Anno 15 n° 56 -EDIZIONE GRATUITA Domenica 17 dicembre 2017

Atalanta, vogliamo già il regalo Oggi contro una Lazio con i nervi a fior di pelle e senza bomber Immobile

ENTUSIASMO ALLE STELLE - Per un’Atalanta che vola sia in Italia che in Europa 2 Bergamo&Sport Domenica 17 Dicembre 2017 Atalanta, riparte la corsa europea IL MATCH Arriva la Lazio. Dopo la vittoria di Genova i nerazzurri tornano in corsa per l’EL

Adesso anche il campionato porta larghi sorrisi all’Atalanta che, grazie ai tre punti di Marassi, è tornata prepotentemente in liz- za per un posto nell’Europa della prossima stagione. In palio due belle poltrone vale a dire la sesta e la settima posizione. Attualmen- te la prima è appannaggio della Sampdoria che ha 27 punti, poi Milan a 24 Atalanta e Torino a 23, Fiorentina a 22. Fermiamoci qui per ora. E a tre giornate dal termine del girone d’andata i ne- razzurri stasera ospitano la La- zio, quinta e con nove punti di vantaggio, poi sabato alla 18 a San Siro col Milan e domenica 30 alle 15 ricevono il Cagliari. Ve- diamo anche il calendario delle altre: la Sampdoria ospita il Sas- suolo, poi va a Napoli e chiude in casa con la Spal; il Torino, inve- ce, riceve il Napoli, poi va a Fer- rara mentre l’ultima la gioca in casa col Genoa, infine la Fioren- tina che incrocia al Franchi il Ge- noa, va a Cagliari e chiude col Milan. Insomma tanti intrecci che chiariranno le varie posizioni prima dell’inizio del girone di ri- torno in programma il 6 gennaio La splendida curva nerazzurra durante la sfida del Mapei Stadium contro il Lione Foto Francesco Moro con l’Atalanta ospite della Roma prima della sosta fino al 21 gen- naio. Stasera, però, l’avversaria di turno è la Lazio, che è una delle formazioni più forti del campio- nato. La squadra di Simone In- zaghi arriva a Bergamo arrabbia- ta per la sconfitta casalinga col Torino con furibonde polemiche per il mancato di rigore e l’espul - sione di Immobile che, quindi, non sarà della partita. E per l’oc - casione il presunto furto non è da ascriversi al Var ma ad una certa cocciutaggine dell’arbitro Gia - comelli che si è rifiutato di ricor- rere alla tecnologia per decidere se era rigore il fallo di braccio di Iago Falque. Comunque la La- zio è da temere soprattutto per le sue qualità tecniche e tattiche che l’hanno portata al quinto posto e non lontana dalla zona Cham- pions. La squadra di Simone In- zaghi è micidiale soprattutto in trasferta dove ha perso solo il der- by, che è appunto una partita par- ticolare, e ha vinto le altre sette il che significa 21 punti sui 32 con- quistati e dei 35 gol realizzati ben 20 sono arrivati nelle partite lon- tano dall’Olimpico. Del resto ba- sta ricordare quello che è succes- so nella scorsa stagione quando, nella partita inaugurale del cam- pionato, i laziali sbancarono Ber- gamo con un sonante seppur ro- cambolesco 4-3. Ovviamente stasera il clima è completamente diverso con l’Atalanta pimpante e rilanciata dai quattro punti otte- nuti tra Torino e Genova. Archi- viata la trionfale passeggiata lun- go l’Europa, i nerazzurri si stan- no concentrando sul campionato cercando, ovviamente, di sfrutta- re tutte le occasioni. Non sarà una partita facile ma decisamente tat- ticamente meno complicata ri- spetto ai confronti casalinghi con Spal e Benevento che sono venu- te a Bergamo per difendersi e la- sciare all’Atalanta il pallino del gioco. La Lazio non specula e non alza barricate ma, seppur sia micidiale in contropiede, gioca a tutto campo grazie ai movimenti di un centrocampo solido (Lulic, Leiva e il sorprendente Maru - sic) e di un trio offensivo d’alta qualità con gente come Parolo, Milinkovic, vero fuoriclasse, e il sorprendente Luis Alberto. Sta- sera non ci sarà squalificato Im- mobile che verrà sostituito da Fe - lipe Caicedo, attaccante dell’E- cuador, voglioso di mettersi in mostra. Quasi certamente Ga - sperini riproporrà la formazione che ha vinto a Marassi. Giacomo Mayer Domenica 17 Dicembre 2017 Bergamo&Sport 3 4 Bergamo&Sport Domenica 17 Dicembre 2017 Chi c’è dietro l’Atalanta dei sogni? TUTTI GLI UOMINI DEL GASP Dietro le quinte: da Vaccariello e Borelli fino a Fumagalli e Biffi

