MASTERPLAN PER LA VALORIZZAZIONE DELLA FASCIA FLUVIALE DEL FIUME TANARO

SEMINARIO PROGRAMMI TERRITORIALI INTEGRATI 19 settembre 2018

RTP archh. R. Gambino, F. Thomasset, P. Castelnovi, Ingg. S.Sordo, C. Demarchi, Consorzio TAIGA, Dott. for. L.Boccardo un progetto realizzato dal settembre 2016 al luglio 2017 COMUNI Alba - capofila, Barbaresco, Bra, Castagnito, , Castagnole delle Lanze, , , , , Monticello d’Alba, , , , Santa Vittoria, .

SERVIZI COMUNALI Alba COMUNE CAPOFILA Urbanistica e territorio Opere pubbliche

SERVIZI COMUNALI Uffici tecnici di: Monticello d’Alba Santa Vittoria Guarene Verduno Govone Roddi Neive La Morra Bra

Raggruppamento temporaneo di professionisti: GRUPPO PROGETTAZIONE architetti R. Gambino, F. Thomasset, prof. arch. P. Castelnovi Ing.idraulico S.Sordo Consorzio TAIGA (dott.agr. G Quaglio) Dott. for. L.Boccardo Ing. gestionale C. Demarchi

IL PROGETTO Il Progetto per la valorizzazione della fascia fluviale del Tanaro nasce come progetto specifico previsto dal Programma Territoriale Integrato (PTI) “Alba, Bra, Langhe, ” del 2008 e dall’Accordo di programma stipulato tra la Regione Piemonte ed i Comuni di Alba, Govone, Roddi, Saliceto, , Mango, , Barbaresco, , Monta’, Barolo, , Bra (2013) . Il Masterplan riapre il dialogo con i comuni della fascia fluviale integrandoli con quelli intercettati dal parallelo Progetto di riqualificazione della linea ferroviaria Bra-Alba-Castagnole Lanze vedendo quindi coinvolti complessivamente i 16 comuni di Alba, Cherasco, La Morra, Verduno, Roddi, Neive, Barbaresco, Castagnole delle Lanze in sponda dx fluviale e Bra, Santa Vittoria, Monticello d’Alba, Pocapaglia, Guarene, Castagnito, Govone, Magliano Alfieri in sponda sx.

Il Masterplan consente alle Amministrazioni di : Il Masterplan definisce: • condividere obbiettivi e linee • Quadro strategico strategiche • Schema Direttore • definire un impianto • Quadro di interventi organizzativo, funzionale e di con Schede tutela dell'asta fluviale progettuali • definire possibili accordi tra i comuni aventi valenza sovra- comunale • aumentare la fattibilità e l'efficacia delle singole azioni

Il Masterplan permette di individuare e definire gli interventi necessari per attuare obiettivi strategici condivisi a livello locale, e di consentire operativamente la ricerca di fonti di finanziamento nel quadro della programmazione comunitaria 2014/20. ELABORATI DEL MASTERPLAN ELABORATI DEL PROGETTO Relazione – Quadro strategico Quadro degli interventi - progetti d’ambito - progetti di rete Repertorio fotografico

Tavole: T1 inquadramento territoriale 1:25.000 T2 pianificazione sovraordinata 1:50.000 T3 inquadramento strutturale 1:25.000 T4 vincoli e beni paesaggistici 1:50.000 T5 analisi agroforestali 1:25.000 T6 analisi componenti rete ecologica 1:25.000 T7 schema direttore 1:25.000 T8 tavole di progetto: • T8.a A1 – le oasi naturali 1:10.000 • T8.b A2 – un parco fluviale per alba 1:5.000 • T8.c A3 –un giardino nell’isola 1:5.000 • T8.d R1- rete dei percorsi parte sud-ovest 1:20.000 • T8.e R1- rete dei percorsi parte nord-est 1:20.000 T9 repertorio fotografico 1:25.000 (localizzazione delle immagini)

LE FINALITA’ definire gli obiettivi da raggiungere e gli interventi da eseguire per realizzare una "infrastruttura verde" lungo il Tanaro, in grado di coniugare gli aspetti di difesa idrogeologica con quelli ecologici, culturali e fruitivi, in base alle attese e alle proposte dei soggetti e degli Enti locali coinvolti.

