A Flambro probabilmente, al piano terra avevano Come si è sopra accennato, il la funzione di cantina, mentre al primo palazzo di Flambro è il maggiore piano si conservavano le granaglie. lascito della presenza savorgnana nel Sulla facciata del magazzino medio Friuli. Vale quindi la pena di settentrionale (1g. 12), al di sopra di un so8ermarsi brevemente sulle principali portone, è collocato lo scudo della caratteristiche del complesso. La parte famiglia, probabilmente di epoca più antica del palazzo, posta a barocca (1g. 13). meridione, fu costruita dopo la A partire dal Settecento, fu concessione a Gerolamo Savorgnan del edi1cata la parte orientale del palazzo, feudo di Belgrado (1515), al quale avente spiccate caratteristiche Flambro apparteneva. In questa residenziali. porzione dell'edi1cio è evidente la Durante il secolo successivo, funzione economico-padronale: un l'intero complesso subì diversi corpo centrale (1g. 11), dotato di un rimaneggiamenti. ampio porticato (secondo la tradizione Risale invece al 1738 la si tratta di una porta daziale), è costruzione dell'elegante cappella a;ancato da due ampi magazzini che, intitolata a Santa Maria della Salute,

Fig. 11 - Palazzo Savorgnan, la parte antica. Fig. 12 - Particolare dei magazzini settentrionali. Fig. 13 - Lo stemma collocato sulla facciata dei magazzini settentrionali. che presenta una particolare pianta Belgrado, di , dei Forni ecc. A ottagonale. Flambro venivano raccolti i beni Alla 1ne del Settecento, la prodotti nei vari poderi e da qui presenza dei signori Savorgnan in partivano le vettovaglie destinate a Friuli si fece sempre più sporadica: in rifornire la residenza veneziana della questo contesto, Flambro divenne il famiglia Savorgnan. centro amministrativo e padronale più importante dei loro possedimenti nella Patria. Qui infatti risiedeva un agente che era in contatto quotidiano con il conte Mario Savorgnan, stabilitosi in maniera stabile a Venezia, e a questo agente facevano capo gli altri amministratori delle proprietà di

31 5) Dagli antichi documenti: spunti per una storia del rapporto tra i Savorgnan e il territorio

Diversi registri censuari, faceva redigere, spesso per allegarli alle 'catastici giurisdizionali' e 'noti1che richieste di reinvestitura del feudo o dei beni' redatti dai discendenti di agli incartamenti processuali prodotti Girolamo Savorgnan “cavalier” tra il in occasione di liti successorie. Tali XVII secolo e il 1806 riportano la documenti possono quindi rivelarsi capacità di rendita del contado di preziosi anche per la ricostruzione del Belgrado. Questi documenti di passaggio ereditario dei beni e dello carattere economico-patrimoniale, smembramento del patrimonio tra nell'elencare gli a;ttuari e i censi varie linee e rami della famiglia. corrisposti, tramandano una serie di Di seguito si propongono la dati riguardanti, tra le altre cose, la noti1ca inoltrata nel luglio del 1637 toponomastica e l'onomastica delle dal “Nobil homo Giulio Cesare” agente famiglie del contado nonché la varietà anche in nome dei “fratelli Savorgnan delle prodotti coltivati (soprattutto del Monte della linea del conte frumento e grani minori, come avena, Girolamo cavalier” e la noti1ca fatta miglio, sorgo) e degli animali allevati redigere nel 1671 da Girolamo (per lo più bestiame “minuto”). Essi, Savorgnan del Monte. inoltre, attestano che i rapporti Nella prima vengono elencati i esistenti tra signori e contadini si beni, le rendite, le giurisdizioni con i basavano quasi esclusivamente su diritti annessi, le pertinenze, i titoli, le vincoli d'a;tto. “preheminentie, honori, utilità, ragioni, Molti registri e noti1che sono attioni, comodi, prerogative, con mero parziali, in quanto riportanti solo le et misto imperio” che spettavano al entrate dei beni e censi feudali relativi fratello defunto di Giulio Cesare, ai carati spettanti al signore che li Girolamo, “per la quinta parte fra noi

32 fratelli dell'heredità del quondam Il castel, borghi, giurisditioni di Castel Novo, signor conte Hettore nostro padre et acque della Cosa et caccie: per la quinta parte per l'heredità del La villa di Castel Novo La villa di Traves quondam signor conte Gerolamo La villa di Usà quondam conte Ascanio”. Tali rendite, La villa di Lestans derivanti dai feudi di Belgrado, La rason delle acque che sonno li molini Castelnovo, Osoppo, Ariis, sopra la Cosa, li boschi, selve et paludi che Savorgnano del Torre e Palazzolo, sonno in detto contado di Castel Novo. vengono denunciate allo scopo di riottenere l'investitura dei feudi stessi. Il castel di Osoppo con la giurisdition, monte L'atto inizia elencando “li castelli, et tutto il suo circuito, acque et boschi delle ville sotto scritte: luochi et ville, giurisdizioni” interessati La villa d'Osoppo (ASVe, PSF, AS, b. 549, doc. n. 174/2): Il bosco dentro et di fuora Avasinis “Il contado et castel di Belgrado con la Li boschi et paludi di detto loco giurisditione, borghi, acque, caccie, molini et villaggi come segue: Braulins San Paolo Peonis San Pietro Comin et Mussons Il boscho del Iof Rivis di Tagliamento Vit Bertiul Turlan Flambro Ramandolo San Vidotto Monte Aperta Zompitta Talmassons Sclaunicco In Cargna Santa Maria di Sclaunicco Forno di sotto et Forno di sopra con le Bicinins giurisditioni, muda et ascque et decime. Torsa Le feste di Pieve et di San Zuane di In Cargna Strad'Alta et di Madrisio Tamau et sua giurisditione. Villa Chiacil Nespoledo In Cargna Yeor quella parte sotto il contado sudetto Il monte di Zuglia et sua giurisditione, La possessione delli Sabioni et Roveredo boschi, pascoli, acque et caccie. sotto esso contado.

