Di quanto sopra si è redatto il presente verbale che, previa lettura e conferma, viene sottoscritto come appresso:

IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO GENERALE Dott. Domenico Gambacorta Dr.ssa Monica CINQUE

======ORIGINALE Si dichiara che il presente provvedimento , è immediatamente eseguibile ai sensi dell’art.134, comma 4, Tuel/ d.lgs. N. 267/2000. Amministrazione Provinciale di IL SEGRETARIO GENERALE Dr.ssa Monica CINQUE Provvedimenti Presidenziali Avellino, lì ______

======N. 46 del 14.05.2018

Si dichiara che il presente provvedimento è divenuto esecutivo ai sensi dell’art.134, comma 3, Tuel/ d.lgs. N. 267/2000

IL SEGRETARIO GENERALE Dr.ssa Monica CINQUE OGGETTO: DICHIARAZIONE DI COERENZA A CONDIZIONE DEL PUC DEL Avellino, lì ______COMUNE DI S. STEFANO DEL SOLE ADOTTATO CON ======DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE N. 47 DEL 25.05.2017, AI SENSI DELL’ART. 3 DEL REGOLAMENTO REGIONALE N. 5 DEL Il presente provvedimento è stato pubblicato all’Albo Pretorio on line della 04.8.2011. Provincia ai sensi dell’art. 32, della L.69 del 18.06.2009, giusta attestazione del Responsabile

dal ______al ______

IL SEGRETARIO GENERALE Dr.ssa Monica CINQUE Avellino, lì ______L’anno Duemiladiciotto il giorno QUATTORDICI del mese di MAGGIO alle

ore 14,00 nel Palazzo della Provincia, nell’apposita Sala delle adunanze il

dott. Domenico GAMBACORTA, nominato Presidente della Provincia di

Avellino a seguito dell’insediamento avvenuto in data 20 ottobre 2014,

assistito dal Segretario Generale, a scavalco, Dr.ssa Monica CINQUE ha

adottato il seguente Provvedimento Presidenziale

IL TITOLARE DI P.O. CON DELEGA DI FUNZIONI DIRIGENZIALI DEL SETTORE AMBIENTE, TERRITORIO ED URBANISTICA relaziona quanto segue: Sulla presente proposta di deliberazione si Sulla presente proposta di deliberazione si PREMESSO esprime, ai sensi degli artt.49, co.1 e n. 147 esprime, ai sensi degli artt.49, co.1 e n. 147 -che il PTCP è stato approvato definitivamente con deliberazione Commissariale n. 42 del 25.02.2014, bis, co. 1, D.L.gs 267/2000 parere di bis, co. 1, D.L.gs 267/2000 parere di assunta con i poteri del Consiglio Provinciale, di cui si è dato avviso sul BURC n. 17 del 10.03.2014; regolarità contabile regolarità tecnica, attestante la regolarità e la -che, ai sensi del regolamento regionale del 4/08/2011 n. 5 “Regolamento di attuazione per il Governo del correttezza dell’azione amministrativa Territorio”, alla Provincia, al fine di coordinare l’attività pianificatoria nel proprio territorio, compete la dichiarazione di coerenza alle strategie a scala sovra comunale individuate dall’amministrazione provinciale FAVOREVOLE FAVOREVOLE______anche in riferimento al proprio piano territoriale di coordinamento provinciale (PTCP) vigente;

-che il di S. Stefano del Sole con deliberazione di Giunta Comunale n. 47 del 25.05.2017, ha Lì ______adottato, ai sensi dell’art. 3, comma 1, del regolamento regionale n. 5/2011, il Piano urbanistico comunale, Lì completo del rapporto ambientale; CONSIDERATO: - che della citata adozione del Puc è stata data notizia mediante pubblicazione del piano sul BURC n. 48 del IL FUNZIONARIO DELEGATO PER LE IL FUNZIONARIO DELEGATO PER LE 14.06.2017, anche sotto il profilo del procedimento VAS, ai sensi dell’art. 3, comma 3, del regolamento COMPETENZE DIRIGENZIALI COMPETENZE DIRIGENZIALI regionale n. 5/2011; Dr. Antonio Principe Geom. Antonio Pellegrino - che con delibera di Giunta Comunale n. 74 del 11.09.2017, sono state esaminate le osservazioni pervenute al Puc adottato con la richiamata delibera di G.C. n. 47/2017, disponendo la trasmissione della stessa al progettista per le dovuta modifiche ed adeguamenti agli elaborati del Piano;

- che con verbale di Verifica e Validazione del 16.11.2017, a firma del progettista del Piano, e del RUP, si è preso atto che gli elaborati del Puc ivi specificati, risultano modificati ed adeguati rispetto ai corrispondenti elaborati del Puc adottato con delibera di G.C. n. 47/2017, in conformità a quanto disposto con delibera di G.C. n. 74/2017 di esame delle osservazione; - che con nota del 16.01.2018 (prot. n.237), ricevuta da questo Ente in pari data ed acquisita al protocollo (n.2660), il Sindaco del Comune di Santo Stefano del Sole ha trasmesso alla Provincia di Avellino il Piano urbanistico, unitamente alla richiesta di parere di coerenza con il P.T.C.P.;

VISTO che l’art. 3, del regolamento regionale di attuazione per il governo del territorio governo n. 5/2011, pone in capo ai Comuni, quali amministrazioni procedenti, l’accertamento di conformità alle leggi e regolamenti e agli eventuali strumenti urbanistici e territoriali sovra ordinati e di settore, nonché la competenza in materia di approvazione dello strumento urbanistico; VISTO inoltre che, ai sensi del medesimo art. 3 del citato regolamento regionale, all’amministrazione provinciale, al fine di coordinare l’attività pianificatoria nel proprio territorio, compete la dichiarazione di coerenza alle strategie a scala sovra comunale individuate dall’amministrazione provinciale anche in riferimento al proprio piano territoriale di coordinamento provinciale (PTCP) vigente;

DATO ATTO delle risultanze istruttorie finalizzate alla verifica di coerenza con il PTCP del Piano Urbanistico del Comune di S. Lucia di , giusta relazione del 11/05/2018 (prot. n. 21816) allegata che forma parte integrante e sostanziale del presente provvedimento e dalla quale risulta che il PUC del Comune di Santo Stefano del Sole è coerente con il PTCP, a condizione del recepimento delle osservazioni e con le conseguenti prescrizioni, adeguamenti ed integrazioni riportate nell’unito Allegato - tabelle articolate in Parte I, II e III - colonna ( Osservazioni-Prescrizioni ai fini della coerenza con il PTCP ), quale parte integrante della verifica di coerenza, facendo riserva di monitoraggio, significando che il Comune preventivamente all’eventuale approvazione del Piano, dovrà trasmettere alla Provincia dichiarazione di ottemperanza da rendere in forma dettagliata con atto deliberativo di Giunta comunale, con riferimento ai singoli profili e corrispondenti elaborati integrativi e/o sostitutivi, relativi al recepimento delle formulate osservazioni, da richiamarsi espressamente nell’atto di approvazione di competenza del Consiglio Comunale.

E’ fatta salva ogni altra prescrizione contenuta nei pareri di legge, nonché quelle degli Enti tutori relativamente ai vincoli presenti sul territorio comunale, oltre a quelle di cui alla VAS.

VISTA la L.R. n. 16/2004 - NORME SUL GOVERNO DEL TERRITORIO e s.m.i.; VISTO il Regolamento regionale n.5 del 4 agosto 2011 - REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE PER IL GOVERNO DEL TERRITORIO;

VISTE le indicazioni operative del "Manuale operativo del Regolamento 4 agosto 2011 n. 5 di attuazione della LR 16/2004 in materia di Governo del territorio" pubblicato dalla Regione - Area Generale di Coordinamento 16 “Governo del Territorio”; Per le considerazioni di cui innanzi, si ritiene, nei limiti della competenza della Provincia in materia di coerenza alle strategie a scala sovracomunale individuate dall’amministrazione provinciale, il citato Piano urbanistico, adottato con deliberazione di Giunta Comunale n. 47 del 25.05.2017, coerente nel complesso subordinatamente agli adeguamenti modifiche ed integrazioni di cui alla relazione allegata alle strategie a scala sovra comunale individuate dall’amministrazione provinciale anche in riferimento al proprio piano territoriale di coordinamento provinciale (PTCP), approvato con deliberazione del Commissario Straordinario n. 42 del 25.02.2014, assunta con i poteri del Consiglio Provinciale; PRECISATO che la coerenza è accertata alla condizione che, in sede di approvazione, non vengano accolte osservazioni che determinino modifiche allo strumento urbanistico in contrasto con le prescrizioni contenute nel PTCP; Per quanto sopra e in considerazione della natura del parere –Dichiarazione di Coerenza- reso in relazione al

PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE (PTCP) approvato con delibera C.S. n.

42 del 25.02.2014; PROPONE per i motivi espressi in narrativa che qui si intendono integralmente riportati e confermati: - di dichiarare il PUC del Comune di Santo Stefano del Sole, adottato con deliberazione di Giunta

Comunale n. 47 del 25.05.2017, coerente con le strategie a scala sovra comunale individuate

dall’amministrazione provinciale anche in riferimento al proprio piano territoriale di coordinamento provinciale (PTCP) vigente, a condizione del recepimento delle osservazioni e con le conseguenti prescrizioni, adeguamenti ed integrazioni riportate nell’ unito Allegato -Tabelle Parte I, II e III - colonna (Osservazioni-Prescrizioni), quale parte integrante della verifica di coerenza, facendo altresì riserva di monitoraggio, significando che il Comune preventivamente alla approvazione del Piano dovrà trasmettere alla Provincia dichiarazione di ottemperanza da rendere in forma dettagliata con atto deliberativo di

Giunta comunale con riferimento ai singoli profili e corrispondenti elaborati integrativi e/o sostitutivi

relativi al recepimento delle formulate osservazioni, da richiamarsi espressamente nell’atto di approvazione di competenza del Consiglio Comunale. E’ fatta salva ogni altra prescrizione contenuta nei pareri di legge, nonché quelle degli Enti tutori relativamente ai vincoli presenti sul territorio comunale, oltre a quelle di cui alla VAS. Firmato sulla proposta Il Titolare di P.O. con delega di funzioni dirigenziali geom. Antonio Pellegrino

IL PRESIDENTE

VISTA la proposta di cui sopra; VISTI i pareri espressi sulla proposta del Responsabile del Servizio interessato e dal Responsabile della Ragioneria ai sensi e per gli effetti degli artt. 49, co.1 e 147 bis, co.1, D.Lgs 267/2000 anch’essi riportati a margine della proposta stessa; VISTO il Testo Unico Enti Locali/D.Lgs 267/2000;

DELIBERA

1. Prendere atto della proposta di cui all’oggetto, unitamente alle premesse, alle attestazioni, in esso contenuti; 2. Sottoporre il presente provvedimento al Consiglio Provinciale, ai sensi dell’art.1 co. 55 della Legge 56/2014, affinché approvi la proposta e dichiari il PUC del Comune di Santo Stefano del Sole, adottato con deliberazione di Giunta Comunale n. 47 del 25.05.2017, coerente con le strategie a scala sovra comunale individuate dall’amministrazione provinciale anche in riferimento al proprio piano territoriale di coordinamento provinciale (PTCP) vigente, a condizione del recepimento delle prescrizioni, adeguamenti e integrazioni riportate nella citata relazione istruttoria che si allega.

ALLEGATO AL PROVVEDIMENTO PRESIDENZIALE N.46 DEL 14.05.2018

PROVINCIA DI AVELLINO SETTORE AMBIENTE, TERRITORIO E URBANISTICA SERVIZI: PIANIFICAZIONE E GOVERNO DEL TERRITORIO- SIT

PROT. GEN. N . 21816 del 11.05.2018 Allegati: 1

Al PRESIDENTE della Provincia di Avellino dott. Domenico Gambacorta Sede Al Consigliere delegato all’Urbanistica Dott. Mirko Iorillo Sede

Oggetto: VALUTAZIONE DI COERENZA DEL PUC DEL COMUNE DI SANTO STEFANO DEL SOLE con il PTCP della Provincia di Avellino, ai sensi dell’art. 3, comma 4, del Regolamento regionale n. 5/2011.

RELAZIONE ISTRUTTORIA Comune di Santo Stefano del Sole Piano Urbanistico Comunale, adottato con deliberazione di Giunta Comunale n. 47 del 25.05.2017.

Premessa Il Regolamento regionale n. 5/2011, per effetto del disposto di cui all’art. 3 prevede che la Provincia, al fine di coordinare l’attività pianificatoria nel proprio territorio di competenza, dichiara la coerenza dei Piani urbanistici comunali alle strategie a scala sovra comunale individuate dall’amministrazione provinciale anche in riferimento al proprio piano territoriale di coordinamento provinciale (PTCP) vigente. La Provincia di Avellino, giusta delibera di Commissario Straordinario n. 47 del 25.02.2014, ha approvato il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. E’ posta in capo ai Comuni, ai sensi del citato regolamento regionale, la competenza relativa all’approvazione dei Piani urbanistici comunali, nonché alla conformità alle leggi e regolamenti e agli eventuali strumenti urbanistici e territoriali sovra ordinati e di settore. Il Piano urbanistico del Comune di Santo Stefano del Sole è stato adottato con deliberazione della Giunta Comunale n. 47 del 25.02.2017. Di tale adozione, come si evince dagli atti è stata data notizia mediante avviso pubblicato sul BURC n. 48 del 14.06.2017, sul sito web ufficiale e all’Albo Pretorio del Comune anche ai fini della procedura di Vas. Con delibera di Giunta Comunale n. 74 del 11.09.2017, sono state esaminate le osservazioni pervenute al Puc adottato con la richiamata delibera di G.C. n. 47/2017, disponendo la trasmissione della stessa al progettista per le dovute modifiche ed adeguamenti agli elaborati del Puc. Con verbale di verifica e validazione del 16.11.2017, a firma del progettista del Piano e del RUP del Comune, si è preso atto che gli elaborati del Puc ivi specificati, risultano modificati ed adeguati rispetto ai corrispondenti elaborati del Puc adottato, in conformità a quanto disposto con delibera di G.C. n. 74/2017 di esame delle osservazione. 1

Non risultano acquisti i pareri degli Enti sovra comunali interessati al procedimento di formazione del Piano (Autorità di Bacino, Parco dei Monti Picentini, Soprintendenza, Genio Civile di Avellino, ASL) Con nota del 16.01.2018 (prot. n. 237) ricevuta di questo Ente in pari data ed acquista al protocollo (al n. 2660), il Sindaco del Comune di Santo Stefano del Sole ha trasmesso alla Provincia di Avellino il Piano urbanistico, costituita dai seguenti atti ed elaborati in formato cartaceo:

Atti aiistrativi

1. Deliberazione di Giunta Comunale n. 47 del 25.05.2017, esecutiva a norma di legge, avente ad oggetto: “ Adozione PUC (Piano Urbanistico Comunale) ed allegati afferenti Studio Geologico, Carta dell’uso agricolo e Piano Zonizzazione Acustica, ai sensi dell’art. 3 del Regolamento Regione Campania 04/08/2011, n. 5”; 2. Deliberazione di Giunta Comunale n. 74 del 11.09.2017, ad oggetto: “ Esame osservazioni al PUC ( Piano Urbanistico Comunale)adottato con deliberazione di G.C. n. 47 del 25.05.2017. Determinazioni”; 3. Verbale di Verifica e Validazione degli elaborati modificati a seguito delle osservazioni accolte con deliberazione di G.C. n. 74 del 11.09.2017;.

Atti tecici

Elab. R 01 - Relazione Generale; Elab. R 02 - Compatibilità tra previsioni urbanistiche e studio geologico; Elab. R 2.1 - Raffronto tra aree di trasformazione Puc con carta della zonazione geologico tecnica in prospettiva sismica, scala 1: 10.000; Elab. R 2.2 - Raffronto tra aree di trasformazione Puc con carta della stabilità, scala 1: 10.000; Elab. A 01 - Inquadramento territoriale e strutturale scala 1: 25.000; Elab. A 02 - Previsioni del Piano Territoriale Regionale della Campania scala 1: 50.000; Elab. A 03 - Previsioni del Piano Territoriale di coordinamento della Provincia di Avellino,- Trasformabilità scala 1: 5.000; Elab. A 04 - Previsioni del Piano Stralcio per l’assetto idrogeologico dell’autorità di Bacino – Rischio frane; Elab. A 05 - Vincoli paesaggistici e culturali scala 1: 5.000; Elab. A 06 - Morfologia urbana e tipologie edilizie, scala 1: 2.000; Elab. A 07 - Aggiornamento aereo fotogrammetrico al 2016, scala 1: 5.000; Elab. A 08 - Aree di interesse ecologico (Sorgenti Urciuoli – SIC – ZPS) scala 1: 5.000; Elab. A 09 - Mobilità urbana e territoriale, scala 1: 5.000; Elab. A 10 - Attrezzature di interesse generale ed edifici di interesse storico-artistico, scala 1: 5.000; Elab A 11 - Usi Civici, scala 1: 10.000; Elab. A 12.1 - Carta delle reti (rete fognaria) scala 1: 5.000; Elab. A 12.2 - Carta delle reti (rete idrica) scala 1: 5.000; Elab. A 12.3 - Carta delle reti (illuminazione pubblica) scala 1: 5.000; Elab. A 12.4 - Carta delle reti (rete metano) scala 1: 5.000; Elab. B 1 - Rete ecologica di progetto; Elab. B 2 - Mobilità di previsione, scala 1: 5.000; Elab. C 1 - Carta delle trasformabilità ( Quadrante 1) scala 1: 2.000; Elab. C 2 - Carta delle trasformabilità ( Quadrante 2) scala 1: 2.000; Elab. C 3 - Carta delle trasformabilità ( Quadrante 3) scala 1: 2.000; Elab. C 4 - Carta delle trasformabilità ( Quadrante 4) scala 1: 2.000; Elab. C 5 - Schede interventi nei Comparti Perequativi; Elab. D 1 - Sovrapposizione Programmazione Puc con trasformabilità PTCP, scala 1: 5.000; Elab. N 01 - Norme Tecniche di Attuazione; Elab. VAS 1 - Rapporto ambientale; Elab. VAS 2 - Sintesi non tecnica; Elab. V.I. - Valutazione d’incidenza; Elab. API - Atti di Programmazione Interventi; Elab. B 02 - Mobilità di previsione, - Adeguato Osservazioni scala 1: 5.000; Elab. C 2 - Carta delle trasformabilità ( Quadrante 2) - Adeguato Osservazioni scala 1: 2.000; Elab. C 3 - Carta delle trasformabilità ( Quadrante 3) - Adeguato Osservazioni scala 1: 2.000;

2

Elab. C 04 - Carta delle trasformabilità ( Quadrante 4) - Adeguato Osservazioni scala 1: 2.000; Elab. C 5 - Schede interventi nei Comparti Perequativi - Adeguato Osservazioni; Elab. D 1 - Sovrapposizione Programmazione Puc con trasformabilità PTCP – Adeguato Osservazioni scala 1: 5.000; Elab. R 2.1 - Raffronto tra aree di trasformazione Puc con carta della zonazione geologico tecnica in prospettiva sismica – Adeguato Osservazioni scala 1:10.000; Elab. R 2.2 - Raffronto tra aree di trasformazione Puc con carta della stabilità – Adeguato Osservazioni scala 1:10.000; Elab. API - Atti di Programmazione Interventi - Adeguato Osservazioni;

Studi Gegic

Elab. - Relazione geologico -Tecnica; Elab. - Relazione geologico – Tecnica integrativa; Elab. - All. 01 - Carta ubicazioni indagini; Elab. - All.02 – Carta degli spessori delle coperture; Elab. - All. 03 - Carta Geolitologica – Strutturale; Elab. - All. 04 – Carta sezioni geolitologiche; Elab. - All. 05 - Carta Idrogeologica; Elab. - All. 06 - Carta Geomorfologica, Elab. - All. 07 – Carta della stabilità; Elab. – All. 08 – Carta della zonazione in prospettiva sismica; Elab. – All.09 – Carta salvaguardia risorse idriche; Elab. - All. A) – Indagini geognostiche di supporto al PUC (stratigrafie, prove laboratorio geotecnico, prospezioni sismiche); Elab. – All. B) – Stratigrafie e profili penetro metrici relative a precedenti indagini geognostiche; Elab. – All. C) – Prove laboratorio geotecnico relative a precedenti indagini geognostiche; Elab. - All. D) – Prospezioni sismiche e rifrazione relative a precedenti indagini geognostiche.

Studi Agric

Elab. - AG1 - Uso agricolo del suolo, scala 1:5000; Elab. - AG4 - Relazione agronomica;

Pia di iaie Acustica

Elab. – ZA.1 - Relazione; Elab. - ZA.2 - Aggiornamento classificazione acustica del territorio comunale, scala 1: 10.000; Elab. – ZA.3 - Aggiornamento classificazione acustica del territorio comunale, scala 1: 5.000; Elab. – ZAn.- Normativa di Attuazione;

Ciò premesso, e considerato: - che la Provincia, ai sensi del Regolamento regionale n. 5 del 04 agosto 2011, valuta la coerenza alle strategie a scala sovra comunale individuate anche in riferimento al proprio piano territoriale di coordinamento provinciale vigente, allo stato rinvenibili nel vigente PTCP approvato con delibera di C.S. n. 42/2014 in disparte i profili di legittimità procedurale inerenti il procedimento di formazione del Piano, anch’essi di competenza del Comune; - che oggetto della presente valutazione, ai sensi dell’art. 3 comma 4 del reg. regionale n. 5/2011, è l’accertamento della coerenza del PUC del Comune di , con gli indirizzi, gli obiettivi e le indicazioni previste dal PTCP, come meglio esplicitato di seguito; - che la verifica di coerenza, di competenza della Provincia, esula dagli aspetti di conformità alle leggi e regolamenti e agli eventuali strumenti urbanistici e territoriali sovra ordinati e di settore di competenza dell’amministrazione procedente (Comune), come disposto dall’art. 3, comma 1, del citato regolamento regionale n. 5/2011, ed in disparte i profili di legittimità procedurale inerenti il procedimento di formazione del Piano , anch’essi di competenza del Comune; -l’Ufficio, alla luce dei contenuti e degli obiettivi del Piano e con riferimento alle richiamate competenze derivanti dal citato regolamento regionale e dal vigente PTCP, rassegna le seguenti valutazioni.

3

Il Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Avellino, ha come finalità un equilibrato sviluppo del territorio, anche nel quadro del riequilibrio territoriale della Regione Campania, perseguito nell’integrazione tra mantenimento e gestione attiva dei suoi valori paesaggistici, naturalistici e culturali, e miglioramento della infrastrutturazione e delle dotazioni a servizio degli insediamenti, delle attività produttive e dello sviluppo economico e civile della popolazione; Sulla base degli obiettivi il PTCP articola i suoi dispositivi in indirizzi e prescrizioni dalla cui valutazione in termini di verifica di coerenza con il PUC, emergono taluni profili di incoerenza che, per facilità di lettura e per dare immediata cognizione si riportano l’indicazione sommaria dei contenuti del Piano, con a margine i rilievi/valutazione di merito dell’Ufficio, nonché le corrispondenti osservazioni/prescrizioni; Ritenuto, per quanto innanzi, che i profili di incoerenza sussistenti dell’esaminato PUC rispetto al PTCP scaturenti dalla valutazione comparata dei citati Piani, recante istruttoria tecnica finalizzata alla verifica di coerenza del PUC del citato Comune, non afferiscono alle caratteristiche essenziali, quantitative e strutturali del PTCP. In conclusione l’Ufficio, alla luce dell’istruttoria di cui in narrativa e per i richiamati profili di competenza della Provincia, è del parere che il PUC del Comune di Santo Stefano del Sole, adottato con deliberazione di Giunta Comunale n. 47 del 25.05.2017, possa essere dichiarato coerente alle strategie a scala sovra comunale individuate dall’amministrazione provinciale con particolare riferimento al piano territoriale di coordinamento provinciale (PTCP) vigente, a condizione del recepimento delle osservazioni e con le conseguenti prescrizioni, adeguamenti ed integrazioni riportate nell’unito Allegato 1 tabelle articolate in Parte I, II e III - colonna (Osservazioni-Prescrizioni), quale parte integrante della verifica tecnica di coerenza, facendo riserva di monitoraggio significando che il Comune, preventivamente all’eventuale approvazione del Piano da parte del competente Consiglio, dovrà trasmettere alla Provincia dichiarazione espressa di ottemperanza, in forma dettagliata e con riferimento ai singoli profili e corrispondenti elaborati integrativi e/o sostitutivi, in ordine al recepimento delle predette Osservazioni-Prescrizioni da rendere con atto deliberativo di giunta comunale. E’ fatta salva ogni altra prescrizione contenuta nei pareri di legge, nonché quelle degli Enti tutori relativamente ai vincoli presenti sul territorio comunale, oltre a quelle di cui alla VAS.

