Besenello “Biglietto da visita” ® CallianoCaCallianoCa ia iaCallianoCa o o ia o CallianoCa ia ia o o

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Presenze in municipio per il pubblico del sindaco e degli assessori Si rende noto che sindaco e assessori ricevono presso gli uffici comunali secondo l’orario sotto riportato:

SINDACO - Sig.ra Manfrini Carmen LUNEDI’ - MERCOLEDI’ 10.00-11.30 LAVORI PUBBLICI - URBANISTICA - EDILIZIA ISTRUZIONE - (PREVIO APPUNTAMENTO) 15.00-17.00 CULTURA - SANITA’ - GIOVANI - RAPPORTI ASSOCIAZIONI VICESINDACO - Sig.ra Orsi Annalisa LUNEDI’ - GIOVEDI’ 8.30-10.30 AMBIENTE - SOCIALE (infanzia, anziani, famiglie) (PREVIO APPUNTAMENTO) 16.30-17.30 PROGETTI DI SOLIDARIETA’

ASSESSORE - Sig. Comper Luca GIOVEDI’ 16.30-17.30 BILANCIO - PERSONALE - TURISMO - SPORT (PREVIO APPUNTAMENTO)

ASSESSORE - Sig. Adami Rodolfo GIOVEDI’ 16.30-17.30 AGRICOLTURA – ARTIGIANATO COMMERCIO- FORESTE (PREVIO APPUNTAMENTO)

ASSESSORE - Sig. Battisti Mirco GIOVEDI’ SERVIZIO RETI – VIABILITA’ 16.30-17.30 (PREVIO APPUNTAMENTO) PATRIMONIO – PRESIDENTE C.E.C.

“La Collana di guide dei Paesi del ”. “Biglietto da visita ®” è impaginata e stampata da Grafiche Dalpiaz srl - 38123 Ravina di (TN) - Via Stella 11/b - Tel. 0461 913545 - www.grafichedalpiaz.com Besenello

Numeri ed indirizzi utili

Municipio: tel. 0464/820000 - fax. 0464/820099 ORARIO D’APERTURA AL PUBBLICO DEGLI UFFICI COMUNALI Punto di Lettura: tel. 0464/820025 Parrocchia di Besenello: tel. 0464/834126 - Don Gino Flaim UFFICIO SERVIZI DEMOGRAFICI – SEGRETERIA: Poste Italiane: tel. 0464/820017 - fax. 0464/820209 MATTINO POMERIGGIO Scuola Elementare Silvio Pellico: tel. 0464/820009 LUNEDI’ Dalle 10.00 alle 12.30 ------Scuola Materna Santi Angeli: tel. 0464/834946 MARTEDI’ Dalle 10.00 alle 12.30 ------Carabinieri: tel. 0464/834114 MERCOLEDI’ Dalle 10.00 alle 12.30 ------Comando Polizia Municipale Alta : tel. 0464/484227 GIOVEDI’ Dalle 10.00 alle 12.30 Dalle 14.30 alle 18.00 Cassa Rurale Alta Vallagarina: tel. 0464/387111 - fax. 0464/834372 VENERDI’ Dalle 10.00 alle 12.00 ------Vigili del Fuoco Volontari Besenello: tel. 0464/820011 V.V.F. Pronto Intervento: 115 UFFICIO TECNICO – RETI – RAGIONERIA – TRIBUTI: Emergenza sanitaria: 118 Museo Castel Beseno: tel. 0464/834600 MATTINO POMERIGGIO MARTEDI’ Dalle 10.00 alle 12.30 ------Sanità ed assistenza GIOVEDI’ ------Dalle 16.00 alle 18.00 Ambulatorio – Via Degasperi, 7 – tel. 0464/835130 VENERDI’ Dalle 10.00 alle 12.00 ------Medici di base: dott. Francesco Fabiani: tel. 337/458719 dott. Rino Tardivo: tel. 0464/462099 La scheda dott. Paola Bais: tel. 0464/432689 Abitanti: n. 2393 dott. Angela D’Alessandro: tel. 338/4808114 o 0464/412348 Altitudine: 218 m s.l.m. Pediatra: Festa del Patrono: 5 febbraio Sant’Agata dott. Stefania Opassi: tel. 338/3938776 Cap: 38060 Guardia Medica: tel. 0464/433347 Frazioni: Compet e Dietrobeseno Mercato: Lunedì mattina Besenello

e nel mondo del volontariato per questo le amministrazioni comunali, Ieri, oggi e domani a partire dagli inizi dell’anno 2000, hanno operato e investito in questo senso. Proprio per valorizzare il mondo dell’associazionismo che è una L’amministrazione comunale ha contribuito a realizzare molte opere ricchezza importante del paese. Per questo in una zona periferica del pubbliche cercando di soddisfare le esigenze dei cittadini e miglioran- paese è stato realizzato il centro sociale di Via S. Giovanni che risulta do i servizi offerti alla popolazione in seguito allo sviluppo demografico pertanto così composto da più strutture che mettono in relazione as- e sociale che si è sviluppato a Besenello come in tutti i paesi limitrofi sociazioni con l’ente comunale e dove è in via di realizzazione una sala in Vallagarina, nell’ultimo decennio. Tra i principali interventi è da evi- comunale pubblica.. Nello stesso complesso sono stati realizzati quattro denziare la realizzazione della nuova scuola dell’infanzia che trova col- alloggi protetti rivolti a persone (anziani) con problematiche sociali ma locazione in una zona vicina al centro sportivo con ampi spazi interni autosufficienti. Per quanto riguarda la viabilità sono state messe in sicu- ed esterni per l’attività didattica. I lavori sono in fase di esecuzione, si rezza e migliorate le pavimentazioni di gran parte del paese con atten- prevede l’apertura nel corso del 2010; la scuola, ospiterà i bambini in zione al centro storico. Altra opera già cantierata relativa alla viabilità è un ambiente progettato espressamente per loro secondo i più moderni la realizzazione da parte della Provincia del sottopasso in località Posta- canoni dell’edilizia scolastica con un’attenzione al risparmio energetico, vecchia con innesto in Via Degasperi e la SS 12 del Brennero.Lavori attesi la struttura infatti rientrerà nella “classe B speciale”. A settembre 2009 da anni che permetteranno l’attraversamento sotterraneo della strada èstato aperto un nuovo asilo nido per bambini dai 3 mesi ai 3 anni per statale per il collegamento con i fondi agricoli e la pista ciclabile, nonchè far fronte alle esigenze delle famiglie in quanto i posti a disposizione l’innesto verso Sud “direzione ” in completa sicurezza. presso l’asilo sovracomunale a non erano più sufficienti. Inter- Anche per la frazione di Dietrobeseno si è in trattativa con la Provin- venti sono stati effettuati nel rifacimento della rete fognaria e acquedot- cia Autonoma di Trento per migliorare la viabilità e la sicurezza della tistica con adeguamenti dei sottoservizi ai tratti già ultimati e relativa frazione: il collegamento fra i due nuclei abitati di Dietrobeseno con il pavimentazione con cubetti di porfido. marciapiede e rettifica in alcuni tratti pericolosi della strada statale per Realizzazione di un nuovo marciapiede in una parte del inte- . Tra le opere cantierabili nei primi mesi del 2010 possiamo cita- ressato e una nuova urbanizzazione con adeguamento alla necessità di re il rifacimento del cimitero comunale con attenzione al restauro della ricavare nuovi posti auto alla zona. Sono state realizzate sedi per le as- cappella ed ai servizi camera mortuaria in base alla normativa vigente. sociazioni locali: alpini, 3P,circolo pensionati e anziani, SAT, giovani. L’esi- E’ da evidenziare, perchè in fase di progettazione, l’acquisto da parte genza di dotare alcune associazioni del paese di nuove sedi è riscontrato del Comune di locali per l’apertura della nuova farmacia comunale di dal fatto che numerose sono le associazioni che operano sul territorio Besenello. Besenello