33 In Cargna natura: cereali (frumento, avena e sorgo Il bosco di Lavardet et pascoli. rosso), animali da cortile (tacchini, galline, polli), uova e in alcuni casi vino. Il marchesado, castel, borghi, giurisdition et Meno spesso sono previste acque d'Ariis: La villa d'Ariis contribuzioni in denaro e raramente La Rivalta di sopra con li boschi et pradi “pioveghi”, ovvero prestazioni gratuite di manovalanza per il mantenimento Yeor la parte sotto detto castello di opere d'uso pubblico, come ponti, strade o l'espurgo dei canali. Lonca Canus Zuan Pietro Tacil paga per perpetua locatione appar nelli atti del spetabile Gio La villa de Palazzolo et sua giuriditione: Maria Toso di Rivignano di 12 ottobre 1636: Il castello et torre disfatta di Savorgnano et sua giurisditione formento stara 10 : – La villa di Cussignà et sua giurisditione Avena stara 2 : – La villa di Teranzan Sorgo rosso stara 2 : – La villa di Basaldella Galli d'India n. 2 La villa di Chiavriis et sua giurisditione con Caponi n. 2 l'hosteria et beccaria. Galine n. 2 Pollastri n. 2 In Udene: Ovi n. 20 Le case, stalle et horti con le sue habentie et pertinentie Pioveghi a beneplacito di sua signoria illustrissima. La pretensione della villa d'Anduins, Bavaroi, Ranzan, Vigo novo et Biban pertinentie di Battista Battistuta paga per perpetua Sacil locatione appar nelli atti del spetabile Gio La pretensione del castello di Teà et sua Maria Toso nodaro di Rivignano di 12 giurisditione ottobrio 1636: Li beni di Trevisana contadi lire 12 soldi 4 Li beni i Villa Chiacil La portione delle case di Flambro et Pioveghi a beneplacito di sua signoria Rivignano con le sue habentie et pertinentie”. illustrissima.

In seguito vengono riportate le entrate, Ariis giurisdizione per giurisdizione, Francesco Battistuta paga per perpetua costituite per lo più da prodotti in locatione appar nelli atti del spetabil Gio

34 Maria Toso di 12 ottobre 1636: parte sotto et parte sopra la Levada di Formento stara 1: 3 : – Rivignano, hora in pustota. Avena stara 1 : – : – Sorgo rosso stara 1 : – : – Belgrado Caponi n. 2 : – : – Il commun di detto loco pagano per a;tto Pioveghi a beneplacito sua signoria perpetuo: illustrissima. contadi lire 4 : – : –

Giacomo Zigant paga per perpetua locatione Heredi quondam Mathia Peressone pagano appar nelli atti del spetabile Gio Maria Toso per a;tto perpetuo: di 13 ottobrio 1636: caponi n. 2 : – Formento stara 8 : 3 : – Avena stara 7 : – : – Il signor Horatio Forza paga per a;tto Sorgo rosso stara 7 : – : – perpetuo: Galli d'india n. 2 : – : – galli d'India n. 4 Caponi n. 2 : – : – Galline n. 2 : – : – Heredi di Bastian Frisingherio pagano per Ovi n. 20 : – : – a;tto perpetuo: caponi n. 2 Giacomo sopradetto paga de livello appar investitura nelli atti del spetabile nodaro Heredi del quondam signor Bortolomio sudetto di 27 settembre 1636: (Prorisco) pagano per a;tto perpetuo: Contadi lire 22 soldi 11 caponi n. 1 Galli d'India n. 28 – galline n. 2 pevere lire – : 6 : – Ariis contadi lire 5 : – : – Heredi de Lunardo Minot pagano per perpetua locatione appar nelli atti del spetabil La posta di San Paolo paga per a;tto nodaro sucetto di 13 ottobrio 1636: perpetuo per ogni animale soldi 2 ½, alico galline n. 2 : – soldi doi et mezo per uno, la mittà dei quali contade lire 4: – aspetta all'illustrissimo et l'altra mità alli Pioveghi a beneplacito sua signoria illustrissimi signori suoi germani. illustrissima. Heredi quondam signori Gio et Federico La possessione del (F)alt cioè campi 39 posta Strassoldi pagano per a;tto perpetuo:

35 formento stara 1 : – : 1 Heredi di (G)rior Pozzo pagano per a;tto avena stara 2 : – : 2 perpetuo: caponi n. 2 Contadi lire 1 soldi 4 : – galline n. 3 pevere lire 9 : – : – Heredi del moro Gastaldo pagano per a;tto contadi lire 11 soldi – : – perpetuo: Contadi lire 1 soldi – : – La barca del passo del Tagliamento tanto la portion paterna quanto quella d'heredità del Il dacio de tutte le cose che paga dacio in quondam signor Gerolamo quondam signor Belgrado nel tempo della giurisditione di noi conte Ascanio, della quale aspetta a noi delle fratelli del quondam signor conte Hettore. quattro parti tre et una all'illustrissimi signori marchese et conte Giulio fratelli nostri La portione della posta delli agnelli che vano germani. al pascolo fra il 1ume Stella et il Tagliamento va diviso in caratti 24 de quali aspetta a noi Li camerari di San Nicolò di detto locco fratelli del quondam signor conte Hettore pagano per a;tto perpetuo: carrati quindeci et agl'illustrissimi signori Galine n. 1 : – : – germani quondam signor marchese Mario Contadi lire 1 soldi 3 : – carrati nove.

Heredi della quondam Maria Bologna Il commun di Lestizza paga per a;tto pagano per a;tto perpetuo: perpetuo: Formento stara – : 4 : – Galline n. 2 : – Galli d'India n. 2 Ovi n. 40 : – Contadi lire 7 : – : – Il commune di Talmassons paga per a;tto Heredi del quondam signor Cesare perpetuo: pagano per a;tto perpetuo: Galline n. 4 : – : – Galline n. 1 : – : – Ovi n. 40 : – : – Contadi lire – soldi 15 : – Contadi lire 3 : – : –

Heredi de magistro Francesco Sartor pagano Il commun di Strazzis pagano per a;tto d'a;tto perpetuo: perpetuo per ogni famiglia overo casatta che Contadi lire 1 soldi 9 : – tengon animali bovini ogn'anno pollastri para uno qualli devono esser portati dal podestà di

36 detto loco con il giuramento delle casatte che Avena stara – : 4 : – vi sonno d'anno in anno. Pollastri n. 2 : – : –

Valantin degano di Talmassons paga per Biasio Cudino et Zuane Samardenchia a;tto perpetuo: pagano per la possessione del Sclus in loco di Caponi n. 1 : – : – Pasqua Governa et per il brolo che renuntiò Il fondi del Molinetto con le terre a quello Gio Andrea Aloviseo et per la braida anesse paga: Toronda: Formento stara 1 : 4 : – Formento stara 12 : – : – Avena stara 4 : – : – Valentin Scaino paga in locco di Pietro del Vino la mittà Lepre per la possessione del Bosco dove pure adesso è ridotto in Bosco con le terre di Piero Vidus habita in Gradiscutta paga per la Tocina et cortivo con le fabriche et anco paga casa ch'habita in detto loco: in loco di Gio Maria Cescone per la Galli d'India n. 4 : – : – possessione che fu delli signori Strasoldi Caponi n. 2 : – : – posta sopra la Levada: Contadi lire 30 : – : – Formento stara 18 : – : – Vino alla mittà Evangelista Manzoni paga per la casa che Galli d'India n. 4 : – habita sopra la piazza: Caponi n. 4 : – Caponi n. 2 : – : – Pollastri n. 4 : – Pollastri n. 4 : – : – Contadi lire 40 : – Contadi lire 16 : – : –”.

