da un’idea di Sandra Manzi e Massimiliano Filippi, una (FederFauna Biella), Aldo Mariani (FederFauna Artena), raccolta di tutti gli articoli e i comunicati prodotti ed Paolo De Masi (FederFauna Poggio Sannita), Gianni emanati da FederFauna, assieme ad una accurata rassegna Mattiolo (Amici del Tiger Experience), Eva Minotti stampa di settore, tratta da media nazionali e locali. (FederFauna Frosinone), Bianca Montico (FederFauna Latina), Walter Nones (ENC), Mauro Panella (Sindacato Realizzazione PDF a cura di FederFauna - Via Altabella, 11 - Venatorio Italiano), Francesco Parmiciano (FederFauna 40125 Bologna - CF 91298460378 - Pl 02926611209 - Tel. Campania), Susanna Penzo (LaIFF), Karolina Klaudia 051.6569625 Fax 051.2759026 e-mail: [email protected] Pocieha (FederFauna Pratola Serra), Andrea Perteghella (FederFauna Tarzo), Simone Pletto (ANCA), Monica Per info, pubblicità e sponsor: Sandrolini (ACI-Alianz Italia), Emanuele Righi (FederFauna Modena), Denis Rinaldi, Lodocico Valenza (FederFauna Tel. 329.4340511 Lombardia), Angelo Sed (Associazione Sindacale Vetturini Romani), Michele Visone (AssoCanili), Massimo Zaratin Chi siamo (FederFauna Mirano), Mario Zaccone (FEDEA).

FederFauna, Confederazione Sindacale degli Allevatori, Segretario Generale Commercianti e Detentori di Animali, rappresenta e tutela gli interessi sociali, morali ed economici di tutte le persone Massimiliano Filippi e le imprese che operano in tutte le attività connesse agli animali e di tutti quei soggetti terzi, privati e non, che da Responsabile Ufficio Stampa tali attività traggano beneficio anche non economico. Sandra Manzi FederFauna è presente con sedi e responsabili su tutto il territorio nazionale, è iscritta tra i portatori di interessi presso il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, la Commissione Europea, Amministrazioni In questo numero: Regionali e Locali, è firmataria di Accordi nazionali ed intrattiene rapporti con altre OOSS, dialoga con decision Comunicati e news in evidenza..…………..2 makers ed influencers a tutti i livelli. FederFauna, attraverso un’estesa rete di aziende e professionisti distriuiti su tutto Nes Allevaento………………………………11 il territorio nazionale, è in grado di offrire ai propri Iscritti un ampio ventaglio di vantaggi e servizi per imprese e Nes Circo e Zoo…………………………………13 lavoratori che coniugano qualità e professionalità a costi accessibili News Coercio e Servizi………….………18 Il Comitato Direttivo Nes varie………………………………………….24 Alessio Allegrucci (FederFauna Spoleto), Vincenzo Avallone (FederFauna Battipaglia), Massimiliano Bacillieri, Pierlio Opportunità e Bandi……………………………33 Baratta, Giovanni Boccù (AIAV), Alessandra Bicego (FederFauna Valdagno), Fabio Bonciolini (SIFaP), Luca Modulo di iscrizione……………………………34 Bragagni, Roberto Brandalesi (FederFauna Lacchiarella), Vincenzo Calamunci (FederFauna Ucria), Marco Carrozzi, Ivan Cavalieri, Andrea Defranza (FederFauna Veneto), Gianluca Fanni (FederFauna Pinerolo), Roberto Del Sostienici con un bonifico Fiandra, Domenico Di Berardino, Massimiliano Filippi (FaunAmbiente), Maximilian Walter Figel (FederFauna IBAN: IT 27 P 02008 12121 000102734829 Toscana), Gabriele Milani (FederFauna Lazio, FederFauna Gallicano), Pasquale Gionti (FederFauna Marcianese), Damiano Legramandi (FederFauna Misano), Sara Maestri Pag.1 (FederFauna Desenzano del Garda), Giovanni Mandelli

Un successo la riunione FEDEA, FederFauna: ''uniti si vince!''

01 Luglio 2016 - Si e' tenuta mercoledi' 29 a Roma, presso la sala congressi della Casa Bonus Pastor, la prima vera e propria assemblea organizzativa della FEDEA, la nuova Organizzazione confederata FederFauna che si propone come punto di riferimento per l'assistenza a tutti i detentori di animali esotici e domestici.

Presenti numerosi operatori del settore, che hanno seguito con attenzione gli interventi sul palco del Presidente Mario Zaccone, dell'attivista inglese pro circo Rona Brown, la Veterinaria Barbara Cavedo, gli Avvocati Patrizia Giranu e Giuseppe Rizzi e di Gianni Mattiolo, "patron della tigre del Santo Padre".

Sono intervenuti anche il Presidente dell'Ente Nazionale Circhi Antonio Buccioni ed il Segretario Generale di FederFauna Massimiliano Filippi, che ha sintetizzato gli obbiettivi da raggiungere.

Presenti anche rappresentanti dello S.V.I., Sindacato Venatorio Italiano, per il quale ha fatto un intervento Alessandro Pani, rappresentanti dell' A.S.V.R. Associazione Sindacale Vetturini Romani, dell'Associazione Viaggiatori Castellani, oltre al Segretario Regionale FederFauna Gabriele Milani.

La riunione si e' conclusa con il ringraziamento del Presidente Zaccone a tutti i presenti e a quanti hanno collaborato alla buona riuscita dell'evento, in particolare a Tamara Bizzarro, Mirella Valeriu, Roberto Caroli e Manuel Farina. Zaccone ha dichiarato: "posso dire con soddisfazione ed orgoglio che abbiamo vissuto tutti uniti una meravigliosa giornata. Grazie a Tutti Voi, per aver dimostrato con la Vostra presenza, che siamo sulla strada giusta, mai come in questo momento, anche se stanco, mi sento carico e combattivo."

ACR: completato tour per la promozione dello Spiedo

04 Luglio 2016 - Termina il tour di ACR per la promozione dello Spiedo itinerante e della Petizione Popolare "Valorizzazione della Cultura, delle Tradizioni locali e dello spiedo lombardo" presentata in Regione Lombardia. Questa rassegna ha visto proporre l'evento a Nave (BS) Ospitaletto (BS) e per chiudere in bellezza a San Giovanni di Polaveno (BS) con l'estrazione della ricca lotteria e omaggi floreali alle lady presenti. ACR onlus ringrazia tutti i partecipanti per il sostegno e il supporto, tutti i collaboratori e sopratutto gli sponsor che hanno dato la possibilità di riuscita a queste magnifiche serate. Si ringraziano: Falco Armi, Lampex Italiana, It@s soluzioni informatiche, Ferramenta Stefanini, Armeria Lisiari, Nico Foods e Locatelli Franco & Figli Ambivere. Autore: Ufficio Stampa ACR Onlus Pag.2

FederFauna Artena: trasporto Colombi Viaggiatori, arrivano i chiarimenti del MinSal

06 Luglio 2016 - Riceviamo dal responsabile della delegazione Federfauna di Artena (RM), Aldo Mariani, alcune importanti informazioni circa il trasporto non commerciale di uccelli (Colombi Viaggiatori).

Aldo Mariani, appassionato colombofilo e vice presidente della Società Colombofila "Viaggiatori Castellani" entra nel merito della questione a pochi mesi dall'ultimo episodio, rilevato dalla Polizia Stradale sulla tratta Roma Civitavecchia, a seguito di un fermo di un camion che trasportava 1600 piccioni viaggiatori, diretti a Tarquinia per utilizzo sportivo. Il onduente, non aveva l’autorizzazione al trasporto di animali vivi ed è stato multato per un totale di 7 mila euro. I colombi sono stati poi liberati nel cielo di Ladispoli.

La nota del Ministero della Salute (prot. 11522/2016) chiarisce ulteriormente quanto già in precedenza comunicato alla FIAV ed alla FOI sul concetto di trasporto di animali vertebrati all'interno della Comunità Europea in relazione ad un attività economica.

Il trasporto di colombi viaggiatori quindi, tenuto conto della finalità non commerciale e lucrativa della Federazione Colombofila Italiana, è consentito a tutti gli aderenti sia in maniera diretta mediante mezzo privato, sia attraverso trasporti collettivi con mezzo di proprietà del "Gruppo Colombofilo" o associato.

Chiaramente è sempre valida e rigorosa la salvaguardia del principio generale del benessere animale durante ogni trasporto. Autore: FederFauna Artena Pag.3

Forbes denuncia la ''cupola animal-ambientalista''. Plauso di FederFauna.

Filippi: "qui peggio che in USA, in Italia di mafia siamo piu' esperti"

07 Luglio 2016 - Metodi che ricordano in tutto e per tutto quelli della mafia: dalla minaccia al sabotaggio, passando per la diffusione di informazioni false fino a vere e proprie campagne di terrore. E soldi, tanti soldi. Cosi' la lobby ambientalista-animalista danneggia le imprese, piega i governi, condiziona (in peggio) la vita della gente, con lo scopo ultimo di incrementare il proprio potere ed il proprio patrimonio.

Questa volta la denuncia viene da Forbes, la nota rivista statunitense di economia e finanza, che pochi giorni fa ha pubblicato un articolo dal titolo esplicito: "Geenpeace e' piu' disonesta e pericolosa della mafia".

L'autore, Henry I. Miller, medico, ricercatore e docente universitario, per 15 anni funzionario della Food and Drug Administration, racconta come l'associazione animal-ambientalista, nota ai piu' come paladina delle balene, per perseguire i propri interessi avrebbe usato tali metodi. E come tali metodi possano danneggiare dall'azienda di legname, ingiustamente incolpata di reati ambientali attraverso la diffusione di foto e video falsi, fino a milioni di bambini dei Paesi poveri, condannati alla cecita' e alla morte dal boicottaggio di una particolare coltivazione di riso, operato dall'organizzazione attraverso pressioni ai governi e campagne di disinformazione e di terrore.

Miller spiega anche quanto fruttino quei metodi: un impero con un bilancio di oltre 360 milioni di dollari ed uffici in oltre 40 Paesi.

La notizia non poteva certo lasciare indifferente FederFauna, cosi' ieri il Segretario Generale Massimiliano Filippi ha scritto a Miller, manifestando il proprio entusiasmo per il fatto che un cosi' importante autore su di una cosi' importante testata, si sia occupato di un problema "tanto grave quanto, purtroppo, poco percepito dalla gente".

Filippi ha segnalato come "in Italia la situazione sia anche peggiore che in USA: qui da noi le immagini e i video falsi delle associazioni animal-ambientaliste vengono pubblicati dai giornali e dalle Tv nazionali, queste associazioni hanno dei parlamentari che scrivono leggi per loro e addirittura giudici che scrivono sentenze per loro. Qui in Italia, di mafia siamo piu' esperti" – ha ironizzato.

