ANNO19.N.8(873),24febbraio2018.PosteItalianeSpedizione inA.P. D.L. 353/2003conv. L.46/2004art.1,c1, DCBMilano. NonacquistabileseparatamentedaLaGazzettadelloSport, SHAUNWHITE CHLOEKIM MICHELAMOIOLI ROBERTKUBICA €2(SportWeek€0,50+LaGazzettadelloSport€1,50). in de Lu ha in Si mo si l ng Sib co Pi eme ne er nq k er Po ui la ia Mor Il a . st bed Ta ve at o tt ma a o a «I ra L MI O Re VI AG GI O di IM PO Si SS de IB mo ILE ne SU LLE Mo l MO NT ro ge AG NE SI BE #0 RI 8 lo AN E» 71 TEM RE IN RE SI CO GIS PE BE RD TR RA RI ATA TU A ,3 RA °

Sw n. 8 Editoriale

o... siam ana im tt se a t s e u

Q

Congelati

Ci è bastato guardare la foto in copertina senza lasciare le dita come ricordo, Si- di Simone Moro per prendere freddo. Il mone si è messo al computer e ha scritto bergamasco e la straordinaria Tamara per noi il racconto della loro impresa. Lunger si sono spinti nella Siberia più Ha iniziato così: «L’esplorazione è laddo- lontana e inaccessibile per scalare una ve ci si espone all’ignoto...» e sono basta- montagna all’apparenza banale, il Pik te queste parole per sentirci trasportati Pobeda. Una vetta bassa piantata però nel tempo e nello spazio, quando l’uomo come un castello di ghiaccio in una delle viaggiava per scoprire e affrontava pe- zone più fredde del pianeta. ricoli perché i confini esistono solo nella a

Tornato in luoghi appena appena più mente delle persone. Non in quella di ng Za caldi, abbastanza da togliersi i guanti Simone Moro e Tamara Lunger. o tte Ma

SPORTWEEK /24FEBBRAIO2018/ 3 Sw n. 8 foto di copertina di matteo zanga Sommario 7 Bestoftheweek

7 dalla a alla z di alex zanardi

8 l’agenda gli appuntamenti da non perdere

11 click le foto della settimana

18 la frase di luigi garlando simone moro 20 il fatto di Paolo condò

22 numeri e Persone di massimo Perrone 28 23 classifica fischi per fiaschi

24 news il k2 va all’asta

26 l’altra agenda di gene gnocchi Sport Style

28 Storie 66 milano Punta in alto la nuova faccia del capoluogo lombardo, che dopo l’expo ha acquisito una dimensione sempre più europea 28 simone moro reduce dall’avventura in siberia, sul Pik Pobeda, l’alpinista bergamasco racconta come si resiste a 71 gradi sottozero 68 moda 76 link 34 shaun white l’evoluzione dell’uomo che ha ucciso lo snowboard: dal flying 78 fashion news tomato anima della tribù all’agonista del terzo oro olimpico 79 visioni 38 chloe kim ha trionfato nell’halfpipe e, grazie alla sua storia singolare, 80 mega mix unito corea e america: è la nuova icona mondiale della tavola 84 agenda active 42 michela moioli una vittoria (nello snowboard cross) che è anche una rivincita per la bergamasca, dopo l’infortunio nella finale di sochi 2014 86 ICoN 46 robert kubica Achille il polacco, di nuovo nei gP con la williams, racconta come ha reimparato a vivere dopo il tremendo incidente del 2011 Castiglioni il grande architetto milanese che ha 52 Inchiesta disegnato la sagoma tanti dubbi, e non solo da parte dei tifosi, sul futuro prossimo inconfondibile di di inter e milan: il calcio cinese è già un fallimento? prodotti entrati nella nostra vita quotidiana: 58 cesare astorri lampade, tavoli, sedie il 20enne catcher emiliano andrà a giocare negli oakland athletics, la squadra di moneyball. sognando la mlb

62 Sportfiles 90 camPioni a matita dello storico oro degli usa nell’hockey ghiaccio a lake Placid di makkox 1980 tutti ricordano il 4-3 inflitto all’urss. ma non la finale...

4 /SPORTWEEK / 24 FEBBRAIO2018

SW dallaaAZlla

di Alex Zanardi

UN RE ALLA 500 MIGLIA Mario Andretti con Lady Gaga a Indy nel 2016, dove hanno girato sulla biposto prima del via. EY CK HI L AE CH MI Un pilota così non nascerà più Tanti auguri amico Mario

ANDRETTI NE COMPIE 78 E IO VOGLIO CELEBRARE UNA CARRIERA E UN UOMO STRAORDINARI: DAI SUCCESSI IN F.1 E NEGLI USA ALLA POLE DI MONZA 1982 FINO ALL’INCREDIBILE VOLO A INDY A 63 ANNI. E UN OROLOGIO CHE NON

l 28 febbraio Mario Andretti, tra i più rari lo chiamò per correre a Monza nel 1982: videro sparire alla fi ne del rettifilo e poi…uno grandipiloti disempre, compirà 78 anni. pochi giria Fiorano, pranzo col Commenda- schianto colossale! Corsero tuttisul luogo del I Ha passato la vita al volante di auto da tore e via in moto in Toscana prima del GP. botto: auto distrutta, pezzi sparsi sull’asfalto. corsa, tanto che fu mio padre a indicarmelo Fece la pole, con i tifosi in delirio, e in gara E Mario, a bordo pista, seccato: «Dannato come eroe e fonte d’ispirazione. Ha attraver- arrivò 3° solo per un calo del motore. Ma l’e- orologio!», ripeteva battendosi il polso. «Non sato la storia del nostro sport: in un libro su pisodio più bello lo raccontò Adrian Newey, funziona più». L’ultima uscita è stata a Indy di lui gli autori hanno inserito le foto di tutte che prima didiventareungenialeprogettista nel 2003. A 63 anni voleva qualifi carsi per le vetture guidate e per i testi non c’era quasi in F.1 lavorò con Mario in America. Era il la 500 Miglia. Era veloce, al solito, ma decol- spazio… Un viaggio iniziato con ilmotore an- 1987. A cena, prima di un test con la nuova lò sul detrito perso da unpilota fi nito a muro: teriore e fi nito quando a Indianapolis si viag- auto, Andretti inforcò gli occhiali per legge- l’auto puntò il cielo, ruotò sei volte prima di giava a quasi 400 km/h di media. Dovesse re ilmenu. «Andiamo bene…», pensò Newey. riatterrare sulle 4 ruote. Lui? Illeso. «È un rinascere unpilota simile per talento, passio- Ma il giorno seguente il “vecchietto” fuil più segno, va bene così», disse. Saggezza. O co- ne e longevità - e non accadrà - non c’è più il veloce in pista. Nessun errore, giro dopo gi- raggio per fermarsi quando hai abituato il mondo che può ospitarlo. Allora si potevano ro, fi no a quando lo sbaglio lo fecero i mecca- mondo al pensiero che tu possa essere eter- vincere Mondiale di F.1, Indy 500, gare Na- nici. Passò sul rettilineo con l’alettone poste- no. Loè il ricordo di quel che hai fatto, amico scar e Prototipi: è stato tra i pochi a riuscirci. riore che si stava staccando, la radio non era mio. Ho il privilegio di poterti chiama- Mille aneddotiraccontano l’uomo. Enzo Fer- ancora montata e non poterono avvisarlo. Lo re così. Auguri di cuore Mario.

SPORTWEEK /24FEBBRAIO2018/ 7 Sw agenda Weekend 24/25Febbraio2Lun 6

ciclismo olimpiaDi calcio

SaBaTO 24, Ore 12 DOMenICa 25, Ore 11 abu Dhabi cerimonia tour Di chiusura

Quarta tappa con cronometro a L’edizione di PyeongChang squadre di 12,6 chilometri nel chiude i battenti, dopo due circuito di al Maryah Island settimane di gare, medaglie, negli emirati arabi per la conferme (l’oro della Fontana DOMenICa 25, Ore 20.45 seconda corsa a tappe dell’anno, nello short track) e nuove dopo il Tour Down under. Il passioni nazionali (lo snowboard siviglia gran finale, domani, prevede la con l’oro della Moioli e la salita finale di Jebel Hafeet che nazionale italiana di curling), atletico m. decreterà il vincitore finale. strette di mano e selfie per il L’anno scorso vinse rui Costa. disgelo tra le due Coree, il tutto Vincenzo Montella (nella foto) Diretta eurosport, rai Sport, in sempre sotto gli zero gradi. contro el Cholo Simeone: ci sono streaming su eurosport Player, Diretta rai2, raiSport, tracce del campionato italiano raiPlay. eurosport Tv, eurosport. nella sfida di alta classifica tra sivigliani e colchoneros. Il tecnico argentino cerca il basket successo per mantenere almeno calcio invariato il distacco dalla capolista Barcellona di Leo Ore 18 Messi, impegnato al Camp nou con il Girona e per lasciare a romania debita distanza il real Madrid, che invece ospita in casa italia

e l’alaves. Diretta Fox Sports.

TL L’Italbasket di Meo Sacchetti,

LIT con alessandro Gentile (foto) tra n i leader, è sul parquet romeno rre calcio dopo la recente sfida all’Olanda, Wa

, con obiettivo qualificazione ai

SCO DOMenICa 25, Ore 17.30 Mondiali del prossimo anno. Fu Diretta Sky Sport 2. rO CI

O, arsenal

MP manchester Ca tv Lò city CO nI

r, LuneDì 26- MarTeDì 27 DOMenICa 25, Ore 20.45 a Wembley si sfidano la Me dominatrice del campionato (il LO

CO City) contro una delle grandi the Wa lking e

LD serie a: roma-milan deluse della stagione (fuori pure DeaD + here Ca dalla Champions) che è quindi aL alla partita della vita. In palio anD noW + this r Posticipo con punti pesanti all’Olimpico: la roma deve tenere il ritmo TO c’è la Coppa di Lega. L’arsenal aI di Inter (contro il Benevento) e Lazio (trasferta con il Sassuolo), in is us , ci arriva dopo aver eliminato il nI lizza per il terzo posto come i giallorossi. Per rino Gattuso la trasferta

DI Chelsea, il Manchester ha fatto romana rappresenta una grossa occasione per avvicinare la zona Su Fox riparte l’ottava stagione an fuori non senza qualche

LL Champions League. nella gara d’andata a San Siro vinsero della serie evento basata sulla patimento il Bristol. Partita re i giallorossi (2-0) con le reti di Dzeko (nella foto) e Florenzi. Diretta lotta per la sopravvivenza dopo O secca, pronostico incerto. una epidemia zombi. Su Sky an Sky Sport 1 e Sport Premium. eF ST

8 /SPORTWEEK / 24 FEBBRAIO2018 Il calendariodellasettimana Mar 27 MerG28 io 12Ven

calcio cinema golf

Ore 17.30 juventus atalanta

Juventini con un piede in finale di Coppa Italia dopo il successo nella gara d’andata a Bergamo, gol di Higuain nella nebbia con unmatrimonio rigore parato da Buffon al Papu Gomez. Ma Gasperini in questa Da riDere stagione più volte ha mostrato di saper mettere in difficoltà le Puoi baciare lo sposo è la grandi squadre, dai bianconeri commedia con Diego abatantuono e Salvatore al napoli, al Lione in europa Ore 21 League. Diretta rai 1 esposito (Genny in Gomorra) sull’amore tra Paolo e antonio, aspiranti attori a Berlino, che mexico decidono di sposarsi. La vicenda championship libri musica si complica quando i due innamorati rientrano dalla Mazze e scarpini chiodati in Germania per dare il lieto terra Tricolor: ecco la seconda nuove storie annuncio ai rispettivi genitori. giornata del primo evento per bambini stagionale (e 19esima edizione) del World Golf Championship. Storie della buonanotte per L’anno scorso vinse il fenomeno bambine ribelli è stata la americano Dustin Johnson (in sorpresa del 2017, 1 milione di foto), che esordiva in Messico copie vendute, 100 storie di basket come nuovo numero uno del golf donne (Montalcini, Frida Kahlo) mondiale. Diretta Sky Sport 2. ritratte da 60 illustratrici. Ora Ore 20.45 tocca ad altre 100 eroine che hanno cambiato il mondo, da Beyoncé a Mary Shelley. ax armani musica efes istanbul moranDi Ore 21 in tour un successo per provare a evitare l’ultimo posto nella regular season di eurolega per morricone atlantic parte Here and now, Il cantautore bolognese è nei l’Olimpia Milano di Simone (HBO): famiglia progressista e palazzetti dello sport italiani a firenze Pianigiani, partita con ben altre multietnica affronta una serie con Tour 2018 - D’amore- speranze. Sul parquet del Forum di cambiamenti quando uno dei D’autore, che prende il nome dal al nelson Mandela Forum le di assago, l’ax armani affronta suoi membri inizia a vedere cose disco, il 40esimo della sua fantastiche atmosfere del l’efes Istanbul. La squadra invisibili agli altri. e sempre su produzione, uscito a novembre leggendario compositore romano turca allenata da ergin ataman con otto inediti (testi di Fossati, (oltre 500 colonne sonore per

Sky atlantic martedì al via la TI (la star è l’americano errick seconda stagione di This Is us, Sangiorgi), oltre alla cover di film e serie tv, tra cui C’era una

McCollum), ex coach di Mens LLIT

candidata miglior serie Onda su Onda di Paolo Conte, volta in america e Per un pugno Se Sana Siena e Fortitudo Bologna,

drammatica al Golden Globe, con cantata assieme a Fiorella di dollari) con The 60 Years of La si trova come i milanesi sul 5 personaggi che festeggiano il Mannoia. Oggi a rimini, Music Tour, che ha fatto CO fondo della classifica, in una nI

36esimo compleanno in diverse prossima data il 2 marzo registrare sold out ovunque DI lotta a tre con il Barcellona.

città degli Stati uniti. a Genova. durante le date dell’anno scorso. ra Cu a

SPORTWEEK /24FEBBRAIO2018/ 9

Il meglIo della settImana

FIrenze torino tricolore

Giuseppe Poeta alza la Coppa Italia di basket, la prima vinta nella sua storia da Torino, che con un coach esordiente in pan- china, Paolo Galbiati, ha battuto 69-67 la Germani Brescia. leonardoBianchi

SPORTWEEK /24FEBBRAIO2018/ 11 Sw Best

daytona(uSa) vittoria per dale (e nonno)

Questa Chevrolet con il n.3 non è un’auto qualunque. Esatta- mente vent’anni fa vinse la Daytona 500 con Dale Earn- hardt sr, pilota che ha fatto la storia della Nascar conquistan- do sette titoli ma che sull’ovale della Florida vinse una sola volta (nel 1998 appunto) per poi perderci la vita in gara nel 2001. L’americano Austin Dil- lon, nipote del titolare del team con cui correva Dale, ha ripor- tato in pista il numero 3 quattro anni fa e ha aperto la stagione 2018 della Nascar nel migliore dei modi. Si spiega così il bur- nout (l’auto che gira su se stessa facendo fumare le gomme) del 27enne, eseguito dopo aver ta- gliato per primo il traguardo di una gara rocambolesca. Tra scontri e incidenti, incluso quello che ha tolto di mezzo all’ultima curva Eric Almirola e prima ancora RyanBlaney (in testa per 118 giri), solo dieci pi- loti hanno concluso tutte le 207 tornate della gara. Dillon ha così centrato il secondo succes- so della carriera, comandando la corsa per un solo giro. Ma il più importante: l’ultimo. SeanGardner

12 /SPORTWEEK / 24 FEBBRAIO2018 CLICK

SPORTWEEK /24FEBBRAIO2018/ 13 Sw Best

wanaka(nuova Zelanda) piccoli campioni crescono

Non è mai troppo presto per fare sport e questa foto lo dimo- stra. Nel mese in cui l’Organiz- zazione Mondiale della Sanità ha affermato che l’81% dei ra- gazzi in età scolare fa una vita troppo sedentaria, le immagini del Wanaka Junior Challenge danno speranza. Lo scorso 16 febbraio decine di bambini tra i 5 e i 12 anni hanno affrontato questa gara, che quest’anno ha festeggiato la decima edizione. Un mini triathlon (o un duath- lon, per i più piccoli) in cui gli sport erano gli stessi della di- sciplina dei “grandi”: nuoto (nel lago Wanaka), ciclismo (lungo le rive dello stesso lago) e corsa (sul “red carpet” prima del tra- guardo), su distanze diverse per fascia d’età. Con una chicca da segnalare: anche chi ha pau- ra dell’acqua può gareggiare, sostituendo le bracciate con la corsa! «Ti sentiraicome unvero campione», recita il sito ufficia- le. Ci crediamo, e per fortuna i premi - forniti da un parco di- vertimenti - sono adatti ai par- tecipanti: medaglie, magliette e gadget. Silvia Cimini neil kerr

14 /SPORTWEEK / 24 FEBBRAIO2018 ClICk

SPORTWEEK /24FEBBRAIO2018/ 15 Sw Best

AShbourne(inghilterrA) il calcio giocato a mano

Se in Italia c’è il calcio fiorenti- no, antesignano di quello mo- derno, in Inghilterra, a cavallo tra il martedì grasso e il merco- ledì delle Ceneri, ogni anno va in scena una partita di calcio che si gioca tra centinaia di per- sone. Succede a Ashbourne, cittadina di circa 7.000 abitan- ti nel Derbyshire, dove per due giorni, dalle 14 alle 22 (ma se si segna un gol prima delle 17 si ricomincia con un altro pallone dal centro della città), due squa- dre - la Up’ards e la Down’ards, composte dai cittadini nati al di qua e al di là del fiume Henmo- re - danno vita alla Royal Shro- vetide Football, la cui prima edizione pare risalga al dicias- settesimo secolo. Le regole del gioco sono particolari: ciascuna squadra deve segnare nella propria porta, realizzando quindiunautogol. Come si vede dalla foto, si usano le mani e le porte delle due squadre sono piazzate a distanza di quasi cin- que chilometri una dall’altra. Parlare di calcio è perlomeno azzardato. E dire che gli inglesi sono considerati gli inventori del football... garethCopley

16 /SPORTWEEK / 24 FEBBRAIO2018 CliCK

SPORTWEEK /24FEBBRAIO2018/ 17 SW Best “Il Milan Lafrase ha speso troppo? di Luigi Garlando Non mi pare”. Massimiliano Mirabelli

“Roma costruita per vincere”. Monchi

MILANISTA ROMANISTA Massimiliano Monchi, Mirabelli, 48 spagnolo, 49 anni, diesse anni, diesse rossonero. romanista. Il su e giù nel borsino dei diesse

ACCLAMATI PER IL MERCATO ESTIVO, POI CRITICATI PER LA SCARSA RESA DEGLI ACQUISTI, MONCHI E MIRABELLI (DOMANI CONTRO IN ROMA-MILAN) HANNO RITROVATO IL SORRISO GRAZIE PROPRIO A DUE NUOVI, I TURCHI ÜNDER E CALHANOGLU

omani Ramon Rodriguez Verdejo, detto Monchi, ex por- alla coppia Fassone e Mirabelli. Poi però il pallone è rotolato in tiere del Siviglia, e Massimiliano Mirabelli, ex stopper del campo e i titoli sono crollati. Schick ha cominciato a pestare i piedi D Rende, s’incroceranno in tribuna allo stadio Olimpico, a Dzeko; Karsdorp si è infortunato; Ünder è apparso un giocoliere prima di Roma-Milan, e probabilmente scoppieranno a ridere. Con- velleitario, buono per gli ultimi 20 minuti; Defrel non segnava un sidereranno che la gloria dei direttori sportivi fl uttua come un ti- gol, mentre Salah a Liverpool ne fi rmava uno ogni cinque minuti. tolo fi nanziario, esposta agli insondabili capricci del campo. Mon- Come la Roma prescindeva dal mercato estivo, così il Milan di Mon- chi è arrivato alla Roma con l’aureola di Mago delle Plusvalenze. tella lasciava regolarmente in panca molti dei frutti della bulimica Grazie ai suoi traffici di talenti, pare che il Siviglia si sia messo in campagna acquisti. A cominciare da Calhanoglu, reo di insosteni- tasca 300 milioni. Pallotta l’ha assunto augurandosi che possa bile leggerezza. E Bonucci non spostava gli equilibri come promes- conservare il tocco magico. so. Il Milan si inabissava in classifi ca portandosi dietro la reputa- Il dirigente spagnolo ha monetizzato subito cessioni importanti zione di chi lo aveva costruito. Poi Cengiz Ünder si è messo a (Rudiger, Salah, Paredes), ha soffi ato Schick a Juve e Inter, e inve- segnare gol bellissimi e a scattare fi n dall’inizio della partita, anche stito su un pugno di giovani talenti. Sull’onda della fama e dei pri- al servizio dei compagni, per più dei canonici 20 minuti. Nell’Urbe mi affari, la piazza romana gli ha concesso fi ducia, considerando è divampata una Ündermania. Sotto le cure di Gattuso, che gli ha anche che nelle prime ore romane Monchi si muoveva spesso e riempito le gambe di forza, Hakan Calhanoglu è diventato un pun- volentieri al fi anco di Totti e quindi meritava affetto di rimbalzo. to fermo del Milan, capace di illuminare la manovra con il suo toc- NN RMA

