DI CURNO

relazione di VARIANTE 1-2016 al Piano di Governo del Territorio – PGT 2.0 quali modifiche urbanistiche PER UN PAESE IN CUI SIA BELLO VIVERE

arch. Filippo Simonetti – [email protected] con Dott. Sergio Appiani ed Arch. Erica Ronzoni OTTOBRE 2016 Comune di Curno

INDICE

0 Premessa ...... 3

1 Per un paese in cui sia bello vivere...... 4 1.1 Principi informatori del programma di mandato per un paese in cui sia bello vivere ...... 4 1.2 Entrata in vigore della LR 31/14 ...... 5 1.3 Attuazione del programma con la presente variante ...... 5

2 Modifiche al Documento di Piano ...... 6 2.1 Agenda Strategica ed Agenda della Crisi ...... 6 2.2 Schema della rete ecologica comunale ...... 7

3 Modifiche al Piano delle Regole ...... 10 3.1 Misure a favore della rigenerazione urbana ...... 11 3.2 La Rete Ecologica Comunale ...... 12

4 Modifiche al Piano dei Servizi ...... 13

5 Istanze pervenute...... 14

6 Documenti della variante 1 ...... 15

VARIANTE 1 -2016 DEL P.G.T. - RELAZIONE DI VARIANTE 2 Comune di Curno

0 Premessa Il presente documento costituisce la relazione della variante 1 al Piano di Governo del Territorio e descrive le principali scelte apportate con la variante al PGT. La scelta di avviare l’aggiornamento del PGT a meno di un anno dalla sua approvazione era finalizzata principalmente al perseguimento dei seguenti obiettivi:

 Coordinamento del Documento di Piano con gli obiettivi contenuti nel Programma di Mandato  Aggiornamento dei principali dati quantitativi del Documento di Piano, che, in quanto frutto di un’elaborazione risalente al 2009 si ritiene opportuno verificare  Migliore definizione della strategia di indirizzo e governo del Piano dei Servizi, anche come oc- casione di stimolo per una migliore partecipazione della cittadinanza  Riorganizzazione del sistema perequativo al fine di una sua migliore attuazione  Implementazione nelle norme di piano degli indirizzi relativi alla rete ecologica regionale  Aggiustamenti normativi in relazione alle prime risultanze della gestione tecnica del Piano  Implementazione della Rete ecologica comunale in attuazione della rete ecologica regionale, come richiesto da Regione Lombardia all’atto di approvazione del PGT La revisione ha interessato sia il Documento di Piano, sia il Piano delle Regole che il Piano dei Servizi. La variante, inoltre, ha poi affrontato esplicitamente il radicale mutamento delle condizioni economiche in atto, ponendosi così anche l’obiettivo dell’individuazione delle potenzialità proattive del governo del territorio nel rilancio dell’economia locale, affinché il PGT non rimanga solo uno strumento gestionale, ma possa, coniugato ad una mirata attività di governo, innescare nuove opportunità di sviluppo territoriale.

Infatti, se dal punto di vista delle modificazioni territoriali forse non sono molte le variazioni intervenute, è invece certo che risulta notevolmente mutato lo scenario entro cui si cala oggi l’azione di governo del territorio: la decisa diminuzione dell’attività edilizia, lo scenario di precarietà di alcune attività produttive e le difficoltà sempre più evidenti del bilancio pubblico, compresso tra la riduzione delle risorse trasferite ed i vincoli del patto di stabilità. In questa situazione, l’aggiornamento dello strumento urbanistico è parso così anche un’occasione di ricerca di nuove strategie per sostenere la vitalità e la coesione della comunità in un momento che pare a tutti complesso e che, pertanto, può essere, se guidato, portatore di svolte importanti.

Prima della variante, l’Amministrazione ha tuttavia ritenuto di apportare alcune modeste variazioni alle disposizioni di PGT (DdP e PdR) per la definizione di una vertenza annosa.. Esse hanno dato luogo alla variante stralcio approvata con DCC n. 66 del 16/11/2015. Inoltre, nelle more della variante, l’Amministrazione ha promosso la redazione del Masterplan dell’ambito di trasformazione TS1. Prendendo atto dei contenuti VAS (v. DGC n. 117 del 26/9/2016), ha quindi stabilito che gli studi per la riorganizzazione dell’ambito TS1 saranno alla fine recepiti e confluiranno nello studio della variante generale al PGT. Pertanto la presente variante assume anche le variazioni di assetto proposte dal Masterplan.