Zuane et fratelli Fiorentini di Musons Nella seconda noti1ca, risalente al pagano perpetuamente per la licentia di poter 1671, Girolamo Savorgnan del Monte, fabricar un cortivo appar registro nelli atti in occasione della lite insorta con lo zio della cancelleria di Belgrado di 12 novembre Gio Carlo, dichiara tutte le entrate 1643: ricavate dai carati del padre Giacomo Caponi n. 4 : – e degli zii Giulio Cesare ed Ettore Lorenzo. Particolarmente interessanti Biasio de Martin et Iseppo Gnesutta di San le 25 “partite” – trascritte di seguito – Paolo pagano per un prado di campi sei posto provenienti dai beni feudali di in dette pertinentie: Belgrado in quanto ricche di toponimi Formento stara 1 : 2 : – utili alla ricostruzione del paesaggio

37 agrario circostante. Oltre alle rendite si chiama il Spigolo. in natura già viste nel precedente atto, Galli d'India n. 4 in questo caso sono registrate alcune Capponi n. 4 contribuzioni in pepe, carne suina e Pollastri n. 4 olio (ASV, PSF, AS, b. 550): Galline n. 4 Ovi n. 20 “1. Valentin Scaino paga d'a;tto semplice per il cortivo da lui hereditato con case di 4. Biasio Codino paga d'a;tto semplice per muro coperte di coppi et di paglia con horto la braida detta Toronda posta nel territorio di annesso posto in Belgrado appresso il Belgrado parte arrativa e piantata e parte portone della Levada, con1na a mattina et a prativa. Con1na a mattina l'acqua del , mezzo dì il boscho sottoscritto, a sera case et a mezo dì le lame del Molino detto il horto di pre Mattia et fratello (Peressone) et Molinetto di Belgrado, a sera il cortivo alli monti la strada pubblica del borgo novo. habitato per detto Biasio et alli monti la Galli d'India n. 4 strada publica che tende dal sudetto molino Capponi n. 4 a Gradiscutta, salvis di quantità di campi n. Pollastri n. 4 10 1/2 in circa. Formento stara 4 – : – 2. Il boscho nominato della Cusina che si fa Vino alla mittà boscare annualmente per uso di casa, con1na a mattina l'acqua della Tocina, a mezo dì il 5. Pietro Vidusso paga d'a;tto semplice per Tagliamento, a sera parte il brolo del castello un cortivo posto nella villa di Gradiscutta con et parte il suddetto cortivo, et alli monti parte case de muro coperte de coppi, aria coperta la Levada, parte braide di detto nobil homo di paglia con brolo et horto contiguo, con1na signor conte Gerolamo e parte il suddetto a mattina parte detto nobil homo signor cortivo. conte locatore et parte li nobili homeni signor Germanico e fratelli Savorgnani del Monte a 3. Nicolò di Marco paga d'a;tto semplice per mezo dì et a sera strada publica et alli monti il cortivo et case furono di monsignor il medesimo signor conte Gerolamo. reverendissimo vescovo con horto annesso Galli di India n. 4 poste in Belgrado. Con1na a mattina parte Capponi n. 4 casa et cortiveto di ragion della veneranda Pollastri n. 4 chiesa di Belgrado, a mezo dì strada che serva Galline n. 4 al ponte del Varmo grande, a sera l'acqua del Ovi n. 30 detto Varmo grande et alli monti l'acqua che

38 6. Domenego et Giacomo fratelli quondam ottobre 1647 per li sottoscritti beni: Mattia di Launischis della Gramoia pagano Formento stara 3 : – : – d'a;tto semplice com'appar locationi ne atti Avena stara 1 : – : – del spetabil Evangelista Manzoni nodaro di Carne porcina libbre 146 : – : – Belgrado sotto li 29 decembre 1659 per li Capponi n. 6 sottoscritti beni. Galline n. 2 Vino alla mittà Contadi lire 226 soldi 11 : – Galli d'India n. 4 Seguono li beni per li quali pagano detto Capponi n. 4 a;tto. Pollastri n. 4 Una braida detta Rodara, a mattina heredi Galline n. 4 quondam signor Soldonerio Strassoldo, a Ovi n. 20 mezzo dì et a sera strada che va al molin, alli Seguono li beni per li quali pagano de a;tto. monti nobil homo conte Gerolamo. Un cortivo con case de muro coperte de coppi Un pezzo di terra annesso alla suddetta, a con stala, aria et horto annesso detto il cortivo mattina heredi Strassoldi sudetti, a mezo dì della Gramoia. signor conte a sera pascolo del molin, alli Una possessione detta della Gramoia, annessa monti trozo che va al molin. al detto cortivo, arativa e piantata ch'il tutto Un altro pezzo di terra detto il Campo del con il cortivo con1na a mattina la commugna Molin, a mattina la chiesa di Belgrado, a di Gradiscutta, a mezzo dì pustota della mezzo dì detti heredi Strassoldi, a sera veneranda chiesa di San Nicolò di Belgrado, parimente et alli monti trozo che va al molin. a sera li heredi quondam signor Francesco Un altro pezzo di terra detto il Campo Fratina et alli monti parte il nobil homo Mattias, a mattina strada che va a molin, a signor marchese Germanico Savorgnano, mezo dì le venerande chiese di Belgrado e parte detto nobil homo signor conte Gradiscutta, a sera li (governi) di Straccis et Gerolamo et parte diverse pustote. a monti strada consortiva. Item un molino nelle pertinenze di Belgrado 7. Heredi quondam Berto di Domenego di chiamato il Molinetto posto sopra l'acqua Berto pagano d'a;tto per li carrati 91/2 della Roia di Bugnins, fra Belgrado e Stracis, aspettanti al nobil homo signor conte giusto li suoi con1ni. Gerolamo com'appar locatione ne atti del Item un pezzo di terra detto Campo del spetabil Valentino Trevas, nodaro di Bertiulo, Molin con un pezzo di lama dal capo di sotto, sotto li 21 novembre 1647, si come paga per con1na da tutte le parti l'acqua detta la Roia altra locatione nelli atti del spetabil Alfonso et detta il Varmo. Belgrado, nodaro di , sotto li 8