A vederli sgobbare in calzoncini in- to al Vicenza in B da Angelo Gregucci lieri (dall’Eccellenza alla C2 in un mondi (30 maggio ‘81), il settepol- sieme a quelli pagati per farlo anche che l’ha voluto con sé a Bergamo. biennio), portato alla Juve dal temuto moni di Sedrina che vangava la corsia nel weekend lungo, a nessuno verreb- Dall’estate del 2009, tra Conte, Mutti, Giampiero Ventrone vinse col Gasp la destra e a differenza del compagno di be in mente che si tratta di scienziati Colantuono, Reja e ora il Gasp, è lui il Viareggio Cup nel 2003: guida le se- pullmino Stefano Salandra (il Cobra applicati al calcio. Eppure hanno un trait-d’union tra la parte atletica e dute anche in palestra, ha il pallino de- di Capizzone) alla Dea da grande c’è curriculum alto così e decine di pub- quella tecnica, mettendosi a disposi- gli acciacchi da debellare e si relazio- tornato, alberghi sempre l’anima del- blicazioni, anche se non vanno certo zione della filosofia del mister. Sua la na perciò col responsabile sanitario l’esterno di rabbia e grinta è un fatto, in giro a tirarsela da qui a New York, parte più delicata: prevenire gli infor- Paolo Amaddeo e il medico sociale altrimenti non si sarebbe proposto co- dove pure il più anziano di loro ha tuni e studiare sistemi di ottimizzazio- Marco Bruzzone. Lui, figlio del noto me cambio nella ripresa nel test col mandato gente alla maratona: cultori ne psicofisica. Controllo motorio, flex Giuseppe, uno dei primi preparatori a Darfo del 29 novembre scorso nono- della materia, prima ancora che re- ability e feedback attraverso monito- livello nazionale, produce in proprio i stante abbia appeso le scarpe al fati- sponsabili e/od operativi di uno staff raggio dei carichi esterni tramite Gps video tecnico-tattici che al suo capo dico chiodo. Relazionarsi con un tra- in cui, avendo a che fare con giocatori sono i suoi mantra. piacciono tanto. Ci sono pure diavo- mite a cui poter dare del tu, per gente chiamati a tenere botta due volte alla Domenico Borelli, crotonese d.o.c. lerie come il tracking video, la misu- fra i venti e i trent’anni, ha la sua im- settimana, la preparazione atletica è la (21 maggio ‘59), è la longa manus del razione a schermo dei dati prestazio- portanza. Dulcis, in fundo, l’uomo a base. Antonio Percassi, che in Gian tecnico fin dai tempi pitagorici nali, dove Petagna o il Papu diventano metà Mauro Fumagalli (da Vaprio Piero Gasperini crede ciecamente, (2003-6), il primo ciclo vincente (dal- dei pixel colorati. Tra il paio di boys d’Adda, 21 agosto 1978). dal 2011 ne sta assoldando una cinquina secca. la C1 alla B) di una carriera che di fe- ipertecnologizzati spicca Andrea Ri- collaboratore tecnico che coadiuva la Accanto a loro, gli indispensabili uo- lice e duraturo ha avuto solo altre due boli (a libro paga dal 2014). Di Tre- parte atletica nel lavoro con la palla mini di campo, i collaboratori tecnici: piazze (Genoa e Atalanta). Uscito dal- violo, nato il 5 ottobre ‘83, precedenti degli infortunati dopo aver fatto l’i- un poker qualificato, suddiviso per l’Isef e formatosi sulle piste di atleti- al Como e al Milan, sport scientist struttore e l’allenatore nella cantera ruolo. Nell’Atalanta che non lascia ca, quindi allenatore del vivaio del (dottore in scienze dello sport) e con- per cinque stagioni filate, e il prepa- nulla al caso il direttore d’orchestra pallone nella sua città, v’è rimasto in ditioning coach (coach della condi- ratore dei portieri Massimo Biffi (Vi- più acclamato dell’anno solare, fresco prima squadra dal 1994 al 2010 per zione, letteralmente), analizza il cari- mercate, 24 gennaio 1964), fanatico vincitore del Gazzetta Sports Award poi seguire a Torino e a co di allenamento (esterno, interno e Foto Moro della psicocinetica (testa e movimen- di categoria, comanda a bacchetta la Lecce. Tornato in rossoblù con Ivan percettivo) e la valutazione fisica svi- ti, insomma) anche lui promosso da nona sinfonia. Per scoprirne i segreti Juric, dall’anno scorso s’è riunito col luppando progetti di ricerca sulla re- ancora giocatore e da tutti viene trat- Edy Reja dopo la cacciata del Cola serve una scomposizione in fattori Profeta di Grugliasco: la sua persona- lazione tra parametri fisiologici, cari- tato come tale, e infine due elementi dopo una vita spesa a crescere i vir- primi: uno per uno, uno per tutti, tutti le trimurti è autostima-consapevolez- chi esterni e percettivi con le presta- ad alta fedeltà a prescindere da chi sia gulti (Abbiati e Castellazzi tirati su a insieme per i colori nerazzurri. Tra za-intensità, è lui il metronomo che zioni. Il secondo è il cattedratico di l’head coach, con anni di gavetta alle Monza, Pelizzoli, Consigli e Sportiel- passione, etica lavorativa e metodi scandisce i ritmi forsennati della Dea turno: Gabriele Boccolini, strenght spalle nel vivaio. A vivere in simbiosi lo qui) che oggi si premura d’innaf- scientifici che aiutano i professionisti così come il dosaggio degli allena- (forza, ma anche bilanciamento, spe- con Gasperini per debito di professio- fiare Giorgio Frezzolini. I due furono della pedata orobica ad aiutarsi. Per menti aerobici e di forza per arrivare cializzato negli arti inferiori) coach e ne sono, come detto in premessa, in mandati in sala conferenze a Zingonia un rendimento al top, in armonia tra primi sulla sfera. Accelerazioni e de- conditioning coach, brindisino (7 no- quattro. Tullio Gritti, milanese del- a presentare la sfida al Toro di cui so- singoli e progetto. celerazioni, 18 chilometri settimanali vembre ‘85) trapiantato a Monza, ri- l’ortica (59 anni il 20 ottobre), simpa- pra. Borelli, invece, in affiancamento I PREPARATORI ATLETICI - a cranio partite escluse: non un ser- cercatore e professore a contratto nel ticamente accusato dal suo mentore di all’uomo dalla voce soffiata nel pre È il responsabile dell’area fisica, an- gente di ferro, ma un invito alla co- dipartimento di scienze biomediche essere un po’paraculo con la stampa Crotone del 17 febbraio. All’appello che se una volta in organigramma fi- stanza. alla Statale di Milano in teoria e me- cui lo gettò in pasto da squalificato per mancherebbero in fisioterapisti Mar- gurava alla voce “recupero infortuna- Le tre figure rimanenti sono un al- todologia di allenamento degli sport le sfide con Sampdoria e (solo nel do- cello Ginami eFilippo Siragusa, ma ti”. Riduttiva, ma base del suo best tro pretoriano di chi comanda (quasi di squadra. S’è smazzato dai Giova- pogara) Torino (22 e 29 gennaio scor- su, tra loro e i dottori in medicina la seller “Il ritorno all’attività agonisti- ininterrottamente dal 2006, ma prima nissimi in su tra database e report, è si, ma in panchina c’era andato anche truppa si allungherebbe a tredici. Ro- ca”. Il vicentino Francesco Vacca- ancora nella Primavera bianconera) e autore di “Neuroni specchio e allena- all’andata a Pescara il 26 ottobre), ex ba da ultima cena, che se porta rogna a riello, candeline l’8 settembre, lau- un duo che si occupa specialmente mento”. La prima squadra l’ha appena bomber di Brescia e Torino speciali- Pasqua figurati sotto Natale. Anche se reato in scienze motorie a Verona, a della fase di studio. Luca Trucchi, to- raggiunta dopo sei anni nelle minors; sta dei gol in acrobazia che aveva ini- l’uomo al centro, dalle nostre parti, 37 anni è già un veterano: allievo al rinese del ‘65 (23 settembre), con un nel CV anche Calcio, Brembate Sopra ziato da minorenne al Caravaggio, è il ormai viene accreditato di poteri so- Chievo del professor Roberto De Bel- passato granata (vi ritornò brevemen- e Rivoltana. braccio destro, il vice legatogli dal prannaturali e miracoli che manco il lis, il preferito di Gigi Delneri, dopo le te con Giampiero Ventura nel post Pa- I TECNICI –Il fedelissimo ad per- cordone ombelicale fin dal 2004 sotto Nazareno. giovanili del Cittadella è stato lancia- lermo) e uno da tecnico del Monca- sonam, il cuore atalantino che si sente la Lanterna. Che in Cristian Rai- Simone Fornoni Domenica 17 Dicembre 2017 Bergamo&Sport 5 6 Bergamo&Sport Domenica 17 Dicembre 2017

La Lazio senza il suo cecchino GLI AVVERSARI Immobile squalificato, Caicedo prima opzione alternativa per i biancocelesti

Dopo le polemiche scaturite dal "monday night" con il Torino, dando un gruppo che sta andando al di là delle aspettative di inizio sua fantasia potrebbe essere un'arma essenziale. Il centrocampo è la Lazio si presenta a Bergamo forte della vittoria per 4-1 ma- stagione, la classifica lo dimostra: merito di un sistema di gioco particolarmente solido: Lucas Leiva è il nuovo Biglia con com- turata nella gara di Coppa Italia con il Cittadella. Gara utile, que- ben collaudato che va oltre i singoli giocatori sul campo. Se al piti più di copertura e con meno geometrie, ma in mezzo fa molta st'ultima, ad esaltare le qualità di Ciro Immobile, autore di una centro dell'attacco verrà schierato Caicedo, avrà caratteristiche legna. Parolo eMilinkovic Savic ai suoi fianchi garantiscono gli doppietta, che ironia della sorte, nel match con i nerazzurri sarà tecniche diverse da Immobile, ma obbligherà la difesa nerazzurra inserimenti giusti per colpire a rete: a Freuler e Cristante il com- costretto ai box per squalifica in seguito alla reazione da rosso alla ad una marcatura serrata per limitare il suo potenziale fisico. Die- pito di controbattere a dovere. Sull'esterno destro, Marusic è una provocazione di Burdisso. Quanto perde la formazione bianco- tro di lui agirà con ogni probabilità Luis Alberto e le statistiche delle rivelazioni del campionato e Spinazzola dovrà essere bravo celeste senza il suo bomber principe? Molto. Difficile pensarla attuali dicono che stia attraversando un momento di forma evi- a costringerlo più alla copertura che alla spinta. Sulla corsia op- diversamente. Ma considerarla una partita sulla carta meno com- dente. Da fermo lo spagnolo è un pericolo pubblico e sa accendere posta, l'esperienza di Lulic andrà contrastata con intelligenza: la plicata sarebbe un errore imperdonabile. Simone Inzaghi sta gui- la lampadina in versione assist-man da ogni posizione: arginare la velocità di Hateboer sarà vitale per spezzare gli equilibri. Come anticipato, poi, la difesa a tre bergamasca dovrà fare "a sportel- late" con la fisicità dell'unico terminale avanzato laziale e Pa- lomino sembra l'uomo adatto per svolgere questa funzione. Di- fesa a tre che è un marchio di fabbrica anche del team romano: Bastos è un gigante, De Vrij sa guidare la retroguardia con ele- ganza e sa fare gol, Radu bada al sodo con diligenza. E Stra- kosha tra i pali è ormai un portiere di sicuro affidamento. Ci sono tutti i presupposti dunque per assistere ad una battaglia di qualità, degna di uno stadio che indosserà per l'occasione il suo "abito da sera". Nella notte di Bergamo, l'Atalanta proverà ad illuminare la scena con un regalo di Natale anticipato ai suoi tifosi. Può essere la gara della svolta in chiave rincorsa europea. Gasperini lo sa benissimo. Norman Setti