1.attrezzare la fascia fluviale per renderla il canale privilegiato di accesso “dolce” ai siti UNESCO, permettendo una percezione unitaria dei luoghi, mantenendo relazioni visive, ambientali e fruitive tra piana e collina, attivando un sistema articolato di “porte “ e di percorsi sicuri e di elevata qualità paesaggistica all’interno della fascia;

2. contribuire ad aumentare l’accessibilità delle mete con un modello organizzato di itinerari, promuovendo una rete di soggetti gestionali fornitori di servizi e con funzione di presidio, controllo e manutenzione del territorio, coinvolgendoli in progetti per il GLI OBIETTIVI recupero delle aree e delle attrezzature abbandonate o sottoutilizzate;

3. coordinare a livello intercomunale le ricadute dell'insieme dei progetti già avviati cogliendo le sinergie possibile tra gli interventi, coinvolgendo nei progetti integrati i fondi per opere di compensazione, le sistemazioni conseguenti alle attività estrattive, l’utilizzo di beni patrimoniali degradati o sottoutilizzati o il recupero di aree dismesse da attività industriali;

4. individuare una serie di interventi puntuali, per il breve-medio periodo, fattibili sia sotto il profilo amministrativo che procedurale, con coinvolgimento di soggetti privati e con programmi gestionali sostenibili economicamente, in grado di competere per accedere ai fondi della programmazione comunitaria 2014-2020 I SOGGETTI COINVOLTI

Il Masterplan recupera l’azione di coinvolgimento operata già dal PTI/2008 ed attiva un rapporto sistematico con i soggetti indispensabili a supportare lo sviluppo locale, sino dalle prime fasi redazionali Gli enti locali Il settore agricolo Alba, Barbaresco, Bra, Castagnito, Cherasco, Confagricoltura Castagnole delle Lanze, Govone, Guarene, La Federazione coldiretti Morra, Magliano Alfieri, Monticello d’Alba, Neive, Confederazione italiana agricoltori Pocapaglia, Roddi, Santa Vittoria, Verduno. Centro Tartufo Consorzio irriguo Mussotto-Vaccheria

Le attività di servizio e l’associazionismo Il settore privato ATL Alba Langhe e Roero Italgelatine Comitato quartiere Vivaro Diageo Aca associazione commercianti albesi Barberis impresa Fondazione nuovo Ospedale Stroppiana calcestruzzi spa Egea spa Saega spa Fiab Golf Alba Samia Sam spa Piscine Albamare L’ORGANIZZAZIONE PROCESSUALE DEL MASTERPLAN UN PROCESSO PROGETTUALE CONDIVISO FASE PRELIMINARE terminata entro la fine del 2016: SCHEMA DIRETTORE Attività di -sistematizza il quadro di riferimento delle conoscenze, consultazione -definisce il Quadro Strategico dei temi, degli obiettivi con i comuni e dei risultati attesi. -individua la prima ipotesi di reti, funzionalità e ambiti di intervento che rispondono al Quadro Strategico. condivisione dei risultati

FASE PROGETTUALE terminata nel giugno 2017 QUADRO DEGLI INTERVENTI -definisce il Quadro degli Interventi e l’organizzazione spaziale e temporale delle azioni di rete e di ambito Attività di -definisce i soggetti che prendono parte all'accordo, consultazione per la gestione delle singole proposte; con i comuni e -individua le indicazioni preliminari per la formazione con i soggetti successiva dei progetti definitivi e per la ricerca delle del territorio fonti di finanziamento condivisione dei risultati FASE DI AVVIO ALLA GESTIONE OPERATIVA PROTOCOLLO D’INTESA -definizione dell’Accordo di programma tra i soggetti -messa a punto delle modalità per attuare gli interventi previsti, le procedure da applicare, recupero delle linee di finanziamento possibili FASE PRELIMINARE : SISTEMATIZZAZIONE DELLE CONOSCENZE INQUADRAMENTO STRUTTURALE L’inquadramento strutturale legge le componenti e le relazioni che si ritengono fondamentali per la comprensione e la rappresentazione del paesaggio della valle del Tanaro e con cui le azioni progettuali dovranno Sulla base dell’ inquadramento sono stati confrontarsi mediante innovazioni funzionali e adeguamenti gestionali . riconosciuti 7 "tratti di fiume" in cui si riconoscono paesaggi e caratterizzazioni peculiari

La tavola dell’ inquadramento strutturale rileva: - le componenti strutturali del territorio interessato dalla Valle del Tanaro, che costituiscono le permanenze a garanzia dell’equilibrio duraturo del territorio; - le criticità, i rischi e le interferenze, che possono compromettere la fruizione dell'area e su cui occorre agire e/o definire possibili alternative di intervento; - i valori e le qualità naturali e culturali, che possono determinare delle opportunità TRATTI FLUVIALI progettuali da cogliere.

