n.231 / 20 2 NOVEMBRE 2020 MAGAZINE Mate 40 Pro: Huawei Vaturi (Sounders): AMD schiaffeggia Dyson 360 Heurist, mostra all’Europa cosa “Il futuro dell’hi-fi è la Nvidia con le nuove l’aspirapolvere robot potrebbe perdere 09 vendita via Internet”14 GPU Big Navi 26 che impara pulendo 28 iPhone 12 Pro messo a nudo La prova super approfondita Tra i 4 nuovi iPhone 12 presentati quest’anno, iPhone 12 Pro è quello più difficile da inquadrare. Lo abbiamo scandagliato a fondo in ogni dettaglio 02 Huawei-USA, si apre uno spiraglio 35 Sì a vendita processori ma non 5G Gli USA concedono la vendita di componenti e processori a Huawei. A patto che non siano utilizzati DJI Pocket 2 per produrre apparecchiature di rete 5G Sensore più grande 11 e audio migliorato Adobe punta sull’intelligenza artificiale 47 Ecco cosa si può fare coi filtri neurali Con Adobe MAX, Adobe introduce molte interessanti novità in Photoshop, Lightroom e Premiere Pro. Abbiamo Fiat 500 3+1 elettrica provato la correzione automatica delle immagini di Una porta in più che si apre controvento 19 Photoshop con i filtri neurali basati su motore di IA IN PROVA IN QUESTO NUMERO 36 39 42 44

LG NanoCell NANO 90 5 II Amazon Echo 2020 Digiquest KM9 Quello che vuoi a 1000€ Il migliore di Sony Questione di qualità Sguardo al passato n.231 / 20 2 NOVEMBRE 2020 MAGAZINE MOBILE L’iPhone 11 Pro è tra i 4 iPhone di quest’anno il più difficile da inquadrare: non è uguale al Pro Max ed è molto simile al 12 liscio Apple iPhone 12 Pro, recensione. Salto in avanti Quello che tutti si chiedono è se questo modello intermedio vale la pena. Abbiamo fatto una prova super approfondita per capirlo

di Roberto PEZZALI cegliere un iPhone quest’anno non è affatto sem- plice: Apple ha messo sul piatto non solo quattro Sdifferenti modelli, ma lo ha fatto anche con tempi- stiche differenziate e portando all’interno della gamma diverse novità. Il modello che abbiamo deciso di recen- sire per primo è l’iPhone 12 Pro: ha il Dolby Vision, ha il Lidar, ha più memoria, ha una fotocamera in più, il tele video da 52 mm. L’iPhone 12 Pro è sicuramente il modello sul- la carta più adatto per chi ritiene che foto e video, in uno , siano fondamentali. Rispetto allo scor- so anno però ci sono diverse considerazioni da fare: la prima è che l’iPhone 12 è uno smartphone decisamente più simile all’iPhone 12 Pro di quanto lo fosse l’iPhone 11, in relazione ovviamente al modello Pro. Lo scorso anno l’iPhone 11 aveva uno schermo LCD, aveva cornici più spesse ed era più grande dell’iPhone 11 Pro, quest’anno invece l’iPhone 12 ha lo stesso iden- tico schermo dell’iPhone 12 Pro, lo stesso design, lo iPhone 12 Pro lab stesso processore e un prezzo decisamente differente: L’IPHONE 12 È UN TELEFONO ECCEZIONALE, MA TRA I 4 MODELLI IL 1.189 euro contro 939 euro. PRO DA 6.1” È QUELLO CHE NON CONSIGLIEREMMO A NESSUNO 1189,00 € Sono 250 euro di differenza, e per risparmiare 250 L’iPhone 12 è un telefono eccezionale. Ci sarà sempre chi dice che ci sono telefoni Android migliori, che il notch è vecchio, che Apple è euro si deve rinunciare al teleobiettivo e alla modalità tutta marketing, che serve l’USB Type C e che non ci sono i 120 Hz, la realtà è che se queste persone prendessero tra le mani un iPhone si notte sui ritratti, alla registrazione in Dolby Vision fino renderebbero conto anche loro che è un eccellente smartphone. Il merito va diviso tra lo smartphone e iOS 14, che ha portato finalmente a 60 fps, l’iPhone 12 si ferma a 30 fps, al sensore Lidar, nel mondo Apple quella personalizzazione che i tifosi del robottino verde hanno sempre portato come esempio nelle guerre di religione, iOS contro Android. a Pro RAW, al corpo in acciaio e a 64 GB di storage. Si L’iPhone 12 Pro ha uno schermo eccellente, è costruito alla perfezione, pensa alle esigenze degli utenti: più robusto se cade, più protetto potrebbe discutere sull’importanza di ognuna di queste contro le immersioni, ha una ricarica wireless utile, non si rischia di alzarsi la mattina con lo smartphone scarico perché non si è centrato bene funzionalità, il problema è che aggiungendo solo 100 il telefono sul caricatore. A questo si uniscono anche un reparto di rete velocissimo, un processore che è ben più veloce del più veloce degli euro tra meno di un mese si potrà avere tra le smartphone Android e una fotocamera eccellente. Il vero problema dell’iPhone 12 Pro è che molte di queste cose, se non tutte, le ha anche l’iPhone 12. Anzi, volendo ben vedere ci sono tantissi- mani l’iPhone 12 Pro Max che, da specifiche, è un pro- me funzioni che Apple avrebbe potuto mettere anche sull’iPhone 11 Pro, come Smart HDR 3, la registrazione Dolby Vision, Deep Fusion su tutte dotto migliore in rispetto all’iPhone 12 Pro da 6.1” anche le fotocamere, il Pro RAW e la modalità notte sui ritratti. Non lo ha fatto perché avrebbe ridotto, e non di poco, il gap tra i due modelli. se più grande. Lo scorso anno il divario tra il Pro e il Se guardiamo la differenza di prezzo tra i due, tornando al discorso fatto all’inizio, l’iPhone 12 è decisamente più conveniente: le differenze, Pro Max non era affatto marcato come lo è quest’anno: acciaio a parte, sono strettamente legate al comparto foto e video. E’ lui il modello da prendere. Se la qualità di foto e video guida la scelta non ci sono motivi per non andare direttamente sulla versione Max: quest’anno iPhone 12 e iPhone 12 Max non sono affatto uguali, non il sensore principale più grande, stabilizzato nel corpo puntare al sensore più grande e al nuovo sistema di stabilizzazione che garantisce un ulteriore stop di guadagno sarebbe un vero delitto. come in una mirrorless, e il nuovo tele da 65mm con più grandi sono due cose che difficilmente chi Qualità Longevità Design Semplicità D-Factor Prezzo 8.8 9 10 9 10 8 7

COSA CI PIACE COSA NON CI PIACE Qualità costruttiva e scelta dei materiali Rispetto allo scorso anno è inferiore sulla carta al modello Prestazioni di altissimo livello in ogni campo: schermo, Max connettività, autonomia Poche differenze sull’uso pratico con iPhone 11 Pro Resa generale in ambito foto e video

basa la sua scelta sulla qualità delle foto e dei video vor- in un solo colpo a centrare due obiettivi: riprendere la rà sacrificare. Non sappiamo se ci sia una strategia nella linea dei modelli più apprezzati di sempre della gam- scelta di Apple di diversificare i lanci o se sia una sem- ma iPhone, iPhone 4 e iPhone 5 e allo stesso tempo plice questione di supply chain, ma siamo abbastanza uniformare lo stile a quello di iPad Pro, iPad Air e del certi che se oggi nei negozi ci fosse l’iPhone 12 Pro Max Pro Display XDR. Perfettamente squadrato, da tenere in insieme all’iPhone 12 Pro da 6.1” la quasi totalità delle mano l’iPhone 12 Pro non è comodo come i modelli più vendite verrebbe realizzata dal modello più grande. recenti, lo spigolo vivo tra le dita si sente, ma la sua for- ma offre una presa decisamente più sicura. Lasciarselo Ritorno al futuro: in veste moderna scappare tra le mani è difficile, e se dovesse capitare ecco il design più apprezzato Il design è come sempre soggettivo, ma Apple è riuscita segue a pagina 03 

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La mancanza del DC Dimming è strettamente legata MOBILE anche all’assenza dei 120 Hz: Google, per chi ha buona iPhone 12 Pro memoria, ha abilitato i 90 Hz sul solo al raggiun- gimento di una determinata soglia di luminosità perché segue Da pagina 02  a causa della gestione PWM del display, con lo schermo a bassa luminosità, un refresh elevato oltre a variare il gamma creava anche problemi di artefatti. Mentre molti produttori si disinteressano totalmente di questi aspetti, Apple è convinta che grazie al nuovo ceramic shield lo convinti che tanto una variazione di gamma non viene schermo, o il vetro sul retro, restaranno intatti. Sempre percepita da un utente, per Google e crediamo anche che l’iPhone non cada da una altezza eccessiva, ma per Apple, molto precisa nel rispetto dell’immagine, questo è abbastanza ovvio. A nostro avviso più che lo scendere a certi compromessi è inaccettabile. schermo durissimo, e particolarmente resistente anche ai graffi, a proteggere l’iPhone durante le cadute è la Il notch c’è. Sarà anche vecchio per qualcuno, ma Scalda pochissimo e il processore scocca che abbraccia il vetro: il bordo in acciaio pro- distingue l’iPhone da telefoni tutti uguali è una scheggia tegge il vetro su tutto il perimetro, sia sul fronte che sul iPhone 12 e iPhone 12 Pro usano entrambi il nuovo retro. L’acciaio cromato ai bordi è sempre decisamente processore Apple A14: 64 bit, produzione con nodi a 5 sensibile alle ditate, ma nei colori più scuri non si nota- perfetto trattamento oleofobico, il polpastrello sembra nanometri, è un piccolo mostro da quasi 12 miliardi di no troppo. Il vetro satinato sul retro, al contrario, è un quasi attaccato all’immagine e il vetro ha una trasmissi- transistor. Il modem 5G è esterno, fornito da Qualcomm, vero toccasana per chi odia usare una cover: non lascia vità talmente elevata che sembra quasi non avere spes- e non partecipa quindi al calcolo. un’impronta. sore. Ottimo il trattamento anti riflesso: con 800 nits di Sul processore non c’è molto da dire: scalda meno La dimensione del telefono, in termini di maneggevo- luminosità media e 1200 nits di luminosità di picco que- dell’A13 durante operazioni pesanti, come l’encoding lezza, è perfetta: non troppo grande ma neppure troppo sto schermo è luminosissimo e chiaro in ogni situazio- di un video 4K con iMovie, ed è ovviamente più velo- piccolo, con un peso che è identico a quello dell’iPhone ne, ha un contrasto incredibile e una gamma dinamica ce del modello precedente. Potremmo tediarvi con i 11 Pro dello scorso anno dotato però di uno schermo ampissima. Apple non delude sulla calibrazione, quasi classici benchmark, ma oggi su un iPhone i benchmark leggermente inferiore come dimensioni. La cura costrut- perfetta, con la gamma cromatica P3 coperta quasi per della CPU e della GPU contano sempre meno: parte tiva non si discute: qualità dei materiali, finiture impecca- intero e una precisione vicina al 100% per lo spazio co- dei carico di lavoro si sta spostando verso quello che bili, giuste scelte cromatiche, Apple si fa pagare cara i lore sRGB. I valori di luminosità misurati sono vicini a è il processore neurale e verso gli acceleratori dedicati suoi gioielli ma l’iPhone non delude. quelli dichiarati. ai singoli task. Crediamo che i benchmark siano total- La differente struttura, con i vetri incastrati nella cornice A fare la differenza come sempre sono le piccole cose: mente fuorvianti nel restituire quelle che sono le perfor- d’acciaio, usa guarnizioni piccolissime per le giunzioni, oggi, dopo tanti anni, non c’è nessuno smartphone nel mance reali di un processore dove CPU e GPU usano più piccole di quelle usate lo scorso anno per abbinare mondo Android che rispetta lo spazio colore delle appli- la metà dei transistor disponibili. Nell’encoding video, la scocca dell’iPhone 11 al vetro curvo ai bordi. Questo cazioni e dei contenuti, tutto viene gestito in modo ca- nella ricerca delle foto all’interno della galleria, nell’edi- ha permesso a Apple di migliorare anche la resistenza suale o con scelta da parte dell’utente. Sull’iPhone è di- ting fotografico e in tante piccole operazioni quotidiana alla pressione esterna, e nonostante sia sempre IP68 verso: le foto scattate in Wide Color vengono riprodotte vengono usati processori specifici, fatti appositamente questa volta la certificazione garantisce l’immersione sullo schermo in Wide Color, i video in HD vengono per quello scopo. Con un framework dedicato scritto fino a 6 metri per 30 minuti e non a 4 metri. 2 metri di riprodotti nello spazio colore rec709 e quelli in 4K nel proprio per sfruttarli nei migliori dei modi. differenza non sono pochi, l’aumento di pressione sulle rispettivo spazio. Ci teniamo a sottolineare queste cose L’iPhone 12 Pro è una scheggia, in ogni situazione, come giunture e sulle guarnizioni è consistente. perché nel mondo dell’audio, del video, della fotografia già era una scheggia l’iPhone 11 Pro. Parlare di velocità e dell’immagine esistono degli standard che andreb- su un’iPhone, come su ogni smartphone di fascia alta, è Lo schermo è eccellente, ma a fare la bero rispettati, e oggi Apple è l’unica che sembra farlo. ormai irrilevante. differenza è come viene usato Una nota sul 120 Hz: da mesi riteniamo che i 120 Hz su Nel telefono Apple ha messo 128 GB per lo storage e Lo schermo dell’iPhone 12 Pro è un Super Retina XDR smartphone siano una cosa superflua: la differenza si 6 GB di RAM. La disponibilità di memoria non ha mai da 6.1”. E’ lo stesso identico schermo usato anche sull’i- vede, inutile negarlo, ma il vantaggio di una vista appa- rappresentato un grosso problema su iOS, ma l’iPhone Phone 12, ed è uno degli schermi più belli che si possa- gata dalla fluidità dell’animazione non basta per com- 12 Pro ha un qualcosa che potrebbe far sembrare i 6 GB no avere su uno smartphone. Con 2532×1170 pixel di pensare l’indubbio calo dell’autonomia che si ottiene di RAM pochi. risoluzione la definizione sale a 460 punti per pollice, e passando ai 120 Hz. Inoltre comporta diversi problemi Stiamo parlando del Lidar: le app che effettuano scan- l’immagine è talmente compatta che non si può neppu- collaterali, che spesso non vengono considerati. sioni con il Lidar tengono in memoria tutti i punti e salva- re parlare di pixel, non si ha proprio la percezione che L’assenza dei 120 Hz non lo vediamo un difetto sull’i- no anche le texture, e la scansione ad alta risoluzione di l’immagine sia composta da piccoli punti. Phone come non l’abbiamo mai considerato un pregio una intera stanza può arrivare a pesare anche 3 GB. Lo L’uso di materiali di qualità si percepisce quando sfio- su altri telefoni. Piuttosto si potrebbe recriminare l’as- smartphone non sempre riesce a caricare in memoria riamo lo schermo con il dito: scivola via dolce, con un senza, nel menu accessibilità, dell’impostazione che le scansioni più pesanti, e talvolta qualche app di scan- permette di ridurre lo sfarfallio sione 3D va in crash. Nulla di serio, per due motivi: lo dell’OLED quando la luminosità è sviluppatore che ha fatto l’app, da noi contattato, ci ha bassa, sfarfallio dovuto alla gestio- detto che sta lavorando per risolvere il problema magari ne dello schermo in PWM. Non ha limitando i dati che il Lidar può raccogliere, e soprattut- impatti sulla batteria, e risolvereb- to stiamo chiedendo all’iPhone di fare un lavoro che ri- be un problema serio alle poche chiede una enorme potenza di calcolo e una quantità persone che soffrono questa si- enorme di memoria. Lo stiamo trattando da workstation. tuazione e che trovano fastidioso Vedere tuttavia un piccolo smartphone come l’iPhone guardare lo schermo dell’iPhone capace di creare un modello 3D con texture e poligo- mentre si è a letto, a luci spente. Il ni, seppur da sgrezzare, ad una buona risoluzione e in DC Dimming avrebbe conseguen- pochi secondi, è un qualcosa che fino a pochi mesi fa ze negative sulla qualità dell’im- Nel video, l’iPhone 12 a due diversi livelli di luminosità, con lo schermo magine, ma sarebbe comunque pilotato in PWM. una scelta volontaria e opzionale. segue a pagina 04 

 torna al sommario 3 n.231 / 20 2 NOVEMBRE 2020 MAGAZINE

MOBILE iPhone 12 Pro LA GRIGLIA LIDAR DI IPHONE 12 PRO LA GRIGLIA LIDAR DI IPAD 2020 segue Da pagina 03 

avremmo ritenuto impossibile. Quello che già si più fare oggi con il Lidar, seppur di nic- chia, è sbalorditivo. Quello che si potrà fare domani, gra- zie anche al supporto degli sviluppatori, lo sarà ancora di più. Qui un approfondimento sul Lidar. Il 5G è veloce, ma le vera sorpresa sono la velocità del 4G e la ricezione Una delle più grandi novità della nuova generazione di iPhone è legata al reparto connettività: l’intera gamma è dotata di modem 5G. Lo scorso anno gli iPhone usava- no un modem Intel, quest’anno Apple ha usato un mo- dem Qualcomm, risultato dell’accorto stipulato nell’apri- Il Lidar del’iPhone 12 Pro ha esattamente le stesse capacità e la stessa risoluzione di quello usato le del 2019 dove entrambe le aziende hanno deciso di sull’iPad Pro del 2020. Ecco le due foto che lo dimostrano. porre fine ad una diatriba legale che si sarebbe protratta per anni in tribunale. Apple non ha ricevuto un trattamento particolare, il modem è lo stesso X55 che equipaggia anche gli altri smartphone Android top di gamma dotati di Snapdra- gon 865. Le versioni europee di iPhone sono prive di moduli mmWave e sono compatibili solo con le bande sub6: l’iPhone 12 funzionerà in 5G con tutti gli operatori italiani e la maggior parte degli operatori mondiali. Abbiamo ovviamente lanciato qualche speed test in di- verse zone di Milano usando una sim 5G Vodafone e facendo un confronto con smartphone Huawei (modem Balong) e OnePlus (modem X55), e il modem Qualcomm è più veloce del modem di Huawei. Non ci sono tuttavia differenze in termini di velocità tra uno smartphone 5G Android con X55 e un iPhone 12 con modem X55: la velocità in download e in upload è più o meno simile, se teniamo conto delle possibili variabili che in un test di rete vanno sempre considerate. Apple ha anche deciso di implementare una funzione denominata “Smart Data” e la scelta ci sembra sensata: Qui sopra, un’altra piccola anticipazione di quello che si può fare con il Lidar: si possono non solo gli operatori hanno installato le reti 5G dove già c’era scansionare stanze, oggetti e persone, ma anche avere misure precisissime delle scansioni: 1.4 metri è un valore preciso al centimetro, l’altezza è quella. La scansione in dimensione 1:1 può essere posizionata all’interno del mondo reale, come dimostra la terza foto, rispettando le corrette proporzioni.

una eccellente e veloce rete 4G. Se guardiamo alle ap- parte degli operatori limitato ad alcuni piani ma soprat- plicazioni installate su uno smartphone sono davvero tutto che il 90% delle applicazioni installate sul telefono, pochi i casi dove il vantaggio in termini di velocità del 5G fatta eccezione per qualche raro caso come la sincro- viene oggi utile. In questi giorni, oltre che per gli speed nizzazione dei dati su iCloud o i download delle app test, il 5G ha facilitato lo scaricamento di una serie TV in stesse, può funzionare benissimo in 4G e l’utente non locale (Teheran su Apple TV+) e ci è servito nell’utilizzo si accorgerà di nulla. in modalità hotspot, per scaricare alcuni asset pesanti La funzione smart data si può disattivare nel sottomenu sul Mac. dedicato alla connessione cellulare, impostando il 5G L’iPhone non dice quando viene usato smart data, indica su “sempre attivo”. Come si può disattivare anche il 5G sempre 5G, ma il sospetto è che nel 90% dei casi anche totalmente, lasciando solo il 4G. La scelta automatica tra a Milano, dove c’è rete 5G, venga usato il veloce 4G. i due sistemi è a nostro avviso quella più sensata per chi Questo ha perfettamente senso: se guardiamo un film in abita in una zona coperta. streaming su Netflix o Amazon Prime Video la richiesta Quello che ci ha stupito non è tanto la velocità dell’iPho- in termini di banda per lo streaming, anche alla massima ne 12 in 5G, ma quanto un iPhone 12 riceve meglio in qualità, non è così alta da richiedere l’uso del 5G. Oggi il 5G è importante per il futuro, ma il presente ci dice che ci sono poche città coperte, che il supporto da segue a pagina 05 

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sica. Con l’iPhone 12 Pro siamo riusciti a ot- tenere, senza 5G, attorno alle 6 ore e mezza di schermo acceso, esattamente 6 ore e 21 MOBILE minuti. Dai test che abbiamo fatto c’è anche iPhone 12 Pro un leggero impatto nel caso del 5G, dal’8% al 10% di autonomia, ma solo se si disattiva la segue Da pagina 04  funzione di utilizzo smart del 5G. Se si tiene la funzione Smart Attiva cambia davvero poco. Onestamente non abbiamo trovato gros- ogni condizione aspetto ad un iPhone 11 Pro. La qualità se differenze tra il modello di quest’anno e dei moduli di rete Qualcomm, perché oltre al modem quello dello scorso anno, e in questi giorni ci sono anche i vari frontend, è di gran lunga superiore siamo sempre arrivati senza alcun problema a quella Intel usata fino ad oggi: abbiamo fatto diversi fino a sera con una quantità residua di carica speed test in diverse zone della Lombardia, dal centro variabile dal 15% al 20% nonostante i vari test città alle campagne, arrivando fino in montagna in Val- fatti, con tante foto, tanti video e tanti speed tellina e mediamente un iPhone 12 con lo stesso ope- test. Se c’è una piccola differenza con iPho- Basta poco per inserire nella vecchia base Norkmande o ratore riesce a raggiungere una velocità di download ne 11 Pro, e potrebbe anche esserci essendo nella nuova base il MagSafe: così facendo si ripristina l’uso del 40% superiore. A volte si raggiunge una velocità la cella più piccola, non è un qualcosa che a comodino. doppia. Non solo: in alcune zone in montagna, sotto co- si nota durante l’uso quotidiano. L’iPhone 12 pertura 3G, l’iPhone 12 ha toccato come si può vedere Pro, per intenderci, non è più quell’iPhone da questa foto 11 Mbps in download quando l’iPhone 11, che ci costringeva a cercare una ricarica a con una “misera” tacca, non riusciva neppure a iniziare metà giornata per arrivare a sera. Sul fondo dell’iPhone abbiamo un paio di dubbi: il primo è sul nome, il secon- lo speed test. Nel percorso abituale casa e lavoro, del troviamo ancora la porta Lightning, che Apple si guarda do è sulla modalità di utilizzo. Il nome MagSafe Apple quale conosciamo “buchi di rete” e “zone veloci” come bene dal sostituire con la Type C: il Lightning è parte del lo aveva usato per il geniale connettore del MacBook le nostre tasche, l’iPhone 12 Pro si è dimostrato un te- programma Made for iPhone e ogni accessorio per Li- che usava l’attrazione magnetica per l’aggancio. Se si lefono più sensibile dell’iPhone 11 Pro come ricezione, ghtning di terze parti porta circa 4$ di licenza ad Apple. inciampava sul filo questo si staccava e il computer non che a sua volta non era affatto scarso. Dove poteva ca- Dopo aver visto la presentazione del MagSafe siamo cadeva, da qui il nome MagSafe. Con l’iPhone è diver- dere una chiamata con iPhone 11 (e con altri telefoni), convinti che questo sia l’ultimo anno di porta Lightning so, perché la presa è talmente salda che se si tira il filo con iPhone 12 non cade. sugli iPhone, e sicuramente non ci sarà USB Type C al lo smartphone resta attaccato. “Mag”, ma non troppo suo posto: il Lightning verrà sostituito interamente dal “Safe”. Il secondo dubbio è sull’utilizzo: si prende il cavo, Ottima autonomia, ma sul MagSafe MagSafe. Dopo il jack sparirà la porta fisica. si gira il telefono e si attacca questo magnete che inizia abbiamo qualche dubbio Il caricatore magnetico, disponibile quest’anno come a caricare il telefono con una bella e piacevole anima- Apple non dichiara mai la capacità delle celle al litio uti- accessorio opzionale, si aggancia in modo facile e ra- zione. Un po’ quello che si farebbe con il Lightning, con lizzate nei suoi iPhone, ma dalle certificazioni sembra pido al retro dell’iPhone, e Apple sta preparando una la differenza che quest’ultimo dev’essere inserito e non che iPhone 12 Pro abbia una cella da 2775 mAh leg- intera gamma di accessori che sfruttano appunto il appoggiato. Durante la notte, a luci spente, non c’è mol- germente più piccola di quella da 3046mAh usata sul MagSafe. Apple è solita guardare avanti, e crediamo ta differenza tra il magnete e il lightning: si deve sempre modello dello scorso anno. che a breve MagSafe verrà integrato all’interno del cercare al buio il disco di metallo e usare due mani. Purtroppo la versione iOS del nostro test di batteria programma Made For iPhone e inizieranno a comparire Riteniamo che la ricarica wireless da comodino più pra- non è ancora pronta (il nostro partner ci dice che lo accessori che sfrutteranno questo connettore magneti- tica sia quella dove, anche con le luci spente, appoggia- sarà però a breve), ma abbiamo cercato ugualmente co. Si pensi alle applicazioni in ambito automotive: ogni mo o prendiamo il telefono dalla base posizionata in un di simulare un comportamento simile a quello del test auto potrebbe avere un supporto magnetico al quale punto e lui si ricarica. Quella che avremmo voluto avere, che facciamo da mesi sugli smartphone Android sfrut- si attacca lo smartphone, si ricarica e automaticamente più che un magnete volante, era una base di ricarica tando l’app Comandi: con lo smartphone carico al 100%, grazie al sensore sul retro viene inserito CarPlay. con guida magnetica sul quale appoggiare il telefono, quando si stacca l’alimentazione, parte una routine che Per un funzionamento perfetto e un accoppiamento con la certezza che sia ben centrato e si ricarichi. Il cavo effettua due cicli, uno in 4G e uno in Wi-fi, che fanno magnetico efficace anche le cover di terze parti -do in dotazione, inoltre, non è neppure troppo lungo: un chiamate per 10 minuti, scattano fotografie, inviano vranno avere MagSafe e rispettare una serie di requi- metro in più non guastava. In attesa di un accessorio uf- messaggi, guardano video su Youtube e ascoltano mu- siti. MagSafe potrebbe far guadagnare a Apple come ficiale o di terze parti, abbiamo comunque notato che le licenze più di quanto hanno vecchie basi wireless dell’Ikea possono essere adattate fatto guadagnare in questi senza troppa fatica con il MagSafe, e ci siamo costruiti anni prima il connettore a 13 la nostra personale base di ricarica wireless a 15 watt pin e poi il Lightning. L’Unio- da comodino. Funziona: fino a circa 4 mm di spessore il ne Europea è intenzionata MagSafe funziona lo stesso. a promuovere l’USB Type C come unico connettore fisi- Sulla fotografia resta eccezionale, ma le co, è una questione ambien- novità sono più software che hardware tale, Apple ha già trovato la Chi compra un iPhone lo fa per iOS, perché è un iPhone sua soluzione: toglierlo. ma anche perché è sicuro che con la fotocamera riu- L’iPhone resta comunque scirà a scattare fotografie meravigliose senza avere nel compatibile con lo standard sangue il gene del fotografo. iPhone 12 Pro rispetto ad Qi, ma si carica con caricatori iPhone 12 aggiunge, sul retro, l’obiettivo tele e il sensore Qi fino a 7,5 Watt nonostante Lidar ma le lenti da 13 mm e 26 mm e i sensori usati per lo standard Qi arrivi tranquil- la fotocamera ultrawide e wide sono gli stessi. lamente a 15 watt: per arri- Il sensore non è cambiato neppure rispetto a quello usa- vare a 15 watt su iPhone 12 Uno speed test in campagna, fatto in due istanti appena successivi: iPhone serve MagSafe. MagSafe ci 12 è molto più veloce. è piaciuto per la praticità, ma segue a pagina 06 

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MOBILE I NOSTRI SCATTI DI PROVA clicca per l’ingrandimento iPhone 12 Pro segue Da pagina 05 

to lo scorso anno, è lo stesso piccolo sensore da 1/2.55″ che ci ha dimostrato in questi anni che se è vero che le dimensioni contano, in fotografia l’iPhone riesce sempre a fare piccoli miracoli. Il sensore è sempre un dual pixel con messa a fuoco ibrida velocissima, e Apple non si di- scosta da quei 12 megapixel che rappresenta il perfetto bilanciamento tra dimensione del sensore e risoluzione. La differenza rispetto all’anno scorso è il passaggio da un obiettivo a 6 elementi f/1.8 ad un nuovo obiettivo a 7 elementi f/1.6, una lente più aperta o più veloce, come si direbbe in fotografia. Questo garantisce un leggero vantaggio in termini di profondità di campo e permette in modalità notturna la cattura di più luce, ma le differen- ze sono minime. La camera super wide ha anche una funzione passata un po’ in secondo piano, ovvero la correzione automa- tica della deformazione dell’ottica. L’iPhone 12 corregge La modalità ritratto abbinato alla modalità notte: la profondità di campo è ridottissima. la distorsione, presente in ogni ottica ultra wide, e lo fa decisamente bene. Guardare le foto sotto per le diffe- renze tra iPhone 11 Pro e iPhone 12 Pro. Come lo Smart HDR 3 e il Deep Fusion attivato ora su tutte le camere, anche questa chicca era un qualcosa che, se avesse voluto, Apple avrebbe potuto portare sul modelli della precedente generazione. Apple stupisce soprattutto sui ritratti: usando il sensore dual pixel, con il calcolo del parallasse, i ritratti che l’i- Phone riesce a scattare, offrendo anche la possibilità di variare luci e profondità di campo, sono di altissimo im- patto. Lavora decisamente bene sull’uomo, un po’ meno preciso sugli animali, ma il livello è come sempre altis- simo. iPhone 12 Pro offre poi una cosa che iPhone 12 non ha, ovvero la modalità ritratto abbinata alla modalità Queste sono alcune fotografie scattate usando notte. Funziona, ma non è quella funzione per la quale la fotocamera ultra wide e la fotocamera wide spendere di più: la bellezza della modalità ritratto è po- e c’è davvero ben poco da dire su quello che un ter giocare con la profondità di campo e se scattiamo iPhone può restituire. Rispetto allo scorso anno un ritratto in condizioni di luminosità precaria è molto l’immagine viene processata dal nuovo algoritmo probabile che lo sfondo sia totalmente buio, al massi- mo con qualche luce. Qui sotto due foto scattate una Smart HDR 3, ma un po’ come con Deep Fusion, con la modalità ritratto notturna e una con la fotocamera ora abilitato su tutte le fotocamere, le differenze classica: la differenza sulla lavorazione dello sfondo si sono minime e percepibili solo con un confronto nota, ma si nota anche una riduzione del dettaglio. Se molto attento. guardiamo invece la modalità notte standard, facendo IPHONE 12 PRO - MODALITÀ NOTTE - F/1.6 IPHONE 11 PRO - MODALITÀ NOTTE - F/1.8 un confronto con un iPhone 11 Pro per capire se la lente f/1.6 abbia portato benefici in termini di resa visiva, ve- diamo che questi sono irrisori: se ci sono non si apprez- zano in tutte le situazioni. Siamo convinti che il vero miglioramento si vedrà solo sul modello Max dell’iPhone 12 Pro, grazie ad un sen- sore più grande e ad una stabilizzazione più efficace. ornando al “tele” da 52 mm, obiettivo presente solo sul- la versione “pro” degli iPhone, lo abbiamo trovato utile non solo per i ritratti ma anche per le fotografie in gene- rale. Chi scatta abitualmente con una macchina fotogra- fica difficilmente farà a meno di un pratico 50 mm, che offre anche una discreta profondità di campo naturale,

