sempre, per le quali non è sufficiente un pugno di terra perché vengano colmate. ______@RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 10

[§26367614§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 10 Il Sole 24 Ore Agenda digitale e Pubblica Amministrazione

MAGGIORANZA

Dossier senza risposte e Senato a rischio, la calda estate di Conte

Molti i fronti aperti, ma solo a settembre si decideranno le sorti del governo Scontro con Berlino. Merkel spinge per il Mes, il premier replica: ai nostri conti penso io

Emilia PattaManuela Perrone

ROMA Al Senato già stanno facendo i conti: per votare all' election day del 20 settembre con le regionali bisognerebbe sciogliere le Camere entro il 20 luglio. L' Aula di Palazzo Madama la prossima settimana non lavorerà, e quella successiva anche in caso di incidente potrebbe essere troppo tardi. In realtà nessuno pensa davvero a far cadere il governo adesso per andare alle elezioni. Ma il sospiro di sollievo dei senatori non elimina il percorso a ostacoli previsto già dalla metà di luglio, a cominciare dal voto sul nuovo scostamento di bilancio da 20 miliardi che dovrebbe tenersi proprio il 15 luglio e che richiede la maggioranza qualificata di 161 eletti a Palazzo Madama. E stavolta il soccorso del centrodestra non è scontato. Lo ha ricordato ieri di Forza Italia: «Se il governo continua a tirare dritto senza ascoltarci, non lo voteremo». La votazione ritenuta da tutti più a rischio è però quella quasi contemporanea che si terrà sul pacchetto di aiuti europei, Mes compreso, alla vigilia del Consiglio europeo del 17-18 che dovrebbe chiudere l' accordo sul Recovery Fund. In questa occasione il premier difficilmente potrà di nuovo trasformare le sue comunicazioni in un' informativa per evitare il voto. E le fibrillazioni in casa Cinque Stelle, segnata dai nuovi addii di questi giorni (tra cui la senatrice Alessandra Riccardi passata alla Lega di che ieri si è detto sicuro di nuovi traslochi), non fanno dormire sonni tranquilli ai partiti della maggioranza e allo stesso premier. Tanto che si sta studiando una risoluzione di maggioranza sul solo Recovery fund rimandando la questione Mes a settembre. Ieri, peraltro, a incalzare l' Italia perché attivi la linea di credito del Fondo Salva-Stati è stata direttamente la cancelliera tedesca Angela Merkel: «Non abbiamo creato questi strumenti per lasciarli inutilizzati». Piccata la replica di Conte: «Sul Mes non è cambiato nulla. Rispetto l' opinione di Merkel, ma a far di conto per l' Italia è il sottoscritto con il ministro Gualtieri, il Ragioniere dello Stato e tutti i ministri». Secondo le stime del Pd sarebbero almeno sette i senatori Cinque Stelle non disposti a votare il pacchetto Ue se all' interno ci sarà anche il Mes. E dal momento che ormai la maggioranza si regge su sei voti è evidente che il supporto di Forza Italia - più volte garantito da Silvio Berlusconi, in disaccordo con gli alleati - diventerebbe decisivo, alterando gli equilibri politici alla base del Conte 2. Anche per questo nelle scorse settimane il Partito democratico ha avviato, con il capodelegazione

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 11

[§26367614§] sabato 27 giugno 2020

Il Sole 24 Ore Agenda digitale e Pubblica Amministrazione

e il capogruppo a Palazzo Madama Andrea Marcucci, contatti informali sia con Fi sia con il M5S per capire se è possibile immaginare un ingresso in maggioranza degli azzurri. Ipotesi subito rigettata dai pentastellati, che non reggerebbero la convivenza con il vecchio "nemico" Berlusconi. E gli stessi azzurri hanno recapitato al Pd un messaggio di cautela: prima delle regionali, dove corrono insieme a Lega e Fdi, non sono pronti per uno strappo così forte con Salvini e Giorgia Meloni. La deadline dell' autunno è considerata da tutti, anche dal M5S in piena crisi di leadership, come decisiva per capire davvero le sorti del governo e di Conte. A settembre infatti sarà più chiara l' entità della crisi post-Covid e il livello della rabbia sociale più volte evocato dal segretario dem Nicola Zingaretti negli ultimi giorni. Se a questo si dovesse aggiungere la mancata decisione sui dossier ancora aperti, potrebbe concretizzarsi il mix perfetto per convincere gran parte dei partiti di maggioranza a cambiare cavallo. Non a caso Matteo Renzi, che in questa fase è molto collaborativo con il premier, lancia una sorta di avvertimento: «Un governo che vuole governare deve avere una rotta - dice il leader di Iv in un' intervista oggi al Foglio -. Un governo che procede un po' di qua e un po' di là è un governo che una rotta non ce l' ha. E quando manca la rotta le navigazioni diventano pericolose». Un monito che arriva dopo l' ennesimo vertice inconcludente tra Conte e i capidelegazione. Il decreto semplificazioni, che era stato promesso dal premier per questa settimana, arriverà «non prima di metà luglio», ammettono fonti governative, dal momento che il testo è ancora in alto mare. Ieri è saltata una riunione politica su Autostrade, altra questione in sospeso ormai da due anni, con il M5S che continua a premere perché Atlantia ceda il controllo di Aspi. Nel cassetto restano anche, con grande insofferenza del Pd, le questioni ex Ilva e Alitalia. In Parlamento va poi approvato il decreto rilancio, la cui discussione sta andando per le lunghe alla Camera e per il quale l' ombrello della fiducia è dato per scontato. Ma ai vecchi nodi se ne aggiungono di nuovi. Come il piano di rilancio tutto ancora da scrivere. Come gli scontri sul taglio dell' Iva e sugli ammortizzatori sociali, che dovrebbero confluire nel nuovo decreto luglio per cui serve l' autorizzazione a nuovo deficit per almeno 20 miliardi. E come, infine, le tensioni sulla nuova raffica di nomine, a cominciare dal cambio della guardia in Consip. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 12

[§26367615§] venerdì 26 giugno 2020

Corriere Comunicazioni

Agenda digitale e Pubblica Amministrazione

PA digitale nel mirino della Camera, via all' indagine conoscitiva

L' inchiesta della Commissione Affari Costituzionali si concentrerà sull' individuazione di best pratice replicabili e sulla mappatura delle competenze

Nello specifico "offrirà l' occasione per: individuare e approfondire i casi virtuosi di organizzazione ed erogazione di servizi pubblici digitali, nonché individuare modelli scalabili e replicabili di servizio pubblico digitale non inclusi nei piani nazionali; approfondire il tema della conoscenza e delle competenze (soft and hard skills, nella letteratura anglosassone) necessarie alla pubblica amministrazione al fine di erogare servizi pubblici digitali: al tema della conoscenza e delle competenze si lega quello della formazione del personale e della mappatura delle competenze, cui l' indagine conoscitiva mira a contribuire , offrendo soluzioni praticabili agli amministratori locali che intendano avviare percorsi di formazione e individuando le figure professionali di riferimento e le unità organizzative che erogano servizi pubblici digitali". E ancora: esaminare la disciplina del codice dell' amministrazione digitale e la normativa vigente in tema di enti locali, al fine di identificare le aree di miglioramento funzionali alla transizione digitale delle amministrazioni locali, anche al fine di valutare, di concerto con il ministero dell' Interno, incentivi per favorire la transizione digitale nei piccoli comuni; e approfondire il ruolo che i dati aperti (open data) e i dati aggregati (big data) svolgono rispetto all' azione delle amministrazioni locali, il ruolo che essi svolgono nelle pratiche di business intelligence, i benefici che garantiscono relativamente a una migliore misurabilità dei risultati della Pa, nonché quali benefici i dati aperti e i dati aggregati comportino per la comunità di interessi che gravita intorno alla pubblica amministrazione (comunità scientifica, società civile, media e imprenditori). L' indagine servirà anche a "valutare l' avanzamento dei progetti già esistenti sul tema della transizione digitale della Pa e individuare sotto questo specifico profilo proposte per facilitare l' attuazione: dell' Agenda digitale Italia (all' interno del quadro dell' Agenda digitale europea); della Strategia per la Crescita digitale 2014-2020; del Piano Triennale per l' informatica nella Pubblica Amministrazione 2019-2021; della Strategia per l' innovazione tecnologica e la digitalizzazione del Paese 2025; del Quarto Piano d' azione nazionale per l' Open government 2019-2021; del Piano triennale di razionalizzazione dei Ced delle Pubbliche amministrazioni. Infine, durante l' indagine i deputati approfondiranno "le recenti misure relative ai punti precedenti in relazione all' emergenza coronavirus, anche se a carattere temporaneo: si segnalano al riguardo, senza pretesa di esaustività, le misure relative allo smart working della pubblica amministrazione e ad altri aspetti concernenti il funzionamento e le procedure della Pa". Saranno ascoltati la ministra della Pubblica amministrazione, ministro per l' Innovazione,rappresentanti del ministero dell' Interno, rappresentanti

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 13

[§26367615§] venerdì 26 giugno 2020

Corriere Comunicazioni

Agenda digitale e Pubblica Amministrazione

del Dipartimento per la trasformazione digitale presso la presidenza del Consiglio, rappresentanti del Dipartimento della funzione pubblica, la Corte dei Conti; i rappresentanti di uffici ministeriali preposti alla transizione digitale. E ancora: Regioni e degli enti locali, società partecipate pubbliche e loro azionisti, istituti di ricerca che si occupano di tematiche inerenti alla transizione digitale ed esperti delle materie oggetto dell' indagine. Non è la prima volta che la PA digitale finisce nel mirino del Parlamento.Nella scorsa legislatura l' allora deputato Pd, Paolo Coppola, ha guidato una commissione di inchiesta sul livello di digitalizzazione della PA . Il documento conclusivo delineava le criticità realtiva alla trasformazione di servizi e processi ed evidenziava possibili soluzioni. Secondo i parlamentari la digitalizzazione è frenata soprattutto dall' atteggiamento delle stesse amministrazioni che considerano l' adesione ai progetti di innovazione più un atto dovuto che un cambio di paradigma. Approccio simbolico che riguarda anche la nomina dei responsabili del digitale, con impatti negativi anche sul rispetto dei diritti dei cittadini. "Le figure apicali responsabili della trasformazione digitale vengono nominate solo dopo insistenti richieste da parte della commissione. I processi di digitalizzazione sono quasi sempre 'iniziati' e mai 'conclusi', i diritti digitali dei cittadini e delle imprese sono rispettati di rado e solo per alcuni servizi, mancano pianificazione e stanziamenti specifici per completare lo switch off (il passaggio completo alla modalità digitale)". Questo succede perché le amministrazioni approcciano il tema del digitale in modo episodico e non organico, non strategico e non prioritario. "La trasformazione digitale è ben lontana dall' essere realizzata, nonostante sia evidente un' accelerazione durante gli anni di questa Legislatura", avvisava la commissione. "La consapevolezza della centralità e pervasività del digitale e, soprattutto, della necessità di modificare profondamente organizzazione e processi, come peraltro previsto dalla legge da decine di anni non è assolutamente presente". Per la commissione "la mancanza di consapevolezza dell' importanza del digitale ha portato la PA, negli anni, a non dotarsi delle competenze tecnologiche, manageriali e di informatica giuridica necessarie. Dalle audizioni era emerso più volte che mancano le competenze interne e l' amministrazione sceglie di fare ampio ricorso al mercato. L' analisi dei curricula dei responsabili della transizione alla modalità operativa digitale rendeva difficile affermare che il comma 1-ter dell' articolo 17 del Cad sia rispettato", e cioè che il responsabile dell' ufficio è dotato di adeguate competenze tecnologiche, di informatica giuridica e manageriali, "in alcuni casi per stessa ammissione dei responsabili durante le audizioni". Come invertire la rotta? Dotando l' Agenzia per l' Italia digitale di maggiori risorse, finanziarie e umane. Inoltre la Commissione ritiene anche opportuno che i pareri rilasciati per gli schemi di contratti e accordi quadro e per le procedure di gara siano trasformati in pareri obbligatori e vincolanti al fine di aumentare il controllo sulla spesa. Infine, sempre per rafforzare l' attività di controllo e monitoraggio della trasformazione digitale della PA, la Commissione suggeriva di realizzare una banca dati di obiettivi e indicatori delle performance in modo da supplire alla mancanza di controllo

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 14

[§26367615§] venerdì 26 giugno 2020

Corriere Comunicazioni

Agenda digitale e Pubblica Amministrazione

sulla qualità e l' impatto dei progetti di digitalizzazione.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 15

[§26367616§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 6 La Repubblica Agenda digitale e Pubblica Amministrazione

Il retroscena Cresce l' insofferenza verso il ministro In ballo ci sono centinaia di poltrone

Pd e 5S, processo a Gualtieri Bloccate le nomine pubbliche

DI TOMMASO CIRIACO

ROMA - Nessuno lo nega più, un vero e proprio "caso Gualtieri" è esploso nel governo. E la situazione è a un millimetro dal punto di non ritorno. La tensione cova da tempo, ma tutto è esploso giovedì sera, nel corso di interminabili ore di scontro a Palazzo Chigi. Prima, durante e dopo il vertice con Giuseppe Conte, infatti, i capidelegazione giallo-rossi e gli emissari dei leader di maggioranza mettono con le spalle al muro il responsabile dell' Economia. L' accusa è di voler decidere in solitaria la tornata di nomine di molte società controllate dal Tesoro, o in cui il ministero è azionista di peso. Si tratta di una decina di società pesanti che dipendono da Ferrovie, oltre a Consip, Poligrafico dello Stato, Gse e Gme. Volano parole grosse, a margine della riunione di governo. Accusano il ministro dem di rispondere con i veti alle richieste dei partiti. «Non pensare di poter fare tutto da solo!». Pretendono un tavolo per decidere assieme i nomi. E stavolta non c' è solo Giuseppe Conte a premere, né soltanto il Movimento. I più infuriati di tutti sono i vertici del Pd. Ma riavvolgiamo il nastro. Il primo scontro si consuma qualche settimana fa, in sordina. Il premier ipotizza un nome, il ministro lo boccia: «Non penso che sia la figura migliore per quell' incarico». Sembra solo un' impuntatura. Poi tocca agli ambasciatori del Pd e del Movimento bussare alla porta del responsabile del Tesoro: stessa risposta. Nel frattempo, le assemblee di alcune società, convocate per rinnovare i vertici in scadenza o già scaduti, sono costrette a rinviare le riunioni. Fino a ieri, quando l' avvocato e il responsabile del Tesoro duellano duramente sulla portata del prossimo scostamento di bilancio - il premier vuole andare oltre i venti miliardi, Gualtieri preferirebbe restare di poco sopra ai dieci - poi si ripetono sul nodo delle nomine. «Non puoi fare da solo sostiene Conte, facendosi interprete delle preoccupazioni degli alleati - ci sono equilibri di maggioranza da rispettare». Eppure, Gualtieri si mostra ancora una volta inamovibile. Nel frattempo, l' ipotesi di un dpcm che attribuirebbe al Mef e al dipartimento del Tesoro poteri maggiori proprio sulle controllate dello Stato scatena altri veleni e altre tensioni. Ma di quali nomine si discute? Si tratta di centinaia di posti e decine di società. C' è Consip - fondamentale perché centrale operativa degli acquisti pubblici - e oltre dieci controllate di Fs (di cui il Mef è azionista): tra loro Rfi, Trenitalia, Italferr, Busitalia, Mercitalia. E ancora, il Poligrafico e Zecca dello Stato, la Newco di Alitalia, Gestore dei servizi energetici (Gse) e Gestore dei mercati energetici (Gme), oltre all' Agcom e alla Privacy. Il Pd, beffato sul traguardo per Enav e Terna nell' ultima tornata di nomine, è sul piede di guerra.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 16

[§26367616§] sabato 27 giugno 2020

La Repubblica Agenda digitale e Pubblica Amministrazione

Ma anche il Movimento chiede un tavolo, si scaglia contro i veti del Tesoro e invia a trattare Gianluca Rizzo, deputato assai vicino a e Vito Crimi. Ma il nodo resta sempre lo stesso: Gualtieri non molla. È una mina piazzata sotto Palazzo Chigi. E si aggiunge a un altro duello durissimo che si sta consumando in queste ore attorno all' ipotesi di revoca delle concessioni autostradali. Nel vertice di giovedì sera, i dem avevano chiesto di arrivare a una decisione entro 24 ore. Il summit fissato per ieri pomeriggio, però, è stato disertato da Di Maio. La ragione? Conte non è disposto - non ancora, quantomeno - a forzare la mano ed estromettere del tutto i Benetton, può al limite favorire il loro passaggio in minoranza. Il punto è però che ogni soluzione di compromesso mette a repentaglio la tenuta dell' M5S. Per questo, il premier ha proposto informalmente un nuovo rinvio alla seconda metà di luglio. Pensa di poter gestire meglio le fibrillazioni dopo che il Consiglio europeo avrà approvato il Recovery Fund, blindando politicamente Palazzo Chigi. Per l' avvocato, d' altra parte, si tratta di una strategia obbligata per evitare nuovi addii dei 5S al Senato. Due senatrici, Tiziana Drago e Marinella Pacifico, sono a un passo dalla Lega, mentre un terzo - Mattia Crucioli - è pronto a passare al Misto. «Nei prossimi giorni - gongola non a caso Matteo Salvini - ci saranno diversi ingressi dai cinquestelle». Se i giallo-rossi perdono sette senatori, non c' è più una maggioranza. ©RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 17

[§26367617§] venerdì 26 giugno 2020

Agenda Digitale

Agenda digitale e Pubblica Amministrazione

Pensare oggi l' innovazione di domani: gli strumenti che servono, gli errori da non fare

Intersettorialità, multidisciplinarietà e co-generazione di saperi sono i pilastri di un nuovo modello di innovazione sostenibile. Il nesso virtuoso tra ricerca e innovazione è la formazione dei ricercatori, attraverso strumenti quali i dottorati di ricerca industriali. Le scelte da fare ora per non tornare quelli di prima

Nei prossimi mesi scopriremo la portata del "mutamento di stato" che questa emergenza avrà apportato al trinomio stato-società-imprese. Economisti e accademici, chiedendosi cosa succederà quando questa crisi sarà terminata, hanno iniziato a disegnare scenari sui futuri rapporti economici e politici nel mondo post pandemia, e sono alle prese con analisi e pubblicazioni di report per valutare le conseguenze economiche di questi mesi incerti. In tutto il mondo, ma soprattutto in Italia, la lezione che si sta traendo è chiara: la transizione digitale è di cruciale importanza per l' avanzamento di tutti i settori sociali ed economici (didattica a distanza, smart-working, connessioni per socializzare, banda ultra larga, ecc.); è necessario ripensare la sanità di domani, in ottica sia di modelli sanitari che di consolidamento delle infrastrutture ICT del settore salute. Anche il rapporto con la scienza e la ricerca sta riconquistando la giusta dimensione. Quante volte, infatti, il parere di una sparuta minoranza, non sempre particolarmente qualificata, è stato amplificato dai mezzi di comunicazione ed è stato promosso indebitamente a opinione migliore. In questo caso i danni che sono stati creati sono incalcolabili. Decisioni delicate che riguardano, ad esempio, la salute, l' ambiente, le comunicazioni, i trasporti, l' industria, l' agricoltura o le fonti energetiche, che non possono prescindere dalle conoscenze scientifiche migliori e più aggiornate, sono state messe a rischio. Stiamo riscoprendo in queste ore l' importanza di fornire un' informazione scientificamente corretta e comprensibile sui temi più delicati e controversi della nostra società. In tale contesto è proprio la formazione dei ricercatori a rappresentare il nesso virtuoso, ancorché ignorato, tra ricerca e innovazione . Uno strumento molto importante in questa direzione si sono i dottorati di ricerca industriali verso i quali si sono mossi il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e Confindustria . Indice degli argomenti Programmare ora l' innovazione di domani Per certi versi, questa emergenza sta mettendo a nudo tante false ipocrisie, costringendoci a guardarci allo specchio e a fare i conti con la realtà. Molti nodi della nostra vita pubblica stanno drammaticamente venendo al pettine . Sta venendo al pettine una questione generale di responsabilità. Responsabilità legate a una lunga catena di scelte fatte in passato e di cui oggi si vedono le conseguenze. Il ritardo che abbiamo accumulato in digitalizzazione e innovazione quanto pesa oggi? Cosa abbiamo fatto per permettere alle imprese italiane di rafforzarsi e crescere? Abbiamo utilizzato le - poche - risorse a disposizione in modo lungimirante e produttivo? Con riferimento all' innovazione e alla conoscenza, a ben guardare,

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 18

[§26367617§] venerdì 26 giugno 2020

Agenda Digitale

Agenda digitale e Pubblica Amministrazione

tutto quello che riguarda la ricerca e l' università (laboratori, personale, fondi) si trova in perenne stato di agonia, strangolato dalle ristrettezze. Oggi ci accorgiamo dell' importanza che un tale settore riveste, quindi, saremmo tutti d' accordo se parlassimo di una politica per lungo tempo miope. Il legame ricerca/università/imprese porta con sé altre questioni, altrettanto cruciali, per sostenere una futura ripresa e sulle quali occorre meditare: quali dovranno essere i settori innovativi su cui puntare; come fare innovazione grazie all' apporto della ricerca, che sarà sempre più multidisciplinare; quali nuovi strumenti di trasferimento della conoscenza adottare (considerato il fallimento del trasferimento tecnologico di cui si è parlato per anni); che vuol dire scienza aperta e per un governo avere accesso ai dati ; come mobilitare e aggregare ingenti risorse sul piano finanziario. Per avere un' idea chiara di quello che saremo tra 10-20 anni, dovremmo iniziare a programmare una strategia sul lavoro e sui modelli organizzativi di domani . Dobbiamo farlo ora, per avere la percezione che una terapia economica esista, che ne possiamo uscire, perché se il Paese si ferma, la politica economica e sociale deve continuare a muoversi. C' è bisogno di una straordinaria solerzia nell' affrontare l' emergenza e, parallelamente, individuare le condizioni strutturali per la ripresa socio economica. Non si tratta solo di un processo di pianificazione strategica della migrazione al digitale (finora fatto in parte), perché dall' ampiezza e dalla qualità delle scelte che l' Italia e l' Unione europea faranno concretamente nei prossimi mesi dipenderanno il futuro del sistema Paese, il benessere residuo di ciascuno di noi, ma soprattutto le possibilità di una ripresa. Dobbiamo avere al tempo stesso la consapevolezza di dover sciogliere quei nodi che frenano la ricerca e l' innovazione . Nel settore pubblico, la burocrazia e la regolamentazione alla base di ogni processo rallenta e rende difficile l' innovazione. Per non commettere più gli stessi errori e non tornare semplicemente "quelli di prima" , dovremmo riflettere sulle responsabilità collettive e individuali. Quando tutto sarà finito verrò il tempo degli esami di coscienza e bisognerà ricordarsene. Di seguito alcune possibili proposte per una rinnovata politica per l' innovazione. Allargare il perimetro dell' innovazione alle startup Innanzitutto, il governo ha innalzato il deficit e messo in campo risorse per 25 miliardi. Probabilmente non basteranno per la ripresa di tutte le attività. Occorrerà mobilitare ulteriori risorse, ricorrendo anche a quelle europee. Il governo ha anche deciso di puntare in maniera decisa sulle startup. Nel decreto legge " Cura Italia " si è data la possibilità a startup e PMI innovative di offrire i propri servizi (la selezione dei fornitori deve essere fatta tra 4 aziende, di cui almeno una deve essere una startup innovativa o una PMI). È una strada giusta, perché le collaborazioni con questi protagonisti dell' innovazione favoriranno anche i gruppi che producono in Italia e che investono in ricerca. Si pensi al manufacturing e alla farmaceutica. Farmindustria ha stimato in mille miliardi gli investimenti in ricerca nei prossimi cinque nel mondo. Bisogna fare in modo di farne arrivare il più possibile nel nostro Paese, con l' obiettivo di valorizzare ulteriormente sia il sistema delle startup, con tutti i centri di ricerca ad essi collegati, sia la qualità della nostra manifattura. In tal senso la collaborazione fra pubblico e privato è una stella polare , perché non ci potrà essere una forte

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 19

[§26367617§] venerdì 26 giugno 2020

Agenda Digitale

Agenda digitale e Pubblica Amministrazione

industria senza di essa. Ecco allora l' idea di realizzare un censimento dell' ecosistema di startup , sia quelle che già lavorano con la PA sia quelle che inizieranno nei prossimi mesi, per comprendere le caratteristiche e le potenzialità di successo, ma anche le barriere che impediscono loro di lavorare con il settore pubblico, cioè capire meglio quali ostacoli e impedimenti si frappongono. Peraltro sarebbe il caso di verificare, anche a livello internazionale, i casi di successo, per verificare se il connubio di successo dipenda più dalla maturità del cliente (per esempio quale dipartimento della PA, oppure a quale livello di maturità si trova la PA) o viceversa se il successo dipenda dalla maturità della startup stessa (per esempio per esperienze pregresse con la PA, conoscenza di quel particolare settore pubblico, ecc.). Allargato il perimetro alle startup, sul piano finanziario, si potrebbe pensare a un unico grande Programma nazionale (PON) con assi dedicati: al Piano BUL (per la parte infrastrutturale ) e all' agenda digitale, per la parte dei servizi digitali con focus prioritari: PA, salute, formazione, beni culturali, e altro ancora. I settori e le tecnologie su cui puntare WEBINAR Advanced Analytics e Machine Learning per Supply Chain sotto stress Intelligenza Artificiale IoT Nella Relazione sulla ricerca e l' innovazione in Italia presentata lo scorso anno, è stata scattata una fotografia sui settori high-tech che hanno le maggiori quote di mercato nell' esportazione mondiale, utile a inquadrare i settori più dinamici. Quote di mercato dell' Italia sulle esportazioni mondiali nei settori high-tech (graduatoria rispetto al 2018) Fonte: elaborazione ENEA - Osservatorio sull' Italia nella Competizione Tecnologica Internazionale su dati UN-Comtrade Database. Come si può vedere non è solo una questione di bit. Dall' ambiente all' energia, dalla chimica al biotech, dall' ICT alla microelettronica fino ai trasporti, ai beni strumentali e all' aerospazio, i settori pongono alle imprese e ai centri di ricerca, alle università, ma anche agli incubatori e agli acceleratori, il tema di dove allocare le risorse per intercettare una domanda , di beni e servizi, che nei prossimi anni potrebbe radicalmente cambiare i propri connotati. Per aiutare a districarsi nel complesso mondo che verrà, delineando le linee programmatiche del futuro, ulteriori indicazioni arrivano dall' Associazione italiana per la ricerca industriale (AIRI), che ha recentemente pubblicato un report dal titolo L' innovazione del prossimo futuro . Sono state messe in fila 105 tecnologie in nove settori di primaria importanza per l' Italia. Una specie di approfondita guida utile a capire su quali tecnologie puntare fondi e risorse umane , nata anche per far riflettere su come costruire un legame strutturato e non episodico, come purtroppo avviene troppo spesso, fra ricerca pubblica e iniziativa privata. Legami che vadano oltre i grandi gruppi rimasti, ma che veda il coinvolgimento di un tessuto imprenditoriale, seppur polverizzato e sottocapitalizzato, nondimeno dotato di un prezioso saper fare. Le "case delle tecnologie emergenti" del MISE Dopo quella avviata a dicembre a Matera, cui furono destinati 15 milioni di euro, ulteriori 25 milioni sono stati destinati alla realizzazione di nuove case della tecnologia , nell' ambito del più ampio programma di supporto alle tecnologie emergenti 5G . Con avviso pubblico del 3 marzo 2020, il Mise ha avviato la procedura per selezionare progetti di ricerca e sperimentazione per le amministrazioni comunali oggetto di sperimentazione 5G. Le proposte

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 20

[§26367617§] venerdì 26 giugno 2020

Agenda Digitale

Agenda digitale e Pubblica Amministrazione

devono avere come obiettivo quello di sostenere il trasferimento tecnologico verso le PMI con l' utilizzo di blockchain, IoT e intelligenza artificiale, oltre che la creazione di startup. Quaranta milioni stanziati complessivamente per realizzare il programma di supporto alle tecnologie emergenti, che vanno ad aggiungersi ai 5 milioni riservati ai sei progetti di ricerca già selezionati e ammessi in graduatoria a inizio d' anno funzionali all' utilizzo di infrastrutture o servizi necessari all' attuazione del programma. La co-generazione di conoscenza: lo strumento dei dottorati industriali "Un Paese che intende proiettarsi nel futuro e soprattutto creare le condizioni per affrontarlo, dovrebbe privilegiare ricerca e innovazione e identificarle come priorità strategiche ". Il rettore della Luiss, Andrea Prencipe , nell' affermare una cosa di buon senso, ha lanciato sulle colonne del Corriere della Sera una riflessione sui temi della valutazione della ricerca e sui modelli di organizzazione della ricerca , arrivando a mettere in dubbio la validità dei tradizionali modelli di produzione della conoscenza distinti dai meccanismi istituzionali di applicazione dei risultati. "Le evidenze empiriche - sostiene Prencipe - sottolineano che la diffusione della conoscenza in ambiti eterogenei in termini di interesse, linguaggi e significati, per esempio università e imprese, ha registrato percentuali di insuccesso altissime. Così come i vari meccanismi e istituzioni create per il trasferimento tecnologico". È per questo che è arrivato il momento di parlare di co-generazione di conoscenza , che coinvolga contemporaneamente sia accademici di domini differenti sia potenziali fruitori - le imprese - dei risultati della ricerca stessa. L' adozione di questi nuovi modelli e approcci permetterebbe alla ricerca scientifica italiana - di per sé già eccellente - di acquisire una curvatura innovativa di maggiore impatto. Della bontà di tale approccio ne sarebbe convinto anche il ministro dell' università e della ricerca che, parlando della svolta digitale che vorrebbe attuare nelle Università del Paese, ha dichiarato che "dobbiamo spingere in direzione di una contaminazione; non a caso oggi si parla di digital humanities . Storici e filosofi, prima di tutto, e poi altre figure che diventano di frontiera, sospese tra saperi tradizionali e gestione avanzata dei dati, tra psicologia e linguaggi interattivi. Le nuove professioni, appunto, si contaminano". Un interessante meccanismo di applicazione di questo modello è rappresentato dai dottorati industriali che coinvolgono contestualmente accademia e impresa. Alfonso Fuggetta, nel suo libro Cittadini ai tempi di internet , parla del tema "dell' imparare a imparare" che rimanda ad alcune questioni chiave sulle quali è necessario riflettere. Uno di questi temi chiave è il rapporto tra imprese e università . Parlando di questo rapporto Fuggetta sostiene quanto sia poco lungimirante puntare a risparmiare nella fase di inserimento professionale delle persone e che "le aziende devono mettere da parte l' illusione che tutto si riduca a limitare costi e tempi all' inizio del percorso di carriera, né che si possa semplicemente procedere alla sostituzione del personale esistente con neo-assunti che costano meno". Da qui l' invito alle aziende a ripensare il proprio ruolo come consumatori di capitale umano "pronto all' uso", cominciando viceversa a pensare alla formazione e all' aggiornamento del proprio personale come a un investimento, a una responsabilità sociale. In questa direzione si sono mossi il Consiglio Nazionale delle Ricerche

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 21

[§26367617§] venerdì 26 giugno 2020

Agenda Digitale

Agenda digitale e Pubblica Amministrazione

(CNR) e Confindustria, che hanno sottoscritto una convenzione per promuovere e attivare i dottorati di ricerca industriali, sia per lo svolgimento di programmi di formazione dei dipendenti di azienda già impegnati in attività di elevata qualificazione, sia per costruire percorsi di studio specifici per l' orientamento e la crescita professionale dei giovani. Nel comunicato stampa di lancio dell' iniziativa si legge che "nell' ambito dei rispettivi compiti e funzioni, la collaborazione tra Confindustria e Cnr, insieme a quella degli Atenei italiani, è tesa a favorire lo sviluppo di percorsi, di durata triennale, di dottorati industriali di altissimo profilo scientifico e con particolari requisiti di qualità, di innovazione tecnologica, di internazionalizzazione, presso imprese singole o associate che svolgono attività industriali dirette alla produzione di beni o servizi, con la finalità di contribuire all' alta formazione dei giovani mediante la ricerca, favorire la creazione dei nuovi e migliori posti di lavoro auspicati dalla Strategia di Lisbona e aumentare il potenziale innovativo delle imprese". L' iniziativa è frutto dell' azione del Miur che, prima di essere spacchettato in due dicasteri, aveva garantito risorse straordinarie per finanziare dottorati di ricerca e progetti congiunti tra le diverse realtà coinvolte nel settore dell' intelligenza artificiale. Al momento sono cinque le aree tematiche individuate per il programma nazionale di dottorati: Intelligenza artificiale e data science IA e cybersecurity IA per salute e scienze della vita IA e industria 4.0 IA per ambiente e agricoltura La prima scuola di dottorato industriale in IA sta ora nascendo a Pisa . L' annuncio è stato dato dal Presidente del Cnr che ha specificato che la scuola nascerà attraverso un consorzio che vedrà in prima fila Cnr e Università, assieme alla Scuola Normale Superiore, Politecnico di Torino, Università di Roma e Federico II di Napoli, più altri centri di ricerca. Previsto il finanziamento di 100 borse di studio l' anno , che potranno contare su un primo finanziamento di 8 milioni. Il tema del delicato rapporto tra ricerca e industria non è nuovo. I dottorati industriali, invece, stanno venendo alla ribalta più di recente. Talvolta, nella economia della conoscenza, riemerge la tesi della tripla elica che pone al centro la relazione università-imprese-governo. Qualcuno aggiunge anche l' utente/consumatore e si parla allora di quadrupla elica. Per sprigionare il potenziale di conoscenza e innovazione occorre pertanto una logica di ecosistema e un rinnovamento creativo delle tre sfere istituzionali complementari coinvolte . I dottorati industriali possono rappresentare uno dei motori per far partire quella tripla elica. Di questo nuovo strumento si occupa da anni il professore di innovazione e imprenditorialità presso l' Imperial College Business School, Markus Perkmann , che in un suo recente articolo ha affermato che ci sono molti casi in cui il mondo accademico e l' industria si dimostrano fruttuosi, con le due parti che raggiungono una relazione simbiotica, nonostante interessi divergenti. "Esistono molti modi in cui vengono avviate collaborazioni in modo che esse siano vantaggiose per tutti i partecipanti - ha affermato Perkmann - considerando che la logica del mondo accademico, con i propri obiettivi e valori, può integrare la logica e gli obiettivi dei partner industriali. Per le aziende, è impossibile avere qualcuno che dedichi tutto il proprio potere intellettuale a un problema specifico per un lungo periodo di tempo, ma questo è esattamente ciò che

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 22

[§26367617§] venerdì 26 giugno 2020

Agenda Digitale

Agenda digitale e Pubblica Amministrazione

fanno gli studenti di dottorato". La responsabilità di non tornare "quelli di prima" La complessità dei problemi reali che stiamo fronteggiando oggi, ma che ancor di più ci troveremo davanti in futuro, impone un cambio di paradigma nella produzione di nuova conoscenza e trasmissione del sapere. Nei prossimi mesi partirà il nuovo programma di finanziamenti europei alla ricerca ( Horizon Europe 2021-2027 ). Occorrerà, in tale prospettiva, saper disegnare una nuova strategia di approccio , sapendo bene i rischi che si corrono con le vecchie logiche: se una delle prossime "missioni" che saranno lanciate dall' UE diventerà il giocattolo di un solo Ministero, le capacità di successo di una nuova strategia saranno scarse. L' intersettorialità, la multidisciplinarietà e la co-generazione di saperi, rappresentano i pilastri di un nuovo modello di innovazione sostenibile. Dobbiamo essere in grado di sfruttare i vantaggi di un sano investimento scientifico che non si limiti ai soli input per l' avvio del processo, ma attraverso l' interconnessione si diffonda e si espanda creando nuove opportunità e vie alternative di progresso. Una possibile strada sarebbe quella di affidare la strategia della ricerca e dell' innovazione alle più alte cariche del potere esecutivo, per favorire la creazione di relazioni orizzontali tra le componenti governative che si occupano di crescita economica e quelle che ne rappresentano i contenuti (ad esempio la crescita sostenibile). L' Agenzia per la ricerca , se mai vedrà la luce, potrebbe agevolare tale operazione di uscita dai silos ministeriali. Sarà necessario sfruttare anche la creatività dei cittadini per affrontare problemi urgenti, come le emergenze sanitarie, il cambiamento climatico, le disuguaglianze, l' istituzione di società più solidali. Per ottenere la fiducia del pubblico, bisogna far capire ai cittadini che la ricerca e le innovazioni non riguardano solo gli accademici, ma sono parte integrante della società. Anche le aziende e il governo devono ripensare al tipo di relazione che desiderano, perché la crescita e l' innovazione non hanno solo un ritmo (scadenzato da bandi o mille proroghe) ma anche una direzione . La crescita dell' economia italiana è e probabilmente rimarrà bassa anche negli anni a venire. Ma in giro per l' Italia, non mancano le imprese di successo : di tutte le tagli e in molti settori. Se osservata con attenzione, l' Italia non è condannata al declino ed è in realtà molto meglio di quanto si possa pensare . Una politica poco avvezza alla programmazione di medio/lungo periodo dovrà fare i conti con i propri limiti, con le proprie responsabilità. Per non tornare a essere semplicemente "quelli di prima", dovrà trarre le dovute conseguenze e adottare strategie per rispondere alla domanda di quale modello di innovazione potremo beneficiare tra 10 o 20 anni. ______@RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 23

[§26367618§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 28 Il Sole 24 Ore Agricoltura e Dogane

per l' italia 420 milioni

Bruxelles sblocca i fondi dello sviluppo rurale per destinarli alle imprese

Alessio Romeo

È arrivato questa settimana il via libera definitivo di Bruxelles al regolamento che autorizza gli Stati membri a utilizzare i fondi dello sviluppo rurale per gli aiuti diretti alle imprese agricole. Con le modifiche chieste e ottenute dall' Europarlamento, sale al 2% (rispetto all' 1% proposto inizialmente dalla Commissione) la quota dei fondi che potranno essere dirottati dalle misure strutturali al sostegno straordinario alle imprese agricole in crisi di liquidità, con l' obiettivo di limitare i contraccolpi dell' emergenza sanitaria sul settore agricolo. La misura, che non prevede nuovi stanziamenti, consentirà comunque all' Italia di salvare circa 420 milioni dei piani regionali 2014-2020 non ancora utilizzati, e a rischio disimpegno se non erogati nei tempi previsti, destinandoli alla liquidità delle imprese agricole. Ma premia, paradossalmente, le regioni meno virtuose nelle performance di spesa, quindi con una quota ancora consistente di fondi da utilizzare che ora potranno essere destinati ad aiuti a fondo perduto da 7mila euro per i produttori agricoli e 50mila per le Pmi e le cooperative. Le risorse straordinarie mobiliate dalla Commissione Ue per la pandemia restano, invece, ferme ai circa 80 milioni destinati agli incentivi per lo stoccaggio privato di prodotti lattiero-caseari, carni bovine ed ovi-caprine. Una somma limitata, se si considera che, a esempio, corrisponde a meno della metà di quanto, in Francia, è stato assegnato sotto forma di aiuti pubblici al solo settore vitivinicolo. Il nuovo regolamento, sottolinea l' europarlamentare Paolo De Castro, «ha avallato il voto della commissione Agricoltura con cui abbiamo raddoppiato al 2%, rispetto all' 1% proposto dalla Commissione europea, la quota del Fondo europeo per lo sviluppo rurale da destinare al sostegno straordinario, che vogliamo rappresenti un rimedio efficace ai problemi di flusso di cassa che stanno mettendo in ginocchio l' intero comparto agroalimentare in Europa. Abbiamo innalzato da 5mila a 7mila euro la somma forfettaria destinata ai produttori agricoli, mantenendo a 50mila euro quella per Pmi e Coop». Il voto a larghissima maggioranza dell' Europarlamento, aggiunge «è la risposta concreta a un impegno preso durante la fase di lockdown con il comparto agroalimentare, questa boccata d' ossigeno potrà arrivare in tempi brevi ai produttori». Ma dal mondo agricolo arriva la fredda reazione di Confagricoltura: «Prendiamo atto della decisione, ma la nostra posizione non cambia: la risposta della Ue per limitare le conseguenze economiche della pandemia sul settore agricolo resta vistosamente inadeguata - dice il presidente dell' organizzazione Massimiliano Giansanti -. All' atto pratico, è stata data agli Stati membri la facoltà di modificare la destinazione di fondi già messi a disposizione dall' Unione. C' è poi un altro aspetto da sottolineare:

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 24

[§26367618§] sabato 27 giugno 2020

Il Sole 24 Ore Agricoltura e Dogane

non potranno, di fatto, beneficiare del nuovo regolamento le imprese agricole delle regioni che hanno impegnato puntualmente i fondi europei, dove non ci sono risorse da rimodulare. È una situazione che lascia perplessi, perché penalizza l' efficienza amministrativa». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 25

[§26367619§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 25 Il Sole 24 Ore Agricoltura e Dogane

Le risposte degli esperti

L' affitto di ramo d' azienda configura nuova attività

Se non c' è continuità tra i due soggetti il contributo è di 2mila euro

Pubblichiamo le risposte ad alcuni quesiti che sono arrivati all' indirizzo www.ilsole24ore.com/forum rilancio Accise fuori dal calcolo In merito al contributo a fondo perduto, vorrei sapere se per i distributori di carburante, ai fini del limite dimensionale dei 5 milioni di euro, occorre non considerare le accise (oltre a prendere i ricavi al netto del prezzo corrisposto al fornitore). L' eventuale esclusione delle accise vale anche per i depositi di gasolio? Ai fini della verifica del requisito dimensionale dei distributori di carburante, l' agenzia delle Entrate - nella circolare 15/E del 13 giugno 2020, al paragrafo 2, sui requisiti per ottenere il beneficio del contributo a fondo perduto, di cui all' articolo 25 del Dl 34/2020 - ha precisato che «per i distributori di carburante e rivendita di tabacchi e beni di monopolio, sempre ai fini» della verifica del limite di ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro nel 2019, «si ritiene sia necessario fare riferimento alla nozione di ricavi determinata secondo le modalità di cui all' articolo 18, comma 10, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600» e, quindi, al netto del prezzo corrisposto al fornitore. Nessuna ulteriore specificazione è stata formulata con riguardo al computo delle accise, che dunque rimangono escluse dal calcolo (contrariamente a quanto pubblicato dal Sole 24 Ore di venerdì 26 giugno, per un errore da non ascrivere all' autore della risposta al quesito). Analogamente, ai fini del confronto dei fatturati di aprile 2019 e aprile 2020, si deve considerare il totale dei corrispettivi oltre a eventuali fatture emesse, al netto dell' Iva, che hanno concorso alla liquidazione Iva del mese di aprile (pertanto in questo caso il calcolo va fatto al lordo del prezzo corrisposto al fornitore). Gabriele Ferlito Tonino Morina Idraulico, data Ddt irrilevante Un impiantista, idraulico, emette Ddt (documento di trasporto) quando consegna i beni (per esempio, una caldaia) al proprio cliente, ma esegue poi il lavoro anche a distanza di mesi. Nel calcolo del fatturato, ai fini della spettanza del contributo a fondo perduto, come ci si deve comportare? Vale la data di emissione della fattura, quindi con riferimento a quando è stato svolto il lavoro, oppure la data del Ddt? Siamo in presenza di una prestazione di servizi e quindi le fatture emesse non sono fatture differite.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 26

[§26367619§] sabato 27 giugno 2020

Il Sole 24 Ore Agricoltura e Dogane

I Ddt vengono emessi solo per la movimentazione dei prodotti da installare, ma non fanno scattare l' effettuazione delle operazioni ai fini Iva. Per cui, ai fini indicati dal lettore, non hanno rilevanza. Giorgio Gavelli Fondo per nuova attività Una Srl, costituita a fine 2019, ha iniziato l' attività dal 1° gennaio 2020, ottenendo in affitto un ramo d' azienda di proprietà di una società che svolge anche altre attività. Tale ramo d' azienda in precedenza era gestito in affitto da un terzo soggetto, con il quale il rapporto era cessato a fine 2019. La Srl, ai fini della domanda per il contributo a fondo perduto, deve ottenere il fatturato del mese di aprile 2019 dal precedente affittuario, anche se con quest' ultimo non ha avuto alcun rapporto, oppure la sua va considerata una nuova attività e quindi le spetta il contributo minimo di 2mila euro? Si ritiene che nel caso descritto dal quesito non vi sia continuità tra i due soggetti, per cui dovrebbe scattare il contributo minimo di 2mila euro. Giorgio Gavelli Nuova caldaia nella villetta La sostituzione, in una casa unifamiliare, della caldaia di 30 anni con una nuova a condensazione permette di beneficiare del bonus al 110% o dello sconto in fattura? In questo caso si può beneficiare delle stesse agevolazioni anche per la successiva sostituzione di serramenti? La risposta è negativa. L' intervento indicato dal lettore, per essere agevolabile su un edificio unifamiliare (a differenza di un edificio con più unità immobiliari, come i condomìni,dove invece è ammessa anche l' installazione di una caldaia a condensazione), deve consistere, in base all' articolo 119, comma 1, lettera c, del Dl 34/2020, nella sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore, inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all' installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo, o con impianti di microcogenerazione. Pertanto, non è agevolabile la sostituzione con una caldaia a condensazione. Mancando tale intervento "trainante", neppure può essere agevolato l' intervento di sostituzione di finestre comprensive di infissi. Alessandro Borgoglio © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 27

[§26367620§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 7 Corriere della Sera Contabilità e Bilancio

La prima nota al tramonto.