39 8. Cattarina relicta quondam Berto di Berto ritrovase detta locatione. paga d'a;tto semplice com'appar locatione Contadi lire 4 soldi – per mano del spetabil Evangelista Manzoni, nodaro di Belgrado, sotto li 16 giugno 1657, 10. La portion della posta o scorta delli per li sottoscritti beni: agnelli che vanno al pascolo fra il 1ume Stella Formento stara 7 pesenali 5 : – e Tagliamento, che si divide in carrati 24, Vino alla mittà quindeci dei quali aspetta al nobil homo Capponi n. 4 signor conte Gerolamo Savorgnano, si cava Pollastri n. 4 ogn'anno per cadaun pecoraro che Seguono li beni per li quali paga detto a;tto. accompagnano essi animali al Pascolo Una braida arrativa e piantata posta nelle Agnello uno che un'anno per l'altro si cava in pertinenze di Belgrado oltre il Varmo di circa: campi 12 quarte 3 pertiche 50 detta la braida agnelli n. 20 del Sclus. Con1na amattina il cimiterio della veneranda chiesa di San Gottardo, a mezo dì 11. Signor Pietro Peressone paga in loco degli parte le grave del Tagliamento et parte il heredi quondam signor Bortolomio Proviseo sottoscritto brolo, a sera il signor Leandro per li fondi della casa nel Borgo novo, con1na Belgrado et alli monti la stradata vecchia. a mattina casa del signor Gio Batta Locatello, Item il bosco con1nante con detta braida a mezo dì brolo di ragion del nobil homo nelle grave del Tagliamento fra li suoi con1ni. signor conte Gerolamo antedetto, tenuto per Item un pezzo di terra arrativa e piantata di detto Locatello, a sera case delli heredi campi 2 quarte 1 tavole 70 con1na a mattina quondam signor Gio Maria Locatello et alli un brolo di ragione della veneranda chiesa di monti la strada pubblica del Borgo novo. Belgrado, a mezo dì grave del Tagliamento Capponi n. 2 : – : – sive il sudetto bosco, a sera la sudetta braida Galline n. 2 : – : – del Sculs et alli monti parte il cimiterio di San Pevere libbre - once 6 : – Gottardo e parte la suddetta braida. Contadi lire 5 soldi –

9. Il comun di Belgrado paga d'a;tto 12. Pre Mattia et fratello Peressoni pagano in ogn'anno, ma non ritrovandosi locazione luoco degli heredi quondam Mattia sopra quali beni paga non s'intende la Peressone per il fondi della casetta posta nel presente nota d'alcun pregiudicio alle ragioni borgo novo, con1na a mattina case di detti di detto nobil homo signor conte Gerolamo, Peressoni, a mezo dì brolo del signor Gio tanto sopra detto a;tto quanto sopra li beni Batta Locatello, a sera case di ragione del che fussero obligati mentre in ogni tempo si nobil homo signor marchese Germanico

40 Savorgnano et alli monti la strada pubblica monti il prado publico di Belgrado, questo si del Borgo novo. gode per bene;cio di casa. Capponi n. 1 : – 16. La casa che già habitava Evangelista 13. Heredi quondam Gio et Federico Manzoni sopra la piaza di Belgrado. Con1na Strassoldi, hora gl'heredi quondam signor a mattina l'acqua del Varmo, a mezo dì altra Soldonerio et il signor Federico Strassoldo et casa di questa ragione parte et parte strada Flaminio nepoti pagano ogn'anno il publica, a sera case del reverendo curato et alli sottoscritto a;tto, ma perché non si ritrova monti il cimiterio della veneranda chiesa di locatione non si sa quali beni siano obligati al San Nicolò, questa casa di presente serve per medesimo che perciò la presente nota non uso di granaro. s'intendi d'alcuna pregiudicio alle ragione del predetto nobil homo signor conte Gerolamo 17. Simon del Lepre paga per il fodni della sì sopra li beni come sopra l'a;tto predetto casa da lui habitata nel Borgo novo di ragion in ogni tempo che si ritrovasse la locatione. del nobil homo signor marchese Germanico Formento stara 1 : – : 1 Savorgnano del Monte, con1na a mattina Avena stara 2 : – : 2 casa di ser MattiaPeressone, a mezzo dì brolo Capponi n. 2 : – : – di Gio Batta Locatello, a sera case di detto Galline n. 3 : – : – Locatello et alli monti la strada publica del Pevere libbre 9 : – : – Borgo novo. Contadi lire 11 : – : – Capponi n. 2

14. Signor Gio Batta Locatello paga in loco 18. Heredi quondam Gio Maria Locatello di del signor Horatio Forza d'a;tto per li fondi Belgrado pagano per il fondi della casa che della casa da lui habitata nel Borgo novo, habitano nel borgo novo, con1na a sol levado con1na a mattina altra casa di detto casa di Pietro Peressone a mezo dì brolo di Locatello, a mezzo dì brolo del medesimo, a ragione di detto nobil homo signor conte sera casa del signor Pietro Peressone et alli Gerolamo tenuto per Gio Batta Locatello, a monti la strada pubblica del Borgo novo. sera il Prado publico di Belgrado et alli monti Galli d'India n. 4. la strada publica del Borgo novo. Oglio libbre 1 : – 15. Il pezzo di terra, cioè il brolo, giardino et horto contiguo al castello, con1na a mattina 19. La barca del passo del Tagliamento va il bosco della Cusina a mezo dì il 1ume divisa in quattro portioni, tre dei quali Varmo et Tagliamento, a sera il castello et alli aspettano al nobil homo signor conte

