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CONVENZIONE ATTUATIVA FRA I COMUNI DI , LONDA, , , , , E LA COMUNITA’ MONTANA MONTAGNA FIORENTINA PER L’ESERCIZIO IN FORMA ASSOCIATA DELLA FUNZIONE DI PROTEZIONE CIVILE TRAMITE L'ISTITUZIONE DI UN UFFICIO . L'anno 2008 (duemilaotto), il giorno quattordici (14) del mese di aprile, nella Sede della Comunità Montana Montagna Fiorentina Via XXV Aprile, n. 10 – RUFINA; TRA · IL COMUNE DI DICOMANO, Rappresentato dal Geom. ………., nato a ………… il ……………… (C.F. Ente 80013190485), il quale interviene ed agisce nel presente atto non in proprio ma nella sua qualità di legale rappresentante del Comune di Dicomano , autorizzato in forza della deliberazione del Consiglio Comunale n. 87 del 20.11.2007, esecutiva ai sensi di legge; · IL COMUNE DI LONDA , Rappresentato dall’Arch. …………., nato a ………. il ………….. (C.F. Ente 01298630482), il quale interviene ed agisce nel presente atto non in proprio ma nella sua qualità di legale rappresentante del Comune di Londa , autorizzato in forza della deliberazione del Consiglio Comunale n.99 del 19.12.2007 , esecutiva ai sensi di legge; · IL COMUNE DI PELAGO, Rappresentato dall’Arch. …………., nato a ………… il …………. (C.F. Ente 01369050487), il quale interviene ed agisce nel presente atto non in proprio ma nella sua qualità di legale rappresentante del Comune di Pelago, autorizzato in forza della deliberazione del Consiglio Comunale n.75 del 18.12.2007 , esecutiva ai sensi di legge; · IL COMUNE DI PONTASSIEVE Rappresentato dall’Ing……………, nato a ……… il ……………. (C.F. Ente 01315320489), il quale interviene ed agisce nel presente atto non in proprio ma nella sua qualità di legale rappresentante del Comune di Pontassieve, autorizzato in forza della deliberazione del Consiglio Comunale n.17 del 26.02.2008 , esecutiva ai sensi di legge; · IL COMUNE DI REGGELLO, Rappresentato dall’Ing. …………….., nato a ………………. il ……………. (C.F. Ente 01421240480), il quale interviene ed agisce nel presente atto non in proprio ma nella sua qualità di legale rappresentante del Comune di Reggello, autorizzato in forza della deliberazione del Consiglio Comunale n.138 del 18.12.2007, esecutiva ai sensi di legge; · IL COMUNE DI RUFINA, Rappresentato dal Geom. ……………, nato a …………. il ……………… (C.F. Ente 800109504485), il quale interviene ed agisce nel presente atto non in proprio ma nella sua qualità di legale rappresentante del Comune di Rufina, autorizzato in forza della deliberazione del Consiglio Comunale n.105 del 27.12.2007 , esecutiva ai sensi di legge; · IL COMUNE DI SAN GODENZO, Rappresentato dal Geom. ……………., nato a …………. il ………….. (C.F. Ente 01428380487), il quale interviene ed agisce nel presente atto non in proprio ma nella sua qualità di legale rappresentante del Comune di San Godenzo, autorizzato in forza della deliberazione del Consiglio Comunale n.52 del 27.12.2007 , esecutiva ai sensi di legge; · LA COMUNITA' MONTANA MONTAGNA FIORENTUNA, Rappresentata dal dott. ……………………, nato a ……………. il ………….. (C.F. Ente 90016720485), il quale interviene ed agisce nel presente atto non in proprio ma nella sua qualità di legale rappresentante della Comunità Montana Montagna Fiorentina, autorizzato in forza della deliberazione dell’assemblea n. 3 del 31.03.2008, esecutiva ai sensi di legge;

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SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE: PREMESSO

CHE i singoli comuni della Comunità Montana Montagna Fiorentina hanno la necessità di organizzare il servizio per lo svolgimento delle funzioni in materia di protezione civile e che hanno espresso tale volontà in sede di incontri a cura degli Assessori competenti, dando mandato a questo Ente di predisporre gli atti conseguenti per il rinnovo della convenzione già sottoscritta in data 25 ottobre 2004;

RICHIAMATA la Legge 15 marzo 1997, n. 59 “Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa”;