L’accoglienza di Mirabelli è stata ancora più euforica, perché com- co poetico, ma anche di sgobbare in copertura. Aggrappati ai ri- HE O

prava un giocatore al giorno. Partiva e tornava con una preda nel spettivi giovani turchi, come a due mongolfiere, Monchi e RL CA

sacco. Ha cambiato 8 titolari su 11. Con il fi ore all’occhiello di Bo- Mirabelli sono risaliti verso il cielo, la loro fama ha ripreso il volo. , nucci, reduce dai trionfi juventini, strappato ai ricchi club inglesi Per questo domani, incrociandosi allo stadio, ai due scapperà da RO FA per diventare il capitano della Rifondazione. I tifosi del Milan, gra- ridere. E parleranno dei rispettivi turchi, fi eri come mamme CA O ti, hanno steso perfino striscioni in Curva Sud che inneggiavano al parco che ragionano sul talento dei fi gli. RD RA GE

18 /SPORTWEEK / 24 FEBBRAIO2018

SW Best Il fatto di Paolo Condò

CORAGGIO Pasic, oggi 59 anni. A fianco partita di calcio nel ‘94 vicino a un cimitero a Sarajevo. I ON PA IGIO EL L’eroe slavo che diede un calcio alla guerra

NAZIONALE E GIOCATORE IN BUNDESLIGA, ALLO SCOPPIO DEL CONFLITTO IN BOSNIA PREDRAG PASIC, ANZICHÉ FUGGIRE, APRÌ UNA SCUOLA DI FOOTBALL PER RENDERE MENO INSOPPORTABILE IL DRAMMA BELLICO A CENTINAIA DI RAGAZZI

l primo marzo è una data che suona bene, porta pensieri di pri- simo a tifare e a fumare: le partite si giocavano in una specie di neb- maveraincipiente. Era così anche a Sarajevo ilprimo marzo 1992, bia data dalle sigarette. Percorse alcune centinaia di metri, il secon- I quando un membro delle Forze speciali bosniache prese a fuci- do salone mi si spalancò davanti, ed era pieno di ragazzi e bambini: late uncorteo nuziale serbouccidendo ilpadre della sposa. L’episodio la scuola calcio Bubamara teneva lì i corsi sotto la supervisione di è il casus belli riconosciuto della guerra di Bosnia, il più tragico dei Predrag Pasic, col quale avevo appuntamento per un’intervista. conflitti balcanici. Ogni anno quando arriva marzo mi capita di ri- Come ha riconosciuto Eric Cantona dedicandogli uno dei suoi docu- pensarci, perché è proprio su incarico di questo giornale (l’allora mentari, Pasic è un eroe del nostro sport. Nazionale jugoslavo con Gazzetta Magazine) che nel ’95 mi recai a Sarajevo per raccontare gli molti anni di Bundesliga alle spalle, allo scoppio della guerra avreb- ultimi giorni di guerra visti dagli sportivi, una categoria a parte in be potuto svignarsela all’estero: aveva denarie conoscenze per farlo. quella città che nel 1984 aveva ospitato l’Olimpiade invernale. Dopo Invece decise di restare e di aprire una scuola calcio per rendere quasi tre anni di assedio gli ultimi colpi dei cecchini serbi sulle col- meno insopportabile la guerra ai bambini. Perché nelle loro giorna- line risuonavano a lungo nella capitale bosniaca. Ma in confronto te almeno una cosa, la pratica sportiva, fosse simile a quella degli all’inferno sulla terra che la città era stata, quel cessate-il-fuoco do- altri ragazzi nel mondo. Parlai a lungo con Pasic, e almeno un centi- veva essere il paradiso visto che la gente passeggiava senza precau- naio di giovani calciatorici sfilò davanti giocando. Mi soff ermo sem- zioni pure nelle zone scoperte. Mi armai così dicoraggio e attraversai pre a pensare che fra loro - impossibilitati a scappare come fecero il ponte di Skenderija per visitare il palasport, cuore dell’attività invece le famiglie dei loro attuali compagni di nazionale - dovevano sportiva durante l’assedio. Nel salone principale si stava giocando esserci Edin Dzeko (9 anni nel ’95) ed Ervin Zukanovic (8). un torneo di calcio a 5, con un pubblico imprecisato ma numerosis- Entrambi cresciuti nel Bubamara di Sarajevo.

20 /SPORTWEEK / 24 FEBBRAIO2018

SW Best Numeriepersone di Massimo Perrone

La prima del Benevento alla Scala (del calcio)

STASERA AFFRONTA L’INTER, CHE CAMBIÒ NOME PROPRIO NEL GIORNO (DEL 1929) IN CUI NACQUERO I CAMPANI. CHE ERANO IN PRIMA CATEGORIA QUANDO I NERAZZURRI PRESERO LA STELLA DEL 10° SCUDETTO. A TROFEI SONO 39-0

FESTA I giocatori del Benevento dopo il gol vittoria al Crotone. 0 LE PARTITE del Benevento a San Siro, dove stasera giocherà per la prima volta. L’unica squadra sempre presente in A, l’Inter, contro l’ultima delle 68 riuscite ad arrivarci. In bacheca 39 trofei a zero: per i campani solo una fi nale nella Coppa Italia di C, persa (0-5 e 1-1) col Bassano nel 2008. Il Benevento fi nora ha perso 12 trasferte su 12. Unica sempre a secco (17 su 17): il Modena nel 1931/32. 1929 20 1 2002 L’ANNO in cui nacque il GLI ANNI di Gipo Viani IL PUNTO di vantaggio con L’ANNO infausto dell’Inter: Benevento, il 6 settembre. quando vinse quello cui l’Inter si salvò dalla B 5 maggio, 4-2 Lazio, Proprio quel giorno venne scudetto con l’Ambrosiana. arrivando 13ª nel 1993/94, sorpasso Juve. Quel giorno il sciolta la Ss Ambrosiana Nel 1945/46, da allenatore, il peggior campionato di A Benevento perse 1-0 a Chieti (nata dalla fusione di Inter e vinse il girone D di Serie C della sua storia. Bagnoli in C1: si salvò ai playout Us Milanese) che divenne As col Benevento che rinunciò venne esonerato da 6°, contro la Nocerina. Il Ambrosiana. Oreste alla B per problemi Marini perse 8 partite su 12 2009/10 è la stagione del Simonotti pagò 200 mila fi nanziari. Vent’anni dopo, (ma vinse la Coppa Uefa). triplete: il 22 maggio l’Inter lire di debiti e vinse subito, mentre l’Inter conquistava lo Quella stagione è l’ultima tra batte 2-0 il Bayern vincendo da presidente, lo scudetto scudetto della stella, il i Dilettanti per il Benevento, la Champions, il 23 il nella neonata Serie A. Il Benevento arrivava 5° nel 1° nel girone H Benevento fa 2-2 col Varese Littorio Benevento: 7° e girone A di Prima Categoria, dell’Interregionale a +8 su nei playoff di Lega Pro, poi RO RA ultimo nel girone A della 3ª allora il quinto livello del Nocerina e Toma Maglie con perde 2-1 al ritorno. Prima B PECO Divisione campana vinto dal calcio, vinto dalla Sessana 30 gol del capocannoniere nel 2016, prima A nel 2017; SCO

Dop. Ferroviario di Napoli. (Sessa Aurunca, Ce). D’Ottavio. stasera “prima” a San Siro. CE AN FR

22 /SPORTWEEK / 24 FEBBRAIO2018 Sw Best Classifica di Giovanni Cortinovis

Fischi per fiaschi: quando gli arbitri perdono la testa

C’è CHI AttERRA ED ESPELLE IL GIoCAtoRE CHE Lo Av EvA InvoLontARIAMEntE fAtto CADERE E CHI PIAnGE PERCHé InSuLtAto. E PoI quELLI CHE PICCHIAno I tELECRonIStI, ESuLtAno AI GoL o LI SEGnAno...

li hai sentiti? Balotelli indica all’arbitro Rainville i tifosi del Digione che lo insultano.

tony Chapron Per l’entrata in tackle sul calciatore Diego Carlos, colpevole secondo lui di averlo fatto cadere, e la successiva espulsione per doppia ammonizione dello stesso calciatore brasiliano, durante nantes-PSG del 14 gennaio, l’arbitro è stato sospeso per 6 mesi. A 45 anni compiuti, la sua carriera finisce qui.

niColas rainville Craig thomson mike Dean non sente gli insulti razzisti Scozia: in Dundee-Kilmarnock nelle gare con Arsenal e Aston dei tifosi del Digione nei l’assistente Andrew McWilliam villa accoglie con una piccola confronti di Balotelli, ma inizia a vomitare a bordo esultanza i gol degli Spurs. ammonisce il giocatore del campo. L’arbitro gli mostra per viene accusato di tifare per il nizza che reagisce. Denunciato. gioco il cartellino rosso. tottenham.

musa kaDyrov Jimmy torres brian savill Guardalinee radiato nel 2013 Appreso dall’assistente che il Inghilterra 2001: l’Earls Colne per aver spinto e scalciato il commentatore tv lo sta annienta il Wimpole 2000: difensore Ilya Krichmar nella insultando, esce dal campo e lo finisce 20-2, con l’arbitro che partita terek Grozny-Amkar espelle. è accaduto tra il Coto di mano segna volontariamente Perm, campionato russo. Brus e il Barrio México. su corner il 2° gol ospite.

ioannis papaDopoulos Damian rubino yassine yarrouChe Punizione per lo Xanthi contro Durante Claypole-victoriano Marocco, natale 2015, l’AEK. Con lo spray l’arbitro scoppia una rissa sedata dalla CAB-Avenir Sportif. I tifosi ES AZ

insozza per sbaglio le scarpe polizia. nel referto il direttore insultano la madre dell’arbitro SM

di Britos, che si pulisce sugli di gara scrive di aver espulso i che scoppia a piangere, DE stinchi dell’altro. Ammonito. 22 titolari e i 14 panchinari. consolato dai giocatori. PE ILIP PH

SPORTWEEK /24FEBBRAIO2018/ 23 Sw Best

SSO La conquista del K2 e quei p NONCIPO ERE CRED IL 28 BOLAFFI ORGAnIzzA UnA azza VEnDITA OnLInE COn CIMELI Vern iano DI MOnTAGnA. MOLTI QUELLI bast di Se DELLA SPEDIzIOnE ITALIAnA DEL 1954 CHE SALì PER PRIMA In VETTA. PEzzO FORTE èORaDIaIutaRE IL PIUMInO DI Un ALPInISTA

IlCalCIO solo, si fa per dire, la seconda montagna più alta del mon- DIPROvINCIa È do, ma per difficoltà tecnica, pericoli e conseguente numero di in- cidenti mortali è considerato da tanti l Modena è fallito a novembre; il Vicenza l’ottomila più impegnativo. Forse è I per questo che il K2 (8.611 m) mantie- è sotto curatela fallimentare; l’Arezzo ne immutata un’aura di fascino che passeggia sull’orlo incute riverenza in chi ama l’alpini- del baratro; il Varese, smo. Venne conquistato per la prima in Serie D, corre verso il secondo crack in tre volta il 31 luglio 1954 da Achille Com- stagioni. Il calcio italiano pagnoni e Lino Lacedelli nella spedi- di provincia stenta zione comandata da Ardito Desio, a sopravvivere. Schiacciato impresa seguita da decenni di pole- dalla Serie A, dalla Champions, da un’attenzione miche legate alle differenti versioni e da una qualità di gioco fornite dalla relazione ufficiale e da che non sono più quelle quella riportata da Walter Bonatti di una volta (e non è la solita che, con l’hunza Mahdi, fu costretto frase fatta sui bei tempi a bivaccare per una notte all’aperto. andati: la Serie C di trent’anni fa varrebbe Polemiche culminate con un riesame la Serie B di oggi). Oberato della vicenda che nel 2004 diede ra- da montagne di debiti, gione a Bonatti. A distanza di 64 an- il calcio intermedio, cimeli ni, grazie a un’asta online indetta per sono anche vari cimeli, tra cui: una né maggiore né minore, non Foto autografata il 28 febbraio da Astebolaffi sul sito serie di chiodi da montagna e rampo- è più sostenibile, fatte salve con 13 dei 15 le eccezioni virtuose, che partecipanti astebolaffi.it, da quel passato riemer- ni da ghiaccio usati nell’ascesa (cui la ci sono. Difficile individuare all’impresa del gono una serie di memorabilia legati ruggine conferisce ancora più fasci- una via di uscita, forse K2. Più a alla storica scalata, molti dei quali no); gli scarponi perfettamente con- un giorno bisognerà prendere destra, dall’alto: provenienti dalla collezione privata servati utilizzati da Angelino duran- atto che non c’è più mercato piccozza con del biellese Ugo Angelino. Alpinista, te la spedizione; una piccozza (semi)professionistico per dedica a Ugo il pallone delle cento città, Angelino; foto ma pure imprenditore e accademico commemorativa con dedica da lui ma un buon primo passo con posizioni dei del Cai, è scomparso nel dicembre ricevuta dal Comune diCourmayeur; sarebbe il divieto di ingresso campi base; 2016: tre settimane dopo morì anche due pellicole originali da 16 mm di a cialtroni e lestofanti. Al dettaglio del Erich Abram, l’ultimo dei 15 che com- Italia K2, film del 1955 di Marcello Varese, ex club di Liedholm, piumino Moncler Trapattoni, Anastasi, di Angelino; le ponevano la squadra. Per la spedizio- Baldi con le riprese di Mario Fantin. Boninsegna e di vari altri pellicole sonore ne sul K2, Angelino era stato scelto Pezzo forte dell’asta, con un valore miti, negli ultimi anni sono originali del come braccio destro operativo e por- stimato intorno ai 40-50 mila euro, è transitati un avvocato che film Italia K2; tavoce da Desio: ruoli organizzativi però il giaccone d’alta quota in piu- diceva di volere una squadra gli scarponi fondamentali. mino d’oca indossato sempre dall’al- “col genoma esplosivo” e un usati sul K2 da libanese arrestato per Angelino; Il catalogo Bolaffi comprende una se- pinista biellese in quelle settimane, assegni falsi. Serve un filtro, cartolina con rie di fotografie autografate dai com- un capo che rivoluzionava le regole una commissione che Angelino, album ponenti della spedizione e numerosi in materia di abbigliamento per l’al- esamini i requisiti degli e cartolina del scatti realizzati dal celebre alpinista- pinismo. All’epoca dominavano an- aspiranti proprietari. Sennò K2 autografata è meglio chiudere, azzerare, dai membri fotografo Vittorio Sella, scomparso 11 cora in larga parte pesanti maglioni rifondare il sistema. della spedizione. anni prima della salita in vetta. Ci di lana che, oltre a rendere molto dif-

24 /SPORTWEEK / 24 FEBBRAIO2018 News ei pezzi di Storia all’asta lEI... DICE ello lO ancar SE a Sc di Ge EbRavOPIPIta, DIvENtatOEROE gRazIEaIDIfEttI

u chiamalo, se vuoi, T traditore. E saccente. Magari anche fallimentare. Si potrebbe continuare: irriconoscente, scarsamente empatico e se chiedete a molti napoletani qualcosa da aggiungere lo trovano. Eppure, a noi che della sua capacità di sfondare la difesa avversaria con l’ingegno non capiamo poi molto, Gonzalo Higuaín piace proprio per la somma dei difetti di cui sopra: sarà anche un fenomeno, ma è umano. E come tale si comporta: ficoltosi i movimenti, se bagnati, ave- dalla spedizione italiana, fu indossa- frequentemente sbagliando. vano il limite di restare freddi o, peg- ta da Angelino. I suoi piccoli strappi, Quando il momento chiama, il Pipita è assente. Perde gio ancora, ghiacciati per giorni. le cuciture e i segni dell’usura raccon- l’attimo, si fa bloccare Quella giacca, che faceva parte di una tano la storia di quell’impresa di cui dall’angoscia di non essere linea di capi tecnici sperimentata uf- resta, con tutta probabilità, la miglio- all’altezza. E non vuole ficialmente per la prima volta proprio re testimone. Enrico Aiello colpevolizzarsi. Si capisce che la cosa possa non entusiasmare chi gli paga lo stipendio milionario, ma per alCINEma noi che fatichiamo per ben più modeste pagnotte è confortante. Libri, film e poemi epici hanno LeBron attore tra i liceali sedimentato l’idea che l’infallibilità e l’eroismo Lebron James si dà al cinema. La stella di Cleveland, siano le qualità dell’uomo tramite la sua società SpringHill Entertainment vincente. Poi arriva Higuaín, sbaglia quattro finali di fila, produrrà il remake di un film Anni 90, House Party, fa infuriare argentini, che raccontava di una festa in casa organizzata napoletani e juventini, canna da un gruppo di liceali. Il Re potrebbe recitare i rigori e se la prende anche nel film ma non sarà un esordio: è stato attore coi leoni da tastiera. Ma resta sereno, imprescindibile in Un disastro di ragazza di Judd Apatow e si parla e fortissimo: più di certi di una sua presenza nel sequel di Space Jam, #metoo, è anche così che si cult movie con Michael Jordan. n.s. combattono i luoghi comuni.

SPORTWEEK /24FEBBRAIO2018/ 25 SW Best L’altraagenda Timeout

di Gene Gnocchi TTIAMO ME ORDINE IN ni Parri ssimo Gattuso, Cutrone e... di Ma MIREGALO 50 sfumature di rossonero LADOPPIETTA DELCOMPLEANNO

Quattro calciatori hanno Dom Lun segnato tre gol in Serie A nel giorno del loro compleanno, tre di questi ci sono riusciti festeggiando RivoluzioneInfantino. Nonostantelevittorie, in due occasioni: Lorenzo Bettini (nato il 15 gennaio Addioalcalciomercato Berlusconicontinua 1931) segnò una doppietta al digennaio.Raiola:«Sono acriticareGattuso:«Io Genoa con la d’accordo,allunghiamo dietroleduepunteavrei maglia della Lazio il giorno di5mesiquelloestivo». messounagnocca». in cui compì 25 anni (al Ferraris) e un gol per l’Udinese contro la Spal quando ne compì 30 (a Ferrara); Daniel Fonseca (13 Mar Mer Gio settembre 1969) col Napoli segnò una doppietta al Foggia per i 23 anni (allo SegnalicheSpalletti Monchicommenta IlmedicodelNapoliDeNicola Zaccheria), con la Juventus un gol al Perugia per i 29 èinbilico:Suning l’ennesimasuperlativa precisa:«Nonhodettoche (al Curi); Dries Mertens (nella foto, 6 maggio 1987) glihamessocome provadiÜnder: «Siamo Milikhaproblemimentali,però ha fatto al Cagliari un gol per i 27 anni e una secondoMatteoOrfini. difronteaunagrande continuaaripeterecheMaggio doppietta per i 30 (sempre al San Paolo): l’attaccante plusvalenza». èmegliodiMaradona». del Napoli è l’unico in questo elenco ad essere ancora in attività, la prossima ricorrenza cade di domenica (36ª giornata, i partenopei ospiteranno il Ven Sab Torino), il belga potrebbe diventare il primo a festeggiare tre compleanni con un gol nel nostro Gattuso:«Cutrone Bruttanotizia massimo campionato. sitroveràunaragazza perÜnder: D’Alema Un solo calciatore ha segnato una tripletta efaràl’amoreèlatrama haprevistoperlui in A prima di spegnere le candeline sulla torta: delfilm oranellesale“50 ungrandefuturo il laziale Silvio Piola (29 settembre 1913) sfumaturedirossonero”». ingiallorosso. ci riuscì a Roma contro la Triestina il giorno in cui compì 22 anni.

