LABTER PARCO DI

Lasciati Guidare nella Natura

Nell’ambito del progetto fi nanziato da Regione e Arpal/Crea “ampliamento del bacino di utenza dei Centri di Educazione Ambientale del Sistema Ligure”, anche i territori dei comu- ni di Avegno, Coreglia Ligure, , , e vengono interessati da alcune attività ed iniziative promosse dal Parco di Portofi no e dal Labter del Parco. Le attività del Labter Parco di Portofi - In particolare l’obiettivo è quello di promuovere e no sono gestite da Costa Edutainment, far conoscere un territorio che, pur non facendo Incoming Liguria e Coop. Dafne parte integrante del Parco di Portofi no, è comun- que ricco di motivi di interesse sia naturalistici che paessaggistici.

A tal fi ne, nel corso dell’anno 2010, il Parco of- fre agli escursionisti la possibilità di partecipare gratuitamente a escursioni e visite guidate lungo i sentieri del territorio del comprensorio del Par- co. Escursioni nel Comprensorio Le descrizioni complete degli itinerari ed il calen- dario delle escursioni sono consultabili sul sito Per informazioni: del Parco di Portofi no www.parcoportofi no.it “Progetto Realizzato con il Contributo di Regione Liguria” Tutte le escursioni proposte, pur non presentan- Labter Parco di Portofi no do diffi coltà tecniche particolari, devono essere tel. 0185 289479 (int.6) affrontate con abbigliamento sportivo e scarpe cell. 339 3118170 da trekking. Vista la scarsità di sorgenti e punti di e-mail labter@parcoportofi no.it approvigionamento, è consigliabile portare una borraccia con acqua. sito www.parcoportofi no.it

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Da Uscio a Colle Caprile Da Uscio a Recco Traversata del Comprensorio

La breve escursione si svolge lungo il crinale tra la vallata Traversata interessante e poco faticosa, che attraversa am- L’itinerario permette il giro completo dei monti che racchiudo- del Torrente Recco e la Val Fontanabuona, su buone mu- bienti assai diversi tra di loro, dai prati dei più elevati pendii al no il bacino di , raggiungendo le sommità più elevate e lattiere e sentieri, in ambiente boschivo, particolarmente ri- bosco misto delle quote intermedie, fi no alla rigogliosa macchia toccando sia il Santuario montano di N. S. di Caravaggio, sia il goglioso sul ripido versante esposto a settentrione, a causa mediterranea che s’instaura con l’approssimarsi della costa più noto ed importante Santuario di Montallegro. Nella sua parte dell’elevata umidità del versante stesso. L’interesse partico- marina. L’itinerario tocca la storica località Cornua, già impor- centrale, il percorso ricalca quello già descritto in “Da Uscio a lare è legato alle antiche cave di ardesia, da tempo abbando- tante punto d’appoggio dell’antica viabilità, per poi seguire il Rapallo (Monte Pegge)”. Raggiunto il Monte Pegge, l’itinerario nate a causa dell’accesso disagevole, lontano dalle strade panoramico crinale che separa i bacini di Recco e Sori, transi- prosegue verso il Santuario di Montallegro, nei cui pressi co- carrozzabili di fondovalle. Dal Colle Caprile 450 m, il ritorno tando dalla località Il Redentore (già descritta in precedenza). mincia ad affermarsi la vegetazione mediterranea, a discapito a Uscio si svolge lungo la strada carrozzabile (2 km circa). del bosco misto tipico della fascia altitudinale soprastante. La Da Pànnesi al Monte Croce dei Fò discesa verso Rapallo si volge lungo il tradizionale itinerario di Da Ruta al Monte Caravaggio pellegrinaggio, per larga e comodissima mulattiera lastricata. L’itinerario si svolge a cavallo di ben quattro bacini idrografi - Il Monte Caravaggio 627 m è detto più propriamente Monte Orse- ci, raggiungendo la vetta del Monte Croce dei Fò 975 m che L’anello di na, tuttavia è più conosciuto col nome dianzi riportato, poiché al suo rappresenta il punto più elevato della parte occidentale della sommo sorge il santuario montano dedicato a N. S. di Caravaggio. Catena Costiera. Esso prende le mosse da Pànnesi, caratte- Il percorso si snoda alle spalle di Zoagli, dapprima per la fresca Esso domina da Est la vallata del Torrente Recco, mentre ristico villaggio montano in comune di Lumarzo, toccando nel valletta percorsa da un suggestivo rio che sale al borgo di Semori- sul versante opposto si spalanca sul bacino del Tigullio, con- proprio sviluppo il piccolo insediamento di S. Alberto di Bar- le, quindi raggiungendo lo spartiacque con la Val Fontanabuona al fi gurandosi come notevole punto panoramico. L’escursio- gagli. Dopo la salita al gran cupolone erboso del Monte Cro- P.so dell’Anchetta. La discesa avviene toccando la boscosa spal- ne prende le mosse dal valico stradale di Ruta e, dopo aver ce dei Fò, si transita dai siti dedicati alle osterie del Becco e la del Monte Rocasse, quindi per la cappella della Madonnetta, nell’alta e silvana quiete di leccete e oliveti; da essa, l’itinerario cala lambito la celebre “Chiesa Millenaria”, si snoda nei pressi del del Cornua, ambedue tradizionali punti d’appoggio dell’escur- trasversalmente a Zoagli, realizzando così un interessante anello. crinale, lungo un buon sentiero in ambiente di bosco misto e sionismo di un tempo; tornati sul versante Fontanabuona, un di radure prative. L’escursione risulta assai varia, relativa- percorso trasversale riconduce a Pànnesi, chiudendo l’anello. mente lunga ma, stante il dislivello contenuto, non faticosa. Da Tribogna al Manico del Lume Da Uscio a Rapallo (Monte Pegge) Da Recco al Redentore Anche questo itinerario raggiunge la prestigiosa vetta del Monte Manico del Lume 801 m, prendendo tuttavia le mosse Escursione impegnativa, che permette di raggiungere due vette La breve escursione permette di realizzare un percorso anulare dal suo lato settentrionale, affacciato sulla Val Fontanabuo- tra le più rappresentative della zona: il Monte Manico del Lume alle immediate spalle della cittadina di Recco, lungo il contraffor- na; in esso, l’ambiente è assai differente dai prati cespuglio- 801 m, che costituisce la massima elevazione del settore orien- te che, staccatosi dalla Catena Costiera presso il Monte Cornua, si del ben più frequentato versante Sud, sia per la maggiore tale della Catena Costiera, e il Monte Pegge 774 m, sempre più separa il bacino idrografi co di Recco da quello di Sori. La meta è inclinazione dei pendii sia, soprattutto, per il clima assai più frequentato grazie al rifugio, realizzato pochi anni orsono, situato rappresentata dalla località Il Redentore, così detta per la presen- fresco e umido, che favorisce l’instaurarsi di una ricca ve- nelle immediate vicinanze della cima. Pur non presentando diffi - za di un caratteristico monumento su cui è impostata, in curiosa getazione arborea. Raggiunto il crinale, il percorso presen- coltà tecniche in senso stretto, ed essendo sempre dotato di se- posa diagonale, la croce con Gesù Cristo. Detta località è situa- ta i rocciosi tratti, resi elementari dalla presenza delle ca- gnavia, tuttavia l’itinerario si svolge in parte su terreno impervio; ta in posizione panoramica, al sommo della prima elevazione tene fi sse, che accrescono il fascino del Manico del Lume. del crinale, con signifi cativa vista sul mare; il percorso si snoda in particolare, i tratti rocciosi discontinui che precedono la cima in ambiente caratterizzato da grande varietà di specie vegetali. del Monte Manico del Lume sono attrezzati con catene fi sse. Da Recco a San Fruttuoso