La prima nota al tramonto. Otto concerti in simultanea nei chiostri e in altri spazi della città, dal centro storico alle periferie. Così la Filarmonica della Scala ieri - e ancora stasera e domani - ha deciso di salutare i milanesi dopo i lunghi mesi di silenzio per l' emergenza Covid-19. Non solo la musica, ma anche gli orchestrali «diffusi», dividendo la formazione in piccoli ensemble che si sono esibiti tutti alle 19.30 in punto. Chiostri pubblici e privati, cortili dedicati al social housing con bambini che giocano a pallone e adulti che fanno l' aperitivo fra le note di Nino Rota, Handel e Bizet a pochi passi dalla cascina di Mare Culturale Urbano. L' obiettivo è raggiunto: non rinunciare all' appuntamento annuale in piazza Duomo pur trasformandolo in qualcosa di diverso: pubblico contenuto (50/60 persone a concerto), protocollo rigoroso e una breve introduzione che accomuna tutti i concerti, dando il senso di una ripresa (sia pure parziale) che finalmente ha anche la cultura come protagonista. Alla Casa degli Atellani atmosfera più intima per l' Ensemble Mozart che suona nel complesso dove visse Leonardo. E per qualcuno c' è anche la sorpresa di vedere le Vigne del genio di Vinci per la prima volta. In contemporanea musica nel chiostro della Statale con le Quattro Stagioni di Vivaldi e Villa Litta Modigliani con Rossini. Così la Filarmonica, unita ma divisa nello stesso concerto-evento è protagonista di un ciclo altamente simbolico: i musicisti suonano senza ricevere compenso e hanno inteso opportuno richiamare l' attenzione sulle difficoltà che sta vivendo il mondo dello spettacolo. Le esibizioni sono la prima uscita pubblica della Scala dopo la chiusura del Piermarini, in attesa della conferma definitiva della riapertura del teatro a settembre, con il Requiem di Verdi diretto da Riccardo Chailly. Gli altri luoghi che ospitano la Filarmonica hanno un plusvalore di convivenza e socialità: Casa Jannacci, i chiostri delle Umiliate e dei Salesiani di via Copernico; la Certosa di Milano. In tutto 24 concerti a ingresso gratuito (prenotazione obbligatoria su openfilarmonica.it posti ancora disponibili per oggi e domani). In un gioco a incastri, gli ensemble, nell' arco del weekend si scambieranno luoghi e pagine, sempre comunque con un repertorio fruibile e immediato. L' assessore alla Cultura Del Corno ha seguito la prima serata a Mare Culturale Urbano: «Questo evento culturale diffuso è in continuità ideale con il Concerto per Milano di piazza Duomo che quest' anno non si è potuto produrre. Un progetto che ha il valore aggiunto di condivisione e d' impegno di prossimità per i quartieri della città». Altri aspetti li sottolinea il presidente dell' istituzione Maurizio Beretta: «I nostri professori sono sempre pronti a mettersi in gioco per dare un nuovo significato

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 28

[§26367620§] sabato 27 giugno 2020

Corriere della Sera Contabilità e Bilancio

al rapporto con il pubblico, portando la classica anche in spazi dove non è di casa». L' iniziativa aderisce al palinsesto «Aria di cultura» che accompagnerà la città fino al 21 settembre, con un programma di iniziative dedicate alla danza, al cinema, al teatro, alle arti performative, ma anche a iniziative per la promozione della lettura e delle visite ai musei dopo il periodo di lockdown . Si è pensato anche a chi non seguirà i concerti dal vivo: ogni sera viene trasmesso in streaming (sul sito Filarmonica.it ) uno degli otto concerti in programma. Anche i bis in questo contesto hanno un significato speciale: tutti gli ensemble chiudono con il «Canone» di Pachelbel, brano che l' orchestra scaligera aveva registrato in remoto e messo on line a Pasqua come dedica e ringraziamento agli operatori sanitari impegnati contro il Coronavirus.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 29

[§26367621§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 5 Il Sole 24 Ore Contabilità e Bilancio

LA POSIZIONE DEGLI INDUSTRIALI

Un piano per le filiere, si parte dai grandi consumatori di gas

Il differenziale di costi del 25% rispetto alla Germania è cresciuto con il Covid al 37%

G.Sa.

ROMA Confindustria prevede, per centrare gli obiettivi della transizione energetica, investimenti green in Italia fino a 580 miliardi entro il 2030, oltre 50 miliardi l' anno, con la possibilità di creare quasi 5 milioni di posti di lavoro e un incremento medio dello 0,5% del Pil per dieci anni. La fetta più importante degli investimenti andrà all' efficienza energetica, alla mobilità sostenibile e alle rinnovabili elettriche e termiche. Per centrare gli obiettivi è però necessario «attivare l' industria nazionale e sfruttare le potenzialità offerte dalla decarbonizzazione, armonizzando le politiche energetiche con gli obiettivi di crescita industriale, con lo sviluppo del tessuto manifatturiero e con la tutela della posizione competitiva delle imprese italiane». Confindustria chiede misure a sostegno di questo sforzo: la velocizzazione degli iter autorizzativi necessari allo sviluppo degli impianti funzionali alla decarbonizzazione;lo sviluppo, attraverso sistemi di promozione degli investimenti (iper-super ammortamento e simili), di filiere industriali di produzione di componenti per tecnologie rinnovabili;la stabilizzazione delle politiche fiscali per l' efficienza energetica in edilizia (ecobonus); la riforma del meccanismo dei certificati bianchi per agevolare l' efficienza industriale; la riforma del sistema elettrico per agevolare lo sviluppo di impianti rinnovabili a mercato; politiche per la mobilità sostenibile. Nella strategia di Confindustria è però essenziale anche difendere già nel breve termine le filiere industriali da squilibri nei costi energetici rispetto alle altre imprese europee e dai rischi che queste comportano in termini di delocalizzazione all' estero. A questo proposito gli industriali hanno incassato ieri da Patuanelli un primo impegno: il «via libera alle misure per facilitare la transizione di importanti settori industriali gasivori ed evitarne la delocalizzazione». Sono misure chieste da tempo: il decreto ministeriale per ridurre gli oneri parafiscali nella bolletta del gas in attuazione del regolamento Ue 200/2014, il servizio di interrompibilità gas con il quale si remunerano i siti industriali disposti a staccarsi dalla rete per fronteggiare le emergenze climatiche, la riduzione degli oneri di stoccaggio per la sicurezza impropriamente pagati dal settore industriale. In questo modo, in attesa che il completamento del processo di integrazione del mercato del gas europeo crei le condizioni di un allineamento del prezzo nazionale a quelli europei, si ridurrebbe sostanzialmente il differenziale di costo con gli altri Paesi europei, in particolare con la Germania: storicamente la nostra industria ha uno svantaggio dell' ordine del 25% che, con la situazione contingente di riduzione dei prezzi del gas a seguito dell' emergenza sanitaria, è cresciuto fino al 37%.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 30

[§26367621§] sabato 27 giugno 2020

Il Sole 24 Ore Contabilità e Bilancio

© RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 31

[§26367622§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 1 Corriere della Sera Contabilità e Bilancio

Una Filarmonica da cortile Così la Scala esce dal silenzio

La prima nota al tramonto, la chiusura con il bis. Otto concerti in simultanea nei chiostri e in altri spazi della città. Tra partite di calcio dei bimbi e applausi dai balconi. Così la Filarmonica della Scala ieri - e ancora stasera e domani - ritrova i milanesi dopo i lunghi mesi di silenzio per il Covid-19. a pagina 7.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 32

[§26367623§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 13 Il Sole 24 Ore Fatturazione Elettronica

EICMA

Ciclo e motociclo, salta l' esposizione di Milano del 2020

Paolo Magri: «Decisione per tutelare l' intera industria delle due ruote» La 78esima edizione è stata riprogrammata il 9-14 novembre 2021

R.E.I.

Alla fine anche l' Eicma si arrende: la 78esima edizione dell' Esposizione internazionale del ciclo e motociclo, ospitata ogni anno a novembre a Rho da Fiera Milano, verrà posticipata al 2021. L' annuncio è arrivato ieri direttamente da Eicma Spa, la società controllata da Confindustria Ancma (Associazione nazionale ciclo motociclo accessori): «La decisone è stata presa con e per l' intera filiera - ha dichiarato l' amministratore delegato della società, Paolo Magri - il valore e la leadership internazionale del nostro evento espositivo ci hanno spinto a non scommettere sull' evoluzione sanitaria legata all' emergenza Covid-19 e, soprattutto, ad ascoltare e tutelare l' intera industria delle due ruote che, con Fiera Milano in primis e i nostri partner, continua a vedere in Eicma un modello vincente e la sua più importante opportunità b2c e b2b in ambito fieristico. L' andamento del mercato e le sfide economiche e sociali che il periodo di lockdown ha imposto a livello globale anche al nostro comparto - ha aggiunto Magri - ci obbligano oggi alla responsabilità e ad agire su larga scala nell' interesse degli espositori e dei nostri visitatori, posticipando con una solida convergenza d' intenti l' edizione 2020». L' appuntamento, che attira ogni anno centinaia di migliaia di appassionati e che si è ormai affermato come uno degli eventi più importanti della fiera milanese, è stato ora riprogrammato dal 9 al 14 novembre del 2021. «La prossima edizione - ha detto il presidente del Cda di Eicma, Pietro Meda - avrà grande valore simbolico e auspichiamo possa contribuire a far dimenticare agli appassionati e a tutta la filiera delle due ruote questa difficile ed eccezionale congiuntura. È nostra intenzione continuare a tutelare e ulteriormente valorizzare il forte legame con il territorio e con le istituzioni che considerano Eicma un appuntamento imprescindibile»». L' edizione 2019 dell' esposizione aveva sfiorato gli 800mila visitatori in sei giorni e aveva ospitato oltre 1.800 brand del settore: un record storico, per la rassegna, il 47,54% in più rispetto al 2018. Più della metà degli espositori - oltre il 60% - proveniva dall' estero, in rappresentanza di 43 Paesi. Per il mercato delle ruote, il 2020 continua dunque ad essere un anno difficile. Il settore delle due ruote è molto stagionale, e proprio nel momento in cui avrebbe dovuto raggiungere il picco più alto le vendite si sono bloccate a causa del lockdown. Secondo i dati, nel solo mese di aprile il mercato ha fatto registrare un calo del 97% rispetto allo scorso anno. Per rilanciare il settore la stessa Eicma, insieme all' Ancma , aveva lanciato la campagna

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 33

[§26367623§] sabato 27 giugno 2020

Il Sole 24 Ore Fatturazione Elettronica

di comunicazione istituzionale #usaledueruote. Anche per il mondo delle fiere continua l' annus horribilis. In tutta Italia le manifestazioni annullate quest' anno sono più di 70: un duro colpo per un comparto che nel nostro Paese fattura ogni anno circa 60 miliardi di euro. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 34

[§26367624§] venerdì 26 giugno 2020

Corriere Comunicazioni

Fatturazione Elettronica

Il lockdown spinge il digital banking: utenti in aumento del 17%

Ad aprile 2020 in crescita del +32% le transazioni online. Boom dei nuovi clienti (+75%). Si amplia anche l' offerta di servizi. I dati dell' Osservatorio Fintech & Insurtech del Politecnico di Milano

L' emergenza Covid-19 ha spinto i servizi fintech delle banche italiane. Per effetto della pandemia e della limitazione negli spostamenti molte più persone e aziende hanno sfruttato i canali bancari digitali. Ad aprile 2020 sono cresciuti mediamente del +17% gli utenti unici consumer online delle banche rispetto allo stesso mese del 2019, mentre le transazioni online nel corso del mese hanno fatto registrare un +32% ed è esploso al +75% il numero di nuovi clienti acquisiti senza la necessità di una interazione fisica (con punte del 198%). Sono i risultati dell' indagine dell ' Osservatorio Fintech & Insurtech della School of Management del Politecnico di Milano per valutare la crescita dei canali bancari digitali tra aprile 2020 e aprile 2019 per l' impatto dell' emergenza sanitaria. Una ricerca realizzata tramite fonti dirette di 51 istituti di credito rappresentativi del sistema bancario italiano che nel 2018 hanno servito complessivamente 63,7 milioni di clienti unici. Entra a far parte del capitale di Design . Ridisegniamo insieme il Made in Italy Per le banche l' incremento di utenti online di marzo e aprile è stato impressionante, non paragonabile rispetto ai normali trend di crescita registrati nei periodi precedenti. Inoltre, l' indagine rileva la crescita dell' utilizzo del canale Mobile rispetto a quello da PC da parte degli utenti. E gli ottimi risultati nell' acquisizione di clienti da parte di istituti che hanno realizzato promozioni online nelle prime settimane di lockdown. "L' emergenza Covid19 ha indubbiamente spinto il Fintech & Insurtech in Italia - spiega Marco Giorgino , Direttore Scientifico dell' Osservatorio Fintech&Insurtech - Lato domanda, oltre all' importante crescita degli utenti consumer sui canali bancari digitali, si nota un incremento tra le aziende di servizi di firma digitale, di sistemi online per l' anticipo fattura o di sistemi di pagamento digitale b2b. Ma gli incrementi sono ugualmente significativi sul lato dell' offerta : larga parte dei contratti negli ultimi due mesi sono stati sottoscritti in digitale e sembrano essersi allentati i vincoli della compliance che insieme alle linee di business si è trovata in prima linea a dover gestire l' emergenza per poter dare continuità ai servizi. Investimenti digitali prima "congelati" sono diventati prioritari. Ora è importante sfruttare questa eredità positiva per cogliere a pieno i benefici della rivoluzione digitale". @RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 35

[§26367625§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 12 Il Sole 24 Ore (Plus) Fatturazione Elettronica

La qualità dei consigli privi di conflitti d' interesse

S.(via e-mail)

Ho effettuato una visita medica privata, ho pagato regolare fattura ho poi acquistato quanto prescritto dal medico. Tornando a casa mi sono chiesto come mai mi ha prescritto prodotti di questa casa farmaceutica? Sono veramente i migliori? La stessa cosa vale per questi tanto acclamati consulenti indipendenti che sembrano la soluzione a tutti i problemi, dipingendo le vecchie figure di promotori, bancari, assicuratori come il male assoluto. Chi garantisce che il consulente indipendente a sua volta non riceva bonus (sotto le più svariate forme) da parte delle società prodotto oltre alla regolare remunerazione pagata dal cliente? Il conflitto di interessi nei servizi/prestazioni ci sarà sempre, chi lo nega mente sapendo di mentire. risponde Federica Pezzatti [email protected] tema che lei solleva è spinoso e quando se ne parla di solito seguono le polemiche. L' esempio del medico da lei realizzato è calzante: ci auguriamo che un professionista del settore sanitario scelga la medicina migliore per curare la nostra patologia, non un farmaco sp onsorizzato. Così nella consulenza il professionista dovrebbe essere libero di consigliare la miglior asset allocation, la più efficiente, quella che utilizza i sottostanti meno onerosi. Ma per rispondere ai suoi dubbi abbiamo chiesto a dei consulenti su base indipendente se effettivamente potrebbero esserci vizi d' origine anche nel loro business.Ricordiamo che l' attività di consulenza su base indipendente può anche essere svolta dalle banche qualora si dotino di una apposita struttura organizzativa, anche se le reti distributive hanno preferito optare per mantenere la remunerazione attraverso le commissioni implicite all' interno dei vari strumenti finanziari. «Nello svolgimento della nostra attività siamo obbligati a selezionare una congrua gamma di strumenti finanziari disponibili sul mercato in termini di tipologia ed emittenti, in modo da garantire che gli obiettivi di investimento del cliente siano opportunamente soddisfatti», spiega Marcello Rubiu, amministratore unico di Norisk scf. I portafogli quindi presentano abitualmente Etf, titoli di Stato, obbligazioni, qualche singolo titolo azionario e anche i fondi, ma questi ultimi, presentando nella maggior parte dei casi un' onerosità pronunciata, per essere inseriti nei portafogli devono aver registrato delle performance, corrette per il rischio, migliori di un' alternativa disponibile in Etf. Almeno per il passato e in modo persistente.«Non essendo remunerati attraverso le commissioni, presenti nei prodotti finanziari, possiamo raccomandare strumenti privi di oneri di gestione», come gli Etf che consentono di coniugare costi molto bassi, elevata trasparenza e la capacità di replicare un determinato mercato di riferimento. Contrariamente a quanto avviene per i consulenti bancari vi sono divieti di legge nell' intrattenere relazioni commerciali con le case prodotto.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 36

[§26367625§] sabato 27 giugno 2020

Il Sole 24 Ore (Plus) Fatturazione Elettronica

«Non possiamo accettare onorari, commissioni o altri benefici monetari o non monetari pagati o forniti da terzi - spiega Rubiu -. Non si possono nemmeno ricevere informazioni/analisi da intermediari ed Sgr che non siano pubbliche. Vi sono alcuni intermediari che hanno introdotto la remunerazione attraverso la parcella ma non basta questo elemento per qualificare questo servizio come indipendente. È necessario che vi sia assenza di "inducements" (retrocessioni) tra le fabbriche prodotto e l' intermediario e anche l' assenza di accordi commerciali. La stessa neutralità che assicuriamo nella scelta dei prodotti vi è anche nell' assistenza nella scelta dell' intermediario del cliente. È possibile implementare le raccomandazioni di investimento quasi presso qualsiasi banca anche se le condizioni offerte e l' universo investibile ci possono portare a raccomandare alcuni istituti piuttosto che altri».«I conflitti di interesse sussistono in tutte le professioni - spiega Rubiu - ma nel nostro caso la normativa ha introdotto limiti ferrei peraltro accompagnati da sanzioni anche rilevanti».«Non credo affatto che i consulenti bancari siano il male assoluto e diversi di loro offrono dei servizi di consulenza di qualità -, prosegue Rubiu -. Generalizzare è sempre sbagliato. Molti di loro hanno un percorso professionale tipico dell' agente di commercio e una parte preponderante dei loro introiti proviene dall' attività di collocamento di strumenti finanziari». Non c' è nulla di sbagliato in questo ed è importante avere ben in mente le differenze esistenti tra un servizio di consulenza su base dipendente e quello su base i ndipendente. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 37

[§26367626§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 33 Il Sole 24 Ore Fatturazione Elettronica

Mercati Italia - Altre Piazze del Venerdì

Firenze La camera di Commercio e la Borsa merci di Firenze comunicano i seguenti prezzi validi al 26/06/2020. Prezzi in . Vini Prezzi all' hl. per partite f.co produttore locale, gradazione e denominazione come da disciplinare, Iva escl. Chianti 2016 125-155; 2017 125-150; 2018 105-138; 2019 90-130. Chianti classico 2015 275-315; 2016 275-315; 2017 265-320; 2018 265-310; 2019 234-310. Vino rosso prod. 2019 10-11 gr. non quot.; prod. 2019 11-12 gr. non quot.; prod. 2019 oltre 12 gr. 4-5. Rosso toscano prod. 2018 12 gr. 75-98; prod. 2019 12 gr. 68-95. Toscano bianco prod. 2018 gr. 12 non quot.; prod. 2019 oltre 12 gr. 78-100. Toscano Sangiovese prod. 2018 12 gr. 80- 105; prod. 2019 12 gr. 78-100. Oli commestibili Prod. locale prov. di Firenze, partite da produttore, f.co luogo produzione, a grossista. Olio extra vergine d' oliva atto a divenire I.G.P. toscano ac max 0,6% nuovo raccolto 2019/2020 8200-8500; d' oliva atto a divenire I.G.P. toscano "Colline di Firenze" ac max 0,5% campagna 2018/2019 non quot.; d' oliva atto a divenire D.O.P. Chianti Classico ac.mass. 0,4% 2019/2020 12500-14500; ac. max 0,8% non quot.. Extra vergine Puglia ac. mass. 0,8% camp. 2019/2020 3350-4000. Altre prov. naz. prezzi all' ingrosso, merce f.co arrivo in cisterna. Olio extra vergine d' oliva ac. max 0,8% Lazio non quot.; d' oliva ac. max 0,8% Sicilia camp. 2019/2020 4000-4400; d' oliva ac. max 0,8% Abruzzo non quot.. Prezzi da grossista importatore a grossista locale per merce in cisterna. Extra vergine d' oliva ac. max 0,8% prov. Grecia camp. 2019/2020 2400-2850; contingentato prov. Tunisia 1900-2000; prov. Spagna Borgas camp. 2019/2020 2150-2400; altre prov. Spagna camp. 2019/2020 2050-2250; olio extravergine ol. ac. mas. 0,8% - Arbequino (E) camp. 2019/2020 2300-2600. Olio d' oliva raffinato ac. max 0,50% in cisterna 1780-1800. Olio di sansa d' oliva raffinato ac. max 0,50% cist. 1100-1120; greggio bassa ac. 5/10% ad esano non quot.; ac. 10/15% ad esano 770-820. Oli di semi in cisterna: arachide 1890-1900; girasole 840-850; girasole H.O. 1000-1020; mais 1200-1210. Montichiari Prezzi relativi al mercato del 26/06/2020. Iva esclusa. Bovini Da macello: vacche I qualità Frisona 1,05- 1,15; II qualità 0,85-0,95; III qualità 0,60-0,70. Vitelloni Frisoni I qualità 24/30 mesi 1,50-1,60; fino 24 mesi 1,50-1,60; incroci nazionali I qualità 2,02-2,32. Manze Scottone Incroci Nazionali I qualità 2-2,30; scottone Nazionali I qualità fino a 30 mesi 1,10-1,15; oltre 30 mesi 0,95-1,10; da macello Charollaise 2,53-2,63; da macello Limousine 2,80-2,

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 38

[§26367626§] sabato 27 giugno 2020

Il Sole 24 Ore Fatturazione Elettronica

90; da macello incrocio francese (bionde) 2,50-2,60. Vitelloni da macello incrocio francese (biondi) 2,30-2,40; pezzato rosso 2,04-2,14; polacchi 1,93-2,03; Charollaise 2,34-2,44; Limousine 2,56-2,66. Femmine da ristallo Charollaise ed incroci kg.280-320 2,69-2,79; Limousine kg.280-320 2,90-3. Maschi da ristallo Limousine kg.300 3,20- 3,30; Charollaise kg.300 3-3,10; da ristallo incroci Fr.(char. x ubrac) kg.300 3-3,10; da ristallo incroci Fr.(saler x char) kg.300 2,73-2,83; Limousine kg.400 3-3,10; Charollaise kg.400 2,80-2,90; Incroci Fr.(char x ubrac) kg.400 2,80-2,90; Incroci Fr.(saler x char) kg.400 2,70-2,80. Vitelli baliotti incroci naz./Blu Belga kg.50/60 I qual. 3,50-4,50; baliotti nazionali I 56/60 kg. I qual. 1,50-1,70; 45/55 kg. I qual. 1,30-1,40; polacchi svezzamento 60 kg. 3,70-4; da carne bianca Frisoni I qualità 1,80-1,95; incroci extra 3,25-3,40; Simmenthal 2,10-2,25; polacchi P.N. I qualità 2,15-2,35; polacchi P.N. II qualità 1,65-1,80; incroci nazionali 2,95-3,10. Equini Puledri lattoni I qualità non quot.; II qualità 2,05- 2,15. Sopranno inf. ai 2 anni I qualità 1,80-1,90. Muli-asini I qualità 1,55-1,72; II qualità 1,20-1,28. Cavalli da macello I qualità 0,83-0,90; II qualità 1,83-1,97; III qualità (magri) non quot.. Parma Prezzi rilevati il 26/06/2020 merce f.co Parma. Iva esclusa, prezzi in . Conserve vegetali Derivati del pomodoro : Triplo concentrato A - mercato naz. (res. refratt. min. 36%): fusti sterili o sim., p. netto il kg. 1,12-1,37; barattoli di marca 1/2 kg. nom. cad. 0,77-0,84; barattoli di marca 5/1 kg. nom. cad. 5,46-5,62; tubetti di marca 100 g. p. netto cad. 0,36-0,41; tubetti di marca 185 g. p. netto cad. 0,48-0,54; tubetti di marca 200 g. p. netto cad. 0,49-0,55; tubetti di marca 280 g. p. netto cad. 0,74-0,82. Doppio concentrato A - Mercato naz. (res. refratt. min. 28%): in fusti sterili o similari, peso netto CB kg 0,83-0,89; peso netto HB kg. 0,85-0,89; in sacchi sterili peso netto 10 kg. cad. 10,50-10,90; 20 kg. cad. 21-22; barattoli di marca (nom) kg. 1/5 cad. 0,30-0,34; 1/2 kg. cad. 0,70-0,79; 4/4 kg. cad. 1,33-1,38; 5/2 kg. cad. 2,70-2,91; 3/1 kg. cad. 3,13-3,42; 5/1 kg. nominale CB cad. 4,83-5,14; 5/1 kg. nominale HB cad.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 39

[§26367626§] sabato 27 giugno 2020

Il Sole 24 Ore Fatturazione Elettronica

5,25-5,61; tubetti di marca 130 g. p. netto cad. 0,39-0,42; tubetti di marca 150 g. p. netto cad. 0,40-0,44; tubetti di marca 200 g. p. netto cad. 0,45-0,49. Semplice concentrato (r.r. min.18%) Esportaz.: fusti sterili e sim. p. netto HB 0,63-0,68. Passata (r.r. min.7%): in scatole 3/1 kg. nominale cad. 1,47-1,63; bottiglie 700 gr. p. netto cad. 0,44-0,53; in sacchi sterili da 20kg 9,25-10,50; in fusti sterili o similari residuo refrattometrico 8% 0,43-0,51; in fusti o similari residuo refrattometrico min. 12% 0,46-0,54. Pizza sauce 12% - 14% in fusti sterili o similari 0,48-0,53; in barattoli da marca da 5/1 kg nominali 2,95-3,20. Polpa di pomodoro (pomodori triturati) (resid.refratt.min. 5%) fusti sterili e sim. p. netto 0,43-0,48; 10 kg 5,45-6,01; 15 kg 8,10-8,78; barattoli di marca (nom) 1/2 kg cad. 0,38-0,43; 4/4 kg cad. 0,63- 0,70; 3/1 kg cad. 1,37-1,63; 5/1 kg 2,29-2,54. Polpa di pomodoro cubettata : (r.r.min. 5%) 10/14 in fusti sterili e similari, p. netto kg. 0,46-0,52; 16/20 in fusti sterili e similari , p. netto kg. 0,47-0,53. Residui del pomodoro Bucce, semi e cellulosa: umidita 10% circa non quot.. Caseari Zangolato di creme fresche per burrificazione euro/kg 0,85. Siero di latte (quotazione mensile) residuato della lavoraz. del formaggio grana, per uso zootecnico 1,90-2; raffreddato per uso industriale 6,60-8,10. Parmigiano-Reggiano fra 0-1 per lotti di partita: produzione minimo 30 mesi e oltre 10,45- 11,20; produzione minimo 24 mesi e oltre 9,35-10,20; produzione minimo 18 mesi e oltre 8,65-9,30; produzione minimo 15 mesi e oltre 7,75-8,15; produzione minimo 12 mesi e oltre 7,45-7,65. Salumi Da produttore a distributore all' ingrosso. Prezzi f.co stabilimento produttore (stagionatore), pronti consegna e pagamento, kg/. Prosciutto "di Parma" con osso da produttore a venditore per lotti selezionati con 16 mesi e oltre di stagionatura, da 9 a 11 kg 12,40-13,70; alla produzione per partite intere inferiore a 8,5 kg 5,40-5,80; da 8,5 a 9,5 kg 6-6,60; da 9,5 kg e oltre 6,80- 8,80. Prosciutto crudo nazionale stagionato con osso per partite intere inf. a 9 kg 5,10-5,40; da 9 kg e oltre 5,80-6,35. Prosciutto crudo con osso inf. a 7 kg 4,50-4,70; da 7 a 8 kg 4,90-5,10; da 8 kg e oltre 5,10-5,40. Salame di Felino IGP 12,70-14,80. Coppa di Parma IGP 11-11,50. Pancetta di Parma c.c. stagionata 9-9,50. Udine Listino della C.d.C. di Udine rilevato il 26/06/2020. Prezzi in . Cereali Prezzi da produttore a commerciante o industriale, f.co autocarro partenza, min. 250 q.li, merce nuda pronta consegna e pagamento per tonn., Iva escl. Frumento tenero buono mercantile um. 14% ps 77/78 non quot.; mercantile ps 70/75 non quot.. Mais ibrido

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 40

[§26367626§] sabato 27 giugno 2020

Il Sole 24 Ore Fatturazione Elettronica

giallo um. 14% 169-171; uso energetico non quot.. Soia nazionale (um. 13%, impurità 2%) non quot.. Orzo naz. vestito (um. 14% p.s 60/63) 138-143; p.s. 54/59 non quot.. Farine Manitoba tipo "0" 565-570; di grano tenero ad alto tenore di glutine con caratt. max di legge: tipo "00" 480-485; tipo "0" 475-480; di frumento tipo "00" (in sacchetti, 1000 pezzi) 770-780; bramata gialla 490-495; bramata bianca 640-645; fioretto gialla 490-495; spezzato di granone degerminato rinfusa f.co partenza 262-264. Crusca sfusa grano tenero 122-123; sacco carta, tara merce 164-165. farinaccio sfuso grano tenero 163-164; sacco carta, tara merce 195-196. Bologna Rilevazione del 25/06/2020 . Pronta consegna, Iva esclusa (prezzi t/). Cereali Prezzi in Euro/t, p.ta consegna, f.co partenza Bologna e/o prov. limitrofe emiliano romagnole, Iva esclusa. Franco partenza Bologna: Frumento tenero prod.naz. 2018: n.1 speciali di forza p.s.80 non quot.; n.2 speciali p.s 79 non quot.; n.3 fino p.s.78 non quot.; n.4 buono mercantile p.s.76 non quot.; n.5 mercantile p.s.73/75 non quot.. Frumento duro prod. Nord 2018 fino p.s.79 non quot.; buono mercantile p.s.77 non quot.; mercantile p.s.75 non quot.. Sorgo bianco nazionale 180-182. Semi di soia nazionali non quot.. Farine di grano tenero naz. caratt. sup. rinfusa: tipo 0 (W160/180) 340-360; Tipo 0 (W220/250) 380-400; Tipo 0 (W300) 400- 440; Tipo 00 (W300) 410-450. Franco arrivo Bologna: Frumento tenero estero nazionalizzato: N.Spring 259-262; Canada Western Red Spring 262-264; francese p.s.76 non quot.; comunitario p.s.76 196-198; austriaco I qual.p.s.79 non quot.; austriaco III qual. P.s.78 non quot.; tedesco p.s. 79 non quot.; tedesco p.s. 78 non quot.; tedesco p.s. 75 non quot.. Frumento duro naz. Centro 2018 fino p.s.79 non quot.; buono mercantile p.s.77 non quot.; mercantile p.s.75 non quot.; estero non quot.. Granoturco secco um. 14% nazionale uso zootecnico 183-185; con caratteristiche 187-189; comunitario uso zootecnico con caratt. 186-194; non comunitario uso zootecnico 193-194; uso energetico non quot.. Cereali minori e leguminose: Avena rossa non quot.. Orzo p.s. 58/61 148-152; p.s. 62/64 153-157; p.s. 65 e oltre 158-161; estero 161-163. Sorgo estero non quot.. Frumento uso zootecnico 192. Pisello proteico naz. 213-218; estero 232-244. Farro naz. in natura non quot.. Favino nazionale non quot.. Farine e cruscami Sfarinati di grano duro: semola con caratt. di legge 446-451; con caratt. superiori 511-516. Cruscami di tenero: crusca e cruschello 124-126; tritello 130-131; farinaccio 167-170; cubettato 123-125; estero non quot.; crusca e cruschello sacchi 164-166; tritello sacchi 170-171; farinaccio sacchi 200-205. Cruscami di duro: crusca, cruschello, tritello 121-123; cubettato 123-125; farinaccio 134-136; farinetta 205-207. Farine di estrazione: Soia tostata integrale naz. 44% prot. OGM 318-319; integrale estera 44% prot. OGM 317-318; decorticata naz. OGM 327-329; decorticata estera OGM 327-329; integrale naz. 44% prot. NON OGM 400-403; integrale estera 44% prot. NON OGM non quot.; decorticata naz. NON OGM 450-453; decorticata estera NON OGM non quot.. Girasole integrale 182-190; proteico estero 235-237. Colza 279-284. Semi oleosi: soia estero OGM 352-354; tostato OGM 367-370. Girasole nazionale non quot..

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 41

[§26367626§] sabato 27 giugno 2020

Il Sole 24 Ore Fatturazione Elettronica

Prodotti vegetali Erba medica cubettata prot. 17% 218-223; cubettata prot. 16% 200-205; cubettata prot. 14% 175- 180; in balloni 90% medica 220-225; in balloni 50% medica 195-205; in balloni 20% medica 190-200. Paglia trinciata depolverizzata in balloni 120-125; cubettata 120-125. Fieno cubettato prot. 10% 140-145; cubettato prot. 8% 128-130. Melasso Canna da zucchero 214-215. Barbabietola da zucchero 214-215. Agricoltura biologica Agricoltura biologica prod. Nazionale: Frumento tenero uso alimentare p.s.75/78 non quot.; tenero estero uso alimentare p.s.78 non quot.; duro uso alimentare p.s.78 non quot.. Orzo p.s. 62/63 non quot.; estero p.s. 62/63 non quot.. Farro dicocco in natura non quot.; Spelta in natura non quot.. Avena bianca in natura non quot.. Granoturco uso alimentare 280-300; uso zootecnico 255-280. Sorgo bianco 230-250. Cruscami di frumento 185-195. Favino uso zootecnico um. 13% non quot.. Seme di soia um. 13% non quot.; estero 675-715. Erba medica disidratata cubettata prot. 16% 235-245; in balloni 90% medica 250-260. Risoni e risi Prezzi in Euro/t, p.ta consegna, f.co partenza Bologna e/o prov. limitrofe emiliano romagnole, Iva esclusa. Risoni: (merce sfusa, al netto dei diritti di contratto ENR) Arborio /Volano 450-460; Carnaroli e similari 460-483; Baldo e similari non quot.. Risi (f.co partenza riserie, min. sfuso/max. confezionato) : Arborio 895-975; Baldo 890-970; Ribe 600-680; Lido, Savio e similari 600-680; Indica 600-680; Originario 600-680; Ribe parboiled 680-760. Sottoprodotti del riso: (f.co partenza riserie, rinfusa) corpetto 350-360; mezzagrana 325-345; grana verde 230-245; farinaccio 161-163; pula vergine 123-128; lolla 70-80. Padova Listino della CdC di Padova, rilevato il 28/02/2020 (la rilevazione dei prezzi del comparto vini viene temporaneamente sospesa fino a data da determinare). Vini Vini: prod. 2019 merce nuda alla cantina del produttore con grad. sup. a gradi 8,5. Al lt; Colli Euganei bianchi DOC 0,80-0,85; Colli Euganei Pinot bianco e Chardonnay DOC 0,85-0,90; Colli Euganei Serprino DOC 0,90-1; Colli Euganei Moscato DOC 1,10-1,20; Colli Euganei Fior d' Arancio DOCG 1,30-1,40; Colli Euganei Merlot e Rossi DOC 0,85-0,90; Colli Euganei Cabernet DOC 0,95-1; Friularo DOCG Bagnoli non quot.; Glera atta a Prosecco DOC 1,50-1,55; Glera atta a Prosecco DOC Biologico 2-2,10; Glera IGT Veneto 0,40-0,45; Pinot grigio atto a DOC delle Venezie 0,70-0,75; Pinot grigio atto a DOC delle Venezie Biologico 1,45-1,55; Moscato IGT Veneto 0,80-0,85; Raboso IGT Veneto. All' ettogrado 6-6,30; Merlot ( gr 10-12 ) IGT Veneto 5,05-5,50; Cabernet (gradi 11-12) IGT Veneto 5,95- 6,35; Vino rosso 4,10-4,55; Vino bianco 3,70-4; Rosso ( gr 10-12 ) IGT Veneto 4,70-5; Bianco ( gr 10-12 ) IGT Veneto 4- 4,45; Pinot bianco IGT Veneto 6,10-6,60; Chardonnay bianco IGT Veneto 6-6,40; Mosto concentrato rettificato (franco arrivo). Al gr. Brix x 0,6 3,60-3,70.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 42

[§26367627§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 18 Il Sole 24 Ore (Plus) Fatturazione Elettronica

Mercato a rischio di attacchi sul web

Possibili truffe sulle transazioni: compliance necessaria alle norme Ue

Marilena Pirrelli

Riaperture contingentate delle attività e potenziamento del rapporto con il pubblico e i clienti via web. Tutti dai musei alle mostre, dalle gallerie alle case d' asta si sono attrezzati per tornare in contatto. Ma la rete è un luogo sicuro per gli affari e per inserire i propri dati personali? «Quegli spazi sino a ieri considerati di nicchia, ben distanti dall' economia reale, si stanno trasformando in spazi di sviluppo» spiega Alessandra Donati, docente di Diritto comparato delle Obbligazioni e dei Contratti dell' Università Milano- Bicocca e coordinatore dell' ArTeam dello studio legale Nctm, affiancata per gli aspetti privacy dell' arte dall' avvocato Paolo Gallarati. «Se da un lato, il commercio (anche d' arte) online già possiede una propria disciplina che deve essere necessariamente implementata per garantire legalità e certezza agli affari, dall' altro l' utilizzo della rete richiede inderogabili accorgimenti per la sicurezza dei sistemi informatici e dei dati contenuti». Negli scorsi anni i volumi di scambio online sono cresciuti rapidamente per poi stabilizzarsi: le vendite nel 2019 hanno rappresentato il 9% del mercato dell' arte, cioè 5,9 miliardi di dollari, in mano a un numero ristretto di player internazionali. Come Artsy, ad esempio, che registra una spesa media di 20mila dollari l' anno per collezionista , con un prezzo medio per transazione di 8.025 dollari,fino a 10mila per il 18% degli scambi. Il lockdown ha fatto fare un balzo in avanti agli scambi digitali e in tanti ci si sono buttati con un incremento delle truffe online. «L' espansione delle attività commerciali ha specularmente aumentato il rischio di attacchi informatici» prosegue Donati. Il Rapporto Clusit (Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica ) 2020 sulla sicurezza Ict stima che nel 2019 solo in Italia siano avvenuti oltre 1.670 attacchi online "gravi", che hanno comportato ingenti perdite di denaro per la vittima. «Un trend in costante aumento: dal 2014 sono cresciuti del 91,2%. I principali attacchi, rilevano gli esperti del Clusit, avvengono per mezzo di malware, phishing e frodi via email, attirando quasi sempre gli utenti in tranelli mirati a ottenere importanti informazioni - username, password, dati personali o bancari - con le quali penetrare le aree personali dei sistemi informatici» spiega Gabriele Faggioli, presidente Clusit. Com' è accaduto alla collezionista svizzera, Maria Larsson, nel febbraio 2019 che invece di versare 18.500 dollari per l' acquisto di una fotografia di Ryan McGinley alla Team Gallery, a seguito della violazione della postazione della responsabile alla vendita della galleria da un indirizzo IP in Nigeria, ha pagato la somma su un conto di una banca di Houston, che nulla aveva a che fare con la galleria. Infatti tra gli obiettivi dei malintenzionati vi sono proprio corrispondenze email, dati bancari,

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 43

[§26367627§] sabato 27 giugno 2020

Il Sole 24 Ore (Plus) Fatturazione Elettronica

segreti commerciali e dati personali. Simile il colpo denunciato lo scorso gennaio, prima della pandemia, dal Rijksmuseum Twenthe che a seguito di un' intrusione nella corrispondenza email con la galleria Simon C. Dickinson durante la trattativa per l' acquisto dell' opera di John Constable da 3,1 milioni di dollari, versò la somma su un conto corrente di Hong Kong che non corrispondeva a quello della galleria londinese. Da lì il contenzioso fra museo e galleria anche sulla proprietà dell' opera. «È evidente che il mercato dell' arte è tutt' altro che esente dai cyberischi» avverte Donati. Già nel 2017, The Art Newspaper denunciava l' insolito aumento di attacchi informatici a gallerie, collezionisti e operatori dell' arte, causando danni (economici e reputazionali) enormi ai malcapitati: da Hauser & Wirth a Thomas Dane, da Simon Lee a Rosenfeld Porcini e Laura Bartlett. Ma come si muovono i cybercriminali? La modalità prediletta è uno schema efficace, che si alimenta proprio da quel rapporto di fiducia che regola questo mercato. «Il man-in-the-middle scheme ("MITM") consente ai malviventi d' interferire nella corrispondenza tra i vari operatori, bucando la casella postale di uno degli interlocutori (in genere quello del venditore) - prosegue Donati -; gli hacker monitorano la corrispondenza in entrata e in uscita fino a quando non intercettano la fattura del venditore per poi inviare, dallo stesso indirizzo email del venditore (o da un indirizzo pressoché identico) una seconda email all' acquirente in cui, con una scusa, si chiede di ignorare la fattura trasmessa in prima battuta e i relativi dati di pagamento e di effettuare il versamento su un nuovo conto che il più delle volte fa capo ad uno stato diverso da quello di provenienza delle parti. All' accredito, gli hacker trasferiscono i fondi riducendo le possibilità di rintracciare i trasferimenti, talvolta utilizzando conti bancari di terzi soggetti (più o meno ignari) che nulla hanno a che fare con il venditore e l' acquirente. «La manipolazione della corrispondenza tra le varie parti consente di concludere una transazione con il versamento di denaro da parte del malcapitato in uno dei conti correnti connessi ai malviventi - spiega la docente -. E i danni non si limitano al solo furto di denaro, poiché i sistemi informatici delle vittime saranno considerati irrimediabilmente compromessi, comportando spese per il ripristino e la messa in sicurezza. Gli hacker sono in grado di violare i sistemi di sicurezza e sottrarre migliaia di dati personali per rivenderli al miglior offerente sul dark web». È successo alla piattaforma Artsy di vedersi sottratti 184 megabyte di dati personali degli utenti, cioè nomi, indirizzi email, indirizzi IP e password di oltre un milione di utenti. Come difendersi? «Nel 2016 l' Unione europea ha adottato due importanti provvedimenti: la Direttiva (Ue) 2016/1148, recante misure per un livello comune elevato di sicurezza delle reti e dei sistemi informativi (cd. "Direttiva Nis"), e il Regolamento (Ue) 2016/679 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, noto con l' acronimo "Gdpr" ("General Data Protection Regulation). Aver posto in essere tutte le misure di sicurezza necessarie al fine di garantire la tutela dei dati personali dei propri clienti o utenti potrà evitare brutte sorprese. Organizzare la compliance è necessario per evitare che, oltre al danno, non si rischi la sanzione» conclude Donati.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 44

[§26367627§] sabato 27 giugno 2020

Il Sole 24 Ore (Plus) Fatturazione Elettronica

© RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 45

[§26367628§] sabato 27 giugno 2020

italiaoggi.it

Fatturazione Elettronica

L' analisi

Non date soldi all' Italia Lo dico da contribuente

Alcuni esiti delle concrete applicazioni delle manovre economiche del Governo post Covid sono note: pare quasi un successo che ad oggi «solo» 150 mila domande per la Cassa Integrazione non siano state ancora evase; i numeri sui finanziamenti con garanzia statale sono lontanissimi dalla «potenza di fuoco da 400 miliardi»; per molti dei bonus a pioggia, non solo non si conosce la stima dell' effetto sull' economia, ma non si capisce neanche come accedervi (monopattini, bici ecc). Per converso, si disincentiva - pesantemente - la riapertura delle attività e la ripresa dell' economia visto che le imprese che hanno deciso di riaprire nonostante i ricavi ridotti ex lege, non hanno diritto a nessuna agevolazione sul costo del personale, come ad esempio l' esenzione dal pagamento dei contributi. Si prolunga, invece, la cassa integrazione, nell' incomprensibile aspettativa che una volta venuto meno il divieto di licenziamento, i posti i posti di lavoro vengano mantenuti anche in mancanza della cassa integrazione. Difficile trovare una logica. Ma l' apice dell' incapacità progettuale e dello sperpero di denaro pubblico si raggiunge con il decreto Rilancio. È notorio che (incomprensibilmente) i professionisti iscritti agli albi non hanno diritto al contributo a fondo perduto, anche se hanno effettivamente perso (e continueranno a perdere) fatturato; tuttavia il medesimo decreto Rilancio (dello spreco) consente in piena legalità le seguenti elargizioni: 1) una società costituita alla fine del 2019 e che non ha mai iniziato a operare (e magari mai inizierà) ha diritto a un contributo a fondo perduto di 2 mila euro; 2) una società priva di attività da anni, che, casualmente, ad aprile 2019 ha emesso una fattura da 100 euro, ha diritto a un contributo fondo perduto di 2 mila euro; 3) una società che ha svolto un' operazione nel mese di aprile 2019 da 300 mila euro (ad esempio, una immobiliare in attesa di essere chiusa definitamente) ha diritto a un contributo a fondo perduto di euro 60 mila (dicasi euro 60 mila). Il tutto in piena legalità e senza alcun abuso. Da contribuente, formulo un appello al presidente della commissione Ue, Ursula von der Leyen: per favore non prestate soldi a questo Paese. © Riproduzione riservata.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 46

[§26367629§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 4 Italia Oggi Fatturazione Elettronica

L' analisi

Non date soldi all' Italia Lo dico da contribuente

MARCELLO GUALTIERI

Alcuni esiti delle concrete applicazioni delle manovre economiche del Governo post Covid sono note: pare quasi un successo che ad oggi «solo» 150 mila domande per la Cassa Integrazione non siano state ancora evase; i numeri sui finanziamenti con garanzia statale sono lontanissimi dalla «potenza di fuoco da 400 miliardi»; per molti dei bonus a pioggia, non solo non si conosce la stima dell' effetto sull' economia, ma non si capisce neanche come accedervi (monopattini, bici ecc). Per converso, si disincentiva - pesantemente - la riapertura delle attività e la ripresa dell' economia visto che le imprese che hanno deciso di riaprire nonostante i ricavi ridotti ex lege, non hanno diritto a nessuna agevolazione sul costo del personale, come ad esempio l' esenzione dal pagamento dei contributi. Si prolunga, invece, la cassa integrazione, nell' incomprensibile aspettativa che una volta venuto meno il divieto di licenziamento, i posti i posti di lavoro vengano mantenuti anche in mancanza della cassa integrazione. Difficile trovare una logica. Ma l' apice dell' incapacità progettuale e dello sperpero di denaro pubblico si raggiunge con il decreto Rilancio. È notorio che (incomprensibilmente) i professionisti iscritti agli albi non hanno diritto al contributo a fondo perduto, anche se hanno effettivamente perso (e continueranno a perdere) fatturato; tuttavia il medesimo decreto Rilancio (dello spreco) consente in piena legalità le seguenti elargizioni: 1) una società costituita alla fine del 2019 e che non ha mai iniziato a operare (e magari mai inizierà) ha diritto a un contributo a fondo perduto di 2 mila euro; 2) una società priva di attività da anni, che, casualmente, ad aprile 2019 ha emesso una fattura da 100 euro, ha diritto a un contributo fondo perduto di 2 mila euro; 3) una società che ha svolto un' operazione nel mese di aprile 2019 da 300 mila euro (ad esempio, una immobiliare in attesa di essere chiusa definitamente) ha diritto a un contributo a fondo perduto di euro 60 mila (dicasi euro 60 mila). Il tutto in piena legalità e senza alcun abuso. Da contribuente, formulo un appello al presidente della commissione Ue, Ursula von der Leyen: per favore non prestate soldi a questo Paese. © Riproduzione riservata.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 47

[§26367630§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 23 Il Sole 24 Ore (Plus) Fatturazione Elettronica

Nota: Cambi su Euro/Var% divisa da 1Y al 24-06-2020 - USD: 1.12800/+1.01%, GBP: 0.90343/-1.