26 /SPORTWEEK / 24 FEBBRAIO2018 Dodici uomini, un pallone e una rete. Questo è tutto ciò che serve per dare vita a uno degli spettacoli più emozionanti a cui potrai mai assistere: la SuperLega UnipolSai, il campionato più bello del mondo

Title SponsorGold Sponsor STORY raLunger COVER roeTama SimoneMo

in vetta Tamara Lunger, 31 anni e, a destra, Simone Moro, 50, sul Pik Pobeda (3.003 m), la vetta più alta della catena siberiana dei Cerskij. foto di Matteo Zanga

28 /SPORTWEEK / 24 FEBBRAIO2018 Avventura nel regno di Simone Moro del freddo

Unico ad aver salito in prima invernale quattro Ottomila, il bergamasco (insieme all’altoatesina) ha scelto la Siberia e il “piccolo” Pik Pobeda, alto solo 3.003 metri, per la sua nuova impresa. Adesso ci racconta in esclusiva che cosa vuol dire resistere in un luogo dove le temperature scendono a 71 gradi sotto lo zero

SPORTWEEK /24FEBBRAIO2018/ 29 ory coverst

esplorazione è laddove ci si espone all’igno- to, a ciò che non sappiamo ma vogliamo sco- L’ prire, allonta- nandoci dalle sicurezze, imparando ad adattarsi, accettando il rischio di non poter essere aiutati se non da noi stessi e dalla nostra arte di sopravvi- vere. Non è dunque solo muoversi in un luogo fisico lontano ciò che fa di una scalata o di un viaggio un’esplo- razione, ma è il come, il quando e che cosa si decide di lasciarsi dietro, che ci può far vivere ogni cosa come un’e- saltante avventura esplorativa. Quella del Gora (o Pik) Pobeda nella regione della Yakutia, nella Siberia orientale, ha voluto essere esattamen- te un’esperienza dove ci fosse tutto da imparare e da conoscere prima anco- ra di realizzare. Per me, Tamara Lun- ger e il fotografo Matteo Zanga è stata davvero un’avventura personale uni- ca, piena di vita e di sentimenti inten- si, vissuti con emozioni e situazioni che ci hanno fatto godere ogni mo- mento di questo viaggio insieme al “polo del Freddo”. L’intenzione apparente era scrivere una piccola pagina di storia alpinisti- ca in uno dei luoghi più remoti e poco sonoarrivatisullavettadellacatenadeicerskij conosciuti del pianeta per gli amanti Il Pik Pobeda della verticalità e del mondo delle ci- reartIC (3.003 m) si La o me. Le Chersky Range, infatti, sono Po o trova nella L Pik Pobeda o state molto scarsamente visitate ed C r Siberia orientale I esplorate, sia dagli occidentali, sia C a ed è la montagna

dalla gente del posto. A quanto ci han- rI più alta della Us

no detto, sembra che solo sei cime di PoLo be

catena dei a Nord quella dorsale di 1.500 chilometri SI Monti Cerskij. siano state salite. Forse le quote mo- deste e la lontananza dal mondo co- modo hanno protetto quell’angolo di a pianeta dalle attenzioni di alpinisti, ssi viaggiatori e turisti, abituati a valu- ru tare tutto basandosi solo sulle cifre (quote, gradi e difficoltà) e non con

30 /SPORTWEEK / 24 FEBBRAIO2018 Italia con le renne Moro durante un trasferimento sulle slitte trainate dalle renne e, sotto, sul ghiaccio con la Lunger.

– per rimanere leggeri e in condizioni da evitare l’installazione di campi intermedi con pernotti di certo non confortevoli. Abbiamo prima di tutto effettuato un viaggio lunghissimo con tutti i mezzi possibili: da aerei grandi e conforte- voli fino a un Antonov 24 scassato. Poi un pulmino Uaz 4x4 su strade sterrate e innevate, capace di aprirsi la via sprofondando fin sopra le ruo- te mentre procedevamo sugli Zimnik, i fiumi ghiacciati, le sole vie percorri- bili. Quindi le motoslitte fino ad arri- vare a tre casette in legno di nomadi e pastori di renne e quello si è trasfor- mato, da apparente sosta di fortuna, nel più incantato e piacevole luogo dove ammirare, ascoltare e sognare attendendo di partire per raggiunge- re la nostra montagna, la più alta di tutta la Siberia orientale con i suoi 3.003 metri. Da quelle casette, sperdute inunmon- do congelato e nel silenzio più assolu- to, abbiamo trovato dei compagni di avventura incredibili. I nomadi, in- fatti, si sono messi subito a disposi- zione e al lavoro per trasportare i no- strimaterialisulle loro motoslitte fino all’inizio della lunga valle che condu- ce alla montagna, meta della nostra altri parametri. scalata invernale. Si sono dovuti apri- Ciaspettavamoprincipalmente ilfred- re il cammino tra una neve inconsi- do, una versione gelida di una scalata stente e polverosa proprio a causa di estiva, e invece abbiamo trovato e im- temperatureestreme. Sparivano, spro- parato molto di più. La strategia di fondando letteralmente nel manto salita si è basata sullo sfruttamento bianco, questimezzi meccanicidipro- del brutto tempo anziché del cielo duzione russa, molto poco estetici ma limpido, capendo che la coperta di dannatamente efficienti. Infatti han- nuvole e il nevischio erano alleati e no compiuto il lavoro in modo splen- non nemici. In quelle condizioni me- dido. Da lì le nostre due tendine perse teo abbiamo affrontato la scalata “pro- nel nulla a soli 1.230 metri di quota tetti” da eventuali temperature anche hanno rappresentato l’ultimo punto inumane (nella zona si sono registra- di partenza per me e Tamara. Matteo te temperature di -71,3 gradi) e per fotografava e filmava inventandosi questo abbiamo deciso di muoverci stratagemmi per non far congelare i molto veloci, accettando un equipag- suoi strumenti di lavoro e per evitare giamento minimale – ma in sicurezza che le batterie morissero di freddo in

SPORTWEEK /24FEBBRAIO2018/ 31 y si spinge rstor Moro apre la via cove nel tratto da lui definito “senza Pobeda significa Vittoria: posssibilità “ d’errore” e, a destra, con gli questa volta chi ha realmente altri spinge il pulmino Uaz. trionfato è stata la voglia Sotto, una delle di esplorare e di sognare motoslitte dei pastori che fuori rotta hanno portato e recuperato lui e la SiMOnE MOrO Lunger al campo sotto la montagna.

pochi secondi (alcune completamen- te ricaricate sono durate solo 45 se- condi!) mentre io e Tamara abbiamo iniziato ad aprire il cammino fino al Pobeda usando gli sci con pelli di fo- ca. In quel luogo il solo motore utile doveva diventare e rimaneva quello umano. Sono stati 12 chilometri di fatiche per guadagnare i duemila metri di quota e la visione della mon- tagna, poterne studiarne i fianchi e la parte visibile della via di salita. Poi, quello stesso giorno, siamo rientrati alle tende e dai nomadi. Lì abbiamo deciso che saremmo saliti in stile “ve- loce”, perché dovevamo usare i giorni più “caldi” anche se meno gradevoli. Avremmo portato solo tè caldo e bar- rette energetiche, l’abbigliamento più tecnico e caldo e il materiale alpinisti- co minimo, senza attrezzare altri cam- pi e sezioni di parete. È stata una lunga ed entusiasmante salita non stop quella che l’11 febbra- io ci ha permesso di raggiungere, con difficoltà tecniche superiori a quelle preventivate, i 3.003 metri della vet- ta in prima assoluta invernale. Sette ore a salire e quattro a scendere, per quasi 30 km di sviluppo e 2.040 me- tri di dislivello. Siamo partiti e arri- vati al buio, per via delle giornate cor- tissime in questo angolo di mondo. Eravamo incrostatidighiaccio ma con l’anima che ribolliva di gioia per es-

32 /SPORTWEEK / 24 FEBBRAIO2018 l’opinione Il gusto della grande esplorazione

di sandro Filippini

imone Moro è l’unico alpinista che possa S vantare quattro prime invernali sugli 8.000. Adesso, proprio mentre una grande spedizione polacca attacca gli 8.611 metri del K2, l’ultimo dei 14 colossi della Terra ancora non scalato nella stagione più fredda, potrebbe sembrare un po’ poco per il curriculum del bergamasco aggiungere questa nuova prima invernale. A quota 3.003 e su una montagna ilsuopoker(darecord)sugliottomila pressoché sconosciuta, da Ecco quali sono, con chi e quando sono state realizzate le imprese che fanno di Simone cercare con curiosità su Google Moro l’unico alpinista ad aver salito in prima invernale quattro Ottomila Maps. O addirittura sugli atlanti, come facevano i grandi 8.027 8.643 8.035 8.125 esploratori per andare a misurarsi con le ultime zone ancora segnate in bianco, perché non toccate dall’uomo. Quasi impossibile trovarne oggi. Ma in qualche modo Moro e Lunger sono andati a cercare proprio shisha pangma makalu gasherbrum ii nanga parbat questo. infatti se la Yakutia non nel gennaio 2005, Febbraio 2009: con il Con Urubko e Cory Sul nanga Parbat è più “terra incognita”, offriva salendo – col polacco kazako Denis Urubko richards (Usa) sale nel (8.125 m), nel febbraio Piotr Morawski – sale in cima al Makalu febbraio 2011 sul 2016, centra la quarta tuttavia qualcosa di non ancora sullo Shisha Pangma (8.643 m), inviolato Gasherbrum ii (8.035 invernale. Con lui provato. L’inverno, che loro (8.027 m), diventa in inverno, a soli 17 m), realizzando la Txicon (Spa), Sadpara hanno sfidato per una il primo italiano su un giorni dall’arrivo prima invernale su una (Pak) e la Lunger, esperienza non solo verticale, Ottomila in inverno. al campo base. vetta del Karakorum. arrivata oltre 8.000 m. andata al di là del puro alpinismo. Agli esploratori da sere lì in quel modo e con quelle per- salotto che hanno da ridire sulla sone che ci sono state compagne. Io e portata di questa spedizione non Tamara eravamo soli in quel lungo resta che chiedersi perché non è giorno, ma soltanto in quello. Ci sono venuta in mente a loro questa stati punti nei quali era davvero vie- idea “sotto ghiaccio”, che fino a tato cadere, con tratti di scalata impe- pochi giorni fa era solamente un gnativa, ma era esattamente ciò che interrogativo senza risposta. ha trasformato questa “bassa” e iso- Alpinisticamente non è una lata montagna in una grande avven- scalata paragonabile agli 8.000, tura. Pobeda significa Vittoria in lin- ma logisticamente Moro ha gua russa, ma questa volta chi ha potuto pensarla e realizzarla realmente trionfato è stata la voglia proprio grazie alle sue tante di non smettere mai di esplora- esperienze invernali in altissima re e di sognare fuori rotta. quota.

SPORTWEEK /24FEBBRAIO2018/ 33 ite ShaunWh RITRATTO L’uomo che ha ucciso lo snowboard

L’americano è un mito, il più forte di ogni tempo. Ha vinto la terza medaglia d’oro in quattro edizioni dei Giochi eppure non è più il leggendario Flying Tomato. Non sono solo presunti scandali sessuali a renderlo meno amato ma soprattutto l’accusa di aver annullato con il suo agonismo lo spirito da tribù che animava questo sport

di Gea Scancarello

e il Flying Tomato fosse te molestie già chiuso da un accordo ancora in giro, con i lun- legale. Chi l’avrebbe mai detto? ghi capelli color carota D’altronde, seduto davanti ai cronisti e quel sorrisone abbon- non c’è più ilFlyingTomatobensì Shaun dante, si chiederebbe White, l’uomo e non il ragazzino, il Sforse perché la vita è di- 31enne che ha rimpiazzato il bambino ventata così complicata. prodigio – lo chiamavano Future Boy Hai appena compiuto l’impresa della – e l’adolescente sensazionale, il po- vita – della vita finora, s’intende – modoro volante, capellone e scape- conquistando la terza medaglia d’oro strato. Tagliati i capelli, cambiato il in quattro Olimpiadi, 12 anni dopo la look, rivoluzionata l’immagine, resta prima. Sei salito sulla tavola e da lì al il fenomeno: quello che ha reso Shaun cielo, prendendo la rincorsa sui muri White non solo spettacolare e vincen- dell’halfpipe, roteando su te stesso in te dai sette anni inpoi, già allora spon- un doppio cork 1440, un salto che de- sorizzato dalla Burton, ma capace di scriverlo è mortificarne la bellezza, trasformare lo snowboard in un’atti- come leggere gli accordi di una can- vità da rockstar, con le mamme attac- zone al posto di suonarli. Hai battuto cate agli schermi della televisione e uno che ha poco più della metà di tuoi tutti gli altri a fingere di capire dav- anni - Ayumu Hirano, 19enne - e che, vero le rampe. poverino, per un po’ aveva anche cre- Al suo picco, dopo l’oro di Vancouver trionfo duto di farcela. E quando infine arri- olimpico nel 2010, quando White era stato po- vi in sala stampa, pronto a consolida- L’esultanza dello sizionato dalla serissima classifica re la leggenda dello snowboard, snowboarder degli economisti di Bloomberg al se- l’attenzione finisce non su quella per- californiano Shaun condo posto tra gli atleti più potenti formance straordinaria bensì sul tuo White, 31 anni, al mondo – unica presenza tra i cosid- dopo la vittoria a rifiuto di commentare l’ormai inevi- PyeongChang dettisport estremi – lo snowboard era tabile domanda su un caso di presun- nell’halfpipe. praticato abitualmente da più di 8

34 /SPORTWEEK / 24 FEBBRAIO2018 id il gu a è Sh pr Pr de Ha ne 20 20 in na 13 3- ve en co im ll 10 14 im ad au pa ’h 9- to rn ra , . o ag a ti è n al 19 rt Py Ri to Us al di Wh de a ki na fpi ec 86 cco i: ve eo Sa i di t Ope to ip pe it 21 . 11 ngC nt n at se e a il un (T at Di n, er o or mp bo so ha o a or eg a a i, a li tt re pr sp ng in 4 o lo 2 19 in 7 o, on (C o Ol ne ar o st 20 an il 20 al im a so ag at l ge SPO 18 ni pr if su 16 riz 06 uni pi li nt RT or ) im WE o si ad X , i za ha e ni EK te sp Va e o er i: Ga 4° / zi a), ns 3 24 or or vin a nc 3 on FE me a e br o t. gi BBR or ou e, to So più on ol à s AI i ve O ch im il 201 zi r 8 i . pic / 35 o.

RyaN PieRSe, MaRiaNNa MaSSey ritratto

milioni dipersone solo negli Stati Uni- ti, secondo i dati dell’associazione SnowSportIndustries America. Trasci- nando con sé tutto il business, anche in lande remote. In Italia si vendeva- no 60 mila tavole all’anno, gli snowpark erano riserve indiane, po- polate da tribù infelpe oversize e slang autoctono. E lo stesso Shaun, all’epo- caancoraamante delnomignolo Flying Tomato, aveva lanciato da poco la pri- ma linea di abbigliamento dedicato, muovendo i primi passi in quello che sarebbe diventato un colosso del bu- siness, la Shaun White Enterprise. trick d’oro Otto anni dopo, nemmeno una meda- White ha vinto l’oro glia d’oro che certifica il mito è riusci- grazie al doppio cork ta del tutto a riportare l’attenzione 1440, un salto che sulle evoluzioni sportive. E il proble- prevede quattro rotazioni su se stesso. ma non è solo la fame di polemiche della nuova era di allerta sessuale permanente made in Usa. E nemme- no le critiche, vagamente surreali, le “olimpiadi” degli sport estremi. Vo- sulla bandiera a stelle e strisce calpe- lò in Giappone, insieme al resto della stata involontariamente dal 31enne gang della tavola, per un contest fi- dopo la vittoria. nanziato da Toyota; gli altri si erano messi d’accordo che avrebbero spar- iL sUccEsso tito ilpremio da50mila dollari, chiun- Il problema è lo stesso successo di que avesse vinto. Vinse lui, e si tenne Shaun White. E come ha impattato i soldi. Nel 2010, la Red Bullgli costruì quello che era, prima della sua com- una rampa per allenarsi in vista dei parsa sulla scena, al massimo un Giochi di Vancouver e lui rifiutò di movimento per adepti: controcultu- condividerla con altri atleti. Quattro ra pura. Nata nel 1966 con la creazio- anni dopo, a Sochi, aveva deciso di ne della prima tavola e cresciuta in- cimentarsi anche con lo slopestyle, torno alle crew – i gruppi – in disciplina che non è il suo forte. Due un’atmosfera love-and-peace a suo giorni prima della gara, cambiò idea modo snob: tutti amici, tutti poco e rinunciò: ma scegliendo all’ultimo agonisti. Fino all’arrivo del pomodo- minuto aveva tolto la chance di par- ro volante. tecipare a un altro atleta americano. tifosi Le storielle sull’effetto Shaun White E alimentato le controversie sulla sua Numerosi gli sullo snowboard si sprecano. La pri- figura, almeno tra le tribù della neve. spettatori sudcoreani che ma risale al 2001, quand’era appena The Crash Reel, documentario cult del- hanno seguito la 15enne e non aveva ancora iniziato a lo snowboard del 2013, racconta inci- gara di halfpipe vincere serialmente tuttigli X Games, dentalmente il perché: la colpa di di Shaun White.