Il Titolare di P.O. con delega di funzioni dirigenziali geom. Antonio Pellegrino

4

ALLEGATO AL PROVVEDIMENTO PRESIDENZIALE N. 46 DEL 14.05.2018

PUC DEL COMUNE SANTO STEFANO DEL SOLE – RELAZIONE SUI PROFILI DI COERENZA AL PTCP (Allegato 1 – Parte I)

Sommario P.03 (B2 - B3) Schema di Assetto strategico ...... 2 P.04 Rete ecologica...... 11 P.05 Aree agricole e forestali di interesse strategico...... 17 P.06 (B3) Quadro della trasformabilità ...... 22 P07.1 (B3) Vincoli geologici ambientali...... 30 P07.2 (B3) Vincoli paesaggistici archeologici e naturalistici ...... 35 P07.3 (B3) Ambiti costitutivi attenzione e approfondimento ...... 36 P08 Carta delle unità di paesaggio e P.10_par_Schede Unita di Paesaggio...... 37 P.09_ Articolazione del territorio in Sistemi di Citta ...... 41 QC01-A Abaco dei centri storici ...... 43 QC01-B Aree di interesse archeologico ...... 43 QC01 C – Usi Civici ...... 44

1

Tavola PTCP Ambiti individuati dalla tavola PTCP Elementi del territorio e previsioni Osservazioni-Prescrizioni ai fini della PUC coerenza con il PTCP

P.03 (B2 - B3) Schema di Assetto Sistema Naturalistico - Ambientale Nel Comune sono presenti: strategico Laghi Buffer zone della Rete Ecologica -Elementi della Rete Ecologica La macro-zona di territorio residuale Estensione aree ecologiche in provincie Le componenti strutturali della Rete del Comune (circa il 50%), se si limitrofe Ecologica rilevabili dalla Tav.P.03 del esclude l’area relativa al Parco Corridoi ecologici Ptcp e presenti nel territorio di S. regionale ad est, ricade nell’ambito

Estensione aree ecologiche in provincie Stefano del Sole sono: della Rete Ecologica del PTR in “Area limitrofe -Elementi lineari di interesse a massima frammentazione eco Elementi della Rete Ecologica ecologico (si rinviene tale componente sistemica”. Il PTCP in particolare per

Geositi che è corrispondente al corso del Fiume la “rete ecgica affronta gli aspetti

Corridoio appenninico principale Sabato sul lato ovest sull’intero confine legati al paesaggio ed alla naturalità Corridoi Regionali comunale (cfr tav.C4- Carta della oltre che in termini normativi artt. 10, Direttrici di potenziamento (provinciali ed trasformabilità; 11, 12 38 e 38bis delle NTA andando a interprovinciali) della continuità ecologica individuare la strategia ed i criteri su Direttrici Polifunzionali REP - Corridoi ecologici-direttrici cui strutturare la Rete Ecologica Aree Nucleo REP (provinciali) di potenziamento della Provinciale, anche mediante elaborati Elementi Lineari di interesse ecologico continuità ecologica /Estensione aree grafici (cfr Tav. P.03, P.04, P.05, P.07.1, Ecosistemi ed elementi di interesse ecologiche in province limitrofe P.08) , delegando ai Comuni in sede di ecologico e faunistico elaborazione del Puc , l’individuazione Sistema Beni Culturali - Estensione Aree Ecologiche limitrofe di una Rete ecologica comunale Castelli e Strutture fortificate di interesse ovvero i “Corridoi Ecologici” previsti (REC) e di un sistema di ambiti da turistico dal Ptcp nell’ambito di cui si argomenta, riqualificare e valorizzare a livello Architetture Religiose a forte contenuto si traducono in elementi di riammaglio e di ambientale. identitario cucitura della continuità ecologica fra aree Per tale tematica i corsi d’acqua Monumenti di interesse culturale naturali. In particolare nel Comune detti secondo il PTCP assumono una Chiese rupestri elementi così si dispongono sul territorio: fondamentale importanza. Essi sono

Aree Archeologiche - nella zona a sud (il corridoio ecologico è parte, fra gli altri, degli elementi

Sistema Insediativo e Storico- identificabile/coincidente con il strategici per la costruzione della rete Culturale collegamento dell’area protetta - area ecologica, sicché anche sotto tale nucleo REP del Parco Regionale dei centri storici profilo il territorio di S. Stefano del Sole monti Picentini con il Fiume Sabato ed contesti paesaggistici si caratterizza per un ruolo importante Località Abitate (dato ISTAT 2011) aree a ridosso del fiume, nonché area di connessione fra le aree naturali. Insediamenti lineari oggetto di pertinente all’ Acquedotto di Serino in riqualificazione paesaggistico-ambientale territorio del comune contermine di S.

urbanistica Michele di Serino)

- nel territorio a nord si rileva il corridoio ecologico che correla sempre l’area 2 protetta del Parco ed ecosistemi di interesse ecologico e faunistico anche ampi che attraversano in senso longitudinale il comune di confinante (cfr. tav. P.03 del Ptcp) - Ecosistemi ed elementi di interesse ecologico e faunistico sono stati rilevati ed individuati nell’area ad est del territorio sovrapposti al vincolo ZPS - parco Monti Picentini (cfr tav C4 ) Infine, per gli aspetti in questione, anche se non attraversante il territorio comunale va comunque tenuta in considerazione la vicinanza, nella zona territoriale più a sud del Corridoio appenninico principale di interesse nazionale oltre che regionale

Previsioni del PUC:

-Rete Ecologica Nel merito della rete ecologica e della

A riguardo il PUC riporta alcune continuità ecologica il PUC ancorché indicazioni del PTCP in maniera non riporta alcune indicazioni del PTCP, incisiva e, senza ulteriori specifici tuttavia manca di ulteriori specifici approfondimenti, manca di dare rilevanza approfondimenti laddove le ad alcune “componenti” della rete connessioni ed i corridoi ecologici medesima. individuati nella Tav. B1 risultano in E’ stata sì rinvenuta la matrice ed il disegno parte depotenziati (F. Sabato), non di una REC (Rete Ecologica Comunale), raccordati fra loro e con ruolo ma la stessa appare trascurare una più marginale rispetto invece alle grandi corretta inclusione di taluni elementi eco- risorse naturalistiche presenti. naturalistici (F. Sabato) senza distendere e Con riferimento, poi, all’elemento ricercare a possibili percorsi/stradelli lineare di interesse ecologico, /sentieri in qualche modo collegati ai individuato dal PTCP lungo il confine

“corridoi ecologici”, individuati, come si occidentale di S. Stefano del Sole e rileva, in corrispondenza ad impluvi corrispondente al Fiume Sabato, si naturali, a canali iemali. osserva che la previsione di aree Nella tavola C4 –Carta della Trasformabilità agricole ordinarie complem. alla e in particolare nella Tav. B1-Rete Ecologica città/aree agricole ordinarie (cfr. elab. di Progetto esistono (in corrispondenza di C4 e B1), soprattutto quelle a ridosso impluvi-canaloni torrentizi), fasce di del corso del fiume medesimo, appare 3 terreni di limitata ampiezza e declinate riduttiva rispetto alla valenza quali “aree agricole di continuità ecologica”, ecosistemica dell’asta frontista e ovvero elementi destinati a “corridoi considerata tra le principali del ecologici” che individuano in sostanza territorio provinciale. Ciò stante il PUC corridoi locali della Rete. Tali valloncelli – dovrà specificare e interpretare, in corridoi individuati per la verità in forma rapporto all’effettivo e documentato di strettissime fasce, così si distinguono: stato dei luoghi, la delimitazione delle

- il primo, ben strutturato, che parte dalla aree per le quali sussistono elementi Sorgente Urciuoli (area tutela risorse con effettiva valenza ecologica e idriche) ovvero dal F. Sabato si sviluppa ambientale garantendo ove possibile il nella zona sub-pianeggiante ed arriva alla rispetto della continuità ecologica e di zona dei Boschi per proseguire, conseguenza una migliore diramandosi lungo i tracciati dei valloni interconnessione tra gli elementi stessi Greccole, Trentuno e dei Cerri, fino ai della Rete Ecologica. margini di zone boschive e del Parco Nondimeno, limitandosi il Piano ad regionale ovvero della barriera montuosa; indicare la fascia di rispetto a tutela del - il secondo si diparte sempre dalla fiume Sabato nel limite dei 50 mt Sorgente Urciuoli salendo per P.te S. qualificandola come fascia di corridoio ecologico (cfr. R1-Relazione parag 7.4 Stefano, S. Giuseppe fino al Centro storico, ponendosi peraltro in interferenza – Vincoli naturalistici esistenti e tavv. con un previsto adeguamento stradale B1 e C4 del Puc), si osserva che per (Cfr. Elab. B2 -Mobilità di previsione detta asta oltre a doversi riconoscere adeguata alle osservazioni); una maggiore ampiezza vanno - un terzo ed ultimo, corridoio più breve contemplate misure e/o opere di che parte dal F. Sabato ed alla località rinaturalizzazione (quali l’istituzione Mass. S. Pietro viene troncato nella zona di un parco fluviale, ovvero altre azioni pedemontana al limite della zona parco di valorizzazione), oltre che senza spingersi più all’interno dell’Area unitariamente alla zona ubicata nel Nucleo REP -Parco Monti Picentini vertice nord-ovest e coincidente con (località Mezzacosto). aree al contorno della Sorgente Per quest’ultimo corridoio si eccepisce Urciuoli declinate come “ Tutea di che, anche se individuato nel progetto di Risrse Idriche ” (cfr elab. C4) e “Aree rete ecologica, rimane distante e, a verde vincolato pubblico e privato” perlomeno in aree più centrali o (cfr. elab B1-Rete Ecgica di comunque scollegato dalle zone più Prgett ), possono rappresentare prossime al Parco. elementi di connessione tra il parco dei

Monti Picentini e la fascia mediana del Si riporta un passaggio del par. 7.5 –Le territorio provinciale (cui il comune connessioni ecologiche esistenti a pag.11 della appartiene). R1-Relazione “ Inoltre la struttura della rete 4 ecologica comunale è stata valutata in riferimento Circa i corridoi ecologici vanno alla rete ecologica regionale (RER) e provinciale migliorati attraverso percorsi (REP) e quindi strutturata con riferimento alle escursionistici fruibili con eventuale possibili connessioni tra le aree a forte valenza sentieristica il collegamento area naturalistica.” parco-Fiume Sabato, così risolvendo le “A livello provinciale di notevole importanza è la criticità principali della Rete Ecologica presenza, nella parte meridionale del territorio comunale. comunale, dell’area fluviale a ridosso del fiume In buona sostanza nella zona centro e Sabato che, nell’articolazione della rete ecologica sud occidentale del territorio Provinciale è classificata come Ecosistema di comunale va realizzata un adeguata interesse ecologico e faunistico e come tale sottoposta interconnessione fra l’eco-sistema del a particolari norme di tutela.” fiume e l’area naturalistica di alto Ed ancora: “……..elementi di lettura pregio del parco, anche mediante aree principali del sistema naturalistico e paesaggistico di interesse ecologico o aree attrattive di Santo Stefano del Sole,…….. esistono anche funzionali lungo il loro percorso. altri fattori che concorrono a definire la rete Tali connessioni dunque vanno ecologica comunale ed in particolare : ampliate sotto il profilo dimensionale, la presenza di aree agricole a valle, lungo tutto il essendo ristrette ai soli valloncelli/canaloni fossi con relative percorso del fiume Sabato, che costituiscono a sud sponde tali da non potere il confine comunale e rappresentano, se rappresentare veri e propri “corridoi riaturaiate un’importante connessione ecologica anche con le altre aree ad elevata ecologici”, come pure classificati, per naturalità della valle del Sabato; potere costituire una completa maglia

l’area delle sorgenti Urciuoli che, per il ruolo che strutturale della Rete Ecologica rivestono (aree da tutelare poiché sorgenti captate Comunale. In disparte quanto innanzi, per il consumo umano), sono anch’esse un la rete appare adeguatamente importante elemento di connessione ecologica della strutturata relativamente al primo fascia fluviale dei comuni della valle del Sabato a corridoio nella parte a nord -ovest, ridosso dell’area del capoluogo avellinese.” anche per il rapporto e l’interrelazione costruiti con le “aree a colture pregiate da tutelare (vigneti)”, tuttavia tale prima connessione-1^corridoio a

forma di “Y” evidenzia un rapporto

diretto di tipo monocentrico con le aree naturalistiche (ad est, boschi del

Parco, Sic, Zps), rivolto alla sola area

della Sorgente Urciuoli. Ciò stante l’intera rete ecologica pone invece in un ruolo secondario la parte preminente, ovvero la predetta “area di 5 continuità ecologica” afferente il citato corso del fiume Sabato, dal momento che il fiume non solo non risulta sufficientemente collegato alle aree di pregio naturalistico avendo previsto, proseguendo in direzione sud, lungo tutto il suo percorso, un solo corridoio ma anche per la ragione che tale collegamento riconduce ad un elemento fisiografico esistente (fosso/canalone). Di fatto nel primo tratto dello stesso, la delimitazione va approfondita e materializzata con altri segni di previsione (stradello, sentiero, pista, etc.) non disgiungendola da altre previsioni laterali (aree attrezzate, poli di attrazione) da strutturare in verità anche lungo i restanti due corridoi.

Altresì si osserva che il PUC, ancorché coglie (cfr art. 15 e art. 28 Nta del Puc) la possibilità di offrire contributi per il miglioramento della Rete Ecologica locale, prevedendo una non ben definita “naturalizzazione e riqualificazione”, non traduce in maniera efficace le strategie in materia di definizione della rete ecologica dettate dal Ptcp. Essa va ricostruita e potenziata specie nell’ambito dei corridoi locali/corridoi ecologici relativi alla connessione fiume Sabato -

Parco Monti Picentini, in particolare nel tratto centro e sud-occidentale. In conclusione nel Comune di S. Stefano del Sole l’esistenza rilevante di aree protette (Parco ed aree protette Rete Natura 2000), e l’alto livello di naturalità presente testimoniano di un sistema in cui la presenza di 6 connessioni è il dato distintivo e caratterizzante e fanno significare che le aree di maggiore interesse naturalistico ed ambientale debbano considerarsi quale cre area di una rete ecologica di livello territoriale ampio non solo nel territorio comunale ma tenendo in conto atti di pianificazione predisposti dai comuni contermini. Infatti l’individuazione delle condizioni peraltro esistenti, la bellezza del paesaggio, come confermato dal Puc, (cfr.R1-relazione par.7.2), che permettono il potenziamento e la riconfigurazione della Rete Ecologica a livello comunale, deve attuarsi individuando tutte le possibili connessioni tra aree a forte valenza naturalistica mediante uno specifico tematismo attinente il tema della costruzione della Rete Ecologica . Per quanto innanzi è necessario che il PUC riconosca la valenza dell’asta fluviale insieme ad una nuova riconfigurazione/definizione grafica, e potenziamento della REC specie con riferimento: - a una qualificazione ecologica e paesaggistica del F. Sabato in ambito periurbano; - al suo migliore collegamento con l’area naturalistica del parco; - alla risoluzione dell’interferenza del 2^ corridoio ecologico con un previsto adeguamento stradale; Stante inoltre la peculiarità e la valenza naturalistica del Comune di S. Stefano del Sole, il nuovo impianto della Rete

7

ecologica comunale dovrà contenere oltre a quanto già previsto: - corridoi ecologici più ampi e meglio definiti con possibili percorsi ai margini, aree attrezzate e/o adiacenti appendici oasi naturalistiche; - possibili nuovi percorsi pedonali naturalistici e ciclo-pedonali; - la creazione di un sistema-fiume interessato da forme di ristrutturazione paesistica e naturistica nella piana valliva del F. Sabato (Parco Fluviale/Parco Urbano); - il recupero di aree di potenziale pregio che allo stato attuale risultano abbandonate o degradate; tenendo in conto la messa “a sistema” in primis delle risorse naturali (unità montana e pedemontana-valliva, aree con colture di pregio), idriche (F. Sabato, sorgenti Urciuoli, valloni e/o canali) ma anche storico-culturali (come chiese, architettura rurale tipica emergenze architettoniche) teso ad uno sviluppo di tipo turistico-educativo.

Esiste una area di Riserva PRAE (v. Sistema Produttivo PUC S. Lucia di Serino - Tav CS05 1:5000) Aree Produttive programmate e non attuate Sistema Produttivo - R1 Relazione PIP da ripianificare generale paragrafo 10.1- Aree Produttive attuate o in corso di ripianificazione dell’area PIP esistente realizzazione pag.41 della quale si riporta: PIP da riqualificare “L’area PIP presente nelle previsioni dello Nuclei - Aree industriali e Attività strumento urbanistico vigente non ha praticamente estrattive mai avuto attuazione. Pertanto nel PUC sono 8

Cave state recepite le indicazioni e previsioni del PTCP Nuclei ind. ex art. 32 che prevedono la riconversione di queste aree mai ASI da riqualificare attuate attraverso una nuova pianificazione che Nuclei ind. da riqualificare consenta di incrementare gli standard qualitativi degli interventi in esse previsti anche attraverso meccanismi perequativi.” Dal confronto con la Tav. P.03 -B3-

Schema di Assetto Strategico Strutturale del Ptcp si rinviene un’area PIP da Riqualificare /ripianificare o delocalizzare (cfr.P.03Ptcp) In ambito produttivo poi esistono (cfr. Elab. C4 -Carta della Trasformabilità del Puc)

- Aree per attività Turistico-Alberghiere esistenti di previsione

- Distributore Carburanti

-Centro storico Per ciò che attiene la ctiuit ecgica, va segnalato che il centro

storico è inserito per la quasi totalità nel Sistema Insediativo e Storico- Parco Regionale dei Monti Picentini così Culturale come, a meno di una piccolissima zona centri storici anch’essa all’interno, parte del centro contesti paesaggistici abitato e del tessuto consolidato a nord est Località Abitate (dato ISTAT 2011) si trova immediatamente a ridosso delle Insediamenti lineari oggetto di propaggini del Parco e non distante riqualificazione paesaggistico-ambientale dall’area Rete Natura 2000 urbanistica (cfr.C4delPUC), cfr. Elab. P.03 e P.04 Ptcp). Località Abitate (dato ISTAT 2011)

Sistema beni culturali: -Chiesa Madre alla Piazza del Sole

- Chiesa del S.S. Sacramento sempre su Piazza del Sole 9

– Chiesa di San Giovanni (o Immacolata Concezione) – Chiesa dell’Angelo situata alla omonima località

- Chiesa dell’Annunziata –Palazzo baronale (attuale sede del municipio)

-Insediamenti lineari oggetto di riqualificazione paesaggistico- ambientale Con riferimento allo “insediamento Nell’elaborato “C4- Carta della lineare”, collocato lungo la SP5 e SP trasformabilità” del PUC nelle frazioni di 109 nella valle solcata dal Fiume Toppolo-Sozze di Sotto-e località S. Sabato, il Puc non recepisce la Giuseppe, si rinviene una zona in gran strategia del PTCP circa la parte di tessuto urbano consolidato con riqualificazione di tipo paesaggistico sviluppo urbanistico residenziale, ovvero ambientale della parte di nucleo una conurbazione lineare con formazione abitativo (Cfr. Tav. C4). di aggregati edificati lungo la strada extra- Non si rileva fra gli altri elaborati urbana SP5 che si divincola in maniera grafici e quelli descrittivi alcuna “tentacolare” lungo l’altra SP (109) previsione in ordine alla interrotta da parte classificata dal Puc riqualificazione sotto il profilo come “area agricola ordinarie complem. paesaggistico ambientale (cfr artt 13 e alla città”. 24 delle Nta ed Elab. R1- Relazione). Trattasi di parte di tessuto insediativo All’interno di tale nucleo insediativo urbano ovvero di parti urbane consolidate sono infatti collocati comparti di a valle, che fronteggiano il fiume Sabato trasformazione e integrazione disposte lungo la strada Provinciale n.5 urbanistica C9 (scheda n. 9), due (Atripalda –S. Lucia di Serino) che Comparti perequativi di integrazione risultano declinate dal PTCP quali Urbana C (C6 e C7) lungo la “Isediaeti ieari ggett di Provinciale 5 e n. 1 (C8) lungo la riquaificaie paesaggistic Provinciale 109, oltre ad un area centro abietae Servizi CS di tipo produttivo insediato Singole cortine edilizie alternate a case in ex area PIP. Per tale insediamento singole a volte circondate da giardini e lineare il Puc ha previsto un costituiti dai tessuti di più recente rafforzamento delle parti insediate di formazione e da alcuni spazi limitati aperti frangia e il completamento dei margini urbani attraverso l'introduzione di funzioni residenziali e complementari 10

si dispongono lungo tali gli assi stradali attraverso la realizzazione di principali richiamati. attrezzature pubbliche (cfr. p.5 art 13- In particolare in quelli lungo la SP 5 si Attuaie dei cparti perequativi rileva la presenza anche di attività ed art. 24 delle Nta del Puc oltre ad produttive e/o di piccolo artigianato. elab. C5 in cui sono contenuti anche gli Sempre lungo la SP 5 è presente inoltre schemi di assetto dei singoli comparti l’area dell’ex PIP non attuato da ed elaborato C4-Carta dea riconvertire. (Cfr par.9.1- La struttura Trasfrabiit) e tuttavia alcun degli insediamenti e le unità di morfologia intervento è stato previsto la urbana lett. “d” della Relazione R1 del riqualificazione del tessuto PUC). insediativo, in termini ambientali e Altri insediamenti, quelli sorti lungo via paesaggistico. Casino, alla frazione San Pietro, sono Ciò stante, sotto tale profilo il previsto disposti su strada secondaria e non sono assetto va adeguato mirando ad una ricompresi fra le zone di di riqualificazione paesaggistico ed riqualificazione paesaggistico-ambientale ambientale da attuare anche mediante previste dal PTCP. schermature alberate ed interventi naturalistici funzionali a mò di buffer- zone sui margini esterni delle cortine prospicienti alla SP5 e SP 109. P.04 Rete ecologica Elementi della RER Elementi della RER: 1. Corridoio regionale da potenziare Circa gli ambiti individuati dalla Tav.P.03, 2. Fiume Ofanto in maniera indiretta, come già argomentato innanzi, vanno comunque 3. Tratto di collegamento tenuti in considerazione: Torrente Solofrana

4. Corridoio regionale trasversale 5.Corridoio appenninico principale 5. Corridoio appenninico principale Si rinvia a quanto precisato al primo punto Anche se non attraversante il territorio della presente tabella, rimarcando il 6. Direttrice polifunzionali REP comunale di S. Stefano del Sole , per gli quadro naturalistico del Comune di S. 7. Regio tratturo Candela - Pescasseroli 8. Collegamenti tra le Aree Protette aspetti naturalistici qualificanti in Stefano del Sole che insieme ad altri questione, va tenuta comunque in comuni contermini (S. Lucia di Serino) e Aree Protette considerazione la presenza, nell’area molto viciniori (Volturara I., Chiusano S. D. ecc) 9. Parchi Regionali prossima ai confini comunali più a sud il risulta essere la porta naturale del Parco 10. Rete Natura 2000 Corridoio Appenninico principale di interesse dei Monti Picentini. 11. Riserve demaniali regionali (Foresta nazionale oltre che regionale per il quale il Mezzana) Ptcp di Av, nel ritaglio della macrozona 12. Riserve naturali vicina al territorio comunale individua Direttrici di potenziamento provinciali della

11

Emergenze geologiche ed continuità ecologica ovvero il Collegamento fra idrografiche le Aree protette( Parco Monti Picentini- 13. Geositi Monti di - Sic Pietra Maula) fra le Direttrici Polifunzionali REP 14. Intersezioni rilevanti del reticolo -Elementi lineari di interesse ecologico idrografico (corrispondente al tracciato del Fiume 15. Acque pubbliche Sabato sul lato ovest del confine comunale 16. Fascia tutela corsi d'acqua 1000 m. - Corridoi ecologici-direttrici

17. Laghi (provinciali) di potenziamento della

continuità ecologica / ovvero Corridoi Elementi di interesse faunistico Ecologici individuati fra zone territorio a 18. Oasi di protezione della fauna nord e il comune di Atripalda confinante 19. Zone di ripopolamento e cattura oltreché un’ulteriore direttrice provinciale 20. Rotte migratorie a sud identificabile con la connessione Ecosistemi ed elementi di interesse Fiume Sabato - Area nucleo REP del ecologico Parco Regionale dei monti Picentini), si 21. Boschi di conifere e latifoglie rilevano nel Comune 22. Macchia mediterranea e garighe Aree protette: 23. Aree a ricolonizzazione naturale 9. Parchi Regionali (Parco regionale dei

24. Rocce nude ed affioramenti Monti Picentini) Area Nucleo REP-Parco

Monti Picentini 25. Aree con vegetazione rada In ambito comunale è presente la zona 26. Pascoli e praterie Parco ovvero una vasta zona che interessa 27. Castagneti da frutto circa la metà dell’intero territorio ad est del 28. Ecosistemi acquatici territorio comunale. (Cfr tav. A5Vici ) del Aree_di_presidio_antropico PUC

29. Ambienti urbanizzati e superfici 10 . Rete Natura 2000 – ZPS-SIC artificiali In particolare:

30. Matrici agricole -area ZPS - IT8040021 a nord-est -area SIC - IT 8040011 sul lato inferiore al precedente nel settore sud-est del Comune (Cfr. Elab. R1-Relazione e A8-Aree di interesse ecologico del Puc ) Esse sono sovrapposte quasi integralmente all’area parco.