Ciro Immobile, napoletano, terminale offensivo della Lazio di Simone Inzaghi Domenica 17 Dicembre 2017 Bergamo&Sport 7 8 Bergamo&Sport Domenica 17 Dicembre 2017 Masiello superstar nerazzurra IL BORSINO DELLA DIFESA Ok Palomino e Caldara, in ribasso Toloi e al palo i baby Bastoni e Mancini

Toloi-Caldara-Masiello, Masiel- quando c’era anche il Papu, un marcan- lo-Caldara-Palomino, Toloi-Calda- tonio asciuttissimo che s’è guadagnato ra-Palomino, Toloi-Palomino-Masiel- il pane in Francia e Bulgaria ed è più ef- lo. Le combinazioni mica sono infinite. ficiente di un idraulico a pronta chiama- Il caso numero quattro è roba da start ta: sei panchine più una di coppa, l’ul - stagionale, anche in coppa, eccetto la tima, in cui è subentrato (a Ilicic) da sgabolata trasferta con l’Inter. Non si quinto a sinistra, e una decina secca da sfugge. A disposizione resta un sestetto, titolare. Se la new entry vera e di sostan- come nella pallavolo, ma a farla da pa- za del calciomercato estivo s’è già fatta drone là dietro è un quartetto d’archi. apprezzare dai tifosi, anzi esaltandoli Nell’Atalanta che ha ripreso il discorso per gli anticipi da carrarmato in guanti con le armonie e le sinfonie anche in bianchi e le discese con la sfera incollata campionato, il pacchetto arretrato è un alla suola, c’èun Rafael Toloi che a di- must irrinunciabile. A schema fisso e spetto della palma di migliore in campo intercambiabilità limitata: il mancino contro il Lione nel barrage per la vetta del lotto sta a sinistra o al centro, il jolly del girone E (quel salvataggio su Rami- è il più esperto ma in mezzo mica gioca. rez, che perla), e del la agli acuti di Kur- Terzetto fisso coi laterali a sganciarsi a tic (Udinese) e Cristante (Spal), com- turno, poi si sta a vedere come girano il plessivamente non appare più così indi- vento e i richiami dell’infermeria. E la spensabile. Sarà per le noie al retto fe- rotazione è minima, perché il tipetto morale cominciate a Firenze (24 set- sulla tolda di comando predilige rose ri- tembre) che gli hanno fatto saltare un strette e gerarchie ferree. Se a stabilire mesetto, compresa l’andata dei giovedì queste ultime, secondo il suo mantra, è sera col Lione e l’Apollon, mentre nel il campo, buttandola in letteratura a far- ritorno è rimasto avvinghiato al sedile la da padrone è il Rosso in una pattuglia proprio a Cipro. E nella tana del Genoa di Neri, o quantomeno di bruni, perché –bella statuina e perfino girata dall’al - il leader indiscusso è Andrea Masiello. tra parte sul vantaggio di Bertolacci - ha Uno che dietro non fa passare le mosche ripercorso le scale all’ingiù delle mon- e davanti apre le danze, leggi sblocco tagne russe di questo scorcio d’annata. psicologico alla prima in Europa dei ne- Fanno comunque 12 presenze in A (4 da razzurri (14 settembre, Mapei Stadium, sostituito), mica come i minutaggi risi- l’Everton) dopo 26 anni di digiuno e so- cati di Gianluca Mancini, 71 giri di gni forzati con quel tap-in a risolvere il lancetta coi viola proprio come cambio ping pong da angolo del Papu, o le si- Applausi per Masiello, autentico punto di forza della difesa del Gasp Foto Francesco Moro del brasiliano, e Alessandro Bastoni, gilla in busta chiusa con la ceralacca: a sostituto del Rosso coi Pitagorici a 5-1 Marassi, appostamento davanti al se- Che nella tana della Torino granata ha cor prima la spaccata sulla punizione di mentre il fenomeno in sboccio è comun- ormai consumato (17 lordi). L’impres - condo palo e via a insaccarla di testa sul- guardato N’Koulou salire in cielo senza Gomez respinta da Buffon per l’incipit que lontano dalle medie mostruose sot- sione è che nessuno voglia rischiare di la parabola di Ilicic, crisi lontano da colpo ferire. E forse, da juventino ono- di remuntada casalinga con la Juve, sen- to porta del giro di corsa da settebello. rompere il giocattolino del ‘99, piazzato Bergamo non ti conosco più. rario, pur professionalmente e senti- za contare inzuccata e rigore procurato A riposo ci sono andati tutti quanti, al all’Inter che lo vorrebbe subito a gen- Al pel di carota viareggino si può im- mentalmente impegnato da perno al- con il Crotone e la punizione del pari netto degli acciacchi: l’ex Juve, Genoa naio. Intanto a godere è la Primavera putare solo l’essersi perso Zelaya allo l’atto finale coi colori che gli fasciano il procurata in percussione (e giallo a Te- e Bari, pupillo del Gasp, contro Fioren- straprima di Brambilla. Ma tant’è. Non scadere a Nicosia nell’1-1 al sapor di cuore fin da bambino, un quid di rendi- te) al Groupama Stadium. Ma insom- tina, Hellas e Spal; Mattia da Scanzo, importa se si gioca su due fronti, con beffa contro l’Apollon, ma le sberle a mento e di sacro fuoco, nel sangue e ne- ma, anche se lui di rivoluzioni terrestri non ancora pronto, con Roma, Napoli e i quello oltre cortina a riaffacciarsi solo a difesa schierata sono state un proble- gli occhi, sembra averlo perso. Non che ne ha 23 con tutto il futuro davanti, è Toffees allo start di Europa League in febbraio sotto forma di giallonero Bo- mone collettivo. Dalle rarefatte infilate sia malaccio smazzare l’assist da rifini- quello di 31 anni suonati ad avere le cui ha recitato la parte del cambio di Jo- russia Dortmund: ai baby a ‘sto giro toc- a palla inattiva, invece, non è riuscito a tore onorario al doppiettista Cornelius quotazioni in ascesa. Proprio per il tim- sé Luis Palomino, l’argentino che ai ca cibarsi di briciole. sottrarsi nemmeno Mattia Caldara. nella manita sporca di Liverpool, o an- bro che sa metterci quando occorre, tempi imparava calcio al San Lorenzo Simone Fornoni Domenica 17 Dicembre 2017 Bergamo&Sport 9 10 Bergamo&Sport Domenica 17 Dicembre 2017 Il «jolly» Cristante fa il vuoto IL BORSINO DEL CENTROCAMPO Il talento di scuola Milan una spanna sopra tutti i colleghi