Nota: Cambi su Euro/Var% divisa da 1Y al 24-06-2020 - USD: 1.12800/+1.01%, GBP: 0.90343/-1.08%, CAD: 1.53310/-1.96%, AUD: 1.63420/+0.26%, BRL: 5.84220/-25.43%, TRY: 7.73220/-14.58%, ZAR: 19.52640/-16.37%, RUB: 78.00790/-8.07%

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 48

[§26367631§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 24 Il Sole 24 Ore Fatturazione Elettronica

tour operator e agenzie di viaggio

Tax credit vacanza, gli intermediari chiedono di semplificare l' iter

Benedetto SantacroceFranco Vernassa

Il tax credit vacanza è ancora alla ricerca di risposte per essere operativo nella logica dell' impostazione consolidata del mercato e, cosa più importante, nella più rigida struttura dei software di vendita. La previsione di estendere la fruizione del beneficio con l' intervento, in qualità di intermediari dei tour operator (To) e delle agenzie di viaggio (Adv), si scontra con le regole di dialogo realizzato su piattaforma elettronica individuate dall' articolo 176 del decreto Rilancio e dal provvedimento di attuazione del 17 giugno 2020 dell' agenzia delle Entrate. L' articolo 176 individua il ruolo dei To e delle Adv nel processo di prenotazione e pagamento del soggiorno presso una struttura ricettiva quali intermediari, mentre il provvedimento attuativo non aggiunge nulla sulla questione. Si ricorda che ai fini fiscali Iva i To sono sempre agenzie di viaggio "organizzatrici" (con applicazione del regime speciale - l' articolo74-ter del Dpr 633/72), mentre le Adv in genere sono solo soggetti intermediari (con applicazione dell' Iva ordinaria). Nella propria attività ordinaria i To vendono pacchetti turistici in cui viene anche inclusa una prestazione alberghiera oppure vendono servizi singoli preacquisiti costituiti da un servizio alberghiero; in entrambi i casi non sono «imprese turistico ricettive» come stabilito dall' articolo 176, comma 1 del Dl 34/20. I To e le Adv rientrano in gioco con il comma 3 che individua questi soggetti come intermediari facilitatori nell' operazione tra il cliente e la struttura ricettiva. Traducendo giuridicamente e operativamente il principio l' agenzia opera in nome e per conto del cliente (mandato con rappresentanza) verso la struttura ricettiva ricevendo per il suo servizio una provvigione. Praticamente una prima lettura della norma ipotizza che il To e/o l' Adv procedono alla prenotazione di una camera d' albergo al cliente che pagherà direttamente in loco ricevendo fattura dall' albergatore per la prestazione di servizio. L' agenzia fattura, per la sua provvigione, all' albergatore. Se queste sono le premesse, il provvedimento delle Entrate sul punto è piuttosto univoco e stringente nell' affermare che la fattura o il documento commerciale o lo scontrino/ricevuta fiscale è emesso dal «fornitore» (punto 3.3), intendendo per tale l' impresa turistico ricettiva. In attesa di una modifica normativa in sede di conversione in legge del Dl 34/20, per semplificare la procedura e rendere il To o l' Adv facilitatori del processo si potrebbe interpretare che l' operazione potrebbe essere realizzata con emissione della fattura direttamente dal To e/o dall' Adv in nome e per conto dell' albergo, mantenendo inalterato il contenuto della fattura

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 49

[§26367631§] sabato 27 giugno 2020

Il Sole 24 Ore Fatturazione Elettronica

e accordandosi con l' albergatore per consentire a quest' ultimo di effettuare le relative verifiche e conferme del credito sulla piattaforma. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 50

[§26367632§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 9 La Repubblica Fisco e Dichiarazioni

SEMPLIFICAZIONI Un dossier con 91 proposte sarà inviato oggi al governo dall' economista Carlo Cottarelli "Da qualche parte si deve cominciare"

"Fascicoli sul cloud e stop minitasse la ricetta per battere la burocrazia"

DI ROBERTO PETRINI

ROMA - Sono 91 proposte, "semplici", come spiega il titolo del dossier che Carlo Cottarelli stamattina invierà per posta alla ministra della Pubblica amministrazione, Fabiana Dadone, per combattere la burocrazia. Dialogo tra imprese e uffici statali, edilizia privata e pubblica, appalti e tasse: quattro temi che fanno impazzire gli italiani, che rallentano l' economia e fanno perdere fiducia nello Stato. Spesso, e questo aumenta le responsabilità di chi non è intervenuto fino ad oggi, si tratta di soluzioni facili e di buon senso oppure già adottate in alcune regioni: introduzione del silenzio-assenso, digitalizzazione, eliminazione delle duplicazioni, taglio di modulistica e documenti inutili. «Il metodo di questo rapporto è importante», dice Carlo Cottarelli, l' economista che guida l' Osservatorio della Cattolica, punto di riferimento del dibattito sul nostro Paese. «Abbiamo ascoltato direttamente le associazioni e la voce delle imprese, per capire quali sono le vere difficoltà poste dalla burocrazia in Italia », aggiunge. Le proposte - cui ha collaborato anche dal think tank Nord Est - rivelano che c' è moltissimo da fare e che spesso paradossalmente basterebbe un po' di buona volontà. Tasse cervellotiche Qualcuno sa che si pagano ancora i diritti all' Ente Risi? Oppure che c' è la tassa regionale sulla raccolta dei funghi? Così 19 microimposte, catalogate con cura dal rapporto, che danno un gettito di soli 685 milioni all' anno, potrebbero facilmente essere cancellate con un tratto deciso di penna. Oppureproposta n.61 - perché non convertire da lire in euro tutti gli importi espressi nella vecchia valuta nel Testo unico delle imposte sul reddito? Sembra paradossale ma ciascuno deve ogni volta rifare i calcoli degli importi da solo. Certo Cottarelli parla anche della necessità di un riordino delle aliquote Iva ma soprattutto la lingua batte dove duole il dente della semplificazione. «Certo sono cose semplici, ma da qualche parte bisognerà pur cominciare», commenta l' economista. A partire dalle scadenze fiscali. Recita la proposta n.67: perché non unificare i versamenti dell' Imu di giugno e dicembre con quelli, vicini, dell' Irpef: si eviterebbe di andare due volte in banca a distanza di pochi giorni. La fatica burocratica in azienda. Vale la pena raccontare le proposte n.1 e n.2 del dossier dell' Osservatorio. Si dice: dare accesso agli organi ispettivi al Cassetto digitale dell' imprenditore. Semplice, sì. Perché esiste il Cassetto digitale, è tenuto dalle Camere di commercio, è facilmente accessibile su Internet, contiene l' identikit dell' azienda a partire dal bilancio. Basterebbe un click, invece se c' è una ispezione lo Stato opera

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 51

[§26367632§] sabato 27 giugno 2020

La Repubblica Fisco e Dichiarazioni

"in presenza" e chiede il cartaceo. La proposta n.2 mira ad abolire il Libro unico del lavoro (Lul), il vecchio libro paga: i dati relativi a compensi e contributi stanno già all' Inps, basterebbe inserire solo le presenze nel database dell' ente previdenziale. E che dire del modello 770 che serve alle imprese per operare le ritenute Irpef ai dipendenti e del Cu (Certificazione unica) che serve semplicemente per certificare gli stessi versamenti al dipendente. Unificare, propone il rapporto. Edilizia: i 66 documenti cartacei in cantiere. Se un' impresa apre un cantiere, regolarmente autorizzata, in caso di ispezione deve conservare ed essere in grado di mostrare ben 66 documenti, più o meno importanti. Il problema è che la normativa non è chiara e in caso di ispezione vengono richiesti in forma cartacea. La proposta n.6 dispone che sia mantenuta solo in un cloud e che l' ispettore la consulti con il tablet. Senza contare la trafila delle autorizzazioni per l' avvio di lavori a carattere edilizio privati (dalla manutenzione straordinaria a tramezzi o nuovi edifici): sono necessarie le note Cila (Comunicazione inizio lavori), Scia (Segnalazione inizio attività) e il permesso di costruire. Il punto è che si può cominciare ma l' ufficio tecnico comunale può bloccare tutto. La proposta dice semplicemente di introdurre una verifica preventiva attraverso una conferenza dei servizi telematica (Asl, sovrintendenze, autorità bacino) per evitare sorprese; come del resto già esiste in Emilia Romagna. Niente di rivoluzionario. L' appalto kafkiano. Il numero di documenti per poter partecipare a bandi gare e appalti è «elevatissimo», dice Cottarelli, e richiede l' invio sia telematico sia cartaceo degli stessi documenti a più soggetti della pubblica amministrazione. Già qui c' è molto della spiegazione del sistema-Italia. Le proposte sono drastiche: ridurre il numero delle stazioni appaltanti, standardizzare la modulistica, limitare il ruolo e i ritardi del Cipe, limitare l' intervento del Consiglio superiore del lavori pubblici ai progetti sopra i 200 milioni, introdurre il silenzio assenso per la registrazione della Corte dei conti. Limitare l' uso dei protocolli dei pareri preventivi dell' Anac (l' autorità anti corruzione) da parte delle amministrazioni. E le telefonate dell' Istat? La statistica è sacra, ma spesso le piccole imprese non hanno il tempo di stare ore al telefono con l' intervistatore di turno. Conclusione: se c' è il cartaceo, va abolito l' obbligo di rispondere verbalmente. Oppure il cambio di residenza: potrebbe essere il Comune a comunicare la variazione alle altre amministrazioni dello Stato (Agenzia delle Entrate, Inps, Inail ecc.). Sarebbe più semplice, no? ©RIPRODUZIONE RISERVATA Sono molte soluzioni facili senza alcun impatto sui conti pubblici Economista Carlo Cottarelli ha lavorato al Fondo monetario internazionale e in Italia è stato commissario per la spending review.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 52

[§26367633§] sabato 27 giugno 2020

EutekneInfo

Fisco e Dichiarazioni

«Sconto» IRAP con effetto contabile immediato

Assonime propende per la rilevazione dell' agevolazione nel bilancio 2019, ove non ancora approvato

Con la circolare n. 12/2020, Assonime, analizzando l' agevolazione introdotta dall' art. 24 del DL 34/2020 (DL "Rilancio"), che consente ad alcuni soggetti con ricavi o compensi non superiori nel 2019 a 250 milioni di euro di non versare il saldo IRAP relativo al periodo di imposta 2019 e la prima rata dell' acconto IRAP relativo al periodo di imposta 2020, è tornata sul relativo trattamento contabile, in considerazione delle diverse soluzioni che sono state prospettate in dottrina. In particolare, alcuni autori propendono per rilevare il beneficio relativo al saldo IRAP 2019 nel bilancio 2020 non solo in relazione alle imprese che hanno già approvato il bilancio 2019 prima della data di entrata in vigore del DL 34/2020 (19 maggio 2020), ma anche in relazione alle imprese che approvano il bilancio 2019 successivamente a tale data. Secondo i sostenitori di questa tesi, la misura in esame costituisce un fatto successivo alla chiusura dell' esercizio connesso all' emergenza sanitaria e la norma stabilisce che "non è dovuto" il versamento del saldo, senza incidere sull' obbligazione tributaria e, quindi, sull' IRAP dovuta per il 2019. In particolare, le argomentazioni addotte a sostegno della tesi sono le seguenti: - secondo il documento OIC 25 , "il costo derivante delle imposte correnti (o dovute) è calcolato in base alle aliquote d' imposta ( rectius alla normativa, ndr ) vigenti alla data di bilancio "; - secondo il documento OIC 29 , un fatto successivo alla chiusura dell' esercizio, ancorché riconducibile ad un fenomeno valutativo, deve essere recepito nei valori di bilancio in chiusura solo se evidenzia condizioni già esistenti alla data di riferimento di bilancio, situazione che non potrebbe verificarsi in relazione ad un provvedimento normativo successivo alla data di chiusura dell' esercizio; - l' art. 24 del DL 34/2020 rientrerebbe tra le misure emanate in risposta all' emergenza COVID-19, le quali sarebbero già state considerate dalla comunicazione OIC 5 maggio 2020 come fatti successivi che non devono essere recepiti nei valori di bilancio (c.d. non adjusting ); - la rilevazione dell' agevolazione nel bilancio 2019 (se non approvato) inciderebbe sulla comparabilità dei bilanci, in quanto l' imputazione del beneficio nel 2019 ovvero nel 2020 dipenderebbe dalla data di approvazione del bilancio. La seconda soluzione prospettata consiste nel rilevare gli effetti dell' esonero del versamento del saldo IRAP 2019 già nel bilancio 2019 (se non ancora approvato). Tale tesi si basa sull' assunto che l' agevolazione introdotta dall' art. 24 del DL 34/2020 "abbia una valenza sostanzialmente retroattiva rispetto alla sua data di entrata in vigore, facendo venir meno l' IRAP (eventualmente) dovuta a saldo per il 2019 e cioè il titolo costitutivo dell' obbligazione e non il suo mero adempimento". La contabilizzazione nel bilancio del 2019 non risulterebbe, quindi, in contrasto: - con il documento

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 53

[§26367633§] sabato 27 giugno 2020

EutekneInfo

Fisco e Dichiarazioni

OIC 25, in quanto una norma con efficacia retroattiva dovrebbe ritenersi vincolante così come una norma già vigente alla data di bilancio; - con il documento OIC 29, in quanto la norma, in virtù della sua efficacia retroattiva, muterebbe ex tunc la situazione riferibile alla data di chiusura dell' esercizio, evidenziando una condizione giuridicamente già esistente a tale data. Saremmo, quindi, di fronte ad un fatto successivo alla chiusura dell' esercizio che deve essere recepito nei valori di bilancio (c.d. adjusting ). L' agevolazione opera retroattivamente Ad avviso di Assonime, anche le altre argomentazioni a sostegno della diversa tesi non sono dirimenti. La scarsa comparabilità dei bilanci si verifica sempre in presenza di fatti successivi alla chiusura dell' esercizio di cui si deve tener conto in base al documento OIC 29: anche in questi casi, i valori di bilancio dipendono dalla data in cui lo stesso viene approvato. Sotto altro profilo, il fatto che il DL 34/2020 sia stato emanato per fronteggiare l' emergenza COVID-19 " non esclude che l' art. 24 possa avere, come in effetti sembra avere, efficacia sostanzialmente retroattiva ed operare sull' obbligazione ancor prima del suo concreto adempimento". D' altra parte, secondo Assonime, il fatto che la norma operi retroattivamente, definendo l' IRAP dovuta per il periodo d' imposta 2019 in misura pari agli acconti dovuti per il medesimo periodo di imposta, indipendentemente dalla sussistenza di un ulteriore obbligo di versamento da effettuarsi nel 2020, risulta in modo chiaro se si ammette che, qualora siano stati effettuati versamenti in acconto IRAP relativi al 2019 eccedenti rispetto al dovuto, l' impresa conservi il diritto a far valere queste eccedenze a credito , anche se sarebbero state altrimenti assorbite dal saldo IRAP del 2019 (ove fosse stato ancora dovuto). Per quanto riportato, l' Associazione sembra propendere per la seconda soluzione prospettata, a favore della quale si era già espressa con la news legislativa del 22 maggio 2020. Da ultimo, Assonime fa cenno al documento pubblicato da CNDCEC e FNC il 5 giugno 2020 , che ha prospettato, in riferimento alla tematica in esame, una soluzione ambivalente .

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 54

[§26367634§] sabato 27 giugno 2020

EutekneInfo

Fisco e Dichiarazioni

Accertamento del valore degli immobili da parte degli Uffici da motivare

La Corte di Cassazione ricorda le regole per la definizione della base imponibile dell' imposta di registro sugli atti immobiliari

Sebbene sia vero che l' inserimento dell' area ceduta nella zona edificabile del PRG (piano regolatore generale) determina un aumento del valore di mercato di essa, la congruità del valore dichiarato ai fini dell' applicazione dell' imposta di registro va accertata secondo il combinato disposto degli artt. 43 comma 1, lett. a) e 51 commi 1 e 2 del DPR 131/86. Lo ricorda la Corte di Cassazione, con la pronuncia n. 12798 , depositata ieri. In base alle citate norme, per gli atti aventi a oggetto il trasferimento di beni immobili, la base imponibile delle imposte proporzionali di registro, ipotecaria e catastale è rappresentata: - in linea di principio,dal valore indicato in atto dalle parti; - se il valore non è indicato in atto, ovvero se il corrispettivo pattuito è superiore a esso, ai fini della base imponibile si assume il corrispettivo pattuito. Poi, in sede di eventuale accertamento di valore, gli uffici dell' Agenzia delle Entrate devono controllare la congruità del valore/corrispettivo indicato in atto dalle parti, atteso che esso deve riflettere il valore venale in comune commercio del bene ceduto ( art. 51 comma 2 del DPR 131/86). L' art. 51 comma 3 del DPR 131/86definisce, quindi, le linee guida che l' Ufficio delle Entrate deve seguire per il controllo sulla congruità della base imponibile, disponendo che faccia riferimento"ai trasferimenti a qualsiasi titolo e alle divisioni e perizie giudiziarie, anteriori di non oltre tre anni alla data dell' atto o a quella in cui se ne produce l' effetto traslativo o costitutivo, che abbiano avuto per oggetto gli stessi immobili o altri di analoghe caratteristiche e condizioni, ovvero al reddito netto di cui gli immobili sono suscettibili, capitalizzato al tasso mediamente applicato alla detta data e nella stessa località per gli investimenti immobiliari, nonché ad ogni altro elemento di valutazione, anche sulla base di indicazioni eventualmente fornite dai comuni". Alla luce di tale quadro normativo, l' accertamento da parte dell' Agenzia delle Entrate del "valore venale in comune commercio" dell' immobile oggetto di compravendita non può ritenersi assolto operando un generico quanto indefinito riferimento al criterio comparativo, con un mero rinvio "alla media dei prezzi praticata in loco", atteso che l' art. 51 comma 3 richiede che, nella determinazione della base imponibile di un contratto di compravendita immobiliare, si tenga conto della natura, della consistenza e dell' ubicazione dei beni "in considerazione delle caratteristiche oggettive delle aree, tenuto conto della collocazione nello strumento urbanistico nonché dello stato delle opere di urbanizzazione, avendo riguardo ai trasferimenti avvenuti non oltre tre anni prima che abbiano avuto per oggetto immobili con analoghe caratteristiche e condizioni" (Cass. nn. 21569/2016 e 25707/2015 ). Peraltro, per motivi di procedura, la Corte non giunge all' accoglimento del motivo di ricorso in oggetto, ma accoglie, invece, il ricorso con riferimento

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 55

[§26367634§] sabato 27 giugno 2020

EutekneInfo

Fisco e Dichiarazioni

alla sanzioni . L' incertezza normativa esclude le sanzioni Infatti, nel caso di specie, non potevano ritenersi correttamente applicate le sanzioni, dato che si verteva in una situazione di oggettiva incertezza del diritto . Ad avviso della Corte, in particolare, al tempo dei fatti di causa (2002) "sussisteva indubbiamente un certo contrasto di giurisprudenza quanto meno sul problema dello strumento urbanistico al quale fare riferimento per valutare se un terreno fosse edificabile". Tale contrasto è stato risolto (e l' incertezza cessata) con l' art. 36 comma 2 della L. 223/2006 che, con portata retroattiva (Corte Cost. 27 febbraio 2008 n. 41 ) ha chiarito che, ai fini dell' applicazione dell' IVA, dell' imposta di registro, delle imposte sui redditi e dell' IMU, "un' area è da considerare fabbricabile se utilizzabile a scopo edificatorio in base allo strumento urbanistico generale adottato dal comune, indipendentemente dall' approvazione della regione e dall' adozione di strumenti attuativi del medesimo". Alla luce della situazione di incertezza allora esistente, non è possibile applicare le sanzioni .

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 56

[§26367635§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 52 Il Messaggero Fisco e Dichiarazioni

ANTONINI Appio Latino Via Latina primo piano 175 mq ottimo stato con terrazzo balconi doppi ...

ANTONINI Appio Latino Via Latina primo piano 175 mq ottimo stato con terrazzo balconi doppi ingressi salone doppio con accesso al terrazzo due ampie camere con balcone cameretta posto auto 735.000 www.antoniniimmobiliare.it Classe G & 06.8414630 IMMOBILDREAM In via della Cecchignola 146 proponiamo la vendita di un delizioso trilocale 265.000,00 consegna prevista luglio 2020 classe eneregetica A. & 06 684028 IMMOBILDREAM In Via della Cecchignola, 146 proponiamo la vendita di un grazioso bilocale 185.000,00 consegna prevista luglio 2020, classe energetica A. Per un appuntamento & 06 684028 IMMOBILDREAM In Via Erminio Spalla, in una zona tranquilla e verdeggiante, proponiamo la vendita di un delizioso bilocale 233.000,00 consegna prevista luglio 2020. Classe energetica A. Per un appuntamento & 06 684028 PELUSO.IMMOBILIARE Ardeatina ad.ze Fotografia nel raccolto contesto della piazzetta di via Caneva disponiamo di un terrazzatissimo attico su due livelli, in nuova e signorile palazzina di quattro piani rifinita esternamente in cortina e decorata con elementi di pregio 770.000 & 0681161041 - 067096182 PELUSO.IMMOBILIARE Fotografia, in comprensorio con piscina attico bilivello ottimo stato salone, tre camere, cucina, terrazzi, balcone, cantina e box. CLASSE G 590.000 [email protected] & 0681161041 - 067096182 PELUSO.IMMOBILIARE Grottaperfetta Via Giana Anguissola complesso residenziale nuova costruzione fronte Tenuta Tor Marancia, disponiamo di un attico panoramico su due livelli composto da un comodo soggiorno cucina due camere doppi servizi terrazza box 645.000 & 0681161041 - 067096182 PELUSO.IMMOBILIARE via della Fotografia Ardeatina - Grotta Perfetta- adiacenze Fotografia - via Giacomo Caneva disponiamo di un rifinitissimo appartamento bilivello con giardino in piccola palazzina in cortina di soli due piani costruita nel 2006. 575.000 & 0681161041 - 067096182 PELUSO.IMMOBILIARE via Orti Flaviani in tranquilla e silenziosa palazzina di 4 piani, nel cuore del parco dell' appia antica, elegante e luminoso immobile tripla esposizione mq. 135 + terrazzi ristrutturato 5 anni fa 669.000 [email protected] & 0681161041 - 067096182 REMAX.ABSOLUTE via Fonte Buono COLOMBO - EUR All' angolo tra via Cristoforo Colombo e via Laurentina, nel cuore della Montagnola, a pochi passi dalla fermata Marconi della Metro linea B', con tutte le linee di trasporto pubblico dirette all' Eur, Stazione Trastevere 329.000 & 0681161218 AG.SANTANDREA Aurelia Antica luminosi appartamenti diverse metrature terrazzi giardini privati postiauto CE G www.immobilisantandrea.it & 06/3269891 ANTONINI Attico Via Nicola Coviello adiacente Ergife strada silenziosa 85 mq + due terrazzi 50 mq panoramico ottimo stato ingresso soggiorno cucina due camere cameretta doppi servizi climatizzazione 369.000 www.antoniniimmobiliare.it Classe G & 06.8414630 IMMOBILDREAM In Via Bogliasco, 28 In un contesto elegante, proponiamo la vendita di un delizioso bilocale con giardino 180.000,00 in pronta consegna,

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 57

[§26367635§] sabato 27 giugno 2020

Il Messaggero Fisco e Dichiarazioni

classe energetica A, per un appuntamento & 06 684028 IMMOBILDREAM In un contesto elegante, in Via Riva Ligure proponiamo la vendita di un delizioso bilocale 220.000,00 consegna prevista dicembre 2021, classe energetica A. Per un appuntamento & 06 684028 IMMOBILDREAM In Via Bogliasco, 28 proponiamo la vendita di un delizioso trilocale in pronta consegna composto da soggiorno con angolo cottura, due camere, doppi servizi e terrazzo, classe energetica A. 265.000,00 & 06 684028 IMMOBILDREAM In Via Riva Ligure, proponiamo la vendita di uno splendido trilocale con un ampio giardino 325.000,00 consegna prevista dicembre 2021, classe energetica A. Per un appuntamento & 06 684028 JOLLY.IMMOBILIARE via Boccea 323 via ( Battistini vicinanze fermata Metro) Appartamento libero completamente ristrutturato palazzina in cortina doppio affaccio esterno angolare composto da: ingresso, salone, due camere letto, cucina, doppi servizi, ripostiglio, due terrazzi 380.000 & 0681161345 REMAX.ABSOLUTE Nel punto più alto di Roma Balduina Trionfale Belsito, immerso nel il Parco della Vittoria, al confine con Lo Zodiaco' adiacente Villa Stuart e piazzale delle Medaglie d' Oro. Strategicamente collegatissimo con il centro città 250 mq terrazzi box 797.000 & 0681161218 REMAX.ABSOLUTE viale Tito Livio BALDUINA - Presentiamo uno splendido immobile di 170 mq ubicato nel cuore della Balduina, nella parte più alta, quartiere residenziale noto per essere tra l' altro il più alto della città. Esattamente in viale Tito Livio, punto molto residenziale 559.000 & 0681161218 AG.SANTANDREA Belvedere Montello trilocale piano rialzato con terrazzo pregiamente ristrutturato soggiorno camino pranzo cucina 2 camere servizio 370.000 CE G www.immobilisantandrea.it & 06/3269891 AG.SANTANDREA Lorenzo il Magnifico IV piano ampia metratura triplo affaccio 2 balconi ampio ingresso 5 camere soggiorno cucina 2 servizi da ristrutturare 970.000 CE E www.immobilisantandrea.it & 06/3269891 IMMOBILDREAM In Via Poggio Verde, proponiamo la vendita di un delizioso attico trilocale con splendida terrazza in pronta consegna 380.000,00, classe energetica B. Per un appuntamento & 06 684028 IMMOBILDREAM Via Poggio Verde proponiamo la vendita di un delizioso bilocale con giardino 220.000,00 in pronta consegna, classe energetica B. Per un appuntamento & 06 684028 AG.SANTANDREA Stresa attico terrazzo panoramico zona living camera cucina abitabile servizio cantina posto auto 395.000 CE G www.immobilisantandrea.it & 06/3269891 PELUSO.IMMOBILIARE Torpignattara Acquedotto Alessandrino trilocale con balcone in ottimo stato soggiorno cucina due camere bagno classe G 159.000 [email protected] classe G & 0681161041 - 067096182 AG.SANTANDREA Celimontana attico con ampia terrazza vista Colosseo. IV piano con ascensore ingresso 2 camere cucina a vista soggiorno in veranda 2 servizi lavanderia balcone trattativa riservata CE G www.immobilisantandrea.it & 063269891 AG.SANTANDREA Cernaia ufficio 2 ingressi sala riunioni 4 camere studio servizio posto auto condominiale ottimo per investimento 550.000 CE G www.immobilisantandrea.it & 06/3269891 AG.SANTANDREA Corso trilocale ristrutturato 80 mq 1°piano alti soffitti soggiorno angolo cottura 2 camere 2 bagni perfetto come uso ricettivo 730.000 CE A www.immobilisantandrea.it & 06/3269891 AG.SANTANDREA

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 58

[§26367635§] sabato 27 giugno 2020

Il Messaggero Fisco e Dichiarazioni

Orsini 3 piano prestigioso immobile ampia superficie suggestivi affacci su piazza divisibile posto auto condominiale portineria CE G www.immobilisantandrea.it & 06/3269891 AG.SANTANDREA Quattro Fontane piano alto zona rappresentanza ingresso soggiorno angolo cottura 2 camere 2 servizi 890.000 CE G www.immobilisantandrea.it & 06/3269891 AG.SANTANDREA Tre Cannelle in palazzo Pignatelli del 1600 ottimamente riqualificato proponiamo diverse unita' abitative ristrutturate o in fase di ristrutturazione CE A www.immobilisantandrea.it & 06/3269891 AG.SANTANDREA Via Urbana living salotto cucina attrezzata 2 camere servizio ristrutturato ascensore 630.000 CE G www.immobilisantandrea.it & 063269891 AG.SANTANDREA Vittorio Veneto Palazzo Coppede' guardiania h24 ufficio alta rappresentanza 2 piano balcone ristrutturato reception sala attesa 8 stanze sala riunione 2 bagni zona servizi 2.700.000 CE G www.immobilisantandrea.it & 06/3269891 AG.SANTANDREA XX Settembre prestigioso attico soggiorno pranzo cucina a vista 2 camere 3 servizi terrazzo Perfette condizioni interne 1.600.000 CE G www.immobilisantandrea.it & 06/3269891 ANTONINI Castro Pretorio Via Cernaia palazzo d' epoca primo piano tripla esposizione ristrutturato mai abitato 120 mq ingresso salone doppio due camere possibile terza camera due bagni cucina abitabile 485.000 www.antoniniimmobiliare.it Classe G & 06.8414630 ANTONINI Lungotevere Mellini 170 mq secondo piano vista Tevere doppio ingresso salone due camere veranda possibile terza camera due bagni cucina 835.000 www.antoniniimmobiliare.it Classe G & 068414630 LA.CHIAVE.DEL.PRESTIGIO Centro storico adiacente Via dell' Orso appartamento luminoso al 3° piano di 95 mq composto da ingresso, salone, due camere da letto, cucina, un bagno. Cucina arredata, soffitti con travi in legno. Ristrutturata. 635.000 & 06 33220588 - 3356328777 IMMOBILDREAM In Via Collatina, 343 proponiamo la vendita di un delizioso trilocale 215.000,00 consegna prevista febbraio 2021, classe energetica A. Per un appuntamento & 06 684028 AG.SANTANDREA Courmayeur piano terra A/10 giardino soggiorno cucina a vista 2 camere bagno ristrutturato affittato ottimo reddito 350.000 CE B www.immobilisantandrea.it & 06/3269891 AG.SANTANDREA Sestriere attico/superattico alto pregio ampia metratura salonet riplo terrazzo pranzo cucina 6 camere 6 servizi box doppio cantina 1.430.000 CE G www.immobilisantandrea.it & 06/3269891 BORSINONET Bellissimo appartamento disposto su due livelli mq. 240 con grandi terrazze (di 100mq) e giardino (di 220mq) completamente ristrutturato con rifiniture di lusso in stabile degli anni 80 recentemente ristrutturato composto da Piano 1° ingresso ampio disimpegno 3 camere sala da bagno (con bagno turco e vasca idromassaggio 3 posti) bagno grande terrazzo (40mq) ; Piano terra: 2° ingresso quadrupla rappresentanza grande cucina tinello (completamente arredata) bagno stireria ampio terrazzo giardino con locale tecnico box + posto auto scoperto 975.000 video foto www.borsino.net (FC2004) & 06.8606069 AG.SANTANDREA Muratori Rione Monti appartamento ingresso living angolo cottura camera servizio ristrutturato silenzioso condominio residenziale 420.000 CE A www.immobilisantandrea.it & 06/3269891 REMAX.ABSOLUTE Via Filippo Turati, 00185 Roma RM, Italia Abbiamo il piacere di proporre in una palazzina storica d' epoca Umbertina un delizioso appartamento posto al quarto piano con ascensore composto da ingresso 2 grandi camere cucina bagno 340.000 & 0681161218 AG.SANTANDREA Beethoven esclusivo progetto di restyling dfferenti tipologie rifinite moderno sistema di domotica terrazze possibilita'

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 59

[§26367635§] sabato 27 giugno 2020

Il Messaggero Fisco e Dichiarazioni

box cantine 865.000 CE A+ www.immobilisantandrea.it & 06/3269891 AG.SANTANDREA Copenaghen portineria splendido pregevole attico e superattico di gran lusso di circa 260 mq con ca 480 mq terrazze panoramiche domotica all' avanguardia box doppio 2.650.000 CE G www.immobilisantandrea.it & 06/3269891 AG.SANTANDREA Giuliano Dalmata ampia metratura e spazi esterni salone doppio 3 camere cucina abitabile servizio garage cantina 490.000 CE G www.immobilisantandrea.it & 06/3269891 IMMOBILDREAM In Via Giana Anguissola (traversa di Via di Grottaperfetta),Immerso nel verde proponiamo la vendita di un delizioso trilocale con giardino 350.000,00, consegna prevista agosto 2021, classe energetica A. Per un appuntamento & 06 684028 IMMOBILDREAM In Via Giana Anguissola (traversa di Via di Grottaperfetta),immerso nel verde proponiamo la vendita di un delizioso bilocale 230.000, consegna prevista agosto 2021, classe energetica A. Per un appuntamento & 06 684028 IMMOBILDREAM Centro residenziale Colle Flaminio proponiamo la vendita di uno splendido trilocale con giardino 385.000,00, consegna prevista gennaio 2021, classe energetica A. Per un appuntamento & 06 684028 IMMOBILDREAM Centro residenziale Colle Flaminio proponiamo la vendita di un delizioso bilocale 265.000,00, consegna prevista gennaio 2021, classe energetica A. Per un appuntamento & 06 684028 AG.SANTANDREA Ferdinando Galiani palazzina in cortina 2 piano pregiamente ristrutturato 2 ingressi ampia superficie balconata semiperimetrale climatizzato antifurto 710.000 CE G www.immobilisantandrea.it & 06/3269891 GABETTI.FLEMING Apt. (200mq) in casale ristrutturato con parco privato 2 km da Cso Francia: 2 saloni 2 camere 3 servizi cucina abit 2 posti auto su 2 livelli ( C.E.G. ) 550.000,00 & 0636298141 GABETTI.FLEMING Opportunità ottimo investimento Via Morlupo signorile ( 75 mq ) Ingresso, salone camera, bagno e cucina, cantina e posto auto ( C.E.G.) 298.000 & 06 36298141 GABETTI.FLEMING via A. Messedaglia appartamento divisibile (145 mq) in comprensorio: 2 ingressi, salone doppio, 3 camere, cucina 2 servizi giardino ( 140 mq) 540.000 & 06 36298141 GABETTI.FLEMING via A. Serra appartamento ( 100 mq ) ampio ingresso, salone, due camere, cucina, 2 bagni TERRAZZO possibilità posto auto ( C.E.G ) 398.000 & 0636298141 GABETTI.FLEMING Via Flaminia ( 185 mq ) altezza Via Nitti molto signorile 2 ingressi salone, 4 camere, cucina, tinello 3 bagni box auto cantina e balconi (C.E.G.) 690.000 & 06 36298141 GABETTI.FLEMING via Roccaporena appartamento ( 130 mq) signorile panoramicissimo ingresso, salone doppio,2 camere cucina abit. 3 bagni TERRAZZO box auto( C.E.G.) 590.000 & 06 36298141 GABETTI.FLEMING Via Valdagno signorile,: ampio ingresso, salone, 3 camere, camera di servizio 2 bagni, balconi, cantina e posto auto ( CEG ) 590.000 & 06 36298141 VALENTINO.IMMOBILIARE.DAL.1975 Fleming Nitti, in Palazzo signorile con portiere, 2 piano silenzioso Luminoso, 2 ingressi, salone doppio, 3 camere, cameretta, grande cucina, ampissimi disimpegni, 3 bagni, balconi, 195 mq, Completamente da Ristrutturare, Prezzo trattabile VALENTINO dal 1975 Flaminia 21 (M) POPOLO & 063612971 AG.SANTANDREA Fernando Colombo 6 °piano ingresso ampio salone angolo cottura 4 camere 3 servizi terrazzo perimetrale box cantina doppia 760.000 CE G www.immobilisantandrea.it & 063269891 REMAX.ABSOLUTE Ostiense EATALY nel complesso di nuovissime costruzioni, alle spalle della via Cristoforo Colombo e di via Capitan Bavastro, esattamente via Bartolomeo Diaz, appartamento posto al 7° piano, luminosissimo, espostissimo panoramicissimo, classe energetica

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 60

[§26367635§] sabato 27 giugno 2020

Il Messaggero Fisco e Dichiarazioni

B 373.000 & 0681161218 PELUSO.IMMOBILIARE Fonte Meravigliosa ristrutturato immerso nel verde ingresso ampio salone 2 camere cameretta cucina abitabile doppi servizi ripostiglio balconi cantina posto auto coperto 590.000 [email protected] & 0681161041 - 067096182 REMAX.ABSOLUTE via Alberto Moravia 112 EUR PAPILLO Splendido appartamento posto al 3° piano attico, in ottimo stato, come nuovo. Finemente rifinito, esposizione est sud ovest, composto da un salone di rappresentanza, 2 grandi camere con accesso a due grandi terrazzi godibilissi 467.000 & 0681161218 REMAX.ABSOLUTE viale Guglielmo Marconi P.le Radio MARCONI - Siamo in zona MARCONI, in un punto centralissimo, esattamente in via Albert Einstein, a 200 metri dalla stazione di Trastevere, con mezzi pubblici che in 3 fermate portano sia al Centro Storico della città, che all' EUR 279.000 & 0681161218 AG.SANTANDREA Monte Tesoro suggestivo attico 150 mq ca. 2 livelli ampio terrazzo panoramico fronte chiesa tripla esposizione 790.000 CE G www.immobilisantandrea.it & 063269891 AG.SANTANDREA Pindemonte piano terra ingresso indipendente soggiorno 2 camere servizi cucina ripostiglio ampio giardino con annesso locale CE G www.immobilisantandrea.it & 06/3269891 REMAX.ABSOLUTE largo Giuseppe Leti MONTEVERDE VECCHIO Adatto a case vacanze.Tra via Poerio e via Anton Giulio Barrili, esattamente in largo Giuseppe Leti, ex largo Guido Guinizelli, nel punto più silenzioso e verdeggiante dell' ambitissimo quartiere di Monteverde 283.000 & 0681161218 REMAX.ABSOLUTE piazza Fonteiana MONTEVERDE VECCHIO, nella parte più alta vicino all' ingresso principale di villa Pamphili completamente ristruturato architettura BIO 3° piano 145 mq salone doppio 3 grandi camere cucina abitabile doppi servizi armadi muro balconi box auto 727.000 & 0681161218 VALENTINO.IMMOBILIARE.DAL.1975 Colli Portuensi, adiacenze via Bennicelli, secondo piano alto, silenzioso, ingresso, salone doppio, 3 camere, cucina ab.le, doppi servizi, balconate, 160 mq + cantina e garage a rotazione, da restaurare CG 435.000 Tr. VALENTINO dal 1975 Flaminia 21 (M) POPOLO & 063612971 AG.SANTANDREA Residenza Pitagora nuova costruzione proponiamo diverse abitazioni logge terrazze possibilità box auto arredate sistema di domotica sostenibilta' ambientale CE A+ www.immobilisantandrea.it & 06/3269891 ANTONINI Attico Viale Parioli intero piano 200 mq + 170 mq splendido terrazzo ingresso salone sul terrazzo pranzo tre camere servizi cantina box 1.680.000 www.antoniniimmobiliare.it Classe G & 06.8414630 BORSINONET Via Archimede delizioso 5° piano attico composto da i ngresso ampio salone due camere cameretta cucina doppi servizi soppalco 2 terrazze (di 30mq) cantina posto auto scoperto (assegnato) 950.000 video foto www.borsino.net (RS2005) & 06.8606069 VALENTINO.IMMOBILIARE.DAL.1975 Parioli Muse, ad. Luiss Salvini Palazzo signorile 3 piano alto, panoramico, grandissimo salone a vista, 3 camere, ripostiglio, cucina ab.le, 2 bagni, balconate panoramiche, cantina, armadi a muro di pregio, termoautonomo, 164 mq. CG 990.000, altro adiacente e collegabile di mq 94 ad 590.000/ Altro Via Serpieri, prestigioso rialzato A1, 200 mq + balconi, box, cantina 990.000 CG VALENTINO dal 1975 Flaminia 21 (M) POPOLO & 063612971 LA.CHIAVE.DEL.PRESTIGIO via Panama Prestigioso appartamento in palazzo signorile con servizio di portineria. 220 MQ II° piano panoramico affaccio nel verde composto da doppio ingresso, ampio salone con uscita sul balcone, zona pranzo, cucina abitabile con balcone lavanderia 1.240.000 & 06 33220588 - 3356328777

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 61

[§26367635§] sabato 27 giugno 2020

Il Messaggero Fisco e Dichiarazioni

PELUSO.IMMOBILIARE Centro storico Via Vittorio Veneto a pochi passi da villa Borghese all' interno di uno storico palazzo di fine `700 con servizio di portierato, disponiamo di un esclusivo appartamento ampia metratura completamente ristrutturato 1.990.000 classe G & 0681161041 - 067096182 REMAX.ABSOLUTE via della Pisana 147 In complesso privato di recente costruzione, adiacente al centro commerciale Pisana, in punto molto ben collegato con scuole e servizi sia pubblici che privati, splendido appartamentino in ottimo stato, molto silenzioso composto da ingresso con 197.000 & 0681161218 AG.SANTANDREA Gavinana ingresso salone 2 camere studio cucina 2 servizi 2 ingressi possibile 3° camera 860.000 CE G www.immobilisantandrea.it & 06/3269891 AG.SANTANDREA Monte Zebio palazzo primi' 900 portineria ascensore attico terrazzo panoramico ingresso salone cucina bagno 3 camere balconcini soffitta CE G www.immobilisantandrea.it & 06/3269891 JOLLY.IMMOBILIARE via Monte Pertica ( via Carso) appartamento libero finemente ristrutturato ultimo piano luminoso, con ascensore composto da: ingresso, salone/angolo cottura arredato, camera letto- cabina armadio guardaroba, due bagni. ripostiglio, 1 balcone 410.000 & 0681161345 JOLLY.IMMOBILIARE via Carlo Errera (via Zenodossio) Appartamento libero completamente ristrutturato mq. 130 posto al 4° piano, composto da : ingresso, salone, tra camere letto, ampia cucina, doppi servizi, ripostiglio, tre balconi e mq. 70 terrazzo. Aria condizionata 420.000 & 0681161345 PELUSO.IMMOBILIARE Montecuccoli Pigneto Via Raimondo Montecuccoli ampia metratura divisibile da ristrutturare salone tre camere cameretta cucina abitabile doppi servizi balconi 325.000 [email protected] & 0681161041 - 067096182 IMMOBILDREAM In Via Villa di Faonte,81 proponiamo la vendita di splendido trilocale a 385.000. In pronta consegna. Classe energetica A. per un appuntamento & 06 684028 IMMOBILDREAM nel centro residenziale Giardino di Faonte, proponiamo la vendita di un delizioso bilocale 234.000,00 in pronta consegna, classe energetica A. Per un appuntamento & 06 684028 ANTONINI Pietralata Via Filippo Meda comprensorio con portineria 90 mq piano alto buono stato luminoso silenzioso ingresso soggiorno due camere climatizzazione bagno cucina ripostiglio possibilità secondo bagno balcone 238.000 www.antoniniimmobiliare.it Classe F & 06.8414630 ANTONINI Tiburtino Casal Bruciato Via Edoardo Arbib contesto riservato silenzioso secondo piano senza ascensore 100 mq buono stato ingresso soggiorno tre camere doppi servizi cucina abitabile balcone 260.000 www.antoniniimmobiliare.it Classe G & 06.8414630.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 62

[§26367636§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 26 Il Sole 24 Ore Fisco e Dichiarazioni

RISTRUTTURAZIONI

Bonus edilizio pure con cessione di cubatura

Per l' agevolazione antisismica occorre l' asseverazione preventiva

Luca De Stefani

Via libera ai bonus edili anche per la demolizione di unità immobiliari non di proprietà, per le quali si possiedono solo i diritti edificatori, seguito dalla ricostruzione, senza incremento di volume, ma con la modifica della sagoma. Il chiarimento è contenuto nella risposta delle Entrate del 26 giugno 2020, n. 194. Il caso trattato riguarda l' acquisto da parte di un contribuente di un terreno agricolo e di diritti edificatori derivanti dalla futura demolizione di due unità immobiliari, autonomamente accatastate (categorie A/3 e C/6) e presenti in un altro terreno confinante con quello acquistato, al fine di edificare, su quest' ultimo, un' abitazione, utilizzando la volumetria delle unità immobiliari per le quali l' acquirente si è impregnato a demolire. L' autorizzazione rilasciata dal Comune è un «permesso a costruire per lavori di ristrutturazione ricostruttiva, mediante demolizione di edifici esistenti e ricostruzione non comportante incremento di volume, ma con la sola modifica della sagoma». Le Entrate hanno ricordato che il contratto di cessione di cubatura e, nello specifico, di cessione dei diritti di rilocalizzazione produce un effetto analogo a quello proprio dei trasferimenti di diritti reali immobiliari (risoluzioni 233/09, prot. 250948/76 80/18). In questi casi, ai fini della determinazione dell' importo massimo delle spese ammesse alla detrazione, occorre fare riferimento alle due unità immobiliari alle quali attengono i diritti edificatori acquisiti dall' istante, anche se le due unità non sono di proprietà. Poi, se, ad esempio, uno degli immobili è pertinenziale dell' altro, la detrazione per la ristrutturazione (articolo 16-bis del Tuir) spetta solo su una spesa massima di 96mila euro. Riguardo alle modalità di compilazione della dichiarazione dei redditi, andranno indicati i dati catastali identificativi delle unità immobiliari oggetto di demolizione, dalle quali derivano i diritti edificatori. Le Entrate hanno anche confermato che non è possibile fruire delle detrazioni Irpef o Ires del 70-75-80-85% per gli interventi antisismici «speciali», se l' asseverazione del tecnico del progetto, circa la riduzione del rischio sismico non viene presentata insieme al titolo abilitativo urbanistico. Il chiarimento conferma le risposte 64/19 e 31/18. In quest' ultima, era stato detto che, ai fini fiscali, non era sufficiente a sanare questa omissione, la presentazione di un' asseverazione tardiva. Quindi, non dovrebbe essere possibile sanare l' omissione neanche con l' istituto della «remissione in bonis», in quanto l' adempimento «originario» deriva da una normativa non fiscale . Anche se i chiarimenti delle Entrate citano solo gli interventi dell' articolo 16, commi 1-quater e 1-quinquies del Dl 63/13, si ritiene che vadano applicati ai lavori dell' articolo 14, comma 2-quater.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 63

[§26367636§] sabato 27 giugno 2020

Il Sole 24 Ore Fisco e Dichiarazioni

1, relativo agli interventi condominiali con riduzione di rischio sismico di 1 o 2 classi, effettuati insieme alla riqualificazione energetica (detrazione 80% o 85%) o alla demolizione con ricostruzione (75% o 85%). © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 64

[§26367637§] sabato 27 giugno 2020

italiaoggi.it

Fisco e Dichiarazioni

Cassa forense rimborsa i costi del lockdown

Bonus fra 300 e 1.200 euro, pari al 15% del gap fra volume d' affari Iva e reddito Irpef 2019 nel periodo febbraio- aprile: priorità a chi guadagna meno ed è in regola anche coi contributi minimi