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MOBILE iPhone 12 Pro

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senza bisogno di passare dalla modalità ritratto aggiun- gendo la sfocatura simulata. Il tele viene usato anche per lo zoom fino a 10x: non sappiamo se sia stato iOS 14, ma troviamo che la qualità dell’interpolazione usata da Apple per l’ingrandimento digitale sia migliorata net- tamente. Qui sotto due foto con zoom digitale a 10x. La prima una è una foto di riferimento scattata in interni, e l’abbiamo scelta per mostrare come l’algoritmo di inter- polazione riduca sensibilmente il rumore e aumenti il dettaglio sulla trama di tessuto. La seconda è invece un Lavorare con Final Cut Pro in HDR è possibile, ma solo per fare tone mapping e realizzare una versione caso reale in esterno: nonostante l’assenza di dettagli SDR. L’immagine è decisamente sovraesposta. fini e un feeling “acquerello” ci troviamo davanti ad un risultato più che dignitoso, soprattutto se calcoliamo che è tutto lavoro software, il tele è un normale 52 mm. ne analizzata, sequenza per sequenza, e il colorist a to dall’iPhone a 1000 nits su un MacBook Pro, che ha seconda della scena aggiusta le luci cercando di dare uno schermo da 500 nits di picco ma che comunque In ambito video resta il migliore, un look & feel al girato secondo le indicazioni del diret- è compatibile Dolby Vision, quegli elementi del filmato ma il vero Dolby Vision è un’altra cosa tore della fotografia. Nel caso di un film in HDR viene che sono a 1000 nits vengono portati a 500 nits, e con Uno dei punti sui quali Apple ha più insistito è la parte fatto un master a 1000 nits, e 1000 nits sarà il valore loro di conseguenza tutte le gradazioni intermedie su- video, con l’iPhone 12 che è il primo telefono a ripren- di picco della luminosità che uno o più elementi nel vi- biscono una compressione della gamma. dere in Dolby Vision. Lo può fare anche l’iPhone 12, deo possono avere. E’ un lavoro artistico, manuale: un Prima di affrontare il discorso qualità iniziamo dalla con la differenza che l’iPhone 12 riprende in Dolby riflessodi un faro in una pozzanghera può raggiunge- compatibilità: il Dolby Vision è uno standard un po’ Vision a 4K@30, l’iPhone 12 Pro arriva a 4K@60 fps. re i 1000 nits mentre una lampadina, anche se accesa, ostico, perché è proprietario di Dolby e non tutti i di- Non esiste una ragione tecnica per questa differen- potrebbe fermarsi a 400 nits proprio perché non la si spositivi HDR sono compatibili Dolby Vision. Pensia- za, è una pura scelta di Apple per dare un vantaggio vuole rendere così abbagliante e incisiva. mo ad esempio ai TV Samsung, HDR ma senza Dolby al modello marchiato “Pro”. Lo scorso anno l’iPhone Il lavoro del colorist e del direttore della fotografia vie- Vision. 11 Pro registrava video a gamma dinamica estesa ma ne qui sostituito dal processore dell’iPhone, che ana- Apple ha pensato a tutto, e ha utilizzato per la prima non era un vero HDR: per ogni fotogramma del video lizza l’istogramma frame per frame e in base alla lettu- volta un profilo nuovo del Dolby Vision, il profilo 8.4 effettuava una sorta di Smart HDR semplificato che ra sulle luci e sulle ombre decide come regolare le luci. single layer. Utilizzando questo profilo un filmato Dol- aiutava a non bruciare le alte luci e a far emergere i L’iPhone, mentre registriamo, fa una sorta di master a by Vision viaggia in un unico file, e all’interno di questo dettagli nelle ombre. Quest’anno con il Dolby Vision 1000 nits. Questo master viene poi salvato in forma- file oltre alle informazioni per la visualizzazione in Dol- l’iPhone porta il vero HDR sullo smartphone. Apple ha to Dolby Vision sottoforma di file, pronto per essere by Vision su un televisore o un prodotto compatibile è detto che l’iPhone 12 registra in HDR, anche se volen- distribuito. Se viene visto sullo schermo dell’iPhone, presente anche una traccia di base HDR Hybrid Log do essere precisi e puntigliosi la frase non è troppo dell’iPad o di un qualsiasi dispositivo compatibile Dol- Gamma. L’Hybrid Log Gamma, o HLG, è lo standard corretta: il Dolby Vision è infatti un formato di distri- by Vision viene riprodotto in modalità HDR corretta, e usato dai broadcaster che devono trasmettere in TV in buzione, non un formato di ripresa. Per capire come come ogni sistema HDR, nel caso in cui un dispositi- formato HDR, ad esempio da Sky su Sky Q. Creato da lavora l’iPhone si deve capire come viene realizzato vo o uno schermo non siano in grado di raggiungere BBC e NHK questo standard permette di trasmettere oggi l’HDR in ambito cinematografico: l’immagine vie- i 1000 nits, viene effettuato il tone mapping, ovvero su un solo canale la versione HDR per i TV compatibili ne ripresa con una videocamera dotata di un sensore la gamma dinamica viene compressa per rientrare nei e la versione standard per i televisori più vecchi. con una buona dinamica, e in fase di post produzione limiti di visione. Il file Dolby Vision creato da un iPhone 12 Pro garanti- viene fatto quello che si chiama “grading”. La clip vie- Questo vuol dire che quando guardiamo il file crea- sce così una elevatissima compatibilità: se visto su un dispositivo con Dolby Vision si può apprezzare l’HDR nella sua miglior forma, con metadati dinamici, se vi- sto su un dispositivo HDR senza Dolby Vision come un TV Samsung si vedrà lo stesso in HDR grazie al formato HLG. Se visto su un TV non HDR, si vedrà un normale 4K a gamma dinamica standard. Questo sem- pre che non ci siano bug o cattive implementazioni. Se condiviso tramite AirDrop dal rullino verso un dispositivo come il Mac, viene fatta una conversione durante il tra- sferimento da HDR a SDR. I file creati dall’iPhone 12 in Dolby Vision, grazie a que- sto profilo particolare, possono essere utilizzati in tutti i programmi di editing, con una nota però. Se il software di editing non è compatibile Dolby Vision si perderanno i dati aggiuntivi, si lavorerà quindi solo sul livello HLG e

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MOBILE iPhone 12 Pro segue Da pagina 07 

si dovrà necessariamente fare del tone mapping perché i livelli saranno completamente sballati. Movie per iOS è già stato aggiornato, e gestisce cor- rettamente il Dolby Vision: il filmato da noi realizzato è stato realizzato e montato con iMovie per iOS. Si può esportare in HDR o in gamma dinamica standard. Passiamo ora all’aspetto qualitativo: registrare in Dolby Vision non vuol dire rendere la scena più luminosa e vedere le luci a 1000 nits, vuol dire anche rendere vi- Il riflesso nelle pozzanghere è totalmente privo di dettagli, stessa cosa per i fari. Un sensore più grande sibili tutti i dettagli e le sfumature che l’ampliamento di e un grading migliore avrebbero aiutato. gamma dinamica comporta. Se un’immagine a 8 bit ha 256 livelli di luminosità, un’immagine HDR a 10 bit ne ha 1024, ed essendo composta da tre canali R, G e B le guardabile. La soluzione è fare come abbiamo fatto sfumature di colori che un filmato HDR permette sono video noi: convertire ogni volta il filmato in versione “SDR”, oltre 1 miliardo, 1024 x 1024 x 1024. e l’iPhone lo fa da solo se passiamo dal menu condi- Per ottenere un buon risultato si deve partire da una visione. L’operazione, però, richiede un po’ di tempo immagine che ha tutte quelle informazioni: se ripren- in più: inviare un file HDR tramite Whatsapp porta via diamo la fiamma viva di un forno a legna con una ca- quasi il doppio del tempo, proprio perché in fase di mera da cinema, il sensore di questa cinepresa riuscirà trasferimento viene fatta una conversione che com- a cogliere tutte queste sfumature che il colorist, poi, lab prime la dinamica. Qualcuno potrebbe ritenere più potrà mettere in risalto in fase di grading. conveniente lasciare l’HDR spento, opzione disponi- Il sensore dell’iPhone 12 e dell’iPhone 12 Pro non è così bile nel menu della Fotocamera. grande e non ha affatto tutta questa dinamica: ci trovia- Dolby video HDR clip Restando in ambito video cambia poco rispetto ad mo davanti al miglior smartphone per registrare video iPhone 12 Pro iPhone 11 Pro, ma c’è una funzione nuova della quale che si possa trovare sul mercato, ma alla fisica non si vale la pena di parlare: di default su iPhone 12 Pro è comanda, il sensore resta piccino. attivato il frame rate dinamico. Questo vuol dire che I video HDR Dolby Vision girati con l’iPhone colpiscono simil-HDR che sarà anche più credibile di quello fatto anche se riprendiamo a 60p, in condizioni di bassa se guardati sul piccolo schermo OLED del dispositivo, in automatico, perché c’è un minimo di logica umana. luminosità il telefono automaticamente potrebbe va- sono bellissimi, incisivi e luminosi, deludono se guarda- La ripresa Dolby Vision dell’iPhone 12 è bella, piace- riare questo frame rate leggermente per migliorare ti su un televisore da 55” OLED sempre in Dolby Vision: volissima da vedere sullo schermo del telefono ma la qualità di ripresa. Storicamente l’iPhone ha sempre le altissime luci sono tutte bruciate e prive di dettaglio. colpisce più per la luminosità raggiunta che per la pro- funzionato così, e questo poteva creare su progetti Si percepisce la presenza di un sensore piccolo, il vero fondità cromatica. Molto meglio poi le riprese diurne, in complessi problemi di editing, soprattutto se si dove- Dolby Vision è altra cosa e non si può avere con uno HDR, che quelle notturne, dove emerge anche un tot di va usare una traccia audio esterna. Ora è stata inserita smartphone. Ci troviamo poi davanti al lavoro fatto non rumore. Qui sotto il video da noi realizzato in versione la possibilità di disattivare il frame rate variabile, e fa- da un colorist a mano, ma da un sistema intelligente in “Tone Mapped”, ovvero non in HDR perché Youtube cendolo si otterrà una clip a 24p, 30p o 60p precisa. automatico: alza solo le luci per aumentare la dinamica, digerisce male questo tipo di HDR. Per la maggior parte degli utenti non cambierà nulla, ma il risultato non è molto diverso da quello che viene Il Dolby Vision non è sicuramente la killer application ma per i content creator questa è un’ottima notizia. fatto dai sistemi “Auto HDR” dei televisori, che trasfor- della quale un content creator non può fare a meno. Discorso Dolby Vision a parte, per fare i video l’iPhone mano un SDR in HDR. Lo stesso lavoro si potrebbe an- Soprattutto per un fattore da non trascurare: Youtube resta ancora oggi il miglior telefono che si possa ave- che fare in fase di editing: se si registra con un iPhone non digerisce ancora bene i file generati dall’iPhone re: il controllo dell’esposizione in tempo reale, la ge- 11 Pro un filmato 4K a 60p e lo si carica in Da Vinci eR - in questo particolare formato, neppure sfruttando la stione delle modalità di ripresa e dello zoom, continuo solve, uno dei software più noti per la color correction, compatibilità HLG. Si vede tutto sovraesposto. Qui sot- e fluido, sono un qualcosa che nessun modello della impostando un nodo sulle alte luci si può creare un to la clip processata da Youtube in HDR: non è affatto concorrenza ha ancora saputo eguagliare.

 torna al sommario 8 n.231 / 20 2 NOVEMBRE 2020 MAGAZINE MOBILE In una situazione non certo facile, Huawei svela il suo ultimo smartphone Mate 40 Pro: potente, completo e innovativo Mate 40 Pro ufficiale: potenza e innovazione Huawei mostra all’Europa cosa potrebbe perdere Il cuore del Mate 40 Pro è il Kirin 9000, processore fatto in casa con tecnologia a 5 nanometri. Arriverà in Italia a 1.249 euro

di Roberto PEZZALI

uawei ha annunciato il suo Mate 40 Pro. Se tor- nassimo indietro nel tempo, di almeno due anni, Hoggi l’attesa sarebbe stata pari a quella per i nuovi iPhone. Huawei si stava costruendo un nome non solo con pubblicità martellante, quella serve sempre, ma anche con prodotti che dimostravano davvero quanto il brand cinese fosse diventato, da follower, un leader del- la categoria. Soprattutto sulla fotografia, dove Huawei per prima (escludendo Nokia) ha portato i sensori con risoluzione elevata, pensiamo ai 40 megapixel del P20 Pro, la fotografia computazionale, la modalità notte e soprattutto la NPU, il processore per l’intelligenza artifi- ciale. Il Mate 10 Pro è stato il primo smartphone dotato di intelligenza artificiale: in quel Kirin 970 Huawei aggiun- certi bastino a soddisfare il fabbisogno interno di uno viene ridotto leggermente se, per la prima volta in un processore per smartphone, smartphone che in Cina, viste le premesse, potrebbe così da arrivare a 100 gradi un core dedicato al calcolo neurale. Oggi il processore fare il sold out in pochi giorni. Il Kirin 9000 è il primo di angolo di visione, ma ri- che accelera il machine learning è un qualcosa che non processore per smartphone con modem 5G Balong esce comunque ad essere può mancare in nessun prodotto smart: c’è nei telefoni, integrato realizzato a 5 nanometri: l’A14 di Apple è a 5 ben più grosso di quello nei TV, c’è negli smart speaker. Huawei ci aveva preso, nanometri e ha 11.8 miliardi di transistor, ma il modem di usato dagli altri produttori. ed è stata solo la prima di tante volte. Qualcomm è esterno e l’X55, questo quello usato sull’i- Come fa Huawei ad usare Il Mate 40 Pro arriverà in Italia a 1.249 euro, ovviamen- Phone, ha paio d’anni alle spalle ed è ancora realizzato un sensore grande, con te con i Huawei Mobile Services. Non sarà per Huawei con tecnologia a 7 nanometri. Con 15.3 miliardi di transi- pixel da 1.6 micron e 20 me- un telefono facilissimo da vendere: se consideriamo il stor il Kirin 9000 è oggi, in attesa dei nuovi Snapdragon, gapixel totali, mantenendo periodo in cui ci troviamo il Mate 40 Pro avrebbe fat- il prodotto più completo sul mercato. Huawei entra rapi- una apertura ampia? to fatica anche se ci fossero stati i servizi Google, ma è damente nei dettagli del processore: la CPU ha 8 core, 1 Per la prima volta su uno comunque un telefono che ci mostra quello che l’Euro- core un Cortex A77 ad alte prestazioni, 3 core sono A77 smartphone viene usata una pa potrebbe perdere a causa delle decisioni prese dal Cortex con clock a 2.54 Ghz e infine ci sono altri 4 core lente free form, ovvero un Governo americano. Huawei è una delle poche aziende Cortex A55 ad alta efficienza. e la CPU è solo del 10% obiettivo composto da una che non solo riesce a costruire ottimi telefoni con tut- più veloce di quella degli Snapdragon 865+, che sono lente che al posto di avere ti i componenti fatti in casa, ma è capace ancora oggi comunque SoC dello scorso anno, la GPU è del 52% più classica forma sferica ha una di trovare spunti di innovazione in un segmento fermo. veloce, una Mali G78 a 24 core. Huawei migliora anche superficie modellata per indi- Huawei non è come gli altri brand cinesi: è facile com- le prestazioni della NPU, il processore neurale fatto in rizzare la luce sulla superficie prare un eccellente processore fatto da Qualcomm e casa: anche per lei configurazione multicore con 2 Big quadrata del sensore. Questo permette a Huawei di servirsi di Qualcomm per sistemare antenne e moduli Core e 1 Tiny Core.Con supporto alle memorie DDR5, ottimizzare l’accoppiamento lente sensore senza avere 5G, è un po’ più difficile fare tutto in casa, dalla proget- un nuovo ISP e il modem Balong 5000 integrato sul ‘die’ una fastidiosa deformazione a barilotto. Per quanto sia tazione allo sviluppo. ci troviamo davanti ad un piccolo mostro di potenza. No- una piccola cosa, è comunque l’ennesima innovazione Il cuore del nuovo Mate 40 Pro è il Kirin 9000, quel nostante la serie Mate sia quella storicamente dedicata in ambito fotografico. Mate 40 Pro ha anche una ricari- processore fatto in casa con tecnologia a 5 nanometri ad una utenza business, mentre la serie P è quella de- ca a 66 watt, una ricarica wireless che arriva a 50 watt, che TSMC, dopo una prima produzione, è stata obbli- stinata alla fotografia, nel Mate ci sono diverse novità in uno schermo HDR OLED con cornici sottilissime, è IP68 gata a bloccare. Non sappiamo quanti Kirin 9000 abbia ambito foto e video che completano il lavoro fatto sul e una interfaccia EMUI che dimostra idee e sostanza. Il Huawei in casa, forse qualche milione che non siamo P40 Pro e sul P40 Pro Plus. Una di queste è il nuovo fatto di poter ritagliare da una foto un elemento e usarlo sensore ultra grandan- per l’Always on Display è una di queste, ma quella che golare: Huawei si è resa forse più colpisce è la tecnologia Attention Aware che conto che il sensore da 40 accende lo schermo con lo sguardo. Se il telefono è megapixel con obiettivo 18 sulla scrivania, basta un colpo d’occhio per far apparire mm equivalente usato sul l’always on display, con le notifiche e l’ora. Questo sen- P40 era un controsenso. sore permette lo sblocco 3D con il volto che si somma Lo avevamo scritto anche a quello biometrico sotto lo schermo: doppia opzione. noi in fase di recensione: Come il P40 Pro anche il Mate 40 Pro è un top di gam- 18 mm non sono un angolo ma di quelli veri, diverso, anche nel design, da tutti gli così ampio da poter essere altri smartphone “fotocopia”. Uno smartphone che vale definito ultra wide. tutto quello che Huawei chiede, ma che arriva anche in Su Mate 40 Pro il sensore un momento difficile. Per tutti.

 torna al sommario 9 n.231 / 20 2 NOVEMBRE 2020 MAGAZINE MOBILE La OnePlus dei flagship killer non esiste più, ma non esiste nemmeno la OnePlus dei flagship Fastweb, il lancio OnePlus lancia gli smartphone da 199 euro del 5G previsto per fine anno. La velocità della Oxygen a portata di tutti Ottimi i numeri OnePlus ormai produce smartphone per tutte le fasce di prezzo, e questo fa perdere fascino di fibra e mobile di Roberto PEZZALI La pubblicazione del nePlus lancia altri due smartpho- bilancio del terzo ne della serie Nord: l’obiettivo è trimestre di Fastweb Oabbassare ulteriormente il prez- zo di mercato facendo leva sul brand e svela alcune delle sulla bontà dell’interfaccia Oxygen. I strategie future risultati di OnePlus Nord, sicuramente dell’operatore. Il 5G positivi rispetto a quelli dei costosi One- Plus 8, hanno abbassato un po’ le ambi- sarà attivato entro la zioni di un marchio che negli ultimi anni fine dell’anno si era abituato a lavorare in fascia pre- mium. Non è un caso che quest’anno Charge e la classica fotocamera qua- principale da 13 MP, quella utile, affian- di Pasquale AGIZZA non ci sia stato un OnePlus 8T Pro, l’u- drupla 2 + 2, 2 fotocamere utili (64 me- cata da ottica per profondità e ottica nica che riesce ancora a vendere tanti gapixel più ultrawide da 16 megapixel) e macro. Entrambi gli smartphone hanno smartphone da 800 euro in su è Apple. 2 di contorno (macro e bianco e nero). Il memoria espandibile e arrivano con Ecco quindi che l’espansione di One- display è un FHD+ da 6,49’’, la batteria OxygenOS 10.5 preinstallata, che resta Plus si sposta verso la parte bassa, da 4300mAh mentre il processore è il sempre uno dei motivi più validi per anche se il Nome Nord della gamma Qualcomm Snapdragon 690, ovviamen- prendere un OnePlus. ci spingerebbe a guardare verso l’alto: te con modem 5G integrato. Costano poco, sono semplici, ma se OnePlus Nord N10 5G e OnePlus Nord Per chi vuole spendere ancora meno Oxygen funzionasse bene anche su un Quasi due milioni di clienti che uti- N100 si affiancano a Nord e abbassano c’è OnePlus Nord N100, che sarà di- hardware così limitato i nuovi Nord po- lizza servizi di connettività a banda ulteriormente il punto prezzo. sponibile nella versione 4GB di RAM + trebbero essere sorprese piacevoli per ultra-larga, con un +18% rispetto OnePlus Nord N10 5G, con 6GB di RAM 64GB di storage nella colorazione Mid- chi non vuole spendere troppo per uno allo stesso periodo dello scorso e 128GB di storage arriverà nella colo- night Frost a 199 euro. Display da 6.52”, smartphone. Certo, la fascia di prezzo anno. Ricavi su del 5% e prospet- razione Midnight Ice ad un prezzo di batteria da 5000 mAh con carica velo- non è facile: Xiaomi e Samsung domina- tive ancora più ambiziose grazie partenza di 349 euro: il design ricorda ce da 18 watt, processore Qualcomm no questo segmento “medio” e i margini a 5G, FWA e progetto FiberCop. il Nord, ha un display a 90Hz, la Warp Snapdragon 460 e tre fotocamere. Una di manovra sono ridottissimi. Sono questi i dati più interessanti del bilancio Fastweb. Il margine operativo lordo si attesta a 568 MOBILE Sotto la lente d’ingrandimento dell’Autorità l’impressionante quantità di dati sugli utenti milioni di euro e fa segnare un +5% rispetto ai primi nove mesi del 2019. Il merito per questa pre- L’AGCM apre un’inchiesta su Google stazione è da ricercarsi, principal- mente, nell’acquisizione di 94mila L’enorme mole di dati lede settore pubblicità online nuovi clienti di servizi di accesso a banda larga, che portano la base Sotto accusa l’uso indiscriminato dei dati raccolti da Google tramite tutte le sue applicazioni clienti a 2.704.000 unità. Anco- ra più interessanti i dati relativi ai di Pasquale AGIZZA che nessun concorren- clienti coperti da fibra. Dei qua- te nell’ambito dell’ad- si tre milioni di utenti Fastweb, buso di posizione dominante nel vertising è in grado di 1.914.000 usufruisce di una con- settore della pubblicità online, con replicare, creando uno nessione a banda ultra-larga con Aconseguente violazione dell’arti- squilibrio fortissimo in un velocità, teorica, fino a 1 Gb/s. Un colo 102 del Trattato sul Funzionamento settore che vale svariati aumento del 18% rispetto allo stes- dell’Unione Europea. È per questa ipotesi miliardi di euro. Inoltre so dato dello scorso anno. Il futuro di reato che l’AGCM ha aperto un’istrutto- l’AGCM rileva come Goo- di Fastweb marcia su due direttrici: ria nei confronti di Alphabet Inc, la società gle disponga di moltepli- la prima riguarda il 5G, con il lan- controllante di Google. Nello specifico, ci strumenti che consen- cio dei servizi previsto entro la fine ad essere sotto la lente di ingrandimento tono di ricostruire in maniera dettagliata che avrebbe, secondo l’ente, un significa- dell’anno. L’altra direttrice riguarda dell’Autorità è l’uso indiscriminato dell’im- il profilo dei soggetti cui indirizzare i mes- tivo impatto sulla concorrenza nei diversi la partecipazione di Fastweb a Fi- pressionante mole di dati raccolti da Goo- saggi pubblicitari. Si parla ovviamente di mercati della filiera del digital advertising berCop, insieme a TIM e KKR, che gle tramite tutte le sue applicazioni. Android, di Chrome, dei servizi di naviga- con ampie ricadute sui competitor e sui consentirà all’operatore di giocare Questa mole di dati, in aggiunta all’utiliz- zione Google Maps e Waze e di tutta la consumatori. L’Autorità ha condotto i primi un ruolo decisivo nella costruzione zo di altri elementi traccianti, darebbe a pletora di servizi a cui è possibile accede- accertamenti nelle sedi di Google, con la di una rete in fibra capace di copri- Google una capacità di targhettizzazione re con l’ID Google. Una potenza di fuoco collaborazione della Guardia di Finanza. re il 76% delle aree nere e grigie.

 torna al sommario 10 n.231 / 20 2 NOVEMBRE 2020 MAGAZINE MERCATO Gli USA hanno permesso la vendita di componenti, dai processori ai sensori fotografici Lo smartphone Huawei, via libera e processori e componenti Android diventa un POS, basta A una condizione, che non riguardino le reti 5G un’app: il nuovo La divisione business di Huawei, che si occupa di reti e connettività, resterà invece in punizione servizio di Visa di Roberto PEZZALI Per spingere l’adozione ella “saga” Huawei-USA si ricorderà dei pagamenti NFC che gli Usa hanno impedito ad ogni Visa ha lanciato Tap Nazienda che produce componenti usando tecnologia americana di vendere to Phone: con un’app questi “pezzi” a Huawei. dedicata, lo smartphone Huawei è rimasta così senza memorie, senza schermi, senza sensori per le fo- diventa l’unico POS tocamere e senza processori. L’azienda necessario per abilitare cinese ha fatto scorte di componenti i pagamenti contactless negli ultimi mesi, ed è riuscita a gestire nei negozi fino ad oggi una produzione limitata nelle Ci sarebbe solo una regola da rispettare: anche se sarebbero oltre 300 le aziende quantità, ma queste scorte stavano per questi componenti non possono essere che hanno chiesto il permesso per poter finire. Le stime degli analisti prevedeva- utilizzati per produrre apparecchiature di tornare a vendere a Huawei. La divisio- di Massimiliano DI MARCO no un blocco della supply chain a marzo rete 5G, quindi modem o base station. ne business, invece, quella che produce del 2021, con impossibilità da parte di Le restrizioni imposte dagli USA ai vari apparati di rete, non potrà rifornirsi dei Huawei di produrre smartphone, wea- produttori di componenti hanno avuto componenti necessari. Tuttavia questa rable e computer. Ora il Financial Times pesanti ripercussioni sui bilanci di queste divisione ha tempi molto più lenti di quelli riporta che gli USA starebbero iniziando ultime e molte erano anche aziende ame- della parte consumer, costretta a insegui- a dare i permessi a tutte le aziende che ricane, vedi Qualcomm. Si è scelta quindi re le ultime novità, e da due anni Huawei producono componenti: possono riforni- la via più ragionevole, quella che permet- accumula componenti per continuare re Huawei. Samsung ha avuto i permes- te a Huawei di tornare a fare telefoni ma la produzione dei pezzi che le servono si per gli OLED, Sony e Omnivision per impedisce alla divisione business, quella per installare le reti 5G nei Paesi dove le i sensori fotografici e anche un paio di che crea prodotti per il 5G, di incrementa- è permesso farlo. Due anni dovrebbero aziende che producono semiconduttori re le sue quote di mercato. Molte aziende essere sufficienti per portare a regime la Basta un’applicazione per tra- e memorie avrebbero ricevuto la licenza. coinvolte al momento non confermano, produzione interna di semiconduttori. sformare uno smartphone An- droid in un POS per gli esercenti. Visa ha annunciato la funzione Tap to Phone, che permetterà, MERCATO Enel X Pay è il nuovo conto corrente digitale con carta Mastercard e app dedicata anche in Italia, di facilitare l’ado- zione dei sistemi di pagamenti Nasce Enel X Pay, conto digitale con app e carta NFC senza dotarsi di dispositivi dedicati. Si dice già pronto per i pagamenti delle ricariche elettriche presso le infrastrutture del circuito Hubject I commercianti scaricano un’ap- plicazione, supportata dal loro di e-commerce e di pre- acquirer, e dopo essersi registrati di Sergio DONATO levare presso gli sportelli e aver selezionato la loro banca, l Gruppo Enel ha lanciato Enel X Pay, il ATM. Non dimenticando possono iniziare ad accettare conto corrente online di Enel X Finan- le sue ascendenze lega- pagamenti contactless in pochi Icial Services con IBAN italiano e carta te all’energia, Enel X Pay minuti. Tap to Phone si basa sulla digitale e fisica con circuito Mastercard. consente anche di pa- sicurezza di una transazione con Enel X Pay si presenta come un conto gare la carica delle auto chip EMV, in cui ogni transazione corrente digitale che consente di effet- elettriche nelle infrastrut- contiene un crittogramma dina- tuare molteplici transazioni, come il paga- ture del circuito Hubject: mico che non può essere riutiliz- mento di bollettini e di tasse e tributi delle joint venture per mobilità zato. In Italia arriverà nei prossi- PA, bonifici SEPA e anche lo scambio di elettrica formata da BMW, settore dei servizi finanziari digitali e di mi mesi, a cavallo fra la fine del denaro peer to peer senza costi di adde- Bosh, EnBW, Enel X, Innogy, Mercedes mobile banking è stata spiegata da Giulio 2020 e l’inizio del 2021. bito. Il conto può essere gestito dall’app Benz, Volkswagen e Siemens. Caron, CEO di Enel X Financial Services, Secondo Visa, tra i vantaggi ci ed è abbinato a una carta Mastercard Enel X Pay trova la sua genesi in diverse in questi termini: “Il modello di business a sono la riduzione dell’uso del digitale e fisica (realizzata in bioplastica operazioni strategiche del Gruppo Enel, cui ci ispiriamo è quello di una Big Tech contante che agevola la conta- vegetale). Enel X Pay ha anche la possi- che hanno riguardato anche l’acquisto che mette al servizio dei clienti la propria bilità, un rapporto migliore con i bilità di attivare un conto per i figli dagli 11 della maggioranza di Paytipper, istitu- capacità di innovare, potendo contare su consumatori e “l’aumento della ai 18 anni che permette di avere una car- to con il quale è stata creata una prima partnership strategiche con player tecno- spesa per scontrino come risul- ta prepagata, di effettuare trasferimento offerta di servizi per i pagamenti online logici di primo piano, per offrire soluzioni tato di un’esperienza più conve- peer to peer, di pagare gli acquisti sui siti e offline. La presenza di Enel X Pay nel ad alto valore aggiunto.” niente per i clienti”.

 torna al sommario 11 n.231 / 20 2 NOVEMBRE 2020 MAGAZINE MERCATO Crescono le FTTH e il rame scende sotto il 50%: la situazione della rete fissa italiana TIM, la fattura Rete fissa in Italia: rame dimezzato in 4 anni cartacea La FTTC è più diffusa, superate le ADSL costerà di più. Costante l’aumento della velocità media, ma in Europa il numero di abbonati a linee FTTH è basso Come smettere

di Massimiliano DI MARCO di ricevere la olta più fibra ottica e molto meno rame, ma ancora tanta strada da bolletta via Mfare. Potrebbe essere sintetizza- posta to così il moto di cambiamenti che ha Dal 1 dicembre ricevere la fattura di coinvolto le rete fisse in Italia tra il 2016 TIM nella cassetta della posta costerà e il 2020. L’ultimo osservatorio dell’Au- 50 centesimi in più. Lo ha annunciato torità per le Garanzie nelle Comuni- l’operatore. Gli utenti hanno tre cazioni è molto chiaro: quattro anni fa opzioni: pagare il sovrapprezzo per quasi 9 linee su 100 erano ADSL, cioè in continuare a ricevere la fattura via rame; oggi sono meno della metà, con posta, recedere dal contratto senza un importante aumento delle reti in fibra penali né costi di disattivazione ottica misto rame (cioè le FTTC). ne (15,7%) e da WindTre comunicandolo a TIM entro il 30 (13,9%). La classifica cam- novembre, disattivare la ricezione La fibra ottica FTTH supera bia invece se anziché in- della fattura via posta. La sola la FWA per la prima volta cludere tutte le possibili ricezione della fattura cartacea della Nel 2016 l’86,5% delle linee totali (20,26 tecnologie si parla solo rete fissa TIM costa 2,50 euro; dal milioni) era in rame. Facevano capolino di FTTH. In questo set- 1 dicembre il costo salirà quindi a 3 pochissime linee in fibra ottica completa tore, TIM ha registrato euro. Costo che può essere eliminato configurando il proprio profilo in (FTTH o Fiber to the Home, cioè il cavo la concorrenza, negli ul- modo da ricevere la fattura TIM solo in fibra ottica arriva fino all’abitazione): timi anni, di Open Fiber, via email. Sui può fare facilmente appena il 2%. Il resto erano in fibra mi- struttura creata appo- attraverso l’app MyTIM, oppiure sta radio (FWA, ossia Fixed Wireless Ac- sitamente per spingere dall’area MyTIM del sito ufficiale, o In cess) e FTTC. gli investimenti in quelle alternativa, l’utente può contattare il Con l’aumento delle connessioni in fibra aree dove i privati (cioè 187 e farsi aiutare da un operatore. ottica FTTC - che richiede che l’operato- TIM) non hanno mai investito perché tite, man mano che l’evoluzione tecno- re colleghi in fibra ottica fino all’armadio non era garantito il ritorno dell’investi- logica prosegue. Nell’ultimo anno sono di strada lasciando in rame il collega- mento. Guardando quindi al mercato cresciute soprattutto le linee FTTH, che mento fino all’abitazione - già nel 2019 delle linee FTTH, il primo operatore è hanno registrato una crescita del 41% ri- le linee in rame erano poco più del 50%. Fastweb (33,2%), seguito da Vodafone spetto a giugno 2019. È stata registrata Oggi, come fotografato a giugno 2020, (25,6%) e da WindTre (21,1%). TIM scen- una crescita in doppia cifra anche per le le linee in rame sono il 41,4%. Per la de in quarta posizione, sebbene in lie- FTTC (+16,9%) e le FWA (12,1%). MAGAZINE prima volta le linee FTTC sono la fetta ve cresciuta su base annua. Nel 47,9% delle utente residenziali più grande: il 43,9%. Salgono paralle- viene superata la velocità di 100 Me- lamente le linee FWA (7,3%) e FTTH Grande crescita delle FTTH gabit al secondo. Si scende a “fino a (7,5%). Primo operatore del mercato è Naturalmente, le linee completamente 30 Mbps” (cioè potenzialmente anche TIM, con il 45,6%, seguito da Vodafo- in rame sono destinate a essere smal- 1 Mbps) nel 35,5% dei casi. Il restante MAGAZINE (16,6%) è incluso fra 30 e 100 Mbps. Estratto dai quotidiani online A livello europeo, l’Italia è al quinto www.DDAY.it posto per quantità di accessi in FTTH/ Registrazione Tribunale di Milano n. 416 del 28 settembre 2009 FTTB secondo l’ultimo rapporto della e FTTH Council Europe. Guida la Russia, www.DMOVE.it seguita da Francia, Spagna e Ucraina. Registrazione Tribunale di Milano n. 308 del’8 novembre 2017 In Italia gli accessi sono cresciuti di 4,7 milioni di unità tra il 2018 e il 2019; me- direttore responsabile Gianfranco Giardina glio dell’Italia solo il Belgio. Eppure, per numero di abbonati FTTH/ editing Maria Chiara Candiago FTTB l’Italia è al 13esimo posto. Fanno Editore meglio Paesi come Russia, Spagna, Scripta Manent Servizi Editoriali srl Francia, Romania e Bielorussia, ma an- via Gallarate, 76 - 20151 Milano che Ucraina, Kazakistan e Turchia. P.I. 11967100154 Il numero di abbonati a una linea in Per informazioni FTTH/FTTB in Italia è cresciuto di [email protected] 346mila unità tra settembre 2018 e set- Per la pubblicità [email protected] tembre 2019.