verso sud a metà strada tra Trento e Rovereto, sull’incrocio Besenello tra la strada del Brennero e quella che porta all’Altopiano di Folgaria e Lavaro- Lo splendido complesso medievale di Castel Beseno, in ne. L’area comunale Vallagarina, segnala a chi giunge da lontano il territorio copre una superfi- comunale di Besenello, formato da numerosi centri abitati cie prevalentemente che si adagiano alle pendici orientali della Vigolana, tra la montuosa di 25,98 valle della Scaletta e la valle di Folgaria in una splendida kmq, a 218 m. sul cornice di montagne e coltivazioni di vite moscata, lungo la livello del mare, tra ex strada imperiale che attraversava la valle dell’Adige. Vi si Mattarello e Calliano ed è formata dai nuclei di Besenello, giunge percorrendo la Strada Statale 12, a 15 km da Trento, Masera e Sottocastello, cui sono collegate le frazioni di Die- trobeseno, Maso dell’Aria, Maso Trapp, Don Bosco e Com- pet, circondate da aree boschive e pascoli di interesse na- turalistico ed agrituristico. Il clima è temperato grazie alla posizione ottimamente soleggiata e riparata, adatto alla coltivazione della vite e di altra frutta. Abitata sin dall’età del bronzo e contesa per la posizione strategica e di con- trollo sin dall’epoca romana, fu teatro di eventi e storiche battaglie ed ebbe un crescente ruolo nei traffici terrestri e fluviali condiviso, con alterne vicende, con il vicino comune di Calliano. È del 1171 la prima menzione ufficiale dei Si- gnori di Beseno e del castello la cui influenza si intensificò nel Medioevo con il moltiplicarsi delle relazioni culturali, politiche e commerciali con l’area germanica. Besenello

Posizione geografica Il nome di Besenello Besenello è ubicata a nord dell’incrocio di due strade sta- Il nome del comune deriva dal diminutivo di Beseno, dal nome tali, la n 350 di Folgaria e di Val d’Astico, che la collega a del colle che lo sovrasta, sede di fortificazioni fin dalla prei- Vicenza, e la n.12 dell’Abetone e del Brennero che, cor- storia e attualmente sede del castello omonimo. Documenti rendo parallelamente al fiume Adige, la collega a Verona, del 1171 parlano di Besenum (probabile derivazione da bis- in Veneto, Trento e Bolzano per poi proseguire fino in Au- senum - doppia ansa - dovuto al fiume Adige che in prossimi- stria. Dista, inol- tà si distende in due ampie sinuosità). Il nome di Besenello tre, rispettiva- compare la prima volta in un documento del 1212, quando la mente circa 10 Pieve e la Gastaldia di Beseno divennero possesso del Vesco- km dal casello vo Federico Vanga, che acquistò dalla famiglia dei de Beseno, di Rovereto Nord primi feudatari la parte restante di Castel Beseno, il vicino mo- dell’autostrada lendinum Caliani, o molino di Calliano, e il villaggio circostante Brennero-Mode- che risultavano tra le pertinenze del castello. na (A22) e dallo RISTORANTE “POSTA VECCHIA” scalo ferroviario RISTORANTERISTORANTE “POSTA “POSTA VECCHIA” VECCHIA” di riferimento sulla linea Ve- rona-Brennero. L’aeroporto più vicino è quello di Verona a 80 km di distanza, quello di Milano/Linate a 210 VIA NAZIONALE –BESENELLO Km, quello intercontinentale di Milano Malpensa si trova VIA NAZIONALEVIA NAZIONALE –BESENELLO –BESENELLO0464/820016 a 250 km, l’aeroporto di Venezia a 140. 0464/8200160464/820016 Besenello

Lo Stemma Specializzato in Lo stemma del Comune, adottato con deliberazione Con- SALDATURA ACCIAIO INOX siliare 20.03.1987 n.14, approvato dalla Giunta Provinciale MONTAGGIO MACCHINE 20.11.1987 n.12898, BUR 1/1988, riprende stemmi prece- MECCANICHE E INDUSTRIALI denti e rappresenta quattro bocce d’argento disposte due per due, in campo azzurro. Le quattro sfere alludono alla storia antica ed all’economia del Comune, in connessione anche simbolica con Calliano: esse rappresenterebbero le quattro storiche vicinie di Bese- nello, Calliano, Volano e Folgaria, o i quattro confini-ponti del da- zio, ed in araldica ”l’eternità e il moto incostante della fortuna”. Lo stemma presenta le seguenti caratteristiche: scudo sannitico azzurro, blasonatura d’azzurro a quattro bocce d’argento disposte 2 a 2, corona murale di Comune. Via Salenghi, 66/5 - 38060 Volano (Tn) Ornamenti a destra una fronda d’alloro fruttata di rosso; Tel. +39 0464 410335 - Fax +39 0461 712275 a sinistra una fronda di quercia ghiandifera al naturale, Cell. +39 329 0909717 legata da un nastro d’oro. Besenello

di Besenello ricopre L’abitato vaste aree boschive e nuclei abitati, cia- Provenendo da Trento, subito dopo i Murazzi, l’abitato si scuno con particola- snoda verso il Castello a partire dalla strada statale 12. ri strutture urbane Da qui si accede al centro del Paese dal bivio che immette e distinti modelli in via Degasperi e attraverso i nuclei contigui di Masera e abitativi, che con- Sottocastello, conduce al Castello che dall’alto della Rupe servano il fascino domina la vallata. del passato o ne te- L’accesso da sud è consentito dalla stimoniano l’antico SP 49 che dall’abitato di Calliano at- splendore. traversa i vigneti del Bus de la Crea, L’espansione residenziale ha riunito in un unico nucleo ai piedi di Castelbeseno, dove si svi- abitato i borghi ai piedi del castello sui quali domina il luppa l’area industriale. campanile della Chiesa di S. Agata, mentre dimore sta- Seguendo le indicazioni che por- gionali sulle falde dello Scanuppia/ tano al Castello, a nord est subito Vigolana restano a testimoniare le dopo una breve salita e superando migrazioni medioevali di contadini a destra una cappella, sulla sinistra tedeschi che colonizzarono la val- un acciottolato conduce a Maso lata. La presenza di edifici contra- Trapp e da qui, attraverso i vigneti, stanti evidenzia, oggi come allora, la strada di nuovo asfaltata collega le diverse condizioni di vita degli a Maso dell’Aria e Compet, mentre la SS 350 per Folgaria, abitanti nei primi secoli della storia che costeggia il rio Cavallo (o Rossbac), conduce invece del paese: la sontuosità dei palazzi ai nuclei di Dietrobeseno e S. Andrea. L’area comunale dei nobili nella cinta del castello, dei Besenello