Davanti a microfoni, telecamere e taccuini, a largo. Se è il ragazzo di Casarsa della Delizia, tributo di Marten de Roon a una squadra dalle solo 7 dal kick off in campionato e 3 in panca in bocce ferme, nessuno sospetterebbe di trovarsi che in mediana soffre ma ci sta, risultando letale soluzioni molteplici ma solo dalla cintola in su, EL. Perché l’inamovibile o quasi, come il suo al cospetto di un fulmine di guerra, dell’iradid- quando può buttarsi in avanti, l’undici sull’erba considerando la particina di tappabuchi non piedone da raddrizzare, è l’altro tulipano, Hans dio stagionale. Abbottonato senza il pallone tra i ne acquista in imprevedibilità ed equilibrio. Alla troppo performante del figliol prodigo di ritorno Hateboer, uno stantuffone che tampona, corre piedi, pronto, tenace e spesso risolutivo quando fine della fiera il moloch è soltanto lui. Tredici da Middlesbrough (4 da cambio su 14 in regular come un dannato e fa benissimo i tagli senza cu- ce l’ha. Ma considerare Bryan Cristante una dal kick off in A, una rilevando Remo Freuler, season, in coppa dall’inizio solo nelle due con cire però l’attrezzo di cuoio all’appuntamento sorpresa sarebbe ingeneroso nei confronti del al “Bentegodi”col Chievo, e sempre presente l’Everton e a Lione), chi dal cambio delle ge- col gol. 13 di cui 12 con una maglia assicurata, suo curriculum da grande promessa col rischio nelle nottate magiche in giro per il Vecchio Con- rarchie ci ha sicuramente smenato è Jasmin tutte ma proprio tutte extra moenia condite dal- dell’etichetta dell’incompiuta, da milanista e tinente, il numero 4 friulano dopo tutto l’ha fatta Kurtic. L’altro sloveno, quello che non ne segna l’assist quasi involontario per Petagnone. Non precoce esordiente che da prestito del Benfica a da cursore aggiunto solo contro il Bologna, i fer- sei ma un paio, entro i confini nazionali e con- sarà Andrea Conti, ma su, per buttarla dentro i Palermo e Pescara aveva fatto due buchi nell’ac- raresi neopromossi, i sanniti e i derelitti della Li- secutivamente, ad Hellas e Udinese: sette sulle nomi non mancano. Il primo di questa lista, per qua profondi così. Colpa di chi non aveva saputo verpool che stravede per il blu, in adesione al dodici d’impiego nell’undici allo start più quella esempio. Facciamocelo bastare che è già grasso allenarlo e tirarne fuori le potenzialità. Perché a motto del Gasp “con Ilicic, Gomez e una prima di Nicosia oltre cortina, robetta se si considera che cola. conti fatti è uno da numeri non grandi, ma ad- punta non possiamo mica giocare sempre”. che il Cristante dell’anno scorso –ma solo da Si.Fo. dirittura monstre. Senza essere un leader, nel senso che la sfera trequartista-ala destra tattica –concettualmente Cinquina in campionato. E pazienza se contro mica la porta lui, il ventiduenne che al gong del era proprio lui. Ma il borsino sale e scende. Napoli e Samp le testatone da palla inattiva non 2017-2018 verrà riscattato per cinque milioni di Detto en passant del complemento d’arredo hanno prodotto punti ma solo il palpito di un’il- ottimi motivi è comunque l’uomo più di un lotto Joao Schmidt, che al massimo –6–può vederla lusione prima della rimonta altrui, a differenza di che si compone di personalità e professionalità dal pitch view, complice il ginocchio ballerino e quella del 2-2 con la Juve, del destro dei tre punti diversissime tra loro. Lo svizzero, appunto, de- l’operazione, resta da definire la questione ester- poi sfumati con la Spal e di quello vittorioso con- finito “regista”dal comandante in capo, è in real- ni. Non certo complicata, perché tra bizze estive tro il Benevento. Tris in Europa League, tutti al- tà un interno a doppia fase che sa difendere la da sirene bianconere e caviglia e coscia rovinate l’Everton, chiudendo all’andata a fil d’intervallo trincea, a volte con le brusche come nell’occa- in Nazionale Leonardo Spinazzola (8 in cam- e mettendo i primi due del 5-1 a Goodison Park. sione della gamba tesissima da rosso su Viviani, pionato, 4 in EL con una palla favolosa a Ilicic Di cranio e di destro, i colpi preferiti. E poi, que- ma anche ferire, vedi il pari in extremis di Fi- per aprirla contro l’Apollon) a rimpiazzarlo a gli avantindré tra mediana e trequarti che ne fan- renze, il 3-1 ai ciprioti, il filtrante per il match mancina ha a disposizione gli altri tre. L’anello no l’arma tattica preferita da Gian Piero Gaspe- winner Cornelius col Bologna, il gol e l’assist debole della catena è il tuttosinistro Robin Go- rini, esperto giocatore di carte cui piace assai ri- per Ilicic nel 3-0 al Verona. Ma qui e lì è apparso sens, 5 più 2 da cambio, in Europa solo Cipro e mescolarle nel mazzo per sbancare il tavolo ver- affaticato. Il suo connazionale Nicolas Haas, partecipazione con gol alla mattanza di Goodi- de. Il centrocampo dell’Atalanta è una mediana poi, è un ripiego che solo nei test match del mer- son Park. Il più duttile è l’agile e vaporoso Ti- coi pendolini a fianco e un tipetto sistemato da- coledì ci si azzarda a schierare dal primo minuto, mothy Castagne, a sinistra nelle due cogli in- vanti a ondeggiare tra le linee. Se è Josip Ilicic, perché gli spiccioli con gli spallini (per Petagna, glesi, col Chievo, l’Inter e il Benevento in corso fantasista effettivo che ha aggiunto un tiro man- dopo l’espulsione del compagno) e l’Inter (per d’opera dando di fatto a Cristante l’occasione di cino al lotto dei leader avanzati, l’assetto è pret- Toloi) hanno voluto dire 36 minuti dall’inutilità menare le danze nella perfida Albione dopo tamente offensivo e si può coprire lo spazio in al potere. Se è ancor più arduo stabilire il con- averlo sostituito per revisione tattica a Lione, ma Cristante in azione al Mapei Stadium col Lione Domenica 17 Dicembre 2017 Bergamo&Sport 11 12 Bergamo&Sport Domenica 17 Dicembre 2017 Ilicic, lo sloveno col fiuto del gol IL BORSINO DELL’ATTACCO Il più in forma del momento insieme a Petagna e Cornelius