RICHIAMATI inoltre: · la Legge 24 febbraio 1992, n. 225 “Istituzione del Servizio Nazionale della Protezione Civile” ed in particolare l’art. 15 comma 2 in base al quale la Regione, nel rispetto delle competenze ad essa affidate in materia di organizzazione dell’esercizio delle funzioni amministrative a livello locale, favorisce, nei modi e con le forme ritenuti opportuni, l’organizzazione di strutture comunali di protezione civile; · il Decreto Legislativo 31 marzo 1998 n. 112/1998 che, in attuazione della Legge 15 marzo 1997 n.59, conferisce alle Regioni ed agli Enti Locali le funzioni amministrative in materia di Protezione Civile delineando un nuovo assetto delle competenze tra Stato, Regione ed Enti Locali; · l’art. 108 del Decreto Legislativo n. 112/1998 citato che in particolare attribuisce ai Comuni l’attuazione degli interventi di previsione, prevenzione e di emergenza nell’ambito comunale di riferimento, nonché la predisposizione di piani comunali e/o intercomunali di emergenza, anche nelle forme associative di cui al Testo Unico sugli Enti Locali ed in ambito montano, tramite le Comunità Montane; · la Delibera G. R. T. n. 238 del 17/03/2003: “Approvazione direttive per la costituzione dei Centri intercomunali di protezione civile e per il loro utilizzo ai fini del funzionamento del C.O.M. (Centri operativi misti)”; · il Decreto Dirigenziale della Regione Toscana n. 1588 del 26/03/2003:”Delibera G.R. n. 78/2003. Approvazione delle disposizioni per la concessione di contributi.”; · la Legge Regionale n. 67 del 29 dicembre 2003 “Ordinamento del Sistema Regionale della Protezione Civile e disciplina della relativa attività”; · l’art. 10 della sopra citata L. R. n. 67 del 29 dicembre 2003 “Comunità Montane, Circondari ed altre forme associative”; · Il Decreto Presidente G.R. nr.34/R recante le disposizioni per la attuazione della legge 29 dicembre 2003 n.67. Interventi finanziari della Regione per attività di soccorso. · Il Decreto Presidente G.R. nr.69/R recante il Regolamento di attuazione dell’art.15, comma 3, della L.R. 29 dicembre 2003 n.67 concernente la organizzazione delle attività del sistema regionale della protezione civile in emergenza; · Il Decreto Dirigenziale della Regione Toscana nr. 2977 del 30 maggio 2005 inerente le modalità tecniche per la elaborazione del Piano Intercomunale di Protezione Civile;

CHE, ai sensi dell'art.4 comma 1 della legge regionale n. 40 del 16/08/01, i Comuni facenti parte della Comunità Montana Montagna Fiorentina hanno individuato quale livello ottimale per la gestione dei servizi in forma associata il territorio della Comunità Montana Montagna Fiorentina;

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CHE il livello ottimale della “Montagna Fiorentina” è stato così individuato nel Programma di Riordino Territoriale, approvato con deliberazione del Consiglio Regionale n. 225 del 17/12/2003

CHE gli stessi comuni intendono dare attuazione al processo di implementazione e sviluppo delle gestioni associate di funzioni e servizi tra enti locali nell’ambito ritenuto ottimale della Comunità Montana, in attuazione del D.Lgs. n. 267/2000 e della L.R.T 16/08/2001 n. 40.

CHE la Comunità Montana è il soggetto deputato all’esercizio associato di funzioni proprie dei comuni, ai sensi dell’art.28 del D.Lgs. 267/2000;

CHE a far data dal 25/10/2004, attraverso la stipula di apposita convenzione, è stata attivata la gestione associata delle funzioni di competenza dei comuni e della Comunità Montana relative alla Protezione Civile, attraverso la forma dell’ufficio comune, con la Comunità Montana Montagna Fiorentina quale soggetto responsabile e presso il quale è stato attivato detto ufficio;

CHE la sopraccitata convenzione è in scadenza al 31/12/2007, a seguito di durata triennale;

CHE i comuni ritengono opportuno proseguire l’esperienza in atto;

CHE la forma associativa prescelta è la convenzione, ai sensi dell’art.30 del D.Lgs. 267/2000, convenzione che deve stabilire i fini, la durata, le forme di consultazione degli enti contraenti, la partecipazione e la informazione degli utenti, i rapporti finanziari ed organizzativi ed i reciproci obblighi e garanzie;