36 /SPORTWEEK / 24 FEBBRAIO2018 l’analisi perchélosnowboard nonhaunasuacultura

di carlo Annese

gni tavola ha la sua cultura. A volte è “contro”, altre volte è “sotto”, ma ha O sempre un suo alfabeto, una serie di simboli e qualcuno che la racconta, con le parole o con le immagini. Lo skateboard, ad esempio, molto prima di diventare sport olimpico (debutterà ai Giochi di Tokyo nel 2020), nella California di metà Anni 70 è stato sinonimo di trasgressione suburbana. Un gruppo di adolescenti di Venice Beach si impossessò delle piscine nelle ville dei ricchi di Beverly Hills, rimaste senz’acqua a causa della siccità, e lì dentro inventò acrobazie spettacolari che hanno fatto storia. Uno di loro, Stacy Peralta, ha descritto quei giorni mitici in un film meraviglioso, Lords of Dogtown. Quelle acrobazie erano il frutto di una contaminazione: erano ispirate, infatti, ad alcune figure classiche del surf, che quanto a cultura e cantori non ha eguali. L’ultimo è William Finnegan, giornalista del New Yorker che due anni fa ha vinto il Pulitzer per l’autobiografia Giorni selvaggi (edito in Italia da 66thand2nd). Cavalcare le onde, per lui come per tanti altri ragazzi, alla fine degli Anni 60 non era solo una condizione di vita alternativa. Era soprattutto un gesto capace di evocare suggestioni come questa: Shaun White è l’agonismo totale. La sentirsi un gruppo. Il risultato è che «Il surf è attraversato dal filo d’acciaio della voglia di vincere sempre. In qualsia- dopo aver assaggiato la popolarità di violenza. La violenza affascinante delle onde che si altro sport, sarebbe stata benedetta massa, lo snowboard è tornato nel suo si infrangono e diventano più potenti. I surfisti e glorificata. Non tra le crew della ta- recinto. Lodicono i numeri: negli Sta- chiamano la potenza ‘succo’ e nelle onde più vola, che reputavano di cattivo gusto tes la vendita di materiali tecnici è impegnative il succo è l’elemento critico, l’essenza tanto la parola avversario quanto l’i- scesa di 60 milioni di dollari all’anno di quanto cerchiamo là fuori, mettendo alla dea di celebrare un re sulle copertine dal 2007 e la partecipazione è crolla- prova noi stessi – per combatterlo in modo dei magazine. Specie se il re batte dav- ta del 28%, secondo una rilevazione spericolato o indietreggiare come dei vigliacchi». vero tutti quanti. D’altra parte, quan- del 2015. In Italia i tesserati alla Fre- Surfare, insomma, vuol dire confrontarsi con le do i Sex Pistols cantavano Anarchy in estyle Snowboard Italia arrivano a forze della natura, mettersi alla prova. the Uk, il punk era già diventato stile: stento a mille. Roba da adepti. Ora, non esiste nulla di simile sullo snowboard, quindi morto. Molti nel giro pensano che per risali- malgrado le tavole da neve siano da più di re la china ci vorrebbe un altro feno- vent’anni molto popolari tra i giovani. Non c’è

LA crisi meno, meglio se integrato nella vec- ancora un libro o un film che abbia lo spessore TO KA Per un raro cortocircuito del talento, chia cultura, capace di riaccendere i leggendario di Un mercoledì da leoni, piuttosto I SE l’uomo macchina White ha insomma riflettori. Ma Shaun White ha già una quantità di manuali con delle splendide IS E, rotto il concetto stesso di tribù por- annunciato che potrebbe partecipare fotografie. Forse perché è nato direttamente IT WH tando lo sport alla ribalta. E,pur aven- anche all’Olimpiade di Pechino del come sport – un’evoluzione acrobatica dello sci mY

done guadagnato tutti in notorietà e 2022. E certamente, sull’altra tavola, che, a sua volta, non è espressione di cultura rE JE sponsorizzazioni, quando gli anziani quella con le rotelle, ai Giochi di Tok- proletaria – e si è evoluto in un periodo in cui il E T

– generazione alle quale lui stesso yo del 2020. Come dire che spazio per marketing ha soppiantato l’eroismo. Sullo GE SA appartiene – hanno appeso la tavola altri fenomeni, ancora per un snowboard non c’è un sistema da combattere né L al chiodo, i giovani hanno smesso di pezzo, rischia diessercene poco. un’onda improvvisa da sfidare. DE BE

SPORTWEEK /24FEBBRAIO2018/ 37 ChloeKim PRODIGI L’eroina dei due mondi

Ha genitori sudcoreani ed è nata e cresciuta negli Stati Uniti. Nel suo Paese di origine era tornata l’anno scorso per gareggiare: travolta dall’amore della gente, aveva fallito. Ma ora, dopo l’oro vinto ai Giochi nell’halfpipe, può dire: «Oggi rappresento America e Corea, insieme»

di Zoran Filicic

ong Beach, 23 aprile Cinquecento miglia possono sembra- PRECOCE a gareggiare, a vincere. Nel 2014, a 13 2000. Due immigra- re lunghe come vent’anni ma Chloe, Kim in azione anni, è argento agli X Games (l’even- ti sudcoreani, Boran predestinata, ne impiega meno di di- (sopra) nello to di maggior riferimento per la scena snowboard Yun Kim e Jong Jin, ciotto a diventare la nuova icona mon- halfpipe ai freestyle) dietro Kelly Clark, oro olim- festeggiano la nascita diale dello snowboard. Inizia presto, Giochi in cui pico di Salt Lake City 2002 e bronzo L della figlia 클로이 킴, con una tavola comprata dal padre su ha conquistato di Vancouver 2010. Lo snowboard per gli Stati Uniti d’America Chloe eBay e se ne innamora. Il padre Jong la medaglia statunitense detta legge nel mondo, d’oro. A 17 Kim. Jin, vista la passione della figlia deci- anni è la più Shaun White ha già due medaglie Chloe nasce 500 miglia a sud diSouth de di lasciare il lavoro, e di accompa- giovane di d’oro al collo e Chloe si qualifica per

AW Lake Tahoe, dove vent’anni prima gnarla in Svizzera dalla zia. Ci pas- sempre. i Giochi di Sochi 2014 (gli Usa, nazio- SH quattro pionieri di un nuovo sport sano due anni, rientrano a casa, ne meritocratica, basano la qualifica RA EZ

, chiamato snowboard scoprivano il quella d’elezione, e Chloe inizia a scri- unicamente sui risultati ottenuti) ma

AN letto di un fiume ricoperto di neve e vere pagine di storia. La bambina per il Cio è troppo giovane e rimane M-M

JI si domandavano: “Perché non usarlo parla già coreano, inglese e francese, in California. Ai Giochi di Sochi gli E

LE come un halfpipe da skateboard?”. gira in tavola magnificamente e inizia Usa vincono oro e bronzo, quest’ulti-

38 /SPORTWEEK / 24 FEBBRAIO2018 “Senti parlare così tanto delle Olimpiadi, ma farne parte è tutta un’altra storia”

CHLOE KIM

SPORTWEEK /24FEBBRAIO2018/ 39 Prodigi

mo proprio con Kelly Clark. Chloe guarda, sogna, sente parlare dei Gio- chi olimpici, ne ascolta le storie, con- tinua a gareggiare, con gioia, col suo sorriso, continua a vincere. Nei due anni successivi è medaglia d’oro agli X Games, ottiene a 15 anni il punteg- gio perfetto: 100 punti, come aveva fatto prima di lei solo il signor Shaun White. In quella run perfetta Chloe Kim diventa la prima donna al mon- do a chiudere due rotazioni consecu- tive di 1080 gradi, e oggi è ancora l’unica in grado di farlo. La giovane Chloe trova finalmente il suo posto nel mondo, le domande pre- adolescenziali sul “chi sono, qual è la mia identità?” della figlia statuniten- se di immigrati sudcoreani trovano una risposta: è una snowboarder, la migliore. Ed è americana. Cresce l’interesse, i media la notano, negli Stati Uniti è famosa, vince tutto. L’anno successivo (il 2017) arriva a PyeongChang per la gara di Coppa del mondo valida come test event olim- pico ed entra in crisi; Chloe non si aspetta tutto ilseguito che ha inCorea, l’interesse della gente, l’entusiasmo, rotazionivincenti il tifo. Abituata agli standard ameri- Start cani si rende conto di essere, per i method coreani, un eroe. La pressione è deva- stante, in gara va malissimo, le do- frontSide 1080 mande della prima giovinezza si ri- propongono nella sua testa. Reagisce cab 1080 con la spensieratezza dei suoi sedici anni e con la saggezza dei millenni di tradizione che le ha passato la fa- Unica Un’immagine frontSide 900 miglia. Torna ad allenarsi, si tiene in composta da tanti contatto con la famiglia estesa in Co- fotogrammi diversi rea del Sud, affida i propri interessi a per mostrare un agente e a un ufficio stampa pri- le due rotazioni mctwiSt consecutive di 1080 vato, continua a vincere, cresce in gradi, che tra le convinzione e in carisma. donne solo Kim Arriva l’anno nuovo e Kim è la favo- è capace di clipper 720 rita numero uno all’oro olimpico. Nel- effettuare. le ultime gare non rilascia interviste, è inavvicinabile, gli sponsor se la coc- colano, Chloe è popolare a livello di Lindsey Vonne diShaun White quan- do arriva il giorno della partenza per i Giochi. Il 9 febbraio due nazioni, o meglio una

40 /SPORTWEEK / 24 FEBBRAIO2018 identikit chloe Kim è nata a long beach, in california (Usa), il 23 aprile 2000. Snowboarder, ha vinto 4 ori agli X Games e due anni fa è stata la prima americana a nazione divisa (unica al mondo) sfila vincere una medaglia d’oro sotto un’unica bandiera, lo stadio ai Giochi invernali giovanili. olimpico si alza in piedi a testimonia- con la vittoria nell’halfpipe re lo sport che unirà, per sedici gior- ai Giochi olimpici invernali ni, la Corea del Nord e la Corea del di pyeongchang, è anche Sud. Chloe è presente, vive l’emozione la più giovane di sempre del Paese dei suoi genitori, vive final- (17 anni) a conquistare mente l’atmosfera olimpica, dichiara: una medaglia d’oro nello «Senti parlare così tanto delle Olim- snowboard. piadi, ma farne parte è tutta un’altra storia», edè la storia ad attendere Kim. Il 14 febbraio Chloe è in cima all’half pipe olimpico e gli States hanno con- quistato sei delle otto medaglie d’oro assegnate fino a quel momento, non ci sono coreane in gara. La sua fami- glia è presente sulle tribune, la fami- glia coreana e gli amici americani. A

la famiglia diciassette anni Chloe Kim ha gli oc- chloe, terza da chi del mondo puntati addosso ma lei sinistra, con sorride, canta, nelle cuffie ascolta La- genitori, sorella dy Gaga, spensierata entra nel pipe ed e l’immancabile tavola. è una danza, è musica. Un boato, quello di due Paesi. Un ur- lo di gioia, quello di Chloe. Le lacrime dimammaBoranYun,partitavent’an- ni prima dalla Corea, ritornataci per vedere la figlia salire in cima all’O- h

limpo. Chloe Kim ha raccolto l’invito UG della Storia, è medaglia d’oro. no do

Non si domanda più chi sia, Chloe, mc

con la medaglia d’oro alcollo dichiara: w. hn

«Oggi rappresento gli Usa e la Corea, jo t,

insieme», e riparte da casa per torna- Ge Sa

re a casa, nel suo lungo viaggio l tra passato e futuro. de be

SPORTWEEK /24FEBBRAIO2018/ 41 o Moioli d’or azzurro trionfo Il lungo volo di Michela

La bergamasca è osa Khutor, 16 feb- solo l’argento di Thomas Prugger in salto braio 2014, Giochi slalom gigante inGiappone e ilbronzo vincente riuscita in un colpo solo olimpiciinvernalidi di Lidia Trettel in gigante parallelo a L’ultimo salto a riscattare la finale di nella finale Sochi. Una giovane Salt Lake City 2002. Operazione, ria- olimpica di quattro anni fa, quando snowboarder italia- bilitazione, allenamenticon una squa- snowboard cross Rna approda alla fi- dra, quella di snowboard cross, che è vinta da si ruppe il ginocchio, nale di snowboard cross. La ragazza storicamente forte. Luca e Stefano Poz- Michela Moioli, 22 anni. e a regalare quella parte insieme alle altre cinque finaliste, zolini, oggiallenatori della Nazionale, medaglia d’oro che il affrontando quel tracciato pieno di insieme a Simone Malusà,hanno scrit- movimento italiano paraboliche, roller, salti, che ricorda to bellepagineinCoppa;AlbertoSchia- aspettava da tempo tanto il motocross. È in lotta per la von ha vinto un bronzo agli X Games medaglia di bronzo, lei che a quel mo- ma manca la medaglia olimpica. mento vanta solo una vittoria in Cop- Michela risale, in squadra si crea un pa del mondo, l’anno precedente e pro- gruppo invidiabile, si lavora duro e ci prio sulla pista olimpica. Arriva si diverte. Iniziano ad arrivare i suc- l’ultimaparabolica,laragazza azzarda, cessi: prima il bronzo al Mondiale di la sua tavola tocca quella di un’avver- Kreischberg 2015, poi la conquista saria e cade, rompendosi il ginocchio. della Coppa di specialità nel 2016, al Parte da quella finale olimpica l’asce- Mondiale 2017 arriva unaltro bronzo. di Zoran Filicic sa di Michela Moioli. L’Italia dello Parte la stagione 2017/2018 e Michela snowboard, dal debutto della discipli- ha ritrovato la forma, le motivazioni, na ai Giochi di Nagano 1998, vanta la passione e fermarla in allenamento è difficile: «Facciamo un’altra run, mi sto divertendo!». Lavoraduro con Mat- teo Artina, il preparatore atletico che condivide con Sofia Goggia. E con la fuoriclasse dello sci alpino instaura una bella amicizia, la tempra della bergamasca le accomuna. Alla prima gara, inArgentina, Miche- la non brilla. Arriva la prova di Val Thorens, Michela sale sul podio per la prima volta in stagione e da quel mo- mento non si ferma più. Inizia una serie, ancora aperta, di sette podi con- secutivi, di cui quattro vittorie. Moio- li arriva a PyeongChang da favorita, per quanto puoi esserlo in una disci- plina che prevede partenza in linea, contatti e salti su strutture enormi.

42 /SPORTWEEK / 24 FEBBRAIO2018 Lasquadra azzurra non sta nel villag- identikit gio olimpico, ma vicino al Phoenix Michela Moioli Snowpark, dove si svolgono le gare, è nata il 17 luglio per rimanere concentrati. La Fenice è 1995 ad Alzano un animale mitologico, importante Lombardo (Bg). nella cultura coreana, risorge dalle Ha vinto 9 gare proprie ceneri e vola tra terra e para- di Coppa del diso; i coreani credono si possa vedere Mondo, con altri 10 solo intempodipaceeneigiornidell’O- podi, su 36 limpiade c’è pace, con un Paese diviso partecipazioni. È in che sfila sotto la stessa bandiera. testa alla classifica Michela è favorita ma a PyeongChang stagionale con più non si sente la più forte. Sa di poter far di 1.000 punti di bene ma il tracciato è enorme, le strut- vantaggio sulla ture grosse e veloci e c’è spazio per i seconda. Ai sorpassi. Quando arriva il momento Mondiali ha vinto di provarlo, viene chiesto a lei di scen- due medaglie di dere per prima. Michela guarda Eva bronzo (nel 2015 Samkova, campionessa olimpica in e nel 2017 ). carica, che le dice: «Vai tu». Un testi- mone che passa dalle mani della ceca a quelle dell’italiana? 16 febbraio 2018, Phoenix Snowpark, Giochi Olimpici Invernali di Pye- ongChang. Michela Moioli approda alla finale di snowboard cross, con lei in batteria la Samkova, poi l’argento del 2006, ilbronzo diSochie c’è anche Alexandra Jekova, con la quale è ca- duta a Sochi. Sei combattenti una ac- canto all’altra, davanti a loro 1.277 me- tri di insidie dai nomi inglesi: Bank, Kicker, Roller, Step Down e Wu Tang. In fondo, dopoilsalto finale, tre medaglie ad aspettarle. È dal quel salto che MichelaMoioliesce in testa: vola, atterra precisa, sicura, si volta leggermente a sinistra e poi a destra, finalmente si rende conto di avercela fatta, la medaglia d’oro olim- pica è sua. L’urlo di gioia, le lacrime dei coach, l’orgoglio dei genitori che ha voluto in Corea, tutto viene riassunto in un pic- colo gesto quando Michela aggiorna il proprio profilo Instagram con una frase che «fino ad ora avevo solo letto sul profilo delle altre», dice sorridendo. Tre sole parole: Olympic Gold Medalist. Esattamente quattro anni prima, lo stesso giorno dell’anno, dalle ceneridi un infortunio una Fenice ha spiegato le proprie ali. E da quell’ultimo salto to

ha spiccato il volo tra la terra e il KA I

paradiso. se Is

SPORTWEEK /24FEBBRAIO2018/ 43 simboli

l succo della questione è tut- to lì, nelle parole usate dal che cosa c’è capodelegazione russo Sta- nislav Pozdnyakov per com- mentare quello zero nella dIetro I casella degli ori che ha af- flitto gli atleti olimpici della Russia in questa Olimpiade. «Noi siamo feli- ci con qualsiasi medaglia, il nostro una bandIera? obiettivo è riportare a casa la bandie- ra». Già, la bandiera: quella sventola- Anche ai Giochi invernali si è assistito alla celebrazione, da parte ta orgogliosamente dalle truppe nor- diste e sudiste nella Guerra di dei medagliati, dei vessilli del loro Paese. Un’usanza relativamente Secessione americana; quella che fa- recente, anche se in passato il patriottismo degli atleti non era ceva dire a Edmondo De Amicis: «Chi minore. E che dire dello stendardo senza senso imposto ai russi? la rispetta da bambino la rispetterà anche da grande»; quella sotto cui fin dalla cerimonia d’apertura si unisco- di Fausto Narducci no le forze di una nazione alle Olim-

44/SPORTWEEK / 24 FEBBRAIO2018 piadi. Chiamiamola stendardo o ves- co. Ma un simbolo non sempre corri- e sugli spalti, ma difficilmente l’Olim- simboli sillo ma mai come a PyeongChang la sponde alla realtà. Lo abbiamo capito piade migliorerà i rapporti politici fra In alto, da sinistra: bandiera ha rappresentato divisione proprio a PyeongChang dove, sugli i governanti di tifosi e sportivi. E per Ireen Wust (Ola); Regino Hernandez e unità. spalti dei palazzetti del ghiaccio, alla finire non si può non sottolineare che (Spa); Frida “Divisione” della Russia dal resto del faccia della scritta Oar (Olympic athle- l’usodelle bandiere nello sport sembra Hansdotter (Sve); mondo presuntamente pulito che, do- te of Russian) - la foglia di fico utilizza- inversamente proporzionale al senso Miho Takagi (Giap); po i fattacci di Sochi, ha subordinato ta per consentire la partecipazione ai di patriottismo dei popoli. Liu Jiayu (Cina); Mikael Kingsbury la partecipazione di un contingente Giochidegli atletidiquel Paese - sull’e- Alzi la mano chi ricorda sventolii e (Can); Katharina di 169 atleti a PyeongChang alla ri- quipaggiamento degli stessi atleti bandiere portate a mano dagli atleti Gallhuber (Aut); nuncia proprio della bandiera (ceri- hanno continuato a sventolare centi- al traguardo negli Anni 60 e 70. Ora, Arianna Fontana monia di chiusura esclusa) e di ogni naia di bandiere russe con un’inten- neanche l’era tecnologica frena i fe- (Ita); Mikaela forma di identificazione russa nel sità e un orgoglio superiore a ogni steggiamenti che, a partire dagli An- Shiffrin (Usa); Pierre Vaultier medagliere. L’ “unità” è invece quella altra manifestazione sportiva. Perché ni Ottanta, prevedono immancabil- (Fra); Jarryd rappresentata dalle due Coree che, a un tifoso puoi togliere la bandiera mente l’esposizione dei colori Hughes (Aus); come già accaduto a Sydney 2000, ma nel cuore avrà gli stessi colori di nazionali: non solo bandiere ma volti Oystein Braaten Atene 2004 e Torino 2006, hanno prima. Così come le due Coree avran- dipinti, cappelli e kit da tifosi. La no- (Nor); Aljiona Savchenko e Bruno sfilato sotto la cosiddetta “bandiera no pure sfilato insieme fraternizzan- stra bandiera preferita resta tricolore: Massot (Ger). dell’unificazione”, che raffigura la do in campo (nell’hockey femminile quella con i colori oro, argento penisola coreana in blu su fondo bian- non senza qualche problema iniziale) e bronzo.

SPORTWEEK /24FEBBRAIO2018/ 45 o 1 Il ritorn Formula La rinascita di Kubica «Ho dovuto imparare nuovamente a vivere»

Abbiamo passato una giornata con il polacco, ingaggiato dalla Williams nei GP a 7 anni dall’incidente. Ci ha portato in bici con l’amico Petacchi e ci ha raccontato: «Ho affrontato i limiti e mi sono accettato, rally e ciclismo sono stati una medicina. E il giorno del test con la Renault a Valencia è stato uno dei più belli della mia vita»

di Luigi Perna foto di Michele Borzoni/TerraProject

aMicizia Robert Kubica, 33 anni, osserva l’amico ed ex campione di ciclismo Alessandro Petacchi, 44, alle prese con un simulatore di guida, nella sua base di allenamenti in Toscana.

