Gouaches. Dagli anni '50 agli anni '80

a cura di Silvia Pegoraro

BoncompagniGIOIELLI Sturni ARTE DESIGN BoncompagniGIOIELLI Sturni ARTE DESIGN Franco Angeli Sommario Gouaches. Dagli anni '50 agli anni '80

12 dicembre 2014 - 12 febbraio 2015 Antichità Sturni Via di Campo Marzio, 81 – Roma Presentazione 7 Paolina Sturni Paolina Sturni art director Franco Angeli: carte per una poetografia Paolina Sturni Silvia Pegoraro 7 Silvia Pegoraro mostra e catalogo a cura di e Gouaches Sergio Coppi referenze fotografiche Plinio De Martiis 25 Antonio Idini Ermeste Marzoni Paolina Sturni 99 Nota biografica

102 Bibliografia (per tutte le foto delle opere in catalogo e le foto delle pagine 6 e 7) Senza titolo in copertina­­ , 1978-80 (particolare) Aquila romana in quarta di copertina , 1962 Si ringrazia l'Archivio Franco Angeli di Roma per la sua preziosa collaborazione, che ha reso possibile sul risvolto di copertina la pubblicazione di questo volume. Franco Angeli, 1974 (foto Sergio Coppi) Maria Angeli SibillaUn ringraziamento Panerai particolare a Grafiche Turato Edizioni , Presidente Archivio Franco Angeli Via Pitagora, 16/A - Rubano (PD) , responsabile segreteria/archiviazione Archivio Franco Angeli t. 049 630933 [email protected] Sergio Coppi ndrea Tugnoli Si ringraziano inoltre ISBN: 978-88-98997-20-6 , A Il negozio del nonno, che ricordavo da bambina austero e rigoroso, si è trasformato con il passare degli anni in un contenitore, quasi una scatola magica, da dove estrarre un anello di Van Cleef & Arpels, un disegno di Afro, una Kelly di Hermès Vintage, un tavolo di Saarinen… Molteplici nuovi interessi della galleria, l’avventura nell’arte contemporanea, la ricerca continua di opere pre- stigiose, di autori a noi socialmente e culturalmente affini, mi spinge per la prima volta alla realizzazione e curatela di questa mostra. L’ammirazione per Franco Angeli e per il periodo storico da lui intensamente vissuto, spesso inter- 6 cettato nei miei studi di arte e fotografia, mi rende questo 7 impegno un piacere e un modo di approfondire la cono- scenza della figura e dell'opera di questo artista. Ho avuto la fortuna di imbattermi in una cartella dai contenuti storici, 72 gouaches che accompagnano la vita di Angeli dagli anni 50 agli anni 80. Sfogliandola ho toccato il suo impegno sociopolitico, la sua grande umanità, e i rac- conti di vita vissuta in una Roma leggendaria, nell’ambito della Scuola di Piazza del Popolo. Ho trovato questo progetto un’opportunità perfetta e significativa per un mio personale contributo al lavoro ed alla passione dei due “titolari”, Nicla Boncompagni e Paolo Sturni. Paolina Sturni Paolina Sturni (al centro), insieme a Nicla Boncompagni e Paolo Sturni, titolari di Antichità Sturni Franco Angeli: carte per una poetografia Silvia Pegoraro

…e tu che porti la bellezza malinconica e avara dentro l’ombra rossa… Purezza, solitudine, silenzio. Il “silenzio bianco”, Cosa c’è di nuovo Oramai come dice Kandinskij, è “suono supremo, impercettibile”, Emilio Villa intrinsecamente collegato alla nascita, alla comparsa di *** (1944), da un “nuovo linguaggio”. Infatti, nellabianchezza tradizione alchemica,alba il bianco caratterizza quella fase di trasformazionenuda/bianchezza della Io penso che uno dipingerà sempre, con i colori tradizionali… dellamateria carta” che è definita “albedo”: come , aurora dell’essere. Ecco allora quella “ 8 di cui Cesare Vivaldi parla in una bellissima 9 Franco Angeli poesia del 1985 dedicata alle operegouaches su carta di Franco ***(da un’intervista a Luisa Di Gaetano, 1972) Angeli, a cui è dedicata anche la mostra che il presente catalogo documenta: 72 bellissime datate dal … j’ai l’impression (l’ , quel mot, déjà…) 1957 ai primi anni ’80 (Angeli è scomparso nel 1988), que je n’ai jamais eu d’autre sujet : dunque distribuite lungo tutto il percorso creativo ed au fond, le papier, le impressionpapier, le papier. esistenziale dell’artista. Fino all’inizio del XX secolo, la tradizione artistica subordinava la carta alla tela, attribuendole una funzione ***Jacques Derrida esclusivamente preparatoria: servire per gli studi e gli abbozzi delle opere, che sarebberomarouflage successivamente state dipinte su tela, o scolpite. All’inizio del Novecento, la tecnica che i francesi definiscono , consistente nell’incollare la carta sulla tela, e l’invenzione del collage da parte dei cubisti, contribuirono al crollo della gerarchia che 8 subordinava la carta alla tela. stessa prendendolo in trappola.1