 torna al sommario 12 n.231 / 20 2 NOVEMBRE 2020 MAGAZINE MERCATO La pandemia ha cambiato l’uso di dispositivi e servizi. Se ne è avvantaggiata Microsoft Eolo cresce a Microsoft vola durante la pandemia doppia cifra: +23% di ricavi Utile netto primo trimestre 2021: +30% nel primo Il fatturato del primo quadrimestre ammonta a 37,2 miliardi di dollari e l’utile netto è di 13,9 miliardi semestre di Sergio DONATO icrosoft ha pubblicato i risultati fi- dell’anno nanziari del primo trimestre 2021, La rete FWA di Eolo va Mche specchiano un incremento nei forte, con un incremento ricavi del 12% e nell’utile netto del 30%. Profitti che, nonostante il periodo di crisi del +23% rispetto allo economica, si spiegano con i cambia- stesso periodo dello menti prodotti soprattutto dal telelavoro scorso anno. Eolo e la teledidattica, spinti dal persistere della pandemia. L’anno fiscale per Micro- spinge anche la crescita soft inizia il 1 luglio dell’anno precedente. italiana degli accessi con Quindi per Microsoft il 2021 è già iniziato, gono a un aumento del 27% rispetto al consumer, mentre gli OEM commerciali tecnologia FWA e pure con il botto. Il fatturato del primo primo quadrimestre del 2020. Aumenta del sistema operativo calano addirittura quadrimestre ammonta a un totale di anche il fatturato dei prodotti server le- del 22%. Probabilmente è il segno che di Sergio DONATO 37,2 miliardi di dollari e l’utile netto è di gati ai servizi cloud: un +22% dovuto al la crescita dei dispositivi e delle nuove 13,9 miliardi. numero maggiore di imprese che si affi- attivazioni di Windows è stata guidata dano a Microsoft per le attività di telela- dalle famiglie più che dalle imprese, che Utile in crescita guidato da voro. Guardando ai dispositivi, i Surface invece hanno preferito non investire in servizi cloud, Surface e Xbox registrano un fatturato in crescita del macchine nuove ma solo sui servizi cloud Game Pass 37%, che è ancora più sorprendente per- di Microsoft. Il fatturato dei servizi Xbox Tra le voci in crescita, la spinta al fattura- ché Surface Pro X e Surface Laptop Go è aumentato del 30%. Anche in que- to di Microsoft è arrivata soprattutto dai sono stati presentati agli inizi di ottobre, sto caso, l’accesso ai giochi da casa via Nel primo semestre dell’anno fi- servizi cloud, sia per il settore business quindi al di fuori del trimestre di riferimen- Game Pass durante la pandemia ha influi- scale 2020/2021, Eolo ha registra- sia per quello consumer, con un +21% dei to. Segno che il fatturato è stato spinto dai to molto, specie da parte di coloro che, in to una crescita dei ricavi a doppia ricavi di Office 365 Commercial. In parti- vecchi modelli e dalla richiesta causata alcuni Paesi, hanno preferito non andare cifra: +23% rispetto allo stesso colare, gli abbonati consumer di Micro- dalla pandemia. Per quanto riguarda Win- in vacanza a causa delle ristrettezze eco- periodo dello scorso anno. L’incre- soft 365 sono 45,3 milioni, che equival- dows, crescono del 31% i ricavi degli OEM nomiche o per non spostarsi da casa. mento è scaturito anche dagli in- vestimenti per abbattere il “Digital Speed Divide” nei piccoli comuni MERCATO Ora si potrà vendere, acquistare e trattenere Bitcoin e altre criptovalute con il conto PayPal italiani. I ricavi del primo seme- stre sono stati pari a 91,5 milioni di euro. La crescita del 23% YoY Bitcoin, la svolta: PayPal sposa le criptovalute arriva anche da un investimento PayPal si è aperta alle nuove valute: secondo l’ad Dan Schulman, è stata una scelta quasi obbligata nel semestre di 150 milioni di euro per coprire con la rete FWA (Fixed di Massimiliano DI MARCO secondo PayPal, di una scelta ob- Wireless Access) i comuni italiani ayPal sposa le criptovalute, a co- bligata dai tempi e dall’evoluzione che ad oggi sono tagliati fuori dalla minciare da Bitcoin. La società ha delle abitudini di consumo. “Lo connessione a banda ultra larga. Pannunciato che permetterà di ac- spostamento verso forme di valu- Il piano è stato varato a maggio quistare, vendere e anche trattenere ta digitale è inevitabile - sostiene per accelerare la copertura nel pe- varie criptovalute attraverso il classico l’amministratore delegato e presi- riodo della pandemia. L’obiettivo di conto online. Oltre a Bitcoin, sono state dente di PayPal, Dan Schulman - e Eolo è quello di estendere la rete incluse anche Ethereum, Bitcoin Cash porterà chiari vantaggi in termini unica FWA agli ultimi 1.200 comuni (nato da una costola di Bitcoin) e Litecoin. di inclusione e accesso finanziari; non ancora coperti con connettivi- Gli utenti potranno usare le criptovalute efficienza, velocità e resilienza dei tà a banda ultralarga, soprattutto come metodo di pagamento al posto, per sistemi di pagamento e capacità dei Go- tcoin ha superato i 12.800 dollari. An- al Sud. Attualmente, Eolo dichiara esempio, di un conto corrente bancario o verni di erogare velocemente fondi ai cit- che le altre criptovalute coinvolte han- una copertura FWA di 6.327 co- di una carta prepagata. tadini”. Secondo PayPal, l’adozione delle no registrato una crescita: Ethereum muni con connessione fino a 100 Inizialmente, questa funzione sarà dispo- criptovalute nel mondo è stata ostacolata sopra i 398 dollari; Bitcoin Cash sopra Mb/s per le utenze domestiche e nibile solo negli Stati Uniti; verrà estesa dall’utilità limitata come mezzo di scambio i 266 dollari e Litecoin oltre i 55 dollari. 1 Gb/s per le imprese. La spinta di in “selezionati mercati internazionali” a causa “della volatilità, dei costi e della PayPal integrerà anche contenuti per Eolo ha portato anche a una cre- nel 2021. Al momento del pagamento le velocità a transare”. aiutare gli utenti “a capire l’ecosistema scita degli accessi alla rete fissa criptovalute saranno convertite in moneta delle criptovalute, i rischi e le opportuni- FWA del 3,2% negli ultimi 12 mesi, “flat” (come euro e dollaro statunitense) Bitcoin sfiorano i 13mila dollari tà legate agli investimenti nelle cripto- da giugno 2019 a giugno 2020 senza commissioni aggiuntive sia per i La prima conseguenza dell’annuncio di valute e alle informazioni sulla tecnolo- (Osservatorio sulle comunicazioni consumatori sia per i rivenditori. Si tratta, PayPal è presto detta: il valore dei Bi- gia blockchain”. n.3/2020 redatto da AGCOM.)

 torna al sommario 13 n.231 / 20 2 NOVEMBRE 2020 MAGAZINE MERCATO Il distributore italiano specializzato in sistemi hi-fi all-in-one ha deciso di abbandonare la distribuzione nei negozi Vaturi (Sounders): “Basta ai negozi-museo Il futuro dell’hi-fi è la vendita via Internet” Si affiderà solo a Internet:Meglio, “ finalmente gli utenti possono provare come suonano gli apparecchi nel proprio ambiente”

di Gianfranco GIARDINA

n un recente passato abbiamo parlato delle fragilità del mercato dell’hi-fi e di come fosse necessario riscri- Ivere il ruolo del rivenditore per tornare a dargli centra- lità. C’è chi invece sembra voler gettare la spugna sulla possibilità di “salvare” i rivenditori e decide di passare la propria distribuzione praticamente solo online. Si trat- ta di Sounders di Sanino Vaturi, distributore storico nel mercato dell’alta fedeltà e già primo importatore in Italia delle celebri radio Tivoli. Abbiamo incontrato (telemati- camente) Vaturi a valle della decisione - che ci ha colpito - di abbandonare la distribuzione fisica a favore di quel- la solo online (o quasi) fatta attraverso il sito aziendale. Una decisione che certamente farà discutere. Sanino Vaturi, di- I negozi attuali di hi-fi sono “musei” video stributore storico “È una decisione che abbiamo maturato nel tempo ma di hi-fi e patron che è stata accelerata dal lockdown - ci ha detto Va- di Sounders. turi -, una fase che ci ha cambiato per sempre. Negli ultimi vent’anni gli utenti della riproduzione audio sono cambiati, hanno esigenze nuove: una propensione ad adottare prodotti che suonino bene ma che siano facili lab anche difficile da da installare, plug&play. I negozianti - ha proseguito Va- avere in negozio, turi - invece nella stragrande maggioranza dei casi non anche su acquisti di hanno cambiato atteggiamento: oramai hanno negozi Intervista a Vaturi (Sounders) piccola entità. Per noi i che sembrano musei, hanno prodotti che io distribu- La nostra video-intervista clienti sono tutti importanti, an- ivo vent’anni fa in perfetto stato ma che non possono che quelli che fanno un acquisto solo e su prodotti incontrare l’interesse dei clienti di oggi”. Il riferimento è senza andare in sofferenza? Ancora Vaturi: “La verità è entry”. Su richiesta e a pagamento, Sounders forni- evidentemente al fatto che, per rispondere alla crisi dei che in passato abbiamo dovuto affrontare questo tipo sce anche l’assistenza a domicilio per l’installazione primi anni ‘10, molti negozi non abbiano cercato nuove di costi anche da parte di negozianti che non pote- o per eventuali interventi di assistenza fuori garanzia, vie ma anzi si siano riconcentrati sui prodotti audiophile vano pagare e quindi ci hanno restituito dei prodotti grazie a una serie di tecnici capaci distribuiti su tutto e hi-end. Prodotti certamente fantastici ma troppo co- aperti e quindi usati e spesso neppure completi, un il territorio. E si riesce a farsi pagare questo servizio? stosi e comunque troppo complessi anche da inserire malcostume tutto italiano. Invece la percentuale di “Chi lo sceglie ne è molto contento e non è distur- in ambiente rispetto alle esigenze del grande pubblico. resi da parte degli acquirenti online è molto bassa, bato dal fatto che deve riconoscere un costo per se non addirittura irrilevante: a nessuno piace farsi l’uscita del tecnico. Ma certamente c’è da vincere Ma si può comprare un sistema hi-fi addebitare la spesa, già sapendo che restituirà il pro- una certa ritrosia degli italiani a pagare un servizio senza averlo mai ascoltato? dotto. Si restituisce quando si è veramente scontenti di questo tipo per un sistema audio. Non si capisce Tornando alla scelta “forte” di Sounder, il nostro dubbio e nella nostra esperienza non succede spesso”. perché si paga l’uscita per la riparazione di un condi- è se è possibile acquistare online un apparecchio audio, zionatore o di una lavatrice e non bisognerebbe farlo che andrebbe ascoltato? Vaturi è sereno: “Chi acquista Una strategia incentrata sul sito (che anche per l’hi-fi” online si fa mandare a casa il prodotto e lo prova nel pro- va aggiornato) e sulla cura del cliente prio ambiente, cosa che acquistando in negozio non fa- Per questi motivi Sounders da qualche anno ha scelto rebbe; se non è soddisfatto lo restituisce senza problemi una linea di prodotti da distribuire ispirati alla sempli- e senza sentirsi colpevolizzato…”. Certo, la possibilità di cità e all’idea di essere “monocomponente”: qualco- provare il prodotto a casa propria è molto importante: sa che si tira fuori dalla scatola, si collega alla presa “Siamo tutti vecchi del mestiere - ci ha detto Sanino elettrica e suona bene, senza neppure dover leggere Vaturi - e sappiamo quanto conti l’ambiente nelle per- le istruzioni. L’acquisto di questi prodotti avviene ora formance di un sistema audio: quanti hanno ascoltato sul sito sounders.it, invero ancora un po’ acerbo e un impianto in negozio che poi portato a casa suonava che richiede certamente un’evoluzione tecnologica diversamente?”. verso un’infrastruttura più sofisticata. Ma per Vaturi il punto forte è la gestione del cliente, realizzata in I resi da Internet? Meno di quelli fatti capo a una struttura interna e attenta: “Noi rispondia- Uno speaker Geneva, uno dei prodotti distribuiti dai negozianti... mo personalmente al telefono e forniamo tutta l’assi- da Sounders. Ma i distributori possono reggere la dinamica dei resi stenza che serve, un livello di ascolto che spesso è

 torna al sommario 14 n.231 / 20 2 NOVEMBRE 2020 MAGAZINE MERCATO Il gruppo GameStopZing è coinvolto in una transizione che ha già colpito duramente musica e film: dal fisico al digitale Il futuro di GameStop è incerto: le ragioni della crisi PS5 e le nuove Xbox aiuteranno a bilanciare un periodo magro, ma sempre più negozi stanno chiudendo per ridurre i costi

di Massimiliano DI MARCO ameStopZing è la più importante catena di riven- ditori di videogiochi nel mondo. Anche per que- Gsto, è la società che più ha accusato il colpo della diffusione dei giochi in digitale e delle nuove abitudini di consumo. Al punto che spesso la situazione di Game- StopZing viene affiancata a quella di Blockbuster: il mo- dello di business del noleggio dei DVD era superato e la crisi non venne mai superata nonostante anni di tentativi (incluso un maldestro servizio in streaming per compe- tere contro Netflix). Già prima che Xbox investisse mas- sicciamente nei servizi su abbonamento, però, il gruppo GameStopZing stava subendo ingenti perdite annuali e stava chiudendo molti negozi, soprattutto negli USA. su console e PC è invece il 42% del mercato software società di analisi Domo Capital, ma mai confermato Risultati finanziari in rosso (+9,9%), davanti al mondo delle applicazioni mobile (37% dalle parti coinvolte, GameStop riceverà da Microsoft Nel più recente trimestre fiscale, il gruppo GameStop- del mercato software italiano). Produzioni gratuite come una quota per ogni gioco in digitale acquistato dagli Zing ha registrato perdite nette peggiori rispetto alle Fortnite, inoltre, hanno ulteriormente allontanato il con- utenti tramite le Xbox che GameStop ha venduto. Un aspettative del mercato. Le vendite sono calate del sumo del videogioco da intermediari come GameStop: accordo che, da una parte, dimostra ancora il valore che 26,7% su base annua, nonostante la grande crescita l’utente scarica il gioco dal sito ufficiale del produttore, e hanno i negozi fisici e, più in generale, il marchio Ga- registrata dal commercio elettronico (+800%) durante la senza pagare niente, può subire cominciare a giocare. meStop per la vendita delle console. Dall’altra, però, è pandemia. Oltre a un’evidente difficoltà del gruppo, tali Per di più, le future console daranno ancora più spazio stato percepito come un ulteriore chiodo nella bara di prestazioni devono anche essere contestualizzate nella al mondo digitale: né Xbox Series S né PlayStation 5 GameStop: la società ha dovuto firmare un accordo per fatica generalizzata del mondo dei videogiochi all’avvi- Digital Edition saranno dotate di un lettore Blu-ray ed vendere un abbonamento che la esclude come inter- cinarsi del lancio delle nuove console: vengono venduti eseguiranno solo i giochi digitali. Diversamente, Play- mediaria poiché i giochi sono digitali e non fisici. Difficile meno giochi perché ne escono anche meno; i produttori Station 5 e Xbox Series X saranno basate anche su un stabilire se tale quota per ogni gioco digitale venduto sono concentrati a lavorare sulle nuove console. Duran- lettore ottico, ma è naturale che a tendere saranno i pro- su Xbox possa controbilanciare la caduta delle vendite te l’ultimo incontro con gli investitori, GameStopZing ha duttori stessi (soprattutto Sony e Microsoft) a spingere i dei giochi fisici; probabilmente no. Sul giro d’affari dei annunciato la decisione di chiudere 100 negozi in più di consumatori verso il proprio ecosistema digitale, dove giochi usati GameStop ha basato la sua esistenza per quelli che aveva già preventivato di chiudere per taglia- non ci sono intermediari da pagare, e i propri servizi. anni. Ecco perché dopo l’annuncio, il valore delle azioni re i suoi costi: entro la fine dell’anno saranno chiusi fra Xbox Game Pass è il primo esempio: un abbonamento di GameStopZing è sceso all’11%: l’accordo con Micro- 400 e 450 negozi in tutto il mondo. Il direttore finanziario mensile che include dozzine di giochi da scaricare. In soft non ha toccato i principali problemi che oggi vive il Jim Bell, inoltre, ha lasciato intendere che ulteriori chiu- un mondo dove i videogiochi in formato fisico erano la gruppo e, dopo un’iniziale spinta del titolo in borsa, gli sure potrebbero essere programmate nel 2021. Game- normalità e in cui comprare e rivendere l’usato era un’a- azionisti hanno mostrato un certo scetticismo. Stop aveva oltre 5.700 punti vendita sparsi in 14 Paesi bitudine consolidata, GameStop ha prosperato. Quando nel 2019. A oggi sono 5.122. l’attuale generazione di console ha iniziato a spostarsi L’arrivo di PS5 e delle nuove Xbox A maggio 2019 GameStop ha annunciato una trasforma- verso gli acquisti in digitale e, soprattutto, nei canali fisici Il debutto delle nuove console è sempre un momento di zione pluriennale, che ha chiamato GameStop Reboot, la concorrenza (Amazon, in particolare) è fortemente au- grande fermento. Nonostante la pandemia da Corona- per concentrarsi sull’ottimizzazione delle operazioni, mentata, il gruppo GameStopZing è andato in sofferen- virus abbia messo a repentaglio la produzione di massa, sullo sviluppo di un ecosistema omnicanale e sul rilancio za. GameStop ha risposto a un così radicale mutamento il lancio di PS5 e delle nuove Xbox rimane un momen- del sito ufficiale. Nel’anno fiscale 2019 il gruppo ha ripor- delle abitudini di consumo dei giocatori iniziando, per to importante, come qualunque lancio hardware. Per tato un passivo netto di 464,4 milioni di dollari, ridotto di esempio, a vendere carte regalo per acquistare la mo- effettodelle vendite delle nuove console, nel quarto molto rispetto ai 794,8 milioni di dollari persi nell’anno neta virtuale di Fortnite (i V-Bucks) e altri servizi digitali e trimestre dell’anno GameStop potrebbe registrare un fiscale precedente. Per fare un confronto, però, di quan- concentrandosi di più sul merchandising: non solo vide- miglioramento delle sue prestazioni e ritrovare tempo- to sia cambiata la situazione finanziaria del gruppo negli ogiochi, quindi, anche fumetti, film e serie TV, oltre che raneamente il ruolo che ha avuto per anni. ultimi anni, nel 2015 GameStop aveva riportato un utile servizi e prodotti legati alla telefonia. La transizione dal fisico al digitale nel mondo della mu- netto di oltre 379 milioni di dollari nel contesto di un fat- sica e dei film ha di fatto eliminato dal mercato quelle turato annuale di oltre 9 miliardi di dollari (nel 2019 sono La collaborazione con Microsoft realtà che vendevano o offrivano a noleggio CD e VD,D stati 6,4 miliardi). Se nel 2008, all’apice del suo succes- il gruppo GameStopZing ha annunciato una collabora- dando invece modo a nuovi servizi come Netflix (che so, GameStop valeva quasi 10 miliardi di dollari, oggi ha zione molto stretta con Microsoft. I dipendenti useranno ancora permette di noleggiare DVD e Blu-ray negli Stati una capitalizzazione di mercato di 826 milioni di dollari. dispositivi Surface e la piattaforma Microsoft 365 sarà Uniti) di nascere. In questo contesto, quale sarà il futuro usata da GameStopZing come software di Customer ruolo di GameStop? GameStopZing potrebbe slegarsi La venuta del digitale Relationship Management. Al cuore dell’accordo, che sempre di più dalla semplice vendita di videogiochi e Negli Stati Uniti nel 2019 poco meno di 2 videogiochi su non coinvolge l’Italia, c’è però la vendita, attraverso i integrarsi, com’è accaduto con Microsoft, in un ecosi- 10 distribuiti erano fisici: il resto era digitale, in forte cre- canali GameStop, dell’abbonamento Xbox All Access, stema sempre più digitale. Oppure iniziare a investire scita. In Italia il formato fisico rappresenta il 21% del mer- un pacchetto che include una console, Xbox Live Gold nei tornei di esport, come ha fatto di recente con la Ga- cato, in calo del 10,7% rispetto al 2018, secondo l’ultimo e Xbox Game Pass Ultimate a un prezzo fisso mensi- meStopZing Cup. Puntare esclusivamente sulla vendita rapporto dell’associazione di categoria IIDEA. Il digitale le. Secondo quanto successivamente specificato dalla di videogiochi, in ogni caso, è ormai fuori discussione.

 torna al sommario 15 Il meglio della tecnologia OLED n.231 / 20 2 NOVEMBRE 2020 MAGAZINE VIDEO CREATIVO Adobe ha annunciato alcune novità per le sue principali applicazioni. Le più interessanti riguardano Photoshop Adobe MAX, Photoshop, Lightroom e Premiere Pro Adobe spinge forte sull’intelligenza artificiale L’intelligenza artificiale Sensei di casa Adobe è sempre più al servizio del fotoritocco, che diventa sempre più “democratico”

di Gianfranco GIARDINA

affica di novità nelle app della Creative Cloud in concomitanza con Adobe MAX, l’evento per la Rcommunity Adobe che quest’anno, causa Co- vid-19, è aperto a tutti e si è tenuto solo in versione vir- tuale. E questa è una delle prime importanti novità: gli tenti e i professionisti che utilizzano le applicazioni Ado- be potranno godersi gratuitamente e da casa propria una tre giorni (da oggi al 22 ottobre) fitta fitta di incontri e presentazioni sulla realtà attuale e sugli sviluppi delle tante applicazioni Adobe destinate alla creatività. L’occasione è poi ghiotta per Adobe per anticipare e annunciare le ricorrenti migliorie alla propria Creative Cloud che oramai da tempo è una sorta di “cantiere aperto”, in cui gli aggiornamenti e le nuove funzioni App per cambiarsi l’età, ringiovanendosi o più spesso vengono aggiunti via via nel corso dell’anno. Le no- invecchiandosi, sarà contento di poter svolgere que- vità esposte in questo articolo sono in larga parte già sta funzione di “aggiustamento dell’età” direttamente in linea e scaricabili con gli aggiornamenti delle app in Photoshop e in alta definizione. Ma la cosa interes- in queste ore; in parte sono in versione beta o arrive- sante è che i parametri modificabili sono molti: non ranno molto presto. solo l’età, ma anche i capelli, la direzione dello sguar- do e della testa in generale, la purezza della pelle, e Tante novità per Photoshop. così via, galoppando a cavallo tra FaceApp e Portrait La più importante sono i filtri neurali Pro, ma il tutto con un taglio che, almeno a prima vi- I filtri neurali di Photoshop A questo giro, l’app più popolare e matura di Adobe, sta, appare più fotorealistico e meno aggressivo. Photoshop, è forse quella che si arricchisce di mag- L’autore ha la possibilità di ottenere virtualmente infi- giori novità. Quella che, almeno secondo la nostra nite versioni del medesimo ritratto. che a pennello coloravano le lastre in bianco e nero sensibilità, è la più interessante e attesa da molta I filtri neurali, però, non finiscono con i ritratti. Prendia- per emulare degli scatti a colori in tempi in cui la foto- utenza, è l’introduzione di una serie di filtri “neurali” mo per esempio un paesaggio: è possibile “ridipin- grafia a colori non esisteva ancora. Ebbene, ora basta ovverosia basati su Sensei, il motore di Intelligenza gerlo” copiando lo stile per esempio di un quadro fa- dare in pasto ai filtri neurali di Photoshop una foto in artificiale di Adobe. moso. Sensei interpreta le caratteristiche chiave dello bianco e nero per ottenerne una ricolorazione asso- Si tratta di filtri con i quali - pur in versioni “giocattolo” stile pittorico e le applica alla fotografia, ottenendo lutamente plausibile: Sensei riconosce i soggetti e la - abbiamo un po’ tutti fatto qualche esperimento nel- illustrazioni molto belle il cui stile può essere replicato loro natura e li colora di conseguenza. Così il cielo è le diverse app che sono comparse sul mercato negli su diverse immagini. blu, i prati verdi, i visi rosa e così via. ultimi anni. In pratica, grazie all’intelligenza artificiale, Allo stesso modo, si può decidere di intervenire sullo Sempre sullo stesso filone, si inserisce anche il filtro si possono applicare dei cambiamenti alle immagini sfondo di una fotografia per modificarne lo stile senza intelligente di sostituzione del cielo, una delle opera- senza fare un vero e proprio fotoritocco, ma cambian- però intervenire sul soggetto principale. zioni più desiderate nelle sessioni di fotoritocco. do alcuni parametri. Facciamo qualche esempio per E poi, l’intelligenza artificiale può sostituirsi anche alle Non solo Sensei è in grado di operare su qualsiasi pa- quello che riguarda i ritratti: chi ha giocato con Face- capacità che erano dei vecchi fotografi ritoccatori, norama una sostituzione del cielo con una maschera automatica virtualmente perfetta, ma è in grado di ac- cordare il mood cromatico di tutta l’immagine al cielo applicato, così da far apparire la scena credibile. E i cieli? Si può scegliere tra i diversi già in libreria o selezionare tra le proprie fotografie di cielo quella che da applicare all’immagine in corso di ritocco. Molto interessante anche la possibilità di correggere, grazie all’intelligenza artificiale, gli artefatti dovuti alla compressione jpeg aggressiva. Sempre nel solco della realizzazione dello scontorno automatico perfetto, la funzione “seleziona soggetto” si arricchisce della sotto-funzione di raffinamento del- lo scontorno dei capelli, certamente uno dei task più In questo caso Photoshop, grazie all’intelligenza artificiale, ha corretto la posizione della testa e dello sguardo del soggetto perché non guardasse in macchina. segue a pagina 18 

 torna al sommario 17 n.231 / 20 2 NOVEMBRE 2020 MAGAZINE

VIDEO CREATIVO Adobe MAX: tutte le novità segue Da pagina 17  complessi da realizzare a mano libera. Ora lo scontor- no, anche sfumato e graduale dei capelli, diventa più facile ed efficace: stop ai ritagli da “collage”. Interessante poi la possibilità di visualizzare un pre- view dei pattern ottenibili a partire da una singola immagine: infatti nel realizzare un pattern, spesso si scopre soltanto con la ripetizione del motivo che gli equilibri e le spaziature non sono omogenee o che i raccordi tra lato destro e sinistro non perfettamente continui. Con questa funzione, l’utente può vedere in tempo reale come si presenta il pattern derivante dalla ripetizione continua di una semplice immagine e montata in tutte le sue sotto- quindi procedere alle correzioni e alle messe a punto clip per un rimotaggio, grazie per raggiungere l’effetto cercato. Sulla stessa scia an- all’identificazione degli stac- che la possibilità di inserire delle figure geometriche chi. A questo giro Premiere vettoriali all’interno di Photoshop, per creare delle Pro, quindi, non vede la stes- illustrazioni miste con elementi semplici senza ricorre- sa cascata di novità prospet- re necessariamente all’utilizzo di Illustrator. tata per Photoshop. Ma una delle novità più interessanti Migliora il motore di correzione che verranno presentate in cromatica su Lightroom questi giorni all’Adobe Max Tra le novità annunciate per il mondo Lightroom, c’è è il motore di generazione un nuovo pannello di calibrazione cromatica (chiamato automatica dei sottotitoli ri- appunto color grading anche nella versione italiana) cavandoli dal parlato (spee- che richiama molto i controlli normalmente utilizzati nel ch-to-text). Una funzione che mondo del grading video. da tempo vediamo fare per Si aggiungono infatti, sia in Lightroom Classic che nella esempio a YouTube ma che fa versione cloud, tre ruote colore rispettivamente de- molto comodo avere integra- stinate a controllare le alte luci, le ombre e la gamma ta in Premiere Pro, per poter media, strumenti che ricordano molto da vicino il color esportare velocemente filmati grading dei filtri Lumetri di Premiere Pro e che di fatto con sottotitoli già integrati nel sostituiscono i vecchi pannelli di ritocco, veramente di video o encodati per l’atti- scomodo utilizzo. Ogni ruota colore può indicare una vazione on demand. La bella con la Apple Pencil. Praticamente, se vogliamo vederla correzione cromatica per la gamma di propria compe- notizia è che sin dall’inizio l’italiano è una delle poche così, si tratta della fine delle tavolette grafiche per la tenza e un cursore permettere di stabilire quanta rico- lingue gestite. La funzione è inserita nella nuova beta creazione vettoriale. Tra le altre novità che riguardano pertura debba esserci tra le varie gamme per garantire di Premiere Pro e arriverà presto sulle versioni stabili. il mondo Illustrator, molto utile anche la possibilità di un mix equilibrato tra le correzioni impostate. creare semplicemente con un drag&drop una libreria Illustrator su iPad: il disegno vettoriale di oggetti vettoriali da riutilizzare, libreria - e qui sta la Premiere Pro, ora la sottotitolazione con Apple Pencil cosa interessante - che si ritrova nativamente anche in è automatica, anche in italiano Adobe Illustrator sta per approdare su iPad. La versio- Photoshop e Premiere Pro Alcune novità sulla suite video di Creative Cloud erano ne per iPad, che permette anche la modifica di file in state anticipate qualche settimana fa dall’evento rela- cloud, si avvantaggia evidentemente della possibilità Character Animator: Sensei ora muove tivo all’IBC, come la possibilità di splittare una clip già di disegnare e modificare i propri disegni direttamente anche la testa dei pupazzi Alcune novità anche per l’applicazione Character Ani- mator, il programma di animazione di Adobe. Già era stata introdotta la capacità di movimentare la bocca e gli altri elementi del viso in automatico sulla base di un file audio: le labbra seguono non solo il suono ma anche il fonema emesso, grazie all’utilizzo dell’intelli- genza artificiale. Ora questo controllo automatico riguarda anche oc- chi, sopracciglia le posture della testa, che sono molto rilevanti per garantire una corretta espressività. Ov- viamente l’utente può poi ritoccare manualmente gli atteggiamenti impostati dall’intelligenza artificiale per incontrare perfettamente l’effetto voluto. Anche l’organizzazione della timeline è stata miglio- A sinistra sono visibili degli artefatti nel cielo; Sensei corregge questi artefatti ricreando sfumature mor- rata, grazie all’utilizzo di filtri e gruppi per una visualiz- bide pur senza perdere dettaglio dove serve. zazione più ordinata a seconda delle necessità.

 torna al sommario 18 n.231 / 20 2 NOVEMBRE 2020 MAGAZINE FOTOGRAFIA Con la versione 2021, Adobe ha introdotto in Photoshop una serie di filtri neurali, basati su un motore di IA Photoshop e i prodigi dell’intelligenza artificiale Come i nuovi filtri neurali cambiano una faccia Tra le funzioni più interessanti, c’è il ritocco e la correzione automatica dei ritratti. Abbiamo fatto alcune prove, ecco i risultati

di Gianfranco GIARDINA a anni oramai Adobe sta lavorando alla messa a punto e al raffinamento del proprio motore Ddi intelligenza artificiale, chiamato Sensei. Via via che le nuove funzioni hanno popolato le app del- la Creative Cloud, sono cresciuti i filtri e i processi che si appoggiano a Sensei per l’elaborazione, so- prattutto per quanto riguarda le immagini. Ma l’edizione 2021 di Photoshop, presentata e lan- ciata all’Adobe MAX, ha introdotto una serie di filtri che non solo si appoggiano all’intelligenza artificiale ma che, almeno per il momento, elaborano i conte- nuti in cloud per non appesantire eccessivamente l’applicazione in locale, i cosiddetti “neural filters”. Si tratta di filtri che si appoggiano a una rete neurale addestrata con moltissime immagini per apprendere empiricamente cosa è giusto e cosa è sbagliato fare zione del cielo, allo scontorno intelligente dei ca- minili, sulle riviste patinate, non è infrequente sentire per rendere un’elaborazione fotorealistica. Va detto pelli, la colorazione delle foto in bianco e nero e la allusioni al fatto che volti così perfetti siano “photo- che al momento sono solo due i filtri neurali messi a rimozione degli artefatti jpeg. Sono, almeno per il shoppati”. Da sempre si applicano filtri ai ritratti per disposizione in versione finale: il filtro “pelle liscia”, momento, due o tre i filtri neurali destinati al ritoc- migliorare la pelle ed eliminare eventuali imperfezio- per raffinare l’incarnato, e il “trasferimento stile”, per co dei ritratti. Ma ne arriveranno altri: tra gli annunci ni. Ma certamente richiede un po’ di lavoro manua- stilizzare una foto mimando lo stile pittorico di un (la voce nel menù c’è già anche se al momento non le, che un professionista non fa certo fatica a fare. quadro celebre a scelta. attivabile) c’è per esempio la “pulizia del viso”, un fil- Ma che comunque sia richiede tempo e il tempo per Ci sono poi altri filtri in versione beta, tra cui uno tro che dovrebbe saper cancellare gli occhiali e altri un professionista è denaro. L’idea di questo filtro è dei più complessi è il “ritratto intelligente” che dà la dettagli che “sporcano” il viso; oppure il filtro “da automatizzare una serie di attività, ovverosia quello possibilità di modificare un volto sulla base di una volto a caricatura”, che sarà capace di trasformare di realizzare una maschera sul volto, per poter im- serie di parametri legati alle espressioni, all’età, alla un volto fotografico in un fumetto caricaturale. Ma postare una modifica selettiva solo sulle porzioni di posizione della testa e delle pupille e alla direzione già con gli strumenti disponibili si possono fare cose incarnato, e poi procedere per esempio a un ammor- della luce. E poi un filtro denominato “trasferimento molto interessanti. Certo, nulla che non possa esse- bidimento, secondo quanto impostato sul cursore. trucco” capace di ispirarsi al trucco di un volto di una re fatto, anche meglio, a mano, ma con tempi molto Abbiamo preso, inizialmente, una foto di una giova- foto campione per ritoccare automaticamente e ap- più lunghi: l’applicazione del filtro neurale si fa in un ne ragazza, (FOTO 1 ), con una pelle decisamente plicare il trucco su quella target. clic o poco più. fresca e caratterizzata da qualche lentiggine. Non Per questa prova abbiamo giocato con questi filtri un task particolarmente difficile. Applicando il filtro per vedere come funzionano sui ritratti. In altri ar- Il filtro “pelle liscia”: funzionamento pelle liscia, si ottiene un “pefezionamento” del vol- ticoli approfondiremo gli altri filtri, soprattutto quelli perfetto e grande velocità  legati alla stilizzazione delle fotografie, alla sostitu- Quando si guardano i ritratti, soprattutto quelli fem- segue a pagina 20

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 torna al sommario 19 n.231 / 20 2 NOVEMBRE 2020 MAGAZINE

VIDEO CREATIVO 3 Photoshop e l’intelligenza artificiale segue Da pagina 19 

to, ovviamente marginale, vista la giovane età del- la modella. Le lentiggini vengono mitigate ma non cancellate, l’effetto finale decisamente convincente e naturale. (FOTO 2) Passando invece a un ritratto di una persona più anziana, il rischio potrebbe essere quello di creare correzioni eccessivamente visibili. Il filtro “Trasferimento trucco”: interessante, ma il ritocco non finisce con la sua applicazione Il filtro neurale “Trasferimento trucco” è uno di quel- 6 li disponibili in versione beta. In pratica si carica un volto “campione” e il filtro cerca di trasferire il trucco del primo volto sulla foto da ritoccare (FOTO 3). Il risultato è plausibile, ma non certo un lavoro finito: qualche sbavatura di troppo impone un successivo ritocco manuale. Inoltre il trucco sorgente non vie- ne trasferito in maniera davvero fedele e si va poco oltre il rossetto e il contorno occhi. Insomma, si può fare di più e meglio, ma è comunque un buon inizio. Il filtro “Ritratto intelligente”: ambizioso, ma ancora beta. E si vede. Il filtro “ritratto intelligente” è il filtro più ambizioso del set proposto in Photoshop 2021. A partire dai tanti parametri di regolazione che il filtro offre; per finire poi con la pesantezza dell’elaborazione: ogni Se si applica il filtro di invecchiamento (positivo o negativo) su un soggetto femminile, non tutto parametro che si cambia, l’elaborazione in cloud va come dovrebbe. Infatti se l’invecchiamento del volto va abbastanza a buon fine, e così anche il dura diversi secondi. L’aspetto interessante è che il ringiovanimento, non lo stesso si può dire per il decolleté, che non viene toccato e resta allo stato filtro non chiede in maniera analitica come modifi- originario, diventando così incoerente rispetto al resto del soggetto.