Rimborsati agli avvocati i costi del lockdown. Cassa forense pubblica un bando straordinario destinando 2,5 milioni a contributi a forfait per gli iscritti sugli oneri sostenuti per mantenere gli studi tra febbraio e aprile scorsi. Il contributo copre in generale gli esborsi legati all' esercizio della professione, è compreso fra 300 e 1.200 euro e risulta pari al 15% della differenza tra il volume d' affari Iva e il reddito Irpef dichiarato col Modello 5 del 2019. Ed è incompatibile con il reddito di ultima istanza, dunque il bonus 600 euro, e con tutte le altre iniziative adottate da Cnpaf per l' emergenza Coronavirus. Priorità a chi guadagna meno ed è in regola coi versamenti, compresi i contributi minimi. Autocertificazione online. Possono partecipare al bando gli avvocati e praticanti: iscritti all' ente al 31 dicembre 2019; che non risultano sospesi oppure cancellati dall' albo o dal registro; in regola con le comunicazioni dei redditi a Modello 5 alla data di pubblicazione; non beneficiari di analoghi rimborsi da altri enti. La domanda va inviata solo online nella procedura ad hoc attivata sul sito web dell' ente previdenziale: entro la mezzanotte di giovedì 23 luglio bisogna allegare l' autocertificazione del reddito 2018 (per chi si è iscritto a Cf l' anno scorso fanno fede i redditi del 2019 da dichiarare in sede di domanda). Giovinezza e anzianità. Sarà la graduatoria a premiare chi guadagna meno. A parità di reddito ha la precedenza chi è più giovane e poi chi ha maggiore anzianità nell' iscrizione alla Cassa. Corsia preferenziale a chi risulta in regola col pagamento integrale di tutti i contributi minimi dovuti fra il 2015 e il 2019, incluso chi ha ottenuto il pagamento dilazionato e onorato le rate scadute alla pubblicazione del bando. In caso di domanda incompleta il richiedente deve presentare entro quindici giorni i documenti necessari a integrarla. Sul sito web della Cassa saranno pubblicati non i nominativi dei beneficiari ma il numero di protocollo della domanda, il reddito complessivo 2018, la data di nascita e l' anzianità di iscrizione all' ente. Sono esclusi coloro che si piazzano nella graduatoria per i contributi sui canoni di locazione dello studio legale e per l' acquisto di strumenti informatici. © Riproduzione riservata.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 65

[§26367638§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 36 Italia Oggi Fisco e Dichiarazioni

Cassa forense rimborsa i costi del lockdown

DARIO FERRARA

Rimborsati agli avvocati i costi del lockdown. Cassa forense pubblica un bando straordinario destinando 2,5 milioni a contributi a forfait per gli iscritti sugli oneri sostenuti per mantenere gli studi tra febbraio e aprile scorsi. Il contributo copre in generale gli esborsi legati all' esercizio della professione, è compreso fra 300 e 1.200 euro e risulta pari al 15% della differenza tra il volume d' affari Iva e il reddito Irpef dichiarato col Modello 5 del 2019. Ed è incompatibile con il reddito di ultima istanza, dunque il bonus 600 euro, e con tutte le altre iniziative adottate da Cnpaf per l' emergenza Coronavirus. Priorità a chi guadagna meno ed è in regola coi versamenti, compresi i contributi minimi. Autocertificazione online. Possono partecipare al bando gli avvocati e praticanti: iscritti all' ente al 31 dicembre 2019; che non risultano sospesi oppure cancellati dall' albo o dal registro; in regola con le comunicazioni dei redditi a Modello 5 alla data di pubblicazione; non beneficiari di analoghi rimborsi da altri enti. La domanda va inviata solo online nella procedura ad hoc attivata sul sito web dell' ente previdenziale: entro la mezzanotte di giovedì 23 luglio bisogna allegare l' autocertificazione del reddito 2018 (per chi si è iscritto a Cf l' anno scorso fanno fede i redditi del 2019 da dichiarare in sede di domanda). Giovinezza e anzianità. Sarà la graduatoria a premiare chi guadagna meno. A parità di reddito ha la precedenza chi è più giovane e poi chi ha maggiore anzianità nell' iscrizione alla Cassa. Corsia preferenziale a chi risulta in regola col pagamento integrale di tutti i contributi minimi dovuti fra il 2015 e il 2019, incluso chi ha ottenuto il pagamento dilazionato e onorato le rate scadute alla pubblicazione del bando. In caso di domanda incompleta il richiedente deve presentare entro quindici giorni i documenti necessari a integrarla. Sul sito web della Cassa saranno pubblicati non i nominativi dei beneficiari ma il numero di protocollo della domanda, il reddito complessivo 2018, la data di nascita e l' anzianità di iscrizione all' ente. Sono esclusi coloro che si piazzano nella graduatoria per i contributi sui canoni di locazione dello studio legale e per l' acquisto di strumenti informatici. © Riproduzione riservata.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 66

[§26367639§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 8 La Nazione Fisco e Dichiarazioni

Da luglio più soldi in busta Lite Merkel-Conte sul Mes

Entro martedì il decreto semplificazione, il premier prova ad accelerare Il ministro Gualtieri rivendica il taglio Irpef: giù le tasse a 16 milioni di lavoratori

di Claudia Marin ROMA Il premier Giuseppe Conte punta a stringere entro martedì almeno sul decreto semplificazioni, mentre gli altri dossier restano in stallo. E, anzi, sull' utilizzo delle risorse del Mes, risponde piccato all' invito di Angela Merkel a usare ogni euro disponibile: «Non è cambiato nulla rispetto alle opinioni della cancelliera, ma a fare i conti sono io, con il ministro , i ragionieri dello Stato e i ministri». Poi, conferma il Piano italiano per il Recovery Fund a settembre. Intanto Gualtieri ricorda i provvedimenti già varati: «Abbiamo ridotto le tasse a 16 milioni di lavoratori e, dal primo luglio, gli stipendi aumenteranno per quasi 16 milioni di persone. Di questi, 4,5 milioni si ritroveranno 80-100 euro netti al mese in più, per altri 11 milioni i vecchi 80 euro arriveranno a 100. Sono sette miliardi di tasse tagliate per sempre, primo passo della riforma dell' Irpef». Il riferimento di Gualtieri è al taglio del cuneo fiscale deciso in autunno con la manovra pre- Coronavirus e destinato a diventare operativo con le buste paga del prossimo mese. Ma il rinvio all' Irpef e alla sforbiciata del costo del lavoro è anche la conferma della linea Pd, contraria alla riduzione dell' Iva. Progetto al quale, però, il premier non intende rinunciare. E così, mentre la politica e la maggioranza restano divise sugli interventi da prendere con la riforma fiscale, Gualtieri sottolinea il buon andamento degli aiuti a fondo perduto alle imprese: «Sta andando tutto molto bene, per una volta l' Agenzia delle entrate fa l' Agenzia delle uscite. Una procedura nuova messa in piedi a tempo record». E ancora, il ministro ricorda le altre misure, «che compongono un quadro di sostegno significativo: il ristoro al 60% per gli affitti per 3 mesi, l' eliminazione del saldo acconto Irap e quello degli oneri di sistema sulle bollette. Inoltre - chiude Gualtieri - alcuni hanno avuto i 600 euro di indennità, andati a 5 milioni di autonomi». I sindacati salutano l' annuncio del ministro e rivendicano di aver contribuito al risultato. «Ora bisogna battersi per una complessiva riforma fiscale, che continui a ridurre le tasse ai lavoratori e inizi a ridurle anche ai pensionati» puntualizzano in una nota unitaria di Cgil, Cisl e Uil. Ma di fronte ai ritardi nell' erogazione della cassa integrazione, il Garante per gli scioperi avverte, in una lettera a governo e Parlamento, che la tensione sociale potrebbe salire ed esplodere in conflitti collettivi. E lo stesso Gualtieri parla di ritardi inaccettabili.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 67

[§26367639§] sabato 27 giugno 2020

La Nazione Fisco e Dichiarazioni

© RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 68

[§26367640§] venerdì 26 giugno 2020

italiaoggi.it

Fisco e Dichiarazioni

Focolaio a Mondragone, oggi eseguiti 700 tamponi

De Luca: In pochi giorni faremo anche a Mondragone quanto fatto in altre parti della Campania, come per i focolai del Vallo di Diano e di Ariano dove abbiamo fatto 13mila tamponi", afferma il presidente della Campania

Situazione ancora tesa a Mondragone, nel casertano. Sono stati eseguiti 730 tamponi a persone dei palazzi ex Cirio, che da lunedì sono zona rossa a causa di circa 43 contagi da coronavirus, diffusi in particolare nella comunità bulgara che abita in città. Poi il personale dell' Asl di Caserta si è spostato in piazza Crocelle e piazza Falcone per praticare i test ai cittadini su base volontaria. "In pochi giorni faremo anche a Mondragone quanto fatto in altre parti della Campania, come per i focolai del Vallo di Diano e di Ariano dove abbiamo fatto 13mila tamponi", afferma il governatore della Campania, Vincenzo De Luca. Quella di oggi comunque è stata una mattinata di relativa calma nella zona rossa. Sono stati inoltre rintracciati i quattro bulgari positivi che erano riusciti a dileguarsi in violazione della zona rossa, anche se circolano voci non confermate di altri 7-8 bulgari positivi che sarebbero spariti. Gli inquilini bulgari sono rimasti nelle loro case, i più affacciati ai balconi, così come quelli italiani; l' area è stata ulteriormente sigillata con barriere jersey in cemento. Un momento di tensione c' è stato quando un italiano, padre di una ragazza residente nei palazzi ex Cirio, è entrato e uscito dalla zona rossa, ed è stato fermato dai militari, ma la situazione è rientrata. Intanto il sindaco Virgilio Pacifico ha lanciato un appello alla cittadinanza invitandola a fare i tamponi, e a presentarsi alle due postazioni Asl realizzate in piazza Falcone e piazza Crocelle. "Cari concittadini di Mondragone, ritengo opportuno e necessario che vi sottoponiate gratuitamente all' esame del tampone per rilevare l' eventuale presenza del Coronavirus. Un esame di routine per gli istituti medici, che si esegue rapidamente ed è indolore" scrive il sindaco in una nota. Ieri un gruppo di bulgari residenti nei palazzi Ex Cirio aveva protestato ed era uscito fuori dalla zona rossa istituita nell' area per la presenza di quasi 50 casi di positività al Covid. C' erano stati momenti di tensione, perfino qualche lancio di sedie, ma le forze dell' ordine che presidiano i varchi erano riuscite a riportare dentro almeno una parte degli stranieri. Un sintomo della tensione che si vive in questi giorni nella cittadina casertana a causa del focolaio di coronavirus. Tensione che aveva indotto De Luca ad annunciare l' arrivo dell' esercito: "Questa mattina ho avuto un colloquio con il ministro dell' Interno Luciana Lamorgese in relazione alla zona rossa istituita negli ex palazzi Cirio di Mondragone. Ho chiesto l' invio urgente di un centinaio di uomini delle forze dell' ordine per garantire il controllo rigoroso del territorio. Il ministro ha annunciato l' arrivo di un contingente dell' Esercito", aveva detto ieri De Luca. Poche ore prima il presidente della Campania aveva spiegato a proposito del nuovo focolaio di Covid 19: "Come

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 69

[§26367640§] venerdì 26 giugno 2020

italiaoggi.it

Fisco e Dichiarazioni

sempre abbiamo reagito in tempi immediati. Abbiamo messo in quarantena le palazzine, stiamo facendo un lavoro rigoroso e impegnativo per isolare i contagi che sono arrivati dalla Bulgaria o da altre parti del mondo. Mi pare che stiamo reggendo bene e dando tranquillità".

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 70

[§26367641§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 6 Il Messaggero Fisco e Dichiarazioni

Le misure del governo

Gualtieri: da luglio tasse giù per 16 milioni di lavoratori Ma slitta l' ecobonus al 110%

Dal mese prossimo il "bonus 100 euro" in busta paga. Il ministro: vale 7 miliardi Sulla riforma del fisco il governo resta diviso. E mancano i decreti sugli incentivi

L' INTERVENTO ROMA Roberto Gualtieri lo considera il primo modulo della riduzione delle tasse. Quella riforma fiscale invocata sempre più a gran voce. Dal primo luglio entrerà in vigore il taglio del cuneo fiscale deciso dal governo alla fine dello scorso anno con la manovra di bilancio. Per i redditi fino a 26 mila euro, il bonus Renzi passerà da 80 a 100 euro. Per i redditi tra 26 mila e 28 mila euro, prima esclusi dal vecchio bonus, arriveranno 100 euro al mese in più in busta paga. Per i redditi da 28 mila a 40 mila euro ci sarà una detrazione fiscale sul lavoro che comporterà un beneficio mensile decrescente che parte da 80 euro per azzerarsi, appunto, a 40 mila euro di reddito. «Abbiamo ridotto le tasse a 16 milioni di lavoratori e dal primo luglio gli stipendi aumenteranno per 16 milioni di persone», ha spiegato Gualtieri. «Per 4,5 milioni», ha aggiunto il ministro, «aumenteranno di 100-80 euro netti al mese, per 11 milioni i vecchi 80 euro arriveranno a 100 euro, un aumento significativo, sono sette miliardi di tasse tagliate in modo permanente, un primo passo della riforma più ampia dell' Irpef». LE MOSSE Non è un mistero che Gualtieri, nella sua riforma fiscale, vorrebbe proseguire su questa strada. Rafforzare cioè, il taglio delle tasse per la classe media, riducendo la terza aliquota fiscale, quella del 38%, in modo da rafforzare il taglio del cuneo e aumentare il netto che i lavoratori ricevono in busta paga. Così come il ministro spinge per una strategia mirata per risvegliare il sistema produttivo dalla doppia dose di anestetico somministrata durante il lockdown: la Cassa integrazione per tutti e il blocco dei licenziamenti. La strategia di Gualtieri è quella di rivitalizzare il mercato del lavoro garantendo una decontribuzione a tempo per chi assume lavoratori senza licenziarli per almeno 24 mesi, oltre ad una sospensione più lunga del decreto dignità eliminando fino a fine anno l' obbligo di una causale per i contratti a termine. Ma il vertice di maggioranza di due giorni fa ha restituito un governo più che diviso, spaccato. Alle ricette del ministro dell' Economia, il Movimento Cinque Stelle contrappone le proprie, che prevedono il prolungamento per tutto l' anno della Cassa in deroga legata al Covid e del blocco dei licenziamenti. Con una nuova variabile, le proposte dirette del capo del governo Giuseppe Conte. Sua l' idea di ridurre da subito e temporaneamente le aliquote Iva per rilanciare i consumi come fatto in Germania. Proposta accolta gelidamente dai Dem e dal ministro dell' economia per gli effetti incerti, ma per le conseguenze certe, ossia l' assorbimento di una quota rilevantissima dei 20 miliardi di nuovo deficit che il governo si appresta a deliberare per tamponare ancora una volta l' emergenza economica.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 71

[§26367641§] sabato 27 giugno 2020

Il Messaggero Fisco e Dichiarazioni

Così come Conte ha messo sul tappeto l' ipotesi di defiscalizzare il costo del lavoro per le imprese che rinunciano alla Cassa integrazione legata al Covid. L' impressione è che i medici raccolti attorno al letto del malato abbiano diagnosi e cure troppo diverse tra di loro. Ma il problema è anche un altro. La scarsità di fondi rischia di incidere anche sulle misure di rilancio. È il caso dell' Ecobonus al 110% per le ristrutturazioni energetiche e sismiche degli edifici, l' unica vera misura di rilancio inserita nel decreto che pure la parola rilancio ha nel suo titolo. L' ecobonus non partirà il primo luglio come previsto dal decreto. Prima di emanare i decreti attuativi della misura, il governo attenderà la conversione in legge del decreto che arriverà a metà luglio. Molte altre aspettative legate all' ecobonus rischiano di essere deluse. La misura sarà sì allargata alle seconde case, ma con il limite di una sola abitazione aggiuntiva. E l' importo massimo agevolabile scenderà probabilmente da 60 a 40 mila euro per unità abitativa. Anche la proroga al 2022 per concludere i lavori è in bilico. Andrea Bassi © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 72

[§26367642§] venerdì 26 giugno 2020

italiaoggi.it

Fisco e Dichiarazioni

I commercialisti lanciano l' allarme: da 10 anni desertificazione delle partite Iva

Miani: penalizzati da adempimenti e politiche sbagliate sulla determinazione della base imponibile. Il Governo mostri attenzione al settore

Da dieci anni è in atto un vero e proprio processo di desertificazione del tessuto delle piccole partite Iva. Il dato rilevato nei giorni scorsi dall`Osservatorio Inps sul lavoro autonomo con riguardo ad artigiani e commercianti iscritti alle relative gestioni previdenziali, trova piena conferma ed anzi amplificazione nei numeri elaborati dall`Ufficio studi del Consiglio nazionale dei commercialisti sulla base dei dati del Dipartimento Finanze del Ministero dell`Economia. I commercialisti hanno analizzato le dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche relative al decennio 2008 - 2018. Un lasso di tempo nel quale, sottolineano i commercialisti, si evidenzia una sostanziale fuga dalla partita Iva a favore del lavoro subordinato e parasubordinato (che potrà forse essere contrastata dal potenziamento del regime forfetario fino a 65.000 euro di fatturato che decorre dal 2019) e un significativo incremento del livello medio degli assegni pensionistici (con il corrispondente riflesso sul lato della spesa). Una tendenza che, a parere della categoria, rischia di diventare irreversibile a causa dell`emergenza legata al coronavirus. Nel decennio preso in esame, a fronte di una crescita del PIL nominale del 7,84%, i redditi risultanti dalle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche sono cresciuti circa il doppio (14,47%), passando dai 786 miliardi di euro del 2008 ai 900 miliardi di euro del 2018. Dei 900 miliardi di euro dichiarati, 8 miliardi sono risultati non imponibili (essenzialmente il 50% del reddito fondiario di immobili non locati e assoggettati ad Imu), 28 miliardi sono stati assoggettati a regimi di imposizione sostitutiva (cedolare secca sulle locazioni immobiliari su 16 miliardi; imposte sostitutive sui redditi delle partite Iva individuali per 10 miliardi; imposta sostitutiva sui premi produttività dei dipendenti per 2 miliardi) e 864 miliardi sono invece confluiti nella base imponibile Irpef soggetta alle ordinarie aliquote progressive. Rispetto ai 28 miliardi del 2018, i redditi assoggettati a tassazione sostitutiva (di lavoro autonomo e dipendente e da fabbricati) nel 2008 erano appena 3,6 miliardi. Nel passaggio dal 2008 al 2018, il numero dei contribuenti censiti è calato di circa 430mila unità (scendendo da 41,8 milioni di contribuenti del 2008 ai 41,3 milioni di contribuenti del 2018). A livello di singole tipologie di reddito dichiarato, è però cresciuto di oltre 1 milione il numero di contribuenti che hanno dichiarato redditi di lavoro dipendente (+5,1%), mentre è diminuito di circa 880mila il numero di contribuenti che hanno dichiarato redditi da pensione (-5,7%) e di circa 560mila il numero di contribuenti che hanno dichiarato redditi da attività di impresa o lavoro autonomo esercitate in forma individuale o associata, ivi compresi quelli che adottano i regimi sostitutivi di vantaggio e forfetario. Tra i contribuenti che dichiarano redditi da attività di impresa o lavoro autonomo esercitate in forma individuale o associata,

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 73

[§26367642§] venerdì 26 giugno 2020

italiaoggi.it

Fisco e Dichiarazioni

si registra in particolare il dimezzamento dei contribuenti che dichiarano redditi di impresa individuale in regime di contabilità ordinaria (si passa dai 270mila del 2008 ai 136mila del 2018) e un calo di oltre 400mila unità (-17,6%) con riguardo ai contribuenti che dichiarano redditi di impresa o di lavoro autonomo prodotti in forma associata. Un dato, quest`ultimo, che trova il proprio presupposto nel calo a monte del numero di società di persone e soggetti assimilati (-23,95), riconducibile in particolare al calo del numero di società in nome collettivo e società in accomandita semplice. A livello di reddito medio dichiarato suddiviso per tipologia, nel passaggio dal 2008 al 2018 quello di lavoro dipendente registra un + 6%, quello da pensione un + 28,2%, quello di lavoro autonomo individuale un +18,9%, quello da reddito di impresa individuale in contabilità ordinaria un + 42,1%, quello da reddito di impresa individuale in contabilità semplificata un +24,9% e quello da reddito di impresa o di lavoro autonomo prodotto in forma associata un + 6,8%. "È del tutto evidente - commenta il Presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Massimo Miani - che, con la crisi innestata dall`emergenza epidemiologica da COVID-19, la tendenza già in atto di riduzione del numero di contribuenti che esercitano attività di impresa e lavoro autonomo è destinata ad aumentare esponenzialmente, senza però trovare sbocco e assorbimento in un incremento della base occupazionale di lavoro subordinato e parasubordinato". Una tendenza, secondo Miani "riconducibile a politiche sbagliate e politicamente prevenute sulle regole di determinazione della base imponibile, oltre che agli adempimenti correlati alla azione di controllo dell`amministrazione finanziaria. Il terremoto provocato dal COVID - 19 potrà soltanto accelerare e intensificare in modo forse irreversibile questa tendenza ed è per questo che si rende improcrastinabile mettere al centro delle prossime scelte del governo il tema delle Partite IVA". Secondo Miani "oltre ad un attività di semplificazione degli adempimenti, servirebbero passi in avanti, anziché indietro, sul versante della flat tax per le partite IVAindividuali che andrebbe estesa anche ai soggetti che svolgono attività in forma associata". Il presidente dei commercialisti ritiene che "sarebbe opportuno mettere finalmente mano, anche in un`ottica di sostegno alla domanda di settori produttivi fondamentali come l`automotive, alle regole di detraibilità dell`IVA e di deducibilità dal reddito di impresa e di lavoro autonomo concernenti le autovetture, ma non solo. Già solo questa mossa applicata solo per i nuovi acquisiti darebbe un forte impulso ad un settore che rischia davvero molto nei prossimi mesi e ripristinerebbe l`appeal legato all`essere titolare di partita IVA che i dati ci dimostrano essere andato perduto in questi anni, anche a causa proprio della palese iniquità dei limiti di detraibilità e deducibilità".

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 74

[§26367643§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 10 Italia Oggi Fisco e Dichiarazioni

fulmicotone

Il balletto governativo sulla riduzione dell' Iva è bocciato senza appello dagli economisti

CARLO VALENTINI

Riduzione dell' Iva sì, riduzione dell' Iva no, beh realizziamola a tempo, qualche mese e poi si torna indietro. Tutti gli economisti concordano che il peggio è annunciare provvedimenti di questo tipo e poi tenerli a bagnomaria, con quotidiani stop and go. Esattamente quello che sta facendo il presidente del consiglio. Il quale farebbe bene, dopo la valanga di inutili esperti messi al lavoro sul Covid, a tenere invece conto di quanto chi se ne intende lo invita a fare in materia di imposte. Uno di questi è Massimo Bordignon, docente di Scienza delle Finanze alla Cattolica di Milano (dove ha diretto anche la Doctoral School in Public Economics) oltre a una lunga serie di insegnamenti all' estero. Sul sito web lavoce.info ha scritto: «Ridurre perennemente le aliquote Iva e cercare i soldi mancanti da qualche altra parte, aumentando altri tributi, è più o meno l' opposto di quanto dovremmo fare, una volta che l' economia sia ritornata a una situazione normale. Un obiettivo di riforma del nostro sistema tributario dovrebbe puntare a ridurre la pressione fiscale sui redditi, in particolare quelli da lavoro, ferocemente tassati, spostandola invece sui consumi, che risultano poco gravati rispetto al contesto internazionale, a causa anche dell' elevata evasione. Avrebbe effetti benefici sia in termini di crescita e di occupazione che di competitività internazionale delle imprese italiane, perché scoraggerebbe le importazioni senza penalizzare le esportazioni. Ma una riforma di questo tipo, che richiederebbe anche una revisione e un accorpamento dell' Iva, va fatta simultaneamente a un intervento sull' Irpef e forse anche sulla struttura dei trasferimenti alle famiglie, per evitare il più possibile effetti regressivi. Ci vuole cioè una riforma fiscale. Nell' attesa, è bene però sottolineare che la cosa peggiore che si possa fare nell' immediato è annunciare una riduzione dell' Iva, senza poi realizzarla; perché l' annuncio ha appunto l' effetto di spingere i consumatori a rimandare gli acquisti, aspettando il momento della riduzione delle aliquote». Insomma, Conte se ci sei batti un colpo. © Riproduzione riservata.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 75

[§26367644§] sabato 27 giugno 2020

EutekneInfo

Fisco e Dichiarazioni

In dieci anni perso oltre mezzo milione di partite IVA

I commercialisti lanciano l' allarme: «Servono politiche dedicate al lavoro autonomo»

Tra il 2008 e il 2018, il nostro Paese ha registrato una sostanziale " fuga " dalle partite IVA a favore del lavoro subordinato e parasubordinato e questa tendenza rischia di diventare "irreversibile" se, a fronte dell' emergenza causata dal COVID-19, il Governo non dovesse adottare delle adeguate politiche di sostegno al lavoro autonomo. A lanciare l' allarme è il Consiglio nazionale dei commercialisti, che ha analizzato i recenti dati forniti dal Dipartimento delle Finanze del Ministero dell' Economia. Stando a tali dati, nel periodo considerato è cresciuto di oltre un milione il numero di contribuenti che hanno dichiarato redditi di lavoro dipendente (+5,1%), mentre è diminuito di circa 880 mila il numero di contribuenti che hanno dichiarato redditi da pensione (-5,7%) e di circa 560 mila il numero di contribuenti che hanno dichiarato redditi da attività di impresa o lavoro autonomo esercitate in forma individuale o associata, ivi compresi quelli che adottano i regimi sostitutivi di vantaggio e forfetario. In particolare, tra i contribuenti che dichiarano redditi da attività di impresa o lavoro autonomo esercitate in forma individuale o associata, si registra il dimezzamento dei contribuenti che dichiarano redditi di impresa individuale in regime di contabilità ordinaria, passati dai 270 mila del 2008 ai 136 mila del 2018, mentre i contribuenti che dichiarano redditi di impresa o di lavoro autonomo prodotti in forma associata calano di oltre 400 mila unità (-17,6%). "Un dato, quest' ultimo, che trova il proprio presupposto - scrive il CNDCEC - nel calo a monte del numero di società di persone e soggetti assimilati (-23,95), riconducibile in particolare al calo del numero di società in nome collettivo e società in accomandita semplice". Nel complesso, nel decennio considerato, i redditi risultanti dalle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche sono cresciuti circa il doppio (+ 14,47%) rispetto al PIL nominale (+7,84%), passando dai 786 miliardi di euro del 2008 ai 900 miliardi di euro del 2018. Di questi, 8 miliardi sono risultati non imponibili (essenzialmente il 50% del reddito fondiario di immobili non locati e assoggettati a IMU), 28 miliardi sono stati assoggettati a regimi di imposizione sostitutiva (cedolare secca sulle locazioni immobiliari su 16 miliardi; imposte sostitutive sui redditi delle partite IVA individuali per 10 miliardi; imposta sostitutiva sui premi produttività dei dipendenti per 2 miliardi) e 864 miliardi sono invece confluiti nella base imponibile IRPEF soggetta alle ordinarie aliquote progressive. A fronte di un numero di contribuenti censiti diminuito di circa 430 mila unità (scendendo da 41,8 milioni di contribuenti del 2008 ai 41,3 milioni di contribuenti del 2018), i redditi medi sono aumentati per tutte le tipologie di reddito. Quelli di lavoro dipendente sono cresciuti del 6%, i redditi da pensione del 28,2%. Quanto al lavoro autonomo, per i contribuenti che esercitano in forma individuale negli ultimi dieci anni i redditi sono aumentati mediamente del 18,9%, con un +42,1% per le imprese individuali in contabilità

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 76

[§26367644§] sabato 27 giugno 2020

EutekneInfo

Fisco e Dichiarazioni

ordinaria e +24,9% per quelle in contabilità semplificata. Per il lavoro autonomo prodotto in forma associata, invece, la crescita si è fermata al +6,8%. "È del tutto evidente - commenta Massimo Miani, Presidente del CNDCEC - che, con la crisi innestata dall' emergenza epidemiologica da COVID-19, la tendenza già in atto di riduzione del numero di contribuenti che esercitano attività di impresa e lavoro autonomo è destinata ad aumentare esponenzialmente, senza però trovare sbocco e assorbimento in un incremento della base occupazionale di lavoro subordinato e parasubordinato". La "desertificazione" degli ultimi 10 anni è dovuta, secondo i commercialisti, a " politiche sbagliate e prevenute sulle regole di determinazione della base imponibile, oltre che agli adempimenti correlati alla azione di controllo dell' Amministrazione finanziaria. Il terremoto provocato dal COVID -19 potrà soltanto accelerare e intensificare in modo forse irreversibile questa tendenza ed è per questo che si rende improcrastinabile mettere al centro delle prossime scelte del governo il tema delle Partite IVA". Questo significa non solo " semplificare gli adempimenti ", ma anche fare "passi in avanti, anziché indietro, sul versante della flat tax per le partite IVA individuali che andrebbe estesa anche ai soggetti che svolgono attività in forma associata". In più, bisognerebbe "mettere mano alle regole di detraibilità dell' IVA e di deducibilità dal reddito di impresa e di lavoro autonomo concernenti le autovetture . Già questa mossa - conclude Miani - applicata solo per i nuovi acquisiti darebbe un forte impulso ad un settore che rischia davvero molto nei prossimi mesi e ripristinerebbe l' appeal legato all' essere titolare di partita IVA che i dati ci dimostrano essere andato perduto in questi anni, anche a causa proprio della palese iniquità dei limiti di detraibilità e deducibilità".

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 77

[§26367645§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 9 Corriere della Sera Fisco e Dichiarazioni

La parola

Irpef

Nell' ambito della riforma dell' Irpef, il ministro pd dell' Economia Gualtieri ha ribadito il taglio delle tasse lanciato lo scorso anno e che si troverà nelle buste paga di luglio: «Un alleggerimento fiscale pari a 7 miliardi per 16 milioni di italiani: per 4,5 milioni di persone gli stipendi aumenteranno di 100-80 euro netti al mese, per 11 milioni i vecchi 80 euro arriveranno a 100 euro»

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 78

[§26367646§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 9 Il Sole 24 Ore Fisco e Dichiarazioni

La pandemia riemerge, nuovi focolai in Italia

Covid-19. L' Istituto superiore di Sanità: «In quasi tutta la Penisola nuovi casi d' infezione». Il ministro Speranza: «Serve cooperazione internazionale» Il caso Bartolini. Nell' azienda di trasporti fatti i tamponi a tutti gli autisti e agli amministrativi. L' Ausl di Bologna: da valutare la sospensione dell' attività

R.E.I.

«C' è preoccupazione» per l' andamento dei contagi a livello globale e «soltanto insieme usciremo da questa battaglia. Perciò occorre continuare a mettere al centro la cooperazione internazionale». Alle parole del ministro della Salute , pronunciate alla teleconferenza dei ministri della Salute del G7 tenutasi ieri, hanno fatto eco le valutazioni del monitoraggio settimanale della cabina di regia dello stesso ministero e dell' Istituto superiore di Sanità che, con riferimento all' Italia, ha comunicato come «In quasi tutta la Penisola siano stati diagnosticati nuovi casi di infezione - confermando che l' epidemia non è affatto conclusa in Italia». E sebbene «si osservi una lieve diminuzione nel numero di nuovi casi diagnosticati - va detto che - alcune stime Rt questa settimana sono in aumento, riflettendo il lieve incremento nel numero di casi diagnosticato la scorsa settimana in alcune Regioni dove si sono sviluppati alcuni focolai». Di fatto in quasi tutta la Penisola sono stati diagnosticati nuovi casi di infezione, in gran parte una conseguenza statistica dovuta alla intensa attività di screening con identificazione e monitoraggio dei contatti stretti. Tuttavia, la presenza di focolai, anche di una certa rilevanza, mostra come il virus continui ad essere in grado, nelle attuali condizioni, di trasmettersi in modo efficace. «Questo conferma che l' epidemia da SARS-CoV-2 non è affatto conclusa in Italia, e questo deve invitare alla cautela» conclude l' Iss. Nel frattempo a Mondragone, epicentro di uno di questi nuovi focolai, la situazione sembra rientrare alla normalità. Nel comprensorio dell' area Ex Cirio,in una comunità di lavoratori originari della Bulgaria impegnati in agricoltura, si sono riscontrati nuovi casi di positività provocando la chiusura e facendo dichiarare una mini zona rossa. Ieri però i casi di positività al Covid si sono fermati a 43. Mentre sono stati rintracciati i quattro bulgari positivi al Covid-19 che erano riusciti a dileguarsi violando la zona rossa. Anche se circolano voci (non confermate) di altri 7-8 bulgari positivi che sarebbero spariti dai radar. Per precauzione in ogni caso gli abitanti dell' area, bulgari come italiani, sono rimasti nelle loro case, perlopiù affacciati ai balconi e l' area è stata maggiormente sigillata con il posizionamento di jersey in cemento. Dopo aver eseguito 730 tamponi a persone dei palazzi circostanti il personale dell' Asl di Caserta si è spostato in piazza Crocelle e piazza Falcone per praticare i test ai cittadini su base volontaria. In piazza Falcone, nei pressi del Comune della cittadina al centro di polemiche per il nuovo focolaio, un centinaio di persone sono pronte a sottoporsi al test.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 79

[§26367646§] sabato 27 giugno 2020

Il Sole 24 Ore Fisco e Dichiarazioni

Per quanto riguarda l' altro caso, quello del focolaio bolognese riscontrato all' azienda di autotrasporti Bartolini, ieri Paolo Pandolfi, direttore del dipartimento di Sanità pubblica dell' Ausl di Bologna ha detto all' Ansa: «Siamo in attesa per domani dei risultati dei tamponi eseguiti anche ad amministrativi, autisti e altro personale. Faremo una valutazione: se ci sono evidenze epidemiologiche e condizioni specifiche, per come si è manifestato, potrebbe essere una strada da percorrere quella di proporre la sospensione dell' attività». E sui casi Bartolini e Mondragone si è espresso anche Andrea Crisanti, direttore di Microbiologia e Virologia dell' Università di Padova che si è detto «contento» della risposta messa in atto nei due focolai: «È la strada giusta, ma ce ne dobbiamo aspettare altre di queste situazioni, come è successo in Germania e in Cina. L' Italia non è immune». E sulla polemica sugli asintomatici non contagiosi, il virologo non ha dubbi: «Se gli ospedali sono vuoti e se gli asintomatici non trasmettono, i 296 nuovi casi di giovedì da dove escono? È chiaro che gli asintomatici trasmettono». Ieri i numeri divulgati dalla protezione civile parlano un calo a 259 nuovi casi di contagio, di cui 156 sono concentrati in Lombardia; 890 sono i guariti nelle ultime 24 ore, mentre i deceduti sono trenta. Il numero di totale di dimessi o guariti è salito da 186.725 a 187.615. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 80

[§26367647§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 24 Il Sole 24 Ore Fisco e Dichiarazioni

AFFRANCAMENTO

La rivalutazione non si perde in un' operazione straordinaria

Entro martedì alla cassa per i terreni e le quote detenute al 1° gennaio L' aliquota per tutti i beni è l' 11% sul valore periziato e asseverato

Giorgio GavelliGian Paolo Tosoni

Martedì 30 giugno scade il termine per il versamento della prima (o unica) rata dell' imposta sostitutiva per i soggetti non imprenditori che optano per l' affrancamento di valore delle partecipazioni non quotate e delle aree agricole o edificabili, applicando l' aliquota dell' 11% sul valore periziato e asseverato (entro la stessa data) con riferimento ai beni posseduti 1° gennaio 2020. I codici di versamento dell' imposta sostitutiva sulla rivalutazione sono 8055 per le partecipazioni e 8056 per i terreni agricoli ed edificabili. Ricordiamo che l' articolo 137 del decreto Rilancio (in corso di conversione) si rivolge ai contribuenti che possiedono i beni affrancabili alla data del 1° luglio 2020, prevedendo il versamento della prima (o unica) rata nonché il giuramento della perizia entro il 30 settembre. Un punto assai delicato, ad esempio, con riferimento alle partecipazioni, riguarda il "destino" del valore affrancato in caso di operazione straordinaria della società partecipata. Appare opportuno distinguere tra le diverse possibili operazioni. In caso di trasformazione (sia essa progressiva o regressiva) operata in base all' articolo 170 Tuir, il costo fiscalmente riconosciuto ottenuto tramite l' affrancamento di valore si trasferisce, sic et simpliciter, alla partecipazione nella società trasformata, quale diretta conseguenza del principio di neutralità dell' operazione. L' unica aliquota in vigore di imposta sostitutiva supera il problema che si è posto in passato, quando, per effetto della trasformazione, si poteva avere una variazione di "caratura" della quota posseduta: ad esempio una partecipazione non qualificata in società di persone (24%) che, per effetto della trasformazione, assumeva il "rango" di partecipazione qualificata in Srl. Tanto nella fusione in senso proprio che in quella per incorporazione, l' originaria partecipazione detenuta dal socio viene completamente annullata e sostituita da quella della società risultante o incorporante. Ne consegue che il costo fiscalmente riconosciuto della partecipazione nella società risultante dalla fusione è rappresentato dalla somma dei costi fiscalmente riconosciuti compresa la rivalutazione, e quelli post-rivalutazione, delle società partecipanti all' operazione, ex articolo 172, comma 3, Tuir. L' ipotesi più complessa è quella della scissione. Non sussistono dubbi che il valore "di carico" ottenuto tramite un valido affrancamento in capo alla scissa non possa venir meno per effetto della scissione, e deve essere rispecchiato dalla somma dei "costi fiscali" delle partecipazioni possedute nella/e beneficiaria/e

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 81

[§26367647§] sabato 27 giugno 2020

Il Sole 24 Ore Fisco e Dichiarazioni

e nella scissa stessa, se quest' ultima non scompare per effetto dell' operazione. Occorre determinare il criterio più "sensato" per questa ripartizione di valore, cercando di mantenere quella neutralità che è insita nella disciplina dell' operazione, affermata dall' articolo 173 comma 3, Tuir. Tra i vari metodi che sono stati proposti, ne emergono due. Secondo il primo (affermato con circolari 98/E/00 e 6/E/06 e ora superato) la ripartizione avviene sulla base del valore contabile netto del patrimonio trasferito. Il secondo imposta la ripartizione del costo della partecipazione originaria avendo riguardo ai valori economici effettivi delle porzioni in cui il patrimonio netto della scissa viene frazionato, così come desumibili dalla relazione degli esperti ai fini della statuizione del rapporto di cambio. Le Entrate (risoluzione 52/E/15) hanno corretto i precedenti interventi, avvalorando quest' ultimo orientamento. In tale sede ha ritenuto che la suddivisione del costo fiscalmente riconosciuto della partecipazione tra la scissa e la beneficiaria debba avvenire rispettando «la proporzione esistente tra il valore effettivo delle partecipazioni ricevute in ciascuna società beneficiaria rispetto al valore effettivo complessivo della partecipazione detenuta da ciascun socio nella società scissa prima dell' operazione di scissione stessa, salve le ipotesi di concambio sperequato». Necessario, quindi, in sede di scissione, munirsi di apposito schema di riconciliazione dei valori. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 82

[§26367648§] sabato 27 giugno 2020

EutekneInfo

Fisco e Dichiarazioni

Per i pensionati in arrivo la «quattordicesima»

L' INPS invierà ai beneficiari una comunicazione con l' indicazione dell' importo e della provvisorietà dello stesso

Con il mese di luglio 2020, l' INPS provvederà d' ufficio ad erogare anche la somma aggiuntiva , c.d. "quattordicesima", in favore dei pensionati di cui all' art. 5 commi da 1 a 4 del DL 81/2007, così come modificato dall' art. 1 comma 187 della L. 232/2016. Lo ha reso noto lo stesso Istituto con il messaggio n. 2593/2020 , attraverso cui sono stati individuati anche i nuovi limiti reddituali valevoli per l' anno 2020, rinviando alle circolari e ai messaggi pubblicati in materia, nonché al messaggio n. 2549/2017 , per quanto concerne i requisiti di accesso anagrafici e contributivi. La somma aggiuntiva viene attribuita ai soggetti che rientrano nei limiti reddituali stabiliti e che, alla data del 31 luglio 2020, hanno un' età maggiore o uguale a 64 anni . Invece, coloro i quali perfezionano il requisito anagrafico richiesto a partire dal 1° agosto al 31 dicembre 2020 e ai soggetti divenuti titolari di pensione nel corso del 2020, sempre a condizione che rientrino nei limiti reddituali, la quattordicesima sarà attribuita sempre d' ufficio ma con la rata di dicembre 2020 . Per quanto attiene, in particolare, ai requisiti reddituali per l' anno 2020, l' INPS sottolinea che devono essere valutati, nel caso di prima concessione , tutti i redditi posseduti dal soggetto nell' anno 2020 (rientrano in tale casistica tutti coloro che negli anni precedenti non abbiano percepito la somma aggiuntiva). Mentre, in caso di concessione successiva alla prima, sono presi in considerazione i redditi per prestazioni per le quali sussiste l' obbligo di comunicazione al Casellario centrale dei pensionati conseguiti nel 2020, nonché i redditi diversi da quelli comunicati al suddetto Casellario conseguiti nel 2019. Come ribadito con il messaggio in commento, tale somma aggiuntiva, il cui importo tiene conto del reddito e degli anni di contributi, viene in ogni caso corrisposta a luglio 2020 in via provvisoria , in quanto la sussistenza del diritto sarà verificata sulla base della dichiarazione dei redditi a consuntivo. Ai beneficiari viene infatti inviata una comunicazione con l' indicazione dell' importo attribuito e della provvisorietà del beneficio. Domanda di ricostituzione attraverso i servizi on line Nel caso in cui il soggetto titolare di pensione abbia in corso una procedura di recupero su una quattordicesima riguardante gli anni precedenti, risultata non dovuta, in tutto o in parte, a seguito delle verifiche reddituali a consuntivo, sulla quattordicesima del 2020 viene recuperato , in tutto o in parte, il debito residuo. Tali soggetti riceveranno apposita comunicazione con l' indicazione degli importi risultati indebiti e della compensazione effettuata sulla quattordicesima corrisposta per il corrente anno. Infine, come precisato dall' INPS, chi non riceve la quattordicesima, ritenendo tuttavia di averne i requisiti, può presentare domanda di ricostituzione attraverso i servizi on line dell' Istituto, ovvero rivolgendosi ad un Patronato.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 83

[§26367649§] sabato 27 giugno 2020

EutekneInfo

Fisco e Dichiarazioni

Per il premio di risultato, sostitutiva sull' intero importo fissato dal contratto

Con raggiungimento dell' obiettivo incrementale incerto, imposta applicabile se al termine del periodo congruo è conseguito il risultato incrementale

L' Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 36 pubblicata ieri, fornisce ulteriori chiarimenti in ordine al regime fiscale applicabile al premio di risultato , di cui all' art. 1 commi da 182 a 189 della L. 208/2015. Si ricorda che quest' ultima norma ha reintrodotto, a decorrere dal 2016, un regime di tassazione agevolato che consiste nell' applicazione di un' imposta sostitutiva dell' IRPEF e delle relative addizionali in misura pari al 10% per i premi di risultato erogati ai dipendenti del settore privato. Rispetto alle misure previste in anni precedenti, la citata disposizione limita gli effetti ai soli premi di risultato "di ammontare variabile, la cui corresponsione sia legata ad incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione, misurabili e verificabili sulla base dei criteri definiti" in conformità al DM del 25 marzo 2016 e indicati nel contratto aziendale/territoriale. Pertanto, dal 2016 sono esclusi dal regime fiscale agevolato singole voci retributive (ad es. gli straordinari). Inoltre, caratteristica tipica dei premi di risultato è la variabilità delle somme, che deve essere intesa come aspetto futuro e incerto connesso all' erogazione del premio, condizionata dal raggiungimento dell' obiettivo (e non necessariamente come gradualità dell' erogazione in base al raggiungimento dell' obiettivo). Tenuto conto della funzione incentivante delle norme in esame, l' Agenzia ritiene che l' imposta sostitutiva del 10% possa applicarsi a patto che il raggiungimento degli obiettivi incrementali , previamente definiti nel contratto e misurati nel periodo congruo stabilito su base contrattuale, e non solo la relativa erogazione, avvenga successivamente alla stipula del contratto. I criteri di misurazione devono pertanto essere determinati con ragionevole anticipo rispetto a una eventuale produttività futura non ancora realizzatasi. Diversamente si riconoscerebbe l' agevolazione a una precisa voce retributiva (il premio di risultato), circostanza questa che il legislatore ha voluto evitare con il nuovo assetto normativo. L' ammontare del premio di risultato agevolabile, fissato nel contratto aziendale/territoriale, continua ancora l' Agenzia, non subisce alcuna rideterminazione in sede di erogazione; nello specifico, la data di sottoscrizione del contratto non interferisce sull' importo agevolabile. Se, ad esempio, un contratto aziendale sottoscritto il 28 marzo 2019 prevede, per il medesimo anno, l' erogazione di un premio di risultato annuale pari a 1.200 euro, l' imposta sostitutiva del 10% può essere applicata sull' intero importo del premio di risultato (1.200 euro), in quanto non rileva il fatto che il contratto aziendale sia stato sottoscritto dopo l' inizio del periodo congruo (marzo 2019), in cui osservare l' incremento degli obiettivi di produttività. Tuttavia, tale regime fiscale agevolato non trova applicazione qualora il contratto aziendale non risponda dei requisiti previsti dalla normativa e venga integrato

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 84

[§26367649§] sabato 27 giugno 2020

EutekneInfo

Fisco e Dichiarazioni

con un successivo contratto. Più in particolare, se il nuovo contratto adegua l' accordo originario alla normativa in esame, non disciplinando il premio (che rimarrebbe fissato in quello stabilito dal contratto originario non conforme ai requisiti richiesti), l' imposta sostitutiva può trovare applicazione solo sulla parte di premio che si riferisce al periodo di maturazione decorrente dalla data di sottoscrizione del contratto integrativo. Infine, precisa ancora l' Agenzia, il regime fiscale ex art. 1 commi da 182 a 189 della L. 208/2015, non riservando il beneficio fiscale alla c.d. "retribuzione di produttività", impone che il raggiungimento dell' obiettivo incrementale risulti incerto al momento della sottoscrizione del contratto aziendale/territoriale, non dovendo necessariamente essere ancorata a uno specifico riferimento temporale. Pertanto, se nel contratto aziendale/territoriale viene attestato che il raggiungimento dell' obiettivo incrementale è effettivamente incerto alla data della sua sottoscrizione perché l' andamento del parametro adottato è suscettibile di variabilità, l' Agenzia ritiene che l' azienda, sotto la propria responsabilità, possa applicare l' imposta sostitutiva del 10% sull' intero importo stabilito nel contratto (non rilevando la data di sottoscrizione) qualora al termine del periodo congruo sia conseguito il risultato incrementale.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 85

