Teatro e Formazione sabato 14 aprile incontro organizzato da ERT-FVG

Teatro e Formazione. È questo il tema dell’incontro organizzato per sabato 14 aprile dall’ERT – Ente Regionale Teatrale e dall’Area Educazione, Università e Ricerca del Comune di a conclusione del percorso annuale che ha coinvolto gli educatori della prima infanzia di tutta la regione. “Quando il teatro forma” è il titolo di una mattinata che vedrà la partecipazione diRoberto Gris, ricercatore dell’Università di Trento;Franco Rotelli dell’associazione Amici del Parco di S. Giovanni di Trieste; Emiliana Moro, responsabile asili nido del Comune di Pordenone, gli operatori del progetto teatroescuola dell’ERT e dei servizi educativi del Comune di Trieste. A coordinare gli interventi sarà Roberto Frabetti, attore e regista della compagnia La Baracca di Bologna e direttore artistico di Cornici Zerosei, festival internazionale di teatro e cultura per la prima infanzia che si svolge a Trieste. A partire dalle esperienze dei tre gruppi di ricerca regionale formatisi nell’ambito del progetto Teatro Fantasma dell’ERT, del Festival Cornici Zerosei e dei ricreatori di Trieste, l’incontro vuole essere un momento di confronto sul tema della formazione teatrale come importante risorsa per gli educatori della prima infanzia. Un ambito, questo, al quale le istituzioni pubbliche e gli operatori scolastici e culturali della nostra regione hanno sempre rivolto una particolare attenzione. Nel corso della mattinata, inoltre, i tre gruppi di educatori presenteranno attraverso una breve performance il loro percorso di lavoro. Appuntamento dalle 10 alle 13 al MIB – School of Management (Via Caduti di Nasiriya 1). L’ingresso è libero ed è rivolto in particolare ad educatori dei nidi e scuole d’infanzia, operatori teatrali e degli enti pubblici, ma è aperto anche a studenti, ricercatori e genitori.

Per maggiori informazioni: Comune di Trieste – Area Educazione Università e Ricerca 040.6758731/8044 www.retecivica.trieste.it; ERT 0432.224214, [email protected].

LA MANO: STRUMENTO CHE CREA STRUMENTI, STRUMENTO CHE SUONA STRUMENTI

Venerdì 13 aprile, ore 18 Auditorium di Casa della Musica / Scuola di Musica 55 (via Capitelli, Trieste) Conversazione a cura di Walter Macovaz (liutaio) con Massimo Avian (Professore Associato di zoologia del Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Trieste) Giovanni Vianelli (pianista e docente di filosofia) Un incontro che vuole riscoprire l’importanza della manualità, della percezione, della creatività consapevole in un mondo dominato dalle alte tecnologie. Alcuni studiosi si confrontano, per il tramite della musica, della sua produzione, dell’ascolto, della fruizione di essa, sul tema molto sentito dell’originalità delle produzioni umane. L’incontro si intitola La mano: strumento che crea strumenti, strumento che suona strumenti e si svolge venerdì 13 aprile, alle 18, a Casa della Musica. L’ingresso è libero. Così commenta il coordinatore dell’incontro, il liutaio Walter Macovaz: Nell’era della produzione CNC (Computer Numerical Control), usare le mani per produrre qualcosa può sembrare “economicamente poco vantaggioso”. Che sia un violino, che sia l’esecuzione di una sonata di Chopin. Per l’uno e per l’altra abbiamo soluzioni “industriali e tecnologicamente avanzate” . Nell’era della riproducibilità tecnica di qualsiasi cosa – oggetto inerte o cellule staminali – forse il “saper Fare” qualcosa con le mani, quelle mani che ci hanno differenziato dalle scimmie, potrebbe ridarci la dimensione dell’Homo Faber le cui produzioni ammiriamo nei musei ed ascoltiamo nei concerti.Lasciamo alle macchine le produzioni di serie e con le mani produciamo strumenti e suoni che ancora l’uomo cerca e desidera”. Informazioni: Casa della Musica/Scuola di Musica 55 tel. 040 307309 [email protected]

