Parrocchia di San Mauro in Trambileno. Inventario dell'archivio storico (1594 - 2012)

a cura di Cooperativa Koinè

Provincia autonoma di , Soprintendenza per i Beni Culturali, in collaborazione con Archivio Diocesano Tridentino 2014

Premessa L'ordinamento e l'inventariazione dell'archivio sono stati effettuati per incarico e con la direzione della Soprintendenza per i beni librari, archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento e con la collaborazione dell'Archivio Diocesano Tridentino; la redazione dell'inventario è stata curata da Cinzia Groff, Elena Bertagnolli, Ornella Bolognese e Francesca Tecilla socie della cooperativa Koinè e ultimata nel dicembre 2013.

L'intervento è stato realizzato utilizzando il Sistema informativo degli archivi storici del . Le schede sono state compilate secondo le norme di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006. Relativamente alla descrizione delle singole unità archivistiche sono stati usati i seguenti criteri: - il titolo originale del documento è riportato tra virgolette; - nella trascrizione dei titoli si sono ricondotti all'uso moderno i segni d'interpunzione, i segni diacritici, le lettere maiuscole e minuscole e si sono sciolte le abbreviature; - le ricostruzioni di titoli, di date ed eventuali altre integrazioni sono state indicate tra parentesi quadre; - di ogni unità archivistica si sono indicati gli estremi cronologici, la definizione archivistica e il numero delle carte.

In particolare per i registri:

- in presenza di più titoli originali, si è scelto quello più significativo, specificandone la posizione solo se esso non appare all'esterno; - si è riportata, ove presente, la numerazione originaria per carte o per pagine; se assente si è dato il computo delle carte scritte, facendo seguire al numero l'espressione "non numerate" (n.n.); - la numerazione originaria riferita allo specchio formato da due facciate contrapposte viene espressa mediante la locuzione "carte sinistra - destra" (cc. sd); - in presenza di una numerazione non omogenea si è indicato il computo totale delle carte scritte, specificando di seguito, tra parentesi tonde, il tipo di numerazione presente (parziale, varia, imprecisa); - si è indicata tra parentesi la presenza di carte bianche, tranne quelle esistenti in fine registro.

Nelle citazioni, l'unità archivistica è individuata dal nome del , dal nome della serie e dal numero che indica la posizione dell'unità all'interno della serie. Ad ogni unità archivistica è inoltre associata una segnatura, scritta nel margine sinistro in alto e applicata sul pezzo, che indica la collocazione fisica del pezzo all'interno della serie. Questa è costituita da una lettera alfabetica maiuscola diversa per ogni fondo, dal numero corrispondente alla serie, dal numero del pezzo in inventario e, eventualmente, dal numero della busta-contenitore.

Nella descrizione delle unità archivistiche si è fatto ricorso alle seguenti abbreviazioni e sigle: c., cc. carta, carte recto - verso cc. sd carte sinistra - destra, cioè con la numerazione originaria riferita allo specchio formato da due facciate contrapposte n., nn. numero, numeri n. n. non numerato/e num. orig. numerazione originale p., pp. pagina, pagine tit. dorso titolo dorso tit. int. titolo interno

ADT Archivio Diocesano Tridentino

Alla fine dell'inventario si trovano indici relativi a: persone, toponimi, istituzioni e cose notevoli. Ad ogni lemma dell'indice sono associati i numeri che indicano la posizione del lemma stesso nell'inventario; tali numeri sono collocati tra parentesi graffe, accanto alle introduzioni e alle unità archivistiche, in alto a destra. Le voci dell'indice si riferiscono esclusivamente a quanto riportato nel presente inventario, senza ulteriori ricerche e approfondimenti critici.

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Sommario Parrocchia di San Mauro in Trambileno, 1594 - 2012...... 5 Curazia di San Mauro ...... 8 Parrocchia di San Mauro...... 12 Ufficio parrocchiale di San Mauro in Trambileno, 1594 - 2012 ...... 14 Registri dei nati e battezzati e dei matrimoni, 1594 - 1703 ...... 15 Registri dei nati e battezzati, 1703 - 1963...... 17 Registri dei matrimoni, 1703 - 1974...... 20 Registri dei morti, 1703 - 2012...... 23 Stati delle anime, 1858 - 1934 ...... 25 Registri degli sponsali, 1908 - 1920 ...... 27 Atti matrimoniali, 1929 - 1963 ...... 28 Carteggio e atti attinenti all'anagrafe, 1786 - 1963...... 29 Registri delle prediche, 1915 - 1917...... 30 Registri di amministrazione degli enti ecclesiastici, 1914 - 1949...... 31 Protocolli degli esibiti, 1915 - 1923...... 32 Carteggio e atti, 1889 - 1967 ...... 33

Beneficio parrocchiale di San Mauro...... 36 Beneficio parrocchiale di San Mauro in Trambileno, 1881 - 1967...... 39 Carteggio e atti, 1881 - 1967 ...... 40

Chiesa di San Mauro...... 41 Chiesa di San Mauro in Trambileno, 1668 - 1967...... 45 Urbari, [1778]...... 46 Registri dei pagamenti degli affitti e degli interessi sui capitali, 1794 - 1911...... 47 Registri delle rese di conto dei sindaci, 1668 - 1702 ...... 48 Resoconti, 1927 - 1967...... 49 Carteggio e atti, 1785 - 1963 ...... 50

Eremo di San Colombano...... 52 Eremo di San Colombano, 1750 - 1784...... 54 Registri delle rese di conto dei sindaci, 1750 - 1784 ...... 55

Confraternita del Santissimo Sacramento ...... 56 Confraternita del Santissimo Sacramento in Trambileno, sec. XX inizio - 1945 ...... 58 Registri degli iscritti, sec. XX inizio...... 59 Registri di cassa, 1921 – 1945 ...... 60

Indici …………………………………………………………………………………………………………………..61

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Albero dei soggetti produttori

Curazia di San Mauro, Trambileno, [1452]- 1913 dicembre 7 Successori: Parrocchia di San Mauro, Trambileno, 1913 dicembre 8 - E' matrice di : Cappellania esposta di San Valentino, Vanza (Trambileno), 1905 novembre 16 - 1969 gennaio 12 E' matrice di : Parrocchia di San Floriano, Lizzana (), 1196 -

Parrocchia di San Mauro, Trambileno, 1913 dicembre 8 - Predecessori: Curazia di San Mauro, Trambileno, [1452]- 1913 dicembre 7 Assorbe : Chiesa di San Mauro, Trambileno, sec. XIV inizio - 1987 gennaio 24

Beneficio parrocchiale di San Mauro, Trambileno, [1452] - 1987 gennaio 24

Chiesa di San Mauro, Trambileno, sec. XIV inizio - 1987 gennaio 24 Gestisce : Eremo di San Colombano, Trambileno, [1319] - 1794 E' assorbito da : Parrocchia di San Mauro, Trambileno, 1913 dicembre 8 -

Eremo di San Colombano, Trambileno, [1319] - 1794 E' gestito da : Chiesa di San Mauro, Trambileno, sec. XIV inizio - 1987 gennaio 24

Confraternita del Santissimo Sacramento, Trambileno, secolo XX inizio - ante 2004

4 superfondo Parrocchia di San Mauro in Trambileno, 1594 - 2012 {1}

registri 38, fascicoli 20; metri lineari 1.5

Storia archivistica L'archivio storico della parrocchia di Trambileno, al momento del presente intervento di riordino, si trovava nella canonica del paese. Mentre i registri in uso al parroco erano nell'appartamento del sacerdote in un armadio di metallo, il carteggio era sistemato in soffitta parte in scatole di cartone e parte su uno scaffale aperto di legno. Nonostante la precaria e malsana ubicazione la documentazione non presentava particolari danni ed era in discrete condizioni conservative. Dall'analisi dei verbali stesi in occasione delle visite pastorali antecedenti lo scoppio della prima guerra mondiale si evince che la documentazione dell'archivio doveva essere più consistente di quella attuale e risalente ad epoca remota. Nel 1768 si segnalò con "quanta diligenza e perizia sia tenuto da quel signor curato, don Pietro Gallinari, l'archivio" (1); il visitatore continuò affermando che "in canonica reca veramente soddisfazione vedere la posatezza con cui in apposito armadio sono conservati non solo tutti i registri dei nati, matrimoni e morti, i quali dattano fin dall'anno 1594, ma ben anche in apposito scaffale tutti i documenti ed istrumenti dei più pii legati e fondazioni nonché tutte le corrispondenze officiose ed altre carte che possono interessare" (2). In fase di riordino si è potuto constatare quali danni abbiano causato alla documentazione un incendio, scoppiato presumibilmente agli inizi del XIX secolo e gli eventi bellici; molti antichi documenti andarono distrutti, comprese probabilmente anche tre pergamene (3) attualmente non rinvenuti. I registri anagrafici si sono salvati dalla dispersione. La Commissione Beni Culturali del 22 agosto 1994 ha dichiarato l'archivio parrocchiale di Trambileno di interesse storico.

Lingua Italiano; latino; tedesco

Criteri di ordinamento e inventariazione Come riferimento metodologico generale per l'ordinamento e l'inventariazione dell'archivio storico della parrocchia di Trambileno ci si è attenuti a quanto indicato nelle "Direttive circa i requisiti dei locali, i criteri generali di ordinamento e inventariazione, nonché di organizzazione degli archivi" approvate dalla Giunta provinciale di Trento con deliberazione 29 marzo 1993, n. 3692, parte prima, punto 3, che fa riferimento alla C.M. del Ministero dell'interno n. 39/1966, Direzione generale degli Archivi di Stato, "Norme per la pubblicazione degli inventari". Il presente lavoro ha comportato tre momenti principali: la schedatura, l'ordinamento e l'elaborazione finale. In fase iniziale sono stati schedati tutti i pezzi rinvenuti nell'archivio parrocchiale rispettando le unità preesistenti. Per quanto riguarda l'ordinamento poiché non è stato possibile ricostruirne uno preesistente, si sono individuate le varie attività svolte dal parroco e le amministrazioni che nella parrocchia operano sotto la sua diretta o indiretta responsabilità. Le valutazioni, le scelte e le operazioni occorse nel presente lavoro di riordino sono state comunque concertate con il direttore dell'Archivio Diocesano Tridentino e con il referente della Soprintendenza per i beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento. 5

Condizioni di accesso In base alle "Intese fra la Giunta provinciale di Trento e l'Ordinariato diocesano in materia di archivi degli enti ecclesiastici dipendenti dall'autorità diocesana" la consultazione dei documenti riguarda esclusivamente la documentazione dichiarata di interesse storico. La consultazione di documenti di carattere riservato, relativi a situazioni puramente private di persone, è regolata in termini di legge statale (D. L. 30/6/03 n. 196 "Codice in materia di protezione dei dati personali") richiamata dal "Testo unico provinciale dei Beni Culturali" (L. P. n. 1/2003). Ai titolari degli archivi viene riservato il giudizio sulla consultabilità dei documenti che possono ledere il riserbo dovuto alle persone e comunque solo ad essi, o ad operatori autorizzati, è concessa la facoltà di accedere alla parte relativa all'anagrafe. Inoltre, in base alle suddette "Intese", la consultazione da parte degli studiosi deve comunque avvenire mediante motivata richiesta da inoltrarsi al titolare dell'archivio tramite l'Archivio Diocesano, il quale dovrà inviare al servizio provinciale competente l'elenco delle autorizzazioni rilasciate.

Condizioni di riproduzione La riproduzione (fotoriproduzione, microfilmatura, ecc.) dei documenti conservati nell'archivio parrocchiale è consentita previa autorizzazione da parte del titolare dell'archivio stesso, sentito il parere e avuto il consenso dell'incaricato diocesano per gli archivi parrocchiali. L'Ordinariato consente alla Provincia la microfilmatura dei documenti al fine di costituire copie di sicurezza che saranno conservate presso l'Archivio provinciale.

Bibliografia CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, TEMI, 1961, pp. 806-807

Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888 COPPOLA G., GRANDI C. (a cura di), La conta delle anime. Popolazioni e registri parrocchiali: questioni di metodo ed esperienze, Bologna, 1989 GRANDI C. (a cura di), La riconta delle anime (1987-2006): il sacro, il sociale e il profano nelle fonti normative confessionali, Atti del convegno (Trento 3-4 aprile 2008), Roma, 2011 SPARAPANI L., I libri parrocchiali della diocesi di Trento, IN: La conta delle anime. Popolazioni e registri parrocchiali: questioni di metodo ed esperienze a cura di COPPOLA G. e GRANDI C., Bologna, 1989

Fonti normative Circolare del Ministero dell'Interno 25 giugno 1966, n. 39, Norme per la pubblicazione degli inventari Codice di diritto canonico (1983) Decreto arcivescovile 10 febbraio 1993, istituzione dell'Archivio Diocesano Tridentino Deliberazione della Giunta provinciale di Trento 29 marzo 1993 n. 3692, Approvazione delle direttive circa i requisiti dei locali, i criteri generali di ordinamento ed inventariazione, nonché di organizzazione degli archivi (art. 28, comma 2 L.P. 14 febbraio 1992, n. 11) Deliberazione della Giunta provinciale di Trento 27 agosto 1993, n. 11704, Intese fra la Giunta provinciale di Trento e l'Ordinariato diocesano in materia di archivi degli enti ecclesiastici dipendenti dall'autorità

6 diocesana Legge provinciale 17 febbraio 2003, n. 1, Nuove disposizioni in materia di beni culturali Codice in materia di protezione dei dati personali, D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196

Norme o convenzioni La scheda è stata compilata secondo le regole di descrizione di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006.

Note (1) Cfr. ADT, Atti visitali, n. 92, c. 162. (2) Ibidem, c. 232. (3) Cfr. ADT, Parrocchie e curazie, doc. 1886.