La variante è correlata ad uno specifico percorso di VAS, ultimato nel 2015, cui si è aggiunto l’autonoma VAS del Masterplan, ultimato lo scorso settembre. Entrambe le VAS sono a corredo della presente variante.

La variante contiene anche il Piano per le attrezzature religiose, allegato al Piano dei Servizi.

VARIANTE 1 -2016 DEL P.G.T. - RELAZIONE DI VARIANTE 3 Comune di Curno

1 Per un paese in cui sia bello vivere.

L’avvio di questa variante, al PGT approvato il 9 gennaio 2013 e pubblicato il 2 maggio 2013, è stato dato con avviso del 1 agosto 2013. Successivamente, con delibera di GC del 30 gennaio 2014 ed avviso pubblico dell’11 febbraio 2014, è stato dato avvio al correlato percorso di VAS.

1.1 Principi informatori del programma di mandato per un paese in cui sia bello vivere

VALORI OBIETTIVI Le reti sociali

Vogliamo favorire la trasformazione di Curno in comunità-paese costruendo e rafforzando le reti sociali

-

E

À S Vogliamo sostenere la formazione del senso di appartenenza e di partecipazione alla comunità, attraverso percorsi di "cit-

T

E

I tadinanza attiva" in collaborazione con la scuola, l'oratorio e le associazioni di volontariato

A

N P Curno sarà protagonista della costruzione di legami con i paesi limitrofi, al fine di ottimizzare i servizi al cittadino

U e migliorarne le condizioni di vita Il lavoro, esigenza Vogliamo che l’Amministrazione svolga un ruolo attivo, facilitando l'incontro tra domanda e offerta di lavoro sul e problema territorio, favorendo lo sviluppo di attività economiche e offrendo una mano a chi si trova in emergenza lavorativa

A COM

N L'integrazione e la

U Vogliamo che cittadini italiani e stranieri convivano a Curno in modo integrato e coeso; l’Amministrazione, in collaborazione coesione sociale con altri soggetti già operanti sul territorio, opererà per attuare politiche mirate all’integrazione reciproca

Spazi adeguati

Vogliamo che Curno disponga finalmente del nuovo edificio della scuola primaria e della biblioteca- auditorium, opere pub- per la crescita bliche di grande interesse sociale culturale Vogliamo che Curno disponga di spazi adeguati per lo sviluppo di attività didattiche, sportive, ricreative e associa- tive riqualificando spazi già esistenti L'ambiente Vogliamo ottenere risparmi significativi di risorse energetiche, di materie prime, di denaro pubblico e privato e maggiore salute per noi e i nostri figli grazie a politiche ambientali mirate

AL FUTURO Vogliamo sostenere e stimolare la progettualità privata per azioni e stili di vita ecosostenibili anche con l’apertura di uno “Sportello Energia” Le nuove tecno- Vogliamo coprire con wifi gratuiti alcune aree del paese; intendiamo essere tempestivi nella comunicazione tra cittadino e UN UN PAESE APERTO logie amministrazione utilizzando adeguati strumenti informatici UN PAESE CHE SI Vogliamo che i nostri giovani si aprano al mondo, anche partecipando a iniziative, stage e vacanze di volontariato in giro per APRE AL MONDO l’Italia, l’Europa, il mondo Vogliamo inserire Curno in un circuito virtuoso con proposte culturali, sociali, economiche di richiamo

…. delle per- Vogliamo che giovani e adulti crescano in salute e solidali grazie allo sport, promosso dall’Amministrazione in I sone quanto contesto privilegiato per vivere esperienze di appartenenza positiva al gruppo Vogliamo favorire la crescita serena dei bambini in famiglia e nella comunità con servizi di accompagnamento alla genitorialità e con adeguati servizi per l’infanzia Vogliamo programmare insieme, Amministrazione e giovani, attività di promozione e sostegno perché nessuno si accon- tenti di un “futuro mediocre” Vogliamo mettere a disposizione delle persone anziane strutture adeguate per vivere e pensare con serenità al proprio futuro

PRENDE CURA Vogliamo prenderci particolare cura delle persone con disabilità e fragilità diverse e delle loro famiglie …del territo- Ci impegniamo a governare la trasformazione del territorio, secondo una precisa visione che punta alla tutela, alla rio, am- riqualificazione e alla valorizzazione