FASE PRELIMINARE : SISTEMATIZZAZIONE DELLE CONOSCENZE 7 TRATTI FLUVIALI : RISORSE E PROBLEMI

1, Confluenza Tanaro-Stura di 2 ,Tenuta Reale di Pollenzo 3, Canale di Verduno e Isolotto 4, Confluenza Tanaro-Talloria 5 ,Città di Alba 6, Rocche di Barbaresco 7, Stagni di Neive FASE PRELIMINARE : SISTEMATIZZAZIONE DELLE CONOSCENZE

La fascia interessata dal progetto è in Coerenza con la pianificazione urbanistica generale orientata ad uno sviluppo agro- naturalistico con poche e marginali eccezioni

ALBA in particolare ha destinato le aree ad un "parco territoriale’’ di rilievo comprensoriale, orientando le scelte urbanistiche sia alla tutela che alla valorizzazione del sistema fiume, nel quadro della disciplina prevista nel nuovo PRG approvato nel maggio 2016 FASE PRELIMINARE : DEFINIZIONE DEL QUADRO STRATEGICO

1 Potenziare le funzionalità ambientali QUADRO STRATEGICO e il ruolo dell’agricoltura per migliorare le connessioni ecologiche

2 Completare la rete fruitiva di raccordo ciclopedonale con le principali mete di interesse culturale e di loisirs

3 Qualificare il paesaggio della fascia fluviale e mitigare gli impatti visivi

4 Potenziare la fruibilità dei siti e la dotazione di attrezzature per lo sport e il tempo libero all'aperto FASE PRELIMINARE : PROPOSTE DI INTERVENTO Lo schema territorializza le le azioni e gli indirizzi del Quadro strategico definendo SCHEMA DIRETTORE l'organizzazione spaziale delle attrezzature e dei luoghi di fruizione,govone nonché delle reti che li supportano e costituisce quindi il riferimento per le specifiche progettazioni 7 tratti fluviali 3 progetti di rete magliano alfieri 3 progetti d’ambito castagnito castagnole lanze

guarene

monticello neive

santa vittoria barbaresco

pocapaglia bra

alba

roddi

verduno

cherasco

la morra FASE PRELIMINARE : PROPOSTE DI INTERVENTO

SCHEMA DIRETTORE govone contenuti dello SD

magliano alfieri

castagnito

castagnole lanze

guarene

monticello neive

santa vittoria barbaresco

pocapaglia bra

alba

roddi

verduno

cherasco

la morra FASE PROGETTUALE : IL QUADRO DEGLI INTERVENTI

LE INDICAZIONI DI LUNGO PERIODO : I TRATTI FLUVIALI E LE SCHEDE PROGETTO PER TRATTO

LE PROPOSTE PER IL BREVE/MEDIO PERIODO: I PROGETTI DEGLI AMBITI E DELLE RETI

IL QUADRO DEGLI INTERVENTI 1 - Confluenza Tanaro-Stura di Demonte: Un circuito tra storia e natura 2 – Tenuta reale di Pollenzo: Un polo tra Cultura e gusto 3 – Canale di Verduno e Isolotto: Il parco dello sport 4 – Confluenza Tanaro-Talloria: Il paesaggio fluviale- integrazione tra sicurezza e fruizione 5 - La città di Alba: un parco urbano tra le due sponde 6 – Rocche di Barbaresco: il Paesaggio fluviale tra storia e natura 7 – Stagni di Neive: : il paesaggio fluviale e l'osservazione della natura FASE PROGETTUALE : IL QUADRO DEGLI INTERVENTI SCHEDE PROGETTUALI PER SINGOLO TRATTO: azioni di lungo periodo TEMA PROGETTUALE