41 Gerolamo et la quarta al nobil homo signor sottoscritto a;tto, ma perché non si ha marchese Germanico Savorgnan, ma per non ritrovata locatione non si sa quali beni siano esser di presente barca non si cava cos'alcuna. obligati al medesimo a;tto che perciò non s'intedi d'alcuna pregiudicio la presente alle 20. Il comun di Stracis paga per il prado che ragioni di detto nobil homo signor conte si chiama le Richitis parte del quale è stato Gerolamo, tanto sopra l'a;tto quanto sopra ridotto dall'acqua del Tagliamento in grava, li beni in evento che in qualche tempo fusse con1na a mattina strada publica che serve di ritrovata la locatione. Belgrado a Straccis, a mezo dì beni del signor Galline n. 2 : – Leandro Belgrado parte et parte grava, a sera Ovi n. 40 : – la medesima grava et alli monti parte campi lavorati da quelli di Stracis et parte grava per 24. Il comun di Talmassons paga ogn'anno il ogni famiglia che tiene animalli bovini sottoscritto a;tto, ma perché non si ha ogn'anno. ritrovata locatione non si sa quali beni siano Pollastri n. 2 : – obligati al medesimo a;tto che perciò non s'intedi d'alcuna pregiudicio come di sopra. 21. Il dacio di tutte le cose che pagano dacio Galline n. 4 : – in Belgrado si cava nel tempo che godono la Ovi n. 40 : – giurisdizione li nobili homeni signori conti Contadi lire 3 soldi – Gio Carlo et Gerolamo nepoti. Contadi lire 10 soldi – : – 25. Valentino degano di Talmassons paga per li fondi del molino detto de Belizza posto nel 22. Li camerari di San Nicolò di Belgrado territorio di Talmassons fra li suoi con1ni. pagano ogn'anno il sottoscritto a;tto et Capponi n. 1 perché non si ritrova locatione non si sa quali beni siano obligati al medesimo a;tto che Per San Paolo: perciò non s'intedi d'alcuna pregiudicatione La posta di detto loco paga ogn'anno animale la presente nota alle ragioni del nobil homo peccorino che va in posta et al pascolo in signor conte Gerolamo, tanto sopra l'a;tto detto loco n. 21 et questa va divisa la mittà al quanto sopra li beni a caso ch'in alcun tempo nobil homo signor marchese Germanico venisse ritrovata la locatione. Savorgnano del Monte et l'altra mittà al Galline n. 1 : – : – nobil homo signor conte Gerolamo antedetto Contadi lire 1 soldi 3 : – per la qual mittà si suol cavar un'anno per l'altro. 23. Il comun di Lestizza paga ogn'anno il Contadi lire 20 soldi –”.

42 In1ne si propone la trascrizione della 1795, in contadi lire sessantadue venete, sono noti1ca delle “rendite, prerogative e di Milano lire 41:6:8 diritti feudali del contado di Belgrado Gris e ville annesse” che, alla 1ne del Pietro e fratelli quondam Michiel (Stiziolo) secolare dominio Savorgnan sulla pagano ogn'anno per ruote quattro del giurisdizione, erano ancora dovute al molino e batiferro posti sotto la villa di casato. La noti1ca viene presentata da Becenico, in ordine a decreto 21 dicembre Antonio Savorgnan al “Regio U1zio 1795, lire sedeci venete, sono di Milano lire del Demanio del Dipartimento di 50:13:4 Passariano” il 15 giugno 1806, l'anno in cui il contado di Belgrado viene Antonio Pascolo per la misura delle biade soppresso dalle autorità napoleoniche sopra il mercato in detta villa di Bertiolo, in (ASUd, ASM, b. 21, alla data). ordine a decreto giurisdizionale 1802, paga in contanti annue lire sessanta venete, sono di “Venezia, 15 giugno 1806 Milano lire 40. Per esecuzione del Sovrano Decreto 15 aprile Pietro Colavin paga annualmente per sei prossimo passato il signor Antonio conte ruote del suo mulino, per decreto 21 Savorgnan noti1ca al Regio U1zio del dicembre 1795, lire 24 venete, sono di Milano Demanio del Dipartimento di Passariano le lire 16. seguenti rendite, prerogative e diritti feudali Stefano Colavin paga annualmente per sei del contado di Belgrado e ville annesse ruote del suo mulino de Cecut, in ordine a dipendente dalla primitiva investitura 25 decreto 21 dicembre 1795, lire vintiquattro agosto 1515 e dalla rinovativa e confermativa venete, sono di Milano lire 16. 6 maggio 1789. Nicolò quondam Sebastiano Colavin paga annualmente per sette ruote del mulino Belgrado Li signori Francesco Rota e Gio Maria d'Orlando, per decreto 21 decembre 1795, Benvenuti pagano ogn'anno per numero lire ventiotto venete, sono di Milano lire cinque ruote del loro molino, a tenor 18:13:4. dell'investitura 18 ottobre 1799, in contanti Osvaldo e reverendo don Gio Batta quondam lire dodeci di moneta veneta, sono di Milano Nicolò Colavino pagano ogn'anno per sei lire 8. ruote del loro molino detto dei Guatti, in Domenico Codin paga agn'anno d'a;tto ordine a decreto giurisdizionale 21 decembre sopra il passo del Tagliamento per Belgrado, 1795, lire vintiquattro venete, sono di Milano in ordine a decreto giurisdizionale 6 giugno lire 16.

43 Torsa questo contado al mulino di loro ragione di Giovanni e fratelli quondam Nicolò Sabadin quattro ruote in ordine a decreto pagano annualmente per cinque ruote del giurisdizionale, 21 decembre 1795, lire otto loro mulino, in ordine a decreto venete sono di Milano lire 5:6:8. giurisdizionale 21 decembre 1795, lire vinti venete, sono di Milano lire 13:6:8. Mussons Ste8ano Nadal e Lorenzo fratelli di Lorenzo Ste8ano quondam Osvaldo Fabris paga Deganis ed altri consorti Deganis di Castions annualmente per il barchetto sopra il pagano per sei ruote del loro mulino detto di Tagliamento, in ordine a giurisdizionale mezzo nelle pertinenze suddette di Torsa, in decreto 25 maggio 1799, lire sedeci venete, ordine a decreto giurisdizionale 21 decembre sono di Milano lire 10:13:4. 1795, annue lire vintiquattro venete, sono di Milano lire 16. Moscletto Reverendo don Leonardo di Domenico, Gio L'eccellente Cesare Colloredo, ora li di lui Batta e Valentino fratelli di Battista zio e eredi, pagano annualmente per cinque ruote nipoti Degan ed altri consorti Deganis di del loro mulino, in ordine a giurisdizionale Castions pagano ogn'anno per cinque ruote decreto 21 decembre 1795, lire vinti venete, del loro mulino detto Belizza posto in sono di Milano lire 13:6:8. pertinenze di Talmasons, in ordine a decreto giurisdizionale 21 decembre 1795, lire vinti Rivis venete, sono di Milano lire 13.6:8. Giovanni, Ambrosio e Domenico cugini Valoppi di Gradisca pagano ogn'anno per Flambro cinque ruote del loro mulino posto in detta Il comun di Flambro paga per la posta pecore villa di Rivis, in ordine a decreto annue lire sessantadue venete, sono di Milano giurisdizionale 21 decembre 1795. lire vinti lire 41:6:8. venete, sono di Milano lire 13:6:8. Signor Daniel del Ponte paga ogn'anno per Angelo […] e Francesco quondam Angelo cinque ruote del suo mulino posto sopra il Pressaco ed altri consorti pagano per cinque territorio di Flambro, in ordine a decreto ruote del loro mulino, in ordine a decreto giurisdizionale 21 decembre 1795, lire vinti giurisdizionale 21 decembre 1795, annue lire venete, sono di Milano lire 13:6:8. vinti venete, sono di Milano lire 13:6:8. Li signori Andrea Pecile e Giuseppe Venir Flambruzzo pagano ogn'anno sopra il battiferro di Rivis Giuseppe e Luigi quondam Gregorio composto di una ruota, in ordine a decreto Zoratto pagano per le acque che scorrono da giurisdizionale 21 decembre 1795, lire