UN UN PAESE IN CICUI S biente e pae- Ci impegniamo a governare la trasformazione del territorio a livello di programmazione saggio Vogliamo che il centro storico ancora degradato a causa della carenza di intervento pubblico e privato, riacquisti decoro, carattere e qualità. La piazza deve diventare il luogo centrale dove tutte le età della comunità si incontrano Vogliamo salvaguardare e valorizzare gli elementi naturali più significativi del paese VALORI OBIETTIVI UN PAESE IN CUI Vogliamo che per i cittadini sia facile esprimere il proprio punto di vista e conoscere l’esito delle decisioni, attraverso stru- I CITTADINI menti diversificati quali forum on line, bilancio partecipato, PGT partecipato, assemblee, commissioni comunali SONO PROTAGO- NISTI DELLA VITA POLITICA Vogliamo che i cittadini siano costantemente informati dell’opera-to dell’Ammini-strazione in modo da poter partecipare criticamente e attivamente

VARIANTE 1 -2016 DEL P.G.T. - RELAZIONE DI VARIANTE 4 Comune di Curno

1.2 Entrata in vigore della LR 31/14

Il 1 dicembre 2014 è stata pubblicata la nuova legge regionale 31 del 28 novembre 2014 che contiene misure di effetto immediato per la limitazione del consumo di suolo, e, parimenti, chiede alla pianificazione comunale di introdurre misure specifiche per promuovere interventi di rigenerazione urbana. A seguito di ciò la variante I modifica sensibilmente la disciplina di governo del territorio, come più avanti specificato.

1.3 Attuazione del programma con la presente variante

La presente variante attua il programma di mandato, ed aggiorna la disciplina di governo ai nuovi disposti normativi, nel seguente modo.

EFFETTI SUL DOCUMENTO DI PIANO  Esplicitazione e riorganizzazione dell’Agenda Strategica del DdP come riferimento per la con- certazione di politiche complesse di governance territoriale per la promozione dello sviluppo dell’economia locale e come strumento di partecipazione e di condivisione delle politiche  Esplicitazione di una specifica Agenda della Crisi  Esplicitazione della rete ecologica comunale in attuazione della rete ecologica regionale

PIANO DELLE REGOLE  Sviluppo delle le regole e delle procedure che promuovono la rigenerazione urbana ricono- scendo e valorizzando le nuove forme dell’abitare  Riconfigurazione delle disposizioni perequative di piano

PIANO DEI SERVIZI  Riorganizzazione del PdS come strumento operativo per favorire l’aggiornamento sulla vita civica, l’attivazione e promozione di buone pratiche, il coinvolgimento dell’associazionismo locale

VARIANTE 1 -2016 DEL P.G.T. - RELAZIONE DI VARIANTE 5 Comune di Curno

2 Modifiche al Documento di Piano

Al Documento di Piano sono state apportate le seguenti modifiche:  Aggiornamento dei valori delle caratteristiche socioeconomiche (cap. 1.5)  Ridefinizione obiettivi di sviluppo territoriale in relazione al nuovo programma di mandato (cap. 3.1)  Implementazione dello schema direttore della rete ecologica comunale in coerenza con la rete ecologica regionale (cap. 3.2)  Integrazione delle strategie di piano in coerenza ai nuovi obiettivi (cap. 4)  Inserimento di una specifica agenda della crisi (cap. 5)  Riconfigurazione delle disposizioni dell’ambito di trasformazione TS1 in relazione ai contenuti del Masterplan di tale ambito (v. cap. 6.2.1)  Integrazione delle direttive degli ambiti di regolazione e delle azioni di piano in coerenza ai nuovi obiettivi ed all’agenda della crisi (cap. 6.4 e 6.6)  Ridefinizione delle modalità attuative degli ambiti di trasformazione (cap. 7.1)  Integrazione dei criteri perequativi con i riferimenti al regolamento per la gestione dei diritti edifi- catori (cap. 7.2)  Valutazione delle nuove istanze pervenute (cap. 8) In relazione agli obiettivi di piano ed agli argomenti citati sono state poi esaminate le 35 istanze pervenute ed è stata verificata la compatibilità della variante al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale.

2.1 Agenda Strategica ed Agenda della Crisi

La revisione del Documento di Piano assegna particolare rilevanza, nelle strategie per superare la crisi, alla necessità di un nuovo modello di governo del territorio basato sulla proattività dell’amministrazione comunale. Tale modello si fonda sull’opportunità della CAPTAZIONE DEL VALORE. Per il suo perseguimento propone nuovi approcci, di seguito elencati:  La rigenerazione urbana, da controllori a promotori  Il rapporto con le attività produttive, il territorio come parte della catena del valore  Per una smart city, dal welfare comunale al welfare territoriale  La territorializzazione del commercio sovraccomunale Ne consegue che il nuovo SVILUPPO URBANO IN UN PAESE IN CUI SIA BELLO VIVERE, per riprendere lo slogan del programma di mandato, si deve accompagnare ad un’AGENDA OPERATIVA.