SETTIMANE INTENSE AL ROSSETTI DI TRIESTE

Il 14 e15 aprile in Sala Bartoli del Teatro ROSSETTI in programma per il circuito altri percorsiINTERVISTA CON MARINETTI di Giovanni Antonucci Scene: Cristiano Paliotto Costumi: Cristiano Paliotto Musiche: Pino Cangialosi Regia: Francesco Branchetti Produzione: Ass.ne Culturale Foxtrot Golf con Francesco Branchetti e Giovanni Antonucci.Binomio già noto al pubblico triestino, quello di Francesco Branchetti e Giovanni Antonucci, che due anni orsono hanno proposto alla Sala Bartoli un Io, Ettore Petrolini molto apprezzato. Ritornano in questa stagione, il primo in qualità di interprete oltre che di regista e il secondo come autore di un testo tutto dedicato a Filippo Tommaso Marinetti. Uno spettacolo che si pregusta molto interessante dato che Antonucci, oltre che fine studioso del Futurismo è un vero appassionato di Marinetti che ha reso qui protagonista di una sorta di “intervista impossibile”

Seguirà dal 17 al 22 sempre in Sala Bartoli per lo stesso circuito : LA MUSICA E LE STELLE Di: testi di Galileo Galilei, Lucrezio, Francesca Bonici, Giovanni Renzo Scene: video di Valentina Romeo, Gianluca Masi e Giovanni Renzo Musiche: Giovanni Renzo Produzione: Il Castello di Sancio Panza Interpreti: Maria Serrao, Maurizio Marchetti. Un pianoforte, un computer, due voci, la poesia… e la segreta magia delle stelle. E la serata sarà di certo indimenticabile, e di sicuro effetto nella raccolta Sala Bartoli. La musica e le stelle tesse una serie di composizioni musicali concepite come una sorta di esplorazione del Cosmo che dischiudono agli occhi dello spettatore un suggestivo atlante sonoro. Giovanni Renzo (che le ha composte e le eseguirà al pianoforte), musicista e appassionato di astronomia, seguendo il Sidereus Nuncius di Galileo Galilei ha ricostruito la mappa stellare della notte del 1610 in cui Galileo osservò per la prima volta il cielo con il cannocchiale e tramuta quell’arabesco di stelle in una partitura: gli astri, proiettati e disposti sul pentagramma, ne sono le note.

L’attesa è grande per il 26 aprile per il debutto del Musical ELISABETH , presso la Sala Assicurazioni Generali del che sarà replicato fino al 6 maggio 2012. Finalmente arriva su palcoscenico del Politeama Rossetti l’Imperatrice Sissi! Il musical Elisabeth di Michael Kunze e Sylvester Levay era da molti anni fra i titoli a cui lo Stabile regionale ambiva, soprattutto dopo la trionfale anteprima nazionale a cui hanno partecipato gli stessi autori, data – in forma di concerto – nella splendida cornice del Castello di Miramare nel 2004. Un’emozione che si rinnoverà, anzi crescerà, con la programmazione nel cartellone Musical dell’allestimento vero e proprio. E sarà subito evento: lo spettacolo è il maggiore mai ospitato nella storia dello Stabile e sarà trasportato da ben 13 Tir carichi di elementi scenografici, luci, parrucche e una miriade di meravigliosi costumi. L’allestimento infatti celebra il ventennale del debutto di Elisabeth ed è destinato ai grandi teatri tedeschi: unica eccezione, Trieste dove il musical segna un’importante prima nazionale e sarà interpretato da un cast di assoluto livello, capeggiato nel ruolo del titolo da Annemieke van Dam, olandese come le interpreti storiche Pia Dowes e Maya Hakvoort, e da Mark Seibert nel ruolo della Morte. Di: liriche di Michael Kunze musiche di: Sylvester Levay Scene: Hans Schavernoch Costumi: Yan Tax Musiche: Sylvester Levay Regia: Harry Kupfer coreografie di Dennis Callahan Produzione: produzione Andrea Friedrichs for La Belle Tournee GmbH Interpreti: Annemieke Van Dam, Mark Seibert, Kurosch Abbasi, Oliver Arno, Mathias Edenborn, Betty Vermeulen, Elissa Huber, Elissa Huber, Dennis Kozeluh, Ann Christin Elverum, Sophie Blümel, Sanne Mieloo, Alice Macura, Angela Hunkeler, Linda Konrad, Kira Primke, Marthe Römer, Thorsten Tinney, Martin Markert, Lars Rindelaub, Martin Pasching, Jan Altenbockum, Sven Fliege, Gernot Romic, Claudia Wendrinsky, Lieselot Meurisse, Martin Planz, Sascha Kurth, Johan Vandamme.