BERGAMO -L’attacco nerazzurro sta riprendendo a correre velo- cemente e a fare gol. Il più in forma al momento è sicuramente lo sloveno Josip Ilicic, una vera “furia”in zona gol: nelle ultime tre partite di campionato ha segnato ben 2 reti distribuite tra il match esterno a Torino (valso l’1-1 finale contro i granata, ndr.) e l’ultima partita giocata a Genova contro il Genoa che ha coinciso anche con i primi tre punti esterni della Dea. È lui sicuramente l’attaccante ata- lantino più ispirato. Le due reti firmate dal fantasista contro Torino e Genoa sono state anche di pregevole fattura: lo sloveno c’è. Da segnalare, inoltre, nel borsino dell’attacco nerazzurro, il ritorno al gol di Petagnone: Andrea Petagna l’ha messa dentro nella partita più importante, quella di Europa League in casa contro il Lione. Il gol dell’1-0 con cui l’Atalanta si è aggiudicata il primo posto nel “girone della morte”è stato suo e si è trattato di un vero e proprio colpo da rapace: una spizzata a un metro dalla porta che potrebbe aver sbloccato la punta triestina in fase realizzativa. Petagna è, cer- tamente, da quasi due anni il punto fermo dell’attacco nerazzurro, l’uomo che con la sua fisicità, ma anche con la sua tecnica sa far girare l’attacco nerazzurro. E se Petagna si sblocca anche in zona gol…l’Atalanta potrebbe davvero “leccarsi le dita”: la forza offen- Josip Ilicic, una vera “furia”in zona gol Fo t o M o r o Petagna è l’uomo che fa girare l’attacco della Dea siva diventerebbe quasi devastante considerando anche che il Papu Gomez è fermo da tre mesi, ma si tratta molto probabilmente di una circostanza momentanea visto il senso del gol dell’argentino…e appena il “bombero”ritornerà al gol non ce ne sarà per nessuno. Una Dea, quindi, che ha in sé forti potenzialità di avere frecce im- portanti al suo arco e di fare gol in più modalità: con la tecnica e la classe di Ilicic, con il genio e l’imprevedibilità del Papu e con un Petagna in formato europeo. Senza dimenticare il bomber danese Cornelius, autore di due splendide reti da attaccante di razza nel match di Liverpool contro l’Everton e che, anche se a secco da qual- che partita, può sempre rappresentare un’arma vincente a partita in corso. Segnaliamo, inoltre, i giovani attaccanti atalantini: Vido e Orsolini hanno segnato nella recente amichevole con il Renate e hanno fatto parlare di sé, insieme anche al trequartista svizzero Haas. Che sia anche la loro crescita a dare un nuovo impulso al- l’attacco neroblù? E dalla Primavera c’è super Barrow che, quando verrà aggregato alla prima squadra, potrebbe esordire e lasciare il segno…Intanto, puntiamo forte su Ilicic e Petagna e sul ritorno al gol del Papu: per la legge dei grandi numeri, Gomez potrebbe tor- nare a segnare nel giro di poco tempo…che sia già contro la Lazio? Filippo Grossi Tutti i tifosi aspettano il ritorno al gol del “bombero”Pa p u Cornelius, autore di due splendide reti a Liverpool C.I.S.: Consulenza Incidenti stradali a Bergamo BERGAMO & SPORT INFORMA Emanuele: “Il nostro obiettivo è il risarcimento del danneggiato”

Quanti incidenti stradali e non solo, creano danni alle persone e alle cose. Dal 1980 a Bergamo C.I.S. si occupa delle persone che per un motivo o un altro han- no diritto ad un risarcimento. C.I.S. cura le pratiche necessarie, senza chiedere un anticipo, lottando per il rispetto dei diritti di ogni persona. C.I.S. si occupa dei pro- blemi legati agli incidenti stradali, ma non solo. Vengono seguiti anche i casi di in- fortuni scolastici (uno dei pochissimi stu- di ad occuparsene in tutta Italia), e casi di infortuni sportivi. Ovviamente la fanno da padrone gli incidenti stradali. Non esi- ste un limite territoriale. La sede è a Ber- Calogero Emanuele, titolare di C.I.S. Emanuele in sede L’ingresso della sede in via Paleopaca gamo ma C.I.S. segue casi capitati in ogni parte d’Italia e anche incidenti o infortuni avvenuti all’estero. CALOGERO EMANUELE E IL SOGNO NEL CASSETTO: “TORNARE A FARE IL PRESIDENTE” Quel che si deve fare quando ci si im- batte in tali situazioni è molto semplice: Calogero Emanuele, oltre che ti- tre anni come presidente del Loreto, più di 300 iscritti. Il CVS è uno dei ho un sogno nel cassetto, tornare a segnalare il proprio caso a C.I.S. (a Ber- tolare di C.I.S. è sempre stato nel ed ora di nuovo, come detto, al Vil- circoli velici con il maggior numero fare il presidente in una società di gamo in Via Paleocapa 18) per essere su- mondo del calcio: “Fin da piccolo ho laggio degli Sposi”. di soci in Italia e una delle associa- calcio”. bito assistiti su come procedere. Non va avuto la passione per il calcio, e an- Qual è il ricordo più bello di tanti zioni sportive più importanti del Se- Calogero Emanuele è un perso- dimenticato che qualunque infortunio in cora oggi alleno al Villaggio degli anni di calcio? “Sicuramente la gioia bino. La scuola vela gestisce corsi naggio molto eclettico. Sul suo tavo- un luogo pubblico può essere risarcito, sia Sposi con il presidente Rota. Da gio- di aver dato i fratelli Rota uno all’A- per ragazzi ed adulti. Il circolo orga- lo anche una raccolta di libri di pre- esso sportivo o scolastico o all’interno di vane ho giocato fino alla prima Ca- talanta e uno al Milan. Del resto è il nizza e gestisce regate sul Sebino e la stigiatore e illusionista con cui per di- un centro commerciale. Dopo aver con- tegoria nel Comun Nuovo, io negli desiderio di ogni settore giovanile far squadra agonistica partecipa a ma- letto anima serate di festa. Ma noi che tattato C.I.S., si fissa un appuntamento in anni 80 ho sempre giocato gratis. Poi emergere qualche bravo giocatore”. nifestazioni locali e internazionali”. raccontiamo soprattutto il calcio pro- sede per valutare la singola fattispecie e sono stato al Loreto come allenatore Poi accanto al calcio ti sei avvici- Certo la vela è una tua gran bella vinciale gli auguriamo che il sogno si decidere insieme come procedere. Con della Juniores, altra esperienza co- nato alla vela? “Sì, sono consigliere passione, ma in fondo al cuore qual è realizzi. C.I.S. hai tutta l’assistenza per ottenere un me allenatore alla Marigolda e poi nel Circolo Velico Sarnico che conta il tuo sogno? “Ma sì lo puoi mettere, CM adeguato rimborso per il danno subito. Domenica 17 Dicembre 2017 Bergamo&Sport 13 14 Bergamo&Sport Domenica 17 Dicembre 2017

Arriva la prima perla esterna L’ULTIMA SFIDA Atalanta non bellissima, ma tanto basta per rimontare il Genoa

Grazie alle reti di Ilicic e Masiello l’Atalanta ha conquistato tre punti fondamentali sul campo del Genoa di Ballardini Foto Francesco Moro

