SHABBAT KI TAVO 17 SETTEMBRE 2011 | MILANO 19.03 20.14 | ROMA 18.59 20.01 | FIRENZE 19.08 20.11 | VENEZIA 19.05 20.08

YEHOSHUA KENAZ ALL’INTERNO DOSSIER ERETZ DafDaf estate e Italia LINGUE E LINGUAGGI Daphni Leef, ECCO LA MIA ISRAELE Ebraica: tante la ragazzina pagine per A Mantova terribile Il grande scrittore protagonista i bambini e le voci un festival della tendopoli al Festivaletteratura si racconta dalle comunità. di incontri che fa paura Storie, problemi al governo di fra innocenza e solitudine. Ed e voglia di futuro. e letture. Gerusalemme. esce il suo nuovo libro. / P06-07 / inserti centrali / P15-26 /P10

5771 אלול | n. 9 - settembre 2011

Pagine Ebraiche – mensile di attualità e cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane - Anno 3 | Redazione: Lungotevere Sanzio 9 – Roma 00153 – [email protected] – www.paginebraiche.it | Direttore responsabile: Guido Vitale euro 3,00 Reg. Tribunale di Roma – numero 218/2009 – ISSN 2037-1543 | Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale D.L.353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n.46) Art.1 Comma 1, DCB MILANO | Distribuzione: Pieroni distribuzione - v.le Vittorio Veneto, 28 - 20124 Milano - Tel. +39 02 632461

ú– FUTURO Un popolo RADICI 1.0 FIUME, VIA POMERIO. LA SINAGOGA CANCELLATA in cammino e nuove potenzialità che la tecnologia mette a disposizione Ldelle culture minoritarie stanno favorendo una profonda Quest’anno il tema della Giornata trasformazione dei mezzi di comunicazione. Il tema della Gior- Europea della Cultura nata Europea della Cultura Ebraica (Ebraismo Ebraica è particolarmente 2.0) si richiama alla seconda generazione di stru- interessante e menti nati dalla rivoluzione telematica. Fra le ma- stimolante: il divenire, nifestazioni è costante la volontà di coniugare una il mutamento, il cultura millenaria con le tecnologie. Nascono nuo- cammino verso il futuro sono elementi vi canali di comunicazione e nuovi giornali, più profondamente sviluppati, più sofisticati, più tempestivi. Crescono radicati nella storia e redazioni in grado di lavorare assieme, ma da città nella tradizione diverse, abbattendo i vecchi muri dei campanilismi. ebraica. Abramo, il primo ebreo, fu E Pagine Ebraiche, con Italia Ebraica e DafDaf, chiamato dal Signore a lasciare la sbarca sui tablet, le tavolette-computer facili e immediate che sua casa, la sua terra, i suoi si stanno diffondendo a vista d’occhio. Per sfogliare il giornale, parenti, per affrontare un viaggio chi è capace di resistere al fascino intramontabile della carta verso un futuro ignoto, tutto da scoprire e che comportava non la stampata, oppure si trova in viaggio, o lontano da casa, dovrà semplice accettazione, ma la solo sfiorare l’icona con il celebre bambino creato da Enea Ri- ricerca del diverso. C’è una boldi. Passi importanti e opportunità da non perdere. Ma a una profonda coerenza tra quella condizione: che i giornalisti e gli operatori culturali ricordino foto: Giovanni Montenero prima grande scelta del Dolore, emozione, memoria, nuova amicizia. Redazione aperta e i giornalisti di Pagine Ebraiche capostipite e la successiva storia come siamo qui a testimoniare valori eterni. Possono cambiare hanno accompagnato il collega Adam Smulevich a Fiume (oggi in Croazia), l’affasciante città af- del popolo ebraico che ha le modalità, ma i valori che ci sono stati tramandati non hanno facciata sull’Alto Adriatico da cui è originaria la sua famiglia. Nell’immagine alcuni partecipanti continuato ad essere per secoli in bisogno di inseguire tendenze, mode, passioni del momento. sostano in via Pomerio, là dove sorgeva una delle più belle sinagohe d’Europa prima che l’odio continuo movimento, in cammino Il nostro progresso è riconquistare ogni giorno le radici. cancellasse ogni traccia dell’edifico e dove un barlume di vita ebraica sfida ancora la sofferenza. e contemporaneamente è stato capace di mantenere viva la g.v. propria identità culturale e religiosa consolidando un sistema di valori, di principi morali, di usanze e di riti. Nella scelta del tema della Giornata è stata Brand, web e valori. Oggi ci si racconta così determinante la consapevolezza di poter offrire alla società ú–– Elio Carmi rendere unica e distintiva la comuni- getto la condizione di “Primo”. È il regole che chi si occupava di media e contemporanea un contributo vicepresidente Comunità ebraica cazione dell’impresa in tutte le sue Primo caso codificato e sistematiz- di persuasione aveva assunto come positivo e indispensabile per una umanità in rapido e continuo Casale Monferrato manifestazioni. Beherens intuisce zato di un progetto di comunicazione definitive. La brand (così qualcuno divenire e che non può l’importanza del dettaglio e dell’in- nato per coordinare la visibilità di pensa) è morta e il sistema delle mer- permettersi passività, chiusure e È in Europa che nasce e si sviluppa, sieme, senza soluzione di conti- una Marca, di un identità, ci sovrasterà ogni processo di valo- arroccamenti difensivi, ma deve tra il 1907 ed il 1914, uno dei più nuità tra le quella che oggi più coerente- rizzazione aggiunta (il plus valore) essere pronta e disponibile ad affrontare ed elaborare i temi emblematici progetti di costruzione manifestazioni della mente con i nostri tempi, delle merci e dei prodotti. Non è così, fondamentali nel rispetto di dell’identità di comunicazione, marca AEG, ri- dobbiamo chiamare la dal mio punto di vista; perché la va- un’etica corretta e coerente. quello per l’AEG: azienda fondata struttura integral- brand. Il web nasce cen- lutazione della brand verrà rinforza- Primo fra tutti la convivenza tra nel 1833 da Emil Rathenau (padre di mente l’immagine t’anni dopo, ed è storia re- ta nel web, dove la “rete”, proprio popoli e religioni diverse senza preconcetti e senza pregiudizi, Walther, uno dei più accesi sosteni- complessiva del- cente che tutti, a linee attraverso la sua natura “pubblica” pronti ad offrire e a pretendere tori dell'assimiliazione ebraica du- l’azienda, tanto da generali, conosciamo. e quindi critica, sarà fondamentale per tutti il rispetto della sacralità rante la repubblica di Weimar), che venire in seguito de- La brand e il web, sono i per dare valore alla brand. Ci sarà ú della vita nella pari dignità. – commissiona all’architetto Peter Be- finito l’architetto della “riorganizza- due pilastri della comunicazione del uno scambio, un’osmosi, un’intera- Renzo Gattegna hrens la costruzione di un progetto zione del visibile”. Gli storici del terzo millennio. La rete sta stravol- zione costruttiva; sempre che en- unitario per le sue officine, teso a design attribuiscono a questo pro- gendo tutte (così qualcuno pensa) le trambi gli attori, il / segue a P29

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www.moked.itwww.moked.it / P2 POLITICA / SOCIETÀ n. 9 | settembre 2011 pagine ebraiche A Siena il laboratorio della Giornata Storia, cultura ebraica e nuovi progetti per gli ebrei della città toscana capofila di questa edizione della manifestazione

a sfida si annuncia appassio- zione: Ebraismo 2.0 dal Talmud a In- tive di apertura e confronto con la ebraica delle cose” spiega Di Castro, nante. Una piccolissima re- ternet. La sezione ebraica di Siena, società che coinvolgono questa pic- romana di nascita, ma ormai da tem- L altà ebraica capofila del paese piccolo nucleo incluso nella Comu- cola e intrigante kehillah toscana, for- po senese d’adozione. Così per la in cui più di ogni altro si registrano nità di Firenze, ha raccolto questa sfi- se meno quotata mediaticamente di Giornata 2011, ormai vici- numeri importanti con decine di mi- da con coraggio e propositività alle- realtà più appariscenti nissima quando avrete que- gliaia di cittadini che ogni prima do- stendo un programma affascinante come le vicine Firenze, sto numero di Pagine menica di settembre si recano in mas- che apre varie finestre di approfon- Pisa e Livorno (città ca- Ebraiche tra le mani, è sta- sa nei luoghi ebraici dello Stivale dimento legandosi in pieno a quello pofila della scorsa edi- to deciso di dare il meglio (molti particolari dei programmi in che è il filo conduttore della Giornata zione), ma comunque affidando gran parte del- questo numero di Italia Ebraica e su e allo stesso tempo puntando a valo- ricca di tradizioni, storie l’allestimento a un esperto www.ucei.it). Da Merano alla Sicilia, rizzare il proprio ingente patrimonio e passioni che vi sono di comunicazione quale da Genova a Trieste: un flusso co- storico come la suggestiva sinagoga quotidianamente immes- Giuseppe Burschtein, stante di persone curiose e assetate in vicolo delle Scotte e il nascituro se. “Dalla nostra piccola curriculum di peso spar- di conoscenza. La Giornata Europea museo ebraico di cui verranno illu- postazione di minoranza so tra Espresso, Rcs e della Cultura Ebraica arriva quest’an- strati in tale occasione gli ultimi pas- venendo a creare” commenta Anna crediamo molto nella sfida Regione Toscana. Il ri- no alla dodicesima edizione propo- saggi. Di Castro (nella foto), referente senese di dialogare con la realtà sultato di tale preziosa nendo per l’Italia un tema stimolante “Sono soddisfatta dell’impegno pro- della Giornata e autentico motore che ci sta intorno riuscendo collaborazione è un programma vario e aperto a varie forme di interpreta- fuso e delle aspettative che si stanno culturale, 365 giorni l’anno, di inizia- comunque ad esprimere una visione e articolato che si svolgerà nell’arco UN ITINERARIO PER DIFFONDERE CONOSCENZA E ABBATTERE GLI STEREOTIPI

La Giornata europea della cultura ebraici, musei e biblioteche, accom- pour la préservation et la valorisa- conoscimento ufficiale del Consiglio ebraica è diventata un appunta- pagnando questa operazione “porte tion de la culture et du patrimoine d’Europa, sta diventando realtà. Si mento annuale della prima dome- aperte” con conferenze, incontri ed juifs), che organizza l’evento, il va- tratta della creazione dell’Itinerario nica di settembre, atteso ormai da eventi nelle piazze e nei teatri che lore della manifestazione. Negli ul- ebraico europeo che riunirà, nel migliaia di persone, che coinvolge e propongono musica, temi e soggetti timi anni hanno infatti iniziato a corso di tutto l’anno, le principali accomuna i gruppi più diversi ed culturali che non è facile ascoltare prender parte alla Giornata europea località nelle quali esiste o è esistita eterogenei desiderosi di conoscere nel corso dell’anno. della cultura ebraica una vita ebraica che ha lasciato mo- una cultura, quella ebraica, che è Un cammino di diffusione anche Paesi dell’est euro- numenti e ricordi culturali, mate- ancora - nonostante tutto - poco della conoscenza del mondo peo nei quali si sono rifor- riali o immateriali, parte ormai nota. L’idea alla base di questo ebraico iniziato ormai dodici mati gruppi ebraici che integrante del patrimonio europeo. evento è stata fin dall’origine quella anni fa che non mostra segni hanno dovuto reinventare In quest’itinerario l’Italia potrà di favorire la conoscenza dell’ebrai- di stanchezza visto che, nel la loro vita di gruppo, ri- avere senza dubbio un ruolo impor- smo, parlando della sua storia, met- corso degli anni, il numero dei costruire la loro identità e tante, vista la ricchezza del patri- tendo in luce i suoi principi Paesi partecipanti è cresciuto il loro passato dopo anni monio artistico ebraico presente fondanti, le pratiche e i riti, il signi- in Europa di anno in anno fino in cui avevano dovuto nel nostro Paese e l’attuale vitalità ficato e il valore della sua identità ad arrivare agli attuali 27 Paesi con cancellare la propria identità. del suo ebraismo. I due progetti, culturale, l’importanza della lingua un numero dei visitatori che rag- Si tratta di una nuova sfida del- quello della Giornata europea della ebraica e, non ultima, la vitalità del giunge le 200 mila persone nello l’ebraismo europeo che l’AEPJ in- cultura ebraica e quello dell’Itinera- gruppo ebraico in tutto il mondo. stesso giorno. Ed è proprio la di- tende valorizzare ulteriormente, rio ebraico europeo, andranno di Per farlo, gli organizzatori hanno mensione europea che rappresenta portando avanti nei prossimi mesi pari passo, continuando a coesi- aperto le porte di sinagoghe e siti per l’AEPJ (Association européenne un secondo progetto che, dopo il ri- stere, pur in momenti e con moda- foto: Dana Ram A Redazione aperta grandi firme e nuove firme

Questo Pagine Ebraiche che state come quello di Pagine Ebraiche. sfogliando è un numero particolare. “Guido, e se parlassimo di questo Nuova grafica? Pagine supplemen- tema?”. “Secondo me invece è più tari? No, si tratta di un numero spe- adatto quest’altro”. “Ma dai, che ne ciale perché la sua realizzazione è dite di quest’altro ancora?”. Tante le stata compiuta con il coinvolgimen- proposte che sono state indirizzate to di molti giovani ebrei italiani che al direttore Guido Vitale nel corso per la prima volta si affacciano al- delle quotidiane riunioni di redazio- l’esperienza giornalistica. La struttura ne. Alcune le troverete sviluppate in e i temi affrontati nel giornale di set- queste giornale, altre ancora nei tembre sono stati infatti delineati in prossimi numeri. Il tutto nel segno larga misura in occasione dei lavori della condivisione, di un laboratorio di Redazione aperta, il tradizionale di giornalismo unico nel suo genere appuntamento dedicato all’informa- che può contare ormai come da tra- zione ebraica che per il terzo anno dizione sul supporto straordinario consecutivo ha trovato ospitalità nel- di molti collaboratori della redazio- le strutture della Comunità ebraica ne, capace come ogni anno di met- di Trieste. L’edizione 2011 di Reda- tere in campo professionalità e ri-

zione aperta presentava una novità foto: Giovanni Montenero sorse determinanti. significativa rispetto al passato. Oltre u Il presidente UCEI Renzo Gattegna con la redazione, alcuni collaboratori e leader ebraici tra cui il Consiglio della Comunità di Trieste “Credo che il mestiere del giornalista al nucleo storico della redazione, im- non consista solo nello scrivere ar- pegnato ormai da alcuni anni nella tori in rappresentanza di numerose potranno arricchire anche in futuro zione del giornale. Un lavoro con- ticoli e nel mettere insieme un nu- realizzazione del Portale dell’ebrai- comunità ebraiche italiane, da Mi- questa testata. tinuo e creativo, quello della defini- mero. Si tratta anche di condividere smo italiano www.moked.it, del no- lano a Roma, da Torino a Firenze. Nelle intense giornate triestine, che zione dei contenuti, che ha visto i idee ed esperienze e di arricchirsi fa- tiziario quotidiano l’Unione informa Il loro contributo si è rivelato im- hanno visto la redazione a colloquio partecipanti impegnati a fondo per cendo conoscenza e parlando con e del mensile Pagine Ebraiche, han- portante in termini di nuove idee, con rabbanim, leader ebraici, intel- rendere quella bozza ogni giorno altre persone. Redazione aperta è no infatti partecipato ai lavori gio- nuove proposte, nuovi entusiasmi lettuali e giornalisti, ci si è spesso sempre più articolata e interessante stata entrambe queste cose, un espe- vani collaboratori e aspiranti redat- che hanno arricchito e ci si augura trovati davanti alla bozza di folia- per un target di lettori composito rimento davvero riuscito” spiega

www.moked.it pagine ebraiche n. 9 | settembre 2011 POLITICA / SOCIETÀ / P3 Crisi socioeconomica e Comunità Un network per aiutare gli iscritti ú–– Giorgio Mortara Consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane

a crescente gravità della condi- Lzione socioeconomica della so- cietà italiana a seguito della crisi glo- bale ha peggiorato la condizioni degli iscritti alle nostre Comunità rendendo necessario un aumento degli aiuti alle famiglie bisognose e quindi la neces- foto: Dana Ram sità di un coordinamento delle isti- di 24 ore nel segno del confronto e Sarà l’artista Eugenio De Giorgi ad tuzioni operanti in campo socio-sa- della partecipazione attiva di chi si aprire la Giornata con uno spettaco- nitario. L’assistenza, l’aiuto reciproco, recherà tra piazza del Mercato, pit- lo, dal titolo “Il padre è…terno”, che la tzedakah sono sempre stati baga- toresca e centralissima new entry promette scintille. Seguiranno il gior- glio specifico della cultura ebraica in della Giornata senese, e l’area del no successivo una serie di appunta- ogni parte del mondo e caratterizza- vecchio ghetto. Il via sabato 3 set- menti declinati nel costante rapporto no l’etica sociale ebraica. L’UCEI non ventivamente gli operatori del settore sociali per l’individuazione dei pro- tembre in coincidenza con la fine del tra modernità e tradizione, una delle aveva ritenuto fino ad ora di doversi socio-sanitario di Roma e Milano, cit- blemi e delle criticità e la messa in riposo ebraico dello shabbat. sfide più importanti da affrontare per occupare in maniera specifica di tali tà nelle quali esistono servizi sociali comune delle esperienze. Dato che una minoranza radicata nel territorio problematiche. Nell’ultimo Congresso collaudati, efficienti e con una pro- l’UCEI non ha nel suo organico per- e dalla storia plurimillenaria come nel dicembre 2010 le mozioni appro- fonda conoscenza della realtà ebraica sonale qualificato per la gestione dei quella ebraica. vate invitavano il nuovo Consiglio a italiana. È stata successivamente isti- servizi sociali, è necessario prevedere lità diverse. La Giornata rimarrà Dall’installazione Facing the Future destinare maggiori risorse dei fondi tuita una commissione tecnica di sup- il supporto di operatori dalle comu- l’evento annuale della prima dome- di Enrico Fink e Teo Paoli alle isole a disposizione per progetti di carat- porto che ha avuto il compito di stu- nità più numerose e dotate di strut- nica di settembre, mentre l’Itinera- digitali interattive dedicate all’ebrai- tere sociale e di aiuto a creare una diare e valutare le priorità di inter- ture sociosanitarie alle Comunità che rio si svilupperà in modo smo in piazza del Mercato, passando rete tra le Comunità per integrare i vento ed è stato individuato un refe- ne siano prive. È inoltre indispensa- continuato, entrambi con lo scopo di diffondere la conoscenza del per la risata “che corre nella rete” nel servizi in modo che siano funzionali rente nazionale nell’ambito della se- bile creare sinergie per sfuttare risorse mondo ebraico. theater talk di David Parenzo e la lec- ai bisogni favorendo delle sinergie greteria generale UCEI. La funzione inaccessibili ad ogni singola comunità. L’AEPJ ritiene infatti che solo l’infor- tio magistralis conclusiva di Haim con le istituzioni e le associazioni dell’assessorato è di coordinamento È previsto che personale professio- mazione e il rapporto diretto pos- Baharier sul mondo che ci attende ebraiche esistenti nel settore socio- e supporto ai servizi sociali delle Co- nalmente qualificato dell’UCEI o del- sono contribuire ad abbattere pregiudizi e stereotipi e solo con il assieme a Tobia Zevi. E poi molto sanitario; si è quindi deciso di creare munità, formazione del personale le Comunità referenti visiti ogni co- confronto possono cadere le bar- altro ancora, intervallato da assaggi un assessorato ai servizi sociali. addetto e del volontariato munità almeno due volte riere di diffidenza e di incompren- gastronomici e spezzoni musicali. Il Visto che la durata di questo Consi- e coordinamento tra i ser- l’anno al fine di suppor- sione che impediscono la creazione di una società “inclusiva”, che non tutto sulle frequenze di Radio Sha- glio è di soli 18 mesi la Giunta mi ha vizi sociali comunitari e le tarle nella organizzazione teme l’altro perché diverso. lom, la nuova radio ebraica fondata dato immediatamente mandato di or- istituzioni ebraiche ope- e gestione delle attività as- da Davide Casali, e in diretta strea- ganizzare l’attività dell’UCEI in am- ranti in campo socio-sani- sistenziali a favore degli Annie Sacerdoti ming in molte comunità italiane che bito socio-assistenziale. Al fine di po- tario (Case di riposo, Ame, iscritti. In tal modo si Consigliere UCEI delegato alla Gior- nata europea della cultura ebraica parteciperanno così in prima persona ter decidere come organizzare questo Ose, Ospedale israelitico..). creerà un network di pro- Membro del Consiglio dell’AEPJ al fluire della Giornata. assessorato si sono interpellati pre- Al fine di conoscere i biso- fessionisti per condividere gni sociali delle singole Co- attività e best practice... munità, la struttura esistente e il tipo Abbiamo già effettuato degli incontri di servizio erogato è stato elaborato telematici con i segretari delle Co- un questionario specifico che è stato munità che dovranno svolgere la fun- inviato ai segretari di tutte le Comu- zione di referenti regionali e contem- nità. L’analisi dettagliata del contesto poraneamente sono iniziate le visite in cui si vuole intervenire permette di due assistenti sociali esperte alle di individuare problemi, vincoli e op- Comunità più piccole. Queste attività portunità ai quali l’azione progettuale hanno lo scopo di creare una rete di dovrà indirizzarsi definendo le priorità sussidiarietà tra Comunità e UCEI. e sviluppando dei servizi nei territori Molto ancora resta da fare e da or- non presidiati e migliorandoli dove ganizzare ma per ottenere dei risultati foto: Giovanni Montenero foto: Giovanni Montenero esistenti. Per poter aumentare il bud- è necessario individuare una serie di u Molti gli appuntamenti che hanno get a disposizione per supportare le obiettivi e di strategie condivisi e rea- visto coinvolta la redazione nelle crescenti richieste della popolazione lizzabili e procedere passo dopo pas- due settimane di lavori a Trieste. ebraica in difficoltà economica si è so ottenendo la collaborazione di tut- A Redazione aperta sono intervenuti deciso di stipulare, vista l’esperienza ti. A tal fine è indispensabile non solo rabbini, leader ebraici, intellettuali positiva della Comunità ebraica di la buona volontà ma anche la pro- e giornalisti. Tra gli ospiti il rabbino Milano, un accordo con una società fessionalità del personale che può es- capo di Roma Riccardo Di Segni, il di consulenza che permetta all’UCEI sere raggiunta con un progressiva segretario della Fnsi Franco Siddi e di accrescere la propria capacità di qualificazione ottenuta con corsi di il direttore dell’Osservatore Romano dialogo e collaborazione con tutti i formazione interni alla rete (centro

foto: Giovanni Montenero Giovanni Maria Vian. soggetti, pubblici e non, competenti di formazione di Milano sotto l’egida o interessati al tema dello sviluppo del Dipartimento Educazione e Cul- Francesca Matalon, 21enne studen- voli quali, tra gli altri, i rabbini Ric- competenza e propositività. Si è poi del welfare e dell’istruzione, curando tura UCEI) o facendo partecipare gli tessa universitaria milanese che già cardo Di Segni, Benedetto Carucci creato giorno dopo giorno un forte in modo particolare anche l’attiva- interessati a corsi già esistenti orga- in questo numero firma alcuni ar- Viterbi e Roberto Della Rocca, in- spirito di solidarietà, con la nascita zione delle risorse economico-finan- nizzati da enti operanti sul territorio ticoli dedicati alla Giornata Europea tellettuali come Ugo Volli (ma an- di amicizie e il rinsaldamento di tan- ziarie disponibili a livello locale, re- nazionale. Emerge infine evidente della Cultura Ebraica nel giornale che ospiti esterni, come il segretario te altre che si erano invece perse gionale, nazionale ed europee. l’esigenza di una capillare informa- che dà voce alle realtà piccole e me- della Federazione nazionale della per strada. Per molti, al momento Abbiamo invitato ogni singola Co- zione sul progetto non solo agli ad- die dell’ebraismo italiano Italia stampa italiana Franco Siddi o il di- del commiato, un pizzico di malin- munità a individuare ove non fosse detti ai lavori ma anche a tutti gli Ebraica. Sollecitata su temi del gior- rettore dell'Osservatore romano conia e la convinzione di aver preso già operante un referente per i servizi iscritti e in particolare a coloro che nalismo e più nello specifico il gior- Giovanni Maria Vian), la redazione parte a un’esperienza che sarà dav- sociali. È nostra intenzione creare de- possono aver la necessità di ricorrere nalismo ebraico, con ospiti autore- ha risposto mostrando carattere, vero difficile dimenticare. gli incontri periodici tra segretari di all’aiuto dei servizi socio-assistenziali Comunità e responsabili dei servizi delle Comunità.

www.moked.it / P4 POLITICA / SOCIETÀ n. 9 | settembre 2011 pagine ebraiche u APPLICAZIONE: Qui a destra l’icona disponibile nell’Apple Store e nel- l’Android Market per scaricare l’ap- plicazione di Pagine Ebraiche ricercando contenuti jewish in ita- liano o in inglese. L’applicazione, scaricabile gratuitamente, è dispo- nibile per iOS4, sistema operativo di smartphone e tablet targati Apple, per Android, sviluppato da Google e utilizzato da molti cellulari intelli- genti e dal Samsung Galaxy Tab, e per Windows mobile. Una volta sca- ricata, l’applicazione permetterà di utilizzare lo sfogliatore e tutte le altre funzioni che hanno contribuito a rendere così vasto il successo dei giornali su tablet.

L’iPad è stato presentato per la prima volta da Steve Jobs allo Yerba Buena Center for the Arts Theater di San Francisco il 27 gennaio 2010 e messo in vendita nei negozi statunitensi nell’aprile successivo. In Europa e nel resto del mondo è Secondo un recente studio della sbarcato in giugno. prestigiosa rivista Wired, punto di In meno di due anni Apple ha venduto 30 milioni di esemplari in tutto il mondo tra iPad e iPad 2, generazione successiva riferimento del mondo delle nuove lanciata nel marzo 2011. Con il suo schermo di 19,1 per 14,8 tecnologie, sono circa 400 mila gli centimetri e 1024 per 768 pixel di risoluzione, è diventato ben italiani che possiedono un tablet. Di presto uno degli oggetti più desiderati al mondo. questi il 66 per cento ha scelto un L’unico tablet concorrente che detiene quote significative di iPad Apple, il cui prezzo oscilla tra i mercato è il Samsung Galaxy Tab, più piccolo e dalla batteria 480 e gli 800 euro, mentre il 29 per dotata di maggiore autonomia, ma soprattutto meno costoso. cento ha preferito un tablet con si- Lanciato nel novembre 2010, ne sono stati venduti più di sei stema Android (costo intorno ai 500 milioni nel mondo. Entrambi i tablet sono dotati di tecnologia euro). touch che rende il loro utilizzo particolarmente intuitivo e facile all’uso. Pagine per tutti, il tablet è servito Pagine Ebraiche, Italia Ebraica e DafDaf sbarcano su tablet, un nuovo modo per parlare ai lettori

ú–– Rossella Tercatin di nuove tecnologie, il 66 per cento sche di un terzo degli abitanti della suoi progetti è entrata l’idea di portare proposto si sono subito dimostrati dei quali ha optato per un iPad, il penisola. “Secondo i nostri studi, en- i giornali su tablet e smartphone. entusiasti. Da lì è stato tutto un cre- el dicembre 2009 l’Italia massimo oggetto del desiderio targato tro pochi anni ci sarà almeno un ta- “Quando mi hanno contattato ho ca- scendo”. ebraica festeggiava con tutto Apple, mentre il 29 per cento possie- blet in ogni famiglia” spiega Mario pito subito che era un progetto vin- Tra gli utenti-pionieri della tavoletta Nil Paese l’inizio di una inno- de una tavoletta con sistema opera- Mariani, fondatore di TheNetValue, cente - ricorda Mariani - l’idea base ci sono anche alcuni esponenti di vazione importante: l’alta velocità fer- tivo Android. Numeri in costante cre- società creata per finanziare e far cre- era quella di rendere fruibile agli utenti spicco delle Comunità, nonché pre- roviaria metteva in collegamento le scita, che si sommano ai milioni di scere start up nel settore dell’innova- il pdf dei giornali così come entra in ziosi collaboratori del Portale del- principali città italiane e le numerose smartphone che si trovano nelle ta- zione tecnologica. Tre anni fa, tra i tipografia. Gli editori cui lo abbiamo l’ebraismo italiano Moked.it e di Pa- realtà ebraiche toccate dalla linea si ritrovarono improvvisamente più vi- cine. Non sono trascorsi ancora due anni e una nuova trasformazione in- veste il mondo ebraico italiano: l’in- formazione sempre a portata di mano. O meglio di tavoletta. Il giornale del- l’ebraismo italiano Pagine Ebraiche, il giornale ebraico dei bambini DafDaf e Italia Ebraica, voci dalle Comunità, sbarcano su tablet e smartphone. Con questo numero e con l’archivio com- pleto degli arretrati. Tablet e smartphone hanno rivolu- zionato l’informazione, come i treni ad alta velocità i trasporti. E il fatto che Pagine Ebraiche, DafDaf e Italia Ebraica non rinunciano al tradizionale appuntamento con la rotativa, ma si trasformano anche in un’applicazione Innovazione in rete, da Cagliari a San Francisco scaricabile dall’Apple store e dalla li- breria Android. Per una minoranza Era il 1993. Quello che è oggi il world cubators), funzionario della Regione, pre in Sardegna, TheNetValue, società zie a un progetto del Parco scientifico piccola nei numeri, ma grande nelle wide web era poco più che un sogno. dopo una laurea in economica a Cagliari incubatrice di start up tecnologiche. Un dove lavorava, sbarcò sul web il primo cose da raccontare è una sfida parti- Ma qualcuno lavorava per trasformarlo e un master alla scuola Sant’Anna di Pi- “asilo nido per imprese internet”, se- quotidiano in Europa: L’Unione Sarda colare, un significato particolare: la in realtà. Al Parco scientifico della Re- sa in gestione dell’innovazione dentro condo la sua definizione, che due anni della sua Cagliari. “Fu un successo oltre fondamentale capacità di raggiungere gione Sardegna era sbarcato un gruppo le aziende. Fu allora che Mario intuì co- fa ha incontrato Gionata Mettifogo (im- le aspettative - ricorda - appena il gior- in modo capillare tutti coloro che ab- di ricercatori provenienti dal Cern di Gi- me internet avrebbe cambiato il mon- magine a destra), italiano trapiantato nale era pronto per la tipografia, noi lo biano un interesse nei confronti di ciò nevra, guidati dal Premio Nobel per la do. E di internet fece il suo mestiere. nella mitica Silicon Valley e la sua Pa- caricavamo identico in rete. Ci accor- che l’ebraismo italiano esprime. A Fisica Carlo Rubbia. Studiavano gli iper- Un mestiere che è anche una vocazione, perlit, società nata allo scopo di portare gemmo ben presto che c’erano moltis- patto naturalmente che abbiano un testi e costruivano i primi siti web con che lo ha portato, dopo essere stato tra i giornali su smartphone e poi su tablet. simi sardi, ma anche italiani, in giro per tablet nella borsa. Parliamo di circa il sistema di lettura che usiamo oggi, il i fondatori del colosso italiano delle te- Mariani ha riconosciuto subito l’idea co- il mondo, che leggevano il quotidiano. 400 mila italiani, secondo una stati- browser. A osservarli c’era Mario Ma- lecomunicazioni Tiscali, nato a Cagliari me vincente. D’altra parte l’interazione E naturalmente in modo molto più tem- stica pubblicata dalla rivista Wired, riani (nella foto a sinistra con Massimi- nel 1998 e dove è rimasto a lavorare fra giornali e web lui l’ha vista nascere. pestivo dei normali lettori che lo acqui- punto di riferimento di chi si occupa liano Magrini di Annapurna venture in- per 11 anni, a creare due anni fa, sem- Nel 1994 per la precisione, quando, gra- stavano in edicola la mattina seguente”.

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Basterà un click sull’icona in cui il bambino uscito dalla matita di Enea Riboldi, simbolo di Pagine Ebraiche, offre il mensile dell’ebraismo italiano ai lettori come un antico strillone. L’ultimo numero di Pagine Ebraiche, Italia Ebraica e DafDaf apparirà istantaneamente sullo schermo dovunque vi troviate consentendo di consultare anche gli arretrati, gli aggiornamenti e diversi materiali multimediali. Migliaia di pagine per un archivio in cui il lettore potrà sfogliare anni di lavoro della redazione, momenti significativi dell’ebraismo italiano, compresi i famosi dossier di Pagine Ebraiche che sono molto richiesti e consultati dai lettori anche a grande distanza dalla loro pubblicazione. I contenuti potranno essere raggiunti in tempo reale dai possessori di un tablet, saranno annullate le distanze geografiche, raggiunti tempestivamente gli italkìm della comunità italiana di Israele che rimane legata alla propria realtà d’origine con un profondo affetto, chiunque sia interessato a scoprire e approfondire i valori, la storia, la cultura che l’ebraismo italiano esprime. Pagine Ebraiche varca così la nuova frontiera dell’editoria. Per un giornale che è l’espressione di una minoranza tanto piccola nei numeri e tanto grande nelle cose da raccontare, un traguardo fondamentale. Secondo i dati raccolti da Paperlit, azienda leader nel settore, chi scarica su tablet l’applicazione di una delle oltre 250 testate italiane ed estere coinvolte dal progetto, vi trascorre una media di dodici minuti al giorno. Mentre per un sondaggio realizzato da Google, il 78 per cento dei possessori di tablet dichiara di trascorrere molto meno tempo davanti al pc, e il 43 per cento addirittura di passare più tempo davanti alle tavolette che sul tradizionale computer.

gine ebraiche. Fra i tanti appassionati di Padova. Che nel suo tablet ha an- anche i presidenti delle Comunità che numerosissime applicazioni di ebraiche di Milano e di Roma, Ro- quotidiani italiani ed esteri, un servizio berto Jarach e Riccardo Pacifici, il rab- che definisce essenziale. Così, grazie bino capo di Padova rav Adolfo Loc- ai tablet, i giornali, che l’informazione ci, e il preside della scuola ebraica di via internet sembrava aver condan- Roma, rav Roberto Carucci Viterbi. nato al declino, paiono vivere una se- “Ho comprato l’iPad negli Stati Uniti conda giovinezza. prima che uscisse in Italia - confessa “Con i quotidiani di carta si è rag- rav Carucci, lanciandosi in un elenco giunto un modello di organizzazione delle sue applicazioni preferite - iMi- delle informazioni perfetto. Col tablet shnah, iTorah, iTalmud… Sono for- questo modello è conservato e il let- midabili! Ho la possibilità accedere a tore ha a disposizione una serie di traduzioni e ad audio lezioni e posso servizi in più, dalla possibilità di in- dedicarmi allo studio ovunque mi tro- grandire il testo alla multimedialità. vi. Mentre per pregare uso abitual- Senza perdere il gusto di sfogliare le mente iSiddur sull’iPhone”. Nell’iPad pagine - evidenzia Mariani - Questa del rav trovano spazio anche le ap- opportunità è particolarmente pre- plicazioni di maggiori quotidiani ita- ziosa per i piccoli editori, che non liani (“che in questo modo posso leg- possono affrontare i costi di una di- gere la mattina e archiviare senza am- stribuzione capillare. In questo modo monticchiare quintali di carta”) e, per ORIZZONTE TABLET il giornale arriva a un pubblico vasto rilassarsi, anche il gioco Fruit Ninja. in maniera veloce ed economica”. Insomma, il preside della scuola ebrai- Con questo numero di Pagine Ebraiche, i lettori troveranno una sorpresa. Il mensile Dunque Pagine Ebraiche varca la ca di Roma nel tablet crede veramen- dell’ebraismo italiano, assieme a Italia Ebraica e DafDaf sarà sfogliabile anche su nuova frontiera. Potrà raggiungere i te, al punto che insieme al presidente tablet, con la collezione completa degli arretrati. L’informazione ebraica acquista suoi lettori ovunque in Italia e nel Pacifici ha messo in cantiere il pro- così un volto nuovo, come ci ricorda la vignetta di Antonio Scricco. mondo. Chi ha lasciato la Comunità getto di dotare tutti gli studenti delle di Genova o di Firenze alla volta di superiori di un tablet che sostituisca Israele o degli Stati Uniti potrà tenersi i libri di scuola. “L’idea è partita dai le applicazioni ebraiche, da iSiddur dei giornali sul suo tablet quando si usare la propria tavoletta almeno aggiornato grazie alle cronache di Ita- ragazzi stessi - spiega Pacifici, che ha fino ad iMirror, che permette di con- trova in giro e fuori dall’Italia. “Mi un’ora al giorno. lia Ebraica e magari far ripassare un recentemente annunciato l’apparizio- trollare di aver posizionato corretta- hanno regalato l’iPad per il mio com- La possibilità di utilizzarlo come un po’ di italiano ai propri bambini sulle ne su tablet anche di Shalom, giornale mente i tefillìn, e poi la posta elettro- pleanno lo scorso ottobre. Ho subito portatile è proprio la ragione che ha pagine di DafDaf, che sullo schermo della sua Comunità - loro avrebbero nica, il localizzatore di farmacie, qual- attivato il mio indirizzo mail aziendale spinto il rav Adolfo Locci ad acqui- risulteranno ancora più colorate e bril- da guadagnarne sia in termini econo- che gioco per i miei bambini”. Sulla - ricorda - da allora per la gestione stare un tablet. “Sfrutto le applicazioni lanti. mici, considerando che gli ebooks co- lettura del quotidiano aggiunge: “So- della posta, lo preferisco al pc, trovo per comunicare, la mail, Skype, e per Un traguardo che il direttore Guido stano molto meno dei libri tradizio- no affezionato al gusto retrò della vec- che la tastiera touch sia particolar- di più l’iPad contiene quella che de- Vitale ha perseguito con convinzione. nali, che in termine di salute, grazie chia carta, ma trovo geniale che i mente comoda”. Un’idea che proba- finirei la biblioteca fondamentale di La tecnologia touch non lo ha mai a zaini più leggeri. Ci sono alcuni giornali su iPad abbinino il formato bilmente è condivisa da quel 77 per un rabbino” evidenzia il rabbino capo conquistato, ma di fronte ai tablet ha ostacoli, però ci stiamo muovendo”. tradizionale alle applicazioni multi- cento dei possessori di tablet che, se- dovuto arrendersi: “Non sono convin- Sul suo rapporto con l’iPad, il presi- mediali”. condo un sondaggio realizzato da to che possano rappresentare uno stru- dente della più numerosa Comunità La preferenza per il quotidiano di car- Google, dichiara di trascorrere molto mento efficace di lavoro per un gior- ebraica d’Italia chiarisce che è all’al- ta è espressa da Roberto Jarach, che meno tempo di prima davanti al pc nalista, ma una cosa è certa: sono un tezza delle aspettative. “Utilizzo tutte però sottolinea l’utilità della lettura e dal 68 per cento che ammette di formidabile sfogliatore di giornali”.

In quegli anni Mariani si occupa anche viene acquistato da Telecom Italia e di- bellissimo assistere nel corso degli anni a navigare su internet gratuitamente, della nascita di Video On Line, il primo venta tin.it. Chiamato da Renato Soru all’evoluzione del web come lo cono- viceversa percepiscono le applicazioni internet service provider nazionale, che per dare vita a Tiscali alla fine degli anni sciamo adesso - ammette Mariani - Se sul tablet come qualcosa per cui vale la conquista addirittura la copertina della Novanta, tre anni fa, ha deciso di diven- dovessi scegliere i suoi sviluppi più in- pena pagare”. Quale potrebbe essere la versione americana della rivista Wired, tare lui stesso imprenditore, con il suo credibili, direi Skype, Amazon e Ebay, e prossima frontiera del mondo del web? che dopo due anni di grande successo incubatore di imprese hi tech. “È stato infine Facebook, che è un sito con un Mariani non ha dubbi: la IOT ovvero In- traffico talmente grande che può esse- ternet of things. Un meccanismo per il re considerato una sorta di internet pa- quale qualsiasi oggetto potrà essere rallela”. connesso in rete, una tecnologia i cui L’Italia si è rivelata un mercato fecondo prezzi stanno calando vertiginosamen- e tecnologicamente aperto, un trend te e che permetterà di sviluppare ser- che per smartphone e tablet è ancora vizi come la previsione del traffico in più evidente. “I tablet sono sempre più tempo reale o la possibilità di gestire usati per consumare conetenuti e i gior- tutti gli elettrodomestici e le luci di ca- nali sono uno dei contenuti più impor- sa dallo schermo di un computer. O, tanti. Inoltre se gli utenti sono abituati perché no, di un tablet.

