Autorità Di Bacino Distrettuale Dell'appennino Centrale
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AUTORITÀ DI BACINO DISTRETTUALE DELL'APPENNINO CENTRALE ATTIVITA’ A10 Creazione del modello cooperativo delle relazioni interistituzionali e del network degli attori a livello centrale e territoriale, con particolare riferimento agli enti di ricerca, al fine di orientare la necessità di conoscenze ed il pronto utilizzo dei risultati. Modelli di relazione della pianificazione urbanistica generale/di settore e la ricostruzione post sisma, integrate con la pianificazione idrogeologica e le direttive europee WFD 2000/CE e FD 2007/60/CE” Arch. Alessandro Calabrò INQUADRAMENTO AREA ReSTART RISPETTO INCONTRO DEL GRUPPO DI PROGETTAZIONE DEL 24/07/2019 ALLA SUPERFICIE DEL DISTRETTO SINTESI DELLA NORMATIVA RIGUARDANTE L’AREA ReSTART E LA RICOSTRUZIONE • Decreto legge 189/2016 (convertito con la Legge 229/2016): Art. 5 comma 1 lettera e si indica chiaramente che le Regioni, su proposta dei comuni, definiscono i criteri per la perimetrazione degli ambiti da sottoporre a pianificazione attuativa; • Sulla base delle Decreto sono state emanate diverse Ordinanze da parte del Commissario di Governo per la ricostruzione tra cui: L’ordinanza n. 25/2017 denominata: «Criteri per la perimetrazione dei centri e nuclei di particolare interesse che risultano maggiormente colpiti dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016» • Per potere procedere alla perimetrazione occorre soddisfare i seguenti criteri: A. la presenza di patrimonio culturale “di particolare interesse” e di pregio storico, architettonico, archeologico, naturale e paesaggistico; B. l’essere “i centri e i nuclei o parti di essi” “maggiormente colpiti”; C. l'essere soggetti a condizioni di pericolosità anche di natura non sismica. • Criteri ulteriormente declinati all’Allegato 1 dell’Ordinanza per una più chiara applicazione. Nello specifico: Per il punto B (tra gli altri): 2b) la percentuale di edifici inagibili (come desunti dalle schede FAST o AeDES), rispetto al totale delle schede compilate con esito, è maggiore del 90% (purché le schede compilate con esito siano almeno il 50% rispetto alle richieste pervenute); Per il punto C (tra gli altri): condizioni non direttamente connesse ai fenomeni sismici, ma rilevanti ai fini della pianificazione territoriale, quali aree soggette a frane e aree soggette a inondazioni, come desunte dai Piani di settore (PAI frane, PAI piene)*. *Nello stesso allegato 1 tra le note si fa un esplicito riferimento «agli Enti competenti»: • La corrispondenza delle condizioni di pericolosità indicate e/o desunte dai Piani di settore con le mutate condizioni di rischio successive all’evento sismico dovrà essere valutata dagli Enti competenti. Ove necessario, gli Enti competenti procederanno a un adeguamento, anche speditivo. L’Autorità di Distretto che viene chiamata in causa anche dalla Ordinanza n. 19/2017 (Misure per il ripristino con miglioramento sismico e la ricostruzione di immobili ad uso abitativo gravemente danneggiati o distrutti dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016) all’art. 22 Edifici ubicati in aree interessate da dissesti idrogeologici. Nello specifico: Al comma 1 lettera c) vengono individuate le aree in questione tra le altre… « zone con livello di rischio elevato o molto elevato (R3 o R4) come definite nel Piano di assetto idrogeologico» e poi al comma 3 in cui viene chiaramente prescritto che gli edifici che ricadano in tali aree …… «non possono essere ricostruiti nello stesso sito o migliorati simicamente qualora la zona non sia ricompresa tra quelle oggetto di interventi finanziati dal piano sui dissesti idrogeologici» • Se si ricade in questo caso (sempre al comma 3) il Vice commissario per la ricostruzione (i Presidenti delle Regioni) possono autorizzare…… «la ricostruzione di edifici equivalenti in altri siti stabili e non suscettibili di instabilità dinamiche, individuati tra quelli già edificabili dallo strumento urbanistico, di proprietà pubblica o privata, ovvero a seguito di apposita variante» ESEMPI DI BORGHI DA RICOSTRUIRE E IL PAI: IL CASO DEL COMUNE DI NORCIA Frazione di Capo del Colle - PERIMETRAZIONE ESEMPI DI BORGHI DA RICOSTRUIRE E IL PAI: IL CASO DEL COMUNE DI NORCIA Frazione di Capo del Colle - PAI ESEMPI DI BORGHI DA RICOSTRUIRE E IL PAI: IL CASO DEL COMUNE DI NORCIA Frazione di Piè la Rocca - PERIMETRAZIONE ESEMPI DI BORGHI DA RICOSTRUIRE E IL PAI: IL CASO DEL COMUNE DI NORCIA Frazione di Piè la Rocca - PAI ESEMPI DI BORGHI DA RICOSTRUIRE E IL PAI: IL CASO DEL COMUNE DI NORCIA Frazione di Piè del Colle - PERIMETRAZIONE ESEMPI DI BORGHI DA RICOSTRUIRE E IL PAI: IL CASO DEL COMUNE DI NORCIA Frazione di Piè del Colle - PAI ESEMPI DI BORGHI DA RICOSTRUIRE E IL PAI: IL CASO DEL COMUNE DI CASTELSANTANGELO SUL NERA ESEMPI DI BORGHI DA RICOSTRUIRE E IL PAI: IL CASO DEL COMUNE DI CASTELSANTANGELO SUL NERA CENNI SULLE SCHEDE AeDES, GL-AeDES (Agibilità e danno nell'emergenza sismica) E FAST (Fabbricati per l’Agibilità Sintetica post-Terremoto ) Per l’individuazione dei danni e soprattutto dell’agibilità degli edifici finite le operazioni di soccorso vengono redatte le schede AeDES o la più sintetica scheda FAST. Nella scheda AeDES sono individuati: • L’identificazione dell’edificio (indirizzo, luogo, dati catastali, mappa, ecc); • Descrizione (dati metrici, piani, uso, ecc.); • Tipologia di struttura; • Danni ad elementi strutturali; • Danni ad elementi non strutturali; • Eventuale pericolo indotto dagli edifici adiacenti; • Terreno e fondazioni • Esito di agibilità: A esito AGIBILE; B edificio TEMPORANEAMENTE INAGIBILE (in tutto o in parte ma agibile con provvedimento di pronto intervento); C edificio PARZIALMENTE INAGIBILE; D edificio TEMPORANEAMENTE INAGIBILE; E edificio INAGIBILE; F edificio INAGIBILE per rischio esterno. ESEMPIO SCHEDE AeDES COMPILATA ESEMPIO SCHEDE AeDES COMPILATA RICOGNIZIONE DELLE PERIMETRAZIONI DI AMBITI DA ASSOGGETTARE A PIANIFICAZIONE URBANISTICA ATTUATIVA N COMUNE N. PERIM. LINK UTILE / NOTE 1 Barete (Aq) 0 Nessuna informazione REGIONE ABRUZZO: 2 Cagnano Amiterno (Aq) 0 E’ presente il Piano di Ricostruzione in seguito al terremoto del 2009 3 Campli (TE) 0 Sono stati individuati gli aggregati edilizi. 