46 /SPORTWEEK / 24 FEBBRAIO2018 SPorTWEEK /24FEBBraIo2018/ 47 o ilritorn

ALLenAmento iccome Robert Kubica citore della Milano-Sanremo 2005 e correre nei GP. L’ultimo lo disputò ad Kubica, con quest’anno finirà per di 179 corse in carriera. Come se non Abu Dhabi 2010 con la Renault, pri- il casco rosso, fare da coach a Lance bastasse, di lì a poco le parti si inver- ma che il tremendo incidente nel ral- in bici con Petacchi sulle Stroll e Sergey Si- tiranno, con Ale-jet a fare da maestro ly di Andora del febbraio 2011 ne strade intorno rotkin, i due giovani a Kubica durante un’uscita in bici- spezzasse la carriera da campione a Forte dei S titolari della Williams, cletta sulla salita di Capriglia, appena annunciato, con danni gravissimi al Marmi. tanto valeva cominciare con un allie- fuori Forte dei Marmi. Già, perché fra braccio destro. vo speciale. E così eccoci in Toscana, i due campioni è nata da tempo un’a- Robert, come è riuscito nel miraco- per la precisione in Versilia, la base micizia legata alle loro passioni co- lo? che il pilota polacco usa per i suoi muni. Kubica, 33 anni, quest’anno «Partiamo dal presupposto che la mia allenamenti e dove ha installato un tornerà in F.1 come riserva della Wil- vita sette anni fa si è capovolta in un simulatore professionale, mentre dà liams, con il compito di sviluppare la secondo. Ho dovuto affrontare i miei lezioni di guida veloce a un “certo” vettura nei test e al simulatore, spe- limiti, ritrovando un equilibrio e ri- Alessandro Petacchi, l’ex ciclista vin- rando che si presentiun’occasione per vedendo gli obiettivi. È stato un per- corso lungo. Finché ho ricominciato ad allenarmi per essere pronto se un giorno si fosse presentata l’opportu- identikit nità di tornare a guidare una F.1. In mezzo, durante il periodo in cui ho Robert Kubica gareggiato nei rally, ero arrivato a è nato a Cracovia il pesare 85 chili, perciò è stato neces- 7-12-1984. Primo polacco sario rimettermi in forma (adesso è in F.1, debutta nel 2006 sceso a 69; ndr)». con la Bmw-Sauber: per Quando ha scoperto la passione per lui una vittoria (Canada la bici? 2008), una pole e 11 podi. «In realtà ce l’ho avuta fin da bambi- Nel 2010 è in Renault ma no. I miei genitori mi raccontano che nel 2011 un incidente al ho cominciato prima a pedalare che Rally di Andora gli causa a camminare, forse perché sono stato l’amputazione parziale sempre pigro (ride). Andavo in del braccio destro. Nel mountain bike e ho fatto anche uno 2013 torna a correre nei stage con una squadra di Cracovia. rally. Ritrova la F.1 nei Ma poi ho cominciato a correre inkart test 2017 con Renault e e ho preso la strada dell’automobili- Williams, che lo ingaggia smo. La bici mi ha fatto bene sia sul come riserva per il 2018. piano fisico sia mentale. Dopo l’inci-

48 /SPORTWEEK / 24 FEBBRAIO2018 dente, nel periodo in cui avvertivo di cominciare da Petacchi. Ho scoperto «Io molti di più: direi almeno tremila. più il disagio e i dolori legati al brac- che tanti piloti hanno la stessa pas- Però Fernando va più forte. È sempre cio, era una cura. Uscire a pedalare sione (frequenta anche Marco Mapel- stato malato di ciclismo. Per me è un da solo mi calmava e mi aiutava a li, collaudatore Lamborghini, e il divertimento, non seguo tabelle spe- riflettere. Adesso, se non ci vado per rallista Tobia Cavallini; ndr). Di Ales- cifiche, però mi girano lo stesso le due o tre giorni, ne sento la mancan- sandro, a parte l’ammirazione per il scatole se uno mi arriva davanti in za. Senza contare che a me piace mol- campione, mi piace il modo in cui salita. E in compenso, pochi riescono in PistA to mangiare e così posso togliermi la parla del suo sport con passione, come Il pilota polacco a starmi dietro in discesa (interviene voglia senza ingrassare...». quando a me si illuminano gli occhi impegnato nei Petacchi, con un sorriso: “È mooolto Come ha incontrato Ale-jet? raccontando dei tempi del kart, vis- test con la competitivo…”). Da quando pedalo «Prima ho conosciuto Michele Barto- suti assieme a mio padre». Williams- con continuità, cioè dal giugno 2016, Mercedes ad li, altro grande corridore, poi andan- Lo sa che Alonso ha fatto quasi due- ho già fatto circa 25 mila chilometri, Abu Dhabi lo do in bici ho incontrato altre belle mila chilometri in bici da inizio scorso di cui 14 mila l’anno scorso». persone che sono diventati amici, a dicembre? novembre. Come ha reimparato a guidare dopo l’incidente? «Prima ho dovuto reimparare a vive- re. Faccio i conti con le mie limitazio- ni ogni giorno, sia a casa sia quando guido per strada o in pista. È stato necessario conoscersi di nuovo e ac- cettarsi, perché in certi momenti la mia testa non accettava il mio braccio e andare a dormire rifiutando una parte del tuo corpo non è una bella sensazione. Puoi avere tutti i soldi e i piaceri che vuoi. Pochi hanno capito perché mi sono messo a correre pro- prio nei rally, dopo l’incidente. Mi consideravano un pazzo. Ma i rally per me erano una medicina, perché non mi vedevo diverso dal Kubica di prima». Pensava che non avrebbe mai più corso in F.1? «Non ho mai chiuso il capitolo, ma la vedevo lontanissima. Nel 2013 potevo

SPORTWEEK /24FEBBRAIO2018/ 49 o ilritorn

provare una vettura, però la ferita era se c’era spazio per i movimenti e se il insette mesi ho dovuto fare test su test, ancora troppo fresca. Mi infastidiva braccio poteva sopportare certi sforzi. controlli medici, e ne ho sentite di tut- l’idea che non ci sarebbe stato un se- Ma mi chiedevo: la mia testa, dopo 6 ti i colori. Perfino che avrei sbattuto guito o di non essere pronto. Io di so- anni, sarà veloce quanto richiede una alla prima curva o che non sarei riu- lito sono cauto. Evito dicrearmi aspet- F.1? Mi ero fissato un target, visto che scito a uscire dall’abitacolo nei tempi tative troppo grandi, per non il giorno prima aveva girato Sirotkin, previsti dagli standard di sicurezza. rischiare delusioni che mi facciano e quando ho letto il tempo sul crono- Invece, nelle prove in Ungheria, fra male. È stato così anche per il ritorno metro sono rimasto a bocca aperta. Mi tutti i piloti sono risultato il più velo- in F.1. Dovevo essere sicuro di farcela, sono bastati tre giri per capire che ce dell’intera stagione in quella ma- come poi è successo quando sono an- tutto era lo stesso, come se mi fossi novra. E ho fatto 150 giri in un giorno dato a fare il primo test con la Renault fermato solo da pochi mesi, e che non senza problemi. Chiariamolo una a Valencia lo scorso giugno. Però ho avevo perso il mio talento». volta per sempre: sono in grado di capito pure che il nostro limite più Perché alla fine Renault non l’ha tornare a gareggiare in F.1». grande spesso è la testa. Se ci liberia- presa? Dalla Williams che cosa si aspetta? mo da certi ostacolimentali, possiamo «Bisognava fare una grossa scommes- «Non nascondo che ero convinto di fare cose che neppure immaginiamo. sa. Io stesso, sono onesto, avrei avuto correre quest’anno, e non perché me A patto di insistere». dei dubbi a scegliere un pilota fermo lo sognassi. Poi il vento è cambiato (si Che cosa ha provato a Valencia? da tanto tempo, con un mezzo braccio diceperilbudgetmilionariodellospon- «È stato uno dei giorni più belli della in meno, al posto di Sainz o altri di sor di Sirotkin; ndr) e non sarà facile mia vita. Tutti mi aspettavano e io grande livello. È mancata la convin- andare inAustralia alvia del Mondia- MoDifiCA Lo spazio creato volevo dimostrare che ero ancora un zione. Purtroppo non sapremo mai le per guardare gli altri. Qualche anno nell’abitacolo pilota. Fisicamente misentivo a posto. come sarebbe andata. Ma so che non fa non l’avrei accettato, ma sono cre- per il braccio Avevo fatto molti test al simulatore mi basta più fare quello che fanno gli sciuto, vedo le cose con occhi diversi. destro. Nell’altra (per la Mercedes di Toto Wolff nel altri, per convincere la gente. Oggi Questa stagione può servire per pre- pagina un 2013 collaborò alcuni mesi con i tito- devo fare il triplo». pararmi a sfruttare la grande occasio- primo piano del polacco: in F.1 lari; ndr) e provato una monoposto di Troppo scetticismo? ne, se arriverà. Dopo tutto, prima non ha vinto un GP. GP3 senza idroguida, per verificare «Vivo le polemiche con distacco. Ma avevo neppure questa chance». Le piacerebbe correre a Le Mans con il suo amico Alonso? «Certo, perché no? In fondo nel 2017 avrei dovuto disputare il Mondiale EnduranceconKolles,seilprogramma non fosse naufragato, e la 24 Ore fran- cese è una gara storica e affascinante (ha appenaprovato una GinettaLmp1). Inoltre, in passato, sarei già potuto essere compagno di Fernando in F.1». Su una macchina di colore rosso? «Forse...». Chi vincerà il Mondiale? «La Mercedes e Hamilton sono anco- ra i favoriti. Anche se la Ferrari l’anno scorso ha avuto la monoposto miglio- re in molte gare e avrebbe potuto con- quistare il titolo. Lewis, messo in con- dizioni ideali, in questo momento è forse il pilota più forte. Ma nessuno come Alonso satirare fuori ilmassimo

I anche da una vettura inferiore. E mi IN fa ridere chi dice che Verstappen non GR

LLE sarà ilcampione del mondo del futuro, PE

o visto che parliamo di un fuori- oL classe». PA

50 /SPORTWEEK / 24 FEBBRAIO2018 lio ildettag eccocomeguida dopol’incidente

isogna essere fenomeni per guidare una F.1 come B fa adesso Robert Kubica. Nel rally di Andora (6 febbraio 2011) il polacco era uscito di strada con la sua Skoda e nell’urto il guardrail si era piegato, penetrando nell’abitacolo e tranciandogli quasi di netto il braccio destro, con danni a tendini e nervi. Neppure 18 operazioni hanno consentito il pieno recupero. «Il mio problema è la mancanza di pronosupinazione», spiega Robert. «In pratica non riesco a ruotare l’avambraccio e di conseguenza il polso. Un’azione necessaria per chi guida, visto che il polso dovrebbe ruotare seguendo il movimento del volante. Io devo compensare alzando la spalla. Ma, in questo modo, il gomito si allarga. E, nell’abitacolo di una monoposto, il tutto risulta complicato per la mancanza di spazio. Nella Renault ero abbastanza comodo, mentre nella Williams faccio più fatica, essendo stretta la stagione scorsa Io a Le Mans con Alonso? anche per Massa e Stroll. Per il “ resto servono pochi adattamenti. Perché no? In fondo Uso entrambe le leve del cambio semiautomatico con la mano potevamo già essere sinistra, per salire e scendere di marcia, e faccio sistemare i bottoni compagni di team in F.1... delle funzioni principali della vettura sul lato sinistro del volante».

SPORTWEEK /24FEBBRAIO2018/ 51 del Dragone A Glianni L’INCHIEST Calcio alla cinese: già un fallimento* ?

UNA, L’INTER, CONTESTATA DAI TIFOSI PER L’ASFITTICO MERCATO DI GENNAIO NONOSTANTE I GRANDI MEZZI ECONOMICI DI SUNING. L’ALTRA, IL MILAN, COSTRETTA A UNA CORSA CONTRO IL TEMPO PER RIFINANZIARE IL DEBITO CONTRATTO CON ELLIOTT. GRAVANO DUBBI SUL FUTURO PROSSIMO DELLE MILANESI: GIUSTIFICATI?

di Fabrizio Salvio

* la risposta a pagina 57

52 /SPORTWEEK / 24 FEBBRAIO2018 TIFO ORIENTALE Tifosi cinesi di Inter e Milan insieme all’ultimo derby.

SPORTWEEK /24FEBBRAIO2018/ 53 na è nel mirino dei tifosi per un gennaio al risparmio, che non pare aver riparato iesta le falle di una squadra partita benissimo l’inch e ora in crisi di gioco e risultati, aggrap- pata con le unghie alla zona Champions. L’altra è in chiara risalita in classifica, U ma sul fronte societario permangono dubbi e misteri. Una ha appena emesso un bond da 300 milioni, «perché una società di calcio deve camminare sulle proprie gambe» (parole dell’amministratore delegato Alessandro Anto- nello), l’altra continua il suo giro tra le banche alla ricerca dell’i- stituto che si accolli il rifinanziamento del debito contratto con Elliott, 303 milioni da rimborsare entro ottobre e, per martedì prossimo, 27 febbraio, aspetta dal suo presidente gli ultimi 16 dei 60 milioni del previsto aumento di capitale. Da qualunque parte la si guardi, il futuro prossimo di Inter e Milan è condizio- nato da nodi economici che non sarà facilissimo sciogliere. Cer- to, la solidità del gruppo Suning, proprietario della società ne- razzurra, è fuori discussione, ma non si è finora tradotta in un mercato aggressivo e concorrenziale nei confronti dei club più ricchi. Sul fronte rossonero è purtroppo altrettanto indiscutibi- le l’opacità finanziaria del proprietario Li Yonghong, sul conto del quale un’inchiesta del Corriere della Sera ha appena sollevato nuove perplessità. Insomma, la Milano del calcio targata Cina preoccupa i tifosi. Possiamo già parlare di fallimento, nonostan- te la recente acquisizione dei due club? Vediamo.

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inter tanti Soldi, ma bloccati

uning ha rilevato il 68,55% delle re i tifosi per gli acquisti a costo zero, azioni dell’Inter il 28 giugno di anche se Rafinha si sta rivelando un in- S due anni fa, pagando 128 milioni nesto azzeccato – si è chiusa in passivo, al duo Thohir-Moratti. Da allora, il colos- sì, ma pari soltanto a 1 milione; le altre so che fa capo a Zhang Jindong (53 mi- tre hanno però fatto registrare un saldo liardi di euro di fatturato) ha pompato negativo complessivo di 200 milioni. nelle casse nerazzurre 530 milioni, tra Insomma, non si può dire che mister aumenti di capitale, prestiti e sponsoriz- Zhang non abbia speso per la sua crea- zazioni. Soldi che sono serviti anche per tura (il “come” lo abbia fatto, è un discor- quattro sessioni di mercato, due estive e so tecnico che qui non interessa). Tanto zhang jindong due invernali, l’ultima delle quali – quel- per chiarire, in due anni ha investito qua- Proprietario di Suning, ha preso l’Inter nel 2016. la di gennaio che ha fatto tanto arrabbia- si il triplo di quanto ha fatto James Pal-

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milan il cappio del debito

u Li Yonghong continuano a circolare voci di ogni tipo, ali- S mentate dall’alone di mistero sulla reale consistenza patrimoniale dell’uomo. Vero è che il proprietario del Milan ha finora rispettato tutte le scadenze, ma resta da sciogliere il nodo del prestito da rimborsare a El- liott. In ballo ci sono 303 milioni, che vanno restituiti entro ottobre; l’ad Marco Fassone sta cercando istituti che sostituiscano il fondo americano concedendo a loro volta un prestito, ma finora la ricerca è stata rallentata – secondo fonti economiche – dalla indisponibilità a rifinanziare il debi- to (180 milioni) della Rossoneri Sport, la società creata appositamente da Li per acquistare il Milan e che detiene in pegno le azioni rossonere. Questo, proprio per i dubbi che resistono ri- guardo alla situazione economica di Li, che, secondo il Corsera, è indagato in Cina per debiti non onorati con le banche e per l’insolvenza di una sua società. Nessun problema da parte delle banche, invece, per “coprire” i 123 milioni che Elliott ha prestato alla società Milan e che portano ap- punto a 303 il totale della cifra da restituire. Ecco perché nelle ultime trattative con l’istituto americano Jef- feries, la novità è la richiesta di rifi- nanziamento quinquennale del debi- to del club. Con la garanzia di 5 anni direspiro economico, slegato dal prin- cipale debitore Yonghong Li, cresce- lotta, proprietario della Roma, in sei. rebbero le possibilità di superare a lo fa

Il primo problema è che l’Inter ha l’obbli- marzo l’esame della Uefa, con la qua- ro go di raggiungere il pareggio di bilancio le il Milan, dopo essersi visto respin- Ga ro già in questa stagione, come da fair play gere il voluntary agreement (un’apertu- nd Sa

finanziario imposto dalla Uefa; il secon- ra di credito da parte dell’organismo eS do è la stretta decisa dal governo cinese, europeo nei confronti del piano di al a, nel congresso del Partito a ottobre, intor- risanamento di un club che abbia un VIll no all’esportazione di capitali all’estero nuovo azionista di maggioranza), do- o dI legata a investimenti in attività conside- vrà discutere il settlement agreement, au Cl

rate non essenziali quali il calcio. Questo, cioè il patteggiamento, limiti di spesa P, yI per evitare la paventata svalutazione li yonghong e sanzioni economiche comprese, cui y dello yuan, la moneta nazionale. sono già stati costrettiInter e Roma. BB È presidente del Milan dal 14 aprile 2017. Bo

SPORTWEEK /24FEBBRAIO2018/ 55 3 i Progetti delle due società a l’inchiest er garantirsi lo sviluppo eco- di ricavare 225 milioni nel giro di nomico e, di conseguenza, quattro anni dal suo Paese natale, P tecnico, Inter e Milan hanno anche grazie alla collaborazione con sul tavolo diverse opzioni. La prima le scuole calcio del posto. Ma secondo riguarda il rapporto commerciale con Francesco Calvo, responsabile dei la Cina. Suning – forte della sua di- ricavi del Barcellona, in Cina hanno versificazione industriale che spazia sfondato solo i catalani, ilRealMadrid dal commercio alsettore immobiliare, e il Manchester United. Poi c’è la que- dalla finanza ai media – ha apposto stione San Siro: i due club milanesi il marchio Inter su tutta una serie di sono d’accordo col Comune nel ristrut- prodotti venduti in Cina e in Asia in turare lo stadio, per un investimento genere, dalle auto agli elettrodome- che l’a.d. nerazzurro Antonello ipo- stici, dagli smartphone alle bottiglie di tizza «intorno ai 150 milioni e che vino. Il Milan preferisce invece pun- preveda l’abbassamento della capien- tare sulla diffusione del marchio in za a 60 mila posti, l’aumento delle tutto l’Oriente – dove, secondo una aree hospitality e la trasformazione indagine di Nielsen Sport, conta 93 del terzo anello in una grande area Re Leone milioni di simpatizzanti nella sola commerciale aperta sette giorni su Suning.com è una piattaforma Cina – offrendo sponsorizzazioni e sette». Il Milan continua a pensare di negozi online, partnership commerciali ad aziende anche a uno stadio di proprietà sul ma a Pechino ha locali che fanno pubblicità su piatta- modello di quello juventino. anche dei negozi. forme digitali come WeChat, che tra i cinesi conta 900 milioni di utenti. Per questo è nato Milan China,mala Mail- man Group, leader nella consulenza sportiva e del marketing in Cina, cer- tifica che il campionato europeo più seguito sul web sia la Bundesliga te- desca, seguita dalla Premier inglese, dalla Liga spagnola e dalla Ligue1 francese (effetto Neymar): tra i top 5 tornei europei, insomma, in Cina la Serie A arriva buon ultima. Eppure il Milan ci crede: con proiezioni forse eccessivamente ottimistiche, Li conta

visto dA Pechino 4 contA di Più l’itAliA o lA cinA?

a mentalità cinese non è uguale a quella italiana. Anche in trasferimento dallo Jiangsu alla consorella Inter (Suning è proprie- campo imprenditoriale. È un’ovvietà, ma è bene ribadirla. tario di entrambi) si sia risolto in una bolla di sapone. Colpa dei l Alnetto delle limitazioni imposte dal governo all’espor- vincoli del fair-play della Uefa o del desiderio da parte della tazione di capitali in settori considerati non strategici quali proprietà di non indebolire la squadra cinese a beneficio di lo sport, il fatto è che i cinesi sono investitori pragmatici e quella italiana? Rimane evidente come per i cinesi sia più oculati. A differenza di sceicchi e oligarchi russi non fan- facile spendere per il calcio nel loro Paese e non oltrecon- no mai il passo più lungo della gamba e sono molto atten- fine; il presidente della Repubblica Popolare, Xi, coltiva il ti ai conti. Certo, in patria largheggiano molto di più, basti sogno di portare in Cina il Mondiale 2026 favorendo lo vedere quanto hanno pagato e lo stipendio corrisposto a sviluppo interno di questo sport, ma teme che l’esportazione campioni o presunti talicome Tevez (oratornato inArgentina), di capitali favorisca il riciclaggio. Vero è, però, che il governo Oscar, Hulk, Lavezzi, il nostro Pellè o il brasiliano Ramires. A pro- ha imposto un tetto agli ingaggi anche nel campionato di casa. In- posito del quale è curioso notare come alla fine il suo strombazzato tanto i cinesi hanno messo le mani sui diritti tv della Serie A.