"Purtroppo – ha concluso Filippi - i gruppi ambientalisti e animalisti, proprio come la mafia, si sono costruiti un'immagine rispettabile e positiva ed e' molto difficile riuscire a far aprire gli occhi al pubblico. Tuttavia ci si puo' riuscire con la vera informazione, facendo luce su tutte le loro malefatte". Per FederFauna e' diventata una missione che oggi, rinforzata anche dall'articolo di Forbes, intende perseguire con ancor piu' tenacia.

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ACR Onlus: legge comunitaria, ancora la caccia sotto tiro

06 Luglio 2016 - "Senza che si levasse voce dal mondo associativo venatorio nazionale e dal ondo politico, si è consuato lo scorso giugno l’ultio vergognoso attacco all’attività venatoria". E' il coento di ACR Onlus sull'approvazione della modifica della legge 57/9 che, all’art., ipone ai cacciatori di annotare sul tesserino venatorio il capo di selvaggina prelevata suito dopo l’aattiento. "Ovvero - dice ACR - esiste l’oligo di segnare un soggetto che non si ha la certezza di recuperare effettivamente! Una follia tutta italiana…".

"Ancora una volta - evidenzia l'associazione - si palesa come, il legislatore italiano, intervenga in materia di caccia senza avere alcuna conoscenza di uelle che sono le odalità di svolgiento dell’arte venatoria. Ancora una volta il mondo associativo assiste passivamente allo scempio di ciò che dovrebbe proteggere. E non importa se il cacciatore dovrà passare più tempo con la penna in mano che a scrutare il cielo o i boschi in attesa di prede, l’iportante è non andare allo scontro istituzionale. Quando finirà questa logica della calata di braghe? Quando la dignità e il buonsenso di cittadini onesti finiranno di essere calpestati?".

"Un pezzo alla volta, un centimetro al giorno - ciude la nota di ACR - la millenaria cultura degli uomini dei boschi, viene distrutta, noi di ACR chiediamo che le associazioni venatorie, dimentichino gli interessi di bottega e tornino a combattere veramente per il bene comune della caccia". Fonte (http://www.bighunter.it/)

Lazio, SVI-FederFauna: proposta di Regolamento per la gestione faunistica del cinghiale

13 Luglio 2016 - Il Sindacato Venatorio Italiano (SVI), Organizzazione aderente a FederFauna, sezione del Lazio, ha presentato all'Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione una proposta di Regolamento per la gestione faunistico-venatoria del cinghiale.

Il lavoro, redatto da Stefano De Vita, con la collaborazione dei delegati periferici SVI che praticano tale caccia nelle diverse forme ammesse dalla legge, rappresenta un documento tecnico-normativo molto chiaro e preciso che potrà servire alla Regione Lazio per normare tale attività in relazione anche alle esigenze di controllo delle popolazioni che arrecano danni a cose e persone.

Non solo caccia quindi ma soprattutto gestione della specie sulla scorta di cnosncenze precvise della dinamica delle popolazioni, gestione, gestione affidfata agli Atc. Autore: SVI-FederFauna Lazio

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Filosofia Rurale: Circo ed animali: il concetto sbagliato degli animalisti

18 Luglio 2016 - Che differeza ’è tra u aiale ed u ae, se o uella he il prio utre il ostro stoao, il nostro corpo ed il secondo le nostre emozioni, il nostro spirito? Certo, questo elenco delle funzionalità di ciascuno dei due aiali è liitativo, a lo è volutaete per sottolieare he etrai, i u odo o ell’altro, soddisfao i nostri bisogni.

Alla lue di iò, he differeza otologia ’è tra u aiale del iro ed u pet (ae, gatto, iguaa, pese rosso, canarino) tenuto in un appartamento? Nessuna! Entrambi nutrono il nostro spirito, soddisfano nostri bisogni, non materiali, ma per questo non meno importanti, essendo quelli che ci rendono Umani.

No ’è alua differeza se o ella ete e ei oetti dell’uoo stesso he, è sepre ee riordarlo, possoo essere sbagliati. Perché i circhi che detengono animali suscitano dibattiti e polemiche mentre chi detiene qualsiasi altro animale ne risulta addirittura un amante? Un cavallo da equitazione, addestrato, cavalcato e che lavora con gli ostacoli non è forse come un cavallo che lavora al circo? Pag.6

U ae preparato all’agilit o alla ostra di ellezza o è sfruttato dall’uoo oe ualsiasi altro aiale? …E non ci si dica che la differenza sta nel fatto che il circo esibisce i suoi animali a fini di lucro, perché paghiamo in otati ahe ua seduta di pet therap, tato osaata dagli aialisti!... he os’è uo spettaolo o aiali se non una forma (per di più artistica) di pet therapy?

L’uoo he vede differeze tra l’ipiego di aiali ha sviluppato u oetto talete distorto e lotao dalla realtà he arriva addirittura a osiderare ee ua osa e ale uell’altra e o si aorge he soo fae della stessa medaglia.

No vogliao eahe etrare el erito dell’igoraza he pervade la uestioe, perh uo dei asi più emblematici di questo ignorare è il credere che gli animali esotici del circo o degli zoo siano prelevati in natura, non sapendo ivee he asoo all’itero di ueste strutture, he assuoo uidi u valore ahe ai fii della oservazioe delle speie; piuttosto vogliao aalizzare il otivo pisologio he spige l’uoo a redere he hi detiene un cagnolino in un appartamento, che magari ha provveduto a castrare e quindi ad annullarlo iologiaete uale essere vivete, sia igliore dell’uoo he detiee ua tigre i u iro.

Perh aiao sritto tigre e o la puzzola, l’aradillo, il pappagallo od il serpete? A ostro avviso uno dei motivi fondanti di tanto astio nei confronti dei circensi (gli animalisti nelle loro propagande usano sempre questi gradi felii è l’ividia he utre l’essere uao, sepre più proteso all’apparire ei ofroti degli altri, he vede in certi animali quali la tigre, il leopardo od il leone, quel senso di potenza e libertà ammaestrate da un loro simile. Teere u gatto o è oe teere ua aestosa tigre e hi vive a otatto o uest’ultia diostra di oosere veramente gli animali al puto di poterli guidare. L’iteresse dei aii (i irhi e soo piei ei ofroti di questi animali esotici diventa quindi un simbolo da colpire per dimostrare, prima di tutto a se stessi, che chi doma la potenza di una tigre viene a sua volta domato da un altro uomo.

Va detto anche che il rapporto con gli animali domestici è cambiato. Assistiamo sempre più a scene deprimenti di isterisi ollettivi ei ofroti di ai e gatti ui viee riversato l’affetto he dovree ivee apparteere all’uomo. Un conto è voler bene al proprio animale da compagnia, un conto è trasformarlo nel surrogato di un figlio, con il rischio poi di snaturarlo, molto più di quanto non avvenga in un circo.

Siamo arrivati al punto che una sculacciata sul sedere ad un bambino passa inosservata, quella ad un cane comporta deue e odae uaii. Perh? C’è uesto eore isogo di setirsi diversi dagli altri, uii e o sotati. “e viee a aare il soggetto uao ui riversare l’affetto (osa peraltro sotata se ci fosse), lo si cerca ell’aiale doestio e lo si giustifia o il fatto he gli altri o sao osa sigifihi possedere u aiale. E’ una gara a chi tratta meglio il proprio cane, non sapendo appunto che così facendo lo condannano. Lo ammaestrano e lo addolisoo o aiere rueti, ovverosia lo astrao. Lo ostrigoo a appottii iverali e spazi agusti da appartaeto, i reve: lo saturao, strappadogli tutto iò he e ostituise l’uiità aiale, ma pensano di amarlo alla follia.

Il giustificare inconsciamente questa assurdità comporta odio nei confronti di chi invece gli animali li tratta bene, li oose ed è o loro dalla otte dei tepi, o li ha soperti l’altro gioro. Azi, se o i fosse stato hi addomesticava ed usava gli aiali ora, uesti sigori i ui affetti si soo persi el vuoto osio dell’idiffereza, non potrebbero gioire del loro amato cagnolino o gattino.

L’ividia, l’apparire e uel seso di uiità trasgressiva he deriva dall’aare ualuo he o sia un essere umano, ha quindi prodotto un uomo cui convenzionalmente è stato attribuito il termine di animalista che deve dimostrare a se stesso he uel he fa o è assurdo, arrivado pure a o apire he l’aiale he detiee è, i liertà e digità, di molto inferiore a quella di un animale del circo e dello zoo. Autore: Filosofiarurale.it Pag.7

Cassazione: e' diffamazione dare del ''vivisettore''

25 Luglio 2016 - Condannata al risarcimento per diffamazione la promotrice di un sito Internet contro la sperimentazione sugli animali, che bollava come vivisettori i rieratori.

La società che utilizza animali per la ricerca non li "viviseziona". La Corte di Cassazione (Sezione III civile - Sentenza 19 luglio 2016 n.14694) ha confermato la condanna al risarcimento danni per diffamazione, a carico della responsabile di un sito "per illecita diffusione di dati personali" di alcuni dipendenti di una società di ricerca, insultati come "vivisettori". La società in questione- e i suoi dipendenti- conduce "studi preclinici di sicurezza mediante sperimentazione tossicologica di farmaci in vitro", una attività comportante l'utilizzo di animali, "ma non la loro vivisezione, intesa quale dissezione anatomica di animali vivi"- si legge in sentenza.

Non è diritto di critica- La promotrice del sito incriminato aveva connotato negativamente la sperimentazione animale in geere aouado la riera alla vivisezioe e sottolieado l’efferatezza e l’iutilità sietifia degli studi. Per peggiorare la situazioe aveva esso sul e i dati dei dipedeti dell’istituto. Per la Cassazioe si è fuori dal diritto di critica e ben valgono le tesi della Corte d'Appello.

"Vivisezione", "vivisettori" e "vivisezionisti"- Già la Corte di Appello osservava, infatti che i termini "vivisezione", "vivisettori" e "vivisezionisti", usati nel sito incriminato, hanno ormai assunto "un'accezione ampia", andando oltre la "dissezione anatomica di animali vivi", e vengono riferiti alla sperimentazione animale in genere. "Dopo aver dato per riconosciuto che a questa ampia accezione si debba fare riferimento nella valutazione del diritto di critica", la Corte ha tuttavia reputato che "i detti termini, usati nel sito internet connotassero negativamente dal punto di vista etico siffatta attività di sperimentazione". L'uso di questi termini "incideva sulla continenza del messaggio per la forte suggestione negativa che esercita sul fruitore- aumentata dall'accostamento a termini come tortura e morte per gli animali che alla vivisezione richiamano".Rilevante il contesto in cui venivano utilizzati i suddetti termini, per ricondurre la sperimentazione a "crudeltà e arretratezza" e "alla sua affermata inutilità scientifica". Non hanno avuto successo in giudizio i tentativi della persona condannata di svalutare la connotazione negativa dei termini contestati, intendendoli come alternativi al concetto di sperimentazione animale in vivo, evidenziando come quest'ultima fosse "oggetto di un giudizio morale e scientifico dato per controverso".