Le iniziative dell’Agenda Operativa sono identificate nelle seguenti:

 UPGRADING DEGLI EDIFICI PRIVATI, dal punto di vista energetico e patrimoniale  Riorganizzazione di ambiti urbani obsoleti per la PROMOZIONE DI HOUSING SOCIALE con una strategia specifica per l’abitare sociale nel centro storico  Innovazione della mobilità correlata alle tecniche di INFOMOBILITÀ ED AI SISTEMI INNOVATIVI DI TRASPORTO (es. car sharing)  Attivazione di modalità di gestione efficienti delle RETI DI ENERGIA (smart grid)

VARIANTE 1 -2016 DEL P.G.T. - RELAZIONE DI VARIANTE 6 Comune di Curno

 Fornitura di utilità (d’impresa e sociali) in correlazione alla diffusione di banda larga (SMART CITY)  Organizzazione di SERVIZI CONDIVISI PER IL SISTEMA DELLE IMPRESE e per il commercio Perché l’agenda possa risultare applicabile occorre consapevolezza di due suoi presupposti fondamentali: la governance ed il motore economico.

Per la prima il DdP propone che il comune di Curno condivida le sue strategie di rigenerazione urbana sia con gli stakeholder del piano che con i territori limitrofi, in particolare dei comuni di , , e Ponte S. Pietro, magari anche individuando un’apposita struttura di supporto definita da un accordo sovraccomunale. Si formerebbe così un DISTRETTO DI SVILUPPO TERRITORIALE capace di intercettare una po- polazione complessiva di oltre 40.000 abitanti. Per il secondo, si ritiene che attualmente la possibilità di inter- vento sia assegnata prevalentemente alle inizia- tive capaci di condurre alla razionalizzazione delle inefficienze mediante captazione del va- lore, qualora correlate al rinnovo dei luoghi ed alla tenuta sociale.

Per ciascuna di queste iniziative si potreb- bero attivare delle forme di partenariato con soggetti privati, pubblicamente selezionati, di- sposti ad operare assumendosi la quota di ri- schio imprenditoriale necessaria a fronte della garanzia di disporre di procedure amministra- tive concordate ed entro un quadro di agevo- lazioni, creditizie ed operative, che sarebbe compito del promotore istituzionale ricercare.

Il DdP il modello del diagramma a fianco.

2.2 Schema della rete ecologica comunale

Il Piano Territoriale della Regione Lombardia (PTR) prevede la realizzazione della Rete Ecologica Regio- nale mediante progetti di Rete Ecologica Provinciale e Locale.

Regione Lombardia, in sede di verifica del PGT adottato, aveva formulato specificamente l’esigenza che questi venisse corredato dagli studi necessari per l’attuazione in sede locale della Rete Ecologica Regionale. A questo suggerimento il consiglio comunale, in sede di controdeduzione, aveva convenuto sull’opportunità rinviandola tuttavia alla presente variante di piano.

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SCHEMA DI RETE ECOLOGICA REGIONALE

Data l’eccessiva antropizzazione dell’alta pianura bergamasca occorre favorire sia interventi di defram- mentazione ecologica che volti al mantenimento dei varchi presenti per incrementare la connettività ecolo- gica. In particolare, nel territorio di Curno, vengono individuati due varchi: uno da mantenere tra la zona fluviale e i terrazzamenti della valle del Brembo, in corrispondenza di via lungo Brembo; uno da deframmen- tare tra le aree agricole di Curno e Treviolo in corrispondenza dell’asse interurbano ad ovest della strada Villa d’Almè-. Il DdP elabora dunque uno schema direttore della Rete Ecologica Comunale basato su:  il recepimento delle indicazioni regionali e provinciali adattandole alla scala comunale  il riconoscimento degli ambiti di valore da sottoporre a tutela o destinazione d’uso dei suoli specifica al fine di garantirne la conservazione e trasformazione funzionale all’ecosistema  la definizione di azioni per attuare il progetto di rete ecologica  la precisazione degli strumenti per garantirne la sostenibilità economica, introducendo mec- canismi di perequazione, compensazione, convenzioni per la realizzazione di interventi Gli ambiti di valore ecologico sono individuabili nelle aree libere localizzate tra il territorio di Curno e quello di Treviolo. Essi sono rappresentati da:  le aree agricole poste in prossimità del fiume Brembo fino alla balza principale posta a est della via Lungo Brembo  le area agricole dei terrazzamenti fluviali del Brembo fino alla SP 153 Dalmine - Villa d’Almè  le aree libere lungo l’asse interurbano in prossimità delle grandi strutture di vendita  l’area agricola tra il tessuto residenziale e la zona commerciale, ad ovest di via Carlinga  l’area agricola tra lo Shopping Center e il nucleo storico di Curno, ad est degli impianti spor- tivi, in parte interessata dal Centro Vivaistico Forestale Regionale  le aree agricole tra la zona residenziale di Curno, la zona residenziale di Curnasco di Treviolo e il nuovo ospedale Papa Giovanni XXIII di