44 quattro venete, sono di Milano lire 2:13:4. Mattia Mitri ed Innocente Pressaco e Valentino Pasqualin compagni pagano annualmente per cinque ruote del loro mulino, in ordine a decreto giurisdizionale 21 decembre 1795, lire vinti venete, sono di Milano lire 13:6:8.

Sclaunicco Il comune di questa villa di Sclaunico paga per la posta pecore annue lire cinquanta venete, sono di Milano lire 33:6:8.

Santa Maria di Sclaunico Il comune di questa villa di Santa Maria di Sclaunico paga ogn'anno per la posta delle pecore lire cento venete, sono di Milano lire 80.

Lestizza Il comune di questa villa di Lestizza paga ogn'anno per la posta delle pecore lire cento vinti venete, sono di Milano lire 80”.

45 6) Dagli antichi documenti: vita quotidiana e comunitaria, mentalità, rapporti interpersonali

Se le tracce materiali che È quindi utile o8rire al lettore testimoniano il periodo di dominio una panoramica di questo tipo di savognano sono poche e non molto documenti. Innanzi tutto, come è stato evidenti (con l'eccezione del palazzo di sopra accennato, la quotidianità della Flambro), numerosissimi sono i società friulana in età moderna era documenti rimasti che testimoniano piuttosto violenta: una raspa criminale, l'attività della cancelleria del tribunale ovvero un registro di sentenze risalenti di Belgrado e il lavoro dei notai che alla metà del XVI secolo ci presenta operavano nel capoluogo del distretto una sintesi di quelli che erano i reati signorile, i quali rogarono atti più frequentemente giudicati (ASUd, riguardanti non solamente gli abitanti CB, b. 155). Innanzi tutto reati contro di Belgrado, ma anche di tutto il la persona, perpetrati per aumentare o contado e dei paesi limitro1. difendere la propria reputazione, In questo contesto, rivestono personale e familiare, all'interno della una particolare importanza gli atti comunità. In questo senso vanno processuali, in quanto o8rono la interpretati fatti come insulti, possibilità di “ascoltare,” attraverso aggressioni, risse. Alcuni esempi: nel interrogatori, testimonianze, difese, la 1562 fu irrogata una sentenza nei viva voce degli abitanti del contado: confronti di non esistono altre fonti che ci possono dare simili informazioni estremamente “Sebastianum Fanzuttum de Belgrado, contra interessanti, riguardanti mentalità, quem per nos et o;cum nostrum processus rapporti interpersonali, vita quotidiana fuit et est ad querelam Marcuti Flumisini de (Povolo 2003). dicto loco, ex eo quod die XX iuni casu fuit

46 in vicinia percuotere pugnis dictum 1558 Caterina detta la Gerometta e la querelantem super facie, et sub oculo nipote Angela picchiarono Domenica sinistro...”. detta la Negra:

La pena comminata fu una lieve multa “Armate quibusdam baculis... ipsam graviter e il pagamento delle spese processuali. percuttentis super brachio sinistro... quinque Qualche anno prima Domenico ictibus cum maximo dolore suo”. Antonio Prodolone, sempre di Belgrado, fu querelato da Giuseppe Le ferite dovettero essere di una certa Michele Lani di perché importanza poiché le due imputate furono condannate a rimborsare a “fuit instigatum... ipsum vulnerare pluribus Domenica le spese sostenute per le percussionibus cum pugnis circa capum ei visite mediche e le cure (Marcarelli dicens: - ah ladro, tu ti vol far apicar- et 2002). ipsum fugientem vulnerare in coxia dextera a Comunque, molti conIitti erano retro cum falce dicta sesela...”. risolti all'interno della comunità di villaggio, talvolta senza adire il Anche qui, nonostante l'aggravante tribunale signorile, talvolta ricorrendo dell'uso di un'arma che oggi all'azione del capitano, che poteva de1niremmo impropria, la condanna indurre le parti alla conciliazione. Le non fu importante: leggera ammenda persone che avevano maggior prestigio e pagamento delle spese processuali. È nei paesi – anziani, notabili, uomini di qui evidente che i giudici non agivano chiesa – agivano da mediatori sia su con mano pesante nei casi di violenza incarico delle parti, sia di propria che non avevano conseguenze gravi: iniziativa, al 1ne di evitare l'insorgere come già accennato sopra, questo di sanguinose faide e il protrarsi di atteggiamento va letto nell'ottica di situazioni di conIittualità che una giustizia riparativa e non punitiva potevano costituire una seria minaccia che aveva come 1ne la ricomposizione al normale svolgersi della vita sociale e tra le parti. Inoltre vista la frequenza di comunitaria. questo tipo di reati, non aveva senso Vale la pena citare le incarcerare o esiliare i colpevoli. Pure testimonianze di due di questi le donne non disdegnavano il ricorso mediatori, il reverendo Bastiano al bastone per “sistemare” le loro (probabilmente) parroco di Flambro e controversie o questioni d'onore: nel messer Ferandino De Yadeis dello