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IL PROFILO

Nato a Petach Tikva, nella Palestina del mandato britannico, 74 anni fa, Yehoshua Kenaz (pseudonimo di Yehoshua Glass) è con- siderato uno dei maggiori autori israeliani. Primogenito di due fratelli, studia filosofia e lingue romanze all’Università ebraica di Gerusalemme e poi letteratura francese alla Sorbona di Parigi, città dove oggi trascorre molti mesi. È stato redattore della rivista letteraria trimestrale Keshet, dove nel 1960 pubblica i suoi primi racconti con il nome di Othniel Avi. Nel 1980 è redattore della rivista mensile leSifrut Mahbarot (Quaderni di letteratura) e collabora al supplemento letterario del quotidiano Haaretz. All’attività giornalistica e di scrittura abbina quella di traduttore dal francese. Nella sua lunga carriera ha tradotto numerosi classici della letteratura d’Oltralpe: Il rosso e il nero di Stendhal, André Gide, George Sand, Balzac e Flaubert e, tra i contemporanei, Simenon e Patrick Modiano. Nel 2007 il suo romanzo Infiltrazione (finora mai tradotto in italiano) è scelto tra i dieci romanzi più importanti della letteratura israeliana. In Italia di Kenaz sono stati pubblicati La grande donna dei sogni (Giuntina, 2005); Fra la notte e l’alba (Marsilio , 1998); Voci di muto amore (Anabasi, 1994 e poi Giuntina, 2006); Ripristinando antichi amori (Mondadori, 1997 e Giuntina, 2010); Cortocircuito (Nottetempo, 2007) e Paesaggio con tre alberi (Nottetempo, 2009). Da settembre è in libreria Appartamento con ingresso nel cortile (Giuntina, 2011). Kenaz: “Racconto Israele tra innocenza e solitudine”

Tra i massimi autori di lingua ebraica, a settembre ospite d’eccezione a Mantova Letteratura

ú–– Daniela Gross cese con cui sceglie di rispondere alle plessità e si esprima grazie all’intreccio coglienza, com’è accaduto d’altronde minio, le relazioni che intrattengono domande, che ad attrarre come un di più voci. Per questo ho scelto di per Tredici soldati di Ron Leshem. con i vicini o gli amici e la solitudine suoi libri sono arrivati in Italia polo magnetico la sua scrittura sono utilizzarlo anche in Infiltrazione. Il romanzo, da cui è stato tratto il film che tocca inevitabilmente ciascuno un po’ in sordina. Voci di muto le persone, quell’aroma inconfondibile Beaufort, ha avuto un gran successo di noi. I amore, uno fra i testi più belli di voci, dolori, emozioni che si spri- Come mai questo romanzo non ha in Israele ma in Europa è passato qua- mai scritti sulla vita da vecchi. E poi giona dal vivere insieme: in una casa ancora avuto la diffusione che meri- si inosservato. I suoi lavori hanno avuto anche una Ripristinando antichi amori, forse il di riposo nel caso di Voci di muto ta? traduzione cinematografica. Voci di più noto perché ha ispirato Amos Gi- amore o in un condominio nella pri- È un libro che parla dell’esercito israe- I suoi personaggi emanano un senso muto amore è stato adattato da Gu- tai che ne ha tratto il film Alila. A se- ma periferia di Tel Aviv in Ripristi- liano, argomento che oggi gli europei molto forte di solitudine e talvolta revitch, nel 2009 Dover Kosashvili ha guire, alla spicciolata, gli altri. Quasi nando antichi amori. non apprezzano molto. In questi anni anche d’isolamento. Una condizione tratto un film da Infiltrazione mentre tutti, tranne Infiltrazione, in ebraico ho sentito spesso persone di valore, che sembra smentire quel forte senso Ripristinando antichi amori ha ispira- Hitganvut yehidim. Un’assenza chissà Yehoshua Kenaz, in quasi tutte le sue intellettuali, che lo condannavano di comunità che, secondo l’immagi- to, nel 2003, Alila di Amos Gitai. Come quanto casuale per un’opera consi- opere mette in scena dei complessi senza sapere ciò che realmente acca- nario collettivo, pervade Israele. ha vissuto l’esperienza di incontrare derata una pietra miliare della lette- microcosmi da cui si dipanano le di- de in Israele, giusto per il piacere di La loro condizione in Israele è vissuta il suo stesso mondo poetico sul gran- ratura israeliana che ha però il difetto verse storie. Perché questa scelta? sentirsi politicamente corretti. Un li- come del tutto normale. Si trovano de schermo? di affrontare un tema scabroso per Credo che la verità dei personaggi bro che va al di là di questi cliché è all’incrocio tra la collettività in cui vi- Non ho partecipato alle trasposizioni l’opinione pubblica occidentale: la passi proprio attraverso questa com- difficile possa trovare una buona ac- vono, in un ricovero o in un condo- cinematografiche: mi sono limitato a Tzavah e i suoi soldati. In Infitrazione Yehoshua Kenaz, che sarà ospite d’eccezione al Festivalet- ú– APPARTAMENTO CON INGRESSO NEL CORTILE E ALTRE STORIE. IN LIBRERIA UNA NUOVA RACCOLTA DI RACCONTI teratura di Mantova, narra di un grup- po di militari diciottenni. È un ritratto ambientato negli anni Cinquanta che affronta temi sempre attuali, dalla per- L’ossessione di una crescita. Selvaggia e dolorosa dita dell’innocenza alle oscurità del- Andrà a finir male, lo so. Ho questo presentimen- È un’ottima ragazza, pulita, ordinata, bella, in- l’esercito. Una storia di grande po- to ogni volta che la osservo senza che lei se ne telligente, parla l’ebraico, ha tutte le virtù di tenza, una sorta di Platoon in versione accorga. Chissà a cosa pensa mentre gira conti- questo mondo, insomma. Quando è venuta a sta- israeliana, capace di svelare al lettore nuamente per casa come una bestia in gabbia, va re da noi si è persino offerta di farci da donna di un lato ancora poco noto di quella in camera da letto e torna in salotto, entra in cu- servizio, voleva ripagarci così dell’ospitalità. realtà e di sfatare il luogo comune cina e di lì passa nella stanza del bambino. Cosa Chiaro che non abbiamo accettato. Tutto è anda- che vuole Kenaz autore squisitamente crede di trovare? Magari vista da fuori può an- to a meraviglia finché non sono cominciati i pro- intimista, attento solo ai moti dell’ani- che sembrare come una che cammina tanto per blemi. E da allora io vivo costantemente con una mo e al trasalire dei sentimenti. Lon- fare, senza uno scopo. Ma vai a sapere. In fondo, paura da morire – nel vero senso della parola. tano anni luce da quel tratto epico anche dei nostri parenti più stretti – genitori, È stata nei campi dei tedeschi, d’accordo. E si ed engagé che ha fatto amare, anche fratelli, marito, persino figli – che sappiamo? ostina a raccontarlo a chiunque le capiti a tiro, nel nostro Paese, scrittori come Amos Nulla. Solo le cose meno importanti sappiamo, non importa dove o quando. Io le dico: “Clara, in Oz, A.B. Yehoshua o David Gros- ma non quelle cruciali, non i loro segreti che po- sei milioni sono stati assassinati, ma quelli che sman. trebbero determinare pure la nostra vita – o la sono rimasti vivi hanno passato tutti quel che “Non posso scrivere di temi politici nostra morte! A maggior ragione per una venuta hai passato tu, e ognuno ha la sua storia”. Ma lei come i miei colleghi e buoni amici – di laggiù. E una come me – nata in Israele, ex dice: “Per me è importante quel che è successo a spiega lui –. Non è un fatto di scelta combattente del Palmach, oggi insegnante di me. Non posso fare a meno di parlarne”. ma di carattere: non ne sono capace. pianoforte e musica in un villaggio agricolo della “Ma la gente non ha voglia di sentirlo” le dico io. Ciò non significa però che non mi prima ora – cosa volete che ne sappia di quel che “È brutto, è spaventoso”. esprimo sui temi politici. Sono iscritto succede nella testa di questa ragazza? Nessuno è stata in un istituto di accoglienza finché non “E per chi è stato laggiù” dice lei “non è stato a un partito, Meretz (laico e di sinistra che arriva di laggiù è del tutto normale. A volte l’hanno cacciata via, e con ragione dal loro pun- forse brutto e spaventoso? Ma come, la gente ndr); firmo spesso appelli pubblici e la guardo e mi dico: Ahinoi! Questo qui è il no- to di vista. Adesso vive da noi in attesa che trovi qui in Israele è così schizzinosa che non può sop- il pubblico sa bene come la penso”. stro angelo della morte. una qualche sistemazione stabile. All’inizio mi ci portare che le si raccontino certe cose? E poi – Il punto è, chiarisce con un tratto gar- È una giovane profuga, cugina di mio marito, che ero proprio affezionata. continua – proprio qui sono in molti a voler sa- bato, accentuato dall’impeccabile fran-

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del giocare o del suonare: in ebraico ognuna di queste azioni ha un verbo specifico.

La rinascita dell’ebraico, con la fon- dazione dello Stato d’Israele, viene spesso rappresentata come un mira- colo. È d’accordo? Non conosco un fenomeno simile in altre nazioni. Ma non saprei dare un giudizio perché sono nato nell’ebrai- co. I miei genitori lo parlavano in Eretz Israel ancora prima dello Stato ú– DONNE DA VICINO e quando ero bambino c’era una sorta di fanatismo su questo tema: la lingua nazionale era molto importante, so- Sharon prattutto a scapito dell’yiddish, che Sharon Pazner è un’artista israelia- rappresentava la lingua dell’esilio. Og- na, cresciuta tra Gerusalemme, Pa- gi invece siamo pronti a torturare il rigi e Roma. Quarant’anni appena nostro ebraico. compiuti, conserva l’aspetto di gio- vane schiva e sbarazzina. Ha gli In che senso? stessi occhi profondi e azzurri del Come tutte le lingue parlate anche papà Avi, brillante, saggio e stimato l’ebraico è in costante cambiamento. ambasciatore d’Israele in Francia e I giovani parlano uno slang che non Italia, portavoce dei governi Sharon sempre gli adulti capiscono, sono en- e Olmert, tra gli ultimi statisti trate nell’uso molte parole arabe e israeliani nati in Europa a ridosso spesso saltano le distinzioni fra ma- della Shoah. Il suo esclusivo atelier schile e femminile nella coniugazione d’artista, da poco approdato nel cuo- dei verbi o nella concordanza degli re cosmopolita di Tel Aviv, può esse- aggettivi. È un problema legato a ca- re facilmente confuso con uno studio renze del sistema scolastico. Ma non d’architettura o design, in cui domi- vendere i diritti d’autore. In linea ge- Gli israeliani amano i libri, li compra- rato tra le due culture: devo riuscire è un’evoluzione isolata: in Francia i na il cutter, la taglierina, di cui si nerale il risultato è stato terribile. Quei no. Simenon è stato molto apprezzato a rendere il francese in un ebraico ragazzi massacrano la loro lingua più avvale per creare opere che hanno film non hanno niente a che fare con come d’altronde i classici. Non man- bello e buono. È un equilibrio che o meno allo stesso modo. insieme perfezione maschile e grazia il mondo raccontato dai miei libri, cano però le sorprese. Di recente ho con Simenon si realizza invece facil- femminile. Le case sono il soggetto soprattutto Alila. Ma in un certo sen- tradotto Le père Goriot di Balzac. mente grazie al suo francese così sem- Ma c’è anche chi stenta a impadro- preferito di Sharon: nelle pareti do- so me lo aspettavo. Un libro geniale che tratta un argo- plice ed esatto. nirsi della lingua. In Ripristinando an- mestiche trasferisce la sua profondi- mento di stringente attualità come il tichi amori si riproduce il dialogo di tà di pensiero e l’attaccamento alla Lei ha tradotto in ebraico molti clas- denaro e l’avidità che con mio grande Qualcuno sostiene che l’ebraico è pri- alcuni anziani incapaci di parlare terra d’Israele. Utilizza il materiale sici della letteratura francese, da stupore non ha avuto la risposta che vo di molte sfumature che caratte- ebraico se non in modo elementare. minimalista per eccellenza: il car- Stendhal a Flaubert a Gide e ha rega- mi attendevo. rizzano altre lingue. È un problema ormai in via di esau- toncino, preferibilmente nei colori lato ai lettori israeliani la possibilità Non sento questa difficoltà. Talvolta rimento. Grazie alla scuola e all’eser- pastello, per esprimere sicurezza e di leggere Simenon. È stato difficile Quali sono le principali difficoltà di può essere vero, ma in ebraico vi sono cito le nuove generazioni parlano rifugio, identità e appartenenza; ac- trasportare quel mondo culturale nel tradurre in ebraico? termini che mancano in altre lingue. tranquillamente l’ebraico. Le difficoltà costa visioni di prati verdissimi, fio- suo Paese? Qualche volta mi sento lace- Il francese utilizza ad esempio il verbo sono ormai appannaggio solo dei vec- ri di cardo, foglie di fico d’India e Non in modo particolare. jouer per indicare l’atto del recitare, chi o dei nuovi arrivati. stelle di Davide.

ú–– Claudia De Benedetti vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane

Sono rimasta affascinata dal modo in cui Sharon cattura l’attenzione di chi si avvicina alle sue opere parlan- do di tridimensionalità: “Mi intriga - dice ispirata - il potenziale della vi- pere, a interessarsi, a Fa vedere fra le dita e rebbe già trovata un ragazzo, magari un marito. sione 3D applicata alla carta, mate- fare domande, a chie- sui gomiti delle specie Avrebbe messo su famiglia e quella cosa sarebbe riale bidimensionale per definizione. dere notizie”. di gobbette rossastre, e guarita, senza dubbio. Il 3D permette il fluire di fantasia e La cosa peggiore è dice: “Questa carne non E invece, così dice lei, finché non si libera di quel- immaginazione, la coesistenza di sentirla raccontare è mia! È carne dei tede- la carne non può farsi sfiorare da nessuno. Dice sensazioni e emozioni anche antite- della crescita selvag- schi. Non la voglio qui proprio così, apertamente. È in Israele ormai da tiche. Ecco come è possibile manipo- gia. Sì, avete capito addosso a me!”. qualche anno, abbastanza comunque per comin- lare e far parlare la carta, caricando- bene, lei dice pro- “Che t’importa,” le dico io ciare a dimenticare i guai di laggiù e sentirsi par- la di richiami e ricordi che scandi- prio così: crescita “che disturbo ti dà? Fa te del posto. scono la vita quotidiana di ognuno selvaggia. È davve- male?”. E perché poi è toccata a noi? Perché l’hanno cac- di noi”. Equilibrio è una parola che ro sgradevole par- Lei risponde: “Che c’entra? ciata dall’istituto di accoglienza. Perché l’hanno Sharon ama ripetere e che ha dato il lare di questo, ma A te piacerebbe che ti cre- cacciata? Perché rompeva le scatole a tutti con i titolo alla sua prima mostra perso- non c’è alternati- scesse addosso della carne suoi corpi estranei, e nessuno la reggeva più. nale in Italia; altri vocaboli escono va, bisogna affron- non tua?”. Perché lì ci si trova a dividere la stanza con altre. dai suoi muri di carta indifferente- tare la cosa: lei crede che per colpa di quel che le “Mi è già capitato” dico io E quanto tempo una può reggere a sentire que- mente in italiano o ebraico: mazal, è successo, per colpa di quel che le hanno fatto, “con mio figlio Yair!”. sta storia? Nessuna voleva più stare in camera fortuna, shalom, pace, beracha, be- o non le hanno fatto laggiù, le si sia sviluppata “Quello non è mica un corpo estraneo. È tuo fi- con lei. nedizione. Recentemente ha intro- una cosa che chiama crescita selvaggia o corpo glio, la cosa più preziosa che hai al mondo”. dotto l’uso del chiodo, arrugginito e estraneo (ogni tanto in un modo e ogni tanto In questo ha ragione. Da Crescita selvaggia in Appartamento con ingres- incurvato sulla tela, fragile e delica- nell’altro, dipende dall’umore del momento). È una bella ragazza. Se solo fosse dell’idea, si sa- so nel cortile e altre storie (Giuntina, 2011, 193 pp.) to che suscita percezioni mutevoli.

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IL COMMENTO HAMAS, GUERRA TOTALE AI PARRUCCHIERI

ANNA MOMIGLIANO (per esempio la Fatah di Abu Mazen, con cui si potere quattro anni or sono, Hamas ha comin- mente, entra in contatto con le clienti, di sesso è svolta una feroce guerra civile, o le altre mili- ciato a imporre la legge islamica, o shaaria (an- femminile, che almeno durante il taglio di ca- Hamas, il gruppo terrorista che governa dal zie islamiste, vicine ad al-Qaeda, che da qual- zi: la sua visione della legge islamica) nella pelli per ovvie ragioni non indossano l‘hijab, o golpe del 2007 sulla Striscia di Gaza, ha dichia- che tempo a questa parte sono divenute "con- Striscia di Gaza. E secondo la legge islamica velo islamico. rato una nuova guerra. La novità è che stavolta correnti" di Hamas presso il pubblico palesti- (anzi, si potrebbe ribadire, secondo la visione A dire il vero, Hamas aveva introdotto una ap- il nemico non è la “solita” entità sionista (ov- nese più estremista). Questa volta nel mirino di distorta che Hamas ha della shaaria) non sta posita legge che vietava agli uomini di lavorare vero lo Stato di Israele e più in generale il popo- Hamas ci sono… i parrucchieri per signora. bene che un uomo pratichi la professione di come parrucchieri per signore lo scorso anno. lo ebraico) e neppure le altre fazioni palestinesi Procediamo per gradi. Da quando ha preso il parrucchiere per signore. Perché così, ovvia- Ma – per fortuna degli esercenti e delle loro Ritorno a Fiume. Nel nome di Schatzi Redazione aperta si chiude accompagnando un suo giornalista in un viaggio emozionante alla scoperta delle origini

ú–– Adam Smulevich u LA SARTORIA AL CORSO: aveva una grande sartoria sul corso. Ogni viaggio ha la sua immagine da Un luogo mitico dell’infanzia rievocato mettere nel cassetto dei ricordi. una mattina fresca e annuvolata Quella che non si scorda mai, quella spesso a pranzo nella veranda dei non- di mezza estate. Sul Carso, so- che ogni tanto fa bene ni. Mentre il pulmino prosegue nel suo pra Trieste, stanno per conclu- guardare per restare tragitto verso la costa È avvinti ai momenti dersi i lavori di Redazione aperta, ap- croata penso più volte speciali che si è avuto puntamento ormai tradizionale rivolto il piacere di vivere. Per a quei momenti di in- agli operatori dell’informazione del- Adam Smulevich, col- timità. Penso a mio l’Unione delle Comunità Ebraiche Ita- lega fiorentino di ori- nonno, ai suoi occhi di liane e a giovani redattori da tutta Italia gine fiumana, la foto tzadik, di uomo giusto. nel cassetto è proba- che per il terzo anno consecutivo trova bilmente questa a si- Lo faccio molto spesso, ospitalità nelle strutture della Comu- nistra che lo ritrae ma sento che stavolta è nità ebraica di Trieste. Prima del con- sul corso di Fiume. diverso. gedo è in programma una visita spe- La stessa strada in cui suo bisnonno Capisco che vedere Fiu- Sigismondo possedeva una sartoria di ciale. Un’ora di viaggio a bordo di un successo che tanto aveva popolato il me, le strade e i quartieri in cui è cre- pulmino che porta i colori della Slo- suo immaginario di bambino. sciuto, serviranno a stabilire un nuovo venia e la redazione, accompagnata contatto. Capisco che sarà come riab- foto: Giovanni Montenero fra gli altri dal vicepresidente della Co- bracciarlo per qualche ora, un sogno munità giuliana Mauro Tabor e dal fo- perta di cosa resta e cosa è stato invece È un ritorno alle origini, il primo, il zia e adolescenza spensierate. Schatzi per me ricorrente da quando è man- tografo Giovanni Montenero sarà nel sepolto della presenza, una volta fio- coronamento di un sogno maturato era un fiumano doc così come fiumana cato in quella maledetta estate di nove golfo del Quarnero. Niente a che fare rente e influente, di nuclei ebraici tra negli anni. Tanti infatti i ricordi, tante è sua sorella Ester, la zia dagli occhi anni fa. Così, dopo una commovente con la classica gita fuori porta. È qual- Fiume e Abbazia. Per me la situazione le suggestioni nel dialogo con mio celesti che più celesti non si può e a tappa mattutina ad Abbazia iniziata cosa di più. Una breve full immersion è difficile ed emozionante. Per una vol- nonno “Schatzi”, all’anagrafe Alessan- cui basta una semplice frase (“ciao bella davanti alla lapide che commemora nei luoghi in cui più di una volta si è ta non dovrò raccontare da giornalista dro, l’uomo a cui assieme a mia nonna zia fiumana”) per accendersi in volto. le vittime abatine della Shoah, ecco fatta l’Europa, un percorso alla sco- le emozioni degli altri, ma le mie. Elda devo quasi tutto della mia infan- A Fiume il mio bisnonno Sigismondo Fiume. Asburgica, ungherese, italiana,

TESTIMONIANZE I ricordi e le ferite aperte

Mio nonno, Yitzchak Meir Lipschitz, dopo essere stato nostalgia e tenerezza. Forse però con una differenza: partirono l’uno in settembre e l’altro in novembre

foto: Giovanni Montenero assunto come rabbino e schochet dalla comunità mio padre era una persona molto colta e aperta ad di quell’anno e fino allo scoppio della guerra (giugno u LA SINAGOGA CANCELLATA: Edificata ebraica ortodossa di Fiume, vi arrivò dall’Ungheria ogni problematica moderna; era molto religioso ed 1940) rimanemmo in costante contatto epistolare. nel 1903 all’incrocio tra le odierne via con la famiglia nel 1893. Anche Fiume faceva parte aveva una fede incrollabile, quindi in materia di re- Un’altra devastante conseguenza delle leggi razziali Ciotta e via Pomerio, la grande sina- dell’impero austro-ungarico, per l’esattezza appar- ligione non transigeva, però non solo non ci impe- fu la perdita della cittadinanza italiana che avevamo goga di Fiume fu distrutta e data alla teneva al regno di Ungheria quale “corpus separa- diva, ma ci incoraggiava a guardarci intorno. ottenuto con regio decreto nel 1927. Come si ricor- fiamme nel 1944. Oggi al suo posto sorge un anonimo edificio con una tum”, una specie di enclave, e di cui era l’unico e pri- Mio padre era un commer- derà una delle disposizioni piccola attività vilegiato porto. ciante, lavorava molto e con delle leggi razziali determi- commerciale al Mio padre aveva allora 10 anni, era il secondogenito profitto e manteneva la sua nava che venissero revocate piano terra. di una numerosa famiglia, e non credo che dal punto famiglia con grande decoro. le cittadinanze italiane con- Di ritorno dalla vi- sita alla sinagoga di vista economico la loro situazione fosse molto Quando nel 1938 arrivarono cesse dopo il 1919. Così sui ortodossa, posta a semplice, anche perché mio nonno era uno studioso le leggi razziali, mio fratello nostri documenti, oltre al pochi isolati di di- (per quanto io possa ricordare l’ho sempre visto im- maggiore e io lavoravamo timbro “razza ebraica”, c’era stanza, la reda- merso nei suoi libroni) e si occupava poco del lato nell’azienda di famiglia, men- anche la qualifica di apolide. zione sosta alcuni attimi in quel- materiale della vita. tre mio fratello minore, che In Comune c’era un ufficio l’area. Giusto il I miei genitori si sposarono nel 1914, mia madre era in quell’anno aveva sostenu- speciale dove tutti gli ebrei tempo di una nata e viveva in Ungheria e non credo si siano visti to gli esami di maturità al li- avevano dovuto dichiarare la foto che fissi o conosciuti molto prima del matrimonio. Ciò non ceo classico, fu l’unico in quella fase ed essere col- loro appartenenza alla “razza ebraica” e che si pre- nella memoria questa commo- pertanto ho un ricordo dolcissimo della nostra vita pito. Non poteva frequentare l’università e, malgrado occupava di vessare gli ebrei in ogni modo possibile. vente giornata. Assieme ad al- familiare, c’era un affetto e un accordo perfetto tra si fosse dato da fare, non riuscì a sistemarsi in un Dopo qualche giorno dallo scoppio della guerra, una cuni componenti della redazione tra i nostri genitori. altro paese in Europa. Così mio padre, nel maggio mattina alle quattro fummo svegliati da un impe- gli altri il vicepresidente della Comu- La nostra era una tipica famiglia ebrea ortodossa, del 1939, si recò in Palestina con lo scopo di iscrivere rioso scampanellio. Erano dei militi fascisti armati nità ebraica di Trieste Mauro Tabor e le due guide, la storica Sanja Simper con la vita scandita dall’alternarsi del sabato e delle i ragazzi all’università a Gerusalemme e ottenere per fino ai denti insieme con degli agenti di polizia che e la professoressa Rina Brumini. solennità religiose, di cui ricordo i particolari con loro l’affidavit per l’ingresso nel paese. I miei fratelli venivano per arrestare mio padre, apolide, e quindi

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la popolazione più conservatrice che, da quando chiarano di temere addirittura l’arresto. La no- perché ritenuti diffusori di valori decadenti: il gruppo si è riconciliato, almeno formalmente, tizia farebbe quasi ridere, se non si trattasse primi tra tutti i negozi dove si vendeva la mu- con le formazioni vicine ad Abu Mazen, vede dell'ennesimo passo avanti verso una teocrazia. sica occidentale. “Questo è il mio lavoro dal clienti – questa legge era ri- Hamas come “troppo moderato” (tutto è relati- E se non acuisse ulteriormente un problema già 1984, non ho un’altra professione. Che cosa masta largamente ignorata per di- vo), e guarda con crescente interesse a concor- grave: quello della disoccupazione. Che cosa fa- posso fare?”, ha dichiarato in un'intervista versi mesi. Adesso invece il partito-milizia che renti come al-Qaeda e la Jihad islamica. ranno adesso tutti i parrucchieri rimasti disoc- all’emittente inglese Bbc Adnan Barakat, uno governa Gaza ha deciso di dare un giro di vite Risultato? Il regime di Hamas ha cominciato a cupati? Andranno a rinforzare le fila di tutti degli coiffeur mandati sul lastrico da Hamas. alla faccenda, forse per riguadagnare punti tra obbligare i parrucchieri a chiudere. E alcuni di- gli altri esercenti messi fuori legge da Hamas, “Senza il mio lavoro sono un uomo morto.”

u Nell’immagine a sinistra Adam all’in- sato drammatico, con le persecuzioni terno della sinagoga ortodossa di Fiume, oggi raramente utilizzata per le che si abbatterono come una scure funzioni religiose. Al centro Rossella sulle comunità ebraiche di Fiume e Tercatin e Daniela Gross della reda- Abbazia. Un mondo fu annientato e zione sul lungomare di Abbazia, sugge- le difficoltà attuali a mantenere una stiva località di villeggiatura del Quarnero che ospita anche quest’anno qualche forma di vita ebraica sono un il festival ebraico Bejahad. A destra presente doloroso con cui fare i conti. uno scatto esterno della sinagoga pic- Camminiamo lungo le strade che ci cola che sorge a pochi isolati dal luogo portano alla piccola sinagoga super- in cui un tempo si ergeva il maestoso Tempio di via Pomerio. stite (quella che vollero gli ortodossi mitteleuropei), un edificio in stile Bau- haus che oggi sopravvive molto più come polo sociale e culturale che co- me centro religioso. Le nuvole coprono nuovamente il so- le caldo che ci aveva accolto in Quar- nero portando una ventata di malin- conia. Prima di giungere alla meta Sanja si arresta mostrandoci un edi- foto: Giovanni Montenero foto: Giovanni Montenero foto: Giovanni Montenero ficio. Un palazzo squallido che na- jugoslava, ora croata. La città delle Esty che mi avrebbe colpito, che più esistere la promessa laica di un le- molte famiglie, fra cui la mia. sconde fondamenta della maestosa si- passioni e degli esperimenti che hanno l’avrei trovato a istinto. E infatti è un shana abbà beFiume, realizzi che in Ogni volta che ci sentiamo ha sempre nagoga di Fiume, una delle più belle fatto la storia e aperto le ferite d’Eu- tuffo al cuore. Trovarmi proprio là, quel momento devi fare i conti con uno spunto nuovo da raccontare. E d’Europa, edificata nel 1903 e intera- ropa. Arriviamo nel corso, bello e vivo, davanti all’edificio che tanto aveva po- chi sei e da dove vieni. Una mano me anche stavolta non fa eccezione tra- mente distrutta nel 1944. Sulla via del e si chiude il cerchio. Giovanni vuol polato il mio immaginario di bambino, la dà la storica Sania Simper, nostra smettendomi alcuni preziosi elementi ritorno ancora una foto tutti assieme scattare una foto, mentre io mi arro- mi fa un effetto strano. E allora rea- guida nel tour quarneriano insieme d’archivio che riguardano il mio bi- davanti a quell’anonimo palazzo po- vello per ritrovare la meta agognata. lizzo che Fiume è davvero un posto alla professoressa Rina Brumini, ebrea snonno Sigismondo e suo nipote Leo polato di fantasmi. Molto dolore ha Non so cosa sia stato, se il fiuto del speciale della memoria, uno di quei fiumana e docente al liceo italiano do- nelle loro traversie fiumane fino all’in- segnato il Novecento, ma assieme ai grande fotografo, una coincidenza o posti in cui sai che prima o poi dovrai ve ancora si raccoglie molta gioventù ternamento nel campo di Campagna. colleghi della redazione un giovane cosa altro. Fatto sta che uno dei pa- andare, ma non sai mai quando. Così cittadina. Sanja è una studiosa formi- Rina e Sanja ci guidano passo dopo fiumano è di nuovo in quel luogo per lazzi che fa da sfondo al suo scatto è quando ci sei ti turba, ti lascia spiaz- dabile che negli anni ha contribuito passo nel Quarnero ebraico. Il viaggio testimoniare. Tornare a casa vuol dire quello giusto. Me l’aveva detto zia zato. Ti rendi conto che non potrà a ricostruire le vicende fiumane di si declina spesso al passato. Un pas- anche questo.

u MEMORIA: Prima tappa del viaggio che ha portato la reda- nemico della patria! Durante quella notte tutti gli Viaggio che ricordo ancora oggi come un incubo: zione in Quar- ebrei di Fiume dai 18 ai 60 anni vennero arrestati e ponti bombardati e trasbordi con percorsi acciden- nero il cimitero concentrati in località Torretta in una scuola perché tati a piedi per raggiungere un treno che ci aspet- di Abbazia. All’interno della la prigione locale non aveva una capienza tale da tava dall’altra parte. A Trieste vigeva il coprifuoco: struttura sono ospitare tutti i fermati. se si arrivava prima di mezzanotte a nessuno era ospitate alcune

Mio padre rimase a Torretta per circa 45 giorni, du- permesso di rimanere nella stazione. Dopo mezza- tombe di ebrei foto: Giovanni Montenero rante i quali molti dei fermati vennero liberati non notte invece a nessuno era permesso uscirne a causa e una lapide che commemora le vit- time abatine della furia nazifascista. si sa bene con quale criterio. Mio padre non fu tra del coprifuoco. Mi sentivo braccata, a Trieste non Tra quanti persero la vita anche il questi fortunati, anzi, siccome all’ultimo momento avevo nessun posto dove andare e mi avrebbero si- compositore viennese il numero dei prigionieri era molto calato, i superstiti curamente arrestata se il treno, forse in Marcel Tyberg, che pro- vennero avviati alla prigione vera e propria dove seguito ai miei più vivi desideri, non fosse prio ad Abbazia fu arre- stato e deportato nel mio padre visse tre o quattro giorni da incubo. Infine u Momenti di convivialità in occasione di una arrivato a Trieste qualche minuto dopo la lager di Auschwitz per arrivò l’ordine di internamento e mio padre finì a recente festa di Chanukkah al centro sociale della mezzanotte permettendomi così di pernot- non farvi più ritorno. Campagna, una cittadina allora molto primitiva in sinagoga di Fiume. tare in stazione evitando controlli ai docu- Molti ebrei abatini per- provincia di Salerno. menti. La mattina dopo arrivai a Fiume e con sero la vita a causa delle persecuzioni an- A questo punto mi sembra doveroso riferirmi a un mio padre praticamente viveva a Fiume, salvo tra- gran gioia ci rivedemmo dopo svariati mesi. tisemite. Di quella comunità fio- diario di mio padre che ho ritrovato dopo la guerra, sferirsi a Trieste per pochi giorni non appena il dot- Mio padre promise che, dopo aver sistemato ancora rente, che contava un tempo in cui egli ricorda con riconoscenza la calda umanità tor Palatucci lo avvisava che ci sarebbero stati dei qualche faccenda, sarebbero partiti per Firenze. Non numerosi esponenti impegnati nel e generosità dei vari agenti di polizia, carabinieri ed controlli. Così mi vennero tolte tante responsabilità, vollero che io rimanessi a Fiume più del necessario commercio e nel turismo, oggi resta solo una lontana memoria. ufficiali superiori con cui era venuto in contatto. Fa- mi sposai nell’agosto del 1943 e venni a vivere a Fi- e l’indomani alle sette di mattina, dopo aver abbrac- cevano tutti il loro dovere, ma senza infierire e con renze. Dopo l’8 settembre 1943 gli avvenimenti pre- ciato mia madre, mio padre mi accompagnò alla cor- molta comprensione. Nel frattempo io mi ero data cipitarono, la posta funzionava male o punto, Fiume riera per Trieste. Ci abbracciammo dicendoci arrive- da fare presso il Ministero degli interni a Roma e riu- era stata occupata dai tedeschi e faceva parte del- derci e mio padre, con perfetta incoscienza ma coe- scii, dopo qualche mese, a far trasferire mio padre l’Adriagebiet, e noi a Firenze, dove nessuno ci cono- rente con tutta la sua vita, s’incamminò per recarsi prima a Piove di Sacco, in provincia di Padova, e poi sceva e potevamo quindi in qualche modo nascon- alla Sinagoga per Schachrit. E fu quella l’ultima volta addirittura a Trieste a pochi chilometri da Fiume. derci, eravamo molto in pena per i miei genitori. Af- che vidi i miei genitori. Con l’aiuto, direi con la complicità, dell’indimentica- fittammo per loro un appartamento e nel dicembre bile commissario Giovanni Palatucci, che poi nel 1944 del 1943 mi misi in viaggio per Fiume per informarli Magda Lipschitz Heimler venne deportato dai tedeschi ed ucciso ad Auschwitz, di questo fatto. Una storia ebraica / Eugenio Lipschitz, Giuntina foto: Giovanni Montenero www.moked.it / P10 ERETZ n. 9 | settembre 2011 pagine ebraiche

IL COMMENTO UNA RETE UNISCE L’ODIO NEL MONDO

FEDERICO STEINHAUS te. Internet offre una quantità infinita di op- motivo di questa inusuale prova di forza, e se Khalil è Hebron, Atara è Atarot, Nablus è zioni ed abbiamo visto come l’assassino di nulla interviene le elezioni egiziane si svolge- Schechem, Tel Al-Rabi’a è Tel Aviv – ed infi- Alla domanda se tutti i morti siano uguali Oslo avesse già raccolto molti seguaci in varie ranno in uno scenario preoccupante di violen- ne il Muro di Al-Buraq (il cavallo di Maomet- (che era di attualità durante la seconda intifa- nazioni; ugualmente l’operatività di Al Qaeda za e di fondamentalismo. Vi è anche un’altra to) è il Muro del Pianto. Sicuramente questi da, quando i media davano più importanza ai si avvale degli strumenti informatici nella spe- forma di terrorismo, quello culturale che pun- esercizi sono più divertenti (ma non meno no- palestinesi uccisi dagli israeliani che ai civili ranza di “pescare” qualche estremista disposto ta alla delegittimazione dello Stato d’Israele civi) degli scritti del capo del Centro per la israeliani uccisi negli attentati) si può associa- a morire per la causa. A proposito di Al Qae- attraverso la negazione di ogni suo legame Storiografia e Documentazione Palestinese, re quella, complementare, se anche tutti gli at- da, un suo salto di qualità si è verificato lo storico con il popolo ebraico, che agisce indi- Khaled Al-Khaldi, che nel sito web del giorna- ti di terrorismo siano uguali. La domanda non scorso 29 luglio, quando un commando di al- sturbato nel mondo arabo. È un terrorismo le di Gaza Falastin esalta le madri che educano è peregrina: alcuni commentatori israeliani se meno 150 uomini, mascherati ed in divisa, ha subdolo, la cui apparenza innocua porta ad al martirio i loro figli. Per fortuna, due corag- la sono posta, a proposito della strage commes- occupato militarmente la città di El Arish lun- una sottovalutazione dei suoi effetti sulle ge- giosi editorialisti sauditi, Khalaf Al-Harbi e sa ad Oslo, dandone una lettura politica. go il Canale di Suez: armati anche di mortai e nerazioni future. Fawaz Al-Ilmi, riconoscono che i successi di Terrorismo, odio, follia sono elementi di irra- bombe a mano, hanno terrorizzato la città La più recente di queste stravaganti fantasie Israele sono dovuti alla sua democrazia ed al zionalità e di fanatismo che possono trovare scorrazzandovi per ore. L’avvicinarsi delle ele- afferma che gli israeliani hanno stravolto i no- rispetto dei diritti umani, mentre la sua pro- un supporto ideologico-organizzativo ma an- zioni e la paralisi dell’asse Siria-Iran-Hezbol- mi delle città, cambiandoli da arabi in ebraici: sperità è dovuta agli investimenti nella scien- che far presa su menti deboli o già ideologizza- lah a causa della rivolta contro Assad sono il Al Quds è notoriamente Gerusalemme, Al za e nell’educazione.

ROTHSCHILD BOULEVARD La ragazzina che fa paura ai politici

Haifa, auguri ino a poco tempo fa, nessuno marmi”. Ma lei non si è calmata af- quotidiano Haaretz, oltre l’87 per tinaia di migliaia di persone, in pre- a Wikipedia aveva mai sentito parlare di fatto. Anzi, ha pensato di creare un cento degli israeliani si è detto d’ac- valenza giovani, che sono scesi in F lei. La sua principale occupa- evento su Facebook, invitando la cordo con le ragioni di Daphni. Che piazza e riusciti finalmente a farsi Si è tenuto a Haifa il raduno annuale zione era servire ai tavoli in un risto- gente a piantare le tende nel cuore quasi non ci credeva. “Ogni giorno considerare dai politici, che però alle di Wikipedia. Oltre mille contributors rante di Tel Aviv. Ora invece è di- di Tel Aviv per protestare contro il penso che mi sveglierò e scoprirò manifestazioni organizzate da questa e volontari di 55 paesi si sono dati ap- ventata una celebrità e la gente si fer- caro-alloggi. Il risultato è che in po- che è stato solo un sogno - ha di- forza della natura non possono in- puntamento ai piedi del Monte Car- ma a guardarla per strada. che settimane centinaia e centinaia chiarato - era tanto che sentivo di tervenire, perché secondo Leef “ave- mel per festeggiare il decimo comple- Stiamo parlando di Daphni Leef, di tende sono state rizzate in tutto il aver perso la mia voce. Finalmente re un tetto sopra la testa è una ne- anno dell’enciclopedia online più po- venticinquenne israeliana nata a Ge- paese, e secondo un sondaggio del ora la sto ritrovando”. E con lei cen- cessità per tutti, non è un’istanza di polare del mondo. Haifa ha battuto rusalemme, trasferitasi a 19 anni a destra o di sinistra, e i partiti non se la concorrenza di città del calibro di Tel Aviv, laureata in cinema, che è ne devono appropriare”. New York e Montreal. Ai partecipanti diventata il simbolo degli “indigna- Bella, sicura di sé, simpatica e dalle è stata offerta l’opportunità di sce- dos” formato ebraico che, con le loro formidabili doti oratorie, qualcuno si gliere tra 120 conferenze e di visitare proteste contro il carovita, hanno re- è chiesto se la campagna portata Israele. “La possibilità di tenere a Hai- so davvero calda l’estate israeliana. avanti dalla giovane non sia più ci- fa questa manifestazione è parago- Ma cosa ha fatto Daphni per meri- nematografica che reale. Accuse re- nabile al privilegio di ospitare le Olim- tarsi tanta fama? Semplice, è stata spinte con vigore da Daphni, che ha piadi” ha dichiarato Shay Yakir, a capo cacciata di casa. Così ha iniziato a rispedito al mittente anche le prime di Wikipedia Israel. Ma per Wikipedia cercare un nuovo appartamento e si soluzioni offerte dal premier Benja- il compleanno non è stato tutto rose è resa conto di quanto fossero alti gli min Netanyahu “perché aiutavano e fiori: il fondatore Jimmy Wales ha affitti. Disperata ma senza perdersi studenti, soldati e giovani coppie, ma infatti confessato che il numero di vo- d’animo, ha fatto quello che avreb- non ne avrebbe beneficiato la società lontari che scrivono sull’enciclopedia bero fatto molti ragazzi: ha chiamato intera”. Una infatti la sua promessa: è in netto calo e che stanno cercando un amico per sfogarsi. “Gli ho detto “Non mi fermerò finché ciascuno di correre ai ripari semplificando le che avrei piantato una tenda - ricorda non sarà felice”. procedure. Daphni - lui mi ha consigliato di cal- r.t.