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Ente Curazia di San Mauro {2} [1452]- 1913 dicembre 7

Luoghi Trambileno (TN)

Archivi prodotti Fondo Ufficio parrocchiale di San Mauro in Trambileno, 01/01/1594 - 31/12/2012

Storia Il paese di Trambileno si trova poco a monte dell'abitato di Rovereto, sulla divisoria tra le due vallate formate dai torrenti Leno di (1) e Leno di , quest'ultimo affluente di sinistra del primo. Il è formato da dieci frazioni sparse sul territorio; nella frazione Piazza trova sede la chiesa di San Mauro. La curazia di San Mauro è di origine piuttosto antica, sembra infatti che la sua indipendenza dalla pieve di Lizzana risalga addirittura al 1452 (2). Il 5 gennaio 1536 il vescovo Bernardo , in presenza di un canonico della cattedrale di Trento e dell'arciprete della pieve di Lizzana, investì "per presentes curam animorum regimine et administrationem" don Giovanni "Frii" (3). La notizia dell'investitura venne confermata in occazione della visita pastorale del 1537 quando si ritrovò lo stesso sacerdote che venne ripreso dal visitatore per aver celebrato alcuni matrimoni "contrastati" (4). Le registrazioni di nati e battezzati a partire dal 1594 confermano la presenza in loco di un sacerdote che, coadiuvato da un cappellano, aveva piena facoltà di amministrare il sacramento del battesimo (5). In un documento del 1896, presentato in occasione di una ricerca da parte del Capitanato distrettuale di Rovereto volta a verificare se il curato di Trambileno fosse indipendente dalla matrice di Lizzana, si legge che questi era tra quei sacerdoti "facoltizzati dal vescovo diocesano ad esercitare in modo indipendente la cura d'anime" (6). Ad esso era concesso impartire il sacramento del battesimo, benedire matrimoni, fare gli obiti sia degli adulti che dei bambini, tenere sotto la sua responsabilità i registri anagrafici ed estrarre dagli stessi certificati, corrispondere inoltre con le autorità civili ed ecclesiastiche. Al curato veniva corrisposto dal Comune un contributo di congrua, compreso un "barrozzo" di legna o il corrispettivo in denaro (7). Il comune di Trambileno stabilì con delibera del 20 maggio 1849 di versare al proprio curato un compenso tale "da rendergli comoda la permanenza" (8). In questo periodo, vista la pressione per ottenere l'elevazione a parrocchia, il parroco di Lizzana decise di porre alcuni punti fermi in merito ai suoi diritti sulla curazia. In primo luogo ribadì la sua partecipazione con due voti alla presentazione, assieme al Comune, del sacerdote che doveva assumere l'incarico di curato. Riaffermò inoltre il diritto di seppellire il curato che avesse trovato la morte a Trambileno, di cantare messa nel giorno della festa del santo titolare e di delega per la celebrazione dei matrimoni. Il comune di Trambileno, "in ricognizione del fonte battesimale, ab antico concessogli, e per gli olii santi" pagava al parroco di Lizzana "50 uova ed un capretto grasso il dì di san Floriano pagando la dajera di troni 7 soldi 10 del Tirolo" (9). Il curato, dal canto suo, doveva presentarsi nella parrocchiale per ricevere in consegna gli olii santi e assistere la messa nel giorno della festa di San Floriano, titolare della parrocchiale.

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La formalizzazione ufficiale dell'effettiva indipendenza della curazia, da parte dell'autorità vescovile, si ebbe però solo il 31 marzo 1851 con atto n. 1053 (10). Nel 1899 si richiese presso l'Ordinariato di ottenere la facoltà da parte dei sacerdoti investiti della cura d'anime di Trambileno di indossare la veste talare dei parroci (11). Nell'ottobre 1913 gli abitanti di Trambileno rinunciarono al loro diritto di nomina dei curati a favore dell'autorità vescovile allo scopo di ottenere l'elevazione a parrocchia (12).

ELENCO DEI CURATI

1536 - Giovanni "Frii" 1551-1552 Annibale "Xonen" 1553- ? Giovanni 1594-1621 Giacomo Maule 1621-1623 Paolo Pellegrini 1624-1625 Biagio Bergamini 1625-1631 Stefano Nocher 1631-1647 Sebastiano Vettori 1647-1668 Domenico Dossi 1668-1703 Domenico Pedrazzi 1703-1712 Leonardo Rella 1712-1735 Giuseppe Rella 1735-1750 Tommaso Bonifacio Rella 1750-1753 Gaspare Lutz 1753-1778 Paolo Silvagno 1778-1779 - vicario - 1779-1809 Stefano Mattei 1810-1811 - vicario - 1811-1820 Francesco Antonio Cavalieri 1821-1823 - vicario - 1823-1841 Paolo Tomedi 1842-1843 Albino Rella 1843-1848 Luigi Menapace 1848-1857 - vari vicari - 1857-1878 Pietro Gallinari 1878-1880 Basilio Trughi 1880-1881 - vicario - 1881-1885 Silvio Bertolasi 1885-1886 - provvisore - 1886-1895 Luca Zeni 1895-1896 - vicario -

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1896-1906 Carlo Giacomelli 1906-1913 Leonardo Moggioli

Funzioni, occupazioni e attività Con il termine "curazia" si vuole indicare un luogo o un territorio determinato, con chiesa propria, situata all'interno dei confini della parrocchia, sottratta parzialmente alla giurisdizione del parroco e affidata a un curato. La curazia poteva essere, in relazione alla parrocchia d'origine, completamente o parzialmente dipendente, o indipendente a seconda delle concessioni ottenute a mano a mano dall'autorità ecclesiastica e civile. Nei territori soggetti alla giurisdizione austriaca venivano riconosciute come indipendenti quelle sole stazioni di cura d'anime delle quali si poteva comprovare l'erezione a cura indipendente con il beneplacito dello Stato. I sacerdoti che ambivano all'assegnazione del beneficio curaziale dovevano sostenere gli esami di concorso indetti dall'Ordinariato. Il curato era tenuto a celebrare la messa "pro populo" ed era autorizzato a tenere, senza delegazione parrocchiale, i registri di battesimo, matrimonio e morte. Nel Tirolo tuttavia si ebbero curazie erette anche senza la presenza di tutti gli elementi descritti sopra. Tra le due guerre mondiali la maggior parte delle curazie presenti sul territorio tridentino ottennero l'elevazione a parrocchia e il sistema curaziale fu abolito completamente in seguito al Concordato del 1984.

Contesto generale Diocesi di Trento Decanato di Rovereto

Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio ADT, Parrocchie e curazie ADT, Investiture ADT, Libro B ADT, Atti visitali Bibliografia BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888, pp. 501-503

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Note (1) Il Leno è un affluente dell'Adige; svolse un ruolo molto importante per l'attività economica roveretana in particolare per lo sviluppo della lavorazione della seta. (2) Cfr. ADT, Parrocchie e curazie, 110 B n.3a. (3) Ibidem, Investiture 3, p. 150. (4) Ibidem, Atti visitali, n. 1. (5) Cfr. Ufficio parrocchiale di San Mauro in Trambileno, Registri dei nati e battezzati e dei matrimoni, reg. 1. (6) Cfr. ADT, Parrocchie e curazie, 110B n. 3.a. (7) Ibidem, 99 n. 2.c. (8) Ibidem, n. 2L. (9) Ibidem. (10) Ibidem, 110B n. 3.a. (11) Ibidem. (12) Ibidem, Parrocchie e curazie, ultimo fascicolo.

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Ente Parrocchia di San Mauro {3} 1913 dicembre 8 -

Luoghi Trambileno (TN)

Archivi prodotti Fondo Ufficio parrocchiale di San Mauro in Trambileno, 01/01/1594 - 31/12/2012

Storia In seguito alla rinuncia degli abitanti di Trambileno al loro diritto di nomina del curato a favore del vescovo di Trento avvenuta nell'ottobre del 1913 (1), la cura di San Mauro in Trambileno è stata eretta a parrocchia del decanato di Rovereto con decreto vescovile dell'8 dicembre 1913 approvato dalla Luogotenenza di Innsbruck il 7 aprile dell'anno seguente. Il primo sacerdote ad assumere l'incarico di parroco fu Giuseppe Dalpiaz, investito nel dicembre 1913. Dalla parrocchia di Trambileno dipendeva l'espositura di Vanza e Pozzacchio, elevata nel 1969 in parrocchia. Con D.M. del 30 dicembre 1986, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 24 gennaio 1987, la parrocchia di San Mauro con sede a Trambileno è stata dichiarata persona giuridica privata (Tribunale di Trento, Registro Persone Giuridiche n. 568). In base al citato decreto la parrocchia di San Mauro di Trambilento ha incamerato i beni degli enti Chiesa di San Mauro con annessa chiesa della Madonna de La Salette e Beneficio parrocchiale di Mauro che sono stati soppressi.

ELENCO DEI PARROCI

1913 dicembre Giuseppe Dalpiaz 1914-1919 Giovanni Susat 1919-1940 Antonio Zanotelli 1940-1950 - vicari - 1950-1966 Battista Giacomelli 1967-1993 Giuseppe Armanini 1994- Albino Bernard

Condizione giuridica Ente ecclesiastico civilmente riconosciuto

Funzioni, occupazioni e attività Il termine "parrocchia" (2) deriva dal greco e indica, dal punto di vista etimologico, una qualsiasi circoscrizione territoriale. Nei primi secoli della cristianità fino al basso medioevo il termine venne adottato per indicare le ripartizioni 12 dei territori diocesani in circoscrizioni minori, fenomeno nato in conseguenza del moltiplicarsi nelle diocesi di nuove chiese sotto la spinta delle crescenti esigenze dei fedeli. La consacrazione definitiva del "sistema parrocchiale" si ebbe con il Concilio di Trento che, sulla base della precedente normativa pontificia e conciliare, dettò una nuova e completa disciplina della struttura della Chiesa. I legislatori del Concilio prescrissero che, per la più efficace tutela della cura delle anime affidate ai vescovi, il "populus fidelium" si dovesse distinguere in parrocchie proprie con confini determinati e che a ciascuna di esse venisse assegnato un sacerdote che vi risiedesse, soltanto dal quale i fedeli potevano ricevere i Sacramenti (Sess. XXIV, cap. 13). Si ordinò così che venissero erette parrocchie in tutti i luoghi in cui esse non esistevano e si stabilirono delle norme per assicurare ai parroci un reddito minimo. Il parroco si impegnava a risiedere nel luogo assegnatogli, ad approfondire la conoscenza della comunità dei fedeli attraverso la compilazione e l'accurata custodia dei libri parrocchiali e a partecipare alle adunanze vicariali. I principi enunciati dal Concilio di Trento e successivamente ribaditi nella normativa pontificia sono stati accolti e sintetizzati nel testo del Codice di diritto canonico del 1917. Il can. 216 §1 dispone che il territorio di ogni diocesi debba essere diviso in "distinctas partes territoriales", a ciascuna delle quali "sua peculiaris ecclesia cum populo determinato est assignanda suusque peculiaris rector, tamquam proprius eiusdem pastor, est praeficiendus pro necessaria animarum cura". L'istituzione parrocchiale dunque risulta costituita, oltre che dall'elemento territoriale, da altri tre elementi: un determinato "popolo", una peculiare "chiesa" e un "pastor". Il Codice di diritto canonico del 1983 ha riconosciuto la personalità giuridica della parrocchia espressamente concepita come "Communitas Christifidelium" (CIC 1983, can. 515 §3). Tale riforma è stata recepita sia nell'accordo tra Stato e Chiesa (legge 121/1985) sia nelle disposizioni sugli enti e beni ecclesiastici (legge 222/1985); le diocesi e le parrocchie acquistano la personalità giuridica civile dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto del Ministero dell'interno che conferisce loro la qualifica di "ente ecclesiastico civilmente riconosciuto".

Contesto generale Diocesi di Trento Decanato di Rovereto

Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio ADT, Parrocchie e curazie

Note (1) Cfr. ADT, Parrocchie e curazie. (2) Cfr. MAURO T., Parrocchia, in Enciclopedia del diritto, XXXI, Milano, Giuffré, 1981, pp. 868-887.

13 fondo A Ufficio parrocchiale di San Mauro in Trambileno, 1594 - 2012 {4}

registri 28, fascicoli 13

Soggetti produttori Curazia di San Mauro, [1452]- 1913 dicembre 7 Parrocchia di San Mauro, 1913 dicembre 8 -

Modalità di acquisizione e versamento Il fondo è sempre stato di proprietà dell'ente.

Contenuto La documentazione conservata nel fondo è quella tipica presente in tutte le parrocchie, composta prevalentemente dai registri anagrafici e dai relativi atti, da registri di amministrazione, da carteggio e atti vari.

Lingua Italiano; latino; tedesco

Incrementi previsti Si prevede il continuo accrescimento della documentazione in quanto l'ente parrocchia è ancora attivo.

Esistenza e localizzazione delle copie Presso l'Archivio Diocesano si trovano microfilmati tutti i registri anagrafici (nati e battezzati, matrimoni, morti) dal Concilio di Trento fino alla fine del 1923, data oltre la quale tali registrazioni e certificazioni diventano di competenza comunale.Le registrazioni continuano in parrocchia con il solo valore ecclesiastico.

14 serie A 1 Registri dei nati e battezzati e dei matrimoni, 1594 - 1703 {5}

registri 2

Contenuto La serie è costituita da due registri che riportano le registrazioni più antiche delle nascite e dei battesimi avvenuti a Trambileno a partire dal 1594 e dei matrimoni a partire dal 1631. Entrambi i registri sono redatti in forma discorsiva ed in lingua italiana. Su di essi, ma in particolare sul primo registro, sono presenti annotazioni di fatti ed avvenimenti di cronaca ritenuti particolarmente importanti.

Per un'introduzione generale alle serie (nati, matrimoni) si vedano le serie corrispondenti.