47 stesso paese, che riferirono al capitano homo daben, laonde io in compagnia del del tribunale di Belgrado come messer pre’ Bastian andai da Zuanne, qual avevano portato avanti le trattative per trovassimo in letto ferito, et visitatilo li giungere alla paci1cazione tra due dicessimo di esser venuti lì da parte de famiglie coinvolte in una rissa. Il caso Hieromino chel vorebbe far pace con lui, et è esemplare, e questa narrazione così ancho nui l’esortassimo et pregassimo, il assume ancor più valore in quanto è qual Zuanne… promisse la pace, et contentò piuttosto di;cile incontrare negli atti di farla, ma voleva che li fussero pagati li suoi notarili e giudiziari testi che danni et interessi, et perché noi non havevimo descrivano in modo cosi dettagliato il commissione da Hieronimo di questo, modus operandi della terza parte, la dicessimo ad esso Zuanne che volevimo sequenza degli incontri e delle parlar con esso Hieronimo, al quale ancho trattative, il loro esito. parlassimo in quel giorno stesso, et dicessimo Ecco il racconto dell’uomo di di quanto havevimo operato con Zuane, et chiesa, purtroppo lacunoso e che lui era contento di far la pace, ma che incompleto a causa del cattivo stato del voleva esser pagato di tutti suoi danni et supporto cartaceo: interessi, il qual Hieronimo si contentò di pagarli, et che se rimeteva in quello che io et “[essendo] che fu ferito da Iacomo Maras che messer pre’ Bastian havessimo Zuane Toneatto caminando [in Flam]bro al comandato, et così ritornassimo a parla a verso della piazza, mi chiamò Hieronimo Zuane, qual se contentò de remetersi anchor Maras padre…[et mi] pregò a voler insieme lui in noi, et così ne promise la pace”. con messer Ferandin esser contento di andar a… pase a Zuanne Toneatto, volendo esso In questo documento emerge viver in pace, al che io contentai…”. abbastanza chiaramente come ci si rivolgesse a persone che godevano di Fortunatamente la testimo- una solida reputazione, a;nché nianza di Ferandino de Yadeis si è usassero il loro prestigio per convincere conservata quasi integralmente: la parte lesa a sottoscrivere un accordo che poteva essere di;cile da accettare, “…essendomi venuto a trovar Hieronimo sia per il rancore verso l’aggressore, sia Maras, me pregò che io, assieme con messer per il desiderio di vendetta, necessaria pre’ Bastian poco avanti essaminato, volessi a ripristinare l’onore perso a causa di andar da Zuan ferito, et a suo nome quella che era, a tutti gli e8etti, una domandarli pace, perché voleva viver da grave o8esa e quindi un’umiliazione.

48 Emerge, nel caso speci1co, la grande erano interessate solamente le parti in considerazione che le parti in causa causa, ma anche la comunità stessa in avevano dei due mediatori, e la 1ducia funzione di testimone e di garante nei loro confronti: entrambe infatti si dell’accordo, grazie alla presenza dei a;darono a loro per stabilire cosiddetti “vicini” (ossia dei suoi l’ammontare dei danni che l’aggressore membri), che vi assistevano numerosi, doveva pagare alla sua vittima. Quindi chiamati dal suono delle campane, essi agirono prima da mediatori, per come per una funzione religiosa rappaci1care le parti, poi, una volta (Marcarelli, 2004). raggiunto questo obiettivo, ebbero Solitamente, i rogiti che l’autorità di arbitri: in quest’ultimo descrivono le paci1cazioni sono ruolo, le loro decisioni sarebbero state piuttosto sintetici e avari di particolari. vincolanti (Marcarelli 2014a). Un'eccezione particolarmente interes- Per tutto il Cinquecento, gli atti sante a questo stato di cose è data da di pace, che ricordiamo comportavano un dettagliato atto di pace rogato nel una forte riduzione della pena, marzo del 1554, proprio a Belgrado. assumevano la forma di vere e proprie Vale la pena di esaminarlo cerimonie, celebrate di fronte alla dettagliatamente. comunità: per avere valore legale, Mattia di Vincenzo di Mattia, reo di questi rituali venivano descritti e aver ucciso Valentino Sebastianutti, formalizzati dai notai, che poi accompagnato da eius mediatoris, presentavano tali rogiti in tribunale per l’egregio Batta Belgradino, si presentò ottenere la riduzione della pena di cui alla porta della chiesa di San Nicolò e, si è detto sopra. inginocchiatosi, invocò il perdono di Nei casi più gravi, quali Bernardino Sebastianutti, fratello della ferimenti ma soprattutto omicidi, la sua vittima, che lo attendeva presso paci1cazione avveniva nelle chiese dei l’altare maggiore. Ottenuta una villaggi: il rituale sanciva il rientro nella risposta a8ermativa, egli entrò da solo comunità del reo che, compiendo un in chiesa e, fermatosi alla metà omicidio o una grave o8esa contro una dell’edi1cio sacro, si inginocchiò di o più persone, di fatto si era tolto da nuovo, ripetendo la richiesta, e gli fu essa. Il perdono avveniva di fronte a confermato il perdono. Si alzò di Dio ma soprattutto di fronte agli nuovo, raggiunse gli scalini del coro e, uomini. Sostanzialmente, alle paci non postosi un’ultima volta in ginocchio,

49 formulò per la terza volta la richiesta, l’atto delle percosse è ripetuto da ricevendo 1nalmente il perdono Domenico Sebastianutti, altro fratello de1nitivo. della vittima, come se si volesse Si tratta di un rituale preciso – rivendicare una specie di responsabilità la richiesta di perdono “tripartita” è collettiva da parte di coloro che presente in altri atti di pace – che avevano il diritto/dovere di vendicarsi. implica una progressiva puri1cazione Mi pare inoltre signi1cativo il fatto del reo, che avveniva a tappe: man che, dall’entrata in chiesa del reo, la mano che le sue suppliche venivano questione riguardasse solo i accolte, si avvicinava sempre di più al contendenti: il mediatore si era luogo simbolo della riconciliazione, limitato ad accompagnare Mattia di l’altare maggiore, dove avveniva la Vincenzo 1no alla porta della chiesa. consacrazione dell’eucarestia, Nel suo complesso, la cerimonia sacramento che sanciva la pace sociale qui descritta può essere assimilabile a nella comunità. quello che, in antropologia, è de1nito Dopo che il rappresentante della un rito di passaggio. In generale, esso è famiglia dell’ucciso concesse il perdono distinto in tre fasi: preliminare, per la terza volta, si esaurì la liminare e postliminare, anche de1nite componente religiosa del rituale. Iniziò rispettivamente di separazione una parte che è probabilmente (distacco della persona coinvolta nel ricollegabile alla funzione che la rito dallo status in cui si trovava), di cerimonia ricopriva sul piano transizione (la persona è sospesa tra il dell’onore delle persone coinvolte. vecchio stato e quello in cui si troverà Il fratello della vittima fece un ad essere) e incorporazione (entrata nel gesto che potrebbe essere interpretato nuovo status) (Muir 2000). come una metafora dell’atto 1sico Nel rituale di Belgrado come della vendetta: colpì ripetutamente fase preliminare potrebbe essere Mattia di Vincenzo con una bacchetta interpretata la richiesta di perdono di di legno. Mattia, che ammetteva la sua colpa e Era la soddisfazione simbolica e si poneva fuori dalla comunità, sublimata dell’omicidio del nemico, che assumendosi la responsabilità di averne rappresentava la reintegrazione ucciso un membro. dell’onore del lignaggio di fronte alla Questo stato era rappresentato comunità. Che si ragionasse in questi anche 1sicamente: l’omicida, al suo termini è confermato dal fatto che comparire nella cerimonia, si trovava