proprietari terrieri e le abitazioni degli artigiani, conta- stati fortemente provati dal tempo e da dini e mercanti. Besenello si presenta come un nucleo passati intonaci, è ora in fase di restau- urbano con edifici accostati lungo l’asse stradale, mentre ro. Sulla facciata un ciclo di affreschi Masera,mantiene la struttura tipica di un insediamento rappresenta una Madonna con bimbo originariamente rurale, con pittoreschi edifici laterali sul trono e quattro Santi. serviti da androni e circondati da muri ballatoi esterni in Di fronte alla chiesa, l’edificio cinquecen- legno e le famose “Ere” (aie) di Besenello. tesco della canonica ha due meridiane Di fronte al posteggio, al centro del Paese, con gli stemmi nobiliari dei Trapp, dei si trova la chiesa parrocchiale dedicata a Wolkenstein e dei Tirolo. Santa Agata, menzionata già nel XII secolo, Lungo l’itinerario si trovano il capitello e al suo interno si trova anche la cappella della Madonna (ai Boscati) e del Croce- del Conti Trapp signori del castello. Lun- fisso, sotto il castello), ambedue depredati delle opere che go la via Trento abbiamo la chiesetta del contenevano. La Chiesetta della Madonna del Carmelo, già Carmine (XVIII secolo), vicino alla quale si posta ad un bivio all’inizio del Paese è ora inglobata agli trova uno dei tre capitelli in pietra detti edifici adiacenti. Il portico del xvi sec. sopra la strada con- delle “decime” dove è scolpito lo stemma serva a lato un caratteristico tabernacolo in pietra del ‘500 della famiglia Trapp. Gli altri due capitelli con stemma dei Trapp. La Via Scanuppia mostra interes- si trovano a Calliano presso l’ex stabili- santi esemplari di archi- mento Manfrini e in località Posta Vecchia. tettura rustica e condu- Di particolare interesse la chiesetta romanica di San- ce al monte Scanuppia ta Marina (XIII secolo) ampliata in periodo tardogotico dove si erge l’imponente (1480), che la credenza popolare afferma essere la prima Malga Palazzo, costruita chiesa del paese. La chiesa, i cui preziosi affreschi me- per volere di Osvaldo II dievali sia all’interno che sotto il portico esterno, sono Trapp nel 1589. Besenello

risalgono al XV sec. Una terza pietra La chiesa di S. Agata tombale è collocata sul pavimento. L’altare ligneo era ornato da tre sta- La chiesa principale del paese si in- tue cinquecentesche ed un prezioso nalza nel centro storico: è la chiesa tabernacolo. parrocchiale di S. Agata la cui esi- La cappella di sinistra invece, in stenza è menzionata già nel 1205. stile barocco, è del XVII secolo ed è L’edificio, più volte ristrutturato, fu dedicata a S. Antonio da Padova il ampliato nel XVI e nel XIX secolo per cui ritratto orna l’altare in marmo. essere parzialmente ricostruito in All’interno si trova il coro in legno stile neoclassico nel 1891. che accoglie un organo dell’800, pale secentesche ed All’interno da ammirare due cappelle una pala del Chiocchetti di cui una copia venne inviata laterali: la cappella di destra, quattrocentesca, è poggia- a Nova Trento nel 1875, due ta al campanile cui è collegata da una bella porta gotica tele barocche ed un originale che mantiene il battente confessionale del ‘700 in legno originale. La cappella, scolpito. protetta da una can- Dall’alto dei suoi 62 metri di cellata in ferro battuto, altezza il campanile domina conserva un battistero e la cittadina e porta le tracce le pietre tombali in sti- di successive sopraelevazioni: le tardogotico dei conti ben tre stadi costruttivi rispet- Trapp, antichi signori del tivamente medievale, cinquecentesco e barocco. castello, con incisioni ed L’adiacente cimitero accoglie tra le cappelle gentilizie insegne araldiche, che quella dei baroni Cresseri di Castelpietra. Besenello

e diretta tramandata di generazione in generazione. Esiste I Capitelli una continuità nelle forme dei capitelli di diverse epoche, dal XVII al XX secolo, contraddistinti da alcuni elementi qua- I capitelli sparsi nelle vie e lungo la storia del paese rappre- li i materiali, i più antichi in pietra e legno i più recenti in sentano uno speciale elemento caratteristico di Besenello. cemento e muratura; i cancelli, in legno o ferro battuto, le Nel termine capitello vengono raggruppati i diversi segni immagini votive e un elevatissimo numero di dediche alla del sacro che troviamo lungo le strade, incroci, sulle fac- Madonna e al Crocefisso. Agli inizi del 900 avviene una pro- ciate delle case, gli altarini, le nicchie etc. che sono sempre fonda trasformazione con l’introduzione di nuove forme e stati presenti nei centri abitati e nelle campagne e rappre- materiali da costruzione. sentano un ideale collegamento tra Vicino alla Chiesa del Carmine si trova uno dei tre capitelli la comunità antica e quella contem- in pietra detti delle “decime” ove si affiggevano le liste delle poranea. La loro origine si perde nel decime da pagare, porta scolpito lo tempo, sin da epoca precristiana stemma della famiglia Trapp. Gli al- cippi e capitelli segnavano l’inizio di tri due capitelli si trovano a Calliano una strada, i confini di una proprie- presso l’ex stabilimento Manfrini e in tà o di una comunità e li ponevano località Posta Vecchia sotto la protezione sacra. Nella tra- In via via Scanuppia, il capitello di dizione romana Giove Terminus era S.Giovanni Nepomuceno (detto di Don protettore di ogni diritto e di ogni Bosco o dei Gotardi) sec XVIII, è il più impegno e vegliava sui confini dei poderi e sulle pietre ter- antico. Seguono il capitel dell’Angelo minali. A Besenello i capitelli sono particolarmente numero- Custode, quello del Signoredio, una si rispetto a quelli dei paesi vicini testimoniando lo stretto nicchia ed una Cappella dedicate alla collegamento tra il lavoro agricolo e la tradizione religiosa Madonna ed altre testimonianze sul della popolazione nella ricerca di una protezione semplice percorso che segue verso il monte. Besenello

Il capitel dei Boscati, con Maria regina è in via S. Giovanni mentre in Via Anzelini il capitel dei Anzeli- ni o della Madonna nera, raffigu- ra Maria con il Bambino, con tri- plice corona, circondati da angeli e piccole figure in preghiera. di Daniela Filz In via Degasperi, la Madonna alla UOMO - DONNA Posta Vecchia, e il Capitello del sacro cuore. La qualità e la La Cappella della Madonna di Lourdes in via Trento. Alla Masera, la nicchia della Madonna e il capitello dell’Im- professionalità macolata, in via Roma, la Croce ed il capitello di S. Giuseppe, al tuo servizio mentre quello del Crocefisso è stato abbattuto. A Sottocastello Qui total relax il capitel degli Orsi o delle Salte- con poltrone rie. massaggio A Dietrobeseno il capitel della Shiatsuwash Sacra Famiglia, della Madonna e la cappella di S.Andrea. Via Roma 3/B Altri capitelli e croci in località Besenello (TN) Grebeni, al Compet e in Val di Su appuntamento Gola, sul monte Mosna e nei din- 0464 835229 torni di Besenello. Besenello