Nel Novecento, secolo che sconvolge le tradizionali categorie concettuali e scioglie le aggregazioni sedimentate performers nei secoli, elette e accettate, si dipana, allo stesso tempo, Moltissimi artisti, pittori, scultori, creatori di proprio come un labirinto, un intero universo di modi installazioni, ma anche e videoartisti, di rappresentazione, simultaneamente a disposizione utilizzano ampiamente il medium cartaceo per realizzare dell’artista, universo nel qualescrittura la carta e il disegno studi e progetti, lavori di preparazione e supporto assumono sicuramente un ruolo da protagonisti. alle opere considerate “maggiori”. Altri artisti, invece, Il disegno si rapporta alla , per rispondere concepiscono le opere su carta come assolutamente all’urgenza dello scandaglio espressivo, ma insieme al autonome e in sé compiute,gouaches e il disegno come mezzo bisogno di immediatezza, evitando i filtri del linguaggio espressivo fondamentale. Franco Angeli, come dimostrano pittorico. Il fascino del disegnoductus. riposa dunque anche sulla queste splendide , è uno di loro. Ecco allora i sua prossimità alla traccia della scrittura. Nel disegno suoi disegni carichi di valori percettivi e simbolici: carte 10 11 cerchiamo l’impronta di un Nel disegno percepiamo come morfologie concettuali o emotive, potentemente la presenza fisicamente diretta e concretaautografia della mano, concrete e “sensibili”, colme del fascino di una gestualità come in nessun’altra disciplina artistica visiva: il gesto libera e guidata da un’immaginazione fervida, ma corporeo, la vibrante circolazione di un' . Scriveva, insieme limpida ed esatta. Carte tattili; carte illusorie e splendidamente,... è la sostanza Italo Calvino: del segno grafico che si rivela fertili; schermi bianchi solcati dalle ombre delle matite come la vera sostanza del mondo, (…) filo di scrittura e della mente; forme di plastica evidenza, forme nette fitta fitta febbrile nevrotica che si sostituisce a ogni o evanescenti; immagini che alternano interrogativi e altro mondo possibile. Il mondo è trasformato in trionfi dello sguardo, naufragi nel mare delle emozioni linea , un’unica linea spezzata, contorta, discontinua. e lucidi percorsi mentali e intellettuali. Testimoni, L’uomo anche. E quest’uomo, trasformato in linea, è comunque, del fatto che, come scrive Pessoa, la vita non finalmente il padrone del mondo , pur non sfuggendo basta: occorre uscire dalla vita ed entrare nel labirinto alla sua condizione di prigioniero, perché la linea La penna in prima persona (Per i disegni di Saul Stein- tende dopo molte volute e ghirigori a richiudersi su se berg), Una pietra sopra. Discorsi di letteratura e società Pompa 1 I. Calvino, Franco Angeli, 1974 in , Einaudi, Tori- , 1975 (Foto Sergio Coppi) no, 1980, p.295. (particolare) delle sue immagini. Queste carte sono, allo stesso tempo, il labirinto e gli strumenti per orientarsi in esso. Lo spazio della superficie disegnata e colorata si rivela uno spazio imploso, concitato,divenire-reale virtuale,in cariconuce, di potenzialità e prospettive. Uno spazio ricchissimo di elementi stilistici e immaginativi: il , di un’idea, di un pensiero, di un’emozione. Nonostante le piccole dimensioni dei supporti (cm 30x40), le opere sono ariose e respirano a pieni polmoni: la carta non è uno spazio chiuso che costringe le forme: esse sono in grado di proliferare e respirare liberamente, tratteggiate da linee tremule o affilate, comunque inquiete, 12 illimitano, 13 erranti e vibranti, melodiose o contrappuntistiche. Invece di delimitare, creano e non descrivono, interrogano, scoprono. Immagini, immaginazioni, che sembrano a volte abbozzate di getto, a volte fissate con il tempo di lavoro dell’orafo, dell’artista medievale, miniature“opere dettate che conservano da una vera urgenzaintatta la espressiva, prima folgorazione. e perciò tutt’altro Per questo che Cesare‘minori’, Vivaldi fogli di una fantasiadefiniva cromaticale opere su e carta di una di inventiva Angeli invidiabili”

. Un repertorio d’immagini dove anche gli elementi logorati dall’uso e dalla ripetizione sono rinnovati

