COMUNE DI CARMIANO VERBALE DI SEDUTA CONSILIARE DEL 25 NOVEMBRE 2013 Terzo Punto All'odg: “Ordine Del Giorno Prot. Nr.16428
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COMUNE DI CARMIANO VERBALE DI SEDUTA CONSILIARE DEL 25 NOVEMBRE 2013 Terzo Punto all’OdG: “Ordine del Giorno Prot. nr.16428 del 13/11/2013 presentato dal Consigliere Comunale Ianne Daniele avente ad oggetto: -Progetto TAP. Approvazione Ordine del Giorno da proporre alla Regione Puglia” PRESIDENTE: Terzo Punto all’OdG: Prot. Nr. 16428 del 13/11/2013 presentato dal Consigliere Comunale Janne Daniele avente ad oggetto: -Progetto TAP. Approvazione Ordine del Giorno da proporre alla Regione Puglia”. CONSIGLIERE IANNE: Allora, prima di iniziare… PRESIDENTE: La premessa è parte integrante. Perché ne abbiamo parlato un attimo prima, quindi è un ordine, un punto che noi avremmo dovuto discutere nel prossimo Consiglio Comunale, stiamo discutendo, però, la stessa cosa presentata da entrambi. [voci fuori microfono] CONSIGLIERE IANNE: Oggi arriva la convocazione del Consiglio Comunale con un ordine aggiuntivo. PRESIDENTE: Vai avanti però, dai. CONSIGLIERE IANNE: Devono essere a conoscenza i cittadini. Con l’OdG “Progetto TAP. Approvazione OdG da proporre alla Regione Puglia” è lo stesso, identico, uguale OdG che come Consigliere Comunale ho sottoposto all’attenzione dell’Assise odierna. Quindi, dico prima di convocare i Consigli o mandare gli atti ai Consiglieri Comunali, almeno una lettura e non aggiungo niente altro. Allora, questo è un OdG che ormai in tutti i Comuni stanno adottando, è uguale perché arriva sia al Comune che a me tramite il comitato, è una delibera approvata dal Consiglio Comunale di Melendugno, quindi è uguale ed identica a quella che si doveva discutere il 30. In buona sostanza stiamo parlando della TAP, del gasdotto ch interverrà sul territorio di Melendugno che arriverà dalla Azerbaijan. Questo però, questo progetto, i rappresentanti della TAP originariamente prevedevano di veicolare il gas direttamente nella zona industriale di Brindisi, attraverso un percorso completamente via mare. Nella nuova formulazione del progetto definitivo depositata presso il Ministero dell’Ambiente in data 10/09/2013 prevede che l’imponente infrastruttura energetica dopo un percorso offshore nel mare Adriatico dall’Albania approdi sulla costa di San Foca in località San Basilio per poi proseguire nell’entroterra Melendugnese. Considerato che il sito individuato per l’approdo è assolutamente inidoneo, poiché è ricadente in zona poco antropizzata con presenza di spiagge, dune e falesie calcarenitiche, presenza di contesti ambientali, oggetto di tutela ai sensi del nuovo PPTR, del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale; l’approdo 1 Office 3000 – Salice Salentino insisterebbe a poca distanza da alcuni siti di interesse naturalistico e storico-archeologico. Il luogo destinato ad ospitare la centrale è assolutamente inidoneo, dato che è posto a brevissima distanza da alcuni Comuni, non solo quello di Melendugno, ma insiste anche su Vernole, Calimera, Castrì e altro. Inoltre nell’attuale proposta progettuale il termine, viene in buona sostanza chiesta che per far funzionare questa cosa, bisogna avere un’alimentazione di circa 20 mega Watt di energia che è impossibile avere su quel territorio, non c’è nessun tipo di centrali che possa alimentare questo tipo di struttura. E ancora, siccome non si trova in una zona industriale e priva di qualsiasi sovrastruttura atta alla realizzazione e al funzionamento dell’opera. Inoltre è incompatibile, e questa è la cosa principale, diciamo, col territorio di Melendugno dato che ormai risulta una meta turistica e con riconoscimenti insomma di alto livello, dalle bandiere blu, alle 5 vele di Legambiente e quindi è insostenibile come progetto proprio in quella zona. Il progetto presentato poi appare assolutamente generico e lacunoso. Quindi si chiede di far voti alla Regione Puglia affinché il parere della Regione Puglia, perché è vincolante verso il Ministero dell’Ambiente, affinché insomma questo parere sia negativo. Allora, non basta solo il territorio di Melendugno, Castrì e dei paesini, ma è tutta la provincia di Lecce che sta approvando questo regolamento, questo OdG proprio per dare forza, visto che comunque è una meta turistica e quindi di turismo, insomma ne vale per tutta la provincia. Quindi noi con questo OdG rafforziamo l’ipotesi dei comitati del Comune di Melendugno affinché quest’opera non venga realizzata all’interno di quel territorio. Naturalmente una volta approvato poi saranno gli organi del Comune a dare comunicazione e a fare insomma fax e tutte le comunicazioni istituzionali dovute, sia al Comune di Melendugno, magari io me la posso vedere con i comitati, ma principalmente con la Regione Puglia, affinché anche il Comune di Carmiano comunque sposa la causa del Non TAP sulla zona di Melendugno. Grazie CONSIGLIERE SPEDICATO: Naturalmente mi trova già a favore a priori su questo argomento, quindi. Volevo aggiungere qualcosa, anche perché era un argomento che ho seguito pure io direttamente da quest’estate, l’abbiamo seguita insieme al Sindaco e quindi. [Intervento fuori microfono] CONSIGLIERE SPEDICATO: Guarda, c’è