tizie storiche del Comune e della Le Origini Parrocchia di Besenello” riporta- no che nel XV secolo, Calliano e Beseno era sin dal XIII secolo parte della Regola maggiore Besenello formavano un solo Co- dei Signori del Castello, il cui territorio includeva Beseno mune, quello di Beseno, benchè e Calliano, il Castello, la Pieve, la Gastaldia, e più tardi la ciascuno avesse una Parrocchia Giurisdizione, e comprendeva Folgaria, Besenello, Mase- indipendente (Pieve), un proprio ra, Sottocastello, Dietrobeseno, La Pietra e Volano. co-sindaco e giurati indipendenti. É del 1172 la prima attestazione del termine “Besenum” I de Beseno e i Castelbarco man- benchè ritrovamenti dell’età del bronzo, di monete roma- tennero la giurisdizione sui due paesi anche quando, nel ne degli ultimi anni del III sec. a.C. e reperti medioevali at- 1443, il castello fu ceduto a Federico Imperatore d’Austria testino l’esistenza di nuclei abitati e la continua presenza (1440-1493), e da lui passò nel 1470 ai Trapp, feudatari umana nel territorio da oltre tre millenni. dei Principi Vescovi di Trento, fino al 1862. Per secoli il co- La presenza delle truppe romane che divennero stanziali, mune rappresentò il travagliato baluardo di confine con integrandosi con la popolazione locale, i successivi pas- la repubblica della Serenissima che giungeva sino a Vola- saggi di popolazioni nomadi, no e Folgaria. Per lungo tempo le comunità di Calliano e di tra cui Cimbri, Goti, Aleman- Besenello mantennero propri rappresentanti ma un uni- ni, Franchi e Longobardi e la co consiglio comunale con alterne vicende, fino a diventa- progressiva cristianizzazio- re nel 47’, con la repubblica, due Comuni Autonomi. Nel ne dell’area alpina manten- 1972 Castel Beseno fu ceduto dai Trapp alla Provincia au- nero essenzialmente immu- tonoma di Trento. Dopo un imponente restauro il castello tato l’assetto locale. Le fonti è attualmente una delle sedi del complesso museale del storiche citate dallo storico Museo provinciale del Castello del Buonconsiglio nonchè Desiderio Reich nel suo “No- la più grande struttura fortificata del Trentino-Alto Adige. Besenello

La Storia

Rinvenimenti preistorici e archeologici di una certa impor- tanza riguardano principalmente l’età del bronzo (1894 freccia di selce rinvenuta sul Becco di Filadonna) dell’età del ferro quali un’urna funeraria ad Acquaviva e resti cera- mici a Maso Trapp, e l’epoca romana. Un “vasto sepolcreto Negozio rustico” rinvenuto a Masera con monete del periodo ro- specializzato mano, imperiale e repubblicano dimostrano l’antichità del per bici TREK luogo quale centro abitato e l’esistenza di un insediamento romano tra Castel Beseno e l’Adige.Qui transitava infatti la Sci da strada imperiale che collegava la Decima Regione Roma- FISCHER na a Roma e a settentrione attraverso la Rezia, nell’area centrale germanica danubiana e bavarese, ai confini nord- e MADSHUS orientali dell’impero. L’imperatore Claudio verso il 46 d.C potenziò la traccia segnata dalle campagne alpine e contro i Reti dal padre Druso attorno al 15 a.C., facendone un vero e proprio sistema di comunicazione militare. Lungo tutto il VOLANO (TN) tragitto vennero poi edificati castelli, torri, ponti e città, che Via Panizza, 62 sopravissero alla caduta dell’impero e furono, infrastrut- ture vitali nella società e nell’economia medioevale. Posta 0464 412205 all’incrocio di strade importanti, la zona fu occupata ripe- tutamente da genti germaniche Cimbri, Goti, Bavari, Fran- Besenello

chi e Longobardi che stabilirono un vasto ducato con sede Nel ‘300 subentrarono i Castelbarco che acquistarono a più a Trento. A questo periodo si fanno risalire alcuni reperti riprese i diritti sul Castello e sulla giurisdizione che si espan- di epoca barbarica (Fibula ad Acquaviva), il rivenimento nel se fino a , a sud, e Folgaria ad est. Dopo una breve 1934 del sepolcreto dei Scatinei (o Scotinelli) ed altri reperti parentesi sotto i Gradner nel 1470 la giurisdizione di Castel nel 1987 in via Scanuppia. Per la sua posizione strategica la Beseno passò ai Trapp che la mantennero sino al 1862. zona ha a lungo rappresentato la linea di confine con il nord: Con la progressiva soppressione dei feudi in Europa, sancita con l’unità il punto di demarcazione tra il municipio romano di Verona d’Italia (l. 5 dicembre 1861) e con la legge austriaca del 17.12.1862, la e quello tridentino, il confine settentrionale della Repubblica famiglia dei Trapp, l’ultima in Vallagarina a conservare la giurisdizione della Serenissima e teatro di scontri feudale, ne perse completamente i privilegi. Il castello ormai in rovina fu ceduto un secolo dopo, nel 1972, alla Provincia Autonoma di Trento che in epoca napoleonica e durante la pri- avviò un imponente restauro. ma e la seconda guerra mondiale. Fu pertanto teatro di aspre battaglie, e Il ‘400 vede il progressivo espandersi della repubblica veneta sin dal Medioevo la zona fu presidiata e la caduta nel 1439 del castello di Lizzana ancora di proprietà da una considerevole concentrazione dei Castelbarco. La Battaglia di Calliano combattuta il 10 ago- fortificata: castello di Beseno, Castel sto 1487 contro l’armata comandata dal capitano di ventura Pietra e i rispettivi “Murazzi”. Fino Roberto di Sanseverino fu cruciale per fermare l’avanzata del- alla metà del ‘200 il territorio era or- le pattuglie veneziane che si erano spinte fino all’Acquaviva. ganizzato in Pievi, Comunità e Giurisdizioni Feudali. Fino al Lo scontro fu molto cruento, seimila i soldati veneti uccisi o XIII secolo la Pieve di Beseno fu indipendente, poi passò sotto catturati - e si risolse con la sconfitta dei Veneziani e la morte la pieve di Volano pur mantendo la parrochia che formava del Sanseverino, miseramente annegato nell’Adige. Dal 1508 un’unica comunità con Calliano. Dal ‘200 in poi i conti di Be- l’Austria occupò la Vallagarina e costituì una pretura con sede seno, che diedero anche un Principe Vescovo (Corrado II) al a Rovereto. Nell’autunno 1796 i campi tra Besenello e Calliano Principato di Trento, esercitarono la loro giurisdizione sui furono teatro della prima invasione napoleonica del Trentino tre paesi di Besenello, Calliano e Volano, congiuntamente. e della conseguente ritirata. Besenello

“Li francesi con una collana venendo dalla Giudicaria, e passando da Bal- lino venero il dì 3 settembre 1796 ad accamparsi nella campagna fra Arco e Riva. Il giorno dopo andarono per Mori a Rovereto, e nel istesso tempo venne un’altra collana dalla parte di Verona, et attacò li Austriaci apostati a Marco ed andarono per Val Lagarina tutte e due le armate unite sotto la condotta del Generale Napoleone Bonaparte; quindi il di 5 li francesi arri- varono in Trento di mattina, e costrinsero li Austriaci a ritrarsi fino sopra ....Nel giorno poi cinque slogiarono da Trento, e vi entrarono li Austria- ci circa l’istessa ora che vi entrarono li francesi li 5 settembre; furono dalli Austriaci inseguiti e fra Besenello e Calliano si batterono per due giorni continui. Li 6 sono stati anche slogiati da Riva e Torbole, e la notte del 7 novembre e l’8 novembre li francesi sono stati costretti dopo molta perdita di uomini e canoni e bagalli a ritirarsi fuori dai confini del Tirollo… “

Altri scontri ebbero luogo con le successive campagne na- Via S. Giovanni, 1 poleoniche nel gennaio 1801, quando un reparto austriaco Tel. 0464 834264 comandato dal gen. Laudon tenne testa ai Francesi riuscendo BESENELLO (TN) abilmente a sganciarsi, e nell’ 26 ottobre 1813 tra i Francesi di Giflenga e gli Austriaci del Fenner. Anche la Grande Guerra lasciò pesanti tracce nelle vite dei suoi abitanti e sulle montagne che circondano Besenello, dove ancora a Compet e sulle falde del monte Spizom si nota- no le tracce di fortificazioni e trincee della I guerra mondiale. Nelle prime ore del 3 novembre 1918 reparti d’assalto italiani che risalivano la Val Lagarina, circondata la guarnigione au- striaca di stanza nella valle, catturavano lo stato maggiore di settore e un gruppo di artiglieria da montagna segnando il definitivo passaggio all’Italia. Funebri Pompe Impresa Besenello