Bella ciao Senza titolo, A sinistra , 1980 (particolare) 1959 (particolare) autografia autobiografia svolgersi scrittura narrativa dall’intensitàscrittura della totale autografa, / , che quasi tutta la sua vita come un diario di viaggio, si rapporta recupera tutta l’espressività istintiva e caratteriale della idealmente allo di una linea di , linea come unendola a una festosità al potenziale narrativo e fabulatorio di un libro. E così il cromatica, a una sontuosità della materia-colore che disegnare/dipingere si fa sempre più ansia di racconto, con questa linea crea una simbiosi. Viva testimonianza, sincronia di stagioni molteplici, inarrestabile flusso di questa, di come ogni dolore e ogni difficoltà2 corpus Angeli sapesse memorie e di sogni, architettura di racconti, vertigine riscattarli “nella febbre del dipingere” . narrativa… Si avverte, in tutto questo delicato di lavori La “nuda / bianchezza della carta” si fa micro-teatro su carta, la presenza di uno slancio utopicopostmoderno, che rimanda, del mondo, micro-testo vibrante di forza immaginativa, e il anche nell’ultimo periodo,moderno quello degli ultimi anni ’70 “macro-testo” dell’album che cresce e si arricchisce, giorno e degli anni ’80, ormai immenso nel ad dopo giorno, anno dopo anno, di queste immagini liquefatte un carattere decisamente , sebbene calato in nel colore, avvolte o frammentate dalle linee, diventa “un 14 15 una dimensione più intima e introspettiva, dubbiosa e nodo nervoso in cui s’incrociano infiniti fili per infinite carica di mistero, rispetto a quella delle avanguardie del direzioni” (Novalis). Novecento. Con tutto il suo lavoro, Angeli dimostra di Aderendo “vertiginosamente” alle proprie esigenze di rifiutare la modernità come tecnicizzazione dei simboli narrazione per immagini, Franco Angeli può garantircicom- il e specializzazione “meccanicistica” dei linguaggi, e ne plexesorprendente apparire dell’immagine che disvela la realtà recupera invece il profondo anelito utopico, aprendosi e i suoi simboli come icone enigmatiche, stratificate e così a una forma piena di comunicazione sociale, attenta a di elementi imponderabili e infinitesimali. Emozione eludere omologazioni e mistificazioni. e idea arrivano così a fare tutt’uno. La metafora poetica La modernità, diceva Walter Benjamin, è e la metafora pittorica concorrono a creare un universo essenzialmente “romanzesca”, poiché in essa il racconto è dove hanno diritto di cittadinanza gli esseri partoriti dalla legato alla dimensione della scrittura e del libro. E questo fantasia e quelli della più feriale esperienza quotidiana. prezioso album di disegni, che accompagna Angeli per Henri Focillon sosteneva che “Il passato serve solo a conoscere l’attualità”, ma poi si chiedeva: “Che cos’è l’attualità?”. George Kubler risponde definendo l’attualità come “un momento di oscurità tra un lampeggìo e l’altro del ??????? 2 C. Vivaldi, catalogo della mostra alla galleria dei Greci, Roma, 1988) faro, l’istante di silenzio nel ticchettare di un orologio : è uno spazio vuoto che scivola tra le3 maglie del tempo, il punto di un significato, e diventa così trasmutazione-riscrittura di Lapidari segnavia, ironici e giocosi, efficaci e rottura tra passato e futuro”critico. krisis materiali del reale e dell’immaginario. Angeli fa propria “perturbanti”, come sassi lanciati nelle acque ferme di uno Più che il punto di rottura, si sarebbe tentati di un’idea di scrittura, che introducegraphèin un discorso del non- stagno, i titoli che in molti casi troviamo apposti in calce a osservare, forsegouaches il punto , cioè il punto di , di discorso, un discorso per immagini. Idea nuova ma antica, questi disegniindicatori concorrono di lettura a sostanziare le immagini stesse attualipassaggio,critiche, di trasformazione, metamorfiche. tra passato e futuro. In tal come spesso accade: riapparegraphèin il con cui Platone andando a costituire con essa un’unità sinergica. Segnavia, si senso, questealludono di Angeli sonooggetto profondamente designa sia la scrittura che il disegno e la pittura . diceva, , inviti a percorre con lo sguardo , Più che rappresentare Gli strumenti del si trasformano in le linee e i colori per scoprire ciò che le parole suggeriscono, qualcosa, a un’idea, avisibilità un ab-soluta pensato e accadimenti. Pare di avvertirne persino il rumore: il graffio le parvenze enigmatiche a cui alludono. Tra immagine e sognato, attivando una serie di dispositivi drammatici tenue delle matite sulla carta, l’impercettibile sciacquio titolo si stabilisce una polarità, un’elettrizzante corto-circuito e narrativi. Si fondano su una cioè degli inchiostri e degli acquerelli. Macchie, ombre, linee di senso. Il titolo trasforma l’opera e il suo contesto, incide sciolta dalla visione di forme delimitate e perfettamente sdoppiate e sovrapposte danno l’impressione di un sulla stessa organizzazione strutturale del segno pittorico. riconoscibili; una visibilità che è prima di tutto visibilità palinsesto e suggeriscono il senso di un’ariosa profondità, I caratteri sono lievi, eterei, rapidi, perlopiù in lettere 16 17 della rarefatta, sottile, leggera materia che evoca la parola di uno spazio estraneo ai corpi voce,come pesantezza, uno maiuscole. La maiuscola, come ha sottolineato Barthes, poetica, tanto cara ad Angeli, amicopoetografia e sodale4, quella di grandi che si spazio musicale, dove la traccia squisitamente imperfetta viene prima della minuscola, che non è se non una maiuscola delineapoeti, come in queste Sandro gouaches Penna, Nanni Balestrini o Cesare della scrittura/pittura è anche perché restituisceDiscours, deformata dalla corsività. Essa dunque è l’originario, è Vivaldi. È dunque una sortalogos, di scrittura figureall’opera5, la sua dimensione vitale. Tenendo presente la l’essenza della scrittura. La scrittura dei titoli, per via della , evocazione della parola non distinzione operata da Lyotard nel suo libro sua stessa in-scrizione nello spazio del supporto, assume in tanto come discorso e ma soprattutto come è forse possibile affermare che si verifica qui sé tale statuto narrativo: leggere è accettare il racconto , ed del mondo. La simbiosi parola-immagine che troviamo una fusione traseelischen spazio del Gehalt testo e spazio della figura, e vi entrare in esso. Accostandosi a immagini, cioè a “sintagmi in questo album/libro ci fa ricordare che solo quando il ritroviamo ciò da cui era sedotto Ludwig Klages: ciò che irradianti” (Barthes), il sintagma lineare della scrittura si segno è privato del suo ruolo di segnale, esso rinasce come egli chiamava , il “contenuto d’anima” del carica anch’esso di valenze irradianti, partecipando della linguaggio: cessa di essere utilizzato come informazione movimento della scrittura, dove le immagini della realtà simultaneità percettiva propria della pura visione. Del tecnica, come meccanico passaggio da un significante a abbandonano la loro natura figurativo-referenziale, per resto, ponendosi come successione lineare di lievissime acquisirne una figurale-autoriflessiva. “maiuscole”, la scrittura dei titoli frammenta il supporto, La forma del tempo, ritmandone lo spazio, facendo avvertire un’esigenza di Il silenzio dei poeti, Discours, figure, dis-continuità, che si pone in qualche modo in contrasto 3 G. Kubler, Einaudi, Torino 1976, p.25 con il continuum proprio delle immagini e della scrittura Franco Angeli, 1974 4 Cfr. A. Pimenta, Feltrinelli, Milano, 1978. 