Dal 25 novembre OGR IS (MORE) MUSIC

Dopo Moroder, The Chemical Brothers,Kraftwerk e tanti altri arriva sul palco delle OGR la musica di solidarietà di Rise Up! con i Marlene Kuntz. A dicembre Ezio Bosso primo protagonista di Piano Lessons e La Musica dei cieli con Paolo Fresu, Noa, Dervisci Roteanti e Vinicio Capossela. Prevendite on line a partire da martedì 14 novembre.

Torino, 10 novembre 2017- Continua la grande musica alle OGR: dopo aver registrato 23.000 presenze ai concerti del Big Bang e dell’art week torinese,le Officine Grandi Riparazioni rilanciano con un programma di nove straordinari appuntamenti a partire dal 25 novembre.

L’apertura del calendario invernale dei live delle Officine Nord è affidato al progetto di solidarietà Rise Up! che il 25 e 26 novembre vede sul palco artisti della musica e delle parole uniti per raccogliere fondi destinati a Castelluccio di Norcia, uno dei comuni del centro Italia maggiormente colpiti dal terremoto del 2016. I primi a esibirsi saranno i Marlene Kuntz, sabato 25 novembre, riempiendo la Sala Fucine di OGR con le loro inconfondibili sonorità alternative rock. A seguire,domenica 26 la musica e letteratura daranno vita a una serata unica, in cui la voce dei narratori si mescolerà agli accordi dei musicisti. Sotto la conduzione di Sara Zambotti, voce di Caterpillar di Radio2, andranno in scena Nicola Lagioia, Ascanio Celestini, Antonella Lattanzi, Giulia Blasi, Daniela Mattalia, Elena Varvello, Adriano Viterbini, Riccardo Sinigallia, Tommaso Cerasuolo, Dado Moroni, Ares Tavolazzi, Luigi Tessarollo, Giorgio Mirto, Laura Arzilli, Michele Petrucci, Saulo Lucci. Tema della serata sarà l’idea di rinascita, argomento scelto per questa edizione del festival letterario Borgate dal vivo, promotore delle due serate alle OGR, che chiuderanno il festival stesso.

Il mese di dicembre alle OGR si apre con un live di Ezio Bosso,sabato 2: accompagnato da un’orchestra di venti elementi, il pianista e direttore d’orchestra darà vita alla prima delle quattro Piano Lessons, un progetto unico dedicato al pianismo internazionale. Creato appositamente per OGR, Piano Lessons vedrà esibirsi sul palco delle Officine Grandi Riparazioni quattro grandi maestri che racconteranno il loro rapporto con lo strumento e con la musica più in generale. Dopo l’artista torinese sarà la volta del pianista jazz statunitense , venerdì 16 febbraio 2018, del compositore francese Yann Tiersen,venerdì 9 marzo, e infine del compositore, musicologo e librettista inglese , sabato 14 aprile.

La spiritualità è invece il fil rouge che lega i quattro appuntamenti di La Musica dei cieli, festival diffuso sul territorio nazionale e ospitato in diversi luoghi esclusivi in cui artisti provenienti da tutto il mondo affrontano in chiave musicale il tema dell’incontro tra culture e del rispetto reciproco. Il primo appuntamento alle OGR sarà all’insegna del jazz italiano: la Sala Fucine ospiterà Paolo Fresu Quintet in Jazzy Christmas, featuring Daniele di Bonaventura (venerdì 8 dicembre). Il giorno successivo salirà sul palco l’apprezzatissima cantante israeliana Noa (sabato 9 dicembre); per proseguire nella settimana prima di Natale con la danza magnetica dei Dervisci roteanti di Galata diretti dal musicista turco Mercan Dede (mercoledì 20 dicembre). Ultimo appuntamento sarà la serata di chiusura del festival alle OGR con il cantautorato italiano di Vinicio Capossela, accompagnato da Paolo Rossi e il Mago ,che saranno protagonisti venerdì 22 dicembre di una serata in omaggio a San Nicola, alle origini della

leggenda moderna del Natale. Per Capossela e Rossi si tratta di un ritorno sul palco delle OGR, che nel recente passato li ha visti protagonisti di due serate indimenticabili.

Le prevendite on line per tutti gli appuntamenti sono aperte da martedì 14 novembre sul sito www.ogrtorino.it

A completare l’offerta di OGR anche una due-giorni dedicata alla danza: approda infatti per la prima volta in Italia La Festa della Danza ideata dalla celebre ballerina e coreografa spagnola Blanca Li. La rassegna, che mira ad avvicinare tutti al mondo del ballo a 360°, sarà presentata in una conferenza stampa il 23 novembre alla presenza della sua ideatrice.

