Tutti I Segreti Del Crowdfunding I Successi Ei Più Sonori
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n.133 / 16 16 MAGGIO 2016 MAGAZINE Obbligo HEVC Copia privata Sky trasmetterà Tim Cook: iPhone 7 la legge fantasma SIAE incompatibile gli Europei di calcio sarà un acquisto Nel silenzio di tutti gli attori coinvolti, ci avviciniamo con norme europee 02 in Super HD 09 irrinunciabile 11 alle scadenze di legge che mettono al bando dal primo gennaio prossimo, a torto o a ragione, tutti i TV privi di tuner DVB-T2 e codec HEVC. In un Paese normale, nei mesi precedenti a tale divieto, le istituzioni chiarirebbero cosa accadrà nei prossimi anni alle frequenze televisive e agli standard di trasmissione, così da consentire acqui- sti consapevoli. In un Paese normale, ci sarebbero Tutti i segreti del crowdfunding chiari ed evidenti segni a differenziare i TV evoluti da quelli destinati a breve a diventare obsoleti. In un Paese normale ci sarebbero sanzioni severe e facilmente applicabili per i negozianti che, una volta scattato l’obbligo di legge, violino questa I successi e i più sonori “epic fail” disposizione continuando a vendere TV obsoleti. Evidentemente l’Italia non è un Paese normale, se succede il perfetto contrario: nessuna Non basta un’idea, occorrono anche doti di marketing informazione su tempi e modi di un eventuale switch off; nessuna possibilità concreta per il consumatore non evoluto di capire quali siano, tra quelli in vendita e in promozione, i TV HEVC; 06 nessuna sanzione prevista per chi, dopo il 1° gennaio 2017, continuerà a vendere i TV banditi. Tanto da arrivare a stupirsi se Esselunga (e non i retailer specializzati), per prima si “azzarda” a Reportage Braun, design mettere in evidenza sul volantino che un TV in offerta è compatibile con il nuovo standard. Un “dettaglio”, la compatibilità con HEVC, che nessun e qualità made in Germany retailer, men che meno specializzato, può ignorare ma che, guarda caso non compare a margine di nessun TV tra quelli promossi sui volantini dedicati Oltre 95 anni di storia Braun svelano ai campionati europei di calcio. Beninteso, non chiediamo che i rivenditori il successo del design dei prodotti nati pratichino dell’autolesionismo “bollando” i TV che diventeranno invendibili dal gennaio prossimo. Uno stupido obbligo di questo tipo fu introdotto nei laboratori della società tedesca nel 2008, durante lo switch off della TV analogica, 21 con un triste “necrologio” in bianco e nero che sa- rebbe stato obbligatorio affiggere agli apparecchi obsoleti: “Questo apparecchio non è compatibile con le trasmissioni in tecnica digitale”. Ovviamente i negozianti che si adeguarono furono pochissimi e IN PROVA IN QUESTO NUMERO l’obbligo finì per essere così largamente disatteso da rendere impossibile qualsiasi forma di sanzio- ne. Ma basterebbe segnalare in maniera chiara Sony XD93, coniuga qualità e design quelli compatibili con HEVC: chi sa, capisce; e chi 36 non sa, magari si può porre la domanda. Dove sono i bollini, quando servono? Negli ultimi Con l’innovativo sistema di retroilluminazione dieci anni siamo stati invasi da bollini di tutti i colori appesi sui TV. E ora, quando sarebbe bene che e l’HDR promette qualità delle immagini al top venisse fatta chiarezza su quali TV sono effettiva- mente rispondenti ai nuovi standard, i produttori, le associazioni di categoria e i consorzi di filiera si “dimenticano” che forse un po’ di chiarezza andrebbe fatta, anche con gli abusati bollini. E se produttori e rivenditori – senza obblighi espliciti in tal senso - tutto sommato è compren- sibile che non abbiano tutta questa fretta di porsi il problema, le istituzioni non solo sarebbe opportuno che intervenissero ma anzi sono esse stesse obbligate dalla legge a farlo. E non lo fanno. HTC 10 scommette Infatti, proprio la legge 44/2012 che istituisce 32 l’obbligo di vendita di TV DVB-T2 e HEVC dal prossimo gennaio, indica anche chiaramente tra i tutto sulla qualità compiti del Ministero dello Sviluppo Economico e dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni di porre in essere “ogni azione utile alla promozione Kindle Oasis, eBook reader da sogno degli standard televisivi DVB-T2 e MPEG-4 o successive evoluzioni approvate nell’ambito 43 dell’Unione internazionale delle telecomunicazioni Leggerissimo, robusto, con un’autonomia super (ITU)”. Nulla si è visto in questo senso da parte del MISE e dell’AGCOM, ma proprio nulla. E se sono le istituzioni le prime a smentire la legge, come Costa 349 euro: tanto per un eBook Reader si pretende che a rispettarle siano i produttori e rivenditori? Insomma, ci dicano se ci siamo sognati tutto. Perché tutto quello che vediamo accadere attorno a noi dice chiaramente che questa legge non la sta prendendo sul serio nessuno, anzi che forse neppure esiste. E in queste condizioni di informazione inesistente, programmazione inesistente e possibilità di far rispettare la legge inesistente, i propositi di fare uno switch off nel 2020 o al più tardi nel 2022, non solo sono discutibili ma addirittura da incoscienti. HP Spectre x360 35 Gianfranco