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Nell’immagine qui sopra, solo il soggetto di sinistra è “reale”, le altre espressioni sono create dall’intelligenza artificiale sulla base solo della prima foto.

care i tratti somatici, ma chiede per esempio un’im- un ringiovanimento), un po’ in chiave FaceApp; uno postazione di tipo “emotivo”, miscelando a piacere che governa lo sguardo (destra-sinistra) e uno per i sentimenti di felicità, sorpresa e rabbia. Poi c’è il segue a pagina 21  cursore sull’invecchiamento (che può essere anche

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VIDEO CREATIVO Photoshop e l’intelligenza artificiale segue Da pagina 20 

la posizione della testa (destra-sinistra), uno per lo spessore della capigliatura e uno ancora per correg- gere la direzione della luce (importante nei fotomon- taggi, per esempio). Abbiamo provato a dare in pasto a questo filtro neu- rale un ritratto classico, come in foto 4. Ne abbiamo tratto alcune variazioni, ma saremmo potuti andare avanti ancora per molto: la combinazio- Una delle fasi di applicazione del filtro di trasferimento trucco. A destra la fotografia usata come ne di tutte le variabili porta a un numero pressoché sorgente. infinito di risultati finali diversi. Un primo esercizio è stato quello di modificare l’espressione, levando un po’ di “felicità”, ottenendo la chiusura della bocca. 6 Operazione riuscita, pur con un’espressione non del tutto naturale. Dopodiché, usando come sorgente il ritratto con l’espressione modificata, abbiamo riap- plicato il filtro Ritratto intelligente, questa volta muo- vendo in avanti il cursore di invecchiamento, quasi in fondo alla gamma disponibile. (FOTO 5). L’effetto è reso abbastanza bene: l’aspetto più debole pare essere soprattutto l’espressione modificata che, dopo l’applicazione del secondo filtro, sembra ancor meno credibile. Abbiamo poi provato anche l’effetto opposto, il ringiovanimento, partendo però dalla foto orginale. Al momento il filtro non consente il cambio della capigliatura, cosa che tra l’altro non parrebbe particolarmente complessa. Il risultato finale, malgra- do tutto, non è male. Per capire meglio le potenzialità del filtro di cambia- mento dell’espressione, abbiamo provato ad appli- care tutti e tre i “mood” proposti dal filtro. Abbiamo poi voluto provare anche l’intervento del 7 cursore che cambia la direzione dello sguardo, usan- do una delle fotografie precedenti. Il soggetto in foto viene ringiovanito (con i problemi espressi prima per il decolleté, e viene spostato lo sguardo perché non guardi in macchina. (FOTO 6) Nella terza foto è stato usato di nuovo il filtro di tra- sferimento del trucco. Perché il filtro funzioni, però, il ritratto deve essere abbastanza convenzionale, ovverosia non deve es- serci nulla davanti al viso. Nella foto del capostazio- ne giapponese (FOTO 7) l’applicazione di un cambio di espressione, peraltro ben riuscita (sono comparsi dei denti del tutto assenti nella foto originaria), si crea un artefatto nel punto in cui c’era la punta delle dita davanti al viso: un aspetto questo da considera- Il cambio di espressione ha compromesso la punta delle dita, che sono diventate “evanescenti”. re nelle prossime versioni. È l’alba di un cambiamento epocale. Attenti i detrattori: in poco tempo gioco: può essere un punto di vista corretto, ma non ma l’intelligenza artificiale nella fotografia non è più le prestazioni potrebbero migliorare in prospettiva. Le prestazioni di questi filtri neurali solo un giochino social da FaceApp ma sbarca nel Insomma, questo set di filtri neurali (un po’ in beta, non potrà che migliorare potentemente. Non a caso, programma principe dei fotoritoccatori professionali. un po’ no) non è una rivoluzione, ma certamente per- il filtro chiede all’utente, ad effetto applicato, se è Il giudizio, che potrebbe essere più severo, è quindi mette di fare alcune operazioni con una qualità de- soddisfatto o meno: così il sistema aggiunge espe- sostanzialmente positivo, soprattutto in prospettiva, corosa in un tempo trascurabile. Per ora un profes- rienza alla sua rete neurale e pone le basi per nuove per quello che vedremo nel futuro più per quello che sionista potrebbe valutare questi filtri poco più di un e sempre più sofisticate prestazioni. Siamo agli inizi, abbiamo visto in questa prova.

 torna al sommario 21 n.231 / 20 2 NOVEMBRE 2020 MAGAZINE PC All’evento Next@Acer 2020, Acer svela i nuovi portatili della gamma Swift, Aspire 5 e Spin 5 e 3, tutti con processore Intel Tiger Lake Acer, la nuova line-up con processori Tiger Lake E c’è anche un bellissimo portatile firmato Porsche Presentati anche i ConceptD, pensati per professionisti e artisti. Ma a catturare l’attenzione è la collaborazione con Porsche

di Pasquale AGIZZA ’evento Next@Acer 2020 è stata la vetrina perfetta per presentare la nuova gamma di portatili profes- Lsionali e consumer. Per quel che riguarda il settore consumer, a rubare l’occhio è sicuramente il Porsche Design Acer Book RS, portatile creato in collaborazio- ne con i designer della celebre casa automobilistica di Stoccarda. Ma c’è stato spazio anche per i nuovi ConceptD, che vedono anche una new-entry in campo desktop, e per il rinnovo della gamma Aspire, Swift e Spin che monteranno processori Intel di undicesima generazione. Partiamo proprio dal Porsche Design Acer Book RS, bellissimo portatile che punta molto sul design e sulla scocca in carbonio sviluppata insieme al produt- tore tedesco. Ma oltre al design c’è anche tanta sostan- za. Guardando la scheda tecnica, infatti, spicca l’utilizzo dei nuovi processori Intel di undicesima generazione Ti- artisti. Due i notebook, affiancati da un mini PC desktop RTX 3070. ConceptD 300 potrà essere equipaggiato ger Lake. A supportare il processore ci sarà, a seconda con case da appena 18 litri. con fino a 64GB di memoria RAM, con molte possibilità del modello scelto, l’integrata Intel XE Max o la scheda Le due soluzioni mobili si chiamano ConceptD 7 e Con- anche per quel che riguarda lo spazio di archiviazione: video dedicata Nvidia MX350. ceptD 7 Pro, e sono entrambe basate su piattaforma la configurazione massima prevede fino a 5TB di spa- Il display è un IPS Full-HD da 14 pollici con copertura Intel Comet Lake di decima generazione. A cambiare è zio, con un SSD PCIe M.2 da 1TB e un hard disk classico del 100% dello spazio colore sRGB, ricoperto da uno la scheda grafica a bordo dei portatili, con il ConceptD da 4TB. Anche in questo caso molto completa la dota- strato di Gorilla Glass. Rapporto schermo/corpo spinto 7 Pro che utilizza una scheda Nvidia Quadro RTX 5000 zione di porte, che prevede diverse porte USB 3.2, un al massimo grazie alle cornici molto sottili: supera, infat- e la versione base che utilizza invece una Nvidia RTX connettore USB Type-C e un lettore di schede SD. La ti, il 90%. Il resto della scheda tecnica parla di 16GB di 2080 Super. Punto di forza dei due nuovi ConceptD 7 è disponibilità è prevista per il mese di novembre, ad un RAM, touchpad in vetro, supporto Thunderbolt 4, USB il display, un IPS 4K (3840x2160) da 15.6 pollici che può prezzo di partenza di 1.299 euro. 3.2 Gen 2 e Wi-Fi 6 Dual-Band. Autonomia stimata in cir- vantare anche la certificazione PANTONE. Fra le carat- ca 17 ore. Da sottolineare che il notebook si fregia, poi, teristiche migliori la copertura totale dello spazio colore Acer Swift 3X, tutta la potenza dei della certificazione Intel thena,A che ha sostituito negli Adobe RGB e una precisione dei colori altissima. processori Intel di 11° generazione in poco scorsi anni la certificazione Ultrabook. Sarà possibile configurare i due portatili con una dota- più di un chilo Già disponibile in Europa, il Porsche Design Acer Book zione di RAM fino a 32GB, con fino a 2TB di spazio di Tornando al settore dei notebook consumer, Acer ha RS costa, in versione base, 1799 euro. La versione pre- archiviazione grazie a due SSD NVMe PCIe in Raid 0. presentato tutta la nuova gamma di portatili con pro- mium, con processore i7, mouse e custodia abbinata, Entrambi i portatili potranno contare, poi, sul nuovo si- cessori Intel Tiger Lake di undicesima generazione. costerà invece 1999 euro. stema di raffreddamento a vortice di Acer, composta da La novità più importante, anche in questo caso, è data tre ventole ad alta efficienza che promettono ’ottimaun ConceptD, la gamma per professionisti dissipazione del calore ma rumore molto contenuto. passa agli Intel di decima generazione Molto completa anche la dotazione di porte, che si com- Tre i prodotti presentati per quel che riguarda la linea pone di tre porte USB 3.2 Gen2 e una porta USB Type-C

ConceptD, la linea di PC premium per professionisti e Thunderbolt 3 con velocità di trasferimento dei file fino CONCEPTD 300 a 40 Gbps. Concludono la dotazione tecnica il supporto al WiFi6 e un comparto audio di alto livello. ConceptD 7 e ConceptD 7 Pro saranno disponibili nei prossimi giorni PORSCHE DESIGN ACER BOOK RS al prezzo base di 2899 euro per la versione standard e 3699 euro per la versione Pro con Nvidia Quadro. ConceptD 300, il desktop della gamma ConceptD in un case di appena 18 litri Rimanendo sempre nella gamma ConceptD, Acer ha presentato anche la soluzione desktop ConceptD 300, un computer fisso che coniuga la potenza dei processo- ri Intel di decima generazione con un case mid-tower da appena 18 litri. Come detto, cuore del sistema sarà un processore Intel Core i7 Comet Lake di decima genera- zione, affiancato da una scheda grafica Nvidia GeForce segue a pagina 23 

 torna al sommario 22 n.231 / 20 2 NOVEMBRE 2020 MAGAZINE PC A seguito di una richiesta legale prestata dalla RIAA, GitHub ha dovuto eliminare 18 librerie dal suo sito, tra cui “YouTube-dl” Scaricare video da YouTube diventa ancora più difficile Rimosse da GitHub le librerie opensource più usate Secondo l’associazione, la libreria aggirava le misure di protezione usate dai servizi di streaming autorizzati come YouTube

di Riccardo DANZO tense, il codice sorgente della libreria a libreria “YouTube-dl” di Python è “suggerisce espressamente il suo utiliz- stata rimossa da GitHub, azienda zo per copiare e/o distribuire le opere Ldi proprietà di Microsoft, a seguito protette da copyright”. Di conseguenza, di una richiesta legale presentata dalla RIAA ha richiesto formalmente a GitHub RIAA (Recording Industry Association of di rimuovere la libreria YouTube-dl dal America). suo sito, insieme ai fork (copie della li- Secondo l’associazione, tale libreria, breria gestite da altri utenti). che serviva agli sviluppatori per scarica- A riguardo, il legale di Public Knowle- re i file audio o video da YouTube, aveva dge, John Bergmayer, ha sottolineato “il chiaro scopo di aggirare le misure che la libreria non viola i diritti di RIAA di protezione tecnologica utilizzate dai ma è di per sè illegale. Tale libreria, servizi di streaming autorizzati come infatti, è stata spesso utilizzata dagli YouTube” e consentire agli utenti di sviluppatori per creare servizi che con- che per scaricare video di ingiustizia Per la precisione, come ci ha segnalato “riprodurre e distribuire video musicali sentono agli utenti di scaricare video sociale, aiutando la diffusione di infor- un lettore, la richiesta sarebbe arrivata e registrazioni sonore senza autorizza- musicali di YouTube come brani MP3 mazioni. dopo che nelle ultime settimane la sco- zione”. senza pagare. In ogni caso, la libreria, che su GitHub perta di una chiave privata di Chrome Secondo RIAA, organizzazione che D’altro canto, Parker Higgins, membro era diventata molto utilizzata dagli uten- permetteva anche lo scaricamente dei afferma di rappresentare circa l’85% di Freedom of Press, ha sottolineato ti (con una valutazione di circa 72.000 flussi in streaming dash protetti da Wi- di tutta l’industria discografica statuni- che “YouTube-dl” veniva utilizzata an- stelle), è stata rimossa dal sito. dewine, quindi Netflix e Prime Video.

PC Acer, la nuova line-up con processori La nuova gamma Aspire 5, con tre Tiger Lake diversi tagli e tante configurazioni

segue Da pagina 22  Rimanendo in tema di notebook classici, Acer ha pre- sentato anche la nuova gamma Aspire 5, che si com- pone di tre diversi modelli (da 14, 15.6 e 17.3 pollici) e di dalla presenza della scheda grafica Iris XE Max, che do- diverse configurazioni. A cambiare è infatti la scheda ’ACER SPIN vrebbe garantire un buon salto prestazionale rispetto grafica, che a seconda dei modelli può essere l’inte- alle vecchie versioni. Il più interessante dei prodotti è grata Intel XE Max o la dedicata Nvidia MX450. Anche sicuramente lo Swift 3X, che coniuga la potenza dei in questo caso abbiamo processori Intel di undicesi- nuovi processori Intel con la leggerezza (pesa 1,37 chi- ma generazione. I display sono tutti IPS Full-HD con logrammi) e un’ottima autonomia (promesse più di 17 touchscreen, con cornici abbastanza sottili e rapporto ore). Il display è un 14 pollici IPS Full-HD, e grazie alle schermo/scocca superiore all’80%. Le possibilità di cornici sottili il notebook fa segnare un buon 84% nel personalizzare il proprio modello sono molte, visto rapporto schermo e scocca. Molto completo il settore che si potrà equipaggiare il portatile con un massimo della connettività, che vede il supporto al WiFi6, alla di 24GB di RAM, SSD fino a 1TB e HDD fino a 2TB. La Thunderbolt 4 e all’USB 3.2 Gen 2. Acer Swift 3X sarà nuova gamma Aspire 5 sbarcherà in Europa a novem- grafica Intel XE Max. Il display è invece un IPS da 13,5 disponibile, in Europa, a novembre. Il prezzo sarà di bre, e curiosamente il prezzo del modello base sarà lo pollici con rapporto di forma 3:2 e supporto alla tecno- 899,99 euro. stesso per tutti e tre i tagli di schermo. Partiranno, infat- logia Wacom AES. Oltre al design, l’altro punto forte ti, tutti da un prezzo base di 599 euro, che varierà poi della soluzione è l’autonomia, che dovrebbe attestar- a seconda del modello e delle caratteristiche scelte. si sulle quindici ore. Completa la dotazione tecnica il ACER SWIFT 3X supporto a Thunderbolt 4 con USB Type-C, il suppor- Spin 5 e Spin 3, i convertibili leggeri to al WiFi6 e un doppio altoparlante frontale. Dispo- incontrano i nuovi processori Intel nibilità a dicembre, con prezzo di partenza fissato a Passando ai convertibili, invece, Acer presenta le so- 1.099 euro. Stessa dotazione tecnica per l’Acer Spin 3, luzioni Spin 5 e Spin 3. L’Acer Spin 5 punta tutto sul sempre basato su processori Intel di undicesima ge- design, capace di portarsi a casa l’ambito premio Red nerazione e scheda grafica Intel XE Max. A cambiare, Dot 2020. Per quel che riguarda le caratteristiche tec- però, è il display, un IPS da 13,3 pollici, con risoluzione niche, è un convertibile a 360° con display touch e 2560x1600 e, quindi, rapporto di forma 16:10. Invaria- peso di appena 1,2 chilogrammi. Anche in questo caso ta, rispetto al fratello maggiore, la dotazione tecnica. il cuore del notebook è un processore Intel Core i7 di La disponibilità di Acer Spin 3 è prevista anch’essa per undicesima generazione, coadiuvato da una scheda dicembre 2020, con un prezzo che partirà da 899 euro.

 torna al sommario 23 n.231 / 20 2 NOVEMBRE 2020 MAGAZINE ENTERTAINMENT Anche No Time To Die potrebbe scegliere una strada diversa da quella dei cinema I voti live del No Time To Die tradisce i cinema? Fantacalcio? Da adesso Apple TV+ e Netflix puntano a James Bond si possono Secondo alcuni rumor, No Time To Die sarebbe oggetto di contesa tra Apple TV+ e Netflix consultare anche di Gaetano MERO su Sky Q e sale cinematografiche potrebbero Grazie alla funzione vedersi sottrarre uno dei titoli di pun- Fantacalcio dell’app Lta della programmazione primaveri- le 2021, periodo in cui si attendono molti Live di Sky Q, potremo dei film rinviati quest’anno a causa della avere sempre sotto pandemia globale da Covid-19. Secondo quanto riportato da Binged, No controllo i voti dei nostri Time To Die è divenuto oggetto di conte- campioni. Ma senza sa tra le principali piattaforme streaming perderci la diretta: la intenzionate ad accaparrarsi i diritti di partita sarà ancora esclusiva per la trasmissione del nuovo capitolo di James Bond. distanza di sei anni da Spectre, uscito streaming, osservando una situazione visibile in un riquadro Netflix e Apple TV+ sarebbero state le nelle sale nel 2015. La situazione oggi tutt’altro che delineata per il circuito prime a proporre alla casa di produzio- appare molto più incerta, con i cinema in cinematografico nei prossimi mesi. No di Pasquale AGIZZA ne MGM un accordo economico con grado di ospitare un numero di persone Time To Die si aggiungerebbe così ad cui assicurarsi il titolo. Si parla di cifre limitato a causa delle restrizioni imposte una lunga lista di film che hanno abban- da capogiro per il venticinquesimo epi- dalla pandemia e, soprattutto, con una donato le sale per approdare sulla distri- sodio della longeva saga, l’ultimo in cui programmazione basata solo su titoli buzione alternativa, tra cui figurano Mu- Daniel Craig vestirà i panni dell’agente minori. MGM potrebbe dunque cedere lan, Soul e il sequel de Il Principe Cerca segreto Bond. No Time To Die arriva a alle lusinghe di uno qualsiasi dei servizi Moglie acquisito di recente da Amazon.

ENTERTAINMENT Dopo solo sei mesi dal lancio, Quibi ha ufficializzato la chiusura definitiva

Buone notizie per tutti i fanta-alle- Quibi chiude ufficialmente, persi 2 miliardi di $ in 6 mesi natori italiani: da oggi sarà possibi- Tra le cause della debacle, la concorrenza di nuovi servizi come Disney+ e Apple TV+ e il tempismo errato le consultare i voti in tempo reale dei nostri beniamini direttamente di Gaetano MERO per il nostro errato tempismo in merito e Cbs che dovranno dividersi le briciole in partita, tramite Sky Q e l’applica- inisce qui la breve avventura di Qu- alla pandemia globale”. L’abbonamen- di quanto rimasto della piattaforma. Tanti zione Live. ibi, servizio streaming inaugurato to prevedeva da noi un’unica opzione a gli elementi che possono aver contribuito Usufruire della funzione sarà faci- Fappena sei mesi fa e progettato per 8,99 euro al mese, con 3 mesi iniziali di alla debacle del servizio streaming: una lissimo. Basta infatti schiacciare il offrire contenuti a misura di smartphone. visione gratuita. Secondo The Verge, la concorrenza sempre più numerosa con tasto verde del telecomando men- Nonostante la piattaforma abbia attirato società ha perso circa il 90% degli abbo- il lancio di nuovi servizi come Disney+ e tre guardiamo la partita per entrare alcuni nomi di spicco dello showbiz, tra nati dopo il periodo gratuito, toccando Apple TV+, l’assenza di titoli di rilievo, la nell’app Live, e scegliere poi l’op- cui Jennifer Lopez, Chance the Rapper, la timida soglia di 70.000 abbonati nel pandemia che ha chiaramente abbassa- zione “Fantacalcio”. Steven Spielberg, il pubblico pare non es- mese di luglio. La chiusura della società to la media dei contenuti fruiti in mobilità. Sullo schermo apparirà l’intero rie- sersi affezionato al format in cui venivano comporta il licenziamento di 200 dipen- Quibi si impegnerà a vendere parte del pilogo dei voti, comprensivo degli proposti filmati della durata massima di 10 denti, con una perdita stimata attorno ai 2 proprio know-how e delle idee originali eventi che modificano il voto, ag- minuti con montaggio sia in orizzontale miliardi di dollari. Tra gli investitori ci sono sviluppate per la piattaforma ad altre so- giornato in tempo reale. Sarà pos- che verticale, per una visione più comoda nomi illustri come BBC, Disney, Comcast cietà del circuito dell’intrattenimento. sibile, inoltre, continuare a guarda- sullo schermo del telefono. L’azienda ha re la partita nel riquadro a sinistra espresso il proprio rammarico per quan- dello schermo. to accaduto: “il nostro fallimento non è Il voto live esprime, in tempo reale, dovuto alla mancata ricerca di nuove l’andamento di un calciatore du- soluzioni, abbiamo considerato ed esau- rante la partita. Già comprensivo di rito ogni opzione a nostra disposizione” bonus e malus legati agli episodi, hanno affermato i fondatori di Quibi Jef- diventano poi voti ufficiali appena frey Katzenberg e Meg Whitman. “Quibi l’arbitro fischia la fine dell’incontro. non è riuscita ad affermarsi probabil- mente per due ragioni: perché l’idea in sé non era abbastanza forte da giustifi- care un servizio streaming autonomo o

 torna al sommario 24 n.231 / 20 2 NOVEMBRE 2020 MAGAZINE SCIENZA E FUTURO La ricerca di Samsung e dell’Università di Stanford ha prodotto una nuova tecnologia La NASA ha OLED: arrivano i pannelli da 10.000 PPI scoperto acqua sulla superficie Avranno pixel di dimensioni nanometriche della Luna che I subpixel sono composti da pilastri nanometrici di argento. Più luminosità, colori più puri e resiste anche

di Sergio DONATO alla luce del sole C’è acqua sulla Luna. amsung e l’Università di Stanford hanno unito le forze per realizzare È certo. Non si conosce Snuovi pannelli OLED in grado di ancora come è arrivata supportare una densità di pixel fino a sul nostro satellite e 10.000 PPI. PPI sta per “Pixel Per Inch” ed è il valore che indica la densità di come è immagazzinata, pixel di uno schermo. Si ottiene dividen- ma è lì, e potrebbe do la risoluzione diagonale dello scher- essere utilizzata come mo per la lunghezza della diagonale dello schermo in pollici. Per esempio: risorsa per le prossime per uno schermo da 27” con risoluzio- tro a seconda della lunghezza d’onda la luce emessa non è più determinata missioni lunari ne 2560 x 1440 pixel è sufficiente cal- di luce di cui deve occuparsi. Ogni pi- dalle altezze degli strati dei filtri colore, colare la risoluzione diagonale in pixel lastro è alto 80 nanometri e largo 100 è possibile avere pixel tutti della stessa di Sergio DONATO utilizzando il teorema di Pitagora. Una nanometri. Questi pilastri sono suddivisi altezza, facilitando anche il processo volta ottenuta la diagonale, la si divide in quadrati. Ogni quadrato è un pixel. E di costruzione e lo spessore finale del per 27 e si ottiene 108,8 PPI. ogni pixel della metasuperficie del nuo- pannello. Uno schermo con una bassa densità di vo display è diviso in quattro sottopixel pixel rende più facile notare la suddivi- di uguale dimensione. Una densità fino a 10.000 PPI sione dello stesso in pixel e che, spe- I nanopilastri di ogni subpixel manipola- È facile comprendere che, poiché nei cie negli schermi dedicati ai visori per no la luce bianca che cade su di essi, in nuovi pannelli OLED di Samsung e la realtà virtuale che sono molto vicini modo che ogni subpixel possa riflettere dell’Università di Stanford i subpixel al viso, crea il fastidioso effetto “screen un colore specifico della luce a secon- hanno di fatto dimensioni nanometri- Sulla Luna è stata trovata per la pri- door”, cioè la griglia dei pixel che si ren- da della quantità di spaziatura tra i suoi che, essi possono raggiungere valori ma volta conferma della presenza de visibile all’occhio umano. nanopilastri. In ogni pixel, il subpixel di densità di pixel fino a 10.000 PPI, di molecole di acqua sulla superfi- Samsung e l’Università di Stan- dicono i ricercatori. I ricercatori han- cie del nostro satellite visibile dalla ford hanno quindi preso e rivisto no battezzato questi pannelli con Terra e regolarmente illuminata la tecnologia White OLED, che il nome di “metafotonici”, o anche dal sole. Lo ha annunciato la NASA utilizza strati di filtri colorati (RGB) “meta-OLED”. Lo scienziato dei in una audio conferenza. posti sopra lo strato OLED bian- materiali di Stanford, Mark Bronger- A fare la nuova scoperta è stato co autoemissivo. Ogni colore ha sma, ha confessato che sono arri- SOFIA, (Stratospheric Observatory il suo strato. Quindi sopra l’OLED vati ai meta-OLED cercando di cre- for Infrared Astronomy), un osser- bianco c’è uno strato per il rosso, are un pannello solare ultra sottile. vatorio aereo con un telescopio uno per il verde e uno per il blu. Brongersma ha riferito: “Abbiamo infrarosso di 2,5 metri montato su Ma questi filtri colore assorbo- approfittato del fatto che, su scala un Boeing 747 che ha trovato mo- no più del 70% della luce degli nanometrica, la luce può fluire in- lecole d’acqua all’interno del cra- OLED. Inoltre, poiché ognuno torno agli oggetti come l’acqua. Il tere Clavius, situato nell’emisfero dei tre colori ha una luce di diversa con i nanopilastri più grandi produce campo della fotonica su scala nanome- meridionale della Luna. L’aver lunghezza d’onda, i filtri colore hanno luce rossa; quello con i nanopilastri un trica continua a portare nuove sorpre- trovato l’acqua in una zona che anche altezze diverse che servono a po’ meno grandi produce luce verde; e se e ora stiamo iniziando ad avere un può raggiungere una temperatura determinare proprio il passaggio della i due con i nanopilastri più piccoli pro- impatto sulle tecnologie reali. I nostri incompatibile con la presenza di luce necessaria a ottenere lo specifico ducono luce blu. progetti hanno funzionato molto bene ghiaccio e in assenza di atmosfe- colore del filtro. La luce emessa si riflette avanti e indie- per le celle solari e ora abbiamo la pos- ra, è una scoperta sensazionale, tro tra gli strati riflettenti del display fino sibilità di avere un impatto sui display perché le molecole di H2O do- I nuovi meta-OLED hanno ad abbandonare la pellicola d’argento della prossima generazione.” vrebbero disperdersi immediata- subpixel nanometrici composta di nanopilastri per raggiun- Lo studio non fa sapere quale sia il tem- mente nello spazio. E invece sono Il nuovo display entra nella dimensione gere la superficie dello schermo. Il po necessario affinché questi meta-O- in qualche modo intrappolate nella nanometrica. Utilizza pellicole OLED modo in cui la luce può accumularsi LED si riversino sul mercato consumer, superficie. I dati del rilevamento di per emettere luce bianca tra due strati all’interno del display gli garantisce una ma la presenza di Samsung potrebbe SOFIA indicano acqua in con- riflettenti, uno dei quali è costituito da luminosità doppia rispetto ai normali di- indicare che non ci vorrà molto. Proba- centrazioni da 100 a 412 parti per una pellicola d’argento, mentre l’altro è splay White OLED con i filtri colore tra- bilmente, la loro prima manifestazione milione - più o meno equivalenti una “metasuperficie”, da vedere come dizionali, oltre a una maggiore purezza si avrà sugli schermi dei visori VR, nei a 340 grammi - intrappolata in un una “foresta di microscopici pilastri”, del colore, hanno riferito i ricercatori. quali in tal caso l’effetto screen door metro cubo di terreno sparso sulla ognuno dei quali è distanziato dall’al- Inoltre, poiché la lunghezza d’onda del- sarà un vecchio ricordo. superficie lunare.