[§26367650§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 3 Il Sole 24 Ore (Plus) Fisco e Dichiarazioni

Quanti Millennials per la pensione

Christian Martino

Millennials e pensione. Un binomio che deve ancora nascere. La percezione che ha della pensione la generazione nata tra il 1981 e il 1996 è sempre più negativa, la sente lontana e spesso irraggiungibile. Di fronte a questa visione desolante la conseguente necessità di farsi una pensione integrativa, non rientra tra le loro priorità. Secondo una ricerca condotta per Plus24 dal gruppo Propensione, i Millennials tendono a non intraprendere investimenti in questa direzione, vedono erroneamente la pensione come una problematica molto lontana e difficile da raggiungere. Non stupisce, quindi, che il maggior numero di aderenti ad un fondo pensione si colloca nella fascia d' età superiore ai 55 anni. La tendenza è quella di voler procrastinare. I giovani rimandano le scelte in ordine al proprio futuro pensionistico e, come sottolinea la ricerca, sono poco consapevoli dell' utilità di costruirsi una pensione di scorta. Secondo gli esperti fintech e canali digitali potranno in parte ridurre questa distanza.Il pilastro della previdenza integrativa è indispensabile per la tenuta del sistema e del futuro previdenziale delle giovani generazioni. Ma la resistenza verso questo canale resta forte. Inoltre in pochi si chiedono se è meglio conferire il Tfr nel fondo pensione o lasciarlo nell' azienda in cui si è impiegati. In diversi casi, se partiamo dal presupposto di non lasciare parcheggiati i contributi versati nelle varie forme pensionistiche nelle prudenti linee garantite e monetarie, questa scelta si è rivelata opportuna , come emerge nell' inchiesta di copertina di Plus24. Vista la dinamicità dell' attuale mercato del lavoro, scegliendo una forma di previdenza complementare, il Tfr viene effettivamente accumulato in genere in un unico fondo, senza rischiare che venga via via riconosciuto in tante parti quante sono le aziende che si cambiano. D' altronde, la finalità del TFR è quella di garantire una "buonuscita" al lavoratore al termine dell' attività lavorativa. Ma oggi c' è una differenza sostanziale rispetto al passato: per i genitori dei Millennials la liquidazione coincideva quasi sempre con il pensionamento o comunque si trattava di un accumulo di tanti anni presso la stessa azienda. Ora il mondo del lavoro è più dinamico e si cambia azienda più di frequente rispetto al passato. Così, se un Millennials cambia posto di lavoro ogni due o tre anni, quanto accumulato non solo gli viene liquidato ma anche tassato con l' aliquota media IRPEF degli ultimi cinque anni di lavoro. La tassazione non sarà agevolata, a differenza di quella prevista nel fondo pensione (tra il 15% e il 9%). Conferendo il TFR al fondo pensione invece, oltre alla partecipazione al rendimento dei fondi (che non sempre però offre risultati interessanti), può soprattutto ottenere un beneficio dal meccanismo dell' interesse composto, che nel

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 86

[§26367650§] sabato 27 giugno 2020

Il Sole 24 Ore (Plus) Fisco e Dichiarazioni

tempo viene accantonato. Occorre quindi che i Millennials acquistino maggiore consapevolezza rispetto alle possibilità che il nostro intricato e farraginoso sistema previdenzial e è in grado di offrire. Sullo sfondo però, come ricorda Vincenzo Ferrante, docente di diritto del lavoro dell' Università Cattolica di Milano, resta l' annoso problema di avere un sistema in cui c' è una eccessiva sproporzione nella composizione della popolazione attiva (età dai 15/17 ai 62/65), con il tasso d' occupazione femminile più basso d' Europa (solo Modena e Reggio Emilia sono al di sopra della media europea) e con un tasso di disoccupazione giovanile molto elevato. I dati tra l' altro sono falsati dal lavoro nero (circa 3,7 milioni di lavoratori, secondo l' ISTAT): cittadini che hanno reddito ma che graveranno per intero sugli altri lavoratori. Le politiche attive del lavoro sono più o meno quelle di vent' anni fa e, ancora oggi, tra i Millennials dei Paesi OCSE, gli italiani laureati o con formazione prolungata sono tra coloro che riscontrano le maggiori difficoltà a trovare una occupazione. Una fotografia desolante che non aiuta a migliorare l' idea di futuro pensionistico delle nuo ve generazioni. - Ch.Ma. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 87

[§26367651§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 31 Italia Oggi Fisco e Dichiarazioni

Il ministro dell' economia roberto gualtieri prova a mettere l' Iva sulla rotta del sistema premiale

Ripescato il cashback, premi per chi paga con le carte

CRISTINA BARTELLI

Il fisco digitale tra stop and go. Lotteria degli scontrini rinviata a gennaio 2021, quando, forse, riprenderà anche il cashback, il sistema premiale (sconti sull' Iva) previsto per chi effettua pagamenti elettronici, mentre il credito di imposta per i Pos di professionisti e esercenti entrerà in vigore dal primo luglio prossimo. Il calendario lo detta Roberto Gualtieri, ministro dell' economia, intervenendo ieri alla trasmissione Agorà: «A gennaio probabilmente ripartirà la lotteria degli scontrini. E poi partirà la seconda riforma del cashback, bloccata dal Covid, di premiare i pagamenti che vengono effettuati con moneta elettronica. Non abbiamo invece rinviato il credito d' imposta che ridurrà il costo delle commissioni e poi la riduzione del limite del contante». Dunque un ripensamento da parte dell' esecutivo che proprio nel decreto Rilancio ha svuotato il fondo creato dalla legge di bilancio 2020, da 3 miliardi che doveva finanziare proprio il meccanismo del cashback o come lo aveva ribattezzato il premier Giuseppe Conte, bonus Befana. Il premio ai contribuenti che pagano con strumenti elettronici o app sarebbe quello di vedere uno sconto o direttamente sull' estratto conto dei movimenti bancari legati ai pagamenti o a uno sconto sull' Iva in determinati settori giudicati secondo le stime del ministero dell' economia a elevato rischio evasione fiscale dell' Iva. Ancora nulla però è definito se non il ripensamento sul cashback, che occorrerà rifinanziare. E problemi di finanziamento all' orizzonte anche per i versamenti fiscali prorogati. Si è ancora in attesa del dpcm annunciato, sempre dal ministero dell' economia, per il mini rinvio di 20 giorni dal 30 giugno al 20 luglio per l' autoliquidazione di giugno. Sul decreto Rilancio pende l' emendamento Currò con lo slittamento di questi stessi termini al 30 settembre. E sebbene sia supportato da tutta la commissione finanze incontra ancora delle resistenze dalla parte ministeriale del governo. Ieri il ministro ha riproposto la possibilità di allungare fino al 2021 le rate dei versamenti già sospesi da marzo per l' emergenza Covid- 19. Il termine di sospensione, senza interventi correttivi, andrebbe a chiudersi al 16 settembre con la possibilità di pagare fino a quattro tranche le rate fiscali. «Abbiamo sospeso le tasse per tre mesi per quelli che avevano avuto un danno e per i settori più colpiti ed ora queste tasse sospese dovrebbero essere pagate da settembre a dicembre, ma stiamo decidendo di spalmare nel tempo questo adempimento fiscale sarà alleggerito». Gualtieri ha continuato ricordando che è stato eliminato il saldo acconto dell' Irap, precisando che «abbiamo ridotto un altro pezzo, non è un rinvio lo abbiamo tolto completamente e sono 4 miliardi

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 88

[§26367651§] sabato 27 giugno 2020

Italia Oggi Fisco e Dichiarazioni

di euro di tasse tolte, e poi abbiamo detto che sposteremo fino al 20 luglio, per alleggerire il lavoro dei commercialisti, la scadenza dell' Isa e per i forfettari». «Abbiamo eliminato il metodo previsionale non il metodo storico, quindi si paga solo quello che si è guadagnato: quindi chi non guadagna non paga» ha chiarito ancora Gualtieri. Il ministro ha poi rivendicato di aver tagliato le tasse a 16 milioni di lavoratori con il taglio sul costo del lavoro che diventerà operativo a partire dal primo luglio prossimo: «in modo permanente». Nel dettaglio il governo ha «ridotto le tasse a 16 milioni di lavoratori e dal primo luglio gli stipendi aumenteranno per 16 milioni di persone, per 4,5 milioni aumenteranno di 180 euro netti al mese, per 11 milioni i vecchi 80 euro arriveranno a 100 euro, un aumento significativo». Infine il ministro dell' economia è tornato sui contributi a fondo perduto aggiornando il conteggio delle domande inviate a far data dal 15 giugno. In 11 giorni è stata superata la quota del milione delle istanze inviate (c' è tempo per le domande fino al 13 agosto) e anche ieri è stata approvata una altra tranche di pagamenti tramite bonifici. © Riproduzione riservata.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 89

[§26367652§] sabato 27 giugno 2020

italiaoggi.it

Fisco e Dichiarazioni

Il ministro dell' economia roberto gualtieri prova a mettere l' Iva sulla rotta del sistema premiale

Ripescato il cashback, premi per chi paga con le carte

Lotteria degli scontrini rinviata a gennaio 2021, insieme al cashback, il sistema premiale (sconti sull' Iva) previsto per chi effettua pagamenti elettronici, mentre il credito di imposta per i Pos di professionisti e esercenti entrerà in vigore dal primo luglio prossimo.

Roberto Gualtieri Il fisco digitale tra stop and go. Lotteria degli scontrini rinviata a gennaio 2021, quando, forse, riprenderà anche il cashback, il sistema premiale (sconti sull' Iva) previsto per chi effettua pagamenti elettronici, mentre il credito di imposta per i Pos di professionisti e esercenti entrerà in vigore dal primo luglio prossimo. Il calendario lo detta Roberto Gualtieri, ministro dell' economia, intervenendo ieri alla trasmissione Agorà: «A gennaio probabilmente ripartirà la lotteria degli scontrini. E poi partirà la seconda riforma del cashback, bloccata dal Covid, di premiare i pagamenti che vengono effettuati con moneta elettronica. Non abbiamo invece rinviato il credito d' imposta che ridurrà il costo delle commissioni e poi la riduzione del limite del contante». Dunque un ripensamento da parte dell' esecutivo che proprio nel decreto Rilancio ha svuotato il fondo creato dalla legge di bilancio 2020, da 3 miliardi che doveva finanziare proprio il meccanismo del cashback o come lo aveva ribattezzato il premier Giuseppe Conte, bonus Befana. Il premio ai contribuenti che pagano con strumenti elettronici o app sarebbe quello di vedere uno sconto o direttamente sull' estratto conto dei movimenti bancari legati ai pagamenti o a uno sconto sull' Iva in determinati settori giudicati secondo le stime del ministero dell' economia a elevato rischio evasione fiscale dell' Iva. Ancora nulla però è definito se non il ripensamento sul cashback, che occorrerà rifinanziare. E problemi di finanziamento all' orizzonte anche per i versamenti fiscali prorogati. Si è ancora in attesa del dpcm annunciato, sempre dal ministero dell' economia, per il mini rinvio di 20 giorni dal 30 giugno al 20 luglio per l' autoliquidazione di giugno. Sul decreto Rilancio pende l' emendamento Currò con lo slittamento di questi stessi termini al 30 settembre. E sebbene sia supportato da tutta la commissione finanze incontra ancora delle resistenze dalla parte ministeriale del governo. Ieri il ministro ha riproposto la possibilità di allungare fino al 2021 le rate dei versamenti già sospesi da marzo per l' emergenza Covid- 19. Il termine di sospensione, senza interventi correttivi, andrebbe a chiudersi al 16 settembre con la possibilità di pagare fino a quattro tranche le rate fiscali. «Abbiamo sospeso le tasse per tre mesi per quelli che avevano avuto un danno e per i settori più colpiti ed ora queste tasse sospese dovrebbero essere pagate da settembre a dicembre, ma stiamo decidendo di spalmare nel tempo questo adempimento fiscale sarà alleggerito». Gualtieri ha continuato ricordando che è stato eliminato il saldo acconto dell' Irap, precisando che «abbiamo ridotto un altro pezzo, non è un rinvio lo abbiamo tolto completamente e sono 4 miliardi di euro di tasse tolte, e poi abbiamo detto che sposteremo fino al 20 luglio, per alleggerire il lavoro

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 90

[§26367652§] sabato 27 giugno 2020

italiaoggi.it

Fisco e Dichiarazioni

dei commercialisti, la scadenza dell' Isa e per i forfettari». «Abbiamo eliminato il metodo previsionale non il metodo storico, quindi si paga solo quello che si è guadagnato: quindi chi non guadagna non paga» ha chiarito ancora Gualtieri. Il ministro ha poi rivendicato di aver tagliato le tasse a 16 milioni di lavoratori con il taglio sul costo del lavoro che diventerà operativo a partire dal primo luglio prossimo: «in modo permanente». Nel dettaglio il governo ha «ridotto le tasse a 16 milioni di lavoratori e dal primo luglio gli stipendi aumenteranno per 16 milioni di persone, per 4,5 milioni aumenteranno di 180 euro netti al mese, per 11 milioni i vecchi 80 euro arriveranno a 100 euro, un aumento significativo». Infine il ministro dell' economia è tornato sui contributi a fondo perduto aggiornando il conteggio delle domande inviate a far data dal 15 giugno. In 11 giorni è stata superata la quota del milione delle istanze inviate (c' è tempo per le domande fino al 13 agosto) e anche ieri è stata approvata una altra tranche di pagamenti tramite bonifici. © Riproduzione riservata.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 91

[§26367653§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 32 Italia Oggi Fisco e Dichiarazioni

La risoluzione 34 fornisce indicazioni sull' applicabilità dell' agevolazione

Sisma ed ecobonus pure a chi ha reddito d' impresa

FABRIZIO G. POGGIANI

Detrazione per il risparmio energetico e sisma bonus fruibili anche dai titolari di reddito d' impresa, a prescindere dalla destinazione degli immobili posseduti e/o detenuti. Bonus, quindi, sia per gli immobili civili, sia per gli immobili strumentali e merce. L' Agenzia delle entrate, con la risoluzione 34/E del 25 giugno scorso, ha fornito i necessari chiarimenti sull' applicabilità delle agevolazioni, di cui ai commi da 344 a 349, dell' art. 1 della legge 296/2006, sul tema della detrazione (Irpef e Ires) per gli interventi relativi al contenimento dei consumi energetici su edifici esistenti. L' Amministrazione finanziaria ha spesso sostenuto che l' agevolazione spettasse esclusivamente per gli interventi eseguiti sui fabbricati strumentali delle imprese, con la conseguenza che la detrazione non avrebbe potuto far riferimento agli immobili «merce» (per le imprese che costruiscono o vendono) e quelli «patrimoniali» (civili). Come indicato nella risoluzione, la posizione delle Entrate, espressa con alcuni documenti di prassi datati (risoluzioni nn. 303/E/2008 e 340/E/2008), aveva dato origine a numerose controversie, con recuperi a tassazione operati anche in sede di controllo formale delle dichiarazioni dei redditi, ai sensi dell' art. 36-ter del dpr 600/1973. Al contrario, la Suprema corte (tra le numerose, Cassazione, sentenze nn. 29162, 29163 e 29164 del 2019) ha affermato che la detta detrazione è fruibile dalle imprese, compresi i soggetti collettivi (società) per tutti gli immobili posseduti, compresi quelli dati in locazione ad altri soggetti; per la Cassazione, infatti, il bonus è destinato a una platea ampia, con la conseguenza che la limitazione indicata dall' agenzia doveva ritenersi incompatibile con le disposizioni che, al contrario, non dispongono alcuna limitazione di natura soggettiva. I giudici con l' ermellino hanno più volte affermato che l' obiettivo delle disposizioni richiamate è quello di incentivare gli interventi di miglioramento energetico dell' intero patrimonio immobiliare nazionale, in funzione della tutela dell' interesse pubblico a un generalizzato risparmio energetico, tutelata dalla norma agevolativa. Le disposizioni, in effetti, non hanno introdotto alcuna limitazione, né di natura oggettiva, relativamente alla tipologia degli immobili, con particolare riferimento alle categorie catastali, né di natura soggettiva, con particolare riferimento ai soggetti destinati a fruire del bonus, dovendo solo tenere conto del caso degli immobili in locazione finanziaria, per i quali il comma 2, dell' art. 2 del dm 19/2/2007 dispone che l' agevolazione spetta esclusivamente all' utilizzatore e non al concedente.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 92

[§26367653§] sabato 27 giugno 2020

Italia Oggi Fisco e Dichiarazioni

La Suprema Corte di Cassazione, infine, ha osservato che la distinzione tra «immobili strumentali», «immobili merce» e «immobili patrimonio» non è rilevante ai fini della detrazione fiscale, incide esclusivamente solo sul piano contabile e fiscale, non essendo contemplata nel comma 344, dell' art. 1 della legge 296/2006. In conseguenza alle numerose affermazioni espresse dalla Suprema corte, in parte qui richiamate, avallate anche da parte dell' Avvocatura generale dello stato, l' Agenzia delle entrate si è dovuta uniformare a quanto indicato nelle sentenze richiamate. Analogo riconoscimento, in perfetta coerenza con detti principi, anche gli interventi antisismici (più noto come «sisma bonus»), come disciplinato dai commi 1-bis e seguenti dell' art. 16 del dl 63/2013; la conseguenza è che anche tale detrazione deve essere riconosciuta per tutti gli interventi di tale natura eseguiti su tutte le tipologie di immobili delle imprese, come peraltro già precisato a suo tempo dall' Agenzia delle entrate (risoluzione n. 22/E/2018). Quindi, alla luce di quanto indicato, la direzione centrale delle Entrate invita gli uffici periferici a tenere conto del nuovo indirizzo, anche nell' ambito dei contenziosi in corso, con possibile abbandono della pretesa erariale e dello stesso contenzioso pendente, giacché l' agevolazione, anche in senso conforme al parere del ministero dell' economia e delle finanze (n. 4249 del 24/02/2020), spetta a tutti gli interventi eseguiti dai titolari di reddito di impresa sugli immobili posseduti e/o detenuti, a prescindere dalla relativa destinazione, anche in considerazione delle finalità di interesse pubblico al risparmio energetico, valorizzato, come detto, dalla Suprema corte di cassazione, con la messa in sicurezza di tutti gli edifici. © Riproduzione riservata.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 93

[§26367654§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 32 Italia Oggi Fisco e Dichiarazioni

cassazione

Stabile con radici nel territorio

GIOVAMBATTISTA PALUMBO

Per l' imponibilità del reddito d' impresa di un soggetto non residente è necessaria una presenza che sia incardinata nel territorio dell' altro Stato, dotata di una certa stabilità. Così ha stabilito la Cassazione, con l' ord. n. 5933 del 3/3/2020, chiarendo anche che tale stabilità è, per esempio, conferita dall' avere una sede di affari, capace, anche solo in via potenziale, di produrre reddito e dall' essere autonoma rispetto alla casa madre. La Ctr aveva rigettato l' appello proposto dall' Agenzia Entrate avverso la sentenza di primo grado, che aveva accolto il ricorso proposto avverso un accertamento, emesso a seguito del riscontro, su conti intestati al socio amministratore, di movimentazioni finanziarie riferibili all' attività commerciale svolta da una società egiziana. L' Agenzia ha proposto quindi ricorso per cassazione, denunciando la violazione dell' art.162 Tuir, laddove i giudici avevano escluso la stabile organizzazione in Italia della società egiziana. Secondo la Corte la censura non era fondata. Evidenziano infatti i giudici che se un soggetto agisce nel territorio dello Stato per conto di un' impresa non residente e conclude abitualmente contratti relativi alla fornitura di servizi da parte della stessa impresa, si considera che quest' ultima abbia una stabile organizzazione nel territorio dello Stato. Nella specie, però, la Ctr aveva ritenuto non provato che il rappresentante legale della società estera si occupasse abitualmente in Italia della conclusione di contratti di prestazioni turistiche. E la circostanza che, per i servizi forniti dalla società estera, venivano accreditate somme di denaro sui conti intestati all' amministratore, provava soltanto che una parte dei pagamenti avveniva mediante accrediti su conti italiani. © Riproduzione riservata.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 94

[§26367655§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 24 Il Sole 24 Ore Fisco e Dichiarazioni

L' opportunità

Una nuova opzione con il Dl Rilancio

L' operazione per i valori detenuti dalle persone fisiche al 1° luglio

G.Gav.

Due fattispecie diverse tra loro da non confondere. È lo scenario degli affrancamenti di valore che i soggetti non in regime d' impresa possono operare nel 2020 su partecipazioni non quotate e sulle aree dopo il decreto Rilancio. La facoltà, originariamente disciplinata dagli articoli 5 e 7 della legge 448/2001, è stata nuovamente riproposta dall' articolo 1, commi 693 e 694, della legge 160/2019 e permette ai soggetti (persone fisiche, società semplici, associazioni professionali ed enti non commerciali) che possedevano, al 1° gennaio 2020, le partecipazioni (qualificate e non, purché non quotate) al di fuori del regime d' impresa di ottenere, versando un' imposta sostitutiva entro martedì 30, l' affrancamento da Irpef o Ires gravante sull' eventuale plusvalenza insita nel valore asseverato da una perizia giurata di stima redatta da soggetti qualificati entro la stessa data. L' articolo 137 del decreto Rilancio (in corso di conversione) non costituisce una proroga di tale disposizione, ma si rivolge ai contribuenti che possiedono i beni affrancabili alla data del 1° luglio 2020, prevedendo il versamento della prima (o unica) rata nonché il giuramento della perizia entro il 30 settembre. Resta ferma l' imposta sostitutiva (11% sul valore, da non confondersi con la plusvalenza latente) e, purtroppo, anche il tasso di interesse (fuori mercato) del 3% annuo dovuto nel caso il contribuente opti per la rateizzazione. Quindi, chi ha già ceduto i beni - o li venderà entro il prossimo 30 giugno - non può far affidamento sulla disposizione del decreto 34/2020, ma solo su quella della legge di Bilancio 2020. Al contrario, chi disporrà ancora dei beni al 1° luglio, a oggi ha entrambe le strade aperte, e potrebbe attendere di perfezionare l' affrancamento entro il 30 settembre. Con riferimento alle partecipazioni, potrebbero trovare una accelerazione alcune operazioni di passaggio generazionale che venivano progettate - in ottica pre-Covid - in un orizzonte temporale più lungo, ma che, in presenza della crisi e delle connesse difficoltà, scontano oggi la volontà dell' imprenditore maturo a passare la mano. In questi casi sono frequenti, ad esempio, atti quali: la donazione, anche attraverso il patto di famiglia, delle quote/azioni ai figli dopo averle affrancate, in modo da "trasmettere" il valore rivalutato (articolo 68, comma 6, Tuir); la donazione della nuda proprietà (eventualmente con il valore affrancato), mantenendo l' usufrutto, il quale si consoliderà gratuitamente in capo all' erede/donatario al momento della successione (l' affrancamento del diritto di usufrutto sarebbe inutile perché non si trasmette all' erede: circolari 6/E/2006 e 12/E/2010).

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 95

[§26367655§] sabato 27 giugno 2020

Il Sole 24 Ore Fisco e Dichiarazioni

© RIPRODUZIONE RISERVATA ntplusfisco.ilsole24ore.com La versione integrale dell' articolo.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 96

[§26367656§] venerdì 26 giugno 2020

Agenda Digitale

Industria 4.0

5G e salute, perché le fake news danneggiano l' economia italiana

In un sistema economico globale sempre più digitalizzato, l' Italia non può permettersi un auto-sabotaggio nell' adozione del 5G, che ad oggi rappresenta uno dei pochi elementi della trasformazione digitale in cui il nostro Paese non risulta in ritardo. Vediamo cosa dice il Piano Colao e facciamo chiarezza sui punti più caldi

La nostra economia non può permettersi, proprio ora, nel momento di massima fragilità di rallentare il 5G a causa delle fake news che lo riguardano. E che già hanno portato a 500 sindaci a disporre lo stop delle antenne. Stiamo vivendo un paradosso: mentre il 5G viene indicato dagli esperti come l' innovazione tecnologica che potrebbe trainare la ripresa post-pandemica, finisce bersagliato per l' accusa, infondata, di effetti nocivi sulla salute umana che causerebbe. Così, per frutto del paradosso: da un lato le istituzioni si stanno muovendo per promuovere e facilitare lo sviluppo delle nuove reti 5G , dall' altro si è assistito ad una vera e propria campagna di fake news che ha dipinto il nuovo standard come nocivo per la salute, veicolo di diffusione del virus SARS-COV-2 e, negli scenari più distopici, come mezzo per controllare la popolazione. Tralasciando le ipotesi più fantasiose, è necessario che le istituzioni, gli operatori e la stampa di settore si impegnino a fornire un quadro chiaro ed esaustivo, seppur semplificato, circa gli aspetti tecnologici e sanitari del 5G. A tal fine è necessario rispondere ad alcune domande. Che cosa è la tecnologia 5G e perché è così importante per il nostro paese? Ricordiamo che il 5G - disponibile con Tim e Vodafone e a breve anche con Wind 3, Fastweb, Iliad - è l' ultima evoluzione delle tecnologie di rete mobile, che consente di garantire velocità di trasmissione dei dati fino a 10 volte superiori a quelle delle attuali reti 4G, e altresì di abilitare nuovi servizi caratterizzati da alta affidabilità e bassissima latenza. Tra le numerose applicazioni abilitate dal 5G si annoverano: sistemi di automazione e controllo dell' Industria 4.0, telemedicina, reti per la gestione delle emergenze, monitoraggio di infrastrutture e ambiente, realtà aumentata, veicoli interconnessi e a guida autonoma. La rilevanza economica del 5G per il Paese, stimata in un impatto sul PIL pari a 80 miliardi nei prossimi 15 anni , è ribadita anche dal cosiddetto " Piano Colao ". Il 5G è infatti identificato tra gli elementi cardine per favorire la ripresa economica. Il Piano indica la necessità di prevedere interventi su scala nazionale per ridurre il divario digitale, permettendo così l' ampia diffusione tra aziende e privati delle applicazioni abilitate dalle tecnologie innovative e rimarca come a tal fine sia necessario il rapido e pieno sviluppo delle reti 5G. In cosa differisce la tecnologia 5G rispetto alle precedenti in termini di emissioni elettromagnetiche? Di per sé, il passaggio al 5G non comporta un aumento dell' esposizione elettromagnetica complessiva. Al contrario, l' architettura 5G presenta delle caratteristiche che potrebbero portare ad un impatto elettromagnetico invariato o addirittura

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 97

[§26367656§] venerdì 26 giugno 2020

Agenda Digitale

Industria 4.0

inferiore rispetto a quello delle generazioni precedenti. Per quanto riguarda le frequenze, rispetto alle tecnologie precedenti, il 5G introduce le bande a 700 MHz e a 3,4 - 3,8 GHz, del tutto assimilabili a quelle già attualmente in uso nei sistemi 2G, 3G e 4G , e le frequenze in banda 26 GHz - anche dette "onde millimetriche" - che rappresentano il vero e proprio elemento di novità. L' architettura 5G prevede di sfruttare le onde millimetriche per densificare la copertura dispiegando Small Cell, cioè piccole stazioni trasmissive caratterizzate da ridotti raggi di copertura. Infatti, a tali frequenze le onde radio faticano ad attraversare ostacoli come gli edifici, e sono inoltre soggette a fenomeni di assorbimento da parte della pioggia e della vegetazione. La densificazione della rete non comporta necessariamente un aumento generalizzato delle esposizioni poiché le Small Cell sono impiegate per servire aree ridotte e sono caratterizzate da potenze più basse di quelle tipiche di una macro-cella. Inoltre, anche i terminali mobili - che rappresentano la più prossima fonte di esposizione per gli umani - potranno comunicare con le Small Cell trasmettendo ad una minor potenza, in ragione della distanza ridotta tra il terminale e l' antenna. Fare rete: la trasformazione digitale per coesione, partecipazione e sviluppo della comunità Un ulteriore elemento di novità presente nell' architettura 5G è rappresentato dalla possibilità di interconnettere alla rete fino a milioni di oggetti e sensori, realizzando così la Internet of Things. Anche in questo caso non vi è una diretta correlazione tra la quantità di oggetti interconnessi e i livelli di esposizione elettromagnetica; infatti larga parte di tali dispositivi opera con livelli di potenza molto bassi, con un impatto trascurabile sull' esposizione elettromagnetica complessiva. Inoltre, grazie all' utilizzo delle tecniche di beamforming, le antenne 5G generano campi elettromagnetici focalizzati nella regione in cui sono necessari (ad esempio verso una persona che utilizza un telefono cellulare), piuttosto che distribuiti su un' area più estesa, in modo che non vi sia potenza "sprecata" nelle direzioni ove non ci sono utenti attivi, determinando così una riduzione dell' esposizione complessiva. Infine, in generale, si deve tenere in considerazione che quando viene introdotta una nuova tecnologia di comunicazione wireless, gli operatori sfruttano, se possibile, i siti fisici già realizzati per le precedenti generazioni tecnologiche. Le nuove attivazioni si inseriscono in un contesto di sostituzione tecnologica di medio e lungo periodo che prevede il progressivo spegnimento di molti dei segnali oggi utilizzati per il 2G e il 3G per "fare spazio" ai segnali dei servizi 4G e 5G. Che cosa dice la letteratura scientifica attuale in relazione ai rischi per la salute legati al 5G? Una disamina completa delle conoscenze scientifiche in merito agli effetti sulla salute umana dovuti all' esposizione ai campi elettromagnetici a radiofrequenza è stata condotta dall' ICNIRP nell' ambito della realizzazione delle Linee Guida "ICNIRP 2020 2020 guidelines for limiting exposure to electromagnetic fields (100 KHZ TO 300 GHZ)". In particolare l' ICNIRP osserva che dopo decenni di ricerca scientifica, gli unici effetti documentati e rilevanti per la salute umana riconducibili all' esposizione ai campi elettromagnetici a radiofrequenza sono quelli di breve termine, dovuti al riscaldamento dei tessuti esposti. Solo al di sopra di determinati livelli di soglia, l' esposizione alle onde elettromagnetiche e il relativo aumento della temperatura corporea

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 98

[§26367656§] venerdì 26 giugno 2020

Agenda Digitale

Industria 4.0

possono portare effetti quali colpi di calore e bruciature. Al contrario, effetti di breve o di lungo termine al di sotto dei livelli di soglia sono stati ampiamente studiati senza dimostrare definitivamente effetti nocivi sulla salute umana. Sulla base delle attuali conoscenze scientifiche, l' Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha attribuito ai campi elettromagnetici a radiofrequenza la classificazione nel gruppo 2B ovvero "possibilmente cancerogeni per gli esseri umani", poiché "c' è un' evidenza tutt' altro che conclusiva che possano provocare il cancro negli esseri umani" . Nel complesso, la valutazione della comunità scientifica sui risultati ottenuti finora dalla ricerca in merito all' esposizione ai campi elettromagnetici a radiofrequenza nei limiti consentiti, è che difficilmente questi siano associabili a effetti nocivi per la salute. Quanto sono adeguate le misure di protezione attualmente in vigore? Per evitare pericoli per la salute dovuti agli effetti di breve termine, la normativa internazionale e nazionale raccomanda di limitare l' esposizione ai campi elettromagnetici a radiofrequenza in modo che la soglia alla quale le interazioni diventano dannose non venga mai raggiunta. A tal scopo, ICNIRP ha definito dei limiti di esposizione, chiamati "restrizioni di base", fissati in relazione alle soglie per le quali si rilevano effetti negativi; i limiti così determinati sono ulteriormente ridotti (fino a 50 volte), per tenere conto dell' incertezza scientifica nella determinazione dei livelli di soglia. I livelli di esposizione al di fuori del corpo sono chiamati "livelli di riferimento" e sono derivati a partire dalle restrizioni di base utilizzando ipotesi realistiche basate sul caso peggiore. ICNIRP ha pubblicato una prima versione delle proprie Linee Guida nel 1998 , recepita a livello europeo, con la Raccomandazione del Consiglio dell' Unione Europea del 12 luglio 1999. I limiti definiti dalla normativa italiana risultano significativamente più restrittivi delle linee guida ICNIRP del 1998 (già molto conservative), come mostrato dai confronti in figura nel range di frequenze 500 MHz - 30 GHz, intervallo di analisi che include tutte le frequenze 5G. Figura : Intensità del campo elettrico - Confronto Figura : Densità di potenza - Confronto Proprio in virtù di tale scollamento tra la normativa internazionale e quella Italiana, il Piano Colao evidenzia l' opportunità di innalzare i limiti alle emissioni elettromagnetiche vigenti in Italia , al fine di evitare che le infrastrutture 5G italiane possano essere penalizzate rispetto a quelle degli altri paesi, con le conseguenti ripercussioni sul piano economico. Per fare un parallelo, sarebbe come limitare a due il numero di corsie delle autostrade, mentre gli altri pesi costruiscono carreggiate a 6 corsie. ICNIRP ha pubblicato nel 2020 una revisione delle proprie linee guida , affinando la metodologia e valutando le caratteristiche specifiche del 5G. I limiti definiti dalla normativa italiana risultano significativamente più restrittivi anche delle linee guida ICNIRP del 2020. Tuttavia, le nuove linee guida forniscono anche indicazioni sulla metodologia di applicazione dei limiti, è pertanto opportuno che siano recepite nell' impianto normativo italiano. Il rischio dell' auto-sabotaggio Gli elementi tecnici e i riferimenti della letteratura scientifica consolidata evidenziano un quadro complessivo che non giustifica in alcun modo le recenti ondate di allarmismo nei confronti della tecnologia 5G, che hanno portato recentemente molti comuni ad emettere ordinanze "NO 5G" bloccando

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 99

[§26367656§] venerdì 26 giugno 2020

Agenda Digitale

Industria 4.0

di fatto lo sviluppo delle nuove reti in alcune parti del Paese. In un sistema economico globale sempre più digitalizzato, l' Italia non può permettersi il lusso di un auto-sabotaggio nell' adozione del 5G, che ad oggi rappresenta uno dei pochi elementi nella corsa alla trasformazione digitale in cui il nostro Paese non risulta in ritardo, come emerso dalla recente pubblicazione Digital Economy and Society Index (DESI) 2020. Le autorità nazionali devono quindi intervenire in modo deciso ed evitare che le amministrazioni locali possano compromettere lo sviluppo delle nuove reti sulla base di presunti principi di precauzione non sostenuti da evidenze scientifiche consolidate. La sfida del digital divide: come spingere la banda ultralarga @RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 100

[§26367657§] venerdì 26 giugno 2020

Corriere Comunicazioni

Industria 4.0

Auto a guida autonoma, Volvo si allea con Waymo

L' azienda svedese di proprietà cinese e il colosso californiano saranno partner esclusivi per lo sviluppo della self driving car. Ma rimane in piedi l' accordo già siglato con Uber per i veicoli test

Accordo tra la californiana Waymo , società del gruppo Alphabet (che controlla anche Google ), e il gruppo svedese Volvo , di proprietà del colosso cinese Zhejiang Geely , per lo sviluppo di auto a guida autonoma . L' intesa prevede, secondo quanto annunciato dalle due aziende, che Waymo sarà partner globale esclusivo per consentire a Volvo di sviluppare i veicoli a guida autonoma completa, capaci cioè di operare in piena sicurezza senza alcun intervento di routine del guidatore. Nella divisione dei compiti sulla self driving car , Waymo si occuperà soprattutto di sviluppare la parte dell' intelligenza artificiale e di una parte dell' hardware, incluse le videocamere, i sistemi radar e lidar, per automatizzare la guida. Invece Volvo progetterà e produrrà materialmente i veicoli. Waymo collaborerà anche con gli altri marchi globali di Volvo , inclusi Polestar e Lynk & Co . L' unico tassello che manca, perché le due aziende non l' hanno reso pubblico, è un obiettivo temporale: i manager svedesi e californiani non hanno infatti voluto dire quando prevedono di presentare e poi commercializzare i loro nuovi veicoli a guida autonoma. Volvo è di proprietà del gruppo cinese Zhejiang Geely Holding Group . In un accordo differente l' azienda fa da fornitrice dei veicoli per lo sviluppo e test di Uber , che gli americani attrezzano cioè per poter operare come veicoli a guida autonoma. Il nuovo accordo con Waymo non interromperà l' accordo di fornitura per Uber . La quale, tra le altre cose, anche di recente ha incontrato numerosi ostacoli nello sviluppo delle auto a guida autonoma. Fare rete: la trasformazione digitale per coesione, partecipazione e sviluppo della comunità Nel 2018 uno dei Suv di Volvo utilizzati da Uber in Arizona ha avuto un incidente nel quale ha perso la vita un pedone. In questo mesi Uber , a causa della pandemia che ha colpito in maniera particolare anche le aziende che offrono servizi di trasporto via app, come quelli di Uber , ha lasciato a casa parte dei dipendenti, tagliato le spese e annunciato una riduzione delle previsioni dei risultati economici. Il ceo Dara Khosrowshahi non esclude alleanze con i concorrenti per provare a sviluppare la tecnologia di guida autonoma. Waymo , che all' inizio dell' anno ha raccolto circa tre miliardi nel suo primo round di investimenti esterni, proprio con l' accordo con Volvo ritorna a una strategia più aggressiva nei confronti del mercato delle auto a guida autonoma. Nel 2017 l' azienda aveva rallentato, ritirando Firefly , il suo modello di automobile, e aveva deciso di utilizzare i suoi sensori e il software su veicoli tradizionali, a partire dai minivan Pacifica di Chrysler . Waymo sta inoltre sviluppando sistemi di guida autonoma anche per furgoni commerciali. L' azienda californiana ha annunciato anche che proseguirà la sua collaborazione con Fiat Chrysler , con Jaguar Land Rover (sussidiaria

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 101

[§26367657§] venerdì 26 giugno 2020

Corriere Comunicazioni

Industria 4.0

del colosso indiano Tata Motors ) e con l' alleanza Renault - Nissan - Mitsubishi . @RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 102

[§26367658§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 29 Il Sole 24 Ore Industria 4.0

Nuove frontiere del food al dettaglio

Con scaffali digitali, 3D e cashless Retail Hub aiuta a crescere le startup

«Ci proponiamo di accelerare, su scala internazionale, l' adozione delle nuove tecnologie da parte di chi opera nella vendita al dettaglio, mettendo a disposizione delle aziende strumenti all' avanguardia». Hanno le idee chiare Massimo Volpe (già presidente della Federation of International Retail Associations)e Antonio Ragusa, due dei tre fondatori dell' acceleratore Retail Hub, progetto che ha visto il battesimo ufficiale lo scorso febbraio, poco prima del lockdown. L' idea è quella di andare a caccia di startup e scaleup che hanno sviluppato soluzioni già pronte per il mercato food retail e agroalimentare e fare da ponte tra queste realtà e gli operatori che cercano di innovare processi e modelli di business. Come? Sfruttando le proprie competenze e quelle dei partner presenti in Usa, Israele, Europa e Cina e puntando su tematiche quali pagamenti, social network, visual commerce e voice commerce, strategie "drive to store" e altre ancora. «Dopo 15 anni di attività nel mondo retail - spiega Volpe - abbiamo scoperto che c' era una totale asimmetria fra l' innovazione tecnologica e di prodotto e quello dei retailer». Per questo gli fa eco Ragusa «Vogliamo creare un ecosistema aperto e lo vogliamo fare in modo disruptive per diventare la Plug And Play (l' acceleratore di startup più grande al mondo, sbarcato a Milano ad aprile del 2019 per operare nell' area food & beverage) del retail». Il modello di revenue prevede invece piccole partecipazioni in cambio della mentorship, "success fee" con le startup più strutturate, conferenze e attività formative. Nella scuderia di Retail Hub (60 le realtà presenti) non mancano nuove imprese innovative che hanno a che vedere con il mondo del food, spaziando da italiane a straniere o fondate da italiani all' estero. Tra queste c' è Shekel Brainweigh una società specializzata nel campo della pesatura digitale che ha progettato uno scaffale smart che permette di gestire le vendite in modalità cashless e self service. La peculiarità di Trigo, anch' essa israeliana, invece, è un sistema di telecamere a soffitto e sensori alimentati da intelligenza artificiale in grado di creare un' immagine 3D del negozio e di mappare i movimenti dei clienti e le loro scelte di acquisto. «Fanno le stesse cose di Amazon a un decimo del costo» assicura Volpe. Wenda è invece una piattaforma che permette di governare i dati connessi alla tracciabilità e alla distribuzione alimentare, partendo dalla catena del freddo e del caldo e controllando che i prodotti conservino le loro proprietà organolettiche. Sooneat è un' applicazione gestionale in cloud pensata per aiutare ristoratori, strutture ricettive e stabilimenti balneari a gestire gli ordini effettuati

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 103

[§26367658§] sabato 27 giugno 2020

Il Sole 24 Ore Industria 4.0

dai clienti al tavolo grazie a menù, dispositivi digitali e un database utilizzato per promozioni ed eventi. ShopApp, infine, è una soluzione ancora in fase embrionale ma ha il pregio di rivolgersi al target dei piccoli supermercati di prossimità, offrendo loro una piattaforma di e-commerce e di consegna a domicilio estremamente facile da usare. Gianni Rusconi © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 104

[§26367659§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 10 La Nazione Industria 4.0

È l' era dei robot (ma nessuno li controlla)

La presenza massiccia dell' intelligenza artificiale modifica lavoro, salute e trasporti. Servono nuove leggi, nuovi diritti e una nuova etica

Ugo Ruffolo Intelligenza Artificiale (I.A.) entusiasma quanto preoccupa. Cambia già le nostre vite; e stravolge il prossimo futuro. Ci libererà dal bisogno, o ci asservirà, divenendo «l' ultima invenzione dell' uomo» (Stephen Hawking)? Il mondo delle scienze chiede al pianeta delle risposte proattive, non solo reattive; ed etiche. L' I.A. ci ruberà il lavoro o lo trasformerà? Le auto «che si guidano da sole», in caso di collisione inevitabile, dovranno privilegiare gli occupanti, o sacrificarli per non travolgere una scolaresca imprudente? Quanta autonomia accordare alle macchine intelligenti, dal robo chirurgo al giudice algoritmico? L' I.A. è già capace di scrivere, comporre, dipingere (un suo quadro è stato battuto a 460mila dollari): a chi i diritti d' autore? Servono logiche di sistema per il governo dell' I.A. con autoapprendimento (machine learning, deep learning, reti neurali). La Cina esporta Intelligenza artificiale e importa diritto romano. Alla tecnologia giuridica plurimillenaria, forgiata sul governo delle intelligenze naturali (gli schiavi, gli animali), chiediamo di gestire l' Intelligenza artificiale dei nuovi schiavi meccatronici. Emergono nuovi beni: i dati digitali. Che alimentano l' I.A. e non si consumano usandoli. Ma l' illegittimo trattamento, apprensione o utilizzo possono ledere diritti fondamentali, e alterare la stessa formazione del consenso politico (si pensi alle profilazioni abusive). Emergono nuove responsabilità: accanto a quelle del produttore della macchina, quelle sia di chi la addestra, sia dell' autore dell' algoritmo d' autoapprendimento. Il quale è componente viva del prodotto. Che potrebbe essere difettoso, allora, se privo di un codice macchina capace di imporgli il rispetto delle leggi, da quelle di Asimov a quelle dello Stato. L' algoritmo predittivo, del resto, è già in grado di censire le regole. Quelle degli scacchi o del go, quando l' Intelligenza artificiale gioca sconfiggendo gli umani. O quelle stradali per le auto intelligenti. O le leggi dello Stato per le decisioni robotiche: già impiegate, negli Stati Uniti, per le prognosi di recidiva, e talora criticate come discriminatorie per la sperequata incidenza dei falsi positivi (a danno dei neri) e falsi negativi (a favore dei bianchi). Mentre, in Italia, i trasferimenti shock degli insegnanti in sedi lontane sono stati censurati dal Consiglio di Stato per scarsa trasparenza dell' algoritmo che li aveva decisi. Da chi vorreste farvi giudicare?