DAL 13 AL 22 APRILE TEATRO LA CONTRADA :L’APPARENZA INGANNA

Contabile diligente e uomo mite senza qualità, François Pignon lavora per un’azienda di produzioni derivanti dal caucciù, preservativi in primis. Sfortunatamente, è stato deciso il suo licenziamento, la qual cosa, unitamente al divorzio dalla bella moglie di cui è ancora innamorato e al fatto che il figlio diciassettenne non lo considera minimamente, lo porta a contemplare il suicidio. Il suo vicino lo ferma in tempo, dando via a una serie di eventi che cambieranno totalmente la sua vita e persino il suo carattere: il primo passo è quello di fingersi gay, in modo da spingere la dirigenza a non procedere al licenziamento per paura di mobilitare la associazioni omosessuali. L’idea per quanto assurda ha successo su tutti i fronti e ribalta completamente le sorti del povero Pignon, in ufficio, nella società e anche nella vita privata, trasformandolo da oscuro contabile a icona del movimento omosessuale, con tutte le esilaranti conseguenze del caso. Tratto dall’omonimo film francese del 2000 (titolo orginale: Le placard), L’apparenza inganna riporta in scena per la quinta volta il personaggio di François Pignon inventato da Veber nel 1973 con la pièce teatrale L’emmerdeur (in italiano Il rompiballe), successivamente portata sul grande schermo da Edouard Molinaro. A dieci anni da L’emmerdeur, nell’83 Pignon è di nuovo protagonista diLes compères (in italiano Noi siamo tuo padre, da cui viene tratto il remake americano del ’97 Due padri di troppo del regista Ivan Reitman). Nell’86 ritorna con Les fugitifs (Due fuggitivi e mezzo), da cui viene tratto due anni dopo un altro remake negli USA, In fuga per tre, diretto dallo stesso Veber. Nel 1998 il ridicolo personaggio inventato da Veber torna nuovamente alla ribalta con Le dîner de cons (La cena dei cretini), un successo internazionale prima nei teatri e poi nei cinema di tutto il mondo. Dopo Le placard, Pignon ricompare in La doublure del 2006 (Una top model nel mio letto). Nel 2008 è uscito in Francia un remake de L’emmerdeur nuovamente diretto da Veber.

L’apparenza inganna di: Francis Veber adattamento di: Tullio Solenghi e Maurizio Micheli regia: Tullio Solenghi con: Maurizio Micheli e Tullio Solenghi econ (in o.a.) Massimiliano Borghesi, Sandra Cavallini, Paolo Gattini, Adriano Giraldi, Fulvia Lorenzetti, Matteo Micheli, Enzo Saturni scene: Alessandro Chiti costumi: Andrea Stanisci musiche: Massimiliano Forza arrangiamenti: Fabio Valdemarin FRIULI VENEZIA GIULIA PARTNER DI NBA PER LO SVILUPPO DEL BASKET IN ITALIA