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VARIANTE 1 -2016 DEL P.G.T. - RELAZIONE DI VARIANTE 9 Comune di Curno

3 Modifiche al Piano delle Regole

Al piano delle regole sono state apportate le seguenti principali variazioni :  sono stati aggiunti riferimenti normativi alla proroga delle convenzioni ed alle estensione degli in- terventi diretti contenute nel cd. Decreto del Fare (L. 98/2013);  è stata esplicitata la corrispondenza con le zone territoriali di cui al DM 2/4/68  sono state modificate l’appendice usi del suolo e standard, introducendo chiarimenti all’art. 1.3, una forma tabellare maggiormente leggibile e definendo valori di dotazioni territoriali più commisurati alla congiuntura economica, con anche riflessi nel sistema perequativo e nella tab.1;  l’insieme delle norme perequative del piano sono state raccolte in allegato (n°2) e, per facilitarne la lettura, sono stati rappresentati in tabella i coefficienti relativi  è stato introdotto l’art. 8.2 sui permessi di costruire convenzionati; in esso si definiscono anche modalità di incentivazione degli interventi di residenza sociale (housing sociale e cohousing) degli interventi di upgrading e dei concorsi di progettazione  sono state altresì introdotte misure specifiche per il coworking e per il supporto alla promozione delle APEA (aree produttive ecologicamente attrezzate)  è stata inserita una sezione normativa (art. 4) di raccordo col Documento di Piano per meglio chiarire le modalità di attuazione degli ambiti di trasformazione  sono stati introdotti chiarimenti e specificazioni agli artt. 12.2 e 12.4 (monetizzazioni), all’art 24.1 (distanze costruzioni dal sistema viario);  sono modificati alcuni articoli per la localizzazione delle antenne radio base per la telefonia mobile  è esplicitata la tutela della funzionalità dei fossi e canali anche quando non censiti nel reticolo idrico  è prevista la possibilità di proporre progetti in variante al PGT  sono state inserite specifiche disposizioni per la rete ecologica regionale in attuazione della rete ecologica regionale (art. 28)  viene data maggiore possibilità di realizzare fabbricati accessori (art. da 19.22 a 19.24 e art. 3.33)  sono stati eliminati dalla disciplina di piano i riferimenti al PRG previgente per ciò che concerne i diritti edificatori ed il carico urbanistico  è stato modificato l’ambito di regolazione Marigolda, con la denominazione Marigolda-Lungobrembo per adempiere alla delibera di CC 74/14 relativa alla correzione di errore materiale  sono stati aggiornati gli elaborati grafici della tavola dei vincoli (n°5)  è stata rieditata in scala maggiore (1:2.000), con relativi perfezionamenti grafici, la tav. R1  è stata prodotta la nuova tav. R4, Carta della Rete ecologica comunale  l’ambito di regolazione di via Fermi è stato riconfigurato per poter permettere l’ampliamento di attività economiche esistenti in relazione a quanto ammesso dalla LR 31/14  l’area di presidio ambientale interno tra via Marconi e via Turati è ridefinita come dotazione terri- toriale vista la previsione del piano dei servizi per un intervento specifico di housing sociale  sono individuati 6 permessi di costruire convenzionati finalizzati al miglioramento delle dotazioni territoriali urbane o all’adeguamento delle condizioni di utilizzo dei suoli.  sono individuati 10 permessi di costruire convenzionati finalizzati all’attuazione delle proposte di Masterplan di cui alla DGC n. 117 del 26/9/2016 In particolare si ritiene comunque opportuno evidenziare la sistematicità delle modifiche-implementa- zioni prodotte per supportare lo sviluppo dell’Agenda strategica, e le nuove disposizioni conseguenti alla introduzione della rete ecologica comunale.