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 105

[§26367659§] sabato 27 giugno 2020

La Nazione Industria 4.0

Si dice che gli innocenti preferirebbero il giudice robotico e i colpevoli quello umano. Sarebbe bene avere sempre un giudice umano, vincolato a consultare l' algoritmo ma libero di disattenderlo motivando. Cambierà il lavoro? La macchina ha già esautorato il radiologo, al quale comunica il responso, ma non il procedimento per giungervi, celato nella scatola nera (smontarla potrebbe violare segreti industriali). Il motore, del resto, convertì i vetturini in tassisti ed i cavalleggeri in carristi, ma fece sparire i cavalli. Lavorare meno, lavorare tutti? Keynes prevedeva, per il 2030, tre ore lavorative a settimana! Muta la divisione sociale del lavoro; magari facendo tornare in patria talune attività delocalizzate, ma anche sostituendo i nostri con ingegneri indiani in smart working. Il lavoro diverrà più qualificato ma più mobile, a scapito di posto fisso e Statuto dei lavoratori. Per l' opera creata dalla macchina, nessuno potrà rivendicarne la paternità; ma competeranno al suo titolare, programmatore, o utilizzatore i diritti di sfruttamento economico. E i veicoli autonomi? Finché la circolazione permarrà mista, sarà difficile differenziare le regole. Un conducente vigile, ancorché inerte, è imposto dal precetto dello human in command. In caso di collisione inevitabile resta incomprimibile il suo diritto a decidere se sacrificarsi eroicamente o travolgere i pedoni agendo in «stato di necessità», per salvare «sé o altri» (magari i congiunti a bordo). © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 106

[§26367660§] venerdì 26 giugno 2020

Corriere Comunicazioni

Industria 4.0

Il Lazio rilancia sull' Aerospazio, alleanza strategica con Thales Alenia Space

Siglato tramite Lazio Innova, l' accordo prevede lo sviluppo congiunto di attività di ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione. Coinvolti startup e innovatori attraverso sfide di Open Innovation e attività di incubazione

Asse Regione Lazio-Thales Alenia Space. La Regione, tramite Lazio Innova, ha siglato un accordo con la jv Thales-Leonardo per sviluppare azioni e programmi che rientrano negli obiettivi della Smart Specialisation Strategy (S3) regionale di cui l' Aerospazio è una delle sette Aree di Specializzazione (AdS), individuate come pilastri dell' innovazione per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Nel Lazio il settore aerospaziale ricopre infatti un ruolo strategico, con eccellenze assolute nella ricerca e nella leadership industriale, a livello nazionale, europeo e mondiale. "La collaborazione con Thales Alenia Space rafforza l' impegno della Regione verso le imprese e le start-up innovative attive nella filiera delle applicazioni delle tecnologie spaziali - dichiara Andrea Ciampalini, Direttore Generale di Lazio Innova - L' aerospazio nel Lazio oltre ad essere un settore di eccellenza che rende con le sue tecnologie e risorse l' economia regionale più forte e competitiva, rappresenta una grande opportunità per progettare soluzioni innovative a fabbisogni del mercato e della società". Lazio Innova e Thales Alenia Space Italia svolgeranno un' azione di supporto ai processi di innovazione e trasferimento tecnologico a favore dello sviluppo di startup che afferiscono al programma Esa Business Incubation Centre Lazio da realizzarsi nell' ambito della Space Economy regionale. Saranno organizzati incontri congiunti ed eventi formativi, momenti di divulgazione tecnologica come workshop, webinar, small talk, al fine di costruire comunità di stakeholder composte da studenti, ricercatori, liberi professionisti, startup, imprese ed enti locali al fine di stimolare possibili collaborazioni e interazioni interdisciplinari. A tal fine i domini tecnologici di interesse possono riguardare l' intelligenza artificiale, big data realtà virtuale, additive manufacturing, software, componentistica satellitare di bordo, osservazione della Terra. L' accordo prevede anche azioni di Open Innovation sviluppate in base alle esigenze di Thales Alenia Space Italia e nel solco di quanto la Regione Lazio sta già realizzando attraverso le sue challenge : sfide aperte dal mondo delle grandi imprese al mondo di startup e innovatori per trovare soluzioni nuove e in grado di rispondere alle esigenze di cambiamento nei diversi comparti produttivi legati alla S3. Vita da CEO: quali sono gli strumenti necessari ai manager per vincere le sfide professionali In questo percorso i FabLab regionali, gestiti da Lazio Innova presso gli Spazi Attivi diffusi sul territorio, identificheranno attività e servizi per verificarne presupposti di complementarità e interscambio con il FabLab di Thales Alenia Space Italia. In particolare, lo Spazio Attivo Roma Tecnopolo, incubatore della Regione Lazio per la creazione e lo sviluppo di nuove imprese ad alto contenuto tecnologico collocato nell' area del

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 107

[§26367660§] venerdì 26 giugno 2020

Corriere Comunicazioni

Industria 4.0

Tecnopolo Tiburtino, ospita progetti d' impresa e startup innovative in prevalenza attive nella filiera delle applicazioni delle tecnologie spaziali. È l' unico incubatore in Italia a far parte dell' iniziativa Esa Space Solutions, il più grande network europeo di incubatori, imprese e centri di ricerca dediti all' innovazione nel settore Spazio, nato dalla collaborazione tra Regione Lazio, Agenzia Spaziale Europea (ESA) e Agenzia Spaziale Italiana (Asi), per le attività di supporto al trasferimento tecnologico nella regione Lazio. "Ed è proprio investire in futuro - evidenzia Leonardo Mazzini, Chief Technical Officer di Thales Alenia Space Italia - l' elemento fondamentale per il nostro ecosistema locale e nazionale, e il motivo che ci rende particolarmente entusiasti a far parte del progetto «Open Innovation» e supportare le startup che vogliono approfondire le tecnologie spaziali e la loro applicazione in un contesto industriale più ampio". @RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 108

[§26367661§] venerdì 26 giugno 2020

Corriere Comunicazioni

Industria 4.0

Intelligenza artificiale, Intel investe sulle competenze evolute

Via alla partnership con il distretto universitario della comunità di Maricopa, in Arizona, per avviare un corso di laurea basato sullo studio dei software e degli strumenti sviluppati dal colosso dei chip

Intel ha fatto partire il suo primo corso di laurea in intelligenza artificiale . Si tratta di una collaborazione con il distretto universitario della comunità di Maricopa (Maricopa County Community College District, Mcccd), in Arizona. La Commerce Authority locale fornirà una sovvenzione di 100 mila dollari per sostenere il programma, che dovrebbe aiutare decine di migliaia di studenti a trovare lavoro nei settori dell' high-tech, della sanità, dell' automotive, del manufacturing e dell' aerospace . La scelta di Intel è stata determinata dal fatto che Mcccd è la più grande comunità studentesca degli Stati Uniti, con più di 100 mila iscritti stimati in dieci campus, oltre a 10 mila docenti e membri del personale . Come si svolgerà il programma L' azienda e Mcccd svilupperanno corsi basati su software e strumenti Intel, a partire da OpenVino Toolkit e Intel Python . Il gruppo inoltre fornirà consulenza tecnica, formazione per docenti, stage estivi e tutor aziendali sia per gli studenti che per i docenti. Gli studenti acquisiranno competenze sulle discipline che riguardano la raccolta di dati, la formazione del modello di intelligenza artificiale, la codifica e l' esplorazione dell' impatto sociale della tecnologia. Il programma includerà anche un progetto Ai di impatto sociale. WEBINAR Advanced Analytics e Machine Learning per Supply Chain sotto stress Intelligenza Artificiale IoT Al termine, Mcccd offrirà un diploma associato in intelligenza artificiale che potrà essere trasferito in un corso di laurea di quattro anni. La prima fase del programma sarà condotta online all' Estrella Mountain Community College e al Chandler Gilbert Community College questo autunno. @RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 109

[§26367662§] venerdì 26 giugno 2020

Agenda Digitale

Industria 4.0

Io, robot di fronte al Covid: tecnologia fra scienza e animismo

La globalizzazione non azzera i diversi approcci al rapporto uomo-natura. A fronte del modello razionale percorso dall' Occidente, l' attribuzione di principi vitalistici ai fenomeni fisici (diffusa in Giappone, ma non solo), apre la strada a una maggiore adozione dei sistemi di AI. Vediamo perché

E' l' Internet of Things il palcoscenico su cui Oriente e Occidente mettono a confronto le proprie culture digitali . Analizziamo l' apparente paradosso che spinge Dna storici di stampo "animistico" ad accelerare sull' innovazione tecnologica in ambito sociale e sanitario. Il potere emergente della comunità scientifica Il futuro che ci attende non vedrà concretizzate né l' utopia platonica né quella comunista di Marx. Leggendo il presente e osservando i mali a cui dobbiamo dare risposta, la società prevista da Auguste Comte sarà quella in cui, con maggiori probabilità, ci ritroveremo a vivere. In questo contesto, nel quale i confini sono transnazionali e i problemi da risolvere richiedono una base scientifica molto forte, la comunità degli scienziati si qualifica come classe di potere emergente . Anche i medici e i ricercatori stanno diventando sempre più fondamentali. La loro consulenza condiziona le scelte politiche e la pubblica opinione, cosa è vero e cosa va censurato. La gestione del Nuovo Coronavirus ha aperto la strada per una cooperazione globale senza precedenti. Pubblico con privato, case farmaceutiche prima in competizione, sfere sociali apparentemente lontanissime stanno collaborando per dare risposte celeri all' emergenza. Se le caratteristiche principali del metodo scientifico sono la pubblicità dei risultati e la replicabilità degli esperimenti , allora è da sempre che la scienza è abituata a guardare oltre i confini decisi a Westfalia. Lavorando contemporaneamente allo stesso obiettivo, in un contesto globalizzato dove le informazioni sono istantanee, si possono ottenere risultati più efficaci. I politici e i cittadini non sono abituati a fare a meno dello Stato Moderno, mentre la scienza è pronta da quando esiste un metodo , quindi dalla sua stessa nascita. La comunità degli scienziati supera i confini politici, collabora, scambia, comunica, replica. È un potere che nacque già adattato alla scala globale. Non il proletariato, non l' utopia di Marx, ma quella di Comte è il destino a cui stiamo andando incontro: una politica razionale in cui gli scienziati guideranno lo sviluppo sociale e risolveranno i problemi attraverso la scienza applicata e il rigore del metodo. La scienza non appiana le diversità culturali Tuttavia, bisogna tenere conto delle differenze culturali che inevitabilmente condizionano pensieri e percezioni. Il mezzo del web collega gli individui istantaneamente, ma non preserva dalle incomprensioni e dalla difficoltà di applicare le idee in realtà eterogenee. In effetti, le diverse possibilità di impiego delle tecnologie dipendono strettamente dalle differenze culturali e cognitive che contraddistinguono le società. Le comunità del Pianeta sono quasi tutte animistiche. Esse credono che ogni cosa sia permeata da forze che rendono animata la materia. Non si tratta di forze fisiche.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 110

[§26367662§] venerdì 26 giugno 2020

Agenda Digitale

Industria 4.0

Ogni oggetto custodisce una pletora di spiriti, ereditati dai materiali, dai costruttori, dai proprietari delle cose. Tutto è permeato da energie. La causalità stessa viene spiegata attraverso il volere delle entità immateriali. La vita in Giappone e nei Paesi animistici resta condizionata da queste mappe mentali ed emotive. Il metodo scientifico non è affatto universale . Si tratta di un impianto di pensiero occidentale, derivante dal modo in cui i greci concepivano la physis e la ragione. In Oriente non si crede al determinismo . Ciononostante esiste una collaborazione internazionale, per quanto complicata, tra scienziati. "Anything Goes!", diceva Feyerabend. Non c' è un metodo che ha un accesso privilegiato alla verità . L' importante è arrivare all' output desiderabile, non è rilevante il tipo di impianto epistemologico scelto. La magia può giustificare lo stesso nostro mondo e, viceversa, le nostre leggi induttive possono spiegare l' animismo. Internet of Things: gli oggetti "animati" Ogni popolo ha cercato di applicare un controllo sulle cose. In Occidente l' approccio è stato razionale . Nel nostro caso il sapere ci dà potere sulla natura. Nella maggior parte dei popoli, tuttavia, la strategia messa in pratica è stata quella di attribuire volontà alle cose . L' IoT permette di ottenere un controllo quasi totale sugli oggetti . Vengono trasformati, razionalmente, in cose interattive, capaci di decidere autonomamente e di sentire, collezionando big data. In questo caso abbiamo coniugato il determinismo occidentale con l' animismo , abbiamo trasformato la vitalità della materia in qualcosa di spiegabile scientificamente e quindi di controllabile attraverso il sapere. Anche la psicanalisi può essere intesa quale tentativo di rendere "scientifico" (o comunque deterministico) l' animismo. Nei culti animistici ogni espressione personale reca con sé lo spirito del costruttore, quello del proprietario e quello delle sue cause materiali. Tali energie restano per sempre nell' oggetto, potendo interagire con la sfera del visibile in vari modi. La psicologia dinamica, da parte sua, analizza ogni atto individuale come se rivelasse simbolicamente l' inconscio. Gli esperti calligrafi, dalle scelte dell' inchiostro, della carta, dal modo in cui si disegna e scrive, spiegano il tipo di persona che si cela dietro queste apparenti casualità. Oriente e Occidente: macchine come noi Data Strategy: quali sono le 3 fasi principali del processo di relazione con il cliente? L' Italia è, secondo le statistiche, tra i Paesi più avanzati nella ricerca in campo robotico, tuttavia sul podio delle Nazioni con maggiore densità robotica ci sono sempre i Paesi Orientali . Perché questa differenza? Esistono ragioni spiegabili attraverso la cultura animistica che contraddistingue tutto l' Estremo Est? Quello che manca all' Internet delle Cose , per essere animismo, è l' anima in senso pieno. È questo che ci rende riluttanti, nell' Occidente, a inserire nella rete sociale le macchine automatizzate , in particolar modo nelle sfere socio-sanitarie? La Cina è collocata piuttosto in basso nella scala della densità robotica . La ragione, secondo il mio punto di vista, è da imputare alle leggi della domanda e dell' offerta. La disponibilità di mano d' opera a basso costo rende l' adozione dei robot poco vantaggiosa. Per il resto, la grande accoglienza di strumenti automatizzati nell' industria e nella sfera sociale in Paesi come la Corea, il Giappone e Singapore può dipendere proprio dall' animismo . Confrontandomi con lo studioso di tali culti Francesco

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 111

[§26367662§] venerdì 26 giugno 2020

Agenda Digitale

Industria 4.0

Baldessari in merito al Giappone e alla robotica , ha concordato con me riguardo al fatto che sia più facile per loro impiegare robot dall' aspetto antropomorfo . Nella nostra società c' è riluttanza ad affidare gli anziani a una macchina. Nella cultura Giapponese, s e il robot possiede un' anima benigna è sicuro delegargli le pratiche di cura , come se fosse un membro umano della famiglia. Durante la pandemia c' è stata un' accelerazione per la proposta e l' adozione dei sistemi robotici . Sono stati declinati in diversi modi, in particolare sono stati impiegati per favorire il distanziamento fisico, la detection di patogeni e l' igienizzazione degli ambienti . Si tratta di un impiego che dovrà essere mantenuto anche nel futuro e non solo negli ospedali. Le pratiche di igiene sono stata un delle conquiste della storia. Hanno garantito una migliore e più lunga speranza di vita a tutti gli individui. Il progresso in questa direzione costituirà un avanzamento nella qualità dell' esistenza stessa. Viene, poi, suggerita l' automatizzazione di alcune pratiche di laboratorio . I biologi, soprattutto ultimamente, devono analizzare tantissimi campioni, con gesti estremamente ripetitivi. Oltre a incorrere molto più probabilmente in una sindrome al pollice delle mani, la reiterazione meccanica di pratiche come queste genera la cosiddetta "cecità da disattenzione" . Sono proprio l' abitudine e l' expertise a lasciare maggiore spazio all' errore. In questo possono venirci in aiuto strumenti automatizzati come i robot. Resistenza ai robot umanoidi Per le aree nelle quali l' uomo regna sovrano, l' intervento robotico può comunque avere un ruolo, eppure in Occidente si fatica ad accoglierlo nella realtà quotidiana. Alla social robotics viene tutt' al più riservato un ruolo fantascientifico , finalizzato a suscitare il solo "effetto wow", così come lo definisce Emanuele Micheli, presidente di Scuola di Robotica. I robot umanoidi , istruiti per effettuare un' accurata sentiment analysis, potrebbero tuttavia rappresentare un sostegno efficace . Certi BES necessitano di stimolazione continua , infatti, in questo momento di distanziamento fisico e di impossibilità a interagire con gli altri, questi soggetti sono incorsi in disagi psicologici piuttosto profondi. I robot , allora, potrebbero essere uno strumento compensativo importante e non solo per questa fase di emergenza. La riluttanza a delegare alcuni compiti ai robot probabilmente deriva dalla nostra maggiore facilità a interpretarli come semplici macchine . Preferiamo adottare robot non umanoidi? In questo modo conserviamo intatta la boria di crederci insostituibili e non sostituiti? La nostra società è individualistica, mentre quelle orientali sono gerarchiche. Ciò significa che in Oriente il tutto è più importante delle parti . Viene prima il processo complessivo rispetto al merito individuale, al contributo di ogni singolo ingranaggio. Per gli orientali è più immediato accettare di inserire sistemi robotici nel modo di produzione , non sentendosi spogliati di una proprietà privata che dal principio non aveva peso. Nella nostra società non applichiamo facilmente i robot per il fatto di non essere disposti a pensarli come esseri animati? In effetti se dovessero commettere un errore non sapremmo a chi dare le colpa . È la punizione (interna ed esterna) che ci consente di fidarci degli altri. La società civile si regge sul Super Ego e sul diritto istituzionalizzato . Il diritto penale punisce chi prova a sfidare quelle regole di solidarietà che rendono stabile un sistema sociale. Ogni volta che la pena è applicata,

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 112

[§26367662§] venerdì 26 giugno 2020

Agenda Digitale

Industria 4.0

anche la rispettiva scala valoriale è ribadita, riconfermando i legami che uniscono le comunità. È per questo che preferiamo un essere umano che sbaglia tantissimo piuttosto che un robot impunibile. Errori umani ed errori robotici Il Medioevo era in parte animistico . L' episodio della scrofa di Falaise è un esempio di come venivano concepiti gli animali. Paradossalmente c' era una tendenza ad attribuire molta più dignità agli animali rispetto a quanto facciamo oggi. Tantissime fonti raccontano di processi, punizioni capitali e ammende imposti ad animali da fattoria, rei di aver commesso qualche misfatto . Il tribunale può essere applicato solo a esseri viventi che hanno meta-coscienza e che dunque possono riflettere sulle azioni. Non è la decisione autonoma a creare la colpa ma la coscienza fenomenica, ossia quella che nell' Occidente definiremmo psyché. Per questo motivo lo sbaglio umano è sempre interpretato moralmente. Per l' IA, invece, proprio a causa della diversa natura delle macchine, l' errore è visto come un' opportunità . Le rete neurali, in base alla differenza tra l' output ottenuto e quello desiderato, correggono i pesi tra le connessioni, perfezionando il loro apprendimento. Colpevolizzare un robot è animismo . In questo culto si parte sempre dalla constatazione della Natura malvagia. Per alleggerire la tensione e la paura del caso, si preferisce pensare che tutto abbia un' anima e che quindi, in linea di principio, si possa intervenire con la magia, rabbonendo gli oggetti. L' intelligenza artificiale prende decisioni autonome, ma ciò non è sufficiente a far sì che si possa pensarla colpevole di un' azione malevola . In una società non animistica come la nostra, l' impiego dei sistemi automatizzati nelle aree di responsabilità è rallentato anche da questi motivi culturali. Non sapremmo come controllare il caso e come giudicare un errore commesso da strumenti a cui, di tradizione, non attribuiamo meta-coscienza. Ulteriore rischio a cui stiamo andando incontro è l' istituzionalizzazione di ogni aspetto del bios . Il processo è iniziato con l' ospedalizzazione della nascita, della morte, della malattia e con la formalizzazione dell' apprendimento. Ultimamente, attraverso i Big Data e i sensori, ogni azione è tracciabile e quantificabile. Mi domando se finiremo per applicare condizioni di verità agli atti illocutori. Iot e wearable: la verità dei sintomi L' espressione "ho male", sosteneva Wittgenstein, non è una proposizione alla quale si possa attribuire il valore di vero o falso. Siccome manca il riferimento, tale asserzione non potrà essere controllabile empiricamente. Allo stesso modo anche le nostre azioni non possono essere vere o false. Le attività sono giudicabili in base al fatto che siano o meno andate a buon fine. Come comportarci, dunque, di fronte a una stringa di parole quali "ho dolore"? Che finalità ha un' esclamazione di quel tipo? Una richiesta di aiuto? Un altro modo per dire "ahia" e per mimare una smorfia di dolore? La certezza di una sensazione la ha solo il soggetto che la prova. Tuttavia, grazie all' esistenza di comportamenti di dolore manifesti (pubblici) e alla somiglianza tra gli esseri umani, è possibile credere che gli altri abbiano la nostra interiorità e che provino il nostro male. Se fossero solo buoni attori? Non c' è modo di saperlo . L' unica strada per uscire dall' impasse è accettare che la verbalizzazione del dolore non sia una proposizione vera o falsa. Non bisogna impegnarsi per verificarla, dato che il riferimento (necessario per applicare il criterio di verificazione) fa parte di un mondo dell' ulteriorità

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 113

[§26367662§] venerdì 26 giugno 2020

Agenda Digitale

Industria 4.0

per noi inaccessibile. La medicina occidentale ha cercato strumenti per misurare la malattia, dandole prova oggettiv a. Quello che accade oggi è che i sensori , resi trasportabili attraverso l' IoT, possano misurare l' intera quotidianità, anche al di fuori degli ospedali. Non vogliamo monitorare la malattia, ma la vita. Non siamo sicuri di stare bene, vogliamo che i sensori e gli algoritmi ci dimostrino che siamo sani. L' IoT sta trasformando la sensazione di malessere in una proposizione vera o falsa. Interpretare in questo modo la percezione del dolore può risvegliare alcuni problemi epistemologici. I sensori possono non essere progettati per cogliere certi fenomeni, eppure non vuol dire che ciò che non è quantificabile non esista. Pertanto se un soggetto provasse uno stato di dolore e il suo wearable gli dicesse che la sua salute è perfetta , dovrebbe convincersi di stare avendo un' allucinazione? Se i sensori non colgono le cause ideogene delle sensazioni di malessere , paradossalmente anche l' idea di trovarsi in uno stato allucinatorio dovrebbe essere interpretata come falsa. La medicina, come sostiene anche il medico oncologo del policlinico di San Martino, Marco Spiccio, è conscia che il dolore sia relativo. Intervengono diversi fattori epigenetici nella sensazione. Se un soggetto appartiene a una cultura meno incline a dimostrare il dolore, interpreterà la percezione dell' algia in modi dissimili dal nostro e addirittura potrà non sentire male, benché un sensore possa sostenere il contrario. I rischi di un mondo iper-controllato Bisogna, dunque, stare attenti a non leggere le azioni e la sensibilità come fenomeni dotati di verità e falsità. Il controllo totalmente razionale del mondo potrebbe addirittura portarci a sostenere un piano eugenetico , imponendoci pochi figli da geni selezionati, così da rispondere alle richieste ambientali, bilanciando artificialmente il rapporto malthusiano tra demografia e risorse. Il determinismo, tuttavia, è solo uno dei modi di pensare alle cose . La comune natura umana giustifica tanto l' universalismo quanto il relativismo : la possibilità di simpatizzare con gli altri dipende dal fatto che siamo tutti esseri umani; il pluralismo dipende dal fatto che siamo unici, creativi e quindi tutti esseri umani . Credere che ci sia un universale umano, fatto, però, di differenze e possibilità di comprenderle, induce ad adottare un approccio tollerante ed empatico , impedendo ogni imposizione culturale. Città resilienti: infrastruttura tecnologica, governance dei dati, valore della comunità @RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 114

[§26367663§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 10 La Nazione Industria 4.0

il libro

L' I.A. e le sue leggi

Ugo Ruffolo ha dedicato un libro ai problemi legali, etici e pratici connessi allo sviluppo dell' intelligenza artiificiale e al ruolo sempre più importante che riveste nella vita moderna. Di chi è la responsabilità in caso di un incidente provocato da un' auto a guida autonoma? Quali loigiche stanno dietro un algoritmo? Come si possono regolare giuridicamente? All' Intelligenza Artificiale possono essere riconosciuti dei diritti? IL libro prova a rispondere a queste e altre domande.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 115

[§26367664§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 17 Italia Oggi Industria 4.0

La Fondazione Carla Fendi in campo nella lotta al Covid-19

GIANFRANCO FERRONI

Aiutare la cultura, come sempre, ma anche le ricerche per studiare terapie sicure ed efficaci contro il Coronavirus. Così la missione della Fondazione Carla Fendi è stata estesa al finanziamento di iniziative nel settore della sanità. In Italia, l' Agenzia italiana del Farmaco ha finora autorizzato 34 sperimentazioni cliniche con diversi farmaci, che sono attualmente in varie fasi di realizzazione: tra queste, ne è stata autorizzata una denominata FibroCov, che vede insieme due istituzioni nazionali il Policlinico Gemelli e l' Istituto Spallanzani, resa possibile grazie al supporto della statunitense FibroGen, produttrice della molecola pamrevlumab, che ha donato il farmaco per lo studio, e dal contributo della Fondazione Carla Fendi, impegnata sul fronte della lotta al Covid-19. Maria Teresa Venturini Fendi, presidente della Fondazione, spiega a ItaliaOggi che «sin dagli inizi della pandemia abbiamo supportato per le impellenti esigenze il Columbus Covid 2 Hospital della Fondazione Gemelli. Ora, augurandoci di aver superato la fase critica, vogliamo guardare al futuro sostenendo l' importante studio di un nuovo farmaco cui il Gemelli e lo Spallanzani stanno lavorando». Il primo paziente è stato già arruolato e una prima analisi dei risultati verrà effettuata dopo l' arruolamento di altre 50 persone. Data l' imprevedibilità dell' evoluzione dell' epidemia, è al momento impossibile prevedere i tempi necessari per il completamento dello studio, che comunque rimarrà attivo per i mesi futuri. «Il sostegno della Fondazione Carla Fendi a questo studio sperimentale rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra enti sanitari e istituzioni private», sottolinea il direttore della Uoc di Pneumologia presso la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs Luca Richeldi, «in altre parti del mondo questa virtuosa interazione è uno dei cardini per lo sviluppo sostenibile di interventi diagnostici e terapeutici innovativi». Nel corso degli anni la Fondazione Carla Fendi ha impegnato energie e risorse in attività di sponsorizzazioni dedicate alle arti, tra le principali il Festival dei 2Mondi di Spoleto, l' Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il Fai e altre iniziative culturali. In modo particolare la fondazione è diventata main sponsor del Festival di Spoleto contribuendo a supportare il cartellone della manifestazione anche con la produzione di eventi culturali che hanno coinvolto importanti personaggi dell' arte, della musica e più recentemente della scienza. In merito alla sua passione per il mondo della ricerca, Venturini Fendi osserva: «Ho fatto studi umanistici

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 116

[§26367664§] sabato 27 giugno 2020

Italia Oggi Industria 4.0

ma amo anche la scienza perché penso che sia una straordinaria forma d' arte per la sua forte componente creativa. Mi affascina molto il lato artistico della ricerca, il guizzo, la scintilla che fa da motore a grandi scoperte che hanno poi enormi ripercussioni nel sociale. E amo la scienza perché ormai è una realtà costante della nostra vita, intelligenza artificiale, robotica, un mondo in rapidissima evoluzione che non dimentica il suo passato ma che vuole e deve pensare al futuro». © Riproduzione riservata.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 117

[§26367665§] venerdì 26 giugno 2020

Agenda Digitale

Industria 4.0

La manifattura dopo il coronavirus: verso l' industrial smart working 4.0

L' emergenza sanitaria ha messo in luce come la digitalizzazione delle operation non sia più un surplus, ma un aspetto fondamentale per garantire la business continuity di ogni settore produttivo. In questo contesto, le tecnologie di Industria 4.0 contribuiscono all' adozione dello smart working anche in ambito manifatturiero

I sistemi industriale e manifatturiero sono stati scossi, come tutta l' Economia italiana, dalla pandemia. Prima con il lockdown, poi con le nuove stringenti normative in termini di distanziamento sociale e sanificazione, la situazione di emergenza ha messo in luce come la digitalizzazione delle organizzazioni, dei processi e delle fabbriche giochi un ruolo chiave nell' affrontare efficacemente situazioni di crisi , dando consistenza, flessibilità e dinamicità ai processi aziendali. Nel linguaggio delle operation, diremmo che la tecnologia cambia ruolo, passa da order winner ad order qualifier ; la tecnologia diventa un must-have per sopravvivere nel contesto di business di oggi e di domani. In questi ultimi mesi, il termine "smart working" ha riempito telegiornali, articoli, quotidiani e talk show, mostrandosi efficace nel garantire la continuità di attività ad alcuni lavoratori. Il concetto infatti nasce pensando a mansioni tipicamente di gestione e "da scrivania". Oggi, invece, cresce la necessità di estendere questo principio anche a ruoli diversi, inclusi quelli di fabbrica. Le tecnologie dell' industria 4.0 giocano un ruolo decisivo in questa direzione e permettono quindi l' inizio dell' era dell' industrial smart working 4.0 . Siamo in un' epoca caratterizzata da continua e sempre più rapida innovazione e cambiamento, lo svolgimento da remoto di mansioni gestionali rimane fondamentale ma potrebbe non essere più sufficiente per un' efficace risposta a situazioni emergenziali, quali l' ondata pandemica di questi mesi. Cresce quindi l' esigenza di ampliare il raggio d' azione di questa modalità di lavoro, applicandola anche a mansioni tipiche della fabbrica. La pandemia ha reso infatti espliciti alcuni bisogni nascosti. Ad oggi, alcune delle aziende più innovative nel settore manufatturiero svolgono attività afferenti alla dimensione del remote monitoring che, come suggerisce il termine, consiste nel monitoraggio di attività di fabbrica rimanendo fisicamente distanti dal processo. Per esempio, si parla di monitoraggio e controllo da remoto di processi di operations quali la gestione e l' avanzamento della produzione, il controllo della logistica interna, la manutenzione e la qualità del prodotto. Il concetto di remote monitoring , come abbiamo potuto vedere in questi ultimi mesi, non è però più sufficiente per garantire la continuità del business in situazioni emergenziali di difficile previsione. Da qui, l' esigenza verso cui si tenderà è quella che viene definita remote execution , ovvero l' esecuzione e non solo il monitoraggio da remoto di attività di fabbrica. Questo sarà possibile grazie a sostanziali piani di innovazione tecnologica ed automazione dei processi industriali. Infatti, i pilastri della

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 118

[§26367665§] venerdì 26 giugno 2020

Agenda Digitale

Industria 4.0

remote execution sono rappresentati dalle tecnologie dell' industria 4.0 quali l' industrial internet of things, big data analytics, cloud computing per la gestione dei dati e cloud manufacturing per l' esecuzione delle attività di produzione, manifattura additiva, robotica autonoma, realtà aumentata, realtà virtuale e modelli di simulazione, 5G e altre tecnologie abilitanti. Il remote monitoring e il remote execution rappresentano quindi i concetti fondamentali per un passaggio verso lo smart working di tipo industriale , che può essere brevemente definito come "un sistema di metodi e tecnologie che permettono la gestione e l' esecuzione dei processi da remoto". Sicuramente lo smart industrial working porterà con sé non solo una grande innovazione dal punto di vista tecnologico ma anche una grande ondata di cambiamento dal punto di vista organizzativo e gestionale della fabbrica e dei suoi lavoratori. Infatti, nuovi indicatori di prestazioni (KPIs) dovranno essere definiti, il layout di fabbrica dovrà essere ripensato, i processi e le competenze dovranno essere riviste e non da ultimo un cambiamento della cultura aziendale dovrà essere implementato. Volendo riportare un esempio concreto a proposito del concetto di industrial smart working , possiamo citare una delle comuni pratiche implementate dalle aziende più innovative. Ci si riferisce all' utilizzo di tecnologie di realtà aumentata e realtà virtuale per il monitoraggio, la manutenzione di macchinari e il test su componenti o prodotti. Questa pratica porta benefici quali la riduzione dei tempi di lavoro e dei costi, un' aumentata facilità di condivisione della conoscenza e, letta in relazione al periodo epidemico attuale, una significativa riduzione del rischio di diffusione dei contagi facilitando il mantenimento della distanza di sicurezza garantendo quindi la continuità del business ed evitando la creazione di affollamenti. L' implementazione di tecnologie di realtà aumentata e virtuale per fini industriali deve essere disegnata ad hoc e richiede tempo e un' attenta analisi del processo produttivo. Assessment as-is : bisogna dapprima conoscere lo stato attuale della fabbrica, capire quali sono gli aspetti organizzativi e manageriali presenti in fase di prima analisi, quali sono le tecnologie adottate e quali sono e come sono organizzati gli spazi fisici attualmente disponibili. Definizione to-be : è importante successivamente confrontarsi con i business leaders per chiarificare gli obiettivi che si mira a raggiungere a fine intervento e per esplicitare raccomandazioni da tenere in considerazione. In questa fase può essere utile fare un sondaggio tra collaboratori per raccogliere i primi consigli e feedback eventualmente presenti. Scelta degli indicatori chiave : è di fondamentale importanza la definizione di indicatori al fine di monitorare l' evoluzione del progetto di adozione dell' industrial smart working, è corretto raccogliere indicatori che misurino il livello di produttività, di qualità, di soddisfacimento dei collaboratori, di condivisione dell' informazione. È fondamentale capire come questi valori stanno cambiano e cambieranno durante l' implementazione del progetto. Definizione di una Roadmap : infine è significativo definire una roadmap delle attività che costituiscono i passi effettivi del cambiamento. La roadmap comprenderà tematiche quali l' adeguamento degli spazi, la formazione di managers e collaboratori, la presenza di nuove tecnologie. Un chiaro piano d' azione è fondamentale per completare il processo di change management.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 119

[§26367665§] venerdì 26 giugno 2020

Agenda Digitale

Industria 4.0

La pandemia, a livello industriale, ha quindi esplicitato una serie di bisogni nascosti, la cui risposta, tra le tante, è rappresentata dal tema dell' industrial smart working. In conclusione, in accordo con la teoria del change management, è importante ricordare come un' efficace trasformazione digitale e quindi anche un' efficace introduzione dell' approccio innovativo presentato in questo articolo, potranno avere luogo solo se il top- management affiancherà ad innovazione tecnologica un intenso programma di formazione del lavoratore.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 120

[§26367666§] sabato 27 giugno 2020

italiaoggi.it

Industria 4.0

Il ministero dello sviluppo economico mette a disposizione 265 mln per acquisti 4.0

Macchinari innovativi scontati

Al via Il nuovo bando che concede contributi a fondo perduto e a tasso agevolato fino al 75% della spesa per consentire l' acquisto di macchinari innovativi per il passaggio ad industria 4.0 o a supporto di modifiche per l' economia circolare

Al via Il nuovo bando che concede contributi a fondo perduto e a tasso agevolato fino al 75% della spesa per consentire l' acquisto di macchinari innovativi per il passaggio ad industria 4.0 o a supporto di modifiche per l' economia circolare. Il decreto direttoriale 23 giugno 2020 dello Sviluppo economico, in corso di pubblicazione, detta le regole per la presentazione delle domande, Il bando se pure a sportello dispone il riparto delle risorse in caso di esaurimento delle stesse in un unico giorno. I fondi ammontano a 265 milioni di euro. La realizzazione del progetto deve essere fatta nei territori delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Obiettivo della agevolazione è quella di incentivare lo sviluppo di programmi di investimento diretti a consentire la trasformazione tecnologica e digitale dell' impresa ovvero a favorire la transizione del settore manifatturiero verso il paradigma dell' economia circolare. Volto agli investimenti indirizzati al piano impresa 4.0. La misura sostiene gli investimenti innovativi che, attraverso la trasformazione tecnologica e digitale dell' impresa mediante l' utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti il piano Impresa 4.0 e/o la transizione dell' impresa verso il paradigma dell' economia circolare, siano in grado di aumentare il livello di efficienza e di flessibilità dell' impresa nello svolgimento dell' attività economica, mediante l' acquisto di macchinari, impianti e attrezzature strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento, nonché programmi informatici e licenze correlati all' utilizzo dei predetti beni materiali. L' intervento agevolativo è stato definito nell' ambito del Programma operativo nazionale «Imprese e competitività» 2014-2020 Fesr per cui permette di attivare risorse comunitarie già stanziate. I soggetti beneficiari coinvolti. Possono beneficiare dell' agevolazione le micro, piccole e medie imprese (Pmi) e i liberi professionisti iscritti agli ordini professionali o aderenti alle associazioni professionali individuate nell' elenco tenuto dal Ministero dello sviluppo economico ai sensi della legge 14 gennaio 2013, n. 4 e in possesso dell' attestazione rilasciata in ottemperanza alla medesima legge. Le imprese possono aggregarsi anche in contratti di rete con un massimo di sei soggetti co-proponenti. In questo caso il contratto deve configurare una collaborazione effettiva, stabile e coerente con gli obiettivi. Le spese ammissibili e le misure limite. Sono ammesse le attività manifatturiere, ad eccezione delle attività connesse ai settori siderurgia, estrazione del carbone, costruzione navale, fabbricazione delle fibre sintetiche, trasporti e relative infrastrutture, produzione e distribuzione di energia, nonché delle relative infrastrutture. Sono inoltre ammesse le attività di servizi alle imprese elencate

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 121

[§26367666§] sabato 27 giugno 2020

italiaoggi.it

Industria 4.0

nell' allegato 3 del decreto ministeriale 30 ottobre 2019. I programmi di investimento ammissibili devono prevedere spese non inferiori a euro 4.0.000,00 e non superiori a euro 3.000.000,00. Devono essere realizzati esclusivamente presso unità produttive localizzate nei territori delle Regioni meno sviluppate, devono prevedere l' acquisizione di tecnologie abilitanti atte a consentire la trasformazione tecnologica e digitale dell' impresa e/o di soluzioni tecnologiche in grado di rendere il processo produttivo più sostenibile e circolare. I beni oggetto del programma di investimento devono essere nuovi e possono riguardare macchinari, impianti e attrezzature strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento, nonché programmi informatici e licenze correlati all' utilizzo dei predetti beni materiali. Il mix di agevolazioni concedibili. Le agevolazioni sono concesse, nei limiti delle intensità massime di aiuto stabilite dalla Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale valida per il periodo 2014-2020, nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato, per una percentuale nominale calcolata rispetto alle spese ammissibili pari al 75%. Il mix di agevolazioni è articolato in relazione alla dimensione dell' impresa. Il finanziamento agevolato, che non è assistito da particolari forme di garanzia, deve essere restituito dall' impresa beneficiaria senza interessi in un periodo della durata massima di 7 anni a decorrere dalla data di erogazione dell' ultima quota a saldo delle agevolazioni. Le agevolazioni sono erogate dall' Agenzia nazionale per l' attrazione degli investimenti e lo sviluppo d' impresa S.p.a. - Invitalia, a cui sono demandate le relative attività istruttorie. Le fasi di presentazione della domanda. L' iter di presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni è articolato in due fasi. La prima prevede la compilazione della domanda, a partire dalle ore 10.00 del 23 luglio 2020. La seconda l' invio della domanda di accesso alle agevolazioni, a partire dalle ore 10.00 del 30 luglio 2020. Le domande di agevolazione pervenute sono ammesse alla fase istruttoria sulla base dell' ordine cronologico giornaliero di presentazione. Le istanze presentate nello stesso giorno sono, considerate come pervenute nello stesso momento, indipendentemente dall' ora e dal minuto di presentazione. @ Riproduzione riservata.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 122

[§26367667§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 35 Italia Oggi Industria 4.0

Il ministero dello sviluppo economico mette a disposizione 265 mln per acquisti 4.0

Macchinari innovativi scontati

Contributi a fondo perduto o mini-tasso fino al 75%

ROBERTO LENZI

Al via Il nuovo bando che concede contributi a fondo perduto e a tasso agevolato fino al 75% della spesa per consentire l' acquisto di macchinari innovativi per il passaggio ad industria 4.0 o a supporto di modifiche per l' economia circolare. Il decreto direttoriale 23 giugno 2020 dello Sviluppo economico, in corso di pubblicazione, detta le regole per la presentazione delle domande, Il bando se pure a sportello dispone il riparto delle risorse in caso di esaurimento delle stesse in un unico giorno. I fondi ammontano a 265 milioni di euro. La realizzazione del progetto deve essere fatta nei territori delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Obiettivo della agevolazione è quella di incentivare lo sviluppo di programmi di investimento diretti a consentire la trasformazione tecnologica e digitale dell' impresa ovvero a favorire la transizione del settore manifatturiero verso il paradigma dell' economia circolare. Volto agli investimenti indirizzati al piano impresa 4.0. La misura sostiene gli investimenti innovativi che, attraverso la trasformazione tecnologica e digitale dell' impresa mediante l' utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti il piano Impresa 4.0 e/o la transizione dell' impresa verso il paradigma dell' economia circolare, siano in grado di aumentare il livello di efficienza e di flessibilità dell' impresa nello svolgimento dell' attività economica, mediante l' acquisto di macchinari, impianti e attrezzature strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento, nonché programmi informatici e licenze correlati all' utilizzo dei predetti beni materiali. L' intervento agevolativo è stato definito nell' ambito del Programma operativo nazionale «Imprese e competitività» 2014-2020 Fesr per cui permette di attivare risorse comunitarie già stanziate. I soggetti beneficiari coinvolti. Possono beneficiare dell' agevolazione le micro, piccole e medie imprese (Pmi) e i liberi professionisti iscritti agli ordini professionali o aderenti alle associazioni professionali individuate nell' elenco tenuto dal Ministero dello sviluppo economico ai sensi della legge 14 gennaio 2013, n. 4 e in possesso dell' attestazione rilasciata in ottemperanza alla medesima legge. Le imprese possono aggregarsi anche in contratti di rete con un massimo di sei soggetti co-proponenti. In questo caso il contratto deve configurare una collaborazione effettiva, stabile e coerente con gli obiettivi. Le spese ammissibili e le misure limite. Sono ammesse le attività manifatturiere, ad eccezione delle attività connesse ai settori siderurgia, estrazione del carbone, costruzione navale, fabbricazione delle fibre sintetiche, trasporti e relative infrastrutture, produzione e distribuzione di energia, nonché delle relative infrastrutture.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 123

[§26367667§] sabato 27 giugno 2020

Italia Oggi Industria 4.0

Sono inoltre ammesse le attività di servizi alle imprese elencate nell' allegato 3 del decreto ministeriale 30 ottobre 2019. I programmi di investimento ammissibili devono prevedere spese non inferiori a euro 4.0.000,00 e non superiori a euro 3.000.000,00. Devono essere realizzati esclusivamente presso unità produttive localizzate nei territori delle Regioni meno sviluppate, devono prevedere l' acquisizione di tecnologie abilitanti atte a consentire la trasformazione tecnologica e digitale dell' impresa e/o di soluzioni tecnologiche in grado di rendere il processo produttivo più sostenibile e circolare. I beni oggetto del programma di investimento devono essere nuovi e possono riguardare macchinari, impianti e attrezzature strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento, nonché programmi informatici e licenze correlati all' utilizzo dei predetti beni materiali. Il mix di agevolazioni concedibili. Le agevolazioni sono concesse, nei limiti delle intensità massime di aiuto stabilite dalla Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale valida per il periodo 2014-2020, nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato, per una percentuale nominale calcolata rispetto alle spese ammissibili pari al 75%. Il mix di agevolazioni è articolato in relazione alla dimensione dell' impresa. Il finanziamento agevolato, che non è assistito da particolari forme di garanzia, deve essere restituito dall' impresa beneficiaria senza interessi in un periodo della durata massima di 7 anni a decorrere dalla data di erogazione dell' ultima quota a saldo delle agevolazioni. Le agevolazioni sono erogate dall' Agenzia nazionale per l' attrazione degli investimenti e lo sviluppo d' impresa S.p.a. - Invitalia, a cui sono demandate le relative attività istruttorie. Le fasi di presentazione della domanda. L' iter di presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni è articolato in due fasi. La prima prevede la compilazione della domanda, a partire dalle ore 10.00 del 23 luglio 2020. La seconda l' invio della domanda di accesso alle agevolazioni, a partire dalle ore 10.00 del 30 luglio 2020. Le domande di agevolazione pervenute sono ammesse alla fase istruttoria sulla base dell' ordine cronologico giornaliero di presentazione. Le istanze presentate nello stesso giorno sono, considerate come pervenute nello stesso momento, indipendentemente dall' ora e dal minuto di presentazione. @ Riproduzione riservata.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 124

[§26367668§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 28 La Repubblica Industria 4.0

Dal 10 al 13 settembre

Socialità è comunicazione ecco il festival di Camogli

DI BETTINA BUSH

GENOVA - Sarà la Socialità il tema centrale della settima edizione del Festival di Camogli, dal 10 al 13 settembre, con la direzione di Danco Singer e Rosangela Bonsignorio: «È la materia viva e pulsante delle nostre società». Da qui è facile passare alla storia, alla conoscenza, al cambiamento, a nuove forme di condivisione, alle grandi sfide globali che riguardano la salvaguardia dell' ambiente, l' utilizzo dell' intelligenza artificiale, la riduzione delle diseguaglianze, aspetti di un mondo accelerato. Si partirà con Gianrico Carofiglio che nella sua lectio parlerà dell' arte della politica, tra coraggio e gentilezza. Sarà lo showman Fiorello a ricevere il Premio Comunicazione. Gigio Alberti, e Claudio Bisio, presenti alla conferenza stampa, hanno parlato del loro spettacolo "Ma tu sei Felice?" con risposte che sorprendono, divertono e fanno riflettere. Oltre cento i nomi confermati, sarebbe giusto citarli tutti, tra questi Franco Cardini, Alessandro Barbero, Serena Bertolucci, Corrado Augias, Piergiorgio Odifreddi, Carlo Cottarelli, Beppe Sala, Stefano Boeri, Marco Bucci, Elsa Fornero, Teresa Ciabatti, Francesco Profumo, Gabriele Galateri, Oscar Farinetti, Evelina Christillin, e la giovanissima Linda Raimondo. Tra i giornalisti, Federico Rampini, Aldo Grasso, Mario Calabresi, Beppe Severgnini, Marco Travaglio, e i direttori Luca Ubaldeschi, Luciano Fontana, e Maurizio Molinari, per Repubblica, che modererà un incontro con i top manager: tra i confermati Antonio Baravalle, ad di Lavazza e Gabriele Galateri di Genola, presidente di Assicurazioni Generali, per analizzare le sfide che le grandi aziende dovranno affrontare per superare con successo l' emergenza del Covid. Protagonisti Dall' alto in basso: lo showman Fiorello, lo scrittore Corrado Augias e il direttore di Repubblica Maurizio Molinari.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 125

[§26367669§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 20 Il Sole 24 Ore Industria 4.0

una nuova politica industriale per avvicinare ricerca e imprese

Fabrizio Onida

Uno stimolante articolo di Marco Bentivogli e Alfonso Fuggetta (Sole 24 Ore del 20 giugno) offre lo spunto per riprendere una riflessione critica sul Piano industria (Impresa) 4.0, dopo quasi due anni di lento (deludente?) decollo delle sue due leve organizzative: l' ampia rete dei Digital Innovation Hub basata sulle rappresentanze territoriali di Confindustria e Unioncamere e la rete nazionale dei Competence Center che fa capo a gruppi di università variamente dislocate nel Paese. Un primo punto fermo: parlando di politica industriale per l' innovazione, va definitivamente superata la contrapposizione fra politiche orizzontali e politiche settoriali. Non basta offrire alle imprese incentivi fiscali e finanziari automatici (come crediti d' imposta e ammortamenti accelerati su investimenti e occupazione), evitando il passaggio da macchinosi bandi ministeriali come quelli che un decennio fa per diverse ragioni finirono a distorcere e insabbiare l' iniziativa per molti versi coraggiosa dell' allora ministro Bersani (Industria 2015). Serve anche costruire pazientemente un sistema efficace di "trasferimento tecnologico" dal mondo della ricerca alle imprese, riducendo al minimo la burocrazia ministeriale e puntando su strumenti agili e flessibili come i contratti di diritto privato fra imprese e pubbliche amministrazioni, con semplici procedure di notifica al Mise. Trasferimento tecnologico che per varie ragioni il Cnr riesce solo molto in parte a realizzare, perché anche bravi ricercatori e docenti puntano a obiettivi di pubblicazioni scientifiche piuttosto che all' accumulo di linguaggio, competenze e capitale umano atti ad accompagnare le imprese nella elaborazione di veri business plan aziendali. Sui profili giuridici amministrativi di un tale disegno, che vanno oltre le mie limitate competenze di economista, rinvio ai gruppi di lavoro in corso presso l' associazione Astrid di Roma presieduta da e Franco Bassanini. Come autorevolmente suggerito da Giorgio De Michelis e Alfonso Fuggetta nel recentissimo saggio Ecosistemi di innovazione e intervento pubblico. Il caso dei Competence Center di Industria 4.0 (Astrid Rassegna, 3, 2020), una efficace politica per l' innovazione industriale deve promuovere la nascita e la crescita di numerosi Technology Innovation Center: una rete territoriale qualificata e accessibile a grandi e piccole imprese, decise a puntare sull' innovazione tecnologica come strada obbligata per essere competitivi sul mercato domestico e sui mercati internazionali. Non mancano modelli organizzativi di riferimento guardando ad altri Paesi europei dotati di strutture solide e sperimentate (come la Fraunhofer-Gesellschaft in Germania, gli Institut Carnot in Francia, il Tno in Olanda, i Catapult Center nel Regno Unito). Ma, operando in scala minore e avendo in mente il tessuto frammentato e vivace delle nostre Pmi, dovremmo