Emigrazione della gente di Besenello di terra ed un avvenire di benessere. Una prima spedizione di 600 persone provenienti da tutto il Agli inizi dell’800 la gravosa situazione economica e sociale ca- Trentino, tra cui alcune famiglie di Besenello, partì da Genova ratterizzata da notevoli squilibri tra le risorse disponibili e la nel 1874. e andarono a formare nuove comunità in Brasile. popolazione era diffusa ovunque. Molti i fattori negativi in Euro- Circa 220 persone di Besenello, secondo il Guetti, si stabilirono pa, nel Trentino e in Tirolo. Le cause a lungo studiate e discus- in Brasile nella colonia di Nova Trento, dove la felice posizione se, vanno dalle guerre passate al mercato indebolito, dall’inca- geografica e la presenza di un fiume che favoriva le comunica- pacità dei Governi alle calamità naturali e metereologiche. zioni permisero un accelerato sviluppo economico. Quasi ogni Nella Vallagarina si era delineata una situazione sempre più famiglia possedeva una mucca, maiali e galline: nel 1888 nel di- critica: fame, miseria e mancanza di lavoro avevano dato origi- stretto si contavano 10 segherie, 30 stabilimenti per la farina di ne, durante il periodo invernale, alle emigrazioni temporanee mandioca/manioca e 24 per lo zucchero, 16 mulini per il mais e di contadini, braccianti, operai e artigiani verso varie regioni 2 per il riso, fabbriche fiorenti e laboratori artigiani. dell’Europa che si era poi “specializzata” per valli: calderari Poi l’emigrazione si spostò verso l’Argentina e Buenos Aires. nella Val di Sole, arrotini della Val Rendena, segantini delle Giu- Altre 200 persone agli inizi del ‘900 presero, loro malgrado, la dicarie, decoratori della Val di Fiemme etc. Tra il 1855 e il 1875 decisione di lasciare la propria terra, i parenti, gli amici e le una serie di disastri si abbattè sulla regione. Traditi anche dal- proprie consuetudini e cercare altrove la possibilità di vivere la coltivazione delle viti e dei gelsi e dalle nuove malattie delle in migliori condizioni. piante gradualmente l’emigrazione si trasformò da tempora- Molti emigrarono in Messico. nea a permanente spingendo gli abitanti di Besenello verso le Veri pionieri. Le difficoltà furono enormi nei primi anni, ma la- lontane Americhe. Negli anni successivi quasi 25000 persone vorando forte crearono delle belle Comunità mantenendo usi, emigrarono dal Trentino in Nord e Sud America, specialmen- costumi e la parlata dialettale che tuttora conservano insieme te in Brasile, favoriti dall’evoluzione dei mezzi di trasporto che alla religiosità dei paesi d’origine. Funzioni, processioni, devo- aprivano nuove vie di comunicazione e attratti da una intensa zione ai Santi delle loro vecchie Parrocchie lontane, tra le quali campagna di reclutamento promossa dall’Imperatore Pedro II: Santa Agata, continuano a tener unita questa gente alla comu- i procacciatori di emigranti promettevano larghi appezzamenti nità trentina. Besenello

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dell’aria e dalla L’Economia natura dei terre- ni che permetto- Besenello presenta un forte vocazione per l’agricoltura no la coltivazione mentre a nord e a sud dell’abitato vanno espandendosi le di uva da tavola attività industriali. (varietà delizia, L’artigianato è fortemente rappresentato dalla lavorazio- schiava) e vitigni ne del legno e del ferro battuto. Falegnamerie, lavorazio- per vinificazione ne dei marmi, ferramenta e prodotti per l’edilizia rappre- ad alto conte- sentano una componente rilevante dell’economia locale. nuto aromatico: Interessante il potenziale di merlot, cabernet e moscato, che si può apprezzare nella sviluppo nel settore turisti- produzione di vini pregiati quali il Moscato e Marzemino. co, anche grazie alla forte Sviluppata la produzione di mele e albicocche. attrazione rappresentata da Castel Beseno, che ospita il museo di arte antica, medie- vale e moderna; alle aree di interesse naturalistico ed agrituristico, a pochi chilo- metri da rinomate zone sci- istiche, e ai collegamenti con Vicenza attraverso le valli di by Screen Line S.r.l. Via Nazionale 1/N, 1/U 38060 Besenello (TN) Folgaria e Serrada. Tel. +39.0464.830015 - Fax +39.0464.830500 In agricoltura, la coltivazione prevalente della vite è fa- E-mail: [email protected] vorita da buone condizioni di insolazione, dall’umidità Besenello

MANIFESTAZIONI

S. Patrono: S. Agata 5 febbraio Maccheronata e sfilata maschere di carnevale

Torneo di calcio Memorial Luchetta Claudio da metà giugno a metà luglio Gruppo Amatori Calcio

dalla metà di luglio Calcio saponato Gruppo Giovani “libero pensiero”

Magnalonga - percorso enogastronomico 1° domenica di settembre sul territorio Alta Vallagarina

Moscato giallo - manifestazione e promozione 3° domanica di ottobre prodotto locale Besenello

mugo, costituisce un importantissimo biòtopo. L’attivi- Malga Palazzo e la riserva tà di alpeggio costituisce un fondamentale momento di naturale del monte Scanuppia conservazione degli ambienti, soprattutto in chiave fau- nistica e di equilibrio paesaggistico. L’alpeggio e l’attività venatoria vennero esercitati per secoli con grande cura, La riserva Naturale della Scanuppia si mantenendone intatto il patrimonio culturale ed ambien- estende su una superficie di circa 580 tale fino ai nostri giorni. ettari e include la foresta demaniale Sulle pendici del monte Scanuppia all’interno della riser- che occupa la cima del Monte Vigola- va, si trova un antico e imponente edificio a pianta qua- na, situato nel territorio del Comune dra, malga Palazzo, utilizzato come dipendenza estiva di di Besenello. La riserva si raggiunge a piedi percorrendo il sentiero fino a Malga Valli, quindi con la strada forestale fino a Malga Palazzo, o da Folgaria-Passo del Sommo. Oltre metà della superficie totale della riserva è ricoperta da boschi di abete rosso, larice e faggio. La fauna rappresenta la peculiarità naturalistica di maggior pregio della Riserva della Scanuppia, con caprioli, pernici bianche, aquile reali e urogalli, una ricchezza che ha lon- tane radici, sin dal 1490, quando divenne riserva privata di caccia della famiglia dei Conti Trapp, proprietari del sottostante Castel Beseno. Un’ampia e selvaggia fascia alpina inframmezzata da alberi d’alta quota con boschi di abeti bianchi e rossi, faggi, larici e formazioni di pino Besenello

