ORARI Opusc Xp
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Comune di Casteggio In collaborazione con i Comuni di Bastida Pancarana, Bressana Bottarone, Corvino San Quirico, Montalto Pavese, Robecco Pavese, Santa Giuletta,Torricella Verzate PROGETTO REALIZZATO DA Tavolo di coordinamento: Assessore ai Servizi Sociali e Presidente del tavolo Annita Daglia - Casteggio Sindaco Angelo Arnoldi - Corvino S. Quirico Sindaco Maurizio Brandolini - Santa Giuletta Consigliere Adriana Camillo - Robecco Pavese Assessore Gianni Canotti - Torricella Verzate Sindaco Elisabetta Fagioli - Montalto Pavese Assessore ai Servizi Sociali Nicola Montagna - Bressana Bottarone Gruppo di lavoro: Laura Barbieri - Bressana Bottarone Loredana Contardi - Montalto Pavese Donatella Conti - Robecco Pavese M.Carla Milanesi - Corvino San Quirico Maurizia Milanesi - Bastida Pancarana Maria Angela Pasquali - Torricella Verzate Marina Sarolli - Santa Giuletta Segreteria Organizzativa: Raffaella Fasani - Casteggio IN COLLABORAZIONE CON Nicola Zerboni Marina Merlini Corrado Panzarea Valeria Chiodarelli Viviana Greco SI RINGRAZIA PROVINCIA DI PAVIA - Centro Risorse Donne Oltrepò Pavese per la preziosa collaborazione e l’attività di coordinamento svolta sul territorio REGIONE LOMBARDIA - U.O. Pari Opportunità e Politiche Temporali per il supporto fornito nella realizzazione del progetto Premessa Come Assessore provinciale alla Solidarietà Sociale e Parità, ho assunto, oltre alla delega alle pari opportunità, anche la titolarità delle politiche temporali. Una nuova delega, estremamente importante, che entra per la prima volta nelle linee strategiche della Provincia di Pavia e che mi vedrà impegnata a promuovere il coordinamento e l’amministrazione dei tempi e degli orari a livel- lo provinciale, al fine di sostenere le pari opportunità fra uomini e donne e favorire la qualità della vita dei cittadini e delle cittadine attraverso la conciliazione dei tempi di lavoro, di relazione, di cura parentale e del tempo per sé del- le persone che risiedono sul territorio o lo utilizzano, anche temporalmente. Il tempo è una risorsa preziosa che bisogna “governare” ed utilizzare con rispetto per esaudire una domanda di mag- giore libertà, di equità sociale, di migliore qualità della vita. Non solo nei grandi agglomerati urbani, anche nelle città di provincia i ritmi di vita e l’uso del tempo non sono più scanditi, come nel passato, da un immobilismo e prevedibilità facile da governare ed i cittadini e le cittadine del ter- ritorio devono fare sempre più i conti con un sistema complesso di per sé e, soprattutto nelle piccole realtà loca- li caratterizzate da situazioni di pendolarismo e di difficoltà di collegamenti e di strutture di servizio molto parcel- lizzate. Sono ormai alcuni anni che le politiche dei tempi urbani rappresentano un tema strettamente attuale. È oggetto di studi, di dibattiti, di sperimentazioni, e regolamentato da una legge nazionale che prevede espressamente l’adozione di Piani dei tempi e degli Orari nelle città. La Regione Lombardia ha riconosciuto l’importanza delle politiche di pari opportunità per lo sviluppo del territorio ed ha promosso, attraverso la legge regionale n. 28 del 28 ottobre 2004, interventi per favorire la promozione e l’adozione, da parte dei Comuni, in forma singola o associata, di Piani Territoriali degli Orari, come strumenti di indi- rizzo strategico che favoriscono l’armonizzazione dei tempi urbani. Il progetto “Qualità del tempo nell’Oltrepo Casteggiano” costituisce un’importante opportunità per il territorio per creare delle concrete sinergie tra il tema delle pari opportunità e lo sviluppo locale, che deve essere gestito e pro- grammato al fine di garantire un quadro di maggiore accessibilità e fruibilità dei servizi per i cittadini. Il progetto può inoltre avere delle ricadute molto più ampie sul territorio, permettendo di entrare in contatto con i reali bisogni del- la cittadinanza. Annita Daglia Assessore Solidarietà Sociale e Parità della Provincia di Pavia 3 Introduzione Negli ultimi anni il tema della qualità della vita, soprattutto nelle città, è stato oggetto di approfonditi dibattiti, alla lu- ce di considerazioni che vedono il progressivo estraneamento dei cittadini da alcuni aspetti della realtà territoriali in cui vivono e la necessità di recuperare tradizioni, aspetti socio culturali e tematiche che intersecano il sociale ed il familiare. Sempre di più il tempo diventa realtà problematica e sempre di più si avverte con forza la necessità di far si che il tempo diventi valore aggiunto alla vita dei cittadini e non solo e semplicemente “tempo perso”. Sempre di più infat- ti il tema del tempo si coniuga con l’organizzazione sociale e con l’uso che del tempo si può fare, persino recupe- rando come valore positivo il “tempo perso”, quale