Nicola Ricciardi, direttore artistico di OGR, sottolinea che «Con oggi le OGR muovono un nuovo passo nella direzione tracciata dal Big Bang, la grande festa con la quale abbiamo aperto le porte di questo spazio poco più di un mese fa; in quell'occasione infatti non abbiamo solo inaugurato la programmazione musicale, ma anche stabilito le regole di un'idea progettuale, costruita su di un'alternanza di stili, registri e linguaggi. Oggi presentiamo un mosaico fatto di note e di parole, di piano solo e concerti rock, di spiritualità e sperimentazioni: non un assemblaggio casuale ma una polifonia curata e orchestrata, un tutto che è maggiore della semplice somma delle parti.»

«Lo spazio di quelle che furono le Fucine delle OGR si trasforma in un flessibile total theatre in grado di accogliere un grande numero di spettatori in condizione di perfetta visibilità e ascolto. – commenta Fabrizio Gargarone, ideatore della rassegna – Sono presenti tutte le condizioni tecniche per portare le esibizioni di questi Maestri oltre la dimensione di grande spettacolo verso un’esperienza personale e intima: una lezione individuale di pianoforte.»

Alberto Milesi, direttore artistico di Borgate dal vivo ricorda che «Rise Up! - musica e parole per Castelluccio di Norcia è l'evento c'è chiude Borgate dal vivo, il primo festival letterario delle borgate alpine. Il 25 e 26 novembre uniremo idealmente queste borgate con Castelluccio di Norcia, passando dalle OGR, tutti luoghi legati alla rinascita,tema delle serate. Ci sanno con noi grandi ospiti, per un evento unico e irripetibile, tra musica e parole.»

______Le OGR prima del “Big Bang”

Le OGR - Officine Grandi Riparazioni rappresentano uno dei più importanti esempi di architettura industriale dell’Ottocento a Torino. Costruite tra il 1885 e il 1895, e adibite fino ai primi anni ‘90 alla manutenzione dei veicoli ferroviari, sono un insieme di grandiosi edifici, il più importante dei quali, a forma di H, si estende per 20.000 metri quadrati ed è alto 16 metri. Nel 2013 la società consortile OGR-CRT, detenuta per oltre il 50% dalla Fondazione CRT, ha acquistato l’area da RFI Sistemi Urbani, per riqualificarla sotto la guida della Soprintendenza e in stretta collaborazione con il Comune di Torino. Già sede di tre mostre per i 150 anni dell’Unità d’Italia, nel 2013 le OGR hanno ospitato oltre 100 eventi di “test” e circa 120.000 visitatori in 5 mesi, con un’offerta eterogenea (attività espositive, concerti, teatro). Successivamente sono state chiuse al pubblico per l’avvio delle imponenti opere di riqualificazione finanziate dalla Fondazione CRT.

______Le nuove OGR di Torino: da ex-officina per i treni a spazio per la ricerca artistica e tecnologica nel cuore della città

Situate in prossimità della stazione ferroviaria di Porta Susa e a 50 minuti da Milano grazie all’alta velocità, le OGR rappresentano uno dei più importanti esempi di architettura industriale dell’Ottocento a Torino. Sono un insieme di grandiosi edifici a forma di H, riqualificati dalla Fondazione CRT con un investimento di 100 milioni di euro sotto la guida della Soprintendenza e in stretta collaborazione con il Comune di Torino.

Fondazione CRT

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Ufficio stampa OGR

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PIANO LESSONS

Piano Lessons è la proposta artistica di Officine Grandi Riparazioni dedicata al pianismo internazionale. Per il primo ciclo di Piano Lessons, quattro Maestri, Ezio Bosso, Brad Meldahu, YannTiersene Michael Nyman presentano i propri concerti al di fuori dei grandi circuiti teatrali. In queste occasioni lo spazio Fucine delle OGR si trasformerà in un flessibile Total Theatrein grado di accogliere circa 1100 spettatori in condizione di perfetta visibilità e ascolto, per portarele esibizioni di questi Maestri oltre la dimensione del grande spettacolo verso un’esperienza più personale ed intima; cercando una condivisione tra pubblico ed artista simile a quella di una lezione individuale di pianoforte.

IL PROGRAMMA

Sabato 2 dicembre 2017 alle 21 Ezio Bosso (ITA) con Stradivari Festival Chamber Orchestra J.S. Bach Concerto Brandeburghese n.3 BWV 1048 J.S:Bach Arioso dal Concerto V BWV 1056 EzioBosso Split, postcards from faraway J:S: Bach Siloti/Bosso Corale BWV 855 EzioBosso Rain, in your black eyes P.I. Tchaikowskij Serenata per archi op.48

Venerdì 16 febbraio 2018alle 21 Brad Mehldau(USA), piano solo Three PiecesAfter Bach

Venerdì 9 marzo 2018 alle 21 Yann Tiersen(FRA), piano solo An Evening with YannTiersen

Sabato 14 aprile 2018, ore 21.00 Michael Nyman (UK), con Progetto speciale per OGR