montagna e di caccia dai Conti Trapp. La data 1589 incisa non fu l’ultima volta che questi territori vennero coinvol- sul portale indica l’anno in cui fu costruita probabilmente ti in un conflitto e ancora una volta, durante la seconda da Osvaldo II Trapp detto il terribile. L’edificio si sviluppa guerra mondiale, Malga Palazzo fu rifugio per sfollati e su diversi piani e la distribuzione dei locali interni ne evi- partigiani. denzia le diverse funzioni: rustico al pia- Fino alla fine del 1800 il palazzo recava una merlatura, poi no terra ed abitazione ai liveli intermedi. abbattuta per motivi di sicurezza. Nel 1992 la Provincia La massiccia struttura in pietra, domi- Autonoma di Trento, riconoscendo il valore architettonico nante rispetto alle finestre con conci in e naturalistico del complesso di Scanuppia, ne acquisì la pietra, e la presenza di feritoie evidenzia- proprietà istituendo la Riserva naturale della Scanuppia no la funzione di casa fortificata, più che con obiettivi di valorizzazione scientifica e culturale. Il di malga di montagna. palazzo fu in seguito sottoposto ad accurati restauri che Nel ‘500 e nel ‘600 il Palazzo fu rifugio e ripristinarono le linee originarie. baluardo strategico durante le numero- se guerre locali, era infatti una posta- zione di guardia verso Folgaria ed un rifugio nel caso di attacchi a Castel Beseno, dal versante dell’Adige, o alla Magnifica Corte di , sul versante settentrio- nale della montagna. Agli inizi del ‘900 e durante la 1 guerra mondiale Malga Palazzo ospitò l’imperatore Car- lo I d’Asburgo, imperatore d’Austria e re d’Ungheria, che guidò la battaglia di Folgaria. Recentemente beatificato per l’impegno con cui si si oppose alla guerra per ciò che essa distruggeva e per gli scopi che intendeva raggiunge- re, morì povero ed esule a Madera nel 1922. Purtroppo Besenello

ciclo dei “mesi”ed un ciclo Castel Beseno pittorico cortese apparte- nente alla corrente gotica Sulla vetta della collina che a sud di Besenello chiude la val- internazionale. Numerose le che porta a Folgaria si trova Castel Beseno, il più grande leggende legate alla co- complesso feudale fortificato delle Alpi orientali che si svi- struzione del castello, ad luppa per quasi 250 metri da nord a sud con una superficie usanze medievali, quale lo di oltre 16000 metri quadri. Verso la valle dell’Adige il com- jus prime noctis, ad anti- plesso appare compatto mentre degrada più dolcemente che tradizioni e credenze sul versante verso Folgaria, dove si nota il campo dei tor- spiritiche, contribuiscono nei. Il castello è difeso da una sistema di cinte murarie e ad alimentare la magica atmosfera che tuttora aleggia nel da una serie di porte fortificate. All’interno, tra cammina- Castello. Dall’alto dei bastioni del XVI secolo e delle feritoie menti e cortili, cisterne, torri, prigioni e splendidi palazzi si il panorama sulla valle dell’Adige è spettacolare. I suoi cor- possono ammirare pregevoli affreschi cinquecenteschi, un tili e il bellissimo campo dei tornei ospitano eventi musicali, teatrali e rievocazioni storiche. Oggi, dopo scrupolosi lavori di restauro, Castel Beseno è un importante Polo Museale, che d’estate torna a rivivere trasformandosi in straordina- rio palcoscenico per spettacoli e rappresentazioni.

Storia Sede di un castelliere preistorico e presidio romano, come testimoniano i reperti rinvenuti nella cinta muraria, il ca- stello è molto antico, ed è stato sede di importanti dina- stie. Le vicende di questi casati si intrecciano con quelle Besenello

dei Principi vescovi di Trento, di volta in volta alleati o in alla sfera d’influenza tedesca e nel 1470 concesso in feudo guerra con i castellani di Beseno. dall’imperatore Sigismondo d’Austria ai conti Trapp, una Le prime notizie certe risalgono al 1100 quando il castello famiglia nobile originaria della Stiria che ne mantenne il figura di proprietà della nobile famiglia dei Da Beseno, rag- possesso fino ai nostri giorni. Per la Magnifica Comunità di guardevole famiglia medievale trentina oggi estinta, primi Folgaria fu l’inizio di una lunga serie di violenze e di soprusi feudatari e vassalli dei conti di Appiano, che già vi risiedeva che culminarono con la strage di Carpeneda del 5 febbraio nel 1171, a cui seguì, nel 1304, la potente dinastia dei Ca- stelbarco. Personaggi inquieti e dediti agli intrallazzi poli- tici del tempo, i Castelbarco permisero la permanenza di guarnigioni venete nell’area lagarina favorendo i tentativi di espansione della Repubblica di Venezia verso Trento. Il controllo della zona, posta ai confini meriodionali dell’im- pero germanico, era infatti molto ambito. Nel XIV secolo i due primitivi fortilizi che sorgevano sulla sommità del col- le, il Castello verso Trento, a nord, e il Castello verso Rove- reto a sud, furono riuniti dal Palazzo di Mezzo, presidio del Principe Vescovo. Di particolare efficacia difensiva la strut- tura a comparti, cui si accede attraverso porte successive costruite in differenti epoche e stili. Un camminamento di ronda, bastioni e archibugiere ne rafforzavano la capaci- tà di difesa da attacchi esterni, mentre all’interno, palazzi, 1593. I Trapp non riconoscevano i privilegi di autonomia scuderie, prigioni e vasti locali di servizio garantivano le ri- dei folgaretani e pretendevano il ripristino dei doveri feu- sorse necessarie per rendere la cittadella autosufficiente dali, in particolare le decime non riscosse sin dai tempi anche in caso di lunghi assedi. Beseno venne recuperato dei Castelbarco. Si aprì un’aspra contesa che durò fino al Besenello

1693 (Cause Trappie) durante la quale Folgaria mantenne la struttura, all’assedio del 1456 che vide contrapposte le un atteggiamento esemplare appellandosi sempre all’Im- truppe imperiali e quelle vescovili sotto il comando diretto peratore e ai propri diritti di libera comunità montana. del Principe vescovo di Trento, Giorgio Hack. La battaglia Numerosi interventi hanno modificato nel corso dei secoli più famosa rimane tuttava la battaglia di Calliano, la prima la fortezza dei conti Trapp. Ancora oggi si possono ammi- che vide scendere in campo truppe italiane contro i temi- rare la residenza dei Trapp ed il Palazzo di Marcabruno bili lanzichenecchi. Nell’agosto 1497 si scontrarono nella nelle cui sale è oggi allestita un’esposizione permanente piana sottostante il castello le truppe del principato e gli che illustra, attraverso ricostruzioni, video e plastici, la bat- alleati tirolesi da una parte e dall’altra, guidate da Roberto taglia di Calliano. Significativa la realizzazione di strutture da Sanseverino, uno dei più noti e temuti capitani di ven- residenziali e la poderosa ristrutturazione seguita all’in- tura dell’epoca, le truppe veneziane che avanzavano ver- cendio del 1513 che dotò il maniero di strutture difensive so Trento nel tentativo di espandere la loro egemonia sul più adatte all’uso di armi da fuoco. territorio. Fu una strage culminata il 10 agosto 1497 con La fortezza, con il suo baluardo Castel Pietra posto ai piedi la clamorosa quanto inattesa sconfitta della Repubblica di del colle, sono stati al centro di numerosi e importanti fatti Venezia e la morte del celebre condottiero. La lastra tom- d’arme, assedi e feroci battaglie. Dalle guerre con i Veronesi bale di Roberto di Sanseverino, presso il duomo di Trento, degli inizi del XIII secolo che ne danneggiarono gravemente lo ritrae con le insegne veneziane- lo stendardo di Venezia Besenello