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IL COMMENTO I PARADOSSI DI UN DIVORZIO DAL TERRITORIO

CLAUDIO VERCELLI alla capacità di promuovere lo start up im- ri. Le famiglie restano quindi al palo, dinanzi determina le dinamiche interne, a partire dal prenditoriale, al suo costituire un luogo eletti- a un mercato dove invece i prezzi sono eccessi- livello dei prezzi. Si tratta di un vero e proprio Con un tasso di crescita del 4,7% nel primo vo per i capitali internazionali, dei quali ne vamente elevati rispetto alle loro capacità eco- sistema di potere che, negli ultimi trent’anni, trimestre di quest’anno l’economia israeliana valorizza la destinazione d’investimento. Tut- nomiche. si è progressivamente sostituito a quello del mostra la sua sorprendente vitalità. A ciò si tavia, così facendo, manifesta un paradosso La bolla immobiliare ha la sua parte di respon- sindacalismo laburista. A ben vedere la dina- coniuga il bassissimo livello di disoccupazione della globalizzazione finanziaria. Alla crescita sabilità, con la sopravvalutazione del valore mica in corso non è una mera prerogativa giovanile, che non va oltre il 6%, mentre in al- economica, all’incremento del prodotto interno del costruito, che fa da traino ad altri aumenti, israeliana, essendo semmai una delle questioni tri paesi varia dal 15% fino al 60%, come nel lordo, infatti, non corrisponde più lo sviluppo così come la politica del governo Netanyahu, a di fondo che agitano l’evoluzione dei mercati caso spagnolo. Non di meno, i ricavi delle so- della società. Per meglio dire, la redistribuzio- più riprese contestata dai suoi critici come ec- internazionali. Il problema è tuttavia tanto cietà quotate in borsa sono aumentati di una ne sociale della ricchezza è un meccanismo che cessivamente «liberista». Non è un caso che più evidente in Israele proprio perché non si è media del 30% l’anno, con un andamento sembra oramai essersi inceppato. La ricaduta proprio sul problema del costo degli affitti si in presenza di un paese in difficoltà. La qual pressoché costante nell’ultimo decennio. Tutto sulla collettività del valore prodotto dal lavoro sia innescata una protesta diffusa, espressasi cosa rinvia al timore che si stia verificando un bene, quindi? Purtroppo non è così. I proble- è sempre più contenuta, rimanendo piuttosto ripetutamente nelle strade e nelle piazze del divorzio, qui e altrove, tra l’impresa e gli utili, mi, in realtà, sono tanti. L’economia d’Israele nelle mani di pochi gruppi di interesse. Al- centro di Tel Aviv. La radice dei problemi è da un lato, il territorio e la comunità dall’al- conferma il suo altissimo grado di integrazio- l’evoluzione dei fatturati, degli utili e dei pro- tuttavia più profonda e complessa, rimandan- tro. Sarebbe, nel qual caso, tanto più un para- ne nei flussi finanziari mondiali, dei quali be- fitti delle aziende non è seguito in questi anni do alla struttura oligopolista dell’economia dosso per un paese che ha costruito sulla terra neficia a vario titolo grazie al suo know how, l’incremento delle remunerazioni dei lavorato- nazionale, dove un gruppo ristretto di imprese la sua identità più certa. Caro alloggi, le proteste e le riforme difficili

u Centinaia di tende piantate in tutto la facciata del “boom economico”? ú–– Aviram Levy il paese. Migliaia di persone in piazza, Gli osservatori concordano sul fatto economista una massa oceanica che non si vedeva che ci sono soluzioni rapide. Una so- per le strade di Israele dai tempi luzione strutturale del problema ri- dell’assassinio di Yitzak Rabin nel chiederebbe il ritorno a forme di in- 1995. Le proteste contro il caro tervento pubblico nell'economia che alloggi hanno coinvolto giovani e erano state abbandonate nell'ultimo meno giovani. Il governo Netanyahu decennio di governi di centro-destra: ogliendo di sorpresa gli os- ha promesso una serie di riforme per come avviene in molti paesi del Nord- servatori e scalfendo il mito venire incontro alle esigenze dei Europa, occorrerebbero programmi Cdel “miracolo economico manifestanti. Ma metterle in pratica, di edilizia pubblica agevolata, un ob- israeliano”, nei mesi scorsi gli israeliani come spiega nel suo intervento bligo per i costruttori privati di desti- sono scesi in piazza in massa per pro- l’economista Aviram Levy, non sarà nare una quota delle abitazioni alla testare contro il carovita. La protesta per niente facile. locazione per le fasce protette (stu- è iniziata in giugno, quando le asso- denti e giovani coppie), il ripristino ciazioni di consumatori hanno lan- del reddito reale, per l'effetto con- accendere un mutuo) sia fattori più l'esempio dei “polli di Trilussa” la cre- delle agevolazioni sui mutui e sull'ac- ciato con successo un boicottaggio giunto di una pressione fiscale rimasta “locali”, in particolare la cessazione scita della “torta” ha beneficiato solo quisto della prima casa. Ma Netanya- delle case produttrici di formaggio, elevata e di un forte aumento dei dei programmi di edilizia pubblica e per la cima della piramide sociale, hu ha davanti a sé due grossi ostacoli. colpevoli di avere aumentato drasti- prezzi di beni di prima necessità come sovvenzionata: il risultato è che il mentre il reddito reale del ceto medio In primo luogo, le risorse finanziarie camente e in modo collusivo il prezzo l'alloggio, l'alimentazione, le spese per mercato immobiliare israeliano, uno è stagnato o calato e la fascia indi- a disposizione del governo sono scar- del Cottage Cheese. Sull'onda di que- il trasporto pubblico e privato (car- dei più surriscaldati al mondo, ha re- gente della popolazione si è ampliata se e un aumento della spesa pubblica sto successo, in luglio gli studenti uni- burante), l'istruzione. Fra le cause di gistrato dalla fine del 2007 a oggi un (ora il 20% della popolazione vive a favore del ceto medio comporte- versitari e le giovani coppie sono scesi fondo vi è la riduzione, negli ultimi aumento dei prezzi di acquisto del sotto la soglia della povertà). Quali rebbe la riduzione della spesa a favore in piazza per protestare contro il caro anni, della spesa sociale, in particolare 50% nella media nazionale, ma con risposte può dare al problema il go- di altri gruppi di interesse che stanno alloggi, dapprima piantando una ten- nell'edilizia popolare, nei trasporti punte molto più elevate nelle grandi verno Netanyahu, che è rimasto a cuore a Netanyahu: i coloni e gli dopoli nel centro di Tel Aviv (nella pubblici (costosi e sottodimensionati), città come Tel Aviv. spiazzato di fronte alle accuse dei ma- insediamenti della Cisgiordania, il cui borghesissima Rothschild Boulevard) nella scuola. Sul forte rialzo dei prezzi Più in generale, il ceto medio è rima- nifestanti di essersi occupato molto numero continua a crescere senza so- e poi con dei cortei che hanno visto delle abitazioni, principale voce di sto tagliato fuori dal boom economi- di politica estera e di sicurezza (con sta e che beneficiano da anni di ge- sfilare nelle maggiori città di Israele spesa in ogni bilancio familiare, hanno co degli ultimi anni: la crescita del risultati poco brillanti, visto l'isola- nerosi sussidi a carico dei contribuenti centinaia di migliaia di persone; un'af- inciso sia fattori “globali” (il calo dei PIL complessivo israeliano è stata mento internazionale del paese) ma (non è un caso che essi non abbiano fluenza simile non si registrava dai tassi d'interesse a livello mondiale e molto elevata, anche grazie al boom di avere trascurato le diseguaglianze manifestato per il caro-alloggi); gli ul- tempi dell'assassinio di Rabin. Queste quindi la maggiore convenienza di del settore high tech, ma come nel- sociali che si andavano creando dietro tra-ortodossi, anch'essi in larga misura manifestazioni di protesta, che non a carico dei contribuenti; gli “oligar- hanno precedenti per dei temi eco- Startup Nation chi”, che con i loro conglomerati eco- nomici e sociali, presentano curiosa- nomici e finanziari, controllano una mente molte analogie con le rivolte grossa fetta dell'economia e sono della “primavera araba”: si tratta di ScanBizCards e il manager sorride molto presenti nel settore edilizio e forme di protesta dal basso, non or- della grande distribuzione; anche Si tratta di un problema familiare per chiunque fre- biglietti da visita nelle oscurità della vostra scriva- ganizzate, che hanno spiazzato i par- quenti fiere e grandi eventi aziendali. Si passano ore nia, può infatti aver senso cliccare sull'applicazione l'esercito, tradizionalmente vicino al titi politici di ogni tendenza; la par- a conoscere gente, a prendere contatti e inevitabil- ScanBizCards per iPhone (la versione completa costa partito laburista, ha già fatto sapere tecipazione è trasversale alla società, mente ci si scambiano molti biglietti da visita. Poi si sette dollari), mettere il biglietto davanti all’obiet- che il suo bilancio è incomprimibile. per fasce di età (prima gli studenti, arriva a casa con decine, centinaia di pezzi di car- tivo e scattare una foto. A quel punto l’applicazione Il secondo ostacolo che Netanyahu poi giovani coppie e infine gli adulti), tone in formato tascabile. A quel punto subentra un consentirà la trasformazione dell’immagine in testo ha di fronte a sé è ideologico: egli si ceto e colore politico. In definitiva, si interrogativo pressante: che cosa farne? Molto pro- così da permettervi di archiviare, modificare o spo- è sempre proposto agli elettori come tratta di una ribellione del ceto medio babilmente si finisce per riporli tutti stare i dati a vostro piacimento. Fon- alfiere del “liberismo economico” e israeliano che, subendo un carico fi- in un cassetto dove sarà poi difficile datore e Ceo di ScanBizCards è Patrick un ritorno all'intervento pubblico nel- scale e una leva militare tra i più one- andare a ripescare il singolo biglietto Questembert, 46enne di origine fran- l'economia, come nella tradizione la- che ci interesserà in un determinato cese che si è trasferito in Israele con la rosi al mondo, esprime per la prima burista, rappresenterebbe una scon- momento. famiglia all’età di nove anni. Della sua volta un forte disagio. Quali sono le fessione del proprio operato nonché L’azienda ScanBizCards offre un'alter- creatura dice: “È stata lanciata da cause immediate e quelle più profon- nativa migliore e 500.000 download pochi mesi ma si è già ritagliata uno un regalo all'opposizione di sinistra de di questo malessere? La causa im- finora effettuati sembrano darle ra- spazio importante. Segno che eviden- che, non a caso, ha aumentato i pro- mediata è rappresentata dal forte calo gione. Prima di lanciare o relegare i temente ce n’era bisogno”. pri consensi nei sondaggi. Ce la farà del proprio potere d'acquisto, ossia Netanyahu a trovare “la quadra”?

www.moked.it / P12 n. 9 | settembre 2011 pagine ebraiche Oil La crescita boom dell’economia rampante China Oil Il colosso dalle molte contraddizioni e dalle molte incognite

hina Oil” è il titolo del l’ul- “C timo numero di Oil che affronta il tema dello scenario internaziona- le delineato dall’imponente sviluppo della nazione asia- tica, diventata la seconda economia mondiale dopo quella americana, con un PIL in crescita da anni a ritmi del 10%. Nel numero in uscita si analizza come si pongono i leader politici e finanziari del mondo, e l’opinione pubblica, di fronte a questo fenomeno, e si riflette sul fatto che la Cina il dialogo l’editoriale di Federico Ram- Elizabeth Economy, direttrice degli alla crescita cinese. viene guardata alternativamente come pini, corrispondente da New York de La Studi asiatici presso il Council on Fo- Il tema dei contraccolpi sugli equilibri una grande opportunità o come una mi- Repubblica, grande osservatore del mon- reign Relations, di Carrie Liu Currier, internazionali di Pechino è un aspetto naccia. do cinese. Segue Nicholas Zhu, econo- direttore degli Studi asiatici alla Texas al quale dedicano attenzione Evgeny Ut- Per capirne di più, Oil ha dedicato que- mista all’Asia ANZ Banking Group che Christian University di Houston e di kin, giornalista ed esperto di economia sto numero ad una sorta di dibattito a descrive la realtà economica cinese at- Francesco Sisci, editorialista de “Il Sole russa, e Olga Mefodyeva, responsabile distanza nel quale ha coinvolto alcuni tuale, le sue luci e le sue ombre. A questa 24 Ore”, che fra l’altro pone l’accento dell’Ufficio PR del Centro delle Tecno- grandi esperti internazionali. Ad aprire analisi fanno riscontro gli interventi di sulla risposta che l’America potrà dare logie Politiche di Mosca, che esaminano Una rivista che guarda oltreoceano Oil è nata proponendosi come rimane quello di contribuire alla centro del dibattito internazionale. occasione di incontro e di dibattito formazione, nell’opinione pubblica Il valore percepito della rivista è imparziale e autorevole sulle nazionale e internazionale, di una più cresciuto, traghettandola alla tematiche dell’energia, per matura coscienza sulle questioni consacrazione di massima autorità promuovere sensibilità e energetiche e finanziarie fondata su informativa nel settore petrolifero consapevolezza verso un pubblico informazioni documentate, confronti ed energetico. sempre più ampio, nell’ambito del tra esperti autorevoli, Lo dimostrano gli autorevoli mondo energetico. L’obiettivo era e approfondimenti sugli argomenti al contributi che la rivista ha ospitato

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LA CORSA GALOPPANTE Nella rappresentazione grafica si rileva il rapido incremento della Cina in ambito economico, che ha spinto la sua domanda di risorse energetiche a livelli storici. È il più grande produttore di energia al mondo e presto sarà il più grande consumatore di energia. Più di 20 stazioni di GNL (gas naturale liquefatto) sono state o saranno programmate e costruite nei prossimi 5 anni. L’espansione delle attività economiche cinesi ha fatto registrare un invidiabile tasso di crescita del PIL del 10,3 percento nel 2010, dopo un forte incremento del 9,2 percento nel 2009. Si prevede che l’incremento annuo sarà intorno al 9,6 percento. Rispetto ad altre grandi economie, la Cina manterrà questo ritmo di crescita per il prossimo futuro. la relazione fra Cina e Russia. Charles Cina nell’ambito del gruppo formato da Fondazione Italia-Cina e di Guido Gen- programmatica nei rapporti con la Cina, Freeman, titolare della cattedra per gli Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica: tili, centrato sul tema della massiccia soprattutto per quanto riguarda il com- studi sulla Cina del Centre for Strategic i cosiddetti Paesi BRICS. presenza cinese sul mercato dei debiti parto energetico, e quella del ministro and International Studies, affronta, in- Si inseriscono in questa riflessione anche sovrani internazionali. Altre due testi- per l’Energia degli Emirati Arabi Uniti, vece, il tema delle relazioni Ci- l’intervento di monianze prestigiose in questo numero Mohamed al Hamli, che focalizza il suo na-Stati Uniti, mentre l’editoria- Cesare Romiti, sono quelle dell’amministratore delegato intervento sulle nuove prospettive del lista di fama internazionale Moi- nel suo ruolo di di Total, Christophe de Margerie, che mercato petrolifero mondiale e l’impe- sés Naím esamina il ruolo della presidente della in una intervista detta una sorta di linea gno attuale dei paesi produttori.

negli anni: studiosi progressivamente Uniti. In particolare in USA è del mondo sempre più stato avviato un sistema di dell’energia e del “americana”, distribuzione di Oil mirato, con petrolio, posizionandosi come l’ambizione di favorire un protagonisti del testata che affronta, dialogo intenso e produttivo con nostro tempo, in maniera imparziale e il nuovo, importante mondo di grandi imprenditori approfondita, i temi più delicati lettori al di là dell’Atlantico. La e grandi timonieri. legati al mondo dell’energia. mailing list americana accoglie i nomi La crescita e lo sviluppo di Oggi la tiratura di Oil è di 60.000 più importanti e rappresentativi della Oil è sempre più in ottica copie, di cui 20.000 copie stampate e cultura e dell’intellighenzia nel internazionale. La rivista è diventata distribuite direttamente negli Stati panorama energetico d’oltreoceano.

www.moked.it / P14 CULTURA EBRAICA n. 9 | settembre 2011 pagine ebraiche ú– LUNARIO L’ago della bilancia u ROSH HASHANAH Rosh haShanah è il capodanno religioso ebraico. La festa ha durata di due giorni sia in Israele che nell’ebraismo diasporico. Nella Torah vi si fa riferi- ú–– rav Alberto Moshe Somekh l’etica. La Torah stessa ci prescrive di che ha proibito, né comandato quello mento definendolo “il giorno del suono dello Shofar” dal nome del corno non adoperare mai due pesi e due mi- che ha comandato, se non al fine che di montone che viene suonato in Tempio in tale occasione. iascun mese dell’anno ebrai- sure, “affinché si prolunghino i tuoi noi ci tenessimo maggiormente lon- co è associato a una delle do- giorni sulla terra che H. tuo D. ti dà” tani da uno degli estremi, attraverso C dici costellazioni dello zodia- (Devarim 25, 16). Si contrappone mo- una disciplina precauzionale… Se tu co che appare in cielo. Al primo mese zeney tzedeq, la “bilancia di giustizia” considererai da questo punto di vista ú– PAROLE dell’anno, Tishri, è assegnato il segno (Wayqrà 19,36), il peso esatto e cor- la maggior parte dei precetti, troverai della bilancia o, come è chiamata in retto, a mozeney mirmah, la “bilancia che essi non mirano che a equilibrare u ACH/ACHOT ebraico, mozenayim. Il Midrash (Tan- d’imbroglio” che è “abominio di H.” le facoltà dell’anima” (Shemonah Pe- Dopo aver parlato di Abba e Imma, è naturale parlare di Ach e Achot, fra- chumah, Shelàch) spiega l’associazio- (Mishlè 11,1). Il Ben Ish Chay di Ba- raqim, cap. 4). Una introspezione co- tello e sorella, parole che anche l’attualità ci propone ripetutamente. Sia ghdad vede nella struttura della bi- ne fra bilancia e Tishri in base al con- stante è elemento necessario in ogni l’una sia l’altra parola hanno significati traslati: Ach vuol dire anche frate cetto che Maimonide avrebbe così il- lancia la Scrittura del Nome tetra- programma di avanzamento perso- e Achot suora. Da qui, Achot ha assunto il significato di infermiera e, per lustrato: “Ogni uomo ha sia trasgres- grammato di H. I due piatti formano nale e spirituale. Anche se una per- converso, Ach quello di infermiere. È questo un caso interessante in cui sioni che meriti. Se i suoi meriti su- con le rispettive catene due lettere he; sona possiede gli ideali più elevati, se una figura religiosa cattolica che storicamente si occupa dei malati (la perano le trasgressioni, è considerato l’asta verticale rammenta la waw e il non provvede sovente a farsi un esa- suora) abbia plasmato la lingua ebraica per indicare il personale paramedico uno tzaddiq, completamente giusto. gancio simboleggia la yod. Chi ado- me di coscienza e non sorveglia la sia femminile che maschile. Ma la lingua ebraica ci offre ulteriori sorprese. Se le trasgressioni sono superiori è pera la bilancia in modo disonesto, propria condotta, può commettere Ach, se pur raramente, nella Bibbia significa anche braciere o fuoco (Ge- considerato un rashah, completamen- insomma, profana il Nome di D. “La gravi errori. te malvagio. Se le trasgressioni e i me- Torah non proibisce la disonestà nei Vi è tuttavia un altro significato an- remia 36, 22-23). In altri casi ha pure il significato di “Ohi!, Guai!” (Ezechiele riti si equivalgono, viene definito be- pesi e nelle misure solo quando viene cora legato alla bilancia. La parola 6, 11). Come a dire che i fratelli a volte possono causare guai e possono nonì, una persona che si trova nel messa in pratica, cosa che rientrereb- ebraica mozenayim, infatti, deriva dal- scottare come il fuoco. Un’altra parola, Akh, scritta con la khaf al posto mezzo… Tuttavia, non si tratta di un be molto più semplicemente nel furto, la stessa radice di òzen, “orecchio”. R. della chet, dal suono simile ma non identico (almeno nella pronuncia se- giudizio quantitativo, bensì qualitativo. ma considera la misurazione in se David Qimchi, nel Sefer haShorashim, fardita – gli italiani e gli ashkenaziti non fanno distinzione) significa però, Vi sono atti di merito individuali che stessa un atto di giustizia, il simbolo spiega l’associazione con il fatto che ma. Abbiamo visto che Em (madre) si scrive con le stesse consonanti della vengono considerati più influenti di del rispetto ebraico per il diritto, qual- i due piatti della bilancia assomigliano parola Im (se) e ci siamo chiesti se nella natura femminile, o almeno in molte trasgressioni. cosa di sacro da non violare. Essa alle due orecchie ai lati del viso. O quella materna, ci sia la componente dell’incertezza e del dubbio. Il fratello Analogamente, vi sono trasgressioni vuole che il senso del diritto, il rispetto non saranno già stati consapevoli gli avrebbe invece la caratteristica della contrapposizione, del ma. La famiglia che possono avere peso maggiore di e la considerazione per l’onestà di- antichi del fatto che proprio l’orecchio ebraica sembra quindi all’insegna del se e del ma e certo non si può dire molte fonti di merito. La determina- ventino un tratto fondamentale del è sede dell’equilibrio fisico dell’indivi- che sia “senza se e senza ma”. Nella Torah i rapporti fra fratelli, ma anche zione del peso dipende soltanto dal carattere ebraico” (S.R. Hirsch). duo? Sembrerebbe avvalorare questa fra sorelle, sono piuttosto conflittuali e problematici. Ciò non impedisce giudizio di D., la cui conoscenza com- Ma la bilancia richiama anche e so- ipotesi affascinante il fatto che una però che la Torah ci insegni a “non odiare tuo fratello nel tuo cuore” (Lev. prende tutto, poiché soltanto Egli può prattutto l’idea di equilibrio. La so- volta, nel Qohelet (12,9), appare il ver- 29, 17) e ci ricordi che “la vita di tuo fratello sarà con te” (Lev. 25, 36). Ach valutare il merito e la trasgres- bo izzèn parallelo a chiqqèr è infatti usato a volte come abbreviazione di Echad (uno) e il verbo le- sione. Ognuno dovrebbe per- (“valutare, investigare”) nel achot significa unire, legare insieme. Anche se i contrasti sono possibili e ciò considerare se stesso, nel senso di “ponderare”! forse frequenti, anche se i fratelli possono essere causa di guai reciproci, corso di tutto l’anno, come se Se così è, la bilancia ci richia- alla fine sarebbe bene e utile rimanere uniti. fosse per metà meritevole e ma alla capacità di adoperare per metà colpevole. Così, se l’orecchio, l’attitudine al- rav Gianfranco Di Segni commette un’unica trasgres- l’ascolto. Anche la Parashah Collegio Rabbinico Italiano sione, è in grado di inclinare che leggeremo in occasione l’ago della bilancia dalla parte di Shabbat Shuvah, fra Rosh delle trasgressioni per se stes- haShanah e Yom Kippur, co- u Il suono dello shofar in una antica Haggadah veneziana. ú– so e per tutto il mondo, cau- mincia con un invito dalla PERCHÉ sando la distruzione di entrambi. Allo cietà odierna sembra raccomandare stessa radice: Haazinu, “porgete orec- u A ROSH CHODESH ELUL stesso modo, se compie una Mitzvah, l’opposto a questo proposito. L’estre- chio” (Devarim 32,1)! Senso dell’equi- SI USA SUONARE LO SHOFAR può inclinare l’ago della bilancia dalla mizzazione è spesso preferita da mol- librio e disponibilità all’ascolto costi- parte dei meriti per sé e per tutto il ti, che vedono nel perseguimento del- tuiscono due spunti di riflessione im- Mercoledì 31 agosto è Rosh Chodesh Elul. Nelle massime di rabbì Eli‘ezer mondo, portando salvezza e libera- la via mediana un atteggiamento per- portanti per fare Teshuvah al giorno (Pirkè deRabbì Eli‘ezer) si racconta che Mosè, nei quaranta giorni in cui zione ad entrambi” (Hil. Teshuvah 3, dente: o tutto, o niente. Non ci si ren- d’oggi. I modelli che i mass media “non mangiò pane e non bevve acqua”, studiò di giorno la Torah e di notte 1-3). de conto invece che chi troppo vuole forniscono invitano lo spettatore a es- la Mishnah. Dopo questi quaranta giorni di digiuno e studio, ricevette il Commenta il Sefer haToda’ah: “A nulla stringe, tafasta merubbeh lo ta- sere boneh bamah le-‘atzmò, “co- dono delle Tavole del Patto. Quando scese all’accampamento, era il 17 di Rosh haShanah vengono pesate le fasta. E occorre dare tempo al tempo, struirsi una tribuna tutta per sé”. L’es- Tamuz, vide il popolo idolatrare un vitello d’oro e così ruppe quelle tavole azioni dell’uomo ed egli viene iscritto senza voler ottenere tutto subito. Ciò senziale è poter parlare, senza curarsi che aveva appena ricevuto. Nei quaranta giorni successivi, Mosè bruciò il favorevolmente o sfavorevolmente in che richiede ponderazione è general- del senso di ciò che si dice. Per questo vitello d’oro fino a ridurlo in polvere, punì tutti quelli che fecero idolatria base ai meriti delle sue azioni… An- mente messo in disparte, perché non motivo, ascoltare suscita assai meno e ristabilì l’ordine tra le tribù d’Israele. A Rosh Chodesh Elul Dio ordinò a che se una persona pecca per tutto offre soddisfazione immediata, ma ri- interesse. Dal momento che chi parla Mosè di salire nuovamente sul monte perché aveva perdonato Israele e lo l’anno, non dovrebbe perdere fiducia chiede piuttosto sforzo. non è altrettanto disponibile all’ascol- shofar fu suonato in tutto l’accampamento. Il suono del corno di ariete nella sua capacità di fare Teshuvah. È ancora Maimonide a darci le ne- to degli altri, finirà prima o poi con informava il popolo che Mosè era salito per la seconda volta sul monte e, Al contrario, dovrebbe ritornare sulla cessarie indicazioni. “I due estremi di l’assuefarsi a non avere degli ascolta- al tempo stesso, rappresentava un monito affinché non ricadesse nel pec- via della rettitudine prima che soprag- ciascun tratto non riflettono la via tori a sua volta. E le sue parole avran- cato d’idolatria. Questo è il motivo, secondo il Midrash, per cui di Rosh giunga il giudizio. Dovrebbe sempre ideale e pertanto non si raccomanda no sempre meno significato, in un gi- Chodesh Elul si usa suonare lo shofar. Siccome da questo giorno Mosè ini- credere di aver la capacità di far pen- alla persona di adottarli, né di appren- ro vizioso inarrestabile. ziò un nuovo percorso per ricevere le seconde Tavole del Patto, gli ebrei dere l’ago della bilancia propria e di derli. Se anzi si rende conto che la Shim’ù u-tchì nafshekhem. “Prestate sefarditi, dal secondo giorno di Elul fino alla vigilia di Kippur, giorno in cui quella di tutto il mondo dalla parte sua natura tende verso l’uno o l’altro ascolto e la vostra anima vivrà”, invita Mosè scese dal monte con le seconde Tavole del Patto e il perdono divino, del merito. Per questo motivo è con- degli estremi ed è così predisposta, o il Profeta Yesha’yahu (55,3). Com- recitano di notte preghiere di perdono e supplica dette selichot (Shulchan suetudine di tutto il popolo d’Israel che ha imparato ad agire di conse- menta R. I. Lampronti che il S.B. si ‘Arukh, Orach Chayym 581, 1). Alzarsi prima dell’alba per recitare le selichot essere particolarmente generosi nella guenza e vi si è abituato, deve ritor- comporta diversamente dall’uomo. è considerato momento propizio per ridestare in noi un puro sentimento Tzedaqah, nelle buone azioni e nel nare a ciò che è raccomandabile e Se un individuo si fa male dappertutto di Teshuvah (ritorno alle vie del Signore) affinché le nostre azioni negative compiere mitzvot nel periodo fra procedere nella via degli uomini vir- a seguito di un violento incidente, il possano essere riconosciute, ammesse e quindi cambiate. Le comunità Rosh haShanah e Yom Kippur. L’uo- tuosi, che è la via retta. La via retta è medico riempie tutto il suo corpo di ashkenazite, invece, da Rosh Chodesh Elul usano solo suonare lo shofar al mo viene infatti giudicato soltanto se- la posizione intermedia fra i due estre- fasce. Ma quando l’uomo è pieno di termine della tefillah di shachrit (alcuni usano anche ad ‘arvit), per annun- condo le sue azioni presenti (ba-asher mi in ciascun tratto dell’umano com- trasgressioni il S.B. gli dice: “È suffi- ciare alla collettività che questo periodo è propizio per la Teshuvah. Ri- hu sham; TB Rosh haShanah 16a). portamento, equidistante da ciascuno ciente che ti curi l’orecchio e vedrai guardo alle selichot, l’uso ashkenazita è di cominciare la domenica Perciò se si pente in prossimità del degli estremi, senza accostarsi a nes- che tutto il resto guarirà” (s.v. hattù). giorno del giudizio, compiendo la vo- suno dei due. Perciò i Chakhamim L’ascolto del Maestro porta ad agire precedente Rosh haShanah. Se Rosh haShanah cade di lunedi, martedì o lontà di D., viene giudicato per come più antichi ci hanno istruito a valutare correttamente ancor più dello studio mercoledì, s’iniziano la domenica della settimana precedente. Lo Shibbolè è e non per come era”. i tratti del nostro carattere, a giudi- individuale dei libri. Il cattivo istinto Haleket (par. 282), testo di riferimento per l’uso italiano, riferisce una con- La metafora della bilancia riferita al carlo e a dirigerlo lungo la via media- lo sa e di proposito ci induce a sot- suetudine diversa da quella sefardita e più vicina a quella ashkenazita: se S.B. è già nei Profeti. Nel descrivere na, in modo di essere sani… Non si tovalutare i richiami che ci vengono Rosh haShanah cade di sabato o lunedì, le selichot iniziano il lunedì prece- la potenza creatrice Divina Yesha’ya- deve essere troppo parsimonioso, né rivolti e a comportarci di testa nostra, dente; se cade di giovedì, s’iniziano il giovedì precedente, mentre se cade hu scrive che il S.B. “pesa i monti con sperperare il proprio denaro, bensì facendoci credere di non aver bisogno di mercoledì s’iniziano il lunedì della settimana precedente. la stadera e le colline con la bilancia” dare Tzedaqah secondo le proprie di consigli (Pele Yo’etz s.v. shemi’ah). (40,12). La bilancia simboleggia la possibilità” (Hil. De’ot 1, 3-4). “In ef- Shanah Tovah. Ketivah wa-Chatimah rav Adolfo Locci giustizia assoluta, l’equità, l’onestà, fetti, la Torah non ha proibito quello Tovah a tutti. rabbino capo di Padova www.moked.it pagine ebraiche n. 9 | settembre 2011 / P15

DOSSIER/Lingue e linguaggi SPECIALE MANTOVA LETTERATURA IN FESTA Torna, dal 7 all’11 settembre, l’appuntamento con il Festivaletteratura di Mantova che in questa quindicesima edizione si concentra sul tema della creatività in tutte le sue forme e riserva uno spazio di rilievo all’attualità con un focus sulla crisi del mondo arabo. Come vuole la tradizione, gli incontri animeranno i luoghi più belli della città in un dialogo con i lettori che già si prevede affollatissimo. E proprio in nome del dialogo abbiamo scelto di dedicare questo dossier alle lingue e ai linguaggi. Siamo dunque partiti dalla ricchissima tradizione dei dialetti che fondono il mondo ebraico alle lingue locali: dallo yiddish all’arabo giudaico, dal ladino al giudeopiemontese. Abbiamo esplorato l’arte di tradurre quale mezzo per mettere in comunicazione mondi diversi e costruire nuovi orizzonti di significati. E ci siamo soffermati su alcuni autori di grande interesse che prenderanno parte al Festivaletteratura: dal giovane Yirmi Pincus ad Howard Jacobson, forse l’unico scrittore inglese ad affrontare in chiave narrativa il tema dell’identità ebraica. Senza dimenticare il grande Yehoshua Kenaz cui Pagine Ebraiche dedica l’intervista a pagina 6. FOTO: FESTIVALETTERATURA FESTIVALETTERATURA FOTO: Finkler e il suo enigma Intimità da traduttore Howard Jacobson e il mistero ipnotico dell’identità Il testo è un terreno da esplorare. FIn nelle sue minuzie

ú–– Alessandro Schwed dra. Non ebreo, che ama o ú–– Elena Loewenthal con una concretezza qua- crede di amare gli ebrei. Che si palpabile. La questione ebraica non co- vorrebbe essere ebreo; che po- Tradurre è un’operazione Perché la traduzione è di me un assunto storico, ma co- trebbe avere origine ebraica e un po’ scabrosa. Me l’ha fatto un affondo nell’inti- me si presenta a tre amici, due non saperlo. Una tensione che confermato tempo fa uno mità del testo, fra le sue ebrei e uno non ebreo (sem- svanisce di colpo come un dei “miei” autori (il pos- pieghe più riposte. Se sei mai aspirante ebreo). Ed è motore rimasto senza benzina. sessivo non è campato per davvero del mestiere, non un’ellisse ipnotica, un bolero E così, quando il desiderio par- aria. Ha un suo perché, è ti può sfuggire nulla. Né di Ravel che non finisce, un rebbe esaudito, è esaurito. Na- in fondo la sostanza del FESTIVALETTERATURA FOTO: deve. Il verbo reggente cortocircuito di duemila anni. sce il timore di essere ebrei, di mestiere), non so più se Amos Oz o A.B. Ye- che manca, la particella di troppo, la minima Al centro, l’esistenza dello sta- essere troppo vicini agli ebrei: hoshua: chi mi traduce è come se entrasse incongruenza fra pagina sette e pagina due- to di Israele, accanto l’identità / segue a P22 nella mia camera da letto. Come se. Ma anche centoediciotto: ma insomma, quella porta è ebraica. Tutto ciò vede la luce verde o gialla? Perché tradurre non assomiglia della letteratura, dei grandi im- per niente a leggere. È quasi il suo contrario. pianti narrativi, nell’ultimo ro- Il testo diventa infatti un terreno da esplorare manzo di Howard Jacobson: nelle sue minuzie, nella sua coerenza interna, The Finkler Question (L’enig- L’ironia del parlar giudaico in una bellezza che devi restituire e regalare ma di Finkler, appena tradotto al lettore di destinazione, sapendo pure che è per Cargo). Il libro, che in mol- Dal judezmo allo yiddish. Come l’ebraico si mischia alle lingue locali un’impresa impossibile, perché qualcosa si per- ti non hanno esitato a definire de inevitabilmente per strada. E qualcosa, certo, “il primo romanzo comico a ú–– Bruno Chiesa, da più di qualche migliaio di persone: ma è grande il si acquista. vincere il Booker”, è stato un Docente di Lingua e letteratura ebraica suo interesse umano, come lo è quello di tutti i linguaggi A me non è mai capitato di finire una tradu- grande caso editoriale e cultu- Università di Torino di confine e di transizione. Esso contiene infatti una zione senza aver imparato, assimilato qualcosa rale in Inghilterra, dove ha vin- mirabile forza comica, che scaturisce dal contrasto tra di nuovo per me, sia nella lingua di partenza to il più ambito premio lette- Quanto ebraico c’è nelle diverse parlate degli ebrei? il tessuto del discorso, che è il dialetto (locale)... e l’in- – l’ebraico – sia in quella di arrivo – l’italiano. rario. La domanda può apparire bizzarra, ma è un fatto che castro ebraico, carpito alla remota lingua dei padri, È una specie di magia, che bisogna amare. Con una grande pietà roman- tutta la storia ebraica, nella sua millenaria dispersione, sacra e solenne, geologica, levigata dai millenni come A proposito di amore. zesca, cioè al di sopra delle presenta due costanti: da un lato la conserva- l’alveo dei ghiacciai”. A un ponte col passato fa La traduzione, che è un atto scabroso perché parti, che tutto ama, lo scrit- zione della memoria di un insieme di testi classici così da contrappeso un ponte col mondo cir- ti senti un po’ un guardone acquattato dietro tore inglese pone la nuova do- in ebraico e aramaico, lingue dotte, non di uso costante: preghiera, lettura dei testi sacri, lette- un albero o un palo, cerchi di renderti invisibile, manda amletica: essere o non corrente; dall’altro, il continuo sviluppo di una ratura tradizionale e tutta la normativa religiosa sei umbratile – e questa tua natura nascosta ti essere - ebrei. Domanda senza varietà, tanto grande quanto il numero delle sin- costituiscono un legame unitario col passato; il permette, anzi ti impone di vedere tutto quello requie, che risuona a ogni pa- gole comunità, di “parlate giudaiche”. “gergo” è il luogo d’incontro tra la banalità quo- che di solito non si vede – in un testo ma an- gina e che si pone anche il Per capire cosa siano queste parlate giudaiche tidiana e la propria identità culturale, espressione che dentro la testa del suo autore, è anche un protagonista del romanzo, l’in- niente di meglio che citare Primo Levi: il “gergo” ha a un tempo di una saggezza antica e di uno humour atto d’amore. Per me è l’impulso più forte. Le glese Julian Treslove, di Lon- un interesse storico esiguo, “perché non fu mai parlato spesso amaro, di una capacità di ridere / segue a P16 lingue bisogna amarle, per / segue a P21

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DOSSIER/Lingue e linguaggi SPECIALE MANTOVA Il professor Fabrikant e il suo yiddish cabaret Debutto italiano, fra romanzo e graphic novel, di Yirmi Pinkus, scrittore e autore israeliano che graffia e fa pensare

ú–– Daniel Reichel segnate. Come è nata l’idea di questa sciato libera l’immaginazione del let- combinazione? tore tracciando solo velatamente i Con il suo romanzo di successo Il fol- Proprio sulla Frankfurter Allgemeine contorni dei personaggi. Il problema le cabaret del professor Fabrikant, lo nel 2003 avevo pubblicato una striscia che mi sono posto non era tanto cosa scrittore e illustratore israeliano Yarmi raccontando la storia di un’anziana disegnare ma cosa non disegnare. Pinkus (a fianco in un autoritratto) è donna ebrea fra commedia e dramma Come per alcuni ho fatto sì che si uno degli ospiti del Festivaletteratura e con un finale tragico. In quella ver- vedesse solo la mano o una parte del di Mantova. Un volto nuovo che si sione non ebbe successo ma sentivo corpo. Per altri ho cercato di utiliz- affaccia al panorama letterario mon- che aveva del potenziale. Così l’ho ri- zare i gesti per dare un’idea del loro diale, dopo i molteplici riconoscimen- presa più avanti cominciando a dise- spirito. ti nel campo dell’illustrazione. Pre- gnare e scrivere. La storia si è aperta miato in Germania dal ministero dei davanti a me e il lavoro ha comincia- A chi si è ispirato per realizzare i per- Beni culturali per le sue strisce sulla to a prendere forma. Da graphic no- sonaggi della storia? Sono pura fan- Frankfurter Allgemeine, Pinkus si rac- vel è diventato sempre più un roman- tasia o hanno qualcosa di reale? conta in un’intervista a Pagine Ebrai- zo e le parole hanno progressivamen- Flaubert disse che lui era Madame che, spiegando come ha deciso di av- te preso il posto delle immagini. Bovary e così è per me. Io mi ritrovo venturarsi nel mondo della letteratura. in tutti i personaggi ma ho anche pre- Ma le illustrazioni sono rimaste, qual è so spunto dalla realtà per darvi forma. Dalle strip di successo sulla tedesca diventato il loro ruolo una volta deciso Il bar miztvah di cui parlo nel libro è Frankfurter Allgemeine al romanzo Il di virare verso il romanzo? il racconto rielaborato del bar mitzvah folle cabaret del professor Fabrikant. Le tavole presenti nel libro sono un di mio fratello. L’ho semplicemente Due mondi diversi che lei ha unito ac- angolo da cui poter carpire parte del- traslocato in Polonia per l’occasione. compagnando al testo 28 tavole di- la personalità dei protagonisti. Ho la- PINCUS YIRMI E così per la parte religiosa ho preso

CHIESA da P15 / to d’Israele. teratura ebraica medievale. fare un solo esempio: il plurale di in generale, della cultura degli ebrei di se stessi prima ancora che degli Ad arginare il progressivo sgretolarsi Maestro indiscusso in questo campo pasùq, “versetto”, è pawàsiq, una for- dell’Islam medievale. Quel periodo altri; della più raffinata forma di le- di questo patrimonio culturale, ine- è Joshua Blau, il quale, in una lunga ma araba, non già pesuqìm). A te- che gli storici chiamano l’alto me- gittima difesa. È così che sono nate vitabile conseguenza del processo di serie di studi, ha delineato con con- stimoniare l’importanza di questa dioevo islamico e che va all’incirca forme linguistiche ben note, come assorbimento dei parlanti nel tessuto sumata perizia il formarsi di questo lingua basterà ricordare che è quella dall’850 al 1250 (l’anno della morte l’yiddish, ma anche parlate di cui po- sociale israeliano, ha provveduto e linguaggio nei secoli nono e decimo, in cui sono stati scritti capolavori in- di Federico II) costituisce il periodo chi sospetterebbero l’esistenza: il giu- provvede l’Istituto per le tradizioni per noi Medioevo profondo (ma per discussi come il Kitàb al-amanàt (in di formazione del giudaismo della deo-arabo e il giudeo-spagnolo, il linguistiche della Diaspora dell’Uni- quelle culture la prima mattina di un ebraico Sèfer Emunòt) di Saadia Ga- diaspora: il Talmud divenne gradual- giudeo-italiano e il giudeo-francese, versità di Gerusalemme, con la re- periodo d’oro), in una simbiosi cul- on, il Kitàb Islàh al-akhlàq (Tikkun mente il punto di riferimento di tutte il giudeo-persiano e il giudeo-greco; gistrazione su nastro della lettura turale insuperata, che ha toccato sia Middot ha-Nèfesh) di Shlomo ibn le comunità, la liturgia assunse la for- quindi, perché no, anche un giudeo- tradizionale dei testi classici e delle i Paesi d’Oriente sia l’Africa a noi Gabirol, la Hidàyah ila Farà’id al- ma che ha ancor’oggi, il diritto e la georgiano. Ma la lista è ben più lun- testimonianze più significative dei più vicina e la Spagna, patria di Mai- Qulùb (il Sefer hovot ha-levavòt) di teologia furono codificati e sistema- ga: è un caleidoscopio di tradizioni diversi parlari. Qualche spunto di ri- monide. Le varietà del giudeo-arabo Bahya ibn Paquda, il Kuzarì di Ye- tizzati. popolari, di folklore, di scambi lin- flessione potrebbe venire dal consi- riflettono, inevitabilmente, il dialetto hudah ha-Lewi, il Commento alla Disperse attraverso tutti i Paesi del guistici i più bizzarri, destinati pur- derare la particolare importanza che arabo dei paesi in cui si trovavano Mishnah e la Dalālat al-hāirīn (Mo- Medio oriente e del bacino mediter- troppo, per quanto lentamente, a ha avuto, in questa babele, il giudeo- a vivere le diverse comunità, ma reh nevukhim, “Guida dei perplessi”) raneo, le comunità ebraiche dei Paesi sparire. E la causa, per paradossale arabo: quella miscela, culturalmente hanno in comune due caratteristi- di Maimonide. Queste opere, a cui islamici erano unite da una lingua e che possa sembrare, è proprio la ri- esplosiva, di ebraico e arabo, che di che: l’uso pressoché esclusivo della se ne potrebbero aggiungere molte da uno stato giuridico comuni, il che nascita dell’ebraico, che è ben più fatto ha consentito il crearsi della scrittura ebraica e la “arabizzazione” altre, segnarono tappe fondamentali consentiva loro di essere parte non ormai della lingua ufficiale dello Sta- maggior (e miglior) parte della let- di termini ebraici e/o aramaici (per nella storia del pensiero ebraico e, passiva della società circostante. Si

I VOLTI E LE VOCI NELL’ARCHIVIO Le belle immagini che illustrano quest’area del dossier, dedicata agli autori che hanno preso parte al Festivalette- ratura di Mantova o vi partecipano quest’anno, sono frutto del prezioso lavoro dell’Archivio della manifesta- zione. Un progetto nuovo e ambizioso, volto a conservare i ricchi materiali del festival: audio, video, fotografie, di- segni e altra documentazione. L’iniziativa è stata avviata nell’ambito del progetto La rete dei Festival aperti ai giovani, promosso dall’Anci (As- sociazione nazionale Comuni italiani) e sostenuto dal Mi- nistero della Gioventù, con il contributo del Comune di Mantova. Un progetto generoso, che non lesina sul titolo e neppure sul sottotitolo: “Un archivio per l’innovazione. I giovani e i documenti di Festivaletteratura”, dove l’inno- vazione sta nella scelta di trasformare una normale cam- pagna archivistica in un’occasione di formazione teorica e pratica per una dozzina di ragazzi (i “giovani” del sottoti- tolo, ovviamente) provenienti da tutta Italia, nella mi- gliore tradizione della kermesse mantovana. FOTO: FESTIVALETTERATURA FESTIVALETTERATURA FOTO:

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spunto dalle radici della mia famiglia: lì la mia carriera ha cominciato a mio padre, infatti, è cresciuto nel prendere forma e mi sono dedicato Mondi infiniti di parole mondo Haredi polacco. Io stesso da alle vignette caricaturali così come bambino appartenevo a quella realtà alle rappresentazioni realistiche. Spes- nel Vocabolario europeo da cui poi mi sono distaccato. so traggo ispirazione dalla mia vita riportando su carta cose che mi sono La scrittrice austriaca Herta Müller lazione le culture e le lingue europee: Anche la scelta del teatro yiddish è accadute, sensazioni, esperienze. Ora due anni fa aveva proposto la parola voci intese come parole e nel contem- legata alle sue radici? sono anche docente in un corso di “lager”. Perché “Il Lager – aveva spie- po come scrittori, che qui sono chia- In parte. Sono sempre stato affasci- illustrazione presso una scuola di Tel gato - nelle sue molteplici ma sempre mati non solo a scegliere le parole ma nato dalla cultura yiddish, è un mon- Aviv ma con l’ultimo libro ho risco- mostruose forme, è un simbolo del a illustrarne il significato e il rapporto do che purtroppo ho la sensazione perto il romanzo. Mi sono dedicato ventesimo secolo. I campi di punizio- che hanno con esse. stia scomparendo, quantomeno nella a un nuovo libro che dovrebbe uscire ne e di lavoro in Germania e quelli del Il Vocabolario europeo annovera le sua genuinità. Ciò che ammiro dello a novembre. Un racconto tragicomi- sistema Gulag dello stalinismo, i cam- cosiddette parole-mondo che conten- yiddish è il suo essere sovversivo, è co sulla piccola borghesia ebraica. pi di concentramento e i campi di gono temi universali, come “kruh-pa- una subcultura alternativa, a tratti an- sterminio dei nazionalsocialisti. Con ne” proposto dal croato Predrag Mat- titetica rispetto alla stessa società Questo contrasto tra comico e tra- l’eccezione della Russia, in Europa so- vejevic; il “thalassa – mare” della scrit- israeliana. E poi ho un rapporto per- gico sembra emergere in diversi tuoi no scomparsi. La parola, però, è rima- trice greca Ioanna Karistiani o l’un- sonale con questa lingua. I miei ge- Oltre al grande successo di pubblico lavori, rappresenta la tua visione del sta”. Per questo, secondo l’autrice, gherese “mült”, passato e la rumena nitori parlavano fra di loro in yiddish e critica de Il folle cabaret del pro- mondo? doveva divenire parte integrante “soarta”, destino, sorte. per non farsi capire. In realtà io co- fessor Fabrikant, sei un celebre illu- Certo, del resto è abbastanza banale dell’ideale Vocabolario europeo del Poi vi sono termini spesso intraduci- minciai a farmi l’orecchio e capivo stratore in Israele quanto in Germa- dire che nel mondo questi due ele- Festivaletteratura di Mantova. bili in altre lingue come “Heimat”, che cosa si dicessero. Ma non lo confessai nia. Come hai iniziato nel campo dei menti si intrecciano di continuo. For- Avviato nel 2008 e curato dal linguista difficilmente si esaurisce nel nostro subito perché volevo essere al cor- comics? se io vedo aspetti più accentuati di Giuseppe Antonelli, il progetto pre- concetto di patria, offerto dallo scrit- rente dei loro segreti. Poi negli ultimi Ho iniziato in Israele assieme ad un questo legame perché sono abituato vede che ogni anno alcuni scrittori tore altoatesino Joseph Zoderer e la anni mi sono preso l’impegno di im- gruppo di ragazzi, pubblicavamo fu- a fare caricature. Credo di vederla offrano alcune parole simbolo con la svedese “allemansrätt”, che indica il pararlo per davvero e ora riesco a metti autoprodotti sulla realtà israe- un po’ come Balzac che diceva “la relativa spiegazione. diritto di ciascuno di attraversare o parlarlo discretamente. È una lingua liana. Il nostro pubblico era anche vita è una tragedia perché finisce”. Obiettivo, raccogliere come un patri- campeggiare in boschi o terreni di effervescente e malleabile, capace di oltre confine e ci rivolgevamo in par- Io sono abituato a giocare con questa monio da condividere la pluralità di proprietà altrui, rimanda all’idea di dare piena espressione ai pensieri. ticolare a Germania e Inghilterra. Da tragedia e sottolinearne la comicità. voci che percorrono e mettono in re- una libera condivisione, che viene tra- sferita anche all’accesso alla cultura, un’idea di cui i paesi scandinavi sono venne così a costituire, passo dopo questo, tutte le attività - culturali, as- religiosa protetta. culturali del mondo islamico. Proprio particolarmente orgogliosi. passo, quella che è stata giustamente sistenziali, di vita religiosa e civile - Discriminazione non equivale, però, in questo settore si ebbero i risultati Quest’anno partecipano al Vocabola- definita una “società mediterranea”. erano affare delle singole comunità. automaticamente a oppressione. Non più importanti. In una parte del giu- rio europeo William Darlymple (ingle- Il che non vuol dire che si imponesse La crescita e l’influsso che singole re- è insomma un caso se la letteratura daismo orientale, il registro culturale se), Pablo D’Ors (spagnolo), Hermann un modello di sviluppo standard; al altà comunitarie potevano conoscere ebraica medievale di provenienza privilegiato sarà quello del kalam isla- Koch (neerlandese), Georgi Gospodi- contrario, singole comunità seppero ed esercitare erano, in buona misura, orientale ignora quasi del tutto quella mico, come dire di quella tendenza nov (bulgaro), Bjorn Larsson (svede- sviluppare una propria e ben marcata condizionati dalle vicende dell’auto- che è stata definita la “concezione la- a proporre una visione globale del sa- se), Michel Le Bris (francese), Kallia identità. La società ebraica nei Paesi rità islamica locale. Così il periodo di crimosa della storia”, quel cadenzare pere religioso in chiave dialettica e Papadaki (greco) e Lucian Dan Teodo- islamici era, nel Medioevo, essenzial- maggior influenza delle accademie di il passato sulle persecuzioni e i pati- apologetica; in Spagna prevarrà, in- rovici (romeno). mente urbana. Ma il modello della studio di Bagdad e dintorni si ebbe menti subiti, che caratterizza invece vece, l’aristotelismo; in Maimonide, E il progetto si arricchisce di un ori- città islamica era molto diverso da sotto il regime abbaside (VIII-X se- il giudaismo medievale dei Paesi cri- la stella più brillante di questo firma- ginale supplemento. In qualità di quello (weberiano) europeo medie- colo), mentre il periodo d’oro del giu- stiani. Il pericolo maggiore, parados- mento, si avrà una grandiosa sintesi, esperti della propria parlata locale vale. Il punto di aggregazione era da- daismo andaluso si ebbe negli anni salmente, era quello di annacquare in chiave aristotelica, ma anche con tutti i componenti della comunità del to, in quel contesto, dall’appartenenza del califfato indipendente omayyade. sempre più la propria fede, fino a rien- forti venature ismailite. Insomma, il festival - ospiti, lettori, addetti ai la- religiosa, non dall’adesione a una cor- È ben vero, però, che gli ebrei dei trare nella religione dominante. For- dialogo culturale fu sempre intensis- vori - sono chiamati a portare le pa- porazione, mentre il rapporto con paesi islamici si trovarono sempre a tunatamente l’atteggiamento domi- simo, e coinvolse praticamente tutte role intraducibili del proprio dialetto l’autorità si risolveva nell’accettazione vivere un’identità sdoppiata. Da un nante fu quello della maggioranza, in le dottrine, anche quelle più religio- presso la postazione attiva in piazza del controllo esercitato dai rappre- lato erano partecipi della cultura do- uno sforzo costante di ripensare la samente connotate, come il sufismo, Erbe o a inviarle, già nelle settimane sentanti amministrativi della burocra- minante, di lingua araba; dall’altro re- propria cultura, traendo spunto e nel- e tutte le comunità, anche le più iso- antecedenti al festival, alla mail scia- zia centrale dell’Impero. Al di là di stavano, pur sempre, una minoranza lo stesso tempo reagendo agli sviluppi late, come quella yemenita. rafestivaletteratura.it

Corrado Augias Edith Bruck Paola Caridi Nato a Roma nel 1935, è giornalista, scrittore e Nata in una famiglia ebraica ungherese che vi- Nata a Roma nel 1961, giornalista e storica, vive conduttore televisivo. Ha trascorso molti anni veva in un villaggio ai confini dell'Ucraina, Edith in Medio Oriente e nel mondo arabo dal 2001. all’estero, a Parigi e poi a New York. È stato in- Steinschreiber Bruck (1932) è una scrittrice, È stata al Cairo, pochi viato speciale dell’Espresso, di Panorama e di poetessa e regista che vive a Roma. Dopo l'in- mesi prima dell’11 set- Repubblica ternamento in diversi tembre. Poi a Gerusa- con cui an- campi di concentramento lemme, sempre come cora oggi (come racconta nelle sue corrispondente di Let- collabora. memorie), persi i genitori tera22, agenzia di Attualmente a 12 anni, si è sposata tre stampa specializzata in risiede a volte prima dei 20 anni. politica estera di cui è Roma. Ha Ha poi vissuto viaggiando una delle fondatrici. ideato e in diversi paesi, si è stabi- Ha pubblicato nel 2007 condotto lita in Israele, poi in Italia Arabi invisibili, da cui è

programmi dove ha conosciuto Mon- FESTIVALETTERATURA FOTO: nato il suo blog, invisi- FOTO: FESTIVALETTERATURA FESTIVALETTERATURA FOTO: televisivi di tale, Ungaretti, Luzi ed è blearabs. Nel 2009 ha

grande successo tra cui Telefono giallo Libri stata amica di Primo Levi, che l'ha sollecitata a pubblicato Hamas, in FESTIVALETTERATURA FOTO: Babele. Tra i suoi libri, in collaborazione con raccontare la Shoah. Nella sua narrativa la pas- procinto di uscire Mauro Pesce, Inchiesta su Gesù: chi era l’uomo sione, il dissidio e la perdita diventano causa di anche negli Stati Uniti. Collabora con diverse te- che ha cambiato il mondo. improvvise trasformazioni della persona. state nazionali italiane.

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DOSSIER/Lingue e linguaggi SPECIALE MANTOVA Bando al folklore. La mameloshen è cosa seria Si associa lo yiddish alla comicità. O, tristemente, alla Shoah. Dimenticando che vanta un’illustre tradizione letteraria

Restituire la dignità letteraria allo yid- perché effettivamente era la lingua più che e soprattutto nel mondo ebrai- tra passato e presente. E molti so- versità di Gerusalemme sta chiuden- dish. Come un nobile decaduto ed diffusa nei campi di co? pravvissuti hanno cercato di dimen- do, è rimasto solo il corso. emarginato, l’antica lingua degli ebrei concentramento ma Il problema della sot- ticare parte delle proprie radici. Così ashkenaziti è generalmente conside- spesso ci si dimentica tovalutazione o deni- è successo in Israele e in America, Qual è la situazione in Italia? rata un elemento folkloristico più che di prendere in esame grazione dello yiddish nonostante il grande lavoro di istituti Io mi occupo in particolare del lavoro un pezzo integrante della tradizione le tante testimonianze coinvolge in partico- come il Yivo di New York. Le nuove filologico relativo alle opere scritte in ebraica. Quando si pensa allo yiddish dei sopravvissuti rac- lare Israele e gli ebrei generazioni sono cresciute guardando yiddish in Italia fra il Quattrocento e vengono in mente il klezmer, la pun- colte proprio in yid- americani. allo yiddish come un elemento cu- Seicento. Ci sono circa un centinaio gente ironia dello Shtetl di Sholom dish. Come ci si di- Spesso sento dire che rioso di folklore e poco più, in pochi di scritti legati a quell’epoca, fra cui Aleichem, il teatro, le barzellette. “Ma mentica che alcuni quella è la “lingua dei si sono addentrati in quest’universo poemi cavallereschi, degni dell’Ario- come la letteratura italiana, francese, grandi della letteratu- miei nonni o dei ge- e così mi trovo spesso a dover giu- sto. Forse pochi sanno quanto era dif- come Shakespeare o Boccaccio, lo ra ebraica, da Alei- nitori”, quasi fosse so- stificare il fatto di insegnare e studiare fuso lo yiddish in Italia. yiddish, mameloschen (lingua madre) chem a Sholem, attin- lo un fatto personale. questa lingua. Ancora in molti quando A Padova per accedere al celebre col- è una cosa seria”, spiega a Pagine sero a piene mani dalla tradizione let- In molti hanno un rapporto contro- dico cosa faccio, mi rispondono “let- legio rabbinico era richiesta la cono- Ebraiche Claudia Rosenzweig, im- teraria yiddish precedente. verso con lo yiddish per il suo legame teratura yiddish, ma davvero esiste scenza di questa lingua e mi fa sorri- portante filologa, traduttrice e docente con la Shoah; è come se fosse il luogo una cosa del genere?”. E il risultato è dere immaginare questi bachurei ye- di Yiddish antico all’università di Bar- Quanto è diffuso il pregiudizio che ve- in cui si esprimono le conflittualità che il dipartimento di yiddish all’Uni- shiva camminare per le vie della città Ilan. de lo yiddish unicamente legato alla comicità, al teatro e alla musica? Professoressa Rosenzweig, lo yiddish Non è tanto un pregiudizio, in quanto è stata per milioni di ebrei la mame- è vero, questi elementi fanno parte loshn (lingua madre) ma, dalla Shoah del mondo yiddish ma non possiamo in avanti, la sua parabola è verso il ridurre secoli di cultura alla sola mu- Mia madre e il tampònico basso. Ci può spiegare qual è il valore sica klezmer o alle farse teatrali. An- storico e culturale di questa lingua? che le barzellette vanno bene ma solo Bruno Osimo e la traduzione, fra lessico familiare e i classici russi Innanzitutto lo yiddish, al pari del te- se teniamo presente che sono una desco e del francese, è una lingua eu- parte marginale di questa realtà. ú–– Daniela Gross Da poco però il suo percorso umano volevo studiare. Ma l’ho capito solo ropea con mille anni di storia alle Un grande lavoro filologico degli anni e professionale ha preso un corso ina- adesso”. spalle. Nelle case ebraiche, bilingue e ‘20 ha portato alla luce decine e de- Da ragazzo sognava di imparare una spettato, in un omaggio alle origini, a volte trilingue per tradizione e ne- cine di testi letterari scritti in yiddish lingua tutta sua, sconosciuta al fratello giocato anche in chiave narrativa. Così alla traduzione dal russo affian- cessità, lo yiddish trovava posto al e in taytsh, lingua arcaica utilizzata e ai genitori. Così è approdato al rus- Quest’anno ha pubblicato un tenero cherà quella dall’ebraico? fianco dell’ebraico e dell’aramaico dei nel Heder per lo studio e progenitrice so e di questa passione, dopo il dot- Dizionario affettivo della lingua ebrai- Non lo conosco ancora abbastanza testi sacri. Questa fusione di lingue si dello yiddish. Un lavoro di raccolta torato in slavistica, ha fatto un vero ca (Marcos y Marcos, 303 pp.) che bene. Sto traducendo poesie, mi sono è adattata e arricchita ripetutamente accurato che ha permesso di scoprire e proprio lavoro. Bruno Osimo negli ripercorre il lessico famigliare e le abi- confrontato con il grande Yehudah a causa delle continue migrazioni de- o riscoprire responsa rabbinici scritti anni ha così tradotto alcuni dei più tudini di una famiglia italiana dagli Amichai e la mia insegnante è piut- gli ebrei, costretti nei secoli a cam- in questa splendida lingua così come importanti classici russi, da Cechov anni Sessanta mentre è in prepara- tosto soddisfatta. Ma finora lo studio biare spesso città e Paesi. Influenze canti legati alla Haggadah di Pesach a Tolstoj, cimentandosi anche con zione un nuovo romanzo che vede dell’ebraico è una sorta di tempo so- germaniche, slave, semitiche e altre o ancora canti dedicati alle spose. l’inglese. E alla traduzione letteraria come protagonista un giovane israe- speso, dedicato a me stesso. ancora si riscontrano nelle espressioni ha affiancato quella di testi scientifici liano e le sue avventure erotiche. A e nella costruzione lessicale dello yid- Nonostante il contributo di Singer, e di teoria della traduzione. Tanto da coronare il tutto, lo studio dell’ebrai- La lingua gioca una parte importan- dish. Una tradizione linguistica col- Bialik, Aleichem, Peretz, lo yiddish non divenire egli stesso un esperto del- co. Un passaggio forse inevitabile per tissima nel suo primo romanzo. Quasi tivata lungo i secoli, ricca di immagini ha mai trovato posto nell’Olimpo del- l’argomento: autore di un Manuale un esperto di lingue che il diretto in- che la famiglia sia stata per lei una e modi di dire, fluida, divertente quan- la letteratura, dovendo subire in al- del traduttore edito da Hoepli, dive- teressato vive però con coinvolgi- prima prova generale di traduzione. to raffinata. cuni casi un vero e proprio ostraci- nuto il primo di una collana e più mento tutt’altro che professionale: In un certo senso è così. La protago- È tristemente associata alla Shoah smo. Come mai questa diffidenza, an- volte ristampato, oltre che docente. “Era l’ebraico, non il russo, quello che nista del libro è mia madre che, come

Avraham Burg Giulio Busi Riccardo Calimani Avraham Burg (1955) è un intellettuale e una fi- Esperto di misticismo ebraico e filologo, Giulio Riccardo Calimani (Venezia, 1946) è presidente gura di primo piano del mondo politico israeliano, Busi (1960) è stato chiamato nel 1999 alla Freie della Fondazione nazionale Museo dell'Ebraismo membro della Knesset e presidente dell'Agenzia Universität Berlin per dirigere l’Istituto di Giu- e della Shoah di Ferrara ed è uno scrittore cono- Ebraica. Dal luglio del 2000 al- daistica. Oltre a collaborare con molte riviste sciuto soprattutto come storico dell'ebraismo l'agosto dello stesso anno ha ri- specialistiche, dal 2000 scrive regolarmente, italiano ed europeo, al quale coperto il ruolo di presidente per il supplemento ha dedicato la maggior parte ad interim dello stato di Israele. Domenicale del dei suoi lavori. Laureato in in- Suo padre, Yosef Burg, fu a "Sole 24 Ore" articoli gegneria elettronica all'Uni- lungo ministro e leader del Par- dedicati alla lettera- versità di Padova e in filosofia tito Nazional Religioso, sua tura e alla storia della scienza all'Università di madre Rivka nacque a Hebron e ebraica. Busi ha Venezia, è un affermato stu- sopravvisse fortunatamente ai svolto ampie analisi dioso dell'ebraismo. Ha lavo- FOTO: FESTIVALETTERATURA FESTIVALETTERATURA FOTO: massacri antiebraici operati del simbolismo lessi- rato alla RAI. FOTO: FESTIVALETTERATURA FESTIVALETTERATURA FOTO: dagli arabi nel 1929. Alto grado dell'esercito, Burg FESTIVALETTERATURA FOTO: cale, esplorando Tra le sue opere (quasi tutte è stato attivista delle organizzazioni pacifiste del- metodi conoscitivi e strategie di trasmissione pubblicate da Mondadori) figurano I destini e le l'estrema sinistra ed ha a lungo predicato un ritiro nella tradizione ebraica. L'immaginario giu- avventure dell'intellettuale ebreo (1996), Gesù unilaterale dai territori occupati nel 1967. Nel 2004 daico, nelle sue forme più palesemente esteti- ebreo (1998), Storia del ghetto di Venezia (2000), si è ritirato a vita privata, dedicandosi a tenere in- che e visuali, è stato per diversi anni al centro Storia dell'ebreo errante (2002), Non è facile es- terventi pubblici e a scrivere i suoi libri. della sua ricerca. sere ebreo (2004), Ebrei eterni inquieti (2007).

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veneta, parlando in yiddish. Il Pianta-tacchini, il Gatto e la Volpe Perché dunque è importante lo stu- dio della lingua e della cultura yid- Primo Levi e la forza comica del giudeo-piemontese nella lettura di Alberto Cavaglion dish? Una volta un critico letterario definì il lavoro di Sholem Aleichem “Cho- Un piccolo yiddish subalpino dalla dini del regno. elementi. Ma è anche il racconto del- in determinate ricorrenze - la festa lent Literatur” alludendo al cibo po- “mirabile forza comica”. È la defini- Qualche esempio di vocaboli del dia- l’intreccio fra dialetto piemontese e patronale ma soprattutto la Pasqua - polare degli ebrei dell’Est Europa. zione che Primo Levi, nel racconto letto giudeo piemontese sono: Genaù, l’identità ebraica. il dono rituale di oche, galline e, so- Poi, a uno sguardo più attento, si ac- Argon (capitolo che apre il sistema il ladro o il mercante esoso; Ghèser, In particolare secondo lo storico Al- prattutto, tacchini, che venivano poi corse di quanto fossero raffinate e ri- periodico), dà del giudeo-piemontese. il povero; khanichèsse che significava berto Cavaglion, autore di Notizie su arrostiti sulla pubblica piazza, elevan- cercate le opere di quest’autore, sim- Il giudeo-piemontese, come altri dia- impiccarsi (deriva dall’ebraico stroz- Argon - Gli antenati di Primo Levi, do il pensiero ai donatori, spesso con bolo della letteratura yiddish. Anche letti della cultura ebraica italiana, era zare ed era utilizzato in imprecazioni uno dei personaggi l’aggiunta di frasi assai noi dobbiamo comprendere che que- la lingua della famiglia e della casa. come “c’at resta ant ‘l khanèc”, ovvero cruciali della riflessione poco affettuose. Il te- sta realtà è un importante pezzo del Una lingua rifugio in cui nascondersi “ti si possa fermare nel gozzo”). di Levi sul giudaico- nero amore che Pian- puzzle della tradizione ebraica, ne- per non essere compresi da eventuali Primo Levi andrà a riscoprire questo piemontese è Micheli- tabibini prova per i vo- cessario per ricostruirne i tratti e le orecchie indiscrete. E così gli ebrei dialetto, le sue origini e peculiarità ri- no il “semplice”, o Bar- latili non è tuttavia la peculiarità. Sarebbe un peccato per- savoiardi si dotarono di un proprio percorrendo la storia di famiglia. Ar- bamiclìn, soprannomi- ragione principale che dere questo mondo: chi si confronta lessico personale che cadde in disuso gon (L’inoperoso), infatti, si può de- nato il Piantabibini. fa di lui una figura al- con il passato, con la sua storia ha dopo l’emancipazione del 1848, quan- finire come una riflessione sulla “no- “Barbamiclín – scrive legorica. Piantabibini è una visione dialettica e dunque pro- do si cercò di eliminare eventuali dif- biltà” dei suoi antenati, figure comiche Levi - era un semplice; il Semplice. iettata al futuro. ferenze linguistiche in favore dell’ago- e spesso bizzarre che, come il gas, in Acqui veniva rispet- Secondo Cavaglion la Daniel Reichel gnata uguaglianza con gli altri citta- sfuggivano dal contatto con gli altri tato e protetto, perché storia, nonostante le i semplici sono figli di Dio e non dirai somiglianze con Pinocchio, non è loro ‘raca’. Però lo chiamavano Pian- tanto un richiamo a Collodi e agli in- tabibini, da quando un rashàn (em- ganni del Gatto e della Volpe. Perché scrivo, non parla né italiano né ebrai- avuto difficoltà a considerarla così. Il cio razionale più che irrazionale. In pio) si era preso gioco di lui facen- Piantabibini somiglia più a una figura co ma mammese, detto anche tam- mio maestro è Jurij Michajlovič Lot- un certo senso è un’arte di seconda dogli credere che i tacchini (‘bibini’) biblica. “Il Semplice (Tam) – spiega pònico: una lingua che descrive la re- man. Ebreo di origini russe trapian- mano. Il traduttore deve riscrivere. E si seminano come i peschi, piantando Cavaglion - è una delle quattro figure altà non come appare ma come po- tato in Estonia, dove ha fondato la non basta cambiare le parole, devono le penne nei solchi, e crescono poi archetipiche chiamate a commentare trebbe essere se non facesse paura, celebre scuola semiotica di Tartu, è mutare i codici di comunicazione. sui rami”. l’evento della liberazione dalla schia- mettesse in imbarazzo o facesse pro- Dunque prima deve comprendere, “Il tacchino, il Gallo d’India (coq d’In- vitù: il Saggio, il Malvagio, il Semplice, vare sentimenti. Insomma, una difesa scientificamente, per poi essere in gra- de) - prosegue lo storico - è un ani- Colui che non sa fare domande. Due più che una lingua: stare al mondo do di scrivere in modo artistico. male sacro per gli ebrei piemontesi figure su quattro sono presenti nello ha significato imparare a tradurre nell’Ottocento, almeno quanto la gal- stesso episodio di Argon: il Semplice quelle parole tese ad attenuare e re- Non è che in Italia si legge troppo in lina lo è per Saba. In verità la tradi- e il Malvagio (‘lo chiamavano Pian- spingere. traduzione? zione ebraico-subalpina è variamente tabibini, da quando un rashàn, un em- Dal punto di vista formativo non è ornitologica. Splendido nome fem- pio si era preso gioco di lui…’). A dif- Da qui si potrebbe pensare che la tra- l’ideale. Ma non si può leggere solo minile, scrive Levi, è Tzipporà (dal- ferenza di Colui che non sa fare do- duzione ha una radice affettiva o co- in originale e dunque ben vengano l’ebraico “Uccella”). Il tacchino è il mande - conclude Cavaglion - il Sem- munque intuitiva ed emozionale. le traduzioni, purché fatte come si sovrano domestico del cortile: vene- plice una domanda è in grado di por- In Occidente si tende a considerarla un sostenitore dell’approccio scien- deve. Troppo spesso però si leggono rato sotto diversi nomi, Pitu o Pita, la e non è certo una domanda inge- un’attività che rientra nelle scienze tifico da parte del traduttore. opere in “traduttese”, dove l’originale bibino o dindo è sempre un semi-zio, nua, visto che è la stessa di Levi nel umane. È un approccio di ascendenza è reso in modo frettoloso e mecca- una quasi-zia”. grigio della Buna: ‘Perché questo?’. Il crociana che vede il testo come Questo significa che tradurre non ha nico. Traducendo si può addomesti- Ciò su cui Levi sorvola, è la ragione racconto di Piantabibini, dunque, ri- un’entità metafisica cui nell’atto del nulla di artistico? care il testo, assimilando ogni con- storica, sottolinea Cavaglion. Fino al chiama in modo evidente la tradizio- tradurre ci si accosta con atteggia- La traduzione può essere arte ed è cetto alla lingua e alla cultura locali. 1848, ed ancora qualche anno dopo, ne ebraica, con il significato allegorico mento romantico. comunque un atto di creatività perché Un altro sistema è quello di mante- le memorie di Argon che si sono tra- della storia, ma lo colora con espres- È ad esempio il motivo per cui è così richiede sempre una scelta, anche nere dei termini originali, ed è il me- mandate insegnano come nei piccoli sioni tipicamente popolari legate alla diffusa l’usanza di affidare la tradu- quando si traduce il manuale di un todo che preferisco per non privare centri perdurassero costumi medievali tradizione regionale giudeo-piemon- zione a degli scrittori. Ma ho sempre frullatore. Ma si fonda su un approc- l’opera della cultura di cui è intrisa. che imponevano agli ebrei del ghetto, tese.

Carlo De Benedetti Denise Epstein Siegmund Ginzberg Editore, imprenditore, ingegnere italiano natu- Denise Epstein nacque nel 1929, l'anno di pub- Inviato e corrispondente in vari paesi tra cui Stati ralizzato svizzero, Carlo De Benedetti (1934) è blicazione di David Golder, il primo grande suc- Uniti, Francia, Cina, Iran, Giappone, India e Corea, nato in una famiglia ebraica piemontese. Du- cesso Siegmund Ginzberg è nato a Istanbul nel 1948 da rante la seconda guerra mondiale ottenne con letterario della madre sefardita e padre ashkenazita. Negli anni la sua famiglia asilo politico in Svizzera, rientrò madre, la Cinquanta la famiglia si trasferisce a Milano. Lui in Italia alla fine del conflitto. Nel 1976, grazie scrittrice Irène studia filosofia all'appoggio di Gianni e Umberto Agnelli, que- Némirovsky. e diventa gior- st'ultimo suo Dopo la de- nalista. Colla- vecchio compa- portazione e bora con gno di scuola, fu la morte in l’Unità, La Re- nominato am- campo di pubblica, Il Fo- FOTO: FESTIVALETTERATURA FESTIVALETTERATURA FOTO: ministratore de- concentra- glio. legato della FIAT. mento di quest'ultima, nel 1942, la donna con- Attualmente Di lì un'inarre- servò durante la clandestinità i manoscritti vive a Roma. stabile ascesa ai inediti della madre, che furono poi resi pubblici Ha pubblicato FESTIVALETTERATURA FOTO: vertici dell'indu- FESTIVALETTERATURA FOTO: nel 2004 con il titolo di Suite francese. Sua so- nel 2006 Sfogliature. Scoop nascosti nei classici stria italiana (frai tanti nomi da ricordare Cir, Oli- rella minore, Elisabeth, è consulente editoriale con Johan & Levi e nel 2008 Risse da stadio nella vetti, Omnitel, Sogefi, Buitoni-Perugina. e scrittrice. Denise ha pubblicato nel 2008 il Bisanzio di Giustiniano. Le notizie di ieri raccon- L'Espresso-Repubblica, Sorgenia). libro di memorie “Sopravvivere e vivere”. tano il mondo di oggi per Rizzoli.

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DOSSIER/Lingue e linguaggi SPECIALE MANTOVA Ebraico contro yiddish: i perché di una rivalità La parlata dell’Europa centro orientale si avvia alla dissoluzione con la nascita d’Israele per una precisa scelta culturale

La traduzione ha una moralità: se- poco familiare rispetto allo yiddish. parte degli ebrei in Israele lo parlava la tragica idea delle pecore al macello centrano più sulla storia che sulla lin- condo Paul Ricoeur anche l’atto di e lo capiva, oltre a essere ovviamente e anche per questo lo yiddish venne gua. Altri, come Agnon, che investo- tradurre non si sottrae a obblighi di Con la creazione di Israele, ebraico e la lingua simbolo del Bund. I sionisti, emarginato. Infine, questo clima di no moltissimo sull’ebraico e sull’iper- carattere etico. Le difficoltà in questo yiddish sono entrati in competizione diciamo, di stampo ebraicofono non sfavore trovò terra fertile anche nella testualità dell’opera. Tradurre Agnon campo sono infatti molteplici. Non e negli anni, non solo tolleravano questa si- contrapposizione tra mondo laico ed è una sfida perché gioca al gatto e al solo è necessario rimanere fedeli al il primo ha prevalso tuazione e avviarono ebraismo ultraortodosso: nello scon- topo con il lettore, rinvia costante- testo ma anche, per quanto possibile, sul secondo, ma l’an- una politica aggressiva tro tra la realtà hassidica e i laici, lo mente a fonti rabbiniche e mette co- alle intenzioni dell’autore. tica lingua degli ebrei in favore dell’ebraico. yiddish si trovò in mezzo. stantemente alla prova le tue cono- Ogni lingua poi ha caratteristiche e ashkenaziti è stata Si costituì in Eretz scenze. Altra figura che ha investito peculiarità proprie, che la distinguono spesso vittima di Israel l’idea che lo yid- Torniamo alle traduzione, lei ha tra- molto sulla lingua, però nello yiddish, dalle altre. Lo yiddish e l’ebraico non ostracismo. Da cosa dish fosse la lingua del- dotto alcuni grandi nomi della lette- è Sholom Aleichem con parole uti- fanno eccezione: entrambe lingue de- nasce questa situazio- la diaspora in contrap- ratura israeliana e alcuni del mondo lizzate con grande abilità per creare gli ebrei ma divise da macroscopiche ne? posizione con la lingua Yiddish. Quali sono le difficoltà che si raffinati effetti comici. Direi che la dif- differenze. Di questa diversità abbia- Lo yiddish era un av- dei sabra, l’ebraico. nascondo dietro questo lavoro? ferenza, e quindi le difficoltà, risiedono mo parlato con Anna Linda Callow, versario troppo temi- Non solo. Lo yiddish, Dipende da quali sono le scelte del- nella scelta dell’autore di sacrificare docente di ebraico moderno all’Uni- bile per l’ebraico, dotato, come ab- quasi spazzato via dai campi di con- l’autore. Ci sono grandi scrittori come o meno la complessità della lingua in versità di Milano e traduttrice di let- biamo detto, di un grande patrimonio centramento nazisti, veniva identifi- Oz o Yehoshua che si prestano facil- favore della trama. teratura ebraica e yiddish che tra i lessicale. Nei primi anni, la maggior cato con la Shoah. Tornava in mente mente alla traduzione perché si con- d.r. “suoi” autori annovera nomi quali Sholom Aleichem o Agnon. IL REVIVAL PARTE DALLA MITICA VILNA Professoressa, lei ha tradotto sia dall’ebraico sia dallo yiddish. Qual è “In yiddish si dice…”. è la frase che molti figli o nipoti di York e di docenti universitari (alcuni di loro trovano spazio la differenza nel lavorare con queste ebrei ashkenaziti avranno sentito pronunciare almeno una in queste pagine) porta avanti il compito di preservare e due lingue? volta. Nello yiddish sembrano convivere la saggezza tipica ridare la giusta dignità allo yiddish e alla sua cultura. Prima Sono lingue antitetiche. Bisogna pen- del popolo con l’ironia a tratti tragica del mondo ebraico. della Shoah, era la lingua ebraica più diffusa in assoluto. sare che lo yiddish è una lingua par- è una lingua meticcia ma autentica, culturalmente nonché Tra i 10 e gli 11 milioni di ebrei parlavano e studiavano in lata con secoli di storia alle spalle, è semanticamente europea. Influenze ebraiche, germaniche, yiddish. Mentre oggi solo in alcune comunità ortodosse o molto simile ai nostri dialetti per ela- slave confluiscono in un unico idioma vibrante, ricco e pla- hassidiche è rimasto d’uso quotidiano. sticità e capacità di creare figure re- smabile che Singer, Peretz, Bialik hanno valorizzato in gran- Pochi segni di risveglio si sono avuti in questi ultimi anni. toriche. di capolavori. A Vilna, città un tempo capitale culturale degli ebrei del- Ha mai sentito alcune espressioni in Ma questa realtà sembra oggi relegata al cassetto dei ri- l’est, da cui la presenza ebraica è stata quasi totalmente un dialetto italiano? Si rimane sbigot- cordi. Letteratura e lingua hanno perso il fascino di un cancellata, nel 2001 è nato il Vilnius Yiddish Institute, legato titi dalla stupefacente immaginazione tempo. La Shoah ha cercato di cancellarne le tracce. In all’università cittadina. “L’istituto – si legge nel sito inter- che contengono. Israele, in America e forse anche in Italia, invece, lo yiddish net - è dedicato a preservare il patrimonio secolare della Lo yiddish è così, con i suoi caratteri ha assunto una connotazione folkloristica. lingua yiddish e la cultura attraverso l’insegnamento e la ebraici, slavi, germanici. È appassio- Eppure la cultura yiddish è parte integrante della tradi- ricerca scientifica di altissima qualità. Inoltre, attraverso nante e divertente, forse potremmo zione ebraica. Singer scrisse “Il popolo ebraico è rimasto lezioni intensive, si propone di favorire l’alfabetizzazione dire che è più una lingua per tradut- in esilio per duemila anni; ha vissuto in centinaia di paesi in yiddish delle nuove generazioni di studenti provenienti tori che per lettori. diversi, parlato centinaia di lingue e ancora conserva la da Europa, Americhe e la formazione di giovani insegnanti L’ebraico, invece, è più rigido e ancora sua antica lingua, l’ebraico. Ha conservato l’aramaico e più e studiosi del settore”. Forse così non saranno solo più i relativamente ingessato perché manca tardi lo yiddish; ha custodito i loro libri e conservato il nonni a raccon- una tradizione parlata. Lo slang ebrai- loro destino”. Di questo spirito di salvaguardia, per quanto tare che “in yid- co si sta gradualmente andando a riguarda lo yiddish, ultimamente se ne sono fatti carico dish si dice creare ma rimane ancora una lingua forse troppo pochi. Il lavoro di istituti come il Yivo di New che..”.

Wodek Goldkorn David Grossman Howard Jacobson Giornalista, attualmente responsa- È uno degli autori israeliani più Scrittore, saggista, giornalista e condut- bile culturale de L’Espresso, Wlo- amati in Italia. Nato nel 1954 a Ge- tore televisivo, è noto per la vena comica dek Goldkorn è nato in Polonia. Nel rusalemme, dove tuttora vive, ha dei suoi romanzi, che hanno spesso 1968 si trasferisce a cominciato la sua carriera in un come sog- Firenze, dove vive programma radiofonico per ra- getto storie ancora oggi. Negli gazzi. È noto in di ebrei in- anni Ottanta ha tutto il mondo per glesi. È au- fondato due perio- i suoi romanzi, tra tore di otto dici sull’Europa cui Vedi alla voce: romanzi. dell’Est, L’ottavo amore e Qualcuno Con L’imbat- FOTO: FESTIVALETTERATURA FESTIVALETTERATURA FOTO: giorno e L’Europa con cui correre. È tibile Walzer, ritrovata. Con Rudi Assuntino ha autore di saggi in cui rac- FOTO: FESTIVALETTERATURA FESTIVALETTERATURA FOTO: scritto Il Guardiano. Marek Edelman sulla questione FESTIVALETTERATURA FOTO: conta la co- racconta, e con Massimo Livi Bacci mediorientale e di libri per ragazzi. munità ebraica di Manchester negli anni e Mauro Martini, Civiltà dell’Europa Nel 2006 la morte di suo figlio Uri Cinquanta, ha vinto il Bollinger Everyman Orientale e del Mediterraneo. Nel durante la guerra tra Israele e Li- Wodehouse e il Jewish Quarterly Literary 2006 è uscito il suo libro La scelta bano, mentre stava scrivendo A Prize for Fiction. Il suo ultimo libro, di Abramo. Identità ebraiche e po- un cerbiatto somiglia il mio L’enigma di Finkler, ha vinto un anno fa il

stmodernità. amore, ha commosso il mondo. FESTIVALETTERATURA FOTO: Man Booker Prize.

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LOEWENTHAL da P15 / passarci una vita insieme, corpo Sul palco. In equilibrio tra le parole a corpo. E io le amo immensamente, tutte Attore, doppiatore, traduttore. Olek MIncer e l’arte di mettere in comunicazione i mondi e due. Per questo sto male quando vedo l’italiano strapazzato – apo- Giocare sulla scena stando al confine genio immenso di Bruno Schulz, forse stato l’amore a portarmi in Italia. “Il coraggio di fare l’attore – racconta strofi fuori posto, ortografia ap- tra mondi diversi. Fare da interme- il più grande letterato della Galizia L’amore per Laura, che conobbi al – l’ho trovato quando ho capito che prossimativa – come capita sem- diario, da ponte tra culture che im- ebraica. Una terra, un mondo imma- Teatro. Io attore in scena, lei studen- era il momento di rifocillare il teatro pre più spesso. parano a conoscersi. L’artista polacco ginario fatto di mille sfaccettature yid- tessa di yiddish”. Una scintilla, quella yiddish di Varsavia, istituzione che Un giorno o l’altro ci farò un ca- Olek Mincer ha un talento eclettico. dish, di cui è originario lo stesso Min- tra Olek e Laura, che avrebbe portato versava in stato di crisi e che mi ha talogo, dello strazio che l’italiano Attore di cinema e teatro, doppiatore, cer, nato a Leopoli e formatosi al Tea- al matrimonio e alla formazione di permesso di conoscere la cultura dei subisce, ad esempio sui social net- traduttore, scrittore. Per lungo tempo tro Statale Ebraico di Varsavia prima un affiatato consorzio impegnato oggi miei avi”. work. Sto male quando vedo i collaboratore di Rai International, da di approdare a Roma a metà degli intensamente nella divulgazione del- Altro paese, altri tempi. “In Polonia giovani autori israeliani dimenti- anni si dedica con passione a mettere anni Ottanta. L’artista gioca molto l’ebraismo polacco in ambito sia let- il teatro era considerato un’arte no- carsi che la particella et serve a in contatto Polonia e Italia, realtà già sul linguaggio e sui giochi di parole. terario che artisti- bile. In fondo il reggere un accusativo, e non sta di per sé estremamente complesse e Non potrebbe essere altrimenti visto co. linguaggio teatra- lì tanto per niente… Mi arrabbio articolate che nelle sfumature del lin- il suo lavoro. Con lui anche una con- “Portare la Polo- le era la perfetta anche un po’, e quando traduco guaggio offrono particolari chiavi in- versazione telefonica diventa una le- nia in Italia non è chiave di com- cerco di rendere giustizia a tutte terpretative delle rispettive società. zione di teatro. “Sono venuto in Italia una sfida facile” prensione del so- e due le “mie” lingue. Mincer sarà tra i protagonisti del per il contrario di Roma” ci spiega. dice Mincer. Uno cialismo realizza- Vedete come il traduttore, pur es- prossimo Festivaletteratura a Mantova Attimo di esitazione. “Mi scusi, cosa dei nodi più gros- to, sospeso come sendo così nascosto e discreto, è dove, in affiancamento allo scrittore significa?”. “Leggi Roma al contrario si è proprio il lin- quel mondo sul generoso di possessivi? Perché Francesco Cataluccio, declamerà il e capirai”. Amor. “Amor, esatto. È guaggio: tanto di- crinale del sen- questo lavoro solitario, che ha i retto e onomato- so/non senso. In suoi vantaggi e svantaggi (si di- peico il polacco, Italia tutt’altra venta un po’ autistici ma si rispar- u “CHE ASPETTO HO?”: “Di tanto in quanto descritti- storia. Dopo aver mia sulla pedicure: io, ad esempio, tanto mi guardo nello specchio. Che vo e articolato spiegato che so- uso tutto il giorno quegli zoccoli cosa strana, ridicola e dolorosa! Non l’italiano. È poi no un attore, mi dal nome rude che oggi vanno mi vedo mai en face, faccia a faccia. Ma un po’ più dentro, un po’ più lon- una questione di è stato più volte tanto di moda, e li uso da tren- tano, sto là, in fondo allo specchio suoni, con il po- chiesto che lavo- t’anni, quando non li conosceva (...) sto là pensieroso e guardo di lacco che mette ro facessi”. Che ancora nessuno. Non ho bisogno lato”. in campo una fortuna nascere di mettermi le scarpe per lavorare, Scriveva così Bruno Schulz, il grande scrittore di lingua polacca, nato a gamma di guttu- polacchi, “perché e men che meno quelle scomode Drohobycz, ucciso nel ‘42 da un uffi- rali, sibilanti e na- per voi non ci e con i tacchi…), è davvero un ciale della Gestapo. A restituire il sali che non ha eguali nel pur varie- sono difficoltà a imparare le lingue” lavoro di “possesso” della materia. volto di quest’autore che ha influen- gato panorama linguistico slavo. disse una volta un’insegnante di fran- Giusto il tempo di traghettarla da zato e attratto artisti come Witold Gombrowicz, Tadeusz Kantor, Bohu- “L’italiano è parlato in maschera, su- cese a Mincer. Olek la lezione l’ha una lingua all’altra. mil Hrabal, Cynthia Ozick e David bito dietro i denti, con la testa che ri- ben appresa trasferendo in italiano Insomma, in parole povere, se- Grossman sarà lo spettacolo Che suona molto bene. Il polacco è invece sogni, angosce e lutti del suo paese condo me è il mestiere più bello aspetto ho? che, nell’ambito del Fe- parlato molto più in gola. Una delle natio. Con il progetto, ancora in cerca del mondo. E poi ce ne sarà sem- stivaletteratura andrà in scena al teatro Bibiena sabato alle 21.30. differenze principali tra i due linguaggi di sponsor, di portare sul palco la sto- pre più bisogno – così lo consi- Il racconto di Francesco Cataluccio è proprio questa e naturalmente ciò ria di rara intensità raccolta dal par- glio di cuore ai giovani: provate (che è curatore dell’edizione italiana ha dei riflessi importanti quando si tigiano polacco Kazimierz Moczarski a fare tradurre una pagina, una di Le botteghe color cannella, l’opera, vuol fare teatro di qualità” spiega il in Conversazioni con il boia, volume frase, una riga da Google in au- il volume che raccoglie i racconti e i saggi di Bruno Schulz) e di Olek Min- nostro interlocutore. scritto dopo mesi di interviste nel car- tomatico. cer si snoderà attraverso letture e L’approccio al teatro di Olek è frutto cere in cui erano entrambi reclusi con L’effetto esilarante è garantito. E proiezioni dei disegni dello stesso di una forte vocazione interiore emer- il criminale nazista Jurgen Stroop che anche la certezza che questo la- Bruno Schulz così da proiettare lo sa in tutta la sua forza, svanite alcune fu tra gli artefici del massacro degli voro, a mezza strada fra il puzzle spettatore nelle atmosfere oniriche e piene di poesia che contraddistin- remore iniziali, di pari passo con la ebrei galiziani. e l’artigianato, non potrà mai farlo

FOTO: FESTIVALETTERATURA FESTIVALETTERATURA FOTO: guono l’opera del grande scrittore. voglia di riscoprire le proprie radici. a.s. nessuna macchina al mondo.