A 1.1 {6} "Battezzati. Registro I.mo. Dai 9 giugno 1594 al 1° novembre 1651" 1594 giugno 9 - 1651 settembre 18; 1652 gennaio 19 cc. 1-174: registro dei nati e battezzati, 1594 giugno 9-1651 settembre 18; 1652 giugno 19 (1); cc. 175-177: registro dei matrimoni, 1631 febbraio 11-1651 novembre 1. Alle cc. 178, 180-182: notizie di cronaca e memorie tra le quali: passaggio della Corte di Spagna dalla città di Rovereto, 1650; eclissi di sole, 12 agosto 1654; annotazione della nomina del curato Domenico Dossi avvenuta il 10 agosto 1647, 1655 gennaio 23. Italiano Registro; carta, legatura in carta, pp. 182 Segnature precedenti: I Vedi anche: D 1.1, "San Colombano". Note (1) La registrazione si trova a p. 179.

A 1.2 {7} "Battezzati. Registro II°. Dagli 11 febbraio 1652 ai 17 luglio 1703. In fine matrimoni" (1) 1652 febbraio 11 - 1703 luglio 17 cc. 1-84: registro dei nati e battezzati, 1652 febbraio 11-1703 marzo 24 (2); cc. 86-108: registrazioni di matrimoni, 1652 febbraio 12-1703 luglio 17. A c. 1: annotazione relativa all'acquisto del registro, presso la stamperia di Santo Zanetti a Trento, da parte del curato don Domenico [Dossi], [1649]; a c. 85v.: annotazione del passaggio per Rovereto dell'imperatrice di Spagna [Margherita Maria Teresa d'Asburgo] il 2 novembre 1666, 1666 novembre 15 (3). Italiano Registro; carta, legatura in pergamena, cc. 108 Vedi anche:

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D 1.1, "San Colombano". Note (1) "in fine matrimoni": di mano del XX secolo. (2) Annotazioni di battesimo si trovano alle cc. 97 e 101. (3) La testimonianza dell'evento viene data dal curato Domenico Dossi che afferma di aver toccato con mano la carrozza reale "dorata".

16 serie A 2 Registri dei nati e battezzati, 1703 - 1963 {8}

registri 6

Contenuto I registri dei battesimi insieme a quelli dei matrimoni furono introdotti nel diritto canonico dal "Decretum de Reformatione Matrimonii" del Concilio di Trento (Sess. XXIV, capp. 1-2). I titoli 91-97 del "Rituale Romanum" emanato da Paolo V nel 1614 proposero le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri. Tali normative trovarono applicazione nelle parrocchie della diocesi di Trento in tempi relativamente brevi; infatti i libri dei battezzati vennero compilati costantemente fino all'epoca contemporanea, prima con finalità solo religiose, poi anche civili e anagrafiche. L'autorità politica austriaca si interessò ai libri parrocchiali con la lettera circolare del primo maggio 1781 che li dichiarava documenti pubblici a tutti gli effetti civili. Nella successiva legge imperiale del 20 febbraio 1784 vennero prescritte formule e espressioni linguistiche uniformi per la loro compilazione in modo da "impiegare ogni cura ed attenzione, acciocché per il bene de' nostri sudditi venga data una forma tale a simili registri, per via della quale lo stato ne possa fare l'uso occorrente, e che dalla loro uniformità ne risulti la sicurezza pubblica come oggetto della legge". Dopo la breve parentesi dei domini bavarese e napoleonico, durante i quali le competenze in materia di stato civile furono trasferite ai Comuni (anche se la regolare tenuta dei libri canonici da parte dei parroci non venne mai meno), con il decreto del 21 agosto 1815 la Commissione aulica centrale d'organizzazione restituiva ai curatori d'anime il compito di ufficiali di stato civile. In base al decreto del 2 luglio 1825 (Raccolta delle leggi provinciali, volume 63, p. 114) nel periodo austriaco il curatore d'anime era tenuto ad inserire nel registro dei nati il nome della levatrice che assisteva al parto. Fino al primo gennaio 1924, data dell'istituzione dello stato civile italiano presso i Comuni, il parroco mantenne la funzione di ufficiale di stato civile; da quella data le registrazioni nelle parrocchie continuano ma solo con valore ecclesiastico.

La serie è formata da sei registri che riportano le registrazioni dei nati e battezzati di Trambileno a partire dal 1703. Le registrazioni precedenti, dal 9 giugno 1594 al 24 marzo 1703, si trovano in Ufficio parrocchiale di San Mauro in Trambileno, Registri dei nati e battezzati e dei matrimoni, regg. 1 e 2. Il primo è redatto in lingua latina e, per una parte, in forma discorsiva; vi si trovano le registrazioni delle date di nascita e di battesimo, il nome dei battezzati, quelli dei loro genitori, del ministro celebrante e dei padrini. A partire dal maggio 1784 venne introdotto l'uso delle registrazioni su tabella rigata a mano e nel 1826 si iniziarono ad utilizzare registri con tabella prestampata nella quale vennero registrati, secondo le disposizioni governative, le generalità del battezzato, "il tempo della nascita" (anno, mese, giorno e ora), il luogo di nascita, il giorno del battesimo, i nomi dei genitori, del ministro battezzante e dei padrini, e la condizione sociale di questi ultimi. Spesso è riportato anche il nome della levatrice (mammana) che assistiva al parto. Per quanto riguarda la rilevazione degli estremi cronologici si specifica che viene sempre segnalata come prima data quella riferita alla nascita e come ultima quella riferita al battesimo.

17

A 2.1 {9} "Battezzati. Registro III. Dai 18 giugno 1703 fino ai 2 maggio 1784" 1703 luglio 18 - 1786 marzo 4 Altre denominazioni: "Liber baptizatorum anno 1703 18 iuni sub regimine presbiteri Leonardi Rellae Fulgaridae nunc curati Trambilleni sub die 13 maii anni praedicti ..." (tit. int.) Alle cc. 9-12: "Memoria" della visita del vescovo Giovanni Michele Spaur, con decreto visitale, 1708 maggio 29 (copia). Italiano, latino Registro; carta, legatura in carta, cc. 240 Vedi anche: D 1.1, "San Colombano".

A 2.2 {10} "Battezzati. Registro IV°. Dal 1 maggio 1784 ai 12 febbraio 1826" 1784 maggio 1 - 1826 febbraio 12 Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. sd 196, con indice alfabetico a rubrica all'inizio n.n. Segnature precedenti: IV°

A 2.3 {11} "Registro de' nati della curazia di Trambilleno dai [2]6 febbraio 1826-tutto l'anno 1863" 1826 febbraio 26 - 1863 dicembre 30 Altre denominazioni: "Registro V. Nati e battezzati. 1826-1863" (su etichetta adesiva) Alla fine: annotazione relativa alla trascrizione sul registro successivo di una registrazione di nascita avvenuta nel 1863. Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. sd 240, con indice alfabetico a rubrica all'inizio n.n. (1) Segnature precedenti: V Note (1) L'indice alfabetico è suddiviso tra maschi e femmine.

A 2.4 {12} "Registro VI. Nati e battezzati. 1864-1896" 1863 dicembre 31 - 1896 novembre 16 Incollati, di tanto in tanto, atti relativi al riconoscimento di illegittimi e certificati di nascite e battesimi avvenuti fuori parrocchia. Italiano Registro; carta, cc. sd 195, con indice alfabetico a rubrica all'inizio n.n. Segnature precedenti: VI

A 2.5 {13} "Registro VII. Nati e battezzati. 1897-1926" 1897 gennaio 3 - 1927 gennaio 1 A c. 50: annotazione di un'aggressione nei confronti del curato causata da un malato di mente, 1906 marzo 12. Si trovano incollati certificati relativi a nascite e battesimi avvenuti fuori parrocchia. Italiano

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Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. sd 199, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n. Segnature precedenti: VII

A 2.6 {14} "Registro VIII. Nati e battezzati della parrocchia di Trambilleno dal 1927 al 1963" 1927 gennaio 30 - 1963 novembre 13 Italiano Registro; carta, legatura in tela, cc. sd 99, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n. Segnature precedenti: VIII

19 serie A 3 Registri dei matrimoni, 1703 - 1974 {15}

registri 8

Contenuto I registri dei matrimoni, insieme a quelli dei battesimi, furono introdotti nel diritto canonico dal "Decretum de Reformatione Matrimonii" del Concilio di Trento (Sess. XXIV, capp. 1-2). I titoli 91- 97 del "Rituale Romanum" emanato da Paolo V nel 1614 proposero le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri. Tali normative trovarono applicazione nelle parrocchie della diocesi di Trento in tempi relativamente brevi; i libri dei matrimoni infatti vennero compilati costantemente fino all'epoca contemporanea, prima con finalità solo religiose, poi anche civili ed anagrafiche. L'autorità politica austriaca si interessò ai libri parrocchiali con la lettera circolare del primo maggio 1781 che li dichiarava documenti pubblici a tutti gli effetti civili. Nella successiva legge imperiale del 20 febbraio 1784 vennero prescritte formule e espressioni linguistiche uniformi per la loro compilazione e si ordinò di "impiegare ogni cura ed attenzione, acciocché per il bene de' nostri sudditi venga data una forma tale a simili registri, per via della quale lo stato ne possa fare l'uso occorrente, e che dalla loro uniformità ne risulti la sicurezza pubblica come oggetto della legge". Dopo la breve parentesi dei domini bavarese e napoleonico, durante i quali le competenze in materia di stato civile furono trasferite ai Comuni (anche se la regolare tenuta dei libri canonici da parte dei parroci non venne mai meno) con la legge imperiale del 20 aprile 1815 ed il decreto del 21 agosto 1815 della Commissione aulica centrale d'organizzazione veniva restituito ai curatori d'anime il compito di ufficiali di stato civile che essi mantennero fino al primo gennaio 1924, data dell'istituzione dello stato civile italiano presso i Comuni. Se durante la dominazione austriaca il matrimonio celebrato in chiesa aveva validità civile e al parroco veniva richiesta un'attenzione particolare nella produzione degli atti necessari per la celebrazione e la registrazione del sacramento (Cfr. Codice civile austriaco, § 80), negli anni tra l'annessione al Regno d'Italia e il Concordato del 1929 stipulato tra la Santa Sede e l'autorità politica, i riti civile e religioso venivano celebrati separatamente. Con la legge n. 847 del 27 maggio 1929 lo Stato italiano riconobbe la validità civile del matrimonio celebrato secondo le norme di diritto canonico ed il curatore d'anime è tenuto alla notificazione dell'avvenuta celebrazione al Comune, per la sua trascrizione nei registri anagrafici.

La serie è formata da otto registri che riportano le registrazioni dei matrimoni celebrati a Trambileno a partire dall'anno 1703. Registrazioni precedenti di matrimoni celebrati dall'11 febbraio 1631 al 17 luglio 1703 si trovano in Ufficio parrocchiale di San Mauro in Trambileno, Registri dei nati e battezzati e dei matrimoni, regg. 1 e 2. Il primo registro è compilato, nella prima parte, in forma discorsiva e in lingua latina mentre a partire dal luglio 1784 viene introdotto l'uso della tabella rigata a mano e l'utilizzo della lingua italiana. Solo a partire dal terzo registro, dal 1806, viene adottata la tabella prestampata sulla quale vengono riportati, secondo le disposizioni governative, la data del matrimonio, le generalità degli sposi, del ministro celebrante, dei testimoni e la condizione sociale di questi ultimi. Gli ultimi due registri sono compilati secondo le norme concordatarie.

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A 3.1 {16} "Matrimoni. Registro I. Dai 4 giugno 1703 fino al 26 aprile 1784" 1703 giugno 4 - 1786 settembre 13 Altre denominazioni: "Liber matrimoniorum anno 1703 4 Iunii sub regimine presbiteri Leonardi Relae Fulgaridae nunc curati Trembelleni" (tit. int.) A c. 78: memoria della presa in possesso, in data 15 gennaio 1823 della curazia da parte di don Paolo Tomedi da Garniga, precedentemente curato a , 1823 febbraio 17. Incollati diverse dispense da impedimento matrimoniale. Italiano, latino Registro; carta, legatura in carta, cc. 78 Segnature precedenti: I

A 3.2 {17} "Matrimoni. Registro II. Dai 13 luglio 1784 ai 15 aprile 1826" 1784 luglio 13 - 1826 aprile 15 Altre denominazioni: "Libro dei matrimoni. Trambilleno. 1784" Alle cc. 89-94: consensi paterni ai matrimoni di minorenni, 1824 agosto 13-1827 febbraio 26. Registro; carta, legatura in mezza pelle (1), cc. sd 59, cc. 89-94 (mancano le cc. 60-88) (2) Segnature precedenti: II Note (1) Il dorso è rivestito da nastro adesivo. (2) Si tratta di carte tagliate e probabilmente non compilate.

A 3.3 {18} "Matrimoni. Registro III. Dai 15 luglio 1826 ai 5 febbraio 1853" 1826 luglio 15 - 1853 febbraio 5 Altre denominazioni: "Registro de' matrimoni della curazia di Trambilleno dopo i 15 aprile dell'anno 1826" Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. sd 91, con indice alfabetico all'inizio n.n. Segnature precedenti: III

A 3.4 {19} "Registro IV. Matrimoni. 1852-1899" 1853 agosto 6 - 1899 dicembre 2 Altre denominazioni: "Registro IV dei matrimoni celebrati in Trambileno dal 6 agosto 1853 sino 1899" (tit. int.) Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle (1), cc. sd 118, con indice alfabetico a rubrica all'inizio n.n. Segnature precedenti: IV Note (1) Il dorso è ricoperto da nastro adesivo.

21

A 3.5 {20} "Registro V. Matrimoni. 1900-1926" 1900 gennaio 20 - 1926 novembre 20 Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle (1), cc. sd 99, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n. Segnature precedenti: V Note (1) Il dorso è ricoperto da nastro adesivo.