Emergenze geologiche ed idrografiche: 12

15 . Acque pubbliche -Fiume Sabato con relative fasce di rispetto

-Sorgenti Urciuoli con relativa “area di rispetto risorse idriche”

16. Fascia tutela corsi d’acqua 1000 metri - Ecosistemi ed elementi di interesse ecologico: E’ presente una vasta zona che coincide con il parco Monti Picentini (Cfr tav. A5- Vincoli ). Tale area comprende (Cfr tav. Uso agricolo del Suolo ): 21 . Boschi di conifere e latifoglie (faggi, castagni e bosco ceduo oltre a pinete conifere) Aree di presidio antropico: 29 . Ambienti urbanizzati e superfici artificiali 30 . Matrici agricole (vigneto, nocelleto, seminativo, oliveto (Cfr tav. Uso agricolo del suolo))

Previsioni di PUC:

In materia di corsi d’acqua, il PUC (Cfr Relazione generale) favorisce interventi Il PUC non traduce specificatamente straordinari di rinaturalizzazione e a livello normativo gli intenti pure bonifica incoraggiando interventi di contenuti al paragrafo 10.5 - obiettivi di pulizia e manutenzione degli argini. qualità paesaggistica della Relazione In particolare per il fiume Sabato e per gli generale, riportati nella colonna a lato. altri alvei a carattere stagionale il PUC Soprattutto non coinvolge prevede : sufficientemente e funzionalmente il - la salvaguardia quantitativa e qualitativa sistema fiume nella costruzione della della risorsa idrica negli alvei naturali e nei Rete Ecologica comunale (REC). reticoli irrigui e di drenaggio; La piccola fascia di rispetto di tutela - la rinaturalizzazione delle sponde e il ecosistemica è sovrapposta ad “aree potenziamento della continuità delle fasce agricole ordinarie compl. alla città che vegetali; 13

- la fruizione delle sponde con percorsi si osserva non appaiono funzionali alla naturalistici pedonali per i quali è ammesso tutela del paesaggio fluviale. esclusivamente il ricorso ad elementi e Difatti è previsto dal Puc il comparto materiali dell’ingegneria naturalistica e per CR.2 (loc. Capolungo) di i quali si vieta l’utilizzo di materiali riqualificazione urbana e integrazione impermeabilizzanti; funzionale (Art. 21 N.T.A del PUC) - interventi di messa in sicurezza del con manufatti esistenti e viabilità terreno progettati ricorrendo carrabile di progetto che interferiscono esclusivamente a tecniche dell’ingegneria con detta fascia di rispetto fluviale, naturalistica; sicché a parte la ridotta ampiezza, va - la salvaguardia degli impianti garantita la continuità della fascia di vegetazionali esistenti. tutela lungo il corso del Fiume Sabato. Il Comune di Santo Stefano del Sole è -Rete ecologica prossimo a sud al Corridoio appenninico Si è progettata la rete ecologica alla scala principale. E’ lambito a nord dalla comunale come rinvenuto dai grafici e direttrice provinciale di potenziamento dagli elaborati trasmessi tuttavia il corso della continuità ecologica (cfr.Tav.P.03- del Fiume Sabato, componente principale P.04 del Ptcp). E’ interessato dagli della medesima rete, è stato relegato ad un elementi strutturanti della RER (Rete ruolo secondario non in linea con quanto Ecologica Regionale) della Campania oltre disposto dalle strategie del Ptcp (art. 10 che della REP, che comprendono aree di Nta Ptcp pagg16-17) elevato interesse naturalistico, come le aree nucleo REP, i versanti del Parco regionale Picentini un area Natura 2000 ed un sito ZPS, Elementi lineari di interesse Ecologico (fiume Sabato); Tuttavia essa è carente di una non appropriata destinazione data ad alcuni elementi fondanti utili alla definizione di un migliore circuito della fruizione ambientale: - delle acque pubbliche, ed in particolare il Fiume Sabato secondo criteri di prossimità, tali anche da superare situazioni di interferenza e frammentazione determinate, nella fattispecie sia dall’ambiente urbanizzato sia dalla rete infrastrutturale;

14

-elementi di connessione ecologico e/o valloni torrentizi /canaloni iemali (vallone di confine Valle dei Cerri, vallone in località Boschi, vallone che si diparte dalle sorgenti Urciuoli fino al centro urbano, e terzo corridoio ecologico individuato in zona sud ovest che dal F. Sabato si protende fino a loc. Masseria S. Pietro) - la manutenzione e conservazione delle sistemazioni agrarie tradizionali di rilevante interesse paesaggistico e di tutela idrogeologica; (specie lungo il corso del fiume Sabato e dei canaloni attraverso il perseguimento di interventi a basso impatto ambientale); -la selezione della matrice agricola di dettaglio (1:5000), degli usi del suolo idonei a garantire la permeabilità all’attraversamento e la continuità ecologica. I suddetti elementi non vanno disgiunti da quegli elementi (risorse idriche, architettoniche etc.) della Rete Ecologica comunale suggeriti ed evidenziati al primo punto della presente tabella riguardante l’Assetto Strategico Strutturale (P.03), anch’essi costitutivi dell’impianto della REC. A parte la presenza del comparto CR2 di riqualificazione come rinvenuto nell’Elab. B1, la destinazione da parte del Puc di zone cuscinetto/aree agricole ordinarie-periurbane nella valle fra il fiume Sabato e la SP5 non è collaborata da una migliore connessione tra il Fiume Sabato e l’Area Protetta del Parco dei Picentini.

15

Circa i tre canaloni iemali ad alimentazione mista nivale pluviale con piene primaverili ed autunnali che strutturano parte della rete Ecologica l’art. 31 delle Nta del Puc non indica nè specifica, nell’ambito delle tecniche di ingegneria naturalistica interventi di cui abbisognano, quali sistemazione dell’alveo con briglie, opere murarie trasversali al corso, atte a ridurre erosione, graticciate di contenimento spondale. Ciò soprattutto se si considera che essi risultano focali, poiché sia nel centro urbano che nelle varie frazioni attraversano numerosi vuoti permeabili che interrompono l’ambiente urbanizzato garantendo anche una buona permeabilità all’interno dell’edificato e il Piano ne ha previsto il ripristino, la conservazione e la salvaguardia, coinvolgendoli nella strutturazione della Rete ecologica che per essere tale va resa fruibile. Né appaiono soddisfatte le direttive di cui alle lettere a-b-c-d dell’art. 10 delle NTA del Ptcp, pertanto ai fini della coerenza con il PTCP è opportuno che il PUC recepisca sia graficamente che normativamente il potenziamento e una migliore riconfigurazione del disegno della Rete Ecologica Comunale finalizzata al rafforzamento del grado di naturalità delle aree e delle loro funzioni, che tenga in considerazione anche gli elementi caratterizzanti e qualificanti dei Comuni contermini. In conclusione la rappresentazione grafica della rete ecologica comunale e 16

delle valenze naturali o sistemi di rete dei comuni contermini, va prodotta secondo i contenuti dell’art. 10 del Ptcp. P.05 Aree agricole e forestali di interesse Aree agricole e forestali di interesse Nel Comune sono presenti: strategico strategico -1. Fondovalli e conche da pianeggianti a 1 Fondovalli e conche da pianeggianti a sub pianeggianti; subpianeggianti -5. Paesaggi delle altre coltivazioni arboree 2 Paes. prod. viticole e/o oleicole nei terr. di qualità (nocciole, castagneti da fr., mela DOC e DOCG annurca campana, altre produzioni 3 Paes. prod. viticole e/o olicole nei terr. oleicole ,olio) DOP -11.Aree forestali di interesse strategico

4 Paes. prod. viticole e/o olicole nei terr. sottoposte a tutela ambientale. DOC, DOCG e DOP (AreeNatura .2000, aree naturali protette,

5 Paes. altre colt. qualità (nocc.cast.mela foreste demaniali.) ann.,altro olio) -12. Altre aree forestali 6 Paes.agric.coll.mosaico semin.aree nat, -13 Altre aree naturali e seminaturali oliveti "Irpinia-Coll.Ufita"

7 Paes.agric.coll.mosaico semin.aree nat, Previsioni di PUC oliveti

8 Paes.agric.coll. destinate preleval. cereali L’assetto strategico strutturale definito Ai fini della coerenza ovvero per il e foraggere nella Tavole del Piano non riconosce 9 Paes.agric. mosaico compl.seminativi e perseguimento degli obiettivi di tutela adeguatamente tra gli ambiti quello/i di e sviluppo del paesaggio agricolo e colt arboree (Partenio) eventuale Tutela, valorizzazione di delle attività produttive connesse, il

10 Aree agric.in contest.forestali, sign.fini produzioni tipiche e/o di qualità. PUC, ai sensi dell’art.12 delle NTA del

mant.cart.biodiversità Esistono, nella parte programmatica due PTCP deve essere perfezionato e 11 Aree forest.int.strateg. sott.tutela amb. sole zone individuate e classificate dal Puc corredato dal necessario studio (Nat.2000, aree prot., for.dem.) come “ Aree agricole con colture specializzate” agronomico, contenente adeguate nell’ambito territoriale a nord-ovest (cfr 12 Altre aree forestali analisi e cartografie a scala non Elab.C4 e B1) disciplinate dall’art. 29 delle 13 Altre aree naturali e seminaturali inferiore ad 1: 10.000 che identificano la N.t.a il quale, in linea generica prescrive il vegetazione reale e uso del suolo. 14 Corsi e corpi d'acqua mantenimento e la multifunzionalità dei La cartografia a copertura completa 15 Sup.artificiali tali produzioni tipiche di qualità (vigneti, del territorio comunale dovrà oliveti esistenti ed altre colture pregiate) e 16 Altre superfici contenere: la salvaguardia della qualità del paesaggio - le superfici artificiali ed il territorio In primo luogo si segnala che urbanizzato; l’individuazione dell’ambito di eventuale - le superfici agricole utilizzate;

tutela e valorizzazione di produzioni di - le superfici boscate ed altri ambienti spicco deve nascere dalla seminaturali; 17 sovrapposizione della carta dell’uso - gli ambienti umidi (ad es. le aste dei agricolo del suolo con l’individuazione valloni /canaloni torrentizi identificate (per es. dei noccioleti, vigneti, oliveti dal Puc come corridoi ecologici); castagneti da frutto, seminativo) della - gli ambienti delle acque (fiume carta delle pendenze, dell’esposizione Sabato, sorgenti Urciuoli, e dell’acclività. erroneamente denominate “Acque di Inoltre l’individuazione appare Serino”, sorgente di “Campi Pozzi”); limitata per le potenzialità dell’ambito La cartografia dettaglia le analisi poiché è lecito supporre che esistono all’interno delle singole categorie sicuramente altre zone anche ristrette secondo lo schema di Legenda collegate a produzioni tipiche di qualità CORINE Land Cover con (tenendo soprattutto conto di eventuale approfondimento al IV e V livello per i multifunzionalità delle aree agricole). territori agricoli, le aree boscate e In secondo luogo occorre ampliare per seminaturali, gli ambienti umidi e tali zone, il dettato dell’art.29 relativo quelli relativi alle acque. delle Nta del Puc che va integrato con Nel PUC l’individuazione dei boschi prescrizioni più di dettaglio che ne (1. aree boschive e incolte) viene garantiscano la tutela e la loro valenza riportata nell’elaborato della indiretta anche sotto il profilo del componente strutturale (cfr.Tav. paesaggio . Carta Uso agricolo del suolo), tuttavia

Dall’esame della cartografia strutturale e ai fini della coerenza con il PTCP, pro-grammatica del piano (tavole C4 ), ed poiché anche i boschi, rientrano tra le in particolare Carta uso agricolo del aree tutelate per legge, ai sensi dell’art. suolo , il Puc non articola il territorio 142 del D.Lgs. 42/2004 e s.m.i., occorre rurale ed aperto, con sufficiente integrare le norme attuazione del PUC coerenza con il Ptcp , secondo le seguenti prescrivendo che la trasformazione o il categorie come da art.12 pagg 20-21-22- mutamento di destinazione degli stessi 23 Nta Ptcp: sono sottoposti alle disposizioni del -Zone agricole di preminente valore Titolo I – Parte III del Codice dei Beni paesaggistico di cui a put c art12 culturali e del paesaggio. de Ptcp : In generale il territorio rurale a Analogamente è stata individuata la preminente valore paesaggistico matrice agricola (2. aree seminative e a frutteto e 3. aree seminative irrigue) comprende gli spazi agricoli della pianura senza indicare e differenziare fra le e del territorio sub-pianeggiante dei rilievi collinari, e montani, caratterizzati dalla superfici agricole utilizzate e l’incolto presenza di colture tradizionali di elevato produttivo. Inoltre la Carta Uso valore produttivo e paesaggistico. Negli agricolo del Suolo per le singole elaborati (Cfr –Carta uso agricolo del suolo ) a categorie non dettaglia con parte alcuni elementi non messi in rilievo, approfondimento al IV e V livello dello schema di Legenda CORINE Land 18 non è oltretutto ben chiaro ed organico il Cover il territorio agricolo, le aree ruolo del territorio rurale e aperto. boscate e seminaturali, gli ambienti Non coerentemente con il Ptcp all’interno umidi e quelli relativi alle acque. Ciò è del territorio rurale e aperto a preminente necessario al fine di realizzare una più valore paesaggistico, il Puc, non persegue efficace pianificazione degli interventi l’obiettivo di preservare la capacita del settore agricolo e forestale. produttiva di queste aree, non accenna e La carta dell’uso agricolo del suolo va non sottolinea il loro eventuale profilo di riformulata al fine di garantire una aree agricole multifunzionali, di zone di ricognizione tale da identificare la connessione funzionale delle vegetazione reale ed uso reale del naturalità delle zona Parco con le suolo. I boschi seppure rappresentati e pianure e i fondovalle e con il sistema riportati, vanno censiti attraverso uno Fiume Sabato; studio agronomico di dettaglio Non si sofferma sulla possibilità di (1:5000) che individui e specifichi non conservare e rafforzare gli elementi diffusi solo la tipologia arborea ma anche di diversità biologica (siepi, filari arborei, macroinsiemi che comprendano: alberi isolati, boschetti aziendali, -la parte più propriamente di conser- vegetazione ripariale) e le sistemazioni vazione del bosco, della macchia tradizionali (terrazzamenti, ciglionamenti, arborea; muretti divisori in pietra). - i filari arbustivi;

Nè sulle modalità di conservare i mosaici - le aree di rinnovamento spontaneo; agricoli e agroforestali e gli arboreti - l’utilizzazione razionale dei pascoli, tradizionali; dei seminativi e delle colture arboree; Nel mentre se da un lato pone in giusto Ai fini della coerenza con il PTCP rilievo la funzione di habitat manca quindi una relazione associata complementari (v. destinazione Elab.C4come al predetto elaborato/ documento “Aree agricole ordinarie, complementari alla città ), di ovvero un analisi di dettaglio zone cuscinetto rispetto alle aree a proveniente da uno studio agronomico maggiore naturalità, non ne rimarca la redatto in coerenza alla “Corine Land loro funzione di zone di collegamento Cover” con approfondimento al IV e V funzionale della zona- fondovalle con i livello che illustri la metodologia di rilievi e soprattutto la valenza indagine e giustifichi, argomentando i paesaggistica; criteri seguiti circa la loro definizione. Per quanto riguarda i paesaggi delle -Zone agricole di valore strategico aree agricole e forestali occorre legate alle produzioni tipiche di qualità adeguare le tavole del piano con la di cui a put b art 12 : rappresentazione in dettaglio, - Per quanto è stato possibile analizzare coerentemente con il PTCP, delle zone sono state segnalate Zone agricole di con relative sottozone /categorie di cui valore strategico legate alle produzioni 19 tipiche di qualità di cui al punto “b” art.12delle ai punti a, b, c dell’art.12 NTA del N.TA del Ptcp , anche se non classificate Ptcp. come tali. In genere comprendono gli . spazi agricoli dei rilievi collinari, caratterizzati dalla presenza di colture tradizionali di elevato valore produttivo e paesaggistico. A queste possono ricondursi le “aree agricole con colture specializzate” individuate nella parte nord/nord-ovest del Comune. In queste aree la multifunzionalità agricola deve essere orientata al mantenimento ed al rafforzamento delle produzioni agricole di qualità e della coerenza fra qualità dei prodotti e qualità del paesaggio di paesaggi rurali di elevata qualità, al sostegno delle produzioni tipiche, alla valorizzazione delle filiere corte . -Fondovalli e conche da pianeggianti a sub pianeggianti di cui a put a art12 Pur risultando (cfr Tav. P.05 del Ptcp) in ambito comunale, un fondovalle pianeggiante /sub-pianeggiante che si affaccia sull’incisione del fiume Sabato, il Puc non lo riconosce come tale, in tale categoria, zonizzato come zona agricola ordinaria Le parti pianeggianti a sub pianeggianti sono invece declinate tutte come - “Aree agricole ordinarie complem. alla città” . Tali zone agricole ordinarie che costituiscono buona parte del territorio rurale e aperto (cfr Elab.C4.) Nella Tav B1 –Rete Ecologica di progetto queste sono classificate come Aree agricole ordinarie-periurbane -zone cuscinetto ). Le zone di tale tipologia /categoria, individuate

20 ricomprendono la metà del territorio comunale a partire dalla piana fluviale e fino al perimetro zona Parco ad est, a meno degli insediamenti urbani /frazioni Sozze di Sotto, Toppole S. Giuseppe, S. Pietro ed il centro urbano “Il Piano”lungo la SP35 e alcune zone classificate “aree agricole con colture specializzate” dislocate nell’area nord occidentale alcune delle quali ,ampie , sul confine comunale frontaliere con la Valle dei Cerri,in comune di Atripalda,e contermini con territorio del Comune di . A riguardo vanno tenute presenti due considerazioni: -solo la zona a nord-ovest, esattamente a nord del vallone che percorre località Boschi, sembra assumere i connotati veri e propri di territorio rurale-aperto che è quella che comprende anche aree con colture specializzate e quella meno antropizzata compresa fra il Fiume Sabato e la SP.n.5(a sud-ovest) -inoltre va detto che la distribuzione delle restanti aree classificate come aree agricole ordinarie sono frammiste al tessuto urbanistico di diversi nuclei insediativi (frazioni Sozze, Toppolo, San Pietro ed altri piccoli insediamenti sparsi sulla parte a valle del territorio comunale. Come Starze lungo la strada comunale di "Boschi", Macchie una porzione della località "l'Angelo”) giungendo fino al Centro urbano principale “il Piano”. Difatti talvolta, sono classificate aree agricole periurbane quelle parti del territorio, ricadenti nel territorio rurale e aperto, che per cause strutturali di elevata frammentazione e polverizzazione delle maglie aziendali, di stretta vicinanza ad 21

attività antropiche e manufatti, di elevata interclusione ed abbandono delle attività agricole, nonché di moderate limitazioni che influiscono sul loro uso agricolo, limitate potenzialità produttive e di pregio rispetto alle altre aree agricole, presentano talvolta moderate restrizioni nella produttività o nella scelta delle colture. Esse sono collocate tra le zona urbane (centro e frazioni) e le zone agricole P.06 (B3) Quadro della trasformabilità Trasformabilità Il territorio comunale nel Piano Stralcio Preliminarmente, coerentemente con 1 Aree non trasformabili per l’Assetto Idrogeologico redatto l’art. 59 -Coordinamento con la 2 Aree a trasformabilità condizionata da dall’Autorità di bacino Liri-Garigliano- pianificazione di Bacino delle NTA del Volturno è stato classificato e suddiviso PTCP, in merito alla difesa del suolo si nulla osta nelle seguenti aree: rimanda a relativi pareri ivi incluso 3 Aree a trasformabilità orientata allo - Aree a rischio idrogeologico molto quelle della competente Autorità di svilup. agro amb. elevato (R4) Bacino Liri Garigliano Volturno, oltre 4 Aree di attenzione e approfondimento - Aree di alta attenzione (A4) a quanto contenuto nella presente potenzialmente interessate da fenomeni disamina P.06 (B3) Quadro della di innesco, transito ed invasione di frana trasformabilità. a massima intensità attesa alta ma non Nelle norme di attuazione del Puc, si urbanizzate; precisa che tutte le attività edilizie e di trasformazione previste devono essere - Aree a rischio idrogeologico attuate nel rispetto ed in piena potenzialmente alto (Rpa) nelle quali il compatibilità del PSAI vigente livello di rischio, viene definito solo a secondo le disposizioni cogenti delle seguito di indagini e studi a scala di Nta dello stesso che devono prevalere maggior dettaglio; e del PTCP. - Con riguardo alla previsione di ambiti Aree a rischio idrogeologico medio non ancora trasformati, si osserva che (R2); la coerenza con il PTCP è subordinata - Aree di media attenzione (A2) che non alla verifica di compatibilità con le sono urbanizzate e che ricadono misure di salvaguardia di cui all’interno di una frana quiescente a all’allegato “B” della deliberazione massima intensità attesa media; regionale n. 1539 del 24 aprile 2003 - Aree di possibile ampliamento dei istitutiva del Parco dei Monti fenomeni franosi cartografati all’interno, Picentini, con specifico riferimento ovvero di fenomeni di primo distacco alla perimetrazione e zonizzazione del (C1); Parco zona “C” – Area di riquaificaie dei cetri abitati di 22

Le zone che si estendono nelle aree prteie e sviupp ecic e pianeggianti o sub-pianeggianti, sono sciae – laddove, ai fini della tutela del e fraii di Se di Stt Se di patrimonio edilizio e della disciplina Spra Stare e bua parte di S edilizia, sono fatte salve unicamente le Pietr ; previsioni contenute negli strumenti Nell’ambito delle suddetta tipologia urbanistici vigenti e, ove esistenti, le morfologica ( zone pianeggianti o sub- norme sulla ricostruzione delle zone pianeggianti e diverse aree collinari), terremotate. dall’analisi e dalla sovrapposizione della Nondimeno le interferenze di tali zone Tav. P.06del Ptcp con la Tav. C4 -Carta con la perimetrazione del SIC e in della Trasformabilità/ Zonizzazione e dagli quanto tali ricomprese nelle aree a elementi desumibili dall’Elab. A3 -Previsioni trasformabilità condizionata da nulla Ptcp Trasformabilità , si osserva che nel osta di cui all’ Elaborato P.06- Quadro Comune sono presenti: della Trasformabilità del PTCP è 3 -Aree a trasformabilità orientata allo necessario che le NTA allegate al sviluppo agro ambientale - in tale PUC, precisino in modo espresso che i ambito si rinvengono quasi unicamente singoli interventi e/o opere previste, sono assoggettati alla positiva codeste aree nelle quali ricadono secondo valutazione di incidenza di cui alla le previsioni del Puc : vigente normativa di legge. - i comparti perequativi di trasformazione Inoltre dal raffronto della Tavola “D.1 e integrazione urbana C6(scheda n.6) C7 allegata al PUC e la Tav. P.07.1 del (scheda n.7.) C8(scheda n. 8), C9 (scheda PTCP le perimetrazioni del PsAI-Rf, n.9), C2.2 (scheda n.14) ed infine in zona risultano restituite come semplice ingrandimento grafico dall’originale a S. Pietro C10 insieme ad un area scala 1:25.000 a quella 1: 5.000. Ciò frontaliera destinata ad attività Turistico- stante, per una chiara visione delle alberghiere (esistenti di previsione) e C11 dirette interazioni tra le previsioni di ed ulteriore non ben identificato poco più Piano Urbanistico Comunale e le aree ad est zona Toppolo. non trasformabili del PTCP, occorre -il comparto produttivo Area Centro integrare il Piano con un elaborato di Servizi CS allocato nell’ex area PIP sintesi a scala di dettaglio che destinato a completamento riconversione sovrapponga le destinazioni ovvero ad area per servizi e terziario di urbanistiche ai risultati degli studi progetto (cfr. Elab.C5 scheda 17 ed Elab. geologici ed agli scenari di rischio del C4). PsAI-Rf, da riportarsi attraverso una - il comparto per la riqualificazione urbana trasposizione che tenga conto della e l’integrazione funzionale CR2 in località geomorfologia desumibile dalla Base Capolungo (cfr.elab.C5 scheda16) dati di riferimento - CTR 1:5000 della Campania e delle risultanze dello 23 confinante con la fascia di continuità studio geologico – geognostico ecologica /area agricola di continuità sismico e idrologico di cui alla L.R. n. ecologica come desunto dalla Tav C4 del 9/83; ne discende che le previsioni Puc. delle Zto direttamente interferenti con In queste aree fanno eccezione i versanti le aree non trasformabili per come acclivi dei valloni che solcano la piana indicate dal PTCP, le quali, se non già perimetrati dall’Autorità di Bacino che trasformate, sono da ritenersi con esso ricadono in aree non trasformabili dal non coerenti e pertanto vanno espunte; Ptcp. mentre quelle con limitazioni alla Le zone collinari comprendono il trasformabilità vanno opportunamente cetr urba u'estesa a sita ae motivate e giustificate ovvero espunte fraii acchie e Tpp e ug la anch’esse dalle previsioni di Piano. strada cuae di "Bschi" su at Inoltre, coerentemente con l’art. 59 - siistr saed Coordinamento con la pianificazione In ambito di tale categoria morfologica, di Bacino delle NTA del PTCP, in ricadono in aree non trasformabili merito alla difesa del suolo si rimanda derivante da rischio frana molto elevato- alle prescrizioni della competente elevato e quindi interferiscono con: - Autorità di Bacino Liri Garigliano parte dell’area del comparto di Volturno. Trasformazione urbana C3 fronteggiante Via Colacurcio e confinante con Aree agricole di Continuità ecologica/corridoi ecologici (cfr. TAV C4 e Tav.B1) del Puc. - L’intera area di attrezzatura di interesse collettivo (esistenti e di integrazione), localizzata nel centro abitato che si affaccia sulla SP35 posta al vertice del corridoio ecologico/canale torrentizio individuato proveniente dalle Sorgenti Urciuoli. - i versanti acclivi dei Corridoi ecologici impluvi valloncelli e richiamati e descritti a pag 21 della Scheda P.04 della presente tabella, alcuni dei quali tagliano ed interferiscono con “aree agricole con colture specializzate” 24