il leone di San Marco- capovolte in segno di sconfitta. Una copia è esposta nel Castello, al Palazzo Marcabruno, vicino Visita al Castello agli stemmi dei nobili tirolesi che combatterono nella bat- Dall’ingresso alla Porta scura taglia. Il castello fu al centro di altre battaglie: il 4 novem- La fortezza si presenta organizzata attorno al nucleo prin- bre 1796, fra le truppe di Napoleone e il vittorioso esercito cipale con un sistema di cinte murarie. Alle linee più ester- austriaco comandato dal generale ne appartengono la prima porta in Ocskay. L’ultimo scontro in ordine pietra e la seconda porta dotata di di tempo avvenne fra gli austriaci un locale per il corpo di guardia, e Napoleone, che con il suo genio oggi destinato ad accogliere la bi- militare sfondò rapidamente l’osta- glietteria del museo; sulla destra si colo, aprendosi la strada per Vien- estende il cosiddetto “campo dei na. Secondo la leggenda Napoleone tornei”, uno spazio in realtà desti- avrebbe usato l’eremo di Santa Ce- nato a garantire la migliore difesa cilia di Volano come base per “can- della struttura sul lato più esposto noneggiare” Castel Pietra e aprirsi ad eventuali attacchi nemici. la strada, seguendo la battaglia dal Proseguendo lungo la strada che campanile dell’arcipretale di Volano. si snoda ai piedi dell’imponente Beseno perse la sua funzione storica e difensiva nel 1805, fortezza edificata sulla roccia, si fiancheggia il massiccio con la fine del Principato vescovile. La mutata situazione bastione nord, che con gli altri due testimonia la ristrut- politica e la deviazione del fiume Adige, che nel XIX secolo turazione del castello avvenuta nel Cinquecento per opera tolse al castello una delle sue difese naturali, portarono degli allora proprietari, i conti Trapp, al fine di adattare le alla progressiva decadenza del castello che nel 1973 fu do- strutture all’uso delle armi da fuoco. nato alla PAT. Dopo un’imponente opera di restauro Castel A nord del bastione si apre la terza porta detta “scura”, Beseno è ora sede di un importante polo museale. un tempo dotata di saracinesca. La funzione difensiva di Besenello

questo ingresso è ulteriormente sottolineata dalla sua pro- Dalla Corte d’onore al bastione sud fondità e dalla presenza di tre porte, disposte in stretta Il palazzo comitale, la cui pregevole decorazione pittorica e successione su un terreno in pendenza e con un’angolazio- scultorea è oggi ridotta a poche tracce, domina verso sud ne tale da impedire all’attaccante la necessaria visibilità. la corte d’onore. Qui si affacciano una serie di caseggiati che ospitavano ambienti destinati allo svolgimento della Dal Primo Cortile alla Piazza Grande attività quotidiane: le cucine, i forni per la panificazione, La porta Scura introduce al primo cortile, dove una costru- le cantine, il pozzo e la cisterna per la raccolta dell’acqua zione, detta un tempo ajone (granaio), ospita oggi il boo- piovana all’interno del co- kshop del museo. Da qui è possibile accedere e percorrere siddetto “Palazzo di Marca- il camminamento di ronda, da cui si gode la stupenda bruno”, edificio risalente vista sul territorio circostante: a ovest la valle dell’Adige, a all’epoca castrobarcense e est la valle che, attraverso l’altipiano di Folgaria, immette oggi destinato ad accoglie- nel Vicentino. Dal primo cortile, attraverso una porta ad arc re mostre temporanee. flamboyant dotata di archibugiere e caditoia, si accede alla Un altro caseggiato, che Piazza Grande dominata dal Palazzo Comitale, elegante introduce al bastione residenza della famiglia Trapp. Sulla facciata è ancora rico- sud, aveva forse funzioni noscibile la merlatura che coronava un antico edificio me- giudiziarie. Tra i poteri dei dioevale. Proprio qui, dove la roccia è più alta, sorgeva una signori del castello rien- delle due fortificazioni originariamente edificate sul dos- trava infatti anche quello di amministrare la giustizia: ne so, appartenenti, secondo le fonti, a due distinti rami dei sono testimonianza le due anguste celle, cui si accede sul Da Beseno. La famiglia ne perse il controllo sul finire del lato occidentale. XIII secolo, quando, in seguito a lotte intestine, il controllo In questo punto si trovava il secondo castello medioevale passò al principe vescovo tridentino e successivamente ai di Beseno, successivamente collegato e inglobato nel com- Castelbarco, signori della Vallagarina. plesso fortificato. Besenello

Centro Sportivo Intercomu- Tempo Libero e Passeggiate nale si trova a Calliano ed è co- gestito dai comuni di Besenello, Il territorio è ideale per escursioni a piedi o in bici, alla ri- Calliano e Nomi. cerca dei famosi Capitelli disseminati sul territorio, o nella Per info: Comune di Calliano 0464 riserva naturalistica di Scanuppia. Offre inoltre strutture 834116 sportive e interessanti percorsi enogastronomici quali la Magnalonga, di Trekking e Mountain bike. Passeggiate La salita sulla montagna retrostante, nella riserva naturale DIETROBESENO - COMPET - di Scanuppia, è la salita più difficile d’Europa da affrontare VAL DI GOLA - MASI DI VAL GOLA in bicicletta, con un dislivello medio del 17% e massimo del Breve escursione che da Dietro- 28%. Si sale mediante un sentiero scosceso con vista di beseno, sfiora Castel Beseno e conduce in un ambiente tutta la Vallagarina. Tra malghe, antichi masi, prati, boschi raccolto, selvaggio e panoramico. La salita della Val di Gola di abete rosso, larice, faggio si raggiunge il Monte Spizom. è assai dura, pertanto richiede un pò di resistenza e di al- A pochi chilometri si trovano rinomate zone sciistiche (Fol- lenamento. Si risalgono i primi due chilometri della statale garia). per Folgaria e, alla casa gialla del Dazio (prima di Dietrobe- Palestra, parete roccia e sala muscolazione si trovano seno), si devia a sinistra sul breve tratto di strada bianca presso la Struttura polisportiva polifunzionale in Via che raggiunge il grande maniero di Castel Beseno. Vanzetti 1 che offre all’esterno un campo sportivo ricreati- Raggiunto Maso Trapp si piega a destra verso i vigneti su vo con fondo sintetico. Per info: 0464 830154. strada nuovamente asfaltata e, in un chilometro, si rag- Il campo da tamburello e del campo da tennis sono gesti- giunge la frazione Compet situato a 470 metri. Dopo le ulti- ti dalla Polisportiva Besenello che organizza numerose me case si rasentano dei piccoli vigneti e si sale con tratto attività sportive (calcio, pallamano, tennis tavolo…). Per assai erto fino ad affacciarsi sull’orrido solco del Rio Gola. informazioni 0464 830154. Il panorama è stupendo: in alto a sinistra si può notare il ri- Besenello

lievo roccioso dello Spizom ai cui piedi si intravede il Maso del Gnac che riporta sulla stata- Gola di Sopra: il crinale delle tre cime di Folgaria corona la le in prossimità del tornante. valle; mentre i masi adagiati a mezza valle su un pianoro prativo sono i Masi Val Gola di Sotto. La salita ai masi non è DIETROBESENO - COMPET - lunga, ma piuttosto ripida e impegnativa. VECCHIO MULINO Si raggiunge final- Il sentiero parte dal parcheggio mente un capitello e di Dietrobeseno, vicino alla chie- qui si devia subito in sa, in corrispondenza di un’am- basso a destra, per pia curva della S.S. 350 di Folga- giungere al Maso Val ria. Dopo circa 10 minuti di cam- di Gola di Sotto. Ritor- mino si trova un bivio: seguendo nati sulla carrareccia il sentiero di destra si arriva di Val di Gola, si può all’abitato di Compet. Si ritorna poi per la strada asfaltata tentare di procedere al maso Trapp, seguendo così a si- al Maso Val di Sopra; nistra l’antica strada sterrata che non resta che seguire portava a Folgaria. Si oltrepassa la la via principale, as- S.S. n.350 di Folgaria seguendola sai ripida, e al primo fino alla prima stradina a destra bivio girare a destra. Si transita presso una sorgente e che porta al vecchio Mulino in fon- con un ultimo strappo si guadagna la panoramica, ripida do al Rio Cavallo. Si ritorna per la prateria che ospita lo sperduto maso. Per la discesa, si ri- stessa sulla S.S. n.350 di Folgaria, percorre a ritroso tutta la Val di Gola e scesi velocemente a si imbocca la stradina successiva Maso Trapp si devia a destra per 200 metri fino al capitello a destra che porta a Dietrobeseno per imboccare a sinistra la romantica e piacevole stradina e quindi al parcheggio. Besenello