"Attacco organizzato"-La Corte d'Appello si è espressa per "l'inaccettabilità delle modalità espressive utilizzate", stante che l'attività dei ricercatori veniva "apoditticamente tacciata come inaccettabile, immorale e scientificamente inutile". i ricercatori diffamati venivano individuati come "il nemico da combattere con qualsiasi mezzo" e i fruitori del sito veninano invitati a "diventare la coscienza dei vivisettori. Per la Corte non ci si è limitati ad esporre un'opinione, ma è stato "organizzato e propagandato un attacco per vie dirette e indirette nei confronti della società e dei suoi dipendenti, utilizzando toni e contenuti gratuitamente offensivi, stimolando contrapposizione e aggressività al fine di prevaricare la posizione antitetica con ogni mezzo". I limiti del diritto di critica- La Corte ha riconosciuto sia l'interesse pubblico del sito, sia la verità dei fatti diffusi, ma ciò che "trascende il diritto di critica è l'aggressione del contradditore", risoltasi "nell'accusa di perpetrazione di veri e propri delitti o comunque condotte infamanti, in rapporto alla dimensione personale, sociale o professionale del destinatario". Non si vuole con questo sostenere che la critica debba essere obiettiva, anzi "la critica presuppone valutazioni e commenti tipicamente di parte", nè si vuole sostenere che la critica "non possa comportare valutazioni negative circa le qualità morali o le capacità professionali del destinatario". E allora? "Restano punibili le espressioni gratuite cioè non necessarie all'esercizio del diritto, in quanto inutilmente volgari o umilianti o dileggianti o offensive". la critica "si deve esprimere nel rispetto del requisito della continenza e perciò in termini formalmente corretti e misurati, in modo tale da non trascendere in attacchi e aggressioni personali dierti a colpire sul piano individuale la figura morale del soggetto criticato".

La Cassazione condanna al risarcimento dei danni conseguiti alla lesione del diritto alla riservatezza e alla reputazione dei dipendenti della società di ricerca. Fonte (http://www.anmvioggi.it/) Pag.8

Filosofia Rurale: ''La civilta' vigliacca che abbandona i propri figli''

Scene disgustose ed abominevoli che si ripetoo orai ogi fie settiaa. L’ultia pochi giorni fa: un gruppetto di cittadini animalisti irrompe lungo un fiume in cui si stava svolgendo una gara di pesca ed iniziano a provocare, insultare, offendere.

Le testimonianze dei pescatori recitano: tati contro pochi, un atto già in partenza vigliacco. Disturao l’aziao di turo o il padre i opagia del figlio.

Valutano attentamente chi colpire, scelgono il più debole, quello isolato, il papà che deve difendere un figlio non solo dalle minacce fisiche ma dai danni psicologici che potrebbero derivarne. Questa volta un bambino scoppia in lacrime. Pensate allo shock subito da questo ragazzino che si godeva con il padre una giornata in riva al fiume: umiliato, provocato, spaventato. Una giornata che poteva essere tra le migliori della vita perché sfidiamo chiunque a non riconoscere il valore di queste uscite domenicali con il papà, le prime esperienze a contatto o la atura, la soddisfazioe di prepararsi ua aa da pesa… e hi se le dietia ueste esperieze di vita o accanto la figura eroica del padre?

Che ne sarà ora di quel bambino? Continuerà ad andare a pescare? .. e se lo farà potrà godersi con serenità quei momenti che sono fondamentali per la crescita di un ragazzo? Cosa hanno ottenuto gli animalisti con questo atto vigliacco? Quello che volevano: seminare odio, violenza, insegnare ad imporre le proprie idee, giuste o sbagliate che siano, con la forza. Se ne approfittano della gente onesta, indifesa e tranquilla per diffondere il loro odio e la loro intolleranza. Loro non sanno come vivere felici una domenica mattina in riva al fiume, non sopportano che altre persone lo siao ed allora devoo roviare l’ifazia di u aio he azih riordare a lugo ua spledida giornata con il papà, ricorderà odio, violenza e terrore.

Questa civiltà va cambiata, e va cambiata con le regole nostre che sono quelle del dialogo, della tolleranza, del rispetto e dell’aettazioe delle idee altrui. Chi ostaola ueste regole deve essere ferato suito e hi ha il potere di farlo, e non lo fa, è complice del declino di questa società e dei patimenti di quel bambino.

Noi non vogliamo una civiltà in cui sia possibile prevaricare con la forza, non vogliamo uomini che hanno paura, noi siao per la liertà. Ferare uesto aoiio è u dovere esseziale dell’uoo. Deve iterveire la agistratura, la politica e chi ha competenze per farlo. Non si tratta di una questione esclusiva di animalismo o non animalismo ma di regole civili che vanno rispettate perché il messaggio che passa alle nuove generazioni è solo quello iprotato sull’odio e sulla violeza i ualsiasi apo. “e o si ferao questi atti vigliacchi perpetrati da pochi, o peggio, si asseodao e si fa fita di o vedere, i ostri stessi figli sarao odaati all’odio e alla violeza, anziché ad una serena giornata di pesca con il papà .

Noi ci batteremo affinché questo orrore non avvenga! Fonte: Filosofiarurale.it Pag.9

Accordo tra FederFauna e CONF.A.V.I. per offrire migliori garanzie caccia.

26 Luglio 2016 - Gli allevatori, i commercianti e i detentori di animali aderenti a FederFauna, che siano anche cacciatori, da oggi potranno godere di una nuova tessera comprensiva di una tra le migliori polizze assicurative per la caccia presenti sul mercato per rapporto costi-garanzie. Cio' grazie ad un Accordo sottoscritto ieri a Thiene (VI) tra FederFauna, Confederazione Sindacale degli Allevatori, Commercianti e Detentori di Animali, rappresentata dal Segretario Generale Massimiliano Filippi e CONF.A.V.I., Confederazione delle Associazioni Venatorie Italiane, rappresentata dalla Presidente Nazionale Maria Cristina Caretta.

Gia' nei prossimi giorni verranno stampati i nuovi bollettini postali, che saranno presto reperibili presso tutti i Responsabili e le Sedi Territoriali FederFauna.

FederFauna non e' e non aspira a diventare un'Associazione Venatoria, ma e' e resta un'Organizzazione Sindacale che, da Statuto: "rappresenta e tutela gli interessi sociali, morali ed economici di tutte le persone e le imprese che operano in tutte le attivita' connesse agli animali e di tutti quei soggetti terzi, privati e non, che da tali attivita' traggano beneficio anche non economico", tuttavia, a grande richiesta (pare che anche numerosi agricoltori, allevatori siano appassionati di caccia) si e' dotata di un servizio in piu': una tessera comprensiva di una polizza caccia che offra garanzie ben superiori a quelle obbligatorie per legge, ma ad un prezzo per l'utente molto contenuto.

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MIPAAF: Da Consiglio Ue nuovo pacchetto contro le crisi. 500 milioni di euro per latte

Consiglio Ue: nuovo pacchetto contro le crisi. 500 milioni di euro per latte e aumento dei prezzi di ritiro dell'ortofrutta Martina: 21 milioni per Italia anche per interventi strutturali

18 Luglio 2016 - Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che il Ministro Martina ha partecipato oggi a Bruxelles al Consiglio dei Ministri dell'Agricoltura dell'Unione europea. Durante la riunione la Commissione europea ha presentato un nuovo pacchetto di azioni per i settori in crisi, così come fortemente richiesto dall'Italia insieme a Francia, Spagna e Germania.

Per il comparto lattiero caseario si è stabilito un nuovo intervento da 500 milioni di euro complessivi. 150 milioni di euro serviranno a finanziare a livello europeo la programmazione produttiva volontaria, con l'intento di contenere la produzione e arrestare il calo dei prezzi alla stalla. La misura sarà attiva da metà settembre.

La Commissione ha inoltre stanziato 350 milioni su azioni più flessibili a livello nazionale. All'Italia vengono destinati 21 milioni di euro che potranno essere utilizzati per sostenere regimi di qualità, incentivare gli allevamenti al pascolo, introdurre misure di supporto al credito o favorire aggregazione e cooperazione tra allevatori.

Per il comparto ortofrutticolo è stato stabilito un aumento dei prezzi di ritiro di mercato, decisione più volte sollecitata dall'Italia e che sarà definita nel dettaglio con atti delegati.

Per venire incontro alle esigenze degli agricoltori gli anticipi dei premi Pac vengono aumentati dal 50 al 70%.

"Le proposte del Commissario Hogan - ha dichiarato a margine il Ministro Maurizio Martina - vanno nella direzione da noi indicata per dare risposte concrete agli allevatori e agli agricoltori. Finalmente non solo misure spot, ma anche potenzialmente interventi strutturali per affrontare la crisi del settore lattiero. C'è il sostegno alla programmazione produttiva del latte che varrà per tutta Europa con tempi e risorse certe, sul quale avremmo voluto ancora più coraggio da parte della Commissione. Il budget da 350 milioni su misure flessibili, anche di medio periodo, in qualche modo disegna un primo punto di partenza per la costruzione di una Ocm Latte ed è importante che sia indirizzato per la salvaguardia soprattutto dei piccoli produttori. Per l'Italia significa uno stanziamento da circa 21 milioni di euro, che utilizzeremo anche per un supporto alla crisi del latte ovino".

"Da parte nostra - ha proseguito Martina - abbiamo chiesto che vengano inseriti tra le azioni ammesse anche la distribuzione gratuita di alimenti agli indigenti e la possibilità di sperimentare nuovi strumenti di gestione del rischio più vicini alle esigenze delle imprese. Bene l'aumento dei prezzi di ritiro per l'ortofrutta, ora tuttavia attendiamo maggiori dettagli rapidamente nelle prossime giornate. La conferma dell'aumento al 70% degli anticipi Pac è un'ulteriore boccata d'ossigeno per le aziende. Siamo soddisfatti ma ora dobbiamo concretizzare al meglio queste novità per consolidare davvero un'inversione di tendenza sulla quale lavoriamo da tempo". Autore: Ufficio Stampa MIPAAF Pag.11

Animalisti tentano di liberare 100 pulcini a Dozza (e rubano 20 euro)

21 Luglio 2016 - BOLOGNA – Sono entrati in un allevamento avicolo per lierare u etiaio di pulii, lasiado sul uro la fira Aial lieratio frot e portadosi via anche una ventina di euro in monete.

È suesso ella otte all’allevaeto Morsiai’ di Dozza, i provincia di Bologna, e ora sul fatto stanno indagando i Carabinieri.

Dall’Aial lieratio frot, al oeto, o è arrivata alua rivendicazione, e in effetti la diaia della lierazioe’ dei pulii fa pensare che ad agire non siano stati dei professionisti.