CHE lo schema della presente convenzione è stato approvato con le seguenti deliberazioni consiliari: Comunità Montana Montagna Fiorentina, deliberazione n. 3 del 31.03.2008

Comune di Dicomano, deliberazione n. 87 del 20.11.2007 Comune di Londa, deliberazione n. 99 del 19.12.2007 Comune di Pelago, deliberazione n. 75 del 18.12.2007 Comune di Pontassieve, deliberazione n.17 del 26.02.2008 Comune di Reggello, deliberazione n. 138 del 18.12.2007 Comune di Rufina, deliberazione n. 105 del 27.12.2007 Comune di San Godenzo, deliberazione n. 52 del 27.12.2007

CHE quanto premesso costituisce parte integrante e sostanziale della presente convenzione e costituisce il presupposto su cui si fonda il consenso delle parti

ART. 1 OGGETTO DELLA CONVENZIONE

1. Con la presente convenzione, stipulata ai sensi dell’art. 30 del D.Lgs 267/2000, i Comuni di Dicomano, Londa, Pelago, Pontassieve, Reggello, Rufina, San Godenzo confermano l’istituzione di un ufficio comune per l'esercizio associato delle funzioni di protezione civile sul territorio di competenza. 2. I comuni di cui al comma 1 individuano la Comunità Montana Montagna Fiorentina, che accetta, quale ente presso il quale l’ufficio comune è costituito e della cui organizzazione e gestione è responsabile, ovvero quale ente responsabile della presente gestione associata.

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3. La gestione associata in materia di Protezione Civile che si viene a rinnovare concerne l’aggiornamento e la verifica del Piano Intercomunale di Protezione Civile licenziato con atto nr.17 del 09.07.2007 , l’organizzazione di periodiche esercitazioni, l’informazione alla popolazione e la costituzione e tenuta di una corrispondente struttura tecnica per la sua gestione. Peraltro, ai sensi dell’articolo 16 del decreto del Presidente della Repubblica n. 66 del 1981 e dell’articolo 15 della legge n. 225 del 1992, il Sindaco è autorità di Protezione Civile, che, al verificarsi di situazioni di emergenza, è titolare di prerogative inderogabili nella direzione e nel coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alle popolazioni colpite. 4. La gestione associata ha come obiettivo anche la costituzione di un Centro Intercomunale di Protezione Civile, ossia di una struttura unitaria permanente e ordinaria, dotata di personale, di locali e di adeguata strumentazione da attivare al fine di supportare le attività comunali di protezione civile, sia in ordinario che per la gestione ed il superamento di situazioni d’emergenza.

ART. 2 FINALITÀ

1. I comuni di cui all’art.1 e la Comunità Montana Montagna Fiorentina intendono perseguire un miglioramento della qualità nello svolgimento della funzione, soprattutto in considerazione delle elevato livello di professionalità e specializzazione necessarie.

2. La gestione associata costituirà una risposta alle problematiche comunali legate all’esiguità dell’organico ed alla sempre minore possibilità di specializzazione del personale, che, in molti casi, si trova a dover gestire competenze di natura diversa.

ART. 3 FUNZIONI, ATTIVITA’ E SERVIZI SVOLTI DALL’UFFICIO COMUNE

1. L’ufficio comune costituisce la struttura responsabile delle procedure di competenza comunale in materia di protezione civile, ed in particolare esso dovrà svolgere:

a. Dar corso alla costituzione di un centro intercomunale di Protezione Civile. b. Raccogliere dati ed aggiornare il Piano Intercomunale di Protezione Civile sull’intero territorio. Redazione delle procedure operative con il supporto degli uffici tecnici dei comuni. Verifica del Piano Intercomunale tramite l’organizzazione di periodiche esercitazioni. c. Promuovere e realizzare iniziative volte a favorire la conoscenza e far crescere la cultura di Protezione Civile nel territorio anche attraverso l’organizzazione di appositi corsi professionali. d. Relazione esterne con tutti gli Enti (Comuni, Provincia Regione, Prefettura, Associazioni del volontariato ecc.) aventi specifiche funzioni e responsabilità nel campo della Protezione Civile. e. Richiedere finanziamenti connessi all'esercizio associato della funzione di protezione civile. f. Svolgere azioni di supporto alle attività di emergenza nel territorio dei Comuni per la parte individuata nei piani operativi e attività di impulso e informazione in relazione agli adempimenti di competenza delle amministrazioni comunali in materia di Protezione Civile.