SOGGETTI

INTERVENTI

RELAZIONI FASE PROGETTUALE : IL QUADRO DEGLI INTERVENTI

I PROGETTI DI RETE E I PROGETTI D’AMBITO: le azioni di breve-medio periodo

Progetto d’ambito – A1 ‘le oasi naturali’ R1 Progetto di rete - ‘la rete dei percorsi’

Progetto di rete - R2 ‘il sistema degli accessi e delle R2 stazioni’ Progetto d’ambito – A2 ‘un parco fluviale per Alba’

A3 Progetto d’ambito - ‘un giardino nell’isola’ R3 R3 ‘la rete ecologica’ FASE DI AVVIO ALLA GESTIONE OPERATIVA : PROTOCOLLO D’INTESA

Il Masterplan può produrre OUTPUT CHE POSSONO ESSERE IMMEDIATAMENTE UTILIZZATI DAGLI ENTI LOCALI per : • le necessità di gestione del territorio relativamente ai temi d’area vasta (PPR, Piano attività estrattive, Piano ciclabili di interesse regionale, Contratto di fiume, PAI,…) • le esigenze di gestione dei rapporti con i soggetti portatori di interessi diffusi o puntuali nella fascia fluviale

La “traduzione” del Masterplan negli strumenti di pianificazione definiti

a, applicazione del PPR per la b, coordinamento delle c, traduzione in un Progetto d, attivazione di un repertorio rete di connessione pianificazioni locali. Territoriale Operativo ovvero aggiornato di attività, risorse paesaggistica supporto per accesso ai bandi operative e iniziative dei I piani regolatori locali possono regionali di finanziamento soggetti locali. Il Masterplan prevede la facilmente essere coordinati ed realizzazione d'interventi che adeguati per parti congruenti Il Masterplan della fascia fluviale Occorre operare per mantenere coincidono con quanto con la strategia del Masterplan, costituisce un quadro progettuale il rapporto con le esigenze di richiesto agli enti locali e operando varianti che integrato, orientato a realizzare gestione dei rapporti con i provinciali dalla Regione per favoriscono gli interventi di strategie coerenti con quelle del soggetti portatori di interessi attuare le indicazioni del Piano valorizzazione ambientale e che PPR e dei Piani d’area vasta della diffusi o puntuali nella fascia paesaggistico regionale (PPR) supportano gli agricoltori in zona e quindi si può proporre fluviale e informare il territorio quanto soggetti che assicurano come base di un Progetto e i visitatori delle risorse una manutenzione del territoriale operativo (PTO), che disponibili e dei progetti in territorio. può essere fatto proprio dalla corso Regione o dalla Provincia, ai sensi delle norme del Piano territoriale regionale FASE DI AVVIO ALLA GESTIONE OPERATIVA : PROTOCOLLO D’INTESA PROPOSTA DI PROTOCOLLO D’INTESA TRA I COMUNI

A, coordinare l’adeguamento dei PRG, per consentire la fattibilità amministrativa delle previsioni del Masterplan, e per adeguarsi contestualmente alle direttive e indirizzi del PPR

B, stabilire che una quota percentuale definita delle compensazioni ecologiche che provengono da interventi trasformativi riguardanti la fascia fluviale in oggetto, siano investite lungo la fascia fluviale stessa privilegiando gli interventi di potenziamento ecologico del Masterplan

C, attivare un accordo con la Regione Piemonte per : • adottare il Masterplan della fascia fluviale, come Piano Territoriale Operativo (PTO), e programmarne l’attuazione, da concordare con un apposito accordo di programma tra i comuni e la Regione; • coordinare le previsioni del PTO, con quelle del piano settoriale regionale delle attività estrattive per definire una programmazione di medio-lungo periodo, condivisa con gli operatori, • includere la dorsale ciclabile di cui al progetto di rete (R1) come porzione degli itinerari di interesse regionale, predisponendola per partecipare ai bandi di cui alla LR 4/2000. • avviare un tavolo di verifica delle ipotesi progettuali del Masterplan con l'Autorità di Bacino al fine di definire le condizioni operative per i progetti d'ambito e di rete in relazione alla definizione delle casse di laminazione del Tanaro in via di progettazione. FASE DI AVVIO ALLA GESTIONE OPERATIVA

ceresole

Guardare alle ‘infrastrutture canale govone per un turismo sostenibile’: dalle infrastrutture materiali a vezza

quelle immateriali neive

bra alba

cherasco

barolo

serravalle

prunetto