LA DINAMICA

Infatti, a quanto si apprende, sono state aperte solo poche gabbie, quattro o cinque in tutto, e questa mattina i pulcini, nessuno dei quali è uscito o è stato portato fuori dalla stanza, sono stati rimessi nelle gabbie stesse dalla titolare dell’allevaeto. Fonte (http://www.dire.it/)

Nuova Zelanda: nasce allo zoo rinoceronte bianco del Sud: prosegue protezione specie

21 Luglio 2016 - Allo zoo di Hamilton è nato un piccolo di 63 chili, attualmente esistono circa 20mila esemplari nel mondo

Fiocco azzurro allo zoo di Hamilton, in Nuova Zelanda. L'ultimo arrivato nella struttura è un baby rinoceronte bianco del Sud, dal peso di 63 chili alla nascita. "Weit" ("Largo" in italiano per via della sua bocca), come è stato ribattezzato in lingua afrikaans, è un maschio e rappresenta una delle speranze per la sopravvivenza della sua specie, ritenuta addirittura estinta nel Diciannovesimo secolo.

Dopo la scoperta di un centinaio di esemplari in Sud Africa sempre negli ultimi anni dell'Ottocento, è partito un programma di salvaguardia che ha portato a contare ora circa 20mila animali, grazie soprattutto a zone protette. Il corno del rinoceronte bianco del Sud infatti è particolarmente ricercato per via di presunte qualità curative. "Weit" è l'ultimo arrivato ed è stato definito "determinato" dai custodi dello zoo, che lo hanno affidato alle coccole della mamma Kito.

Fonte (http://www.tgcom24.mediaset.it/)

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Circo Medrano: gradi giudizio sono tre e valutazioni ''impressionistiche'' non reggeranno

15 Luglio 2016 - Co’è oto il Triuale di Padova si è pronunciato nel giudizio di primo grado. Inutile dire che la sentenza apre molti interrogativi. Anzitutto, stride con la decisione del Tribunale (che, ripetiamo, è solo il primo grado e quindi non defiitiva l’esito del sopralluogo svolto dal veteriario dell’Asl di Padova he, oe riorda l’avvoato difesore del Medrano, Francesco Mocellin, aveva rilevato eelleti odizioi psiofisihe degli aiali. Lasia olto duiosi anche il fatto che nelle piazze precedenti a quelle di Padova, non solo i veteriari dell’Asl a ahe – in un caso – gli agenti del Corpo Forestale dello “tato (uesti ultii, fra l’altro, el orso di u sopralluogo o prograato avevao svolto sopralluoghi o esito positivo: è aaduto a Bresia e a Vieza, pohi giori pria he il oplesso dei Casartelli arrivasse a Padova. L’, il 14, il 22 e il 29 novembre gli animali stavano perfettamente (secondo Asl e Corpo Forestale), mentre ai primi di dicembre alcuni animali presentavano comportamenti stereotipati?

Attedereo il deposito delle otivazioi pria di proedere alla doverosa ipugazioe del provvedieto, dihiara l’avvoato Moelli, il uale preisa ahe he o è stato disposto alu seuestro otrariamente a uato riportato dalla stapa.

Per ora i liitiao a sottolieare he appare paradossale – prosegue – come non sia stato dato credito alle dihiarazioi dei veteriari dell’A“L padovaa – assolutamente neutrali – così come siano stati ignorati i pareri dei veterinari specializzati che seguono costantemente il circo e pure come, evidentemente, non sia stata presa in considerazione la dettagliata relazione scientifica di una ricercatrice universitaria indipendente, esperta etologa, che aveva esluso ualsiasi sego di stress roio per gli aiali. Per otro, l’ausa ha asato i suoi assuti sull’epertise di u veteriario ero della L.A.V. – ostile al circo per definizione – he i soli 55’ iuti di ispezione – senza alcun contraddittorio tecnico e senza effettuare neppure un test clinico – ha stabilito che qualche animale del circo sarebbe stato vittima di condizioni di stress. Evidentemente si è trattato di un processo basato su valutazioi ipressioistihe piuttosto he sui fatti e sulle evidenze scientifiche. Siamo certi che la Corte d’Appello, a suo tepo, avrà diversi argoeti da vagliare.

Coeta ahe il presidete E, Atoio Buioi: I ogi aso la “uprea Corte di Cassazioe, dove a io avviso finirà da ultimo il processo, ha sede a Roma e, grazie a Dio, è aliena da condizionamenti ambientali. Ne sapreo riparlare. Fonte (http://www.circo.it/)

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Stefano Orfei miglior artista dell'anno

15 Luglio 2016 - Qualhe ese fa (per l’esattezza eravao a feraio Circusfans.net aveva dedicato una news a “tefao Orfei Noes ititoladola UN MOMENTO IMPORTANTE PER STEFANO ORFEI NONES, per via dei suessi di Latia e Heilro e per l’avvetura televisiva he saree partita ualhe settiaa dopo. Ora u’altra otizia riporta Stefano al etro dell’attezioe iterazioale per i suoi eriti artistii. Il Master di “ohi (Russia lo ha isigito del titolo di Miglior Artista ashile dell’ao. Tutti oosoo la ualità del suo lavoro i pista e o ’è bisogno di aggiungere ulteriori parole a un premio che da solo riconferma lo spessore e i meriti di Stefano testimoniati dalla sua carriera e dal suo ricco palmares.

Chi si sta attedo per deigrare e ridiesioare l’iportaza del iro i Italia deve essere esso al orrete he in aito iterazioale l’Italia è leader del settore per taleti artistii e reputazioe oe diostrao i due prei al team Montico e a Stefano Orfei.

Fonte (http://www.circusfans.net/) Autore: D.D.

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Un altro ottimo motivo per non guardare Rai3: la Bignardi cancella il Circo

21 Luglio 2016 - Quella che ha debuttato domenica scorsa - con la conduzione di Andrea Lehotska e la voce fuori campo di Fabrizio Frizzi - potrebbe essere l'ultima edizione del Circo in onda su . Ad annunciarlo, in qualche modo, è il direttore della terza rete della tv pubblica. Infatti, su Twitter Daria Bignardi ha scritto, rispondendo ad un tweet del Presidente di ENPA (Ente Nazionale per la Protezione degli Animali) Milano Ermanno Giudici rilanciato da Daniela Martani, ex concorrente del Grande Fratello da tempo impegnata nelle battaglie animaliste e ambientaliste:

"E'l'ultimo anno del circo su @RaiTre. Dal 2017 il circo con gli animali non ci sarà."

Chissà oe avrà preso il iguettio della Bigardi Atoio Buioi, Presidete dell’ENC (Ete Nazioale Cirhi, che ad aprile scorso in una lettera indirizzata ai nuovi direttori della principali reti Rai si lamentò dello scarso spazio concesso dalla tv pubblica all'arte circense. L'appello, a quanto pare, non ha avuto grande successo. Fonte (http://www.tvblog.it/) Foto http://www.blitzquotidiano.it

Circo in Tv: dopo l'invasione barbarica di Daria, l'ENC scrive al presidente Rai

Quella che segue è la lettera che il presidente Enc, Antonio Buccioni, ha inviato al numero uno di viale Mazzini, Monica Maggioni.

Ho appreso dalla stapa he il direttore di Rai, Daria Bignardi, ha annunciato su twitter, rispondendo al presidente di una associazione animalista (ma un direttore di rete del servizio pubblico non dovrebbe anche essere, o quanto meno apparire, minimamente equidistante soprattutto su temi divisivi, sforzandosi di non trattare come telescarti tutti coloro che non la pesao oe lei e gli aialisti? he uesto è l’ultio ao del iro su RaiTre. Dal il iro o gli aiali o i sarà. “i è presa u rava dal suddetto presidente, forse accontentandosi della piccola claque, certamente aiutata in ciò da una predisposizione aturata oe oduttrie di prograi faosi per l’audiee da aii al ar. Cos’è stata la sua, u’ivasioe barbarica di apo oppure l’osseuio alla lo? Pag.15

L’aucio della diettice di ete è aiguo. Dal 20 cotiueà ad esseci il cico su Rai, peò seza aiali? I attesa di apprenderlo da un altro tweet, vorrei condividere con lei qualche riflessione.

Forse Daria Bignardi non sa, ma lo sanno bene i suoi predecessori, che Rai3 anche in passato ha cercato di produrre puntate di circo senza animali, e non sono mancati nemmeno speciali dedicati al Cirque du Soleil (secondo il luogo comune imperante, il circo che funziona sempre e comunque e che rende felici anche gli animalisti; in fondo a chi interessa che la multinazionale canadese abbia dovuto licenziare 400 dipendenti, in conseguenza di una crisi che è ache cisi di pulico?. Ache all’epoca si pala ad esempio della serie di Circo Massimo) gli animalisti applaudirono per questa scelta ma la puntata speciale senza animali registrò un pubblico inferiore rispetto al più apprezzato circo con animali, inviso alla lobby animalista ma amatissimo dal popolo, anche da quello televisivo. Apie il pogaa co tigi, leoi ed elefati i pista alza gli ascolti. E’ u dato oggettivo, che lei potà facilete riscontrare. Esiste anche una tesi di laurea su questo aspetto, che mette insieme gli ascolti minuto per minuto e, se vuole, povvedeeo a fagliela avee. Se egli ultii ai Estate al Cico ha peso u po’ di salto o lo si deve certo agli animali ma ad un concerto di fattori, in primis struttura e qualità del programma.

La invito poi ad analizzare il “feoeo Festival Iteazioale del Cico di Mote-Carlo, trasmesso nelle sue varie edizioni in varie parti del mondo e anche da Rai3. Il Festival monegasco, presieduto da S.A.S. Stephanie di Monaco, è l’euivalete dell’Osca del ciea pe il cico e presenta da sempre il meglio anche in fatto di numeri con animali. Perché il pubblico televisivo lo apprezza? Per la stessa ragione per la quale i circhi continuano – checché se ne dica – ad essere frequentati da moltissime famiglie: per vedere animali, clown e giocolieri. Senza animali il circo non può chiamarsi tale e, soprattutto, il pubblico lo snobba. Grandi e note famiglie circensi italiane ci hanno provato a non fare esibire gli animali, ma sono andate incontro al fallimento, tornando poi sui loro passi.

E dunque – per tornare al motivo di questa lettera – che fa la diettice di Rai, lavoa pe aassae l’audiece della ete che è stata chiaata a pilotae e pe setisi die “ava dall’aialista di tuo?