56 /SPORTWEEK / 24 FEBBRAIO2018 gli Altri cAsi 5 delusione A PAviA

l mondo ci sono 31 club stata rilevata dal gruppo Desport: gestitida imprenditorici- si occupa di diritti televisivi e de- A nesi, singoli o in gruppo, tiene il60% del club. Il3 luglio 2014 detentori della maggioranza delle il Pavia ebbe la sventura di trovare azioni o inpartecipazione con altri. sulla sua strada taliXiadhong Zhu Nove squadre sono inglesi, 6 spa- (imprenditore) e Qiangming Jang gnole, 4 francesi, 3 italiane e porto- (medico riabilitativo), che rilevaro- ghesi, 1 olandese, australiana, bel- no ilclub dalla famiglia Zanchiper ga, brasiliana, danese, ceca. la cifra simbolica di 1 euro. Il Pavia Escluso il Manchester City, del diventava così il primo club italia- quale il consorzio Cmc detiene ap- no a proprietà cinese. I nuovi pa- pena il 13 per cento, in Inghilterra droni promisero la A in cinque an- nessuno o quasi se la passa bene. ni e uno stadio polifunzionale da Nel nostro Paese i soliclub con pro- 20 mila posti. Hanno lasciato solo prietà cinese sono Inter e Milan in macerie e, a giugno di due anni fa, A, ai quali si è da poco aggiunto il hanno a loro volta ceduto la socie- Parma in B. La società emiliana è tà a 1 euro. i31 clubapartecipazionecinese

QuOTA DI CLuB (NAz) DIvISIONE PROPRIETà

Manchester City (Inghilterra) Premier League 13% West Bromwich Albion (Ing) Premier League 100% Southampton (Ing) Premier League 80% Burnley (Ing) Premier League 90% Birmingham City (Ing) Championship 50,60% Aston Villa (Ing) Championship 100% Wolverhampton (Ing) Championship 100% Reading (Ing) Championship 75% northampton Town (Ing) Football League One 60% Atletico Madrid (Spagna) Liga 20% espanyol (Spa) Liga 56% Granada (Spa) Segunda Division 98,90% Real oviedo (Spa) Segunda Division 100% Hoya Lorca (Spa) Segunda Division 100% Fc Jumilla (Spa) Segunda Division B 100% : olympique Lione (Fra) Ligue1 20% osta nizza (Fra) Ligue1 85% Risp Sochaux (Fra) Ligue2 100% Auxerre (Fra) Ligue2 60% È passato troppo Inter (Ita) Serie A 70% calcio alla poco tempo dall’ingresso delle Milan (Ita) Serie A 98,99% cinese: già un nuove proprietà Parma (Ita) Serie B 60% all’Inter e al Milan. oriental Dragons (Portogallo) Campionato regionale 100% Se su Li permane il Sport Uniao Sintrense (Por) Terza Divisione 70% fallimento? mistero, Suning CD Pinhalnovense (Por) Terza Divisione ? è una potenza LO

economica newcastle Jets (Australia) A-League 100% SCO

riconosciuta. E poi KSV Roeselare (Belgio) Seconda Divisione ? MA E

una qualificazione Desportivo Brasil (Brasile) Seconda Divisione Paulista 100% EL in Champions NI

Vejle (Danimarca) Seconda Divisione ? DA cambierebbe , in meglio ogni Den Haag (Olanda) Eredivisie 98% Ng PE

no! Slavia Praga (RepubblicaCeca) Prima Divisione 99,90% g prospettiva. AN zh

SPORTWEEK /24FEBBRAIO2018/ 57 reastorri nte Cesa l’emigra Vado a giocare nella squadra di Moneyball

Il ventenne catcher emiliano è stato chiamato dagli Oakland Athletics, la cui storia fu raccontata al cinema da Brad Pitt. Inizierà dai team minori del club e affronterà allenamenti durissimi: «Mi sveglieranno in piena notte per correre. Ma il baseball è la mia vita e voglio arrivare alla Mlb»

di Mario Salvini foto di Martino Lombezzi

oneyballnonl’ha hanno a Mesa, in Arizona. E non sa- visto. Dice che rà che l’inizio di una trafila lunghis- lo farà, prima o sima: «Ma che non mi spaventa affat- poi, ma per to», chiarisce lui. Alla fine del primo adesso no. For- mese di allenamento sarà assegnato M se non vuole a una delle squadre minori: gli A’s ne farsi influenzare, o cerca di convin- hanno sei in altrettanti livelli del si- cersi che no, non va a vivere dentro stema delle Minors League, più una un film. Ci sono già talmente tante di settima in Repubblica Dominicana. quelle suggestioni che deve tenere a Presumibilmente lui resterà lì a Mesa, bada. Eppure lui, Cesare Astorri, è il in quella di Rookie League, il gradino primo italiano che va in quella squa- più basso diuncammino verso la Mlb dra lì, quella che al cinema era diret- che anche nella migliore delle ipotesi ta da Brad Pitt e da Philip Seymour è destinato a durare quattro-sei anni. Hoffman. E che nella realtà ha tutta «Sono pronto. Non mi faccio illusioni, una sua aura mitica e una caratteri- ma so anche di non avere limiti, nel stica unica: quella disaper fare - ormai senso che posso ancora migliorare da molte stagioni - risultati spesso molto». Ed è proprio questo che han- molto più alti di quanto non suggeri- no visto in lui gli A’s. Perché sono rebbe il budget. Sono gli Oakland almeno quattro anni che il nome Ce- Athletics, da tutti chiamati solo A’s. sare Astorri è sui taccuini di tanti Cesare ha 20 anni, fa il catcher, l’anno scout, ma è solo lo scorso autunno che scorso era a Collecchio, in Serie A si è deciso tutto. «Ero a uno showcase Federale, la nostra seconda serie. La organizzato da International Stars in iL Mondo è una paLLina prossima settimana comincerà gli Cesare Astorri, 20 anni, l’anno scorso a Collecchio, Arizona. In tutto eravamo 25ragazzi, allenamenti al compound che gli A’s nella seconda serie italiana di baseball. più di metà italiani. Justin Prinstein,

58 /SPORTWEEK / 24 FEBBRAIO2018 “Dovrò guardarmi dai compagni: saranno loro i miei veri rivali. Non mi piace

SPORTWEEK /24FEBBRAIO2018/ 59 nte l’emiGra

uno dei tecnici che mi segue da anni, Quello che davvero non mi piace è di mi ha consigliato agli scout degli A’s dovermi guardare dai compagni che che mi hanno organizzato subito un cercheranno di sbattermi fuori squa- try out nella loro sede. Un paio d’ore e dra. Ma mi ci abituerò. Come mi abi- hanno deciso». Tutti gli altri ragazzi tuerò agli allenamenti da marines: dello showcase sono tornati a casa. Ce- capita che ti sveglino di notte per an- sare ha firmato. Per 30.000 dollari, dare a correre. Va bene così: so che mi una cifra bassa. «Ma non mi importa: divertirò. Perché il baseball è la mia l’avrei fatto anche per un pacchetto vita fin da quando ero piccolissimo». di caramelle. Io vado per giocarmela. Quando cioè ha cominciato a bom- So che sarà un tritacarne e che quan- bardare papà Lodovico e il fratello to meno ti hanno pagato e tanto più Simone di richieste e di curiosità sul sei a rischio taglio. Vivrò ogni giorno Gioco. Papà da cui ha ereditato pas- al massimo. Prima di tutto per impa- sione e atletismo. Lodovico Astorri rare, per apprendere quanto più pos- faceva anche lui il catcher, col Parma sibile. Poi si vedrà». ha vinto uno scudetto e quattro Cop- pe Campioni, ha fatto la trafila delle I rIva lI? I compagnI nazionali giovanili (2 Europei vinti) «Voglio dimostrare che sto miglioran- e fino ai 15 anni era azzurro anche di do: questo è lo scopo. Nelle Minors pallavolo: perfino con quelli di due non si va per vincere, si gioca per bat- anni più grandi di lui, cioè con Can- tere se stessi, per far vedere ai tecnici tagalli, Gardini, Galli… Eppure scel- del tuo club che continui ad avere se il baseball. margine. E quindi paradossalmente i veri rivali sono i tuoi compagni». Se dIca 416 c’è una cosa che preoccupa Cesare è «In casa nostra si parla sempre di proprio quella: non il livello di gioco, baseball», racconta Cesare. Guardia- Il baseba“ll mi non il fatto che a Mesa, e poi ovunque mo le partite di Mlb, commentiamo. andrà, dovrà badare a se stesso, per- Perché è bellissimo. Mi piace così tan- piace perché ché il club non fa nulla, lo stipendio to per la sua complessità, perché non (per tutti, a prescindere dalla cifra smetti mai di capire e di imparare». è complesso: alla firma) è basso e con quello devi Lui, Cesare, ha cominciato a provar- non smetti pensare alla casa, alcibo, all’auto: «Mi ci a 4 anni, al Colorno, il paese della sono affidato ad un’agenzia, la Phoe- Bassa Parmense in cui è cresciuto. Poi mai di capire nix Sports, per il primo anno l’allog- Junior Parma e Oltretorrente, con cui gio ce l’ho assicurato, ed è già tanto. ha debuttato in A Federale. In mezzo e imparare cos’èlasabermetricadeglia’s? lospiegabradpittiNuNfilm

li Oakland A’s, una delle più antiche squadre della Mlb, sono protagonisti di Moneyball (L’A rte di Vincere), film del G 2011 che fu candidato a 6 Oscar. Prodotto e interpretato da Brad Pitt, è basato sul romanzo dallo stesso titolo scritto da Michael Lewis e ispirato alla figura di Billy Beane, tuttora general manager del club, che, per far fronte a budget ridotti rispetto ad altre franchigie, sceglie i giocatori attraverso la sabermetrica, un sistema di complicate statistiche, a volte in contrapposizione rispetto ai metodi tradizionali. Nel 2002, la stagione raccontata dal film, gli A’s vinsero 20 partite di fila, allora un record.

60 /SPORTWEEK / 24 FEBBRAIO2018 Glialtri NellemiNorscisoNo giàciNqueitaliaNi

ltre ad Astorri ci sono altri 5 italiani nelle Minors. Alex Liddi torna dal Messico: sarà O in Doppio o Triplo A con i Kansas City Royal. Con cui nel 2013, a 16 anni, Marten Gasparini ha firmato per 1,3 milioni di dollari (resta record per un europeo). Dopo 6 stagioni nei Chicago Cubs, fino al Singolo A Avanzato (quarta serie), Alberto Mineo è ora coi Toronto Blue Jays (in Doppio o Triplo A). Claudio Scotti è in Rookie League coi Pittsburgh Pirates, mentre Leo Seminati ha firmato nel 2017 per i Cincinnati Reds. NO OG LD CA SI RA O NI TO AN

il giocatore due Europei (uno vinto) e un Mondia- Cesare, che ha le giovanili. Tra il 2014 e il 2016 è iniziato a giocare stato all’Accademia di Tirrenia, il cen- a baseball all’età di 4 anni, tro Federale dove i migliori talenti comincerà la sua italiani si allenano e studiano. Il cor- avventura so durerebbe tre anni: «Ma alla fine americana la del secondo mi hanno detto che ero prossima così migliorato che non avevano più settimana. Il suo obiettivo nulla da insegnarmi». E questo è il sarà scalare i succo della storia: Cesare Astorri sta vari livelli delle stupendo tutti. Nel 2017 a Collecchio Minors passando ha battuto 416 (se non sapete di base- da una squadra all’altra della ball fidatevi: è tantissimo). «Nemme- filiera degli A’s. no io so dove posso arrivare allenan- Dalla Rookie domi tutti i giorni coi professionisti». League al Triplo Finora di tutti gli italiani che ci han- A, ultima serie no provato solo Alex Liddi ce l’ha fat- prima della MLB, gli step sono sei. ta, ha debuttato in Mlb. «Lo so che le chance sono poche. Ogni passo in avanti tra i vari livelli delle Minors sarà un grande traguardo. Non mi illudo, ma di certo non perderò mai la speranza di poter arrivare, un giorno, a giocare coi migliori del mon- do».

SPORTWEEK /24FEBBRAIO2018/ 61 idopo... ndia 38 ann Usa-Finla ortFiles sp lai e da chel di Mi

“Tragedia” sfiorata dopo il miracolo

dello storico oro degli usa nell’hockey ghiaccio a lake placid 1980 tutti ricordano il 4-3 inflitto alla favorita urss, ma non la finale (che i finlandesi stavano dominando)

Olimpiade al tempo babilmente tenevano di più e la scon- della Guerra Fred- fitta arrivò nel modo peggiore. L’ho- da fu una catastro- ckey su ghiaccio, più che essere una fe di boicottaggi metafora dello scontro bellico, pro- incrociati, assenze pone la sua terribile rudezza come L’eccellenti e risulta- valore sportivo. Scontri violenti, ti ridimensionati da quelle stesse grande velocità e agonismo spinto assenze. Tutto il peggio che poteva agli eccessi. capitare allo sport e in particolare ai La nazionale statunitense, padrona Giochi, occasione di confronto e ri- di casa, si presentò al torneo senza soluzione pacifica dei conflitti (lo particolari favori del pronostico, anzi sport sa essere un salutare sostituto furono in molti a darla per spacciata della battaglia, intenso e non cruen- perché imbottita di giocatori univer- to), capitò negli anni a cavallo tra la sitarie dilettanti, inpieno spirito olim- fine dei Settanta e i primi Ottanta. pico. L’unico convinto della possibi- L’Olimpiade invernale di Lake Placid lità del miracolo era , (negli Stati Uniti) si svolse tra il 14 e l’allenatore. Aveva ragione lui. il 24 febbraio del 1980. I russi domi- La partita contro l’Urss, che è passa- narono il medagliere e fu una sensa- ta alla storia come , si zione molto dolce, padroni in terra giocò in un clima infernale oppure americana, ma persero l’oro cui pro- mistico a seconda delle interpreta-

62 /SPORTWEEK / 24 FEBBRAIO2018 la grande festa la festa degli stati uniti dopo la vittoria (4-2) nella sfida decisiva con la finlandia (in basso a sinistra un’azione). sotto, il goalie statunitense Jim craig e, più in basso, il coach americano herb Brooks (1937-2003).

zioni. Finì 4 a 3 per gli statunitensi, Brooks, l’uomo d’acciaio che contro una sorpresa assoluta, un trionfo che i russi aveva intravisto la possibilità travalicò il senso sportivo ed entrò dell’impresa, a parlare ai suoi gioca- nella storia (e anche nella cinemato- tori dopo che il primo periodo si era grafia), ma che non assegnò medaglie. chiuso con un sorprendente vantag- Quelle arrivarono con la partita rac- gio finlandese. contata dalle nostre foto, quella in Brooks li guardò in faccia e pronun- cui gli americani sconfissero la Fin- ciò una sola frase, definitiva: se per- landia e vinsero l’oro, il 24 febbraio. dete questa partita vi porterete il Quella partita che in molti, troppi rimpianto nella tomba. Ebbe ragione avevano dato per vinta ancora prima lui, una volta ancora. Finì 4-2 per i di giocarla e che invece rischiò di tra- padroni di casa americani. sformarsi in una trappola, in una ve- Pochi di quei ragazzi fecero fortuna ra tragedia nazionale. Che fosse colpa tra i professionisti, per molti di loro dell’appagamento, della stanchezza o quello straordinario febbraio resta del semplice fatto che quei ragazzi il momento più alto della carriera,

avevano già dato tutto quanto era nel- forse della vita. r le loro possibilità poco importa, non Gli Stati Uniti boicottarono l’Olim- ie tme

lo sapremo mai. piade estiva di Mosca, pochi mesi ue Ci resta quella partita con il suo ri- dopo, e lo sport cambiò per sem- kl sultato, quella che costrinse Herb pre. inz he tHeeND

SPORTWEEK /24FEBBRAIO2018/ 63

ac MODE Mi qu PE MO Il is ZZ DA en E Bo I SP do MOD sc EC o un I IAL Ve la a DI rt SP I di ic men VI al VE e, si RE Ci no on ty IL e Lif se NO e, mp OR AU AU ST le re DI TO RO To RS pi rri ù TE 4 pu ... eu MP AV ro Da AN O: pe ll T T ’E UN a. xp E VI o i AG in pr nt og GI av ST et O an ti MU MGM SE ti di TT il SI re T CA IM ca a cu po ANAL pe luo ro YL go E de in NE lo l mb L te ss MON ar ut do o DO E ur ha al DE ba MO GAM ca LL no mb TO ’U ES no CR ia OMO n to SP OS to OR so TW fa S MODE EEK no cc US / 24 ia, fi A FE BBR ni RN AI ti O 201 O ... 8 / 65

LUCA BRUNO SPORT STYLE

GRATTACIELI La nuova architettura milanese in evoluzione. Sotto, da sinistra, il Diamante a Porta Nuova, City Life, il Bosco Verticale e la sede della Fondazione Prada.

ualcuno ha pubblicato su In- stagram un’inquadratura dal basso di piazza Gae Aulenti. Q Sulla destra, il dettaglio in- combente di una delle grandi finestre dell’Unicredit Pavilion disegnato da Michele De Lucchi; a sinistra, la figura intera della torre di César Pelli, sempre di proprietà di Unicredit, con la guglia che buca il cielo. Accanto, una didascalia iro- nica ma molto efficace: “Milanu Dhabi”. Puntando l’obiettivo verso l’alto, in effetti, si ha come l’impressione di essere sotto qualcosa disimile alBurjKhalifa (l’edificio più alto del mondo), ma non una sua copia sbiadita né un’imitazione riuscita male. Anche perché attorno a quelle due straor- dinarie prove di architettura ce ne sono innumerevoli altre, tra le ex Varesine e la zona di Porta Nuova: costituiscono il cuo- re della nuova Milano che tre anni fa ha approfittato dell’Expo per rilanciarsi. Ver- so l’alto, appunto. OLTRELAMADONNINA «La verticalità fa parte della tradizione di questa città. Dalla torre del Filarete nel Castello Sforzesco a quelle di Gio Ponti vicino ai Giardini Pubblici e alla Trienna- tato la torre che a giorni completerà il mu- le, c’è una storia importante che conduce a seo della Fondazione Prada dietro l’ex questa ultima trasformazione», spiegaSte- scalo ferroviario Romana. E poi Arata Iso- fano Boeri, il creatore del Giardino Verti- zaki, Daniel Libeskind e Zaha Hadid, che cale, uno dei simboli del nuovo volto di hanno fatto di CityLife, dove una volta Milano più apprezzati a livello internazio- sorgeva la vecchia Fiera Campionaria, una nale. «Ma se in passato quelle costruzioni delle aree più attraenti della città. «Dice- si guardavano a distanza, oggi è stato co- vano che non avremmo mantenuto le pro- struito un distretto in cui i grattacieli ide- messe, e invece oggi tutti ci riconoscono almente dialogano fra di loro e consentono a una metropoli, piccola ma molto densa, di liberare spazi a terra per il verde pub- blico e aumentarne la vivibilità». Boeri è una delle archistar che hanno mes- so la firma su questa skyline 4.0. Con lui, tra gli altri, ci sono gli svizzeri Herzog & De Meuron, che hanno disegnato la sede di Microsoft e Fondazione Feltrinelli in viale Pasubio, il peruviano Bernardo Fort- Brescia a cui si deve la Torre Solaria (a pochi passi dal “Diamante” di Kohn Pe- dersen Fox), Rem Koolhaas che ha proget-