Helena Janeczek Nicole Krauss Gad Lerner Helena Janeczek è nata a Monaco di Baviera nel È nata nel 1974 a New York, dove vive. Ha lavo- Nato a Beirut nel 1954, è giornalista e scrittore. 1964 da genitori ebrei polacchi sopravvissuti rato per la radio e ha pubblicato racconti su nu- Ha lavorato ai giornali Lotta continua, il Lavoro di alla Shoah. Nel 1983 si è trasferita in Italia. È re- merose riviste Genova, il Manifesto, a dattrice di Nuovi Argomenti e di Nazione In- americane, tra cui The Radio Popolare, al- diana. Vive a Gallarate e lavora a Milano. Ha New Yorker ed Esquire. l’Espresso ed è stato vi- pubblicato i romanzi Lezioni di tenebra con cui Nel 2002 pubblica il cedirettore della Stampa ha vinto il Premio suo primo romanzo. Direttore per tre mesi Bautta Opera Prima, Un uomo sulla soglia. del Tg1 nel 2000, colla- Cibo e, nel 2010, Le ron- Nel 2005 il suo La storia bora con la Repubblica. dini di Montecassino, in dell’amore ottiene suc- Ha realizzato trasmis- cui racconta il terribile cesso in tutto il sioni televisive di suc- fronte di Montecassino mondo. Con il libro La FESTIVALETTERATURA FOTO: cesso tra cui Profondo nel 1944, dove il vortice grande casa è stata finalista al National Book nord e Milano Italia. della guerra aveva por- Award 2010. Nel 2010 Nicole Krauss è stata se- Conduce la trasmissione tato non solo americani gnalata dal New Yorker tra i venti migliori scrittori L’infedele su La7. È au- FOTO: FESTIVALETTERATURA FESTIVALETTERATURA FOTO:

e inglesi, ma anche americani under 40. Le sue opere sono tradotte tore di diversi libri tra FESTIVALETTERATURA FOTO: truppe di altri paesi e continenti, compreso un in 35 lingue. È sposata con il famoso scrittore cui Tu sei un bastardo - gruppo di un migliaio di ebrei, che imbracciano statunitense Jonathan Safran Foer. In Italia colla- Contro l’abuso delle identità e Scintille - Una sto- le armi per il puro diritto a esistere. bora con l’Espresso. ria di anime vagabonde.

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DOSSIER/Lingue e linguaggi SPECIALE MANTOVA

SCHWED da P15 / Finkler, che non si capisce se ce l’ab- sua minima ma rappresentativa parte, Ma oltre che un romanzo-rasoio, nato der è Finkler. L’attività politica del di sottoporsi a troppa sofferenza. bia con Israele perché vince in modo viene sottoposta all’assedio amoroso, pur sempre nella terra di Swift quanto gruppo è vergognarsi di se stessi in Treslove si chiede se valga la pena di arrogante, o voglia proteggere Israele più che altro assillante, di un tale, un alla satira, la Questione di Finkler è quanto ebrei. Cioè di cosa Israele mo- far propria la condizione finkler-ebrai- da un eccesso di vittoria, dato che vin- Gentile, Julian Treslove, mentre è in un romanzo-scultura. Definisce il rap- stra al mondo in quanto realtà ebraica: ca, e il romanzo è un romanzo-rasoio cendo sempre, Israele an- corso uno scontro tra sioni- porto umano e intellettuale tra gli l’usurpazione di terra e diritti, violenza che disseziona i nervi finkler, umori drà incontro all’odio uni- smo e antisionismo che si ri- ebrei e il Mondo, e soprattutto tra gli militare, falsificazione della Storia. Il che giacciono depositati sul fondo del- versale - che è una disfatta verbera ai confini del mondo ebrei e se stessi - dato che per ragioni gruppo degli antisionisti della Finkler la cultura europea e curiosamente an- certa. e torna a Londra come un inerenti l’enigmatica questione finkler, question, devotamente filo-palestinese, che sul fondo della coscienza di Julian Lo scrittore inglese ebreo, boomerang, nel quartiere di il mondo si ciba del negativo e del si riunisce con regolarità sotto il nome Treslove: essere finkler o non esserlo; o se volete, lo scrittore Hampstead. Sentimenti e idee positivo che il finkler-pensiero origina di “Ashamed Jews”, “Ebrei che si ver- con gli ebrei o no - questo è il pro- ebreo inglese, sottigliezza niente af- pro Israele e gli ebrei, contro Israele sui finkler. Del resto, fin da titolo, l’uso gognano”. Sono loro a offrire al mon- blema. Se egli sia ebreo per non chiare fatto teorica se rapportata al tema e gli ebrei, pro ebrei e contro Israele, del neologismo “finkler” - cognome do le tematiche per odiare il sionismo. origini familiari, o ebreo solo nella co- identitario del libro, racconta il rap- e la prerogativa di una vicenda ro- di uno dei tre protagonisti - è sinoni- Dopo qualche tempo, allo scopo di scienza storica. porto convulso tra ebrei inglesi e in- manzesca che è in tutto il mondo sen- mo di ebrei: cioè di un modo di vivere ampliare il target come accadrebbe Ebreo o non ebreo? Accettare gli ebrei glesi ebrei. Priorità che alla fine coz- za uscire da poche stanze. Scalpello così unico da essere indecifrabile, e per una maionese, Sam Finkler sceglie fino quasi al punto di esserlo, o tirare zano: quelli che pensano per Israele d’autore che definisce la condizione forse inutilizzabile. di abbreviare il nome di “Ashamed dritto come se neanche esistano? O e quelli che pensano contro Israele. ebraica nella bolla storica iniziata do- In pagine magistrali, spunta la satira: Jews”, in “Ash Jews”: Ebrei di Cenere agire come il suo amico ebreo, Samuel La comunità ebraica londinese, una po l’occupazione dei Territori. il gruppo degli ebrei antisionisti. Il lea- - come se l’identità ebraica possa ri-

“Jew Jew Jew”, ripete il piccolo pro- tagonista di Kalooki nights. I genitori entusiasti lo scambiano per il “ciuf Il treno corre. E fa “Jew, Jew, Jew” ciuf” del treno su cui stanno viaggian- do: il bimbo allude però al tema ben Giochi di parole, slang e yiddish. La difficile impresa di tradurre Jacobson in italiano complesso della sua (e della loro) identità. Ma come si traduce in ita- dere godibile il testo. Vi sono frasi culturali “nascosti” o comunque non l’onomatopea tirralirra, che si riferisce Ci si trova davanti a una serie di scel- liano quel suono? E come si rende molto lunghe e piene di relativi e in- esplicitamente dichiarati che vanno al verso della poesia di Tennyson The te. Se tradurre sempre i riferimenti quella J che torna ossessiva lungo le cisi, che in italiano rischiano di suo- resi per non perdere la complessità Lady of Shalott. presenti o se, per non appesantire, è pagine de L’enigma di Finkler a rac- nare assai più pesanti di quanto siano del testo. Jacobson rimanda spesso a meglio lasciare perdere. C’è poi il fatto contare il complesso rapporto con le nell’originale. Vi è una costante con- Shakespeare, Wordsworth o Colerid- Volgere in italiano questo spessore di che l’inglese è sempre così sintetico, radici ebraiche? La soluzione di questi taminazione con lo yiddish. E sono ge. In Kalooki nights allude spesso al contenuti sembra un’impresa quasi conciso. Lì in due o tre termini si ri- e di molti altri inestricabili nodi è af- sempre presenti citazioni e riferimenti fumetto e torna, lungo tutto il testo, impossibile. solve tutto mentre l’italiano usa più fidata a Milena Zemira Ciccimarra, traduttrice per Cargo di Howard Ja- cobson fin dal primo esordio italiano del romanziere inglese. Un compito I suoni impossibili di Kalooki Nights tutt’altro che facile, come possono fa- cilmente immaginare i lettori di Ka- Until one afternoon, sitting on my mother’s lap in a train bringing us back Finché un giorno, seduto in grembo a mia madre sul treno che ci riportava a looki nights o dell’Imbattibile Walzer from an afternoon on a cold New Brighton beach with Liverpool Ikes family, casa dopo un pomeriggio trascorso su una fredda spiaggia di New Brighton e come si può vedere da alcuni esem- my cousins Lou and Joshua twice removed, I said Jew, Jew, Jew, Jew, Jew, assieme ai figli di Liverpool Ike, i miei cugini di terzo grado Lou e Joshua, pi di traduzione proposti qui sotto Jew… dissi: «Giu, giu, giu, giu...deo, giu, giu, giu, giu...deo...». con l’originale a fianco. «Sounds to me that he was imitating the train», my father guessed when my «Credo che volesse imitare il treno» ipotizzò mio padre quando mia madre più mother excitedly told everybody about it later. «Am I right, Maxie? Was that tardi lo raccontò a tutti eccitata. «Ho ragione, Maxie? Era il rumore che fa la Milena, quali sono i tratti distintivi del- the sound the engine made? Choo choo, choo choo?». locomotiva? Ciuf ciuf, ciuf ciuf…». lo stile di Howard Jacobson? «Jew Jew», I said, clamping my teeth around the Js. «Jew Jew, Jew Jew...». «Giu-giu, giu...deo» ripetei io, serrando i denti attorno alle “g” iniziali. «Giu- La sua scrittura si caratterizza per una «What about the whistle, then? Whoo whoo! Whoo whoo!». giu, giu...deo, giu-giu, giu...deo…». notevole complessità del periodare. I shook my head. «Jew Jew», I said. «Jew Jew, Jew Jew». «Allora probabilmente si trattava del fischio, eh? Tu-tuuu! Tu-tuuu!». È un inglese dal registro assai elevato, He gave me a cold stare. Scossi la testa insistendo: «Giu-giu, giu...deo, giu-giu, giu...deo, giu-giu...deo, su cui lavora moltissimo per sfruttare giu-giu...deo, giu-giu...deo...». al massimo la varietà lessicale e ren- Mio padre mi riservò uno sguardo gelido.

Stefano Levi Della Torre Lia Levi Daniel Mendelsohn Nato a Torino nel 1942, è pittore e saggista. Nata a Pisa nel 1931 in una famiglia di origine Scrittore e critico letterario con corposo curricu- Vive a Milano e insegna Storia dell’arte alla fa- piemontese, è sceneggiatrice, giornalista e au- lum di studi classici tra e coltà di Architettura del Politecnico. Ha pubbli- trice di romanzi per bambini e adulti. Da bam- Princeton, il newyorkese Daniel Mendelsohn ha cato diversi bina si trasferisce a Roma, città in cui vive raggiunto il successo libri, tra cui ancora oggi. La drammatica esperienza delle con la pubblicazione de Mosaico. At- persecuzioni razziali filtrate con gli occhi dell’in- Gli Scomparsi, romanzo tualità e inat- fanzia è il tema di Una bambina e basta, suo che affronta la difficile e tualità degli libro d’esordio pub- dolorosa ricostruzione ebrei, Essere blicato nel 1994. delle proprie vicende fa- fuori luogo. Il Molto apprezzata da miliari tra America, Eu- dilemma pubblico e critici, Lia ropa e Medio Oriente. ebraico tra Levi ha ricevuto nu- Un testo, nato per risco- FOTO: FESTIVALETTERATURA FESTIVALETTERATURA FOTO: diaspora e ri- merosi premi lette- prire tracce del vissuto torno, che ha ottenuto il premio Pozzale-Luigi rari in omaggio alla degli zii materni e delle

Russo nel 1995, ed Errare e perseverare. Ambi- sua capacità narra- FESTIVALETTERATURA FOTO: loro quattro figlie uccise guità di un giubileo. È autore, insieme a Joseph tiva. Ha inoltre fon- in Polonia durante l’oc- FOTO: FESTIVALETTERATURA FESTIVALETTERATURA FOTO: Bali e Vicky Franzinetti de Il forno di Akhnai – dato Shalom, il cupazione nazista, che è valso all’autore il presti- Una discussione talmudica sulla catastrofe, mensile della Comunità ebraica di Roma di cui è gioso National Book Critics Award oltre al premio pubblicato nel 2010 dalla casa editrice Giuntina. stata direttrice per circa un trentennio. Adei-Wizo Adelina Della Pergola 2008.

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siedere solo nella catastrofe della cui cognome va oltre il titolo, è figlio Tuttavia, dopo avere studiato a Ox- dove sono più tedeschi dei tedeschi, anagramma di Sc’veik, celeberrimo Shoah. Nell’essere morti. Quando si di un farmacista ebreo che aveva ford e commercializzato il nome Sa- viennesi dei viennesi, triestini dei trie- personaggio della letteratura satirica è morti, nessuno ti dà più noia. l’abitudine di scherzare con i clienti, muel Finkler in Sam Finkler (quasi stini. ceca sulla Grande guerra e maschera La storia è quella di tre amici nella dandosi e facendosi dare grandi pu- come il Sam Spade, detective delle Gentiluomo di altri tempi, si lascia del candore sprovveduto: “Il buon megalopoli di Londra. Vivono nel gni nella pancia e scoppiando a ri- storie hardboiled), fa un’autentica immaginare come uscito da un film soldato Sc’veik” di Hasek. quartiere di Hampstead, così incon- dere, per mostrare come il dolore fortuna scrivendo libriccini come “Il di Ernst Lubitsch, col cilindro, le Eccoci al terzo amico, il non ebreo trollabilmente vasto da non essere per lui non esistesse, ma solo l’alle- piccolo manuale di stoicismo dome- ghette e la battuta forbita. Da lui, Ju- Julian, il protagonista assoluto: man- più Hampstead (come a più riprese gria, gesto la cui valenza simbolica stico”. lian riceve l’eredità sentimentale di cato musicista, mancato impiegato ricorda il testo, quasi fosse il ritor- non può sfuggire. A un certo punto Poi c’è Libor Sevcic, da poco vedovo Schubert, che la moglie Malkie suo- della Bbc, mancato marito, padre nello di una canzone). I tre amici so- della giovinezza, Samuel entra in rot- inconsolabile dell’adorata Malkie, nava meravigliosamente al piano tan- mancato di due figli nati per caso, no così ripartiti: l’ottuagenario ebreo, ta di collisione con l’identità ebraica pianista di origine tedesca dal co- to che stava per sposare Horowitz, che non frequenta e chiama con lo Libor Sevcic, gentiluomo di origine del padre, quella debordante intimità gnome letterario di Hofmansthal, la ma poi conobbe lui, brillante gior- stesso nome. Ora Treslove lavora in ceca, e due cinquantenni ex compa- con la lingua yiddish, piena di sen- quale da giovane somigliava così tan- nalista del giro hollywoodiano, ami- un’agenzia di sosia e fa il sosia di gni di scuola, Samuel Finkler e Julian timenti e di una mal sopportata vena to ad Ava Gardner “da vagliare la co intimo di Marilyn Monroe. Que- Brad Pitt alle feste mondane. Più che Treslove: il primo ebreo, il secondo popolare, che niente ha a che fare possibilità che davvero lo fosse”. Li- sto è Libor, un uomo che si lascia altro possiede un’autentica vocazione non ebreo, ma in modo progressivo con la sua aspirazione di emanciparsi, bor è gran conoscitore di Londra, immaginare come erede del Nove- a cercare l’amore di una donna, tro- sempre più aspirante ebreo. esercitare una professione intellet- più inglese degli inglesi, come accade cento. Del resto, non è un caso che varlo e smarrirlo quasi subito. Samuel Ezdra, il Finkler del titolo il tuale, e anche di intellettuale eretico. agli ebrei nelle patrie in cui vivono, il suo cognome sia Sevcic, nascosto Amore che cerca / segue a P24 parole per esprimere il medesimo solito non esaurisce il suo così via). Se poi in corso Ma spesso sono ricorsa al suo aiuto, Mi è successo con L’imbattibile Wal- concetto. Dobbiamo dunque conte- gioco di parole in una ri- di traduzione non si trova soprattutto nella traduzione de L’im- zer. Nel testo ricorreva l’espressione nerci un po’. Altrimenti si va a intac- ga ma lo riprende nel te- una soluzione, l’estrema, battibile Walzer, dove vi sono fortis- “to get an edge”. In inglese il termine care il ritmo della frase. sto anche a distanza di più dolorosa, risposta è il sime contaminazioni con forme di edge indica il margine, il bordo. Ma pagine. E ciò è partico- taglio che credo però aver slang e uso molto ampio dello yid- nel contesto non aveva senso. Jacob- E poi ci sono i giochi di parole, più o larmente vero per L’enig- praticato un’unica volta, dish. In questo caso, per chiarire i son mi ha poi chiarito che “to get an meno elaborati. Come si procede in ma di Finkler, tutto gio- concordandolo con l’au- termini abbiamo inserito alla fine del edge” è un modo di dire tipico dello questi casi? cato sull’insistenza sul tore. romanzo un glossario. Jacobson è co- slang dei mercati e significa attrarre Ricorro, di volta in volta, a diversi suono J che rimanda alla munque un autore che ha grande di- la folla: non a caso il papà del pro- tipi di soluzioni. Spiego il contenuto parola Jew, a cominciare dal nome Come si lavora con uno scrittore così sponibilità ad aiutare. tagonista ha una bancarella a Man- con una nota o cerco una soluzione del protagonista Julian Treslove e di raffinato dal punto di vista linguisti- chester. in traduzione. In questo caso la dif- tutte le donne di cui di volta in volta co? Vi confrontate spesso? Le è mai capitato di non capire che ficoltà sta nel fatto che Jacobson di si innamora (Jasmine, Judith, June e Cerco di non fargli troppe domande. cosa vuol dire? Daniela Gross

All’inizio del capitolo 2 c’è una conversazione a cena tra I dialoghi surreali di The Finkler Question Libor, che è un po’ sordo, e una ragazza con cui si è la- sciato convincere a uscire. It was what – reliving the event in the moments afterwards – he La cosa più grave era ciò che – nel ripercorrere i fatti subito dopo «What’s your favourite colour?». believed she had said to him. … ‘Your jewels,’ he fancied he’d heard l’incidente – credeva lei gli avesse detto. … «Le tue giuoie» credeva «Mozart». her say. … But what if he’d manufactured this out of some obscure di averle sentito dire. … E se quest’interpretazione fosse stata solo il «And your star sign?». masculinist guilt and what she had actually said was ‘you’re jules’ prodotto di qualche oscuro senso di colpa maschile e quel che in «My eyesight?». – employing his mother’s fond nickname for him? … The more he realtà aveva detto era «Tu sei Jules» – usando il tenero «Star sign. Star». thought about it, the less sure he was that ‘your’ or ‘you’re’ was vezzeggiativo con cui lo chiamava sua madre? … Più rifletteva, «Oh, Jane Russell». quite the sound she’d made. It was more truncated. More a ‘you’ meno era sicuro che avesse detto esattamente “tue” o “tu sei”. Era than a ‘your’. And more accusatory in tone. una parola più breve. Più un “tu” che un “tue”. E il tono era più «Qual è il tuo colore preferito?». More ‘you jules’ than ‘you’re jules’... Unless what she had said as accusatorio. Più “Tu Jules” che “Tu sei Jules”. … A meno che, nel «Mozart». she was emptying his pockets was, ‘you ju!’ … No matter how often vuotargli le tasche, non avesse semplicemente detto «Tu, giù!». … «E la tua costellazione?». often he revolved it in his mind, he came out at the same place. No Per quanto ci rimuginasse, il risultato era sempre lo stesso. La «La cospirazione?». to jewels, no to jewel, no to jules, no to jule, and yes to ju. donna non aveva parlato di gioielli, né di giuoia, né di Jules, né di «No, la co-stella-zione. Stella». You ju ... Jule, ma di giu… deo! «Oh, la stella. Jane Russell».

Anne Michaels Adam Michnick Radu Mihaileanu Considerata tra i più originali talenti della narra- Nato a Varsavia nel 1946, è stato uno dei princi- Con il suo capolavoro, Train de vie – Un treno per tiva di lingua inglese, Anne Michaels si è affer- pali protagonisti dell’opposizione anticomuni- vivere, ha commosso il mondo trovando un mata originariamente come autrice di poesia. Il sta e nuovo modo di raccontare la Shoah. Nato a Bu- romanzo In fuga, testo antitotalitarista carest nel 1958, Radu Mihaileanu è oggi uno dei che esplora la possibi- in Polonia. Sag- registi e sceneggiatori più amati. Figlio di un gior- lità di amare e avere fi- gista, editore e nalista iscritto al partito comunista, si trasferisce ducia nell’umanità politico, ha so- in Francia nel 1980 in fuga anche dopo la Shoah, stenuto più dalla dittatura di Ceause- l’ha consacrata al suc- volte la libera scu. A Parigi si diploma cesso portandola a vin- circolazione dei all’Istituto di Cinemato- cere nel biennio libri per far rina-

FOTO: FESTIVALETTERATURA FESTIVALETTERATURA FOTO: grafia gettando le basi per 1996-1997 alcuni tra i scere la cultura una carriera che si rivelerà più importanti premi in un paese lungamente soffocato dalla cen- ricca di soddisfazioni. Tra i letterari del mondo an- sura. Ai tempi dell’università il coraggio di ma- suoi film più applauditi, glosassone tra cui nifestare in pubblico le proprie idee gli costò sempre di argomento FOTO: FESTIVALETTERATURA FESTIVALETTERATURA FOTO: FOTO: FESTIVALETTERATURA FESTIVALETTERATURA FOTO: l’Orange Prize for Fic- un periodo di detenzione in carcere. Michnick è ebraico, Vai e vivrai e Il tion, il Trillium Award e il Guardian Prize. L’au- lo storico direttore di Gazeta Wyborcza, in- concerto. L’ultimo lavoro, La source des femmes, trice vive nella natia Toronto dove scrive, fluente quotidiano in lingua polacca da lui fon- ha ottenuto feedback meno buoni del previsto al insegna letteratura e compone musica. dato nel 1989 con l’appoggio di Solidarnosc. Festival di Cannes 2011.

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DOSSIER/Lingue e linguaggi SPECIALE MANTOVA Salviamo gli antichi idiomi dell’Italia ebraica Gli studiosi lanciano un appello per raccogliere testimonianze delle parlate in uso nelle diverse località

ú–– Maria Mayer Modena piccolo e grasso, l’altro alto e magro. del commercio (manod “soldi”, ha- nenze italiane (casherare “rendere ca- e centrale (soprattutto per Firenze, Docente Lingua e letteratura L’ebraico ha poi funzioni di lingua- zirud “porcheria”). sher”, siddurello “piccolo libro di pre- Ancona e Roma) e abbiamo anche ebraica, Università di Milano rifugio, e protegge dai rischi di una Dall’altra parte, nel tessuto italiano ghiere”, hahamessa “donna saccen- qualche indicazione sull’antica lingua espressione troppo diretta, soprattut- o dialettale, le parole arcaiche atte- te”), e le espressioni “miste” (masa- parlata dagli ebrei nel Sud, ad esem- Primo Levi, nella sua indimenticabile to dei nomi di quello che si teme (za- stano la tendenza alla conservazione chinim “parrucchiere” da”ammazza- pio a Napoli e in Sicilia, prima della poetica rievocazione del giudeo-pie- rà “disgrazia”, Satan “diavolo”) e il relativo isolamento delle comu- pidocchi”, perdizeman “perditempo”) cacciata. montese della sua infanzia, parla della Inoltre, la lingua sacra serve ottima- nità ebraiche, e quelle di origine yid- rendono evidente lo sforzo di far con- Per molte di queste zone sono stati “bizzarra parlata dei nostri padri di mente anche a non farsi capire dal dish come ursai, “anniversario”, o vivere, armonizzare le due culture. trovati e studiati anche, soprattutto questa terra, che voglio ricordare pri- mondo circostante, sia ad esempio spagnola come bobo “pazzo”, e ri- Al giorno d’oggi disponiamo di te- negli ultimi decenni, testi giudeo-ita- ma che sparisca”. per quanto riguarda i termini legati cordano un passato di spostamenti, stimonianze e di studi sulle parlate liani di carattere letterario e soprat- Al giorno d’oggi, con il progredire alla religione della maggioranza (gal- spesso di cacciate. giudeo-italiane di tutta l’Italia setten- tutto semiletterario (molto vicini alla della giudeo-linguistica, possiamo in- lah “prete” Haishah “la Madonna”, E le spesso pittoresche combinazioni trionale (soprattutto per Torino, lingua parlata), dal XVI al XX secolo quadrare i suoi, come altri ricordi sia per le necessità gergali del mondo di radici ebraiche con suffissi o desi- Mantova, Modena, Venezia, Trieste) come Sifrè Mitzvot (trattati di mo- nell’ambito degli idiomi ebraici della Diaspora, (Langues Juives, Jewish Languages), che hanno la stessa strut- SCHWED da P23 / linconia, prima di salire sul taxi e tor- notte, per poi come sappiamo an- dre, sigaraio e rivenditore di accen- tura nei più svariati paesi, perchè so- con tutte le forze, fin da una gita sco- nare a casa. Un taxi, non la metro- darsene a lavorare, in un’agenzia di dini, gli ha negato l’acquisto di un no l’espressione, in campo linguistico, lastica a Barcellona, quando si fece politana dove era stato aggredito sosia. “Treslove era considerato at- violoncello, pur suonando sempre il di molti aspetti della situazione dia- predire da una zingara il proprio fu- tempo prima. È così che cammina traente, anche se era difficile classi- violino in camera da letto. “Il violon- sporica, come in Argon, indimenti- turo. “Vedo una donna” gli aveva det- cammina, accade qualcosa di fatale. ficare la sua bellezza; rassomigliava cello ti renderebbe ancora più triste. cabile capitolo de Il sistema periodi- to la chiromante. Treslove era ecci- È lì che passeggia nella sera di Ham- in generale a persone attraenti... “. Gioca a pallone”. co, appunto si intuiva. tato. “È bella?”. “Per me, no” disse la pstead che non è più Hampsted, ri- Ed è nel frangente filosofico della Immerso nei ricordi davanti alla ve- Così le parole ebraiche, (che vengono zingara. “Ma per te... forse. Vedo an- pensa alla serata mesta, e sta per es- peripatetica passeggiata notturna che trina di violini, Treslove viene ag- lì definite “l’incastro ebraico, carpito che un pericolo”. Il nome della don- sere rapinato. guantato per il collo e rapi- alla remota lingua dei padri, sacra e na che lo aspetta nel futuro viene a In tale frangente, si pone una nato da una donna. Lei è solenne, geologica, levigata dai mil- stento pronunciato e inteso per la domanda, un implacabile va- nell’ombra, l’intravede, ne lenni come l’alveo dei ghiacciai”) pronuncia spagnola della gitana: Ju- ticinio anche se sembra una sente appena l’intimazione: spesso le stesse che troviamo in giu- no, potenzialmente “Huno”. Oppure riflessione sul suo amico Li- “Le tue giuoie”. O forse non deo-spagnolo, giudeo-provenzale o Judy, oppure magari Julie; se no Ju- bor, così solo dopo cin- dice “tue”, ma “tu”. E poi for- in giudeo-yemenita, sono la prova dith. Insomma, è da quel passato che quant’anni di amore - la ve- se dice: “Tu Jules”. Oppure, della continua “presenza” della lingua una donna lo sta aspettando. “Fino dovanza d Finkler lo preoc- “Tu Jule”. O magari, è sem- sacra in Italia, nella cultura degli ebrei a quando aspetterà?” chiese. “Finché cupa meno, anche perché, plicemente un ordine: “Tu: italiani e certo non soltanto nell’uso non riesci a trovarla”. diciamocelo, lui è stato giù!”. Di sicuro, viene rapi- rituale. Lasciate alle spalle le pagine della l’amante della moglie di Fin- nato. Con tutto che gli era Queste servono non solo a esprimere zingara e un presagio tragicomico kler. A ogni modo cammi- già successo in metropolita- concetti che non hanno una precisa che è sostanziale, il romanzo ha so- nando, Julian si fa questa do- na di essere rapinato, e che resa in italiano (hanukkiah, lulav, te- stanzialmente inizio. Il tempo è pas- manda su Libor. “... Non era aveva deciso di evitare la vilah), ma anche a dare prestigio a sato e siamo con Julian. Ora ha cin- meglio, allora - in previsione della questa persona, sosia di Brad Pitt, metropolitana e andare a piedi per chi parla e soprattutto a chi scrive. quant’anni. È una tiepida sera londi- perdita - non conoscere affatto la fe- amante dello strazio e dell’opera ita- rilassarsi; con tutto che a lui tornano Le loro evoluzioni semantiche se- nese di fine estate e lui è di ritorno licità?...”. liana, viene rapinata. Accade proprio a succedere sempre le stesse cose - guono percorsi diversi nei vari idiomi da una cena malinconica con i suoi Si pone la profetica domanda, Tre- di fronte al più antico restauratore e negative e frastornanti. Inciampare ebraici: per le parlate giudeo-italiane amici ebrei, Libor e Sam, da poco slove, mentre passa accanto all’odiata rivenditore di violini del paese, non- nei pali e negli alberi, essere lasciato possiamo citare hanukkiah “donna vedovi e che ora si vedono spesso. Bbc, dove ha lavorato da uomo ano- ché terzo luogo deputato della zona: dalle donne in modo fatale e oscuro, vecchia e brutta”, “sembrare l’etrog Il nostro antieroe ha deciso di fare nimo, per anni anonimi, in anonimi il primo è la Bbc, il secondo il nego- non farsi identificare dai suoi capi in col lulav”, detto di due che sono uno una passeggiata per smaltire la ma- programmi radiofonici delle tre di zio di tabacchi di fronte, dove il pa- successivi luoghi di lavoro, mentre

Maria Nadotti Uri Orlev Amos Oz Giornalista, saggista, traduttrice, consulente Premio Andersen nel 1996, Uri Orlev è uno dei Nell’Olimpo degli scrittori israeliani non può man- editoriale, scrive di teatro, cinema, arte e cul- più apprezzati scrittori israeliani per ragazzi. care il suo nome. Tra le più apprezzate voci israe- tura per molte testate italiane e straniere, e ha Con il suo capolavoro liane nel panorama internazionale, Oz è autore di promosso varie atti- L’isola in via degli uccelli 18 libri e 450 tra articoli e vità culturali e di so- è riuscito a trovare la saggi. Scrittore, giornali- lidarietà. Ha chiave per raccontare ai sta, docente universita- contribuito a far co- più piccoli la Shoah. rio, ha ricevuto nel 1998 noscere in Italia au- Nato a Varsavia nel il prestigioso Premio tori, opere e 1931, negli anni della Israele. Nato a Gerusa- tematiche di fonda- guerra viene deportato lemme nel 1939, studia mentale impor- dal ghetto della città a filosofia e letteratura tanza. Si dedica alla Bergen-Belsen, in cui ri- all’Università di Gerusa- FOTO: FESTIVALETTERATURA FESTIVALETTERATURA FOTO: cura e diffusione di mane fino alla libera- lemme. Nei suoi libri, FESTIVALETTERATURA FOTO: opere letterarie, film e saggi sulla questione zione. Trasferitosi in tradotti in decine di lingue in tutto il mondo, rac- palestino-israeliana. Tra i suoi libri Nata due Israele, inizia la sua car- conta le vicissitudini di Israele e della sua società.

volte e Scrivere al buio. Nel 2009 firma la regia riera da scrittore. Diversi FESTIVALETTERATURA FOTO: Autore sia per ragazzi che per adulti, Oz spesso di Sotto tregua Gaza, viaggio nella Striscia in i temi dei suoi romanzi: dalla dura realtà del trae spunto dalla propria vita personale per i suoi compagnia di autori quali Mahmoud Darwish, ghetto di Varsavia, alla quotidianità israeliana, racconti. È noto anche il suo impegno politico John Berger e Gideon Levy. passando per mondi fantastici e lontani. per la pace tra israeliani e palestinesi.

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rale) testi satirici, raccolte di poesie e rivalutate fonti esterne, tra le quali del terzo millennio. come quelle di Annibale Gallico forse l’esempio più interessante è il Ma questo ci permette di parlare di Il fascino del ladino (Mantova), Guido Bedarida (Livor- teatro rinascimentale italiano, che un futuro per le parlate giudeo-ita- Il ladino, o giudeo-spagnolo, come lingua franca. È la provocazione, tra il serio no), Crescenzio Del Monte (Roma), nelle scene “all’ebraica” riproduce fe- liane, almeno per quanto riguarda e il faceto, di un docente dell’università Ben Gurion, Eliezer Papo. “Quando ho canti tradizionali, soprattutto legati delmente la lingua parlata dagli ebrei Roma? tenuto una conferenza sul ladino a Bruxelles – racconta il professore a Pagine al Purim (un bell’esempio è “Fate dell’epoca. Non ci è dato di saperlo: quello che Ebraiche – tra i presenti c’erano persone dalla Francia, dall’Italia, dalla Spagna. onore al bel Purim”). Ma della lingua parlata, oggi, che co- sappiamo però è che sicuramente ci Al momento delle domande, per evitare il problema della traduzione, ho pro- Notevole è poi l’importanza del tea- sa rimane? Alcuni ricordano e usano sono ancora molti che hanno ricordi, posto alle persone di esporre i quesiti nella loro lingua e io avrei risposto in tro giudeo-italiano moderno, uno dei spesso più che altro qualche parola e che forse ancora conservano, nelle ladino. Abbiamo tagliato i tempi e tutti riuscivano a comprendermi”. più interessanti frutti del “risorgi- per non farsi capire dai goyim, qual- famiglie e negli archivi delle Comu- Se appare altamente improbabile che il ladino sostituisca l’inglese come lingua mento ebraico” del primo Novecen- che espressione del loro “lessico fa- nità testi di qualsiasi tipo come let- franca, si registra un crescente interessamento negli ultimi anni verso questa to, col suo sforzo di ritrovare l’iden- miliare” per sentirsi legati alla tradi- tere, canzoni, poesie: e forse questo realtà. Come altre lingue ebraiche, il giudeo-spagnolo (detto anche judezmo) tità ebraica con le opere di Guido zione, e a volte i pittoreschi proverbi, numero speciale sulle tradizioni lin- è a rischio di estinzione: si calcola che in Israele circa ventimila persone siano Bedarida per Livorno, La Gnora Lu- come “Chi di goy si fida hazir man- guistiche degli ebrei d’Italia può es- in grado di capirlo e parlarlo. Praticamente nessuna al di sotto della soglia dei na dei Cassuto per Firenze, piu tardi gia”; “Pessah non è mazzà non c’è”. sere la migliore occasione per chie- cinquant’anni. La vecchia generazione di ebrei sefarditi presto scomparirà e il di Bruno Polacco per Venezia e, an- Soltanto il giudeo-romanesco sembra dere che questi vengano messi a di- passaggio del testimone linguistico-culturale alle nuove generazioni appare cora piu recentemente, del teatro aver conservato (o ritrovato?) una sposizione degli studiosi e che ne complicato. Per salvaguardare la sopravvivenza del giudeo-spagnolo è entrato giudeo-romanesco. sua vitalità, anche fra i giovani, e aver venga conservata la memoria prima in campo anche il governo israeliano, finanziando sei anni fa la nascita dell’Au- Per ogni epoca si sono inoltre trovate in un certo senso varcato la soglia che sia troppo tardi. torità nazionale del ladino con compiti di ricerca e promozione della lingua. tutti gli altri si fanno facilmente iden- noforte Schubert, perfetto strazio in- che è l’eterno testo delle parole tra cui Julian trova un falso approdo in Hep e non Hephzibah: aridamente e tificare, accumulano meriti e scalano tellettuale, ed ecco che ama la perfe- gli ebrei e il mondo. D’altra parte, una convinzione perché è ebraica, e in breve) è una pro-pronipote di Li- posizioni. Fatto sta che lui è passivo. zione di quella donna anziana che l’impalpabile Treslove è trattenuto c’è sempre un secondo momento in bor, una persona che esiste e lo ama Basti pensare, pensa, che è stata una suona la disperazione di un musicista nella vita da due impalpabili, ebraici cui la convinzione ebraica sbagliata per quello che è, un uomo irrisolto. donna a rapinarlo, e non ha cercato stroncato dalla sifilide, proprio mentre uomini d’aria. E d’altra parte ancora, viene smascherata dalla realtà ebraica, Julian conosce una felicità sconosciu- di fare resistenza; come se lui non è così giovane - è sempre così, i suoi è in quella stessa vita, a una festa dove per esempio da una moglie ebrea che ta. Sui fornelli, le pentole che bollono avesse le forze psicologiche, più che amici ebrei lo aiutano a trovare i nomi al solito sta lavorando come sosia di prima non era ebrea e ha fatto l’errore sono sempre tante, e ci sono i colli fisiche, per fare qualcosa. Come, ag- del mondo. Ci deve essere un fanta- Brad Pitt, che una produttrice ame- sessuale di divenire moglie di un d’oca ripieni, le salse, i piatti da lavare, giungiamo noi, accade nei sogni, dove stico segreto nei Finkler. ricana si infiamma per una sua grande ebreo. Ma c’è mai un momento in il fantastico disordine di cucina che quello che normalmente è possibile, Del resto, a proposito di segreti, e se prestazione sessuale, avvenuta dopo cui la realtà generale, quella ebraica Jacobson descrive in modo superla- alzare una mano, parlare, a un tratto poi lui, Treslove, fosse davvero ebreo che lei l’ha paragonato a una serie di poi non se ne parla, sia afferrabile? tivo - e questa è la letteratura, quando non lo possiamo fare per misteriosi come sembra borbottasse la voce attori hollywoodiani tutti ebrei. Quando i finkler parlano, sionisti op- le pentole diventano persone. motivi. Julian non lo fa. Non lo può femminile nel buio? Magari lui è in- Magnifica soluzione, che l’ebraismo pure antisionisti, le parole paiono Ma la speranza è un virus che uccide. fare. Non lo sa fare. Il fatto, essere ra- consapevolmente ebreo: suo padre dia potenza sessuale. Anche se poi, quelle ripetute infinite volte nella lun- Una falsa amica che è una nemica: pinato da una donna, lo insegue per una volta gli rivolse un’espressione quando Julian stabilisce una relazione ga storia ebraica, e così, nonostante sparisce sempre e si rimane soli, con mesi. Chi è quella donna che pare yiddish. Poi è vero che lui non ha più adultera con la moglie di Finkler, la la Storia sia intessuta di ore e di gior- davanti il solito sbaglio. Con uno conoscerlo? Che parole gli ha detto? ritrovato quelle parole in nessun di- teoria sull’eccezionale potenza erotica ni, non esiste un presente certo. sbattere sinistro, ognuno si trova rin- Per mesi, Julian analizza la voce fem- zionario yiddish, ma era certamente degli ebrei esegue una conversione Poi Julian conosce Hephzibah Wei- chiuso nella prigione del destino, gli minile nel buio. una frase yiddish. Infatti suo padre di centottanta gradi. Treslove nota zembaum, vale a dire l’amore reale. ebrei e i non ebrei. Nell’astrazione senza vita della vita suonava il violino. che mentre lo fanno, la donna non Una realissima donna ebrea cono- E ammesso che i non ebrei siano un di un single, più fanciullesca che É da tale occasione, l’incontro tra un lo guarda lì. Capisce subito che è per sciuta al Seder della Pasqua ebraica, tempo addirittura stati ebrei, esiste sprovveduta, abituato a riesumare per europeo smarrito per vocazione e de- non essere travolta dalla passione per a casa di Libor, dove leggono un libro comunque una proiezione storica che anni le parole oscure della zingara, si gli ebrei votati a vergognarsi di essere un uomo non circonciso. Nella sua scritto da destra verso sinistra, man- oppone il mondo al popolo ebraico. applica alle parole biascicate dalla ra- ebrei o a rivendicare il legame con mente ondivaga, sorge la teoria op- giano le erbe amare in ricordo della C’è fra queste due parti una impal- pinatrice. E adesso, tra “Tu, Jules!”, o Israele, che nasce il romanzo. Ed è posta a quella precedente secondo calcina usata per costruire le piramidi, pabile linea. Fantasmatica, falsa, che “Tu, giù!”, a “Tu, Jew!”, cioè, “Tu singolare che una realtà dotata della cui gli uomini non ebrei sono molto e più tardi la zuppa di pollo con le intossica pur senza esistere. Che chiu- ebreo!”, il passo è breve. Anche se pioggia di parole delle prime pagine, più virili degli ebrei per l’assenza della polpette di pane azzimo, che come de nei propri ghetti. sconcertante. Il passo di chi ha in sé dei telegiornali, dei social forum, di circoncisione, che nuoce moltissimo annota Jacobson non simboleggiano Nel quotidiano gioco delle parti e del- il seme del sognatore; uno che ascolta tutto un immane ipertesto planetario, alla sensibilità. nulla. la storia, ristagna una pozzanghera la moglie di Libor che suona al pia- poi nasca dal testo di un romanzo Dunque, c’è sempre un momento in Hep (in seguito Julian la chiamerà irraggiungibile. È la solitudine umana.