5 Cfr. J.-F. Lyotard, Klincksieck, Paris, 1971. corsiva. La pausa valorizza lo stacco, il “vuoto”, il “silenzio” (Foto Sergio Coppi) del bianco, e insieme contrassegna l’inquieta presenza del così l’intera tematica del corpo e continuumdella fisicità, di volta in “discontinuo” e del frammento, del graffio o screpolatura volta nella prospettiva del gioco, della morte, del nulla. che segnala il principio dell’immagine nel nulla. Angeli situa il corpo al livello del vitale, ma, Angeli mette qui a nudo il proprio procedimento quasi sulle tracce di Bataille, secondo due direzioni croce,opposte creativo: scava garbatamente le proprie idee, i propri : alla primacruciale attribuisce purezza,incrocio gioia, luce,hiasmo alla seconda pensieri, i propri ricordi, li seziona con grazia, ce li mostra contaminazione e corruttibilità. L’amore stesso è la il non come concetti inattaccabili, ma come ombre tenui nodo (letteralmente, l’ , il c ), di queste e indefinite, come tracce fragili e pulviscolari, delicati due direzioni (“Uguaglierei l’amore (l’indecente corpo a miraggi pronti a svanire . Questo lungo testo visivo, questo corpo) – scrive Bataille - all’illimitatezza6 dell’essere, alla diario per immagini, è tuffato nel respiro avvolgente della nausea, al sole, alla morte” ). vita, senza rimuovere la polvere bruciante della storia: la Angeli sottrae le sue carte al pericolo del logocentrismo storia, il crinale del “mondo vero” su cui si gioca il destino concettuale: tratta la superficie della carta come fosse pelle 18 19 di una presenza-assenza dell’uomo. viva, mostrando l’immediata e profonda relazione tra corpo È evidente una grande capacità di creare sviluppi e linguaggio. Questo album di disegni evoca così il Libro organici della forma, capacità che consente all’artista di assoluto perché assente, vissuto attraverso le risonanze reinventare una natura che gli è propria, fatta di forze metaforiche delle propriekrisis stratificazioni e bozze, di insieme geometriche e organiche, grazie a un procedimento estemporaneo o sofferto commento o glossa. di frammentazione e di deriva che può ricordare il Testimoni della , della trasformazione, del divenire procedimento allegorico caro a Benjamin.sin-cronia In esso il passato del futuro e delle potenzialitàdivenire creative del passato, Franco Angeli, simbolico non è mai sostituzione ma unione interattiva queste carte costituiscono una sorta di punto di equilibrio collage realizzato per l'esposizioneIl Teatro dell’immagine e della parola, intrigante capace di traazione un’idea di forma strutturata e un formale e dellenell'ambito Mostre destare un’interminabile teoria di associazioni analogiche, concettuale. Parlano di un’esperienza artistica intesa come de desiderio una stratificazione di valori che partendo da lontani punti nel presente, ma radicata in un saldo territorio alla Galleria La imprecisati ci avviluppano nel loro mormorio. Ecco, allora, memoriale, e attraversata da un profondo di Tartaruga di incrociati Roma (maggio ad esempio, le innumerevoli croci, croci delle chiese, croci 1968 (Istituto Scissiparité Oeuvres Complètes Nazionale per la dei cimiteri, croci uncinate, le falci e martelli alla Grafica - foto di croce dell’esistenza, della malattia, del dolore e dell’amore. 6 G. Bataille, , in , Paris, Gallimard, III, Franco Angeli, 1974 Antonio Idini) Croci che rinviano al nero-porpora della ferita, risvegliando 1970, p.228. (Foto Sergio Coppi) densità fisica e di virtualità allusiva,consummatum spettrale e magmatica. est che rinvia alle gouaches esperienze della fotografia e agli effetti di Compresenza, anche, di diversità, di contrari:nondum come il dissolvenzaimperfezione, incrociata del cinema… nero dei primi quadri di Angeli - il del In queste abita la poesia inafferrabile colore - e il bianco di queste carte - il del colore, dell’ a cui ha dedicato un affascinante saggio il suo implodere in se stesso: il puro passato e il puro il semiologo franco-lituano Algirdas Julien Greimas. Queste avvenire del colore. Il bianco e il nero, dunque, in tutta la sue parole sembrano quasi scritte pensando al lavoro di loro capacità di generare tensioni, contrasti, ma anche di Franco Angeli:“Così, la figuratività non è un semplice ornamento richiamarsi come peraccecamento. reciproca necessità. Un misurarsi, delle cose; essa è questo schermo dell’apparire la quasi,Memorie con l’eccesso di cieco di luce e con l’assenza di, luce, entrambi cui virtù consiste nel dischiudersi, nel lasciarsi Senza titolo, i quali producono In un bellissimo, durissimo intravedere, grazie o a causa della sua imperfezione, libro, (uno dei suoi ultimi) Jacques come una possibilità di senso ulteriore.”9 1978-80 (particolare) Derrida tratta del disegno proprio come di ciò che viene 20 21 dall’accecamento, e va verso l’accecamento.visibile invisibile “Visione”, si sa, non ha nulla a che fare con l’ottica. “Visione” è tensione infinita verso una sintesi tra il e l’ , 8che è la creazione e di metamorfosi. Basti pensare alle parole irregolariQuest’apoteosi del frammento,frammentarii, della parte rispetto al dello stesso artista sui “ruderi” e i frammenti, materiali tutto, significa anche la capacità di non essere monolitici, dimensione del vedere nella memoria e nel sogno . Ecco o simbolici, del passato, che nutrirono la sua prima ma e creativamente fino al punto dove si situano allora i paesaggi labirintici di Angeli, le sue geometrie imperfette e vacillanti, le impronte sfumate e ispirazione“Vidi artistica: i Ruderi, le Lapidi, , simboli antichi e di muoversi lungo coordinate impalpabili e relative, tra slabbrate di oggetti e mani o piedi, i rottami di aerei, gli moderni come l’Aquila, la Svastica, la Falce e punti di riferimento dislocati in maniera asimmetrica tra utensili-fantasma, le apparizioni delle rose, le marionette Martello, obelischi, statue, Lupe Romane sprigionare loro, con una feliceDe disarticolazione Umbris Idearum spaziale e temporale. e i pupazzi disarticolati: sul crinale tra il visibile e il l’energia sufficiente per affrontare l’avventura La capacità di addentrarsi in quella materia che Giordano visionario, in uno spazio fatto di familiare e di ignoto. Di qui pittorica.”7 Bruno addita nel : una materia fatta di pura luce-colore, ma anche di ombra assoluta, di il fascino onirico dei suoi cromatismi accesi, talora “turbati” come da un illogico sovrapporsi di rappresentazioni,