C’è iolte u tea di giustizia o ipocisia. “La pova del cuoco – per citarne uno – continuerà anche nel 2017 oppue il pogaa veà chiuso pech i uel caso e, i ceda, va u po’ peggio pe uegli aiali polli, coigli, aiali e ogi aitate della fattoia, azi dell’allevaeto, finiscono in padella? E quanti altri show con aiali si vedoo i Tv? E uate pulicità che “sfuttao aiali esotici? E gli spot di euitazioe? E il Palio di Siena, che il 2 luglio su Rai2 ha ottenuto il 9,15 % di share (a conferma che i grandi eventi legati alla tradizione e all’idetità dell’Italia, e che i uesto caso hao coe potagoisti i cavalli, pescao i u gadissio acio di estiatoi? E e e e e e… così via. La Rai pesa di applicae u atteggiaeto disciiatoio “puedo solo i circhi con animali (per di più facendosi un danno in termini di audience)? E allora dove andranno a finire la giustizia e il sevizio pulico? Iolate, fose, sull’altae della ipocisia e di uo stoachevole politically coect che, soo quasi certo, isulteao idigesti ache a lei e duue o ci peseà eeo ad assecodae l’epuazioe del cico classico da Rai, a seai foià l’iput pe ilacialo i teii di ualità, facedo così schizzae i alto anche lo share. Senza dimenticare che il circo su Rai3 è un appuntamento storico, che peraltro ha dato ottimi risultati anche nel rapporto costi-risultati.

Da ultimo, mi consenta di aggiungere che, ad oggi, il circo con animali in Italia – oltre a vivere grazie al pubblico pagante (e non, i ceda, all’eleosia di Stato – viee iuadato i ua legge . / che all’at. così ecita: “Lo Stato icoosce la fuzioe sociale dei cichi euesti e dello spettacolo viaggiate. Petato sostiee il consolidamento e lo sviluppo del settoe. Ritego supefluo aggiugee ualsivoglia cosideazioe, sopattutto ivolgedoi al pesidete della Rai.

Autore: Antonio Buccioni, presidente Ente Nazionale Circhi

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Moira Orfei: ''Togliete il telefonino ai vostri figli e portateli a vedere il circo''

25 Luglio 2016 - Il tedoe della ipote della “Regia degli elefati è a Valvede di Cesenatico per dieci giorni di spettacolo dal vivo. Moira Orfei, a cena al ristorante Il Pirata di Cervia poi al Pineta a Milano Marittima, risponde alle critiche degli animalisti.

“I aii oai soo schiavi delle uove tecologie – dice Moira Orfei, ipote della copiata “Sigoa degli elefati – vivoo ell’illusioe della ealtà vituale, sepe ipiegati su smartphone e tablet. Una serata al circo, invece, può far scoprire loro il fascino senza tempo delle arti circensi e dimostrare come il sacrificio degli allenamenti possa portare, el tepo, a gadi isultati.

“Il oe che poto è ua gade esposailità. Ache ell’epoca della couicazioe 2.0. e dei social etok, so che il io copito è uello di taadae ai postei la magìa dell’ate cicese. Nella foto eccola al istoate Il Piata pia di ua otte al Pieta.

Fonte (http://www.livingcesenatico.it/) Autore: Anna Budini

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Ministero della Salute: bando per giovani ricercatori, accreditarsi dal 21 giugno

Il nuovo bando del Ministero della Salute favorisce il lavoro dei giovani ricercatori e delle società impegnate in progetti volti ad argomenti trasferibili al Servizio Sanitario Nazionale

01 Luglio 2016 - Nuove opportunità per il lavoro dei ricercatori italiani. Il Ministero della Salute ha infatti pubblicato un nuovo bando di concorso, in cui propone finanziamenti di circa 135 milioni di euro, 54 dei quali espressamente riservati ai giovani. Il Bando è anche detto di Ricerca Finalizzata, in quanto non sono ammesse a concorrere alla gara le ricerche che non possono portare ad applicazioni direttamente trasferibili al Servizio Sanitario Nazionale.

Come avviene per tutti i Bandi di Concorso, anche questo specifica i campi di intervento cui devono essere dedicate tutte le ricerche che richiedano i fondi al Ministero. I progetti di ricerca potranno sicuramente offrire maggiori opportunità di lavoro in campo scientifico, soprattutto per quanto riguarda i giovani ricercatori; devono però essere compresi in alcune specifiche finalità: lo sviluppo di procedure innovative che riguardano la diagnosi, la prevenzione o la riabilitazione, anche in ambito clinico. La valutazione degli interventi e trattamenti per cui oggi sussiste una certa incertezza sul rapporto tra costi e benefici o sulla loro reale efficacia.

La valutazioe dei fattoi che oggi ostacolao l’efficacia di alcui tattaeti saitai, copesa la couicazioe con i cittadini ed i pazienti riguardo a nuove terapie o tecnologie applicate in ambito medico sanitario. Il Ministero è pronto a finanziare anche tutte quelle ricerche volte a studiare la sicurezza alimentare, anche a livello di allevamento degli animali e coltivazioe dei podotti e le patologie causate dall’iuiaeto o da alti fattoi ambientali. Gli ambiti di studio compresi nel Bando del Ministero della Salute sono molto ampi e permetteranno sicuramente a tantissimi enti di utilizzare i fondi stanziati in modo proficuo.

I Progetti da presentare possono anche avere un cofinanziamento da aziende esterne, o che durante la ricerca pevedao l’iseieto el tea di iceca di pesoale poveiete da alti Stati. Possoo patecipae al cocoso anche i progetti di giovani ricercatori, con età inferiore ai 40 anni, o coloro che intendono sfruttare i fondi stanziati per favorire lo sviluppo di un lavoro che dia vita ad un consorzio di ricerca. Chiunque voglia presentare il suo progetto ha veramente poco tempo per farlo, dal 21 giugno al 5 luglio 2016. Saranno esaminati solo i progetti presentati da ricercatori iscritti al Data Base Nazionale della Ricerca Biomedica. Fonte (http://quifinanza.it/)

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Canili Roma: in 15 anni 60 milioni ai ''volontari''. Ora attendiamo le proposte dei 5Stelle

Alla Sindachessa Raggi il compito di individuare e proporre le giuste soluzioni ad una "falla milionaria" che è costata dal 1 oltre ila euro al ese a fronte di una spesa diretta per i cani di soli 88 ila euro all’anno.

06 Luglio 2016 - In 15 ani 0 ilioi ai «volotai» Ecco l’affae dei caili couali Riflettoi accesi dall’Aac: dal 200 00ila euo al ese Ma la spesa dietta pe i cai è solo 2ila euo all’ao. Quidici ai di spepei. Aleo ilioi di euo l’ao, dal 200 i poi, assegnati senza che nessuno avesse vinto mai vinto un bando egolae. Lo dice eo su iaco l’Autoità Aticouzioe. «L’Avcpp - scive l’Aac - gestisce i canili di proprietà di Roma Capitale in base a convenzioni assegnate in assenza di qualsivoglia procedura comparativa tra operatori economici, più volte prorogate nel corso del tempo». A un prezzo che resta più o meno costante andando a ritroso nel tempo: 300.000 euro al mese.

VALORE AFFIDAMENTI

Quello che hao scopeto gli ispettoi dell’Aac, infatti, è che Roma Capitale «corrisponde ai gestori dei canili comunali un importo forfettario, che non si basa su un costo giornaliero per cane ospitato». «dal 2014 il Comune coispode alla Avcpp i asseza di pocedua ad evideza pulica, l’ipoto giornaliero per cane di 12,80 euro». U ipoto uasi tiplicato ispetto all’idicazioe del Miisteo della Salute ota 0 del .0.200 che dichiarava appropriato un importo oscillante fra i 3,50 e i 4,50 euro giornalieri per cane, che potevano arrivare a 4,86 con la rivalutazione monetaria. Il modello citato è quello del Parco Canile del Comune di Milano, «universalmente considerato una struttura modello», che ospita in media 300 cani al prezzo di 3,70 euro.

RENDICONTO CONTABILE

Dal rendiconto delle spese di Avcpp vediao che su .0.0 cotailizzati dall’associazioe, e .2.2 euo sono serviti per il personale, mentre solo 828.586 euro sono andati direttamente agli animali, fra acquisto cibo, spese sanitarie, di gestione e trasporti.

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Ta l’alto, dall’ao successivo le spese saitaie cica 00ila euo toaoo a caico della Asl. E la diffeeza con il bando europeo voluto dal commissario straordinario di Roma Capitale, Francesco Paolo Tronca, è abissale.

CARENZA DI CONTROLLI

Ma a fronte di tutti questi soldi spesi, il Comune ha vigilato sul servizio erogato? Non proprio. «Nei canili devono essere presenti - si legge nella relazione - il registro di carico e scarico sempre aggiornato e vidimato in ogni sua parte dalla Asl; il Registro dei decessi con indicazione del referto di morte attestante le cause; le schede cliniche relative a ciascun cane». Ma di questi documenti non si hanno notizie.

IL SOSTEGNO POLITICO

Facendo leva sulle comprensibili rivendicazioni dei lavoratori, assunti in sovranumero, negli anni Avcpp ha ricevuto direttamente o indirettamente la solidarietà dei politici di ogni grado e colore. Secondo le denunce effettuate negli ai dal Pae, l’avveto dell’associazioe ei caili oai saee da icondurre a Monica Cirinnà, ex delegata capitolina ai tempi di Francesco Rutelli e Walter Veltroni e oggi senatrice del Pd dopo una vita trascorsa nei Verdi. È del 17 giugno 2014, invece, una mozione in Assemblea Capitolina in sostegno dei lavoratori Avcpp proposta dal capoguppo di Sel, Gialuca Peciola e appovata uasi all’uaiità, dai cosigliei di cetodesta, cetosiista, achiiai e MS copesa l’attuale sidaco Vigiia Raggi, co la sola eccezioe del cetista Mio Dioi. Ache nelle scose settiae, da Foza Italia, Sel e MS soo aivate dichiaazioi di solidaietà all’associazioe e di citica all’opeato del coissaio Toca.

Fonte: Vincenzo Bisbiglia www.iltempo.it

Al momento della pubblicazione di questo post è valida la determinazione n. 1431 del 19.12.2015 per la proroga del servizio di mantenimento cani per un impegno dei fondi pai ad €. .2.0,0 alle Associazioi:

- Mente Naturale Onlus - €. .02,0

- P.AN.D.A Onlus - €. 2.,00

- La Casetta dei Gatti - €. 0.0,00

- Valle Grande s.r.l. - €. .,0

- Villa Andreina s.r.l. - €. 2.,0

- A.Z.A.L.E.A "Liberi Ecologisti Animalisti" - €. 0.0,00

Autore: FederFauna Lazio

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Guardie zoofile: chiarezza su compiti e poteri

07 Luglio 2016 - La Prefettura di Foggia fa chiarezza sui compiti espressamente delegati alle Guardie Zoofile Volontarie. Il Ministero dell'Interno con una sua ultima circolare, chiarisce che le guardie zoofile volontarie, autorizzate dal Prefetto ai sensi dell'art. 6 della L.189/2004 non possono svolgere vigilanza venatoria, se non autorizzate con apposito provvedimento dall'amministrazione provinciale. Lo rende noto una comunicazione di Eps Campania.