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3.1 Misure a favore della rigenerazione urbana

Il quadro sistematico delle variazioni finalizzate alla promozione delle azioni di rigenerazione urbana preconizzate dall’agenda del Documento di Piano, e sviluppata anche in conseguenza dei disposti della nuova lr 31/2014, è riassunta nella seguente tabella:

AZIONI MISURE DESCRIZIONE DEL DDP SPECIFICHE RIQUALIFICAZIONE Definizione del concetto di upgrading con attribuzione di ruolo rilevante alla commissione DELLE TIPOLOGIE per il paesaggio CONDOMINIALI Non necessità di diritti edificatori per ampliamenti in alcuni ambiti di regolazione Incremento dell’indice di carico urbanistico ammissibile in alcuni ambiti di regolazione

Adozione di pratiche di buon vicinato nei condomini di maggiore dimensione (R5) RIQUALIFICAZIONE Soglia dimensionale oltre cui necessita l’upgrading ed il PdC convenzionato DI AMBITI URBANI Calmierazione delle dotazioni territoriali OBSOLETI CI PRIVATI CI Limitazione degli oneri di urbanizzazione agli interventi realmente connessi riduzione del costo di costruzione Esplicitazione della permanenza delle distanze pregresse negli interventi di demolizione e ristrutturazione senza aumento volumetrico Diritti edificatori premiali per concorsi di progettazione o housing sociale o cohousing COWORKING Non computabilità della SLP degli spazi comuni Riconoscimento parziale degli spazi comuni quali dotazioni territoriali

PGRADING DEGLI EDIFI DEGLI PGRADING INCENTIVI ALLA Definizione di upgrading con ruolo rilevante alla commissione per il paesaggio

U QUALITÀ DELLA Incremento dei diritti edificatori per i concorsi di progettazione PROGETTAZIONE Riduzione del costo di costruzione per i concorsi di progettazione Procedibilità proposte di variante qualora avvallate dalla Commissione per il Paesaggio MSV LOCALI Ammissibilità di msv fino a 500 mq qualora connesse ad interventi di housing sociale HOUSING SOCIALE Riduzione delle dotazioni territoriali

G Riduzione del costo di costruzione Correlabilità necessaria per le msv nel tessuto urbano da consolidare

Diritti edificatori premiali per la locazione a canone sociale e per la riqualificazione di ambiti urbani obsoleti COHOUSING Riduzione delle dotazioni territoriali SOCIALE Riduzione del costo di costruzione Riconoscimento parziale degli spazi comuni quali dotazioni territoriali Diritti edificatori premiali per la locazione a canone sociale e per la riqualificazione di

PROMOZIONE DI HOUSIN DI PROMOZIONE ambiti urbani obsoleti

COHOUSING Limitazioni delle dotazioni di parcheggio negli interventi di coghousing al fine dell’incenti- vazione all’adozione di sistemi di trasporto condiviso PREDISPOSIZIONE In correlazione agli interventi di riqualificazione di ambiti urbani obsoleti, delle tipologie

MOBI- LITÀ IN- NOVA- TIVA PER RETI E DI ENERGIA SMART GRID R5 e degli ampliamenti del sistema produttivo nelle zone APEA PROMOZIONE DI Impegno alla condivisione di servizi comuni in zone APEA

APEA Individuazione dei servizi comuni come dotazioni territoriali

ISI ISI PER

SERVIZI SERVIZI CONDI- V IL C STEMA SI- OWORKING DELLE IM- PRESE Riconoscimento del coworking come servizio comune e come dotazione territoriale SMART CITY Sviluppata nel Piano dei Servizi

VARIANTE 1 -2016 DEL P.G.T. - RELAZIONE DI VARIANTE 11 Comune di Curno

3.2 La Rete Ecologica Comunale

La Rete Ecologica Comunale, sviluppata nel Piano delle Regole, implementa quella regionale con le indi- cazioni specifiche della presente variante, in coerenza con le indicazioni di salvaguardia contenute nel PTCP ed in coordinamento con la rete ecologica delineata nel PGT del Comune di Treviolo. Il PGT di Curno definisce infatti degli ambiti della pianura irrigua con valenza ambientale, posti nell’immediato intorno del polo commerciale di via Fermi: AP1-COMPENSAZIONE AMBIENTALE DELL’ASSE INTERURBANO lungo la SS671, AP2-

AREA AGRICOLA SPECIALIZZATA 1 a ovest di via Carlinga , AP3-AREA AGRICOLA SPECIALIZZATA 2 a nord di via

Fermi. L’Ambito di Trasformazione TS1-PARCO COMMERCIALE pone tra gli obiettivi quello di aumentare la dotazione vegetazionale estendendo a sud l’area forestale. L’Ambito di Trasformazione TD1-PARCO BOTA-

NICO pone tra gli obiettivi la valorizzazione delle attività del Corpo Forestale e dell’ERSAF e la realizzazione di un parco pubblico di connessione tra centro commerciale, area dei servizi comunali e nucleo di antica formazione.