 torna al sommario 25 n.231 / 20 2 NOVEMBRE 2020 MAGAZINE GAMING La nuova architettura RDNA 2 della nuova GPU Big Navi ha prestazioni da leader di mercato La cosa più AMD schiaffeggia Nvidia con le GPU Big Navi bella che potete trovare nella Prestazioni paragonabili per prezzi e consumi scatola di Xbox RX 6900XT, RX 6800XT e RX 6800 puntano dritto al primato della serie RTX30x di Nvidia Series X. di Paolo CENTOFANTI he AMD puntasse a fare sul serio Console a parte con la nuova architettura RDNA 2 Nella scatola di Xbox Cdi GPU non era certo un mistero, Series X Microsoft ma l’azienda californiana ha dato prova di mirare più in alto è si è svelata decisa- fornisce un cavo HDMI mente più audace. Lisa Su ha presentato Ultra high Speed da 2 infatti la nuova gamma di schede video metri. Una cosa niente Radeon ad alte prestazioni basate sul- la nuova GPU Big Navi, con tre modelli affatto scontata, e che prendono di mira con precisione le indispensabile per molti tre schede video da gaming di punta di utenti Nvidia, battendole in termini di prezzo, consumi e con prestazioni - se dobbia- di Roberto PEZZALI mo prendere per buoni i benchmark mo- alle schede vere e proprie. Il primo mo- è la versione a costo inferiore con spe- strati - che non hanno nulla da invidiare dello largamente atteso è naturalmente cifiche tecniche leggermente ridimen- a quelle delle schede con GPU Ampere. la Radeon RX 6800 XT, che vanta 72 sionate: 60 computer unit, 60 Ray Acce- Le nuove schede sono la Radeon RX computer unit, 72 Ray Accelerator per lerator, 3840 shader, frequenza base di 6900 XT, RX 6800 XT e RX 6800, che il Ray Tracing, 4608 shader, frequenza 1815 MHz con boost a 2105 MHz, Infinity si posizionano allo stesso livello rispet- base di 2015 MHz con boost a 2250 Cache, 16 GB di memoria ed un consu- tivamente di Nvidia RTX 3090, RTX MHz, Infinity Cache, 16 GB di memoria mo di 250 Watt di potenza. In questo 3080 e RTX 3070 e sfruttano una serie ed un consumo di 300 Watt di poten- caso AMD ha mostrato benchmark che di miglioramenti introdotti dall’architet- za assorbita. Secondo i benchmark indicano comunque prestazioni supe- Ormai tutti conoscono Microsoft tura RDNA 2 che ricalcano la strategia mostrati da AMD, questa scheda è sui riori alla RTX 2080 Ti di Nvidia (la RTX Xbox Series X: le foto e ogni det- utilizzata da AMD nel passaggio 3070 in uscita domani non era taglio sono stati ampiamente mo- dall’architettura Zen 2 alla Zen ancora disponibile per i test). strati da Microsoft negli ultimi mesi. 3 con i processori Ryzen: perfe- La sorpresa è arrivata alla fine C’è qualcosa tuttavia di davvero in- zionamento in ogni ambito della con la presentazione della RX teressante nella scatola di questa scheda video al fine di arrivare ad 6900 XT, con cui AMD mostra console: c’è ovviamente ia Xbox, un aumento delle prestazioni per appunto tutta la sua audacia. Una c’è il nuovo controller, c’è il cavo di Watt di oltre il 50% sulla genera- scheda che con una potenza as- alimentazione e c’è un cavo HDMI zione precedente e fino al 65% sorbita complessiva di “soli” 300 da 2 metri. La presenza del cavo nel caso della top di gamma RX Watt e 8 computer unit in più del- HDMI è una buona notizia, ma di- 6900 XT. la RX 6800 XT si pone in diretta venta ottima se si pensa che non è La nuova GPU integra 26,8 mi- concorrenza con la RTX 3090 di un normale cavo HDMI: è un cavo liardi di transistor su processo a Nvidia. HDMI Ultra High Speed, ovvero un 7 nm e la frequenza è stata au- In questo caso AMD ha effet- cavo capace di reggere i 48 Gbps menta del 30%, La novità su cui tuato un confronto che la mette di banda massima dell’HDMI 2.1. AMD si è concentrata maggior- sì alla pari della concorrenza, I cavi HDMI 2.1 certificati dall’HDMI mente durante la presentazione ma spingendo la sua 6900 XT non sono ancora disponibili sul però è l’introduzione dell’Infinity al massimo, con l’overclocking mercato, e solo da qualche set- Cache, mutuata dalla tecnologia della modalità Rage e la funzio- timana è iniziata la produzione: utilizzata nella gamma di proces- nalità Smart Access Memory, che sono cavi ben schermati, anche sori Ryzen. Si tratta di una cache permette di sfruttare la sinergia costosi, e solo con loro si potran- ultra veloce da 128 Mbyte che tra GPU e i processori Ryzen of- no raggiungere risoluzioni come consente di ridurre lo scambio frendo un leggero incremento il 4K a 120p o l’8K. Ci saranno in- di informazioni tra GPU e video di prestazioni. Ma occorre parla- fatti giochi con grafica semplice, il RAM, portando ad un miglioramento del titoli utilizzati come esempio, non solo re anche di prezzi. Perché la RX 6900 primo dovrebbe essere Geometry 10% nell’efficienza energetica e aumen- in grado di pareggiare in prestazioni la XT sarà disponibile dall’8 dicembre ad Wars, che riusciranno a raggiunge- tando la banda passante effettiva del RTX 3080, ma in alcuni casi addirittura un prezzo di 999 dollari, non pochi ma re gli 8K con un buon frame rate su 117% pur restando saldamente ancorati di superarla, il tutto in 4K. molto al di sotto degli oltre 1500 euro Xbox Series X: per fruirne non ser- ai 256 bit delle memorie GDDR6. Certo i benchmark saranno anche di della RTX 3090 di Nvidia. Prezzi molto virà solo un TV adatto, ma anche Tutte le schede presentate offrono Infi- parte e non si parla di Ray Tracing, ma interessanti anche per le altre due sche- un cavo adatto. Come quello che nity Cache e montano 16 GB di memoria fino a non molto tempo fa pensare che de: la RX 6800 XT e RX 6800 saranno Microsoft ha inserito nella scatola, GDDR6, con più memoria quindi rispet- AMD potesse riagganciare Nvidia sem- disponibili dal 18 novembre ad un prez- con la serigrafia “Ultra High Spe- to alla RTX 3080 di Nvidia. Ma veniamo brava impossibile. La Radeon RX 6800 zo rispettivamente di 649 e 579 dollari. ed” ben visibile sul connettore.

 torna al sommario 26 n.231 / 20 2 NOVEMBRE 2020 MAGAZINE GAMING Chi ha comprato un sintoamplificatore “8K” compatibile HDMI 2.1 avrà una brutta sorpresa PlayStation 5 HDMI 2.1, che incredibile pasticcio debutterà con il supporto a tutte Denon, Marantz e Yamaha, chip sbagliato le più importanti Addio compatibilità con Xbox e NVIDIA piattaforme Prodotti azzoppati da una scelta progettuale sbagliata. Il segnale in 4K a 120p non passa di streaming Sony svela la lista dei di Roberto PEZZALI servizi in streaming uesto mondo sta diventando com- compatibili con plesso, troppo complesso. Soprat- PlayStation 5: ci sono Qtutto se anche chi non dovrebbe sbagliare sbaglia. E a sbagliare in questo tutti, compreso Apple TV+ caso sono stati coloro che hanno proget- tato i nuovi sintoamplificatori Denon, Ma- di Pasquale AGIZZA rantz e Yamaha dotati di porta HDMI 2.1 e compatibili “8K”. Oggi non sono tanti quelli che hanno un sistema home cinema completo, ma chi pensa di collegare la nuova console Xbox Series X, la PS5 o un PC da gioco con tori danno per scontato che un segnale supporta 4K/120Hz. Al momento stiamo schede NVIDIA 30x0 attraverso un am- trasmesso usando Fixed Rate Link abbia indagando ulteriormente sul problema, plificatore moderno per andare poi ad un attiva anche la compressione DSC. Se ar- e offriremo una soluzione permanente A poco meno di un mese dal lan- display compatibile potrebbero trovarsi riva un segnale Fixed Rate Link non com- in un secondo momento. Nel frattempo, cio europeo di PlayStation 5, Sony di fronte ad una brutta sorpresa: in qual- presso non riescono a visualizzarlo. vorremmo fornire un paio di soluzioni svela, dal suo blog, quali app di in- che caso non funziona, lo schermo esce Le schede NVIDIA e l’Xbox Series X, per prevenire il problema nel suo stato trattenimento saranno disponibili nero. Per quanto la cosa sia grave, e poi quando escono in 4K a 120p e HDR attivo, attuale: sulla sua nuova ammiraglia. E le spieghiamo perché, c’è una precisazione usano il Fixed Rate Link ma escono con È possibile collegare il sistema al display notizie sono molto positive, visto da fare: il problema sussiste solo quando un segnale non compresso anche perché direttamente tramite HDMI e utilizzare la che praticamente tutti i più impor- si prova a riprodurre un contenuto in 4K non era necessario.Le specifiche sono funzionalità ARC/eARC del display per tanti servizi saranno fruibili. Sony a 120 fps e con HDR attivo, e i più col- ambigue, perché l’HDMI 2.1 ha lasciato ritrasmettere l’audio nativo all’AVR utiliz- dedicherà uno spazio importante piti in questo caso dovrebbero essere i come opzione a discrezione dei produt- zando il cavo HDMI collegato tra l’AVR e all’intrattenimento multimediale, possessori di un PC da gioco perché in tori di sorgenti il fatto di implementare o il display. visto che ci sarà una sezione de- ambito console i giochi in 4K a 120 fps meno la compressione. Frittata fatta. Un’altra soluzione è quella di lasciare o dicata nell’interfaccia, a fianco di con HDR non saranno così frequenti. Il Abbiamo parlato di “HDR” perché in linea modificare l’uscita video della sorgente quella dedicata al gioco. In questo problema è inoltre confermato al mo- teorica un segnale 4K a 120 fps, a 8 bit a 4K/60Hz invece che a 4K/120Hz fino a modo sarà molto più facile passa- mento per la Xbox Series X, ma non c’è 4:2:0 occupa 16 Gbps di banda circa e quando non è disponibile una soluzione re dal gioco all’intrattenimento e stato modo di provarlo su PS5: la console quindi potrebbe viaggiare anche sull’HD- permanente. Questo garantirà una co- viceversa. Questa pagina si chia- Sony potrebbe esserne immune. Cosa è MI 2.0, ma sarebbe comunque una limita- municazione affidabile tra la sorgente, merà Media, e ci sarà anche un successo? Per poter trasmettere segnali zione anche in termini di qualità. Sound l’AVR e il display. nuovo centro di controllo dedicato 4K ad elevato frame rate e 8K, l’HDMI 2.1 United, l’azienda che ha tra le mani Ma- Ci scusiamo per questo inconveniente e alla musica. Confermato, poi, il lan- ha cambiato la tecnica di trasmissione rantz e Denon, ha rilasciato a Forbes una stiamo lavorando instancabilmente per cio di un telecomando con quattro digitale del segnale, sostituendo per le dichiarazione che fa sorridere se si leggo- rilasciare una soluzione permanente in tasti dedicati a Disney+, Netflix, risoluzioni più alte la tecnologia TMDS no le soluzioni: “giocate a 60 fps”. modo che possiate godere dell’espe- Spotify e YouTube. La lista dei (usata fin dai tempi del DVI) con la nuova rienza 4K/120Hz utilizzando le più recenti servizi supportati da PlayStation 5 più performante Fixed Rate Link o FRL. “Alcuni nuovi dispositivi per il gaming che sorgenti con il vostro AVR. Avremo pre- comprende tutte le più importan- Usando Fixed Rate Link e un cavo Ultra supportano l’uscita 4K/120Hz potrebbero sto un aggiornamento sulla tempistica di ti piattaforme di streaming. Sarà High Speed HDMI è possibile arrivare a non funzionare completamente con gli una soluzione permanente. Apprezzia- possibile utilizzare, ad esempio, trasmettere video in 8K a 60 fps o in 4K a AVR 8K Denon (o Marantz). Questo pro- mo la vostra pazienza”. Apple Tv+, con tutta la program- 120 fps in formato Component 4:2:0. blema di incompatibilità è causato da un mazione Apple Originals e la pos- Si può andare però oltre: l’HDMI 2.1 infatti problema di dialogo tra i chip HDMI dei Difficile capire quale possa essere la sibilità di acquistare e guardare include la possibilità di comprimere le im- due dispositivi. Quando il dispositivo da soluzione permanente e non vorremmo tutti i film e gli show Apple. L’appli- magini con un formato di codifica video gioco è collegato all’amplificatore tra- nemmeno giungere a conclusioni affret- cazione sbarcherà anche su PS4. senza perdita denominato DSC. Questa mite l’ingresso HDMI 8K e quest’ultimo tate: potrebbe essere necessaria una Confermata anche la presenza di tecnologia sviluppata per il DisplayPort è impostato per l’uscita a 4K/120Hz [..] nuova versione del chip, potrebbe basta- Amazon Prime Video, il supporto a permette di gestire risoluzioni ancora si potrebbe non vedere il video e si po- re un aggiornamento. Quel che è certo è Spotify e, come su PS4, la possi- più elevate come l’8K a 60p in RGB, trebbe non sentire l’audio del sistema che chi compra un amplificatore VA cre- bilità di ascoltare la nostra musica l’8K a 120p o appunto il 10K fino a 120p. elaborato attraverso l’amplificatore. Que- dendolo compatibile con la next gen ri- come sottofondo ai videogiochi. I controller HDMI che Marantz, Denon e sto problema è presente solo quando schia di trovarsi un prodotto zoppo e non Saranno presenti, inoltre, anche Yamaha hanno usato per i loro amplifica- viene utilizzato un TV o un display che funzionante come dovrebbe. YouTube e Twitch.

 torna al sommario 27 n.231 / 20 2 NOVEMBRE 2020 MAGAZINE SMARTHOME Dyson rinnova (più nella sostanza che nella forma) il suo robot aspirapolvere: Heurist migliora potenza e motore Dyson 360 Heurist, l’aspirapolvere robotizzato Un robot che impara dalle proprie esperienze Ora ha tanta memoria e non dimentica la propria esperienza. E anzi, la mette a frutto per migliorare giorno dopo giorno

di Gianfranco GIARDINA

yson rinnova il proprio robot asprapolvere: a par- tire dall’inizio di novembre arriverà sul mercato Dinfatti il nuovo Dyson 360 Heurist, un prodotto che punta a ripetere i successi dei celebri aspirapolvere a batteria del marchio britannico. Dyson, una scuola di pensiero a sè Tutto si può dire di Dyson, tranne che non abbia un pensiero proprio. Non si ricordano prodotti Dyson che siano “copiati” o anche semplicemente ispirati dalla con- correnza, mentre è certamente vero che su tanti aspetti progettuali la società britannica abbia fatto scuola. I robot aspirapolvere, almeno esteticamente, si assomi- gliano un po’ tutti. Ma come al solito Dyson fa eccezio- ne anche in questo campo: oltre a mettere in pista le Heurist, ovverosia impara aspirazione ma fermando le spazzole, per esempio per tecnologie distintive del brand (l’aspirazione ciclonica e dalle sue esperienze proteggere tappeti delicati o evitare le insidie di frange i motori digitali davanti a tutti, le soluzioni proposte in Partiamo dal nome, “360 Heurist”: la novità sta nel suf- troppo lunghe. Allo stesso modo, è possibile in aree quest’ambito da Dyson sono sempre state molto ori- fisso. L’occhio - ovverosia la telecamera - che guarda il selezionate dall’utente, impedire che il 360 Heurist ginali, a partire dal rapporto di forma. Prendiamo per soffitto (da cui il nome Eye della versione precedente) metta tutta la sua vigoria nel tentare di superare even- esempio il modello commercializzato dal 2014 in poi, il è confermato al proprio posto. Ma quell’Heurist (euristi- tuali ostacoli, ovverosia non utilizzi tutta la potenza dei 360 Eye: questo ha segnato una secca cesura nei con- co) sta proprio ad indicare la propensione del robot a suoi cingoli. fronti della concorrenza, con un “footprint” molto più pic- “sperimentare”, a esplorare il territorio e fare tesoro delle colo e un maggiore sviluppo in altezza. In questo modo proprie esperienze. Infatti il 360 Heurist memorizza le L’aspirazione è Dyson - ci spiegano i progettisti della società - è molto più fa- mappe di dove opera, studiando il percorso fatto e la vi- Ma poi, alla fine, al di là di mostrarsi “intelligente” e map- cile per il robot coprire in maniera completa le superfici, sione dell’ambiente che ottiene tramite la telecamera, e pare la casa, lo scopo di un robot è quello di pulire là dato che il robot se la cava molto meglio nel districarsi in le raffina passaggio dopo passaggio; può memorizzarne dove passa. Per fare questo Dyson ha messo in campo spazi stretti, come tra le gambe di sedie e tavoli. Certo, diverse (così può essere spostato da un piano all’altro la stessa architettura degli aspirapolvere ciclonici a bat- il rovescio della medaglia è che il robot incontra quale senza “perdersi”) e per farlo può contare su una memo- teria, con un motore digitale V2 da 78mila giri al minuto ostacolo in più in altezza, come per esempio divani e ria che è di 20 volte maggiore al modello precedente. che - secondo le dichiarazioni dell’azienda - aspira con mobili bassi. Il nuovo 360 Heurist conferma tutte le ma- Una volta messa a punto la mappa, l’utente può delimi- una potenza del 20% superiore al 360 Eye. Le spazzo- cro-scelte progettuali fatte con il 360 Eye ma - ci dicono i tare dall’app i confini delle stanze (così da lanciare una le fuoriescono leggermente dalla sagoma circolare e progettisti - ogni aspetto è stato rivisto per migliorarne le pulizia solo in una di esse) e creare delle aree di at- sono poste nell’area centro-anteriore dell’apparecchio: prestazioni: “Non fatevi ingannare dall’estetica simile - ci tenzione: così l’utente può impedire al robot di visitare in questo modo, pur nella pianta di dimensioni contenu- ha detto Alex Davies, Senior Robotics Engineer -; il 360 delle zone “delicate” anche se non delimitate; oppure te, la superficie di pulizia e aspirazione è la più ampia Heurist è un prodotto tutto nuovo”. può limitarne il funzionamento, facendo una semplice possibile, tanto che - ci spiega l’ingegnere Alex Davies - non serve avere la classica spazzola rotante che si tro- va su altri apparecchi: “Le spazzole rotanti servono ad altri robot per portare la polvere verso il centro, dove ci sono le spazzole e la capacità aspirante. Ma il più delle volte la polvere così mossa resta in sospensione e le briciole vengono lanciate lontano. Con la nostra soluzio- ne, invece, dove il robot passa, aspira, su tutta l’area di passaggio”. E l’aria in uscita risulta decisamente pulita: tra sistema ciclonico e i due filtri (quello di ingresso e quello di uscita) il robot Dyson è certificato per catturare e fare propri allergeni e particelle fino a 0,3 micron, ben più sottili dei famigerati PM10 e PM 2,5. 8 sensori e una camera per orientarsi E i “fanali” se è buio Il nuovo Dyson 360 Heurist è dotato di 8 sensori distri-

segue a pagina 29 

 torna al sommario 28 n.231 / 20 2 NOVEMBRE 2020 MAGAZINE SMARTHOME La linea Dandy Plus di Scavolini integrerà nativamente Alexa. La configurazione si basa sul sistema BTicino Living Now Scavolini integra Alexa nella sua nuova linea d’arredo Bagno, cucina e Living usufruiranno delle funzioni smart dell’assistente Amazon attivando tramite comandi vocali gli elettrodomestici

di Gaetano MERO niciati da anelli in plastica riciclata, che ospitano funzioni smart come prese cavolini entra definitivamenteelettriche e porte USB a cui si aggiunge nell’era smart, integrando nel nuo- il caricatore wireless integrato nel piano Svo sistema d’arredo Dandy Plus cucina. l’assistente virtuale Alexa di Amazon. Anche il bagno è vissuto all’insegna Cucina, Living e Bagno potranno ora della connessione grazie alla voce di usufruire di una task bar attrezzata sulla Alexa. Come negli ambienti cucina e quale è alloggiato uno speaker connes- living, il dispositivo altoparlante è inte- so ad Alexa con cui sarà possibile av- grato nella Task Bar, a cui è possibile viare le funzioni domotiche della casa. applicare una serie di accessori in tutta La configurazione si basa sul sistema la sua lunghezza. L’approccio, spiega BTicino Living Now, che consente di la società, è stato quello di immagina- programmare e controllare i diversi im- re una cucina in grado di parlare a un pianti tecnologici integrandosi perfet- target giovane che sente la necessità di tamente con Alexa. Gli utenti potranno vivere lo spazio domestico in modo leg- cucina, living e bagno si integrano alla zioni: Rosso Corallo, Giallo Senape, Blu dunque utilizzare la voce per attivare e gero e innovativo. Lo stile Dandy Plus, perfezione dal punto di vista dello sti- Agave, Bianco Prestige e Nero Ardesia. gestire elettrodomestici, luci, tapparelle, che porta la firma dell’architetto Fabio le, accomunati da modularità e forme. A breve, tramite una pagina ad hoc su antifurto, musica e temperatura. Novembre, richiama lo storico modello La linea Dandy Plus predilige il bianco Amazon.it, i clienti potranno visionare e Per quanto concerne l’ambiente living, Scavolini anni ’80 Dandy caratterizzato quale colore predominante, attorno al delineare un personale progetto Dandy ulteriori componenti che arricchiscono da curve morbide, texture decorative quale ruotano maniglie, accessori e tex- Plus per poi finalizzare l’acquisto diret- la Task Bar sono gli slot rotondi, incor- e vivaci colori d’accento. Gli ambienti ture personalizzabili in 5 vivaci colora- tamente sullo Scavolini Shop.

SMARTHOME avvicinamento alla parete, fanno si che il robot passi Controllo remoto e programmazione Dyson 360 Heurist decisamente radente agli spigoli, così da aspirare an- da dovunque

segue Da pagina 28  che la polvere più nascosta. Concludono la dotazione Come si richiede a un robot nel 2020, il Dyson 360 di sensori altri due a lungo raggio, capaci di “legge- Heurist è connesso a Internet via Wi-Fi e dispone re” eventuali ostacoli anche a due metri di distanza. anche di connettività Bluetooth funzionale alla prima La camera, invece, riprende l’arredamento e il soffitto, configurazione via smartphone. Il controllo si ottiene buiti sulla macchina e di una videocamera iper-gran- così da mappare anche gli elementi fisici della casa e attraverso l’app Dyson Link, la stessa che già si usa dangolare rivolta verso il soffitto. Due sono sensori di non solo il perimetro, cosa che permette al robot di per controllare gli altri apparecchi connessi di Dyson, ostacolo posti nella parte anteriore che evitano che il orientarsi in qualsiasi momento: anche se sollevato e come le lampade o i purificatori. Attraverso l’app è robot venga a contatto con gli ostacoli posti di fronte spostato a mano in altra zona mappata della casa, il possibile impartire un comando di pulizia, verificare a lui: contrariamente a quello che fanno molti prodot- 360 Heurist, si guarda in giro, scopre dove si trova e la previsione di durata dell’intervento fatta dal robot, ti concorrenti, che devono “picchiare la testa” contro ricostruisce la strada per tornare “a casa” a fine lavoro. avere conferma della conclusione delle operazioni. ciò che si para loro davanti per capire che non si può A questo scopo, il 360 Heurist è attrezzato anche per Ma soprattutto, dopo aver fatto la prima mappatura, passare, il Dyson 360 Heurist rallenta e si ferma un atti- cavarsela in pieno buio: 6 led posti attorno alla camera è possibile dividere l’abitazione in ambienti logica- mo prima. Due sensori sono invece nella parte bassa e sono pronti ad accendersi e a fare la luce che basta al mente separati, relativamente ai quali impartire ordini evitano che il robot si “suicidi” per esempio buttandosi robot per tornare a vedere, fattore chiave per portare distinti di pulizia, modificando per ognuno anche l’in- giù da una scala: il sensore percepisce il vuoto e fer- a termine regolarmente il lavoro anche a tapparelle tensità dell’aspirazione richiesta. ma immediatamente il robot. Due sensori cosiddetti di completamente calate e casa non presidiata. Arriva a inizio novembre in esclusiva da MediaWorld Il robot Dyson 360 Heurist è atteso al debutto nei ne- gozi a partire dai primi giorni di novembre, con tempi- smo perfetto per candidarsi a regalo di Natale. Certo, un regalo non per tutti, stante il livello di prezzo che, da tradizione Dyson, non è certamente ai minimi del mercato. Questa volta però i 999 euro richiesti sono in linea, se non addirittura più bassi, della migliore concorrenza, cosa non frequente per i prodotti del mar- chio britannico. La distribuzione, almeno in una prima fase, sarà controllata e riguarderà lo store online Dyson, lo store Dyson di Milano e tutti i negozi MediaWorld, insegna che al momento ha l’esclusiva retail di questo prodotto.

 torna al sommario 29 n.231 / 20 2 NOVEMBRE 2020 MAGAZINE TV E VIDEO Passo in avanti nella ricerca di un materiale per creare emettitori Quantum Dots di colore blu Il primo OLED Samsung più vicina al Graal dei Quantum Dots arrotolabile I Quantum Dots blu sono l’anello mancante per la produzione di display emissivi EL-QLED di LG è un di Paolo CENTOFANTI televisore per l Samsung Advanced Institute of Tech- miliardari nology (SAIT) ha pubblicato su Nature LG annuncia l’inizio della Iun articolo in cui annuncia un impor- tante risultato verso la produzione di di- commercializzazione splay in tecnologia EL-QLED. Si tratta di in Corea del Sud un diverso impiego dei quantum dots ri- del primo televisore spetto a quello degli schermi LCD, in cui i particolari materiali vengono utilizzati arrotolabile della storia, non per la conversione del colore ma il SIGNATURE OLED R. per l’emissione diretta di luce, creando Un prodotto esclusivo pixel auto emissivi in modo non dissimile oggi, è stato quello di riuscire a trovare il loro quantum dot è riuscito a raggiun- dagli schermi OLED. Il problema, fino ad materiali senza metalli nocivi (il cadmio gere una durata T50 di 16.000 ore, an- a 77.000 euro in particolare) e soprattutto un che se solo a 100 nits. Ora, va detto che buon composto per ottenere il dato presentato nell’articolo si riferisce di Paolo CENTOFANTI un emettitore blu luminosi e in al tempo necessario per vedere un ab- grado di durare nel tempo. battimento della luminosità di ben il 50% SAIT ha annunciato di aver tro- e ad un’intensità relativamente bassa, vato un processo per creare per cui siamo ancora molto lontani da un quantum dot elettrolumine- qualcosa di effettivamente utilizzabile scente (EL) basato su seleniuro in un display. Per intenderci, stando ai di zinco (ZnSe) con efficienza dati presentati nell’articolo, a 650 nits il vicina al limite teorico, capa- T50 scende a 442 ore, a 1000 nits a 165 Per LG è “un momento di svolta ce di offrire una luminosità di ore. Ma si tratta comunque di un nuovo nella storia dei televisori”. Stiamo 88,900 nits. Il dato più impor- passo in avanti, considerando che fino parlando del lancio sul mercato tante però è quello della longe- a poco tempo fa si parlava di longevità del primo TV avvolgibile al mondo, vità: secondo la ricerca di SAIT, per il blu sotto le 10 ore. quell’OLED R che LG ha mostrato nelle fiere di elettronica già dal 2018 e che ora diventa un pro- TV E VIDEO dotto commerciale effettivamente Con una dichiarazione ufficiale, Samsung ha confermato la morte del suo presidente acquistabile nei negozi. Il nuovo modello, denominato LG SIGNA- È morto Lee Kun-hee, presidente di Samsung TURE OLED R, sarà per il momen- to distribuito solo sul mercato sud coreano, alla modica cifra di 100 Aveva 78 anni e ha creato un impero tecnologico milioni di kwon, al cambio pari a circa 77.000 euro, il che lo rende Una figura controversa, ma ha trasformato la sua azienda in una delle più importanti al mondo un prodotto molto esclusivo. di Riccardo DANZO a uno dei marchi tecnolo- LG SIGNATURE OLED R è un TV ee Kun-hee, il presidente di Sam- gici più potenti al mondo. da 65 pollici 4K, prodotto con sung, è morto all’età di 78 anni. A Proprio per questo motivo, “cura artigianale” ed è personaliz- Lconfermarlo è stata l’azienda stessa nel corso degli anni, Lee è zabile con un’incisione sulla base con una dichiarazione ufficiale, sottoli- diventato l’uomo più ricco di alluminio. Lo schermo può esse- neando che Kun-hee è morto il 25 otto- della Corea del Sud e, al re tenuto in tre diverse modalità, bre, a fianco della propria famiglia e di momento, Samsung contri- Full View, Line View e Zero View. suo figlio eeL Jae-yong, vicepresidente buisce per circa un quinto al Se Full e Zero corrispondono a di Samsung. Non sono ancora chiare le PIL del paese. schermo completamente visibile circostanze della morte ma, dal 2014, Lee Nella sua dichiarazione, e arrotolato rispettivamente, Line Kun-hee aveva iniziato ad essere meno Samsung ha affermato che, bita nel 2008, ma è stato formalmente View permette di srotolare solo un attivo all’interno di Samsung, a causa di dal 1993, la gestione di Lee è stata “il mo- graziato per ogni condanna. La secon- porzione di schermo per visualiz- un infarto che ha portato alcune compli- tore motivante della visione dell’azienda da grazia è arrivata nel 2009 ed è stata zare informazioni essenziali e per- cazioni. Da anni oramai, quindi, il figlio per fornire la migliore tecnologia per aiu- concessa dal ministro della Giustiza della sonalizzare l’ambiente. Lee Jae-yong era diventato di fatto il vero tare a far progredire la società globale”. Corea del Sud “in modo che Lee potesse Una volta chiuso, il TV può funzio- presidente di Samsung. Lee Kun-hee è stata una figura controver- riprendere il suo posto al Comitato Olim- nare anche come solo impianto Nonostante Lee Kun-hee sia stata una fi- sa. L’oramai ex presidente, infatti, è stato pico Internazionale per le Olimpiadi del audio, grazie alla generosa soun- gura controversa, il defunto presidente è riconosciuto colpevole di aver corrotto 2018 di Pyongchang”. La scomparsa di dbar con sistema di altoparlanti 4.2 riuscito a portare Samsung da produttore il presidente Roh Tae-woo nel 1995 e di Lee riaccenderà inevitabili speculazioni e supporto Dolby Atmos, per una di TV ed elettrodomestici a basso costo evasione fiscale e appropriazione inde- sul processo di successione. potenza complessiva di 100 watt.