momento dedicato a se stessi, alle proprie necessità con un flui- re del tempo stesso senza forzature né stress. Già la Legge 142/90 recepisce l’importanza del collegamento fra l’uso del tempo e la qualità della vita, assegnando al sindaco, considerato soggetto giuridico di maggior collegamento tra i cittadini e le problematiche quotidiane, un ruolo di grande importanza di coordinatore nell’ambito della disciplina regionale sulla base degli indirizzi espressi dal Consiglio Comunale, degli orari degli esercizi commerciali, degli orari dei servizi pubblici e dell’apertura dei servizi pubblici, allo scopo di armonizzare, fino dove possibile, le diverse istanze ed esigenze. Non si può poi dimenticare quanto il fattore “tempo urbano” possa influire su tematiche di grande respiro di stam- po urbanistico ed ambientale e questo anche attraverso uno sviluppo sostenibile che sempre di più diventa obietti- vo prioritario delle diverse amministrazioni. Il percorso per arrivare alla definizione di un Piano dei tempi e degli orari della città può ora partire con il patro- cinio della Regione Lombardia che, attraverso finanziamenti, consente di affrontare l’intera tematica in modo orga- nico. È in questo contesto di riferimento che il Comune di Casteggio, in qualità di ente capofila, in collaborazione con i Comuni di Bastida Pancarana, Bressana Bottarone, Corvino San Quirico, Montalto Pavese, Robecco Pavese,Torricel- la Verzate e Santa Giuletta, ha avviato la costruzione di un quadro di interventi con l’obiettivo di definire e sperimen- tare politiche, strategie e linee d’azione per promuovere il coordinamento dei tempi e degli orari a livello comuna- le e sovracomunale. Pur non essendo previsto, a livello normativo, l’obbligo di dotarsi dello strumento del Piano degli Orari (si tratta di comuni di piccole dimensioni, ben al di sotto della soglia di 30.000 abitanti prevista dalla norma), i Comuni hanno in- dividuato il tema della gestione delle politiche temporali come elemento di interesse per lo sviluppo del proprio contesto locale. In relazione al contesto di riferimento, gli elementi di criticità che hanno portato a tale scelta non sono quelli pro- pri degli ambiti altamente urbanizzati (ad esempio congestione del traffico con conseguente inquinamento atmosfe- rico) quanto piuttosto quelli legati ad un contesto caratterizzato dall’elevata presenza di insediamenti diffusi sul ter- ritorio (con i problemi di mobilità che ne derivano) e dall’elevata domanda di servizi (dal trasporto pubblico, alle at- tività extrascolastiche, ai servizi di assistenza per l’elevata quota di popolazione anziana). Queste problematiche ri- chiedono uno sforzo congiunto con l’obiettivo di rafforzare la rete di collegamenti e di servizi in termini di migliore efficienza in un’ottica di governo sovracomunale, attraverso la modellizzazione e realizzazione dell’Ufficio Tempi. È a partire da tali considerazioni che si sviluppa il progetto “Qualità del tempo nell’Oltrepo Casteggiano”. 4 Il progetto “Qualità del tempo nell’Oltrepo Casteggiano” Pur non essendo previsto, a livello normativo, l’obbligo di dotarsi dello strumento del Piano degli Orari (si tratta di comuni di piccole dimensioni, ben al di sotto della soglia di 30.000 abitanti prevista dalla norma), i Comuni hanno in- dividuato il tema della gestione delle politiche temporali come elemento di interesse per lo sviluppo del proprio contesto locale. In relazione al contesto di riferimento, gli elementi di criticità che hanno portato a tale scelta non sono quelli pro- pri degli ambiti altamente urbanizzati (ad esempio congestione del traffico con conseguente inquinamento atmosfe- rico) quanto piuttosto quelli legati ad un contesto caratterizzato dall’elevata presenza insediamenti diffusi sul terri- torio (con i problemi di mobilità che ne derivano) e dall’elevata domanda di servizi (dal trasporto pubblico, alle at- tività extrascolastiche, ai servizi di assistenza per l’elevata quota di popolazione anziana). Queste problematiche ri- chiedono uno sforzo congiunto con l’obiettivo di rafforzare la rete di collegamenti e di servizi in termini di migliore efficienza in un’ottica di governo sovracomunale, attraverso la modellizzazione e realizzazione del Piano degli Orari. Nello specifico gli obiettivi che il Piano intende perseguire sono identificabili nei seguenti punti: 1. una maggiore conoscenza del contesto locale attraverso l’individuazione e la selezione dei servizi in base al loro impatto sociale sul territorio e realizzazione di una ricerca finalizzata all’emersione della conoscenza e delle pro- blematiche, dei bisogni e delle risorse temporali dei cittadini e delle cittadine con particolare attenzione alle fa- miglie, ai giovani, agli anziani (over 65) e dei tempi sociali della collettività; 2. la promozione di nuove condizioni