L’Agenzia Turismo Friuli Venezia Giulia (FVG) e la National Basketball Association (NBA) annunciano una partnership di marketing che vedrà la Regione impegnata a supportare gli eventi e lo sviluppo del basket, diventando la destinazione turistica ufficiale di NBA in Italia. La partnership sarà effettiva a partire dal 20 aprile 2012 con il lancio dell’NBA Schools Cup, un torneo 3 contro 3 che coinvolgerà le scuole e vedrà all’opera oltre 75.000 studenti in Italia. La NBA Schools Cup è aperta a ragazzi e ragazze dai 14 ai 19 anni e interesserà 2500 scuole italiane, terminando con una due giorni di finali a Trieste, in programma il 9 e 10 giugno. “L’accordo di collaborazione con NBA è una grande opportunità per il Friuli Venezia Giulia – ha commentato l’assessore regionale alle Attività produttive Federica Seganti. – La NBA è conosciuta in tutto il mondo e questa partnership è un veicolo per l’immagine regionale che desideriamo promuovere, ovvero quella di una regione proattiva, anche se piccola, e al centro di iniziative internazionali, sebbene (o forse proprio perché) di confine. Da questo evento e da altre attività in programma ci aspettiamo un significativo afflusso di persone in regione e un grande ritorno di immagine. L’evento NBA Schools Cup, in particolare, fornirà l’occasione anche per una campagna di promozione della regione come meta di turismo scolastico.” “Diamo il benvenuto alla Regione Friuli Venezia Giulia all’interno della famiglia NBA,” ha commentato Katia Bassi, Director – , NBA EMEA. “La NBA Schools Cup è un ottimo modo per incominciare la nostra collaborazione e portare il nostro sport all’interno delle scuole italiane. Grazie al supporto di FVG, continueremo a offrire nuove esperienze NBA agli appassionati italiani.” Come destinazione turistica ufficiale di NBA in Italia, Friuli Venezia Giulia avrà visibilità nei prossimi eventi NBA in Italia. NBA e FVG lavoreranno insieme per offrire agli appassionati nella Regione e nel resto d’Italia l’esperienza NBA attraverso una serie di competizioni sul tema del basket e iniziative aperte a fan e famiglie. Le registrazioni per iscriversi all’NBA Schools Cup tournament apriranno oggi, giovedì 5 aprile. Le scuole potranno registrarsi contattando Mediamakers srl all’indirizzo info- [email protected] oppure al numero 02.29512596. Per maggiori informazioni consultate la pagina Facebook di NBA Italia. Radio Deejay sarà partner ufficiale della NBA Schools Cup.

La NBA La NBA è una lega sportiva professionistica con un business a livello internazionale che comprende tre leghe professionali: la National Basketball Association, la Women’s Basketball Association, e la NBA Development League. La lega ha intrapreso una maggiore presenza a livello internazionale, con uffici in 15 mercati nel mondo, partite ed eventi in 215 paesi e territori in 47 lingue, ed il merchandise con prodotti venduti in più di 125,000 negozi in 100 paesi nei sei continenti. La sezione digitale di NBA include la NBA TV, che è disponibile in quasi 59 milioni di case negli USA, ed NBA.com, che raggiunge più di 35 milioni di pagine visitate al giorno, più della metà cliccate fuori dai confini del Nord America. La NBA è la lega sportiva professionistica N°1 sui social media, con oltre 240 milioni di fan e follower nel mondo legati alle piattaforme di ogni lega, squadra e giocatore. Attraverso NBA Cares, la lega, le sue squadre e i giocatori hanno donato oltre 175 milioni di dollari in beneficienza, portato a termine oltre 1.8 milioni di ore di lavori socialmente utili alla comunità e creato oltre 675 posti dove i bambini e le loro famiglie possono vivere, ricevere un’istruzione o giocare.