A 3.6 {21} "Tomo VI. [Matrim]oni. 1927-1940" 1927 gennaio 8 - 1940 dicembre 28 Contiene, sciolto: "Copia degli atti di matrimonio. Anno 1936-1938. Redatto dal vicario curaziale Roberto Pezzè", s.d. Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. sd 29 Segnature precedenti: VI

A 3.7 {22} "Tomo VII. Matrimoni" 1941 marzo 1 - 1949 giugno 11 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 62 (1) Segnature precedenti: VII Note (1) Le cc. 51-62 riportanti le registrazioni dei matrimoni celebrati dall'11 settembre 1948 all'11 giugno 1949 sono slegate.

A 3.8 {23} "Matrimoni. VIII. 1949-1974 1949 novembre 17 - 1974 agosto 10 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela (1), cc. 95 Segnature precedenti: VIII Note (1) Il dorso è ricoperto da nastro adesivo.

22 serie A 4 Registri dei morti, 1703 - 2012 {24}

registri 5

Contenuto I registri dei morti furono resi obbligatori insieme ai registri dei cresimati e agli "stati delle anime" dal "Rituale Romanum" di Paolo V nel 1614, nel quale si stabilivano anche le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri (Cfr. § Formulae scribendae in libris habendis apud parochos ut infra notatur). Tale normativa trovò applicazione nelle parrocchie della diocesi di Trento in tempi relativamente brevi; infatti i libri dei morti vennero compilati costantemente fino all'epoca contemporanea, prima con finalità solo religiose, poi anche civili ed anagrafiche. L'autorità politica austriaca si interessò ai libri parrocchiali con la lettera circolare del primo maggio 1781 che li dichiarava documenti pubblici a tutti gli effetti civili. Nella successiva legge imperiale del 20 febbraio 1784 vennero prescritte formule e espressioni linguistiche uniformi per la loro compilazione e si ordinò di "impiegare ogni cura ed attenzione, acciocché per il bene de' nostri sudditi venga data una forma tale a simili registri, per via della quale lo stato ne possa fare l'uso occorrente, e che dalla loro uniformità ne risulti la sicurezza pubblica come oggetto della legge". Dopo la breve parentesi dei domini bavarese e napoleonico, durante i quali le competenze in materia di stato civile furono trasferite ai Comuni (anche se la regolare tenuta dei libri canonici da parte dei parroci non venne mai meno) con il decreto del 21 agosto 1815 la Commissione aulica centrale d'organizzazione restituiva ai curatori d'anime il compito di ufficiali di stato civile, che essi mantennero fino al primo gennaio 1924, data dell'istituzione dello stato civile italiano presso i Comuni. Le registrazioni nelle parrocchie continuano ma con solo valore ecclesiastico.

La serie è formata da cinque registri che riportano le registrazioni delle morti avvenute a Trambileno a partire dall'anno 1703. Il primo registro è complitato parzialmente in forma discorsiva e in lingua latina. Dal giugno 1784 viene introdotto l'utilizzo della tabella rigata a mano e della lingua italiana. Si segnala che su questo registro le morti violente sono annotate con dovizia di particolari. Dal maggio 1826 viene introdotto l'uso dei registri a tabella prestampata che riportano, secondo le disposizioni governative, la data del decesso, le generalità del defunto, la sua appartenenza religiosa, il sesso, l'età e la causa della morte.

A 4.1 {25} "Morti. Registro II. Dai 22 maggio 1703 ai 19 giugno 1784" 1703 maggio 22 - 1787 gennaio 14 Altre denominazioni: "Liber mortuorum anno 1703 sub die 22 Maii regimine presbiteri Leonardi Rellae Fulgaridae nunc curati Sancti Mauri et Stephani Trembelleni" (tit. int.) Alla fine, sulle due ultime carte: annotazioni di conti ed un elenco di nominativi, forse debitori, 1763. Italiano, latino Registro; carta, legatura in carta, cc. 151 Segnature precedenti: II

23

A 4.2 {26} "Morti. Registro III. Dai 19 giugno 1784 fino ai 16 maggio 1826" 1784 giugno 19 - 1826 maggio 16 Altre denominazioni: "Libro de morti. Trambilleno. 1784" Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 39 (bianche le cc. 7, 26v. e 27) Segnature precedenti: III

A 4.3 {27} "Morti. Registro IV. Dai 25 maggio 1826 [ai] 31 dicembre 1846" 1826 maggio 25 - 1846 dicembre 31 Altre denominazioni: "Registro de' morti della curazia di Trambilleno dopo li 16 maggio dell'anno 1826 fino tutto dicembre 1846" Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 115, con indice alfabetico a rubrica all'inizio n.n. Segnature precedenti: IV

A 4.4 {28} "Registro V. Morti. 1847-1908" 1847 gennaio 31 - 1908 settembre 15 All'inizio, incollate: due ordinanze inviate al curato, una politica ed una ecclesiastica, inerenti le morti e le modalità di sepoltura, 1882 luglio 8; 1886 gennaio 23; alla fine, incollati sulla carta di guardia: "Elenco dei casi di morte avvenuti nel distretto curaziale di Trambilleno entro il trimestre di gennaio, febbraio, marso dell'anno 1847", 1847 aprile 1 (1); seguono alcuni certificati di decessi avvenuti fuori parrocchia. Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle (2), pp. 311, con indice alfabetico a rubrica all'inizio n.n. (3) Segnature precedenti: V Note (1) La tabella doveva essere inoltrata al Giudizio distrettuale di Rovereto. (2) Il dorso è ricoperto da nastro adesivo. (3) L'indice è a sua volta suddiviso tra maschi e femmine.

A 4.5 {29} "Registro VI. Morti. 1908-***" 1908 settembre 22 - 2012 dicembre 4 All'inizio, sulla carta di guardia: annotazioni relative alle tasse da applicare in occasioni delle celebrazioni funebri, s. d.; a c. 113: annotazione relativa alla cessazione, a partire dal 31 dicembre 1923, delle registrazioni con valore civile e il relativo passaggio delle stesse al Comune di competenza, s.d. Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle (1), pp. 318 (bianche le pp. 87 e 99), con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n. Segnature precedenti: VI Note (1) Il dorso è ricoperto da nastro adesivo.

24 serie A 5 Stati delle anime, 1858 - 1934 {30} registri 3

Contenuto Il "Liber Status animarum" (o Anagrafe) era un registro che permetteva al parroco di conoscere in modo esatto la composizione, la situazione anagrafica e l'impartizione dei Sacramenti delle famiglie sottoposte alla sua cura al fine di facilitare il suo compito di sacerdote e di ufficiale di stato civile. La compilazione degli stati delle anime venne raccomandata, insieme a quella dei registri dei cresimati e dei morti, dal "Rituale Romano" di Paolo V nel 1614. Successivamente diversi concilii e sinodi ordinarono che durante la Quaresima di ogni anno questi libri venissero aggiornati. Queste disposizioni non furono applicate diligentemente nelle parrocchie della diocesi di Trento: prima del XIX secolo infatti si sono conservati pochi registri di questo tipo nonostante le frequenti sollecitazioni provenienti anche dalle autorità civili. Molti sono i vescovi tridentini che, negli atti delle visite pastorali, richiamano l'attenzione su questa lacuna; ma fu il vescovo Celestino Endrici che in occasione della sua prima visita pastorale nella diocesi stilò un formulario in cui si richiedeva, tra l'altro, e per la prima volta in forma esplicita, di segnalare la presenza in parrocchia degli "Status animarum" o "Anagraphes". Nel 1917 il Codice di diritto canonico li rese obbligatori, lasciando alle disposizioni dei vari Ordinari il compito di introdurli e di stilare anche nuovi e più semplici metodi di compilazione.

Bibliografia BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888 Codice di diritto canonico, Roma, 1984, can. 440 Foglio diocesano per la parte italiana dell'arcidiocesi di Trento, n. III (1908) SPARAPANI L., I libri parrocchiali della diocesi di Trento, IN: La conta delle anime. Popolazioni e registri parrocchiali: questioni di metodo ed esperienze a cura di COPPOLA G. e GRANDI C., Bologna, 1989

A 5.1 {31} "Anagrafe assunta l'anno 1858" [1858] (con annotazioni fino al 1883) Altre denominazioni: "Popolazione di Trambilleno, anno MDCCCLVIII" (tit. int.) Anagrafe della popolazione suddivisa per masi. A p. 307: elenco dei curati e cooperatori presenti in canonica dal 1857 al 1880, s.d.; alle pp. 310-319: "Memorie estratte dai registri e documenti dell'archivio canonicale di Trambileno", elenco di curati e cooperatori e avvenimenti di cronaca ritenuti importanti a partire dal 1594 fino all'agosto 1887, sec. XIX seconda metà; alle pp. 329-330: totale complessivo, calcolato alla fine di ogni anno, della popolazione di Trambileno dal 1866 al 1873, con segnalazione degli ottantenni e novantenni, ; a c. 331: "Nati nell'altro secolo, vivi alla fine dell'anno 1870", elenco con annotazioni di date di morte fino al 27 maggio 1877, s.d.; a c. 332: elenco delle coppie che festeggiarono i 50 anni di matrimonio entro il decennio 1871-1880, s.d. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 332 (bianche le pp. 64, 67, 243, 308, 309, 320; mancano molte pp.), con indice delle località e indice alfabetico alla fine n.n. 25

A 5.2 {32} "Anagrafe assunta al principio dell'anno 1881" [1881] (con integrazioni fino al 1899) Anagrafe della popolazione suddivisa per frazioni. A p. 374: "Elenco dei coniugi che, vivendo, compiranno il cinquantesimo anno di matrimonio entro gli anni 1884-1899", s.d.; a p. 377: "Canonica", elenco dei sacerdoti presenti nella canonica di Trambileno dal 1880 al 1887. Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 388 (bianche molte pp.; mancano le pp. 357-372), con indice alfabetico alle pp. 378-388

A 5.3 {33} "Anagrafe. 1934-***" [1934] (con integrazioni fino al 1952) Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. sd 117

26 serie A 6 Registri degli sponsali, 1908 - 1920 {34}

registri 1

Contenuto Papa Pio X nel decreto "Ne temere" stabilì che dal giorno di Pasqua del 1908 la promessa di matrimonio per essere valida dovesse essere fatta per iscritto, alla presenza del parroco oppure di due testimoni e firmata dai due fidanzati. Tutto questo allo scopo di impedire problemi o controversie che potevano nascere in seguito ad accordi segreti e di evitare litigi o inimicizie tra persone e famiglie. Il decreto era anche in sintonia con il Codice civile austriaco che stabiliva inoltre che la promessa di matrimonio non imponeva alcun obbligo legale né a contrarre il matrimonio né a versare quanto era stato pattuito, nel caso uno dei due fidanzati mancasse alla promessa.

Bibliografia Foglio diocesano per la parte italiana dell'arcidiocesi di Trento, n. III (1908)

A 6.1 {35} "Sponsali" 1908 dicembre 23 - 1920 agosto 29 (con annotazioni fino al 25 settembre 1920) (1) Italiano Registro; carta, legatura in tela, cc. 50 n.n. Note (1) Le annotazioni si riferiscono alle date delle tre pubblicazioni e alla data di avvenuta celebrazione del matrimonio.

27 serie A 7 Atti matrimoniali, 1929 - 1963 {36}

fascicoli 2

Contenuto La documentazione è composta dall'insieme delle pratiche relative ai singoli matrimoni celebrati nella parrocchia. Gli atti, prodotti dagli enti ecclesiastici o civili e dai futuri sposi, variano per genere e quantità a seconda delle epoche e dei governi. Si possono trovare, per esempio, certificati di battesimo e di cresima, esami di religione, attestati di avvenute pubblicazioni, dispense vescovili da impedimenti, consensi paterni. In seguito alla legge n. 847 del 27 maggio 1929, la documentazione di ogni matrimonio viene raccolta nel bifoglio "Esame dei contraenti", consistente nelle domande da farsi agli sposi secondo il can. 1020 del Codice di diritto canonico, e comprende anche la notificazione al comune dell'avvenuta celebrazione da parte del parroco con la relativa attestazione della sua registrazione nei registri anagrafici comunali. Si segnala la mancanza di atti antecedenti al 1929, andati distrutti a causa degli eventi bellici. Non sono presenti gli atti relativi agli anni 1951, 1952 e dal 1956 al 1960.

Bibliografia BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888, pp. 174-175

A 7.1 b. 1 {37} Atti matrimoniali 1929 - 1941 Italiano Fascicolo; carta, cc. 557 n.n.

A 7.2 b. 2 {38} Atti matrimoniali 1942 - 1963 Mancano gli atti matrimoniali relativi agli anni 1951, 1952, 1956-1960. Italiano Fascicolo; carta, cc. 992 n.n.

28 serie A 8 Carteggio e atti attinenti all'anagrafe, 1786 - 1963 {39}

fascicoli 2

A 8.1 b. 1 {40} Carteggio e atti 1786 - 1963 Nati e battezzati a Trambileno (1), richieste di certificati da parte di privati o di enti, certificati di legittimazione, elenchi di scolari presenti nei campi profughi durante la prima guerra mondiale, elenco di cresimati, trascrizioni di atti di matrimonio, ecc. Italiano, latino, tedesco Fascicolo; carta, cc. 49 Note (1) Registrazioni dal 15 marzo al 14 settembre 1786 (coeve) già presenti sul registro dei nati e battezzati relativo a quel periodo, cfr. Ufficio parrocchiale di San Mauro in Trambileno, Registri dei nati e battezzati, reg. 2.

A 8.2 b. 1 {41} Nati e battezzati, matrimoni e morti fuori parrocchia 1821 - 1963 Comunicazioni e certificati di nascite e battesimi (1821-1963); comunicazioni e certificati di matrimoni celebrati fuori parrocchia (1886-1963); comunicazioni e certificati di decessi avvenuti fuori parrocchia (1862-1920). Italiano, ceco, tedesco, inglese Fascicolo; carta, cc. 159

29 serie A 9 Registri delle prediche, 1915 - 1917 {42}

registri 1

Contenuto La serie è formata da un registro compilato da don Antonio Zanotelli quanto ancora era cooperatore a Trambileno (1) e accompagnò i profughi locali nel loro viaggio verso la provincia di Salisburgo. Nella sua nota all'inizio del registro il sacerdote annotò l'arrivo a Salisburgo nella sera del 30 maggio 1915 e "non si poté celebrare neppure la Santa Messa", solo in tarda serata i profughi poterono raggiungere la destinazione di San Georgen presso Oberndorf.