Il parere del Viminale distingue fra guardie zoofile nominate con decreto prefettizio e guardie zoofile nominate ai sensi di leggi regionali. Le prime sono abilitate a compiti di vigilanza, nei limiti del campo di applicazione della Legge 189/2004 (ai sensi dell'articolo 6, comma 2) e "limitatamente alla tutela degli animali d'affezione (dunque: gli illeciti penali commessi mediante maltrattamento degli animali e loro impiego in combattimenti clandestini o in competizioni non autorizzate, con esclusivo riguardo agli animali domestici o di compagnia)"; le seconde sono invece "abilitate ai compiti di vigilanza volta a volta previsti dalle leggi regionali stesse".

Sottolinea Eps: la nota del Mininistero dell'Interno, relativamente alle guardie zoofile nominate ai sensi di leggi regionali e riconosciute da un organo regionale, aggiunge che "durante il servizio non rivestono qualità di polizia giudiziaria non essendo ad esse applicabile la previsione di cui all'articolo 6, comma 2 " della Legge 189/2004. La norma, infatti, "riconosce dette qualità solo alle guardie nominate ai sensi di tale norma, nei limiti dei compiti attribuiti dai rispettivi decreti prefettizi di nomina". Fonte (http://www.bighunter.it/)

Ue, lotta a specie aliene invasive costa 12 mld

Sono 37 tra piante e animali a minacciare biodiversità

15 Luglio 2016 - Dalla rana toro americana al calabrone asiatico, dal giacinto d'acqua del bacino dell'Amazzonia all'elodea africana, sono 37 le specie di piante e animali identificate dalla Commissione europea che saranno soggette alle misure di sorveglianza e controllo previste dal Regolamento sulle specie aliene invasive, entrato in vigore il 1 gennaio 2015.

Le Ias, o specie aliene invasive, non sono originarie dell'Europa, ma competono con le specie indigene, avendo spesso la meglio dal punto di vista evolutivo e diventando una delle principali minacce per la biodiversità del continente, con importanti conseguenze economiche.

"Stiamo agendo su un problema che non può essere ignorato, perché ci costa oltre 12 miliardi di euro l'anno - ha spiegato il commissario Ue all'ambiente Karmenu Vella -. Questo primo elenco, creato con l'aiuto degli Stati membri, sarà costantemente aggiornato, e stiamo già lavorando per estendere la lista, prendendo in considerazione le ultime evidenze". Fonte (http://www.ansa.it/) Pag.21

Caccia, Veneto, Berlato: ''Come sono gestiti dagli Atc i soldi dei cacciatori?''

Berlato (FdI-An Mcr): "Come sono gestiti i soldi dei cacciatori dai direttivi degli Atc? Ci sono presidenti di ambiti in carica da più di vent'anni e gestiscono gli Atc come fossero cosa loro"

15 Luglio 2016 - "Mi chiedo, e chiedo soprattutto alla Giunta, se la Regione, le province del Veneto e la Città metropolitana di Venezia continuano ad esercitare i poteri di controllo nei confronti dei Comitati direttivi degli ATC, come prevede la legge, verificando se viene garantito il rispetto delle normative vigenti, soprattutto per quanto riguarda il rispetto dei criteri di accettazione delle domande di adesione e la definizione dell'ammontare delle quote di adesione agli ATC a carico dei cacciatori".

Il Presidente della III Commissione Consigliare regionale e Coordinatore per il Veneto di FdI-AN Sergio Berlato, punto di riferimento del Movimento Cultura Rurale, illustra i punti salienti della sua ultima interrogazione depositata a palazzo Ferro Fini.

"Vorrei sapere se gli enti preposti continuano ad esercitare i poteri di controllo sul corretto utilizzo delle somme introitate a diverso titolo dai Comitati direttivi degli ATC ed in particolar modo sulle somme introitate per effetto delle quote di adesione pagate annualmente dai cacciatori e non è poca cosa - continua Berlato - visto che oltre tassa di concessione governativa di 7. € e oltre alla tassa dei concessione regionale, €, ogni cacciatore veneto è costretto a pagare annualmente una quota di accesso per ogni Ambito Territoriale di Caccia in cui risulta iscritto, che risulta essere come minimo di , € per la sola caccia alla selvaggina migratoria, aumentabile, dai Comitati direttivi a seconda che lo stesso cacciatore sia iscritto ad un ATC o ad un CA, da tre a sei volte per la caccia alla selvaggina stanziale:

ripeto, si parla di cifre cospicue e chi paga ha tutto il diritto di sapere nel dettaglio come e perché sono spesi i suoi soldi. Inoltre, e non da ultimo, vorrei avere copia dei bilanci approvati dalle assemblee dei soci di tutti gli ATC del Veneto nelle ultime tre annualità per poter, come Presidente della Commissione consiliare competente per materia, avere l'informazione più esaustiva possibile per poter svolgere al meglio le mie funzioni.

E' importante riuscire a capire come vengono gestiti i fondi introitati dai Comitati direttivi degli Ambiti territoriali di caccia - ha concluso il presidente Berlato - che in molti casi vedono da più di un ventennio lo stesso presidente con tutti i rischi e i limiti del caso: c'è chi gestisce gli Atc come se fossero cosa loro e ciò è inammissibile".

Fonte (Ufficio stampa Sergio Berlato)

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Bosio: addestrare cani durante la caccia si puo'

21 Luglio 2016 - Giancarlo Bosio, presidente provinciale dell'Enalcaccia di Bergamo e Vicepresidente nazionale della Pro Segugio, sull'Eco di Bergamo sostiene la legittimità dell’addestaeto dei cai nei cinque giorni settimanali durante la stagione venatoria, una possibilità che secondo Bosio sarebbe concessa dalle normative vigenti in Lombardia.

"Si parte - scrive Bosio - dal Regolamento regionale del 2003, al Capo IV: "Esercizio venatorio in zona alpi (Art. 27, coa » all’at. 20, della legge regionale del 2004 che disciplina in linea generale l’addestaeto e l’alleaeto dei cai pia della stagioe veatoia, copleetae all’at. 20, della legge regionale 2003, che nel calendario venatorio approvato dalla Provincia di Bergamo nel 2012, impugnata poi avanti al Ta della Loadia dal Wf, cosetiva l’addestaeto e l’alleaeto dei cai ei Copesoi alpii della provincia di Bergamo per tre giorni settimanali fissi: mercoledì, sabato e domenica, anche nei giorni chiusi alla caccia. Tale punto non è stato oggetto di censura da parte del Wwf e il Tar non ha rilevato nulla in merito all’addestaeto e all’alleaeto dei cai".

Si osseva che l’attività di alleaeto e addestaeto dei cai è attività distita dall’attività veatoia seteza della Corte Costituzionale del 1991, secondo cui: «Nessun dubbio può sussistee […] i odie al fatto che l’“addestaeto dei cai, i uato attività stuetale all’esecizio veatoio, dea icodusi alla ateia della “caccia, coe attività podoica, o dea icludesi o cosideasi coe edesia affea la Consulta).

L’ultio capoveso, del secodo coa, dell’at. 20 del egolaeto egioale 200 dice: «Duate l’addestaeto e l’alleaeto dei cai pia dell’apetua della caccia e dopo che siao stati copletati i piai di abbattimento, è fatto divieto al cacciatoe o all’accopagatoe di deteee ualsiasi stueto di caccia».

Nei Copesoi alpii, ai sesi dell’at. 20, coa 2, del Regolaeto, l’alleaeto e l’addestaeto dei cai è permesso nei giorni aperti alla caccia, anche qualora siano stati completati i piani di abbattimento alla caccia alla selvaggina stanziale.

Fonte (http://www.bighunter.it/)

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Genova, bimba di due anni in rianimazione per la dieta vegana, e' salva

Ricovero d'urgenza per sospetti danni neurologici e difficoltà nei movimenti. "Carenza allarmante di vitamine". Ora sta meglio, i genitori segnalati ai servizi sociali

01 Luglio 2016 - GENOVA. É arrivata al pronto soccorso dell'ospedale pediatrico Gaslini di Genova in condizioni gravissime. Tanto che è stata trasferita immediatamente al reparto di rianimazione. Non ha neppure tre anni, Chiara, e si troverebbe in condizioni di forte carenza di vitamina B12. Peso nettamente sotto il percentile di riferimento, una scarsa reattività, movimenti rallentati. E un livello di emoglobina bassissimo. Un quadro clinico compatibile con gli effetti su un bambino piccolo di una dieta vegana.

La sua mamma e il suo papà sono vegani per scelta e hanno deciso di far seguire anche alla figlia un regime dietetico che esclude ogni alimento di origine animale. Sono proprio loro ad aver attraversato tutta la Liguria, dall'estremo Ponente, e, su indicazione dei medici della propria Asl, hanno portato la piccola Chiara al Gaslini. Un tema delicatissimo e molto attuale, che segna il terzo caso, dall'inizio del 2015, dopo Belluno e Firenze, di un piccolo paziente arrivato in un pronto soccorso pediatrico in gravi condizioni a causa dell'alimentazione. Vicende in cui solo esami molto approfonditi e l'intuizione dei sanitari hanno consentito di individuare la vera origine della sofferenza del bambino.

Chiara è stata allattata a lungo dalla madre che avrebbe seguito, anche durante il periodo dell'allattamento, il suo regime dietetico vegano. Con lo svezzamento, poi, le abitudini alimentari della famiglia si sarebbero estese anche alla piccola. Dopo la permanenza in rianimazione, Chiara ha cominciato a riprendersi, ma, oltre ad accertamenti per verificare che non soffra di patologie genetiche, solo una serie di esami potrà dire se abbia riportato danni neurologici permanenti a causa della carenza di vitamina B12, mentre i sanitari sono fiduciosi di recuperare alla funzionalità l'apparato muscolare.

Il caso è stato segnalato, secondo prassi, agli assistenti sociali. Anche se non si tratta di incuria o maltrattamenti la vicenda rientra nel campo più vasto di una possibile incuria nei confronti del bambino e a breve anche il Tribunale dei minori potrebbe interessarsi dell'episodio. Vitamina B12, zinco, acido folico, ferro: sono queste le carenze tipiche di chi segue una dieta vegana. "Si tratta di un regime dietetico molto rigido, che però un bambino può seguire, solo a condizione che sia accudito, con check continui, da un pediatra, pronto a intervenire quando le carenze di vitamine o altri elementi siano pericolose per la salute del piccolo", spiega Alberto Ferrando, presidente dell'associazione pediatri liguri. Che pure presiede la commissione tecnica che per il Comune di Genova si occupa della redazione dei menù per la ristorazione scolastica: "A Genova ad esempio è possibile chiedere per il proprio figlio, a scuola, un regime dietetico vegano, ma soltanto presentando un certificato medico - indica Ferrando - le richieste sono moltissime e in forte aumento. Non discutiamo le scelte delle famiglie, ma vogliamo la certezza che un pediatra segua il bambino in un regime alimentare che, se non controllato, può essere molto pericoloso". Ferrando mette in chiaro che le famiglie che scelgono un'alimentazione vegana per i propri figli sono molto, a volte perfino "troppo" attente alla salute dei propri bambini. E Chiara si sarebbe trovata a lottare per la sopravvivenza non per una scarsa attenzione da parte della famiglia.