TRIESTE : PRESENTATA LA COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA’

UN FORTE IMPEGNO PER UN DIALOGO APERTO E COSTRUTTIVO CON IL TERRITORIO. L’INCONTRO NELLA SALA DEL CONSIGLIO COMUNALE DI TRIESTE Pubblico incontro di presentazione questo pomeriggio (mercoledì 4 aprile) nella sala del Consiglio comunale dove sono state presentate le linee programmatiche che caratterizzeranno l’attività della Commissione Pari Opportunità del Comune di Trieste. Alla presenza del vicesindaco con delega alle Pari Opportunità Fabiana Martini, degli assessori comunali Elena Marchigiani ed Elena Pellaschiar e dei rappresentanti delle realtà femminili del territorio (istituzioni, Università, movimenti e associazionismo femminile, organizzazioni sindacali, formazioni politiche e associazioni di categoria), la presidente della Commissione Pari Opportunità Tania Grimaldi ha sottolineato la volontà di favorire “un dialogo aperto, di sostanza e non di facciata”, puntando a favorire la collaborazione con i diversi soggetti, per fare della Commissione “uno strumento a disposizione del territorio, un ponte tra associazioni e istituzioni”. Evidenziando come la Commissione Pari Opportunità sia ricca di competenze, la presidente Grimaldi ha evidenziato le priorità rivolte a questioni come il lavoro, la scuola e l’istruzione, la lotta alla violenza e la rappresentanza politica. Tra i prossimi impegni della Commissione, è stato ricordato che il primo giugno, nella sala matrimoni del Comune, si terrà la premiazione della V edizione del “Premio di Vetro”, intitolato a Elena Ruzzier e che quest’anno sarà assegnato ad Annamaria Percavassi, direttore del . Sempre tra le altre iniziative in programma un seminario sulla legge per l’imprenditoria al femminile che sarà realizzato in collaborazione con la Camera di Commercio. Annunciata inoltre l’adesione della Commissione Pari Opportunità alla campagna di “toponomastica al femminile”, che punta ad intitolare vie, strade o luoghi pubblici a figure e nomi di donne (ad oggi infatti meno del 3% degli spazi pubblici sono dedicati a donne). “Crediamo in un’Amministrazione partecipata della città” ha ribadito in apertura del lavori, nel suo indirizzo di saluto, il vicesindaco Fabiana Martini, che ha inoltre messo in evidenza “l’importanza di un cambio culturale anche per quanto riguarda le pari opportunità”. Tra i progetti in essere, il vicesindaco Martini ha ricordato l’intenzione dell’Amministrazione di promuovere, assieme all’Università e all’Ordine dei Giornalisti, un ciclo d’incontri su come comunicare la violenza contro le donne, annunciando inoltre che sono in programma anche corsi per la Polizia locale, che riguarderanno sempre i temi della violenza alle donne e su come riconoscerla. Presieduta da Tania Grimaldi e con le vicepresidenti Nancy Maggio e Ornella Urpis, la Commissione Pari Opportunità è composta da Giulia Bernardi Borghesi, Benedetta Bombacinio Nordio, Laura Di Pinto, Alessandra Gambino, Monique Annie Gradolato, Maura Kulla, Paola Machetta, Michela Novel, Petra Segina, Elena Toncelli Benvenuto e Giuliana Tonut.

26° Festival Internazionale del balletto POLITEAMA ROSSETTI

TRIESTE: Politeama Rossetti Sabato 14 Aprile 2012 Ore: 19.00

Il Festival internazionale del balletto è il tradizionale appuntamento con cui ilCenacolo Arabesque – Amici dell’Unicef di Ronchi dei Legionari (Gorizia) con la direzione artistica di Doriana Comar ogni anno vuole festeggiare la Giornata mondiale della danza indetta dall’Unesco. La 26^ edizione, si svolgerà sabato 14 aprile 2012 presso il Teatro Politeama Rossetti di Trieste con inizio alle ore 19.00. Sul prestigioso palcoscenico triestino si alterneranno oltre 200 allievi dagli 11 ai 20 anni provenienti dalle scuole di danza del Friuli Venezia Giulia, delle altre regioni d’Italia e dall’estero. Saranno presentate coreografie inedite spaziando dallo stile classico al modern e al jazz. In particolare va segnalata la presenza degli allievi delle scuole professionali europee come la Scuola di ballo dell’Opera di Stato di Vienna, il Conservatorio per la musica e la danza di Lubiana e il Codarts – Accademia di danza di Rotterdam.

