III TAPPA KAYAK: – MONTEROSSO circa km 19

Si parte da Porto Venere verso occidentale, lasciando alle spalle il Golfo dei Poeti e iniziando a costeggiare lungo le falesie del Muzzerone, importante palestra di roccia calcarea con vie di uno o più tiri, particolarmente frequentata nei mesi invernali . Puntiamo le nostre prue verso Punta Persico, le falesie di questo tratto di costa assumo colorazioni diverse in relazione alle formazioni rocciose. Le bianche pareti del Muzzerone, come buona parte del promontorio di Porto Venere e delle sue isole, sono costituite dalle formazioni toscane dei Calcari massicci e dei calcari a Rhaetavicola contorta , inclusa la facies a Portoro. In corrispondenza di Punta Persico le falesie assumono una colorazione rossa dovuta alla presenza di scisti policromi. Oltrepassiamo Punta Persico e puntiamo sempre verso nord-ovest, passiamo sotto l’abitato di Campiglia, davanti a noi lo scoglio Ferale e la costa di Schiara, siamo nella zona cosiddetta di Tramonti, entriamo nell’area marina protetta delle e costeggiamo il territorio dell’omonimo Parco Nazionale. Le falesie lasciano il posto a versanti ripidi coperti da vegetazione mediterranea e un tempo terrazzati e coltivati a vite, raggiungiamo Punta Monesteroli con la scalinata di 2.000 scalini che scende da Campiglia. Oltrepassiamo il Seno di Fossola, lo scoglio Grimaldo, Punta Merlino, Punta Pineda e Punta Castagna, ci affacciamo al Seno del Canneto davanti a noi la costa delle Cinque Terre. Pagaiamo verso la cala di , in alto intravediamo il santuario della madonna di Montenegro, circondato da aree terrazzate con le monorotaie per il trasporto dell’uva. In corrispondenza della punta c’è Torre Guardiola e poi ecco davanti a noi il borgo di Riomaggiore, il primo dei cinque, che uno dopo l’altro incontreremo durante la nostra attraversata in kayak. Il borgo di Riomaggiore con la chiesa di san Giovanni Battista, le case variopinte addossate le une alle altre, ci appare imponente all’interno della sua vallata che sfocia direttamente sul mare. Costeggiamo il borgo, ammiriamo sui versanti i terrazzamenti coltivati a vite e seguendo la costa procediamo parallelamente alla via dell’amore, purtroppo chiusa a causa di ripetuti eventi franosi. Ed ecco davanti a noi , frazione di Riomaggiore, la seconda delle cinque Terre procedendo da est verso ovest. Manarola con le prime luci del mattino ci appare ancora più magica. In inverno a partire dall’8 dicembre, sui suoi versanti brillano le luci del presepe luminoso di Mario Andreoli, con più di 300 figure a grandezza naturale, (fatti da materiali inutilizzati o riciclati), illuminate da 17.000 lampadine. Possiamo approdare a Manarola per una breve sosta e visitare il borgo. Lasciamo quindi il borgo incantato di Manarola e proseguiamo pagaiando verso nord in direzione di Punta Bonfiglio. All’orizzonte davanti a noi c’è Punta Mesco con il suo imponente promontorio, che limita a nord le Cinque Terre. Appena oltrepassata punta Bonfiglio, in alto su una terrazza di origine marina, ecco l’abitato di . L’unico borgo delle Cinque Terre arroccato a circa 100 m slm. Costeggiamo la zona cosiddetta dello spiaggione, un tempo occupata da una vasta spiaggia ora completamente erosa, passiamo davanti alla stazione ferroviaria e quindi giungiamo sotto il promontorio di Corniglia. Lo osserviamo dal basso è magnifico, contornato da falesie e terrazzamenti a vite. Costeggiamo e oltrepassata la Punta del Luogo arriviamo alla spiaggia di Guvano, sormontata da un’imponente paleofrana, resa attiva dall’erosione marina. La costa è particolarmente suggestiva la vegetazione a macchia mediterranea si spinge fino alla linea di contatto dei marosi. Qua e la si osservano lembi di aree terrazzate, un tempo coltivate a vite e ora abbandonate. Oltrepassata Punta Palma ecco davanti a noi l’abitato di , sormontato dalla torre Doria. Pagaiando arriviamo all’imboccatura del porticciolo di Vernazza, entriamo lasciando i kayak sulla spiaggia. La piazza con la chiesa di Santa Margherita, le case variopinte, in inverno ci regalano un piacevole senso di pace. Dopo una breve sosta ripartiamo alla volta di Monterosso. Lasciamo Vernazza, pagaiamo verso nordovest e facendo attenzione subito dopo la prima insenatura, detta porto di Mavà, troviamo la grotta della Maimuna. Le falesie formate dalle arenarie grigie del Macigno toscano, sono erose dal mare e danno luogo a particolari morfologie, insenature, valli pensili, grotte. Oltrepassata Punta Molinara e Punta Corone, ecco davanti a noi il borgo di Monterosso con la sua spiaggia, la Chiesa di San Francesco e la Torre Aurora che divide il borgo antico dalla parte nuova di Fegina. Ci fermiamo sulla spiaggia sistemiamo i kayak e trascorriamo qui la serata.