66 /SPORTWEEK / 24 FEBBRAIO2018 STYLE Nuova Milano

1 - BOSCOVERTICALE 1 10 2 3 2 - GAEAULENTI 4 7 3 - PORTA NUOVA 5 8 4 - FELTRINELLI 5 - CITYLIFE DUOMO 6 - FONDAZIONEPRADA 7 - TORREUNIPOL SAI 11 8 - CARLOERBA 6 9 9 - BUSINESSDISTRICT SYMBIOSIS 10 - GIOIA22 11 - CAMPUS BOCCONI

N Completati N In costruzione

genheim progettato da Frank Gehry, le nuove torri attirano le visite guidate di Con le nuove costruzioni, in pochi anni Milano ha cambiato volto e si è data esperti e studiosi, o anche solo di un pub- una dimensione, non solo architettonica, nuova e di respiro internazionale. blico abituato alle moderne cubature. «Dai E ora, sul modello di , parte il progetto “fiume verde” trenta gruppi all’anno del 2011, quando di Carlo Annese abbiamo iniziato l’attività, siamo passati ad almeno cento», dice Carlo Berizzi, re- sponsabile diGuidingArchitectsMilano. «Ar- rivano soprattutto dall’Oriente e dal Nord che questo è davvero un bel posto dove ping district, il più grande centro commer- Europa, dove sono abituati a un certo tipo vivere e fare acquisti», dice Armando Bor- ciale urbano d’Italia. Dall’inaugurazione, di estetica urbana». ghi, che di CityLife è amministratore de- a fine novembre, abbiamo avuto già 2 mi- La grande trasformazione, peraltro, non è legato. «Dei 536 appartamenti costruiti, ne lioni e mezzo di visitatori». Tutto questo, ancora finita. Nei prossimi mesi saranno sono rimastivuoti appena una quarantina. anche a due anni e mezzo di distanza pronti altri nuovi edifici: la sede di Coima Gli acquirentisono milanesi che cercavano dall’Expo, ha dato a Milano una dimensio- e il grattacielo Unipol Sai, entrambi dise- una nuova dimensione e funzionari di ne turistica inattesa. In gergo si chiama gnati da Mario Cucinella; le residenze di IA

grandi aziende: proprietari di qualità in- “effetto Bilbao”: com’era accaduto alla cit- Piazza Carlo Erba progettate da Peter Ei- GO

ternazionale, insomma. E poi c’è lo Shop- tadina bascadopol’inaugurazione del Gug- senman; il business district Symbiosis di RA IA

Citterio e Viel; il grattacielo direzionale CH Gioia 22 di Gregg Jones e il campus della I, LM

Bocconi immaginato dallo studio giappo- SE nese Sanaa al posto dell’ex Centrale del AN SCO

Latte. E poi si comincerà a parlare di come CE recuperare gli scali ferroviari dismessi, AN FR ,

per trasformarli in quello che Boeri ha ZO

definito un “fiume verde”: trenta chilome- AL SC

tri di percorsi urbani da restituire ai citta- LO dini. Il modello è quello della High Line di IO AV

New York, e stavolta il paragone con la FL A,

Grande Mela non è più così fuori BB IE

scala. CO MAR

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di Carlo Ortenzi foto di Adriano Russo newwave ha collaborato Gianluca Zappoli

68 /sportweeK / 24 FeBBraIo2018 moda

A SINISTRA Mantella in cotone Inseguendo le archistar che hanno ridisegnato Milano, da e poliuretano (€ 800), blazer Rem Koolhaas ad Arata Isozaki fino a Herzog & de Meuron, in nylon (€ 550), con una moda fatta di pezzi speciali: la mantella tecnica, camicia in nylon e cotone (€ 305) il blazer in seta, il total look in nappa e il trench oversize e pantaloni in gabardine di cotone (€ 318), tutto Stone Island Shadow Project.

A DESTRA Abito in lana e seta, Manuel Ritz (€ 398). Polo in cotone jacquard (€ 275) e t-shirt in cotone stampato (€ 350), N°21. Occhiali in acetato, Sandro (€ 195).

sportweeK /24FeBBraIo2018/ 69 sport style

70 /sportWeeK / 24 FeBBraIo2018 moda

A SINISTRA Lupetto in nylon jacquard, Prada (€ 590)

A DESTRA Camicia (€ 2.700) e pantaloni (€ 2.450) in nappa e stivali in pelle con punta in metallo (€ 1.200), tutto Calvin Klein 205W39NYC.

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Giacca oversize, camicia, lupetto e pantaloni in cotone, tutto Lanvin (prezzi su richiesta).

SPORTWEEK /24FEBBRAIO2018/ 73 sport style

A SINISTRA Abito in seta lavata (€ 1.140), camicia in cotone (€ 230) e cravatta in seta stazzonata (€ 120), tutto Emporio Armani.

A DESTRA Trench in cotone e seta, canotta in cachemire e pantaloni in seta, Acne Studios (prezzi su richiesta). Sneakers in suede, Vans (€ 80).

Grooming Astor Hoxa @Close Up

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SPORTWEEK /24FEBBRAIO2018/ 75 sport style di Gianluca Zappoli - foto Simone Agostoni link

Blazer A Giacca in lana e seta, Manuel Ritz (€ 398, l’abito). Tuta in acetato con dettagli gommati, Hydrogen (€ 180). Dolcevita in felpa di cotone, Woolrich (€ 125). Zaino in pelle, Serapian (€ 500). Sneakers in pelle e suola in gomma, Furla (€ 129).

Giubbino B Blouson in denim con dettaglio in canvas di cotone (€ 149), T-shirt in cotone (€ 39,90) e sneakers in pelle (€ 89,90), Tommy Jeans. Tuta in acetato con dettagli a contrasto, Sergio Tacchini (€ 80). Marsupio in pelle, Eastpak (€ 60).

Molto in voga negli Anni 70 e 80, la versione in acetato torna a essere protagonista. Diventando un must have dello street style che qui interpretiamo avantituta in maniera inaspettata tra formale e casual

Trench-coat C Impermeabile doppiopetto in cotone, Herno (€ 680). Tuta in acetato bicolore, Diadora (€ 140). Camicia in cotone e cravatta in seta, Dsquared2 (prezzo su richiesta) Stringate in pelle scamosciata, Barbanera Shoes (€ 450).

Chiodo D Perfecto jacket realizzato in pelle e t-shirt in cotone, Dsquared2 (prezzo su richiesta). Tuta in acetato con bande a contrasto, Adidas Originals (€ 149,90). Stringate in pelle con fibbia in metallo, Bottega Veneta (€ 750).

76 /SPORTWEEK / 24 FEBBRAIO2018

a cura di sport style Carlo Ortenzi fashionnews Calvin Klein Simbologia

Dalla Primavera/Estate 2015 l’asterisco è entrato a far parte delle collezione di Manuel Ritz, stampato o ricamato all-over su T-shirt e camicie, sulle fodere dei capispalla o come segno distintivo sotto forma di piccola spilla sui rever delle giacche. Da questa stagione diventa anche il leitmotiv della campagna pubblicitaria, trasformandosi in una grande lampada a muro multicolor ispirata alle installazioni al neon l’arteaDDosso dell’artista americano Dan Flavin.

Le scene del film Kiss di Andy Warhol diventano protagoniste di una capsule per Calvin Klein Underwear

al 1987 la Fondazione Andy Warhol è uno dei maggiori finanziatori d’arte contem- poranea negli Stati Uniti. Finora ha distribuito oltre 275 milioni di dollari in sussidi D e i proventi che ricava dai progetti di licensing, come nel caso della partnership pluriennale con Calvin Klein, contribuiscono a finanziare nuovi progetti artistici. In cambio, ilbrand dimoda avrà accesso alle opere del fondatore della Pop Art, incluse quelle mai esposte. Il primo frutto della collaborazione è stato mostrato nella sfilata Primavera/Estate 2018 della linea Calvin Klein 205W39NYC: una selezione di opere d’arte di Warhol nella forma di seri- grafie sono stampate sui capi, come i ritratti di Sandra Brant, amica e collezionista, o dell’atto- re Dennis Hopper. C’è poi la linea underwear, una capsule in cui i frame del film sperimenta- le Kiss, girato da Warhol nel 1963, sono riprodotti su boxer (in foto), T-shirt, slip e bralette. italia-norvegia sportiveUnisex

Due riders accomunati dalla passione Dalla collaborazione con il designer per l’esplorazione, 9.000 km e 12 Sta- e architetto francese Jean-Marie Mas- ti attraversati per raccontare l’avven- € 325 saud nasce da Ruco Line la capsule tura e la sfida contro i climi più rigidi. collection Essentiel M: calzature uni- È l’esperienza fatta da Alessandro sex sportive pensate come passepar- Broglia ed Emilio Cataldi grazie al tout da indossare in tutti i momenti progetto Bomboogie Riders Clan: par- Non solo scarpe della giornata. Un unico design, de- titi da Baldissero (Torino), i due sono clinato in diversi colori e materiali: arrivati a Capo Nord in 15 giorni. Jimmy Choo non è più solo pelle, suede, tessuto tecnico. Da € 300 sinonimo di scarpe, borse e piccola pelletteria ma anche di occhiali da sole, che saranno in vendita da marzo e sono pensati appositamente per un pubblico maschile. Il denominatore comune? La forte personalità, per non passare inosservati (in foto, il modello Fin).

78 /SPORTWEEK / 24 FEBBRAIO2018 SpOrt Style di Fabrizio Sclavi VISIONI perSeNtIrSIbladeruNNer

TENDENZA MODA COME E PERCHé Ritorno al futuro Zaino Rs Padded creato Più che uno zaino da Raf Simons e realizzato è un contenitore da Eastpak con materiali per la sopravvivenza. tecnologici in 4 versioni Ispirato alle suggestioni cromatiche. La nuova del continente asiatico lampo può trasformare e alle atmosfere luOgO lo zaino in cappuccio. di Blade Runner. Los Angeles

SPORTWEEK /24FEBBRAIO2018/ 79 sport style

Televisione Games

di aldo Fittante di andrea arcobelli c’eraunavoltavigata

Lunedì su Rai1 “La mossa del Cavallo” una serie tratta da un romanzo storico di Camilleri

crediti sono di prim’ordine: un romanzo storico di Andrea Camilleri, pubblicato per la prima volta nel I 1999; il protagonista del giovane Montalbano, Miche- le Riondino; e uno dei registi di fiction (ma anche di cinema) di maggior qualità, già responsabile - tra gli altri - di Paolo Borsellino; Maria Montessori. Una vita per i bambini; AldoMoro. Il Presidente e delle due serie ispirate al citato Giovane Mon- talbano. Con La mossa del cavallo. C’era una volta Vigata, di- retto da Gianluca Tavarelli e interpretato, oltre che da Ri- fangoesanguebornin usa ondino, da Ester Pantano e Cocò Gullotta tra gli altri (lunedì 26, alle 21.25 su Rai1), questa volta ci troviamo a Montelusa, nel 1877: il quarantenne Giovanni Bovara è il nuovo ispettore capo ai mulini, incaricato di far rispettare motori, a due e quattro ruote, sono ormai l’invisa tassa sul macinato. Siciliano di nascita, è ormai li- la specialità della casa, così come anche il gure di adozione poiché da bambino si è trasferito con la I fango. Dopo aver sfornato negli anni i gio- sua famiglia a Genova. Ragiona e parla come un uomo del chi ufficiali del mondiale MotoGP, Superbike, Nord Italia e non comprende le dinamiche mafiose e omer- MXGP e diversi titoli dedicati ai Rally, l’italiana tose che regolano la terra siciliana. La sua intransigenza gli Milestone arriva ora con un prodotto sul moto- procura subito diversi nemici. Le sue indagini lo portano cross a stelle e strisce: Monster Energy Supercross. a scoprire prima un ingegnoso sistema con il quale i mugnai Davvero ben fatto graficamente e molto frene- monsteR vengono lasciati liberi di evadere la tassa sul macinato e tico nei momenti di gara, il gioco offre la possi- eneRGy poi l’esistenza di un mulino clandestino nel terreno dell’uo- bilità di vestire i panni delle star (a dire il vero supeRCRoss mo più potente della città. inItalia aipiù sconosciuti) del campionato AMA. per ps4 e Xb1 € 69,99; switch Anche in questa occasione si prevedono ascolti alti anche In copertina: con la targa numero 1, Ryan Dun- € 59,99; grazie all’effetto-traino del commissario Montalbano. Che gey (campione in carica e vincitore di 4 titoli pC € 49,99 rappresenta sempre una garanzia, sia che venga interpre- nella classe regina), con la 22 Chad Reed (cam- ★★★★★ tato da Luca Zingaretti, sia che abbia il volto di Riondino. pione del mondo nel 2008) e con la 94 il tedesco Ken Roczen. Nella modalità carriera, invece, sarà possibile cre- arsi e far crescere un proprio alter ego selezionandone aspetto e caratteristiche. A disposizione personalizzazioni di ogni tipo, dalle livree a tutti gli accessori di abbigliamento possibili. Vero fiore all’occhiello del gioco è la modalità di track editor grazie alla quale creare e condividere una combinazione praticamente in- finita di circuiti. Partendo dalla scelta dell’arena, indoor o outdo- or, con il pratico tool di creazione sarà facile aggiungere rettilinei, curve, whoops, salti e sottopassaggi. Peccato non sia stata inseri- ta una modalità a schermo condiviso per sfide 1 vs 1 in locale.

IspettoRe Capo aI muLInI michele Riondino nei panni di Giovanni Bovara.

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GRAFICA DI ALTO LIVELLO Dettagli e fango a fare da cornice Sapori a un salto dell’australiano di sara porro Chad Reed. il brunchallacinese

Il dim sum è un pasto composto da una grande varietà di piatti, con i ravioli protagonisti

l Capodanno cinese è appena trascorso, e già questo anno del Cane si presenta sotto i migliori auspici per I la cucina cinese in Italia: se fino a qualche anno fa mangiare cinese voleva dire adeguarsi a una proposta oc- cidentalizzata un po’ brutalmente (come il riso cantonese, che in Cina non esiste), negli ultimi tempi abbiamo assisti- sport a stelle e strisce: dal motocross negli stadi to a un’esplosione di proposte gastronomiche che comin- ciano a rendere giustizia a quella che è una delle grandi del campionato ama, ai combattimenti senza tradizioni gastronomiche del mondo. Non una sola cucina sa esclusione di colpi dell’uFC cinese, intanto, ma almeno cinque, di stampo regionale. E una miriade di specialità differenti. Ildim sum, per esempio: un pasto spesso paragonato al brunch che comprende una grande varietà di piatti, serviti in piccole porzioni, dove i ravioli fanno la parte del leone. L’ideale per un appunta- mento al ristorante da condividere con gli amici sedendo a grandi tavoli circolari, scegliendo di volta in volta i piatti dai carrelli che attraversano il locale. A Milano questa formula sta diventando sempre più popo- lare, e non mancano gli adattamenti: da Dim Sum (appunto) l’abbinamento, invece che alla tradizionale tazza di tè, è con una coppa di champagne; mentre Ghe Sem riempie i ravioli con ripieni all’italiana, come fassona e cipolla caramellata o capasanta e pomodoro. L’esperienza del dim sum è tanto AlTri Giochi spensierata e conviviale che non si fatica a capire perché il suo significato letterale in cantonese sia “un tocco leggero McGregor ora sfida Bruce lee sul cuore”.

altrettanto americano uFC 3 è il gioco ufficiale del campionato americano dedicato ai combattimenti nell’ottagono. uomo di copertina mcGregor, noto in europa soprattutto per la sfida pugilistica dello scorso anno con mayweather. ma tra i lottatori, oltre alle star locali (uomini e donne), c’è la possibilità di vestire i panni uFC 3 ps4 e Xboxone di Bruce Lee. Decisamente violento e con € 69,90 una resa grafica spesso tanto dettagliata ★★★★★ dal sembrare un incontro ripreso in tv. ottimo il sistema di controllo che varia le meccaniche gestendo in maniera molto accurata, calci e pugni, prese e momenti di lotta a terra. molto ben fatte anche le sezioni di allenamento per imparare a Buon appetIto gestire le varie tecniche. Le varie portate, in piccole porzioni, del dim sum.