La manifestazione gode del supporto dellaRegione Autonoma Friuli Venezia Giulia, della Provincia di Trieste e del Comune di Trieste. Per informazioni: Cenacolo Arabesque, tel. 0481.779716, e.mail: [email protected] Principe dal 29 al 31 marzo POLITEAMA ROSSETTI

“Va in scena giovedì 29 marzo alle 20.30 e replica fino a sabato 31 Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry,

«Non si vede bene che col cuore; l’essenziale è invisibile agli occhi» dice la volpe al Piccolo Principe, sceso sulla Terra dal suo asteroide, dove vive tutto solo accanto a una splendida e capricciosa rosa, che pretende da lui attenzioni e cure… Il viaggio del Piccolo Principe nell’Universo è un itinerario di conoscenza, punteggiato d’incontri curiosi da cui il bambino ricava preziosissimi insegnamenti. Metafora della vita, della crescita, della scoperta di sé e del mondo, il racconto inventato da Antoine de Saint-Exupéry è una delle favole più celebri del Novecento, amate dai bambini ma anche – e forse soprattutto – da «quegli adulti che un giorno furono ragazzi», parafrasando lo stesso autore. Il Piccolo Principe – pubblicato il 6 aprile 1943 da Reynald & Hitchcock in inglese, e qualche giorno dopo in francese, tradotto in più di 220 lingue e dialetti e stampato in oltre 134 milioni di copie in tutto il mondo – arriva sul palcoscenico del Politeama Rossetti nell’allestimento (già ospitato con successo nel marzo 2003) firmato da Italo Dall’Orto (che ha curato anche l’adattamento), che gli eredi di Saint-Exupéry hanno definito la più poetica ed efficace messa in scena a livello internazionale. Le repliche – affollatissime, tanto che si è reso necessario aggiungere una matinée venerdì 30 marzo alle ore 10.30 – si tengono alla Sala Assicurazioni Generali da giovedì 29 a sabato 31 marzo. Antoine de Saint-Exupéry, francese, cresciuto in un ambiente raffinato e colto, visse fra il 1900 e il 1944 un’esistenza dominata da grandi avventure e una sottile solitudine: fu pilota civile prima e poi militare, capace di eroismi e coraggiose esperienze, la sua morte – abbattuto in volo da un aereo della Luftwaffe – rimase per anni avvolta in un alone misterioso. La sua letteratura si articola attorno a tali esperienze: quasi sempre il volo ne è in qualche modo protagonista, ma mai in termini autocelebrativi. Anzi, attraverso il filtro della pagina, Saint-Exupéry si scopre sottile interprete dell’interiorità, delle emozioni e delle paure che increspano l’animo di uomini sempre più confusi e solitari. È questa la condizione dell’aviatore al centro de Il Piccolo Principe bloccato nel Sahara da un’avaria al suo aereo ed anche quella del delizioso principino, che gli si avvicina con una sorprendente richiesta: «Mi disegni una pecora?» Molto spesso ci stupiscono le richieste dei bambini, talvolta dettate dalla curiosità, dalla sete di conoscere, talaltra connesse a un pensiero logico tutto loro, ingenuo e buffo, come in questo caso. La pecora servirebbe al Principe per portarla sul suo asteroide in modo che mangi i baobab. Il bimbo infatti in una tappa del suo viaggio, ha incontrato un uomo pigro che ha lasciato crescere troppo i baobab e questi hanno soffocato tutto quanto viveva sul pianeta… Il Principe deve invece preservare da ogni pericolo la sua Rosa e raccoglie preziose informazioni per crescerla al meglio. Che delusione quando scopre che sulla Terra ci sono roseti immensi – mentre la sua Rosa gli aveva fatto credere di essere l’unica dell’Universo! Ma la volpe amica gli spiega che in effetti essa è unica, per l’amore che ha ricevuto da lui: bisogna saper leggere le cose, non con gli occhi, ma col cuore… Il Principe e l’aviatore parlano a lungo, il bimbo regala all’uomo le gemme preziose del suo sguardo ingenuo e sorridente sul mondo e le sagge riflessioni raccolte nel suo peregrinare… finchè non decide di ritornare sul suo asteroide. Italo dall’Orto, protagonista dello spettacolo assieme a un delizioso piccolo interprete (Emilio Magni/Pietro Santoro) e a Erika Giansanti (che interpreta La volpe, L’ubriaco, il Lampionaio, il Turco) e Virginia Gori con Arianna Baldini (che si alternano nei ruoli della Rosa e del Serpente) ripercorre la favola nella scena di Armando Mannini che restituisce le fascinazioni degli acquerelli di Saint-Exupéry, così come fanno i costumi curati da Elena Mannini. La Canzone della Rosa è cantata da Irene Grandi, le musiche originali sono di Gionni Dall’Orto ed Erika Giansanti, le coreografie sono di Margherita Pecol Guicciardini e Deanna Losi. Lo spettacolo è prodotto da ENTR’ARTe . Il Piccolo Principe va in scena dal 29 al 31 marzo: il 29 e il 30 alle ore 20.30 e il giorno successivo in replica pomeridiana alle ore 16, ospite della programmazione dello Stabile regionale per altripercorsi. Come già segnalato la grande affluenza ha indotto lo Stabile regionale a programmare anche una replica in matinée, venerdì 30 marzo con inizio alle 10.30.