Note (1) Il sacerdote, nato a Livo il 14 marzo 1888, ordinato sacerdote il 5 luglio 1914, sarà investito della cura delle anime della parrocchia di Trambileno a partire dal 1919. Morì il 16 giugno 1968.

A 9.1 {43} "Predicazione ai profughi nel mio esilio. 1915-1917. Don Antonio Zanotelli" 1915 maggio 30 - 1917 dicembre 30 Spiegazioni del Vangelo domenicale e annotazione degli argomenti trattati. All'inizio: breve nota del viaggio intrapreso per raggiungere San Georgen presso Oberndorf, 1915 maggio 30. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 31 n.n.

30 serie A 10 Registri di amministrazione degli enti ecclesiastici, 1914 - 1949 {44}

registri 1

Contenuto La serie si compone di un registro sul quale sono annotate, per ogni ente ecclesiastico della parrocchia di Trambileno, le rendite provenienti dai loro capitali e i movimenti di cassa.

Vedi anche: Serie Carteggio e atti. Serie Registri dei pagamenti degli affitti e degli interessi sui capitali. Serie Registri di cassa.

A 10.1 {45} "Registro degli enti ecclesiastici della parrocchia di Trambilleno" 1914 gennaio 1 - 1949 pp. 1-80, 163-169: "I° Chiesa parrocchiale", 1914 gennaio 5-1949; pp. 81-82: "II Ricreatorio parrocchiale", 1914 gennaio 1-1941 novembre 10; pp. 86-87: "III Pane di Sant'Antonio", 1914 gennaio 1-1941 novembre 10; pp. 95-97: "IV Beneficio parrocchiale", 1914 gennaio 1-1923 agosto 1; pp. 103-114: "V Chiesa di Madonna de la Salette", 1914 gennaio 5-1926 giugno 4; 1940 settembre 15-1941 novembre 10; pp. 153-160: "VI Confraternita del Santissimo Sacramento", 1914 gennaio 1-1923 giugno 4; pp. 189-191: "VII° Sante Anime", 1914 gennaio 5-1933 settembre 13; 1940 dicembre 1-1941novembre 10. Italiano Registro; carta, legatura in tela, pp. 191 (bianche alcune pp. tra le parti)

31 serie A 11 Protocolli degli esibiti, 1915 - 1923 {46}

registri 1

Contenuto I protocolli degli esibiti sono registri sui quali devono essere annotati, secondo una numerazione progressiva, gli atti e la corrispondenza in arrivo e in partenza di una amministrazione con l'indicazione della data e del contenuto. Ai parroci venne raccomandata la compilazione di tali registri per una corretta gestione del loro ufficio sia dall'autorità politica, sia da quella ecclesiastica.

Bibliografia BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888, pp. 120-121

A 11.1 {47} "Protocollo atti diversi negli anni d'esilio. 1915-1918.3/XII" 1915 settembre 23 - 1923 dicembre 14 Alle cc. 7-25: "Elemosina raccolta in chiesa", 1924 novembre 9-1942 dicembre 30; alle cc, 26-35: "Elemosina raccolta fra i profughi nella chiesa parochiale di Oberndorf ...", 1916 luglio 23-1924 settembre 23. Italiano Registro; carta, legatura in tela, cc. 71 n.n. (numerazione orig. parziale)

32 serie A 12 Carteggio e atti, 1889 - 1967 {48}

fascicoli 9

Contenuto La serie è formata da nove fascicoli contenenti la documentazione prodotta o ricevuta dal curato e poi parroco di Trambileno relativa alla gestione dell'ufficio di cura d'anime.

A 12.1 b. 1 {49} "Espositura di Vanza e Pozzacchio (erezione, capitolate)" 1889 - 1911 Carteggio e atti relativi all'erezione della cappellania esposta di Vanza e Pozzacchio (1): copia della richiesta degli abitanti per ottenere l'erezione, atto di erezione in copia, capitoli per il sacerdote missario, celebrazioni nelle festività solenni, concessione della facoltà di battezzare in loco con acqua benedetta prelevata a Trambileno, sepolture entro i confini della cappellania, capitoli per il cappellano, ecc. Italiano Fascicolo; carta, cc. 22 Note (1) Eretta il 16 novembre 1905.

A 12.2 b. 1 {50} "Cooperatori (decreti)" 1895 - 1957 Decreti di nomina e atti di installazione di sacerdoti cooperatori e/o curatori d'anime con relativa assegnazione della corresponsione mensile. Italiano Fascicolo; carta, cc. 37

A 12.3 b. 1 {51} "Prestazioni dei reverendi padri cappuccini, quaresimale, ecc." 1896 - 1915 Carteggio e atti relativi alla tenuta delle prediche quaresimali a Trambileno con il contributo economico dell'amministrazione comunale. Italiano Fascicolo; carta, cc. 43

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A 12.4 b. 1 {52} Carteggio e atti 1904 - 1967 Atti e carteggio relativi all'indipendenza della cura d'anime di Trambileno, nomine di curati, corrispondenza con l'ufficio decanale, riconciliazione dell'edificio sacro a conclusione della guerra mondiale, atto di consegna del 1919, consacrazioni di campane, benedizione della prima pietra del campanile e benedizioni delle prime pietre delle cappelle nelle varie frazioni, corrispondenza con l'Ordinariato diocesano e con il Comune, ecc. Italiano Fascicolo; carta, cc. 121

A 12.5 b. 1 {53} "Ricreatorio Moscheri" 1913 - 1920 Carteggio e atti relativi all'usufrutto da parte del curatore d'anime pro tempore dell'edificio situato in località Moscheri di proprietà del comune di Trambileno. Italiano Fascicolo; carta, cc. 6

A 12.6 b. 1 {54} "Vedove ed orfani di guerra" 1919 - 1922 Circolari provenienti dal Comitato provinciale dell'Opera nazionale per l'assistenza civile e religiosa degli orfani dei morti in guerra di Trento, atti relativi all'erogazione di sussidi, elenchi di orfani, madri e vedove di caduti in guerra, ecc. Italiano Fascicolo; carta, cc. 14

A 12.7 b. 1 {55} Visite pastorali 1919 - 1947 Carteggio e atti relativi alle visite pastorali del 1920, del 1924, del 1937 e del 1947. Italiano Fascicolo; carta, cc. 24

A 12.8 b. 1 {56} "Esattoria. Avvisi di pagamento. 1934-1936-1940" 1929 - 1939 Cartelle esattoriali degli enti ecclesiastici della parrocchia di Trambileno. Italiano Fascicolo; carta, cc. 64 n.n.

A 12.9 b. 1 {57} Prediche ed omelie 1942 - 1950

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Prediche, omelie, "vangelini", lezioni di catechesi, appunti vari appartenenti a don Giuseppe Nardon da Cembra (1), forse quaresimalista a Trambileno. Fascicolo; carta, cc. 52 Note (1) Nato il 30 dicembre 1875 e morto il 27 ottobre 1957.

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Ente Beneficio parrocchiale di San Mauro {58} [1452] - 1987 gennaio 24

Luoghi Trambileno (TN)

Archivi prodotti Fondo Beneficio parrocchiale di San Mauro in Trambileno, 01/01/1881 - 31/12/1967

Storia Non esiste alcun documento comprovante l'anno esatto della fondazione del beneficio curaziale di Trambileno. La prima notizia relativa alla presenza di un curato si trova in un documento del 5 gennaio 1536 con il quale il vescovo Bernardo Cles investì "per presentes curam animorum regimine et administrationem eiusdem" il sacerdote Giovanni "Frii" (1). In tale occasione si affermava che il sacerdote era stato, come di consuetudine, presentato dagli uomini di Trambileno: questo conferma l'ipotesi che prima di lui ve ne fossero stati altri. In occasione di una ricerca promossa dal capitanato distrettuale di Rovereto, volta a verificare se la curazia di Trambileno avesse o meno la piena indipendena dalla parrocchia di Lizzana, emerse che la sua erezione risaliva al 1452 (2). Il curato, che risiedeva in loco stabilmente, aveva tra le sue mansioni la somministrazione del sacramento del battesimo, la benedizione dei matrimoni e la sepoltura sia degli adulti che dei bambini; a lui spettava il compito di tenere i registri anagrafici dai quali estraeva certificati, teneva i rapporti e la corrispondenza tanto con le autorità civili che ecclesiastiche. Il curato don Leonardo Rella, in occasione della visita pastorale del 1708, dichiarò: "oltre alla cura d'anime ho l'obbligo di celebrar sessanta messe annue legatarie per le quali mi vengono corrisposti sei raineri per cadauna, la terza festa del Santo Natale devo dar da mangiare alli cantori, andar il Sabato Santo ad aguistar a far l'oglio Santo e servir da diacono...ho anche l'obbligo di celebrar tre messe a Pozzacchio" (3). Nel 1770 il curato don Paolo Silvagno annotò di ricevere annualmente, in occasione della sua visita alle malghe situate sulle montagne comprese nel territorio della comunità di Trambileno, una "regalia" di burro e formaggio (4). La comunità versava inoltre al sacerdote, a titolo di congrua, una somma di denaro e metteva a disposizione dello stesso una decorosa abitazione e la fornitura annua di un "barrozzo" di legna (5). In occasione della visita pastorale del 1827 il visitatore rilevò che il curato aveva a disposizione per il suo mantenimento "realità, diritti utili, proventi di stola, collette", un contributo del Comune e un sussidio dall'Erario. Le spese a carico del beneficiato erano legate alla gestione amministrativa del patrimonio, "spese di esazione, steore erariali, prestazioni passive" (6). Il comune di Trambileno stabilì con delibera del 20 maggio 1849 di rifondere al proprio curato un compenso tale "da rendergli comoda la permanenza" (7). Nel 1881 il Capitanato distrettuale di Rovereto assegnò al Comune un contributo di 100 fiorini per la realizzazione di una canonica; alcuni anni dopo, nel 1895, l'edificio venne utilizzato anche come sede delle scuole elementari e degli uffici della cancelleria comunale (8). Nel 1929 il patrimonio del beneficio consisteva, oltre che della canonica, anche di un orto di proprietà della chiesa ma dato in usufrutto al sacerdote, di obbligazioni di stato austriache, di un libretto di risparmio e di due appezzamenti di terreno. Le spese annuali del beneficio consistevano nella celebrazione di messe legatarie, in piccole spese amministrative e nel pagamento delle imposte. 36

Vista l'esiguità della dotazione nel corso degli anni il beneficio venne integrato con un supplemento di congrua e un contributo per le spese di culto calcolato sul Fondo di religione. In applicazione della legge n. 222 del 20 maggio 1985 e in seguito ai DD.MM. del 21 marzo 1986 e 30 dicembre 1986 (pubblicato quest'ultimo sulla Gazzetta ufficiale il 24.01.1987), a decorrere dal 24 gennaio 1987 l'ente Beneficio parrocchiale di San Mauro in Trambileno è stato soppresso e i suoi beni (con tutte le relative pertinenze, accessioni, comproprietà, diritti, servitù e ipoteche) sono stati assegnati all'ente Parrocchia di San Mauro con sede in Trambileno.

Funzioni, occupazioni e attività Una precisa definizione dei benefici, e tra questi del beneficio parrocchiale, come enti giuridici si ha solo con il Codice di diritto canonico del 1917. Il can. 1409, infatti, lo definisce come "un ente giuridico costituito o eretto in perpetuo dall'autorità ecclesiastica, composto di un ufficio sacro e del diritto di percepire i redditi della dote, spettanti all'ufficio". Il beneficio era dunque costituito da due elementi: uno definito "spirituale", cioé l'ufficio sacro, e l'altro "materiale", la dote annessa. L'origine dei benefici si deve ricercare nelle prime fasi della cristianizzazione quando il vescovo distribuiva le offerte dei fedeli al clero, ai poveri e alle chiese. I sacerdoti rurali godevano, a loro volta, dell'usufrutto dei diritti feudali o prestazioni reali. Soltanto verso l'XI secolo i benefici divennero perpetui. La dote del beneficio poteva essere costituita da beni mobili o immobili, come campi, vigneti, boschi, pascoli, case e in seguito titoli del debito pubblico o titoli di stato; da prestazioni certe e obbligatorie da parte di famiglie o persone morali, come le decime, assegni dal Comune; da offerte sicure dei fedeli spettanti al beneficiato come le tasse o quotazioni liberamente assunte; dai diritti di stola, nei limiti delle tasse diocesane o della legittima consuetudine. Il beneficio parrocchiale aveva annessa la cura d'anime era perciò un beneficio curato: in analogia con gli uffici ecclesiastici anche i benefici potevano distinguersi in riservati e di libera collazione, elettivi e di giuspatronato. L'erezione era l'atto legittimo con cui la competente autorità ecclesiastica costituiva il beneficio. La fondazione consisteva invece nella costituzione della dote beneficiaria. Il beneficio non si poteva erigere se non aveva una dote stabile e conveniente, con redditi perpetui. Una forma particolare di conferimento del beneficio era quella preceduta dalla presentazione del candidato da parte di un patrono (comunità, padronato, famiglia, clero regolare, re, governo). Nel Trentino, in seguito alla secolarizzazione del principato vescovile, tutti i benefici esistenti nel territorio e non soggetti già a un patronato privato, divennero di patronato cesareo. Solo con il Concordato del 1929 (art. 25) lo stato italiano rinunciò alla prerogativa sovrana del regio patronato sui benefici maggiori e minori, che gradualmente decaddero. Con la nomina e il conferimento del beneficio e con la regolare consegna dei beni componenti la dote, il parroco otteneva la legittima rappresentanza per l'esercizio del suo diritto di usufrutto delle temporalità del beneficio. In quanto rappresentante dell'ente egli aveva inoltre l'obbligo di difendere e assicurare l'integrità del patrimonio e di amministrarlo sotto la sorveglianza dei vescovi, dei patroni e dello stato. Nel corso dei secoli le rendite di alcuni benefici parrocchiali vennero a poco a poco assottigliandosi fino a non essere sufficienti al mantenimento del beneficiato. I governi dovettero perciò provvedere stabilendo congrue e supplementi di congrue a carico dei Comuni o di altri enti. L'istituto del beneficio ecclesiastico fino al Concilio Vaticano II ha costituito il principale strumento tecnico per procurare il sostentamento del clero; il Concilio pervenne alla decisione che esso doveva "essere abbandonato, o almeno riformato a fondo" ("Presbyterorum Ordinis", decreto 7 dicembre 1965 § 20). Così il Codice di diritto canonico del 1983 ha prefigurato (CIC 1983, can. 1272 § 2) la costituzione dell'Istituto diocesano per il sostentamento del clero e ha chiamato la Conferenza episcopale alla graduale devoluzione di redditi e per quanto possibile della dote stessa beneficiale all'istituto.