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I danni per la carenza da vitamina B12 però sarebbero proprio quelli riscontrati dai sanitari su Chiara: "La mancanza di B12 provoca danni neurologici irreversibili - spiega Ferrando - prima si interviene e si riequilibrano le condizioni, più probabilità si hanno di recuperare la situazione clinica del bambino. Purtroppo i danni sono molto maggiori nei più piccoli". Negli adulti, una dieta vegana, con un buon bilanciamento di apporto proteico di origine vegetale e qualche integratore, può essere condotta senza difficoltà. In un bambino, questo risulta assai più complicato: "Nei bambini la crescita impone una continua correzione degli integratori e degli apporti di vitamine e proteine - evidenzia Ferrando - altrimenti i rischi sono altissimi". Fonte (http://www.repubblica.it/) Autore: MICHELA BOMPANI e MARCO PREVE

Animalisti ''bullizzano'' un vecchio pescatore

L'uomo stava praticando pesca sportiva ma il gruppo lo disturba. Piovono commenti negativi sui social

01 Luglio 2016 - Sta girando sui social un video pubblicato dal Fronte animalista dove alcuni ragazzi infastidiscono un signore intento a fare della pesca probabilmente sportiva. Questo il messaggio di lancio su Facebook: "Ifilzare l’ ao i oa ad u pese, tirarlo su e dopo ualhe ora rilasiarlo i aua ferito…e’ da sadii, aguzzii e pervertiti!" Il video non riscuote successo tra i seguaci della pagina. «Tutti forti in branco – commenta Matteo - Avete appena fatto la figura dei bulletti di quartiere, con un uomo anziano». E ancora: «Perché non andate a rompere ai pescherecci che buttano le reti sui banchi di tonni rossi ancora non in età riproduttiva causandone un netto calo demografico?». Sono diversi i commenti negativi alla clip. Fonte (http://www.giornalettismo.com/) Pag.25

Taglio finanziamenti pubblici, Wwf in difficolta'

01 Luglio 2016 - E' crisi nera per Wwf, che da alcuni anni vede calare inesorabilmente non solo le quote associative, i lasciti e gli introiti derivanti da campagne di sensibilizzazione, ma anche i finanziamenti pubblici. Lo scorso anno l'associazione aveva annunciato un taglio drastico di tutte le sedi regionali e di parte di quelle locali gestite dai volontari, riducendo al contempo le risorse destinate al personale (sfoltito a 50 unità contro i 140 di cinque anni fa).

Come abbiamo visto da recenti notizie, Wwf ha sospeso il servizio di recupero fauna nella Val di Cornia, e si è ritirata anche dal servizio di vigilanza ambientale, così come altre associazioni toscane, non appena è venuto a mancare il finanziamento pubblico. Il che è la lapalissiana emblematica dimostrazione di come le nostre milionarie associazioni animaliste e ambientaliste debbano la loro sopravvivenza ai generosi introiti incassati dallo Stato, finanziamenti concessi dal Ministero dell'Ambiente in primis, cinque per mille e fondi erogati dalle amministrazioni regionali per specifici progetti o addirittura dall'UE.

In tempo di tagli pubblici, quindi, era ovvio che anche l'associazione ambientalista per antonomasia, ormai superata in popolarità da altre associazioni dall'impostazione più animalista (come Enpa e Lav che negli ultimi anni hanno sorpassato Wwf negli incassi del 5 per mille), si ridimensionasse. Le manovre di risparmio adottate negli ultimi mesi dall'associazione, evidentemente, sono diretta conseguenza della penuria di risorse erogabili e dalla crescente povertà dell'italiano medio.

Come emerge dal bilancio di Wwf del 2015, quindi precedente al taglio delle risorse, che risulteranno dal bilancio 2016, l'associazione aveva già dovuto ridimensionare tutti i capitoli di uscita, a fronte di entrate sempre più basse. 400 mila euro in meno rispetto al 2014 di risorse destinate alla raccolta fondi e alla comunicazione (2 milioni e 700 mila), che corrispondono circa alla metà degli investimenti nei programmi di conservazione, ovvero 5 milioni e 69 mila euro (in calo di quasi 600 mila euro rispetto all'anno precedente). Per i servizi amministrativi (personale, dirigenti e amministrazione ordinaria) se ne andavano altri 2 milioni e 500 mila euro (erano 3 milioni e 49 mila nel 2014).

Se consideriamo che i progetti di conservazione sono coperti interamente da finanziamenti pubblici (che risultano in calo di 100 mila euro dal 2014) e dalle quote dei soci (calate di quasi un milione di euro), è chiaro che finora, forse, un minimo di disattenzione nella gestione interna dell'associazione c'è stato. Oltre ai finanziamenti di Stato e alle quote dei soci, Wwf riceve da aziende sostenitrici circa il 15% delle proprie entrate. Fonte (http://www.bighunter.it/)

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Mancano i fondi, chiude un altro Cras Lipu

01 Luglio 2016 - "Il 30 giugno 2016 sospenderemo la nostra attività di recupero della fauna selvatica, un'attività che portiamo avanti dal più di 20 anni da volontari. Libereremo gli animali che abbiamo ancora in cura e poi basta".

Così la Lipu di Padova annuncia la fine della propria attività di soccorso della fauna selvatica a causa "dello scarso interesse degli Enti preposti, Provincia e Regione". Ovvero, come già successo per altri Cras (Centri recupero animali selvatici), anche recentemente, vedi centro Lipu Mugello e centro Val di Cornia Wwf, quando vengono a mancare i finanziamenti pubblici, le associazioni animaliste non sono più in grado di garantire il servizio.

"Inutili gli appelli - scrive Lipu Padova -, scarso persino il supporto della gente, evidentemente anestetizzata da troppe brutture. Tanti gli animali finora curati di cui abbiamo voluto raccontare attraverso alcune immagini degli anni scorsi. Come siamo invecchiati, guardando le foto passate, e come siamo stanchi e avviliti, oggi!".

"Il problema del sostentamento dei centri di recupero - spiega in un commento al post su facebook Carlotta Fassina, consigliere nazionale oltre che volontaria di sezione - sta diventando una piaga infetta che si espande per l'Italia. I nostri centri storici della LIPU, che accolgono migliaia di animali e che per farlo hanno veterinari e una persona a tempo pieno preposta, stanno perdendo i loro finanziamenti. La nostra associazione non può farsi carico per molto tempo di questa situazione precaria, sostituendosi allo Stato che ha pensato bene di tagliare risorse all'ambiente, alla vigilanza ambientale e a depenalizzare i reati ambientali".

La rappresentante Lipu invita i sostenitori dell'associazione a scrivere all'assessore Pan, del settore caccia e pesca della Regione, sollecitando la ripresa dei finanziamenti. Già perchè i soldi per i Cras, piccolo dettaglio troppo spesso dimenticato, vengono direttamente dalle tasse dei cacciatori, che la Lipu osteggia in tutti i modi. Se mancano i soldi è anche perchè, rispetto a decenni fa, all'appello manca un gran numero di cacciatori (come ha sottolineato recentemente lo stesso assessore Pan in risposta ad un'interrogazione dell'animalista Andrea Zanoni). E se mancano i cacciatori, in parte è proprio merito delle campagne denigratorie di chi come la Lipu vorrebbe in toto l'abolizione della caccia. Chissà se gli amanti degli animali riusciranno a cogliere questa piccola grande contraddizione.

Fonte (http://www.bighunter.it/)

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Palio di Siena 2016: vince la Lupa, contrada 'nonna'

04 Luglio 2016 - Festa in piazza del Campo, tra spettatori ministro Pinotti All'accoppiata formata dal cavallo Preziosa Penelope e dal fantino Jonatan Bartoletti detto 'Scompiglio', originario di Pistoia e giunto al suo terzo successo in Piazza del Campo. Per il cavallo Preziosa Penelope, femmina baio di 8 anni, è la prima vittoria al suo secondo Palio. Relativamente veloci, rispetto agli anni precedenti, le fasi della mossa, con il mossiere esordiente Fabio Magni che ha dovuto gestire circa 15 minuti di tentativi di allineamento, in cui solo le due rivali Istrice-Lupa, affiancate alla terza e quarta posizione si sono disturbate vicendevolmente. Al momento dell'ingresso del Bruco dalla posizione di rincorsa, è stato il Nicchio, tra i grandi favoriti della vigilia con l'accoppiata Giovanni Atzeni detto 'Tittia' su Quadrivia, a partire in testa e a condurre i primi due giri resistendo ai tentativi di rimonta del Drago, dove montava Luigi Bruschelli detto 'Trecciolino', il fantino in attività con il maggior numero di vittorie, 13, e alla ricerca del record di Andrea Degortes detto 'Aceto' di 14 affermazioni a Siena. La corsa si è decisa all'ultima curva del Casato quando, con una grande rimonta, è stata la Lupa a superare Nicchio e Drago e concludere per prima i tre giri di Piazza del Campo. La Lupa, con la vittoria di oggi, cede la 'cuffia', ovvero il titolo di contrada che non vince da maggior tempo, all'Aquila che non riporta una vittoria al Palio dal 3 luglio 1992, data proprio dell'ultimo successo di 'Aceto'. Caduti dai rispettivi cavalli i fantini di Chiocciola, Giraffa e Istrice ma nessuno dei tre ha subito particolari conseguenze. Ospite del Comune, anche il Ministro della Difesa Roberta Pinotti che ha assistito alla corsa dalle trifore di Palazzo pubblico. Lupa in giubilo a Siena: nella notte si celebreranno i primi festeggiamenti dei contradaioli della Lupa che invaderanno le vie del centro di Siena e Piazza del Campo dove, come deciso dal sindaco Bruno Valentini, sarà vietato agli esercizi commerciali titolari di concessioni di suolo pubblico di istallare tv o maxi-schermi esterni per vedere Italia-Germania Fonte (http://www.ansa.it/)

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Pamplona, animalista shock: ''Chi va a vedere corsa tori e' demente. Spero in una strage''

07 Luglio 2016 - Daniela Martani, pasionaria veg e animalista, è intervenuta questa mattina su Radio Cusano Capus, l’eittete dell’Uivesità Niccolò Cusano, nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.