23 Comuni sono compresi 4 Campotosto (AQ) 0 Riferimenti alla perimetrazione del sisma 2009 5 Capitignano (AQ) 0 C’è una perimetrazione relativa al sisma 2009 (individuazione degli aggregati) nell’area del cratere e solo 6 Castel Castagna (Te) 0 Nessuna informazione 7 Castelli (TE) 0 Nessuna informazione 3 hanno individuato 8 Civitella del Tronto (TE) 0 Nessuna informazione 9 Colledara (Te) 0 E’ presente il Piano di Ricostruzione in seguito al terremoto del 2009 l’ambito da assoggettare a 10 Cortino (TE) 13 https://www.regione.abruzzo.it/content/perimetrazioni-centri-storici 11 Crognaleto (TE) 0 Trovati riferimenti al sisma 2009 pianificazione attuativa: 12 Fano Adriano (Te) 0 Nessuna informazione 13 Farindola (Pe) 0 Nessuna informazione Cortino, Torricella Sicura e 14 Isola del Gran Sasso (Te) 0 Trovati riferimenti al sisma 2009 15 Montereale (AQ) 0 Nessuna informazione Valle Castellana per un 16 Montorio al Vomano (TE) 0 C’è una perimetrazione relativa al sisma 2009 (individuazione degli aggregati) 17 Pietracamela (Te) 0 C’è una perimetrazione relativa al sisma 2009 (individuazione degli aggregati) totale di 17 piani di 18 Pizzoli (Aq) 0 C’è una perimetrazione relativa al sisma 2009 (individuazione degli aggregati) 19 Rocca Santa Maria (TE) 0 C’è un riferimento alla futura perimetrazione con l’avviso di proporre aggregati ricostruzione da alla popolazione 20 Teramo 0 Ancora non hanno fatto le perimetrazioni, ma il Sindaco ne ha parlato con gli progettare. abitanti 21 Torricella Sicura (TE) 1 https://www.regione.abruzzo.it/content/perimetrazioni-centri-storici 22 Tossicia (TE) 0 Nessuna informazione 23 Valle Castellana (TE). 3 https://www.regione.abruzzo.it/content/perimetrazioni-centri-storici RICOGNIZIONE DELLE PERIMETRAZIONI DI AMBITI DA ASSOGGETTARE A PIANIFICAZIONE URBANISTICA ATTUATIVA N COMUNE N. PERIM. LINK UTILE / NOTE REGIONE LAZIO: 1 Accumoli (RI) 4 2 Amatrice (RI) 15 Fanno parte del cratere 15 comuni 3 Antrodoco (RI) 0 4 Borbona (RI) 0 Perimetrazioni provvisorie in seguito ed inizialmente 6 amministrazioni deperimetrate 5 Borgo Velino (RI) 0 hanno individuato seppur in via 6 Cantalice (RI) 0 provvisoria complessivamente 60 7 Castel Sant’Angelo (RI) 0 8 Cittaducale (RI) 0 perimetrazioni. In seguito solo i 9 Cittareale (RI) 0 Perimetrazioni provvisorie in seguito deperimetrate comuni di Accumoli e Amatrice 10 Leonessa (RI) 0 Perimetrazioni provvisorie in seguito hanno confermato gli ambiti e deperimetrate 11 Micigliano (RI) 0 precisamente: 3 più il capoluogo 12 Poggio Bustone (RI) 0 13 Posta (RI) 0 Perimetrazioni provvisorie in seguito per Accumoli e 14 più il capoluogo deperimetrate per Amatrice per un totale di 19 14 Rieti 0 piani urbanistici attuativi. 15 Rivodutri (RI). 0 RICOGNIZIONE DELLE PERIMETRAZIONI DI AMBITI DA ASSOGGETTARE A PIANIFICAZIONE URBANISTICA ATTUATIVA REGIONE MARCHE: Fanno parte del cratere 85 comuni e 14 amministrazioni hanno individuato una o più perimetrazioni per la conseguente pianificazione attuativa. Complessivamente sono stati perimetrati 59 ambiti da sottoporre a pianificazione attuativa. Elenco dei comuni: Arquata del Tronto (AP), Caldarola (MC), Castelsantangelo sul Nera (MC), Cessapalombo (MC), Esanatoglia (MC), Gualdo (MC), Montegallo (AP), Muccia (MC), Petriolo (MC), Pioraco (MC), Sefro (MC), Serravalle del Chienti (MC), Valformace (MC) e Visso (MC). RICOGNIZIONE DELLE PERIMETRAZIONI DI AMBITI DA ASSOGGETTARE