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g. Gestione di uomini e mezzi, della Comunità Montana e dei comuni associati, individuati nel Piano Intercomunale e secondo le modalità ed i limiti previsti nel Piano medesimo. h. Organizzare e gestire il servizio di Centro Situazioni (Ce.Si.) unificato per tutto il territorio dei sette comuni. i. Gestire in modo unificato la post-emergenza supportando le attività di censimento danni. j. Gestire in forma coordinata i fondi messi a disposizione da altri enti e destinati al servizio di Protezione Civile. k. Svolgere le attività di prevenzione di cui all’art.4 della legge regionale n. 67 del 29/12/2003; l. Curare la formazione ed esercitazione del personale addetto alla protezione civile. m. Studiare le modalità di implementazione e potenziamento delle strumentazioni utili allo svolgimento delle attività di Protezione Civile con particolare riferimento alle comunicazioni in emergenza, valutandone la possibile realizzazione. n. Curare il coordinamento delle attività di protezione civile delle Associazioni di Volontariato presenti sul territorio studiando la possibilità di costituire un sistema integrato del volontariato a supporto dell’Ufficio Comune per le attività previste dalla presente convenzione, anche attraverso la valorizzazione di strumenti aggregativi già presenti sul territorio (consulta permanente del volontariato). o. Studiare le modalità di una fattiva collaborazione e integrazione con il servizio Anti Incendio Boschivo (A.I.B.), per il coordinamento nella gestione di situazioni di emergenza, in particolare modo legata all’avvenuta costituzione di una struttura di coordinamento comune (Sala Operativa - Centro Intercomunale), valutandone la possibile realizzazione.

Art. 4 ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELL’UFFICIO COMUNE

1. Tutte le attività, procedure, gli atti ed i provvedimenti necessari per garantire il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla presente convenzione meglio specificati anche nei successivi articoli, sono adottati dalla Comunità Montana Montagna Fiorentina quale Ente capofila secondo la sua disciplina interna. Presso l’Ente capofila possono essere comandati, dagli altri Enti aderenti, unità di personale, anche a tempo parziale, per tutta la durata della gestione o per parte di essa. Inoltre, presso ogni ente devono essere individuati uno o più referenti per lo sviluppo delle attività previste dalla presente convenzione.

2. L’Ente capofila è autorizzato al conferimento di specifici incarichi e/o assunzioni secondo il proprio ordinamento interno, al fine di far fronte a quanto previsto dalla presente convenzione. La spesa necessaria sarà ripartita fra i Comuni aderenti alla convenzione proporzionalmente al numero degli abitanti.

ART. 5 DECORRENZA,DURATA E RECESSO

1. La presente convenzione ha durata quinquennale a decorrere dalla sua stipula ed è rinnovabile mediante atto espresso di ciascun ente associato. 2. La presente convenzione, a far data dalla sua sottoscrizione, sostituisce a tutti gli effetti la convenzione precedente, stipulata in data 25 ottobre 2004.

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3. Ciascun ente associato può recedere dalla presente convenzione solamente a decorrere dal secondo anno successivo alla stipula e comunque con un preavviso di almeno tre mesi dalla fine dell’esercizio finanziario. Gli effetti del recesso decorrono dall’inizio dell’esercizio finanziario successivo alla comunicazione datane.

ART. 6 ORGANISMI ASSOCIATIVI

1. Ai fini del funzionamento della presente gestione associata sono individuati i seguenti organismi, quali forme di consultazione tra gli enti contraenti: - Conferenza dei Sindaci (degli enti aderenti); - Comitato Tecnico (referenti degli enti aderenti).