EZIO BOSSO Ezio Bosso (Torino, 13 settembre 1971) è un pianista, compositore e direttore d'orchestra italiano. A 16 anni esordisce già come solista in Francia e incomincia a girare le orchestre di mezza Europa, ma è l'incontro con il maestro Ludwig Streicher che segna la svolta della sua carriera artistica, indirizzandolo a studiare Composizione e Direzione d'Orchestra all'Accademia di Vienna. Nel 2011 scopre di essere affetto da una malattia neuro- degenerativa progressiva, che non limita però la sua creatività. Ancora giovanissimo, negli anni '90 calca le migliori scene internazionali: Royal Festival Hall, Southbank Centre, Sydney Opera House, Palacio de Bellas Artes di Città del Messico, Teatro Colón di Buenos Aires, Carnegie Hall, Teatro Regio di Torino, Houston Symphony, Auditorium Parco della Musica di Roma sono solo alcune delle più importanti istituzioni internazionali nelle quali si è esibito sia come solista sia come direttore, o in formazioni da camera. Tiene corsi in Giappone e a Parigi, partecipando alla vita musicale della scena contemporanea di quegli anni con Gérard Caussé, Pierre Yves Artaud, Laura Chislett. Prolifico, innovativo e raffinato, il suo talento si esercita nei più disparati e complessi ambiti musicali, dalle composizioni classiche per le grandi orchestre sinfoniche, da camera o solistiche, alle colonne sonore per il cinema, fino al teatro, alla danza e alle sperimentazioni con i ritmi contemporanei. Ha diretto, tra le altre orchestre: London Symphony, London Strings, Orchestra del Teatro Regio di Torino, Filarmonica '900 e Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Vincitore di importanti riconoscimenti, come il Green Room Award in Australia o il Syracuse NY Award in America, la sua musica viene richiesta nella danza dai più importanti coreografi, come Christopher Wheeldon, Edwaard Lliang o Rafael Bonchela, nel teatro da registi come James Thierrée, mentre nel cinema stringe un sodalizio con Gabriele Salvatores, per il quale firma le colonne sonore di Io non ho paura, Quo vadis, baby? e del recente Il ragazzo invisibile. Vive dividendosi tra Torino, Bologna e Londra, dove è stato direttore stabile e artistico dell'unica orchestra d'archi di grande numero inglese: The London Strings. Nel 2013, su suggerimento di Gidon Kremer, il famoso violoncellista Mario Brunello gli scrive chiedendo di incontrarlo. Da questa casualità nasce una intensa collaborazione in duo pianoforte-violoncello e una profonda amicizia. Nel 2014 esordisce con la sua Fantasia per Violinoe Orchestra alla testa di London Symphony Orchestra, con Sergej Krylov al violino solista. Nel 2015 The Arts Newspaper e Penelope Curtis (allora direttrice di Tate Britain) hanno definito il suo concerto alla Ikon Gallery, all'interno dell'opera 3 Drawing Rooms del suo amico fraterno David Tremlett, l'evento artistico dell'anno del Regno Unito. Nello stesso anno, a Ezio viene commissionata dall'Università Alma Mater di Bologna una composizione dedicata alla Magna Carta delle Università Europee, che contiene il primo inno ufficiale di questa importante istituzione mondiale. Nonostante l'immensa mole di opere scritte, composizioni e collaborazioni, il suo primo disco ufficiale da solista, intitolato The 12th Room, esce soltanto il 30 ottobre 2015, per EGEA Music.

Discografia (Album come leader o solista): The 12th Room (2105) And the Things that Remain (2016)

Colonne sonore: Io non ho paura (2003) Quo vadis Baby? (2005) Il ragazzo invisibile (2014) 1

BRAD MEHLDAU Brad Mehldau (Jacksonville, 23 agosto 1970) è un pianista jazz statunitense. Sale alla ribalta, giovanissimo, negli anni novanta. Pianista di formazione classica, si converte al jazz. A New York frequenta la New School for Social Research e ha come insegnanti i pianisti Fred Hersch, Kenny Werner e il batterista Jimmy Cobb. Quest'ultimo lo assolda per suonare nella sua band e il sassofonista Joshua Redman lo chiama per il suo quartetto. Nel 1994 Mehldau forma un trio sulle orme e sotto l'influenza del pianista Bill Evans a cui si ispira e dal quale ha ereditato la capacità armonica e introspettiva. Incide il primo album intitolato Introducing nel 1995, un manifesto dei suoi successivi lavori in trio. Nel 1999 concepisce , album solista, diverso dal solito, vagamente impressionista, postmoderno, minimale, dove sono udibili gli studi classici che impregnano la sua cultura musicale. Nel 2000 arriva il disco Places, sempre in trio e forse il migliore di tutti. Incide nel 2002 Largo non più con il suo abituale trio ma con gruppi diversi: altri spazi si stanno aprendo alla musica di Mehldau. Con Live in Tokyo conferma la maturità raggiunta come solista e la rivista statunitense di jazz Down Beat ne glorifica i risultati premiandolo come miglior pianista jazz del 2004. Mehldau suona composizioni originali, standard jazz ed arrangiamenti jazz di canzoni famose, con una preferenza per la musica dei Radiohead, di Nick Drake e dei Beatles. Nell'album Day is done (2005) è presente una versione del brano 50 ways to leave your lover di Paul Simon. Mehldau è conosciuto soprattutto come leader del Brad Mehldau Trio, con il bassista Larry Grenadier e i batteristi Jorge Rossy e Jeff Ballard (che ha sostituito Rossy nel 2005). Ha anche suonato e registrato come solista e in collaborazioni con Peter Bernstein, Mark Turner, Charlie Haden, e altri. Nel 2004, Mehldau ha fatto un tour con Kurt Rosenwinkel e Joshua Redman. Mehldau a volte è confrontato con Bill Evans ma non gli piace il confronto, come spiega nell'introduzione a The Art of the Trio IV. Paragonato anche a Keith Jarrett, descrive i lavori solisti di Jarrett più come ispirazione che come influenza. Altre influenze citate sono Miles Davis, Larry Goldings, Kurt Rosenwinkel, Jesse Davis, David Sanchez, e gli altri membri del suo trio. La sua formazione classica è evidente, e spesso suona una diversa melodia con ciascuna mano, in insoliti metri quali 5/4 e 7/4.