Memorie di cieco. L’autoritratto e altre rovine, Franco Angeli, . Dell’imperfezione, co Angeli di Roma, presieduto da Maria Angeli. Citata anche da Andrea 8 Cfr. J. Derrida, tr.it. 7 Lettera autografa dell’artista, conservata presso l’Archivio Fran- Tugnoli nella sua monografia M&M, Pistoia, 2001, p. 159. Abscondita, Milano, 2003 9 A.-J. Greimas, tr.it. Sellerio, Palermo, 1988. 72 gouaches su carta, fogli cm 30x40, da blocco per schizzi Münchener Aktstudienblock, contenente originariamente 89 gouaches

Sequenza delle opere riprodotte: Monterosa, Senza titolo, Paesaggio – Tramonto al galoppatoio, Bella ciao - 1961, Senza titolo, p. 53, 1975 p. 79, Senza titolo, 1978-80 Astratto, p. 54, Bel ami, p. 80, Sabina e Maria, 1980 p. 25, Ricordo d’infanzia,1957 1975 Fiore marcio, p. 81, La mia mano1978-80 sinistra la notte del 14 p. 26, Croce uncinata,1958 p. 55, Impiccato, 1975 ottobrep. 82, 1980, 1980 p. 27, Senza titolo, 1959 p. 56, Natura-Natura,1975 p. 83, Barbie, p. 28, Senza titolo, 1959 p. 57, Pompa, 1975 Tre cuori,1980 p. 29, Senza titolo, 1959 p. 58, Fa tutto lui, 1975 p. 84, Pennellessa1980 – utensili, p. 30, Senza titolo, 1959 p. 59, Senza titolo,1975 p. 85, 1980 p. 31, Senza titolo, 1959 p. 60, Zoccoletti di1975 Maria, p. 86, Opinel, fine anni ’70 – primi p. 32, Grande grigio,1959 p. 61, Disegno capovolto,1978 anni ‘80Cerus, p. 33, Bella ciao, 1959 p. 62, Uccello del malaugurio,1978 p. 87, Senza titolo,fine anni ’70 – primi anni ‘80 p. 34, 1960 p. 63, 1979 p. 88, fine anni ’70 – primi anni ‘80 22 Aquila romana, Rotto – spezzato, Senza titolo, 23 p. 35, Africa Orientale1961 Italiana p. 64, Fiore di rapa, 1979 p. 89, Senza titolo, fine anni ’70 – primi anni ‘80 p. 36, Munificus novo inventor…-1962 Progetto p. 65, Fior di rapa, 1979 p. 90, Utensile, fine anni ’70 – primi anni ‘80 p. 37, Progetto, , 1963 p. 66, Fiore ignoto 1979 p. 91, Senza titolo, fine anni ’70 – primi anni ‘80 p. 38, Senza titolo, , 1963 p. 67, Rosa ex voto, 1979 p. 92, Senza titolo,fine anni ’70 – primi anni ‘80 p. 39, Aringa, 1964 p. 68, Colpito, , 1979, p. 93, Ma in quel momentofine anni credevo ’70 – primi di volare, anni ‘80 p. 40, Paesaggio, 1970 p. 69, Apparizione, 1979 p. 94, fine anni ’70 – primi anni ‘80 p. 41, Paesaggi, inizio anni ‘70 p. 70, Scenografia1979 – Immagini d’una notte p. 95, Thank you for your attention and fine p. 42, Tramonto, 1973 d’agosto,p. 71, 1978-80 cooperation,anni ’70 – primi anni ‘80 p. 43, Tramonto,1973 p. 72, Bamboletta, p. 96, p. 44, Carrà, 1974 Incursione 1979 notturna – Sogno fatto a giugno 1980 p. 45, Scenografia,1974 delp. 73, 1944, 1978-80 p. 46, Venezia1974 – Giudecca, p. 74, Attenzione a come parli e a come ti muovi, p. 47, Frammento rosso,seconda metà anni ‘70 1980 p. 48, Impazziato, 1975 p. 75, Senza titolo, p. 49, Geco, 1975 1980 Roma, p. 50, Tessuti, 1975 p. 76, Senza titolo, 1978-80 p. 51, 1975 p. 77, 1978-80 p. 52, 1975 p. 78, 1978-80 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 6161 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97

Frammento autografo di Franco Angeli Nota biografica

(a cura di S. Pegoraro)