stato proprio la scorsa settimana a Roma un incontro con, dove c’era l’Ingegnere De Giorgi e quindi. [Intervento fuori microfono] CONSIGLIERE SPEDICATO: Diciamo che bene o mele. Si, si. Io l’ho seguita tutta, anche la relazione di De Giorgi, ecco per chi naturalmente non conosce il TAP, giustamente uno diceva: Daniele, questo… [Intervento fuori microfono] CONSIGLIERE SPEDICATO: Quindi questa è solo una parte di una delle più grandi opere energetiche che l’Unione Europea si appresta a costruire. Cioè questo gasdotto che parte dal Mar Caspio, attraversa diversi paesi per arrivare sulle nostre coste. Quest’opera ha generato fortissimi dubbi finanziari, ambientali e strategici. È un’opera che sulla carta è privata, ma in pratica è a carico 2 Office 3000 – Salice Salentino dei cittadini. È un’opera economicamente, finanziariamente non sostenibile, in quanto orientata ad assicurare il ritorno dei detentori del debito. Il tutto a discapito dell’interesse collettivo. Ripeto, chi paga è il pubblico, per garantire l’interesse del privato. La scelta non è si o no TAP, ma è anche una scelta strategica, è un’opera ingiustificata, in quanto a pochi kilometri di distanza verrà fatta un’altra l’ITC. ITC dove ha avuto già un mezzo parere favorevole di Otranto. Quindi come si può a poche distanze di kilometri avere due gasdotti. Possiamo dire che non esiste neanche una pianificazione energetica. Inoltre non sto ad elencare le conseguenze di impatto ambientale sul nostro territorio, vorrei ricordare che stiamo parlando di un combustibile. Un combustibile fossile che incrementa l’effetto serra, quindi produce CO². Quindi speriamo che nessuno voglia prendersi la responsabilità di ratificare al buio, che peserebbero su tutto il paese e sulle future generazioni. Per questo chiediamo la sospensione della ratifica dell’accordo trilaterale tra Italia, Grecia e Albania, affinché non saranno chiari i vantaggi e gli svantaggi di quest’opera. Per concludere e questo è un argomento che riprende quello di prima, la politica in confronto ad un fatto tecnico ha un primato, la scelta è politica. Ma la politica non deve prescindere dal fatto tecnico, quindi se abbiamo dei forti dubbi tecnico-scientifico penso che la politica debba fermarsi un attimo e fare una valutazione più accurata. Quindi No alle mega opere infrastrutturali, No alla TAP e aggiungo No alla TAV. questo è un altro argomento. Grazie. PRESIDENTE: Prego, Sindaco. SINDACO: È di dominio pubblico la mia totale contrarietà a questo intervento che devasta il nostro territorio. Io pubblicamente quest’estate ho partecipato per dire con forza No a questo intervento che mostruoso devasta la bellezza naturalistica del nostro territorio. È opportuno ricordare, anche se lo sappiamo tutti che quella è una zona di particolare pregio paesaggistico e ambientale. Non è sicuramente la localizzazione idonea, giusta, corretta per un simile insediamento. Francamente, credo che bisogna mobilitarci un po’ tutti noi amministratori e spero che non sia necessario, ma nel caso mobilitare anche la popolazione per dire No, ad un’opera che non si coniuga con la bellezza naturalistica dei nostri luoghi e che potrebbe, se realizzata rovinare una, forse, delle poche risorse che noi abbiamo. Quella bellezza naturalistica che ci consente di fare turismo. Io poi tra l’altro posso anche parlare da addetto ai lavori, tra l’altro mi tocca forse personalmente, quindi, ecco perché nel mio intervento in maniera garbata, ma determinata dico in maniera convinta, per quanto mi riguarda: No alla TAP. Ad ogni costo. Non possiamo consentire che una delle poche ricchezze del nostro territorio venga distrutta e purtroppo quel tipo di insediamento che è particolarmente invasivo direbbe, porrebbe la parola fine alla ricchezza turistica del nostro territorio. Io credo che poi sia giusto anche che un Comune, o quando sono opere di questa natura, di questa portata le intere, le comunità che sono comunque in qualche modo interessate debbono avere la possibilità di dire, di esprimere la loro opinione. E siccome in maniera convinta tutte le Amministrazioni Comunali hanno detto No, io credo che sia la Regione si debba fare portavoce nella sede istituzionale deputata che è il Governo Centrale per ribadire con forza questa ferma volontà, da parte non solo dell’Amministrazione Comunali, ma delle popolazioni residenti, di tutta la gente che risiede su questo territorio, nel nostro Salento, per dire No alla TAP a San Foca; No alla TAP nelle zone di Melendugno, di Otranto e comunque in tutte quelle aree che sono a forte locazione turistica. Si può, per carità, se loro definiscono questa un’opera strategica di importanza nazionale ed internazionale si può decidere insieme alle comunità locali un altro sito, 3 Office 3000 – Salice Salentino che magari meglio si presta o si potrebbe prestare ad accogliere quell’opera, magari in un contesto già industriale. Io non voglio in questa sede esprimere, o comunque quello che è il mio pensiero in termini chiari, ma basta vedere la configurazione della nostra Puglia e forse anche un po’ più su, per meglio individuare quale potrebbe essere la localizzazione esatta, se è vero come è vero che quest’opera deve essere necessariamente realizzata.