Da Uscio a Rapallo L’anello di Coreglia Ligure L’Area Contigua si salda idealmente e geografi camente al Par- co di Portofi no propriamente detto, in questo percorso nel qua- Il percorso, assai panoramico, segue in parte il crinale che sepa- L’itinerario rappresenta un inconsueto approccio al noto San- le è bene non dimenticare il costume da bagno: infatti, esso si ra la vallata di Recco dal bacino del Tigullio; successivamente, tuario di Montallegro 612 m, situato in eccellente posizione pa- conclude nella famosissima baia di S. Fruttuoso. Nella sua raggiunto il caratteristico villaggio di S. Lorenzo della Costa, si noramica, a dominare geografi camente e spiritualmente il Golfo prima parte, l’itinerario raggiunge il Monte Orsena 627 m, sor- abbassa verso Rapallo lungo il contrafforte, tutto a villette e col- del Tigullio. Il percorso, che per buona parte interessa il versan- montato dal Santuario di N. S. di Caravaggio, percorrendo il tivi, che divide il bacino di Rapallo da quello di S. Margherita. te di Val Fontanabuona, ricalca un’antica via di comunicazione boscoso versante recchese della montagna. Da esso, si tra- Nella prima parte dell’itinerario, una digressione condurrà sulla tra la Fontanabuona stessa e Rapallo, svolgendosi nel fresco versa al valico di Ruta, transitando presso la celebre “Chiesa vetta del poco conosciuto Monte Bello 713 m, che si affaccia ed ombroso versante settentrionale del Monte Rosa 692 m. Millenaria”; raggiunta quindi la località Pietre Strette, un’om- col suo ripido versante settentrionale alla Val Fontanabuona . Successivamente, sarà possibile raggiungere, con una non lun- brosa e fresca valletta, in costante discesa, conduce al mare. ga digressione, la panoramica vetta del Monte Pegge 774 m.