I biglietti si possono acquistare presso i consueti punti vendita del Teatro Stabile del Friuli Venecia Giulia e attraverso il sito www.ilrossetti.it. Informazioni anche allo 040-3593511.

La Stagione 2011-2012 del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia va in scena grazie al sostegno della Fondazione CRTrieste.

Una vera ovazione per Franca Valeri al politeama Rossetti

Una donna novantenne, uno spettacolo teatrale, un nome in cartellone che annuncia la recita di Franca Valeri in Non tutto è risolto e noi che ci sentiamo spinti di andare a teatro, per vedere una commedia forse sofisticata o forse ancora divertente e comica in omaggio alla grande anziana attrice, spinti dalla curiosità di tributare applausi in omaggio ad una vecchia gloria del palcoscenico ed elargire delle forzate risate in omaggio alla storia del personaggio. Soppesiamo la triste sensazione di doverci sorbire una serata noiosa e retrò ed ecco invece trovarci incantati dalla sorpresa di assistere ad uno spettacolo straordinario di quelli che stranamente si è avuto la possibilità di assistere. Allora ecco la risposta che ci siamo dati alla domanda d’ingresso: “perché perdere tempo e vedere uno spettacolo che saprà solo di ricordi e vecchiume?””Per ammirare in azione una grande interprete della scena italiana, una donna forte, intelligente e ironica che sa invecchiare con stile. Una novantenne Franca Valeri che tiene per un’ora e quaranta il pubblico in entusiastica empatia durante il suo spettacolo. Lo spettacolo è scaturito da un testo della stessa attrice basato su ricordi personali e un intento di trasfigurazione autobiografica. dove l’eccentricità della scrittura si sposa al carattere di un personaggio capriccioso e caparbio, un’anziana signora che vive il bisogno di dare corpo ai propri ricordi, in bilico tra realtà e fantasia. Solo il corpo stanco e a volte la voce stridula danno i segni dell’età avanzata, mentre la mente e la grande ironia di Franca Valeri appaiono vividi e sempre presenti, mai un attimo di smarrimento, di senile dimenticanza sempre lucida e presente sulla scena che cavalca da grande interprete quale ci ha insegnato nella sua lunghissima carriera. C’è un ritmo impressionante nella resa scenica, che effonde un’arguzia disincantata e felicità cristallina che ha segnato la piece durante tutto lo spettacolo. Ripeto un ora e quaranta senza neanche una pausa o un intervallo. Un vero ariete da combattimento. Questo ci rimane alla fine dello spettacolo la certezza che non è l’età a minare lo spirito di un arguta interprete delle nostre miserie, ne la stanchezza del peso degli anni a minare la sua rara intelligenza e lo stile a riempire i vuoti e la curiosità per far riaffiorare il ricordo in una memoria comunque viva e lucida. Una calorosissima standing ovation indirizzata a Franca Valeri, signora del teatro italiano, apre e chiude la commedia“Non tutto è risolto”.