Discografia (Album come leader o solista): Introducing Brad Mehldau (1995) The Art of the Trio (1996) The Art of the Trio II — Live At The Village Vanguard (1997) The Art of the Trio III — Songs (1998) Elegiac Cycle (1999) The Art of the Trio IV — Back At The Vanguard (1999) Places (2000) The Art of the Trio V — Progression (2001) Largo (2002) Anything Goes (2004) Live in Tokyo — Solo Piano (2004) Day is Done (Trio) (2005) un brano completo dall'album (streaming, ufficiale) (Trio) (2006) Live (Trio) 2008 doppio cd (quintetto con orchestra diretta da Dan Coleman) (2010) doppio cd dal vivo + DVD (piano-solo) (2011) (2015) (2016)

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Album come co-leader: New York-Barcelona Crossing Volume 1 (1993) Mehldau, Rossy, Rossy, Sambeat New York-Barcelona Crossing Volume 2 (1993) Mehldau, Rossy, Rossy, Sambeat When I Fall In Love (1993) Mehldau & Rossy Trio Consenting Adults (1994) Mehldau, Turner, Bernstein, Grenadier, Parker Alone Together (1997) Mehldau, Haden, Konitz Another Shade of Blue (1999) Mehldau, Haden, Konitz Close Enough For Love (1999) Fleurine Don't Explain (2004) Joel Frahm, Brad Mehldau (2006) Brad Mehldau, Renée Fleming Metheny - Mehldau (2006) Brad Mehldau, Pat Metheny Metheny - Mehldau Quartet (2007) Brad Mehldau, Pat Metheny Taming The Dragon (2014) Mehliana (Brad Mehldau & Mark Giuliana)

Colonne sonore: Midnight In The Garden of Good and Evil (1997) Space Cowboys (2000) Million Dollar Hotel (2000) Ma Femme Est une Actrice (2001)

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YANN TIERSEN Yann Tiersen (Brest, 23 giugno 1970) è un compositore e polistrumentista minimalista francese. Nei suoi brani usa di solito strumenti come il pianoforte, la melodica, la fisarmonica e vari tipi di violino. Da ragazzo studia musica classica presso alcune accademie musicali francesi (Rennes, Nantes, Boulogne e altre), e più tardi fa parte di alcune rock band. Prima di pubblicare il suo primo album, registra per qualche tempo musiche di fondo per cortometraggi. Raggiunge il successo in Francia nel 1998, con la pubblicazione del suo terzo album Le Phare, mentre la popolarità all'estero non arriva fino a quando non compone le musiche per il film francese Il favoloso mondo di Amélie nel 2001 (utilizzando alcune delle sue vecchie canzoni così come altre composte appositamente per il film). Anche i film francesi La vita sognata degli angeli (1998, Erick Zonca), Alice e Martin (1998, André Téchiné), Qui Plume la Lune? (Christine Carrière, 1999) e Tabarly (Pierre Marcel, 2008), così come il film tedesco Good Bye, Lenin! (2003, Wolfgang Becker), hanno musiche composte da Tiersen. Le sue esibizioni dal vivo variano molto l'una dall'altra. Alcune volte è accompagnato da un'orchestra e da molti collaboratori ospiti. Altre volte, invece, offre le più frequenti sessioni minimaliste, spesso accompagnato solo da un percussionista e da un chitarrista, alternandosi continuamente tra il piano, la fisarmonica e i violini per le canzoni più melodiche, e la chitarra elettrica per i suoi pezzi più duri.