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Contesto generale Diocesi di Trento Decanato di Rovereto

Fonti normative Codice di diritto canonico (1983) Legge 20 maggio 1985, n. 222, "Disposizioni sugli enti ecclesiastici in Italia e per il sostentamento del clero cattolico in servizio nelle diocesi" Decreto Ministeriale 30 dicembre 1986, Conferimento della qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto all'Istituto per il sostentamento del clero nella diocesi di Trento ed alle quattrocentocinquantasei parrocchie costituite nella stessa diocesi. Perdita della personalità giuridica civile da parte di millecentonovantuno enti beneficiali e di quattrocentoquarantadue chiese parrocchiali, tutti della sopraddetta diocesi di Trento

Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio ADT, Parrocchie e curazie ADT, Investiture

Note (1) Cfr. ADT, Investiture, 3, p. 150. (2) Ibidem, Parrocchie e curazie, 110 B, n.3a. (3) Ibidem, Atti visitali, n. 30, c. 244. (4) Cfr. Chiesa di San Mauro in Trambileno, Urbari, reg. 1, p. 78. (5) Cfr. ADT, Parrocchie e curazie, 99 n. 2.c. (6) Ibidem, Atti visitali, n. 85, c. 74. (7) Ibidem, Parrocchie e curazie, 99 n. 2L. (8) Cfr. Beneficio parrocchiale di San Mauro in Trambileno, Carteggio e atti, fasc. 1.

38 fondo B Beneficio parrocchiale di San Mauro in Trambileno, 1881 - 1967 {59}

fascicoli 3

Soggetti produttori Beneficio parrocchiale di San Mauro, [1452] - 1987 gennaio 24

Lingua Italiano

39 serie B 1 Carteggio e atti, 1881 - 1967 {60}

fascicoli 3

B 1.1 b. 1 {61} Canonica 1881 - 1967 Carteggio e atti relativi alla costruzione della canonica, utilizzo dell'edificio anche come sede scolastica, contributi per lavori, preventivi, restauri. Italiano Fascicolo; carta, cc. 16

B 1.2 b. 1 {62} "Vertenza tra il Comune e il beneficio circa il fondo l. d. Vanezze" 1910 - 1915 Carteggio e atti relativi ad una vertenza insorta contro il comune di Trambileno per la rivendicazione da parte del beneficio parrocchiale del diritto di proprietà sulla particella fondiaria n. 678, con transazione (1). Italiano Fascicolo; carta, cc. 60 Note (1) In seguito alla transazione del'8 giugno 1922 il fondo viene diviso in due parti uguali Nord/Est al Comune e Nord/Ovest al beneficio.

B 1.3 b. 1 {63} Atti amministrativi 1920 - 1951 Carteggio e atti relativi alle fassioni e alla commisurazione della congrua a favore del beneficio parrocchiale, entrate ed uscite relative all'orto parrocchiale e agli altri fondi di proprietà, stato patrimoniale ed economico, ecc. Italiano Fascicolo; carta, cc. 33

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Ente Chiesa di San Mauro {64} sec. XIV inizio - 1987 gennaio 24

Luoghi Trambileno (TN)

Archivi prodotti Fondo Chiesa di San Mauro in Trambileno, 01/01/1668 - 31/12/1967

Storia La chiesa parrocchiale di Trambileno, dedicata a San Mauro (1) e ubicata nella frazione Moscheri del comune di Trambileno, è di origine piuttosto antica; la sua costruzione risale sicuramente agli inizi del XIV secolo. Il curato don Silvio Bertolasi su un urbario presente in archivio parrocchiale racconta che una delle campane più antiche, un tempo presente sul campanile dell'antica chiesa, risaliva all'anno 1330 (2). L'ipotesi della presenza di una chiesa, dove già anticamente i sacerdoti esercitavano la cura d'anime, è rafforzata dall'indipendenza di Trambileno dalla pieve di Lizzana sancita nel 1452 (3). La documentazione più antica presente nell'archivio parrocchiale, andata quasi del tutto dispersa a causa di un incendio scoppiato agli inizi del XIX secolo e successivamente durante la prima guerra mondiale, non ci consente di datare con precisione alcune importanti fasi relative alle modifiche subite dall'edificio nel corso dei secoli. Sicuramente un intervento considerevole avvenne nel 1551; è questo l'anno che tutti i verbali, redatti in occasione delle varie visite pastorali, riportano come data della costruzione dell'edificio. La visita pastorale del 1768 attesta, "exhibito documento", l'avvenuta consacrazione della chiesa nel 1574 da parte del vescovo suffraganeo Gabriele Alessandri (4). In questo periodo nell'edificio erano presenti tre altari; quasi sicuramente era presente anche il fonte battesimale anche se le registrazioni dei battesimi impartiti a Trambileno datano a partire dall'anno 1594 (5). Nella seconda metà del XVIII secolo l'edificio venne completamente ricostruito e nel 1780 l'autorità vescovile concesse al parroco di Lizzana la facoltà di benedire la chiesa di Trambileno "a fundamentis reedificata" (6). Nel corso degli anni la chiesa fu sempre mantenuta in uno stato decoroso; nel 1868 il visitatore sottolineò di aver "rilevato l'ottimo stato in cui trovasi sotto ogni riguardo tanto la chiesa quanto la canonica di Trambileno" (7). Durante la prima guerra mondiale l'edificio subì notevoli danni a causa dei bombardamenti tanto da renderne necessario un restauro a conclusione degli eventi bellici. Uno degli altari, dedicato alla Madonna del Rosario, andò completamente distrutto. Il campanile fu ricostruito ex novo spostandone l'ubicazione da vicino alla canonica all'attuale luogo a fianco della chiesa, in modo da renderlo molto più funzionale. Il nuovo concerto campanario venne realizzato nel 1921 dalla ditta Colbacchini di Trento. Nel 1969, grazie al contributo della popolazione e del Comune, l'edificio venne sistemato secondo le nuove norme liturgiche. Il cimitero si trova dietro la chiesa e non ha subito mai spostamenti. Il patrimonio della chiesa era costituito da alcuni livelli e da interessi fondati su capitali dati in locazione (8). Si trova notizia anche di molti legati missari fondati nella chiesa "i cui testamenti sono conservati dalle famiglie e non dati al curato" (9). L'amministrazine era affidata a fabbricieri che annualmente rendevano conto del loro operato alle autorità competenti.

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Agli inizi del Novecento il patrimonio della chiesa consisteva in alcuni capitali investiti presso istituti di credito, in un libretto di risparmio, in capitali investiti presso privati e da un pascolo e un bosco. L'orto canonicale, pure di proprietà dell'ente, veniva locato al curato pro tempore (10). Altro importante luogo di culto di Trambileno è la chiesa filiale della Madonna de La Salette (11) situata su un colle che sovrasta la località Moscheri. Realizzata per espresso desiderio della popolazione locale e a "condizione che codesto Comune non abbia giammai ad essere tenuto a qualsiasi contribuzione" (12), "viene intieramente mantenuta e provveduta dalle offerte dei devoti" (13). La sua costruzione venne approvata dall'autorità vescovile in data 17 settembre 1856 (14). In applicazione della legge n. 222 del 20 maggio 1985 e in seguito ai DD.MM. del 21 marzo 1986 e 30 dicembre 1986 (pubblicato quest'ultimo sulla Gazzetta ufficiale il 24.01.1987), a decorrere dal 24 gennaio 1987 l'ente Chiesa parrocchiale di Trambileno, con la annessa chiesa della Beata Maria Vergine de la Salette, è stato soppresso e i suoi beni (con tutte le relative pertinenze, accessioni, comproprietà, diritti, servitù e ipoteche) sono stati assegnati all'ente Parrocchia di San Mauro in Trambileno.

Funzioni, occupazioni e attività Il curatore d'anime era il legittimo amministratore della sostanza della chiesa curata, come anche delle chiese annesse e di tutte le fondazioni istituite a favore delle stesse. Il patrimonio della chiesa era costituito dagli apparati, dagli utensili, dagli arredi sacri di cui essa è provvista per il culto divino, dagli altri beni mobili di sua proprietà, come pure dai fabbricati, fondi, capitali, introiti, diritti ad essa appartenenti, i cui proventi sono destinati a sopperire ai bisogni del culto divino e al mantenimento in buono stato dei fabbricati. Il parroco svolgeva la sua attività di responsabile amministrativo affiancato dai fabbricieri (detti anche sindaci o massari), quali rappresentanti della comunità. L'istituzione e l'azione dei fabbricieri vennero disciplinate da un decreto napoleonico del 26 maggio 1807: venivano nominati per decreto ministeriale o prefettizio, erano generalmente tre per ciascuna chiesa e duravano in carica cinque anni. Nella diocesi di Trento venne emanata nel 1865 una normativa relativa all'amministrazione delle chiese che disciplinava, tra l'altro, anche il rapporto del curatore d'anime coi fabbricieri. Il primo era considerato l'organo ecclesiastico dell'amministrazione e a lui competeva la principale direzione; i fabbricieri gli erano affiancati "tanto allo scopo di prestargli assistenza, quanto nella loro qualità di rappresentanti della comunità ecclesiastica (...). Tanto il curator d'anime che i fabbricieri devono sempre aver cognizione di quanto concerne l'amministrazione". I fabbricieri venivano di regola proposti al curatore d'anime; il loro ufficio durava due anni, salvo la possibilità di essere riconfermati. Dal 1874 (Legge 7 maggio 1874, Boll. Leggi dell'Impero n. 50) spettava al decano il diritto di nominare i fabbricieri proposti dalla comunità. Le fabbricerie erano perciò organi amministrativi dipendenti dall'autorità ecclesiastica, ai quali era demandata l'amministrazione dei beni temporali di una chiesa, con esclusione di qualsiasi ingerenza nelle questioni di culto. Anche il Codice di diritto canonico del 1917 (cann. 1183-1184) contemplava espressamente la fabbriceria, escludendola però da molte ingerenze (elemosine di messe, ordine della chiesa e del cimitero, disposizione e custodia dei libri parrocchiali, ecc.). Lo stesso Codice conferiva alla chiesa personalità giuridica, con il diritto di acquistare, ritenere, amministrare liberamente ed indipendentemente da ogni potere civile beni temporali per il conseguimento dei propri fini (can. 1495). Dove mancava la fabbriceria, l'amministratore unico era il rettore della chiesa, sotto l'esclusivo controllo dell'Ordinario. Il parroco o rettore della chiesa, che faceva sempre parte di diritto della fabbriceria, per la natura stessa dell'ente ne era il presidente. Il Concordato del 1929 e il regio decreto del 26 settembre 1935 ridimensionarono ulteriormente la rilevanza delle fabbricerie. L'ente chiesa parrocchiale è stato soppresso in seguito all'applicazione degli adempimenti in materia di revisione concordataria seguiti alla legge 20

42 maggio 1985 n. 222, e all'entrata in vigore del relativo regolamento di esecuzione (decreto 13 febbraio 1987, n.33), in particolare in seguito all'approvazione dei decreti con i quali è stata stabilita la sede e la denominazione dei nuovi enti parrocchia.

Contesto generale Diocesi di Trento Decanato di Rovereto

Fonti normative Norme per l'amministrazione del patrimonio delle chiese e dei benefici nonché delle fondazioni ecclesiastiche nella diocesi di Trento, 1865 Codice di diritto canonico (1983) Legge 20 maggio 1985, n. 222, "Disposizioni sugli enti ecclesiastici in Italia e per il sostentamento del clero cattolico in servizio nelle diocesi" Decreto Ministeriale 30 dicembre 1986, Conferimento della qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto all'Istituto per il sostentamento del clero nella diocesi di Trento ed alle quattrocentocinquantasei parrocchie costituite nella stessa diocesi. Perdita della personalità giuridica civile da parte di millecentonovantuno enti beneficiali e di quattrocentoquarantadue chiese parrocchiali, tutti della sopraddetta diocesi di Trento

Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio ADT, Parrocchie e curazie ADT, Atti visitali ADT, Libro C ADT, Libro B Bibliografia PROSSER I., Il santuario della Madonna de La Salette a Trambileno, Storia e documenti nella ricorrenza dei 150 anni della fondazione, Rovereto, 2006 Quarto centenario della chiesa parrocchiale di S. Mauro abate di Trambileno, Comune di Trambileno (a dura di), Calliano, 1970

Note (1) Fino a tutto il XVIII secolo riportava anche la titolazione a Santo Stefano. (2) Cfr. Chiesa di San Mauro in Trambileno, Urbari, reg. 1, pp. 102-109. (3) Cfr. ADT, Parrocchie e curazie, 110 B n.3a. (4) Ibidem, Atti visitali, n. 72, p. 290. (5) Cfr. Ufficio parrocchiale di San Mauro in Trambileno, Registri dei nati e battezzati e dei matrimoni, reg. 1. (6) Cfr. ADT, Libro C, p. 17 (1780). (7) Ibidem, Atti visitali, n. 92, c. 162. (8) Cfr. Chiesa di San Mauro in Trambileno, Urbari, reg. 1.