Genoa-Atalanta 1-2 condizioni. Ammoniti: Masiello, Izzo, ha battuto il Lione con il tridente of- al 15’su angolo di Ilicic, Toloi di te- complicato come all’inizio tant’è ve- De Roon, Pandev. Angoli: 6-5 per il fensivo tanto per chiarire le intenzio- sta mette in mezzo, respinge la dife- ro che al 4’Berisha fa due paratone Genoa (3-5-2): Perin; Izzo, Spolli, Zu- Genoa. Recupero: 1' pt; 5' st. ni dell’Atalanta, Ballardini manda in sa, gran sinistro di Freuler e traversa. prima su Taarabt e poi su Pandev ma kanovic; Rosi, Rigoni (39' st Ricci), campo lo schieramento che gli sta Al 18’tocca ai rossoblu avvicinarsi al 7’ecco il gol del vantaggio: Ilicic Bertolacci, Veloso, Laxalt (22' st Lapa- GENOVA -L’Atalanta conquista la dando risultati positivi da quando è al raddoppio con Rigoni che tenta calcia una punizione da sinistra, Ri- dula); Pandev (32' st Omeonga), Taa- prima vittoria in trasferta contro un tornato sulla panchina rossoblu. Ini- una rovesciata su un rimpallo favo- goni perde in mischia Masiello che rabt. (Lamanna, Zima, Gentiletti, Co- Genoa che ha lottato fino all’ultimo zio choc dell’Atalanta, subito aggre- revole, poi Laxalt anticipa Masiello, liberissimo insacca. Immediata ri- fie, Rossettini, Braschi, Galabinov, Mi- minuto. Un successo che porta tre dita da un Genoa che vuole continua- il tiro finisce di poco a lato. L’Ata- sposta dei rossoblu con uno scatenato gliore, Lazovic). All. Ballardini. punti d’oro e permette ai nerazzurri re la serie e positiva e al 4’i rossoblu lanta comincia a giocare e al 25’Go- Taarabt, ma Berisha compie l’enne- Atalanta (3-4-2-1): Berisha; Toloi (5' st di salire in classifica a quota 23. E’ passano in vantaggio: Pandev, Cal- mez viene steso da Izzo, punizione simo salvataggio. L’Atalanta cresce Palomino), Caldara, Masiello; Hate- stata una partita difficile e complicata dara sta a guardare, serve Taarabt che del capitano, colpo di testa di Toloi, e comanda il gioco , Gasperini siste- boer, Cristante, Freuler, Spinazzola; che è stata rimessa nella carreggiata anticipa Masiello e appoggia a Ber- gran salvataggio di Perin. Gasperini ma la squadra con Palomino al posto Gomez, Ilicic (27' st Cornelius); Peta- giusta nel secondo tempo dopo aver tolacci con Toloi fuori tempo, gran sposta a destra Gomez per limitare di un Toloi in serata negativa e de gna (9' st De Roon). (Rossi, Gollini, Or- patito le pene dell’inferno nella pri- destro che infila Berisha. I nerazzurri Laxalt e Ilicic a sinistra. Il Genoa si Roon per Petagna, Cristante più solini, Vido, Castagne, Kurtic, Mancini, ma parte della sfida. Ma stavolta l’A- accusano il colpo e il Genoa cerca di difende a linee serrate ma al 45’cade: avanti e fioccano le occasioni per il Joao Schmidt). All. Gasperini talanta ha saputo risollevarsi e otte- approfittare del momento anche per- Gomez lancia Petagna che vince il 3-1 ma Perin salva su Palomino, Go- Arbitro: Doveri di Roma. nere una vittoria che probabilmente ché Cristante fatica a contenere Ber- contrasto con Zukanovic, se ne va a mez e De Roon poi il Genoa tenta Reti: 4' Bertolacci (G), 45' pt Ilicic; 7' st significa anche in campionato una tolacci e, a sinistra, Freuler patisce destra e appoggia in mezzo per Ilicic l’assalto finale ma il risultato non Masiello svolta decisiva. Pretattica zero, Ga- Rigoni. La sfuriata genoana si affie- che non sbaglia il colpo: 1-1. Nel se- cambia. Note: cielo coperto, terreno in cattive sperini conferma la formazione che volisce dopo un quarto d’ora. Infatti condo tempo l’avvio è altrettanto Giacomo Mayer Domenica 17 Dicembre 2017 Bergamo&Sport 15 16 Bergamo&Sport Domenica 17 Dicembre 2017

Ottavio Rota tra Dea ed Excelsior IL PERSONAGGIO Una vita spesa tra i colori nerazzurri e la presidenza della polisportiva

Una storica formazione dei Tarac, oggi impegnati nel campionato Uisp Over 40 La trasferta di Lione

Presenza carismatica e ge- go e in largo, fin dalla gioventù bellissima compagnia, nella nel Panathlon, ente presieduto nerosa, radicatasi a Bergamo e, e al cospetto di un papà che, quale non posso non citare Lu- da Attilio Belloli e radicatosi a in particolar modo, all’ombra quanto a sport e realtà dilettan- cio, Palmer, Geo, Mamo; Bergamo con l’idea di diffon- dello stadio, Ottavio Rota è tistiche, sapeva certamente il stampavamo con il ciclostile il dere il fair play, sia nel Cus un volto conosciutissimo dell’ fatto suo. “E’stato mio papà – nostro giornalino e le domeni- (Centro Universitario Sporti- “Atleti Azzurri d’Italia”, po- spiega Ottavio Rota –a tra- che in trasferta c’era festa ve- vo, n.d.r.) Bergamo, che sotto tendo vantare, oltre all’incrol- smettermi questa passione. ra, con il viaggio, la visita alle Claudio Bertoletti sembra labile fede atalantina e all’ab- Lui, a differenza mia, ci sapeva città, lo stare a tavola, oltre aver trovato una molla parti- bonamento che perdura dal fare con il calcio giocato, ma naturalmente alla partita. colarmente efficace, quanto a 1972, un impegno spasmodico un disgraziato infortunio al Dall’altro lato, è cresciuto intraprendenza e qualità delle nei più disparati ambiti della menisco lo costrinse a chiude- l’interesse per lo sport negli proposte”. Ma dov’è il vero vita della città. Impegnato po- re anzitempo una carriera di oratori e nelle piccole realtà di sport, secondo Ottavio Rota? Un giovane Ottavio Rota a Cuba liticamente, esperto di temati- ottimo livello. Si è buttato al- quartiere. Qui nasce la mia Nell’Atalanta e nelle sue pro- che fiscali, dal cuore grande e lora sulla carriera da dirigen- personale storia con l’Excel- dezze, oppure nella miriade di pensare che un’Atalanta così al capitolo europeo. Per Otta- dalla spiccata predilezione per te, ma, per quanto accanito sior, che si protrae fino a oggi, realtà frequentate lungo una bella non si sia mai vista, in vio Rota, sognare in grande è le associazioni e per le piccole calciofilo, aveva la sua squa- con il ruolo di presidente della vita spesa nel nome dell’ag- tutti questi anni di stadio, e per ancora possibile: “Siamo stati realtà di quartiere, Rota si lega dra di ciclismo, la Granfort, polisportiva. Calcio, bridge, gregazione? “L’Atalanta è il campionato sarei pure di- fin qui la rivelazione, ma so- indissolubilmente alle vicende che seguiva e curava come un pallacanestro, pallavolo, certamente una passione, ma sposto a scommettere un quar- prattutto penso che potremo atalantine, essendo nato e cre- figlio, e che a quei tempi po- scacchi, la sezione alpina, sen- quel che mi preme sottolineare to posto finale. Quanto alla continuare a farla. Di certo a sciuto a pochi passi dallo sta- teva pure vantare un tesserato za dimenticare la multisporti- è il fatto che oggi si vada allo mia vita trascorsa con l’Excel- Dortmund non mancherò, del dio e gravitando, da tempi non d’eccezione: un giovanissimo va, che si occupa di bambini e stadio per vedere del buon gio- sior, le soddisfazioni più belle resto ho partecipato alle tra- sospetti, in quella galassia di Ivan Ruggeri (ex presidente disabilità: contiamo circa co, aldilà di ogni logica legata sono quelle che arrivano sferte più memorabili della squadre, strutture e storie spor- atalantino, n.d.r.). E allora c’e- 1500 tesserati e le strutture, al risultato. Certo, se perdia- quando vedi finalmente pronta storia recente, a partire da tive che è l’Excelsior; poli- ra pure grande rivalità con dell’oratorio, sono a carico mo mi incazzo pure io, ma de- la palestra o il campo da cal- quella di Malines, la prima in sportiva, di stanza in Borgo l’Excelsior. Quando sono cre- nostro per quanto concerne la vo dire che da un annetto a cio in erba sintetica. Ma stare ambito continentale, fino a Li- Santa Caterina, che oggi rap- sciuto, l’amore per lo sport si è gestione e la manutenzione. questa parte, ossia dal cambio tra i ragazzi, stare tra gli Ju- verpool e Lione. E natural- presenta in qualità di presiden- ampliato. Da un lato entrai ne- Per me la valenza sociale in- di passo operato da questa niores che ancora oggi seguo mente Mosca, con una cele- te. All’origine di questo amore gli Atalanta Commandos, il sita nello sport è sempre stata squadra, si può davvero gode- in qualità di dirigente accom- berrima “sciarpata”sulla per lo sport non poteva che es- primo nucleo di ultras mai vi- prominente, tanto che è storia re dell’essenza dello spettaco- pagnatore, è senz’altro più di- Piazza Rossa”. serci l’Atalanta, seguita in lun- sto a Bergamo. Eravamo una più recente il mio approdo sia lo calcistico. Sono votato a vertente”. Chiusura dedicata Nikolas Semperboni Domenica 17 Dicembre 2017 Bergamo&Sport 17 18 Bergamo&Sport Domenica 17 Dicembre 2017 Domenica 17 Dicembre 2017 Bergamo&Sport 19 20 Bergamo&Sport Domenica 17 Dicembre 2017