Joe Sacco Safran Foer Anna Sarfatti Deve il suo successo alla capacità di legare il la- Lo scrittore americano si è imposto nel pano- È nata e vive a Firenze dove insegna nella scuola voro di giornalista all’arte nel fumetto. Maltese rama letterario mondiale con Ogni cosa è illu- primaria (dopo un lungo periodo nella scuola del- di nascita, americano d’adozione, Sacco ha rag- minata. Una l’infanzia) e scrive per bambini. Da anni è impe- giunto la fama internazionale grazie al suo Pa- storia auto- gnata nella ricerca di percorsi e strumenti per lestina, una raccolta di racconti a fumetti legati biografica le- promuovere la cultura dei diritti e della cittadi- alla situazione del conflitto tra israeliani e pale- gata alle nanza attiva tra i più piccoli. Tra i suoi libri più re- stinesi, pubblicata tra il 1993 e il 1996. Altro la- vicende del centi, Fulmine, un voro ad ottenere il nonno ebreo cane coraggioso. favore della critica e in Ucraina, un La Resistenza rac- di pubblico è Safe romanzo che contata ai bambini, Area Goražde, ha conqui- Mondadori 2011 FOTO: FESTIVALETTERATURA FESTIVALETTERATURA FOTO: Neven, un dramma- stato il pub- (scritto con Michele tica resoconto della blico. Vegetariano convinto, Foer ha scritto a Sarfatti) e Educare guerra in Bosnia. riguardo il libro Se niente importa, un j’accuse alla legalità. Sugge- Nell’ultimo lavoro, contro l’impatto ambientale degli allevamenti rimenti pratici e Gaza 1956, Sacco intensivi. Laureato a Princeton, dove ha rice- non per genitori e FESTIVALETTERATURA FOTO: torna in Medio FESTIVALETTERATURA FOTO: vuto diversi premi per scrittura creativa, Foer insegnanti, Salani 2011 (scritto con Gherardo Co- Oriente per raccontare con i suoi disegni la ha all’attivo altri due libri: Molto forte, incredi- lombo). Ha tradotto anche molti libri di Theodor questione israelo-palestinese. bilmente vicino e Tree of codes. Seuss Geisel, conosciuto come Dr. Seuss.

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DOSSIER/Lingue e linguaggi SPECIALE MANTOVA Scrittori, libri e letture. Ci si vede in piazza Anche quest’anno il Festivaletteratura animerà i luoghi più belli di Mantova con appuntamenti per tutti i gusti

trade, piazze, cortili. Come ogni no e Francesco Pinto confronteranno anno il Festivaletteratura, in la loro scelta di raccontare il nostro Sprogramma a Mantova dal 7 paese a partire dalle grandi strade che all’11 settembre animerà i luoghi più lo attraversano. Di un grande viaggio belli della città mostrando le straor- collettivo, a piedi, dal Nord fino a dinarie opportunità, le problematiche, Scampia, si faranno testimoni Anto- le risorse che lo spazio urbano può nio Moresco e Tiziano Colombi in- offrire nel momento in cui si torna a sieme ad altri dei partecipanti; Rachel viverlo secondo la sua autentica vo- Donadio, inviata del New York Ti- cazione: quella di luogo della socialità mes, e Beppe Severgnini cercheranno e dell’incontro. E il pubblico, che del di raccontare com’è l’Italia, vista dal- festival è sempre stato protagonista l’estero, Enrico Franceschini e Laila più che spettatore, sarà chiamato a Wadia si confronteranno sul problema costruirsi un percorso su misura. FESTIVALETTERATURA FOTO: della società multietnica nelle nostre A scorrere il programma (disponibile città. Una parte significativa del pro- su www.festivaletteratura.it) la scelta MANTOVA EBRAICA gramma è poi dedicata ai temi legati non sarà facile. Moltissimi gli autori, alla riconquista dello spazio pubblico italiani e stranieri, che valgono un ap- Un’emozionante passeggiata e alle nuove forme di partecipazione profondimento. Da Israele sono in ar- per conoscere la Comunità politica. Un focus è riservato alle ri- rivo Yirmi Pinkus, vignettista e dise- voluzioni del Mediterraneo: ospiti gnatore che ha conquistato la critica Tra gli eventi collaterali al Festival di Letteratura si segnala che narratori come Ala al-Aswani e Hi- con il suo esordio narrativo, e Yeho- il 10 settembre alle 17 sarà possibile respirare l’atmosfera della sham Matar, ma anche Amira al-Hus- shua Kenaz, considerato uno dei più Mantova ebraica di un tempo assieme a Emanuele Colorni, at- saini e Ramy Raoof, giovani blogger autorevoli autori del suo Paese. Dal- tuale vicepresidente della Comunità ebraica mantovana, che gui- protagonisti del movimento di piazza l’Inghilterra ritorna a Mantova Ho- derà i presenti lungo un’emozionante passeggiata sulle tracce Tahrir, insieme al direttore delle news ward Jacobson, recente vincitore del del vecchio ghetto cittadino. Il percorso avrà la durata di un’ora e partirà dalla libreria Di di Al-Jazeera Mostafa Souag. Gad Booker Prize. Tra gli autori europei Pellegrini in piazza Mantegna (presso la scalinata di Sant’Andrea) per terminare con la visita Lerner e Tahar Lamri cercheranno si segnalano lo spagnolo Ricardo Me- alla Sinagoga Norsa-Torrazzo in via Govi dove, presenti gli autori, sarà presentato il libro con Paola Caridi di fare un primo bi- néndez Salmón, lo svizzero Martin C’era una volta il Ghetto - Storia, immagini e guida di Mantova ebraica di Emanuele Colorni lancio degli avvenimenti per cercare Suter, l’inglese Robert Harris e lo sve- e Mauro Patuzzi, editore Di Pellegrini. La partecipazione alla passeggiata guidata è una di capire la reale portata di questi av- dese Jonas Jonasson, protagonista del preziosa occasione di conoscenza in programma nel weekend successivo alla Giornata Europea venimenti. Di diversa attualità gli in- caso editoriale dell’anno con il suo Il della Cultura Ebraica. contri dedicati a due eventi che, cam- centenario che saltò dalla finestra e biando in modo traumatico e improv- scomparve. viso il volto di una città e la pelle di Negli Stati Uniti la scelta di Festiva- trice e giornalista di origini australiane scoperta degli autori emergenti, la ri- dei più grandi libri della letteratura una regione, hanno mutato negli ul- letteratura cade una volta di più su due volte vincitrice del premio Pulit- proposta di classici o di scrittori di- compiuto da Alain Finkielkraut e altre timi anni la percezione del mondo e autori giovani e stilisticamente inno- zer. Molti anche gli autori di gialli. menticati ma di grande valore lette- letture. L’Italia non poteva certo re- il destino di gran parte dell’umanità: vativi. È il caso della ventiseienne Téa Tra le presenze americane di spicco, rario. Nel programma 2011 spicca stare esclusa da uno sguardo critico. William Langewiesche e Lucio Ca- Obreht, nata nella ex-Jugoslavia e fre- Don Winslow, vero gigante del poli- l’omaggio a Virginia Woolf tenuto Oltre alla presenza di Gian Antonio racciolo saranno protagonisti di un sca vincitrice dell’Orange Prize o di ziesco insieme a Robert Ellory, M.C. dalla nipote Angelica Garnett e da Stella, che porterà la sua denuncia incontro dedicato all’11 settembre - Salvatore Scibona, inserito dal New Beaton e molti altri. Ginevra Bompiani a cui si accompa- sullo scempio del nostro patrimonio nel decennale della strage. Francesco Yorker tra i migliori venti autori under Fra i narratori italiani vi saranno in- gnano la lezione su ambientale e ar- Cataluccio rifletterà invece, a quindici 40. Non meno interessanti Helen vece Simonetta Agnello-Hornby, Giu- Walter Benjamin di tistico, due nar- anni dalla tragica notte del reattore, Humphreys, poetessa e narratrice ca- seppina Torregrossa, Margaret Maz- Alessandro Baricco, ratori italiani su ciò che Chernobyl ha significato nadese, e Geraldine Brooks, la scrit- zantini ed Erri De Luca. Insieme alla il percorso tra alcuni Mauro Minervi- per il mondo.

Angel Wagenstein Eyal Weizman Meir Wieseltier Nato a Plovdiv, in Bulgaria, è scrittore e Architetto israeliano, saggista è Nato nel 1941 a Mosca e trasferitosi in ha lavorato per il cinema come sceneg- direttore del Centre for Research Israele da ragazzino, è considerato uno giatore. Ha trascorso gran parte della Architecture del Goldsmiths Col- dei più rappresentativi poeti israeliani e, giovinezza in lege di Londra e ha lavorato con nel 2000, ha rice- Francia dove la diverse ong per i diritti umani in vuto l’Israel Prize sua famiglia, se- Israele e Palestina. Nel 2009 ha for Literature, il fardita, era emi- fatto discutere il suo saggio Ar- premio più pre- grata per ragioni chitettura stigioso del suo politiche. In Italia dell’occupa- Paese. È docente acquista una zione dedi- all’università di certa notorietà cato agli Haifa ed ha tra- nel 2008 quando interventi ar- dotto in ebraico FOTO: FESTIVALETTERATURA FESTIVALETTERATURA FOTO: FOTO: FESTIVALETTERATURA FESTIVALETTERATURA FOTO: viene tradotto chitettonici e opere di poesia Shangai addio, in cui narra la vicenda alla gestione inglese, francese e russa, le opere teatrali delle migliaia di ebrei in fuga dalla Germa- dello spazio di Shakespeare e i romanzi di Virginia nia nazista che negli anni Quaranta trova- messi in atto Woolf, Charles Dickens e E.M.Forster. Le FOTO: FESTIVALETTERATURA FESTIVALETTERATURA FOTO: rono rifugio a Shangai. Tra gli altri suoi da Israele. In sue poesie sono state tradotte in arabo, libri tradotti in Italiano, Abramo l’ubria- Il male minore ha affrontato in- cinese, ceco, inglese, francese, tedesco,

cone e I cinque libri di Isacco Blumenfeld. vece il tema dell’etica della scelta. FESTIVALETTERATURA FOTO: giapponese e molte altre lingue.

www.moked.it pagine ebraiche n. 9 | settembre 2011 EDITORIALI / P27 OPINIONI A CONFRONTO Gli judíos dell’America latina e l’Unità d’Italia si sono verificati nella vita degli parte incompiuto. È un'infinita fu- nella diversità che si articola in una diversi significati. Non stupisce ú–– Sergio ebrei in America Latina nel corso cina di idee realizzate, un inesauri- grande quantità di processi politici, quindi che i molti autori che negli Della Pergola dei quarant'anni trascorsi fra la bile focolaio di progetti possibili, e istituzionali, migratorii, economici, ultimi quarant'anni hanno cercato Università guerra dei sei giorni nel 1967 e la fi- anche un enorme cimitero di possi- demografici, organizzativi, ideologi- di offrire un quadro panoramico de- Ebraica ne del primo decennio del XXI seco- bilità mancate. Da parte sua, l'espe- ci, religiosi, educativi, e letterari. A gli ebrei in America Latina abbiano di Gerusalemme lo. L'obiettivo è una disamina siste- rienza ebraica in America Latina è ognuno di questi diversi aspetti so- adottato diverse strategie di rappre- matica e coerente delle differenti di- altrettanto diversa e multiforme, e no dedicati diversi saggi atten- sentazione nei titoli delle loro mensioni di una compagine etno-re- dunque difficile da catturare opere. Questi dilemmi ligiosa-culturale ebraica distribuita con semplici approssima- si manifestano nel Pertenencia y alteridad: judíos non solo in tutti i paesi di un conti- zioni collettive. titolo stesso del no- en/de América Latina: Cuarenta nente vasto e complesso, ma proiet- Di sicuro hanno in- stro volume. años de cambios è un ambizioso vo- tata anche con importanti propaggi- fluito sul corso della Il titolo principale,

lume di 870 pagine pubblicato que- ni in altre parti del mondo. vita ebraica nelle gran- ALBERTINI GIORGIO Pertenencia y alte- st'anno dall'editrice Iberoamerica- Il concetto di America Latina non è di agglomerazioni urbane e perfi- ridad, intende, ap- na-Vervuert di Madrid, a cura di univoco o semplice da definire data no nei tentativi di un'agricoltura ti ai con- punto, trasmettere Haim Avni, Judit Bokser Liwerant, la grande vastità e varietà delle dif- ebraica autonoma, la grande varia- fronti con le comunità l'affascinante percezione di una Sergio Della Pergola, Margalit Be- ferenti regioni del continente e le bilità delle società circostanti e i ebraiche di altri paesi. condizione duale e contraddittoria jarano e Leonardo Senkman. Opera sue molteplici manifestazioni terri- tempi e i modi dei loro inserimenti La combinazione e giustapposizione che copre la gamma totale delle op- collettiva con una lunga introduzio- toriali, geopolitiche, sociali, etniche sulla scena internazionale. Ma ha delle due componenti – quella conti- zioni esistenti. A un estremo, una ne di inquadramento generale e con e culturali. L'America Latina, oltre anche contato la diversità interna nentale più ampia, e quella specifi- completa autonomia dell'esperienza la partecipazione di oltre trenta au- a costituire simultaneamente un ereditata da una lunga traiettoria camente concentrata sul particolare ebraica rispetto all'ambito societario tori, Pertenencia y alteridad (Ap- complesso di molte realtà, è anche storica e sociologica ebraica dentro e gruppo etno-religioso ebraico – può generale; all'estremo opposto, una partenenza e alterità) offre un'am- un'idea, un immaginario culturale, fuori il continente latinoamericano. di fatto esprimersi in numerose for- completa dipendenza da questo, fra pia panoramica dei mutamenti che un progetto dai colori brillanti – in Si tratta, dunque, di una diversità me, ognuna delle quali si carica di la ricerca ebraica di / segue a P30 Signore, facciamoci sentire Il senso dei diritti

dell’ebraismo in sé. A volte mante- ne. E tutto questo perché? Perché la Ma il malessere dell’Europa, oggi, ú–– Anna Segre niamo come tradizioni ebraiche co- tradizione della nostra città è di fare ú–– David Bidussa dopo il 22 luglio, non riguarda la si- insegnante Liceo stumi in realtà derivati dal mondo così. Altre volte, poi, ci si sforza di storico sociale curezza, riguarda la capacità, la vo- Alfieri di Torino circostante. Per esempio i matronei seguire un costume maschilista an- delle idee lontà e la determinazione a vivere in delle grandi sinagoghe post emanci- che a costo di andare contro l’Hala- società libere e democratiche. pazione sembrano disegnati da qual- khah: è il caso per esempio delle Dal 22 luglio mattina scorso, sono cuno che non immaginava che dav- donne che si ingegnano in tutti i tornate ineludibili le questioni ine- vero alle donne interessasse seguire modi per avere la berachah del padre renti l’ascesa e la forza di una de- Le donne ebree italiane sono abitua- la tefillah, e che di conseguenza ha attraverso le barriere divisorie dan- Jens Stoltenberg, Primo ministro stra radicale. Vuol dire che il pro- te a non essere trattate come gli uo- strutturato per loro uno spazio in do per scontato, chissà perché, che la norvegese, all’indomani della strage blema non è la sicurezza, ma l’ideo- mini: non possiamo partecipare alle cui potessero conversare piacevol- benedizione materna non abbia al- fatta da Anders Behring Breivik il logia della sicurezza. tefillot, spesso dobbiamo seguirle da mente gettando ogni tanto un’oc- trettanto valore. 22 luglio scorso, ha dichiarato so- Le scene di Utoya, ma insieme po- posizioni molto appartate e scomo- chiata sugli uomini di sotto. Di fat- Dunque, si potrebbe iniziare a cer- lennemente che la miglior vendetta tremmo aggiungere le molte scene de, la nostra presenza è irrilevante to l’Halakhah prevede che tra gli uo- care l’uguaglianza almeno in tutti è una maggior democrazia e che il di radicale xenofobia che qua e là perché non serviamo per il minian. mini e le donne ci sia una divisione, quei casi in cui non è l’Halakhah, 22 luglio non diventerà l’11 settem- hanno le piazze dell’Europa in que- La cosa curiosa è la rassegnazione ma non sta scritto da nessuna parte ma solo le usanze italiane, a imporre bre della “società aperta” norvegese. sto ultimo decennio – non dimenti- con cui tutto questo viene ac- discriminazioni che non do- Me lo auguro, ma non ci credo. chiamolo iniziato significativamente cettato, anche da donne libere vrebbero avere nessuna ragion Abbiamo un problema in Europa con l’ascesa politica di Jörg Haider - ed emancipate che non tolle- d’essere nella nostra società. che riguarda i sentimenti profondi sono figlie di quel malessere e testi- rerebbero mai discriminazioni Sarebbe già un buon inizio. che girano nel continente e che coz- moniano una storia lunga. In ogni di questo genere nella loro vi- Poi, però, ci sono quelle che zano frontalmente con ciò che di- caso non sono un episodio eccentri- ta lavorativa. Si sa che realmente stanno nell’Hala- chiariamo che sia l’identità europea co, né rappresentano una deviazione l’ebraismo ortodosso è così, khah, almeno come è stata in- (tolleranza, libertà, pluralità, demo- rispetto a una regola. l’ebraismo italiano è tradizio- terpretata finora. Non credo crazia) Quei sentimenti non girano Quelle scene dicono che sono in bili- nalmente ortodosso, quindi se che sia il caso di nascondersi nelle periferie o nelle aree depresse, co varie cose. Tra queste risulta vogliamo salvare le peculiari- dietro un dito: la maggior par- ma nelle società che per decenni ab- sempre più incerta e precaria la de- tà e l’unitarietà dell’ebraismo te delle discriminazioni a cui biamo associato al’immagine della finizione di una condizione cultura- italiano, a cui siamo affezio- siamo sottoposte ha effettiva- libertà. Società che nel corso del No- le fondata, si diceva negli anni No- nati, non possiamo che rasse- mente qualche fondamento ha- vecento si sono contraddistinte per vanta, sull’ipotesi della convivenza gnarci. Alcune cose non ci lakhico. Anche in questi casi, una pratica libertaria radicale e che e dell’intercultura, fortemente radi- danno forse neppure fastidio: però, ci possiamo chiedere se sono apparse agli occhi di molti co- cata sulla storia dei diritti, costruita non ci dispiace di non dover l’Halakhah sia proprio immu- me società “libere” (Svezia, Finlan- sulla memoria delle emancipazioni e indossare kippah o tefillin, così come che le donne debbano essere in posi- tabile, e cosa sta succedendo fuori dia, Norvegia, Danimarca, Paesi integrazioni delle minoranze, incen- siamo contente di non doverci fare zione lontana e subordinata; si po- dall’Italia. Scopriremo, così, che le Bassi) e realtà in cui è forte il ri- trata sull’idea di società aperta. la barba; e poi a volte, quando cerca- trebbe anche semplicemente dividere cose stanno cambiando, e a una ve- chiamo comunitario nazionalista Quello scenario è lentamente venu- no qualcuno per completare il mi- il bet ha keneset in due metà. Inve- locità che forse non avremmo credu- (per esempio l’Ungheria). Non sono to meno in questo decennio. Nel suo nian, ci capita di pensare: “Bene, ce, chissà perché, zitte zitte soppor- to possibile. Nel giro di pochi mesi realtà povere. Il motore di tutti que- venir meno, tuttavia, non ha solo ri- tanto io non servo, posso rimanere tiamo di festa in festa di arrampi- ho sentito parlare di letture femmi- sti movimenti non è la povertà, è la stretto le maglie di una società lar- qui a chiacchierare”. In fondo, però, carci per gradinate scomodissime nili della Meghillat Ester, e già mi delusione da attesa. ga, ha anche dato spazio, legittimi- sentiamo un po’ di amarezza; e mol- (soprattutto a Kippur dopo ventitre sembrava un fatto straordinario; poi Dentro a questa condizione si collo- tà, legittimazione e potenzialità di te donne semplicemente si allonta- o ventiquattro ore di digiuno), vede- ho sentito parlare di minianim al cherà la riflessione pubblica sul de- ascolto all’insorgenza di nuovi mo- nano dalla vita ebraica. re poco, sentire ancora meno, a volte femminile con lettura della Torah, e cennale dell’11 settembre. Molti in- vimenti politici per i quali identità Non sempre la responsabilità è non avere neppure libri a disposizio- mi sembra ancora / segue a P30sisteranno sul tema della sicurezza. europea non significa / segue a P30

www.moked.it / P28 EDITORIALI n. 9 | settembre 2011 pagine ebraiche [email protected] - www.moked.it ú– LETTERE EDITORIALI &COMMENTI L’annunciata presenza di Moni Ovadia alle manifestazioni organizzate a Siena in occasione della Giornata Europea della Cultura Ebraica è destinata a fare molto discutere. L’attore Il dovere del confronto ha più volte assunto posizioni estreme e scarsamente responsabili su Israele e i palestinesi. A che titolo la sua presenza potrà contribuire all’obiettivo della Giornata, che è comunicare L'ebraismo italiano vive un momento di grave difficoltà, lo dimostra, all’opinione pubblica la realtà dell’ebraismo italiano? inequivocabilmente, il calo degli iscritti nelle varie Comunità, trend Sebastiano Pavi, Bologna che non sembra avere flessioni. Per tanti, troppi motivi, facilmente individuabili. Nonostante ciò, troviamo il modo di innalzare barriere tra le varie co) al talk sull’umorismo ebraico al bando” del pensiero che non ci pia- ú anime ebraiche che ci porteranno, in un futuro nemmeno troppo lon- –– David Parenzo “Da Abramo al Web… l’umorismo ce. I roghi dei libri e delle idee lascia- tano, a considerarci nemici l’uno dell’altro, irreversibilmente, altro giornalista ebraico di ieri e di oggi”. In molti mi moli fare a chi, ieri e oggi, ha tentato che fratelli! hanno criticato per aver osato invita- e tenta di distruggere il nostro popo- Recenti episodi hanno portato a contrapporsi due modi diversi di in- re Moni alla Giornata del 4 settem- lo. Mi fa orrore pensare che qualcuno tendere l’ebraismo e la propria identità ebraica. bre. Colgo quindi questa occasione possa dire “tu non sei un mio fratel- La critica ad Israele e chi Israele lo difende senza condizioni. Chi che mi dà il direttore di Pagine lo, tu non puoi parlare!”. Per questo ritiene che determinate situazioni vadano dette e spiegate e chi con- Ebraiche per spiegarvi le mie ragioni. mi è tornata alla mente una storiella sidera un tradimento il solo fatto di parlarne. “Oportet ut scandala eveniant”. Let- La Giornata della Cultura Ebraica è dal titolo Chi è ebreo?, tratta dal libo Non voglio entrare nel merito, di chi, secondo me, abbia ragione o teralmente: è opportuno che gli scan- l’unico appuntamento aperto al mon- di Vogelmann. torto, o stabilire quale sia la via giusta, ma affidare ad un Giudice, dali avvengano. Questa massima la- do esterno di una certa rilevanza. È Pechino. Un turista americano, sfo- piuttosto che ad un tribunale rabbinico, le sorti di un dibattito interno, tina credo sintetizzi bene ciò che è l’occasione per noi di aprire i nostri gliando la sua agendina, si accorge lo considero di una gravità assoluta. accaduto nelle ultime settimane. A monumenti e tesori ai concittadini, che è il giorno di Kippur. Senza spe- Quasi come se il parlare tra ebrei vada affidato a un avvocato. volte, per scatenare una giusta rea- di far conoscere l’immenso patrimo- rarci troppo, chiede al portiere d’al- Questo è il solco invalicabile, questo è il rischio concreto di una zione o per far emergere un proble- nio artistico culturale presente in bergo: ”Scusi, c’è una sinagoga a Pe- frattura insanabile tra le due, principali, anime dell’ebraismo italiano. ma, è necessario un evento scandalo- Italia. L’obbiettivo è chiaro: diffonde- chino?”. Non vedo lontano il giorno in cui i contendenti si considereranno so. re la cultura ebraica e far capire “Celto signole. Plima a destla e se- “nemici”, con tutte le conseguenze del caso. Nel caso di specie, la presenza del- quanto sia un patrimonio di tutto il conda a sinistla”. Il mio invito è a tornare ad un sano confronto di idee e di vedute, l’attore e regista Moni Ovadia il 4 Paese. Che c’entra Israele e la sua po- Il turista si reca quindi in sinagoga, come già accaduto in passato, con l'obiettivo che tutto rientri nella settembre a Siena alla Giornata Eu- litica? Che c’entra la Giornata della che è piena di gente che prega. Poco discussione interna. Affidarsi a giudici ed avvocati, che nulla conoscono ropea della Cultura Ebraica, ha inne- Cultura con le personali posizioni dopo un cinese gli si avvicina e gli delle diatribe interne tra ebrei, mi sembra elemento di divisione e in scato un dibattito forte e a tratti pro- dell’attore Ovadia? Nulla, assoluta- chiede: “Scusi, lei è EBLEO?”. questo particolare momento, abbiamo bisogno, soprattutto, di tran- vinciale. Moni - apprezzabilissimo mente nulla. Il mio obbiettivo era ed “Si”. quillità. divulgatore della cultura ebraica - ha è fare a Siena il tutto esaurito, porta- “Stlano, non sembra ebleo” in diverse occasioni espresso idee su re le persone per un paio d’ore a ride- Questo piccolo scandalo creato nella Vittorio Pavoncello Israele e sulla causa palestinese di- re e a riflettere sull’umorismo ebrai- vivace Comunità ebraica di Siena / Consigliere dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane stanti anni luce da me e da molti di co, per questo - mi sono detto - chi Firenze (che ringrazio per la libertà voi. Ciò nonostante l’ho sempre con- meglio di Moni e degli altri ospiti, creativa e la fiducia che mi hanno siderato un amico, un fratello e una può interpretare questa situazione? concesso) ci serva da lezione. Apria- persona in grado di raccontare Tutto qua. Non commettiamo l’erro- mo le nostre sinagoghe, mostriamo i l’ebraismo all’esterno in modo effica- re di fare ciò che i nostri cugini fan- nostri libri, cerchiamo di essere sen- ce e utile per tutti noi. Per questo ho no abitualmente, cioè la Fatwa. Non sibili alla diversità. Siamo figli del deciso di invitarlo assieme ad altri appartengono alla nostra cultura nostro tempo e probabilmente mu- ospiti, come l’editore della mitica l’ostracismo e l’emarginazione: noi tuiamo dal contesto in cui viviamo

Pagine Ebraiche – il giornale dell’ebraismo italiano Giuntina Daniel Vogelmann (autore siamo il popolo del libro, quello che si pregi e difetti. In questa polemica ab- Pubblicazione mensile di attualità e cultura dell’Unione delle Comunità ebraiche Italiane di Le mie migliori barzellette ebrai- accapiglia, litiga, discute per secoli biamo mostrato di essere terribilmen- Registrazione al Tribunale di Roma numero 218/2009 – Codice ISSN 2037-1543 che), a Klaus Davi (massmediologo) sull’interpretazione di una norma, te italiani e quindi: “Oportet ut e a Massimo Caviglia (autore satiri- non siamo certo quelli della “messa scandala eveniant”, appunto! Direttore editoriale: Renzo Gattegna Direttore responsabile: Guido Vitale

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Lungotevere Sanzio 9 - Roma 00153 “Pagine Ebraiche” aderisce al progetto del Portale dell’ebraismo ita- telefono +39 06 45542210 - fax +39 06 5899569 liano www.moked.it e del notiziario quotidiano online “l’Unione in- [email protected] - www.paginebraiche.it forma”. Il sito della testata è integrato nella rete del Portale. L’impegno di Jcall per Israele ABBONAMENTI E PREZZO DI COPERTINA

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[email protected] Pieroni distribuzione - viale Vittorio Veneto 28 Milano 20124 democratico, che agiscono sia nel Molti presenti, una pluralità di opi- www.moked.it/paginebraiche/marketing telefono: +39 02 632461 - fax +39 02 63246232 mondo ebraico sia in quello politico- nioni, un acuto sentimento di ango- [email protected] - www.pieronitalia.it Jcall, il movimento ebraico europeo parlamentare dei propri paesi e della scia per Israele, paralizzato dall’im- PROGETTO GRAFICO E LAYOUT STAMPA costituitosi in virtù di un appello in Ue in favore di una soluzione nego- mobilismo di un governo, dominato

SGE Giandomenico Pozzi NUOVA SEBE S.p.A. - Stabilimento di Via Brescia n. 22 favore del negoziato di pace fra ziata che ponga fine all’occupazione, dai partiti di destra, soggetto al po- www.sgegrafica.it 20063 Cernusco sul Naviglio (MI) Israele e i palestinesi basato sul fermi la follia degli insediamenti, di- tere di pressione dei coloni, incapace QUESTO NUMERO È STATO REALIZZATO GRAZIE AL CONTRIBUTO DI principio di “due Stati per due po- vida la terra contesa fra i due popo- di un’iniziativa autonoma che vada poli (www.jcall.eu), ha compiuto un li, con confini concordati e in rap- al di là del compunto e colpevole ri- David Bidussa, Michael Calimani, Elio Carmi, Bruno Chiesa, Mario Colombo, Micol Debash, Claudia De Benedetti, Miriam Della Pergola, Sergio Della Pergola, Rav Gianfranco Di Segni, Manuel Disegni, Lucilla Efrati, anno di vita. Con il sostegno di 8 porti di buon vicinato. getto delle proposte di Obama, del- Sira Fatucci, Cinzia Leone, Aviram Levy, Rav Adolfo Locci, Elena Loewenthal, Francesca Matalon, Valerio Mieli, mila firmatari, sezioni attive in A un anno dalla nascita, Jcall ha te- l’offerta di pace della Lega araba, Maria Mayer Modena, Anna Momigliano, Giorgio Mortara, Sergio Parussa, David Parenzo, Vittorio Pavoncello, Alfredo Mordechai Rabello, Reuven Ravenna, Daniel Reichel, Annie Sacerdoti, Susanna Scafuri, Alessandro Francia, Svizzera, Germania, Olan- nuto un incontro a Parigi in giu- delle stesse aperture dell’Anp rive- Schwed, Anna Segre, Adam Smulevich, Rav Alberto Moshe Somekh, Federico Steinhaus, Rossella Tercatin, da, Italia, Belgio, rapporti stretti gno, con sessioni dedicate alle im- late qualche mese fa dai Palestine Ada Treves, Claudio Vercelli, Ugo Volli. con Jstreet e Yahad – movimenti af- plicazioni per Israele e Palestina dei Papers e ribadite di recente da Abu I disegni che accompagnano le pagine degli editoriali sono di Giorgio Albertini. La vignetta in pagina 5 è di Antonio Scricco. fini negli Stati Uniti e in Gran Bre- rivolgimenti in atto nel mondo ara- Mazen. Immobilismo che anche Shi- tagna – ha saputo aggregare indivi- bo, alla reazione della società civile mon Peres ha deplorato prefiguran- “PAGINE EBRAICHE” É STAMPATO SU CARTA PRODOTTA CON IL 100 % DI CARTA DA MACERO SENZA USO DI CLORO E DI IMBIANCANTI OTTICI. QUESTO TIPO DI CARTA È STATA FREGIATA CON IL MARCHIO “ECOLABEL”, CHE L’ UNIONE EUROPEA RILASCIA AI PRODOTTI “AMICI DELL’AMBIENTE”, dui e gruppi disillusi dalle istituzio- israeliana all’occupazione, al perico- do un futuro di Israele “binaziona- PERCHÈ REALIZZATA CON BASSO CONSUMO ENERGETICO E CON MINIMO INQUINAMENTO DI ARIA E ACQUA. IL MINISTERO DELL’AMBIENTE TEDESCO HA CONFERITO IL MARCHIO “DER BLAUE ENGEL” PER L’ALTO LIVELLO DI ECOSOSTENIBILITÀ, PROTEZIONE DELL’AMBIENTE E STANDARD DI SICUREZZA. ni ufficiali dell’ebraismo europeo nel lo della delegitimazione di Israele – le” e di fine del sionismo. Immobili-

www.moked.it pagine ebraiche n. 9 | settembre 2011 EDITORIALI / P29 Ebrei o no. Chi è che decide? Brand, web e valori

ligione". Per quale motivo? Secondo non riguarda i suoi discendenti che idea. La reputazione di un bicchiere ú–– ú–– Elio Carmi Alfredo il ministero la bisnonna di Jehudit siano rimasti ebrei. d’acqua può sparire in poco tempo o Mordechai vicepresidente si sarebbe convertita al cristianesi- La signora Weizman si è rivolta al- crescere con una rapidità fino a po- Rabello Comunità mo nel 1937 in Ungheria, ragion l'organizzazione dei rabbini Zohar chi anni fa impensabile. La brand, giurista, ebraica Casale per cui neppure Jehudit ed i suoi fi- ove un gruppo di rabbini e giudici quale portatrice di valori (veri) avrà Università Eb. Monferrato gli potrebbero essere considerati di tribunali rabbinici hanno esami- modo di diffondere la sua notorietà di Gerusalemme ebrei: viene loro rifiutato lo status di nato i documenti arrivando alla con tecniche di comunicazione “vi- olim e gli si riconosce lo status di conclusione che la signora è certa- rale”: se il virus (la parola) che di- A chi spetta riconoscere l'ebraicità residenti provvisori in base al ma- mente ebrea; dopo di che la docu- / segue da P01 web e la brand, si vulgherà verrà ritenuta vera, la rete di una persona? Siamo abituati a trimonio. Cosa chiede il zelante mi- mentazione è stata sottoposta al comportino con la correttezza e il ri- premierà la brand e i prodotti ad es- leggere sulle difficoltà che debbono nistero? Una conversione, che non controllo del Tribunale rabbinico di spetto necessario, verso il pubblico a sa associati; se dice cose non vere, la superare i candidati al ghiur (con- viene richiesta invece (e giustamen- Tiberiade che, all'unanimità, ha cui reciprocamente si riferiscono. La verità verrà velocemente a galla. versione all'ebraismo) da parte di te) dal Rabbinato. confermato la piena ebraicità della reputazione darà la misura del risul- Quanto fin qui sintetizzato vale non varie autorità rabbiniche: il settima- Dal punto di vista ebraico, la Hala- signora Weizmann. tato positivo o negativo, che crescerà solo per le brand di prodotti o servi- nale Hashabbat Zohar (n. 357) ci khah comunemente accettata stabili- La cosa non è stata sufficiente per il o decrescerà in relazione alla credibi- zi, ma anche per i partiti, gli enti, le informa però che in Israele abbiamo sce che la conversione della bisnon- zelante impiegato del ministero de- lità che web e brand avranno saputo attività in genere; e vale anche e più di un caso in cui il Rabbinato na non ha effetto sui suoi discen- gli Interni, che ha nuovamente ne- costruire e conservare nel tempo. molto per i soggetti singoli, per le centrale riconosce l'ebraicità di una denti, e ciò in base al principio: "un gato l'ebraicità della suddetta signo- Ogni brand è significativa quando persone. La brand e la rete costrui- persona, ma questo o quell'impiega- ebreo, anche se ha peccato, rimane ra, rifiutandosi di registrarla come nell’immaginario di chi la acquista, scono o abbattono la reputazione di to del ministero ebreo”. ebrea senza una conversione. Vi è di la usa, l’ammira, la applica, essa as- ogni soggetto e gli esempi sono tan- degli Interni si ri- Ed è stato proprio in ba- più: in America vivono due fratelli sume un “valore” importante. ti. Dominique Strauss-Kahn, Lucia- fiuta di prendere se a questo principio – della Weizmann, che si stanno pre- Quando chi la sceglie lo fa perché no Moggi, Filippo Penati, e molti al- in considerazione la cui applicazione ri- parando a fare l’aliyah, uno dei due “crede” in quella brand. Un bicchie- tri sono personal brand e la loro re- tale riconoscimen- chiede naturalmente un è ortodosso e sta per ricevere il titolo re d’acqua è H2O, ma se su quel bic- putazione è entrata in gioco imme- to. approfondimento parti- di rabbino: anche qui vari rabbini chiere c’è Fiuggi, diatamente nelle

Prendiamo il caso ALBERTINI GIORGIO colare – che la Consulta riconoscono la loro piena ebraicità, chi la beve crede mille finestre della signora Je- rabbinica italiana ha po- ma non così il ministero degli Inter- (a scatola chiusa) che la rete ha a hudit Weizmann, tuto pubblicare, subito ni israeliano. che ci sia “più” di disposizione. 32 anni, abitante dopo la fine della secon- Purtroppo questo non è l'unico ca- un po’ d’acqua, e Entrano in gio- a Kfar Tavor in da guerra mondiale, la so. La Commissione rabbinica del- pensa di ricevere co tutti i valori Galilea con il ma- sua decisione sul ritor- l'organizzazione Zohar ha quindi da questo “più” i che una brand rito e i suoi tre figli. È cresciuta in no alla comunità israelitica di que- presentato recentemente al governo benefici che lui, porta nel suo una famiglia ebraica tradizionalista gli ebrei che si erano convertiti du- una proposta di legge, che è stata come consumato- nome. Che sia in Ungheria e lì ha conosciuto suo rante la guerra e si erano poi penti- approvata dalla Commissione dei re si aspetta. Se una product marito, israeliano. I due si sono spo- ti. Ministri per la legislazione. dopo un po’ di brand, ad esem- sati una decina di anni fa in Israele, La cosa è meno semplice per il dirit- La proposta stabilisce che solo un bicchieri i benefici pio Nutella, o con matrimonio ebraico celebrato re- to israeliano: infatti la legge del ri- tribunale civile o uno rabbinico non arrivano, chi una corporale o golarmente dal Rabbinato, dopo che torno è stata interpretata dalla Cor- hanno la competenza di mutare lo ha bevuto non la beve più, né l’ac- place brand, ad esempio Israele, o la Weizmann aveva presentato tutti te suprema israeliana nel senso che status di ebraicità di una persona. qua nè la “storia” del beneficio. E la una personal brand, ad esempio il i documenti necessari per dimostra- non hanno diritto automatico ad es- Si spera così di poter risolvere il brand in questione perde immediata- presidente Napolitano. Ciò che darà re la propria ebraicità. Dopo un cer- sere riconosciuti come olim quegli problema, facendo riconoscere dallo mente in credibilità e in reputazio- continuità è la coerenza con i valori, to periodo trascorso in America la ebrei che si siano convertiti a un'al- Stato di Israele come ebreo chi è ri- ne. quelli che vengono portati dalla famiglia decide di venire a vivere in tra religione e tale sentenza (piena- conosciuto come tale da un tribuna- Il web è e sarà sempre più, l’amplifi- brand; e saranno valori tangibili Israele, ma qui il ministero degli In- mente giustificata) è stata la base le rabbinico israeliano; tale proposta catore di questi avvenimenti. I social (gusto, servizio, materia) o intangi- terni si rifiuta di riconoscere l'ebrai- per una riforma della stessa legge di legge gode dell'appoggio di parla- network ne sono gli strumenti. La bili (costanza, serietà, intelligenza). cità della donna. Lei e i suoi figli del ritorno. Tale mutamento ha però mentari di diversi partiti, religiosi e gente dice la sua in rete e la gente Se la rete ne darà conferma, la brand vengono dunque definiti "senza re- valore solo per chi si sia convertito, non. ascolta, dialoga e si fa la propria ne uscirà sempre rinforzata. Il mondo ebraico ha avuto a vedere da sempre con i propri valori, e con la necessità di definirli, per ricordare smo, difesa dello status quo tanto zione, pericolosamente autodistrut- contro i loro reggitori autoritari. Bauer, Gila Almagor, e numerosi ex e rimarcare i valori stessi, con “se- più gravi nell’imminenza della pos- tivo. Protesta finora limitata e non vio- generali o alti ufficiali dell’esercito. gni” riconoscibili. Dall’arcobaleno sibile dichiarazione di indipendenza Cosa propone quindi Jcall ai Parla- lenta, ma che potrebbe degenerare se Non sembra a noi. Una risoluzione di Noè al patto di Abramo, dai Che- della Palestina, di un suo riconosci- menti e governi della Ue perché agi- nulla cambiasse sul terreno e esten- del Consiglio di sicurezza dell’Onu rubini dell’Arca, alle mani dei Sa- mento da parte delle Nazioni Unite scano di concerto con gli Stati Uniti dersi contro l’Israele occupante con che riconoscesse lo Stato di Palesti- cerdoti. I segni sono la rappresenta- e dell’acuirsi dell’isolamento diplo- per riavviare il negoziato e scongiu- il pericolo di un riaccendersi dell’in- na, sulla base dei confini di prima zione dei valori etici che continuia- matico di Israele. Immobilismo do- rare il pericolo di ulteriori violenze? tifada. Ma se il negoziato non avan- del 1967 con scambio di territori e mo costantemente a confermare nel- vuto anche a un sistema politico La prima opzione è quella ribadita za, l’alternativa sarà quella di conti- garanzie di sicurezza per Israele sa- le nostre azioni. Le brand sono rap- frammentato in partiti e fragili coa- da Obama nei suoi recenti interven- nuare nel processo iniziato dal pre- rebbe come il riaffermare la risolu- presentate da "segni". La domanda lizioni, ma tollerato dall’opinione ti: giungere a un accordo per uno mier Fayad di costruire dal basso le zione 181 del 29 novembre 1947 che che mi pongo è: se l’ebraismo italia- pubblica del paese. Stato palestinese, accanto a Israele, istituzioni di un embrione di Stato, spartì la Palestina del mandato bri- no fosse pensato come una brand, Essa sostiene la soluzione di “due entro i confini di prima del 1967, garantirne il progresso economico e tannico in due Stati, l’uno arabo- possiamo dire che i segni che stiamo Stati per due popoli” e del ritiro dai prevedendo uno scambio di territori civile, ottenerne il riconoscimento palestinese, l’altro ebraico. Risolu- emettendo sono coerenti e conferma- territori, ma – tranne che per l’im- che consenta a Israele di incorporare da parte delle Nazioni unite... zione da cui scaturì la dichiarazione no la reputazione che riteniamo di pegno di ong attive nella difesa dei gli insediamenti più prossimi alla Sarebbe un esito siffatto un disastro di indipendenza di Israele del mag- avere? Possiamo fare di meglio e di diritti umani e di gruppi che milita- Linea verde, mentre gli altri saran- per Israele come tuoneggia Neta- gio 1948 e su cui si fonda la sua le- più? Come ci dobbiamo porre in re- no a fianco dei palestinesi nelle pro- no sgomberati, e misure di sicurezza nyahu? Non sembra così agli israe- gittimità internazionale. lazione all’esposizione mediatica che teste contro il muro, gli insediamen- da attuarsi via via che l’esercito liani che hanno promosso un appello Una risoluzione del genere votata la rete porta in sé? Come comuni- ti e le usurpazioni di case a Gerusa- israeliano si ritirerà dalla Cisgiorda- per “appoggiare il riconoscimento di oggi dalla comunità delle nazioni, chiamo la difficoltà di "sintetizzare" lemme est – appare rassegnata al- nia. uno Stato democratico di Palestina inclusi i paesi arabi, sarebbe anche il modernità a tradizione? l’inazione, per passività fatalista o La stessa Anp ambisce a questo ri- come condizione per porre fine al riconoscimento quindi di Israele co- L’occasione della Giornata Europea nella convinzione che il conflitto sia sultato e cerca di imporlo a Hamas conflitto e negoziare i futuri confini me Stato ebraico con confini legitti- della Cultura Ebraica, è propizia per irrisolvibile, la pace non sia davvero dopo le intese per un eventuale go- sulla base delle frontiere del 1967. Il mi. Poi resterebbe ovviamente il ne- capire di più sull’uso della rete e su possibile, i palestinesi accettino una verno unitario e sotto la spinta delle riconoscimento è essenziale per goziato arduo fra i due Stati sui come questo modello di diffusione condizione di soggezione per l’eter- rivolte nei paesi arabi che da un lato l’esistenza stessa di Israele …”. Tra confini definitivi, il futuro degli in- della conoscenza, moltiplichi i van- nità. Un meccanismo di “negazio- indeboliscono Hamas e dall’altro loro, Eli Barnavi, Avraham Burg, sediamenti, lo status dei rifugiati e taggi e i rischi che i nuovi “media” ne” e di illusione collettiva della na- spingono i palestinesi alla protesta Amos Oz, Zeev Sternhell, Yehuda di Gerusalemme. ci obbligano a considerare.