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(9) Cfr. ADT, Atti visitali, n. 92, c. 229. (10) Cfr. Chiesa di San Mauro in Trambileno, Carteggio e atti, fasc. 3. (11) Beata Vergine Maria della Salette è l'appellativo con cui viene venerata la Vergine in seguito all'apparizione che ebbero due ragazzi il 19 settembre 1846 presso la località francese La Salette-Fallovaux, presso Grenoble. (12) Cfr. ADT, Libro B (520), n. 2951. (13) Ibidem, Atti visitali, n. 92, pp. 229-232. (14) Ibidem, Libro B (520), n. 2951.

44 fondo C Chiesa di San Mauro in Trambileno, 1668 - 1967 {65}

registri 4, fascicoli 7

Soggetti produttori Chiesa di San Mauro, sec. XIV inizio - 1987 gennaio 24

Lingua Italiano

45 serie C 1 Urbari, [1778] {66}

registri 1

Contenuto Per la corretta e vigile amministrazione dei beni degli enti ecclesiastici e per dimostrare la regolarità della gestione del patrimonio, si faceva uso di un particolare tipo di registro chiamato "inventarium" o "urbarium". In esso si registravano i fondi, gli stabili e i capitali di proprietà di un ente, la loro estensione, la rendita annuale, il nome dei locatari, le scadenze dei pagamenti degli interessi, la durata delle locazioni, le ipoteche, le garanzie ed eventuali altre annotazioni.

C 1.1 {67} "1768. Urbario della chiesa dei Santi Mauro e Stefano aggiuntavi una collezione di memorie fatta l'anno 1870" [1778] Altre denominazioni: "Anno 1768 24 aprile. Libro urbario dei beni e capitali della chiesa curaziale di Trambeleno" (tit. int.) Urbario dei capitali e delle rendite della canonica curaziale, dell'altare dei Santi Mauro e Stefano, della chiesa curaziale, dell'altare del Santissimo Rosario, della cappella di San Colombano soggetta alla chiesa, della cappella di Sant'Antonio da Padova di Pozzacchio, del legato Pergamo. Alle pp. 59-60: "Promemoria" del vicario curaziale don Domenico Stofella in merito ad una lite insorta in seguito alla vendita di un bene immobile della canonica di Trambileno, 1810 ottobre 29; 1811 gennaio 25; alle pp. 78-79: annotazioni del curato don Paolo Silvagno relative alla corresponsione alla canonica, da parte delle malghe site nel territorio di Trambileno, di burro e formaggio, 1770 luglio 3; attestazione dell'avvenuta benedizione di una cappella pubblica situata "nella montagna delle Val", 1776 agosto 7; alle pp. 91-99: atti di locazione di beni appartenenti agli altari del Santissimo Rosario e dei Santi Mauro e Stefano, 1774 maggio 24- 1776; a p. 101: annotazione del vicario curaziale don Domenico Stofella relativa al suo periodo di reggenza della curazia in seguito alla malattia del curato, 1811 gennaio 31; alle pp. 102-109: "Memorie estratte dai registri e documenti dell'archivio canonicale di Trambilleno", di mano di don Silvio Bertolasi, 1870 dicembre 27. Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 109 (mancano le pp. 22-30, 61-68, 81-90; bianche diverse pp.)

46 serie C 2 Registri dei pagamenti degli affitti e degli interessi sui capitali, 1794 - {68} 1911

registri 2

C 2.1 {69} "1794. Urbario capitali della chiesa di Trembeleno" 1794 settembre 29 - 1799 dicembre 26 (con annotazione del 10 dicembre 1802) Registro dei beni dati in locazione a privati con annotazione dei pagamenti degli affitti. A c. 81: elenco dei locatari con l'annotazione dell'importo non ancora corrisposto e rimando alla pagina di registrazione, s.d. Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. sd 81

C 2.2 {70} "Giornale di cassa per uso del cassiere della fabbriceria" 1872 febbraio 21 - 1911 Altre denominazioni: "Libro di rascossione dei interessi sopra le realità della chiesa curaziale di Trambilleno come appare dal documento di locazione di datta 8 marzo 1872" (tit. int.) - Pagamenti di affitti sui beni immobili dati in locazione, 1872 settembre 29-1877 dicembre 30; - "Giornale di cassa", 1878 gennaio 10-1911 (1) Capovolgendo il registro: - "Libro dei interessi della chiesa di Trambilleno", interessi maturati sui capitali investiti presso lo Stato o presso privati, 1872 febbraio 21-1877 novembre 18. Alla fine: "Pagamenti fatti nell'anno 1882"; prospetto dei pagamenti sia degli interessi sui capitali che degli affitti", [1882] (2). Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 91 n.n. Note (1) Mancano le registrazioni dei conti relativi agli anni 1880-1881, 1883, 1909. (2) Non risulta annotato alcun pagamento ma è stato solamente predisposto il prospetto.

47 serie C 3 Registri delle rese di conto dei sindaci, 1668 - 1702 {71}

registri 1

Contenuto La serie è formata da un registro sul quale i sindaci della chiesa di San Mauro, di quella di San Colombano e della confraternita del Santissimo Rosario, eletti dalla comunità, annotavano le entrate e le uscite relative al patrimonio della chiesa e le rese di conto annuali. Il saldo veniva presentato e sottoscritto dal curato.

C 3.1 {72} Rese di conto dei massari 1668 aprile 15 - 1702 gennaio 5 - Rese di conto al curato dei massari della chiesa di San Colombano, 1668 aprile 15-1700 gennaio 10; - rese di conto al curato dei massari della confraternita del Santissimo Rosario, 1668 aprile 15-1701 aprile 3; - rese di conto al curato dei massari della chiesa dei Santi Mauro e Stefano dal 3 febbraio 1667, 1668 aprile 15-1702 gennaio 5. Italiano Registro; carta, cc. 30 n.n. senza coperta Segnature precedenti: M Vedi anche: D 1.1, "San Colombano".

48 serie C 4 Resoconti, 1927 - 1967 {73}

fascicoli 1

Contenuto La sorveglianza sull'amministrazione dei beni ecclesiastici, che prima del Concordato tra stato austriaco e chiesa del 1855 spettava quindi agli organi locali di governo, passava, in base all'art. 30 dell'accordo, all'autorità ecclesiastica. A Trento nel 1865 venne istituito a questo scopo l'Ufficio amministrativo diocesano. Le "Norme d'amministrazione ecclesiastica" pubblicate nel Bollettino delle Leggi dell'Impero del 25 gennaio 1866 regolamentarono la materia stabilendo, tra l'altro, la formazione dei resoconti secondo determinati formulari. Gli amministratori dovevano redigere annualmente i resoconti che, con il visto del curatore d'anime, dovevano essere inviati per l'approvazione all'Ordinariato con la relativa documentazione in ordine di entrata e di uscita. L'Ordinariato doveva vistare e rispedire una copia dei resoconti al curatore d'anime e inviarne un'altra all'autorità politica provinciale. Il Concordato tra stato italiano e chiesa del 1929 non apportò variazioni sostanziali a questo stato di cose.

C 4.1 b. 1 {74} Resoconti 1927 - 1967 Nn. 1-6 Per gli anni 1927-1940 sono presenti solo quietanze; mancano le quietanze dal 1933 al 1939; mancano i resoconti dal 1958 al 1965. Italiano Fascicolo; carta, cc. 137 n.n.

49 serie C 5 Carteggio e atti, 1785 - 1963 {75}

fascicoli 6

C 5.1 b. 1 {76} "Documenti comprovanti gli oneri missari (legati) gravanti sul patrimonio della chiesa parochiale di Trambilleno" 1785 - 1923; 1960 Documenti di fondazione di vari legati missari a carico della chiesa e carteggio e atti relativi alla loro amministrazione. Fascicolo; carta, cc. 116

C 5.2 b. 1 {77} "Cimitero" 1882 - 1910 Carteggio e atti relativi alla tenuta del cimitero, a lavori da approntarsi, alla riduzione a piazzola di una parte del vecchio sito, diritti di proprietà sul terreno scelto come cimitero, ecc. Italiano Fascicolo; carta, cc. 13

C 5.3 b. 1 {78} Atti amministrativi 1910 - 1963 Atti amministrativi, stato patrimoniale ed economico delle chiese di San Mauro e della Salette, impianto elettrico della chiesa ai Moscheri, osservazioni ai conti, polizza assicurativa, cassa (situazione), rapporti con istituzioni civili per lavori da eseguirsi su terreni della chiesa, ecc. Italiano Fascicolo; carta, cc. 86

C 5.4 b. 1 {79} "Affari - danni di guerra" 1919 - 1923 Denunce per danni subiti, a causa della guerra, dagli edifici e terreni della chiesa di San Mauro e delle cappelle situate nelle frazioni di Toldo, Pozza, Boccaldo, San Colombano e Giazzera con richieste di rimborso. Italiano Fascicolo; carta, cc. 129

50

C 5.5 b. 1 {80} Lavori chiesa e arredi sacri 1920 - 1961 Lavori relativi alla decorazione e alla riparazione della chiesa di San Mauro, alla scala per la cantoria, elenco degli arredi sacri da acquistare, carteggio relativo all'erigenda chiesa di San Giuseppe in Boccaldo, lavori alla chiesa della Madonna de la Salette, quietanze, ecc. Italiano Fascicolo; carta, cc. 52

C 5.6 b. 1 {81} "Campane. Indennizzi chie[sa]. Censimento 1941" 1921 - 1941 Carteggio e atti relativi al nuovo concerto campanario, rapporti con la ditta Luigi Colbacchini di Trento, indennizzi per danni di guerra, campane delle frazioni, rapporti con la fonderia fratelli Ottolina di Seregno, censimento. Italiano Fascicolo; carta, cc. 28

51

Ente Eremo di San Colombano {82} [1319] - 1794

Luoghi Trambileno (TN)

Archivi prodotti Fondo Eremo di San Colombano, 01/01/1750 - 31/12/1784

Storia L'eremo di San Colombano è situato nel territorio del comune di Trambileno, all'imbocco della valle del Leno e incastonato a metà altezza della parete rocciosa. La data 753 incisa nella roccia attesta il momento in cui in una grotta, preesistente all'edificio, si insediò un monaco eremita che, appartenendo all'ordine monastico devoto a san Colombano (1), praticava il ritiro in completa meditazione in un luogo immerso nella natura e quasi inaccessibile. La costruzione della prima piccola chiesa, realizzata mantenendo come tetto la roccia sovrastante, è collocabile tra la fine del X secolo e gli inizi dell'XI. Il primo documento che attesta la presenza della chiesa risale al 1319 ed è rappresentato dal testamento del nobile Guglielmo Castelbarco (2). Nel corso degli anni i vari eremiti che occuparono la cappella instaurarono buoni rapporti con la popolazione locale tanto da guadagnarsi fiducia e rispetto. Nel 1711, in occasione dell'erezione a Trambileno della confraternita del Santissimo Sacramento, la comunità assegnò all'eremita fra Giacomo Ferrari il compito di rappresentarli presso l'Ufficio spirituale della Curia arcivescovile di Trento (3). Dal 1668 fino al 1784 venne tenuto regolare conto delle entrate e delle uscite dell'eremo da fabbriceri appositamente delegati. Nel 1708, in occasione della visita pastorale la chiesa di San Colombano venne descritta come chiesa filiale della curaziale di San Mauro il cui "redditus ascendat ad karantanos centum circiter, ultra elemosinas" (4). Nella stessa occasione il massaro venne invitato ad impegnare l'importo dovuto a saldo della sua amministrazione "nella riparazione del tetto della chiesa ed inalzare quello sopra l'altare com' anco accomodare le fenestre con vetri...acciò quel luogo sii decentemente restaurato" (5). Nel 1782, con l'abolizione della pratica del romitaggio da parte dell'imperatore Giuseppe II d'Asburgo, il luogo di culto fu abbandonato dall'ultimo eremita e custodito e mantenuto in buono stato dagli abitanti della valle. Nel 1794 le rendite della chiesa di San Colombano, così come quelle della chiesa di Sant'Antonio della frazione Pozzacchio vennero incorporate a quelle della chiesa curaziale "la quale dee provvedere le dette chiese filiali dei piccoli bisogni" (6). Il 14 novembre 1805 l'autorità diocesana delegò Bartolomeo Scrinzi, vicario parrocchiale di Lizzana, alla benedizione della cappella di San Colombano riaperta al culto per la celebrazione di una o più messe giornaliere (7). L'edificio venne restaurato tra 1985 e 1989 con il contributo anche di molti volontari e grazie anche all'impulso del parroco di Trambileno don Giuseppe Armanini. Attualmente l’Eremo di San Colombano è gestito dall’associazione no profit “Comitato Amici di San Colombano” che dal 1993 salvaguarda e mantiene questo stupendo sito storico e religioso.

Contesto generale Diocesi di Trento Decanato di Rovereto 52

Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio ADT, Atti visitali ADT, Miscellanea ADT, Libro C Bibliografia BROSEGHINI M., L'eremo di San Colombano, Rovereto, 1987 Quarto centenario della chiesa parrocchiale di S. Mauro abate di Trambileno, Comune di Trambileno (a dura di), Calliano, 1970

Note (1) La leggenda narra che lo stesso Santo, di provenienza irlandese, giungesse in questo impervio antro di roccia per tagliare la testa al drago che abitava la caverna e provocava la morte dei bambini battezzati nel fiume Leno, che scorre nella valle sottostante. (2) Cfr. Quarto centenario della chiesa parrocchiale di San Mauro abate di Trambileno, Comune di Trambileno, Calliano (Trento), 1970, p. 28. (3) Cfr. ADT, Miscellanea I, n. 43. (4) Ibidem, Atti visitali, n. 30, p. 244. (5) Ibidem, p. 276. (6) Ibidem, n. 85, p. 74. (7) Ibidem, Libro C II, c. 5.