GIARDINA È il migliore 2 in 1 n.133 / 16 16 MAGGIO 2016 MAGAZINE MERCATO Emesse le conclusioni dell’avvocato generale della Corte di Giustizia Europea:SIAE e Ministero verso la revisione delle regole Procedure rimborsi ed esenzioni per copia privata Gestione SIAE incompatibile con norme europee Le procedure previste per gli usi professionali non sono sufficientemente trasparenti ed equilibrate, lo dice la Corte di Giustizia di Gianfranco GIARDINA a gestione delle esenzioni per uso professiona‑ le della copia privata in Italia, gestita da SIAE, L non sarebbe compatibile con il diritto europeo. A sostenerlo la Corte di Giustizia Europea nelle con‑ clusioni dell’avvocato generale Nils Wahl (disponi- bili qui per chi volesse approfondire) pubblicate e riferite a un contenzioso tra una serie di aziende produttrici e distributrici di cellulari e PC (Nokia Italia SpA, Hewlett‑Packard Italiana Srl, Telecom Italia SpA, Samsung Electronics Italia SpA, Dell SpA, Fastweb SpA, Sony Mobile Communications Italy SpA, Wind Te‑ lecomunicazioni SpA) da un lato e Ministero dei Beni Culturali, SIAE e altri aventi diritto dall’altra. Il conten‑ zioso è arrivato alla Corte di Giustizia Europea su invi‑ to della Corte di Stato italiana, inizialmente coinvolta nella causa; la nostra Corte ha chiesto a quella eu‑ ropea un parere sulla compatibilità con le normative europee delle leggi (e delle consuetudini) italiane in tema di esenzioni e rimborsi del compenso per copia Va detto che le conclusioni dell’avvocato generale ressi sugli investimenti finanziari (in larga parte realiz‑ privata per gli utilizzi di tipo professionale. Una com‑ non sono vincolanti per la Corte che dovrà pronun‑ zati con soldi non suoi). Se esistesse un sistema ben patibilità che, secondo le argomentate conclusioni ciarsi a breve sull’argomento, anche se sono davvero congegnato di esenzione ex ante, come chiesto dalla dell’avvocato generale, non ci sarebbe affatto. rari i casi in cui la Corte decida di smentire tali con‑ Corte di Giustizia europea, la raccolta SIAE diminui‑ Innanzitutto sarebbe necessario prevedere un siste‑ clusioni; è lecito quindi attendersi un pronunciamento rebbe; ma soprattutto diminuirebbe l’introito da oneri ma di esenzione a priori per gli acquisti chiaramente della Corte assolutamente a favore dell’industria e finanziari che SIAE mette a segno proprio perché ac‑ finalizzati all’utilizzo professionale, per il quale ven‑ che vedrebbe SIAE e Governo soccombere e trovarsi cantona una parte dei soldi per molto tempo prima di gono meno i presupposti della fattispecie della copia nella necessità di rivedere completamente la gestio‑ ridistribuirli per cautelarsi da un rischio di richieste di privata: in Italia eventuali esenzioni sono limitate e ne di esenzioni e rimborsi. rimborso che all’atto pratico non sono certo sostan‑ concesse dalla SIAE secondo negoziazione diretta ziose (anche se non sono precisamente quantificate con le singole realtà o con associazioni di categoria, La notizia arriva nel pieno della tempesta di polemi‑ visto che SIAE, malgrado nostre richieste specifiche, una discrezionalità in mano all’ente di raccolta e ridi‑ che sul futuro della SIAE, relative da un lato all’an- non dà visibilità del dato). Accantonamenti già discu‑ stribuzione (e, in parte anche percettore, per rappre‑ nuncio da parte di Fedez di abbandonare la SIAE tibili oggi ma che diventerebbero addirittura ingiustifi‑ sentanza dei propri soci) che non sarebbe accettabile, a favore di Soundreef e dall’altro alla liberalizzazione cabili nel caso in cui la Corte di Giustizia europea con‑ secondo le conclusioni di Wahl. dei servizi di collecting dei diritti d’autore disposta fermasse – come previsto – le conclusioni del proprio Il secondo tema riguarda i rimborsi per uso professio‑ dall’Unione europea e non ancora recepita in Italia avvocato generale. nale: considerando l’oggettiva impossibilità di preve‑ malgrado siano scaduti i termini. Insomma, un motivo in più per il legislatore per met‑ dere delle esenzioni ex ante per tutto quel flusso di La questione delle esenzioni e dei rimborsi dei com‑ tere mano – finalmente – a una riforma radicale del merci soggette al compenso per copia privata che pensi per copia privata è centrale in questo quadro sistema della raccolta dei diritti d’autore che dia da un vengono vendute al dettaglio, la Corte di Giustizia perché è uno degli aspetti della non trasparenza di lato possibilità ad eventuali concorrenti di porsi come chiarisce che è comunque necessario avere un siste‑ SIAE denunciata da molte parti. alternativa a SIAE, come disposto dall’Europa, e dal‑ ma di rimborso efficace, accessibile e normato, carat‑ Infatti, come avevamo spiegato in un lungo articolo l’altra la sottragga all’odioso e reiterato equivoco tra teristiche che il sistema italiano, sempre secondo il di analisi dei bilanci di SIAE, da alcuni anni la socie‑ interessi particolari e ruolo pubblico, non più accetta‑ parere dell’avvocato generale, non avrebbe. tà accantona grandi cifre proprio per cautelarsi verso bile neppure in nome dell’arte e della cultura.