 torna al sommario 30

n.231 / 20 2 NOVEMBRE 2020 MAGAZINE VIDEO CREATIVO L’Intelligenza Artificiale di Videomaker “legge” il testo e lo trasforma in un filmato con musica e voci Come trasformare un testo in un video con l’IA La prova della piattaforma online Videomaker Videomaker vuole rendere la vita facile a chi vuole veicolare un messaggio filmato, anche pubblicitario. Lo abbiamo provato

di Sergio DONATO artire da un testo per creare un video. Non è un’af- fermazione così strana se si pensa a una sceneg- Pgiatura scritta che viene trasposta in immagini. Nel caso di Videomaker di Designs.ai c’è un dettaglio che viene meno nel passaggio da testo a immagini: l’uomo. Il compito di convertire il testo in un filmato con scene separate, voce narrante e musica spetta all’intelligenza artificiale. In pratica, l’IA di Videomaker “legge” il testo e lo trasforma in un filmato. Uno scenario che ci ha incurio- siti. Abbiamo messo alla prova Videomaker di Designs. ai. Ecco come è andata. Cos’è Videomaker Videomaker è un’applicazione web - anche in italiano - e fa parte di una pacchetto di servizi fornito da Designs.ai. Come il suo nome suggerisce, Designs.ai è una piatta- forma online che utilizza la tecnologia AI per “rendere il design accessibile a tutti”. Attraverso i servizi forniti è prese dall’intelligenza artificiale, in modo da modificare per tutta la costruzione del progetto e con tutte le sue possibile creare contenuti video e grafiche per progetti il progetto base e inserire gusti e miglioramenti “umani” funzionalità. Si possono fare quanti progetti si vuole legati soprattutto al marketing e alla promozione com- che poi daranno vita al progetto e al video finale. all’interno del proprio account Videomaker, ciò che si merciale. C’è Videomaker, per realizzare video partendo Non esistono app per dispositivi mobili o programmi per paga è la creazione del file del video finale in MP4 del da un testo scritto; Logomaker, per creare logo azienda- Windows o Mac. Tutto il pacchetto di servizi di Designs. progetto. Esistono pacchetti da 1 video, 5 video e 20 li; Graphicmaker, dal quale poter scegliere illustrazioni a ai si utilizza attraverso il web. Nel caso di Videomaker si video, con il costo delle singole unità ridotto al crescere seconda dello stile; e infine Color Matcher e Font airer,P può usare solo il browser di un PC, perché la schermata del piano scelto. Ogni singolo progetto può includere al per scegliere le palette di colori migliore e la combina- si serve di finestre distinte che, per quanto ristrette, de- massimo 10 clip video, il cui montaggio darà vita al video zione di font più giusta per il proprio progetto. vono mantenere una dimensione che le renda identifi- finale. Se, dopo aver acquistato la creazione del video, L’idea alla base di Videomaker è che sono sufficienti due cabili e utilizzabili; come la timeline, per esempio. per lo stesso progetto si vuole modificare qualcosa, la minuti per realizzare un progetto, perché sia i passaggi creazione di un altro video verrà scalata dalla quantità di scelta dei contenuti da inserire sia quelli di produzio- Quanto costa usare Videomaker acquistata con il piano scelto. Se per esempio si è com- ne del video sono affidati all’intelligenza artificiale. Natu- La creazione di un account Desings.ai è gratuita. Al- prato il piando da 1 progetto video da 33 dollari e si è ralmente, l’uomo può sempre intervenire sulle decisioni trettanto gratuitamente si può utilizzare Videomaker prodotto il video finale, una modifica con la successiva creazione di un altro video richiederà l’esborso di altri 33 dollari. Scaricando i video a pagamento viene acqui- stata anche una licenza standard a uso promozionale/ editoriale. Questa licenza non è adatta per broadcasting (ad es. programmi tv) Si parte dal testo per arrivare al progetto finito Il progetto può partire da un testo oppure da un video o da un’immagine caricati dall’utente. Per i video e l’imma- gini l’intervento dell’IA è pressocché nullo, le clip verran- no inserite in Videomaker nell’ordine scelto dall’utente e sarà abbinata a esse una musica sulla base della ca- tegoria di attività scelta. Ma sarà ovviamente possibile modificare qualsiasi elemento utilizzando gli strumenti di editing di Videomaker. Nel caso della realizzazione di un progetto partendo da un testo, interviene invece l’interpretazione grammati- cale e del contesto delle frasi da parte dell’intelligenza artificiale. Videomaker chiede quindi un titolo da dare

segue a pagina 33 

 torna al sommario 32 n.231 / 20 2 NOVEMBRE 2020 MAGAZINE

VIDEO CREATIVO 1 La prova di Videomaker segue Da pagina 32 

al progetto, una frase finale che può essere anche non indicata, e soprattutto un massimo di dieci frasi separa- te da un punto. Il massimo di dieci frasi corrisponde al numero massimo di clip video che il progetto può acco- gliere, perché a ogni frase corrisponderà un video che l’IA sceglierà interpretando la singola frase. Nel passo successivo della creazione del progetto, il testo viene già digerito dall’IA che, in base alla frasi in- serite, offre la scelta fra tre categorie commerciali o di interesse alle quali si può riferire il testo inserito. L’utente ha sempre la possibilità di intervenire indicando una ca- tegoria diversa da un menu a tendina. Poi è necessario indicare l’orientamento del video (16:9, 1:1, 4:5 o 9:16) e il colore del testo e dello sfondo delle scritte che compariranno nel progetto. Dopo tocca alla scelta del “mood” del video, ovvero l’umore che comu- nicherà il video attraverso la musica di sottofondo che sarà scelta da Videomaker in base a questa selezione. logia QUANTIC-LUX. Niente dispositivi. Nessuna scelta sione”, l’IA ha estratto le parole “Visualizza” e “Scelta”, Videomaker chiede poi la lingua del video per poter far di visione. La tua serie TV preferita sarà una sorpresa. decidendo per la clip di una zona desertica con dei pan- scegliere all’utente il tipo di voce fuori campo che leg- Non saprai che esisterà finché non la vedrai attraverso nelli fotovoltaici. Per la clip con la frase “Non saprai che gerà il testo inserito per commentare il filmato mentre QUANTIC-LUX. Storie create all’istante dall’intelligenza esisterà finché non la vedraiattraverso QUANTIC-LUX” scorrono le immagini. Selezionando l’italiano si accede artificiale in base ai tuoi gusti. QUANTIC-LUX proiet- ha estratto solo la parola “Esistere”. Con una frase del a un menu a tendina che mostra le offerte vocali divise terà nei tuoi occhi quanti di luce mai osservati prima. genere e per la vastità del termine “esistere” è com- per nome (alcune sono per utenti premium). Ci sono voci Un’esperienza unica, ma anche da condividere grazie prensibile quindi che l’IA non potesse discernere il sen- maschili e femminili che utilizzano un modello di sintesi a QUANTIC-LUX Entangled. QUANTIC-LUX La visione so esatto fuori dal contesto che, come abbiamo detto, è vocale naturale basato su algoritmi di intelligenza artifi- del futuro.” stato fin troppo cattivo. ciale. È possibile ascoltare un’anteprima per ogni voce. Il progetto creato con le clip scelte dall’IA in base al no- Le frasi sotto ogni clip sono modificabili successivamen- Videomaker a questo punto ha tutto quello che gli serve stro testo è stato quello che si può vedere nell’antepri- te. Si può scegliere di aggiornare anche la didascalia o per selezionare i video che possano collimare con le fra- ma del video tratta dalla pagina di editing. (2) lasciare che la nuova frase inserita sia letta sola dalla si del testo inserito, scegliendoli anche dalle circa dieci Non bisogna quindi far caso alla mancanza di frame nel- voce mantenendo il testo originario. Si può anche sce- milioni di risorse premium di Getty Images. le clip o alle sovraimpressioni che provocano gli scatti gliere di non far comparire alcun testo. Si può zittire la Si arriva finalmente alla pagina di editing di Videomaker, nei video: si tratta di un’anteprima; per il risultato finale il voce, ma per tutto il progetto e non sulla singola clip. È che presenta già un progetto video fatto e finito creato sistema userà invece i video a piena risoluzione di Get- possibile aggiungere al progetto anche altre clip (sem- dall’intelligenza artificiale con le informazioni che le ab- ty Images. Non abbiamo toccato nulla. Questo è quello pre fino a un massimo di dieci). Videomaker ci chiederà biamo fornito in precedenza. che ha deciso l’IA. (Questo link porta alla versione origi- quindi un nuovo testo da interpretare e metterà in coda La pagina di editing si presenta così (foto 1): sulla parte nale non compressa da YouTube) la nuova clip video scelta tra le risorse disponibili. Le clip sinistra c’è la colonna degli elementi da poter usare per L’IA non se l’è cavata male, ma il video sembra rimane- possono essere cambiate di ordine nella timeline. la realizzazione del video, e che sono diversi per Risor- re fuori contesto, perché l’algoritmo esamina le singole Questo, invece, è il video che è stato modificato da se, Testo, Transizione e Audio. Nelle Risorse, per esem- frasi e non l’intero paragrafo inserito all’inizio della crea- noi sulla base di quello creato precedentemente dall’IA. pio, abbiamo i video, le immagini (tra cui le 150 milioni zione del progetto. Abbiamo lasciato solo la clip riferita alla serie TV con provenienti da 123RF), le animazioni e gli upload dell’u- Siamo coscienti del fatto di avere scelto un contesto di la risata, perché era la più attinente, scegliendo gli altri tente. La parte centrale è dedicata all’anteprima video difficile interpretazione, ma ci è servito per sapere che dall’ampio catalogo a disposizione. Abbiamo aggiunto del progetto e alla sua timeline che mostra le miniature profondità di discernimento avesse l’IA. alcune semplici animazioni, anche sui testi, e un logo in dei video, accompagnato dalla frase che ne ha permes- Per ogni clip del filmato, nella sezione Risorse appare alto sinistra – caricando un immagine PNG dal nostro so la scelta da parte dell’IA. Infine, sulla parte destra c’è un tag che ha richiamato i video più adatti tra i milioni PC - che dovrebbe rappresentare il logo aziendale o del il dettaglio delle modifiche per il tipo di risorsa scelta. erP disponibili. Nel caso della frase “Nessuna scelta di vi- prodotto. Il risultato è lievemente migliore perché siamo esempio, se si vuole intervenire sul testo, mostrerà font, stati in grado di contestualizzare meglio il senso del te- formattazione e dissolvenze. Se si sceglie di modificare 2 sto. Le voci fuori campo, che possono essere modificate il video, si potrà cambiare l’orientamento e prevedere video per ogni clip, hanno un che di artificiale ma si sforzano uno zoom programmabile per la clip. di sembrare credibili. Abbiamo però dovuto escludere dal testo la parola “rètina” perché veniva letta come Pensa a tutto l’IA, o quasi “retìna”, sostituendola con “occhi” nella frase “proietterà Abbiamo messo alla prova Videomaker giocando a in- nei tuoi occhi”. Il video è stato realizzato in MP4 H.264 a terpretare una società che ha inventato la trasmissione una risoluzione di 1280 x 720 pixel a 24p. L’audio è stato video utilizzando quanti di luce proiettati direttamente lab codificato in AAC a 192 kb/s e 22.050 kHz.A questo in- sulla retina. All’inizio siamo quindi stati molto cattivi con dirizzo si può trovare la versione originale, così come è Videomaker, ma poi abbiamo provato anche testi più semplici. Il testo è stato questo: Quantic- Lux La versione creata dall’IA segue a pagina 34  “Lo streaming video quantico è realtà, grazie alla tecno-

 torna al sommario 33 n.231 / 20 2 NOVEMBRE 2020 MAGAZINE FOTOGRAFIA Ha iniziato Apple, e Huawei l’ha subito copiata: lo zoom dell’iPhone 12 da 2x è passato a 4x, ma è cambiato solo il riferimento Smartphone e zoom, stesso obiettivo ma valori diversi Come cambiano i riferimenti della fotografia con smartphone Sarà una tendenza di tutti i produttori: aumenta lo “zoom” ma solo sulla carta. Il valore da guardare sono i mm (equivalenti)

smartphone con zoom 2x perché 52 mm prendere a riferimento il valore più basso di tutti i produttori: cambia il riferimento, di Roberto PEZZALI diviso 26 mm fa esattamente due. È per per indicare l’intera estensione del range aumenta lo “zoom”, ma solo sulla carta. Il alcolare il valore di zoom di una questo che il super grandangolo, ancora di zoom, ma è evidente che continuare vero valore da guardare sono i mm (equi- fotocamera è semplice: basta divi- oggi, viene indicato come 0,5x. ad usare i “x” inizia ad essere fuorviante. valenti): più i mm sono bassi più ampia è Cdere tra loro le due distanze focali, Con l’arrivo dell’iPhone 12 Apple ha cam- Molti consumatori sono convinti, e non è l’inquadratura del super grandangolo, più quella massima e quella minima. biato il modo in cui misura lo zoom range: corretto, che più alto sia il valore di zoom i mm (equivalenti) sono elevati più vicino La compatta powerzoom Canon SX60 non si parte più dalla camera principale più grande sia l’ingrandimento che si può risulterà l’oggetto chfotografare. HS, ad esempio, ha un obiettivo 21 - 1365 ma si parte dal super grandangolo. L’iPho- raggiungere. Non è affatto mm che viene dichiarato 65x: 1365 mm ne 12 ha così uno zoom range di 4x. Non così, e lo sappiamo bene: diviso 21 mm restituisce infatti 65x. è cambiato nulla, solo il riferimento utiliz- un 70 - 300, obiettivo molto Fino ad oggi i produttori di smartphone zato: l’obiettivo è esattamente lo stesso. diffuso, offre un ingrandi- hanno sempre usato una logica diversa: Huawei con il Mate 40 Pro ha fatto lo stes- mento di 4x mentre un 18- al posto di usare la focale minima hanno so: lo zoom è stato pubblicizzato come 135 arriva a 7.5x, eppure un preferito usare come riferimento la focale 17x. 14 mm è la focale del super grandan- 300 mm ci permette di av- della camera principale, quella grandan- golo, 240 mm la focale del tele. Lo stesso vicinarci molto di più al sog- golare. L’iPhone 11 ha tre obiettivi: un 13 obiettivo tele periscopico è stato usato getto fotografato di un 135 mm, un 26 mm e un 52 mm, ed è sem- anche su P40 Pro+ e pubblicizzato, ai mm. Crediamo che questa pre stato pubblicizzato da Apple come tempi, come un 10x. Riteniamo corretto diventerà una tendenza

VIDEO CREATIVO Videomaker, buono per progetti semplici però fa perdere valore a quello aggiunto dall’intelligen- La prova di Videomaker Alla fine della nostra prova, Videomaker ci è sembra- za artificiale. Videomaker fa pagare tutte le volte che

segue Da pagina 33  to un’applicazione web tutto sommato facile da usare. si modifica un progetto e si vuole scaricarne il video (o Appena creati dall’IA, i progetti si somigliano tutti per scalando le volte dal monte video acquistato). Tuttavia, stata creata da Videomaker, quindi senza la ricompres- grafica e sovraimpressioni. Cambiano solo le clip video, se il progetto non viene toccato, si può scaricare il vi- sione di YouTube. i colori e la musica di sottofondo in base al testo inserito deo acquistato tutte le volte che si vuole. È una scelta e alle scelte dell’utente durante la gestazione iniziale che fa storcere un po’ il naso anche in considerazione Proviamo contesti e frasi più semplici del progetto. I due minuti promessi da Videomaker per del costo che non è basso. Ma se Videomaker aves- Abbiamo provato con un prodotto e un contesto più la creazione del video sono rispettati, però è sempre se deciso di far pagare il numero di progetti, qualcuno semplici. Anche in questo caso non siamo intervenuti necessario intervenire sul progetto per produrre qual- avrebbe potuto usare sempre lo stesso modificandone sulle scelte video dell’IA in base alle frasi, ma abbiamo cosa che potrebbe essere spendibile in un contesto i contenuti per avere gratis tutti i video successivi dopo aggiunto solo animazioni e piccoli effetti zoom. commerciale. In ogni caso, i progetti hanno una confe- il primo. Ecco il video di Cloud Cookbook, una piattaforma zione semplice, adatta a prodotti non troppo comples- Con la decisione di Videomaker di far pagare il video che riesce a sgranare tutte le ricette della tradizione si che può essere però ravvivata da un uso sapiente codificato in MP4, quando si decide di schiacciare il sulla base di quelle caricate dagli utenti. Qualcosa di delle animazioni. La possibilità di caricare anche assett pulsante “Scarica” lo si deve fare quindi dopo aver revi- più complesso, che però è stato digerito sufficiente- personali, tra cui video, immagini, ma non file audio, sionato attentamente tutto il progetto, perché una sola mente bene da Videomaker. consente di avere un’agilità tutto sommato buona, che piccola modifica significherebbe un costo aggiuntivo.

 torna al sommario 34 n.231 / 20 2 NOVEMBRE 2020 MAGAZINE VIDEO CREATIVO DJI annuncia la nuova versione della sua pocket camera: sembra simile alla Pocket 1, ma all’interno è tutta nuova Nuova pocket camera DJI Pocket 2, anteprima La piccola camera da passeggio stabilizzata a tre assi si rinnova, a partire dal sensore da 1/1.7” e dalla sezione audio

di Roberto PEZZALI JI rinnova dopo quasi due anni la sua piccola ca- mera da passeggio stabilizzata a tre assi. DSparisce il nome “Osmo”: come Osmo Mobile è diventato semplicemente OM, anche Osmo Pocket diventa Pocket 2. DJI Pocket 2 è un mini gimbal con fo- tocamera integrata: permette riprese uniche, anche in movimento, con la stabilizzazione garantita dal giunto a tre assi. Un prodotto particolare dedicato a chi produce video, a chi deve documentare un viaggio, a chi vuole una videocamera che sia facile da utilizzare e da tenere in mano, stretta nel pugno. Può essere usata sulla neve per riprendere l’amico che scende di fianco, in moto, durante un trekking o semplicemente al parco, per una festa. La forma è la stessa del primo modello, e anche i 116 grammi di peso sono equivalenti, ma DJI ha cam- biato veramente tanto, a partire da quello che su una videocamera è l’elemento principale, ovvero il sensore. Come il modello precedente Pocket 2 può essere usata in due modalità: agganciata allo smartphone, sfruttando anche se in modalità video la risolu- foni permette a DJI di giocare con i due connettori lightning o USB Type C in dotazione, zione dev’essere impostata a 1080p la registrazione, inserendo anche oppure da sola, e questa volta DJI ha preparato anche e quella foto a 16 megapixel. modalità direzionali: c’è la ripresa un piccolo modulo presente nella dotazione standard La combinazione della nuova lente omnidirezionale, l’audio arriva da che sostituisce il connettore con un pratico joystick per e del nuovo sensore porta il campo tutti e quattro i microfoni, quella muovere il gimbal e un tasto aggiuntivo. visivo della DJI Pocket 2 a circa 93°, bidirezionale da usare per le inter- 20 mm se ragioniamo in termini fo- viste, si cattura solo con il fronte e Un nuovo sensore tografici, quindi una FOV più aperto il retro e l’unidirezionale - cardiode, con obiettivo più luminoso dei 26 mm del modello precedente. che riprende solo davanti. DJI ha Il primo modello offriva ottime prestazioni con tanta luce, DJI grazie al novo sensore è anche inserito anche una riduzione del ru- ma soffriva quando le condizioni della scena cambiava- riuscita ad ampliare l’intervallo ISO: more più efficace, SoundTrack, che no e arrivava la sera. Il nuovo modello ha un sensore la sensibilità ora varia da 100 a 6400 amplifica la traccia e audio zoom, molto più grande, un 1/1.7” con una lente f/1.8 più aperta ISO, prima si fermava a 3200 ISO. Il sensore è più grande e la lente più che amplifica l’audio frontale a se- della f/2 usata su Osmo Pocket. Il sensore è un senso- C’è un nuovo sistema autofocus, c’è luminosa. conda del fattore di ingrandimen- re per smartphone da 64 megapixel, potrebbe essere la possibilità di registrare video a di- to. Tutte queste funzioni possono il Samsung ISOCELL GW1 come il nuovo Omnivision namica estesa (non è un vero HDR) essere disabilitate se si usa la mo- OV64C: siamo e ci sono nuove modalità di ripresa dalità pro: nelle altre modalità sono davanti ad un e elaborazione video. Oltre all’Active Track 3.0, l’algo- attivare di default. sensore con ritmo è derivato da quello dei droni, troviamo diverse L’app da utilizzare è sempre DJI Mimo: la nuova versio- Pixel Binning modalità panorama, la possibilità di mettere in pausa e ne dispone anche di una funziona AI Editor che ricono- che permette riprendere la registrazione, una serie di filtri estetici re- sce automaticamente le parti migliori e cerca di creare di scattare fo- golabili per le riprese selfie, molto leggeri come impatto un breve video da condividere. tografie a 64 ma efficaci e un pro mode che permette di intervenire Davvero ampia la gamma di accessori, e DJI ha creato megapixel, di ri- su moltissimi parametri. Presenti anche TimeLapse, Mo- due bundle per fornire anche una versione più acces- prendere video tionLapse e HyperLapse oltre allo SlowMotion a 1080p soriata e completa. L’aggancio per il treppiede è in do- con risoluzione fino a 8x. aL novità forse più interessante è Fast Wake, tazione nel bundle base che costa 379 euro, insieme al fino a 4K a 60p che accende rapidamente la camera e inizia la ripresa. ministick di comando. e di utilizzare In dotazione DJI offre una pratica custodia, che proteg- C’è anche DJI Pocket 2 Creator Combo che include il tutto il sensore ge il gimbal, ma se la Pocket 2 dovesse cadere dalle ministick di comando, il supporto treppiede (1/4”), l’o- per uno zoom mani Drop Aware blocca lo stabilizzatore in una posi- biettivo grandangolare, il microfono wireless con filtro loseless fino a zione più sicura per proteggere il delicato meccanismo. antivento, l’impugnatura multiuso e il microtreppiede al 4x, questo ov- La custodia dispone di agganci per tenere i due adat- prezzo di vendita di 519 EUR. viamente sfrut- tatori, così non si perdono, e il joystick montato. Si può Tra gli altri accessori utili ci sono il modulo wireless per Lo slot per microSD di lato, e tando il crop del tenere montato anche il blocco per il treppiedi. il live streaming: l’app permette il live streaming ma la il piccolo stick che può essere sensore. Sul nuovo modello è stata dedicata molta attenzione DJI Pocket 2 non è wi-fi, è solo bluetooth. C’è anche montato sull’aggancio modulare Lo zoom funzio- anche all’audio: la modalità di ripresa predefinita sfrutta l’adattatore per microfono esterno, ma con il microfono al posto del connettore per na sia in moda- quello che si chiama Matrix Stereo, quattro microfoni di- wireless potrebbe non servire, e i filtri ND, comodi per smartphone. lità video che in sposti davanti, dietro e sui fianchi che creano una sorta chi vuole giocare con la modalità “pro” e deve gestire modalità foto, di traccia immersiva. La presenza di ben quattro micro- l’apertura fissa del sensore.

 torna al sommario 35 n.231 / 20 2 NOVEMBRE 2020 MAGAZINE TEST In prova il modello di TV da 55” della serie Nano 90 di LG. Scopriamo come si comporta l’alternativa LG alla sua gamma OLED TV LG NanoCell NANO 90, la recensione Tutto quello che si può chiedere a 1000 euro Il TV supporta quasi tutte le novità introdotte dall’HDMI 2.1, Filmmaker Mode, Dolby Vision, Dolby Atmos e local dimming

di Paolo CENTOFANTI uando si parla di televisori LG le attenzioni sono sempre tutte per la gamma di modelli Qcon tecnologia OLED, ma il produttore core- ano continua naturalmente ad offrire anche un nutri- to catalogo di TV con tecnologia LCD, i migliori dei quali costituiti dalla serie NanoCell. Questo nome fonde due delle tecnologie di punta sviluppate da LG negli anni, la retroilluminanzione a LED dinamica a moduli (Cell appunto) e il filtro colore che migliora la purezza dei colori primari tramite delle particelle di diametro di 1 nanometro (da cui la componente Nano) che filtrano la luce spuria nei subpixel verde e rosso. Le due tecnologie, insieme, sulla carta offro- no televisori LCD dall’elevato rapporto di contrasto e wide color gamut, due condizioni necessarie per un adeguato supporto ai formati HDR. La serie di punta in formato UltraHD 4K per il 2020 è la NANO 90, che include modelli da 55 a 86 pollici, con prez- zo di partenza di 1099 euro e caratteristiche come LG NanoCell NANO90 55NANO906NA Dolby Vision, Dolby Atmos, WebOS 5, supporto alle UN BUON TV PENALIZZATO IN HDR DA UN LIVELLO DEL NERO 1.099,00 € principali funzionalità HDMI 2.1 e Filmmaker Mode. NON ALL’ALTEZZA Abbiamo provato il modello da 55 pollici. Spesso si tende a pensare che per godere di un buon HDR occorre un TV capace di generare tanta luce. Anche se il NANO 90 non brilla (letteralmente) per la sua luminosità di picco, il suo tallone di Achille è in realtà costituito da un livello del nero poco profondo in HDR e che Costruzione ben rifinita, tende a ridurre il rapporto di contrasto percepito, quantomeno se siamo abituati a godere di film e serie in sala oscurata. E così il nuovo TV LG dà il meglio di sé con i contenuti con range dinamico standard, dove offre una calibrazione di fabbrica molto vicina ai riferimenti grazie ma design un po’ anonimo al Filmmaker Mode, immagini equilibrate e piacevole. Manca un po’ di incisività rispetto ad altri top di gamma, ma a questo prezzo forse è Lo scriviamo spesso su queste pagine quando par- difficile chiedere di più. Anche perché si tratta di un televisore completo su tutti i fronti, pronto per supportare al meglio le nuove console di liamo di televisori: distinguersi con il design è sem- videogiochi e con una piattaforma smart che offre accesso a tutti i servizi video più utilizzati. pre più difficile quando si hanno a disposizione una manciata di millimetri di cornice e il piedistallo. Qualità Longevità Design Semplicità D-Factor Prezzo Nel caso della serie NANO 90, LG sembra quasi 7.7 7 9 7 8 8 8 essere giunta alla conclusione che tanto vale non provarci nemmeno più di tanto a innovare da questo COSA CI PIACE COSA NON CI PIACE punto di vista, almeno non con la gamma LCD. Inten- Supporto HDMI 2.1 Resa in HDR non eccelsa diamoci, il TV è ben costruito sia in termini di robu- Filmmaker Mode e calibrazione di fabbrica Local Dimming non sempre efficace in HDR stezza che di cura delle finiture. Il profilo esterno è Funzionalità complete rifinitoin quello che sembra alluminio spazzolato, il gap con il rivestimento del pannello è minimo e an- che tutto il pannello posteriore è metallico, là dove anche sui modelli di fascia più alta generalmente regna la plastica. Ma i due piedini in plastica, solo Specifiche HDMI 2.1 supportate rivestiti in metallo, donano al TV un’estetica che nel appieno suo insieme rischia di avvicinarsi troppo a tanti cloni Come sulla gamma OLED, anche per i modelli Nano- cinesi di fascia più bassa. Cell LG ha deciso di implementare la maggior parte Il TV, nonostante le dimensioni, è molto leggero, 17,5 delle funzionalità previste dalle specifiche HDMI 2.1 chilogrammi staffette incluse, ma per l’installazione è e in particolare il Variable Refresh Rate (più FreeSync sempre meglio essere in due, visto che per montare i Premium), l’Auto Low Latency Mode, supporto per il due sostegni occorre sdraiare il pannello per poterli video 4K fino a 120 Hz, eARC (solo per le codifiche fissare con le apposite viti. Occorre però prestare at- Dolby, niente DTS). Gli ingressi a disposizione sono tenzione, perché la copertura posteriore è molto fine i classici quattro, di cui uno dedicato al canale audio e tende a flettersi, così come delicato, come sempre, di ritorno per soundbar e sintoamplificatori compati- è il pannello LCD vero e proprio. In dotazione trovia- bili e due abilitati ai segnali 4K a 120 Hz. Come sulla mo anche il classico telecomando LG con girosco- gamma OLED, anche sulle serie NanoCell 4K gli in- pio, che il produttore non chiama più Magic Remote, ma che è sempre lo stesso. segue a pagina 37 

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TEST TV LG NanoCell NANO 90 segue Da pagina 36 

gressi supportano al massimo una banda di 40 Gbi- t/s, il che si traduce nel supporto ai 120 Hz al massimo a 10 bit in RGB e a 12 bit in Component 4:2:2 o 4:2:0. Ciò potrebbe costituire un potenziale limite soprattutto nel caso di collegamento di un PC oggigiorno, mentre vedremo più nel dettaglio tra qualche settimana quali saranno le effettive potenzialità delle nuove console. A ciò si aggiungono 3 porte USB per memorie e dischi esterni (ma anche tastiere), porta LAN, uscita mini-ja- Filmmaker Mode. ISF Dark calibrato con Calman Autocal. ck per le cuffie. Il TV integra sintonizzatore DVB-T2 e DVB-S2 e offre uno slot per i moduli common interface per i programmi criptati. Non manca la connettività wire- less, con Bluetooth (utilizzato anche dal telecomando a calibrazione automatica tramite il software Calman di puntatore in dotazione) e Wi-Fi 5 (802.11ac). Portrait Displays e colorimetro (la versione Home per LG AutoCal ha un costo di 145 dollari, ma occorre ag- Funzionalità complete grazie a WebOS 5 giungere il costo di un colorimetro compatibile e di un WebOS 5 non apporta grosse novità rispetto alla ver- generatore di segnale). sione montata sui modelli dello scorso anno e sul Nano 90 troviamo essenzialmente parità di funzionalità con Il Filmmaker Mode funziona quanto basta la gamma OLED. Parlando di calibrazione, la presenza del Filmmaker L’interfaccia è quella classica di WebOS e troviamo una Mode ci ha portato subito a verificare quanto gli intenti buona selezione di app pre-installate per accedere ai della modalità di immagine siano stati effettivamente ri- principali servizi di streaming, inclusa Now TV. Il Nano spettati. La buona notizia è che in effetti la calibrazione 90 è anche compatibile con AirPlay 2 e offre l’app per di fabbrica offerta da questo preset, pur non essendo Apple TV+, oltre naturalmente all’ultimo arrivato Di- perfetta in assoluto, è comunque molto vicina ai rife- sney+.Ritroviamo anche la nuova dashboard che mette rimenti con un errore cromatico medio sotto la soglia il televisore al centro non solo di tutte le sorgenti audio di visibilità. Lo scostamento massimo è dato soprattutto e video, a cui si aggiungo anche contenuti da PC e NAS dai primari del rosso e del blu che rimangono più sa- in rete, ma anche della smart home, con la possibilità turi del riferimento, sbilanciando leggermente la resa di connettere e controllare i dispositivi della gamma IoT Filmmaker Mode HDR. cromatica. Utilizzando la funzione Autocal di Calman ThinQ, oltre a integrarsi con i prodotti che supportano è possibile regolare alla perfezione il bilanciamento gli assistenti vocali Google Assistant e Amazon Alexa. del bianco della scala di grigio e produrre una LUT da Anche a livello di regolazioni non troviamo particolari la fluidità dei video, e imposta automaticamente bilan- caricare sul display che allinea perfettamente lo spa- novità, se non l’introduzione del Filmmaker Mode. Si ciamento del bianco, gamma e spazio colore sui valori zio colore al riferimento. Come si può vedere dai gra- tratta di un preset che aderisce alle linee guida della di riferimento. Tra le varie impostazioni vale la pena di fici, è possibile ottenere una calibrazione praticamente UHD Alliance che ha l’obiettivo di configurare automa- segnalare la funzione di calibrazione automatica del perfetta, con l’unica eccezione del punto di nero che ticamente il TV al fine di rispettare il più possibile l’in- suono in base alla stanza sfruttando il microfono del te- risente di un leggero alone bluastro lasciato dalla re- tento creativo dei produttori di contenuti. In sostanza, lecomando e il local dimming che può essere regolato troilluminazione a LED. In HDR la calibrazione di fabbri- impostando questo preset di immagine, il TV disabilita su spento o tre livelli di intensità. Le regolazioni video ca si fa meno accurata, anche per via di una modesta automaticamente i filtri di miglioramento di immagine, sono complete e permettono di calibrare tutti i parame- inclusa la interpolazione dei fotogrammi che aumenta tri che servono. In più, anche il Nano 90 supporta la segue a pagina 38 

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luminosità di picco, che si attesta su un valore massimo di circa 640 cd/mq su una finestra del 10% su fondo nero. Il tone mapper del televisore applica una leggera curva ad S che tende leggermente a schiarire la prima parte della scala di grigio, per poi cominciare a flettere a circa il 50% del livello di segnale. Su un test pattern con finestre del 10% ma luminosità media costante (più simili a un contenuto reale), il televisore raggiunge una luminosità di picco di circa 430 cd/mq, con una leggera flessione al livello massimo di segnale (con master a 1000 nits). Tenendo conto solo dei toni, senza le devia- zioni dalla curva PQ, i valori di DeltaE ITP non sono co- munque elevatissimi, seppure in media oltre la soglia di visibilità. Non molto ampia la copertura dello spazio P3: 85,8% sul diagramma CIE 1931 e 92,7% sul CIE 1976. La Il telecomando è essenzialmente lo stesso a cui LG ci ha abituato da tempo sui modelli più completi. Inte- modalità gioco si abilita automaticamente con il colle- gra il microfono per l’utilizzo degli assistenti vocali, si collega al TV via Bluetooth e permette di navigare gamento di una console e consente di ridurre la latenza l’interfaccia a schermo tramite puntatore. a circa 20 millisecondi.