ART. 7 CONFERENZA DEI SINDACI

1. La Conferenza dei Sindaci è composta da tutti i Sindaci dei Comuni aderenti alla presente convenzione e dal Presidente della Comunità Montana. Essi possono farsi sostituire, in caso di assenza o impedimento, da un assessore, delegato per iscritto. 2. La Conferenza dei Sindaci è convocata dal Presidente della Comunità Montana e si riunisce almeno due volte l’anno. 3. Secondo quanto disposto dell’art.107 del D.Lgs. 267/2000, spettano alla Conferenza dei Sindaci, quale organo di governo, i poteri di indirizzo e di controllo politico-amministrativo nell’ambito dell’attività dell’ufficio comune. 4. Dal momento che i Sindaci sono i soggetti che sovrintendono al funzionamento dei servizi e degli uffici ed all’esecuzione degli atti, ai sensi dell’art.50 c.2 del D.Lgs. 267/2000, la Conferenza dei Sindaci esercita funzioni di programmazione dell’attività dell’ufficio comune, ovvero: a) verifica la rispondenza dell’attività dell’ufficio con i propri indirizzi e programmi; b) verifica il corretto e proficuo funzionamento della gestione associata; c) fornisce interpretazioni dei contenuti non essenziali della presente convenzione; d) esprime il proprio parere in merito alle proposte di organizzazione del servizio effettuate dalla Comunità Montana; e) approva il piano economico-finanziario di esercizio della gestione associata, predisposto dal responsabile dell’ufficio comune; f) decide sulle variazioni da apportare, in corso d’anno, al piano economico-finanziario, soprattutto in considerazione dell’eventuale attivazione di specifiche attività o programmi operativi per i quali si renda necessario l’attivazione di apposite collaborazioni professionali esterne o comunque spese non preventivate; g) approva il consuntivo economico-finanziario di esercizio della gestione associata, predisposto dal responsabile dell’ufficio comune ed esaminato dal Comitato Tecnico; h) esamina, in riferimento al servizio in oggetto, ogni questione ritenuta di interesse comune, allo scopo di adottare linee di orientamento omogenee con le attività politiche dei singoli enti.

ART. 8 COMITATO TECNICO

1. Il Comitato Tecnico è composto da un referente tecnico per ciascuno degli enti firmatari della presente convenzione.

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2. Il Comitato è convocato e presieduto dal responsabile dell’ufficio comune. 3. Esso costituisce l’organo di consultazione tecnica nell’ambito dell’esercizio delle funzioni oggetto della presente gestione associata, ovvero lo strumento di raccordo tra l’ufficio comune e le strutture tecniche comunali. 4. Il comitato, inoltre esamina il consuntivo economico-finanziario di esercizio predisposto dal responsabile dell’ufficio comune fornendo un parere in merito.

ART. 9 ADEMPIMENTI DI COMPETENZA DEI COMUNI

1. Nell’ambito della presente gestione associata, rimangono di competenza dei Comuni:

§ Tutte le funzioni amministrative concernenti l’attività di protezione civile di competenza dei comuni ai sensi delle disposizioni della L.R. 67/2003 e non espressamente conferite all’ufficio comune così come dettagliate nella presente convenzione . § Approvazione del piano intercomunale di protezione civile, così come predisposto dall’ufficio comune. § Assistenza all'ufficio associato nei modi e nelle forme concordate in sede di elaborazione dei piani operativi. § Finanziamento delle spese di propria competenza.

ART. 10 RISORSE E RAPPORTI FINANZIARI

1. Il finanziamento delle spese relative all’esercizio delle funzioni derivante dalla presente convenzione è assicurato dagli enti firmatari. A tale proposito il responsabile dell’ufficio associato dovrà presentare entro il 31/12 di ogni anno all’attenzione della conferenza dei sindaci, un piano dettagliato di attività del servizio contenente le indicazioni di carattere operativo e finanziario e comprensivo della proposta di utilizzo delle risorse messe a disposizione dalla Regione Toscana e dalla Provincia di Firenze. 2. Qualora la conferenza dei sindaci esprima il proprio parere favorevole sulla proposta la stessa sarà considerata quale piano operativo di gestione del servizio associato ed impegnerà gli enti aderenti all’inserimento delle eventuali opere finanziare di compartecipazione alla spesa nei rispettivi bilanci di previsione. 3. Per quanto attiene i costi relativi al personale eventualmente assegnato all’ufficio, comandato o distaccato dai comuni, questi faranno carico ai comuni di appartenenza. 4. Il responsabile dell’ufficio comune impegnerà le risorse necessarie su capitoli appositamente istituiti nel bilancio della Comunità Montana. I comuni trasferiranno le risorse di propria competenza alla Comunità Montana. 5. Eventuali costi di investimento (acquisto di software, hardware, ecc., strutture, arredi ed altro del costituendo Centro intercomunale di protezione civile) dovranno essere posti all'attenzione della Conferenza dei Sindaci, la quale deciderà circa la suddivisione tra gli enti aderenti. 6. In corrispondenza con l’elaborazione dei bilanci preventivi dei comuni e comunque entro e non oltre il 31 dicembre di ciascun anno, la Conferenza dei Sindaci approva il piano economico-finanziario del servizio associato per l’esercizio successivo, predisposto dal responsabile dell’ufficio comune, piano dove viene indicato la proposta di utilizzo delle eventuali risorse messe a disposizione dalla Regione Toscana e dalla provincia di Firenze. 7. Il piano, una volta approvato, viene trasmesso agli enti associati per gli adempimenti di competenza e costituisce il documento in base al quale ciascun ente aderente iscrive le