Punti di interesse storico culturale Le Cinque Terre, meta turistica internazionale, si trovano tra il Promontorio di Punta del Mesco a ovest e la Punta di Monesteroli a est. Cinque Terre, ovvero cinque borghi, situati in pittoresca e caratteristica posizione, ai piedi della catena appenninica, che precipita qui ripidissima sul mare, e il loro territorio. In questa regione, beneficiata da un ottimo clima, prosperano gli ulivi e i limoni, ma soprattutto le viti, dalle quali si produce il vino DOC Cinque Terre, e il passito, lo sciacchetrà. I vigneti si arrampicano arditamente sulle rocce, si stendono sui versanti scoscesi che scendono verso mare. Molti sono raggiungibili solo a piedi per mezzo di stette scale in pietra o con i cosiddetti “trenini”, i piccoli convogli su monorotaie a cremagliera, costruiti a partire dagli anni ’80 per facilitare l’eroico lavoro dei vignaioli. Nelle Cinque Terre, la via dei Santuari si snoda sui versanti a mezzacosta, ad ogni borgo corrisponde il suo santuario, a Riomaggiore la Nostra Signora di Montenero, a Manarola il santuario di Nostra Signora della Salute (Volastra), a Corniglia il Santuario di Nostra Signora delle Grazie (San Bernardino), a Vernazza il Santuario della Madonna di Reggio, a Monterosso il santuario della Madonna di Soviore. La via dei santuari, percorribile a piedi lungo i sentieri del Parco o lungo la carrabile, regala magnifici panorami e una suggestiva visione dei borghi delle Cinque Terre. A Vernazza da visitare: la Chiesa di S. Margherita di Antiochia , eretta sul mare nell'estremità occidentale del paese e il Castello Doria: nel 1080 il paese risulta essere già fortificato, ma nel corso dei secoli viene ampliato e strutturato assieme alle altre fortificazioni quale sistema difensivo sufficiente. Di forma irregolare, aderisce alla roccia sulla quale è stato edificato; al centro si eleva su di un basamento quadrangolare una torre cilindrica. Il castello sorge alla sommità del promontorio dominando il paese e la baia e sorvegliando un ampio tratto di mare aperto.

Principali aree naturali di interesse Il Parco Nazionale delle Cinque Terre interessa la fascia costiera, che va da Tramonti a est fino al Promontorio del Mesco a ovest. La principale finalità del Parco è tutela e la salvaguardia del territorio delle Cinque Terre, profondamente modificata dal duro lavoro dell’uomo, con la costruzione dei terrazzamenti coltivati a vite, sorretti da una rete di muretti a secco di circa 6.700 chilometri, www.parconazionale5terre.it/ . In tratto di mare prospiciente il Parco è tutelato, sempre a livello nazionale, dalla presenza dell’Area Marina Protetta delle Cinque Terre. Le Cinque Terre sono attraversate da una fitta rete di sentieri, percorsa da numerosi escursionisti provenienti da tutto il mondo. Il sentiero costiero è percorribile previo pagamento di un biglietto di ingresso. raccordo con le tappe del Sentiero Sentiero Liguria TAPPA 3 –Portovenere– Riomaggiore Sentiero Liguria TAPPA 4 – Riomaggiore - Monterosso

Kayak e logistica www.outdoorportofino.com/index.php/it www.nordest-vernazza.it/index_ita.htm

Siti e info utili www.lamialiguria.it www.tramontidicampiglia.it/trekking/trekking.htm www.parconaturaleportovenere.it www.parconazionale5terre.it www.parconazionale5terre.it/sentieri-outdoor.php www..riomaggiore.sp.it www.comune.vernazza.sp.it www.comune.monterosso.sp.it