Uno spettacolo da non perdere perché è uno spettacolo divertente e coraggioso, in cui si parla con leggerezza e sensibilità delle cose della vita e del naturale decadimento del corpo verso una serenità che si spera di aver guadagnato per il dopo.

A. d. P.

26 E 27 MARZO Politeama Rossetti, NON TUTTO E’ RISOLTO DI E CON FRANCA VALERI

«Non sono né vecchia, né giovane. L’età non mi ha mai dato una connotazione» proferisce la Contessa in Non tutto è risolto e subito arriva uno dei tanti applausi “a scena aperta” che la gustosissima piéce merita… La battuta, infatti, gioca deliziosamente sul sottile confine che divide il personaggio dall’interprete e autrice della commedia, Franca Valeri. Raffinata “signora del teatro italiano”, Franca Valeri non è il tipo d’attrice che all’apice di una carriera luminosa e più che sessantennale trovi soddisfazione nel farsi incensare a qualche cerimonia, rimanendo seduta fra gli allori. Tutt’altro: indomita, si mette in gioco e nonostante la non più giovane età, recita da protagonista, gira l’Italia in tour, e soprattutto scrive. È recente una sua piacevolissima autobiografia, e numerose sono le sue commedie, di cui Non tutto è risolto è solo l’esempio più attuale. Appare interessante inserire nel cartellone altri percorsi, volto al teatro contemporaneo, la sapiente e vivace drammaturgia di Franca Valeri, costruita sul suo bagaglio immenso di esperienza di scena e insaporito dal lavoro di una mente arguta e da un sense of humor che ha divertito migliaia di spettatori televisivi e teatrali. È lei stessa a sottolinearne la particolarità: «La commedia – evidenzia nelle note al testo – è stata scritta per “questi interpreti” e il fatto già la colloca in una tradizione teatrale. Il dialogo dunque nasce con le sue voci e forse per questa esigenza ho tanto spesso scritto per me stessa». Della Contessa, che la ammireremo interpretare, aggiunge «Mi sono egoisticamente aggiudicata una protagonista che al crepuscolo di una vita lunga e avventurosa, reale quanto inventata – l’infelicità scartata con un colpo di tacco, il protagonismo raggiunto con la follia, i legami affettivi temuti come armi – sembra decisa a chiudere le sue partite ancora aperte con gli ultimi coprotagonisti della sua esistenza, siano essi persone, luoghi o oggetti». Ma a una grande giocatrice basta una impercettibile, furba mossa per restare in gioco. Per questo confronto “con sorprese”, la Contessa-Valeri si presenta nell’antica e decadente casa di famiglia assieme all’algida segretaria – ruolo in cui applaudiremo la sottile e divertente Licia Maglietta – e assieme a ricordi e poca mobilia vi troverà una simpatica portinaia, assunta immediatamente come cameriera (Gabriella Franchini), e Urbano Barberini, che interpreta con fervore il figlio della nobildonna, respinto e rifiutato. La regia, attenta a incorniciare il brio e l’intelligenza della Valeri, è di Giuseppe Marini.

Scene: Alessandro Chiti Costumi: Mariano Tufano Musiche: Marco Podda Regia: Giuseppe Marini Produzione: Società per Attori Interpreti: Franca Valeri, Licia MAglietta, Urbano Barberini, Gabriella Franchini