Pinus Massalongii Sismonda, 1859
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PALEOITALIA 1 Numero 15 Questo fascicolo di PaleoItalia si presenta corposo e molto vario: infatti abbiamo stabilito un nuovo record per il numero di contributi, ben otto, che trattano argomenti completamente differenti tra loro. Si incomincia con il resoconto delle Giornate di Paleontologia 2006, ottimamente organizzate a Trieste; si prosegue con la seconda parte dell’articolo sulle tecniche di preparazione dei fossili; vengono poi le stromatoliti, un’esperienza di divul- gazione paleontologica; originale è l’articolo sui film in cui sono presenti dinosauri. Non mancano le consuete escursioni dei paleontofili e le tesi di dottorato. Speriamo che questa tendenza, già manifestatasi da qualche numero prosegua e che PaleoItalia continui a migliorare, rispondendo sempre più alle esigenze dei soci. Un saluto e un augurio di buon lavoro va al Prof. Ruggero Matteucci, che per la prima volta firma la rubrica del Presidente. Ricordo di inviare gli articoli e le segnalazioni di mostre, convegni e congressi all’indirizzo della redazione ([email protected]), mentre le segnalazioni relative alle diverse rubriche direttamente a rispettivi cura- tori: Notizie Italiane [email protected] PaleoLex [email protected] PaleoNews [email protected] Paleoweb [email protected] PaleoLibri [email protected] Agenda [email protected] Buona lettura! Carlo Corradini IN COPERTINA Pinus massalongii Sismonda, 1859 Riprodotto da: Sismonda, 1859, “Prodrome d’une flore tertiaire du Piémont”, Mem. R. Acc. Sci. Torino, ser. II, 18: 519-547. Tav. 1, fig.7. Cono rinvenuto presso Chieri (Torino) in “marne” del Miocene superiore, secondo Sismonda, ma riferite al “Piacenziano” da Peola (1894). In effetti è plausibile che l’esemplare provenga da peliti del Pliocene inferiore-medio, dove coni simili furono raccolti nel 1958 da Sturani. Secondo Peola (1894) Pinus massalongii E. Sismonda 1859 è sinonimo di Pinus lignitum (Unger 1847). 2 PALEOITALIA A tutti i soci della SPI, Colgo con piacere l’occasione offertami dall’uscita del presente fascicolo di PaleoItalia per inviarvi un saluto nella mia veste di presidente neoeletto, ringraziandovi per la fiducia che mi avete accordato. Nonostante numerose difficoltà, in primo luogo di ordine eco- nomico, la nostra società è solida e ricca di attività, grazie all’ef- ficace azione svolta dai precedenti presidenti, ed in particolare dal mio predecessore, Antonio Russo, oltre che della attiva e sen- tita partecipazione di tutti i soci. Ne sono ampia testimonianza sia lo stesso PaleoItalia - eccel- lentemente curato da Carlo Corradini e da un gruppo di capaci e volenterosi redattori - che affianca in maniera complementare il Bollettino, sia le Giornate di Paleontologia - una feconda intui- zione di Antonietta Cherchi - che costituiscono un appuntamento annuale divenuto quasi tradizionale e sempre più atteso. A questo proposito, rivolgo qui un caloroso ringraziamento agli amici trie- stini, Nevio Pugliese per primo, per la magnifica organizzazione delle giornate di Trieste. Da un nuovo presidente ci si attende l’espressione di buoni propositi. Ebbene, il primo è quello di continuare mantenendo vitali le attività ricordate, che costituiscono l’espressione della consapevolezza di appartenere ad una piccola ma privilegiata comunità, il cui principale legame nasce da un interesse culturale affascinante, come è, appunto, lo studio e la conoscenza dei fossili. Il secondo è quello di operare, pur nelle difficili condizioni in cui versa l’editoria scientifica non legata ai grandi editori internazionali, per mantenere e rafforzare il già alto prestigio e l’importanza scientifica del Bollettino. Vi è un terzo obiettivo, quasi un sogno: giungere ad una maggiore valorizzazione del patrimonio culturale della paleontologia italiana, sia sul territorio che nei musei, oltre al PALEOITALIA 3 giusto apprezzamento di chi, per professione o per interesse di cultura, opera a tal fine. Strettamente collegata è la necessità di impegnarsi per la diffusione della conoscenza paleontologica, del cui potenziale formativo per le giovani generazioni siamo tutti consapevoli. Nel proposito di operare al meglio delle mie possibilità e capacità e confidando nella sicura collaborazione del vicepresidente e del consiglio direttivo, oltre che di tutti voi, vi porgo i più cari saluti. Il Presidente RUGGERO MATTEUCCI 4 PALEOITALIA RESOCONTI DI CONVEGNI Trieste, 8-11 giugno 2006 GIORNATE DI PALEONTOLOGIA 2006 ROMANA MELIS Per quattro giorni, Trieste è di- provenienza, di fossili di animali e ventata sede di ritrovo della Socie- vegetali, di tematiche classiche e di tà Paleontologica Italiana. Qui si è possibili nuovi sviluppi della svolto infatti nei giorni 8-11 giugno paleontologia, fra i quali il suo ruolo 2006, il