- aree adiacenti a loc. Serb /località l’Angelo molto prossime a 2 sub- ambiti del centro abitato ovvero del tessuto di impianto storico che in piccola porzione taglia interferendo con zone V5 e Atg5 . Fanno eccezione 2 Aree a trasformabilità condizionata da nulla osta che interferiscono con: -Un 1^ ampio sub ambito che investe per lo più una considerevole parte di zto “Tessuto di Impianto Storico”, e l’intera parte del “Tessuto Urbano consolidato (Zone B) a nord della strada pedemontana del nucleo urbano. - alcune (n.4) aree destinate ad “Attrezzature di interesse collettivo” individuate dal Puc all’interno del tessuto urbano consolidato l’intera area omologa destinata sempre ad attrezzature con annessa area -Parcheggio (peraltro in piccola parte in area non trasformabile) in ragione del fatto che ricadono in aree a rischio medio-moderato. La quasi totalità delle aree a trasformabilità condizionata coincide con la Zona Parco, laddove in via generale queste si alternano a aree non trasformabili. L’area pedemontana corrisponde morfologicamente ad ua prie dea cait "'Age ”. In tale ambito si rilevano 1.aree non trasformabili in particolare: - quelle che contornano a monte il centro abitato, (la Costa, l'Angelo, ,Calcara)

25

Infine nell’ultima categoria nell' area montana ed all’interno della Zona Parco si rinvengono: 1.Aree non trasformabili disposte per larghi ambiti e distese ed intervallate completamente a 2.Aree a trasformabilità condizionata da nulla osta. Tali aree non trasformabili in ambito montano peraltro ricadenti in Zona parco come detto , non interferiscono con trasformazioni, tuttavia si riportano per l’indiretto rapporto con le zone della fascia pedemontana e pianeggiante sottoposte invece alla pianificazione di trasformazione del PUC. Esse sono a seguito riportate: - un zona considerevole a margine sud est del centro abitato con sviluppo verso la zona Mezzacosta. - un ampia zona a nord e a sud del Vallone Trentuno e lungo V.ne Greccole - lungo tutto i fianchi del Vallone Futo; - i versanti acclivi dei valloni perimetrati per la dall’Autorità di Bacino, per la parte più alta, ricadente in area parco, dei medesimi. - un zona di forte estensione localizzata ai margini del confine sud-orientale del Comune. Tutte le aree non trasformabili del Ptcp (derivanti da vincolo di rischio idrogeologico molto elevato-zone R4 ed A4 del PSAI) ovvero quelle aree perimetrate dal PSAI dell’Autorità di Bacino dei fiumi Liri –Garigliano- Volturno, sono disciplinate dall’Art. 51 delle NTA del PUC. In Tali zone sono consentiti solo gli interventi indicati nelle NTA dello stesso 26

PSAI subordinatamente alle verifiche preventive in esse indicate per quanto concerne la pericolosità idraulica e per quanto riguarda la pericolosità da frana. Nelle aree instabili ricadono le zone in frana o predisponenti all'instabilità. Esse sono molto diffuse lungo la strada provinciale che da S. Stefano del Sole conduce a Sorbo Serpico lungo il versante che declina sino al vallone "Trentuno"; tale versante ed alta acclività, con andamento gibboso e depressioni è privo di qualsiasi regimazione delle acque. Le critiche condizioni favoriscono scoscendimenti e scivolamenti gravitativi. Altre situazioni di instabilità vengono segnalate lungo la strada che passando per la Calcara conduce a Volturara, in località Castelluccio, e lungo alcuni tratti del suo percorso laddove possono generarsi concrete possibilità di caduta massi e dissesti dei terreni piroclastici di copertura. Altre, porzioni di territorio che rientrano in queste aree sono, quelle in cui affiorano terreni costituiti da blocchi e brecce calcaree come quelle che contornano a monte il centro abitato, (la Costa, l'Angelo, Calcara) e lungo i versanti carbonatici più estesi ed acclivi dell’area montana. Le aree potenzialmente instabili sono quelle aree che a causa dell'acclività e del tipo di terreno presentano condizioni di stabilità precaria o molto incerta e sono molto diffuse lungo la strada provinciale che da S. Stefano del Sole porta a Sorbo Serpico, alle località Cesine, Roppole, Boschi, Giardino, lungo i bordi di versanti acclivi, anche carbonatici, ed a contorno di aree sicuramente dissestate dei valloni in quanto 27 sussiste un pericolo di instabilità legato all'erosione regressiva dei versanti. 2 Per le Aree a trasformabilità condizionata da nulla osta si può considerare che le aree stabili e mediamente stabili, si estendono lungo le ampie dorsali, moderatamente acclivi, e le aree depresse non percorse da linee di drenaggio preferenziale. Un fattore che conferisce stabilità ad alcuni settori di tali aree è la presenza di una fitta vegetazione di conifere, faggi, castagni e bosco ceduo che come è noto costituiscono impedimento al dissesto idrogeologico. 1. Aree non trasformabili esistono talune aree non trasformabili nel comune di S. Stefano del Sole Alcune delle aree di trasformazione prevista dal Puc innanzi già riportate in dettaglio interferiscono con dette aree non trasformabili A Nord del centro abitato si distinguono un a rischio “molto elevato - R4” o A4- Aree di Alta Attenzione – RPa – APa), interessanti talune zone: - n.1 area destinata ad “Attrezzature di interesse collettivo ”V5 Atg5 - aree che si sovrappongono ai tre corridoi ecologici che intercettano zone V1 e V6 - la quasi totalità coincide con la Zona Parco. In essa si segnalano in particolare le aree non trasformabili ovvero una ampia zona in sommità lungo il Vallone Trentuno in prossimità V.ne Greccole ed una altrettanto estesa che circoscrive “aree di 28 tutela risorse idriche” (cfr.C4 del Puc con P.06 del Ptcp) In questo settore/ambito tali zone rischio “molto elevato” 3 corridoi ecologici/aree agricole di continuità ecologica identificabili con valloni naturali che solcano la zona pianeggiante/sub pianeggiante e sul corridoio ecologico che si diparte dall’area sud-occidentale (Cfr Elab. D.1 -Sovrapposizione Programmazione PUC con Trasformabilità PTCP ed Elab. A3- Previsioni Ptcp Trasformabilità , del PUC) riportati nell’elab. C4- Carta della Trasformabilità e B1-Rete Ecologica di Progetto 2. Aree a trasformabilità condizionata da nulla osta Vi sono aree a Rischio o Pericolosità frana medio o moderato. La quasi totalità coincide con la Zona Parco, oltre a quelle presenti lungo la sponda del Fiume Sabato ad ovest e che si sovrappongono al Comparto CR.2- compartoalla località Capo-lungo di riqualificazione urbana e l’integrazione funzionale, normati dall’art.21 Nta del Puc. 3. Aree a trasformabilità orientata allo svilup. agro amb. Dal Ptcp si desume che, ad eccezione di aree di attenzione e di approfondimento localizzate come a seguito meglio descritto, le zone di che trattasi investono sostanzialmente tutta la fascia mediana che include l’intero centro abitato dal limite del parco alla piana del F. Sabato. In essa si ritrovano diverse aree di trasformazione 29

urbana C6-C7- C8 - C2.2 -C9, area per servizi e terziario di progetto CS(produttivo) oltre a un zona destinata aree per Attività Turistico-alberghiere esistenti di previsione tutti comparti inclusi nel sistema Isediaeti ieari “lungo le SPn.5e n.109 4. Aree di attenzione e approfondimento (per la tipologia si rinvia al punto P.07 seguente.) Dalla tav. P.06 di trasformabilità del PTCP si rilevano estese e più o meno frammentate aree di Attenzione e di approfondimento (studio IFFI) disposte sulle zone a dx del vallone che solca l’intera zona “Boschi”, lungo lo sviluppo dello stesso ed ulteriori frange che dall’impluvio naturale si spingono fin sotto il margine inferiore del tessuto urbano consolidato oltre che localizzate lungo la delimitazione di rispetto elettrodotto e in loc. Serb. a confine con il tessuto di impianto storico. Si rinviene interferenze di tali aree sovrapposte -al tessuto di impianto storico e un’area destinata ad attrezzature collettive lungo la parte pedemontana della SP 35che attraversa il centro abitato e con “aree agricole con colture specializzate” nella zona a nord lungo il confine. P07.1 (B3) Vincoli geologici ambientali Ambiti rischio / pericolosità da frana Nel Comune sono presenti aree a In ordine alle trasformazioni si rinvia al (dati Autorità di Bacino) rischio/pericolosità: precedente punto. Inoltre dalla comparazione della Tav. -Molto Elevato/a - Elevato/a (vedi 1. Rischio o Pericolosità frana P. 07.1 con la Tav C4 - Carta relazione elab. P01) Molto Elevato/a - Elevato/a (vedasi trasformabilità, si osserva che: relazione elab. P01) ai fini della coerenza con il PTCP per le aree non trasformabili derivanti dalle 30

Da un primo raffronto fra le classi di rischio “molto elevato - R4” o perimetrazioni del PSAI dell’A.dB classi di rischio/attenzione ad esse riportate integralmente nelle Tavv assimilate (A4-Aree di Alta Attenzione P.07.1 e P.06 del Ptcp e la zonizzazione – RPa – APa), interessanti talune zone Urbanistica proposta dal riportate puntualmente nella tematica PUC(cfr.Tav.C4) e correlate Norme precedente (P.06), è necessario Tecniche di Attuazione è emerso che rendere compatibili le previsioni del sussistono alcune interferenze ed in PUC con le previsioni del PSAI. particolare quelle già elencate al Si è analizzato l’Elab. “D1- Paragrafo P.06–Quadro della Sovrapposizione programmazione Puc trasformabilità precedente: con Trasformabilità Ptcp”, grafico che - Aree a rischio o pericolosità frana riproduce in sovrapposizione la Molto elevato ovvero in aree di alta zonizzazione di Piano con le aree non Attenzione R4 investono/ riguardano una parte a monte del centro abitato trasformabili del PTCP. Si precisa che in località l’Angelo, l’area V6 ed le previsioni delle Zto richiamate adiacente Verde privato tutelato, ed i nell’analisi al punto P.06 in ambito del valloni naturali iemali, che dall’area quadro della Trasformabilità e parco, molto prossima al nucleo ricadenti in tali aree non trasformabili urbano scendono a ridosso del (che qui si intendono integralmente medesimo fino all’asta fluviale del riportate) se non già trasformate sono fiume Sabato. Alcuni fino al confine . ovest e quello centrale giunge sempre da ritenersi non coerenti al fiume in corrispondenza dell’area Per quanto non contenuto nel presente -Rischio o Pericolosità frana medio o delle sorgenti Urciuoli. punto in merito alla difesa del suolo sia moderato (vedi relazione elab. P01) 2. Rischio o Pericolosità frana per il rischio frana che il medio o moderato (vedi rischio/pericolosità idraulico, si relazione elab. P01) rimanda al rispetto della coerenza con Vi sono aree a Rischio o Pericolosità frana indirizzi di cui al l’art.59- medio o moderato la gran parte coincide Crdiaet c a Piaificaie con la Zona Parco. di Baci delle N.T.A del PTCP, oltre Ulteriore fascia oltre a quelle già elencate a quanto contenuto nel punto al Paragrafo P.06–Quadro della precedente P.06 (B3) Quadro della trasformabilità precedente si localizza trasformabilità. lungo l’asta fluviale del fiume Sabato. Con riferimento alla presenza di - lungo e per tutto il tratto del F. Sabato eventuali aree con pericolosità incluso nel territorio comunale di Stefano idraulica-alluvione ai vari livelli (basso, del Sole. medio, elevato) si precisa in ogni caso che:

31

-in località l”Angelo interferendo con due -tutte le attività edilizie e di ampie zone attrezzature interesse trasformazione previste dal Puc collettivo (V5 Vs3 )e parcheggio Pn1. devono essere attuate nel rispetto del -lungo il tessuto di impianto storico e PSAI vigente e soggette alle consolidato a ridosso della SP35 limitazioni d’uso /prescrizioni previste interferendo con zone attrezzature dalle “ isure di savaguardia ” ex art. interesse collettivo (at1, At2, At3) edifici di 65 c.7 D.lgvo 152/2006 in correlazione culto (Ch1, Ch6) all’eventuale al livello di pericolosità. Ambito rischio / pericolosità idraulica Dal confronto dell’Elab. C4 di Eventuali nuovi attraversamenti di - alluvione (dati Autorità di Bacino) trasformabilità del Puc con la Tav P.07.1- corsi d’acqua dovranno essere - Molto Elevato/a - Elevato/a (vedi Vincoli geologici e Ambientali del Ptcp. progettati nel rispetto dei criteri fissati relazione elab. P01) Non esistono ambiti di rischio nell’allegato C alle norme del -Rischio o Pericolosità idraulica-alluvione /pericolosità idraulico. soprarichiamato PSDA (Piano Stralcio (allag.ed esond.) medio o moderato (vedi In merito ad eventuali zone limitrofe al Difesa Alluvioni). relazione elab. P01) corso d’acqua del F. Sabato eventualmente Parimenti la Tav A5 richiamata risultanti inondabili per piene, si rimanda insieme ad elaborati pertinenti di in ogni caso alla normativa cogente piano vanno integrate con il prevista nel territorio in esame. censimento/individuazione dei punti Relativamente al Rischio Idraulico AdB d’acqua (pozzi e sorgenti), oltre a LGV, in particolare nell’ambito compendiare nella relazione la dell’estensione del PSDA (Piano Stralcio ricostruzione, in forma di abaco, Aree rispetto prese uso potabile di Difesa Alluvioni) approvato con DPCM dell’uso e dei livelli piezometrici degli (Piano Crisi idriche - Provincia di del 21/11/2001, riportante lo studio di stessi in prossimità del F. Sabato nel Avellino 2009 modificato dalle dettaglio della medesima Autorità di settore di piana appartenente al osservazioni al PTCP) Bacino in merito. territorio comunale. -pozzi Oltre che nell’ambito del Piano di Poiché il PUC riconosce alcune -sorgenti Gestione del Rischio Alluvione (PdGA)- sorgenti specificandone l’uso potabile -gallerie drenanti Distretto Idrografico dell’Appennino (ci si riferisce ai pozzi/serbatoi lungo -Aree sorgenti ARIN Meridionale (Dir.CEn.60/2007, D.lgvo la parte pedemontana della Sp35, in -Zona Rispetto 200m. pozzi 219/2010), adottato dal Comitato -Zona Rispetto 200m. sorgenti Istituzionale dell’A.d.B Liri Garigliano e una zona (cfr. tav A5 del Puc) -Zona Rispetto 200m. gallerie drenanti Volturno. incuneata fra le propaggini estreme del perimetro del Parco), ai fini della Sono presenti aree di rispetto serbatoi salvaguardia della risorsa idrica, si /prese uso potabile (D. Lgs. 152/2006) raccomanda di approfondire forme di e pozzi tutela normativa a contenuto Dall’analisi della Tav P07.1 (B3) -Vincoli geologici ambientali del Ptcp si rileva: ambientale, piuttosto che limitazioni derivanti da norme di legge aventi

32

In particolare incrociando detta tavola come specifica disciplina la tutela della con la Tav C4 del Puc si rinvengono a risorsa idrica ad uso potabile. monte del centro abitato nella zona Verificare infine e darne conto nel centrale del Comune: contenuto relativo agli indirizzi - Taluni pozzi/ serbatoi con strategici del PUC, che tutti gli relativa fascia di rispetto; interventi realizzati e quelli - Aree sorgenti ARIN (sorgenti programmati in ambito comunale non Urciuoli) e gallerie drenanti con impattino (soprattutto ai fini del relativa fascia di rispetto (200mt) che trattamento e del recapito dei reflui, e investe anche il territorio ed il tratto dell’approvvigionamento idrico) sullo settentrionale della sponda destra del stato ambientale dei corpi idrici Sabato. Ciò essendo le captazioni potabili delle superficiali e sotterranei sorgenti Urciuoli ubicate in agro del comune affioranti in prossimità del vertice sul limite comunale a nord-ovest.

-gallerie drenanti attinenti la predetta sorgente Arin Relativamente al regime vincolistico (cfr Tav C4-Carta della Trasformabilità), Il comune di S.stefano del Sole è assoggettato alle disposizioni di cui al Decreto Legislativo 42/2004, per quanto riguarda la presenza di boschi, e per quanto riguarda la fascia di rispetto fluviale del Fiume Sabato e dei relativi torrenti e suoi affluenti per 150 m. In tali zone ogni attività dovrà essere oggetto di autorizzazione paesaggistica. Il territorio risulta interessato per circa metà dal vincolo idrologico e forestale. La Lr 14/1982 vieta, inoltre, ogni nuova edificazione, oltre che le relative opere di urbanizzazione per una fascia di profondità dal limite del demanio, di 10 metri lungo i torrenti/valloni a scarsa portata, e di 50 metri per i fiumi a quota

33 inferiore ai 500 m sul livello del mare, ossia nel caso specifico il fiume Sabato . Nella cartografia sono individuate le fasce di rispetto per metanodotto, elettrodotto, corpi idrici(sorgenti) e fiumi, assi stradali di progetto. Si precisa che l’effettivo utilizzo delle aree destinate dal Puc ai diversi tipi di intervento è sempre subordinato alla stretta osservanza delle seguenti disposizioni: - le disposizioni di cui al D. Lgs. n.42/2004, (Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio) e dei vincoli apposti ai sensi del medesimo Codice (o della disciplina previgente in materia); - le disposizioni contenute all’art. 94 del D. Lgs., n.152/2006, circa le aree di salvaguardia delle risorse idriche, e di quelle che riguardano la tutela dei corsi d’acqua; - le leggi e regolamenti vigenti in materia di prevenzione del rischio sismico e idrogeologico, nonché la relativa pianificazione sovraordinata; - per tutte le opere pubbliche, le disposizioni di cui agli artt. 95 (Verifica preventiva dell’interesse archeologico in sede di progetto preliminare) e 96 (Procedura di verifica preventiva dell’interesse archeologico) del D. Lgs. 12.04.2006, n.163.

Il territorio comunale non è interessato da aree a rischio di incidente rilevante – (D.Lgs. n. 334/99) - Zone rischio industrie incidente rilevante.

34

Zone rischio Industrie incidente rilevante (D.lgsn.334/1999) Zone Rischio Ind.Inc.Ril. P07.2 (B3) Vincoli paesaggistici Vincoli Naturalistici Nel Comune sono presenti: Dall’analisi e dal raffronto delle Tav. archeologici e naturalistici 1. Parchi regionali (L.R. 33/93) C4Carta dea trasfrabiit adeguata 2. Parchi regionali (L.R. 33/93) - Zona Vincoli Naturalistici ae sservaii e dalla Tav. A5 Vici A 1. Parchi regionali (L.R. 33/93) del PUC si rileva che: 3. Parchi regionali (L.R. 33/93) - Zona 2. Parco regionale (L.R. 33/93) - - la perimetrazione del Parco ancorché indicata con simbolo in legenda, non B Zona A risulta individuata nella Carta di 3. Parco regionale (L.R. 33/93) - 4. Parchi regionali (L.R. 33/93) - Zona trasformabilità (C4) del Puc Zona B C -tutta la zona “tessuto impianto 5. Riserve naturali (L.R. 33/93) 4. Parco regionale (L.R. 33/93) - Zona storico”, insieme a pochissime frange C 6. Foreste demaniali regionali (L.R. di tessuto urbano consolidato disposto 7. Rete Natura 2000 (SIC-ZPS) a monte della SP. 35 (che attraversa il 11/96) 7. Rete Natura 2000 (SIC-ZPS) nucleo abitato) e sottoposta a località Vincoli D.Lgs. n. 42/2004 “l’Angelo” ed all’area delimitata di (Paesaggistici - Archeologici) sorgenti e pozzi, ricade all’interno Vincoli D.Lgs. 42/2004 (Paesaggistici 3. Aree Rispetto Fiumi (art. 142) della Area Parco regionale Monti - Archeologici) Dal raffronto della Tav C4- Carta Picentini come emerge dalla Tav. A5 1. Piano Territoriale Paesistico Trasformabilità con osservazioni del PUC richiamata del Puc ovvero all’interno "Terminio Cervialto" con le strategie del PTCP emerge che: della Zona “C” del Parco, come risulta 2. Aree Rispetto Fiumi (art. 142)* - nella Piana Valliva del Fiume Sabato dalla Tav P.07.2-Vincoli Paesaggistici 3. Aree Rispetto Laghi (art. 142)* (n. 1 comparto CR.2- per la Archeologici e Naturalistici del PTCP. riqualificazione e l’integrazione Inoltre, oltre al tessuto di impianto 35

4. Aree a quota > 1200 slm (art. 142)* funzionale e relativa strada storico, si rinvengono interferenze tra 5. Immobili di notevole interesse carrabile) è posto in diretta la zona C del Parco e diverse zone pubblico art. 136) interferenza con Vincolo di Aree classificate “Aree per Attrezzature di rispetto Fiumi (art. 142) D.L.gs (esistenti e di integrazione) - 6. Vincoli archeologici bene culturale art n. 42/2004 (cfr Elab.P.07.2 - Vincoli Attrezzature Interesse Collettivo” 10 Paesaggistici Archeologici e Naturalistici esistenti At quali At1, At2, At3, Atg5- del PTCP ) così come parte della V5, Atg5, alcune attrezzature per il viabilità di progetto prevista nel culto (Ch1, Ch2, Ch3, Ch6), verde vertice sud del territorio attrezzato esistente V2, Vs3. Oltre a comunale (Cfr.tav. C4) Pn1 (parcheggio pubblico di progetto Previsioni di PUC –area parcheggio a servizio del campo Si rimanda a quanto precisato ai punti sportivo alla località l’Angelo e Vn” - precedenti verde attrezzato alla località l’Angelo). Ai fini della coerenza del Puc con il Ptcp le interferenze evidenziate vanno risolte tenendo conto della compatibilità di tali previsioni con le misure di salvaguardia di cui all’allegato “B” della deliberazione di giunta regionale n. 1539 del 24 aprile 2003, istitutiva del Parco dei Monti Picentini, con particolare riguardo ai disposti del medesimo allegato “B di cui al punto 2 re geerai di savaguardia e punto 331 Tutea de patrii ediii e discipia ediiia ”. Altresì la Tav. A.5 dei vincoli di cui è corredato il PUC dovrà riportare la fascia di rispetto dal Fiume pari a 150 mt (ex art. 142, comma 1 lett. c) del D. Lgs 42/2004), nonché la perimetrazione delle aree soggette a vincolo idrogeologico di cui al Regio Decreto 3267/1923 P07.3 (B3) Ambiti costitutivi attenzione e Aree di attenzione e approfondimento Nel Comune sono presenti: In merito alla difesa del suolo si approfondimento Aree in frana Progetto IFFI (vedi − Aree in frana Progetto IFFI (vedi rimanda al punto precedente P.06 (B3) relazione elab. P01)* relazione elab. P01); Quadro della trasformabilità − Aree con pendenza > al 20% 36

Aree riconosciute franose (studi AdB Puglia)** Previsioni di PUC Aree con pendenza > 20% (DTM Alcune delle aree di trasformazione del Regione Campania) Puc interferiscono con le aree in frana– Rischio potenziale da Frana (Classe PSAI progetto IFFI ed in particolare le "Rutr5" - ex AdB fiume Sele)*** seguenti: -aree agricole con colture specializzate

are agricole ordinarie compl. alla città - -rilevanti e frammentate aree boschive ad elevato valore naturalistico ricadenti nell’area protetta del paco P08 Carta delle unità di paesaggio e Nel Comune sono presenti: Ai fini della coerenza con il PTCP è P.10_par_Schede Unita di Paesaggio Dagli elaborati del PTCP TAV P8- necessario specificare nel PUC gli Articolazione del territorio in Unità di obiettivi di qualità attraverso la Paesaggio, e P10-Schede definizione e l’indicazione di quegli Unità di Paesaggio il territorio di S.Stefano del Sole dal punto di vista paesaggistico elementi di pregio paesaggistico ricade nelle unità di paesaggio (UdP) (puntuali, lineari, areali) secondo le denominate : rispettive Schede UdP 3_3 e 23_1. Ciò anche al fine del miglioramento - 3_3 – aree pedemontana dei Monti degli habitat e del potenziamento della Picentini ad uso agricolo con significativa rete ecologica (REC) presenza di aree naturali.

- 23_1 – Fondovalle e terrazzi della conca di Avellino con depositi fluviali e fluvio- lacustri.