L’Atalanta corre veloce e sogna IL CAMMINO IN EUROPA Prima nel girone con all’attivo quattro vittorie e due pareggi

BERGAMO -Quando il 25 ago- sto l'Atalanta fu sorteggiata nel girone di Europa League con Lione, Everton ed Apollon, gran parte dei giornalisti, degli adetti ai lavori, ma anche dei giocatori stessi, rimasero sor- presi dalla difficoltà del girone stesso, “il girone di ferro”,“gi- rone infernale”, per quello che era sicuramente il gruppo più difficile di tutta la competizio- ne. L'Atalanta tuttavia ci arriva- va con grande entusiasmo, il quarto posto in campionato aveva dato grande fiducia al- l'ambiente, e nonostante le ces- sioni estive di Kessie eConti su tutti, i neroazzurri di Ga- sperini non avevano assoluta- mente intenzione di andare a fare gite in Europa. Dopo 6 gare, Atalanta prima nel girone, imbattuta, 14 reti segnate (quarto miglior attac- co dopo Dinamo Kiev a 15, Real Sociedad 16 e Zenit 17) e solo 4 subite (terza miglior di- fesa dopo Salisburgo 1 solo gol subito, e Copenaghen 3), e due sonore scoppole agli inglesi dell'Everton. La prima partita, il 14 set- tembre, l'Atalanta la gioca do- po 26 anni dall'ultima gara in Europa da quell' Inter –Ata- lanta, quarti di finale di ritorno L’esultanza dei nerazzurri dopo la gara con il Lione Fo t o M o r o della Coppa UEFA 1990-1991, alle 19. La gioca lagare, ma un 3-0 nella prima allo scadere del primo tempo, vantaggio al 12esimo con un missimo minuto con la rete di lanta –Lione, per il primo po- non allo Stadio Atleti Azzurri partita contro l'Everton può complice una disattenzione di- gol di Ilicic, e poi si divorano a Zelaya, al primo tiro in porta sto nel girone, cosa che alla vi- D'Italia, non omologato per le bastare. fensiva neroazzurra, pareggia ripetizione le occasioni per cipriota. gilia sembrava incredibile è gare di coppa, bensì a Reggio Due settimane dopo, il 28 nel secondo tempo, su punizio- raddoppiare, tanto che nella ri- Tuttavia i ragazzi di Gaspe- realtà. I francesi sono sicura- Emilia, al Mapei Stadium, do- settembre, va in scena Lione – ne, beffando la barriera, il Pa- presa arriva addirittura il pa- rini decidono di non mettere di mente squadra più accreditata ve arrivano anche 14 mila spet- Atalanta, nello stadio che pu. La maniera migliore per reggio di Schembri. La gara stupire, tanto che il 23 novem- ma la squadra di Gasperini non tatori. ospiterà la finale della compe- farsi conoscere. Finisce 1-1: però non dà scampo agli ospiti, bre, a Liverpool, in un campo è inferiore a nessuno e lo di- La gara è bellissima, l'Ata- tizione. Si muovo quasi 5 mila Atalanta già prima nel girone nettamente inferiori alla coraz- dove nessuna italiana aveva mostra in campo: gol al deci- lanta parte subito forte contro bergamaschi, e la gara già alla con 4 punti, Lione e Apollon 2, zata di Gasperini che in due mai vinto prima ad ora, si im- mo di Petagna, 3 punti in sac- un Everton impaciattissimo e vigilia si porta dietro le pole- Everton 1. minuti chiude i conti con Pe- pongono con un netto e sonoro coccia e primo posto nel giro- nel primo tempo rifila 3 reti: miche di Fekir, capitano del La terza gara di andata si tagna prima e Freuler poi, 3-1 5-1 sull'Everton di Rooney. ne. Masiello alla mezz'ora, il Papu Lione, che sostiene di non co- gioca il 19 ottobre, a Reggio e primo posto confermato. Sblocca Cristante al 12esimo, Primo posto nel girone che al 40esimo con un bellissimo noscere il Papu Gomez, capi- Emilia, contro i ciprioti dell'A- In questa bellissima favola per poi raddoppiare dopo un'o- tuttavia non porta benissimo, tiro a giro dal limite dell'area, e tano e stella indiscussa della pollon, quella che dovrebbe però c'è un passo falso, o una ra di gioco. Sandro Ramirez gli avversari ai Sedicesimi so- Cristante al 45esimo con uno formazione atalantina. La par- essere la squadra fanalino di specie, perchè a Cipro, il 2 no- accorcia le distanze, ma il bel- no tra i più difficili che si po- dei suoi soliti inserimenti. Nel- tita è tesa, giocata ad alto ritmo coda del girone. I neroazzurri vembre, l'Atalanta rimette in lissimo gol di Gosens al minu- tevano incontrare: i tedeschi la ripresa c'è lo spazio per di- sin da subito: sblocca Traorè partono fortissimi, vanno in bilico una qualificazione che to 86 spiana la strada anche per del Borussia Dortmund, re- sembrava solidissima, Contro il 4 ed il 5-1 firmati Cornelius. trocessi dalla Champions Lea- l'Apollon, in trasferta, i ne- Atalanta prima nel girone in- gue. Il 15 febbraio, al Westa- roazzurri, privi del Papu, fati- sieme al Lione, quota 11 punti, falenstadion di Dortmund (o cano a creare gioco e nono- con la sesta ed ultima gara da Signal Iduna Park) andrà in stante passino in vantaggio giocarsi in casa. scena una gara sicuramente da con il rigore (generoso) di Ili- Il 7 dicembre si muovono non perdere, in tutti i sensi. cic poco dopo la mezz'ora, non quasi 15 mila bergamaschi per L'Atalanta ha già superato i trovano la rete del raddoppio assistere a quella che è una del- pronostici una volta, farlo nuo- che chiuderebbe la gara, al le partite più importanti della vamente è d'obbligo. punto da farsi beffare all'ulti- storia recente atalantina: Ata- Daniele Mayer Domenica 17 Dicembre 2017 Bergamo&Sport 21 22 Bergamo&Sport Domenica 17 Dicembre 2017 Occhio al “nuovo”Borussia L’AVVERSARIO. L’arrivo di mister Stoger ha portato nuova linfa ad una squadra già forte