Martani è appena tornata da Pamplona, dove con altri animalisti ha manifestato contro la corsa dei tori che si svolge durante la festa di San Firmino, che inizia proprio oggi a Paploa: “Si assacao degli aiali soltato pe divetieto, siao a dei livelli di iciviltà che ci ipota agli ai dei caveicoli. E’ ua cosa alluciate uella che succede ogni anno a Pamplona, questi tori vengono chiusi e segretati per giorni in un vero e proprio bunker, poi vegoo lieati elle stade i uel odo e alla fie vegoo uccisi tutti. E’ stata ua espeieza eotiva olto forte, ci siamo spogliati e sporcati di sangue finto, è stata una botta emotiva incredibile, mi ha fatto piacere stare lì insieme a persone che hanno i miei stessi valori e i miei stessi principi anche se ho avvertito un fortissimo senso d’ipoteza. Chi va a vedere questa manifestazione è un demente. Sia chi corre davanti ai tori che chi va a vederla. Spero che muoiano infilzati dai tori. Forse con una strage inizieranno a capire che non è più il caso di fare queste robe. Speo i ua stage, solo uesto feeee u assaco del geee“.

Daniela Martani è contro anche il Palio di Siena: “Io soo cotaria a tutte queste manifestazioni in cui si sfruttano gli animali. Sono morti un sacco di cavalli al Palio di Siena, la piazza che ospita il palio non è adatta a far correre i cavalli, che ogni puntualmente cadono e muoiono. Forse sarò anche a Siena in occasione del Palio per protestare, sicuramente ci sarà una protesta. I fantini di Siena amano i cavalli? Ma che, li mettono sempre in pericolo con il palio. Coe i cacciatoi che dicoo di aae la atua e poi iuiao l’aiete. Ricodatevi che il cacciatore uoo è il cacciatoe oto, asta fae i uoisti“.

Matai ha palato poi della tota veg di Di Maio: “Ho letto che al suo copleao c’ea ua tota vegaa, i ha fatto molto piacere, sono molto contenta. I giovani come lui sono più sensibili rispetto a certe tematiche e poi all’interno del Moviento Cinue Stelle ci sono tanti vegani“.

Fonte (http://www.meteoweb.eu/) Autore: Filomena Fotia

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Da Genova a Bari, cinghiali ''invadono'' le citta' attirati dalla spazzatura

18 Luglio 2016 - Topi, ratti e gabbiani, ma a Genova a preoccupare di più è il numero di cinghiali, pericolosi non solo per la mole e le zanne ma per il loro numero. L'agosto scorso, secondo le stime dell'amministrazione regionale, i cinghiali da abbattere erano più di 24.200.

Quest'anno i numeri non devono essere molto diversi. Causa principale della proliferazione di questi ungulati sono l'abbandono delle coltivazioni collinari e montane e l'abbondanza di rifiuti in città.

A Genova i cinghiali sono una presenza costante. Vengono avvistati, e a volte incontrati, non solo nella fascia cittadina esterna ma anche nelle zone interne. Sono stati visti persino nelle aree, in riva al mare, delle acciaierie Ilva.

Da Nord a Sud, passando per Roma, dove si moltiplicano gli avvistamenti di questi animali soprattutto nella zona dell'Olgiata. "Cercano cibo tra i rifiuti in città" aveva spiegato un anno fa all'Adnkronos l'etologo Danilo Mainardi.

Branchi di cinghiali sono stati avvistati a più riprese nella nuova periferia di Bari, il quartiere Nuovo San Paolo, sorto nei pressi del Parco di Lama Balice. Gli ungulati si sono inoltrati fra i palazzi dell'area residenziale e il Comitato di quartiere ha avvisato la Prefettura, per segnalare una situazione che si protrae da tempo. I cinghiali sono arrivati così vicini alle case, percorrendo i corridoi ecologici del Parco regionale di Lama Balice.

Gli avvistamenti avvengono generalmente di notte quando non c'è traffico perché i rumori spaventano gli animali facendoli tornare nelle zone interne dell'area protetta. La situazione viene monitorata e denunciata dal comitato di quartiere del nuovo San Paolo.

I residenti lamentano ''una presenza ormai costante'' dei cinghiali e invocano un piano di selezione.

Fonte (http://www.adnkronos.com/)

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Torino promuove dieta vegana e diritti degli animali

21 Luglio 2016 - La neo sindaca pentastellata di Torino, Chiara Appendino, promuoverà la dieta vegetariana e vegana su tutto il territorio comunale. Non si tratta di una vaga intenzione, ma di uno degli obbiettivi prioritari scritti nero su bianco nel programma di governo della giunta, dove appare come "atto fondamentale per salvaguardare l’aiete, la salute e gli aiali attaveso iteveti di sensibilizzazione sul territorio".

Nel programma della Giunta, approvato durante la prima seduta del Consiglio comunale, si parla anche di "promuovere una cultura del rispetto che riconosca tutti gli animali come soggetti di diritti". Il che significa, nell'atto pratico che, per esempio, saranno avviati "progetti didattici nelle scuole sulla tutela, sul rispetto degli animali e sulla corretta alimentazione in collaborazione con le associazioni animaliste, medici nutrizionisti, organi di politica ed esperti di settore".

L'assessore all'Ambiente, Stefania Giannuzzi, spiega al quotidiano Il Corriere della Sera di essere vegetariana da 20 anni ma precisa anche che "il programma è stato scritto prima" che arrivasse. "Semplicemente - aggiunge -, ho voluto allargare il contesto, da etico a 360 gradi". "Torino è già una città sensibile – sottoliea l’assessoa – quindi l’agoeto è attuale di suo e o dei Ciue stelle. Qui dal 200 c’è il Veg festival e stao auetado le ealtà veg ache el settoe dell’ aigliaeto".

"Non vorrei però creare una contrapposizioe co l’idustia della cae - evidenzia l'assessore -. Non vogliamo far chiudere le piccole botteghe o rovinare le persone che lavorano da anni valorizzando il patrimonio enogastronomico piemontese".

Fonte (http://www.bighunter.it/)

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Attivisti vegani disturbano gara di pesca, bambino in lacrime

25 Luglio 2016 - L'ennesima azione di disturbo messa in atto dai vegani animalisti del Meta (Movimento etico tutela animali e ambiente), questa volta nell'ambito di una gara di pesca sul fiume Sesia, a Quarona (VC), ha provocato la forte reazione dei pescatori. E' l'associazione La pesca in mare a denunciare su Repubblica.it l'accaduto: la gara è stata interrotta dall'intervento degli attivisti che hanno iniziato a lanciare sassi nell'acqua per spaventare i pesci. Ma hanno fatto di più.

Nel filmato riportato su tutti i principali quotidiani, che è stato postato dagli stessi animalisti cantando vittoria per aver fermato la gara, si vedono degli attivisti che importunano padre e figlio fino a farli andare via dal loro luogo di pesca. Il bambino, visibilmente scosso dall'attacco verbale ai danni di suo padre, non trattiene le lacrime, mentre il padre, con calma e dolcezza, cerca di spiegargli che non stava facendo nulla di male. Una scena penosa che palesa di fronte all'Italia intera, vista l'importanza mediatica che è stata data all'aggressione, il modus operandi di certi movimenti, la cui sensibilità si ferma al rispetto degli animali e non tiene conto del fragile equilibrio della psicologia di un bambino, che può aver vissuto in maniera traumatica l'episodio.

"Queste persone non hanno il diritto di comportarsi così. Tanti contro pochi, un atto già in partenza vigliacco. Disturbano l'anziano di turno o il padre in compagnia del figlio. Eppure ogni giorno ci sono tanti atti nei nostri mari e fiume da condannare. Noi non abbiamo mai sentito parlare di animalisti contro i lipoveni, autori dell'accanito bracconaggio di cui parliamo da mesi. Noi non abbiamo mai sentito parlare di animalisti contro gli strascichi. Al contrario noi pescatori sportivi e ricreativi abbiamo difeso più volte i pesci e l'ambiente da questi e altri pericoli. Questi personaggi puntassero a combattere le vere battaglie. In Italia abbiamo fin troppi bravi attori nel cinema. Gli animalisti non devono appartenere al mondo cinematografico, dice l'associazione 'La pesca in mare sul proprio profilo facebook, invitando i propri sostenitori a non condividere i video e le immagini degli animalisti, evitando di dare loro visibilità.

Tra i partecipanti al blitz anche l'attivista Valerio Vassallo, nome di punta del Meta (vicepresidente e cofondantore), non nuovo ad episodi di violenza. Non più di quindici giorni fa è finito all'ospedale per una rissa, da lui scatenata secondo la testimonianza dell'ex fidanzata, che ha dichiarato di essere stata aggredita con una spranga mentre usciva di casa con due amici. Il Meta aveva dichiarato di voler espellere Vassallo, ma vista la sua presenza al blitz, data per certa da Repubblica, la cosa a quanto pare non è certo avvenuta.

Fonte (http://www.bighunter.it/)

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22/7/2016 R&S: il credito d’imposta apre ai contratti di somministrazione lavoro Credito di imposta per Ricerca e Sviluppo, via libera alle spese sostenute per i contratti di somministrazione di lavoro relativi a personale altamente qualificato. Con la risoluzione n. 55/E infatti, l’Agenzia delle Entrate chiarisce che queste spese rientrano tra quelle che danno diritto…

22/7/2016 CALABRIA - La Regione sostiene Competitività ed Innovazione delle imprese calabresi - 5 bandi in preinformazione La Regione Calabria ha deciso di investire nel rafforzamento delle politiche industriali allo scopo di allargare il più possibile la platea di imprese di successo in modo che la crescita investa l’intero sistema produttivo e industriale regionale. I cinque nuovi bandi approvati, riguardanti innovaz ....

22/7/2016 PIEMONTE - Bando IR2 (IERREQUADRO) - Industrializzazione dei Risultati della Ricerca Il Bando disciplina l’accesso alla misura “Sostegno alla valorizzazione economica dell’innovazione attraverso la sperimentazione e l’adozione di soluzioni innovative nei processi, nei prodotti e delle formule organizzative, nonché attraverso il finanziamento dell’industrializzazione dei risultati de ..

22/7/2016 BASILICATA - Incentivi alle Cooperative sociali La Regione Basilicata ha pubblicato un bando per la concessione di contributi destinati alle Cooperative Sociali Anno 2016. L’avviso rientra nell’ambito delle azioni mirate alla promozione e al sostegno della cooperazione sociale ed è finalizzato a supportare le capacità operative dell…

21/7/2016 LAZIO - Dal 22 luglio lancia la tua sfida per il futuro e porta l'innovazione delle Start Up dentro la tua aziena La Regione Lazio, in collaborazione con Unindustria, lancia una strategia di Open Innovation per favorire l’incontro fra domanda e offerta di innovazione. L’obiettivo è creare percorsi di collaborazione tra medie/grandi aziende, startup e innovatori per promuovere e facilitare l’ac....

21/7/2016 MiSE - Dal PON Imprese e Competitività 380 milioni euro strategici per il Mezzogiorno Due decreti del Mise che rendono disponibili complessivamente 380 milioni di euro, a valere sulle risorse del PON Imprese & Competitività 2014/2020, per promuovere l’innovazione e accrescere la competitività delle piccole e medie imprese del Mezzogiorno attraverso il finanziamento di progetti di…

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