Convegno Internazionale sempre più importante nel turismo “Giornate di Paleontologia 2006”, culturale. Sempre elevata e molto sotto l’egida del presidente prof. gradita, è stata la partecipazione di Antonio Russo. Questo incontro or- giovani ricercatori che trovano nel- ganizzato dal Dipartimento di Scien- l’ambito di queste riunioni un pub- ze Geologiche, Ambientali e Mari- blico altamente qualificato, ma al ne dell’Università di Trieste e dal contempo anche molto rilassato, Museo Civico di Storia Naturale di cosa che sicuramente aiuta a vin- Trieste si è sviluppato in due gior- cere l’emozione delle prime esposi- nate di sessioni scientifiche, prece- zioni in pubblico. Anche quest’anno dute e seguite da due giornate di si è vista una ampia partecipazione escursioni sul terreno. dei soci “paleontofili”, appassionati Al Palazzo dei Congressi della come sempre. Stazione Marittima, oltre 130 congressisti, non solo italiani, si sono riuniti per discutere diversi aspetti della paleon- tologia. Le sessioni scientifiche che hanno indagato numerosi argomenti, hanno visto la presentazione di 41 comunicazioni orali e 40 poster. Si è discusso di vertebrati, incluso il dinosauro “Antonio” del Villaggio del Pescatore, di micro- fossili di diversa età e PALEOITALIA 5 I partecipanti all’escursione in Carnia. Il Congresso, noto come Giornate l’interesse e la curiosità scientifica di Paleontologia, è diventato di fat- di un vasto pubblico non sempre to internazionale, vista la parteci- consapevole, forse, che la pazione di paleontologi sloveni, paleontologia non è solo dinosauro. croati, russi, giapponesi, tedeschi e Come ogni riunione che si rispet- polacchi. Particolarmente gradita è ti, è stata infine organizzata una cena stata la partecipazione ad invito del sociale, che si è svolta con ampia dott. Michal Kowalewski, del Virgi- partecipazione e buona soddisfazio- nia Polytechnic Insitute, Blacksburg, ne di tutti i palati! USA e del dott. Jaroslaw Stolarski Le giornate delle escursioni sono dell’Instytut Paleobioligii dell’Acca- state create in collaborazione con i demia delle Scienze di Varsavia, geologi e paleontologi di altre sedi Polonia. Entrambi hanno affrontato di ricerca. La prima giornata è sta- tematiche di elevato interesse scien- ta organizzata con la collaborazio- tifico e divulgativo, parlando della ne dell’Accademia Slovena delle storia della bio-diversità nel Scienze di Lubiana, il Servizio Geo- Fanerozoico e del ruolo della logico di Lubiana e il Dipartimento paleontologia nell’ambito della divul- di Geologia di Zagabria. In una bel- gazione nella società moderna. Per la giornata di sole sono state visita- il mondo della divulgazione, infatti, te località fossilifere del Carso Tri- la paleontologia ha i suoi oggetti “ve- estino (Villaggio del Pescatore), dette”. Fossili quali i dinosauri han- della Slovenia (area di Lipica e no, ad esempio, sempre stimolato Divaca con osservazioni su rudiste 6 PALEOITALIA I partecipanti all’e- scursione sul noto sito carbonifero a piante di Rio del Mu- seo. del Campaniano e alveoline dell’Iler- tolineare nuovamente la natura sen- diano) e della Croazia, con visita alle za frontiere della paleontologia. zone di Ragancini-Lišani e alla val- Alla fine dei lavori del congres- le del fiume Mirna. I partecipanti so si è svolta la consueta assemblea hanno potuto così coniugare il pia- dei soci, dove quest’anno si è pro- cevole lato paesaggistico dell’Istria ceduto alla votazione per la compo- con le tematiche della disciplina. La sizione del Consiglio Direttivo 2006- seconda giornata, coordinata dal 2009. Desideriamo, quindi, augura- Museo Friulano di Storia Naturale re al nuovo presidente della S.P.I., di Udine, ha portato i congressisti prof. Ruggero Matteucci, un buon nella fascia pede-montana del Friuli lavoro per il triennio successivo! ed in Carnia. Particolarmente inte- ressante è stato lo stop presso il Colle di Osoppo, dove è stato pos- sibile visitare un affioramento ad orme fossili conservate prevalente- mente in un conglomerato del Piacenziano. Dopo un percorso piuttosto impervio, l’area del Cason di Lanza ha regalato ai congressisti siti di elevato interesse fossilifero, nonché una piacevole sosta presso l’omonimo rifugio. Di fatto, ancora una volta negli incontri della Società Paleontologica Italiana, si è potuto vivere l’entu- Il nuovo Presidente della Società, siasmo che unisce gli studiosi di di- Prof. Ruggero Matteucci (a sinistra), verse sedi italiane ed estere, a sot- insieme al suo predecessore, Prof. An- tonio Russo. PALEOITALIA 7 APPUNTI SULLA PREPARAZIONE E CONSERVAZIONE DEI FOSSILI II – La preparazione chimica e la conservazione dei fossili CRISTIANO DAL SASSO Introduzione vati a tutto tondo in rocce massive, Rispetto ai metodi meccanici piuttosto che gli esemplari deformati (vedi PaleoItalia