Specters of Violence
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POLITICAL VIOLENCE AND NATIONAL IDENTITY: TRAUMA, SPECTRALITY AND ALLEGORY IN CONTEMPORARY ITALIAN FILM AND LITERATURE VIOLENZA POLITICA E IDENTITÀ NAZIONALE: TRAUMA, SPETTRALITÀ E ALLEGORIA NELLA LETTERATURA E NEL CINEMA CONTEMPORANEI By Federica Colleoni A dissertation submitted in partial fulfillment of the requirement for the degree of Doctor of Philosophy (Romance Languages and Literatures: Italian in the University of Michigan 2010 Doctoral Committee: Professor Vincenzo A. Binetti, chair Associate Professor Alina M. Clej Lecturer Romana Capek-Habekovic Assistant Professor Elena M. Past, Wayne State University POLITICAL VIOLENCE AND NATIONAL IDENTITY: TRAUMA, SPECTRALITY AND ALLEGORY IN CONTEMPORARY ITALIAN FILM AND LITERATURE By Federica Colleoni A dissertation submitted in partial fulfillment of the requirement for the degree of Doctor of Philosophy (Romance Languages and Literatures: Italian in the University of Michigan 2010 Doctoral Committee: Professor Vincenzo A. Binetti, chair Associate Professor Alina M. Clej Lecturer Romana Capek-Habekovic Assistant Professor Elena M. Past, Wayne State University © Federica Colleoni All rights reserved 2010 Alla mia famiglia ii Ringraziamenti Sono molte le persone che devo ringraziare e menzionare, dopo questi sei anni intensi passati ad Ann Arbor. Innanzitutto, ringrazio i quattro membri del dissertation committee per il sostegno, la pazienza e la fiducia dimostrati nei miei confronti, i professori: Vincenzo Binetti, Romana Habekovic, Elena Past e Alina Clej. Ringrazio anche gli altri docenti dei dipartimenti di Lingue Romanze e di Film Studies che con i loro suggerimenti, sia nei corsi da me seguiti sia nelle conversazioni che hanno avuto luogo in questi anni, hanno contribuito a indirizzare le mie ricerche. Per la parte italiana delle mie ricerche devo menzionare il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, la Biblioteca Braidense e la Cineteca Brera di Milano, la Fondazione Alasca di Bergamo (in particolare la Dott.ssa Chiara Borroni). Il modo in cui io e la mia famiglia siamo stati accolti dalla University of Michigan è stato così totalizzante che devo ringraziare una serie di enti quali Rackham Graduate School, Language Resource Center, Hatcher Library e Askwith Media Library, Donald Hall Collection, Center for Research in Learning and Teaching, Career Center, Center for the Education of Women, Women‘s Hospital, Northwood Community Apartments e Northwood Child Development Center. Un pensiero speciale va agli amici di Grounds Department. Ringrazio il personale amministrativo del Dipartimento di Lingue Romanze, in particolare Mindy, Gayle, April, Carissa, Annette e Carin. Voglio inoltre ricordare tutti i iii miei colleghi dottorandi, non solo quelli appartenenti alla mia cohort, ma tutti quelli che ho avuto la fortuna di conoscere. In particolare ringrazio per la loro amicizia Elena, Silvia, Manuel, Julie, Fernando, Joy, Roberto, Camil e Ofelia, senza tralasciare Susanne di Antropologia. Un pensiero in particolare va a coloro che hanno condiviso con me il misto di felicità e di ansia insito nell‘essere genitori in fase di dottorato: Annie, Federico, Andrea, Dani, Marcelino, Xavier e, infine, Dina di Linguistica. Tra i tanti colleghi insegnanti ricordo in particolare Amaryllis, Franco, Adelaide e Sabina, i quali ogni giorno lavorano duro per instillare nei giovani il gusto di esprimersi nella lingua più bella del mondo. Ringrazio tutti i miei studenti di lingua e cultura italiana che per tanti semestri hanno seguito i miei corsi perfezionando il loro italiano e, all‘occasione, il mio inglese, in particolare i miei studenti dell‘ultimo corso, Italian Culture through Media, specialmente Devin, Ryan, David, Amanda e Dino. Il loro entusiasmo per la cultura italiana e la sottigliezza delle loro intuizioni da soli convincerebbero chiunque a continuare questo mestiere forever. Se vado indietro con la memoria, devo rammentare tutti gli amici di Lake Erie College, Painesville, Ohio, che anni or sono mi permisero di raggiungere questo paese, e poi gli amici e colleghi di Indiana University, Bloomington, in particolare la mia amica Amelia. Ringrazio sia la redazione di Carte Italiane (UCLA) sia Claudio Milanesi (Université de Provence) che mi hanno dato l‘opportunità di pubblicare parti di questa tesi. iv Dulcis in fundo rivolgo un grazie di cuore alla mia famiglia, in particolare ai miei genitori Luciano e Rosanna, e alla famiglia di mio marito. Non avrei ripreso e concluso gli studi di dottorato se non fosse stato per Umberto, che ringrazio per l‘affetto, la pazienza e il sostegno dimostrati nel corso di questi tredici anni nomadi spesi tra Italia e America, tra le Prealpi orobiche e i Grandi laghi. Dedico questo lavoro ai