Step up 2 PB Italiano
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Presenta Un film di JON M. CHU Con ROBERT HOFFMAN, BRIANA EVIGAN, CASSIE VENTURA ‘ IL PERSONAGGIO DI TUCK E’ DOPPIATO DA MONDO MARCIO’ Al cinema dal 18 Aprile EDIZIONE ITALIANA Chase Emiliano Coltorti Andie Alessia Amendola Tuck Mondo Marcio Muso Fabrizio De Flaviis Missy Perla Liberatori Felicia Monica Bertolotti Direttore doppiaggio Oreste Baldini 2 Non è importante da dove vieni, ma dove sei diretto. Dopo lo strepitoso successo di STEP UP, arriva sugli schermi STEP UP 2 - La Strada per il Successo, con una storia emozionante di corpi, cuori e sogni in movimento, ancora una volta ambientata negli ambienti della street-dancing. La ribelle Andie (BRIANA EVIGAN) è la nuova arrivata della Maryland School of the Arts: è una ragazza emarginata, che tenta di integrarsi nell’elitaria scuola. Andie ha sempre avuto un sogno: ballare insieme ad un gruppo di ballerini di strada di Baltimora. Chase (ROBERT HOFFMAN), invece, è il ragazzo più affascinate e di maggior talento della scuola, una vera stella in ascesa. Vuole formare un gruppo di ballerini per poter partecipare alla competizione di ballo chiamata “The Streets”, la più importante di tutta Baltimora. Chase ed Andie decidono di unire le loro forze, ma il rapporto tra i due appare da subito alquanto burrascoso ed Andie non ha certo vita facile: la pressione su di lei, sia nella vita di tutti i giorni che sulla pista da ballo, è quasi insostenibile. Dovrà imparare a costruire un ponte tra amore e lealtà, libertà e opportunità, tra quello che lei realmente è e quello che crede di poter diventare. LA PRODUZIONE Proprio come il film che lo ha preceduto, anche STEP UP 2 - La Strada per il Successo è caratterizzato da scene di ballo stupefacenti e da una musica trascinante. STEP UP 2 segna il debutto alla regia del promettente regista Jon M. Chu. Il cast del film è ricco di giovani attori, tutti ragazzi dal talento innato, la cui lotta per emergere ed ottenere successo li accomuna notevolmente ai personaggi che interpretano nel film. STEP UP 2 riunisce gran parte del team produttivo del film precedente, come, ad esempio, Jamal Sims, uno dei più innovativi coreografi di hip hop, che questa volta è stato affiancato da altri due coreografi: Nadine “Hi Hat” Ruffin e Dave Scott (“Stomp the Yard”). Patrick Wachsberger & Erik Feig, della Summit Entertainment, hanno prodotto il film insieme ad Adam Shankman e Jennifer Gibgot della Offspring Entertainment. I produttori esecutivi sono Bob Hayward, David Nicksay, Anne Fletcher, e Meredith Milton. La sceneggiatura è stata scritta da Toni Ann Johnson e Karen Barna ed è basata su personaggi creati da Duane Adler. Nel film recita un cast di artisti di grande talento, che hanno eseguito ogni singola scena di ballo, tra cui, Briana Evigan, Robert Hoffman (“She’s The Man”, “You Got Served”), e Will Kemp (“Van Helsing”). Nel film recitano anche la cantante/modella/attrice Cassie Ventura, Sonja Sohn, 3 Adam G. Sevani, Telisha Shaw, Danielle Polanco, Black Thomas ed un cast di bravissimi street dancer, scelti dopo interminabili audizioni. Molti di questi ragazzi sono al loro debutto cinematografico. La colonna sonora di STEP UP 2 La Strada per il Successo dell’etichetta discografica Atlantic Records, è caratterizzata da generi come il rap, l’hip-hop e l’R&B, ed include la hit di successo “Low” di Flo Rida featuring T-Pain, oltre che nuovi singoli e video di T-Pain, Missy Elliott, Enrique Iglesias, Trey Songz featuring Plies, Plies featuring Akon, Cassie, Cherish featuring Yung Joc e molti altri ancora. DAL PALCOSCENICO ALLA STRADA: UNA STORIA COMPLETAMENTE NUOVA Nell’estate del 2006, gli spettatori hanno avuto la possibilità di vedere STEP UP, una favola hip-hop profondamente emozionante, in grado di combinare il ritmo infiammante della musica e dei balli di strada con la storia di un ragazzo e di una ragazza, entrambi studenti in una scuola d’arte elitaria, pronti a rischiare tutto pur di realizzare il loro sogno di ballare. Questo film entusiasmante e romantico, diretto da Anne Fletcher, con Channing Tatum, è stato un immediato successo di box office, incassando 20 milioni di dollari nel suo primo weekend di apertura. Il successo del film è stato talmente strepitoso, che fin dagli inizi si è sentito parlare di un possibile suo seguito; tuttavia, i produttori del primo film, Patrick Wachsberger e Erik Feig della Summit Entertainment e Adam Shankman e Jennifer Gibgot della Offspring Entertainment, non erano affatto intenzionati a fare un vero e proprio sequel. Al contrario, hanno optato per introdurre un soggetto totalmente nuovo all’interno della storia: la famosa Maryland School of the Arts (MSA), una vera e propria mecca per tutti i giovani artisti di Baltimora. L’obiettivo dei produttori era quello di riuscire a creare un’esperienza ancora più dinamica da offrire a quello stesso pubblico che era rimasto