Giuseppe Angeli, che diventerà noto in non frequenta scuole d’arte, ma comincia poeti di grande valore, quali Sandro Penna, in una collettiva a cura di . arte come Franco Angeli, nasce a Roma, a dedicarsi ai primi esperimenti artistici da Cesare Vivaldi, Nanni Balestrini, i quali Lo stesso anno, alla Galleria La Tartaruga nel quartiere San Lorenzo, il 14 maggio autodidatta, tra il ’55 e il ’57. Frequenta però spesso scriveranno testi per accompagnare o 13di Plinio pittori De a Roma Martiis, in Piazza del Popolo 1935, terzo di tre fratelli, da una famiglia lo studio dello scultore Edgardo Mannucci, presentare il suo lavoro pittorico. a Roma, partecipa alla storica collettiva del popolo di solida tradizione antifascista dove vede lavori di Burri che influenzano Queste prime opere vengono esposte in (Angeli, Bignardi, Festa, e socialista, costretta spesso a cambiare fortemente la prima fase della sua poetica, alcune mostre collettive: nel 1959 a Roma, Fioroni, Kounellis, Mambor, Mauri, Novelli, residenza per sottrarsi alla persecuzione di natura astratto-informale e materica.lacerazione La alla Galleria La Salita di Giano Tomaso Perilli, Rotella, Saul, Tacchi, Twombly) con politica del fascismo. Angeli vive così la sua lezione di Burri prende forma nelle sue prime Liverani, con Festa e Uncini, e alla Galleria un’opera accompagnata da un testo poetico di infanzia e adolescenza, dopo San Lorenzo tele, monocrome e cupe, come , I’Appunto, con De Bernardi, Festa, Lo Savio, Nanni Balestrini, e qualche mese dopo tiene (dove assiste al terribile bombardamento espressa attraverso l’uso di calze di nylon o di Schifano e Uncini; nel 1960 alla Galleria II una mostra personale, presentata da Mario del 19 luglio 1943), prima a Borgo Pio, poi garze e bende montate su tavola. Convergono Cancello di Bologna, con Festa, Lo Savio, Diacono e da Nello Ponente. in Via Angelo Brunetti. Come scriverà lui così nell’opera anche i ricordi più laceranti del Schifano e Uncini, conCinque la presentazione pittori - Roma ’60. All’inizio degliimagerie anni sessanta la sua poetica stesso, “Dal 1943 questa zona centrale di bombardamento di San Lorenzo: la visione Angeli,di Emilio Festa, Villa; Lo nello Savio, stesso Schifano, anno, Uncini a Roma, si muove verso la figurazione, in direzione di Roma divenne il mio quartiere, e anche se non tragica della morte prende così corpo nelle ancora alla Salita ( un uso dell’ di massa che permette abito più qui continuo a considerarlo l’unico prime opere di Angeli, fasciate come ferite di ) con ad Angeli una nuova strutturazione del reale. 98 99 punto di riferimento di ogni evento storico guerra, ponendosi anche come denuncia di un la presentazione di Pierre Restany. Del 1960, Si tratta di icone e frammenti di simbologia che la mia memoria conserva”. Nel caos della profondo disagio sociale. sempre alla Galleria La Salita, è anche la storica e collettiva, simboli ideologici guerra interrompe le scuole elementari, e a Angeli aderisce al Partito Comunista nella sua prima personale, presentata da Cesare come falci e martello o svastiche, che, in causa della morte del padre e delle precarie sezione di Campo Marzio, e nel 1955 conosce Vivaldi. Lo stesso anno un suo monocromo quanto storicizzati, agiscono direttamente condizioni di salute della madre inizia invece prima Tano Festa e poi Mario Schifano, su tela di iuta è rifiutato dalla commissione sull’inconscio collettivo e, decontestualizzati, a lavorare, come facchino ai mercati, come con i quali stringe un rapporto di profonda del Premio di Pittura Cinecittà organizzato acquisiscono un fortissimo potenziale garzone di barbiere e poi di lavanderia, e in e solida amicizia. Li accomuna (secondo da Otello Angeli, commissione composta, tra critico. Nascono le lupe capitoline, le aquile seguito da un tappezziere per automobili quanto afferma lo stesso Angeli in una gli altri, da Guttuso, Del Guercio e Antonello americane e romane, emblemi di potere la cui (proprio a questa pratica, secondo il suo testimonianza riportata da G. De Marco in un Trombadori. violenza di impatto è filtrata da una sorta di medico e collezionista Giorgio De Dominicis, suo articolo dell’89), l’estrazione popolare Nel 1961 partecipaInformativa al SperimentalePremio Lissone, in velo di tulle che immerge le immagini in una si deve l’abile uso del “velatino” e la perizia e quindi un senso della realtà molto forte, la una sezione dedicata all’arte italiana e dimensione di oscurità, fino a renderle quasi nel preparare le tele che dimostrerà come frequentazione degli stessi luoghi, e inoltre intitolata , insieme impercettibili, per farle riemergere con una artista), ed anche presso un carrozziere. I’esigenza di andare oltre le esperienze a Castellani, Festa, Lo Savio, Manzoni,Nuove Paolini, forza misteriosa, con il fascino di un ricordo Franco Angeli e la Nel 1949 la morte della madre lo segna informali. Angeli frequenta molto anche prospettiveSchifano, Uncini della epittura altri. italiana lontano, esaltato dagli ori e dai rossi cupi, figlia Maria, Roma, profondamente. Da questo momento si Francesco Lo Savio e Pino Pascali, Jannis Nel 1962 è presente nella mostra dai neri, dai blu… Angeli riformula così un 1986 (foto Ermete Marzoni) prende cura di lui il fratello maggiore Otello, Kounellis e Fabio Mauri, oltre che Renato a Palazzo Re universo figurativo radicato nel presente, e al sindacalista e poi segretario della sezione del Guttuso. Ma subisce profondamente anche il Enzo di Bologna (a cura di Renato Barilli e tempo stesso memoria di un passato storico- a destra, Partito Comunista di Cinecittà, che lo educa fascino del linguaggio verbale, della scrittura con presentazione di Francesco Arcangeli). mitologico. Teatro delle mostre secondo precisi orientamenti politici. Franco e della parola poetica, e tra i suoi amici conta Nel 1963 espone alla Galleria J di Parigi, Queste immagini, in apparente consonanza