Prova di visione e ascolto però, nella visione con ambiente oscurato rimangono caso la modalità Dolby Vision denominata Home Cine- Il TV Nano 90 è dotato di retroilluminanzione con local complessivamente un po’ slavate e non molto incisive, ma, offre immagini più chiare e una curva di contrasto dimming e come da tradizione LG, il pannello utilizza nonostante anche nelle scene più buie si possano ap- che dovrebbe variare automaticamente al variare della una struttura a mattonelle rettangolari, sul modello da prezzare buoni dettagli sulle ombre. Di certo l’algoritmo luce ambientale, anche se nelle nostre prove, passan- 55 pollici in prova con una matrice di 4 colonne per 8 alla base del local dimming non è tra i più raffinati che do da luce accesa a luce spenta non abbiamo notato righe per un totale di 32 zone. La resa è molto diversa abbiamo visto in azione, con l’intervento sulla regola- grandi cambiamenti a dire il vero. In questa modalità, a passando da contenuti con range dinamico standard zione della retroilluminazione che in alcuni frangenti meno di non intervenire sulle impostazioni AI nel menù ad HDR. Il Filmmaker Mode, come abbiamo visto, è ab- diventa un po’ troppo evidente. Non buonissima l’uni- generale, il TV non permette di disattivare l’interpola- bastanza preciso e la resa con i contenuti full HD e Ultra formità del pannello, con un leggero effetto “schermo zione dei fotogrammi. Nel complesso, pur offrendo HD non in HDR è molto calda e naturale. I colori non sporco” visibile nelle scene mediamente illuminate. Nel un’impostazione più scura, abbiamo preferito la moda- spiccano forse per brillantezza, non come sui modelli complesso però, la resa con i contenuti standard è co- lità Dolby Vision Cinema per la visione in sala oscurata, con filtro Quantum Dots, ma mantengono la morbidez- munque soddisfacente. impostazione che ci è sembrata offrire maggiore natu- za tipica dei pannelli LCD IPS. Il local dimming fa il suo Il quadro cambia significativamente con i contenuti ralezza. Non siamo particolarmente amanti degli algo- dovere, con gli occasionali effetti di blooming nelle si- HDR, che tendono ad evidenziare i principali limiti del ritmi di interpolazione dei fotogrammi, e anche senza tuazioni più complicate, tipicamente elementi luminosi Nano 90. All’aumentare della luce emessa dai LED, in- attivarli non abbiamo riscontrato problemi di fluidità né su fondo nero: a causa delle forme rettangolari delle fatti, il livello del nero si alza, ma soprattutto diventano di risoluzione in movimento. Il TV inoltre aderisce alle zone, si evidenzia sempre un leggero alone luminoso più visibili effetti di blooming e luce diffusa che si spal- guidelines HGIG (HDR Gaming Interest Group) e do- in una direzione o l’altra. Il livello del nero minimo in ma su tutto il pannello, limitando il rapporto di contrasto vrebbe offrire una migliore resa con i giochi che sfrutta- sé non è male, non è chiaramente nullo come nel caso percepito, specie quando si guarda il TV al buio. Anche no le raccomandazioni sviluppate da Microsoft e Sony. dell’OLED, ma è comunque interessante. Le immagini, il local dimming diventa decisamente più sgraziato e il Abbiamo effettuato dei test con Xbox One X, console suo intervento molto più visibile, soprattutto quando l’H- che ha riconosciuto anche la compatibilità con il VRR. DR spinge la retroilluminazione in alcune zone al massi- Durante le nostre prove in questa modalità abbiamo mo. Anche se la luminosità di picco non è elevatissima, notato un leggero flickering dello schermo durante le in HDR sono soprattutto il nero non molto profondo e in fasi di caricamento dei giochi, ma per il resto non ab- generale il look sbiadito a costituire i limiti maggiori nel biamo notato in realtà né pro né contro, ma sempre una poter godere al meglio della maggiore gamma dinami- notevole fluidità (e forse è proprio questo il punto). Sarà ca offerta da questi contenuti. Paradossalmente, l’HDR interessante valutare davvero il VRR con le sorgenti a dà con questo il TV il meglio di sé proprio quando non 120 Hz. Il sistema di diffusori stereo integrato da 20 Watt spinge troppo su riflessi brillanti o luci accecanti: allora offre tutto sommato una resa più che discreta, con una diventa possibile apprezzare nuovamente un’immagine risposta non molto estesa verso le basse frequenze e equilibrata e tutto sommato ben contrastata, con un alti un po’ smussati, ma comunque equilibrata e pia- livello del nero che torna ad essere sufficientemente cevole all’ascolto. È l’ampiezza della scena stereo ad basso. Il TV risulta molto più piacevole con sala parzial- essere piuttosto chiusa verso il centro e nonostante il mente oscurata o illuminata. Il rivestimento del pannello supporto al Dolby Atmos e al virtual surround basato su riduce in molto efficace i riflessi sullo schermo e la luce intelligenza artificiale, l’audio integrato non è in grado di ambiente rende meno evidenti blooming e livello del avvicinarsi al coinvolgimento che può offrire anche una nero non eccezionale. Il risultato, specie nelle scene più semplice soundbar dedicata. Rispetto alla media dei TV, luminose è un’immagine HDR più godibile. comunque, dal punto di vista audio siamo leggermente Come già emerso con altri modelli LG, anche in questo sopra la media.

 torna al sommario 38 n.231 / 20 2 NOVEMBRE 2020 MAGAZINE TEST Sony affianca all’esuberante Xperia 1 II il nuovo Xperia 5 II: non uno smartphone compatto, ma più piccolo di Xperia 1 II II, la recensione completa Il miglior smartphone Sony degli ultimi anni Grazie ad uno schermo con risoluzione inferiore, aumenta anche l’autonomia, uno dei punti in cui Xperia 5 II riesce a stupire

di Roberto PEZZALI l termine della recensione del Sony Xperia 5 Mark II ci siamo sentiti in parte arrabbiati e in Aparte soddisfatti. Arrabbiati perché è questo lo smartphone che Sony avrebbe dovuto lanciare al po- sto di Xperia 1 II, e soddisfatti perché abbiamo capito di aver fatto tutto sommato bene ad essere un po’ duri con il modello più grande. Xperia 5 Mark II (899 euro) ha uno schermo da 6.1”, ma i pollici non dicono tutto, so- prattutto quando l’aspect ratio è così tirato: tra le mani la sensazione è quella di stringere finalmente uno smar- tphone piccolo è compatto. Attenzione però, è solo una illusione, perché quando lo mettiamo di fianco ad un iPhone 11 Pro Max Xperia 5 II è di un paio di millime- tri più lungo. Sarebbe stato un bellissimo smartphone compatto se non avesse avuto questa forma super al- lungata, dove allo schermo 21:9 si aggiungono anche due piccole cornici alle estremità. In un mondo di smartphone tutti uguali questo form factor non ci dispiace affatto: l’avremmo preferito meno Sony Xperia 5 II “telecomando”, magari con meno cornici, ma sicura- UNO SMARTPHONE CONCRETO E BEN BILANCIATO 899,00 € mente è originale e si distingue. Qualcuno potrebbe ve- dere nelle linee di Xperia 5 II uno smartphone vintage, Xperia 5 II è un ottimo smartphone, uno smartphone che sotto alcuni aspetti riesce a correggere l’esuberanza e l’eccesso di Xperia 1 II. Nono- un telefono del 2017, ma con il marchio Sony e la sua stante non si possa affatto definire compatto, riesce ad essere leggero e maneggevole, e grazie ad uno schermo più conservativo, mancano unicità crediamo abbia comunque un suo fascino. i 4K, aumenta anche l’autonomia, uno dei punti dove Xperia 5 II riesce davvero a stupire. Manca la ricarica wireless, lo schermo non è lumi- nosissimo e restano le stesse criticità legate alla scelta di rendere complesso un qualcosa che su uno smartphone dovrebbe essere semplice, Per quanto non si affatto compatto, il suo essere slim fa- leggi “fotocamere”. Le doppie applicazioni, con le funzioni divise tra le due, restano un qualcosa di difficile comprensione. Fortunatamente cilita il grip di quello che resta uno smartphone decisa- rispetto a Xperia 1 II Sony ha migliorato tanto il software delle fotocamere, c’è una modalità notte che funziona bene e sfrutta il multiscatto e mente scivoloso, soprattutto con le mani secche, e so- migliora anche la modalità automatica. Siamo certi che se riprovassimo ora Xperia 1 II queste migliorie sono state ereditate anche dal modello prattutto in tasca è molto meno fastidioso di un telefono più grande. C’è il RAW che giustifica la presenza della soluzione “pro camera”, ma anche con il RAW il comparto foto e video avrebbe bisogno di qualche ritocco, sia sul fronte software dove è molto caotico sia sul fronte video. Seppur con un po’ di alti e bassi, Xperia 5 II è uno smar- magari meno lungo ma più largo. Qualcuno giustamente tphone davvero godibile da usare, uno dei migliori prodotti da Sony negli ultimi anni. Non ci sentiamo di criticare neppure il prezzo: 899 euro potrebbe chiedersi come mai Xperia 1 II era un disastro non sono tantissimi se si pensa che Sony ha sempre avuto un prezzo più alto della concorrenza e che c’è l’865, ma forse con uno Snapdragon 765G e 200 euro in meno questo Sony avrebbe attratto più pubblico.

Qualità Longevità Design Semplicità D-Factor Prezzo 7.7 8 9 7 7 7 7

COSA CI PIACE COSA NON CI PIACE Ottima autonomia Assenza ricarica wireless Prestazioni eccellenti, mai un rallentamento Sezione fotografica non all’altezza dei migliori smartphone Fedeltà cromatica del display Display non troppo luminoso

e questo, che è davvero molto simile al modello top di gamma, lo promuoviamo e la domanda è lecita: Sony Corpo leggero ma tanta batteria con Xperia 5 II ha corretto alcuni di quelli che a nostro Oltre ai fianchi stretti, ad aumentare la percezione di un avviso erano i problemi del modello top, anche se altri telefono piccolo anche se piccolo non è viene in aiuto problemi permangono. Il progetto è quello, la base è co- il peso. Xperia 5 II è decisamente leggero per quello mune per entrambi.La recensione dell’Xperia 5 II partirà che offre, 163 grammi, e nonostante questo Sony non si quindi dalla recensione dell’Xperia 1 II, che vi invitiamo è risparmiata. La scelta che abbiamo più apprezzato è a leggere per avere un quadro più completo. Inutile ri- quella legata alla batteria da 4000 mAh: sono lontani i petere ancora una volta le critiche alla scelta delle app tempo dove Sony pur di inserire ricarica wireless e altri multiple per foto e video, o i ragionamenti legati alla pre- elementi rinunciava ad una batteria capiente, quest’an- senza di alcune funzioni che sembrano più marketing che altro. Questi aspetti rimangono, anche se qualcosa lato software è stato migliorato. segue a pagina 40 

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TEST Xperia 5 II segue Da pagina 39 

no la scelta è stata fatta in senso inverso. Manca la rica- rica wireless, la bobina portava via un prezioso millime- tro che viene così recuperato. C’è il jack audio, per fortuna, e rimane anche la prote- zione waterproof come da tradizione Sony. Per quanto riguarda il jack audio non è cambiato nulla rispetto a Xperia 1 II: c’è un ottimo DAC 24 bit 192 kHz ma non è il DAC che Sony ha usato sui suoi walkman, è lo stesso DAC che Qualcomm abbina al suo Snapdragon. Suona bene, ma poteva suonare meglio. Presenti ovviamente vari codec audio wireless per la trasmissione Bluetooth: c’è aptX HD, il SoC è Qualcomm, ma c’è anche LDAC con optimizer per alzare il bitrate e portare l’hi-resolu- tion audio senza fili ad un set di cuffie compatibili. LDAC suona bene, ma resta sempre una differenza molto sot- tile che si apprezza solo con file di qualità. di carica. In questo approfondimento, i dettagli. Una Xperia 1 era esagerato, aveva uno schermo 4K bello Ottima la resa dei due speaker stereo frontali, sufficien- nota infine sulla ricezione: ogni smartphone ha un set ma inutile. Xperia 5 II ha uno schermo con la risoluzione te come precisione il lettore di impronte laterali: con di antenne a seconda delle bande e delle reti che deve adatta alla sua diagonale, 2520 x 1080 pixel. le dita secche è fulmineo, con le dita un po’ umide, ad gestire, e come Xperia 1 II la sensazione è che Xperia Lo schermo merita qualche parola in più, come sempre: esempio dopo una corsa in palestra, non è sempre così 5 II abbia una ricezione in 3G decisamente migliore di è un OLED, ma Sony ha limitato crediamo volontaria- reattivo e si perde qualche colpo. quella che ha in 4G. Questo lo porta ad avere un’ottima mente la sua luminosità di picco. Lo ha fatto già su Xpe- Sotto il lettore di impronte sono presenti due tasti, uno copertura globale, permettendo anche di fare chiamate ria 1, fa la stessa cosa su Xperia 5 II, con la differenza leggermente più spesso per la fotocamera, da usare in aree dove un altro smartphone restituisce “errore di che essendo lo schermo più piccolo e con meno pixel quando si scatta in orizzontale, l’altro per richiamare As- chiamata”, ma ad avere anche una velocità di picco più su Xperia 5 II riesce ad avere un maggiore spunto. I sistant. Il fatto di avere tasti per funzioni specifiche ci è bassa in zone dove c’è una buona copertura 4G. valori di luminosità massima sono però distanti da quelli sempre sembrata un’ottima idea, soprattutto se questi Con 8 GB di RAM, 128 GB di storage e un processo- che fa registrare un Samsung, un iPhone o un qualsiasi tasti sono programmabili per richiamare app o routine re Snapdragon 865 Xperia 5 II è velocissimo: mai un smartphone cinese che spinge fino a 1000 nits. scelte dall’utente. In questo caso però, sempre che non rallentamento, mai la sensazione che scaldi, nemmeno Questo porta la visibilità all’aperto a non essere mai ec- venga cambiata la cosa con un aggiornamento, non durante lunghe sessioni di gioco. Il telefono è proget- cessiva: in queste giornate autunnali dove la luce non abbiamo trovato il modo di personalizzare l’assegna- tato veramente bene, considerando le esigenze del è forte non lo si percepisce più di tanto, ma usando il zione del tasto: resta legato all’assistente. Per quanto processore e gestendo al meglio la dissipazione: la tema scuro o l’interfaccia Sony Alfa per le foto l’assenza riguarda l’autonomia, dura tantissimo, più di quanto ci batteria soffre il calore, e Sony è stata davvero brava di incisività in qualche frangente si nota. Una scelta mi- aspettavamo. Il consumo in stand-by è praticamente nel bilanciamento termico. Presenti il LED di stato e l’e- rata a conservare il pannello e soprattutto l’autonomia. nullo, può stare appoggiato su un comodino acceso spansione microSD. C’è un altro aspetto dove Sony ha ottimizzato al massi- per settimane perdendo solo una minima percentuale mo lo schermo, è ed è sui 120 Hz: sono implementati in L’ottima autonomia modo dinamico, si potrebbe dire che Sony li ha aggiunti è merito di uno “con il freno a mano tirato”. I 120 Hz restano a nostro av- schermo con una viso inutili se le app non sono ottimizzate, e sempre che luminosità non non si usino quei pochi giochi con framerate elevato il altissima Sony resta fisso a 60 fps. Ci sono pochissimi frangenti Sony riesce a raggiun- dove passa a 120 Hz, e lo si può notare inquadrando il gere con Xperia 5 II una display con una camera a frame rate elevato: quando eccellente autonomia ri-

sparmiando da altre parti: segue a pagina 41 

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che Sony usa sui televisori. La differenza è che sui te- in notturna, dove la modalità notte ora è simile a quella levisori sono tutte tecnologie che sfruttano hardware di altri smartphone, tante foto che si sommano e van- TEST dedicato, sullo smartphone è solo una sorta di adatta- no a comporre l’immagine finale. Manca però un po’ di Xperia 5 II mento software. Sony sceglie OLED di ottima qualità, e dettaglio, mangiato anche dalla compressione e dalla segue Da pagina 40  anche con bassa luminosità non si nota mai né tenenza maschera di contrasto a tratti eccessiva. L’assenza del al verde e neppure mancanza di uniformità. ToF non si nota più di tanto, anche perché, soprattutto con i ritratti, il sensore 3D su Xperia 1 II faceva disastri. si effettua uno scroll e quando si muove velocemente La gestione foto e video resta contorta Per quanto Sony spenda il nome Alfa, che è un mar- l’interfaccia. Quello che fa Sony è a nostro avviso sa- Cambia pochissimo il reparto foto e video: sparisce il chio di assoluto livello, un Xperia 5 II non è fotografica- crosanto: i 120 Hz andrebbero attivati solo ed esclusi- sensore ToF presente su Xperia 1 II e compare su Xpe- mente al livello di un : scatta buone foto, sia in vamente dove serve e con le app che hanno bisogno ria 5 II la registrazione video 4K a 120 fps. Il reparto automatico che in manuale, ma mentre Google (e non di un frame rate elevato. Xperia 5 II, nelle mani di un fotocamera resta quello che si appoggia su tre camere è la sola) ha capito che con un sensore così piccolo utente che non ha interesse a giocare a determinati da 12 megapixel che coprono i 16 mm, i 24 mm e i 70 bisogna lavorare tanto sulla fotografia computazionale giochi, anche se impostato a 120 Hz non va quasi mai a mm, e sebbene la qualità fotografica sia più che buo- se si vuole migliorare la gamma dinamica, Sony trat- 120 fps proprio per la gestione dinamica. na, è comunque uno smartphone di fascia alta, restano ta i sensori minuscoli degli Xperia come se fossero il Lo schermo è ben calibrato ma non eccezionale: tutti i dubbi e le criticità che avevamo trovato su Xperia sensore full frame di una A7 III. Non si può fare, e an- qualcuno potrebbe pensare che è uno schermo 10 1 II. C’è un discreto shutter lag sul primo scatto, seguito che passando dal RAW e scattando in manuale l’unico bit Rec2020, la dicitura nel menu dedicato allo scher- poi dalla raffica velocissima (20 fps), restano i limiti di vantaggio che si ottiene è quello di ricavare un jpeg mo alla fine recita questo, ma è semplicemente una una gestione dei tre obiettivi completamente disgiun- più pulito e privo di rumore, ma non si riuscirà mai a modalità che offre una resa accurata con contenuti ta, ogni ottica ha il suo zoom digitale, i ritratti vengono raggiungere il risultato di foto composte con un sistema REC2020 e 10 bit. Il display è un classico wide color sempre fatti con il “wide” e l’intera gestione multi-app come l’Auto-HDR di Google sempre di non passare a a 8 bit (più 2 bit di dithering via software), come tutti per certi aspetti è paradossale: non ha senso dividere sensori molto più grandi. Qui alcune foto scattate con gli OLED degli smartphone, arricchito con le varie sigle le funzionalità su due diverse app. E’ migliorata la resa le diverse lenti.

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La foto in condizioni di luminosità standard. La foto con la modalità notturna.

 torna al sommario 41 n.231 / 20 2 NOVEMBRE 2020 MAGAZINE TEST La versione 2020 dello smart speaker Amazon eredita l’equalizzatore attivo del modello Studio. Lo abbiamo provato Amazon Echo 2020, smart speaker in prova È tutta una questione di qualità audio L’inedito layout a due vie migliora molto la resa audio del modello precedente. Con Zigbee è un hub completo per la domotica di Roberto PEZZALI mazon lo definisce la perfetta unione tra Echo ed Echo Plus, ma dopo averlo ascoltato, aggiungia- Amo tra gli ingredienti di questo mix ben riuscito anche Echo Studio. Con il nuovo Echo di quarta gene- razione (99 euro) Amazon cambia tutto, a partire dalla forma. Via il cilindro, si passa alla sfera. Design, quello sferico, che viene ereditato anche dai piccoli Echo Dot. 14 centimetri di diametro per una scocca costruita con una particolare attenzione all’ambiente: l’alluminio usato all’interno è riciclato al 100%, le plastiche sono derivate al 50% da plastiche riciclate e anche il tessu- to che ricopre la sfera è totalmente green. Echo di quarta generazione sostituisce due prodot- ti: integra infatti non solo lo smart speaker ma anche l’hub per la domotica. C’è Zigbee, ci sono il bluetooth LE e c’è anche Amazon Sidewalk. Quest’ultimo è uno standard creato da Amazon per connettere disposi- tivi iOT, è ancora poco diffuso ma utilizza lo spettro del bluetooth LE a 900 MHz e questo di base rende compatibile ogni dispositivo BLE, a patto che venga aggiornato. Oltre ai dispositivi dell’universo Amazon, altri accessori saranno compatibili Sidewalk: tra que- sti troviamo i tracker TAG Tile, che dopo l’aggiorna- mento potranno essere localizzati da Alexa usando un comando vocale. “Alexa, non trovo le chiavi” e il tag suonerà. Al momento l’integrazione con Tile sfrut- ta il normale bluetooth LE. Sidewalk prevede come Zi- gbee che esistano gli hub e i client che si connettono agli hub, e il nuovo Echo funziona come hub. La sfera può essere considerata ha già altri Echo trovare continuità stilistica. Ci sono A questo si aggiunge anche un reparto audio compa- geniale. O orribile. Questione di gusti due cose che abbiamo apprezzato di Echo: la prima tibile Dolby con sistema di equalizzazione integrato, Di fronte ad una sfera di questo tipo non è facile par- è la presenza di un invito per treppiedi nella parte in- esattamente come Echo Studio, e un nuovo proces- lare di design: gli unici elementi che interrompono la feriore, cosa che rende facile l’aggancio dell’Echo ad sore creato da Amazon che velocizza l’elaborazione continuità del tessuto sono i quattro tasti posizionati un supporto da parete. La seconda è l’adozione di un dei comandi vocali sul dispositivo. L’AZ1 Neural Pro- nella parte alta, la regolazione del volume, la gestione sistema di alimentazione classico, niente USB Type C: cessor, questo il nome, funziona tuttavia solo con il degli ingressi e il “mute” per disattivare elettronica- si può tagliare il filo, giuntarlo e portare l’Echo dove modello di linguaggio americano: per l’italiano ancora mente i microfoni. E’ un design particolare e sogget- si vuole, non si ha il vincolo di un filo corto. Sul retro non viene sfruttato, lo sarà nei prossimi mesi con un tivo: crediamo che qualcuno possa continuare a pre- troviamo anche un jack audio: tramite l’applicazione aggiornamento. ferire la forma dei vecchi Echo, e non è facile per chi si può decidere se usarlo in ingresso, per sorgenti esterne, o in uscita. Tra le altre novità, questa volta interne, c’è un sensore di temperatura: potrà essere usato per gestire routi- ne legate alla temperatura dell’ambiente, e volendo si potrebbe anche trasformare Echo in una sorta di termostato abbinandolo a valvole termostatiche con- nesse. Gestendo addirittura il multiroom: basta mette- re un Echo in ogni stanza chiedendo di accendere il riscaldamento quando la temperatura arriva a 18 gradi e di spegnere quando è a 22 gradi. L’audio è il vero valore aggiunto Amazon ha inserito nel piccolo Echo alcune del- le soluzioni software di ottimizzazione della stanza

C’è un invito per l’aggancio di treppiedi. L’alimentatore è esterno e da 30 watt. segue a pagina 43 

 torna al sommario 42 n.231 / 20 2 NOVEMBRE 2020 MAGAZINE

TEST dizionale. Il risultato è buono, impossi- Amazon Echo 2020 bile negarlo: la qualità audio di questo segue Da pagina 42  Echo è notevole e non appena chie- diamo ad Alexa di riprodurre qualche traccia veniamo accolti da un basso decisamente corposo se si considera- presenti in Echo Studio: non appena viene acceso, no le dimensioni e da una buona resa l’altoparlante emette un paio di suoni e registrando sui medio alti. A tratti la “correzione” la risposta con i microfoni integrati crea una curva digitale si sente, e si perde anche un di equalizzazione da utilizzare. Una curva che ovvia- po’ di naturalezza. Succede soprattut- mente è legata alla posizione della sfera, e che viene to quando proviamo ad alzare il volu- modificata dinamicamente se si sposta il diffusore: -ba me, e si arriva a quel limite strutturale sta muoverlo di pochi centimetri per accorgersi di come dove la sfera risuona, sporca un po’ i varia la risposta. bassi e i medi ed entra in distorsione. Amazon ha ottimizzato la forma e la disposizione dei Abbiamo anche provato usando il jack trasduttori all’interno per la riproduzione con un singolo audio esterno, e se restiamo su un vo- Echo: un woofer da 3” che punta verso l’alto è affian- lume che va dal 40 al 60% l’ascolto è cato da due tweeter a cupola da 0.8” puntati verso la davvero gradevole. Rispetto al vecchio zona anteriore. Il tweeter non lavora diretto, lavora più di Echo è meno direzionale e più diffuso, rimbalzo e l’obiettivo di ampliare il fronte sonoro è stato ma la qualità è decisamente migliore, raggiunto in modo ottimale. Echo è un solitario, è fatto soprattutto se l’Echo è posizionato su per diffondere l’audio in modo quasi uniforme attorno a una mensola o in una nicchia. L’equaliz- lui gestendo eventuali problematiche derivate da pareti zazione attivo ammorbidisce l’influen- troppo vicine o posizionamento in una nicchia. Presente za delle riflessioni indesiderate, cosa anche un equalizzatore integrato, con le classiche rego- che il modello precedente non faceva. lazioni su alti, bassi e medi che può smorzare o ampliare I benefici maggiori li otterrà chi ascolta in un ambiente Natural Engine lavora con il DSP per elaborare parte la risposta nelle diverse zone dove lavora. difficile, perché come sempre il vero nemico di un dif- della richiesta in locale, inviando ai server solo un set All’interno del diffusoreAmazon ha fatto un piccolo ca- fusore è l’ambiente. Per chi è interessato a sapere se di metadati: la risposta è molto più veloce, e dovrebbe poavoro. Oltre ad un DAC a 96 kHz ha infatti usato una suona meglio Echo o il nuovo Nest Audio, stiamo pre- portare in futuro a conversazioni fluide con Alexa. Pur- doppia amplificazione: si può vedere nella foto sotto, parando una comparativa incentrata proprio sull’audio troppo al momento l’AZ1 ha integrato solo i modelli per vengono usati due amplificatori Texas Instrument da 23 che arriverà la prossima settimana. Echo, come ogni dif- la lingua inglese, le altre lingue verranno aggiunte in un watt nominali per gestire uno i due tweeter e uno il wo- fusore Alexa, può essere abbinato ad altri diffusori simi- secondo momento. Un Echo di quarta generazione non ofer. Con un trasformatore da 30 watt totali ovviamente li, al subwoofer e anche collegato ad una Fire TV Stick è più veloce a rispondere alle nostre richieste di un altro Amazon ha ridotto la potenza, ma siamo davanti ad un per riprodurre l’audio dei servizi di streaming. In questo Echo che abbiamo in casa. Sul funzionamento generale diffusore costruito con testa alla qualità audio. La par- caso è quasi d’obbligo usare due diffusori identici, e nel ci sono solo piccole differenze: la presenza del sensore te di amplificazione è totalmente separata, i trasduttori caso specifico di questi Echo di quarta generazione si di temperatura permette di creare routine smart basate sono montati su un blocco in alluminio pressofuso che riesce ad ottenere anche un’ottima ricostruzione sce- su quello oppure di chiedere ad Alexa che temperatura funziona anche come dissipatore. Come Google, an- nica grazie ai due tweeter che, con i diffusori larghi da- c’è nella stanza, ma per il resto le richieste, le skill e tutto che Amazon lavora in cassa chiusa usando il peso per vanti a noi, sono rivolti verso il punto di ascolto. Gli altri quello che Alexa può fare è uguale sull’Echo, sull’Echo aiutarsi a contenere le vibrazioni. L’uso del convertitore due puntano invece verso le pareti esterne e sfruttano, Dot e su tutti gli altri dispositivi simili. Arriveranno però a 96 Khz permette di gestire al meglio anche i file da se possibile, la riflessione. Dall’applicazione è possibile filtri in più per la privacy: c’è il tasto per disattivare i mi- servizi di streaming audio che forniscono musica Hi-res variare l’equalizzazione lavorando su alti, medi e bassi: crofoni, nella parte alta, ma oltre a questo a breve si po- Audio, ad esempio lo stesso Amazon Music HD. senza tutte le volte passare dallo smartphone si posso- trà chiedere ad Alexa di cancellare tutto quello che ha no chiedere le variazioni anche ad Alexa: “Alexa, togli ascoltato (da sempre) e verranno eliminate le richieste Ottimo audio, ma a tratti è troppo un po’ di bassi” o “Alexa, reimposta l’equalizzazione” dai server. Al momento questa funzione già esiste, ma “digitale” sono tutti comandi che funzionano. si può chiedere solo di dimenticare quello che abbiamo Come sulle fotocamere degli smartphone si sta lavoran- appena detto e quello che abbiamo detto oggi. do tantissimo di machine learning per abbattere i limi- Il classico smart speaker con Alexa, per ti di quelli che sono sensori piccoli, anche sugli smart ora Audio migliore, stesso smart speaker speaker i produttori stanno cercando di usare le stesse Il vero vantaggio della nuova gamma Echo è la presen- Il nuovo Echo è un ottimo prodotto, ben suonante e tecniche per far “suonare meglio” altoparlanti che non za di un processore neurale realizzato e progettato da ben costruito. Al momento l’aspetto “smart” è identico saranno mai grossi come quelli di un diffusore audio tra- Amazon. Non è un vero chip, ma un blocco che Media- a quello della generazione precedente, e crediamo che tek ha inserito nel suo SoC MT8512, un po’ il cuore di alla fine una persona scelga Echo più che altro perché questo smart speaker. è interessato all’audio e all’hub per la smart home. Chi Siamo davanti ad un SoC costruito a 12nm che integra non lo usa per la musica, ed è interessato solo a con- anche un processore dual core a 2GHz, il reparto wi- versare con Alexa può anche prendere un Echo Dot. La reless con bluetooth 5.0 e Wi-Fi 5 e un potente DSP qualità audio di questi prodotti cresce di generazione Audio che si occupa proprio della equalizzazione. Oltre in generazione: a 99 euro Echo è un affare, anche solo a questi c’è anche un modulo DSP che gestisce i mi- come diffusore e lasciando i microfoni disattivati. Con crofoni in modalità basso consumo, e vuol dire che lo 200 euro una coppia di Echo può tranquillamente so- smart speaker sarà molto più reattivo e veloce quando stituire una soundbar di fascia bassa e creare un buon si pronuncia la parola “Alexa”. La differenza, e abbiamo setup stereo, con 400 euro abbinando Echo e Echo Dot provato, è minima: la vera latenza degli smart speaker possiamo creare un sistema multiroom audio completo è dovuta al fatto che la richiesta viene inviata ai server in un trilocale. Cosa che, qualche anno fa, sarebbe co- di Amazon, e si deve attendere poi la risposta. L’AZ1 stata il triplo.

 torna al sommario 43 n.231 / 20 2 NOVEMBRE 2020 MAGAZINE TEST Abbiamo messo alla prova un interessante - sulla carta - box Android TV che rende Smart anche il televisore più antico Box Android TV Digiquest KM9, il test Un box che guarda al passato anziché al futuro Il prezzo elevato e qualche intoppo di troppo non ci hanno però convinto del tutto. Speriamo in un aggiornamento firmware

di R. FAGGIANO, P. CENTOFANTI

olti contenuti multimediali si stanno spostando dall’etere alla rete e chi non possiede ancora un MTV in grado di collegarsi a internet perde sem- pre più contenuti interessanti e gratuiti. Per chi però non vuole cambiare il vecchio TV, o vuole rendere smart un televisore secondario, la soluzione più semplice è un dispositivo esterno da collegare anche ai prodotti più datati ma ancora efficienti. Uno di questi dispositivi è video il Digiquest KM9 con Android TV, basato su Android 9 (aggiornabile ad Android 10) e compatibile con l’assi- stente vocale di Google tramite il telecomando blueto- oth con microfono in dotazione. Prezzo di listino fissato a 89 euro, non pochissimi considerati i molti prestigiosi concorrenti basati su Android o su altre tecnologie. An- che perché, come suggerisce la stessa sigla, si tratta es- senzialmente della versione rimarchiata e “italianizzata” Digiquest KM9 del Mecool KM9 Pro. Un vantaggio di questo KM9 su UN PRODOTTO PIÙ IMPRONTATO ALLA VECCHIA LOGICA DEI FILE 89,00 € molti concorrenti è invece la presenza di una presa di SCARICATI CHE ALLO STREAMING lab rete, sempre utile e consigliata quando si parla di stre- Il piccolo KM9 si pone come un lettore multimediale basato su Android TV a cui mancano però alcune delle funzioni più importanti oggigiorno, aming video per non correre rischi di blocchi e scarsa vale a dire il pieno supporto ai più utilizzati servizi di streaming. Manca Netflix, Prime Video non riproduce correttamente i contenuti in HDR e Disney+ non funziona. Il tutto con un prezzo di listino superiore sia a Chromecast con Google TV, che alle Fire Stick di Amazon, che funzionano velocità con il Wi-Fi. egregiamente. È un prodotto che si pone più come lettore multimediale “vecchia scuola” per la riproduzione di file da memorie o server locali, più che per accedere ai servizi online oggi più in voga. Speriamo in un aggiornamento firmware che possa sistemare questi punti. Android TV in 1,5 cm di spessore Il dispositivo è estremamente compatto, misura appe- na 1,5 x 10 x 10 cm (A x L x P), tanto che le prese di collegamento sono disposte anche lateralmente: sul Qualità Longevità Design Semplicità D-Factor Prezzo retro troviamo alimentazione, rete (10/100), HDMI e un 6.2 6 6 6 7 7 6 piccolo mini-jack audio/video per eventuali adattatori via SCART o RCA, caratteristica più unica che rara su COSA CI PIACE COSA NON CI PIACE un prodotto di questo tipo. Sul lato invece troviamo due Connessioni complete Prezzo elevato se raffrontato alla concorrenza prese USB, di cui solo una 3.0, per la riproduzione di Aggiornabile ad Android 10 Non è certificato per Netflix Telecomando Bluetooth in dotazione Supporto incompleto per Prime Video e Disney+ contenuti multimediali archiviati su chiavette di memoria (FAT32 o NTFS) e anche uno slot per memorie Micro SD. Sul frontale troviamo infine una forse troppo vistosa spia di luce pulsante blu che diventa rossa in stand-by. Il processore utilizzato è un Amlogic Quad Core basato infatti non ha nemmeno cambiato la sigla dell’oggetto Il telecomando bluetooth in dotazione è quello classico su Arm Cortex-A53 con 2 GB di RAM e 8 GB di memo- cinese con marchio Mecool, che ritroviamo nel menù di tutti questi dispositivi, con il tasto colorato per attivare ria flash e l’uscita video supporta sulla carta video 4K a informazioni di Android. l’assistente vocale ed è completo anche del controllo 60 Hz e HDR (almeno sulla carta). Digiquest ha prefe- del volume. rito non nascondere l’origine reale di questo prodotto, Si attiva in un attimo La messa in opera del KM9 è molto semplice perché il cavo HDMI è fornito in dotazione, l’alimentazione arriva dal solito adattatore esterno e le dimensioni minusco- le consentono di metterlo anche nascosto dietro il TV, dato che il telecomando funziona con il bluetooth. Le impostazioni e tutte le schermate sono quelle classiche di ogni Android TV, con l’ eccezione dei menù con le opzioni avanzate delle caratteristiche video e audio e che includono alcuni parametri fuori dal comune. Il più interessante è quello che dovrebbe consentire il cambio automatico della frequenza verticale in base al contenu- to, che può essere limitato solo ai valori di 24, 30 e 60p, Sul retro l’uscita HDMI e la presa di rete, oltre all’alimentazione. segue a pagina 45 

 torna al sommario 44 n.231 / 20 2 NOVEMBRE 2020 MAGAZINE TV E VIDEO Il colosso coreano aggiorna il suo servizio video gratuito per Smart TV con quattro nuovi canali ed alcune migliorie grafiche Samsung, arriva l’aggiornamento di TV Plus Quattro nuovi canali e home page totalmente riprogettata La home page adesso è dotata della funzione “Continua a guardare” e la barra in sovrimpressione è molto più intelligente vanno ad aggiungersi ad un bouquet di Pasquale AGIZZA che comprende già, fra gli altri, Euronews uattro nuovi canali, che portano il News, Rakuten Comedies, Qwest, Fuel totale a trenta. Una nuova home TV e Motor 1. Riprogettata completamen- Qpage completamente ridisegnata e te, poi, la home page. Ora offrirà un ac- una barra in sovraimpressione molto più cesso più rapido ai contenuti, compresa agile. Sono questi i più importanti miglio- la comoda funzione “Continua a guarda- ramenti introdotti dalla nuova versione di re” che darà la possibilità di riprendere la Samsung TV Plus, il servizio video gratuito visione di un programma dove interrotta. per Smart TV Samsung. La novità più im- Con l’aggiornamento trova spazio anche portante è l’aggiunta di alcuni canali, che la nuova “Overlay Bar”, versione aggior- porta l’offerta di Samsung TV Plus a tren- nata della barra in sovraimpressione che barra sarà molto più facile raggiungere La disponibilità è limitata, al momento, ta canali fra diretta e on-demand. I nuovi fornirà un breve riassunto dei canali visti home page e raggruppamento dei canali. a Italia, Regno Unito, Germania, Austria, canali sono Mondo TV Kids, Brindiamo, più di recente, oltre a consigli su misura Il nuovo servizio è già disponibile per tut- Francia e Spagna, ma dal 2021 raggiun- Cinema Segreto e Bizzarro Movies, che in base alle preferenze di visione. Dalla te le Smart TV prodotte dal 2017 al 2020. gerà tutte le nazioni europee.