L’individuazione dei corridoi strategici di connessione ecologica tra gli spazi aperti agricoli o di fruizione pubblica posti nei comuni di Curno, Treviolo e Bergamo, rappresentati in arancione negli schemi sopra ri- portati, e già presenti nei PGT di Treviolo e Bergamo, risulta coerente con le strategie del PGT di Curno.

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4 Modifiche al Piano dei Servizi

Il Piano dei Servizi viene riorganizzato e strutturato in modo da esplicitare il possibile ruolo anche del sistema associazionistico locale ed introducendo un sistema a schedatura delle dotazioni, dei servizi, della cittadinanza attiva, che può facilitare la gestione del Piano on line, come strumento di dialogo e cittadinanza attiva.

Il documento è articolato nel seguente modo:

La prima parte si occupa della popolazione curnense. Contiene nel capitolo 1 un compendio del qua- derno socioeconomico del Documento di Piano. Nel capitolo 2 rappresenta invece una mappa della realtà associativa locale e delle caratteristiche specifiche.

La seconda parte si occupa della descrizione del sistema dei servizi. Contiene nel capitolo 3 la descrizione dei servizi di interesse pubblico, articolati in 11 categorie di riferimento, evidenziando, per ciascuna di esse, le informazioni principali capaci di qualificare le modalità e le caratteristiche di erogazione del servizio ed alcuni spunti per una possibile carta dei servizi. Il capitolo 4 descrive invece il quadro delle dotazioni territo- riali esistenti e delle loro possibili carenze e potenzialità.

La terza parte si occupa delle proposte di piano finalizzate all’evoluzione del sistema di servizi. Contiene nel capitolo 5 un richiamo agli obiettivi generali che il documento di piano individua per il tema dei servizi, una descrizione degli obiettivi assegnati per ogni categoria generale di servizi e le prestazioni attese per essi affinché anche i soggetti privati ed i suoi attori organizzati, possano positivamente interagire contribuendo a migliorare la qualità ed il quadro dei servizi. Descrive poi nel capitolo 6 le previsioni di adeguamento delle dotazioni territoriali esistenti, le previsioni di intervento sui principali sistemi di dotazioni territoriali ed il bilancio complessivo delle dotazioni territoriali.

La quarta parte si occupa della normativa del Piano.

Allegato al piano vi è poi, in conformità all’art. 72 della LR 12/2015, il Piano per le attrezzature religiose. Il nuovo piano viene inquadrato (comma 1 art. 72 della l.r. 12/2005) come atto separato facente parte del piano dei servizi e, alla sua predisposizione e approvazione, viene obbligatoriamente subordinata l’installazione di nuove attrezzature religiose.

VARIANTE 1 -2016 DEL P.G.T. - RELAZIONE DI VARIANTE 13 Comune di Curno

5 Istanze pervenute

A seguito dell’avvio della variante 1 al PGT sono pervenute 35 istanze, rappresentate nella tabella suc- cessiva. La variante 1 ha apportato correzioni conseguenti a quelle istanze che risultavano compatibili con gli obiettivi generali del Piano, come rappresentato nel documento Quali modifiche urbanistiche per un paese in cui sia bello vivere, giugno 2014 .