con le trionfanti tendenze pop, consacrano nazionali ed internazionali e a tenere limite del sovversivo, svelando un profondo anni. A partire dal 1973 si fa strada una Angeli sulla scena internazionale dell’arte, personali, nel l966 e nel 1967, all’Arco coinvolgimento dell’artista. nuova visione più analitica, e Franco Angeli dominate dalle iconografie del pop d’Alibert di Roma e alla Galleria L’Ariete di All’inizio del decennio ’70 Angeli incontra si indirizza verso forme più geometriche, statunitense, nel frattempo esplose alla Milano. Marina Lante Della Rovere (oggi Ripa di sempre più marcate da campiture regolari Biennale di Venezia del 1964, ma in realtà se Nel 1966 fa amicizia con lo scrittore Meana), in occasione del Festival di Spoleto, e contorni netti. Nel 1974, alla Galleria II ne distanziano profondamente, soprattutto americano Jack Kerouac, raccolto sanguinante e intreccia con lei una tumultuosa relazione, Collezionista di arte contemporanea di Roma, per il profondo significato attribuito alla in Via del Babuino a Roma, ubriaco e vittimaLa complicata anche dall’uso di sostanze espone anche una serie di paesaggi dagli memoria - una memoria critica - che ne deposizionedi un pestaggio, di Cristo e lo ospita nello studio di via stupefacenti al quale l’artista ha ormaireportages ceduto. orizzonti piatti, con guizzanti onde marine, rivela l’originalità propriamente europea, Oslavia, dove insieme realizzano l’opera Nella sua produzione appare il volto della montagne scure svettanti su cieli azzurri, e italiana e romana (e avvicina Angeli a Festa , poi acquistata dall’attore donna, protagonista anche di vari una serie di astratte composizioni colorate, e Schifano), e per il valore attribuito all’uso Gian Maria Volonté. Half dollar fotografici realizzati da Angeli durante alcuni che nei titoli rimandano ad avvenimenti individuale e artigianale della tecnica e della Nel 1967 è invitato alla Biennale di San Paolo viaggi con lei. politici. Dal 1975 si rafforza la scelta di materia pittorica.La Lolupa stessoQuarter Angeli Dollar partecipa del Brasile, con il celebre : L’uso diretto della fotografia è legato alla una figurazione che sembra immergere alla Biennale del trionfo pop, presentato Nel 1968, alla Galleria La Tartaruga, ricerca di una resa oggettiva del reale sempre di più gli oggetti in uno spazio da Calvesi, con e , nell’ambito della manifestazione “II Teatro fondata sull’ immediatezza narrativa, ricerca metafisico, evidente nei lavori esposti alla X 100 in 101 ma in una lettera autografa, oggi presente delleprogress, Mostre”, incentrata sull’ideaOppressione di arte documentata anche dalla serie di fotogrammiFilm. Quadriennale di Roma. nell’Archivio di Maria Angeli, scrive: “sono in come processo dinamico e performativo, ingranditi esposti, nel 1972, alla Galleria Sempre nel 1975 conosce la giovane grado di affermare di non avere mai dipinto Angeli presenta , opera- TraSirio rivolta di Roma, e rivoluzione nell’abito della rassegna nobildonna romana Livia Massimo un quadro nello spirito della PopFrammenti Art”. ambiente in divenire, in cui ad una stanza Sempre nel ’72, partecipa alla mostra di Lancellotti, che diviene sua compagna di vita CapitoliniSempre nel 1964 si tiene all’Arco d’Alibert tutta bianca viene lentamente abbassato il Contestatore solitario a BolognaCorteo (a cura e nel ‘76 gli dà l’unica figlia, Maria. di Roma la bellissima personale soffitto, mentre una cinepresa riprende le di Franco Solmi) dove presenta due opere L’iconosferaNel 1978 partecipa urbana, alla Biennale di Venezia , gouaches e disegni, dove antiche persone che vi entrano. del ’68, e , curata da Achille Bonito Oliva, nella sezione iscrizioni civiche, lupe capitoline, aquile Gli anni 1968/70 sono per Angeli anni di strettamente legate ad eventi politici. Tra il dove presenta anche un imperiali, sono rese con una visione grande impegno politico e ideologico, che si ’68 e i primissimi anni ‘70 si muove verso cortometraggio Da sinistra, Achille distaccata e ironica nei confronti della protrarrà per tutti gli anni ’70. Dal ‘68 infatti Stanzauna figurazione dell’ideologia essenzializzataIl pittore nello ma distudio, grande Negli anni Ottanta si va approfondendo la Bonito Oliva, retorica celebrativa delle istituzioni, mentre l’Italia è uscita dal suo isolamento culturale Infernopotenza domenicale evocativa, che emerge in opere quali natura neo-metafisica della ricerca visiva di , la materia, elaborata e preziosa, restituisce la ed è inglobata nel clima internazionale , Angeli, mentre le sue opere svelano anche lo Franco Angeli, Pino Pascali, monumentalità dell’emblema, e la velatura è della contestazione studentesca, della , esposte nella personale studio e l’influenza di Sironi, Scipione, Mafai. alla Galleria La sostituita da una patinatura di materia-colore Guerra Fredda e dell’orrore del Vietnam. alla Galleria Le Immagini di Torino nel 1972 Nel 1984, al Belvedere di S. Leucio Tartaruga di che crea una felice evidenza plastica.Cimiteri ThirtyImmagini Fourth di Angeli Division come Apparizioneil vietcong che (presentata da Antonio Del Guercio). Sempre (Caserta) sono presentati i risultati della RomaIl Teatro durante delle la Mostre Nelpartigiani, 1965 è invitato alla IX Quadriennale fugge bruciato dal Napalm, lo scheletro di dal ’72 fanno la loro comparsa, nell’universo sua più recente ricerca: in un’atmosfera manifestazione romana (di questo periodo sono i o l’ di figurale di Angeli, le immagini di aeroplani, straniante colma di piramidi, obelischi e , maggio disseminati di stelle, falci e Giap e Ho Chi Min, manifestano chiaramente obelischi, piramidi, piccoli paesaggi, che figure geometriche, emerge un pupazzo 1968 (foto Plinio martelli). Continua ad esporre in collettive questo impegno ideologico e di deniuncia, al diventeranno motivi dominanti di questi disarticolato, forse emblema dell’artista De Martiis) Bibliografia