50 all’esterno della chiesa, metafora della Francesco non agiva personalmente, comunità stessa. La fase di transizione ma a nome di tutti i giovani del paese, era data dall’ingresso e dal tragitto e per un motivo ben preciso: Anzola nell’edi1co sacro: l’aver attraversato la era orfana di padre, e non avendo porta, luogo liminare per eccellenza, fratelli in vita, alla morte della madre a8ermava lo stato di separazione dalla avrebbe ereditato tutta la facoltà della comunità, ma non ancora la famiglia. Se non avesse sposato un riaggregazione, che signi1cativamente compaesano, il suo patrimonio sarebbe si realizzava presso l’altare maggiore, uscito dal controllo della comunità. dove si celebrava l’Eucarestia, ovvero il Inoltre, ciò sarebbe stato considerato raggiungimento della pace nella un vulnus collettivo per i giovani comunità (Marcarelli 2014a). scapoli di Talmassons, che si sarebbero Di fronte ad essa, la cerimonia rivelati incapaci di far valere i propri era su;ciente a garantire la “diritti” su una ragazza che era riconciliazione delle parti l'impegno a considerata una specie di loro “bene vivere paci1camente. In un contesto in collettivo”. Il bacio rubato aveva un cui l'analfabetismo era molto di8uso, la particolare valore anche perché all'atto comunicazione avveniva oralmente ma era presente il promesso sposo, anche attraverso gesti e/o rituali che Giacomo Pezzetta di San Odorico, il avevano signi1cato e funzioni ben quale ignorò la “presa di possesso” e precise, specie se compiuti in pubblico. decise risolutamente di sposare Alcuni esempi (si tratta di Anzola. I giovani di Talmassons, non alcuni casi già trattati nella mostra la presero bene: la festa dopo la itinerante “I Savorgnan e il contado di cerimonia fu interrotta da una sassaiola Belgrado”). e in seguito il corteo nuziale diretto a Carnevale del 1661, Talmassons. San Odorico, residenza degli sposi, Durante una festa da ballo, la giovane dovette aprirsi la strada con le armi Anzola Sebastianis fu improv- spianate, trovandosi di fronte decine di visamente baciata sulla galta dal persone intenzionate a impedirne il compaesano Francesco Turco. Si passaggio. Un chiaro messaggio rituale trattava di un bacio rubato, un forte era stato ignorato e Giacomo Pezzetta gesto simbolico mediante il quale ne pagò le conseguenze (Marcarelli l'uomo prendeva possesso della donna 2014b). di fronte alla comunità. In realtà, come Altro esempio interessante è si evince dal processo istruito sul caso, dato da quanto accaduto durante la

51 festa di Sant'Antonio del 1693 a compaesani, che si manifestava nel Nespoledo, noto grazie alla coraggio di compiere un atto contrario testimonianza processuale di un tal alla legge e di interrompere il normale Giacomo Pitizzo: svolgimento del ballo (ASU, CB, b. 150). “si faceva festa dietro la chiesa di S. Antonio, Un'altra ostentazione di in cui detto giorno [21 giugno] si solenizzava superiorità, questa volta di rango, è la festività e presso il rovere gli stavano li riscontrabile in un atto rogato a sonatori.... io fui festeggiero e soprastante in Belgrado nel 1549: il conte Mario detta festa, in compagnia di Giose8o Savorgnan: egli si fece promotore della Saccomano e Batta Moretto, anzi vi paci1cazione tra due persone andavimo attorno il circolo della festa appartenenti al suo seguito, che si facendo slargare la gente per dar commodo a erano scontrate qualche tempo prima: quelli danzavano, e mentre io m'attrovavo da quello che emerge è la passività dei una parte d'essa festa facendo il mio o;cio, contendenti rispetto al signore, che di vi era da un'altra Giose8o Saccomano, che fatto assumeva un ruolo da tenendo anch'egli una mazza ordinaria in protagonista. mano per traverso procurava d'alargare la Nella scrittura privata, riportata gente anco come il solito, senza però causarli in seguito in un registro notarile, il alcun male”. Savorgnan descrisse in prima persona la sua azione: prima volle sapere ciò All'improvviso, però un tal che era accaduto – “ho voluto Giacomo Tosone intender” –, poi decise il da farsi e convocò le parti – “li ho chiamati a “se lo hebbe a male” e “posta mano in me” – ordinando loro la riconciliazione saccoccia cavò fuori una pistolla d'azzalino di e ottenendo una immediata lunghezza d'una quarta e meza e la sparò in obbedienza – “volsi che si riconcilias- aria, senza però o8ender alcuno”. sero, come fecero alla presentia mia” –. Il tutto non avvenne in chiesa, ma in Al di la della spiegazione data una stanza, precisamente la “salla dal testimone, il gesto compiuto da parva” nel castello in cui il conte viveva Giacomo Tosone aveva il chiaro scopo (Marcarelli, 2004). In questo contesto, di far intendere ai numerosi presenti, e erano il modo di agire e il quindi all'intera comunità di villaggio, comportamento del Savorgnan che la sua superiorità rispetto ai palesavano in modo indubitabile la sua

52 autorità: egli ordinò, non mediò, e alla riconciliazione non servivano la testimonianza e l'approvazione della comunità. Egli era autoreferenziale, e la sua sola presenza garantiva l'obbedienza dei contendenti. Non fu un caso che la riconciliazione fosse avvenuta in una delle tante stanze del castello, concreto simbolo dell'autorità e del rango del signore (Marcarelli 2014a).

53 Fonti archivistiche e bibliografia

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57 indagine storica realizzata per Percorsi diversi sul fiume Stella un viaggio fra storia, cultura e bellezza lungo oltre 500 anni un’iniziativa in collaborazione con

Pro loco La Tor Belgrado di Varmo Agjenzie regionâl pe lenghe furlane ` ARLef Azienda Speciale Villa Manin

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