Previsioni di PUC

Il PUC recepisce in maniera limitata e di massima gli indirizzi e le direttive del PTCP (Cfr.Elab.P.10 paragrafo 6 pag22- 44) con particolare riguardo agli Obiettivi di Paesaggio ed alla definizione dei parametri qualitativo-quantitativo pertinenti all’ambito e descritte e normate nelle corrispondenti Schede Unità di Paesaggio 23.1 e 3.3

37

Per quanto riguarda gli ambiti di paesaggio, non si riscontra alcuna specifica analisi territoriale condotta preliminarmente alla stesura del progetto di PUC (CfrR1-Relazione Illustrativa) che induca alla valutazione degli aspetti paesaggistici presenti sul territorio (elementi di pregio paesaggistico, beni puntuali, lineari, areali) con particolare riferimento alla fascia accliviata del Parco ed a quella della piana Fluviale pure emergenti. Nell’ambito comunale all’interno degli elaborati cartografici non vi è classificazione in termini di paesaggio (Paesaggio urbanizzato e semi-urbanizzato, ovvero urbano, periurbano e marginale); Paesaggio rurale aperto (nuclei ed insediamenti extraurbani, campo aperto). A seguito in particolare si sintetizzano le azioni del PUC piano che rispondono agli obiettivi di paesaggio del PTCP di cui alle schede di Unità di Paesaggio. Per quanto riguarda gli OBIETTIVI del Ptcp: Aree naturali e agroforestali - controllo e gestione della vegetazione boschiva e del sottobosco - preservare gli spazi agroforestali e gli ambiti naturalistici ancora presenti nell’area. - tutela e conservazione delle colture che identificano il paesaggio agricolo; le AZIONI (anche se come detto generiche, rivolte alle prescrizioni derivanti da norme di legge e pertanto limitate) predisposte del PUC sono contenute negli artt. delle NTA : Art. 25 - Territorio rurale ed aperto: caratteri generali 38

Art. 26 - Utilizzazione a fini edilizi delle aree agricole Art. 27 - Dimensionamento dell’edificazione in zona agricola Art.28 – Aree boschive ad elevato valore naturalistico Art. 29 - Aree agricole con colture specializzate Art. 30 - Aree agricole ordinarie complementari alla città Art. 31 - Aree agricole di continuità ecologica. Con riferimento ai Beni Storico- Archeologici, ovvero agli obiettivi seguenti del PTCP:

- mantenimento e conservazione degli elementi costitutivi del patrimonio storico-archeologico e dei loro contesti paesaggistici tutela specifica dei contesti paesaggistici dei borghi storici e dei castelli in risposta a tali obiettivi del PTCP le AZIONI predisposte del PUC sono contenute negli artt. delle NTA Parte II titolo II:

Art.16-Disciplina generale per il nucleo urbano di impianto storico Art. 17 - Modalità di intervento sugli spazi aperti privati (Aree a verde privato vincolato) Art. 18 - Modalità di intervento sugli spazi aperti pubblici del nucleo storico .... Riguardo agli Obiettivi Corpi Idrici: - mantenimento e conservazione delle fasce ripariali; - controllo della qualità delle acque anche ai fini di garantire un’elevata qualità degli habitat 39 le Azioni (limitate e non dirette precipuamente agli obiettivi sopra richiamati) predisposte del PUC sono contenute negli artt. delle NTA PARTE III Titolo I : art.47 - fascia di rispetto sorgenti epozzi di acqua potabile art.48 - fascia di rispetto fluviale e corsi d’acqua

Il PUC non contempla invece AZIONI relative ai seguenti obiettivi:

- potenziamento, valorizzazione fruizione della rete ecologica locale REC ancorché accennata graficamente; - prescrizioni alla trasformazione per gli ecosistemi di interesse ecologico) - interventi di dettaglio di tutela e uso delle risorse naturali oltre alle forme generiche di tutela previste dalle norme e leggi vigenti in materia

Per l’obiettivo: tutela e conservazione delle colture che identificano il paesaggio agricolo le azioni da prevedersi sono: - Individuazione della zona agricola di preminente valore paesaggistico - Multifunzionalità delle aziende agricole relativamente ai servizi ambientali, paesaggistici e ricreativi Con riferimento ai Beni storico- archeologici: in risposta agli obiettivi del PTCP :

- mantenimento e conservazione degli elementi costitutivi del patrimonio storico e di interesse archeologico.

40

- creazione e gestione di aree attrezzate per la fruizione dei beni di interesse archeologico. le azioni, da prevedersi sono: -individuazione localizzazione delle n. 5 aree di interesse archeologico- Cfr Elab.QC01B pag 73 del -PTCP) - tutela e valorizzazione di elementi isolati, edifici o complessi edilizi che rivestono valore storico o solo documentario ai fini della conservazione dei valori identitari dell’architettura. (Urbani e periurbani, rurali etc…) Diversamente con le strategie individuate dal PTR per i sistemi del territorio rurale ed aperto (cfr. Linee guida per il Paesaggio), occorre una migliore differenziazione più specifica, una classificazione funzionale più dettagliata da parte del PUC per le aree extraurbane rurali. Pertanto lo stesso PUC non appare mirare al mantenimento della loro multifunzionalità, in una ottica di diversificazione delle attività agricole, orientata all’incremento delle produzioni tipiche di qualità, alla promozione delle filiere agro-energetiche nel rispetto degli equilibri ambientali e paesaggistici e degli aspetti di biodiversità, nonché all’integrazione delle attività agricole con quelle extra-agricole, queste ultime legate al turismo rurale, escursionistico, enogastronomico e culturale, alla ricreazione e vita all’aria aperta, alle produzioni sostenibili nei settori artigianale e dei servizi. P.09_ Articolazione del territorio in P.11.16 par. Scheda Citta del Serinese Il Comune appartiene al Sistema Città Con riferimento alle previsioni di Sistemi di Citta del Serinese assetto generale previste per il Sistema di Città del Serinese - elaborato 41

Il comune di Santo Stefano risulta inserito P.11.16, il PUC va reso coerente nel progetto “Città del Serinese” basato prevedendo nell’ambito della sulla costruzione di una visione comune di dotazione di servizi di interesse strategie per lo sviluppo e per l’assetto del sovracomunale, quantomeno: territorio coinvolgendo oltre il comune di -creazione di aree parco lungo gli assi anche i comuni di San Michele di fluviali; Serino, , Santo - struttura polifunzionale per la cultura Stefano del Sole, Serino, , e il tempo libero (con particolare Contrada e . Nella fattispecie siamo riferimento ai giovani e agli anziani); in presenza di un territorio che da un --strutture di informazione e servizi punto di vista della Rete dei Beni culturali turistici. non presenta elevatissime emergenze architettoniche puntuali e/o insediamenti urbanistici di particolare pregio estetico. Il Ptcp detta gli indirizzi per attuare uno sviluppo sostenibile e stabilisce i criteri generali da rispettare nella definizione dei carichi insediativi sul territorio all’interno del sistema di città individuato, da attuare nel rispetto degli elementi lineari di interesse ecologico ed assicurando il rispetto degli ecosistemi e degli elementi di interesse ecologico e faunistico, diffusi sul territorio. La dotazione di servizi di interesse sovracomunale è particolarmente insufficiente a sostenere l’idea di costruzione di un sistema urbano che, pur suddiviso in otto centri, deve funzionare come una città di quasi 36.000 abitanti. Nel progetto di costruzione della “Città del Serinese”, si evidenzia la necessità di individuare alcune categorie di servizi all’interno del sistema e cioè: - Presidio sanitario ambulatoriale di base con mezzi per il trasporto d’urgenza; -Gestione associata e potenziamento delle strutture sportive;

42

Struttura polifunzionale per la cultura e il tempo libero (con particolare riferimento ai giovani e agli anziani); -Creazione di aree parco lungo gli assi fluviali; -Strutture e servizi per l’accoglienza; -Promozione di strutture ricettive; -Strutture di accoglienza, informazione e servizi turistici; -Potenziamento della SS. 574; - Adeguamento della tratta ferroviaria “Benevento - Avellino - Mercato S. Severino”. QC01-A Abaco dei centri storici Il Centro Storico del Comune viene La zona A – “Tessuto di impianto individuato con numero d’ordine 103 - storico” individuata dal PUC risulta elaborazione PTCP (cfr. tav. QC01 - minimamente più estesa con la Abaco dei Centri Storici pag 108) nella perimetrazione del centro storico quale sono individuati e perimetrati i 4 siti individuato dal PTCP, riportata di cui si compone la parte storica del nell’elaborato QC.01. comune ed esattamente i seguenti: -Il Piano- -Il Toppolo -S. Giuseppe -S. Pietro Il Puc non accenna e non motiva la pur non rilevante non corrispondenza delle perimetrazioni rilevata dal confronto dall’elaborato indicato QC.01 del PTCP con la tav. C4-Carta della Trasformabilità del PUC. Si rinvia a quanto precisato relativamente al centro storico al punto 1 della presente tabella ed all’art.36 dell’Allegato 1 Parte III

QC01-B Aree di interesse archeologico Aree di interesse archeologico Nel Comune risultano presenti n. 5 aree di Per la coerenza con il Ptcp risulta interesse archeologico (Cfr Elab.QC01B necessario individuare tali aree nella pag 73 del Piano Territoriale di cartografia dei vincoli riportandone la Coordinamento Provinciale - PTCP). Esse localizzazione e l’identificativo risultano collocate: catastale. Di conseguenza anche in accordo con la Soprintendenza 43

-una nella zona a nord-ovest in zona predisporre opportune ed approfondite Boschi lungo il vallone torrentizio forme di conoscenza oltre a indirizzi prossima al confine con Atripalda normativi occorrenti per la - tre in zone prossime al Nucleo urbano salvaguardia e valorizzazione dei siti e principale da riportarsi nell’apparato normativo -una in zona centro-orientale del territorio (Nta) del PUC. comunale in zona parco Per esse occorre acquisire il parere della Soprintendenza Archeologica territorialmente competente. Previsioni del PUC Negli elaborati del Puc e relative Nta non si rinviene alcun riferimento alle suddette aree di interesse archeologico. Nè tantomeno vi è traccia di tale riconoscimento (cfr Tav.A5- Vincoli) inerenti il sistema della vincolistica, e Tav C4-Carta della Trasformabilità e pertanto le stesse non risultano essere individuate. QC01 C – Usi Civici Nel comune risultano svariate aree con Per la coerenza con il Ptcp risulta relativi numeri di particelle con vincolo ad necessario tenere in considerazione usi civici che risultano essere state apposte tali aree. Occorre individuarle nella con Decreto del 23.10.1939 (cfr. loro totalità, oltre che normarle e elab.QC.01C del Ptcp). Alcune di esse rappresentarle graficamente stante che risultano elencate e cartografate nell’elaborato A11 del Puc ne risultano nell’Elaborato A11-Usi Civici del PUC elencate solo 20, (n. 5 su Monte Faggeto, n. 6 in ceduo di castagno, n. 3 in soprassuolo di protezione, n. 6 in pineta ), rispetto alle 27 risultanti dall’elaborato QC.01 del PTCP.

44

ALLEGATO AL PROVVEDIMENTO PRESIDENZIALE N. 46 DEL 14.05.2018

PUC DEL COMUNE DI SANTO STEFANO DEL SOLE - RELAZIONE SUI PROFILI DI COERENZA AL PTCP (Allegato 1 – Parte II)

Sommario

4.1. La definizione delle reti ecologiche ...... 2 4.2. La rete dei Beni Culturali ...... 7 4.3. Armatura urbana ...... 8 4.4. Aree industriali ...... 10 4.5. Rischi e Vincoli ...... 11 4.6. Carichi insediativi ...... 11 4.7. Gradi di trasformabilità del territorio...... 11

1

ALLEGATO AL PROVVEDIMENTO PRESIDENZIALE N. 46 DEL 14.05.2018 Coerenza del PUC con l’Elaborato P-11.16 – Scheda di Città del Serinese

4. I temi della pianificazione comunale coordinata

Tei SCHEDA DI Previsii de PUC Riievi e Vautaii Evideiate CITTA’ sservaii Prescriii ai fii dea cerea c i PTCP 4.1. La definizione Il Ptcp all’Art. 38 – Prescrizioni e direttive per i PUC in relazione alla La rete ecologica deve definire aree territoriali da delle reti ecologiche identificazione della Rete Ecologica prevede che i comuni in sede di formazione conservare o potenziare individuate attraverso un o di adeguamento del PUC, provvedono a verificare in dettaglio i riferimenti e processo di analisi che consente di individuare e le localizzazioni riportate nel PTCP in materia di Rete Ecologica. valorizzare ecosistemi ed elementi di interesse ecologico. Il Puc di S.Stefano del Sole ha previsto la costruzione alla scala comunale Il PUC si limita ad individuare la Rete Ecologica della rete ecologica. Comunale (Rec), senza approfondire in ordine alle unità Nel Comune sono presenti Elementi della RER : di paesaggio definite nelle componenti strutturali del Ptcp, in relazione alla sua integrazione con le buffer -Elementi lineari di interesse ecologico (corrispondente al tracciato del Fiume Sabato sul zones, alle aree agricole di pregio paesaggistico e lato ovest del confine comunale in parte destinato a Parco fluviale( Cfr tav.CP4Carta della produttivo; trasformabilità Nel rinviare all’osservazione riferita al tema P.03 (B2 - B3) - Direttrici di potenziamento provinciali della continuità ecologica ovvero Schema di Assetto strategico articolato nell’Allegato 1 – Collegamenti tra le Aree protette sulla parte del territorio a nord sul confine Parte I, si riconfermano le considerazioni di seguito comunale (identificabile con la connessione Fiume Sabato- Area nucleo REP del Parco Regionale dei riportate: monti Picentini ) - la costruzione, della Rete Ecologica Comunale (REC), Inoltre anche se l’ambito comunale non risulta direttamente interessato dal attraverso l’individuazione ed il riconosci-mento degli Corridoio appenninico principale (ed anche se non attraversante il territorio elementi costitutivi, risulta non solo propedeutica alla comunale di S.Stefano del Sole in quanto localizzato nell’area molto prossima ai confini comunali più a sud , per gli aspetti naturalistici qualificanti in questione,e per la coerenza, ma necessaria; sua valenza nazionale oltre che regionale andrebbe comunque tenuto in -l’intera rete ecologica pone invece in un ruolo secondario considerazione la parte preminente, l’altra “area di continuità ecologica“, ovvero la componente della stessa rete ecologica afferente il corso del Fiume Sabato. Sono presenti altresì Aree protette (Parco regionale dei Monti Picentini ed una In buona sostanza nella zona centro e sud occidentale del Zona di Protezione Speciale – ZPS Rete Natura 2000) comune non si realizza un adeguata interconnessione fra l’ ecosistema del Fiume e l’area naturalistica di alto pregio Si rinvengono ancora Ecosistemi ed elementi di interesse ecologico quali i del parco, né si rilevano lungo il loro percorso aree di Boschi, Boschi (misti -ceduo misto-pioppeti ed Aree di presidio-antropico quali interesse ecologico o aree attrattive funzionali. Ambienti urbanizzati e superfici artificiali e Matrici agricole. Il disegno della REC (cfr. Elab. B1) va quindi integrato Tuttavia secondo il primo quadro di riferimento del PTR Per le predette nella sua struttura specie nell’ambito “Corridoi peculiarità il Comune di S. Stefano del Sole necessita pertanto della Ecologici” previsti dal Ptcp, (Fiume Sabato, ) ed i diversi 2

ALLEGATO AL PROVVEDIMENTO PRESIDENZIALE N. 46 DEL 14.05.2018 Coerenza del PUC con l’Elaborato P-11.16 – Scheda di Città del Serinese

4. I temi della pianificazione comunale coordinata

Tei SCHEDA DI Previsii de PUC Riievi e Vautaii Evideiate CITTA’ sservaii Prescriii ai fii dea cerea c i PTCP individuazione di un idoneo percorso di connessione ecologica che bypassi il Valloni torrentizi presenti vanno progettati a guisa tale da sistema di interferenze presente. tradursi in elementi di migliore raccordo e riammaglio La rete ecologica deve definire aree territoriali da conservare o potenziare della continuità ecologica potenziale fra la zona valliva individuate attraverso un processo di analisi che consente di individuare e fluviale – fiume Sabato e le vaste aree naturali del Parco valorizzare ecosistemi ed elementi di interesse ecologico. ad est del territorio comunale. Nello specifico gli ecosistemi di interesse ecologico sono costituiti da boschi di Il mancato risalto dovuto, ai diversi segmenti, del corso conifere e latifoglie. del fiume Sabato, disattende soprattutto a scala locale il Per l’identificazione degli elementi di connessione ecologica, definiti come ruolo da attribuire a tale elemento idrografico per il quale quegli elementi naturali o seminaturali di dimensioni variabili, anche non è prevista una non meglio definita “naturalizzazione e contigui che collegano tra loro aree naturali esistenti e di nuova realizzazione riqualificazione” (art.15 Nta del Puc). che assicurano una continuità tra ecosistemi.; Pertanto il riconoscimento della valenza dell’asta fluviale Il metodo per la costruzione della REC , partendo dalla tavola dell’uso del suolo insieme ad una nuova riconfigurazione/definizio ne agricolo e dalle risultanze della genericità delle specie presenti nell’area, deve grafica, e potenziamento della REC specie con utilizzare la matrice agricola selezionando i suoli più permeabili ai fini ecologici riferimento: e non occlusi dagli elementi degli ambienti urbanizzati e dalle infrastrutture, - a una qualificazione Ecologica e paesaggistica del F. integrando meglio le connessioni per esempio tra le aree naturalistiche Sabato in ambito periurbano in corrispondenza di zone presenti a nord-est con i valloncelli canali iemali che recapitano nel fiume agricole ordinarie; Sabato nella piana Fluviale oltre ad ulteriori elementi naturalistici e non presenti - al suo migliore collegamento con l’area naturalistica del . parco. Attese le peculiarità e la valenza naturalistica del Comune La struttura della REC(cfr.Elab.B1) appare necessariamente da di S. Stefano del Sole, l’impianto della Rete ecologica ricostruire e potenziare specie nell’ambito dei corridoi locali/corridoi comunale una volta adeguato dovrà contenere oltre a ecologici relativi alla connessione fiume Sabato-Parco M.ti Picentini in quanto già previsto: particolare nel tratto centro e sud-occidentale - corridoi ecologici più ampi e meglio definiti anche legati Con riferimento all’ ”Eeet ieare di iteresse ecgic ” individuato a possibili percorsi laterali, aree attrezzate e/o adiacenti dal PTCP lungo il confine occidentale di S. Stefano del Sole, e appendici oasi naturalistiche; corrispondente al Fiume Sabato, soprattutto per quelle zone gravitanti - possibili nuovi percorsi pedonali naturalistici e ciclo- ad esso e non strettamente a ridosso del suo corso si osserva in primis pedonali; che nel Puc, così come derivante dalla zonizzazione (cfr. elab.C4 e B1), la destinazione ad Aree agricole ordinarie complem. alla città / Aree 3

ALLEGATO AL PROVVEDIMENTO PRESIDENZIALE N. 46 DEL 14.05.2018 Coerenza del PUC con l’Elaborato P-11.16 – Scheda di Città del Serinese

4. I temi della pianificazione comunale coordinata

Tei SCHEDA DI Previsii de PUC Riievi e Vautaii Evideiate CITTA’ sservaii Prescriii ai fii dea cerea c i PTCP agricole ordinarie periurbane, appare riduttiva rispetto alla valenza - la creazione di un sistema-fiume interessato da forme ecosistemica di un fiume ovvero della rete idrografica principale. . di ristrutturazione paesistica e naturistica nella piana valliva del F. Sabato (Parco Fluviale/Parco Urbano); - il recupero di aree di potenziale pregio che allo stato attuale risultano abbandonate o degradate ; Così come pianificato per la zona ubicata nel vertice nord-ovest ovvero per le aree al contorno della Sorgente Urciuoli declinate nel Piano come “Aree a verde vincolato pubblico e privato” (cfr.elabB1-Rete Ecgica di Prgett ) si suggerisce per il percorso del Fiume Sabato, la previsione di una analoga destinazione e quindi su di esso la definizione di fasce più ampie di rinaturalizzazione (con l’istituzione ad esempio di un parco fluviale subordinato ad un Pua o con altre azioni di valorizzazione). Ai fini della coerenza con il PTCP è necessaria una migliore definizione della Rete Ecologica Locale anche attraverso la previsione di un Parco fluviale. Ciò in quanto il territorio risulta ricompreso nell’ambito di elementi strutturanti della RER e della REP (Parco regionale Picentini - area Natura 2000 sovrapposto e suddiviso in un area ZPS - IT8040021 a nord-est area SIC-IT 8040011: L’impianto della Rete Ecologica Comunale andrà rivalutato anche facendo riferimento alle interrelazioni con i territori contermini di Atripalda, Cesinali, Sorbo Serpico, , Serino, Santa Lucia di Serino e S. Michele di Serino, pertanto ai sensi dell’art. 10 Nta del Ptcp, occorre muovere innanzitutto dagli elementi fondanti, uno dei quali risulta essere l’asta fluviale del fiume Sabato , rientrante nell’elenco delle acque pubbliche 4

ALLEGATO AL PROVVEDIMENTO PRESIDENZIALE N. 46 DEL 14.05.2018 Coerenza del PUC con l’Elaborato P-11.16 – Scheda di Città del Serinese

4. I temi della pianificazione comunale coordinata

Tei SCHEDA DI Previsii de PUC Riievi e Vautaii Evideiate CITTA’ sservaii Prescriii ai fii dea cerea c i PTCP intorno al quale comporre il sistema - Fiume , ovvero un sistema di aree connesse al fiume, che vanno ad inglobare elementi diversi con sviluppo a sfondo turistico- educativo. Inoltre gli elementi secondari, ovvero elementi di connessione ecologico come i 4 valloncelli/canali iemali, in verità già connessi secondo criteri di prossimità, devono tuttavia garantire con il loro potenziamento il superamento di situazioni di interferenza e frammentazione determinate nella fattispecie come già rilevato, soprattutto dall’ambiente urbanizzato e dalla rete infrastrutturale Infine la selezione di una matrice agricola di dettaglio (1:5000), degli usi del suolo idonei a garantire la permeabilità all’attraversamento e la continuità ecologica, la manutenzione e conservazione delle sistemazioni agrarie tradizionali di rilevante interesse paesaggistico e di tutela idrogeologica , il perseguimento di interventi a basso impatto ambientale, la previsione di idonee norme per la tutela del territorio comunale dal punto di vista paesaggistico ed agricolo- forestale (come pure enunciato nella Relazione Generale R1fra gli indirizzi programmatici del Puc,) completeranno l’impianto e la costruzione della Rete ecologica comunale, ancora più peculiare per la presenza in ambito di area vasta al contorno di una macro zona strategica per la realizzazione della rete Ecologica Provinciale prevista dal PTCP (cfr. Comuni di S. Michele di Serino e S. Lucia di Serino). Si segnala, inoltre, così come riportato nel Puc (cfr. R1- Relazione Generale paragrafo 7.5 le connessioni 5

ALLEGATO AL PROVVEDIMENTO PRESIDENZIALE N. 46 DEL 14.05.2018 Coerenza del PUC con l’Elaborato P-11.16 – Scheda di Città del Serinese

4. I temi della pianificazione comunale coordinata

Tei SCHEDA DI Previsii de PUC Riievi e Vautaii Evideiate CITTA’ sservaii Prescriii ai fii dea cerea c i PTCP ecologiche esistenti), per la presenza di aree agricole a valle, lungo tutto il percorso del fiume Sabato, che costituiscono a sud il confine comunale l’elemento principale della loro rinaturalizzazione, tale da rappresentare un’importante connessione ecologica anche con le altre aree ad elevata naturalità della valle del Sabato. Per gli aspetti naturalistici e idrologici occorre prevedere altresì il recupero, la conservazione e valorizzazione di eventuali sistemazioni idrauliche storiche (drenaggi, baulature, rampe, briglie, sistemazione pendii, etc) atte ad evitare o contenere frane, erosioni, ristagno idrico laddove esistenti ed in particolare nella zona a monte, a protezione dell’abitato, oltreché nella piana fluviale lungo i canali iemali e/o in ambito di interesse delle sorgenti, pozzi o serbatoi. In ultimo sotto il profilo normativo il Puc va integrato in forma prescrittiva stabilendo che le aree interessate dalla rete ecologica vanno preservate da trasformazioni urbanistiche in aderenza alle limitazioni di cui all’art. 11 delle NTA del PTCP, garantire espressamente la permeabilità ecologica, nonché contenere disposizioni e prescrizioni circa la previsione di elementi quali siepi e filari di alberi di altezza libera e recinzioni in materiale non impattanti come palizzate in legno con rete metallica, interventi di ingegneria naturalistica (graticciate semplici o miste, cordonate, viminate, etc) lungo i versanti spondali e la fascia di continuità ecologica dell’asta fluviale del lungo fiume Sabato, le fasce ripariali

6

ALLEGATO AL PROVVEDIMENTO PRESIDENZIALE N. 46 DEL 14.05.2018 Coerenza del PUC con l’Elaborato P-11.16 – Scheda di Città del Serinese

4. I temi della pianificazione comunale coordinata

Tei SCHEDA DI Previsii de PUC Riievi e Vautaii Evideiate CITTA’ sservaii Prescriii ai fii dea cerea c i PTCP strettamente a contatto e quelle più allargate esterne dei principali valloncelli torrentizi.