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Musica

di raffaella oliva

Auto

di paolo lorenzi LastationwagonchefiLa LaLeggerezzadegLianni80 artiamo dal princi- pio: Audi Sport, il nuovo lavoro degli mGmT richiama il pop p prim’ancora Quattro psichedelico e arioso di quel periodo GMBH, da oltre trent’anni dà forma e sostanza ai mo- astidire TimeTo Pretend: era il2007 quando quell’hit delli più esclusivi del co- degli MGMT portò la band americana al successo. struttore tedesco. Rappre- B L’album era OracularSpectacular, ottimo esordio che senta la quintessenza della regalò ad Andrew VanWyngarden e Benjamin Goldwasser sportività, la fucina tecno- (nella foto in alto) molte soddisfazioni, tra cui quella di fare logica da cui sono usciti an- da supporter ai Radiohead e a Paul McCartney. Da allora che i prototipi vincenti per sono passati undici anni e altri due dischi, e adesso è tempo la 24 Ore di Le Mans (poi di un quarto capitolo che porta il titolo di Little Dark Age e abbandonata per la neonata Formula E). In tutto è una mezza che segnerà di sicuro, in positivo, la carriera dei due musi- dozzina di versioni a fregiarsi del marchio RS che racchiude il cisti. Rischiamo la previsione, perché questo nuovo lavoro meglio della tecnica Audi, votata alle massime prestazioni. All’ap- degli MGMT conquista al primo ascolto con un pop psiche- parenza possono sembrare simili ai modelli di serie, ma di fatto delico pieno zeppo di richiami agli Anni 80, basato su una sono tutt’altra cosa. Bastano pochi dettagli a rivelarne la diffe- riuscita miscela di synth curatissimi e melodie perlopiù renza. Prese d’aria maggiorate, passaruota allargati, scarichi ariose e leggere. Merito della band - che sarà il prossimo 17 racing. Gli interni evidenziano ancora meglio l’indole sportiva: luglio all’Ippodromo di San Siro, con i Justice, per il “Mila- sedili anatomici, rivestimenti in nappa e alcantara, impunture no Summer Festival” - ma anche dei produttori Patrick a vista, volanti sagomati, pedali d’alluminio. Particolari che ri- Wimberly dei Chairlift e Dave Fridmann, quest’ultimo già al fianco dei Flaming Lips e al lavoro sul succitato Oracular Spectacular. Ma tra i collaboratori compa- iono anche Connan Mockasin e Ariel Pink, co-autori del bel singolo When You Die, originale synth-pop con qualche eco orientaleggiante, accompagnato da un testo che parla di vita e morte e da un videoclip di Mike Burakoff e Hallie Co- oper-Novack che è un viaggio allucino- liTTle Dark aGe geno tra il poetico e l’inquietante. Da ve- mGmT Sony music dere. Da ascoltare. ★★★★★

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libri

di luca Bergamin

Audi rS 4 AvAnt lunga 4.781 mm, larga 1.866 mm, alta 1.404 mm la L’ossessioneperLeparoLe rS4 avant monta un potente V6 biturbo a benzina da 450 cv a 5.750 Un radiotelecronista quasi senza più voce scrive giri (e 600 nm un diario rivolgendosi ai vocaboli tanto amati a 1.900 giri). È firmata audi Sport. da € 87.900 carpa sceglie tra i personaggi cardine di questo ro- manzo polifonico un radiotelecronista, Nereo Rossi. S Gli dà voce proprio mentre sta per perderla a causa di una malattia degenerativa del cervello. Quelle parole che anima sportiva e utilitaristica insieme, la rS 4 sono state il pane quotidiano e gli hanno dato da mangiare a avant rappresenta il meglio prodotto dalla Casa ora lo stanno tradendo. Prima di uscire di scena, però, il tedesca dal punto di vista tecnologico commentare di TvFootball ha in serbo un colpo di scena e una vendetta da consumare. Però non è un cinico, Nereo, anzi: conosce tutti i nomi delle stelle come se fossero i com- ponenti di una squadra di calcio, ma un po’ meno viziati. Decide di scrivere un diario, rivolgendosi direttamente alle parole, le “sue”, tanto amate e adesso diventategli odiose. Rossi inizia una bat- taglia contro le sillabe, le frasi che sino a poco prima della sua demenza inci- piente facevano esaltare quelli che le udivano alla radio ed erano persino pub- blicate nei libri. Gli ascoltatori e i lettori non sanno, forse, che l’ossessione di usa- il CipiGlio re i vocaboli giusti al momento giusto Del GUfo tiziano Scarpa velano una costruzione impeccabile e una high tech nasce presto, quando si è piccoli, e si einaudi Dietro il volante cura maniacale. La RS 4 Avant si aggiun- aggrava con gli anni. Le parole, per Ne- 384 pag., € 21 multifunzione ge a questa piccola famiglia portando in reo, hanno forma, sono creature vive. ★★★★★ compare l’audi dote le forme di una station wagon filante. I virtual cockpit, tecnici tedeschi ne hanno abbassato l’as- display digitale setto di 7 mm per migliorarne stabilità e con i dati di guida dinamica, l’hanno equipaggiata di cerchi comuni, ma anche Altre letture mappe, consumi, in lega fucinati da 19 pollici (a richiesta da canali radio, 20) abbinati a pneumatici ribassati, ma numeri di telefono. la favola di Messi soprattutto l’hanno dotata di un propulso- re esplosivo. Il V6 biturbo a benzina da tre litri eroga 450 cv. Una È il libro che leo messi legge potenza da far tremare i polsi ai guidatori meno esperti che in- ai figli prima della nanna. vece potrebbero meravigliarsi di quanto sia facile guidare la RS4 la fotografia pubblicata sul Avant. Un’auto che riesce a coniugare l’anima sportiva con quel- suo profilo dal campione del la più utilitaristica. Il sistema drive select permette infatti di sele- Barcellona vale più di una zionare diversi profili di guida, adatti a ogni situazione e incli- raccomandazione. anche i nazione del guidatore. E persino sulla neve si va via sereni, Talpino calciatori, come i papà normali, grazie alla trazione integrale combinata con il cambio automati- TerremoTo hanno bambini vivaci: cotriptronic a 8 rapporti, rapido quanto efficace. Il livello dicomfort Anna Llenas addormentarli spesso è più Gribaudo è di riferimento, lo spazio a bordo ideale per viaggiare con fami- 56 pag., € 14,90 difficile che fare un dribbling glia e bagagli. In definitiva, un’auto dalla doppia anima. ★★★★★ a un difensore.

SPORTWEEK /24FEBBRAIO2018/ 83 sport style Agenda a

ciclismo

il 4 mArzo A SiEnA colline da sogno l’edizione 2017 Qui il ciclismo della Gran Fondo Strade Bianche tra le suggestive è da assaggiare colline toscane.

Boom di iscritti alla Gran Fondo Strade Bianche: due i percorsi per gli amatori tra splendidi paesaggi e terre che offrono cibi e vini ottimi

Si corre sullo stesso tracciato del World Due le proposte per gli amatori: il percorso dere tutto un pizzico più epico. Gravel è Tour battuto dalle Women Elite. E si corre Gran Fondo misura 139,2 chilometri, di cui una parola sempre più diffusa nel mondo nello stesso weekend dei pro. Già questo 31 di sterrato suddiviso in 8 settori; quello del ciclismo amatoriale e la Gran Fondo basta per fare della Gran Fondo Strade Medio Fondo ha sei tratti senza asfalto e si Strade Bianche by Trek si candida a di- Bianche uno degli appuntamenti più atte- chiude dopo 86,6 chilometri. Si parte da ventare il simbolo di questo movimento. si d’inizio stagione. Se si aggiunge che si Siena, si torna nel cuore della città, in quel- «Non ci sono particolari difficoltà altime- corre tra le colline che tutto il mondo ci lo che da sempre è il suo simbolo: Piazza triche da affrontare. Secondo me il rap- invidia, allora si capisce come la versione del Campo. In mezzo passaggi mozzafiato porto 53x29 è ideale per una prova del amatoriale della “classica del Nord più a tra Buonconvento, Ponte d’Arbia, Radi e genere. Dietro monterei anche un 28. Co- Sud d’Europa” abbia fatto, per la sua edi- Monteroni: terre di buon cibo, ottimo vino, me tubolari, io ho usato un 25, lo scorso zione 2018, il boom di partecipanti: 5 mi- grande accoglienza, terre amiche della bi- anno. Visto il risultato… non posso che la i ciclisti iscritti e che domenica 4 marzo, cicletta, da sempre. consigliarlo!», suggerisce Elisa Longo Bor- all’indomani della prova Elite, si radune- Sulle strade dei campioni, su e giù, tra le ghini, prima davanti a tutte, sulla piazza ranno nei pressi della Fortezza Medicea vigne e i boschi, tutto mangia e bevi. Con del mitico Palio, nel 2017. Chi ha orecchie, di Siena per il via ufficiale della gara. tanta terra, polvere, magari fango, per ren- intenda. Andrea Guerra

84 /SPORTWEEK / 24 FEBBRAIO2018 appuntamenti a active a cura di Enrico Aiello testatadiproprietàde“laGazzettadellosportsrl” -a.Bonacossa direttoreresponsaBile:andreamonti Vicedirettori:GianniValenti(Vicario),pierBerGonzi, stefanocazzetta,andreadicaro,umBertozapelloni running winter trAil ©rcsmediaGroupspa-sedeleGale:Viarizzoli,8–milano

domEnicA 25 FEBBrAio ACCERTAMENTI DIFFUSIONE STAMPA CERTIFICATO N. 7967 si corre (Anche) #8 DEL 9.2.2015 A misAno

lo direttoda/matteodore Se a misano (rn) l’Autodromo “marco El Simoncelli” ospita una 10 km (competitiva GH nE ufficiocentrale/filippocarota(artdirector),

e non), a Barletta è il giorno della “Pietro mE mennea Half marathon” e a Fucecchio (Fi) GianlucaGasparini(caposervizio),nicolaocchipinti(vicecaporedattore) omo

di una mezza maratona valida come Ac campionato Uisp di specialtà. tra le 42 km, Gi redazione/andreaarcoBelli(vicecaposervizio), vEnErdì 2 mArzo segnalazione per la 21ª “verdi marathon” faBiomarinello(vicecaposervizio),anGelaBrindisi,lucacastaldini, da Salsomaggiore a Busseto (Pr). sullA neve alessiacruciani,silViaGuerriero,naimamancini(photoeditor), faBriziosalVio,moniaurBan outdoor si vA di corsA

vEnErdì 2 mArzo ricercaiconoGrafica/donatellamarcuzzo Fino al 4 marzo millegrobbe-lavarone (tn) ospita il “dolomiti Winter trail” e il lA fierA “dolomiti Winter Fest 2018”, appuntamenti seGreteria/danielamadottotel.02-62.82.77.32 per gli appassionati di montagna e della fax02-62.82.77.46-e-mail:[email protected] dello sport corsa sulla neve. nella gara di trail, cui si partecipa anche in coppia, percorsi da 22 “outdoor Expo” è una nuova manifestazione km (900 m di dislivello) o da 12 (400 m). fashiondirector/carloortenzi organizzata da Bologna Fiere dedicata al Partenza e arrivo a malga millegrobbe. mondo outdoor e agli sport all’aria aperta. info: dolomitiwintertrail.it. fashionconsultant/alessandrocalasciBetta oltre a radunare le aziende specializzate (più di 120 espositori, in questo caso), sempre più spesso eventi come questo downhill privilegiano la parte esperienziale, offrendo hannocollaBorato/enricoaiello,carloannese,lucaBergamin,silviacimini, al pubblico la possibilità di “toccare con SABAto 3 mArzo paolocondò,Giovannicortinovis,micheledalai,zoranfilicic,fabiofinazzi, mano” sport (anche d’acqua) e materiali, aldofittante,luigiGarlando,GeneGnocchi,paololorenzi,makkox,faustonarducci, oltre a momenti ludici, workshop, gare ed esibizioni. nello spazio Experience, saranno mountAin bike davideoldani,raffaellaoliva,Gioelepanedda,massimoparrini,luigiperna, allestite aree test con istruttori qualificati formAto gigAnte massimoperrone,saraporro,mariosalvini,Geascancarello,fabriziosclavi, dove provare numerose discipline, nicolasellitti,sebastianoVernazza,alexzanardi,Gianlucazappoli dall’arrampicata al trail running, dallo stand-up paddle al nordic walking e fino venir giù – di sera e in sella a una all’orienteering. mountain bike – a rotta di collo sulla neve, perleimmaGini/ afp,alinari,ansa,contour, contrasto,fondazioneachille affrontando le porte da gigante di una pista castiglioni,Gettyimages,italyphotopress,lapresse,thenewyorktimes, da sci allestita per l’occasione con photoviews,reuters,shutterstock,sportillustrated paraboliche e salti. È la singolare formula della 6ª edizione di “Winter downhill”, che si disputa a Pista valena, al Passo del proGettoGrafico/filippocarota tonale (tn), in quel paradiso del downhill che è la val di Sole. Prologo alla serata stampanuoVoistitutoartiGrafichediBerGamo saranno le batterie a eliminazione del pomeriggio, che qualificano i primi tre di assistenzatecnica/emanuelemarini ogni gruppo, riducendo a 30 il numero dei distriBuzione/m-disdistriBuzionemedias.p.a. concorrenti per la spettacolare sfida finale viacazzaniga1,milanotel.02-25.82.1-fax02-25.82.53.06 in notturma su un tracciato illuminato di puBBlicità/viaa.rizzoli8,milano,tel.02-25.84.1 circa un km e con 100 m di dislivello. info su www.valdisolebikeland.com. www.rcspubblicita.it adVmanaGerGazzettadellosport/[email protected] adVmanaGersportweek/roccomancini [email protected] marketinG/pierGioVannisciasciaericcardorossi e non dimenticAte di iscrivervi A... e-mail:[email protected] internationaleditions/mariafrancescasereni tra gli appuntamenti più importanti o suggestivi cui ci si può già iscrivere, ecco e-mail:[email protected] l’ultra trail ligure “Sciacchetrail” di monterosso (Sp; 23-24/3) per correre insieme al fuoriclasse Anton Krupikca), la obstacle race “virgin Active Urban” (rimini, 2/6), contentsyndication/[email protected] la mezza maratona “roma-ostia” (11/3) e la “milano marathon” (8 aprile). arretrati/rivolgersiall’edicolanteoppureacorenas.r.l e-mail:[email protected]

SPORTWEEK /24FEBBRAIO2018/ 85 sport style

di carlo annese disegno e realtà Il disegno e la realizzazione della i sono oggetti che lampada Arco per Flos. Sotto, fanno talmente par- la radio stereo te della nostra vita, Brionvega RR 126. che non ci chiedia- mo più da dove ar- rivino o chi li abbia inventati. Sedie, ta- C voli, lampade, ma anche posate, attaccapanni, bicchieri: co- se in apparenza anonime che sono diven- tate appendici abituali del nostro paesag- gio quotidiano, poiché combinano funzionalità ed estetica, e che ormai diamo per scontate. Prendete ad esempio un in- terruttore, un banalissimo “rompi-tratta” per accendere e spegnere un abat-jour. Ce n’è uno che dal 1968 continua a essere prodotto in migliaia di esemplari, e che

Ha disegnato la sagoma inconfondibile di prodotti entrati nella nostra vita quotidiana: lampade, l’uomo oggetto tavoli, sedie, addirittura interruttori. Ora una mostra celebra il genio di un grande italiano

molto probabilmente anche voi avrete in casa: nel 1997 è stato esposto al Moma, il Museo d’arte moderna di New York, come icona del design, simbolo di genialità ap- plicata su scala industriale. È un pezzo piccolo, semplice nella sua complessità perfettamente celata, bello e soprattutto utile. A disegnarlo, con il fra- tello Pier Giacomo, è stato Achille Casti- glioni, che oltre a questo ha ideato una quantità incredibile di oggettiche il nostro sguardo incrocia regolarmente senza più farci caso: alcune delle lampade storiche di Flos (Arco, Taccia, Parentesi e altre anco- ra), vassoi e posate in acciaio per Alessi, comodini e tavolini in plastica per Kartell.

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Achille Castiglioni

creatore Achille Castiglioni, milanese, morto nel 2002 a 84 anni, in una foto del ’99.

Milano ricorda il progettista a cento anni RI

dalla nascita RA HA O ID GU

sportWeeK /24FeBBrAio2018/ 87 sport style

e chiamale lampade Qui sotto il disegno della lampada Toio (1962 per Flos). A destra, è vicina a Castiglioni che sta “giocando” con la lampada Parentesi.

E perfino una radio stereo per Brionvega Porta Nuova, dove dal 1944 lavora con i (la RR 126, del 1965) le cui componenti fratelli Livio e Pier Giacomo in uno studio sono assemblate in modo da formare un di architettura, accanto al laboratorio d’ar- “animaletto musicale”: le orecchie fanno tista del padre. Qui progetta molti dei pa- da altoparlanti, il muso con la barra delle diglioni per la Fiera Campionaria di Mi- frequenze sembra un sorriso e le rotelle lano, che per i Castiglioni sono uno consentono di farla muovere. Lo stesso straordinario terreno di sperimentazione Switch, l’interruttore realizzato per VLM creativa. «Tutto veniva realizzato a mano ed esposto al Moma, è ispirato a un sasso da un gruppo di falegnami, elettricisti, piatto: si tiene in una mano e i Castiglioni pittori che, lavorando assieme giorno e lo hanno progettato in modo che produca notte, creavano luoghi fantastici», ricorda ogni volta il suono perfetto di un “click”. Carlo Livio, figlio di Achille. «La proget- Quella di Achille Castiglioni, che il 16 tazione di quei padiglioni era un turbinìo febbraio avrebbe compiuto 100 anni, è una di idee innovative, avveniristiche e a vol- storia tipicamente milanese diventata uni- te improbabili, e il lavoro di gruppo carat- versale. terizzerà nel tempo l’atti- È il terzo e ultimo figlio di vità dei fratelli Giannino, uno scultore a Castiglioni». cui si devono opere che, a Carlo Livio è l’artefice del- loro volta, sono parte inte- lo Studio Museo dedicato grante del panorama cit- a Castiglioni in piazza Ca- tadino, come la porta del stello 27, dove fino al 30 Duomo che descrive la aprile si terrà la mostra storia di sant’A mbrogio e 100x100 Achille. Cento de- il monumento ai Caduti signer italiani e stranieri della Resistenza in piazza- – da Ron Gilad a Piero Lis- le Loreto. Cresce in un re- soni – festeggeranno il ticolo di strade vasto non compleanno di Castiglio- interruttore più di un chilometro qua- Lo Switch, ispirato a un sasso ni idealmente portando drato, attorno a corso di piatto ed esposto al Moma. un oggetto anonimo. Uno

88 /SPORTWEEK / 24 FEBBRAIO2018 ironia Castiglioni al lavoro e, a sinistra nella foto grande, scherza mostrando alcune delle sue creazioni.

dei tanti ai quali «uno dei nostri grandi eroi», come lo definì Norman Foster, aveva l’abitudine di ispirarsi. Per il Mezzadro, ad esempio, progettato per Zanotta nel 1971, il sedile e la barra di un trattore costruiti nei primi del secolo diventano uno sgabel- lo da usare in casa: la vite di fissaggio è quella comunemente usata nelle biciclette, mentre una barra trasversale di legno dà stabilità allo sgabello. L’illuminazione (è proprio il caso di dirlo) per la mitica Arco deriva da una lampione di strada: la fonte luminosa è proiettata a due metri e mezzo dalla base di marmo, come se scendesse dal soffitto, lasciando spazio per sedersi e muoversi agilmente attorno a un tavolo durante una cena. Un fanale d’auto da 300 watt importato dagli Stati Uniti costituisce sia la fonte lumino- sa sia l’ispirazione della Toio, alimentata da un pesante trasformatore posto alla base e da un filo elettrico che corre lungo lo stelo grazie a tre anelli di una canna da pesca. «Per progettare bisogna osservare», è uno dei motti celebri di Achille Casti- NO

glioni, che era dotato di un’ironia partico- PI lare. «Un’altra cosa importante è prender- PE EP si in giro e non metterla giù troppo dura US GI

con questo design». Quando la fan- R, tasia va al potere. BE WE I UL

SPORTWEEK /24FEBBRAIO2018/ 89 SW CAMPIONIAMATITA di Makkox

GRANDE MICHELA! UNA DI NOI! Michela è Michela Moioli, fresco oro nella specialità snowboard cross all’Olimpiade invernale di PyeongChang in Corea del Sud. Sono felice per lei e per noi tutti, sebbene fino a oggi non sapevo chi fosse Michela Moioli. Non sapevo neanche che esistesse uno sport che si chiamasse “snowboard cross”. È una cosa che sento di dover dire assieme ai miei sinceri complimenti. Lo snowboard, sì, ok, conosco l’attrezzo. Come tutti, ho guardato i filmati acrobatici su YouTube di quegli spericolati snowboardisti che si inchiavardano una telecamerina GoPro sul casco e zompano a quattromila all’ora sui dossi nevosi. Ma se tu ieri mi avessi chiesto: «Marco mi disegni qualcosa che illustri lo snowboard cross?», io ti avrei risposto «Ti disegno uno che zompa con lo snowboard è c’ha una GoPro inchiavardata in testa?». «NO -cazzo-! Ti ho detto SNOWBOARD CROSS!». Ah, scusa. E qui arrivo al punto: come sono venuto a sapere di Michela e della sua impresa? Dalla tv? No: da Twitter. Fin qui nulla di strano. Ma dal tweet di un account sportivo? Di un account di news? Di un account coreano? No. Da tre/quattro tweet di account di leader politici italiani in campagna elettorale. “Grande Michela! Audace orgoglio di questa nostra patria che ha tanto bisogno di riaffermare la grandezza della razza italica!”... “Viva Michela! Risposta democratica a chi dice che il Governo ha lavorato male! Michela una di noi!”. Eccetera. Non li cito alla lettera, ma suonavano così. Eppure io mi ci gioco la qualsiasi che le entità politiche che hanno twittato entusiaste mentre ancora la medaglia doveva smettere di oscillare al collo di Michela, esultando come se avessero seguito ’sta ragazza fin dai primi passi sulla tavola, non abbiano avuto la minima idea di chi fosse Michela Moioli prima che uno spin doctor web master consulente di comunicazione gli suggerisse «Oh, capo, twittiamo subito qualcosa per intestarci la vittoria di ’sta ragazza che ha conquistato l’oro olimpico nello snowboard cross!». «Nello snowboard che?». ... Brava Michela. Brava tu, e basta.

90 /SPORTWEEK / 24 FEBBRAIO2018

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