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 126

[§26367669§] sabato 27 giugno 2020

Il Sole 24 Ore Industria 4.0

anche attingere a valide antiche e recenti esperienze in casa nostra, come il Cefriel del Politecnico di Milano (società consortile a r.l. con 130 docenti e professionisti), la Fondazione Bruno Kessler dell' Università di Trento e Rovereto (4.0 ricercatori permanenti), la Links Foundation del Politecnico di Torino con la Fondazione Compagnia di San Paolo. Superare la logica degli incentivi puramente orizzontali è certamente meno foriero di consenso "populista" rispetto alla distribuzione a pioggia di contributi a fondo perduto e di incentivi per espandere e ammodernare gli impianti, ma serve a guardare lontano. Finalizzare l' assegnazione degli incentivi fiscali e finanziari alla presentazione di contratti di ricerca cooperativa cosiddetta "pre-competitiva" servirebbe a ridurre la dispersione in mille rivoli la spesa pubblica a sostegno della ricerca e sviluppo, in Italia tradizionalmente scarsa a confronto con i maggiori Paesi sviluppati. Una moderna politica dell' innovazione industriale può validamente contribuire a intaccare alcuni ben noti mali cronici del nostro apparato produttivo: dallo storico "nanismo" delle imprese che penalizza il loro "potere di mercato" e la conseguente crescita congiunta di salari e profitti, all' insufficiente attrazione e valorizzazione dei migliori laureati e diplomati, al ritardo nella diffusione presso le nuove forze di lavoro di una formazione tecnologica avanzata, al troppo lento ricambio fra imprese decotte e nuove imprese dotate di energia imprenditoriale e intelligenza sul futuro. Per evitare derive opportunistiche da parte di soggetti non preparati, è fondamentale che tali contratti prevedano un robusto concorso finanziario da parte delle imprese partecipanti (per almeno un terzo del programma di spesa pluriennale), accanto all' erogazione degli incentivi fiscali e finanziari a carico di Stato e Regioni, nonché alle risorse umane e di laboratorio degli istituti universitari che a loro volta attingono a progetti di ricerca europei o internazionali, Va infine ricordato che la politica industriale di cui parlo, ben presente nelle esperienze prima citate nei maggiori Paesi europei, non cela alcuna nostalgia di vecchi e fallimentari "piani di settore" disegnati a tavolino nelle stanze ministeriali e tanto meno vuole riproporre l' infausto modello di uno "Stato imprenditore" con cui la politica entra a gamba tesa nelle decisioni di investimento delle imprese private e impone criteri di appartenenza partitica alle nomine di amministratori e manager delle imprese a capitale pubblico. Bisogna invece aprire un serio dibattito su uno Stato non solo regolatore ma anche all' occorrenza partner del migliore capitalismo privato chiamato a rispondere alla sfida del coronavirus. [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 127

[§26367670§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 16 Il Sole 24 Ore Industria 4.0

SCANDALI

Wirecard scuote la Germania, Bruxelles indaga sui controlli

La Commissione Ue chiede all' Esma di accertare cosa è andato storto nei controlli Sotto accusa BaFin, la Consob tedesca: inchiesta da chiudere entro il 15 luglio

Isabella Bufacchi

FRANCOFORTE Il clamoroso "buco" da 1,9 miliardi nei conti di Wirecard, uno dei grandi player mondiali del fintech specializzato nella fornitura di servizi di pagamenti elettronici su scala globale, è una presunta frode plurimiliardaria che si sta allargando, divenendo una voragine nella rete dei controlli delle autorità di vigilanza tedesche e una falla nelle maglie della supervisione del mercato dei capitali europeo. Una «vergogna» per la Germania che rischia di danneggiare la reputazione e l' affidabilità della piazza finanziaria europea. Il più grande scandalo che abbia mai investito una società quotata alla Borsa di Francoforte appartenente alla rosa prestigiosa dei titoli Dax ha così valicato i confini del mercato tedesco ed è arrivato a Bruxelles. La Commissione Ue ha mosso ieri i primi passi per vederci più chiaro, avviando un indagine sull' operato dell' organo di controllo tedesco BaFin: una mossa senza precedenti. E la cancelliera Angela Merkel, fino a ieri silente, ha espresso preoccupazione tramite il suo portavoce. In un tweet, il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, ha fatto sapere di aver «chiesto all' Esma (European securities markets authority che è l' autorità europea di supervisione dei mercati dei capitali) di avviare un' indagine preliminare su cosa è andato storto nel caso di Wirecard. Abbiamo anche chiesto loro di fissare una possibile via per procedere. La società quotate devono essere supervisionate con efficacia dalle autorità nazionali competenti». Il rapporto Esma dovrà essere pronto entro il 15 luglio, come richiesto dalla Ue. Questa iniziativa forte accresce l' imbarazzo di BaFin, dopo che il presidente Felix Hufeld si era già espresso in termini di «vergogna» e di «disastro». Il portavoce della cancelliera Steffen Seibert ha detto che il caso è «preoccupante», «le debolezze dei meccanismi di controllo, dove emergono, devono essere sanate per evitare di danneggiare la Germania come piazza per l' industria finanziaria». Ma non è solo Francoforte a tremare. «BaFin è l' organo di vigilanza sui mercati. È la Consob tedesca. Ma non ha utilizzato i suoi poteri di controllore per garantire la trasparenza e la correttezza delle informazioni che Wirecard ha dato agli investitori. Ha la responsabilità di verificare la correttezza della condotta delle società controllate mentre invece si è limitato a bloccare temporaneamente lo short selling su Wirecard quando avrebbe dovuto controllare che le informazioni nel bilancio fossero corrette -, ha detto al Sole24Ore Ignazio Angeloni, ex- membro del Consiglio di Vigilanza Bce/Ssm e ora senior fellow della Harvard Kennedy School. - È un problema generale, che investe la cultura del business e

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 128

[§26367670§] sabato 27 giugno 2020

Il Sole 24 Ore Industria 4.0

il modo di esercitare la funzione del regolatore. E può essere anche un problema di adeguatezza delle regole. Certamente ora lo scandalo investe non soltanto la piazza finanziaria tedesca ma indirettamente anche la credibilità di tutta l' Europa, in un momento in cui stiamo spingendo per la creazione del mercato unico europeo dei capitali». Wirecard, che ha richiesto l' avvio di una procedura di insolvenza, era famosa fino a qualche giorno fa per essere la start-up fintech che nel suo anno di gloria, 2018, ha scalzato Commerzbank dal Dax. Fondata nel 1999, nel 2008 aveva un fatturato di 200 milioni mentre le vendite, stando alla ricostruzione di Handelsblatt, sono schizzate da 271 milioni nel 2010 a 2 miliardi nel 2018. Nel 2005 le azioni Wirecard valevano 1,20 euro, nel 2018 hanno toccato il massimo di 191. Ma anche i debiti della società, guidata fino allo scorso venerdì dal ceo e fondatore austriaco ex- KPMG Markus Braun, sono lievitati da 260 milioni nel 2010 a 3,9 miliardi nel 2018. I profitti Wirecard sostiene di farli intermediando i pagamenti con carte di credito con tutti i mezzi più avanzati tecnologicamente fino all' Intelligenza artificiale, tramite una piattaforma di servizi fintech e una rete di centinaia di controparti "terze" disseminate nei Paesi dove non ha licenza. Fatturato e utili sarebbero stati generati dalla mole di queste intermediazioni, con un' attività di credito sottostante. Wirecard aveva infatti una sua banca per le transazioni europee. Braun sostiene che il suo gioiello è stato vittima di una frode e respinge tutte le accuse, da falso in bilancio a insider trading. Il revisore EY non ha certificato il bilancio 2019 non avendo trovato traccia dei conti Wirecard presso due banche nelle Filippine dove si sarebbero dovuti trovare i 1,9 miliardi, che ora «quasi certamente non esistono». Ma da diversi anni le attività in Asia e in Medio Oriente di Wirecard sono stati additate come opache. Tanto da divenire oggetto di inchieste del Financial Times che hanno gridato allo scandalo, senza però riuscire a farsi sentire da BaFin se non per scatenare misure restrittive contro gli speculatori che vendono allo scoperto. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 129

[§26367671§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 39 Corriere della Sera Lavoro e Previdenza

Paolo ROTELLI GRUPPO SAN DONATO

«Sanità, noi a disposizione del Paese Nell' emergenza siamo stati in prima linea»

«Il sistema misto pubblico-privato si conferma un' eccellenza». Maroni, Valeri e Cohen entrano nei consigli

SERGIO BOCCONI

«Siamo stati in prima linea nel servizio sanitario che ha combattuto il covid-19. Abbiamo fatto squadra. E ora, terminata la "fase bellica", possiamo esserlo ancora per recuperare anche quella parte di "vita ordinaria" della salute interrotta dalla pandemia. Ma è necessario cambino alcune regole». Paolo Rotelli è vicepresidente del gruppo San Donato, il primo polo privato della sanità italiana, dopo che nel 2012 ha acquisito il San Raffaele, con 1,6 miliardi di fatturato, 4,7 milioni di pazienti all' anno, oltre 5 mila medici e 5 mila posti letto. In prima linea contro il covid, come? «Fra ospedali e ambulatori le nostre 44 strutture sono localizzate prevalentemente in Lombardia. La zona più colpita. Agli inizi di febbraio abbiamo avuto la percezione si stesse diffondendo un' influenza: nessuno si sarebbe immaginato pandemia e lockdown. Dopo la metà di febbraio ci arrivano voci di una situazione catastrofica negli ospedali di Lodi e Crema. Subito mettiamo a disposizione 15 nostri medici specializzati in terapia intensiva, una task force guidata dal responsabile del San Raffaele, Alberto Zangrillo. Persone esperte e "allenate": mantenere in vita e in condizioni di poter recuperare le persone intubate e sotto la pressione di quelle macchine è una sfida quasi impossibile. Lui mi chiama e dice: "Paolo, non puoi immaginare cosa ho visto. Sembra una guerra, ci sono ovunque pazienti ventilati, che stanno morendo, e non sono tutti anziani". Abbiamo capito cosa dovevamo fare». Cosa? «La sanità lombarda è eccellente, ma i tempi di reazione nel pubblico sono più lenti rispetto al privato: pesa la "burocrazia". Perciò ci siamo mossi per ridurre la pressione sugli ospedali, arginare l' ondata di virus e permettere alle strutture pubbliche di avere il tempo per riorganizzarsi. Abbiamo portato i pazienti più critici anche da altri ospedali al San Raffaele. Siamo riusciti a farlo perché abbiamo lavorato come un gruppo, una squadra. Il 5 marzo curavamo 300 pazienti covid, il 26 2 mila e in aprile abbiamo toccato picchi superiori. Ora sono 33, 4 dei quali in terapia intensiva. Noi rappresentiamo il 12% del sistema sanitario pubblico lombardo (pubblico perché le nostre prestazioni all' 80% sono finanziate dallo Stato, il resto dai pazienti o fondi sanitari privati), durante l' epidemia abbiamo preso in carico il 16%. Un impegno che, pur con la chirurgia ferma, ha voluto dire in marzo-aprile 12 milioni di uscite di

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 130

[§26367671§] sabato 27 giugno 2020

Corriere della Sera Lavoro e Previdenza

cassa in più per personale e fornitori. E oggi siamo di fronte a un' altra sfida». Quale? «In 3 mesi il sistema sanitario non ha potuto evadere il 25-30% delle prestazioni chirurgiche e ambulatoriali. Ci mettiamo a disposizione per recuperare anche quelle che il pubblico non può essere in grado di eseguire in tempi brevi per minore flessibilità delle strutture». Margini "privati" inclusi, no? «Sui "margini" privati va chiarita una cosa: agli ospedali pubblici gli investimenti vengono finanziati a parte, in conto capitale. Noi con le tariffe per le prestazioni eseguite dobbiamo finanziare tutto, con un' eccezione: la parte di spese per la ricerca destinata agli Irccs, gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico. Il piano industriale prevede, dopo i 700 milioni impiegati per salvare il San Raffaele, 800 milioni di investimenti in 5 anni. Ebbene, siamo a disposizione per prendere in carico servizi che è giusto ed equo il cittadino possa ricevere dal servizio sanitario pubblico. Ma c' è un problema: dal 2012 le normative di spending review hanno introdotto tetti di finanziamento-produzione che hanno ridotto i budget, mentre le richieste di cura sono aumentate del 2% l' anno. Nel 2019 siamo andati oltre il tetto delle prestazioni per cittadini di altre regioni per 9 milioni, che non ci saranno rimborsati. Cosa dovremmo fare noi, con strutture e capacità, per partecipare alla fase di recupero del servizio pubblico inevaso? Aumentare le prestazioni private e allungare le liste di attesa nell' erogazione pubblica? Non sarebbe coerente con la nostra mission né con i nostri principi etici. Chiediamo la possibilità di onorare le richieste che ci vengono fatte in modo tempestivo». Non pensa che dopo il covid sulla sanità lombarda vadano almeno fatte riflessioni? «Continuo a ritenere che il mix pubblico-privato della sanità lombarda, che costa meno del 5,5% del Pil della regione contro una media nazionale del 6,8%, sia il miglior sistema sanitario al mondo. E non è una scelta della politica bensì dei cittadini, che per un terzo delle richieste si affidano al privato accreditato». I dati sul covid non sembrano promuovere un' eccellenza. «I dati della Lombardia sono in linea con quelli di aree metropolitane europee comparabili come Ile-de-France, Londra, Catalogna. Le zone più aggredite dal virus sono le più produttive, con le maggiori interazioni per motivi di lavoro. Siamo nella media nei 40 e 70 giorni dallo scoppio dell' epidemia, con un dato che nell' intero periodo è solo lievemente peggiore per ragioni di età: in Lombardia le persone fra 70 e 79 anni e sopra gli 80 sono in percentuale il doppio rispetto a Londra o alla Catalogna, il 30% in più rispetto a Madrid o Stoccolma. E il caso Rsa purtroppo si è verificato ovunque».

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 131

[§26367671§] sabato 27 giugno 2020

Corriere della Sera Lavoro e Previdenza

Confermate piano industriale, internazionalizzazione e prospettive di quotazione? «Confermiamo gli investimenti. Diciamo che preferiamo concentrarci sulle esigenze del nostro Paese. Borsa? Non cancelliamo alcuna opzione. Nei cda dei nostri ospedali abbiamo rafforzato competenze legate a territorio e finanza-assicurazioni in previsione anche di un' apertura al mercato: l' ex ministro entra nel board degli Istituti clinici Zucchi, e in quello del San Raffaele il ceo di Axa Italia Patrick Cohen e l' ex ceo di Deutsche bank Italia Flavio Valeri». In che fase del Covid siamo ora? «Siamo più sereni, anche di fronte al rischio di una seconda ondata. Confidiamo non si ripeta la pressione sui reparti di terapia intensiva e che, anche senza vaccino, nuovi protocolli di cura, molti realizzati grazie ai nostri studi, possano dare buone probabilità che un paziente, preso ai primi sintomi, non si aggravi».

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 132

[§26367672§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 7 Il Sole 24 Ore (Plus) Lavoro e Previdenza

A chi è adatto il piano fai-da-te

La massima flessibilità consente di rivedere la strategia per strada

Il tema previdenziale sarà centrale dei prossimi decenni. La copertura pensionistica tradizionale è sempre più stretta e le forme integrative diventano un imperativo. Coloro che non hanno forme previdenziali complementari, possono sempre crearsi un piano fai-da-te, un tradizionale piano di accumulo di medio e lungo termine che non può beneficiare dei vantaggi fiscali dei fondi pensione (si veda altro pezzo in pagina). Il piano fai- da-te può avere comunque i suoi vantaggi almeno su due fronti: quello dei costi e quello della flessibilità. Un piano di accumulo, fornito oramai da molti intermediari, ha dei costi fissi ridotti, con le quote periodiche che possono costare anche meno di un euro. Poi ci sono le commissioni, che posso essere tenute sotto l' 1% grazie all' impiego di Etf ad esempio. Tutto questo nel lungo periodo porta dei vantaggi che possono risultare competitivi anche verso il fondo pensione (che beneficia dei vantaggi fiscali), qualora quest' ultimo facesse ricorso a strumenti più onerosi in termini commissionali. Il secondo vantaggio è quello della flessibilità. Un piano fai-da-te può essere interrotto in qualsiasi momento e quindi può essere maggiormente adatto a coloro che non sono certi nel voler impegnarsi per un periodo medio-lungo. Questa opportunità può rivelarsi anche un boomerang perché può far desistere il risparmiatore dal continuare un piano che è importante per il suo futuro. Il rischio è che non appena si forma un gruzzoletto si spenda subito. I fondi pensione invece hanno dei meccanismi di riscatto anticipato legato a particolari condizioni (acquisto prima casa, problemi lavorativi, etc.). © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 133

[§26367673§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 45 Corriere della Sera Lavoro e Previdenza

Addii Scomparso il cantautore nato in Laguna da famiglia trapanese. Da anni viveva nel Paese caraibico

Alberto D' Amico la voce che univa tre acque: Cuba, Venezia e la Sicilia

Nei brani c' era il suo amore per la Serenissima

GIAN ANTONIO STELLA

«Bruciatemi. E il mio corpo appena arso sia lasciato disperdere; perché niente, neppure la cenere, vorrei avanzasse di me...». Così lasciò scritto, in un foglietto spiegazzato, Luigi Pirandello. Pensava, par di capire, al mare davanti a Girgenti. Macché, finì tutto in una surreale disavventura pirandelliana troppo lunga da raccontare. Mezzo secolo prima Garibaldi aveva manifestato una volontà simile: esser bruciato su una «pira di legni di agaccio, lentischio, mirto». Dopo di che le ceneri sarebbero state raccolte in un' urna di granito «dietro il sarcofago delle nostre bambine sotto l' acacia che lo domina». Seconda versione, avvalorata dai nipoti: «Le mie ceneri saranno sparse sul mare di Caprera». Macché: per ragioni di Stato lo imbalsamarono e imprigionarono, amato ma recluso, in un mastodontico sepolcro di pietra. Anche Alberto D' Amico, il cantautore e poeta veneziano morto giorni fa in un lontano ospedale cubano, voleva essere cremato. Per le sue ceneri, però, aveva immaginato un destino ancora più sconfinato del mare sottocasa. Sognava che fossero disperse nelle tre acque sacre della sua vita. Quelle blu di Trapani aperte verso le Egadi. Quelle verdi della serenissima Laguna. Quelle turchesi di Cuba, dove anni fa aveva scelto d' andare a vivere e risposarsi coltivando le nostalgie e i rapporti con figlie e amici grazie a ripetuti ritorni. «Era un po' rustego», ricorda l' amico Virgilio Biscaro, «Quando tornava da Santiago me lo faceva sapere lasciandomi dove sapeva il mozzicone di un Habana». Aveva tre patrie, D' Amico. Uno dentro l' altra come una matrioska , direbbe Claudio Magris. La prima era appunto l' antica Drepanon siciliana, patria del padre e della madre che nel '43, sotto i bombardamenti anglo-americani, decisero di scappare e dopo un viaggio di tre giorni durissimo (anche perché lei era incinta) arrivarono a Venezia, dove il fratello di papà lavorava in Polizia (l' avrebbero ribattezzato affettuosamente in famiglia «Zio Carica») e dove lui, Alberto, sarebbe nato alla fine di ottobre. Una culla fenicia, cartaginese, sicula che mai avrebbe tradito, passando liscio liscio da un dialetto all' altro, dal «cuscusu cu pisci» alle «sarde in saor». Perfino due Giudecche univano le sue anime. L' antica Giudecca trapanese, e la più famosa (anche se non è certa l' etimologia) Giudecca veneziana. Dove crebbe giocando tra vicoli e campielli e si mise a scrivere canzoni bellissime prima che il turismo di massa trasformasse in un grand hotel Hilton perfino il Molino Stuky, che sfamava (male) tanti giudecchini. «Giudeca nostra abandonada», la chiama Alberto: «Le scole co 'e pantegane,/ 'e case sensa gabineto/ e quando ti te buti in leto/ te sogni sempre de lavorar». Tema ripreso in canzoni struggenti come Cavàrte

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 134

[§26367673§] sabato 27 giugno 2020

Corriere della Sera Lavoro e Previdenza

dal fredo , sull' aspirazione minima e impossibile di togliere la famiglia dagli incubi invernali: «Cavàrte dal fredo, dall' umidità/ dai muri bagnài, dal letto geà/ portarte distante, fora de qua/ trovarte una casa, la comodità/ tre stanse col bagno e 'l termosifòn/ e tanta acqua calda, che 'a vien co ti vol/ scaldarte i pìe, scaldarte le man/ xe longo l' inverno,/ no basta el me fià!». Sono gli anni a cavallo tra i Sessanta e i Settanta. Anni ribelli, di eskimo, assemblee, lotte operaie soprattutto dopo il piano regolatore del 1962, così cieco sui rischi per l' ambiente: «Nella zona industriale di Porto Marghera troveranno posto prevalentemente quegli impianti che diffondono nell' aria fumo, polvere o esalazioni dannose alla vita umana, che scaricano nell' acqua sostanze velenose, che producono vibrazioni e rumori». Infame. La sua poetica urbana, ha scritto Gualtiero Bertelli che con Luisa Ronchini diede vita al Nuovo Canzoniere Popolare Veneto, del quale Alberto fece parte, raccoglieva «un campionario di umanità» composta «da vite al limite, da giochi infantili crudeli, da pianti adulti tra le mura di un carcere». E su tutto Venezia. La Venezia delle guerre ai Turchi recuperata da un antico testo e musicata con note dolenti: «Varda che barca/ che barca de soldai/ che passa/ con la bandiera e l' arme/ la va la giovinessa/ la va in alto mar/ verso l' oriente, verso l' oriente/ a far la guera par/ le tere sante» con mogli e morose a casa in pena, «Maria, Maria del mar/ fame la grassia/ fame la grassia/ che il mio ben/ mio ben torna a Venessia...». La Venezia di Santa Maria della Salute, una Maria così vicina, stretta, di famiglia che in altro canto, sulla peste del 1630 e l' edificazione della Basilica, D' Amico la chiama con devozione popolare mamma: «Mama Madona dei venessiani/ Ti te ricordi secoli fa/ L' ambasciatore dei mantovani/ A giugno 'a peste el n' à portà/ Ti te ricordi, Mama, i morti/ Grumi de sangue marsi al sol/ I gh' emo brusài e po' coverti/ Co la calsina a mo' de nisiol» La calce come lenzuolo. Pochi hanno amato Venezia quanto D' Amico. La sua stessa canzone più famosa («Ariva i barbari a cavalo/ i ga do corni par capelo/ xe 'na valanga che se buta/ i ga la fame aretrata/ i ga brusà tuto l' Impero/ scampemo che i ne vol magnar...») sfocia dalle paure antiche a quelle nuove e anticipatrici di altre sciagure come lo spopolamento e l' arrivo di nuovi barbari e nuove maree: «Scampemo, scampemo no ghe xe più lavoro/ Venessia a poco a poco deventa un cimitero...». Con uno spettro: «Luisa no te digo, co riva l' aqua alta/ el sangue se gela, el cuor me se rebalta/ Co sona 'a sirena me meto i stiva' i/ e maledisso sta acqua che no se suga mai...». Spettro già visto: nel Polesine del 1961 e sul Vajont nel 1963. Due alluvioni diverse unite in una canzone dolorosa, dove l' acqua è sorgente di vita e portatrice di morte: «Xe sta 'na note che 'l Signor/ ga avudo un palpito de cuor/ el monte Toc se ga spaca',/ el lago in cielo xe rivà... » Si intitola Aqua , quella canzone. E quello è stato il suo spazio di vita, di amore e di musica. L' acqua che divide, l' acqua che unisce le tre isole: da Trapani a Venezia, da Venezia a Cuba. Sarebbe davvero bello se la burocrazia, stavolta, lasciasse che le ceneri di un uomo libero fossero sparse dove lui voleva.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 135

[§26367674§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 17 Il Sole 24 Ore Lavoro e Previdenza

AUTOSTRADE

Brebemi, fuori Intesa entra il gruppo australiano Ifm

Nel passaggio di controllo alla società attribuito un valore oltre i 2 miliardi

Carlo Festa

Riassetto azionario per il gruppo Brebemi, l' autostrada che collega Milano, Bergamo e Brescia. Aleatica, piattaforma infrastrutturale iberica controllata dal colosso degli investimenti australiano Ifm, ha infatti conquistato le autostrade del Nord, A35. Il gruppo spagnolo ha sottoscritto con il principale azionista, Intesa Sanpaolo, un accordo per l' acquisizione di tutte le partecipazioni in Brebemi e nella controllante Autostrade Lombarde. In base a tale accordo, Aleatica, interamente controllata da Ifm Global Infrastructure Fund, che vanta circa 1.350 chilometri di strade in Australia, Nord America, Sud America e in Europa, acquisirà una partecipazione in Brebemi pari allo 0,0542% e una partecipazione del 55,78152% in Autostrade Lombarde. Complessivamente circa il 56 per cento. L' operazione prevede altresì il subentro da parte di Aleatica in tutte le interessenze economiche detenute da Intesa Sanpaolo. Per l' istituto guidato da Carlo Messina, che ha sviluppato le autostrade A35 in questi anni, si tratta di un asset non strategico. Il closing è soggetto, tra l' altro, all' espletamento della procedura di prelazione statutaria. Dal punto di vista industriale, l' accordo segna l' ingresso di un gigante degli investimenti, come Ifm, in Italia. Si tratta di uno dei maggiori investitori al mondo con circa 90 miliardi di euro di masse gestite, in particolare nel settore infrastrutturale. Tra i sottoscrittori di Ifm ci sono grandi fondi pensione e assicurazioni. L' ingresso di Aleatica in Italia, amplia invece la dimensione globale del suo portafoglio che raggiunge 20 asset infrastrutturali in sei Paesi, per un totale di 15 strade a pedaggio. Per quanto riguarda Brebemi, opera sulla base di un contratto di concessione di lungo termine che scade nel 2040. L' operazione (che ha visto come advisor Bonelli Erede e Goldman Sachs perAleatica e Banca Imi e Pedersoli per Intesa Sanpaolo) è stata negoziata in esclusiva per diversi mesi, prima che scoppiasse l' epidemia da Covid-19. Ifm, assieme a Aleatica, ha deciso di fare il suo ingresso nel Paese con un investimento di lungo termine in una delle aree più ricche del Nord Italia. La transazione, che è appunto iniziata prima del lockdown, è terminata senza particolari differenze in termine di prezzo e valutazioni rispetto a quanto pattuito all' inizio delle negoziazioni: segnale che Ifm punta su un pieno recupero economico del Nord Italia, terminata l' emergenza sanitaria, e sul valore dell' asset. Probabile che questa acquisizione sia la prima di una serie che il fondo australiano Ifm ha intenzione di fare in Italia in futuro. L' operazione ha un valore d' impresa superiore ai 2 miliardi di euro,

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 136

[§26367674§] sabato 27 giugno 2020

Il Sole 24 Ore Lavoro e Previdenza

compresi debiti per 1,9 miliardi che erano stati rinegoziati da Intesa Sanpaolo a fine 2019, spostando la scadenza in avanti fino al 2038. L' operazione prevede anche che venga confermato l' attuale management, a cominciare dal presidente Francesco Bettoni. Dal punto di vista dell' assetto azionario ci potrebbero essere futuri ritocchi. Intesa Sanpaolo cederà infatti il suo 56% di Autostrade Lombarde, controllante (all' 80%) di Brebemi. Il restante 44% fa attualmente capo a un azionariato diffuso, suddiviso tra una ventina di soci sia privati sia pubblici. È probabile che, una volta ottenute le necessarie autorizzazioni (a cominciare dalla notifica per superare i paletti della golden power governativa), Aleatica possa pensare ad acquisire anche le restanti quote azionarie, in mano ai piccoli soci di Brebemi, in modo da arrivare al pieno controllo. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 137

[§26367675§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 7 Il Sole 24 Ore (Plus) Lavoro e Previdenza

Come scegliere tra beneficio fiscale e peso degli oneri

La deduzione fino a 5.164 euro annui ha un grande vantaggio ma spesso viene eroso dai costi di fondi e Pip

Pagina a cura di Andrea Gennai

La necessità di dotarsi di forme di previdenza "di scorta" è avvertita da molti giovani e non. Quando però si arriva a scegliere concretamente la formula da cucirsi addosso le cose si complicano. Ci sono molti aspetti da valutare a partire dal fatto che il lavoratore aderisca o meno già a un fondo di categoria. Se il risparmiatore vuol costruirsi uno strumento ad hoc occorre valutare in primis i costi. «In orizzonti di medio e lungo termine - spiega Andrea Rocchetti, Head of investment advisory di Moneyfarm - possono fare una grande differenza. Su un orizzonte di 10 anni i Pip azionari e bilanciati hanno costi annui superiori al 2% mentre i fondi aperti si posizionano al di sotto. Il fattore dei costi incide ovviamente sulle performance complessive». Il risparmiatore deve farsi un po' di conti o avvalersi di un professionista. C' è poi il tema fiscale (i versamenti deducibili fino a 5.164 euro annui) che rappresenta una delle principali differenze tra gli strumenti della previdenza complementare e altri investimenti finanziari come il classico piano di accumulo "fai-da-te" con strumenti del risparmio gestito. «Abbiamo fatto una simulazione - continua Rocchetti - su un lavoratore con 40mila euro di reddito che versa 150 euro mensili in un Pip bilanciato al costo annuo dell' 1,4%, vale a dire il costo complessivo ed effettivo della nostra soluzione previdenziale (Isc a 10 anni). Negli ultimi 10 anni, chi avesse seguito questa strategia, avrebbe accumulato un montante di circa 23mila ai quali si aggiungono circa 5.200 euro di beneficio fiscale, vale a dire circa il 20% dell' intero montante. Imposte non pagate che rappresentano un vantaggio indubbio». Infine gli strumenti complementari hanno una tassazione più vantaggiosa rispetto al risparmio tradizionale. C' è da dire che la previdenza complementare ha i suoi vincoli, che consentono di poter riscattare le somme investite prima del momento del pensionamento solo in casi particolari. È proprio qui che il compito del consulente diventa cruciale: aiuta l' investitore a comprendere il senso di ogni tipo di investimento e a perseguirne gli obiettivi con costanza, compreso quello previdenziale. «Chi necessitasse di più flessibilità - conclude Rocchetti - può sempre puntare su un piano di accumulo su strumenti del risparmio gestito che non offre però i medesimi vantaggi fiscali (si veda altro pezzo in pagina, ndr)». Tra i consulenti il tema della pensione complementare è prioritario in questa fase storica. «Noi consulenti - spiega Fabrizio Taccuso, consulente finanziario autonomo - dobbiamo sensibilizzare

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 138

[§26367675§] sabato 27 giugno 2020

Il Sole 24 Ore (Plus) Lavoro e Previdenza

i cittadini su questo tema strategico. Quando parliamo di previdenza integrativa la variabile fondamentale da considerare sono i costi. Meglio decisamente il fondo pensione aperto rispetto al Pip. Oggi si trovano fondi pensione molto competitivi con commissioni sotto l' 1% a fronte di Pip che sfiorano il 3-4%: nel lungo termine si tratta di differenze abissali, che possono abbatterti anche del 40% la rendita finale». In questi programmi di lungo termine il fattore tempo è fondamentale, anche con piccole cifre. Ci sono poi soluzioni personalizzate. «Per coloro che hanno dotazioni economiche più ampie - continua Taccuso - si possono studiare contenitori ad hoc. Si tratta di strumenti che hanno la filosofia delle unit linked, realizzati con un broker come controparte e che riescono ad avere basse commissioni oltre a due importanti vantaggi. In primis acquistare i fondi in classe istituzionale, che costano molto meno rispetto al retail, e poi garantiscono la massima efficienza fiscale essendo le plusvalenze tassate solo all' uscita e questo valorizza al massimo il principio dell' interesse composto». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 139

[§26367676§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 2 Il Sole 24 Ore Lavoro e Previdenza

verso la conta dell' ops

Da BlackRock fino a Parvus, il giallo del 5% dell' ex popolare

Doppio faro di Consob e della Procura sulla quota poi finita a Mercadante

Simone Filippetti

LONDRA Da almeno cinque anni, uno spettro si aggira non per l' Europa ma per Piazza Affari: è il 5% di Ubi Banca, una quota non grande ma decisiva, oggi che l' istituto è finito nel mirino di Intesa. Questo 5% è il pacchetto fantasma, nel senso che da tempo una quota del 5% di Ubi compare e scompare tra gli azionisti, ma nessuno sa chi sia l' intestatario. Tutto inizia a metà ottobre 2015: BlackRock, colosso mondiale del risparmio, compare tra gli azionisti di Ubi - come di altre banche italiane - con una quota del 5% che viene definita gestione indiretta. Il mega fondo americano ha in mano quelle azioni per conto di qualcun altro: chi sia non si sa. Come oggi non si sa per conto di chi il fondo Parvus gestisca il suo 8,6%. La cosa certa è che pur non essendo una partecipazione di peso, il pacchetto era stato distribuito tra 13 fondi diversi, che andavano dall' Australia al Giappone al Canada, ognuno con una quota microscopica. Uno dei fondi a cui era stata assegnata una quota di Ubi è BlackRock manager Uk. Ma BlackRock non è altro che la nuova vita di Merrill Lynch Investment Manager (Melim), la divisione di risparmio gestito della grande banca d' affari americana: Melim viene venduta nel 2006 dalla casamadre al gruppo BlackRock. Edoardo Mercadante, all' anagrafe anche Luigi e Raphael, è forse l' ultimo anello, come gestore conto terzi, di una catena iniziata anni prima? Il curriculum di Mercadante si incrocia con quello di BlackRock. Sbarcato a Londra nel 1992 dove, dopo una laurea in Vaticano alla Pontificia Università Gregoriana, consegue un MBA nel 1993 e poi diventa analista finanziario certificato (CFA) nel 1995. Inizia subito a lavorare: l' anno del master entra in Mercury Asset Management. È un grosso colpo per un neo- dottorato: Mercury era all' epoca il più grosso gruppo di risparmio gestito nel Regno Unito, addirittura quotato in Borsa. Dopo soli tre anni lì, Mercadante si ritrova addirittura a sbarcare in Merrill Lynch: Mercury viene venduta a Merrill e Mercadante viene assunto in quella che allora era la seconda banca d' affari del mondo. Nel 2003, il gruppo tedesco E.On affida all' allora Melim il proprio fondo pensione, da 50 milioni di euro: il gestore scelto è proprio Mercadante. Sono briciole rispetto ai 1.100 miliardi di dollari che allora Melim aveva in affidamento, ma è anche segnale di una fiducia per un neoarrivato che nel 2004 sale ancora: diventa il responsabile del fondo Small Cap Europe con una dotazione da 3,3 miliardi. Nello stesso anno, fonda la Parvus Asset Management, pur non licenziandosi. Per un periodo mantiene il doppio incarico: in Melim e nel proprio fondo. BlackRock compare in Ubi nel 2015, ma poi scompare: oggi, in base alle comunicazioni Consob, non risulta

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 140

[§26367676§] sabato 27 giugno 2020

Il Sole 24 Ore Lavoro e Previdenza

tra i soci rilevanti. Interpellata, la società spiega che non commenta mai le proprie posizioni. Mercadante compare sulla scena di Ubi nel 2017, due anni dopo che BlackRock è spuntata oltre il 5% e due settimane dopo che Ubi ha venduto la lussemburghese Ubi International SA. La gestione schermo che accomuna Parvus alla Ubi International (che gestiva patrimoni conto terzi) e BlackRock sono forse ipotetici anelli di una medesima catena? Tutta materia per i magistrati della Procura di Milano, che hanno aperto un fascicolo al riguardo, e per la Consob. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 141

[§26367677§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 20 La Repubblica Lavoro e Previdenza

Autostrade

E Brebemi passa dalla banca ai fondi pensione

DI GIOVANNI PONS

MILANO - La Brebemi, l' autostrada inaugurata nel 2014 che collega Milano a Bergamo e Brescia in un percorso quasi parallelo con la A4, è stata venduta da Intesa Sanpaolo alla spagnola Aleatica. Si tratta della prima operazione di una certa entità maturata nel 2020 nonostante il coronavirus che ha colpito la Lombardia. I compratori, una piattaforma infrastrutturale che possiede 19 concessioni sparse in Europa, Nord America e Sud America, non si sono fatti spaventare dalla pandemia confermando il prezzo negoziato con la banca guidata da Carlo Messina prima dell' esplosione dell' epidemia. Aleatica può infatti operare con un orizzonte di lungo termine, in media 20 anni, essendo controllata al 100% da Ifm Investors, un fondo aperto partecipato da 27 investitori istituzionali sparsi per il mondo, principalmente fondi pensione australiani che guardano al ritorno in là nel tempo. Aleatica è dunque la piattaforma per il trasporto sostenibile attraverso cui Ifm ha già effettuato 38 miliardi di investimenti in Europa, le Americhe e l' Australia. Ora il gruppo ha deciso che è venuto il momento di approcciare l' Italia, e in particolare la Lombardia quale motore economico del paese. E il primo obbiettivo è stato individuato nella Brebemi, un' autostrada che in passato ha sofferto di scarso traffico per le difficoltà di collegamento con la A4 ma che ora offre buone prospettiva di crescita. L' operazione passa attraverso l' acquisizione del 56% della holding Autostrade Lombarde, società che a cascata controlla quasi l' 80% dell' arteria autostradale presieduta da Francesco Bettoni. Il valore d' impresa riconosciuto alla Brebemi è di oltre 2 miliardi, forse vicino a 2,5 considerando 1,9 miliardi di debiti che sono stati rinegoziati da Intesa a fine 2019 portando la scadenza del bond al 2038 a un tasso fisso del 3,5%. L' operazione dovrà ora ricevere le dovute autorizzazioni incluso il golden power governativo e, se andrà in porto, non si può escludere che sia la prima di una serie. ©RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 142

[§26367678§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 6 Il Sole 24 Ore (Plus) Lavoro e Previdenza

Ecobonus, nella partita potrebbero entrare anche gli enti pensione

Presentati emendamenti al Dl Rilancio. Le posizioni in Assoprevidenza

È una delle misure più importanti del Decreto Rilancio ancora in via di approvazione in Parlamento. È l' Ecobonus per la ristrutturazione energetica di appartamenti e ville che consentirà ai proprietari di realizzare i lavori senza sborsare un centesimo, cedendo il credito d' imposta del 110% all' impresa edile o alle banche. Ma qualcuno poi dovrà pagare i lavori di efficientamento. A questo punto potrebbero entrare in gioco anche le Casse di previdenza e i fondi pensione: in Parlamento sono stati presentati emendamenti che consentono l' estensione tra i potenziali soggetti cessionari dei crediti fiscali, anche gli enti pensione. «Il canale bancario e quello degli altri cessionari ammessi all' iniziativa sarà determinante per offrire la necessaria liquidità per lo smobilizzo dei titoli di credito a condizioni e tempi più certi possibili - spiega Evarist Granata, amministratore delegato di Acp Sgr che ha lanciato di recente un fondo alternativo a supporto della transizione energetica -. Tuttavia sarà altrettanto opportuno affiancare strumenti di finanza alternativa green da parte di fondi specializzati nel settore energetico, in grado di fornire liquidità». Fondi pensione, Casse di previdenza e banche potrebbero dunque fornire liquidità all' operazione Ecobonus sottoscrivendo i fondi alternativi ma anche entrando in veicoli giuridici costituiti ad hoc. In attesa dell' approvazione del Decreto Rilancio, un eventuale ingresso degli enti pensione in questo ambito sta creando dibattito nelle stesse associazioni di categoria come quella di Assoprevidenza, che riunisce soprattutto i fondi pensione preesistenti. «I fondi pensione e le Casse di previdenza - ha spiegato in un articolo sul Sole24Ore Giuseppe Chianese, tesoriere di Assoprevidenza e componente del cda del fondo pensione Concreto - sottoscrivendo o promuovendo strumenti finanziari dedicati, potrebbero giocare un ruolo importante nel finanziare la riqualificazione degli edifici, che permetterebbe anche di intervenire in modo concreto e veloce nell' economia reale del Paese sostenendo l' intera filiera del mattone, comprese le categorie professionali collegate». Frena invece Sergio Corbello, presidente storico di Assoprevidenza: «Sicuramente quella dell' Ecobonus è una iniziativa molto importante. Allo stesso tempo però attenderei l' approvazione da parte del Parlamento per capire bene come funzionerà. Inoltre, in tale ambito vedrei meglio un intervento delle Casse. I fondi pensione

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 143

[§26367678§] sabato 27 giugno 2020

Il Sole 24 Ore (Plus) Lavoro e Previdenza

infatti hanno dei limiti ben precisi di investimento nei fondi alternativi». - V.D' A. .@vdangerio © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 144

[§26367679§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 4 Il Sole 24 Ore (Plus) Lavoro e Previdenza

Fondi pensione, chi ha battuto (e chi no) il Tfr

Dal primo semestre 2007 quello del silenzio assenso i comparti garantiti e monetari non reggono il confronto con il Tfr

Gianfranco Ursino

Sono passati ormai 13 anni dal fatidico semestre del silenzio assenso, che nel 2007 ha spinto 12 milioni di italiani a scegliere se e come destinare il proprio Trattamento di fine rapporto (Tfr) a una forma di previdenza integrativa. Fino a quel momento solo un numero esiguo di lavoratori aveva scelto di costruirsi una pensione di scorta, che in Italia era possibile concretamente attivare fin dal 1995, con il lancio dei primi fondi pensione rivolti inizialmente a un pubblico di nicchia. Il bilancio dal silenzio assenso Il 2007 rappresenta quindi un punto di svolta, anche se sono ancora milioni gli italiani che non hanno un secondo pilastro contributivo, nonostante i numeri e le proiezioni delle prestazioni del primo pilastro (Inps e Casse di previdenza dei professionisti) siano in costante calo. A inizio 2020, durante il ciclo di incontri sulla riforma delle pensioni tra Governo e sindacati, un argomento di discussione è stato il rilancio della previdenza complementare e oltre alla rivisitazione della tassazione dei rendimenti, per riportarla dall' attuale 20% all' 11%, l' idea sul tavolo era proprio quella di prevedere un nuovo semestre di silenzio assenso. RIn occasione della relazione annuale della Covip, Autorità di vigilanza sulla previdenza complementare, Plus24 con l' aiuto dell' Ufficio Studi di Consultique ha provato a fare il punto sui risultati conseguiti, da fine giugno 2007 a fine maggio scorso, da ogni singolo comparto dei fondi pensione negoziali e dei fondi pensione aperti (per i Pip e i cosiddetti fondi preesistenti i dati non sono diffusi con sistematicità e tempestività). Dall' analisi emerge che in tutte le categorie i fondi chiusi negoziali hanno offerto in media performance nettamente superiore a quella conseguita dalle rispettive categorie dei fondi pensione aperti. L' evidente differenza dei costi (vedi tabella in basso) non può che riflettersi nel lungo periodo sulle performance. Il peso dei costi In particolare su un arco temporale di 10 anni il peso medio dei costi (Isc) dei comparti azionari dei fondi pensione negoziali è pari allo 0,39% annuo, mentre per la medesima categoria dei fondi pensione aperti sale all' 1,71% annuo (che balzano al 2.72% annuo per gli esosi Pip). E i risultati si vedono. Le sei linee dei fondi azionari negoziali già esistenti al 30 giugno 2007, hanno reso complessivamente dal +35 al +64%, con una media del 53%. Nelle stesso intervallo temporale i comparti azionari dei fondi pensione aperti hanno reso in media il 29,4% (vedi approfondimento a pagina 5). Meno

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 145

[§26367679§] sabato 27 giugno 2020

Il Sole 24 Ore (Plus) Lavoro e Previdenza

della rivalutazione netta del Tfr che in questi ultimi 13 anni è stata pari al 31% «Oltre alle performance, è importante segnalare che i fondi negoziali, a differenza dei fondi aperti, offrono il vantaggio del contributo datoriale se il lavoratore versa un contributo minimo obbligatorio - spiega Paola Ferrari, analista di Consultique -. Pertanto, a coloro che hanno la possibilità di aderire a un fondo di categoria, si consiglia di preferirlo ai fondi aperti e ai Pip». Il fallimento delle linee garantite Ma a perdere la sfida con il Tfr sono soprattutto le linee garantite e monetarie, sia dei fondi negoziali (in media +28,9%), sia dei fondi pensione aperti (in media +23,5%. In molti casi, anche considerando i benefici fiscali previsti per chi aderisce a una forma di previdenza complementare, il Tfr esce vincente dal confronto. «Chi ha un profilo di rischio basso avrebbe fatto bene a lasciare il Tfr in azienda - prosegue Paola Ferrari -. Con i bassi rendimenti degli ultimi anni del mercato obbligazionario, soprattutto sulle duration più corte, al netto dei costi, il rendimento offerto dai comparti dei fondi pensione più prudenti è stato molto basso». Linee garantite e monetarie che sono anche molto gettonate dagli aderenti. A fine 2019 le adesioni alle linee garantite dei fondi negoziali ammontano a oltre 780mila (il 25,2% del totale iscritti), mentre sulle linee più prudenti dei fondi pensioni aperti gli iscritti sono 268mila (17,7%): oltre un milione di posizioni individuali, che racchiudono anche i silenti. Questi ultimi pur avendo un fondo di categoria non hanno espresso alcuna volontà in merito alla destinazione del proprio Tfr durante il primo semestre del 2007, ma anche successivamente. Ancora oggi entro 6 mesi dalla prima assunzione, il lavoratore del settore privato deve decidere cosa fare del proprio Tfr. Per i lavoratori che non hanno una forma di previdenza integrativa ad hoc e che non hanno espresso alcuna scelta, invece, era prevista la tacita adesione a FondInps, ormai prossimo alla chiusura (vedi articolo a pagina 5). Profilo d' investimento ed età Dall' ultima relazione Covip emerge che nei comparti più prudenti la metà degli iscritti sono persone dai 30 ai 54 anni. In generale c' è la tendenza all' aumento del peso delle linee garantite al crescere dell' età. Tuttavia nelle linee monetarie dei fondi pensione aperti e negoziali, i giovani sotto i 24 anni rappresentano rispettivamente il 10 e il 20% circa. Troppi considerando le performance che queste linee offrono e che più è giovane l' aderente, tanto più lungo sarà il suo periodo di permanenza nel fondo pensione e di conseguenza potrà risultare ragionevole anche l' investimento in una linea con un profilo di rischio più elevato e con