53 fondo D Eremo di San Colombano, 1750 - 1784 {83}

registri 1

Soggetti produttori Eremo di San Colombano, [1319] - 1794

Lingua Italiano

54 serie D 1 Registri delle rese di conto dei sindaci, 1750 - 1784 {84}

registri 1

D 1.1 {85} "San Colombano" 1750 marzo 22 - 1784 [settembre 29] Registro delle rese di conto dei massari della cappella di San Colombano. Capovolgendo il registro: Indice alfabetico parzialmente a rubrica dei nati e battezzati, dal 9 giugno 1594 al 30 aprile 1785 (1) ; seguono alcuni alberi genealogici (2). All'inizio, incollato sul piatto anteriore della coperta: Prospetto riassuntivo delle nascite dal 1594 al 1641. Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 66, cc. sd 67-72, cc. 52 n.n. (3) Vedi anche: C 3.1, Rese di conto dei massari. A 1.1, "Battezzati. Registro I.mo. Dai 9 giugno 1594 al 1° novembre 1651". A 1.2, "Battezzati. Registro II°. Dagli 11 febbraio 1652 ai 17 luglio 1703. In fine matrimoni" (1). A 2.1, "Battezzati. Registro III. Dai 18 giugno 1703 fino ai 2 maggio 1784". Note (1) Cfr. Ufficio parrocchiale di San Mauro in Trambileno, Registri dei nati e battezzati e dei matrimoni, regg. 1 e 2 e Registri dei nati e battezzati, reg. 1. (2) Un albero genealogico si trova anche prima delle rese di conto. (3) Il computo è riferito alla parte presente sul registro capovolto.

55

Ente Confraternita del Santissimo Sacramento {86} sec. XX inizio - ante 2004

Luoghi Trambileno (TN)

Archivi prodotti Fondo Confraternita del Santissimo Sacramento in Trambileno, 01/01/1901 - 31/12/1945

Storia Le prime notizie relative alla confraternita del Santissimo Sacramento di Trambileno sono piuttosto incerte e frammentarie. In un documento rinvenuto presso l'Archivio diocesano di Trento datato 10 maggio 1711 (1) si trova notizia della nomina da parte della popolazione locale di frate Giacomo Ferrari, eremita nella chiesa di San Colombano, quale suo portavoce affinché ottenesse dall'Ufficio spirituale di Trento la facoltà di erigere la confraternita del Santissimo Sacramento nella chiesa di Trambileno. In quell'occasione si presentarono anche i capitoli, suddivisi in 26 punti, per ottenerne l'approvazione. Si prevedeva la nomina di un priore che, in sintonia con il curato locale, reggesse la confraternita e controllasse il comportamento dei confratelli. Al bidello maggiore veniva affidata la tenuta del "registro delle vesti e delle candele", nonché il controllo sulle eventuali assenze degli iscritti alle processioni. Purtroppo questo documento non riporta in calce alcuna sottoscrizione comprovante l'approvazione vescovile e forse questa erezione non ebbe un esito positivo. Anche dalla documentazione presente in archivio parrocchiale non è possibile datare precisamente quando la confraternita ottenne l'erezione canonica. Essa si trova menzionata solo a partire dagli atti visitali dell'immediato primo dopoguerra nei quali si legge "esiste la confraternita del Santissimo Sacramento eretta prima della grande guerra con 80 iscritti uomini e 200 donne" (2). Dall'analisi dei movimenti di cassa e dai versamenti delle quote di iscrizione si può notare che l'ente continuò la sua attività fino al 1945. Nel 2004 un decreto vescovile soppresse tutte le confraternite ancora attive nella diocesi: fra queste non rientrava però la confraternita del Santissimo Sacramento di Trambileno, che dunque doveva essere già estinta.

Funzioni, occupazioni e attività Le confraternite sono pie congregazioni di persone laiche associate per attendere ad esercizi di culto e anche di beneficenza. Esse possono essere canonicamente erette dalla competente autorità ecclesiastica, oppure mancare di tale approvazione e in questo caso sono enti di natura laicale. Norme generali circa l'erezione delle confraternite, da osservarsi esattamente pena la nullità delle stesse, furono stabilite da papa Clemente VIII (Bolla "Quaecumque a Sede Apostolica" del 7 dicembre 1604). Fin dal Concilio di Trento la Chiesa sentì la necessità di esercitare su di esse un'azione di controllo, ponendole sotto la vigilanza dei vescovi ed introducendovi il clero. In conseguenza di ciò il curatore d'anime ricoprì presto al loro interno una posizione preminente - generalmente ne era il presidente - ed era chiamato a garantirne il retto funzionamento. Un interesse particolare dell'autorità ecclesiastica era dedicato all'amministrazione dei redditi dei vari sodalizi. Ad essa provvedeva un massaro, che ogni anno doveva rendere conto del suo operato. Per le associazioni trentine, in particolare, lo scopo principale era quello di assicurare la celebrazione di 56 messe in suffragio dell'anima dei confratelli e delle consorelle defunti. Durante il periodo napoleonico le confraternite religiose furono soppresse, ad eccezione di quelle del Santissimo Sacramento, seguendo provvedimenti analoghi a quelli presi da Giuseppe II e dal governo bavarese durante la loro dominazione nel Trentino. Infatti il decreto del 25 aprile 1806 art. I stabiliva: "Sono proibite in tutto il Regno le confraternite, le congregazioni, le compagnie ed in genere tutte le società religiose laicali eccettuate le confraternite sotto la denominazione del Santissimo, delle quali potrà esistere una sola presso ciascuna parrocchia sotto la direzione e dipendenza dell'Ordinariato e del parroco rispettivo per l'esercizio delle sacre funzioni" e l'art. IV prevedeva che i beni e le rendite delle confraternite del Santissimo fossero amministrati dai fabbriceri delle chiese parrocchiali e sussidiarie. In seguito al Concordato le confraternite che avevano scopo esclusivo o prevalente di culto dovevano passare alla dipendenza dell'autorità ecclesiastica per quanto riguardava il funzionamento e l'amministrazione.

Contesto generale Diocesi di Trento Decanato di Rovereto

Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio ADT, Miscellanea ADT, Atti visitali

Note (1) Cfr. ADT, Miscellanea I, n. 43. (2) Ibidam, Atti visitali, n. 102 (1923).

57 fondo E Confraternita del Santissimo Sacramento in Trambileno, sec. XX inizio - {87} 1945

registri 2

Soggetti produttori Confraternita del Santissimo Sacramento, sec. XX inizio - ante 2004

Lingua Italiano

58 serie E 1 Registri degli iscritti, sec. XX inizio {88}

registri 1

E 1.1 {89} "Elenco confratelli e consorelle. Trambilleno" sec. XX inizio Elenchi degli iscritti ed iscritte suddivisi per frazione. Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 15 n.n.

59 serie E 2 Registri di cassa, 1921 - 1945 {90}

registri 1

E 2.1 {91} "Registro-Cassa della confraternita del Santissimo" 1921 - 1945 (1) Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 14 n.n. Note (1) Le registrazioni del 1944 e del 1945 si trovano sull'ultima pagina del registro dopo parecchie cc. bianche.

60

INDICE ANALITICO DELLE COSE NOTEVOLI Altari 64, 67

Arredi sacri 80

Campane 52, 64, 81

Campanile 52, 64

Canonica 32, 58, 61, 64, 67

Cimitero 64, 77

Concilio di Trento 3, 8, 15, 86

Corte di Spagna 6

Danni di guerra 81

Eclissi di sole 6

Incendi 1

Prima guerra mondiale 1, 40, 64

Profughi di guerra 47

Restauri 61, 64

Visite pastorali 55

61

INDICE ANALITICO DELLE ISTITUZIONI Archivio Diocesano Tridentino di Trento 86

Beneficio parrocchiale di San Mauro di Trambileno 45, 58, 59, 62

Capitanato distrettuale di Rovereto 2, 58

Cappella di Sant'Antonio da Padova di Pozzacchio 67, 82 (Trambileno)

Cappellania esposta di San Valentino di Vanza e Pozzacchio 49 (Trambileno)

Chiesa della Madonna de La Salette di Trambileno 45, 64, 78, 80

Chiesa di San Colombano di Trambileno Vedi Eremo di San Colombano (Trambileno)

Chiesa di San Giuseppe di Boccaldo (Trambileno) 80

Chiesa di San Mauro di Trambileno 2, 45, 58, 64, 65, 67, 70, 71, 72, 76, 78, 80, 82

Comitato Amici di San Colombano, associazione no profit 82

Comitato provinciale dell'Opera nazionale per gli orfani di 54 guerra di Trento

Commissione aulica centrale d'organizzazione, Vienna 8, 15, 24

Comune di Trambileno 2, 29, 52, 53, 58, 62, 64, 82

Comunità di Trambileno 58

Confraternita del Santissimo Rosario di Trambileno 67, 72

Confraternita del Santissimo Sacramento di Trambileno 45, 82, 86, 87, 91

Curazia di San Mauro di Trambileno 2, 11, 52

Curia vescovile di Trento 82

Decanato di Rovereto 2, 3, 58, 64, 82, 86

Diocesi di Trento 2, 3, 8, 15, 30, 58, 64, 82, 86

Eremo di San Colombano (Trambileno) 72, 82, 83, 85

Fonderia Colbacchini Luigi di Trento 64, 81

Fondo Sante Anime di Trambileno 45

Giudizio distrettuale di Rovereto 28

Legato Pergamo di Trambileno 67

Luogotenenza per il Tirolo e Vorarlberg, Innsbruck 3

62

Ministero dell'Interno 3

Ministero per il culto e l'istruzione, Fondo di religione 58

Ordinariato vescovile di Trento 2, 52, 73, 86

Ottolina Fratelli (ditta) di Seregno, fonderia 81

Pane di Sant'Antonio di Trambileno 45

Parrocchia di La Salette-Fallavaux (Francia) 64

Parrocchia di San Mauro di Trambileno 1, 3, 14, 44, 45, 56, 58

Pieve di Lizzana 2, 64

Regno d'Italia 15

Ricreatorio parrocchiale di Trambileno Vedi Ricreatorio Moscheri di Trambileno

Ricreatorio parrocchiale di Trambileno 53

Stamperia Zanetti Santo di Trento 7

63

INDICE ANALITICO DEI NOMI DI PERSONA Alessandri Gabriele da Bergamo, vicario generale del 64 vescovo di Trento

Armanini Giuseppe, parroco di Trambileno 3, 82

Asburgo (d') Margherita Maria Teresa, imperatrice di 7 Spagna

Bergamini Biagio, curato di Trambileno 2

Bernard Albino, parroco di Trambileno 3

Bertolasi Silvio, curato di Trambileno 2, 64, 67

Castelbarco Guglielmo, nobile 82

Cavalieri Francesco Antonio, curato di Trambileno 2

Clemente VIII, papa 86

Cles Bernardo, principe vescovo di Trento 58

Dalpiaz Giuseppe, parroco di Trambileno 3

Dossi Domenico, curato di Trambileno 2, 6, 7

Endrici Celestino, vescovo di Trento 30

Ferrari Giacomo, eremita di San Colombano 82, 86

Frii Giovanni, curato di Trambileno 2, 58

Gallinari Pietro, curato di Trambileno 1, 2

Giacomelli Battista, parroco di Trambileno 3

Giacomelli Carlo, curato di Trambileno 2

Giuseppe II d'Asburgo, imperatore 82, 86

Lutz Gaspare, curato di Trambileno 2

Maule Giacomo, curato di Trambileno 2

Menapace Luigi, curato di Trambileno 2

Moggioli Leonardo, curato di Trambileno 2

Nardon Giuseppe da Cembra, sacerdote 57

Nocher Stefano, curato di Trambileno 2

Paolo V, papa 8, 15, 24, 30

Pedrazzi Domenico, curato di Trambileno 2 64

Pellegrini Paolo, curato di Trambileno 2

Pezzè Roberto, vicario curaziale di Trambileno 21

Pio X, papa 34

Rella Albino, curato di Trambileno 2

Rella Giuseppe, curato di Trambileno 2

Rella Leonardo, curato di Trambileno 2, 58

Rella Tommaso Bonifacio, curato di Trambileno 2

Scrinzi Bartolomeo, vicario parrocchiale di Lizzana 82

Silvagno Paolo, curato di Trambileno 2, 58, 67

Spaur Giovanni Michele, vescovo di Trento 9

Stofella Domenico, vicario curaziale di Trambileno 67

Susat Giovanni, parroco di Trambileno 3

Tomedi Paolo, curato di Trambileno 2, 16

Trughi Basilio, curato di Trambileno 2

Vettori Sebastiano, curato di Trambileno 2

Xonen Annibale, curato di Trambileno 2

Zanotelli Antonio, parroco di Trambileno 3, 42, 43

Zeni Luca, curato di Trambileno 2

65

INDICE ANALITICO DEI TOPONOMI Boccaldo, frazione di Trambileno 79

Cimone 16

Garniga 16

Giazzera, frazione di Trambileno 79

Leno di Terragnolo, torrente 2

Leno di Vallarsa, torrente 2, 82

Lizzana, frazione di Rovereto 2, 64

Moscheri, frazione di Trambileno 53, 64, 78

Oberndorf (Tirolo) 43, 47

Piazza, frazione di Trambileno 2

Pozza, frazione di Trambileno 79

Pozzacchio, frazione di Trambileno 49, 58

Rovereto 6, 7

Salisburgo (Austria) 42

San Colombano, frazione di Trambileno 79

San Georgen, località di Oberndorf in Tirolo 42

Tirolo 2

Toldo, frazione di Trambileno 79

Trambileno 1, 3, 5, 8, 15, 24, 28, 31, 40, 42, 45, 48, 49, 51, 52, 57, 58, 64, 69, 82, 86, 89

Trentino 58, 86

Trento 73

Valle del Leno 82

Vaneze, località di Trambileno 62

Vanza, frazione di Trambileno 49

66