Discografia: La Valse des Monstres (1995) Rue des Cascades (1996) Le Phare (1997) L’Absente (2001) Les Retrouvailles (2005) Dust Lane (2010) Skyline (2011) Infinity (2014) Eusa (2016)

Colonne sonore: Le Fabuleux Destin d'Amélie Poulain (2001) Good Bye, Lenin! (2003) Tabarly (2008)

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MICHAEL NYMAN Michael Nyman (Londra, 23 marzo 1944) è un compositore, pianista, musicologo e librettista inglese.E’ un rappresentante del minimalismo musicale, ed è stato tra i primi a utilizzare questo termine in contesto musicale nel 1969. Diplomato alla Royal Academy of Music e al King's College di Londra, nasce prima come critico musicale, per iniziare in seguito a comporre musica per cortometraggi. Nel 1967 Nyman inizia una lunga collaborazione con il regista gallese , per il quale ha composto numerose colonne sonore. La sua popolarità esplode all'uscita del film Lezioni di piano (, 1993), di cui ha scritto la colonna sonora. In seguito compone le musiche per film come - La porta dell'universo (Gattaca) e Fine di una storia (The End of the Affair). Tuttavia Nyman è anche conosciuto per i suoi lavori musicali non legati ai film come Noises, Sounds & Sweet Airs (1987), per soprano, contralto, tenore ed ensemble strumentale (basato sullo spartito di Nyman per La Princesse de Milan); Ariel Songs (1990) per soprano e banda; MGV (Musique à Grande Vitesse) (1993) per gruppo; concerto per piano (basato sullo spartito di Lezioni di piano), clavicembalo, trombone e sassofono; l'opera The Man Who Mistook His Wife for a Hat (1986), basato su un case- study di Oliver Sacks; e diversi quartetti per archi. Molte composizioni di Nyman sono state scritte per il suo proprio gruppo, The Michael Nyman Band, formato per una produzione nel 1976 de Il Campiello di Carlo Goldoni. Originariamente costruito su antichi strumenti come la ribeca e la cennamella affiancati da strumenti più moderni come il sassofono per produrre un suono alto possibilmente senza amplificazione, in seguito trasformato in un gruppo completamente amplificato di quartetto d'archi, tre sassofoni, trombone basso, chitarra basso e pianoforte. Dopo aver collaborato con numerosi registi di film, negli ultimi anni, Nyman ha deciso di passare dietro la macchina da presa, pubblicando il libro fotografico Sublime e realizzando alcuni video.

Discografia: (1976) Michael Nyman (1982) Kiss/ Water Dances/ Images (1985) And Do They Do (1986) The Man Who Mistook His Wife for a Hat (1988) La Traversée de Paris (1989) (1990) The Nyman/Greenaway Soundtracks (anthology, 1990) The piano concerto (1994) Breaking the rules (1994) Live (1995) After Extra Time (1996) The best of Michael Nyman (anthology, 1997) The suite & the photograph (1998) The Piano (2002) 24 heures de la vie d'une femme (2003) The Draughtsman's Contract (2004) The Piano Sings (2005) Acts of Beauty / Exit no Exit (2006) NYMAN BRASS (2006) Six Celan Songs / The ballad of Kastriot Rexhepi (2006) Michael Nyman-Sublime (2008) Mozart 252 (2008) 8 Lust Songs: I sonetti lussuriosi (2008) 5