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 146

[§26367679§] sabato 27 giugno 2020

Il Sole 24 Ore (Plus) Lavoro e Previdenza

maggiori possibilità di rendimento. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 147

[§26367680§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 13 Il Sole 24 Ore (Plus) Lavoro e Previdenza

Fondo pensione e fiscalità se c' è disoccupazione

Valerio Gabelli(via e-mail)

Dato un montante maturato in un fondo pensione che non permetta di richiedere la prestazione come capitale (ma al massimo 50% in capitale e 50% in rendita), un lavoratore dipendente che stia lasciando il lavoro per andare in pensione, può richiedere il riscatto totale del fondo pensione dichiarando lo stato di inoccupazione? Quali le conseguenze a livello fiscale? È possibile richiedere il riscatto parziale (fino al 50% della posizione maturata) per i seguenti motivi:1) cessazione dell' attività di lavoro con conseguente disoccupazione per un periodo di tempo compreso fra 12 e 48 mesi; 2) Procedure di mobilità; 3) Cassa integrazione guadagni. A questo proposito, l' orientamento Covip del 28/11/2008 chiarisce che rientrano nella presente fattispecie sia la cessazione dell' attività lavorativa preceduta da cassa integrazione guadagni, sia la sola cassa integrazione guadagni a zero ore, purché lo status perduri per almeno 12 mesi. In tal caso la tassazione sarà compresa tra il 9% ed il 15% in luogo del 23%. «Ad ogni modo lo status di disoccupato consiste nella condizione di colui che, dopo aver perso un posto di lavoro o cessato un' attività autonoma, sia alla ricerca di un' occupazione», spiegano da Consultique. Essenziale è che il soggetto risulti iscritto nelle liste dei disoccupati presso il Centro per l' Impiego e che vi sia la persistenza dello stato di disoccupazione. «Ai fini dell' accertamento della condizione di inoccupazione di cui al D. Lgs. 252/05 si ritiene che, in assenza di specifiche disposizioni normative, spetti al fondo pensione l' individuazione della documentazione più idonea da richiedere, tenendo presente che lo stato di disoccupazione risulta altresì comprovabile mediante dichiarazione sostitutiva di certificazione che attesti il mancato svolgimento di attività lavorativa», concludono da Consultique. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 148

[§26367681§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 5 Il Sole 24 Ore (Plus) Lavoro e Previdenza

Gli iscritti di FondInps nella linea garantita di Cometa

Il passaggio avverrà 2 mesidopo la pubblicazione del decreto in Gazzetta

Vitaliano D' Angerio

Finisce l' era di FondInps, il fondo pensione che ha accolto il Tfr in questi anni degli iscritti silenti, per i quali non c' erano forme di previdenza integrativa ad hoc. I ministeri dell' Economia e del Lavoro hanno già firmato il decreto di soppressione del fondo e si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. A quel punto, trascorsi 60 giorni, gli iscritti a FondInps passeranno a tutti gli effetti nel fondo Cometa, il più grande di tutti i negoziali, a cui fanno riferimento i lavoratori metalmeccanici (411mila iscritti e 12 miliardi di patrimonio). Da quel momento, quindi, gli ex FondInps e tutti i futuri aderenti alla previdenza integrativa con il meccanismo di silenzio-assenso (e senza un fondo di categoria) confluiranno nel comparto garantito di Cometa. Due gli elementi da segnalare: dei circa 28mila iscritti a FondInps, soltanto 6mila hanno continuato a versare le quote di Tfr; il secondo fattore da segnalare è che gli ex FondInps, in via eccezionale rispetto alla normativa, dopo 12 mesi potranno andar via da Cometa (la legge prevede almeno due anni di permanenza). Perché la decisione di sopprimere questo fondo che ha un patrimonio in gestione di 80 milioni di euro? Le adesioni con il meccanismo di silenzio-assenso sono sempre di meno (600 nel 2019). E soprattutto in quasi tutte le categorie sono stati costituiti fondi pensione per via contrattuale. Un vecchio arnese dunque FondInps, da mandare in pensione in via definitiva. [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 149

[§26367682§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 6 Il Sole 24 Ore (Plus) Lavoro e Previdenza

Grazie a Iorp II ci saranno meno fondi

Governance, trasparenza e controllo dei rischi spingono alle fusioni

C' è voluta una direttiva europea battezzata con l' ennesima sigla (IorpII) a spingere alle fusioni i fondi pensione italiani. A metterlo nero su bianco è lo stesso presidente della Covip, Mario Padula, nelle sue considerazioni sul 2019: «La concentrazione del settore è da considerare con favore, tendendo a realizzare economie di scala che si traducono in riduzioni dei costi e in innalzamento della qualità della gestione e dei servizi offerti agli iscritti». E a proposito di IorpII ha aggiunto: «A rafforzare questa tendenza inducono ora i più elevati standard in termini di organizzazione interna introdotti di recente dalla direttiva Ue 2016/2341 (cosiddetta Iorp II)». Mole normativa, pressante controllo dei rischi, azionariato attivo: i fondi pensione sono bombardati di nuove regole soprattutto dall' Europa; e veicoli previdenziali con poche centinaia di milioni di patrimonio rischiano di soccombere. IorpII è stato appunto il colpo di grazia. Ma in cosa consiste questa direttiva a cui sono state dedicate innumerevoli consultazioni? Sono regole che armonizzano tutte le forme di previdenza complementare europee e puntano «a garantire una solida governance, informazioni chiare e adeguate ai potenziali aderenti, aderenti e beneficiari, anche a sostegno delle loro decisioni in materia di previdenza complementare - si legge nella relazione Covip di quest' anno -, con riferimento alle diverse fasi di partecipazione: preadesione, accumulo ed erogazione della pensione». Ce ne siamo già interessati in passato di questa direttiva per la sua carica di novità soprattutto sul versante della sostenibilità e dei rischi Esg ovvero legati all' ambiente (climate change in primis), al sociale e alla governance. Nel nuovo tomo della Covip dal titolo "Istruzioni di vigilanza in materia di trasparenza", sono state inserite le norme IorpII con particolare attenzione alla sostenibilità. Un esempio? Viene data indicazione ai fondi pensione di segnalare se, nella politica di investimento, hanno tenuto conto dei fattori Esg. È così importante questo punto che «nel caso in cui le decisioni di investimento non prendano in considerazione o non abbiano come obiettivo di investimento i fattori Esg, è comunque necessario dare informativa», viene spiegato nella relazione annuale Covip. Senza dimenticare tutta la parte sul controllo dei rischi dove i fattori Esg assumono un ruolo chiave nell' attività di risk management. - V.D' A. [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 150

[§26367683§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 5 Il Sole 24 Ore (Plus) Lavoro e Previdenza

La débacle dei fondi pensione aperti azionari, in 13 anni c' è chi va sottozero

Bim Vita Equity arriva a perdere il 2% quando le Borse balzano del 97%

C' è chi non è riuscito a ottenere dai propri risparmi previdenziali un' adeguata rivalutazione. In primis i sottoscrittori di Bim Vita Equity che dal semestre del silenzio assenso a fine maggio scorso registrano un calo del -2%. Ma ci sono anche altri fondi pensione aperti che evidenziano risultati poco lusinghieri in un arco temporale in cui le Borse mondiali, tra alti e bassi, hanno guadagnato il 97,5%, secondo l' indice Msci World total return. In media in circa 13 anni i fondi pensione aperti evidenziano una performance del 29,4%, più bassa anche della rivalutazione netta del Tfr pari al 31%. Ad appesantire i risultati della categoria oltre al segno meno di Bim Vita Equity, hanno contribuito anche i limitati guadagni dei comparti Formula Lavoro Previdenza Capitalizzata di Vittoria Assicurazione (+3,5%), Azione Previdenza Dinamica di Hdi Assicurazioni (+5,4%) e Zed Omnifund Azionaria (+5,5%). «Sono prodotti - afferma Giuseppe Romano, responsabile ufficio studi di Consultique - che hanno costi medi annui intorno al 2% che erodono la capacità gestionale. E tra i motivi di performance cosi basse, anche rispetto alla media di categoria, c' è anche la particolare composizione del benchmark di riferimento, con una componente anche del 20% di monetario e un mix di indici azionari con performance variegate. Comparti che in particolare hanno sofferto la correzione profonda delle Borse, intorno al -50%, tra il 2008 ed il 2009». Nell' arco dei 13 anni i gestori di questi comparti hanno conseguito risultati molto distanti anche dai benchmark da loro stessi dichiarati, in alcuni casi cambiati nel corso del tempo, con differenze anche del 30%. - G.Ur. .@g_ursino © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 151

[§26367684§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 5 Il Sole 24 Ore (Plus) Lavoro e Previdenza

Lo Stato preleva circa 40 miliardi dei 67 versati per il Tfr dei lavoratori

Ma con la crisi post Covid il Fondo per le liquidazioni potrebbe non bastare

«Lascio il Tfr in azienda». È la scelta che milioni di lavoratori dipendenti pensano di aver fatto non aderendo a una forma di previdenza integrativa. In realtà dal 2007, le somme accantonate dai datori di lavoro con più di 50 dipendenti sono gestite dall' Inps, per conto dello Stato, su un Fondo di Tesoreria. Fino al 2018 (ultimo dato disponibile) le somme versate sono pari a 67,8 miliardi di euro, secondo la ricostruzione fatta da Plus24 esaminando minuziosamente i bilanci annuali dell' Inps. Somme che per un terzo sono state utilizzate per pagare circa un milione di liquidazioni ogni anno per un totale di 20,4 miliardi di euro e un numero crescente di anticipazioni del Tfr (da 53mila nel 2007 a 110mila nel 2018) per una cifra totale di 3,6 miliardi di euro. Le somme "avanzate", oltre 40 miliardi, che prima o poi i lavoratori che andranno via via in pensione reclameranno, sono state in gran parte (37 miliardi) prelevati dallo Stato (vedi dati in basso). Il Fondo di Tesoreria ogni anno riceve i contributi ed eroga le somme ai lavoratori che ne acquisiscono il diritto secondo il principio della ripartizione, in virtù del quale i pagamenti annuali sono operati con le entrate del medesimo periodo. Le rimanenti somme possono quindi essere prelevate dallo Stato e utilizzate, secondo quanto previsto dalla Legge Finanziaria per il 2007, per finanziare investimenti ma sono state anche utilizzate per coprire le spese correnti. Ma dagli iniziali 4,5 miliardi di euro ogni anno, l' avanzo di gestione con la crisi economica è via via sceso a 1,7 miliardi nel 2018. E con l' acuirsi delle dinamiche occupazionali post Covid-19 potrebbe generarsi uno squilibrio del Fondo di Tesoreria e a quel punto più che prelevare il Tfr dei lavoratori, lo Stato dovrà aumentare il debito pubblico per pagare le loro liquidazioni. - G.Ur. [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 152

[§26367685§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 16 Il Sole 24 Ore (Plus) Lavoro e Previdenza

SOLDI IN TESTA

Meglio un terrazzo o la pensione?

È opinione diffusa che una spiccata passività nei confronti dei bias studiati dalla finanza comportamentale sia correlata con una minore capacità di pianificare le proprie scelte. Avversione alle perdite, effetto gregge, procrastinazione, emulazione minano l' adeguamento delle nostre scelte ai nostri obiettivi, in un corretto equilibrio di rischio/rendimento e con orizzonti temporali adeguati. Non fa eccezione il present bias: il non riuscire ad astrarsi dalla propria contingenza condanna chi investe a errori e all' immobilismo. Non a caso i soldi liquidi sul conto corrente crescono continuamente: a maggio siamo arrivati a 1.641 miliardi di euro, +7,6% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Inoltre secondo un sondaggio di Intrum, gli italiani che meno di altri hanno patito gli effetti economici della pandemia proiettano sul futuro il maggior pessimismo. Maggiore è il denaro messo in campo maggiore è il rischio prodotto dal present bias. L' acquisto di un appartamento mette in gioco centinaia di migliaia di euro. Secondo l' 87% di agenti di una rete immobiliare si assisterà a un forte aumento delle richieste di case con terrazzo nel prossimo futuro: grazie al lockdown, che ha fatto riscoprire il piacere di stare all' aperto, mantenendo il distanziamento sociale ma godendo di una parte della proprietà fino a poco tempo fa poco valorizzata. È evidente che la primavera assolata e poco piovosa ha fatto la differenza. Cosa sarebbe accaduto se come in passato in questa stagione fosse piovuto molto? E come saranno utilizzati quei terrazzi una volta perfezionato l' acquisto e la ristrutturazione a novembre, dicembre o gennaio? Che sia frutto di marketing immobiliare o sincera predilezione degli acquirenti, la vicenda dice come scelte anche di lungo termine siano condizionate dall' istante che stiamo vivendo. Avete mai fatto la spesa al supermercato mentre eravate molto affamati? O comprato un materasso dopo una notte insonne? Saper prescindere dal present bias aiuta a non scambiare il momento attuale con il futuro. In particolare per la pensione: la copertina di Plus24 offre una grande opportunità a chi legge queste pagine. Speriamo che sia di aiuto almeno a una parte di quei 2,2 milioni di aderenti che ha interrotto la propria contribuzione al proprio fondo pensione nel 2019, già prima dell' epidemia Covid- 19. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 153

[§26367686§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 3 Il Sole 24 Ore Lavoro e Previdenza

settimana in rialzo

Oro pronto alla svolta coi tassi sotto zero

Ritentato l' assalto a quota 1.800 dollari, nuovi record dipendono dalla Fed

Sissi Bellomo

L' oro si è scosso da un lungo periodo di torpore ed è tornato a brillare questa settimana, spingendosi ai massimi da 8 anni e ritentando l' assalto a quota 1.800 dollari l' oncia. In seguito ha ritracciato, stabilizzandosi intorno a 1.760 $ a Londra e 1.770 $ al Comex di New York, dove i futures scambiano tuttora a premio. Ma agli occhi di molti analisti il lingotto ha comunque cambiato passo e sarebbe pronto a decollare verso livelli di prezzo mai raggiunti: forse 2mila dollari l' oncia, come Goldman Sachs prevede che accadrà entro 12 mesi, o addirittura 3mila $, traguardo plausibile tra 18 mesi per Bank of America. Il record storico è di 1.923,70 $ e l' oro non ci si è mai più riavvicinato. Anche la soglia dei 1.800 $, che rappresenta una solida resistenza tecnica, è da anni un obiettivo sfuggente. Ma oggi sembra davvero a portata di mano e chi studia i grafici sostiene che se il lingotto si spingesse oltre non troverebbe altre barriere importanti. Il coronavirus, che di nuovo preoccupa i mercati, c' entra poco. O meglio: c' entra in modo indiretto. Perché il riaccendersi della pandemia provocherebbe danni ancora più gravi all' economia e quindi misure ancora più drastiche da parte dei governi - i cui piani di stimolo miliardari potrebbero risollevare l' inflazione - e da parte delle banche centrali, in particolare la Federal Reserve, il faro più luminoso per il lingotto. A risvegliare i prezzi delll' oro non è stato il boom di contagi negli Usa, bensì l' affondo sotto zero dei tassi di interesse reali: al netto dell' inflazione il rendimento del decennale Usa una settimana fa è sceso fino a -0,67%,dal +0,13% di inizio anno. E non è un caso isolato. I tassi reali a 10 anni, fa notare Bloomberg, sono negativi in 25 mercati sviluppati .A rafforzare le dinamiche sul mercato c' è la convinzione che - soprattutto in area dollaro - la situazione attuale proseguirà molto a lungo e anzi potrebbe accentuarsi. La Fed ha chiarito che «per ora» non vuole tassi nominali negativi, ma che li manterrà vicini allo zero almeno per tutto il 2022. Nel frattempo i tassi reali potrebbero comunque scendere sempre più in basso, se davvero l' inflazione rialzasse la testa. Ma c' è dell' altro. E forse è proprio questa la vera novità. La Fed sta valutando il ricorso a uno strumento impiegato nel 2016 dalla Banca del Giappone e rispolverato di recente in Australia, ma che la banca centrale Usa non estrae dalla cassetta degli attrezzi dalla Seconda guerra mondiale: il controllo della curva dei rendimenti. La misura non è troppo diversa dal quantitative easing, ma implica che la Fed, invece di determinare in anticipo il programma di acquisto di titoli, fissi i rendimenti che vuole ottenere su varie scadenze

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 154

[§26367686§] sabato 27 giugno 2020

Il Sole 24 Ore Lavoro e Previdenza

e si muova di conseguenza.Per l' oro sarebbe un «game changer», secondo Ole Hansen di Saxo Bank, perché «renderebbe gli investimenti a reddito fisso completamente inutili come bene rifugio, specie in un periodo in cui ci si aspetta il ritorno dell' inflazione». Il tema è ancora oggetto di discussione tra i banchieri centrali, ma molti operatori sono convinti che la Fed presto romperà gli indugi. E in fondo è questo che conta. «Il mercato sembra funzionare sull' assunto che il controllo della curva dei rendimenti sia già una realtà e che ai tassi nominali non sarà consentito salire», scrive John Authers, analista di Bloomberg. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 155

[§26367687§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 6 Il Sole 24 Ore (Plus) Lavoro e Previdenza

Pensione integrativa europea (Pepp) Tra un anno saranno dolori fiscali

Se non viene modificata la tassazione sui fondi italiani, c' è il rischio di un deflusso di risparmi verso i prodotti esteri

Vitaliano D' Angerio

La tassazione sui fondi pensione italiani dovrà cambiare ed essere più favorevole per gli aderenti. C' è tempo almeno un anno, ma visti i tempi della burocrazia nazionale conviene darsi una mossa. Il motivo di questa modifica fiscale è presto detto. Nel 2021, entrerà in vigore in Europa la normativa sui Pan-European Personal Pension Products (Pepp). Sono i fondi pensione europei di cui si parla da anni e che consentono, tra l' altro, ai lavoratori di portare dietro il proprio fondo in caso di trasferimento in altro Paese dell' Unione. Utile dunque. Sarà però anche una buona occasione per le case di investimento straniere di fare raccolta di aderenti in Italia, sfruttando la migliore tassazione che questi prodotti hanno nei Paesi d' origine: in quasi tutta Europa viene infatti applicato il sistema EET (esenzione, esenzione, tassazione) che autorizza il prelievo fiscale quando il lavoratore va in pensione. Nel durante i rendimenti sono salvi e liberi dal fisco. italia e danimarca A tale regola fanno eccezione pochi Stati Ue tra cui Italia e Danimarca dove è in vigore il sistema ETT (esenzione, tassazione, tassazione). I rendimenti vengono dunque tassati ogni anno al 20%, aliquota cresciuta durante il Governo Renzi, prima infatti era all' 11 per cento. C' è da dire che al momento dell' uscita, i fondi pensione italiani hanno una tassazione molto favorevole per il lavoratore: dal 15 al 9%, in base agli anni di permanenza nel fondo. Non basta però. I Pepp avranno il sistema fiscale della nazione in cui verranno costituiti e l' assenza di tassazione sui rendimenti renderà molto più interessante scegliere un fondo belga o francese rispetto a uno italiano. Possiamo permetterci altri flussi di risparmi in fuga dal nostro Paese? A quanto pare no, come segnala nelle sue recenti Considerazioni sul 2019, Mario Padula, presidente Covip, l' authority di vigilanza dei fondi pensione. Che si dice disposto a fare la sua parte in sede europea e nazionale «per ripensare quei profili che rendono le forme previdenziali italiane meno competitive in ambito europeo». Obiettivo? «Occorre valutare le iniziative da porre in essere al fine di evitare fenomeni distorsivi della concorrenza, favorendo invece la realizzazione di un level playing field», ha aggiunto Padula mercoledì. l' incontro di febbraio I Pepp entreranno in vigore in Europa con un regolamento. Nessuna legge di recepimento all' orizzonte dunque per dare un' interpretazione più favorevole: il regolamento diventa

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 156

[§26367687§] sabato 27 giugno 2020

Il Sole 24 Ore (Plus) Lavoro e Previdenza

immediatamente esecutivo negli ordinamenti nazionali. Quindi a Bruxelles bisogna muoversi ora per eventuali modifiche negli atti delegati allo studio della Commissione Ue e dell' Eiopa, l' authority per fondi e assicurazioni. La partita fisco è invece tutta italiana. A metà febbraio, negli uffici del ministero del Lavoro, secondo indiscrezioni ci sono stati incontri tra le parti sociali presente anche i funzionari della Covip. Sono state esposti proprio i rischi che corrono i prodotti italiani di previdenza complementare se la tassazione ETT non verrà modificata. A quanto si sa, è stato chiesto al Governo di abbassare dal 20 all' 11% la tassazione sui rendimenti com' era ante Governo Renzi. In più, è stato chiesto pure di reinserire per almeno sei mesi un nuovo periodo di silenzio-assenso sul versamento del Tfr (vedi pagina 4 e 5) come in avvio della riforma Maroni sui fondi pensione. A distanza di quasi quattro mesi, sugli incontri al ministero del Lavoro è calata una coltre di silenzio complice ovviamente il lockdown da Covid. Dal ministero, nonostante ripetute sollecitazioni, non sono arrivati chiarimenti. Vedremo nei prossimi mesi cosa avverrà. La speranza è che l' anno non passi invano. [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 157

[§26367688§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 3 Il Sole 24 Ore Lavoro e Previdenza

retroscena

Turbolenza in arrivo? Ecco le forze dietro i listini

Fondi pensione costretti a vendere, investitori scarichi: la volatilità rischia di restare

Morya Longo

«Ci sono decenni in cui non accade nulla, e ci sono settimane in cui accadono decenni». Lenin si riferiva alla rivoluzione russa. Ma se fosse vivo oggi, potrebbe spendere le stesse parole per descrivere l' andamento delle Borse: a febbraio uno dei peggiori crolli della storia, poi il trimestre migliore dal 1975. Dopo due periodi così estremi, è lecito domandarsi cosa possa riservarci il futuro. La risposta dipende dal coronavirus, ovvio, ma per capire come si muoveranno i mercati bisogna analizzare anche il posizionamento dei grandi investitori e i motivi tecnici che potrebbero indurli a vendere o comprare azioni. Così, guardandoli oggi, una previsione si può azzardare: il futuro rischia di essere turbolento, con le Borse tirate su e giù da contrapposte forze. Tecniche. Ma potenti. Ecco perché. Forze ribassiste Sembra paradossale ma il forte rally dei listini rischia ora di causare un' ondata di vendite "tecniche" da parte di fondi pensione, fondi sovrani e fondi bilanciati. JP Morgan stima 170 miliardi di dollari a livello mondiale. Solo negli Stati Uniti le stime variano tra i 35 e i 76 miliardi di dollari di azioni da vendere. Il motivo è puramente tecnico: dato che questi fondi nello statuto hanno scritto quale percentuale del portafoglio va investita in azioni e quale in obbligazioni (per esempio 60%-40%), quando i mercati hanno scostamenti così violenti e repentini le proporzioni vengono stravolte. Questo li costringe, soprattutto a cavallo dei trimestri, a riequilibrarle. Ebbene: l' ultimo rally ha sbilanciato i loro portafogli a favore del mercato azionario, per cui ora sono probabilmente costretti a vendere azioni e a comprare obbligazioni. Per 170 miliardi appunto. Forze neutrali Difficile prevedere come si comporteranno invece i tanti fondi che - usando algoritmi - basano le strategie d' investimento sull' andamento della volatilità (misurata dall' indice Vix). A febbraio sono stati loro i grandi artefici del crollo delle Borse: il forte aumento dell' indice Vix (che arrivò oltre quota 80), li costrinse a vendere azioni con una violenza inaudita. Ora i loro portafogli sono molto scarichi: calcola Barclays che se pre-Covid avevano un' esposizione azionaria superiore all' 80% e a febbraio sono scesi sotto il 20%, ora sono ancora poco sopra il 20%. Sebbene l' indice Vix sia sceso da oltre 80 dei picchi a 24 del 5 giugno scorso, cosa che avrebbe dovuto indurli a comprare azioni, questi fondi sono ancora scarichi. È per questo che qualche settimana fa Ubs calcolava che avrebbero potuto comprare azioni tra 125 e 180 miliardi di dollari per riequilibrarsi. Ma nel frattempo il Vix è risalito intorno a 40.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 158

[§26367688§] sabato 27 giugno 2020

Il Sole 24 Ore Lavoro e Previdenza

Dunque questi fondi cosa faranno? È probabile che resteranno neutrali se la volatilità non cambierà. Ma se dovesse calare, potrebbero comprare. Molto. Forze rialziste Ci sono poi gli altri investitori, come i fondi comuni. Secondo i calcoli di Barclays, sono ancora abbastanza scarichi di azioni nei loro portafogli. Stesso discorso per gli hedge fund: attualmente - segnala Intermonte - hanno posizioni ribassiste sulla Borsa di New York ai massimi dal 2011. Questo significa che entrambe le categorie di investitori potrebbero - qualora lo scenario restasse calmo - aumentare le azioni. Insomma: comprare in Borsa. Questa è la lettura che Barclays dà a questi dati per esempio. E infine ci sono i risparmiatori, che sono sovraesposti sulle azioni (il dato si riferisce agli Usa) come non lo erano dal 2018. Se la situazione restasse tranquilla, potrebbero restare fermi. Ma i risparmiatori, si sa, sono volubili: se le Borse tornassero a ballare, potrebbero scappare. @MoryaLongo © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 159

[§26367689§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 30 Italia Oggi Privacy e GDPR

privacy/600 mila euro dal garante col vecchio codice

Accessi abusivi, banca multata

ANTONIO CICCIA MESSINA

Il vecchio codice della privacy è ancora vitale e carica una sanzione di 600 mila euro a una banca per accessi abusivi ai dati di oltre 700 mila clienti. È quanto ha disposto il Garante della privacy con il provvedimento n. 99 del 10 giugno 2020, che ha deciso un data breach bancario. I fatti risalgono al periodo tra aprile 2016 e luglio 2017 (era ancora in vigore il dlgs 196/2013, versione originaria), ma, in virtù del principio dell' applicazione delle sanzioni amministrative vigenti al momento della violazione (tempus regit actum), devono essere valutati con le norme dell' epoca, anche se ormai abrogate (nel frattempo ha fatto ingresso sulla scena il regolamento Ue 2016/679 e il codice della privacy è stato completamente riscritto dal dlgs 101/2018). Il problema è stato un data breach, cioè una violazione dagli archivi informatici della banca, compiuta mediante alcuni accessi abusivi, effettuati, questi, utilizzando le utenze dei dipendenti di un partner commerciale esterno alla banca. Così, gli abusivi hanno avuto a disposizione una quantità enorme di informazioni dei correntisti: dati anagrafici e di contatto, professione, livello di studio, estremi del documento di riconoscimento, informazioni relative a datore di lavoro, salario, importo del prestito, stato del pagamento, classificazione creditizia del cliente e codice Iban. Ora, la banca coinvolta è una delle prime in Italia e ha rilievo internazionale, eppure il Garante ha dovuto prendere atto della mancata adozione anche delle minime misure tecniche e organizzative. E solo dopo il fattaccio la banca ha adottato diverse misure e iniziative volte a rafforzare la sicurezza dei propri sistemi informatici. Questa è la dimostrazione che la disciplina della privacy è, comunque, funzionale al raggiungimento di obiettivi aziendali elementari: la sicurezza dei sistemi è una utilità dell' impresa, e l' episodio dimostra che la privacy catalizza il miglioramento dei sistemi e, quindi, dei processi aziendali. È evidente, peraltro, che ogni volta che si verifica una perdita della riservatezza dei dati non ci rimette solo la società ma anche la persona fisica cui sono riferiti i dati, indebitamente conosciuti. Quest' ultima ha diritto a un risarcimento dei danni, anche non patrimoniali. Il problema è che il singolo non si attiva individualmente a causa dei costi, in termini di tempo e di soldi, di un' azione giudiziaria. E le disposizioni non prevedono un meccanismo di indennizzi forfettari, che pure potrebbe essere un incentivo a investire ex ante in sicurezza informatica e in adeguamento alle regole sulla protezione dei dati. Passando ad altro tema, connesso al Covid-19, con nota del 9 giugno, il Garante ha precisato che gli uffici notifiche dei tribunali (Unep) non sono tenuti a conoscere lo stato di salute dei soggetti cui notificare atti giudiziari, ma devono, comunque, dotare gli ufficiali giudiziari di adeguati dispositivi

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 160

[§26367689§] sabato 27 giugno 2020

Italia Oggi Privacy e GDPR

di protezione individuale. © Riproduzione riservata.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 161

[§26367690§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 24 Italia Oggi Privacy e GDPR

Il Punto di Mauro Masi*

Chi raccoglie i dati deve essere trasparente

* DELEGATO ITALIANO ALLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE

Bill Gates in una recente intervista al magazine americano Quartz (in cui tra l' altro ha affermato che «gli economisti non capiscono molto di macroeconomia») sostiene che quello che davvero ha cambiato e sta cambiando i nostri sistemi economici e sociali è la mostruosa capacità di raccogliere ed elaborare dati di cui ora siamo capaci. Ora, sulla macroeconomia si può discutere ma sui dati Gates ha completamente ragione. I dati sono, infatti, per la società dell' informazione quello che era il petrolio per l' economia industriale: «la risorsa critica che alimenta l' innovazione su cui fa affidamento la gente» (da Big Data di Mayer- Schönberger e Cukier). E ce ne siamo ulteriormente (e un po' drammaticamente) accorti in questo periodo segnato dalla pandemia. Però quello che Gates non dice è che di fronte alle capacità di raccogliere e utilizzare i dati di cui sono oggi capaci le aziende «Over the top» (Google, Amazon, Apple, Facebook e quella dello stesso Gates, Microsoft) si stanno sviluppando problematiche simili a quelle nate con l' ascesa dei così detti «robber barons» (i baroni rapinatori) che nell' America del XIX secolo dominavano le ferrovie, l' industria dell' acciaio, le reti telegrafiche. Per contenere questi giganti, il governo federale degli Stati Uniti introdusse le leggi Antitrust; un sistema nato specificatamente per le ferrovie ma costruito con una tale intelligente flessibilità da renderlo applicabile con efficacia anche negli anni successivi: alla Standard Oil negli anni 20, all' Ibm negli anni 60, alla Xerox negli anni 70, all' AT&T negli anni 80 a Microsoft negli anni 90. Ora però ci si chiede se la natura peculiare della rete, o meglio della raccolta dei dati attraverso la rete, non renda del tutto superate le tradizionali ricette Antitrust. Come è stato osservato, spaccare Google in 4 o 5 «Googletes» darebbe solo modo ad una di queste di riaggregare attraverso il web il mercato di riferimento e riproporsi entro breve tempo in posizione dominante. E non è detto poi che in questo scenario di scissioni e riaggregazioni gli utenti/consumatori abbiano a guadagnarne in termini sia di costi (molti dei servizi offerti oggi dalle Over the top sono gratuiti) che di qualità dei servizi. Il tema è, naturalmente, apertissimo e le soluzioni, se e quando arriveranno, non potranno prescindere da una riflessione sulla natura e sul funzionamento di Internet come fenomeno tipicamente sovranazionale. Tuttavia fin d' ora si può affermare che, al di là degli eventuali vincoli giuridici e/o tecnici, chi è in grado di raccogliere mega-flussi di dati deve essere obbligato alla massima trasparenza, ad iniziare delle stesse istituzioni nazionali e sovranazionali. Al riguardo, è da molti considerato un illuminante esempio il sistema indiano Aadhaar che mette a disposizione di tutti una piattaforma di identificazione dei residenti in India in base a dati biometrici e demografici che vede ad oggi un miliardo e 133 milioni di iscritti (il 99% degli indiani con più di 18 anni) e che l' allora capo economista della Banca Mondiale

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 162

[§26367690§] sabato 27 giugno 2020

Italia Oggi Privacy e GDPR

e Premio Nobel Paul Romer ha definito «il programma ID più sofisticato al mondo». Va ancora sottolineato che una autentica svolta in tutta questa materia è rappresentata dal regolamento europeo sulla protezione dei dati (Gdpr) che ha le carte in regola per diventare la base di un nuovo sistema di regole globali. Vedremo, ma in ogni caso la strada appare ancora molto lunga. © Riproduzione riservata.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 163

[§26367691§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 11 La Repubblica Privacy e GDPR

Il racconto

L' intimità violata dei miei alunni durante gli esami a distanza

di Valerio Magrelli L ezioni, consigli di dipartimento, esami online: il Covid ha trasformato l' università in un laboratorio di informatica. Eppure, dopo decine di ore sperperate per imparare a collegarmi (un' autentica tortura), ieri, per la prima volta, ho finalmente scoperto un elemento positivo. Mentre si susseguivano gli orali "a distanza", ho notato di colpo qualcosa di assolutamente nuovo: in pratica, era come se ogni studente mi avesse invitato a casa sua - di più, nella sua stessa camera! Uno dopo l' altro, scorrevano sotto i miei occhi gli spazi segreti di tutti i ragazzi iscritti alla prova.Ho subito osservato tende e finestre, poi letti, testiere, cuscini colorati, per non parlare di lampade e lampadari, quadri, manifesti e mappe (molte mappe) appesi alle pareti. E inoltre, va da sé, sedie, armadi, poltrone; in una stanza ho addirittura intravisto un cyclette. l di Valerio Magrelli segue dalla prima di cronaca N on parlo delle magliette, con cui chiunque va in giro normalmente. Ma devo dire che, inseriti nel loro habitat, anche i disegni e le scritte delle T-shirt acquistavano un altro valore, come fossero parte di un unic o paesaggio. Certo, ho pensato, lo specchio telematico non perdona, e a loro volta tutti gli studenti avranno sbirciato dentro la mia casa... Miracoli delle verifiche "da remoto"! Ci si conosce meglio, si arriva a curiosare nella vita degli altri, con buona pace della legge sulla privacy. Così mi è venuto in mente uno strano libro fotografico, pubblicato da Einaudi Stile Libero nel 1996 col titolo Fuori tutti. Una generazione in camera. Curato da Carlo Antonelli, Marco Delogu e Fabio De Luca, il volume descriveva "spazi in cui non può entrare nessuno, piccole isole per essere se stessi", precisando: "Cos' è la camera di un adolescente: bunker, astronave, territorio liberato o prigione? Per scoprirlo non c' è che un modo: andare a vedere". Non proprio adolescenti, ma non troppo lontani da quell' età, i ragazzi che seguono i corsi universitari sono ancora in quella fase della formazione in cui non si è completamente abbandonata la propria tana. A ben vedere, però, ogni candidato avrà scoperto una situazione simile nell' abitazione del docente, vedendo la foto di mio figlio in piscina, o di mia figlia che festeggia la laurea - immagine decisamente be neaugurante. Perché noi tutti finiamo per proiettarci nel luogo che ci accoglie, e che, tra l' altro, tanto a lungo ci ha accolto nei lunghi mesi del la pandemia. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 164

[§26367692§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 11 La Nazione Privacy e GDPR

Maxi furto di dati telefonici «Spinti a cambiare gestore»

Tutto è partito da una denuncia della Tim, misure cautelari per alcuni dipendenti La procura: un traffico che si stava allargando anche al settore energia

ROMA Milioni di dati sensibili, di numeri telefonici, carpiti illecitamente dai database delle compagnie telefoniche. Un sistema, messo in atto anche da impiegati infedeli, diventato un lucroso business per fornire strumenti per procacciare nuovi clienti e spingerli a cambiare gestore. È quanto emerge da una indagine della Procura di Roma nata alcuni mesi fa da una denuncia di Tim e che ha portato ieri all' emissione di venti misure cautelari, di cui 13 ai domiciliari e 7 all' obbligo di dimora. I reati contestati, a seconda delle posizioni, sono quelli di accesso abusivo a sistema informatico, detenzione abusiva e diffusione di codici di accesso e comunicazioni e diffusione illecita di dati personali oggetto di trattamento su larga scala. Le estrazioni dei dati, spesso di notte e utilizzando appositi software, venivano sistematicamente portate avanti con un volume medio di centinaia di migliaia al mese. Gli indagati gestivano i volumi modulandoli a seconda della domanda di mercato. Coinvolti anche «intermediari» che si occupavano di gestire il commercio illecito delle informazioni estratte dalle banche date ed i titolari di call center telefonici che sfruttavano informazioni per contattare i potenziali clienti e lucrare le previste commissioni per ogni portabilità del numero che arrivano fino a 400 euro per ogni contratto stipulato. Dagli accertamenti, svolti dalla Polizia Postale, è emerso uno scenario inquietante e che ha confermato come i dati personali di migliaia di ignari cittadini siano diventati merce preziosa. La commercializzazione dei dati si stava allargando anche verso altri comparti come quello della energia. Le informazioni estratte divenivano «oggetto di un illecito mercimonio», in quanto appetibili per le società di vendita dei contratti da remoto che puntano ad intercettare la clientela più 'vulnerabilè, a causa di problemi o disservizi, per proporre il cambio in primo luogo dell' operatore telefonico. Un vero e proprio sistema che vedeva da un lato una serie di tecnici infedeli in grado di procacciare i dati, dall' altro una rete commerciale che ruotava attorno alla figura di un imprenditore campano, che acquistava la «merce» ed era a sua volta in grado di estrarre «in proprio» grosse quantità di informazioni, in virtù di credenziali illecitamente carpite a dipendenti ignari. Dalle carte dell' indagine emerge che un singolo dipendente infedele riusciva a guadagnare fino a settemila euro a fronte della commercializzazione di 70 mila dati sensibili carpiti illecitamente. In una conversazione intercettata uno degli indagati chiede al dipendente della società telefonica una «integrazione di 15 mila dati per arrivare ai 70 mila pattuiti per il mese in corso, preannunciando un ulteriore ordine di 60 mila utenze mobili». Per il gip Alessandra Boffi si «tratta di illeciti che violano non solo la

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 165

[§26367692§] sabato 27 giugno 2020

La Nazione Privacy e GDPR

privacy di migliaia di cittadini ma danneggiano anche le compagnie dello stesso settore che si vedono ostacolata l' attività da pratiche scorrette». Dal canto suo Tim, in una nota, afferma che «grazie ai provvedimenti adottati si chiude una vicenda grave» e che la società «ha subito proceduto con misure disciplinari nei confronti del personale coinvolto e si costituirà parte civile nel processo in quanto parte lesa». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 166

[§26367693§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 20 Il Messaggero Privacy e GDPR

Privacy, Unicredit multata dal Garante

LA DELIBERA MILANO Unicredit dovrà pagare una sanzione di 600 mila euro per gli accessi abusivi ai dati personali di oltre 700 mila clienti, avvenuti tra aprile 2016 e luglio 2017. La violazione era stata comunicata al Garante dalla stessa banca (che aveva anche sporto denuncia presso la Procura della Repubblica di Milano) a fine luglio 2017, lamentando di aver subìto una intrusione informatica per un rilevante numero di clienti - inizialmente stimato in 400.000 unità e successivamente accertato nella misura di 762.000 soggetti. L' ingresso non autorizzato era avvenuto utilizzando le credenziali di alcuni dipendenti di Penta Finanziamenti Italia - un partner commerciale esterno - attraverso l' applicazione Speedy Arena che consentiva la gestione delle richieste di finanziamento relative, in particolare, alla cessione del quinto dello stipendio. Numerose le informazioni carpite: dati anagrafici e di contatto, professione, livello di studio, estremi identificativi di un documento di riconoscimento e informazioni relative a datore di lavoro, salario, importo del prestito, stato del pagamento, «approssimazione della classificazione creditizia del cliente» e codice Iban. La sanzione segue la contestazione già notificata alla banca nel maggio 2019, originata a sua volta da un precedente provvedimento. Il Garante, considerati i rilevanti profili di illiceità del trattamento determinati dalla mancata adozione di misure tecniche e organizzative adeguate, ha ritenuto necessario l' applicazione della multa al fine di salvaguardare i diritti delle persone coinvolte, nonostante la notificazione della violazione di dati personali effettuata dalla banca. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 167

[§26367694§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 22 Corriere della Sera Privacy e GDPR

Tredici arresti

Rubati milioni di dati sensibili dei clienti Tim

Attingendo al portale di segnalazione dei disservizi alcuni dipendenti di società satellite di Tim hackeravano la banca dati del colosso della telefonia per rivendere informazioni sensibili a call center incaricati di procacciare clienti in ambito non solo telefonico. E alimentavano un mercato continuo da 1,2 milioni di dati all' anno con introiti da decine di migliaia di euro per volta. In una operazione della Polizia postale e della Procura di Roma 13 persone sono finite ai domiciliari e 7 sono state raggiunte da un obbligo di dimora tra Roma e Napoli. È la prima volta che vengono applicate misure cautelari per reati di violazione della privacy. Tim, parte lesa, ha denunciato le operazioni sospette avviando le indagini. «Illeciti che violano non solo la privacy di migliaia di cittadini ma danneggiano anche le compagnie del settore che vedono ostacolata l' attività da pratiche scorrette», scrive il giudice.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 168

[§26367695§] sabato 27 giugno 2020 Pagina 29 Corriere della Sera Privacy e GDPR

Tornare a investire Un grattacielo a Tokyo

Loro Piana apre a Ginza «Bel segnale di fiducia in un momento d' incertezza»

MICHELA PROIETTI

C' è ma non si vede. L' eleganza in punta di piedi e sensoriale di Loro Piana riesce a esprimersi anche nel nuovo (e primo) grattacielo della maison, inaugurato nel quartiere di Ginza, a Tokyo. Il kummel, l' iconico colore del brand, si intravede tra le pieghe di quella che l' architetto giapponese Jun Aoki ha immaginato come una sciarpa, con le sue pieghe naturali mosse da una leggera brezza. Una suggestione nata tenendo tra le mani un tessuto Loro Piana e pensando al tempo stesso alla difficoltà di poter materializzare visivamente la sensazione. Eppure da quella esperienza, Aoki ne ha tratto lo spunto per il disegno di uno spazio verticale, con una facciata ondulata di cinquantasei metri che a prima vista riflette la luce con i suoi nastri d' acciaio, ma poi restituisce le sfumature, primo tra tutti quel kummel, che dalla base dell' edificio sfuma verso l' alto diventando quasi bianco. Un progetto nato due anni fa e ora presentato come un simbolo di ripartenza. «Abbiamo sempre avuto negozi importanti in giro per il mondo - spiega il ceo Fabio d' Angelatonio - ma questo è il primo grattacielo Loro Piana e rappresenta per il marchio una tappa fondamentale». Un' esperienza che tiene conto del genius loci e d' Angelantonio descrive ispirata all' iki giapponese, un concetto quasi filosofico, che prevede il massimo grado di sofisticazione, ma senza che sia visibile il minimo sforzo. «Attraversare la soglia del nuovo flagship store di Ginza significa immergersi in una Loro Piana Experience in cui sono evidenti i rimandi all' Oriente, come i separé in carta di riso e una capsule in Lotus Flower, il tessuto realizzato con fiore di loto. Ma più di tutto è chiaro il tentativo, riuscito, dell' architetto di aver provato riprodurre la sciarpa come metafora di eleganza confortevole». L' esperienza sensoriale è distribuita in quattro livelli: il piano terra è dedicato agli accessori tessili e alla pelletteria, sia da uomo che da donna, il primo ospita le collezioni femminili, il secondo quelle maschili. L' ultimo piano offre il servizio di personalizzazione più completo, «un tema sempre presente nel mondo Loro Piana, ma che qui raggiunge livelli molto alti», dice d' Angelatonio, che parla di uno spazio progettato per offrire ai clienti la consueta privacy, con appuntamenti dedicati e, se richiesto, con ingresso speciale. Un piano pensato anche per accogliere durante l' anno attività culturali, la prima a luglio con l' artista Yoshihiko Ueda e le sue opere fotografiche. Lo slow luxury di cui il marchio è ambasciatore assume in un' epoca in cui si ripensa ai tempi della moda un ruolo ancora più centrale: nello spazio di Ginza il made to order si traduce in loghi e sigle, dalla suola delle scarpe all' abito sartoriale. «Durante la pandemia abbiamo toccato con mano l' esperienza

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 169

[§26367695§] sabato 27 giugno 2020

Corriere della Sera Privacy e GDPR

di un tempo senza frenesia, di cui il mondo Loro Piana fa parte da sempre - spiega d' Angelantonio, che parla, oggi più che mai, di un prodotto dalla forte vocazione continuativa -. Facciamo capi nati per durare e anche su temi come la sostenibilità siamo arrivati per primi». Il self aware , inteso come consapevolezza, caratterizza il cliente Loro Piana, «che non ha bisogno del logo a tutti i costi per dare valore alla propria scelta: si tratta di viaggiatori cosmopoliti, che partono la domenica per lavoro con i capi giusti in valigia, come una camicia senza pistagna che si ripiega in sé stessa, e indosso qualcosa di comodo per un lungo viaggio in aereo». Per questo il Giappone diventa il luogo simbolo di un cliente esigente, amante non solo del prodotto, ma della storia che ha portato alla sua costruzione: lo storytelling incanta il visitatore soprattutto al quarto piano, dove sarà possibile visionare e acquistare i tessuti di Loro Piana Interiors e i mobili, anche questi personalizzabili. Una visione condivisa in Lvmh, che nel 2013 ha acquistato l' 85% del capitale sociale (la quota restante è ancora nelle mani della famiglia Loro Piana). «L' apertura del nuovo flagship a Tokyo è emblematica della filosofia del gruppo di investire per il lungo termine, un bel segnale di fiducia in un momento di incertezza - commenta Antonio Belloni, direttore generale Lvmh -. I clienti giapponesi hanno un vero e proprio culto per la qualità e un' estetica sobria e raffinata. Sono esattamente i valori che caratterizzano il nuovo negozio di Ginza e i meravigliosi prodotti Loro Piana».

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2020 - powered by Volo.com Pagina 170