www.moked.it / P30 EDITORIALI n. 9 | settembre 2011 pagine ebraiche

SEGRE da P27 / BIDUSSA da P27 / ti percepiti, promossi e posti nel- più straordinario; recentemente ho società aperta. Al contrario: signifi- l’agenda politica prima dei governi sentito parlare di funzioni miste con ca rivendicazione di una frontiera e, nazionali europei, poi della Ue nel uomini e donne divisi ma officianti soprattutto, una domanda potente percorso di costruzione dell’Europa, di ambo i sessi. Tutto questo, s’in- di radici. come difesa delle minoranze e dun- tende, in comunità ortodosse. Già Questo scenario e le sue possibili de- que in nome di una società più aper- alcuni anni fa avevo letto con gioia rive riguardano le realtà ebraiche in ta e (per quanto a molti non piaccia sul Jerusalem Report dell’”ordina- Europa oppure no? Io penso che le questo termine) multiculturale, e zione” di una donna, Haviva Ner riguardi e le coinvolga. forse, auspicabilmente, intercultura- David, come rabbino ortodosso, e mi Ciò che chiama in causa questa si- le, ora quella visione è fortemente in risulta che non sia stata l’unica. tuazione non è già l’idea di mino- crisi. In Italia, dove ci siamo sempre cul- ranza, ma la percezione che le mag- Ne discende che siamo di fronte a lati nell’idea di avere un ebraismo gioranze hanno della realtà e di ciò un bivio: o assumere una visione aperto, di queste novità si parla an- che a loro giudizio si mette in gioco universalistica dei diritti – e dun- cora pochissimo. Abbiamo però i se si ampliano le norme che tutelano que i diritti che chiedo per me, li gruppi di studio femminili, che sono o garantiscono le minoranze o le dif- chiedo non per riparare a un torto o utili perché le donne tra loro riesco- ferenze. per sanare una precedente violazio- no ad aprirsi di più, e anche a getta- È, per esempio, il paradigma cultu- ne, ma perché designano e indivi- re sui testi uno sguardo diverso, in rale che si è messo in moto implici- duano una diversa pratica di libertà parte nuovo. Questo fa sorgere un tamente alla fine di luglio quando il per tutti – oppure una visione per- dubbio: è giusto rivendicare a tutti i Parlamento italiano ha respinto a sonalizzata, specifica, che ha il com- costi pratiche finora tipicamente maggioranza una legge che sanzio- pito di tutelare, garantire, ma anche maschili o non dovremmo piuttosto nasse il reato di omofobia. ALBERTINI GIORGIO di distinguere. coltivare la nostra specificità, così Perché ciò è avvenuto? In sé non Se si opta per la prima ipotesi quel come ci riuniamo per studiare tra di per una insensibilità sulle minoran- principio per cui s’inizia a una cam- in minoranza. passaggio non è neutro e significa noi? È un problema tipico del fem- ze. Provo a fare un esempio: nessu- pagna a favore del panda; o si proi- Se è così che è andata a fine luglio, e che chiedere oggi una legge contro minismo, che abbiamo dibattuto re- no oggi metterebbe in discussione la bisce la caccia alla volpe, almeno in a me sembra che sia andata così, l’omofobia, e dichiarare che essa sia centemente in un incontro del bet legge Mancino del 1993 che stabili- un certo periodo). quella decisione proietta un’ombra l’indicatore di un grado più alto di midrash delle donne di Torino; pre- sce il reato d’istigazione al razzismo La questione dell’omofobia invece lunghissima sul piano dei diritti difesa del diritto, aspetto su cui per- valeva l’idea che l’uguaglianza non e all’antisemitismo. Perché? Non crea problema, evidentemente, per- delle garanzie e delle tutele in Italia. sonalmente concordo, chiude si rivendica scimmiottando gli uo- credo né per una convinzione ideo- ché la decisione non è mossa dal di- Non solo. Indica che è cambiato ra- un’epoca e ne apre irrimediabilmen- mini, e in effetti nessuna di noi ha logica, né perché chi è al potere in ritto violato cui bisogna riparare o dicalmente qualcosa in questo tem- te un’altra: chiude l’epoca del per- dichiarato di sentire un bisogno im- Italia subisce il ricatto di una lobby, garantire, ma dalla convinzione che po, forse in silenzio, ma non senza corso di reingresso nella società eu- pellente di indossare i tefillin. Se- bensì perché quella legge tende a tutelando quel diritto, si legittima conseguenze. ropea per il ristabilimento delle pari condo me, però, il discorso cambia proteggere soggetti e culture che si uno stile di vita che rischia (per al- Ciò che è cambiato è il paradigma opportunità e apre un diverso fron- per quanto riguarda il minian, l’an- presumono “di nicchia” e dunque cuni è certo) di ledere e di soppian- culturale del nostro tempo e com- te, non meno problematico del pre- data a Sefer o la lettura della Torah, che non minacceranno la maggio- tare lo stile di vita, i criteri etici, la plessivamente quello inaugurato cedente, in cui si tratta di costruire perché sono momenti di pubblico ri- ranza. Meglio: non toccheranno le morale della maggioranza. In altre dalla coscienza pubblica dello ster- una cittadinanza per domani e dove conoscimento dell’appartenenza alla opinioni e le convinzioni di chi è parole, in questo caso non si tutela minio proprio del secondo dopo- ognuno ha qualcosa da prendere e comunità: se non conti nel minian e maggioranza nel Paese. qualcuno perché si è convinti che la guerra. Se a partire dal 1945 – an- qualcosa da cedere, e soprattutto do- non puoi andare a Sefer, significa In breve si tutela una minoranza decisione contraria sia autolesioni- che se sostanzialmente a partire da- ve non ci sono torti o questioni da che pubblicamente non esisti; puoi che nel giudizio politico è destinata sta e alla fine l’esito sia la trasfor- gli anni ’60 – i diritti di minoranza riparare in nome del diritto alla dif- avere una vita ebraica privata, a rimanere minoranza (è lo stesso mazione dell’attuale maggioranza e di tutela delle minoranze sono sta- ferenza. nell’ambito della famiglia, ma non di fronte all’intera comunità. Il Bar Mitzvah per i ragazzi è l’inizio di DELLA PERGOLA da P27 / canos judíos. Ognuna di queste so- Allo stesso tempo, è una didascalia l'enunciazione teorica, ma il cui ri- questo pubblico riconoscimento, con luzioni in effetto segnala e presup- che consente di non perdere contatto sultato non può essere onestamente il Bat Mitzvah le ragazze vedono legittimità, di uguaglianza e di di- pone un taglio differente del nostro con coloro che hanno abbandonato aggiudicato a priori. È necessario sanzionata la loro esclusione. Rasse- versità; fra i percorsi di vita di citta- tema, e offre attraverso le sottili sfu- fisicamente quei luoghi ma possono invece esaminare ed elaborare gnarsi a tutto questo sarebbe come dini ebrei integrati all'interno delle mature semantiche una valutazione ancora sentirvisi legati sentimental- un'enorme massa di materiali empi- se nel secolo scorso ci fossimo rasse- diverse società nazionali latinoame- non neutra delle multiple dimensio- mente – che siano ricollocati in mo- rici prima di poter definire quali sia- gnate a non avere il diritto di voto ricane, e la partecipazione alla vita ni simboliche e valenze operative do soddisfacente da qualche altra no le ascrizioni prescelte per se stes- perché la politica fatta dagli uomini associativa di istituzioni comunita- con le quali ci si vuole confrontare. parte, o che continuino ad alimenta- se dalle comunità ebraiche, e con- non ci piaceva. Diventare rabbino, rie ebraiche separatiste; fra un'iden- Judíos en América Latina demarca re sentimenti di nostalgia e di esilio. frontarle con quelle – magari diver- poi, significa avere la possibilità di tità socioculturale degli ebrei in pie- uno spazio geografico necessaria- È precisamente la natura di questa se – prescelte delle società latinoa- decidere, e secondo me finché a deci- na sincronia con l'ethos nazionale mente limitato entro il quale si svol- reciproca relazione identitaria di un mericane circostanti. dere sono solo gli uomini è impossi- di ciascun paese, e modelli di identi- ge una determinata narrativa. Indi- gruppo col suo ambiente geografico- Sembreranno forse questioni di lana bile parlare di uguaglianza. tà e di creatività specifici il cui cen- ca un collettivo preciso e non prende nazionale-regionale che costituisce caprina, ma bisogna essere ben con- Perché in Italia siamo più rassegna- tro simbolico e intellettuale sta al- necessariamente posizione rispetto uno dei principali sapevoli che, in questo te che altrove? Probabilmente per- trove, in quanto parte integrante di al livello di coinvolgimento emotivo obiettivi della ri- come in tanti altri casi, ché la società italiana è in generale un'entità popolare/pueblitud/peo- della parte col tutto e del tutto con cerca e del dibatti- la scelta di un titolo o meno egualitaria, e inoltre le discri- plehood ebraica globale. la parte. È in un certo senso la ca- to in corso, e i cui di un sottotitolo, se non minazioni esistono anche nel mondo Il dilemma fondamentale è stato a ratterizzazione più neutra del tema, risultati non pos- emergono da un serio e cattolico, e quindi siamo abituate a lungo, ed è ancora, fra l'esserci e il anche se apparentemente esclude sono essere impo- onesto procedimento vederle. In molti casi, però, la rasse- far parte e il non esserci e il non far una porzione significativa del grup- sti prima di una analitico, finiscono per gnazione è segno di un generale di- parte, ed è un dilemma che ha due po umano analizzato. I flussi migra- lettura approfon- riflettere limiti di capa- sincanto, di un disinteresse di fon- teste, quella ebraica e quella non tori ebraici in uscita dal continente dita. cità cognitiva, o forse do, e soprattutto di una sostanziale ebraica. latino verso altre destinazioni, spe- Judíos-latinoame- peggio, consapevoli di- sfiducia nella capacità dell’ebraismo Dopo molti dibattiti fra i redattori cialmente Israele e gli Stati Uniti ricanos e Latinoa- storsioni ideologiche. La GIORGIO ALBERTINI GIORGIO di dire qualcosa di veramente signi- del volume e una disamina delle va- sono stimati oggi a circa 200 mila mericanos-judíos scelta, come nel caso del ficativo nel mondo di oggi. Secondo rie alternative, per il sottotitolo del persone, di fronte a meno di 400 mi- sarebbero altre due rappresentazioni nostro libro latinoamericano, di due me molte donne ebree italiane che libro è stata fatta una scelta un po' la ebrei attualmente radicati nel binarie in cui il trattino (l'america- soluzioni simultanee di titolo, è un accettano tutto senza fiatare lo fan- cerebrale: judíos en/de América La- continente. Dunque una componen- no hyphen) irrobustisce la sotto- atto dovuto di modestia e di traspa- no perché in realtà per loro si tratta tina. Dunque, ebrei in America La- te tutt'altro che marginale nel com- stante relazione identitaria fra le renza. solo di vecchie tradizioni da far rivi- tina/dell'America Latina. Anche qui plesso del discorso, anche per via due componenti complementari. La E tutto questo – è evidente – si può vere una volta ogni tanto, non di non una didascalia univoca ma una della sua alta qualità intellettuale. scelta alternativa del sostantivo e ripetere quasi parola per parola sul- elementi di un’identità forte e pie- combinazione di due – due delle Judíos de América Latina, l'alterna- dell'aggettivo, lungi dall'essere la tipologia ebrei in Italia, ebrei namente vissuta. Per questo la molte – soluzioni possibili. È un tiva più naturale per il sottotitolo, neutrale, finisce per riflettere d'Italia, ebrei italiani, italiani ebrei, mancanza di un dibattito ampio su sottotitolo col quale potrebbero com- indica un'identificazione più densa un'asimmetria gerarchica fra attri- gli ebrei e l'Italia, l'Italia e gli ebrei. questi temi è un segnale più preoc- petere almeno due altre varianti: ju- e personale del gruppo studiato col buto e apposizione che è possibile Ultima chiosa ebraica sui 150 anni cupante di quanto possa sembrare. díos latinoamericanos, latinoameri- suo contesto geografico e nazionale. ipotizzare dal punto di vista del- dell'Unità d'Italia.

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“È stato chiesto: chi è un ebreo? Risposta: colui che può affermare di avere nipoti ebrei". (Vittorio Dan Segre, in un biglietto di auguri) pagine ebraiche u /P32-33 u /P34 u /P35 u /P36 u /P37 u /P38-39 LETTERATURA IDENTITÀ PORTFOLIO MEDIA RITRATTO SPORT Lo Shaliach che non aveva paura Presto in italiano la biografia di Enzo Sereni della giornalista israeliana Ruth Bondi che conquistò una generazione

na sera, due anni fa. Un te- 1931 e il 1934 per aiutare gli ebrei lefono che squilla in una ca- u EDIZIONE ORIGINALE: europei desiderosi di fare l’aliyah. sa sulle colline torinesi. Al Sarah Kaminski, fotograta nel suo Quando scoppia la guerra si arruola U studio con la prima edizione del ricevitore risponde Sarah Kaminski, 1973 di HaShaliach, il volume che nell’esercito britannico. Nel 1944, no- docente di ebraico moderno all’Uni- Ruth Bondi ha dedicato alla straor- nostante i suoi quarant’anni, Enzo si versità di Torino, autrice e traduttrice dinaria vicenda di Enzo Sereni. La offre volontario per paracadutarsi nel- di tanti scrittori che il pubblico ita- studiosa sta lavorando per Le Cha- la sua Italia martoriata da anni di dit- teau alla prima traduzione italiana liano ha imparato ad amare anche di questa biografia che fece conoscere agli israeliani una tatura fascista e dall’occupazione na- grazie a lei, primo fra tutti David realtà fino ad allora poco nota. Ruth Bondi è una scrit- zista. Catturato, è arrestato e depor- Grossman. All’altro capo del ricevi- trice e giornalista nata a Praga e sopravvissuta ad Au- tato a Dachau, dove trova la morte tore c’è Nicola Alessi, delle edizioni schwitz. Redattrice di Davar, è autrice di numerose nell’autunno del 1944. traduzioni in ebraico dal ceco tra cui quella de Il buon Le Chateu, con in mano un libro che soldato Sc’veik, il capolavoro di Jaroslav Hasek. “Questo libro presenta una difficoltà il prossimo autunno potrà finalmente - spiega la professoressa Kaminski - essere conosciuto anche dai lettori Vuole essere un’autobiografia, non del paese da cui la storia che racconta un saggio, quindi non possiamo in- proviene: HaShaliach, l’emissario. Vita farcirlo di riferimenti eccessivi, che e morte di Enzo Sereni, di Ruth Bon- forse sarebbero necessari per com- di, pubblicato per la prima volta in prendere la realtà storica e sociale Israele nel 1973. Un libro che per Sa- in cui Enzo si muoveva. L’origi- rah Kaminski ha un significato parti- nale in ebraico è scritto in un lin- colare. guaggio a metà strada tra quello “Nella mia carriera di traduttrice ci giornalistico e quello letterario, e sono state opere che sono arrivate ci siamo sforzate di mantenere sulla mia scrivania per caso, e lavori la stessa impostazione perché il che invece mi hanno dato la sensa- punto fondamentale non è tra- zione di un cerchio che si chiudeva. sporre le parole, ma fare in mo- HaShaliach appartiene senz’altro a do che, nel passaggio da una questa seconda categoria”. Il libro in- lingua all’altra, non si perda il fatti racconta la storia tragica ed eroi- loro sapore, il loro spirito, le ca di Enzo Sereni, una vicenda capace sensazioni che suscitano i tanti di conquistare negli anni Settanta strati che compongono la lin- un’intera generazione di giovani israe- gua ebraica”. liani che rimase affascinata da questa La traduzione di Enzo Sereni, figura descritta da Ruth Bondi, grande antiche famiglie ebraiche romane, suo la cui vita fa da sfondo alla prima par- fonda il kibbutz di Givat Brenner, l’emissario, certo rappresenta un im- giornalista israeliana nata a Praga e padre è medico della Casa reale e suo te del libro. Una volta in Israele, Enzo sopportando una vita di fatica e pe- pegno particolare rispetto alle altre sopravvissuta ai campi di sterminio zio presidente della Comunità ebraica, e Ada fanno parte del gruppo che ricoli. Enzo torna in Europa tra il opere di cui Kaminski si è occupata. di Terezin e Auschwitz. “È un libro talmente imbevuto della Tra di loro, anche la diciottenne Sarah IL PROFILO realtà linguistica italiana, di politica, che quando si trasferisce in Italia por- di storia ebraica di questo paese che ta con sé quel libro. E quando Alessi Enzo Hayim Sereni nasce a Roma nel ceto a Rehovot, mentre Ada bada a Quando scoppia la guerra si arruola talvolta mi sono quasi trovata in dif- le propone di tradurlo, è pronta a sfi- 1905. È il secondo dei tre figli di Sa- Hannah e alla loro seconda bambina nell’esercito britannico combattendo ficoltà. C’è il sionismo, l’assimilazione, larlo dalla sua biblioteca, per raccon- muele Sereni e Alfonsa Pontecorvo, Hagar nata nel frattempo (un terzo in Egitto e in Iraq. Nella primavera le dinamiche della comunità ebraica tare Enzo Sereni agli antichi conna- noti esponenti dell'alta borghesia figlio, Daniel, arriverà nel 1931). Nel del 1944, quarantenne, si offre volon- romana… Tante cose possono essere zionali di quell’ebreo italiano che negli ebraica romana: il primogenito, Enri- 1928, insieme alla moglie e a un grup- tario per farsi paracadutare nel nord raccontate solo tenendo conto della anni Venti scelse di abbandonare la co, morì suicida ancora giovane, Emi- po di giovani pionieri come loro, fon- Italia. Catturato quasi subito, è de- prospettiva con cui questi argomenti comoda vita borghese insieme alla lio diviene invece un esponente di da il kibbutz di Givat Brenner. La vita portato a Dachau dove muore nel no- sono affrontati oggi”. moglie Ada per inseguire il sogno del spicco del partito comunista e dopo in quella realtà non era semplice. Gli vembre successivo. La moglie rimane Per l’autrice Ruth Bondi, oggi ottan- Sionismo. Così una storia, partita la Liberazione è eletto senatore. Il pa- unici a vivere in un vero edificio era- senza notizie per mesi. Ma quando En- tenne, la notizia che la sua storia di dall’Italia e arrivata in Israele, vissuta dre di Enzo era medico della Casa rea- no i bambini, gli adulti si arrangiava- zo viene dichiarato ufficialmente di- Enzo Sereni torni in Italia è stata fon- in italiano e raccontata in ebraico le e suo zio presidente della Comunità no nelle tende. Socialista entusiasta, sperso, decide di partire per cercarlo. te di grandi emozioni. Anche per lei, (molti gli scritti di Enzo Sereni che ebraica della Capitale. Fin da adole- Sereni è anche attivo nel sindacato, Tornata in Italia, diviene un punto di che quarant’anni fa si era immersa nel Ruth Bondi riportò nel suo HaSha- scente, Enzo abbraccia con entusia- l’Histadrut, e sostiene con forza la riferimento fondamentale per l’orga- contesto italiano proprio per scrivere liach traducendoli nella lingua della smo il sionismo. Nel 1927, dopo la lau- possibilità di una pacifica convivenza nizzazione che si occupa dell’immi- questo libro, è un cerchio che si chiu- Torah), compirà questa volta il per- rea all’Università di Roma, insieme al- con gli arabi. A partire dal 1930 com- grazione clandestina dei sopravvissuti de: finalmente anche il pubblico ita- corso inverso grazie al lavoro di Ka- la moglie Ada Ascarelli e alla figlia di pie diversi viaggi in Europa e negli alla Shoah che desideravano raggiun- liano potrà conoscere fino in fondo minski e di Maria Teresa Milano, già pochi mesi Hannah, fa l’aliyah trasfe- Stati Uniti per aiutare i giovani che gere Eretz Israel. Si calcola che grazie la storia di un uomo che scelse di par- compagna di varie traduzioni e alle rendosi nella Palestina allora sotto il desiderano immigrare in Israele, non- ad Ada Sereni abbiano compiuto quel tire dall’Italia, ma volle rischiare la spalle un dottorato di ricerca in ebrai- mandato britannico. ché gli ebrei tedeschi in fuga dal na- viaggio circa 28 mila ebrei, in 38 navi vita per liberarla. stica. Enzo proviene da una delle più Il primo anno, Enzo lavora in un aran- zismo. partite dall’Italia. Rossella Tercatin

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ú– LETTERATURA u SCRITTURA COME LIBERTÀ, SCRITTURA COME TESTIMONIANZA: quattro grandi nomi della letteratura ita- liana del 900 assieme e a confronto nel nuovo saggio dello studioso Sergio Parussa (che insegna Letteratura italiana a Boston). Un lungo percorso ricco di riferimenti, parallelismi, contatti trasversali, citazioni e anno- tazioni. Eppure mai un testo riservato esclusivamente agli addetti ai lavori, ma l’occasione di darsi la pro- spettiva e ripensare ai libri che hanno fatto la nostra educazione letteraria, ai testi che hanno segnato la nostra esperienza di lettori e anche alle opere che hanno condizionato forse più di ogni altro la percezione che gli italiani si sono fatti della minoranza ebraica in Italia. Il lavoro di storico e di critico della lettera- tura di Parussa (dal volume ora in uscita in versione italiana anticipaimo un lungo brano dal saggio intro- duttivo e dei frammenti dedicati a Natalia Ginzburg, Giorgio Bassani, Primo Levi e Umberto Saba), serve così anche a ripensare e a tornare ai grandi romanzi della nostra identità di ebrei italiani. Libertà e testimonianza

ú–– Sergio Parussa patibili; parlerò poi del tentativo di piccolo cimitero ebraico dall’alto del- e piemontese, nonché alle Natalia Ginzburg di avvicinarsi a que- le mura di Ferrara, riesce ancora una tradizioni ebraiche. Sia Bas- ome scrive il filosofo fran- sta libertà rivendicando una doppia volta a ritrovare «l’antico volto ma- sani sia Levi alludono qui cese Vladimir Jankélévitch identità, ebraica e cattolica; e mo- terno della [sua] città». Vede il cimi- a quella libertà che il fasci- C nel saggio L’ebraismo, pro- strerò infine come, nelle opere di tero ebraico come parte di una to- smo ha sospeso ma non ha mai in- blema interiore (1957), la storia e il Giorgio Bassani e Primo Levi, il re- pografia urbana intatta, e le memorie teramente annullato: la libertà di es- so tempo uguale e diverso. L’an- pensiero ebraico sono caratterizzati cupero di una memoria culturale ebraiche come parte integrante della sere allo stesso tempo italiani ed tisemita obbliga l’ebreo a scegliere da una tensione tra due aspetti con- ebraica, di un senso non religioso di storia della sua città natale. Analo- ebrei, senza soluzione della contrad- uno dei due estremi e cerca di rin- traddittori: da un lato, il desiderio di appartenenza all’ebraismo, si traduca gamente, quando Primo Levi, in Ar- dizione vitale che questa libertà com- chiuderlo tra le mura di questo di- assomigliare agli altri, di adattarsi alla proprio nella tensione vitale di cui gon, rievoca i termini ebraici che fa- porta. Questa libertà è uno dei prin- lemma: o smetti di essere diverso da- cultura della maggioranza e, dall’altro, parla Jankélévitch, nella libertà di es- cevano parte delle conversazioni cipali bersagli dell’antisemitismo. Se- gli altri, abbandoni le tue tradizioni il bisogno di preservare un senso di sere al tempo stesso italiani ed ebrei. quotidiane dei suoi antenati in dia- condo Jankélévitch l’antisemita nega e accetti l’assimilazione, oppure devi diversità religiosa o culturale. Secon- È proprio questa la libertà a cui al- letto piemontese, riafferma indiret- all’ebreo la possibilità non solo di es- essere solo ed esclusivamente ebreo do Jankélévitch, nell’ebraismo esiste lude il narratore de Gli occhiali d’oro tamente una ricostruzione del senso sere ebreo, ma anche di essere qual- e accettare il ghetto. Come osserva un impulso a cancellare la differenza, di Bassani quando, contemplando il di appartenenza alla cultura italiana cun altro, la libertà di essere allo stes- Jankélévitch, il bersaglio dell’antise- a diventare parte integrante di un gruppo, fin quasi a fondersi e scom- parire in esso e, allo stesso tempo, c’è il desiderio di mantenere quella diversità, di preservarla «come un fio- re raro, come una pianta preziosa che dovremmo coltivare in noi». Na- turalmente questa contraddizione esi- ste in ciascuno di noi. Tutti, in qual- che momento della nostra vita, ab- biamo provato la piacevole sensazio- ne dell’anonimato, il bisogno di adat- tarci all’ambiente circostante e di «scomparire deliziosamente» in un gruppo più grande; e, allo stesso tem- po, tutti abbiamo provato il desiderio di resistere a quel sentimento e di preservare la nostra vitale differenza, perché la differenza, ogni differenza, mi dice: «sono comunque qui». In- tegrazione significa partecipazione diretta alla vita sociale, politica e cul- La copertina della prima edizione di Famiglia, una raccolta di due romanzi Giorgio Bassani ha dedicato gran parte della sua opera letteraria alla rappre- turale del proprio paese, ma può an- brevi di Natalia Ginzburg pubblicata da Einaudi nel 1977, riproduce un sentazione della vita della comunità ebraica ferrarese durante il periodo fasci- che significare fondersi e sparire in particolare di un quadro di David Hockney, Le parc des sources. Il dipinto sta e la seconda guerra mondiale. Leggendo il ciclo di storie che inizia con Cin- un gruppo al punto da perdere ogni mostra due giovani uomini seduti di fronte a un tranquillo e armonioso que storie ferraresi (1956) e termina con L’odore del fieno (1972), al lettore ca- giardino urbano – erba ben rasata, panchine allineate, file ordinate d’alberi pita spesso di imbattersi negli stessi personaggi, risentire le stesse voci, riper- specificità, ogni segno di distinzione che si perdono all’orizzonte. Accanto ai due giovani, che danno le spalle a chi corre le stesse strade e di ritrovarsi in un universo letterario circoscritto pie- individuale e collettiva. Questa ten- guarda, c’è una sedia vuota. La quiete del parco borghese, i due giovani seduti no di echi e di riferimenti interni. Allo stesso tempo, però, il lettore ha l’im- sione vitale che caratterizza profon- di spalle e quella sedia vuota – destinata, forse, a un padre o una madre, a un pressione di trovarsi di fronte a un microcosmo narrativo il cui significato ol- figlio o una figlia che verrà, o destinata forse a rimanere vuota – annunciano il trepassa Ferrara, i confini ristretti di una piccola città di provincia e della sua damente la storia e il pensiero ebrai- tema principale delle due novelle contenute in Famiglia e di tante altre opere comunità ebraica. Nel 1974 Bassani raccolse per la prima volta i suoi cinque ro- co, conclude Jankélévitch, è una con- della Ginzburg: la crisi e la dispersione della famiglia tradizionale. Tra il manzi, e cinque dei suoi racconti, in un volume intitolato Romanzo di Ferrara, dizione che riguarda tutti perché rap- dipinto di Hockney e la prosa della Ginzburg, però, c’è anche un legame creando così un’opera interamente dedicata a un soggetto particolare – la vita formale. Guardando il quadro più attentamente, infatti, ci si accorge che della comunità ebraica di una piccola città di provincia al tempo della persecu- presenta una delle più profonde li- quello che i giovani stanno ammirando non è un vero giardino, ma solo zione fascista – in un genere letterario però, quale il romanzo, rivolto a un va- bertà dell’uomo: la libertà di essere l’immagine di un giardino riprodotta su una tela. sto pubblico di lettori e concepito per un discorso di carattere universale. In allo stesso tempo uguale e diverso, Non è la realtà, ma una sua rappresentazione. Come Hockney, nel suo dipinto, una breve recensione al primo volume del Romanzo di Ferrara, scritta nel feb- si diverte a esplorare il confine incerto tra la realtà e l’immagine che la braio del 1974 per il settimanale «Tempo», Pier Paolo Pasolini propose di inter- se stesso e altro da sé. La mia discus- rappresenta, così la Ginzburg, nella sua prosa, si sofferma a descrivere la crisi pretare l’opera di Bassani alla luce della profonda nostalgia che permea le pa- sione sul rapporto tra ebraismo e della famiglia borghese oscillando tra realtà e immaginazione, tra memoria e gine dello scrittore ferrarese. Per Pasolini il realismo lirico di Bassani sarebbe scrittura sarà organizzata proprio in finzione. Tutta l’opera della Ginzburg sembra essere caratterizzata da questa il risultato della frattura aperta dal razzismo e dalla Shoah nella vita della bor- incertezza: un’indecisione della voce narrante che esita tra il bisogno di ghesia ebraica di Ferrara, sarebbe cioè la conseguenza di una contrapposizio- relazione a questa doppia libertà. Di- raccontare una realtà dolorosa, su cui posa uno sguardo pieno di pietà e ne tra la ristrettezza numerica e mentale della borghesia ferrarese e la gran- scuterò innanzitutto il disagio di Um- sbigottimento, e il desiderio di rifare quella stessa realtà in un’immagine diosità che le viene conferita dalla Diaspora e dalla tragedia della persecuzio- berto Saba, il suo essere eternamente vicinissima al vero ma non vera, come in un trompe-l’oeil. Così, talvolta, gli ne. La nostalgia che caratterizza la prosa di Bassani, dunque, non sarebbe altro interni borghesi che ci vengono raccontati dalla Ginzburg sono ambienti in cui che l’espressione di questa frattura e di questa contrapposizione – il rimpianto diviso tra ebraismo e cattolicesimo, sembra di poter entrare, paesaggi che sembra di poter abbracciare, mondi che del ferrarese di non poter più essere un ferrarese qualsiasi, del borghese di tra due religioni e due culture che sembrano proprio lì a portata di mano; ma che restano a un passo da noi, non poter più essere un borghese qualunque. «Tutta la poesia di Bassani», con- egli vedeva come opposte e incom- chiusi e inviolabili. clude Pasolini, «trova la sua fonte in questo rimpianto».

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u "Sergio Parussa rilegge la parabola creativa di t SERGIO PARUSSA Scrittura come libertà, scrittura come testimonianza è una riflessione sul rapporto tra Scrittura come ebraismo e scrittura nelle opere di quattro autori italiani del Novecento: Umberto Saba, quattro autori italiani di origine ebraica — Umberto libertà, Natalia Ginzburg, Giorgio Bassani e Primo Levi. Saba, Natalia Ginzburg, Giorgio Bassani e Primo Levi — proprio alla ricerca di una scrittura-gesto, che si scrittura come Prendendo spunto dalle osservazioni sull’identità ebraica di Stefano Levi Della Torre e Gior- gio Agamben, l’autore si domanda se sia possibile ritrovare, nella letteratura italiana del compia laicamente come si compiono, in religione, i testimonianza. Novecento, le tracce di un’idea di storia come memoria, di un modo di raccontare in cui il precetti. Sono nomi di prima grandezza e tutti, in Quattro recupero del passato non sia una mera ricostruzione cronologica di eventi legati da rap- vario grado, partecipi di una lacerazione esistenziale. scrittori italiani porti di causa e effetto, né un esercizio nostalgico di recupero del passato, ma una forza di- Certo, le biografie dei quattro solcano il secolo e l'ebraismo namica in grado di affrontare e correggere le ingiustizie del passato e di ispirare speranza scorso in maniera molto diversa, ma la cesura delle Giorgio Pozzi nel futuro. In questa prospettiva, per i quattro autori discussi nel saggio, il recupero della leggi razziali, della discriminazione, della persecu- Editore cultura ebraica non consisterebbe solo nel raccontare storie di argomento ebraico, ma in zione e del nascondimento è per tutti evidente e do- luglio 2011 un modo di guardare al passato, in un modo di ricordare in cui il passato viene salvato lorosa. Allo stesso tempo, in ciascuno, v'è molto Pagine: 240 dall’oblio per mezzo della sua ritualizzazione nel presente. Grazie a questo sguardo la me- Prezzo: Euro 15,00 moria, e con essa la scrittura che ne è il veicolo, diventa fonte di libertà e responsabilità: li- altro, che non si lascia ridurre a un comune denomi- bertà di affermare la differenza, e di fare delle tradizioni ebraiche una parte integrante natore. Tra Saba, che si avvicinò in tarda età al catto- della cultura italiana, e responsabilità di testimoniare il passato, ogni passato, e di ren- licesimo, e Primo Levi, testimone di Auschwitz, derlo vivo nel presente. oppure tra la Ginzburg, col suo impegno nel Pci e Sergio Parussa è nato a Torino, vive a Boston e insegna lingua e letteratura italiana al Di- Bassani, prima vicino al Psi e poi ai repubblicani, pas- partimento di Italianistica del Wellesley College. Ha pubblicato articoli e saggi sulla lettera- sano inconciliabili idiosincrasie, politiche, intellet- tura del Novecento, fra i quali Eros onnipotente: erotismo, letteratura e impegno tuali, e di stile. Eppure è innegabile che, per tutti, nell’opera di Pier Paolo Pasolini e Jean Genet (Tirrenia Stampatori, 2003) e Writing as Free- l'ebraicità costituisca una sorta di reagente, un ele- dom, Writing as Testimony: Four Italian Writers and Judaism (Syracuse University Press, mento che genera scrittura, un fermento d'inquietu- 2008) di cui il presente volume è la prima traduzione italiana. Ha tradotto insieme a Brian dine, di negazione, di spaesamento o, al contrario, di Kern il romanzo di Ginevra Bompiani L’orso maggiore (The Great Bear, Italica Press, 2000) e redenzione del destino individuale e collettivo”. la novella di L.P. Hartley Simonetta Perkins (Nottetempo, 2008). (Giulio Busi, Il Sole 24 ore)

mitismo non è tanto la condizione è spesso associato alla misoginia e nazionali, per il loro senso di appar- accusate del contrario, cioè di aver sere come tutti gli altri, di essersi im- giuridica degli ebrei, né una questione all’omofobia. Come le donne e gli tenenza al paese di residenza e anche perso la femminilità, di voler imitare borghesiti, di essersi, in altre parole, di aspetto o di comportamento, omosessuali, gli ebrei sono stati spes- a un’altra entità nazionale o sopra- gli uomini e di essersi completamente assimilati. Sono atteggiamenti che quanto piuttosto il fatto che gli ebrei so accusati di essere troppo diversi nazionale, a Israele o alla Diaspora. assimilate al modello maschile. Gli mascherano un odio verso la diffe- possano rappresentare la libertà di e troppo uguali. Sono stati rimpro- Analogamente alle donne si rimpro- omosessuali sono accusati di avere renza, verso la sua mobilità e imper- essere uguali e diversi, se stessi e altro verati, da un lato di non essersi pie- vera di incarnare gli aspetti negativi una sessualità immorale e sregolata, fezione; sono forme mascherate di da sé. Come forma di disagio nei namente assimilati alla cultura della che costituirebbero l’essenza del fem- che viene considerata una minaccia omofobia, misoginia e antisemitismo, confronti di questa libertà, l’antise- maggioranza, dall’altro di essersi così minile – debolezza, incostanza, sen- per la sopravvivenza della famiglia di malcelato disagio verso tutto ciò mitismo del XIX e del XX secolo può ben integrati nella società da non es- timentalismo; ma quando ricoprono tradizionale; ma quando propongono che appare indefinito perché si sot- essere paragonato ad altre forme di sere più riconoscibili come donne, ruoli professionali, in politica, o nel- di creare famiglie stabili, rivendicando trae allo sguardo della Medusa e non intolleranza. Nella letteratura del No- omosessuali o ebrei. Talvolta gli ebrei l’esercito, che solitamente sono riser- pari diritti in tema di convivenza e accetta di fissarsi in una forma ultima vecento, ad esempio, l’antisemitismo sono accusati di avere due identità vati agli uomini, le donne vengono adozione, sono accusati di voler es- e definita. In questo senso la diffe- renza, negli ultimi trecento anni di storia, ha rappresentato una forma di critica costruttiva e indiretta di quei principi sui quali si basa la con- vivenza nelle società occidentali quali, ad esempio, tolleranza e universali- smo. Il termine tolleranza deriva dal latino tolerare, che significa «soppor- tare». Nei dizionari italiani il termine tolleranza viene definito come «l’azio- ne o la pratica del tollerare; la dispo- sizione d’animo per la quale si dimo- stra pazienza o indulgenza verso le opinioni o le abitudini degli altri». Il verbo tollerare viene definito sia co- me «il consentire (a qualcuno o a qualcosa che non piace o che non si approva) di esistere o di essere fatto o praticato senza interferire», sia co- me «sopportare, subire (dolore o pri- vazione)». Tra i sinonimi del sostan- tivo tolleranza e del verbo tollerare Nella primavera del 1980 Giulio Bollati, caporedattore della casa editrice Umberto Saba nacque a Trieste nel 1883 da un’unione sfortunata tra una Einaudi, chiese a diversi scrittori italiani di compilare un’antologia personale madre ebrea e un padre cattolico. In una lettera all’amica Nora Baldi, Saba figurano parole come simpatia, in- dei libri che erano stati determinanti nella loro formazione intellettuale. descrive i contrasti che sorsero tra i genitori all’indomani del loro dulgenza, sopportazione, sopportare, Concepite inizialmente come libri di testo per studenti delle scuole superiori, matrimonio: il carattere greve della madre, Felicita Rachele Coen, che a detta permettere, consentire – termini che queste antologie non volevano essere né florilegi di componimenti esemplari, del poeta «non sapeva vivere, né lasciava vivere gli altri», mal si adattava alla né raccolte di citazioni celebri dei classici della letteratura. volubilità del padre, Ugo Edoardo Poli, un uomo «gaio e leggero». Il padre di sembrano descrivere una condizione L’editore mirava piuttosto a pubblicare antologie di brani che costituissero Saba, arrestato dalla polizia asburgica per irredentismo, trascorrerà in di pazienza più che di accettazione dei veri e propri autoritratti letterari dei rispettivi compilatori. Come carcere il giorno della nascita del figlio e abbandonerà la famiglia solo un e accoglienza. È come se nell’etimo- racconta Marco Belpoliti nel saggio Le radici rovesciate, Primo Levi accettò anno dopo il matrimonio abiurando la religione ebraica a cui si era convertito con entusiasmo la proposta di Bollati e iniziò subito a lavorare al progetto. per sposarsi. Così Saba trascorrerà l’infanzia tra le cure di una balia cattolica, logia del termine tolleranza, e nelle Nella primavera dell’anno successivo aveva già completato un manoscritto a cui era stato affidato dopo la fuga del padre, e l’affetto di una zia materna diverse accezioni che la parola ha as- che fu pubblicato, nel maggio del 1981, con il titolo La ricerca delle radici. e degli altri parenti ebrei della madre. sunto nel corso degli ultimi duecento A prima vista quel che colpisce nell’antologia di Levi è il suo carattere ibrido, Tutta l’opera di Saba può essere letta alla luce di questa complessa geografia anni, fosse già implicita l’idea di un la combinazione di scrittori molto diversi tra loro per tradizione e stile come, famigliare che il poeta interpreterà più volte come una frattura insanabile ad esempio, Rabelais e Darwin, Omero ed Eliot, Lucrezio e Celan. tra due vite, due patrie e due religioni. «La mia triplice sventura», scriverà in limite alla capacità di accettare dav- Come osserva Belpoliti, un accostamento così audace di testi letterari e una Scorciatoia dispersa, «è stata di nascere italiano, triestino e di madre vero qualcuno che sia diverso da noi; scientifici, di autori contemporanei e di classici della letteratura antica, rivela ebrea. Queste tre sventure assieme hanno fatto il Canzoniere» – come se e che ci si aspettasse dagli altri, da innanzitutto la vivace curiosità intellettuale di Primo Levi, il suo spirito ispirazione e scrittura si collocassero proprio in una frattura immedicabile indipendente; e rispecchia anche la condizione ibrida che è all’origine della dell’identità. È in questo contesto psicologico e letterario che si inserisce quelli che vengono tollerati, di non sua creatività letteraria: il suo essere autore e testimone, scienziato e l’amicizia nei confronti di Federico Almansi. Il giovane aspirante scrittore oltrepassare certi limiti, di rispettare umanista, italiano ed ebreo o, come ha affermato Levi stesso, il suo essere appare, agli occhi dell’anziano poeta, come un altro se stesso nella cui certe convenzioni sociali, pena la so- simile a un centauro, una creatura ibrida sempre in tensione tra due giovinezza si trova forse l’ultima preziosa opportunità per dare un senso a condizioni diverse. Diviso in due metà, proprio come il centauro mitologico, questa frattura nell’identità. Grazie all’amicizia con Federico, Saba ha spensione della tolleranza e la revoca Levi aspirava a essere sia autore di memorie sia scrittore di romanzi, sia l’impressione di poter scavalcare il tempo, ritrovare le gioie della propria della libertà; come se la libertà non storico che narratore, mescolando così discipline che tradizionalmente sono giovinezza e la speranza nell’avvenire. «Ma tu», scriverà in una poesia fosse un diritto della persona ma una considerate opposte e antitetiche, come scienza e letteratura, e combinando dedicata al ragazzo, «mi rendi il perduto»; e ancora, in un’altra poesia la tradizione italiana e quella ebraica in un’esperienza intellettuale completa indirizzata all’Almansi: «giovane stornello in cui ponevo / qualche speranza concessione temporanea che può es- e armoniosa. d’avvenire». sere revocata in qualsiasi momento.