Colonne sonore: Cinque cartoline da città capitali (5 Postcards From Capital Cities), cortometraggio, regia di Peter Greenaway (1967) Perché si faccia con gusto (Keep It Up Downstairs), regia di Robert Young (1976) Remake delle fattezze verticali (), mediometraggio, regia di Peter Greenaway (1976) Goole in cifre (Goole by Numbers), cortometraggio, regia di Peter Greenaway (1976) Tom Phillips, mediometraggio, regia di David Rowan (1977) Un viaggio attraverso H (A Walk Through H: The Reincarnation of an Ornithologist), cortometraggio, regia di Peter Greenaway (1978) 1-100, cortometraggio, regia di Peter Greenaway (1978) Le cadute (), lungometraggio sperimentale, regia di Peter Greenaway, musiche in collaborazione con , John Hyde, Keith Pendlebury (1980) Atto di Dio (Act of God), cortometraggio-documentario per la TV, regia di Peter Greenaway (1980) Terence Conran, documentario biografico, regia di Peter Greenaway (1981) Le due facce del male (Brimstone & Treacle), regia di Richard Loncraine, musiche in collaborazione con Sting e Vivian Ellis (1982) I misteri del giardino di Compton House (The Draughtsman's Contract), regia di Peter Greenaway (1982) Nelly's Version, film per la TV, regia di Maurice Hatton (1983) Frozen Music, film per la TV, regia di Michael Eaton (1983) The Coastline, regia di Peter Greenaway (1983) Intrigo a Berlino (), film per la TV, regia di James Dearden (1984) Fairly Secret Army, serie TV 1984-1986, regia di Roy Ward Baker e Robert Young (1984) Facendo un tuffo (Making a splash), cortometraggio, regia di Peter Greenaway (1984) Lo zoo di Venere (A Zed & Two Noughts), regia di Peter Greenaway (1985) The Kiss, cortometraggio, regia di Paul Richards (1985) Inside Rooms: 26 Bathrooms, London & Oxfordshire, 1985, cortometraggio, regia di Peter Greenaway (1985) L'ange frénétique, cortometraggio, regia di Maggie Jailler (1985) I'll Stake My Cremona to a Jew's Trump, documentario, regia di Sara Jolly (1986) The Disputation, film per la TV, regia di Geoffrey Sax (1986) Ballet Méchanique, cortometraggio, regia di Fernand Léger (1986) Il miracolo (Le miraculé), documentario, regia di Jean-Pierre Mocky musiche in collaborazione con Jorge Arriagada (1987) The Man Who Mistook His Wife for a Hat, film TV, regia di Christopher Rawlence (1987) Il mare nelle loro vene (The sea in their blood. Beside the sea.), documentario, regia di Peter Greenaway (1988) Death in the Seine, cortometraggio, regia di Peter Greenaway (1988) Fear of Drowning, cortometraggio, regia di Peter Greenaway e Vanni Corbellini (1988) Giochi nell'acqua (), regia di Peter Greenaway (1988) Il cuoco, il ladro, sua moglie e l'amante (The Cook, The Thief, His Wife & Her Lover), regia di Peter Greenaway (1989) L'insolito caso di Mr. Hire (Monsieur Hire), regia di Patrice Leconte (1989) Out of the Ruins, film TV, regia di Agnieszka Piotrowska (1989) La stretta di mano di Hubert Bals (Hubert Bals Handshake), regia di Peter Greenaway (1989) Les enfants volants, regia di Guillaume Nicloux (1990) Il marito della parrucchiera (Le Mari de la coiffeuse), regia di Patrice Leconte (1990) Men of Steel, regia di Agnieszka Piotrowska (1990) Not Mozart: Letters, Riddles and Writs, film TV, regia di Jeremy Newson (1991) 6

L'ultima tempesta (Prospero's Books), regia di Peter Greenaway (1991) The Fall of Icarus, regia di Jacques Bourton e Thomas De Norre (1992) The Final Score, film TV, regia di Matthew Whiteman (1992) The Michael Nyman Songbook, regia di Volker Schlöndorff (1992) Fino alla follia (A la folie), regia di Diane Kurys (1993) Ryori no tetsujin, Serie TV (1993) Lezioni di piano (The Piano), regia di Jane Campion (1993) Mesmer, regia di Roger Spottiswoode (1994) Anne no nikki (The diary of Anne Frank), regia di Akinori Nagaoka (1995) Carrington, regia di Christopher Hampton (1995) The Ogre (Der Unhold), regia di Volker Schlöndorff (1996) Gattaca - La porta dell'universo (Gattaca), regia di Andrew Niccol (1997) Titch, serie TV (1998) Fine di una storia (The end of the affair), regia di Neil Jordan (1999) L'insaziabile (), regia di Antonia Bird (1999), musiche in collaborazione con Damon Albarn Nabbie no koi (Nabbie's Love), regia di Yuji Nakae (1999) How to Make Dhyrak: A Dramatic Work for Three Players and Camera, Truncated with Only Two Players, cortometraggio, regia di Scott Andrew Hutchins (1999) Wonderland, regia di Michael Winterbottom (1999) Act Without Words I, film TV, regia di Karel Reisz (2000) Le bianche tracce della vita (The claim), regia di Michael Winterbottom (2000) That Sinking Feeling, regia di Rebecca Johnson (2000) Subterrain, regia di Rupert Wyatt (2001) Haute fidélité, regia di Brice Cauvin (2001) Il giovane Neum, (Catcher in the Neum) Serie TV (2001) 24 heures de la vie d'une femme, regia di Laurent Bouhnik (2002) Actors, () regia di Connor McPherson (2003) Nathalie... (Natahlie X), regia di Anne Fontaine (2003) The Libertine, regia di Laurence Dunmore (2004) Luminal, regia di Andrea Vecchiato (2004) The Assassination (The assassination of Richard Nixon), regia di Niels Mueller (2004) - Un uomo tra le Torri, regia di James Marsh (2009)

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LA MUSICA DEI CIELI

Musica dei Cieli è un festival diffuso sull’intero territorio nazionale in cui importanti artisti della scena italiana e internazionale si confrontano sul tema dell’incontro tra culture e sui legami tra musica e spiritualità. Si tratta di un viaggio musicale fondato sulla convinzione che in Italia, centro del Mediterraneo e millenario crocevia di storie e culture, sia ancora possibile sfidare l’idea che le differenze comportino necessariamente ostilità. Il nostro paese è una cerniera tra continenti e religioni, una frontiera tra mondi vicini e lontanissimi: sta a noi trasformarlo in alveo, coltivarne suoni e melodie, costruire progetti musicali piuttosto che muri e reticolati. Musica dei Cieli offre non solo l’occasione di ascoltare musiche di ogni genere - world, pop, jazz, classica contemporanea, elettronica - provenienti da mondi apparentemente inconciliabili, ma anche di riflettere e confrontarsi su nessi antropologici, come il sacro e la religiosità, che i nostri tempi tendono a semplificare e a omologare ai processi di comunicazione.