così profondamente colpito dalla mescolanza di elementi drammatici e di straordinari numeri di ballo. Se STEP UP raccontava la storia di un giovane ballerino, che partendo dalla strada riesce ad arrivare su un vero palcoscenico, STEP UP 2, invece, capovolge completamente la vicenda, portando gli studenti della Maryland School of the Arts dalle eleganti sale della rinomata scuola alla strada, palcoscenico degli ultracreativi e innovativi balli di strada. I protagonisti, divisi tra questi due 4 mondi così apparentemente diversi, si troveranno a fare i conti con l’amore, l’ambizione e la lealtà, e impareranno a crescere e a diventare ciò che hanno sempre sognato di diventare. Sulla scia di una serie di film sul ballo di grande successo, tra cui è d’obbligo citare l’acclamato “Hairspray” diretto da Shankman, e col crescere dell’ammirazione dell’America nei confronti delle competizioni di ballo, era necessario rendere questo nuovo film quanto più emozionante possibile, mantenendo allo stesso tempo una certa dose di realismo. A questo scopo i produttori hanno assoldato alla guida del progetto un giovane ma promettente regista: Jon M. Chu. Chu si è diplomato nel 2004 presso la USC School of Cinematic Arts, è un ex-ballerino oltre che vincitore di numerosi premi per una serie di cortometraggi da lui diretti (“Silent Beats”, “While the Kids Were Away”, e “Gwai Lo” [“The Little Foreigner”]). Chu possedeva esattamente quell’energia che i filmmaker stavano tentando di trovare. Ricorda la produttrice Jennifer Gibgot, “Quando Jon è arrivato aveva già moltissime idee originali. Era pronto a dimostrare la sua stoffa, il suo amore per il ballo, la sua inventiva e soprattutto la sua passione per la narrazione”. Aggiunge David Nicksay, produttore esecutivo del film, “Jon stesso ha studiato come ballerino e più di ogni altra cosa comprende la cultura della strada, sa cosa provano quelle persone il cui unico desiderio è ballare. Sa perchè i ballerini sono tanto motivati nei confronti di questa loro passione e sa anche come rendere unico un film sulla danza”. Chu ha totalmente capovolto la storia, portandola al di fuori delle aule della scuola, nei quartieri urbani oppressi e spesso invisibili, dove viene organizzata una sorta di illecita competizione conosciuta come “The Streets”, durante la quale, diversi gruppi di ballerini, il cui scopo è quello di ottenere il dominio di questo mondo segreto e nascosto, si danno battaglia a passi di danza. L’obbiettivo del regista era quello di dare al film un respiro totalmente nuovo oltre che una maggiore aggressività, conservando allo stesso tempo sentimenti come l’umanità e la speranza, vale a dire quelle caratteristiche tanto amate nel primo film. “Volevo salire un gradino più in alto rispetto agli splendidi balletti che si vedono nel primo film. Questa volta volevamo uno stile più audace, volevamo portare la storia per strada, dove potessimo incorporare molti altri passi e stili: dal tip tap al double dutch, dalla salsa al popping, fino ad arrivare alla break dance”, spiega Chu. “Questo ha aperto le porte a nuovi personaggi”. Fin dall’inizio, Chu è stato attratto dalla sceneggiatura, scritta da Toni Ann Johnson e Karen Barna, che racconta di come la Scuola D’arte, in cui il film è ambientato, si trova a vivere un periodo di transizione, avendo perso la sua identità e il suo antico legame con la bellissima città di Baltimora, da sempre sua fonte di ispirazione. La sceneggiatura, inoltre, presentava due nuovi personaggi, 5 entrambi con delle storie molto appassionanti alle loro spalle: Andie West, ballerina hip-hop ribelle, che ha da poco perso la madre e viene costretta a frequentare la MSA, dove stenta ad integrarsi, e Chase, lo studente più popolare della scuola, fortemente scettico sul suo futuro e su quello della scuola stessa. Andie è un’outsider, Chase invece è una star. Eppure i due ragazzi si trovano a condividere la stessa passione per quei passi così innovativi, tipici dello street-style, ma severamente proibiti all’interno della scuola. Questa loro passione li porterà a gareggiare insieme come partner in “The Streets”, la tanto agognata competizione di ballo a cui decidono di partecipare. Spiega la produttrice Jennifer Gibgot, “Si tratta di una versione invertita del primo film, una storia che parla di perdenti e disadattati, di quelle persone che nessuno vuole e a cui nessuno crede. Senza neanche volerlo veramente, Andie si trova a combattere dei forti preconcetti, riuscendo anche a far sì che il direttore della scuola apra finalmente gli occhi ed inizi ad accettare altre forme e stili di ballo. E proprio come STEP UP, si tratta principalmente di una storia d’amore, che parla dell’importanza di credere in se stessi”. Chu aggiunge: “Questo film è un gran bel viaggio che parla di diverse tematiche, come ad esempio del sentire di far parte del mondo in cui viviamo e di celebrare ciò che ci rende diversi e speciali.