4.2. La rete dei Beni RELAZIONE Generale R 1 par.7.6. Culturali -Il patrimonio storico-architettonico riporta a pag.12-14 par.9.5- il patrimonio Per la coerenza con il PTCP, la normativa di attuazione abitativo esistente, paragr. 10.1 Obiettivi e Strategie Adottate NTA artt. 16- va adeguata/integrata con disposizioni tese al recupero, 17e 18 alla conservazione e valorizzazione del tracciato Con riferimento alla Rete dei Beni Culturali il Ptcp prevede la costruzione del cinematico originario, ovvero dell’impianto della viabilità Progetto Città del Serinese, passando attraverso una visione integrata delle storica. risorse culturali e ambientali, sia ai fini del rafforzamento identitario del sistema Per gli aspetti naturalistici e idrologici vanno previste urbano che si propone, sia ai fini dello sviluppo turistico. altresì il recupero, la conservazione e valorizzazione di Per quanto concerne i temi dello sviluppo in generale e di quello turistico in eventuali sistemazioni idrauliche storiche (drenaggi, particolare il Ptcp rimanda ad una visione integrata dei legami tra i beni culturali baulature, rampe, briglie ,sistemazione pendii etc) atte ad e ambientali capace di favorire l’intercettazione di quote dei flussi turistici evitare o contenere frane, erosioni, ristagno idrico laddove (prevalentemente naturalistici) che già vengono nel territorio, e nelle zone esistenti ed in particolare nella zona a monte, a circostanti del Parco Regionale dei Monti Picentini e della Valle del Fiume protezione dell’abitato, oltreché nella piana fluviale lungo Sabato, favorendone la maggiore permanenza e distribuzione territoriale, ed i canali irrigui e/o in ambito di interesse delle sorgenti, inducendo effetti anche sulla redazione coordinata degli strumenti urbanistici pozzi o serbatoi. comunali. Nella fattispecie siamo in presenza di un territorio che da un punto di vista della Rete dei Beni culturali non presenta elevatissime emergenze architettoniche puntuali e/o insediamenti urbanistici di particolare pregio estetico. Il territorio di S. Stefano del Sole dal punto di vista urbanistico è formato da un centro urbano principale situato a mezza costa, da tre frazioni principali quelle di Sozze, Toppolo e San Pietro ed altri piccoli insediamenti sparsi sulla parte a valle del territorio comunale. Il PUC (cfr Relazione Generale R1 par.7.6. riporta la descrizione di 6 emergenze architettoniche ma non individua eventuali elementi isolati del patrimonio storico da tutelare. 7

ALLEGATO AL PROVVEDIMENTO PRESIDENZIALE N. 46 DEL 14.05.2018 Coerenza del PUC con l’Elaborato P-11.16 – Scheda di Città del Serinese

4. I temi della pianificazione comunale coordinata

Tei SCHEDA DI Previsii de PUC Riievi e Vautaii Evideiate CITTA’ sservaii Prescriii ai fii dea cerea c i PTCP Il Puc riporta una perimetrazione del centro storico ovvero della Zona A – “Tessuto di impianto storico” ovvero la parte urbana più estesa coincide quasi esattamente con la perimetrazione del centro storico individuato dal PTCP, e quindi conforme a quella contenuta negli elaborati del PTCP (cfrQCO1A ed individuata con numero d’ordine 103) Non risulta descritto tuttavia il metodo seguito per la perimetrazione stessa della zona (analisi storico/tipologico del patrimonio edilizio storico o altro). In tale zona omogenea il Puc, art.16 c. 2 - 3 - 4 delle Nta ha previsto quanto segue : “ Il PUC mira alla tutela ed alla conservazione urbana, da un lato prescrivendo la conservazione materiale dei caratteri rilevanti ed identitari dell’edilizia storica, dall’altro favorendo la sostituzione edilizia degli edifici di cui sia stata accertata la rilevanza architettonica nulla, lo stato accertato di degrado, la collocazione impropria, la impossibilità di adeguate forme di riutilizzo, l’incompatibilità tipo-morfologica con il contesto. Non è altresì consentito realizzare alcun intervento edilizio sulle aree attualmente non edificate “. 3 – All’interno dell’impianto storico sono sempre consentiti tutti gli interventi disciplinati dal D.P.R. 380/2001, art. 3, lettere a), b), c) e d), nel rispetto dei limiti di cui al D.M. 1444/68 art.7 punto 1 e art. 8 punto 1. 4 – Le destinazioni d'uso ammesse sono quelle residenziali (R) e quelle ad esse compatibili nonché quelle turistico - ricettive (T). Sono inoltre possibili utilizzazioni commerciali nel limite degli esercizi di vicinato con superficie di vendita non superiore a 150 mq (ai sensi dell'art. 16 comma 4 L.R, 1/2000), nonché piccole produzioni manifatturiere (P1) non incompatibili con la funzione residenziale.

4.3. Armatura RELAZIONE urbana Il Ptcp ha riconosciuto la necessità di riqualificare porzioni di tessuto insediativi Con riferimento allo “insediamento lineare”, collocato tipici della provincia di Avellino che ha definito insediamenti lineari. lungo la SP5 e SP 109, nella valle solcata dal Fiume Sabato, non si rileva fra gli elaborati di Piano alcuna 8

ALLEGATO AL PROVVEDIMENTO PRESIDENZIALE N. 46 DEL 14.05.2018 Coerenza del PUC con l’Elaborato P-11.16 – Scheda di Città del Serinese

4. I temi della pianificazione comunale coordinata

Tei SCHEDA DI Previsii de PUC Riievi e Vautaii Evideiate CITTA’ sservaii Prescriii ai fii dea cerea c i PTCP Il piano di area vasta ha dato inoltre la possibilità ai comuni di identificarne previsione in ordine alla riqualificazione sotto il profilo ulteriori non presenti nelle tavole del Ptcp (art. 37 delle Nta del Ptcp), paesaggistico ambientale del Puc. (cfr artt 13 e 24 delle avvalorando la necessità di riqualificare tale tipologia insediativa. Nta ed Elab.R1- Relazione). Nel Comune di S. Stefano del Sole, così come identificato dal PTCP, si rinviene un insediamento lineare, ovvero un insediamento da riqualificare da un punto di vista ambientale paesaggistico. Nell’ Elaborato “C4-Carta della trasformabilità ” del PUC nelle frazioni di Toppolo-Sozze di Sotto e località S. Giuseppe, si rinviene una zona in gran parte di tessuto urbano consolidato con sviluppo urbanistico residenziale, ovvero una conurbazione lineare con formazione di aggregati edificati lungo la strada extra-urbana SP5, che si divincola in maniera “tentacolare” lungo l’altra SP 109 interrotta da parte classificata dal Puc come “area agricola ordinarie complem. alla città”. Trattasi di parte di tessuto insediativo urbano ovvero di parti urbane consolidate a valle , disposte lungo la strada Provinciale n. 5 (Atripalda-S. Lucia di Serino) che risultano declinate dal PTCP quali ”Isediaeti ieari ggett di riquaificaie paesaggistic abietae non vi sono all’interno del PUC ulteriori zone rientranti in tale categoria prescelte direttamente dalla pianificazione locale art. 37 delle Nta del Ptcp). Collocate in aree periferiche (frazioni Sozze e Toppolo) ai margini dell’edificato vi sono sempre lungo la strada Provinciale 5 su di un solo lato, Comparti perequativi di integrazione urbana C disciplinate dall’art. 13 e 24 delle Nta in aree prossime al tessuto urbano e/o nelle maglie vuote al contorno oltreché Ambiti Produttivi (CS), normati dall’art. 13 delle NTA. Ulteriori ambiti /Comparti Perequativi di integrazione urbana C (zona C8, C9, C2.2 si dispongono lungo la Sp.109 . Un comparto CR.2 di tipo CR-Comparti per la riqualificazione urbana e l’integrazione funzionale è previsto in località Capolungo a ridosso del Fiume Sabato di cui all’art.21 e 13 delle Nta .

9

ALLEGATO AL PROVVEDIMENTO PRESIDENZIALE N. 46 DEL 14.05.2018 Coerenza del PUC con l’Elaborato P-11.16 – Scheda di Città del Serinese

4. I temi della pianificazione comunale coordinata

Tei SCHEDA DI Previsii de PUC Riievi e Vautaii Evideiate CITTA’ sservaii Prescriii ai fii dea cerea c i PTCP In tal modo il Puc individua in sostanza la componente consolidata e recepisce anche se non totalmente le indicazioni del Ptcp in ordine al contenimento ulteriore della dispersione insediativa e delle azioni di densificazione previste La suddivisione del territorio comunale in aree declinate e soggette alla trasformabilità urbana con relative funzioni di tipo residenziale, produttivo terziario-misto etc, non sembra osservare la limitazione del consumo di suolo agricolo , del contenimento degli insediamenti periurbani diffusi nonché del consolidamento della compattezza della griglia degli abitati. Specie per gli interventi: - C10- Comparto località Starze . - C6-Comparto via Provinciale 5- via Toppolo - CS -Area per servizi e terziario di Progetto (ex PIP) - C7- Comparto via Provinciale 5- via Provinciale 17 - C9- comparto Via dei Ciliegi e ancora CR.2, C2.2, C5, C12, C8

4.4. Aree industriali RELAZIONE R1 - Relazione generale paragrafo 10.1- Ripianificazione Si rinvia alla tabella dell’ ALLEGATO 1 Parte III - dell’ex area PIP esistente art. 13 NTA Art. 24 - Aree produttive programmate e non attuate “L’area PIP presente nelle previsioni dello strumento urbanistico vigente non ha avuto da ripianificare o delocalizzare attuazione. Pertanto nel PUC sono state recepite le indicazioni e previsioni del PTCP che prevedono la riconversione di queste aree mai attuate attraverso una nuova

pianificazione che consenta di incrementare gli standard qualitativi degli interventi in esse previsti anche attraverso meccanismi perequativi.”

Nel Puc si rinviene un area CS - Area per servizi e terziario (ex PIP esistente da riconvertire )

Tale area confina, secondo la Tav.P.03- Schema di Assetto Strategico del PTCP, con l’ambito declinato ”Insediamenti lineari oggetto di riqualificazione paesaggistico-

ambientale“ dalla medesima tavola .

10

ALLEGATO AL PROVVEDIMENTO PRESIDENZIALE N. 46 DEL 14.05.2018 Coerenza del PUC con l’Elaborato P-11.16 – Scheda di Città del Serinese

4. I temi della pianificazione comunale coordinata

Tei SCHEDA DI Previsii de PUC Riievi e Vautaii Evideiate CITTA’ sservaii Prescriii ai fii dea cerea c i PTCP 4.5. Rischi e Vincoli Si rinvia alla tabella dell’ ALLEGATO 1 Parte I P.07.1

4.6. Carichi RELAZIONE R1 - Dimensionamento dei carichi insediativi ammissibili Si rinvia alla tabella dell’ ALLEGATO 1 Parte III insediativi Art. 33 – Criteri per il dimensionamento dei fabbisogni insediativi 4.7. Gradi di Il Ptcp indica che i PUC devono “privilegiare, ove possibile, la localizzazione Le Nta del PUC nell’ambito degli ambito oggetti di trasformabilità del delle aree di trasformazione previste dalla loro componente strutturale, nelle trasformazione edilizie, vanno integrate con la previsione territorio. zone di maggiore e più agevole trasformabilità. In termini generali, ed in di un indice di piantumazione. Inoltre, seppure è stato coerenza con l’obbiettivo di rafforzamento dell’armatura urbana dei centri, si previsto un rapporto di permeabilità, allo scopo della eviterà la dispersione edilizia e il consumo di suolo, favorendo il riuso dei vuoti gestione sostenibile del suolo e delle acque, di cui è ricco urbani, il completamento degli insediamenti in zone periurbane”. il territorio in questione, il PUC deve contemplare la Nello specifico con riferimento alla localizzazione dei comparti, richiamati i promozione di azioni di mitigazione degli impatti degli criteri di localizzazione dettati dal Ptcp : insediamenti residenziali, produttivi etc…, sul reticolo Nei PUC, ai fini della limitazione del consumo di suolo agricolo e naturale, il soddisfacimento idrografico e sulle opere di manutenzione idrologica in dei fabbisogni urbanistici (residenziali, per servizi e attrezzature, per attività produttive, ecc.), ambito di canali iemali, fossi, impluvi naturali (cfr C4- andrà orientato secondo i seguenti criteri di priorità e verifica: Carta risorse naturali). Tale attenzione va rivolta in 1. prioritariamente verso il recupero dei tessuti edificati esistenti, il riuso delle aree e delle particolare nell’area valliva del F. Sabato ad ovest e costruzioni dismesse o sottoutilizzate. nell’area pedemontana ad est (loc. Tre Valloni ) e a nord 2. in seconda istanza verso il completamento e la densificazione dei tessuti esistenti, est, a monte dell’abitato. caratterizzati da parti da integrare e completare attualmente caratterizzate da bassa densità; 3. in terza istanza, in caso di incompleta soddisfazione dei fabbisogni dei precedenti criteri, o in caso di attività produttive giudicate incompatibili con l’abitato, si potranno prevedere aree di nuova urbanizzazione privilegiando, compatibilmente con le esigenze di tutela delle risorse agricole, paesaggistiche, e dei valori storico culturali, di continuità delle reti ecologiche del rischio naturale e antropico, le aree già totalmente o parzialmente urbanizzate e contigue agli insediamenti esistenti.

11

ALLEGATO AL PROVVEDIMENTO PRESIDENZIALE N.46 DEL 14.05.2018 PUC DEL COMUNE DI SANTO STEFANO DEL SOLE – RELAZIONE SUI PROFILI DI COERENZA AL PTCP (Allegato 1 – Parte III)

Sommario TEMI DEL PTCP NTA ...... 3 Art. 9 – Trasformabilità e vincoli ...... 3 Art. 10 – ...... 3 Rete ecologica ...... 3 Art. 11 - Integrazioni e contributi per il miglioramento della Rete Ecologica ...... 3 Art. 12 - Aree agricole e forestali di interesse strategico ...... 3 Art. 13 - Cave ...... 4 Art.14 - Gli Insediamenti ...... 5 Art. 15 – Sistemi di Città ...... 5 Art. 16 – I centri storici ...... 5 Art. 17 – Sistemi insediativi lineari ...... 5 Art. 18 – Sistema della mobilità ...... 5 Art. 19 - Mobilità dolce ...... 6 Art. 20 – Le aree produttive ...... 6 Art. 21 – Le aree produttive di interesse territoriale ...... 7 Art. 22 – Qualificazione ecologica ambientale ed energetica delle aree produttive...... 7 Art. 23 - Aree produttive esistenti da qualificare in rapporto agli elementi della rete ecologica ...... 7 Art. 24 - Aree produttive programmate e non attuate da ripianificare o delocalizzare ...... 7 Art. 25 - Standard e progetto territoriale di Qualità ecologico ambientale ed energetica delle aree produttive ...... 9 Art. 26 – Aree commerciali per la grande e media distribuzione...... 9 Art. 27 - Politiche paesaggistiche ...... 9 Art. 28 - Unità di paesaggio ...... 9 Art. 29 - Obiettivi di qualità paesaggistica ...... 9 Art. 30 - Sistemi di Città e redazione coordinata dei PUC ...... 11 Art. 31 - Redazione coordinata delle disposizioni strutturali dei PUC e del PTCP...... 11 Art. 32 – Disposizioni e direttive per i PUC ...... 11 Art. 33 – Criteri per il dimensionamento dei fabbisogni insediativi...... 14 Art. 34 - Criteri per la localizzazione dei fabbisogni insediativi ...... 16 Art. 34 bis - Direttive per la pianificazione nell’ambito degli insediamenti urbani ...... 16

1

Art. 35 - Norme per l’edificato esistente ...... 16 Art. 36 - Norme per i centri e i nuclei storici ...... 17 Art. 36 bis - Aree di interesse archeologico ...... 17 Art. 37 - Riqualificazione degli insediamenti lineari ...... 18 Art. 38 – Prescrizioni e direttive per i PUC in relazione alla identificazione della Rete Ecologica...... 18 Art. 38 bis – Prescrizioni e direttive per i PUC in relazione alla difesa del suolo, delle risorse idriche e dei paesaggi fluviali ...... 19 Art. 39 – Prescrizioni e direttive per i PUC in relazione all’ identificazione delle aree agricole e forestali di interesse strategico ...... 20 Art. 40 - Utilizzazione a fini edilizi delle aree agricole ...... 21 Art. 41 -Dimensionamento dell’Edificazione in zona agricola ...... 21 Art. 42 - Pianificazione energetica e sistemi energetici locali ...... 23 Art. 43 - Pianificazione dello sviluppo rurale ...... 23 Art. 44 - Gestione sostenibile del suolo e delle acque ...... 23 Art. 44 bis - Vulnerabilità e tutela della risorsa idrica ...... 24 Art. 45 - Progetti Strategici ...... 25 Art. 46 - Integrazione delle politiche ...... 25 Art. 47 - Obiettivi generali e riferimenti legislativi ...... 25 Art. 48 - Disposizioni in materia di protezione civile ...... 25 Art. 49 - Rischio sismico ...... 25 Art. 50 - Rischio geomorfologico ...... 26 Art. 51 - Rischio di inondazione ...... 26 Art. 52 - Rischio di incidenti rilevanti ...... 26 Art. 53 - Aree percorse dal fuoco ...... 26 Art. 54 - Inquinamento elettrico e magnetico ...... 26 Art. 55 - Inquinamento del suolo e delle risorse idriche ...... 27 Art. 56 - Inquinamento acustico ...... 28 Art. 57 - Adeguamento della disciplina urbanistica comunale ...... 28 Art. 58 - Disciplina paesaggistica: PTCP e Piano Paesaggistico Regionale ...... 28 Art. 59 - Coordinamento con la pianificazione di Bacino ...... 28 Art. 60 - Coordinamento con la pianificazione dei Parchi ...... 28 Art. 61 - Coordinamenti interprovinciali ...... 28 Rispetto delle Linee Guida provinciali in riferimento alla presenza di una “Direttrice polifunzionale REP” ...... 29

2

TEMI DEL PTCP Sitesi dei Cteuti de Puc sservaii Prescriii Prvicia NTA Art. 9 – Si rinvia alla tabella dell’Allegato 1 PARTE I Trasformabilità e vincoli Art. 10 – Si rinvia alla tabella dell’Allegato 1 PARTE I Rete ecologica Art. 11 - Integrazioni e Si rinvia alla tabella dell’Allegato 1 PARTE I contributi per il miglioramento della Rete Ecologica Art. 12 - Aree agricole Il PUC è corredato della carta dell’uso agricolo del suolo redatta a scala 1:5000 con Ai fini del perseguimento degli obiettivi di e forestali di interesse l’individuazione delle aree non urbanizzate e destinate prevalentemente alla tutela e sviluppo del paesaggio agricolo e strategico produzione agricola nonché quelle sottoposte a particolare tutela ambientale. delle attività produttive connesse il Puc, ai Il Puc articola il territorio rurale (relazione paragrafo 11.2), individuando sensi dell’art 12 delle NTA del PTCP, lo prevalentemente quattro aree: Aree boschive dalle spiccate qualità ambientali e studio agronomico allegato al PUC (carta paesaggistiche, Aree caratterizzate dalla presenza di colture specializzate , per dell’uso agricolo del suolo) va adeguato lo più coltivate a vigneti DOCG ed oliveti; Aree agricole ordinarie corrispondenti secondo lo schema di Legenda CORINE al territorio rurale e aperto ed Aree agricole di continuità ecologica Land Cover con approfondimento al IV e V - Le Aree boschive costituiscono le principali aree della rete ecologica provinciale livello per il territorio agricolo, per le superfici e rientrano nella perimetrazione del Parco Regionale dei Monti Picentini e nei siti boscate e quelle seminaturali, per gli Natura 2000 (SIC e ZPS). Queste aree boschive ad elevato valore naturalistico sono ambienti umidi e per gli ambienti delle altresì interessate da livelli di pericolosità da frana prevalentemente elevati e molto acque. Per queste categorie debbono essere elevati perimetrate dal PSAI dell’Autorità di bacino dei fiumi Liri-Garigliano e determinati, in ragione della scala anche le Volturno; superfici di interclusione del tessuto -Aree caratterizzate dalla presenza di colture specializzate, il PUC infrastrutturale ed urbano . prescrive il mantenimento ed il rafforzamento della multifunzionalità delle Il PUC, inoltre, posto che il PTCP articola il produzioni agricole di qualità esistenti e la salvaguardia della qualità del paesaggio territorio rurale ed aperto secondo le rurale a sostegno delle produzioni tipiche, promuovendo la valorizzazione delle categorie riportate all’art. 12 delle NTA, va filiere corte ed il potenziamento dell’accoglienza rurale adeguato con elaborati d’analisi con ; particolare riguardo alle aree agricole di - Per le Aree agricole ordinarie il PUC mira a preservare la funzione strutturante valore strategico legate alle produzioni di territorio intermedio di collegamento tra la pianura e le pendici, attraverso tipiche di qualità (Nocciole, Castagneti da politiche di tutela dei paesaggi agricoli, di valorizzazione delle colture caratteristiche Frutto, altre produzioni oleicole), ovvero aree agricole di preminente valore paesaggistico,

3

TEMI DEL PTCP Sitesi dei Cteuti de Puc sservaii Prescriii Prvicia NTA e promuovendo il potenziamento della filiera produttiva corta e la conservazione per quelle indicate nella classe “boschi di della diversità biologica e delle sistemazioni tradizionali; conifere e latifoglie”, facenti parte degli - Le Aree agricole di continuità ecologica, corrispondono al reticolo idrografico ecosistemi ed elementi di interesse ecologico, presente sul territorio e serviranno a garantire la continuità ecologica tra l’area riconducendo ad esse parti delle zone fluviale a valle e quella montana (corridoi ecologici locali). classificate Aree agrice rdiarie cpeetari aa citt , con i connessi adeguamenti della corrispondente normativa di attuazione. Inoltre vanno risolte le incoerenze in termini di inappropriata previsione di aree classificate come “agricole ordinarie complementari alla città”, nell’ambito della carta della trasformabilità – elab. C.4 – in relazione a taluni areali riportati nella carta dell’uso agricolo del suolo con l’indicazione di colture del tipo: “ cedu – elab. C.4 – ist a prevaea castagi e cifere ceet vivai di abeti ecc riconducibili alle diverse categorie per come riportare nel predetto art. 12 delle NTA del PTCP Art. 13 - Cave Nel territorio comunale di S. Stefano del Sole esiste un’area di cava, per come si Ai fini della coerenza con il PTCP si prescrive desume dalla carta dell’uso agricolo del suolo. La stessa non risulta individuata nella che l’area di cava presente nel territorio carta della trasformabilità – elab. C.4 . comunale di S. Stefano del Sole, va individuata anche nella carta della trasformabilità – elab. C.4. Per essa, inoltre, si prescrive che il recupero ambientale a fine esercizio dovrà essere a prevalente contenuto naturalistico e paesaggistico, fermo restando la compatibilità con il PSAI, poiché il sito interferisce con un elemento ricompreso tra gli ecosistemi ed elementi di interesse ecologico, quale componente della rete ecologica provinciale

4

TEMI DEL PTCP Sitesi dei Cteuti de Puc sservaii Prescriii Prvicia NTA Art.14 - Gli Il PUC ha individuato la componente consolidata recependo le località Istat Ai fini della coerenza con il PTCP, con Insediamenti opportunamente ricalibrate sugli insediamenti attuali, con l’individuazione del particolare riferimento alle prescrizioni (Tessuto di impianto storico e Tessuto urbano consolidato) dell’art. 14 delle NTA relativamente al contenimento del fenomeno dell’ulteriore dispersione insediativa, si prescrive che il PUC anche in aderenza all’elaborato P.03 - Schema di assetto strategico strutturale, dovrà ridefinire con maggiore dettaglio il territorio edificato, con particolare riferimento alle parti più rade ed ancora in formazione. Art. 15 – Sistemi di Si rinvia alla tabella dell’Allegato 1 PARTE II Città Art. 16 – I centri Si rinvia alla tabella dell’Allegato 1 PARTE I storici Art. 17 – Sistemi Il Ptcp nell’elaborato P.03 identifica nell’ambito del Comune di S. Stefano del Sole Ai fini della coerenza con il PTCP, posto che insediativi lineari lungo la S.P. n. 5 “Turci” insediamenti lineari oggetto di riqualificazione nell’ambito del Comune di S. Stefano del Sole paesaggistica- ambientale risulta individuato un insediamenti di tipo lineare, si osserva che le norme di attuazione allegate al PUC vanno adeguate prescrivendo specificatamente azioni e/o misure idonee necessarie a immettere elementi di qualità urbana e ambientale ai fini della riqualificazione paesaggistica- ambientale del sistema stesso, per le cui diverse tipologie d’intervento si fa rinvio alle prescrizioni riferite al punto art. 37 della presente tabella Art. 18 – Sistema della Il Comune è interessato da infrastrutture, esistenti, prioritarie e secondarie (strade mobilità Tav. A9) contemplate dal PTCP. Il Puc prevede il potenziamento di alcune strade esistenti e la realizzazione di alcuni nuovi tratti stradali (Tav. B2 e punto 11.8 della Relazione), per lo più di collegamento a strade esistenti. Il contesto territoriale di Santo Stefano non risulta interessato da nuove polarità e/o reti delle connessioni