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risorse di rispettiva competenza nel proprio bilancio annuale, nonché limite di spesa per l’ufficio comune. 8. Eventuali variazioni del piano economico finanziario devono essere sottoposte all’approvazione della Conferenza dei Sindaci, con le stesse modalità della sua approvazione. 9. Eventuali contributi concessi alla Comunità Montana in base alla legge regionale 40/2001 a titolo di incentivazione della presente gestione associata verranno destinati alla copertura dei costi afferenti alla gestione associata, comportando conseguentemente una riduzione degli oneri a carico degli enti aderenti. Nel caso in cui le risorse di cui alla legge regionale 40/2001 risultino superiori ai fabbisogni finanziari della gestione associata, spetta alla Conferenza dei Sindaci stabilire la destinazione di tali risorse nell’ambito delle gestioni associate incentivate. 10. La Comunità Montana, quale soggetto responsabile della presente gestione associata e beneficiario di eventuali contributi concessi ai sensi della L.R. 40/2001, sarà responsabile dell’eventuale revoca del contributo concesso. 11. Per eventuali ulteriori contributi ricevuti dalla Comunità Montana e/o dai Comuni per la presente gestione associata da parte di soggetti terzi si applica quanto stabilito al precedente comma 9. 12. I Comuni liquideranno alla Comunità Montana la quota annuale di loro competenza in rate annuali posticipate entro il mese di febbraio dell’anno successivo a quello di riferimento.

ART. 11 RENDICONTO DELLA GESTIONE

1. Il responsabile della gestione associata predispone il rendiconto annuale del servizio associato, costituito da un documento economico-finanziario riepilogativo delle entrate e delle spese afferenti alla gestione nonché di una relazione illustrativa dell’attività svolta e dei risultati raggiunti. 2. Il rendiconto viene sottoposto al parere del Comitato Tecnico e all’approvazione della Conferenza dei Sindaci, entro il 31 maggio dell’anno successivo all’esercizio di riferimento e trasmesso agli enti aderenti per la necessaria presa d’atto.

ART. 12 BENI E STRUTTURE

1. Eventuali acquisti di beni e/o strutture in conto capitale che si rendano necessari ai fini del funzionamento dell’ufficio responsabile della gestione associata verranno effettuati dalla Comunità Montana, previo espletamento della procedura di cui all’art.10, comma 5. 2. In seguito alla scadenza della gestione associata ovvero a seguito di recesso spetta alla Conferenza dei Sindaci stabilire la suddivisione di tali beni tra gli enti aderenti.

ART. 13 INDICATORI DI MONITORAGGIO E VIGILANZA

Le parti contraenti individuano quali indicatori di monitoraggio: - il numero complessivo dei soggetti utenti del servizio; - la rilevazione di dati di efficienza ed efficacia della struttura comprensoriale (costo complessivo del servizio, costo per utente). Ulteriori elementi di monitoraggio potranno essere indicati dall’assemblea della Comunità Montana.

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La vigilanza l’attuazione ed il controllo sul rispetto della presente convenzione verrà effettuata dall’assemblea della Comunità Montana.

Art. 14 DISPOSIZIONI FINALI

La presente convenzione è esente da imposta di bollo ai sensi del D.P.R. 642/1972, Allegato B art.16 e non è altresì soggetta a registrazione, ai sensi del DP.R. 131/1986 (comma 1 della Tabella “atti per i quali non vi è l’obbligo di registrazione” allegata al D.P.R. citato).

Atto composto da n. 14 articoli, letto, approvato e sottoscritto dalle parti.

Comunità Montana Montagna Fiorentina ______

Comune di Dicomano ______

Comune di Londa ______

Comune di Pelago ______

Comune di Pontassieve ______

Comune di Reggello ______

Comune di Rufina ______

Comune di San Godenzo ______

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