La rosa al completo del Borussia Dortmund

BERGAMO -Per voi lettori di “Bergamo e Sport”e tifosi neroaz- Dal centrocampo in su invece, nascono quelli che , ad ora, va ri- zurri è giusto fare una premessa: il Borussia Dortmund che si petuto, i dubbi maggiori. In passato Peter Stoger ha sempre co- troverà di fronte l'Atalanta il 15 febbraio è ancora poco chiaro. struito le sue squadre su un 4-4-2 di partenza, tuttavia la prima Non tanto per la distanza temporale, ovvero i 2 mesi che mancano gara sulla panchina giallonera è stata giocata con il 4-3-3, e seb- da qui alla gara dei Sedicesimi di Europa League, quanto perchè bene nel calcio moderno i moduli contino relativamente, l'inter- giusto giusto lunedi 11 verso l'ora di pranzo la società tedesca pretazione della partita varia anche a seconda di chi scende in prossima avversaria dei neroazzurri ha esonerato il proprio alle- campo. Contro il Mainz c'era Julian Weigl, volante dalla difesa, natore, Peter Bosz, dopo 12 gare senza vittorie, e lo ha sostituito anch'esso deludente fino ad ora, chiamato a risollevare le sorti con l'austriaco Peter Stoger, allenatore esonerato dal Colonia so- della mediana giallonera, con Shinji Kagawa eGuerreiro mez- lo il 4 dicembre, con il quale aveva raccimolato 3 punti in 14 par- z'ali: il primo un giocatore taglia linee, bravo negli spazi aperti, tite, senza mai una vittoria. nei contropiedi e nel ricevere spalle alla porta, mentre il secondo, Nonostante sia difficile capire il modo di giocare dei tedeschi da che come detto può fare il terzino, è più un calciatore box-to-box qui a febbraio (una sola partita di Stoger fino ad oggi, la vittoria bravo a coprire in verticale tutto il campi, con una tecnica sopraf- per 2-0 contro il Mainz il 12 dicembre), va detto che la scelta di fina. In panchina siedevano tuttavia due calciatori di estrema im- Stoger non è assolutamente casuale, anzi. Il tecnico austriaco, che portanza in mezzo al campo: Nuri Sahin eMahmoud Dahoud, in tre anni ha portato il Colonia dalla all'Europa League, che da qui a febbraio troveranno sicuramente spazio per imporsi e basa le proprie squadre su una difesa solida, sicuramente a 4, che giocare. dovrebbe vedere Marc Batra eSokratis Papastathoupolos cop- In avanti, sia che le punte siano due o tre, sicurissimo del posto è pia centrale, entrambi bravi sia in impostazione che in ripartenza, Pierre Emerick Aubameyang, che non ha bisogno di granchè con Toljan, tedesco classe 1994, terzino destro, e uno tra Guer- presentazione. Tra i migliori attaccanti in circolazione nel pano- reiro ed il capitano Schmelzer, fin qui autore di pessime presta- rama europeo. Tra coppa e campionato ha disputato sin qui 20 zioni, terzino sinistro. partite mettendo a segno 18 reti, quasi una partita. Rapidissimo, infermabile negli spazi aperti, bravo nel corto, nel lungo, da fuori e dentro l'area, insomma un top player fatto e finito: il pericolo numero 1 per i neroazzurri. Gli altri due attaccanti degni di nota sono invece l'americano Cri- stian Pulisic, classe 1998 che fin qui ha tenuto in piedi il Borussia con le sue giocate. Esterno sinistro di grande tecnica, vero e pro- prio astro nascente del calcio statunitense; l'altro è Andry Yar- molenko, ucraino, veloce e letale sottoporta come pochi. Tuttavia non vanno dimenticati tre titolari ad ora infortunati del calibro di: Marco Reus, Mario Gotze e Andre Schurle, campioni del mon- do e non solo. Sulla carta la squadra di Peter Stoger è superiore a quella di Ga- sperini, ma mancano ancora 2 mesi, tanto può ancora succedere, e quello che fino ad oggi ci ha detto l'Atalanta è che con la sua or- ganizzazione e con la sua volontà non è certo inferiore a nessuno. Staremo a vedere. Daniele Mayer

Pierre Emerick Aubameyang, punta tra le migliori in circolazione Domenica 17 Dicembre 2017 Bergamo&Sport 23 Cosa fare e vedere a Dortmund NON SOLO WESTFALENSTADION Viaggio in una città ricca di storia ma anche alla moda

Una panoramica del Westfalenstadion, casa del Borussia Dortmund, impianto conosciuto in tutto il mondo per il tifo caldo e l’ormai celeberrimo “muro giallo”dei tifosi

Borussia Dortmund-Atalan- cheologia industriale della diali del 1974, il Westfalensta- sforma in una cittadella della sata inoltre dalla vista di un tmund, quello tecnologico e ta non sarà solo la gara di an- Germania). dion è conosciuto internazio- neve con anelli di fondo e piste. paesaggio boschivo e dei fiumi quello culturale più classico, si data dei sedicesimi di Europa Il suo stadio è un vero e pro- nalmente come il "teatro dell'o- Durante tutto l'anno, invece, il Ruhr e Lenne. unisce nel suo profilo di città League. Sarà anche l'occasione prio tempio del pallone, con un pera del calcio" e, attualmente, sentiero "Rotharsteig" introdu- Un'altra bella panoramica della musica che trova il suo per i tifosi nerazzurri di visitare museo apposito nella tribuna splende con la sua nuova veste ce nella suggestiva "via dei sulla città è garantita dall'alto tempio nel nuovo salone dei la più grande città del Ruhrge- nord del Borussia Park. Co- dopo una ristrutturazione. Du- sensi", mentre gli amanti della dei 220 metri della torre della concerti Konzerthaus dove la biet tedesco (la culla dell'ar- struito per i campionati mon- rante la stagione fredda si tra- bici possono sbizzarrirsi lungo TV Florian, nel parco della Filarmonica della Westfalia una rete di 37 piste per 1.400 Westfalia, dove si trova anche propone esperienze musicali ai chilometri complessivi. un ristorante rotante. massimi livelli artistici. Città ricca di storia, Dor- Per chi vuole intrattenersi Un'ultima curiosità: a Dor- tmund conserva nel suo centro per le vie della città, la direzio- tmund si trova il primo monu- quattro chiese medievali che ne è Westenhellweg, un'antica mento industriale tedesco di custodiscono preziosi tesori, via del commercio che, insie- importanza internazionale. Si tra cui quello noto come "la me alla Ostenhellweg, attra- tratta della miniera Zeche Zol- meraviglia d'oro di Dor- versa il cuore cittadino. È la via lern II/IV, costruita nel 1904, al tmund". Nella chiesa St. Petri, i del passeggio più attraente del tempo una struttura all'avan- 30 rilievi dorati con 633 figure Ruhrgebiet ma non l'unica. guardia. La sontuosa architet- intagliate in legno di quercia L'Hansastraße, ad esempio, è il tura si è guadagnata il titolo di narrano la storia della passione regno degli articoli di lusso, "castello del lavoro". La mo- di Cristo. La chiesa St. Marien dove si acquistano i modelli stra permanente al suo interno custodisce l'altare del maestro presentati sulle passerelle di narra elementi interessanti e locale Conrad von Soest, un tutto il mondo, mentre la Klep- talvolta sconosciuti sulla dura vero capolavoro del Medioevo. pingstraße è costellata di ele- vita lavorativa ed extralavora- Salendo i 207 gradini del cam- ganti negozi di moda, ottica e tiva dei minatori. panile di St. Reinoldi si viene accessori. Per le serate più Non manca nulla insomma, ricompensati da una vista moz- mondane si consiglia una tappa se non una vittoria dell'Atalan- zafiato sul centro cittadino e al casinò Hohensyburg, la casa ta, e sarà tutto semplicemente del monumento all'imperatore da gioco più grande della Ger- perfetto. Wilhelm. La salita è ricompen- mania. Il doppio volto di Dor- Norman Setti

Una visuale della città di Dortmund 24 Bergamo&Sport Domenica 17 Dicembre 2017