Trilogia – Percorsi anni ’60 Franco Angeli

stesso, che come una marionetta è in balia dei (insieme a Festa e - , catalogo della mostra FrancoGruppo Angeli T), pp. 129-146, presentazione di testi di Nello Ponente, Renato Guttuso, Serpenti, Roma, novembreFranco Angeli, 1991, Amaltea, fili imperscrutabili del destino. Schifano), alla Galleria Fontanella Borghese di Cinquepersonale, pittori testo – Roma di Cesare ’60 (Angeli, Vivaldi, Festa, Galleria Maurizio Calvesi, Venezia, 1964. - LineeStudio della Cavalieri ricerca arte artistica contemporanea, in Italia, Roma, 1991. Continuano le mostre personali: nel 1985 Roma nel 1989; nel ’91, sempre a Roma,Franco alla LoLa Salita,Savio, Schifano,Roma, gennaio Uncini) 1960 . - , catalogo della mostra (1960-1980),Bologna, maggio 1975. - Andrea Tugnoli, prefazione alla Grafica dei Greci di Roma, nel 1987 alla Angeli,Galleria quadri dei Serpenti, da una lacollezione retrospettiva curata - Frammentipersonale, testocapitolini di Nello Ponente, Galleria di Renato Barilli, con un ricordo di Franco Fontanella Borghese di Roma. Nel frattempo, da Maurizio Calvesi e Grazia Speranza: , dépliant della dell’Ariete, Milano, gennaio-febbraio 1964. catalogo della mostra, a - FrancoAngeli diAngeli Livia : Lancellottidalle ricerche , M&M, informali Pistoia, ai nel 1986, partecipa alla XI Quadriennale (opere anni - Nuovemostra, prospettive testo di Pierre della Restany, pittura italiana, Galleria La - , catalogo della - Lacura Scuola di N. diPonente, Piazza Roma,del Popolo, Palazzo delle souvenir2001. romana. Nel 1988 si tiene un’importante ’60-’70); nel ’99, la retrospettiva organizzata Salita, Roma, novembre 1960. mostra personale, testo di Dario Micacchi, Esposizioni, 1981; retrospettiva (opere dal 1958 al 1972) da Luce Monachesi presso la sua galleria - UnaGalleria generazione: Arco d'Alibert, Valerio Roma, Adami, novembre Franco Franco Angeli catalogo , catalogo della mostra personale, alla Casa del Machiavelli di S. Andrea in romana Il Cortile, e quella organizzata da catalogo della mostra, a cura di Renato Angeli,1964 Rodolfo Aricò ... Mario Schifano della mostra, Roma, Galleria La Tartaruga, - Ila curasogno di fotografico Andrea Tugnoli, di Franco Galleria Angeli, La Percussina (Firenze), a cura di Giovanna Plinio de Martiis nella sua sede di Castelluccio Barilli, con presentazione di Francesco 1984; , catalogo della mostra 1967-1975,Nuvola, Roma, novembre-dicembre 2005. Battistini. Lo stesso anno viene invitato di Pienza (Siena).La Un in ruolo Italia, importante 13Arcangeli, pittori a Palazzo Roma ReFranco Enzo, Angeli, Bologna, Umberto , Francopersonale, Angeli, testo opere di Marisa 1958-1972 Vescovo, al Circolo Culturale Giovanni XXIII per la ebbero le opere di Angeli anche nella grande Bignardi,giugno 1962, Tano Alfa, Festa, Bologna, Giosetta 1962. Fioroni, catalogo della mostra a cura di Renato Galleria Rinaldo Rotta, Genova, 1988. catalogo della mostra, Mercati Biennale di Arte Sacra (insieme a Enzo collettiva La collezionecurata Franchetti, dallo - , Renato - Mambor, Fabio - TeatroBarilli, delleGalleria mostre Odyssia, Roma, 10 aprile-5 - , catalogo di Traiano, Roma, 2011, introduzione Cucchi, Sandro Chia, Mimmo Paladino , Mario stesso De Martiis presso la Galleria Niccoli di Mauri, Gastone Novelli, Achille Perilli, maggio 1965. della mostra personale, a cura di Giovanna di Carlo Ripa di Meana ; testi di Achille Schifano e altri), e tiene una personale alla Parma, e nella mostra , catalogo delle mostre Battistini, Casa del Machiavelli, San Bonito Oliva ecc., Minerva, Argelato 102 , Peter Saul, Cesare Tacchi, Franco Angeli : anni ‘60-’70 Franco Angeli: una retrospettiva 103 Galleria Rinaldo Rotta di Genova, presentata curata da Giorgio Cortenova a Palazzo Forti di Cy Twombly, ed eventi della manifestazione presso la Casciano Val di Pesa (Firenze), 1988. (Bologna), 2010 da Marisa Vescovo, conà plat recentissime opere in Verona, entrambe nel ’99. Galleria La Tartaruga, Roma, 6-31 maggio - , catalogo della - , catalogo cui colpiscono le nette campiture geometriche Fra le mostre più recenti, le personali romane catalogo della mostra, testi di - Anno1968, ‘60: didascalie Angeli, diFesta, Achille Lo Savio, Bonito Schifano, Oliva, mostra personale, a cura di Clelia Capua , della mostra, a cura di Rolando Anselmi, di colori timbrici e . alla Galleria La Nuvola, a cura di Andrea Nanni Balestrini, Gillo Dorfles, Umberto UnciniMarcalibri /Lerici, Roma, 1968. Galleria Gregoriana,Piazza delRoma, Popolo: ottobre 1950- 1988, Galleria Delloro, Roma, 24 ottobre-06 L’ultima personale vivente l’artista, con alcuni Tugnoli, nelL’arte 2005, e la e Tartaruga.alla Galleria Omaggio dell’Oro, a Eco, Alfredo Giuliani, Elio Pagliarani, 1960Adria Edizioni, Roma 1988. dicembre 2008; Palazzo Reale di Caserta, lavori degli anni ’60 e ’70, si apre nell’ottobre Plinioa cura Dedi RolandoMartiis, Anselmi, nel 2009; le Antonio Porta, Edoardo Sanguineti, Cesare , catalogo della mostra, testo di - G. De Marco, aprile-maggio 2009. ’88 alla Galleria Gregoriana di Roma, collettive Angeli,Vivaldi, Galleria La Tartaruga, Roma, FrancoMarisa AngeliVolpi, Galleria Christian Stein, , in “La Tartaruga - Quaderni d’arte presentata da Clelia Capua. Roma ’60 a cura di Silvia Pegoraro, nel febbraio 1963. Torino, 1969. - Trilogia:e di letteratura”, percorsi n.5/6, anni ‘60 marzo : Angeli, 1989, Festa, pp. Franco Angeli si spegne il 12 novembre 2007, al Museo Vittoria Colonna di Pescara; - catalogo della mostra personale, a - , catalogo della mostra Schifano105-128. 1988, all’età di 53 anni, in seguito a , a cura di Luca Beatrice, nel 2010, in XXXIIcura di Biennale N. Ponente, Internazionale M. Diacono, d’Arte Galleria La personale, testo di Maurizio Calvesi, complicazioni dovute all’Hiv, contratto più sedi espositive del PiemonteGli (Alessandria, irripetibili Tartaruga, Roma, giugno 1963.Gruppi di RassegnaGalleria Arco della D’Alibert, giovane pitturaRoma, febbraio- italiana, - Franco Angeli , catalogo : opere della su carta,mostra, 1985 Galleria anni prima. La cerimonia funebre ha luogo anniCasale ’60. Monferrato, Un dialogo Novi tra Roma Ligure, e Milano, Tortona, - opere: pitture e sculture , 1972marzo 1970. Fontanella Borghese , Roma, marzo 1989 . presso la chiesa di Santa Maria del Popolo, Valenza, Ovada, Acqui Terme); catalogo della mostra, sezione - , scelta dalla compagna Livia anche per la Artisti italiania della cura (Mario Schifano, , catalogo della mostra a cura di catalogo della mostra personale, testo e Lagrande conversione ammirazione di San chePaolo, Angeli nutriva per Tartaruga.di L.M. Barbero, Nel decennale Fondazione della Roma scomparsa – Palazzo di Franco Angeli,Tano Festa, Guido Strazza, Dario Micacchi e Cesare Vivaldi, Castello Francouna poesia Angeli: di Cesare quadri Vivaldi, da una collezioneGalleria dei Caravaggio, e in particolare per la sua opera PlinioCipolla, De nel Martiis, 2011 a Roma; Antonio Sanfilippo, Gianfranco Ferroni, di Genazzano, Roma, 8-30 settembre Greci, Roma, 1991 conservata in Lucio Del Pezzo, Antonio Recalcati, Angeli1972, Studio Tipografico Popolo, Roma, - , questa chiesa romana. nel 2014, presso la Galleria Giacomo Soffiantino, Giosetta Fioroni, 1972. catalogo della mostra, a cura di Maurizio Fra le mostre postume più importanti, Marchetti di Roma. Enzo Mari, Enrico Castellani, Gruppo N e - , catalogo della mostra personale, Calvesi e Grazia Speranza, Galleria de’ Finito di stampare nel mese di dicembre 2014 dalle Grafiche Turato, Padova