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ú– STORIAIDENTITÀ Rabbini israeliani e rabbini diasporici a confronto

ú––Reuven Ravenna del coniuge o la sua scomparsa, ec- cetera. l rabbino italiano dei miei verdi A mio avviso, da osservatore, coin- anni, del dopoguerra e della ri- volto quotidianamente nella proble- I costruzione, nelle medie e pic- matica del Paese, il grande pericolo cole Comunità, era il punto di rife- è la crescente discrepanza tra le po- rimento dell’ebraicità, nelle officia- sizioni ideologiche dei rabbini di ture sinagogali, nel preparare i gio- Eretz Israel e le guide spirituali della vani al bar e bat mitzvah, spesso con Golah, anche ortodosse. Il Rabbina- funzioni amministrative e coinvolto to centrale è, de facto, attualmente, nelle manifestazioni culturali, sioni- dominato dagli ortodossi orientali stiche, di Memoria. Si pretendeva (Shas), a loro volta condizionati dagli dal Maestro l’esempio della vita ba- ashkenaziti non sionisti o antisionisti. sata sulle mitzvot, “le pratiche reli- Con una politica settoriale di chiu- giose”, con occhi di controllo a volte sura nei confronti della modernità, eccessivi e paradossali. Salito in Eretz identificata ai “valori” dei gentili. Ina- Israel, l’approccio alla figura del rav sprendo, per esempio, le richieste ai fu, per me, un capitolo dell’ambien- candidati al ghiur, conversione, di tamento nel Paese che avevo libera- impegnarsi a una condotta stretta- mente scelto, come l’apprendimento mente ortodossa. D’altro canto la si- Jacob Toorenvliet, della lingua ebraica, assieme alla gra- Una disputa di rabbini. tuazione geopolitica condiziona in duale comprensione delle tefillot e misura crescente la “filosofia”, la vi- dei testi-base, a tante e tante abitu- u Da sinistra rav Avraham Kook, sione del mondo di rabbini con dini quotidiane. Naturalmente era rabbino capo ashkenazita di Israele grande ascendente su fasce giovanili, inevitabile il confronto tra i Maestri dal 1921 al 1935, il suo successore rav specialmente nei territori, i cosidetti delle Comunità di origine e i rabba- Yitzhak Herzog, e rav Ben-Zion Uziel, Ortodossi nazionali per i quali “è no- nim israeliani con cui venivo man rabbino capo sefardita fino al 1954. to che per Esaù è mitzvah odiare mano in contatto. Dopo decenni mi Israele”, e “Tutto il mondo ci è con- azzardo, con prudenza, a delineare, Maestri degli ebrei di Italia, con un realtà ebraica, agli inizi del mandato teresse per i valori e i contenuti della tro”, e di conseguenza i nostri atti sia pure a grandi linee, l’identikit del curriculum aperto a tutte le materie britannico, non fu indolore, per l’op- Tradizione, superando gli “steccati” debbono essere di ostilità attiva con- rav in Eretz Israel, rifuggendo da os- degli studi della Tradizione, accu- posizione della vecchia ortodossia ereditati dalle generazioni preceden- tro il Nemico, sia Ismaele o Edom, servatori stereotipanti e generaliz- munati a quelli della cultura generale, precedente all’Yishuv sionista. Le ti. La preoccupazione degli spiriti che ci vuole annientare. E chi la pen- zanti. Un approccio soggettivo, da a livello universitario. grandi figure carismatiche quali il più responsabili si concentra sulla sa diversamente è un ellenista del italkì, italoisraeliano. La storia dell’aliyah italiana confer- rav Avraham Itzhak Kook, il rav corrosione del Rabbinato a livello tempo dei Maccabei o un essere Il rav israeliano si forma nella yeshi- ma l’impossibilità per i nostri rabbini Herzog, il rav Uziel, seppero influen- nazionale e locale, non rilevante per dall’ebraicità debole o, peggio, au- vah, dove lo studio base è quello del- di continuare la loro specifica mis- zare tuttavia vaste fasce di una so- l’israeliano medio, che deve affron- tolesionista, con chimere umanisti- la Ghemarah, del Talmud. Nella sione comunitaria, come per molti cietà a maggioranza “laica”. tare problemi di vitale importanza, che o buonistiche da combattere. massa degli studenti delle yeshivot colleghi provenienti da Europa e La frammentazione dello Stato di quale la soluzione del regolamento Stando così le cose, è auspicabile un solo una piccola percentuale si avvia America, con eccezioni. Non a caso Israele dopo 63 anni dall’Indipen- dello stato personale di circa trecen- dialogo aperto, senza scappatoie tra al rabbinato, e ancor meno alla car- l’ortodossia di Eretz Israel ha respin- denza, con l’acutizzazione dei con- tomila immigrati dall’ex Urss, non i maestri della Diaspora (e italiani) riera di dayan, giudice dei tribunali to l’istituzione di Collegi rabbinici flitti politici, culturali ed etnici, in- ebrei secondo i dettami halakhici, e la controparte israeliana per chia- rabbinici. In Italia festeggiamo i 172 sul modello di quelli dell’Occidente. fluenza pesantemente anche la realtà dello status di centinaia di spose agu- rire le idee e confrontare le posizioni. anni del Collegio rabbinico, che nelle L’istituzione di un Rabbinato cen- “religiosa”. In altra occasione tratte- not, impedite allo scioglimento del I pericoli all’orizzonte lo impongono, sue peregrinazioni, ha forgiato i trale, organo senza precedenti nella remo del notevole risveglio dell’in- vincolo matrimoniale, per il rifiuto per noi e i nostri figli.

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Il libro Un intreccio d’immagini e parole per raccontare com’è difficile (e frammentario) vivere a Johannesburg

Il libro edito da Contrasto quest’anno si pre- la documentazione di Goldblatt e dall’altro la via di estinzione; i confini di Johannesburg senta in un cofanetto che raccoglie due volumi, finzione narrativa di Vladislavic´. Entrambi sono stati ridisegnati e oggi fa parte della pro- dove a quello fotografico di Godblatt si unisce raccontano della frammentarietà di Johanne- vincia di Gauteng, e TJ non si vede più sulle l’esordio italiano dello scrittore Ivan Vladisla- sburg, una città difficile da abitare, fatta di strade. I due autori sono intimamente convinti vic´, Doppia negazione, romanzo incentrato parti disconnesse fra loro, frutto delle tragiche che i mali di Johannesburg potranno essere TJ - 2 volumi rilegati Johannesburg fotografie - David Goldblatt sulla frammentarietà di Johannesburg e ispi- conseguenze dell’apartheid. Una città le cui di- guariti: quel che serve è istruzione, saggezza e 1948-2010 (316 pp.) rato al lavoro del fotografo. Il risultato è un visioni interne si manifestano anche nei suoi onestà e con questa opera vogliono contribuire Doppia Negazione - Ivan Vladislavic (208 pp.) dialogo a due voci, dove le immagini si alter- nomi. TJ era la sigla di “Transvaal, Johanne- alla ricerca della cura per una città che ormai nano alle parole su un doppio livello: da un lato sburg”. Ormai il Transvaal è un concetto in non può più aspettare. 270 foto a colori e in bianco e nero Il bianco e il nero. Un atto d’accusa

ú–– Susanna Scafuri perché accusato di essere troppo critico con la cultura afrikaner. equilibrio precario della so- Musa ispiratrice l’opera di Robert cietà sudafricana e un’edu- Capa e Henri Cartier Bresson, la L’cazione libertaria e tolle- pellicola rigorosamente bianco e ne- rante fanno di David Goldblatt il fo- ro, nei reportage quello che importa tografo engagé della storia sull’Apar- a Goldblatt non è tanto la rappre- theid e della Riconciliazione in Su- sentazione del lato ostile all’Apar- dafrica. theid quanto la documentazione Con un paio di Leika e la pellicola della vita quotidiana della comunità bianco e nero ha documentato la nera in Sudafrica, ispirato dall’im- complessa vicenda del suo paese an- pegno che Nadine Gordimer mette che se l’approccio alla fotografia nelle sue opere. professionale arriva tardi. Nato a Con la stessa scrittrice, futuro pre- Randfontain nel 1930, dopo gli studi mio Nobel per la letteratura, ritrae di Economia all’Università di Johan- il lavoro dei minatori degli anni Set- nesburg, si dedica all’attività di fa- tanta con il titolo On the Mines miglia, un negozio di abbigliamento, (1972) e nella serie The Transported rimandando l’attività di professio- of KwaNdebele (1989) segue in par- nista agli anni Sessanta. Intanto la ticolare la popolazione nera mentre fotografia, sentita come mezzo di prende gli autobus per raggiungere registrazione della realtà, lo conqui- i luoghi di lavoro in viaggi che ri- sta e lo affascina attraverso le riviste chiedono anche tre ore per la sola patinate che propongono allora re- andata. Ai lavori di antropologia so- portage e storie dal mondo: Life, ciale affianca anche l’interesse per i Look, Picture Post e Salon Photo- paesaggi sudafricani, fotografati con graphy saranno il vero training for- grande struggimento in un rigoroso mativo più di qualsiasi scuola o libro bianco e nero. specializzato. L’uso della pellicola a colori arriva Cresciuto in una famiglia di ebrei dopo un lavoro degli anni Novanta fuggita dalla Lituania dei pogrom su Pomfret e le sue cave di amianto di fine Ottocento, quando nel 1948 (Asbestos), letale minerale blu, dove vince alle elezioni il National Party Goldblatt lapalissianamente afferma (il partito che istituisce l’Apartheid) “Non puoi riprendere il blu in bian- sente il richiamo della terra d’Israele co e nero”. e con la futura moglie medita di par- A conferma dell’eccezionale singo- tire per sfuggire alle leggi razziali e larità del suo lavoro New York lo antisemite. omaggia di due grandi esposizioni: Nel grande lavoro intitolato Some © David Goldblatt nel 1998 viene organizzata una mo- Afrikaners Photographed, gira per stra al Metropolitan e nel 2010 è la paesi e città riprendendo i vincitori IL PROFILO volta del Jewish Musem. Il suo la- e la nazione che stanno creando. Si voro su Johannesburg diventa pro- David Golblatt nasce nel 1930 a Ranfontaein, in Sud Afri- tratta del ritratto di una società che ca, da genitori ebrei emigrati dalla Lituania alla fine tagonista alla Biennale di Venezia non gli piace ma che lo convince a dell’Ottocento. Laureato in Economia all’Università di 2011. fermarsi in Sudafrica e lavorare con Johannesburg, segue l’attività di famiglia, un negozio l’obiettivo per contribuire all’evolu- di abbigliamento maschile. Solo più tardi si dedica pro- zione del suo paese. fessionalmente all’attività fotografica lavorando al Pic- u Al centro: Il guardiano, Balnagask ture Post e documentando i cambiamenti sociali nel suo Il volume che raccoglie questo la- Court, Hillbrow. Giugno 1972. paese durante e dopo l’Apartheid. Le sue immagini sono A sinistra: L’interno di un concession voro viene pubblicato a Londra solo conservate nelle collezioni dei musei principali, dalla più di dieci anni dopo, nel 1975, gra- Bibliotèque Nationale di Parigi al Victoria and Albert store (spaccio nei pressi delle zone zie all’avallo di Paul Strand. In patria Museum di Londra, dalla South Africa National Gallery di minatori neri), Crown Mines. Mag-

il libro viene boicottato dalle librerie di Cape Town al Museum of Modern Art di New York. © David Goldblatt gio 1967.

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ú– DIETRO LE PAROLE / ETICA E SIMMETRIA

Se c’è un requisito per qualunque forma di etica ra- ma non dell’”estremismo” del suo governo, perché né ora né mai, non li turba affatto. Se Israele si difen- zionale, questo è sicuramente la simmetria. Dall’im- vogliono “pace e giustizia”. Sennonché la loro idea de contro gli attacchi da Gaza col blocco navale e perativo categorico di Kant al “velo” che deve acceca- della giustizia va a senso unico. Se Israele fa una leg- combattendo le milizie, è repressivo e illegale. Se re la giustizia secondo Rowles, è chiaro a tutta il pen- ge per scoraggiare il boicottaggio, protestano per la blocca i tentativi di invasione di massa dai confini, fa siero occidentale che un criterio di giudizio è equo so- violazione della libertà di parola (anche se in Francia violenza. Quando la Siria bombarda i suoi stessi cit- ú–– Ugo Volli lo se applicato uniformemente. Questo palesemente e negli Usa vi sono leggi analoghe). Ma che libertà di tadini coi carri armati e fa migliaia di vittime, beh, è semiologo non vale per Israele. Non solo da parte degli arabi e parola c’è in Siria, a Gaza, anche nell’Autorità Pale- un fatto interno su cui non è il caso di intervenire. dei loro sostenitori (ex e neo-comunisti, socialisti ver- stinese? Contro questo non protestano. Se Israele re- Chi costruisce una casa in Giudea e Samaria, se è di e cattolici “di base”, neonazisti non pentiti, uniti stituisce agli ebrei le case abusivamente occupate du- ebreo è un colono, se è arabo un bravo cittadino. In- tutti dalla logica schmittiana della politica come indi- rante l’occupazione giordana, parlano di apartheid. somma nelle prese di posizione “diversamente sioni- viduazione del nemico). Ma anche dei “diversamente Ma che nei territori palestinesi (e in buona parte de- ste” manca qualunque simmetria. Cattiva fede o dab- sionisti”, che dicono di essere dalla parte di Israele, gli Stati arabi) gli ebrei non possano aver residenza benaggine?

New York Times e Haaretz. Due polazione israeliana che, nei numeri, quotidiani che hanno in comune la si dimostra esigua, oltre che di ospi- capacità di fare opinione. Il punto tare gli interventi di personaggi noti di riferimento fondamentale nel pa- per la durezza delle loro posizioni norama della stampa statunitense e sul governo di Gerusalemme. Molti il punto di riferimento fondamentale osservatori assicurano in ogni caso dell’area più liberal della società che dietro l’abbandono di Alfon, ri- israeliana e di chi in tutto il mondo masto in carica tre anni, non c’è il nelle sue idee si riconosce, grazie numero di copie vendute. Si parla alla sua edizione in lingua inglese. infatti di attriti con l’editore del gior- Settembre per entrambi i mostri del nale, la famiglia Schocken, storica giornalismo mondiale sarà un banco proprietaria di Haaretz fin dal 1937. di prova importante. Un banco di A giugno è stato infatti dato l’an- prova soprattutto per i nuovi edi- Osservatorio nuncio dell’acquisto del 20 per cento tors-in-chief, direttori dei due quo- della testata da parte del magnate tidiani, chiamati a guidarli nel corso School, una raffinata scuola privata, nale. In questi momenti mi torna in stimata attorno ai due milioni, su un ebreo russo Leonid Nevzlin. Una di questa estate caldissima. I perso- tradizionalmente amata dagli ebrei mente ciò che miss Klaber scrisse totale di circa otto milioni di abi- novità che Dov Halfon non avrebbe naggi sono Jill Abramson e Aluf liberal e legata alla New York So- sulla nostra lavagna tanto tempo fa. tanti, è famosa per essere “la città gradito. Benn. Cinquasette anni lei, quaran- ciety for Ethical Culture, fondata In alcuni casi, se quello che dovreb- più ebraica al di fuori di Israele”. “Sono elettrizzato all’idea di essere tasei lui. Entrambi entrati nella storia alla fine dell’Ottocento dal figlio di be apparire sul giornale mette in pe- E a proposito di Israele, aria di no- a capo della migliore squadra di del loro giornale e chiamati al timo- un rabbino reform. Tratto caratte- ricolo la vita di qualcuno, io devo vità anche nella redazione di Haa- giornalisti, scrittori e grafici in Israele ne in un momento complicato per rizzante della Fieldston è l’obbligo, considerare se quella storia è tal- retz, il più antico quotidiano israe- e di guidarla nel perseguire la mis- l’editoria in tutto il pianeta. per i propri studenti, di seguire corsi mente importante da giustificare il liano, fondato nel 1918 la cui edi- sione pubblica di Haaretz come La “Dama grigia”, come è sopran- di Etica fin dalle elementari. E pro- prodursi di un rischio così terribi- zione in lingua inglese viene distri- punto di riferimento della democra- nominata la Abramson è una ne- prio in terza elementare alla piccola le”. buita insieme all’International He- zia israeliana” ha dichiarato Benn wyorkese doc, provieniente da una Jill viene posta una domanda che Dopo il diploma, Abramson fre- rald Tribune. Aluf Benn, che ha so- all’indomani della nomina. famiglia ebraica secolarizzata della rappresenterà una costante linea gui- quenta l’Università di Harvard. Scri- stituito il precedente direttore Dov Giornalista d’inchiesta ed esperto di media borghesia della Grande Mela. da del suo approccio alla professione ve per il Time tra il 1973 e il 1976, Alfon, è una firma storica di quello affari diplomatici, articoli ed edito- “Sono cresciuta in una casa dove il giornalistica. “Il fine giustifica i mez- poi per l’American Lawyer e per il che per molti è il più autorevole riali di Benn appaiono periodica- New York Times rappresentava una zi?” scrisse sulla lavagna l’insegnante Legal Times. Nel 1988 approda alla quotidiano israeliano, nonostante mente su giornali progressisti del religione - racconta Jill Abramson Florence Klaber. “Ci presentava co- redazione di Washington DC del una diffusione nelle edicola che non calibro del New York Times e del all’indomani della nomina, che scat- stantemente dei dilemmi morali e Wall Street Journal. Il passaggio al ne fa certo un giornale per le masse. Guardian. Le sue inchieste hanno ta proprio dal primo settembre - ci chiedeva di separare gli scopi per- New York Times avviene nel 1997, Forse proprio i dati sulla tiratura di talvolta segnato la storia del gior- Qualunque cosa scrivesse veniva seguiti e le azioni impiegate per ot- dapprima nella capitale, poi di nuo- Haaretz, passato da una quota di nalismo israeliano. Ora si trova da- considerata una verità assoluta”. Ri- tenerli e di rispondere a quella do- vo nella sua New York, città che mercato pari al 6,4 per cento nel vanti a una sfida difficile, diversa da velazione che non sorprende se, co- manda a seconda delle varie situa- ama profondamente. giugno del 2010 al 5,8 del giugno quella del giornalista e dell’inviato me spiega Josh Nathan-Kazis trac- zioni - ricorda Abramson - Qualcosa Se la sua nomina a direttore del Ti- del 2011 (pari ad alcune decine di sul campo: portare avanti un gior- ciando un ritratto della Abramson che nella mente di un bambino è me ha fatto rapidamente il giro del migliaia di copie vendute ogni gior- nale che rimane di nicchia, in un per il prestigioso The Forward, molto potente”. Potente al punto mondo, essendo la prima donna a no, cui si aggiungono i circa 15 mila momento di difficoltà economiche l’identità ebraica della nuova diret- che nel 2004, quando la allora vice- capo del gigante del giornalismo abbonamenti alla versione inglese), e grandi trasformazioni dell’editoria trice del New York Times è “of a direttore del più famoso quotidiano americano in 160 anni di storia, non hanno contribuito alle dimissioni di mondiale. “Dobbiamo affrontare very particular kind”, tutta speciale. americano, in un discorso tenuto altrettanto scalpore suscita la sua Alfon. Numeri piuttosto bassi per molte situazioni complesse - spiega Sebbene la famiglia non aderisse a agli studenti della sua ex scuola, di- identità ebraica, considerando che un paese come Israele, come ripe- Benn -. Nel rapido cambiamento del una specifica sinagoga, la sorella chiarò: “Come vicedirettore del ebrei sono ben quattro degli ultimi tono i detrattori del giornale che mondo delle comunicazioni e della maggiore Jane era alunna della scuo- New York Times ogni giorno devo sei direttori del giornale inclusa lei viene definito progressista, liberale, tecnologia, è necessario tutto il no- la del Temple Emanu-El, famosa si- occuparmi di richieste che il gover- (anche se Jill declina abitualmente ma anche estremista (di sinistra) da stro impegno per mantenere la qua- nagoga riformata nell’Upper East no formula affinché non vengano le domande sulle sue attuali convin- molti israeliani e non, che lo accu- lità giornalistica e l’eccellenza che Side. Jill dal canto suo ha frequen- pubblicate storie che potrebbero zioni religiose). D’altra parte New sano di presentarsi come portavoce hanno sempre contraddistinto Haa- tato la Ethical Culture Fieldston compromettere la sicurezza nazio- York, con una popolazione ebraica della visione di una parte della po- retz”. (r.t.)

ú– COVER TO COVER

t JERUSALEM REPORT t MOMENT t COMMENTARY Una piccola barca si allontana da una Una copertina leggera, astratta e La foto di Obama di spalle, fortemente sponda imprecisata. Foto scialba e postmoderna per un tema pesante come contrastata e quasi in ombra si trasforma in cronachistica. Una ragazza con lo zaino il piombo che tormenta da sempre una silouette. Il presidente degli Stati Uniti sta immortala l’evento con un cellulare. l’umanità: c’è vita dopo la morte? Il affrontando la più grande crisi del paese dopo “By-bye flotilla” è il titolo di copertina pensiero ebraico sul “dopovita” aiuta a il ’29. Massima concentrazione del titolo per un viaggio pieno di interrogativi. Ma traghettare? La linea verticale spartisce la posizionato al centro del capo, quasi a la protesta colora anche le piazze copertina simbolizzando il confine più simbolizzare il groviglio dei pensieri del primo dell’unico governo democratico del difficile da attraversare. Fortemente presidente nero d’America a cui è toccato un Medio Oriente: Israele. simbolica e delicata. pesante fardello. Voto: 6 Voto: 7 Voto: 10 www.moked.it pagine ebraiche n. 9 | settembre 2011 RITRATTO / P37 Il coraggio e la gioia di vivere

ú–– Lucilla Efrati L'affascinante storia di Fouad Blanga e della sua famiglia è raccolta in un libro di recente 85 anni compiuti Fouad uscita scritto dalla giornalista Blanga continua ogni giorno Fiona Diwan. Intitolato Mille ad andare al lavoro nello mabrouk monsieur Blanga, il A volume racconta oltre cento stabilimento di Tribiano dell’azienda anni di storia che si snodano da lui stesso creata negli anni Sessan- tra Medio Oriente ed Europa ta, alle porte di Milano, dove vengono avvolgendo il lettore in intense suggestioni. A partire da lavorati e commercializzati involucri quando David, papà di Fouad e naturali e dove oltre a trenta dipen- capostipite della famiglia, denti lavorano i suoi figli David e Joe, fonda la David Blanga e figli. Fouad, ultimo di dieci fratelli, suo nipote Rudy, e i figli di suo fra- smette presto di studiare per tello Jack, David e Samy. intraprendere lo stesso lavoro Tra Fouad e Rudy, nipote ventiseien- del padre, quello del commercio di pellame e di Nel settembre del 1969, dopo le feste involucri naturali. Sullo sfondo le tormentate ne entrato a lavorare alla Blancasing vicende politiche dei paesi mediorientali che, ebraiche, la famiglia è di nuovo in fu- pochi anni fa al termine degli studi soprattutto dopo la fondazione dello Stato di ga e questa volta diretta in Italia dove di Economia all’Università Bocconi, Israele, costringono Fouad e famiglia alla vivono già due fratelli di Bida, Marco fuga. Da Damasco a Beirut e poi a Milano, vi è un tacito accordo: Rudy serve al nei cui pressi Fouad acquista il terreno e Clement, uno dei fratelli di Fouad, nonno il caffè al suo arrivo in ufficio sul quale sorge la Blancasing. Nel Elie, e alcuni figli di un altro fra- e Fouad a metà mattina gli sbuccia racconto, oltre ai molti momenti tello, Selim. felici, anche alcuni episodi dolorosi. una mela e la dividono concedendosi Come la morte del fratello di Messa ancora una volta in salvo un momento di pausa insieme, ogni Fouad, Jaques, cui il protagonista la famiglia, Fouad compra un giorno da quando Rudy ha iniziato a era particolarmente affezionato. terreno a Tribiano alle porte di lavorare nell’azienda di famiglia. “Io Milano. Ma la manodopera in invece non ho studiato – osserva Fo- Italia costa coro e così è ne- uad – perché volevo guadagnarmi da cessario acquistare il budello e vivere anche se la mia famiglia era a farlo lavorare in Paesi in cui benestante e così mi sono lasciato alle costa di meno come l’Egitto, spalle il grande edificio dove sorgeva l’Afghanistan, la Turchia, il Li- la scuola, quello della Alliance Fran- bano. Poi, dopo l’invasione russa caise a Damasco, per rincorrere il mio di Kabul, anche in Cina. Mentre destino di cercatore di pellame e bu- i principali mercati per la vendita dello”. Sono gli anni dei pionieri, lo sono gli Stati Uniti e l’Europa. At- Stato di Israele non esiste ancora e tualmente il figlio maggiore di Fo- Fouad cavalca l’onda dei tempi... uad, David, è il presidente del Con- Tra Damasco, Beirut, Tel Aviv, Li- sorzio internazionale del budello na- sbona e Milano la storia di Fouad e turale (Insca) mentre il più piccolo, della sua famiglia si snoda lungo sen- Joe, si occupa del commercio del pel- tieri affascinanti. Siamo nella seconda lame. metà dell’Ottocento quando il padre “Fouad, non pensa che alla sua età fonda la David Blanga e figli, specia- sarebbe giusto godersi un po’ di ri- lizzata nel commercio di pellami. Il poso al fianco di Bida?”, gli doman- 1900 è l’anno in cui inizia l’emigra- dano di tanto in tanto in maniera pro- zione dei Blanga in Argentina, Mes- vocatoria. “Ho sempre pensato che sico e anche nella Palestina del Man- fosse meglio vivere l’inferno al lavoro dato britannico. David fa da base alla piuttosto che il paradiso in casa”, ri- famiglia a Damasco, ma viaggia in sponde. “Vengo in ufficio ogni giorno, continuazione spostandosi fra il Li- mi occupo dei rapporti con le banche, bano, l’Iraq e la Palestina. Fouad nasce credo sia molto importante avere nel 1926. Ultimo di dieci figli, ha spi- me. Fouad qualche mese prima era secoli aveva ospitato armeni, curdi, vadano l’ostilità è palpabile. La banca buoni rapporti con tutti e ho trasmes- rito di avventura e desiderio di cono- riuscito ad allontanare Bida e il pic- cristiani, musulmani ed ebrei. Beirut rifiuta all’azienda dei Blanga il finan- so ai miei figli la convinzione che con scere, curiosità e grinta da vendere. colo David travestiti da arabi. Il 15 città della dolce vita mediorientale si ziamento per pagare gli operai, men- l’accordo si può fare ogni cosa. I litigi L’amore arriva nel 1945, quando ha maggio anche lui fugge da Damasco trasforma in poco tempo in un infer- tre una legge appena promulgata vieta fanno male all’anima. Una volta i miei 19 anni, con Bida Tachè, che all’epoca per raggiungere la famiglia. no. di ritirare grosse somme di danaro. due fratelli Rafful e Moise, che vive- aveva solo 15 anni e con cui erano A Beirut i Blanga restano fino al 1969, Nella capitale libanese Fouad aveva Ancora una volta però il destino viene vano a Tel Aviv, ebbero un litigio for- soliti lanciarsi cioccolatini da un bal- ma già nel 1967 la situazione è diven- una fabbrica di lavorazione di budello. in aiuto a Fouad: un finanziere di no- tissimo. Toccò a me prendere il primo cone all’altro. tata invivibile: dopo la vittoria schiac- Vi lavoravano 140 operai, quasi tutti me Selim Lawi accetta di retrodatare volo e andare a risolvere la questione, Il matrimonio avviene nel gennaio ciante delle forze israeliane nella guer- musulmani. All’indomani del conflitto l’operazione consentendogli di pagare ruolo che ho rivestito in molte altre del 1947 e da esso nasceranno cinque ra dei Sei giorni, anche in Libano non vanno tutti di colpo a chiedere la li- gli operai. circostanze della vita. Del resto, si sa, figli: David nel 1948, Shouly nel 1949, c’è più posto per gli ebrei. Niente ri- quidazione. Il momento è dramma- Ma a questo punto è evidente che in affari si litiga e anche fra moglie e Betty nel 1952, Fortunée nel 1957, il mane della città multietnica che per tico per gli ebrei di Beirut. Ovunque non si può più rimanere in Libano. marito. La cosa più importante che più piccolo Joe, nel 1963. La casa si deve trasmettere ai figli è il senti- della famiglia Blanga a Damasco è u La famiglia Blanga nel 1929. Al mento famigliare in modo che an- sempre colma di gente, poi anche a centro David Blanga assieme alla ch’essi sposandosi, potranno trasmet- Beirut e ovunque essa si trasferisca. moglie Salha Sakkal. Tra di loro i terlo a loro volta”. Fouad guarda fuori dalle finestre del figli più piccoli Jaques (6 anni) e Fouad sorride sereno con l’aria saggia suo ufficio a Tribiano, ma il suo sguar- Fouad (3 anni). Da sinistra verso di chi nella vita ne ha viste davvero do è perso nel ricordo del profumo destra seduti in primo piano, tante, suo nipote Rudy gli è vicino e che c’era nell’aria a Damasco, dice Badiha, Baiha (moglie di Mourad), lo guarda con tenerezza e affetto. che vorrebbe tornare nella sua città Salha, Jaques, David, Fouad, Amelia “Quale pensi che sia l’insegnamento almeno una volta nella vita. (moglie di Selim), Rosine, Latife più grande che tuo nonno dovrebbe All’indomani della fondazione dello (moglie di Rafoul). In secondo piano trasmetterti”? gli chiedo. E lui: “La Stato ebraico è costretto a lasciare la da sinistra verso destra Elie, Haim sua saggezza unita alla capacità di Siria. Ad Aleppo c’erano già stati mol- Katri (marito di Badiha), Mourad, non essere mai prevedibile, quel ba- ti episodi di antisemitismo e alcune Rosa (moglie di Zaki), Zaki, Selim, gliore negli occhi che si chiama gioia sinagoghe erano state date alle fiam- Rafoul e Moise. di vivere”.

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Ligat ha’Al , scuola di basket e vita Cresce il numero di cestisti statunitensi che approda nella lega israeliana. Una scelta tra opportunità e identità

l primo fu Tal Brody nel 1966. ebraico Ligat ha’Al - è gradualmente lancio importante nel grande basket. contaminazioni esterne sia in entrata lo svolgimento della prossima sta- Giovane di talento con ottime migliorato, non ha più quella patina Se ne sono accorti perfino negli Stati che in uscita. Merito (o colpa, di- gione agonistica oltreoceano. Così, Iprospettive di esordio in Nba, di mistero che lo avvolgeva un tem- Uniti, patria indiscussa della disci- pende dai punti di vista) del lockout sulla scia della più che positiva espe- scelse Tel Aviv rinunciando al sogno po, e rappresenta un trampolino di plina solitamente poco avvezza a della Nba che mette a serio rischio rienza di Tal Brody da Trenton, New di milioni di ragazzi americani per Jersey, il flusso dagli States sta rag- una missione suggestiva: portare la BRODY, IL PRIMO A VOLARE OLTREOCEANO giungendo picchi significativi. C’è pallacanestro israeliana sul tetto chi viene con l’obiettivo di tornare d’Europa. Ci riuscì dopo 11 anni di Nato il 30 agosto 1943 a Trenton (New Jersey), Tal Brody è considerato il più e chi invece per restare. La scelta fatiche, sogni e speranze, regalando grande giocatore di basket nella storia di Israele. A 23 anni scelse di rinunciare Israele si gioca tra un sano oppor- al Maccabi la sua prima Eurolega al al sogno Nba pur di trascinare il Maccabi Tel Aviv sul tunismo, che si fonda sulle maggiori termine di una finale serratissima tetto d’Europa. Impresa che gli riuscì nel 1977 con la possibilità di emergere in un conte- contro Mobilgirgi Varese. Il viaggio vittoria del quintetto israeliano su Mobilgirgi Varese sto meno competitivo rispetto a di Brody era un salto nel vuoto con in una combattutissima finale di Eurolega passata alla quello nordamericano, e dinamiche molti risvolti personali: Israele sa- storia della pallacanestro continentale. Celebre il suo talvolta legate all’identità ebraica di rebbe stata la nuova casa, un paese “We are on the map” pronunciato al termine della se- chi opta per questa singolare aliyah in cui trovare affermazione non solo mifinale contro Cska Mosca, fiera rivendicazione di un cestistica. I due aspetti finiscono per come sportivo ma anche e soprat- popolo che ambiva a maggiore considerazione da parte essere inevitabilmente connessi. At- tutto come uomo. Una nuova patria della comunità internazionale. Una frase entrata nella traverso la legge del ritorno vigente che, commossa dalla sua classe e dal cultura israeliana che è ancora oggi utilizzata per spot nello Stato ebraico è infatti possibile suo impegno, l’avrebbe poi ripagato televisivi, comizi politici e slogan pubblicitari. Dopo diventare rapidamente cittadini onorandolo alla stregua di un eroe aver smesso col basket giocato, Brody ha lavorato per alcuni anni nel ramo israeliani e ambire (volendo) a un nazionale. Oggi la situazione è di- delle assicurazioni. Adesso si occupa di fare corretta informazione su Israele e posto in nazionale. Possibilità intri- versa: il campionato israeliano - in di promuovere legami tra giovani di tutto il mondo attraverso lo sport. gante e certamente meno remota di

i guardano negli occhi. Si Ramzi. Pensiero condiviso da Akiva studiano. Cercano il varco L’esempio del Jerusalem Boxing Club, Finkelstein, 16 anni, una delle mi- Sper piazzare il colpo decisi- gliori promesse della palestra, ebreo vo, quello che manderà ko l’avver- israeliani e palestinesi insieme sul ring osservante e sette volte campione sario. Sono due giovani pugili in israeliano nelle categorie giovanili, una palestra, e nelle loro mosse u Alcune immagini del Jerusalem secondo cui la boxe è un ottimo non ci sarebbe nulla di strano. Se Boxing Club. Fondato nel 1981 dal modo per costruire ponti tra culture non fosse che uno è israeliano. pugile Gershon Luxembourg, ospita diverse. “Penso che se tutti trascor- L’altro palestinese. La palestra è il oggi numerosi boxeur israeliani e ressimo del tempo insieme come Jerusalem Boxing Club, fondato palestinesi rappresentando un facciamo qui ogni giorno, le rela- nel 1981 da Gershon Luxemburg, modello vincente di integrazione zioni tra ebrei e arabi sarebbero ex campione di pugilato prove- attraverso lo sport. molto migliori. Ma purtroppo non niente dall’Uzbekistan, allora tutti praticano la boxe” spiega. Unione Sovietica. Un luogo che, E Luxemburg non potrebbe essere ricavato da un rifugio, due volte ligiosi. Tutte le persone che vengo- Boxing Club si sono allenati nei suoi ziato ad allenarsi quando aveva otto più d’accordo. Lui, di relazioni uma- alla settimana offre a giovani ebrei no, qua si sentono a casa. La nostra trent’anni di vita. Perché la filosofia anni: “Gershon qua è come un pa- ne, se ne intende. Non ha mai di- e arabi la possibilità di incontrarsi, porta è sempre spalancata”. Una di Luxemburg va molto al di là del dre per chiunque, ebreo o musul- menticato come viveva in Unione creando un varco nelle loro vite porta che non dà nell’occhio, in un semplice far entrare tutti. “Qua sia- mano”. In mezzo ai sacchi di sabbia Sovietica, condividendo una stanza che altrimenti scorrerebbero pa- complesso di mattoni nel centro di mo un’unica famiglia, un unico cor- tutti diventano uguali, non ci sono con decine di persone. “Incontrarsi rallele senza punti di congiunzio- un parcheggio. Entrando, una ram- po. Non è soltanto gente che dice più divisioni religiose o politiche, senza paura, questo è l’obiettivo. E ne. pa di scale e un gigantesco poster ‘buongiorno’ la mattina e ‘arrive- ma soltanto giovani che fanno la- per farlo non c’è niente di meglio “La nostra palestra è aperta a tutti” della leggenda della boxe, Muham- derci’ la sera”. Lo conferma anche vorare i guantoni. che avere occasioni per conoscersi, sottolinea Luxemburg, kippah in te- mad Ali. Sui muri al piano di sotto Ramzi Srour, diciannovenne pale- “Quando combatto, voglio vincere in qualsiasi campo”. sta e un entusiasmo immutato dopo invece campeggiano foto e ritagli stinese di Jabel Mukaber, quartiere per me e per il club, non mi importa Guardarsi negli occhi insomma. trent’anni di lavoro. “Israeliani e pa- di giornali a illustrare le storie di a sud di Gerusalemme est, un ve- che il mio avversario sia arabo o Proprio come quei due ragazzi sul lestinesi, uomini e donne, laici e re- tutti i giovani pugili che al Jerusalem terano della palestra, dove ha ini- israeliano. Questo è sport” aggiunge ring.

www.moked.it pagine ebraiche n. 9 | settembre 2011 SPORT / P39 u Negli ultimi anni un nismo. “La faccenda è piuttosto numero crescente di cestisti complessa” commenta Kozikaro. CALCIO statunitensi si è trasferito “Da un lato non si può che essere nel campionato israeliano. soddisfatti nel vedere tanti ragazzi Zahavi, un’eredità pesante Una scelta legata a vari di talento scegliere Israele. Ma allo fattori, di natura sportiva stesso tempo bisogna chiedersi quale L’eredità è di quelle da far tremare i polsi: Javier Pastore detto El ed extrasportiva. sia l’obiettivo di fondo in tutto ciò. Flaco, l’uomo che ha fatto sognare la Champions al Palermo e che a Da sinistra a destra Jon Dubito infatti che molti di loro ab- fine luglio ha scelto di abbracciare il progetto (e i soldi) del Paris Saint Scheyer (Maccabi Tel Aviv), biano intenzione di restare a lungo”. Germain degli sceicchi. Arrivato in Sicilia come l’ennesimo talento eso- Sylven Landesberg (Maccabi Malgrado i perplessi, a vincere è pe- tico da lanciare nel calcio che conta, il centrocampista israeliano Eran Haifa), David Bluthental rò il partito degli entusiasti. Tra que- Zahavi ha gradualmente scalato le tappe e adesso si candida a colmare (Maccabi Tel Aviv) e Dan sti Avner Koppel, dirigente della fe- il vuoto di classe e fantasia lasciato dalla mezzala argentina. Stefano Grunfeld (Hapoel Holon). Il derazione israeliana. “Si tratta di una Pioli, allenatore dei rosanero, si è sperticato più volte in apprezza- sogno è quello di sfondare situazione molto positiva. Il vantag- menti per il ragazzo di Rishon LeZion. Durante il ritiro estivo Zahavi ha come Omri Casspi, unico gio è indubbiamente per tutti. Per il infatti mostrato ottime doti tecniche, combinandole a educazione tat- atleta israeliano della Nba, movimento, per i giocatori e per il tica e impegno negli allenamenti. protagonista prima con i paese intero”. Spesso l’entusiasmo è “Zahavi ha fatto vedere grande tec- e adesso portato dagli stessi protagonisti del nica e poi ha una gamba che può atteso a una nuova prova parquet, affascinati dall’idea di po- strappare, che può accelerare e sal- con i . tersi confrontare con un paese che tare l’uomo” ha detto Pioli in occa- assume speciali significati identitari. sione di una recente conferenza una convocazione nel Dream Team preselezione riservata a giocatori Ne è un esempio la storia di Sylven stampa. In fondo il patron Zamparini a stelle e strisce. stranieri che in Israele, come in molti Landesberg, 22 anni, reduce dalla aveva già dato un quadro esaustivo Uno degli ultimi arrivati è Jon Sche- altri campionati tra cui la Nba, rap- sua prima stagione con il Maccabi delle capacità di Zahavi quando, ad yer, ex golden boy del basket uni- presenta un pericolosissimo terno a Haifa. Negli scorsi mesi Sylven ha affare ancora non concluso con la di- versitario. Ventiquattro anni da Nor- lotto. Vari atleti hanno compiuto un ottenuto la cittadinanza israeliana rigenza dell’Hapoel Tel Aviv, si era la- thbrook, Illinois, ha le idee chiare: percorso analogo a Scheyer in questi ed è entrato per la prima volta se- sciato andare alla seguente considerazione: “Potenzialmente è un “Sono qua per diventare un campio- anni. Tra gli altri Sylven Landesberg riamente a contatto con il proprio nuovo Cassano”. Con la Serie A che scalda i motori, Eran è quindi ne”. Se il buongiorno si vede dal e David Bluthenthal, diventati nel ebraismo. “Sono stati dodici mesi adesso uno dei papabili dell’undici titolare rosanero. In situazioni come mattino, la strada per lui è ben im- frattempo israeliani, e , fantastici, fondamentali per la mia questa l’unico rischio è forse quello di montarsi la testa. Ma non sem- postata visto che a tesserarlo sono medaglia d’oro alle Maccabiadi 2009 crescita umana” dice Landersberg, bra essere il suo caso. Solleticato dal Giornale di Sicilia sulla difficile stati i Maccabi Tel Aviv, club leg- (ma con la maglia degli Stati Uniti). vincitore nel 2008 del premio Mr. sostituzione di El Flaco, il nuovo beniamino del Barbera ha così rispo- genda nelle cui fila potrebbe rita- E c’è la possibilità che non sia finita New York . “Il mio obiet- sto: “Lo so che si faranno continui paragoni con Pastore, ma io sono Za- gliarsi un ruolo significativo. E ma- qui. L’incertezza che aleggia attorno tivo è quello di giocare nella Nba. havi e sono pronto a dimostrare il mio valore sul campo. Sono una gari anche una maglia con la stella alla Nba dovrebbe infatti dare ulte- In qualunque posto mi porterà il de- persona che pensa sempre positivo e cerca di migliorarsi giorno dopo di David qualora decidesse di pren- riore impulso al fenomeno. Anche stino questa straordinaria esperienza giorno. Il cammino verso il successo non è semplice, soprattutto in un dere la cittadinanza israeliana, even- se c’è chi scuote la testa. Come Ido resterà comunque nel mio cuore”. campionato così importante. Ma credo tanto nei miei mezzi e lavorerò tualità che gli consentirebbe, tra i Kozikaro, ala del Maccabi Haifa con per diventare un giocatore determinante per il Palermo”. tanti vantaggi, di saltare la fase di 13 anni di esperienza nel professio- Adam Smulevich

www.moked.it “Perchè si deve spendere volentieri per andare a bere una birra quello che si spende borbottando per un libro? Dico questo per segnalarvi, sull’ultimo numero di Pagine Ebraiche, l’appello a sostenere il giornale, ad abbonarsi. È giusto sostenere il giornale degli ebrei italiani, coinvolgersi insomma in questa impresa. È un bel giornale, che merita di avere dei lettori che si sentano parte del giornale. In realtà, lo sapete, tutto quello che ci arriva gratis, che ci viene messo in mano all’angolo di una strada, non lo prendiamo mai troppo sul serio. Ben lo sapeva il vecchio Freud, che con questo argomento ha teorizzato la necessità che l’analisi fosse a pagamento. E allora, è ora di fare un abbonamento e di cominciare a prendersi sul serio”!

Anna Foa, storica ENEA RIBOLDI

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