5

TEMI DEL PTCP Sitesi dei Cteuti de Puc sservaii Prescriii Prvicia NTA infrastrutturali principali, previste dal PTCP, quali riferimenti della riorganizzazione dell’armatura urbana e della aggregazione dei Comuni. Art. 19 - Mobilità Le particolari condizioni orografiche del territorio rendono praticabile l’attuazione Il PTCP persegue la creazione di un sistema dolce di nuovi interventi in grado di favorire la mobilità dolce. Tuttavia nell’ambito delle integrato di mobilità dolce al fine di: previsioni del Puc non si rinvengono riferimenti che consentono una maggiore - migliorare la qualità dell’ambiente, fruizione dei percorsi stradali esistenti e da realizzare, ai pedoni ed ai ciclisti, negli riducendo i fattori inquinanti, e rischi per la salute spostamenti sia in ambito urbano sia nei luoghi del turismo, dei servizi, della natura, umana; del paesaggio del tempo libero e dello sport - garantire una maggiore sicurezza ai pedoni e ai ciclisti negli spostamenti sia in ambito urbano sia nei luoghi del turismo, dei servizi, della conoscenza, della storia, della natura, del paesaggio, dell’economia, del tempo libero e dello sport; - favorire la coesione sociale dei residenti nel territorio; - favorire le sinergie progettuali ed economiche tra Enti per la realizzazione delle infrastrutture dedicate alla mobilità lenta; - fornire ulteriori strumenti di valorizzazione ambientale e di promozione del territorio; - creare opportunità concrete per sviluppare attività ricreative e sportive a livello locale. Ai fini della coerenza con tali indirizzi si raccomanda di integrare il PUC sviluppando sia in corrispondenza del corso fluviale ovvero laddove possibile una articolazione del sistema di mobilità dolce (piste ciclabili, percorsi pedonali, o altro) Art. 20 – Le aree Nel territorio comunale di S. Stefano del Sole è presente un’area produttiva da produttive riqualificare o delocalizzare. Il Puc, prevede la riconversione della suddetta area che mira a promuovere l’applicazione di principi di architettura sostenibile, risparmio energetico e la qualità ambientale degli interventi edilizi realizzabili all’interno

6

TEMI DEL PTCP Sitesi dei Cteuti de Puc sservaii Prescriii Prvicia NTA dell’area. Inoltre attraverso il meccanismo della perequazione sarà possibile integrare le attrezzature esistenti permettendo, all’interno del comporto perequativo, la realizzazione di: attività terziarie, commerciali, artigianali, residenziali e turistiche, nonché le necessarie attrezzature pubbliche, secondo la disciplina dell’art. 34 delle Nta e delle specifiche contenute nell’Elab. C5 – Schede interventi nei comparti perequativi – Scheda 17 Art. 21 – Le aree I contenuti di tale articolo afferiscono ad altro livello di programmazione e produttive di interesse pianificazione territoriale territoriale Art. 22 – La normativa tecnica di attuazione relativamente alle aree produttive seguendo le Qualificazione disposizioni ed indirizzi del PTCP, sotto il profilo della sostenibilità ecologico ecologica ambientale ambientale paesaggistica, ne promuove l’attuazione ecologico ambientale (Nta art. ed energetica delle 32) aree produttive. Art. 23 - Aree Le aree produttive esistenti e parzialmente edificate, poste in diretta interferenza Si rinvia alla tabella allegato 1 Parte I. produttive esistenti da con elementi della Rete Ecologica – Elemento lineare di interesse ecologico -, qualificare in rapporto corrispondono a quelle da riconvertire, come riportato nell’elaborato C5- Scheda agli elementi della rete 17 del Puc ecologica Art. 24 - Aree Le aree programmate e non attuate, poste in diretta interferenza con elementi della Ai fini della coerenza con il PTCP e fermo produttive Rete Ecologica – Elemento lineare di interesse ecologico – Fiume Sabato, restando le osservazioni dedotte per taluni programmate e non corrispondono a quelle di cui al punto precedente. altri profili, si prescrive che la normativa attuate da ripianificare tecnica di attuazione, debba declinare o delocalizzare coerentemente con l’art. 24 delle NTA del PTCP le condizioni perché le stesse possano essere attuate in modo ambientalmente compatibile ed economicamente competitivo, individuando espressamente usi e assetti ecologicamente sostenibili. In tale quadro occorre altresì adeguare la configurazione dell’assetto fondiario del comparto, avendo cura di garantire corridoi e connessioni ecologiche necessarie a favorire la continuità dell’elemento lineare di

7

TEMI DEL PTCP Sitesi dei Cteuti de Puc sservaii Prescriii Prvicia NTA interesse ecologico individuato dal PTCP, non meglio specificato ed interpretato dal PUC in rapporto all’effettivo documentato stato dei luoghi e ruolo ecologico e senza peraltro individuare in modo compiutamente argomentato le aree per le quali non sussistono elementi configuranti un’effettiva valenza ecologica e/o ambientale, garantendo comunque il rispetto della continuità ecologica. Fermo quanto innanzi, in particolare dalla disciplina normativa e scheda relativa al comparto: “area per servizi e terziario di progetto (ex p.i.p.)” vanno espunti i previsti edifici – eab C5 Scheda 17 con destinazioni di tipo residenziale in quanto non compatibili ne complementari con le categorie di destinazioni d’uso consentiti nella zona omogenea assimilabile alle previste funzioni di tipo produttivo; peraltro la stessa previsione esula dal computo del carico insediativo max ammissibile - paragrafo 12.3 della Relazione. Altresì per gli edifici a destinazione turistico ricettivo oltre che commerciale, qualora specificatamente precisati in termini di uso e assetto ecologicamente sostenibili, occorre documentare il fabbisogno in rapporto alla potenzialità della domanda d’insediamento, e le tendenze pregresse in base alle quali si soddisfa la stessa previsione. Nondimeno per quest’ultime destinazioni di tipo commerciale non si riscontra alcun riferimento in ordine alla conformità con le

8

TEMI DEL PTCP Sitesi dei Cteuti de Puc sservaii Prescriii Prvicia NTA disposizioni del SIAD (Strumento comunale d’intervento per l’apparato distributivo) di cui alla L.R. 9 gennaio 2014, n. 1 e del quale il PUC non risulta corredato. Art. 25 - Standard e I contenuti di tale articolo afferiscono ad altro livello di programmazione e progetto territoriale di pianificazione territoriale Qualità ecologico ambientale ed energetica delle aree produttive Art. 26 – Aree Non sono presenti né il PUC prevede aree per la grande distribuzione. Tuttavia non Nel Puc in aderenza agli obiettivi di commerciali per la si dà conto della tipologia del Centro Commerciale Naturale, che il PTCP intende integrazione funzionale degli insediamenti di grande e media promuovere nei PUC quale forme di insediamento commerciale, che non esaltano cui all’art. 26 delle NTA del PTCP, oltre che distribuzione. la separatezza funzionale dei centri commerciali, ma ne favoriscono, l’integrazione come elemento di riqualificazione del centro con gli abitati, le integrazioni con altre funzioni e servizi, la polifunzionalità delle storico, dei tessuti urbani consolidati o da aree di pertinenza. completare, si raccomanda il ricorso alla tipologia del Centro Commerciale Naturale, opportunamente delimitato anche nel SIAD strumento di programmazione urbanistico - commerciale che per quanto prescritto dall’art. 33 delle norme del PTCP va integrato al PUC preventivamente all’approvazione in Consiglio Comunale Art. 27 - Politiche Il PUC recepisce le direttive imposte dalle schede delle Unità di Paesaggio e nello Ai fini della coerenza con il PTCP si paesaggistiche specifico da: UdP 23-1- Fondovalle e terrazzi della Conca di Avellino con depositi raccomanda di corredare il PUC con la fluviali e fluvio-lacustri; UdP 23_3 - Versanti dei complessi argilloso marnosi della specificazione degli obiettivi di qualità e di Conca di Avellino da moderatamente a molto fortemente pendenti; UdP 3_1 - misurazione nel tempo dell’efficacia di tipo Versanti dei rilievi calcarei dei Monti Picentini a pendenza da forte a scoscesa qualitativo/quantitativo con l’indicazione dei Art. 28 - Unità di prevalentemente boscati . corrispondenti descrittori, desumibili dagli paesaggio Si sintetizzano di seguito le prevalenti azioni di piano che rispondono agli obiettivi obiettivi di paesaggio contenuti nelle Art. 29 - Obiettivi di di paesaggio di cui alle schede di Unità di Paesaggio: corrispondenti schede descrittive -normative qualità paesaggistica Per quanto riguarda gli obiettivi del Ptcp: delle Unità di paesaggio UdP 3.1, 23.1 e 23.3 Aree naturali e agroforestali: di cui all’elaborato (P.10) - controllo e gestione della vegetazione boschiva e del sottobosco

9

TEMI DEL PTCP Sitesi dei Cteuti de Puc sservaii Prescriii Prvicia NTA - tutela e conservazione delle colture che identificano il paesaggio agricolo Beni storico-archeologici - mantenimento e conservazione degli elementi costitutivi del patrimonio storico archeologico e dei loro contesti paesaggistici - tutela specifica dei contesti paesaggistici dei borghi storici e dei castelli - creazione e gestione di aree attrezzate per la fruizione dei beni di interesse archeologico Corpi idrici - mantenimento e conservazione delle fasce ripariali - controllo della qualità delle acque anche ai fini di garantire un elevata qualità degli habitat - le azioni previste dal Puc, finalizzate alla conservazione delle parti boschive garantendo e salvaguardando i valori paesaggistici, tutela delle risorse idriche presenti sul territorio con interresse prioritario alle sponde del fiume Sabato, sono rinvenibili nei seguenti articoli delle NTA: Art. 15 – Disciplina del Piano e rete ecologica comunale; Art. 16 – Disciplina generale per il nucleo di impianto storico, Art.17 – Modalità di intervento sugli spazi aperti privati (Aree a verde privato vincolato); Art. 22 – Aree di integrazione urbanistica caratteri generali; Art. 23 - Prescrizioni generali per la realizzazione delle aree a verde, dei parcheggi della viabilità e delle altre attrezzature pubbliche previste nelle aree di integrazione urbanistica; Art. 25 – Territorio rurale e aperto: caratteri generali; Art. 26 – Utilizzazione ai fini edilizi delle aree agricole; Art. 27 – Dimensionamento dell’edificazione in zona agricola; Art. 28 – Aree boschive ad elevato valore naturalistico; Art. 29 – Aree agricole con colture specializzate; Art. 30 – Aree agricole ordinarie complementari alla città; Art. 31 – Aree agricole di continuità ecologica; Art. 47 – Fascia di rispetto sorgenti e pozzi di acqua potabile, Art. 48 – Fascia di rispetto fluviale e corsi d’acqua.

10

TEMI DEL PTCP Sitesi dei Cteuti de Puc sservaii Prescriii Prvicia NTA Art. 30 - Sistemi di Si rinvia alla tabella dell’Allegato 1 PARTE II – Coerenza del Puc con Scheda Città e redazione di Città del Serinese. coordinata dei PUC Art. 31 - Redazione Le disposizioni strutturali del PUC fanno riferimento agli elementi del Piano coordinata delle strutturale del Ptcp, senza tuttavia precisarli e interpretarli motivatamente disposizioni strutturali dei PUC e del PTCP Art. 32 – Disposizioni Il PUC articola il proprio contenuto in disposizioni strutturali e disposizioni Ai fini della coerenza con il PTCP, stante le e direttive per i PUC programmatiche diposizioni di cui all’art. 32 delle NTA Il PUC in coerenza con le disposizioni strutturali richieste, per come specificato nell’ambito della componente nell’elaborato Relazione parag. 10.4, per la parte strutturale comprende: programmatica del PUC, si evidenzia che gli - le previsioni relative alle “aree boschive ad elevato valore naturalistico” interessate atti di programmazione degli interventi di cui da alti livelli di naturalità, dalla presenza di ecosistemi ed elementi di interesse all’art. 25 della legge 16/2004, dovranno ecologico e faunistico nonché di aree di pericolosità da frana; definire: - le previsioni relative alle fasce fluviali del fiume Sabato e le previsioni relative alle - la stima dei fabbisogni insediativi da connesse aree interessate da pericolosità idraulica; soddisfare nel quinquennio successivo, oltre - l’individuazione e la caratterizzazione del territorio rurale ed aperto; alla previsione nell’arco quinquennale del - la perimetrazione del centro storico; dimensionamento demografico delle - la perimetrazione delle parti urbane consolidate; attrezzature pubbliche, delle attività - la perimetrazione delle aree specializzate produttive, commerciali, terziarie e - le previsioni infrastrutturali. turistiche; Hanno altresì valore strutturale: - tutte le indicazioni vincolistiche derivanti da leggi e regolamenti sovraordinati - le indicazioni relative alla rete ecologica comunale riportate sulla tavola B1; - le indicazioni relative alla rete della mobilità urbana riportate sulla tavola B2; - la determinazione dei carichi insediativi massimi, derivante dalle indicazioni del PTCP. Tali aspetti sono valutati in riferimento anche alle interrelazioni con i territori contermini. Il Puc identifica la parte strutturale attraverso i seguenti elaborati: Tav A1- Inquadramento territoriale e programmatico scala 1: 25000; Tav. A2 – Previsioni del Pi ano Territoriale Regionale della Campania, scala 1:50.000; Tav. A3 –Previsioni del Piano territoriale di coordinamento della Provincia di Avellino Trasformabilità, scala 1:5.000; Tav. A4- Previsioni del Piano Stralcio per l’assetto idrogeologico dell’Autorità di

11

TEMI DEL PTCP Sitesi dei Cteuti de Puc sservaii Prescriii Prvicia NTA Bacino – Rischio frane, scala 1:10.000; Tav. A5 –Vincoli paesaggistici e culturali, scala 1:5.000; Tav. A6 – Morfologia Urbana e Tipologie edilizie, scala 1: 2.000; Tav. A7 – Aggiornamento aerofotogrammetrico al 2016, scala 1:5.000; Tav. A8 – Aree di interesse ecologico (Sorgenti Urciuoli-Sic-Zps), scala 1:5.000; Tav. A9 – mobilità urbana e territoriale, scala 1: 5.000; Tav. A10 – Attrezzature di interesse generale ed edifici di interesse storico-artistico, scala 1:2000; Tav. A11 – Usi civici, scala 1:10.000; Tav. A 12.1 - Carta delle reti (rete fognaria), scala 1:5.000; Tav. A12.2 - Carta delle reti ( rete idrica), scala 1:5.000; Tav. A12.3 - Carta delle reti (illuminazione pubblica), scala 1: 5.000; Tav. A12.4 - Carta delle reti (rete metano), scala 1:5.000; La parte programmatica del PUC, (Relazione parag. 10.4), in base alle indicazioni dell’art. 9 comma 6 del Regolamento Attuativo 5/2011 comprende: - le Norme di Attuazione, dove si definiscono le destinazioni d’uso, gli indici fondiari e territoriali ed i parametri edilizi e urbanistici e i dettagli relativi alle attrezzature ed ai servizi; - le schede esplicative dove si definiscono le forme di esecuzione e le modalità degli interventi di trasformazione urbana relativa ai comparti perequativi, con indicazione delle aree da cedere in via preferenziale, delle tipologie edilizie, degli indici e dei parametri urbanistici - negli Atti di programmazione degli interventi dove si disciplina l’attuazione degli interventi pubblici e privati. Il PUC in coerenza con le disposizioni programmatiche ed in particolare per le aree di trasformabilità urbana individua: Tav. B1 – Rete ecologica di progetto, scala 1:5.000; Tav. B2 – Mobilità di previsione, scala 1:2.000; Tav. C1 – Carta della Trasformabilità, (Quadrante 1) scala 1:2.000; Tav.C2 - Carta della Trasformabilità, (Quadrante 2) scala 1:2.000; Tav.C3 - Carta della Trasformabilità, (Quadrante 3) scala 1:2.000; Tav.C4 - Carta della Trasformabilità, (Territorio Comunale) scala 1:5.000; Tav.C5 – Schede interventi nei Comparti Perequativi, scala 1:500; Tav.D1 – Sovrapposizione Puc con trasformabilità PTCP, scala 1:5.000;

12

TEMI DEL PTCP Sitesi dei Cteuti de Puc sservaii Prescriii Prvicia NTA Tav. N – Norme Tecniche di Attuazione; Tav. API- Programmazione interventi Con le suddette disposizioni strutturali e programmatiche si è inteso determinare gli obiettivi generali fissati per la redazione del Puc, per come rappresentati al parag. 5 della Relazione, laddove si precisa: tenendo presente gli indirizzi programmatici dettati dall’Amministrazione e le analisi dei dati per il dimensionamento, è stata approntata una pianificazione con la quale, in primo luogo, vengono perseguiti obiettivi generali di tutela del territorio e di riqualificazione urbana. Un punto focale risulta essere senza dubbio quello legato alla riorganizzazione del territorio ed al riammagliamento del centro capoluogo con le varie frazioni. Questa operazione è stata condotta rimarcando il ruolo centrale da svolgere da parte del centro capoluogo, intorno al quale sono stati previsti i servizi e le principali attrezzature necessarie ad uno sviluppo equilibrato. La programmazione è stata mirata allo sviluppo di alcuni settori fondamentali per la crescita del Comune di Santo Stefano del Sole come quello delle attività artigianali e di commercio che attualmente sono già in parte presenti in maniera disorganica sul territorio che, insieme alla riqualificazione ed al potenziamento delle infrastrutture, costituiscono il volano per una crescita razionale e controllata del Comune. Pertanto, fissato il fabbisogno insediativo complessivo stimato in n. 176 alloggi (già trattato nell’allegato I parte II ) e stato ripartito nel rispetto dei criteri di localizzazione previsto dall’art. 34 delle NTA del PTCP, (cfr. par. 12.3 della Relazione) ovvero: in primo luogo attraverso il recupero dei tessuti edificati esistenti ed il riuso delle aree e delle costruzioni dismesse o sottoutilizzate, poi attraverso il completamento e la densificazione dei tessuti esistenti e per ultimo attraverso l’utilizzo di aree di nuova urbanizzazione. Rispondendo a tali criteri si ha: Tessuto urbano consolidato dove è possibile assorbire un plafond complessivo di 35 alloggi; Comparti per la riqualificazione urbana e l’integrazione funzionale e Comparti perequativi di integrazione urbana con 141 alloggi. (dati desunti dalla tabella di pagg. 69 e 70, della Relazione e non corrispondente alla descrizione riportata alla stessa pag. 69 ). Nel paragrafo 12.4 –quadro delle attrezzature, si riporta:

13

TEMI DEL PTCP Sitesi dei Cteuti de Puc sservaii Prescriii Prvicia NTA nelle previsioni di piano, in risposta all’esigenza di evitare lo spreco di nuove aree libere ed il ricorso ai vecchi sistemi espropriativi, per colmare il deficit di standard esistente, sono state messe in campo strategie che tramite meccanismi perequativi portano all’acquisizione di aree contestualmente alle realizzazione degli interventi privati. In aggiunta a queste sono state previste alcune altre nuove attrezzature di progetto, in punti particolarmente strategici, che insieme alla riqualificazione ed il completamento di quelle già esistenti hanno permesso di colmare il deficit di standard di legge di cui al D.M. 1444/68. Il dimensionamento è stato effettuato con riferimento alla popolazione prevista allo scadere del periodo di validità del piano. Partendo quindi sempre dalle indicazioni e studi forniti dal PTCP e tenendo presente le considerazioni sopra riportate per la determinazione del numero di famiglie alla scadenza del Piano con il numero medio di componenti per famiglia è stato stimato il numero complessivo di abitanti pari a: incremento famiglie 1000 x 2.54 n° medio componenti = 2540 abitanti che rappresenta il numero di abitanti di riferimento per il dimensionamento delle aree a standard riportati in tabella, ove si rileva che è necessario prevedere la realizzazione di mq 2.000 per Attrezzature di interesse comune; mq 9.100 per Spazi pubblici attrezzati; mq 3.705 per parcheggi, oltre alla previsione di mq 2.000, per attrezzature religiose di cui alla L.R. n. 9/90 ed agli esistenti mq 13.760 per attrezzature sportive.

Art. 33 – Criteri per il Il PUC ha precisato i dimensionamenti delle diverse componenti e funzioni del Il Puc da quanto si desume dalla relazione dimensionamento dei sistema insediativo (Relazione: Parag. 12- Dimensionamento del Piano, al punto genelare di Piano in base ai criteri di stima fabbisogni insediativi 12.2- Dimensionamento carichi insediativi residenziali) adottati, determina il fabbisogno di edilizia Si rinvia alla tabella dell’Allegato 1 PARTE II – Coerenza del Puc con Scheda residenziale di nuovi alloggi non di Città del Serinese considerando alcun incremento di popolazione dal 2020 (previsione PTCP) al 2026 (scadenza del PUC) ed assumendo come dato finale quello previsto dal PTCP stimato in 176 famiglie. Tuttavia ai fini della coerenza, si prescrive in osservanza ai Criteri per il dimensionamento dei fabbisogni insediativi dettati dal pTCP che la stima presa a riferimento dal PUC

14

TEMI DEL PTCP Sitesi dei Cteuti de Puc sservaii Prescriii Prvicia NTA dovrà essere motivatamente documentata, in base a dati anagrafici, a risultati di analisi specifiche sul patrimonio edilizio esistente e su anagrafi edilizie aggiornate, e in base ai dati ISTAT del Censimento della popolazione e delle abitazioni 2011. Nel merito, in aderenza ai criteri di cui all’art. 33 delle NTA del PTCP, la stima del fabbisogno residenziale andrà misurata in numero di famiglie e di abitazioni e predisposta secondo la valutazione del fabbisogno regresso al momento della redazione del Piano e del fabbisogno aggiuntivo, riferito all’arco temporale di riferimento assunto in sede di disposizioni programmatiche del Piano. Il fabbisogno regresso va misurato in rapporto alle famiglie che abitano alloggi impropri, famiglie in coabitazione e alle famiglie che vivono in condizioni di sovraffollamento. Il fabbisogno aggiuntivo andrà misurato attraverso la proiezione del numero di famiglie stimato per l’arco temporale di riferimento del Piano in base alla proiezione demografica delle componenti naturali e migratorie e degli indici di crescita delle famiglie, e della loro dimensione media stimata. Altresì, stante le diposizioni di cui all’art. 32 delle NTA, occorre integrare il Piano Programmatico del PUC in ordine alla verifica delle aree destinate a standard pubblici; - circa la determinazione delle aree per attrezzature religiose, il Piano dovrà

15

TEMI DEL PTCP Sitesi dei Cteuti de Puc sservaii Prescriii Prvicia NTA contenere esplicita dimostrazione dell’osservanza della disposizione di cui al comma 5, dell’art. 1, della L.R. n. 9/90. Art. 34 - Criteri per la Dal confronto della tav. di zonizzazione C.4 e la Tav. A6 – morfologia urbana e Ai fini della coerenza del PTCP, con localizzazione dei tipologie edilizie, si evince che le trasformazioni previste sono compatibili con i particolare riferimento alla limitazione del fabbisogni insediativi criteri di localizzazione previsti dal Ptcp (art.34 NTA, Ptcp), interessando gran consumo di suolo agricolo e naturale, parte dei residui di piano, fermo restando la necessaria rivisitazione dei parametri di ancorché il PUC, per il soddisfacimento dei trasformabilità Si rimanda alla relazione per l’esplicitazione dei criteri - paragrafo fabbisogni urbanistici, appare orientato 12.3, in cui peraltro viene dichiarato il rispetto della densità abitativa e territoriale all’osservanza dei criteri di priorità stabiliti per i nuovi insediamenti in 100/150 abitante per ettaro. con l’art. 34 delle NTA, si osserva che il citato Piano va integrato con la dimostrazione analitica concernente la verifica dell’alea della densità abitativa e territoriale delle nuove aree di espansione residenziale il cui minimo, come prescritto dal PTCP, dovrà essere contenuto in ragione dei 100/150 ab ad ettaro, trasformato in rapporto tra abitazioni per ettaro Art. 34 bis - Direttive Indicazioni riportate a margine del parag. 12 della Relazione generale. La normativa di attuazione del PUC per la pianificazione coerentemente con gli indirizzi previsti dal nell’ambito degli PTCP, a fronte del previsto nuovo impegno insediamenti urbani di suolo a fini insediativi, va integrata con una specifica disciplina che per quanto attiene i nuovi insediamenti privilegia i requisiti di qualità urbana (rif. linee guida di cui alla D.G.R.C. n. 572 del 22 luglio 2010). Art. 35 - Norme per Nella componente strutturale il PUC, nell’ambito dell’edificato esistente, non l’edificato esistente dettaglia unità minime d’intervento onde definire le diverse tipologie d’intervento diretto .