N° PROPONENTE ZONA PROPOSTA Archh. Donati e Via Lungo-brembo Ridefinizione dell’Ambito Ti1 mediante edificabilità dell’area ora prevista a verde pub- 1 Rota blico ADIRAM snc Svincolo Polo Brembo Crosso dromo 2 SS 514 3 BREMBO SpA Polo Brembo Piano Attuativo Ts3 ATTENZIONE: documentazione insufficiente 4 - 31 Studio ATER Lungobrembo Realizzazione parco con edificazione connessa 6 ADIRAM snc Cascina Carlinga Nuovo insediamento commerciale intensivo Gruppo di Comitati lungo Brembo Implementazione della RER per una politica di valorizzazione della continuità e fruibi- 7 - 10 per la salvaguardia lità ambientale lungo il fiume dell’ambiente Caldara Immobiliare Via Fermi Riqualificazione compendio immobiliare 8 - 11 srl 9 Tesmec Spa Via Trento Ampliamento e trasformazione di compendio immobiliare 12 Scolari Graziano srl Via Fermi ampliamento compendio immobiliare 13a Sportpiù Via Fermi ampliamento compendio immobiliare e trasferimento volume residenziale 13b Sportpiù Via Carlinga Ridefinizione del comparto B ricettivo 14 UT comunale -- Regolamentazione manufatti accessori 16 Sig. Renzo Pievani Via Fermi Modifiche normative relativamente alla proprietà Sigg.ri Maino e Ti- Via Fermi Trasformazione area in edificabile residenziale 18 roni Centro direzionale Via Fermi Nuovo edificio ATTENZIONE: documentazione insufficiente 19 Mediamarket 20 Ing. Iero Via LungoBrembo Nuove edificazioni 21 AUCHAN SpA Via Carlinga Impianto carburanti 22 GRISMONDI srl Via Fermi Possibilità di insediare msv e gsv anche alimentari 23 Sigg.ri Locatelli Via Dalmine Possibilità di interventi vari sulla proprietà 24 Sig. Angelo Locatelli Via Lungobrembo Cambio d’uso da agricolo ad edificabile 25 Sigg.ri Paganelli e Pe- Via Lungobrembo Cambio d’uso da agricolo ad edificabile senti 26 UT comunale -- Rivedere normativa per residenze in zona commerciale ATTENZIONE Chiarire 27 UT comunale -- Eliminazione refusi nel piano delle regole 28 ADIRAM snc Via Carlinga Modifica alle previsioni dell’ambito TS1 29 LODAUTO Confine Treviolo Kartodromo ed altre strutture 30 Sig. Tironi Nucleo di antica for- Correzione normativa sulle limitazione ai balconi mazione 34 Sigg.ri Via Lungobrembo Rendere edificabile il lotto adiacente per realizzare 3 unità a schiera Alborghetti e Maffeis 35 Sig.ra Da Penha Via Lungobrembo Rendere edificabile il lotto 5 IZAR Via Repubblica Nuovo edificio residenziale ATTENZIONE: documentazione insufficiente 15 Ricamificio 3V Via Fermi Ampliamento in variante ATTENZIONE: documentazione insufficiente 17 Arch. Von Wuster Via Lungobrembo ATTENZIONE: documentazione insufficiente 32 Proposta intervento edilizio ATTENZIONE: documentazione insufficiente 33 Condominio Curno Via Gandhi Escludere ogni vincolo ad uso pubblico dell’area verde di proprietà condominiale 2000

VARIANTE 1 -2016 DEL P.G.T. - RELAZIONE DI VARIANTE 14 Comune di Curno

6 Documenti della variante 1

La variante 1, oltre alla presente relazione, è costituita dai seguenti allegati:

 Documento di scoping della VAS febbraio 2014  Quali modifiche urbanistiche per un paese in cui sia bello vivere giugno 2014  Documento di Piano, PGT 2.0 ottobre 2016  Piano delle Regole, PGT 2.0 ottobre 2016  Piano dei Servizi, PGT 2.0 ottobre 2016  Piano per le attrezzature religiose, allegato al dei Servizi, PGT 2.0 ottobre 2016  Rapporto Ambientale della VAS ottobre 2016  Masterplan dell’ambito TS1 di cui alla DGC n° … del 29/9/2016 (e relativa VAS) settembre 2016  Tav. 3 - Istanze, 1:4.000 giugno 2014  Tav. 5 - Vincoli vigenti e fasce di rispetto, 1:4.000 ottobre 2016  Tav. 6.1 - Quadro strategico, gli ambiti di trasformazione, 1:4.000 ottobre 2016  Tav. 6.2 - Quadro strategico, componenti della tavola di previsioni di piano, 1:4.000 ottobre 2016  Tavv. R1.1 e R1.2 – Disciplina di governo del territorio, 1:2.000 ottobre 2016  Tav. R4 – Carta Ecologica Comunale, 1:4.000 ottobre 2016  Tav. S1 – Sistema delle dotazioni territoriali, 1:4.000 ottobre 2016

VARIANTE 1 -2016 DEL P.G.T. - RELAZIONE DI VARIANTE 15