Negli anni numerosi artisti hanno hanno partecipato a Musica dei Cieli; tra questi: Ludovico Einaudi &MercanDede - Antonella Ruggiero Sacra armonia - Giuni Russo Vinicio Capossela I cerini di San Nicola - Avion Travel - Anna Oxa& Coro Senza Tempo Marco Baliani & Ibrahim Maalouf - Angelo Branduardi - Paolo Fresu - Alice - Giovanni Lindo Ferretti & Ambrogio Sparagna - Patti Smith - Paco PeñaMisaFlamenca - Noa - Angelique KidjoMessaLuba - Mavis Staples SabriBrothers (Pakistan) - Yungchen Lhamo (Tibet) –RachelleFerrell - Take 6 –CamilleDjivanGasparyan (Armenia) - Chieftains - Kabul Ensemble (Afghanistan) - Jimmy Scott BallakeSissoko (Mali) - Bulgarian Voices

IL PROGRAMMA

Venerdì 8 dicembre 2017alle 21 Paolo Fresu Quintet feat. Daniele di Bonaventura InJazzy Christmas

Sabato 9 dicembre 2017 alle 21 Noa& Band

Mercoledì 20 dicembre alle 21 NoureddineKhourchid& i Dervisci Roteanti di Siria

Venerdì 22 dicembre alle 21 I cerini di Santo Nicola

PAOLO FRESU

Inizia lo studio dello strumento all'età di 11 anni nella Banda Musicale “Bernardo De Muro” del proprio paese natale. Molta della sua costruzione tecnica avviene tramite le conoscenze apprese in questo periodo, una sorta di scuola propedeutica al Conservatorio. Quando incomincia il percorso musicale con la banda le possibilità economiche della famiglia di umili origini non sono sufficienti per permettere l’acquisto di una tromba;il piccolo Paolo riceve lo strumento a fiato di seconda mano da un conoscente o parente che aveva già suonato nella banda. Quando il musicista esce dalla sua condizione paesana, catapultato verso la più vicina delle città provviste di Conservatorio, Sassari, ove formalizza la sua già avvenuta preparazione e mette alla prova la sua attitudine, scopre il Jazz che lo porterà alla fama. Le attività al di fuori degli studi, come partecipazioni notabili e riconoscimenti, permettono anche l'inizio dell'attività professionale nel 1982, registrando per la RAI sotto la guida del Maestro Bruno Tommaso e frequentando i Seminari di Siena jazz. Nel periodo di formazione professionale, il maestro vede la contrapposizione del suo docente alle idee di prosecuzione degli studi jazzistici: anche con non garbate minacce rischia di essere espulso e di giocarsi la fortuna carrieristica. Con degli espedienti, cerca quindi l'appoggio anche di un altro docente lontano dalla Cattedra sassarese. Con la fine degli studi tale anatema svanisce mentre la carriera continua felicemente: nel 1984 si diploma in tromba presso il Conservatorio di Cagliari con il maestro Enzo Morandini, avendo lasciato l'egemonica Sassari, e nello stesso anno vince i premi RadioUno Jazz, Musica Jazz e RadioCorriere TV, come miglior talento del jazz italiano. Questi premi fanno da segnale alla sempre più vicina fama internazionale. Da sempre disponibile con classe e stile a collaborare con tutti, al di là dei generi, incide ai primi dell'86 anche una versione in studio del noto brano del cantautore sardo Piero Marras intitolato Una serata in rima, presente su vinile e musicassetta dell'album Marras in concerto.

Uscito dal Conservatorio Sassarese, diplomatosi a Cagliari, incomincia, in libertà, a lavorare a una passione che da tempo era "repressa" dagli studi: l'idea di proporre, nella sua Berchidda, un festival di musica jazz. La manifestazione Time in Jazz parte nella storica piazzetta rossa della piccola cittadina montana e con gli anni l'evento prende piede, passando da una data riservata agli amanti del jazz nel raggio berchiddese all'attuale manifestazione internazionale giunta alla sua XXV edizione, con artisti di calibro, una diffusione a macchia d'olio che coinvolge sia la location dei concerti serali, sia le sempre nuove ambientazioni diurne e pomeridiane e le continue innovazioni in campo artistico (ad esempio il progetto arti visive a cura di Giannella Demuro, Pav).

Nel 1990 vince il premio Top jazz indetto dalla rivista 'Musica jazz' come miglior musicista italiano, miglior gruppo (Paolo Fresu Quintet) e miglior disco (premio Arrigo Polillo per il disco Live in Montpellier), nel 1996 il premio come miglior musicista europeo attraverso una sua opera della Académie du jazz di Parigi ed il prestigioso Django d'Or come miglior musicista di jazz europeo e nell'anno 2000 la nomination come miglior musicista internazionale. Sono i primi, in una lunga serie di riconoscimenti che proseguono nel presente e tra i quali spiccano le cittadinanze onorarie di Nuoro, Junas (Francia) e Sogliano Cavour e la Laurea Honoris Causa dell'Università La Bicocca di Milano.