TEST Digiquest KM9

segue Da pagina 44 

oppure completamente libero. Nelle impostazioni relati- ve alla risoluzione troviamo anche un flag per abilitare la compatibilità con il formato Dolby Vision, anche in una modalità a bassa latenza. Le impostazioni HDR sono comunque confuse: c’è una voce HDR to SDR da impostare su auto, on e off, e una SDR to HDR che può essere solo on o off. Specie Sul lato destro troviamo gli ingressi USB per la riproduzione di contenuti multimediali. la prima è inusuale, visto che tutti i servizi on demand selezionano automaticamente la versione corretta del contenuto in base all’impostazione dell’uscita video. Non c’è Netflix, ma anche Prime Video e limiti, non essendo stati riusciti a riprodurre contenuti L’ipotesi è che questa ser- Disney+ non funzionano come dovrebbero in formato HDR correttamente. Utilizzando la funzione va essenzialmente per file Il primo punto interrogativo ci sorge non appena scor- SDR to HDR viene invece tutto convertito artificialmente in formato HDR riprodotti riamo la home screen: dove ci sono le icone dei servizi in HDR, dall’interfaccia ai contenuti SDR. Solo con You- da una memoria esterna. disponibili non troviamo nessuna traccia di Netflix. Ma Tube abbiamo constatato il normale comportamento, Sul versante audio è inve- sorpresa: non compare neanche facendo una ricerca con il passaggio all’HDR solo per i contenuti effettiva- ce possibile selezionare sul Play Store. Una mancanza non da poco, causata dal mente in questo formato e poi con file video riprodotti con molta granularità quali fatto che il dispositivo non è stato certificato dal gigan- da memorie USB o dalla rete locale. Abilitando il sup- codifiche audio abilitare te dello streaming californiano per via della mancanza porto al Dolby Vision, invece, Disney+ durante le nostre sull’uscita HDMI, compresi del supporto per il DRM di Netflix. Si potrà installare dal prove blocca del tutto la riproduzione, mentre rinun- Dolby TrueHD, dts-hd e sito di Digiquest un file APK che permette di installare ciando all’HDR di Dolby, la riproduzione parte ma con i Dolby Atmos su Dolby Di- l’app di Netflix, ma a causa della mancanza di certifica- colori invertiti rendendo l’app di fatto inutilizzabile. Sot- gital Plus. Naturalmente sia zione, la riproduzione rimarrà limitata alla sola standard tolineiamo che la prova è stata effettuata con un TV LG per l’audio che per il video definition. Netflix è bloccato perfino tramite la funzione compatibile Dolby Vision. Anche il cambio automatico di è possibile selezionare la Chromecast e quindi gli abbonati alle versioni HD e 4K frame rate, non avviene con la riproduzione tramite i vari configurazione automatica, dovranno rivolgersi altrove. Digiquest ha predisposto un servizi di streaming. Nessun problema con le funziona- che seleziona le imposta- pacchetto preimpostato di altri servizi interessanti già in- lità di Google, a partire dall’assistente vocale, che però zioni migliori a seconda stallati tra i quali non mancano RaiPlay, Tim Vision, Dplay, tende a portarci su YouTube anziché sulle applicazioni delle caratteristiche del di- Disney+, DAZN, Amazon Prime e altri servizi meno noti originali. Per esempio richiamando un noto programma spositivo collegato. pescati tra l’infinita scelta del Play Store. Pre-installati tro- del canale televisivo Motor Trend, anziché indirizzarci viamo poi applicazioni come VLC, Plex e Kodi il che ci fa subito sui servizi DPlay di Discovery veniamo trasportati Il telecomando può es- presupporre che la vera vocazione di questo prodotto è su spezzoni del programma archiviati su YouTube. Faci- sere utilizzato per sfrut- quella di riprodurre soprattutto file multimediali archiviati le la navigazione tra i contenuti tramite il telecomando, tare Google Assistant. sul proprio PC, dischi esterni o NAS. Tornando allo stre- anche se siamo incappati in eventuali impuntamenti, aming, anche con Prime Video abbiamo riscontrato dei non sempre da attribuire alle applicazioni utilizzate.

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n.64 / 20 2 NOVEMBRE 2020 MAGAZINE AUTO ELETTRICA Oltre al modello di serie della 500 elettrica, Fiat presenta anche la 3+1 Tanti auguri Fiat svela la nuova 500 elettrica 3+1 SpaceX: ecco il video che celebra Ha una porta in più che si apre controvento i 100 lanci con Stesse dimensioni e motorizzazione della 500 elettrica ma con una portiera nascosta in più successo di Massimiliano ZOCCHI Elon Musk ha iat ha finalmente svelato il listino pubblicato su Twitter della 500 elettrica “per tutti”, ma ha un video per celebrare Flasciato spazio anche ad un nuovo modello, la 500 3+1. Anticipata da insi- i 100 lanci effettuati da stenti voci di corridoio, la 3+1 arriva dav- SpaceX, a partire dai vero alla fase di produzione, mantenendo primi esperimenti, fino sia le dimensioni sia la motorizzazione della 500 elettrica già in commercio. Il ad oggi con il ritorno di nome scelto si rifà a un modello del pas- equipaggio nello spazio sato, ed indica una portiera in più, sul lato dal suolo americano destro, per agevolare l’accesso ai se- dili posteriori. Quando l’auto è chiusa la di M. ZOCCHI portiera in più è quasi invisibile, essendo senza maniglia, e funge da montante per esperti, che si chiedono quanto possa o 11 kW, in base al caricatore presente la portiera anteriore. Si apre poi contro- costare una ricarica, che nelle versioni nell’auto. Il prezzo sale, a 0,40 euro, o vento, in modo da lasciare uno spazio di top assicura 320 km di autonomia WLTP. poco più o poco meno, in base a quale passaggio il più ampio possibile. Nell’idea Abbiamo dunque fatto i conti. sia il gestore della colonnina. Quindi il di Fiat questa vettura può essere adatta doppio del prezzo rispetto alla corrente a chi cerca una vettura compatta, ma ha A casa conviene sempre di casa. I tempi invece restano alti, con famiglia, e magari cerca comodità per i La Fiat 500 non è ovviamente esente diverse ore necessarie. Considerando seggiolini per bambini. dalle regole generali delle auto elettri- appunto 40 centesimi per kWh come ta- Resta esclusivamente elettrica, e ripren- che, e la prima è che la ricarica casa- riffa, il pieno della batteria più piccola co- SpaceX è una delle aziende di de il marchio “La Prima” già usato per il linga, per chi può, è sempre la più con- sterebbe 9,52 euro, mentre quello della Elon Musk e, nonostante i buoni lancio della versione berlina. La batteria veniente, grazie alle buone tariffe per batteria più capiente 16,8 euro. risultati di Tesla, è probabilmente resta la stessa, da 42 kWh, sufficiente per i contratti domestici. Considerando i quella con il futuro più roseo in 320 km di autonomia nel ciclo WLTP, con soliti 20 centesimi di euro per ogni kWh Colonnine DC, più veloci assoluto, vista la mancanza di veri motore da 118 CV e 220 Nm di coppia. La ricaricato, la versione più economica ma più costose competitor. Il CEO ha pubblicato ricarica in DC arriva ad un massimo di 85 della Fiat 500 elettrica, la Action, avreb- Resta infine il metodo di ricarica più velo- su Twitter un video per celebrare kW. Nella versione di lancio avrà cerchi be un costo del pieno di 4,76 euro, per ce e performante, che non a caso è quel- i 100 lanci con successo, dall’ori- da 17”, e le colorazione Rose Gold, Glacier la sua batteria da 23,8 kWh, certificata lo che viene più spesso pubblicizzato per gine della azienda ad oggi. I tra- Blue e Onyx Black. La tecnologia trova per 180 km. Se invece la 500 fosse una enfatizzare le caratteristiche del veicolo. guardi di SpaceX sono scanditi nel tanto spazio anche a bordo della 3+1, con Passion, una Icon o Il famoso “30 minuti tempo. Nel 2008 è stata la prima tutta la serie di ADAS completi, oltre agli la versione di lan- per arrivare all’80%” azienda privata a raggiungere l’or- interni arricchiti dal display da 10,25”. Il cio La Prima, la bat- si riferisce appunto a bita con un proprio razzo, il Falcon prezzo di listino per la 500 elettrica 3+1 teria sale a 42 kWh, questa tecnologia di 1, e la prima azienda privata a lan- La Prima è di 37.900 euro, che possono con un costo del ricarica. ciare una capsula in orbita e recu- scendere 31.700 euro per effetto degli pieno che quindi si Con queste colonni- perarla, nel 2010 con la Dragon. incentivi statali, o anche 27.400 euro attesta a 8,4 euro, ne i prezzi possono La stessa Dragon nel 2012 è stata nel caso si rottami un vecchio veicolo. per i sopracitati variare molto, an- la prima capsula privata ad attrac- Seguiranno gli allestimenti di serie Icon 320 km. Solitamen- che se in generale care alla Stazione Spaziale Inter- e Passion. Icon avrà prezzi senza e con te i caricatori AC a si usa tenere come nazionale. Nel 2015 è stata poi incentivi, rispettivamente di 33.400 euro, bassa potenza han- riferimento il prezzo la volta di uno dei più importanti 27.200 euro e 22.900 euro. Per Passion no ottime efficienze, per cui tralasciamo della rete nazionale di Enel X, 0,50 euro traguardi del settore spaziale, con invece si scenderà a 31.900 euro, 25.700 eventuali perdite del sistema, ma per al kWh, o quello della rete superveloce l’atterraggio del primo stadio del euro, e con il massimo degli incentivi sicurezza potreste aggiungere al prez- di Ionity, 0,79 al kWh. Con questi prezzi, Falcon 9 per un successivo riuti- 21.400 euro. zo calcolato qualche centesimo di euro. la 500 Action, con caricatore che accet- lizzo, traguardo raggiunto poi nel ta fino a 50 kW di potenza, pagherebbe 2017. Dal 2018 la Tesla Roadster Fiat 500 elettrica, quanto Colonnina AC, sale il prezzo un pieno 11,9 euro oppure 18,8 euro alle di proprietà di Musk stesso orbita costa la ricarica delle varie ma ci vuole tanto stazioni Ionity. Per i modelli con più au- intorno al Sole, e infine nel 2020 versioni? Abbiamo fatto Se passiamo invece alle colonnine, è tonomia di passa a 21 euro con Enel X SpaceX è stata la prima compa- i conti sicuramente più facile imbattersi in in- e 33,18 euro con Ionity, anche se il non gnia privata a mandare astronauti L’ingresso di Fiat nel mercato delle auto frastrutture in corrente alternata che, poter sfruttare l’alta potenza di queste sulla ISS, con l’ormai famosa mis- elettrica ha avvicinato a questa motoriz- sebbene possano erogare fino a 22 W,k colonnine non le rende molto appetibili in sione Crew Dragon Demo-2. Ecco zazione anche tanti potenziali clienti non ne offriranno alla Fiat 500 solo 7,4 kW termini di risparmio di tempo. il video:

 torna al sommario 47 n.64 / 20 2 NOVEMBRE 2020 MAGAZINE BICI ELETTRICA Il marchio italiano, dopo scooter elettrici e eMTB, entra nel mercato delle city eBike Porsche ed Apple, Garelli ci prova con la city eBike pieghevole collaborazione più stretta. Ecco Ciclone Edition, anche in versione Sic 58 In esclusiva 3 colorazioni e una versione speciale in collaborazione con la Fondazione Marco Simoncelli su Taycan i di Massimiliano ZOCCHI podcast e i testi l rinato marchio Garelli aumenta ancora i prodotti nel suo listino. In passato vi sincronizzati Iavevamo già parlato delle eMTB, così La collaborazione fra come dei nuovi ciclomotori elettrici che il marchio tedesco ed riprendevano il marchio Ciclone. E pro- prio questo nome è stato scelto anche Apple diventa sempre per la nuova gamma di eBike pieghevoli più forte. Gli acquirenti dedicate alla città. dell’elettrica Taycan La eBike Ciclone Edition è la classica bici da città, con telaio pieghevole tramite potranno anche usare uno snodo nel punto più basso del tubo Apple Podcast ed Apple obliquo, con ruote dal diametro ridotto Music senza collegare ma con pneumatici adatti alle asperità delle strade (20” x 4”). Sul retro c’è an- decisamente ottima per la città. La for- scopo di sostenere la fondazione, ed è l’iPhone al computer che un portapacchi, e la batteria è inte- cella RST è ammortizzata e i freni sono forse per questo motivo che la versione di bordo grata nel telaio e non esterna. a disco, 160 mm. Completa il tutto il limitata, con grafica ispirata alla moto È possibile scegliere tra tre diverse cambio Shimano a 6 velocità. Peso to- di Simoncelli ma stesse caratteristiche, di M. ZOCCHI colorazioni, che prendono il nome di tale di 21 kg. costa leggermente di più, 1.825 euro, Scout, Sport e Passion, con caratteri- C’è poi una versione speciale, denomi- contro i 1.759 euro delle tre versioni di stiche identiche. Le eBike montano un nata semplicemente Sic 58, realizzata serie. Per chi fosse interessato, è possi- motore nel mozzo Bafang, alimentato in collaborazione con la Fondazione bile consultare la pagina di ricerca dei dalla batteria da 670 Wh, una capacità Marco Simoncelli. Garelli si prefigge lo venditori Garelli.

AUTO ELETTRICA General Motors metterà su strada una flotta di Chevy Bolt elettriche senza conducente I proprietari della prima elettrica del marchio di Stoccarda potran- Via libera ai test sulla guida autonoma senza pilota no poi accedere, in esclusiva, ad Apple Podcast direttamente dal A San Francisco la prova del nove di General Motors computer di bordo, senza dover passare prima dall’iPhone. I test precedenti prevedevano la presenza di un pilota a bordo, pronto ad intervenire Questo perchè il sistema di info- tainment di Porsche si collegherà di Pasquale AGIZZA da sola, impegna- direttamente all’ID Apple del con- ta a percorrere ducente, dando così la possibilità n California partiranno i test sulla guida milioni di miglia al guidatore di ascoltare tutta la autonoma senza pilota. General Motors in una delle città sua musica e i suoi podcast sen- lha infatti ottenuto tutti i permessi delle con condizioni di za, appunto, collegare l’iPhone al autorità preposte per mettere su strada guida più difficili computer di bordo. una flotta di Chevrolet Bolt elettriche sen- al mondo rappre- La navigazione fra i vari podcast za conducente. senta davvero e tutte le opzioni di Apple Mu- General Motors è attiva da anni in que- una bella sfida” sic potrà essere gestita anche sto tipo di test, ma la grande differenza Come detto, la a voce, grazie a Porsche Voice rispetto al passato è che ora ha ottenuto fase di test non Assistant. l’autorizzazione per far viaggiare le auto sarà un test impegnativo solo per ciò che senza né del volante né dei pedali. Resta ancora valida l’opzio- senza un guidatore pronto ad intervenire riguarda la guida autonoma. Le Chevro- Chiudiamo ricordando che General Mo- ne che regala, agli acquirenti in caso di emergenza. let Bolt saranno infatti totalmente elettri- tors non è la prima azienda ad aver ot- Taycan, tre anni di connessione La fase di test sarà estremamente pro- che, quindi il computer di bordo dovrà tenuto le autorizzazioni a far viaggiare dati gratuita dall’auto e sei mesi bante. A tal proposito il CEO di GM Cru- calcolare anche i percorsi giusti e il quan- le auto senza pilota. Fra gli esperimenti di abbonamento ad Apple Music. ise, la divisione General Motors che si titativo di chilometri giusti da percorrere più interessanti c’è quello di Waymo, che Il servizio di streaming musicale occupa di guida autonoma, ha dichiara- per non rimanere a secco. effettua un servizio taxi completamente di Apple creerà, poi, una partico- to: “Il traffico caotico e aggressivo di San Alcuni modelli di Bolt, poi, riprenderanno autonomo a Phoenix. Da sottolineare, lare playlist dedicata proprio ai Francisco sarà un ostacolo molto difficile il prototipo mostrato da General Motors però, che il traffico di Phoenix è molto possessori di Taycan, chiamata da superare. Un’auto elettrica, che guida negli anni scorsi, che non prevede la pre- più contenuto rispetto a San Francisco “Soul, Electrified”.

 torna al sommario 48 n.64 / 20 2 NOVEMBRE 2020 MAGAZINE AUTO ELETTRICA Corposo restyling per tutte le versioni della Tipo e guadagna anche la Crossover Anche Fiat Fiat svela la Tipo 2021, c’è anche Crossover Chrysler si gioca la carta del pick- Più tecnologia, meno coraggio per i motori up elettrico: Ricca gamma di ADAS ma i motori non sono nemmeno mild hybrid. Prezzi da 13.900 euro arriva il Ram EV di Massimiliano ZOCCHI A confermarlo il CEO di arrivato tempo di restyling e nuove FCA Manley. L’azienda versione anche per la Fiat Tipo, che entrerà nella dura Èguada gna così il modello 2021. La casa torinese non si è però limitata ad battaglia dei pick-up aggiornare le varianti 4 e 5 porte, e la elettrici, con uno dei station wagon, ma ha anche introdotto suoi brand più popolari la nuova Fiat Tipo Cross. Un’anima dunque crossover, con un di M. ZOCCHI aspetto più “rugged”, sulla scia di quan- to già fatto a suo tempo con la Panda, con assetto rialzato di 4 cm, più larga, tecnologia anche per quanto riguarda con i nuovi motori Firefly a tre cilindri da 1 nuova griglia frontale, il tutto condito i sistemi di assistenza alla guida. La litro, con 100 CV e 190 Nm di coppia, con con sospensioni e pneumatici appo- nuova Fiat Tipo ha una ricca gamma di emissioni di CO2 di 121 g/km. Questo per sitamente tarati. All’esterno ci sono i ADAS, come l’Intelligent Speed Assist, il benzina, mentre per il diesel troviamo il nuovi fari, Full LED, sia anteriori che po- Lane Control per tenere la vettura al Multijet 1.6, da 95 o 130 CV, le cui emis- steriori. Gli interni cambiano parecchio centro della corsia, Traffic Sign Reco- sioni si attestano a 110 g/km. Stranamen- rispetto alla vecchia versione. Troviamo gnition che identifica la velocità mas- te Fiat ha deciso di non far seguire alla il display da 7” al posto del classico sima consentita, o anche l’Attention Tipo lo stesso destino di 500 e Panda, La sfida per il miglior pick-up contagiri, mentre al centro della plancia Assist, per monitorare la stanchezza del rinunciando anche al semplice Mild Hy- elettrico sul mercato di fa dura, domina la scena il sistema UConncet conducente. Presenti anche gli aiuti più brid. Le vetture saranno disponibili da e presto sulla scena arriverà un 5, con schermo da 10,25”, compatibile comuni come il Park Assist o il Blind Spot novembre, con un prezzo di partenza di nuovo contendente. Stiamo par- con Android Auto e Apple CarPlay. Più Assist. Le motorizzazioni si aggiornano, 13.900 euro. lando del popolare (in America) truck Ram, prodotto da Fiat Chry- sler, che scopriamo avere piani molto seri. GUIDA AUTONOMA Gli ultimi benchmark di MLPerf per valutare le capacità dei sistemi di AI Lo ha rivelato il CEO di FCA Mike Manley, a margine della confe- Xavier di Nvidia primeggia con il processore Orin renza sui risultati finanziari del trimestre. Il prodotto FCA an- drebbe quindi a battagliare con Il SoC per la guida autonoma sarà 7 volte più potente Rivian, Ford, Tesla, Lordstown e ll SoC Xavier di Nvidia per la guida autonoma domina la classifica. Nel 2021 arriverà Orin l’ultima arrivata General Motors con l’Hummer elettrico. Una sfida parte dell’IA di mettere sul dunque difficile per FCA, spes- di Sergio DONATO campo, cioè nel mondo rea- so vista come azienda in ritardo vidia continua a credere nella sua le, gli insegnamenti appresi sull’elettrificazione, ma che ora piattaforma per la guida autono- nella fase di deep learning. pare stia accelerando in modo Nma DRIVE AGX spinta da Xavier, Per esempio, la capacità di consistente sui piani futuri. il SoC (Sytem on a Chip) presentato or- accorgersi che un pedone Manley in realtà non ha appro- mai due anni fa che vuole raggiungere la sta attraversando la strada e fondito molto, ma ha semplice- guida autonoma di livello 4, ovvero senza di frenare il veicolo. Nei test mente fatto capire che un an- l’interazione umana. Nel suo blog, Nvidia di quest’anno, NVIDIA Xavier nuncio in tal senso non è molto si è vantata di aver battuto tutti i record ha dominato i risultati per i lontano: “vedo un pick-up Ram nel corso della valutazione dell’ultimo SoC di edge computing a basso consu- 3D in computer vision del mondo reale, elettrico nel mercato, e vi chiedo test MLPerf nell’inferenza dell’IA (Intelli- mo energetico - processori necessari per un fondamento dei sistemi di guida au- di stare sintonizzati ancora per genza Artificiale) del suo SoC Xavier. l’edge computing nei veicoli e nei robot - tonoma. Xavier, abbinato al sistema di un po’, e vi diremo quando sarà Queste informazioni possono risultare sia nelle attività di deduzione a flusso sin- guida autonoma, è stato presentato agli il momento”. oscure, di primo acchito. MLPerf sta per golo sia in quelle a flusso multiplo. Xavier inizi del 2018, ed è riuscito a convincere A meno che FCA non sia stata “Machine Learning Performance” ed è è un computer IA che incorpora sei diver- subito società come Volvo, Volkswagen capace di mantenere un assoluto un forum di aziende impegnato nella si tipi di processori, fra cui CPU, GPU, ac- e Uber. L’anno prossimo intende lanciare segreto sul progetto preliminare, realizzazione di benchmark per valutare celeratore di deep learning, acceleratore NVIDIA Orin, il SoC di nuova generazio- significa che un eventuale pro- le prestazioni delle soluzioni hardware e di visione programmabile, processore di ne, che offrirà quasi sette volte le presta- totipo vedrebbe la luce durante software legate al machine learning. segnali di immagine e acceleratore del zioni di Xavier con un’efficienza energeti- il 2021, per una produzione non Per “inferenza” si intende la capacità da flusso stereo-ottico, cioè la ricostruzione ca ancora migliore. prima del 2022.

 torna al sommario 49 n.64 / 20 2 NOVEMBRE 2020 MAGAZINE BICI ELETTRICA Harley-Davidson continua il processo di cambiamento, dopo le moto elettriche BMW annuncia Harley-Davidson scorpora la divisione eBike nuove Mini elettriche. Nasce Serial 1, il primo modello è spettacolare In arrivo la Arrivano le eBike, che ora avranno un ramo d’azienda dedicato con Serial 1 Cycle Company Countryman di Massimiliano ZOCCHI e una piccola arley-Davidson sta attraversando un periodo di grande trasforma- crossover Hzione, per cercare di rendere il Il marchio gestito da brand più moderno e attirare così nuovi BMW avrà nuove vetture clienti. La moto elettrica LiveWire è stata di certo il catalizzatore di questo cambia- in versione elettrica, ma mento e ha ispirato la progettazione di contemporaneamente una gamma completa di veicoli elettrici, continuerà lo sviluppo dagli scooter alle moto leggere, fino ad arrivare alle eBike. di versioni con motore Le avevamo viste per la prima volta dal endotermico vivo durante EICMA 2019, e ora Har- ley-Davidson ha deciso di giocarsi una di M. ZOCCHI carta importante: la divisione eBike viene scorporata, e nasce così Serial 1 Cycle portanti di HD effettueranno il passaggio (che non esclude però che possano es- Company. Un nome non scelto a caso, in Serial 1, tra cui Aaron Frank, con Jason serci anche modelli più sportivi) o i detta- ma che richiama le moto storiche del Huntsman, che sarà Presidente, Ben gli classici come la sella in pelle, materiale 1903, il cui primissimo modello si chiama- Lund, Vice Presidente, e la Hannah Al- usato anche per le strisce che ricoprono va appunto “Serial Number One”. tenburg, specialista marketing. le manopole. Interessante il dettaglio del- Ed in effetti il design del primo modello, La prima eBike dovrebbe arrivare a marzo le luci integrate nel telaio, di cui quella mostrato in queste foto, si ispira molto 2021, e il prototipo mostrato ne anticipa frontale va anche ad illuminare il nuovo allo stile delle moto classiche, semplici le possibili scelte stilistiche e tecniche. Al logo. Particolarmente curata la pulizia nelle linee ma allo stesso tempo elegan- momento non sono state rivelate caratte- estetica, con i cavi che corrono all’interno Iniziano a vedersi le prime Mini ti. Il progetto, iniziato come un gruppo di ristiche tecniche, ma si può notare subito del telaio. La batteria è ovviamente inte- elettriche in strada e nelle con- studio sulla fattibilità, è cresciuto sempre la scelta della cinghia in carbonio al posto grata, e dal design preliminare sembra cessionarie, ma BMW, che gesti- più, fino alla decisione odierna. Nomi im- della catena, la forcella non ammortizzata essere non rimovibile, nel tubo obliquo. sce il marchio, ha già piani più a lungo termine. L’elettrificazione di Mini continuerà, ma senza MOTORSPORT Dopo il rinvio al 2021, Venturi proverà a battere 12 record sulla pista di un aeroporto abbandonare i motori a combu- stione. La casa tedesca prevede di por- Max Biaggi torna in sella alle Voxan di Venturi tare sul mercato almeno altre due Mini elettriche da affiancare Proverà a battere 12 record per le moto elettriche alla Mini Cooper SE. Si tratterà di vetture con stile crossover, di cui A Châteauroux Voxan porterà tre moto, allestite in modo diverso, con Max Biaggi alla guida una è la già conosciuta Mini Cou- tryman, che dopo la versione ibri- di M. ZOCCHI diverse, per ognuna delle da plug-in diventerà completa- quali verrà tentato il record di mente elettrica. La seconda auto oxan è la divisione di Venturi velocità da fermo e lanciato. sarà di dimensioni più contenute, che si occupa di sviluppare mo- Precisamente per le distan- del tipo city car, ma sempre a Vtori elettrici per motociclette, e ze quarto di miglio, miglio ruote alte, e sembra che esisterà da tempo programma di battere alcuni e km. Per sei categorie non solo in versione elettrica. Le altre record di velocità. L’evento era stato esiste un record precedente, Mini invece continueranno ad posticipato al 2021, ma ora invece per cui è scontato il risultato, avere varianti anche con motore Voxan ha deciso di anticipare cam- mentre per altre sei il pilota termico, per proseguire la strate- biando la location dai laghi salati della Max Biaggi tenterà di bat- dato fiducia. Siamo più che pronti. gia BMW “Power of Choice”, per Bolivia all’aeroporto di Châteauroux tere le precedenti velocità registrate. Questo fine settimana, se la pista offrire la scelta migliore per ogni in Francia. Il luogo, già utilizzato per Queste le parole del rider italiano: cliente e ogni Paese. Tuttavia test preliminari, in caso di bel tempo è sarà asciutta e il vento laterale non sono ancora chiare le tempi- adatto ai record di velocità, e Voxan vi “Questa sarà la nostra terza vol- sarà debole, potremo battere stiche di arrivo dei nuovi modelli. porterà ben tre moto, allestite in modo ta sulla pista dell’aeroporto di diversi record. Non vedo l’ora di Vi aggiorneremo non appena ci diverso. Le tre moto, tutte con potenza Châteauroux. Le prestazioni nei riportare questi titoli a Monaco e saranno novità a riguardo.” di 270 kW, appartengono a categorie test di giugno e agosto ci hanno alla squadra”.

 torna al sommario 50 n.64 / 20 2 NOVEMBRE 2020 MAGAZINE AUTO ELETTRICA Presentata ufficialmente l’incarnazione elettrica del mastodontico fuoristrada Europa, le auto GM presenta l’Hummer elettrico solo pick-up elettrificate superano le Autonomia 560km, costo più di 100mila $ diesel, ma solo Ma poi ammette “non è ancora funzionante” contando le Mild Nei prossimi quattro anni arriveranno quattro diverse versioni, la più carrozzata costerà 112mila $ Hybrid Storico sorpasso a Dopo la presentazione e i preorder, confessa di non avere ancora un veicolo davvero funzionante settembre, con le auto di P. AGIZZA elettrificate che in gruppo superano le norme, mastodontico, esagerato. Sono solo alcuni degli aggettivi vendite di quelle con Eutilizzati per descrivere i fuori- motore diesel. Però strada Hummer, che dopo un’intensa bisogna conteggiare campagna pubblicitaria che ha visto protagonista il campione di basket Le- anche le semplici mild Bron James, viene svelato ufficialmen- hybrid te, nella sua incarnazione elettrica, da General Motors. di M. ZOCCHI Partendo dall’aspetto estetico, l’Hum- mer mantiene fede a quello che è sem- diagonale) e il sistema di assistenza alla dei preordini del modello che per primo pre stato il suo tratto distintivo. La ver- guida Super Cruise. verrà commercializzato, si è però sco- sione elettrica sarà enorme, nella sola La Edition 1 avrà un prezzo che, coe- perto, tramite Green Car Reports, che configurazione pick-up, ed avrà un tet- rente con tutto ciò che riguarda Hum- General Motors ha ammesso di non to modulare, con diversi elementi che mer, si rivela esagerato. Costerà, infat- avere un veicolo funzionante, e che possono essere facilmente sganciati e ti, 112.595 dollari (circa 95mila euro al quello mostrato nei video e nelle foto è Il mercato automotive sta cam- rimontati alla bisogna. cambio). Nel 2022 uscirà poi la versio- solo frutto di CGI e di un prototipo sta- biando. A settembre 2020 abbia- Uno degli aspetti più interessanti della ne EV3x, che come il modello maggiore tico. Non che questa sia una colpa gra- mo assistito a uno storico sorpas- presentazione, poi, è quello che riguar- utilizzerà tre motori ma avrà qualcosa in ve, data l’abitudine consolidata anche so: le vendite di auto elettrificate da batteria ed autonomia. A bordo di meno dal punto di vista degli accessori. della concorrenza a presentare modelli sono state superiori a quelle delle Hummer troveremo una batteria Ultium Prezzo a partire da 99.995 dollari (poco quando ancora non sono terminati, ma auto con motore diesel. da 800V, che garantisce fino a 560 chi- meno di 85mila euro al cambio). pareva dalle parole di GM che i lavori Ma elettrificate non significa elet- lometri di autonomia. Possibile, inoltre, Nel 2023 e nel 2024 arriveranno in- fossero a uno stadio più avanzato, so- triche. Nel gruppo sono comprese usufruire della ricarica rapida fino a vece i modelli con due motori. Il primo prattutto considerando che l’Hummer le elettriche pure, le ibride ricarica- 350kW. Delle prestazioni velocistiche ad essere lanciato sul mercato sarà il dovrebbe essere uno dei primi veicoli bili, le full hybrid, ed anche le mild sapevamo già tutto, compresa la pre- modello EV2x, con prezzo di 89.995 sulla nuova piattaforma Ultium. hybrid. Proprio queste ultime di senza di tre motori capaci di sprigionare (circa 75mila euro). Sarà poi la volta di Proprio la piattaforma, come mostrato elettrico hanno davvero poco, ma 1.000CV di potenza. La coppia massima EV2, il modello più “economico” del nella foto qui sotto nella versione Hum- con alti volumi di vendita hanno è di 15.590Nm e, grazie all’Adrenaline lotto, che costerà 79.995 dollari (circa mer, sembra sia una delle poche parti sensibilmente contribuito al sor- Mode, Hummer può scattare da 0 a 100 67 mila euro). praticamente finita, il che lascerebbe a passo sul diesel. Diesel e elettri- in poco più di tre secondi. GM circa un anno (la Edition 1 è prevista ficate hanno gravitato attorno al General Motors ammette: per fine 2021) per completare motoriz- 25% di quota mercato, con le ulti- Quattro modelli in quattro “l’Hummer elettrico che zazione, carrozzeria, interni e tecnolo- me di un soffio più avanti. anni, si parte dal più abbiamo mostrato non è gia varia da mettere a bordo, come la Come mostrano i dati raccolti da carrozzato a fine 2021 funzionante” “camminata del granchio” che si può Jato, si tratta di un trend gradua- L’altro aspetto molto interessante della Dopo la presentazione e la saturazione vedere in questo video. le, che però ha visto una decisa presentazione è la strategia commer- impennata delle elettrificate da ciale di General Motors: nei prossimi ottobre 2019 in poi, mentre per il quattro anni arriveranno quattro diverse diesel il declino è stato più gradua- versioni di Hummer. La prima a sbarcare le. Hanno reagito diversamente le sul mercato, a fine 2021, sarà la versio- auto a benzina, che dapprima si ne Edition 1, il non-plus-ultra della pro- sono mangiate delle quote diesel, posta Hummer. ma poi hanno iniziato un declino Monterà tre motori elettrici, ed avrà simile. Le mild hybrid hanno avu- tutte le caratteristiche presentate dal to un ruolo decisivo, e sembrano marchio negli scorsi mesi, compresi molto amate sia dai consumatori Crab Mode (la possibilità di ruotare tut- che dai produttori, per costi di pro- te e quattro le ruote per procedere in duzione bassi, e anche quelli di vendita. media di emissioni.

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