16

TEMI DEL PTCP Sitesi dei Cteuti de Puc sservaii Prescriii Prvicia NTA Art. 36 - Norme per i Il Puc al paragrafo 9.1 della Relazione riporta una descrizione del nucleo storico che Si rinvia alla tabella dell’Allegato 1 PARTE I centri e i nuclei storici corrisponde al centro del borgo sorto ai piedi della collina dell’Angelo e al nucleo punto QC01-A Abaco dei centri storici. di Castelluccio. Nell’ambito di tale nucleo si identificano gli isolati che costituiscono Il PUC, inoltre, nell’ambito della normativa l’originario borgo che presenta le tracce di una vocazione prettamente rurale con di attuazione, dovrà dettare disposizioni volte stradine strette e vicoletti che si inerpicano verso la collina a monte. alla conservazione, recupero e valorizzazione A questo che corrisponde al nucleo principale si aggiungono quelli delle due frazioni compatibile: di Toppolo e San Pietro. All’interno di detto nucleo si individuato elementi non - della viabilità storica; costruiti che, per posizione e valore storico, rappresentano importanti riferimenti - delle sistemazioni idrauliche storiche; urbani che s’intendono valorizzare (artt. 16, 17 e 18 delle Nta). oltre a prevedere espressamente che nell’ambito del centro storico per tutte le opere di pubblica utilità e per le opere realizzate da soggetti privati che prevedano scavi e movimenti di terra di qualsiasi tipo, va data preventiva comunicazione alla Soprintendenza Archeologica competente per territorio. Art. 36 bis - Aree di Con riferimento all’elaborato del Ptcp QC01-B. aree di interesse archeologico, nel Ai fini della coerenza con il PTCP è interesse archeologico comune di S. Stefano del Sole risultano presenti cinque areali di interesse necessario verificare in dettaglio di concerto archeologico. Al riguardo negli elaborati del PUC – Carta della Trasformabilità non con le competenti Soprintendenze, anche in non si riscontra alcun riferimento alle suddette aree di interesse archeologico. relazione alla compatibilità della VAS, Al riguardo in relazione ai profili di tutela dell’interesse in questione il Puc va eventuali approfondimenti conoscitivi e corredato del necessario parere della competente sovrintendenza archeologica indirizzi normativi necessari per la salvaguardia e valorizzazione di complessi e manufatti archeologici presenti nelle aree indicate di interesse di cui all’elaborato QC01-B. Inoltre le NTA allegate al PUC vanno integrate prevedendo che nelle aree di interesse archeologico, per tutte le opere di pubblica utilità e per le opere realizzate da soggetti privati che prevedano scavi e movimenti di terra di qualsiasi tipo, va data preventiva comunicazione alla Soprintendenza Archeologica competente .

17

TEMI DEL PTCP Sitesi dei Cteuti de Puc sservaii Prescriii Prvicia NTA Art. 37 - Il Ptcp per il Comune di S. Stefano del Sole identifica insediamenti lineari, che nella Per gli insediamenti lineari, individuati dal Riqualificazione degli Relazione del Puc, parag. 9 - vengono individuate come cortine edilizie di spessore PUC, in coerenza con l’Elab. P.03, si insediamenti lineari ridotto (singola cortina edilizia) alternate a case singole a volte circondate da giardini prescrivono che il Piano va adeguato e costituiti dai tessuti di più recente formazione e da alcuni spazi limitati aperti. I concependo azioni di riqualificazione sia a più significativi sono quelli sorti lungo via Casino, alla frazione San Pietro e quelli contenuto normativo che di carattere lungo la SP 5 dove si rileva la presenza anche di attività produttive e/o di piccolo pianificatorio in cui vanno considerate ove artigianato. possibile tipologie d’intervento, quali: Nella Tav. C4- Carta della Trasformabilità, dette aree vengono ricomprese -creazione di luoghi centrali dotati di elevata prevalentemente nel Tessuto Urbano Consolidato, ed integrate da Aree di Trasformazione polifunzionalità, integrazione sociale, Urbana disciplinate dagli artt. 19, 20, 22, 23 e 24 delle NTA. carattere identitario; - identificazione e strutturazione di spazi per verde e servizi; - potenziamento dei servizi di prossimità; - ampliamento degli spazi pubblici attrezzati; - creazione di fasce o aree verdi di mitigazione ambientale e/o paesaggistica; Tali interventi, dovranno essere disciplinati secondo modalità idonee a limitare, per quanto possibile, l’ulteriore consumo di suolo, oltre che migliorare e contenere la permeabilità applicando i criteri di cui all’art. 44 delle NTA del PTCP.

Art. 38 – Prescrizioni Si rinvia alla tabella dell’Allegato 1 PARTE I Fatte salve le osservazioni formulate e direttive per i PUC in nell’Allegato 1 parte I, le NTA allegate al relazione alla PUC, con riguardo ai profili inerente la identificazione della frammentazione eco sistemica degli ambiti Rete Ecologica naturali generata dai tracciati relativi alla viabilità di progetto, alcuni dei quali non accompagnati da scelte motivazionali che ne evidenziano il preminente interesse funzionale in termini di scelta localizzativa, e di cui comunque ne va dato conto specie per quelli interferenti con l’elemento lineare di

18

TEMI DEL PTCP Sitesi dei Cteuti de Puc sservaii Prescriii Prvicia NTA interesse ecologico coincidente con il fiume Sabato, vanno integrate tenendo conto delle linee guida in appendice alle norme del PTCP, contenenti indirizzi di progettazione e/o riqualificazioni delle medesime infrastrutture quale ausilio per la valutazione dei possibili effetti paesaggistici ed ecologici sul territorio prevedendone, per quanto possibile, la mitigazione e/o la compensazione . Art. 38 bis – In ordine alle previsioni del Puc in atti non risulta acquisito il parere della competente Ai fini della coerenza il PUC, stante l’art. 38 Prescrizioni e direttive Autorità di Bacino, in merito alla difesa del suolo nelle Nta non si rinviene una bis delle NTA del PTCP, il Puc dovrà definire per i PUC in relazione specifica normativa, a meno degli artt. 47 e 48, relativi alle fasce di rispett o da sorgenti ambiti di riferimento nei quali perseguire gli alla difesa del suolo, e pozzi, e fluviale. Tuttavia nell’ambito delle previsioni del Puc ed in particolare obiettivi generali di incolumità delle persone, delle risorse idriche e nell’elaborati B1 -Rete ecologica di progetto si tiene conto del reticolo idrografico sicurezza delle strutture, infrastrutture e dei paesaggi fluviali presente sul territorio con particolare riferimento al fiume Sabato ed ai confluenti patrimonio ambientale attraverso un corsi d’acqua che provengono dalla parte a monte (Area Parco, Sic e Zps), nella tavola adeguato processo di gestione del rischio. di zonizzazione C4 - Carta della trasformabilità, si individuano le suddette fasce di Inoltre, con riferimento alle relazioni e rispetto e dalla Tav. D1 – Programmazione Puc con trasformabilità PTCP, le aree a implicazioni sul consumo di suolo, sul ciclo rischio risultano individuate e generalmente non interessate da nuovi insediamenti. delle acque, con particolare riferimento agli Per quanto riguarda l a permeabilità delle aree non edificate, si da conto attraverso approvvigionamenti idrici, al sistema puntuali indici di permeabilità riportati nelle norme di zona. fognario, di collettamento e depurativo, al necessario utilizzo di acque meno pregiate, dovrà specificare una propria disciplina di indirizzo attuativo, a specifiche norme per il recupero e conservazione di aree permeabili e non edificate all’interno delle fasce fluviali, anche a prescindere dai livelli puntuali di pericolosità idraulica. Il PUC, inoltre, dovrà identificare in maniera accurata le aree perifluviali, non già limitate alla fascia di rispetto fluviale, oltre ad azioni di conservazione delle residue zone di

19

TEMI DEL PTCP Sitesi dei Cteuti de Puc sservaii Prescriii Prvicia NTA naturalità presenti, richiedono interventi di riqualificazione e mitigazione ambientale.

Art. 39 – Prescrizioni Il Puc disciplina il territorio rurale, sulla scorta dello studio agronomico, in quattro Ai fini della identificazione delle aree agricole e direttive per i PUC in aree: Ordinarie complementari alla città, Colture specializzate, Boschive ad alto e forestali di interesse strategico, si rinvia alla relazione all’ valore naturalistico, di Continuità ecologica. tabella allegata Parte I, punto P.05 Aree identificazione delle agricole e forestali di interesse strategico e aree agricole e forestali art. 12 della Parte III. di interesse strategico Inoltre, si prescrive che nelle NTA occorre introdurre una disciplina di dettaglio per assicurare la conservazione dei mosaici agricoli e agroforestali e gli arboreti tradizionali; conservare e rafforzare gli elementi diffusi di diversità biologica (siepi, filari arborei, alberi isolati, boschetti aziendali, vegetazione ripariale) e le sistemazioni tradizionali (terrazzamenti, ciglionamenti, muretti divisori in pietra).

20

TEMI DEL PTCP Sitesi dei Cteuti de Puc sservaii Prescriii Prvicia NTA Art. 40 - Utilizzazione Nelle Nta allegate al Puc l’utilizzazione ai fini edilizi delle aree agricole in aspetti Ai fini della coerenza con il PTCP, stante a fini edilizi delle aree generali è disciplinata dagli artt. 25 e 26 delle NTA l’art. 40 delle NTA, il PUC unitamente agricole allegato studio agronomico recependo gli indirizzi di carattere generale di salvaguardia del territorio rurale e aperto di cui al punto 6.3.1. delle Linee guida del Paesaggio allegate al PTR va adeguato/integrato con una rilevazione e descrizione analitica delle caratteristiche fisiche del territorio e delle sue potenzialità produttive, con particolare riferimento a: a) caratteristiche dei suoli ed assetto fisiografico del territorio; b) all’uso di fatto ed all’uso potenziale dei suoli finalizzato all'incremento delle sue potenzialità produttive; c) allo stato della frammentazione e polverizzazione fondiaria; d) alle caratteristiche socio-economiche del settore agro-alimentare e turistico del territorio e della popolazione che vi risiede o lo utilizza. Art. 41 - Le Nta allegate al Puc, oltre alle citate disposizioni di carattere generale, prevedono Ai fini della coerenza con l’art. 41 delle NTA Dimensionamento il dimensionamento dell’edificazione all’art. 27- dimensionamento dell’edificazione in zona del PTCP, si prescrive di adeguare nel modo dell’Edificazione in agricola, oltre alle disposizioni contenuti negli articoli 28 - Aree Boschive ad elevato valore seguente i seguenti articoli delle NTA zona agricola naturalistico, art. 29 - Aree agricole con colture specializzate, 30 – Aree agricole ordinarie allegate al Puc: complementari alla città, e 31 – Aree agricole di continuità ecologica. -art. 27: -al comma 2, sostituire le parole: “ che metta in evidenza le esigenze di realizzazione degli interventi edilizi o di trasformazione territoriale necessari allo sviluppo aziendale con le seguenti: c ’sservaa dee dispsiii di cui a’art 26 ca 3 dee preseti re

21

TEMI DEL PTCP Sitesi dei Cteuti de Puc sservaii Prescriii Prvicia NTA - al comma 6, posto che nelle aree a rischio idrogeologico elevato o molto elevato è vietata qualunque trasformazione dello stato dei luoghi, sotto l’aspetto morfologico, infrastrutturale ed edilizio, vanno stralciate le parole: “ Le presenti norme di zona risultano sempre compatibili con i corrispondenti livelli di pericolosità e rischio da frane individuati ai sensi delle NTA dell’Autorità di bacino dei fiumi Liri- Garigliano- Volturno ; - al comma 7 e 9 occorre specificare che gli interventi previsti afferiscono esclusivamente immobili legittimamente assentiti; - ai commi 8 e 9, occorre prescrivere che gli interventi previsti sono commisurati alla qualità ed alla superficie territoriale delle colture praticate; - al comma 9, eliminare le parole: “ e terziarie” , inoltre occorre prescrivere alla fine del medesimo comma “e rispett dee suddette dispsiii - all’art. 28: -prevedere che la realizzazione di nuovi edifici rurali non può essere localizzata su aree forestali-boschive, praterie, le quali possono concorrere, con i parametri specifici, alla determinazione della superficie produttiva aziendale alla quale l’edificabilità rurale è riferita; - al comma 3, dopo le parole “… fermo restando le disposizioni del primo aggiungere: e secd …… …”; al medesimo comma 3, vanno

22

TEMI DEL PTCP Sitesi dei Cteuti de Puc sservaii Prescriii Prvicia NTA stralciate le parole: (in presenza di piano aziendale 5.000 mq)”; - all’art. 29, comma 2, va modificato nel senso che il riferimento all’unità aziendale minima avente superficie di mq 5.000 afferisce al caso relativo alla presenza di produzioni agricole ad alto rendimento, quale coltura prevalente nell’ambito dell’azienda, da dichiarare nel piano aziendale con cui venga dimostrata una diversa dimensione aziendale minima che non potrà comunque mai essere inferiore ai 5000 mq all’art. 30, comma 1, idem come sopra; Art. 42 - Il PUC prevede azioni generiche di qualificazione energetica degli insediamenti Ai fini della coerenza occorre prevedere Pianificazione esistenti e di nuova realizzazione. azione specifiche di qualificazione energetica energetica e sistemi degli insediamenti esistenti e di nuova energetici locali realizzazione. A tale scopo la disciplina del Ruec dovrà favorire l’elevazione del livello qualitativo di sostenibilità per le nuove costruzioni ed in particolare per gli interventi sul patrimonio edilizio esistente. Tali interventi dovranno essere sostenuti, prevedendo nelle NTA, forme incentivanti e premialità volumetriche per la realizzazione di interventi di edilizia sostenibile e di risparmio energetico. Art. 43 - Si rimanda agli artt. riguardanti la Rete Ecologica e le Aree agricole Pianificazione dello sviluppo rurale Art. 44 - Gestione Le norme di attuazione del PUC prevedono nella trasformazione urbanistica di Le norme del PUC ai fini del soddisfacimento sostenibile del suolo e nuove aree il soddisfacimento dei parametri ecologici relativi al Rapporto di dei parametri ecologici relativi all’indice di delle acque permeabilità fondiaria (IPF). permeabilità dovranno essere adeguate nel Le Nta infatti prescrivono il rispetto di un IPF minimo pari a 0,70 mq/mq senso di prevedere che:

23

TEMI DEL PTCP Sitesi dei Cteuti de Puc sservaii Prescriii Prvicia NTA relativamente agli spazi aperti privati e pubblici del nucleo storico, nelle parti urbane - nel caso di demolizione e ricostruzione di consolidate, nei comparti perequativi. immobili il reperimento della Sp pari al 20% del lotto. Nel caso di demolizione e ricostruzione di fabbricati che occupano già tutto il sedime del lotto, oppure dovendo realizzare, per soddisfare gli standard di legge, autorimesse interrate, possono essere utilizzate soluzioni alternative per il soddisfacimento degli standard quali la raccolta e la canalizzazione nel sottosuolo delle acque di prima pioggia raccolte dal tetto, terrazze e lastrici solari. Per il miglioramento ambientale e paesaggistico in particolare degli insediamenti produttivi va incentivata la diffusione di coperture verdi con la dispersione delle acque di pioggia, per le quali i I PUC potranno prevedere indici che concorrano a raggiungere i valori richiesti. Art. 44 bis - Il PUC per quanto osservato va rimodulato in Vulnerabilità e tutela termini di azioni congiunte di della risorsa idrica riqualificazione/recupero/valorizzazione ambientale del “sistema fiume-corridoio fluviale” nonché di mitigazione di recupero/ conservazione di aree permeabili e non edificate all’interno di una più ampia fascia fluviale e di difesa suolo, oltre che di specificazione della Rete Ecologica locale con riguardo all’elemento lineare di interesse ecologico, nonché gli ecosistemi ed elementi di interesse ecologico e faunistico individuati dal PTCP Elab. P.03

24

TEMI DEL PTCP Sitesi dei Cteuti de Puc sservaii Prescriii Prvicia NTA Art. 45 - Progetti Con riferimento ai progetti strategici del Ptcp, il PUC è coerente con la Strategici riqualificazione degli insediamenti lineari di cui all’art. 36 e con la riqualificazione delle aree produttive di cui all’art. 22 e seguenti del Ptcp. Art. 46 - Integrazione Contenuto non prescrittivo per il PUC delle politiche Art. 47 - Obiettivi Ai fini della coerenza con il PTCP, stante generali e riferimenti l’art. 48 delle NTA, si prescrive che il PUC legislativi dovrà essere coordinato con il piano di emergenza di protezione civile da trasmettere alla Provincia, redatto secondo i criteri e le Art. 48 - Disposizioni Nel Puc non si rinviene alcun riferimento al Piano di Protezione Civile, il quale deve modalità di cui alle indicazioni operative in materia di contenere, tra l’altro, le valutazioni sul patrimonio immobiliare di cui alla delibera adottate dal Dipartimento della protezione protezione civile di G.R. n. 3573/2003. civile e dalla Regione, con particolare riferimento: - aree di emergenza (area di attesa e/o accoglienza e/o ammassamento); - individuazione e programmazione di eventuali misure di adeguamento funzionale delle aree di emergenza e delle vie di fuga, necessarie alla destinazione d’uso (realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria, eliminazione di elementi che possono essere d’intralcio all’installazione delle tendopoli, accessibilità per i mezzi di grandi dimensioni, ecc.). Art. 49 - Rischio Il PUC è accompagnato dagli elaborati di cui alla LR n. 9/83 che definisce gli aspetti Il PUC va integrato con una valutazione di sismico connessi alla pericolosità sismica, (non è stato ancora acquisito il prescritto parere massima dello stato di vulnerabilità sismica del Genio Civile di Avellino) del patrimonio edilizio, con particolare riguardo sia all’edilizia pubblica strategica e rilevante per la gestione dell’emergenza (anche in base agli elenchi A e B del D.G.R.C. del 5 dicembre 2003 n. 3573) sia ai beni

25

TEMI DEL PTCP Sitesi dei Cteuti de Puc sservaii Prescriii Prvicia NTA architettonici che insistono sul territorio comunale; -prevedere che i contesti urbani e i manufatti più a rischio, di cui al punto precedente, siano inseriti in successivi programmi di recupero finalizzati alla loro messa in sicurezza. Art. 50 - Rischio Non risulta acquisito il parere della competente Autorità di Bacino e del Genio geomorfologico Civile. Art. 51 - Rischio di Le Nta oltre a prevedere nei singoli ambiti interessati i chiamati rapporti di Ai fini della coerenza è necessario prescrivere inondazione permeabilità, nelle NTA non si rinvengono specifiche disposizioni per il nelle NTA del PUC, per i casi di realizzazione convogliamento ed il riuso delle acque meteoriche. di interventi edilizi, anche singoli edifici, di Per il Puc non è stato acquisito il parere della competente Autorità di Bacino riqualificazione o di nuova costruzione, la necessità di realizzazione di idonei sistemi di raccolta e riutilizzo delle acque piovane al fine di ridurre il rischio idraulico connesso al deflusso delle acque meteoriche e di favorire il risparmio idrico. Art. 52 - Rischio di Nel comune non sono presenti impianti a rischio Rir Si rinvia alle prescrizioni di cui all’allegato 1 incidenti rilevanti Parte I - punto P07.1 (B3) Vincoli Art. 53 - Aree Negli elaborati costituenti il Puc ed in particolare nella Tav. A5 – Vincoli esistenti, Le Nta allegate al PUC non riportano la percorse dal fuoco non si individuano le aree percorse dal fuoco, allo stesso modo le NTA, non disciplina inerente le suddette aree ai sensi disciplinano i vincoli di cui all’art. 10, comma 1, della L. 21/11/2000 n. 353, come dell’art. 10, comma 1, della L. 21/11/2000 n. modificato dall’art. 4, comma 173, della L. 24/12/2003, n. 350. 353, come modificato dall’art. 4, comma 173, della L. 24/12/2003, n. 350.

Art. 54 - Le Nta del PUC all’art. 50 – Fascia di rispetto elettrodotto , disciplinano la fascia di Inquinamento rispetto dall’elettrodotto che attraversa il Comune, con indicazione della distanza di elettrico e magnetico prima approssimazione fissata in 20 mt.

26

TEMI DEL PTCP Sitesi dei Cteuti de Puc sservaii Prescriii Prvicia NTA Art. 55 - a) nel Comune non è presente un isola ecologica – Atg 4, ; Ai fini della coerenza con le disposizioni Inquinamento del b) non sono presenti discariche ed impianti a tecnologia complessa di livello contenute nell’art. 55 delle NTA del PTCP, suolo e delle risorse sovra comunale definite nei piani di settore adottati dalla Provincia è necessario adeguare il Puc, prevedendo: idriche c) sul territorio comunale non sono presenti depuratori, per il sistema di d) interventi finalizzati a completare, approvvigionamento idrico, Atg 2, Atg3 e Atg5, si è disposta apposita adeguare e mettere in efficienza i sistemi disciplina di tutela (art. 47, delle Nta allegate al Puc) acquedottistici di offerta primaria ad uso d) non si individuano specifiche disposizioni per il sistema acquedottistico; potabile all’interno dei centri urbani, anche e) Reti fognarie di tipo separato, non si rinviene disciplina al fine di ridurre le perdite diffuse, in f) vedere punto e) accordo con il soggetto gestore del servizio, g) vedere punto e) prevedendo che per la riduzione delle h) convogliate in depuratore consortile perdite dovrà essere data priorità assoluta agli interventi di manutenzione sistematica, Il Puc con specifico riferimento al Nucleo urbano di impianto storico - art.17, capillare e tempestiva delle infrastrutture comma 3, ed alle Pari Urbane consolidate – art. 19, comma 3, disciplina generale, esistenti; prevedono che: e) prevedere idonei provvedimenti per all’interno delle suddette aree valgono gli interventi edilizi, in linea generale le garantire che tutto il territorio urbanizzato seguenti prescrizioni: sia gradualmente provvisto di rete fognaria - devono essere previste misure per il contenimento dei consumi energetici ed separata (acque bianche e acque nere), idrici, l’ utilizzo di fonti energetici rinnovabili…. assicurando per le acque meteoriche, ad - Si devono prevedere per le aree scoperte interventi di manutenzione e eccezione delle acque di prima pioggia, ripavimentazione, nel rispetto dell’indice minimo di Permeabilità fondiario recapiti diversi dal sistema fognario di (IPF) pari a 0.70 mq/mq ; collettamento ad impianti di depurazione in - Il divieto di realizzare nuove pavimentazioni in materiali bituminosi anche in tutti i casi consentiti dalle vigenti aree destinati a parcheggi pertinenziali e viabilità privata. normative; f) realizzare reti fognarie di tipo separato, anche se confluenti in via transitoria in reti miste, nei nuovi insediamenti urbani e produttivi e nei casi di riqualificazione o di estesa trasformazione o sostituzione degli insediamenti esistenti. g) promuovere la sperimentazione e la realizzazione, in accordo con le Autorità competenti, di sistemi locali di contenimento dell’inquinamento delle

27

TEMI DEL PTCP Sitesi dei Cteuti de Puc sservaii Prescriii Prvicia NTA acque superficiali e sotterranee (ad es. tramite impianti di fitodepurazione) nelle aree dove non sia possibile l’allaccio in pubblica fognatura.

Art. 56 - Si rimanda al Piano di Zonizzazione acustica Inquinamento acustico Art. 57 - Adeguamento della disciplina urbanistica comunale Art. 58 - Disciplina Si rinvia agli art. 15, 17 e 18 ed al titolo V – Territorio rurale e aperto paesaggistica: PTCP e Piano Paesaggistico Regionale Art. 59 - In merito alla difesa del suolo si rimanda all’art. 51 delle Nta che rinvia alle verifiche Coordinamento con la preventive delle Nta del PSAI dell’Autorità di Bacino dei Fuimi Liri-Garigliano e pianificazione di Volturno di cui non risulta acquisito il parere di competenza. Bacino Art. 60 - Parte del territorio compreso il tessuto di impianto storico, rientra nel perimetro del Ai fini della coerenza per una migliore Coordinamento con la Parco Regionale dei Monti Picentini, come individuato nella tavola dei vincoli e non intelligibilità del Piano si raccomanda di pianificazione dei riportato nelle tavole della trasformabilità. Non risulta acquisito il prescritto parere riportare nelle tavole della trasformabilità la Parchi dell’Ente Parco delimitazione del Parco dei Monti Picentini, nonché la delimitazione della ZPS IT 8040021 Picentini e SIC IT 8040011 Monte Terminio, sia nella tavola dei vincoli che nelle stesse tavole della trasformabilità Art. 61 - Il comune di S. Stefano del Sole non risulta interessato da Progetti Complessi di Coordinamenti livello interprovinciale interprovinciali

28

TEMI DEL PTCP Sitesi dei Cteuti de Puc sservaii Prescriii Prvicia NTA Rispetto delle Linee Nel territorio di S. Stefano del Sole sono presenti Aree a Nucleo Rep, si rinvia Con riferimento al sistema delle Guida provinciali in all’Allegato 1 PARTE I infrastrutture, in rapporto alle intersezioni riferimento alla con l’elemento lineare di interesse ecologico, presenza di una individuato dal PTCP, quale parte della Rete “Direttrice Ecologica, non meglio specificato e polifunzionale REP” intrepretato dal PUC, le NTA vanno integrate prevedendo quale azione il miglioramento dell’inserimento ambientale e della permeabilità ecologica delle infrastrutture viarie, tra quelle valutate essenziali, anche attraverso sottopassi faunistici, fasce arboreo-arbustive per diminuire gli impatti sugli ecosistemi e sulla fauna e consentirne e salvaguardarne il passaggio.

29