più piccoli delle nostre famiglie, innanzitutto alle mie piccole donne Francesca e Agnese, ma anche ai loro cuginetti Alessia, Sofia, Davide e Marco, nato da poco. v TABLE OF CONTENTS Dedica .................................................................................................................... ii Ringraziamenti ..................................................................................................... iii Abstract ............................................................................................................... viii Introduzione -Violenza politica versus anni di piombo: ragioni di terminologia..........................5 -Apparizioni della violenza: lo spettrale, il perturbante, il mistero ..........................6 -Rappresentazioni della violenza e allegorie del corpo politico ..............................7 Capitolo 1: “Displacement” spazio-temporali nel cinema degli anni Settanta -Gillo Pontecorvo: Algeria, Spagna, Antille (La battaglia d‟Algeri, Ogro e Queimada) .....................................................9 -Valentino Orsini: resistenza e ―terzomondismo‖ (Corbari, Uomini e no e I dannati della terra) ............................................10 -I fratelli Taviani: restaurazione e anarchismo (Allonsanfan e San Michele aveva un gallo) ................................................11 -Giuliano Montaldo: controriforma e (ancora) anarchismo (Giordano Bruno e Sacco e Vanzetti) .........................................................12 Capitolo 2: Allegorie del corpo politico -Natalia Ginzburg: la famiglia (Caro Michele) ....................................................14 -Nanni Balestrini: il carcere (Gli invisibili) ..........................................................15 -Leonardo Sciascia: il prigioniero ―politico‖ (L‟Affaire Moro) .............................16 vi Capitolo 3: La violenza politica come trauma -Maledetti vi amerò di Marco Tullio Giordana, Colpire al cuore di Gianni Amelio e La seconda volta di Mimmo Calopresti .......................................................18 -Tuo figlio di Gian Mario Villalta e Il Segreto di Geraldina Colotti ....................19 -La guerra di Nora di Antonella Tavassi la Greca e Il sogno cattivo di Francesca D‘Aloja .........................................................20 -Buongiorno, notte di Marco Bellocchio ...............................................................21 Capitolo 4: Lo spettro della violenza politica e il noir -Dai ―gialli‖ e dai ―poliziotteschi‖ degli anni Settanta ai noir degli anni Duemila ........................................................................................23 -La violenza politica e il Nordest: Arrivederci amore, ciao di Massimo Carlotto e il film omonimo di Michele Soavi .............................................................24 -Violenza politica e violenza comune: Romanzo criminale di Giancarlo De Cataldo e il film omonimo di Michele Placido ..........................................................25 -La violenza politica al confine tra noir e horror: La verità bugiarda di Raul Montanari ..........................................................26 Conclusione ...........................................................................................................27 Bibliografia ...........................................................................................................28 vii ABSTRACT POLITICAL VIOLENCE AND NATIONAL IDENTITY: TRAUMA, SPECTRALITY AND ALLEGORY IN CONTEMPORARY ITALIAN FILM AND LITERATURE VIOLENZA POLITICA E IDENTITÀ NAZIONALE: TRAUMA, SPETTRALITÀ E ALLEGORIA NELLA LETTERATURA E NEL CINEMA CONTEMPORANEI By Federica Colleoni Chair: Vincenzo Binetti My dissertation investigates how the traumatic phenomenon of political violence in Italy has been narrated in novels and represented in films. My aim is to show that a tension persists between the need to create a unitary memory and the impossibility of reconciling positions that continue to be perceived as opposite and problematic in Italian collective memory. My analysis draws on the notions of spectrality, elaborated by Jacques Derrida; trauma, defined by Freud and recently revived by Cathy Caruth and E. Ann Kaplan; and allegory, proposed by Romano Luperini and other critics. viii In Chapter 1, I analyze films by Gillo Pontecorvo, Paolo and Vittorio Taviani, Valentino Orsini, and Giuliano Montaldo, to show how they displace the trauma of political violence both temporally/historically and spatially/geographically, providing a reflection on the relation between violence, power and state formation. Chapter 2 investigates how some characters and situations depicted in novels written by Natalia Ginzburg, Nanni Balestrini, and Leonardo Sciascia can be read as allegories (family, prison, language) of the Italian body politic