BESENELLO - MASI DI SOPRA - COMPET - MADONNA sotto ai due ponti Questo itinerario vuol far scoprire non solo Castel Beseno continuando fino ai ma anche le bellezze architettoniche, storiche e paesaggi- vigneti. stiche che circondano la nota fortezza. La strada risale per un breve tratto nei CALLIANO - RIO CAVALLO -ROZETE - ONDERTOL - GUARDIA campi. Al primo ca- Calliano-Folgaria solare si seguono le 12 km (andata e ritorno) indicazioni “Padella- Dislivello: 730m Ai cinque Sassi” per Quota Massima: 890m giungere alla vec- Tempo di Percorrenza: andata in circa 3 ore chia quercia delle Campagnole. ITINERARIO Il percorso parte dal campo da tennis, lungo la Seguendo a sinistra la condotta irrigua verso Ondertol, si sponda sinistra del Rio Cavallo e risalendo lungo le antiche torna al greto del Rio Cavallo proprio nel punto dove preci- vie di comunicazione tra il fondovalle e le frazioni folga- pita dalla briglia del Zambel. retane, l’itinerario svela angoli intatti e sconosciuti della La traccia risale per un tratto il fondo del torrente, inagi- selvaggia vallata del Rospach. bile in caso di piena, quindi si eleva e procede a sbalzo so- Dal campo da pra il torrente. Un breve tratto da percorrere con cautela tennis situato conduce lungo le pendici fino ai margini del colle di Castel a fianco del Rio Beseno, prosegue lungo la statale per Folgaria e quindi ver- Cavallo, si per- so Dietrobeseno. corre la strada Si procede a est lungo la forra del torrente, fino ad una sterrata che zona prativa con dei casolari; poi seguendo una mulattiera costeggia il tor- si entra in un tratto boscoso per calare verso le Rozete, rente, si transita l’Acquedotto di Calliano. Besenello

Si prosegue in salita per una ombrosa faggeta lungo una – Masetti – Rio Secco – Postavecchia. strada carrabile che nel tratto finale è cementata e si arri- ITINERARIO: Dalla CEMEA una stradina a destra, porta in un va così ad Ondertol (610m), sperduta frazione di Folgaria, piazzale, in fondo a esso inizia il sentiero della valle dei Vi- situata su una terrazza naturale con vista sul fondovalle, gnai. Il sentiero è piuttosto ripido e dopo circa 20min. un e lo splendido panorama di Castel Beseno, della Vigolana, bivio a destra conduce al Bus de la Vecia. Qui in una grotta della Val di Gola verso Folgaria. Dopo circa 20 minuti di di origine carsica, poco profonda sono stati rinvenuti di og- cammino, si giunge al bar ristorante di Guardia (890m-). getti di epoca preistorica: punte di freccia in selce, cocci di Dal capitello si risale il breve sentiero che per due volte vasellame, ossa di animali che testimoniano insediamenti attraversa la strada asfaltata prima di giungere all’abitato umani nel mesolitico. A sinistra si raggiunge una sorgen- con i caratteristici murales e la pittoresca Cascata Azzurra te solitamente asciutta nel periodo estivo. Proseguendo (a 10 minuti.) Si percorre la stessa via per il ritorno. L’itine- diritti si sale costeggiando la parte destra della valle dei rario, quasi tutto in zona d’ombra, è consigliato nella bella Vignai, oltrepassato il letto di un ruscelletto alluvionale stagione. si fiancheggia la valle fino a congiungersi con la strada dell’Imperatore, di qui a destra si continua fino al Vascon: POSTAVECCHIA - VAL DEI VIGNAI - MASETTI una grande vasca ACCESSO: Località Bore, Postavecchia (da Besenello S.S. 12 costituita durante in direzione di Trento 300m. dopo il bar ristorante Posta- la 1 guerra mondia- vecchia e la CEMEA una stradina a destra porta in un piaz- le, che serviva come zale da cui parte il sentiero della valle dei Vignai) abbeveratoio. Conti- Lunghezza: 6,5 km nuando, poco dopo, Dislivello: 520m al bivio a destra si Quota Massima: 715m scende ai Masetti Tempo di Percorrenza: 4 ore Bassi. PERCORSO: Postavecchia – Bore – Bus de la Vecia – Vascon In località Masetti, Besenello

luogo sicuramente abitato in modo permanente fino al XVI lame delle slitte con le quali veniva portato il legname a secolo, si trova un crocifisso del XVIII secolo recuperato valle. Passato il ponte, dopo circa 30 minuti, si arriva al dalle acque del fiume Adige durante un’alluvione nel 1875, capitello dell’Angelo custode, con un bellissimo panorama fu restaurato nel 1957 in modo grossolano, fatto che pro- sulla Val Lagarina. Poco oltre si notano le tracce di trincee babilmente lo ha salvato da eventuali ladri di opere d’arte. della I guerra mondiale. Si segue la strada principale per la Proseguendo si arriva al Capitello della Madonna,dove si Scanuppia, molto ripida e soleggiata: da evitare il percorso notano anche i solchi scavati nella roccia viva dal passag- nelle ore più calde della giornata. gio delle slitte cariche di legna, baite abbandonate e prati, Si segue la strada cementata che attraversa Scanuceri, si scende poi lungo la mulattiera di Scanuppia fino al ponte l’agglomerato più importante della Scanuppia. A metà del del Rio Secco; costeggiando il ruscello si arriva alla Posta- percorso, oltre gli antichi masi e le nuove villette, vicino vecchia. alla chiesetta della SS. Trinità, nei pressi della grande cro- La valle dei Vignai anche in inverno mantiene un clima ab- ce in pietra, c’è un altro punto panoramico sulla valle. Si bastanza mite adatto alla coltivazione delle viti che danno prosegue fin dove la strada non è più cementata, al bivio si nome alla Valle. Interessante il paesaggio sulla Bassa Valla- svolta a destra e si prosegue per Malga Palazzo, residenza garina lungo la mulattiera che ritorna a Besenello. estiva della famiglia Trapp per alcuni secoli acquisita ora dalla Provincia Autonoma di Trento, nel cuore di una riser- BESENELLO - MALGA PALAZZO - PRA’DI GOLA va naturale di grande importanza con quasi 600 ettari di Lunghezza: 12 Km superficie. Dislivello: 1235 m Arrivati alla malga si segue il sentiero per il Prà di Gola fino Quota Massima: 1560 m a raggiungere questo grande prato ai piedi del Monte Spi- Tempo di Percorrenza: 5.30 ore zom, costeggiandolo a destra. 50 m. dopo il rifugio sempre ITINERARIO: Dal ponte sul Rio Secco si percorre il tratto ora- a destra si imbocca un ripido sentiero che porta all’acqua mai unico della strada vecchia, 100 m dopo il Rio secco a dello Spilz e scende nuovamente verso Scanucceri sbucan- sinistra, ciotolato (salasà) nel quale si notano i solchi delle do sulla strada cementata che riporta a Besenello.

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