Docente e responsabile di diverse importanti realtà didattiche nazionali e internazionali, ha suonato in ogni continente e con i nomi più importanti della musica afroamericana degli ultimi 30 anni.Ha registrato oltre trecentocinquanta dischi di cui oltre ottanta a proprio nome o in leadership ed altri con collaborazioni internazionali (etichette francesi, tedesche, giapponesi, spagnole, olandesi, svizzere, canadesi, greche) spesso lavorando con progetti 'misti' come Jazz-Musica etnica, World Music, Musica Contemporanea, Musica Leggera, Musica Antica, ecc..collaborando tra gli altri con M. Nyman, E. Parker, Farafina, O. Vanoni, Alice, T. Gurtu, G. Schüller, Negramaro, Stadio, ecc. Molte sue produzioni discografiche hanno ottenuto prestigiosi premi sia in Italia che all'estero. Nel 2010 apre la sua etichetta discografica Tŭk Music. Dirige il Festival 'Time in jazz' di Berchidda come direttore artistico, è direttore artistico e docente dei Seminari jazz di Nuoro e ha diretto il festival internazionale di Bergamo. È stato più volte ospite in grandi organici quali la 'G.O.N. - Grande Orchestra Italiana', l'ONJ - Orchestra nazionale di jazz francese, la NDR - orchestra della Radio tedesca di Amburgo, l'italiana Instabile Orchestra, la PJMO dell'Auditorium /Parco della Musica di Roma, l'Orchestra Sinfonica della Rai, l'Orchestra dell'Arena di Verona, I Virtuosi Italiani ed altri. Ha coordinato, inoltre, numerosi progetti multimediali collaborando con attori, danzatori, pittori, scultori, poeti, ecc. e scrivendo musiche per film, documentari, video o per il Balletto o il Teatro.

Oggi è attivo con una miriade di progetti che lo vedono impegnato per oltre duecento concerti all'anno, pressochéin ogni parte del globo. Vive tra Bologna, Parigi e la Sardegna.

NOA Tel Aviv, 23 giugno 1969), è;?אחינועםניני :Noa, nome d'arte di Achinoam Nini (in ebraico una cantante israeliana. Le sue canzoni sono fortemente influenzate dall'ambiente israeliano, i suoi dolori (la guerra, il terrorismo) e le speranze. Nata a Tel Aviv da una famiglia di ebrei yemeniti costretti a fuggire dal loro paese a causa dell'ostilitàseguente alla proclamazione dello stato d'Israele, a due anni si trasferisce con la famiglia a New York, dove il padre, docente universitario, aveva ottenuto un incarico. All'età di 17 anni, a seguito di una profonda crisi d'identità («non ero bianca e non ero nera» ricorda «chi era Achinoam Nini?») decide di fare ritorno in Israele, dove presta servizio militare obbligatorio per due anni. In seguito, Noaricorderà spesso lo smarrimento di quel periodo: «ero sola, in mezzo a ragazze che parlavano un ebraico che non capivo, si dormiva col fucile sotto il letto». In Israele conosce il medico pediatra Asher Barak, da lei soprannominato "angelo dallo stetoscopio rosa", che in seguito sposerà. Dal matrimonio nascono tre figli: Ayehli, Enea e Yum. Al 1991 risale il suo debutto come cantante: Noa diviene celebre anche all'estero per i concerti dal vivo e tournée, in coppia col chitarrista GilDor: Achinoam Nini and GilDor Live è il titolo del suo primo album. Nel 1994 esce il suo primo lavoro inciso in studio e intitolato semplicemente Noa, da cui è tratto uno dei suoi brani più noti: I Don't Know. Del 1996 è il secondo album in studio, Calling, mentre il 5 luglio dello stesso anno partecipa al concerto di Antonello Venditti a Napoli in Piazza del Plebiscito. Nel 1997 viene scelta da Roberto Benigni per interpretare Beautiful That Way, tema principale della colonna sonora del suo film La vita è bella, scritto da Nicola Piovani. Il brano verrà poi inserito nel fortunato album Blue Touches Blue (2000). Nel 2001, a settembre, nell'ambito dell'Annuale meeting "United Artists for Peace" promosso dai Frati Francescani di Assisi, viene insignita del premio "Artista per la Pace". Nel 2002 esce l'album Now, in cui la cantante include anche una raffinata e personale reinterpretazione della hit Eye in the Sky, lanciata venti anni prima dagli Alan Parsons Project. Il 16 ottobre 2003 Noa riceve la nomina di Ambasciatrice di buona volontà dalla Organizzazione per l'Alimentazione e l'Agricoltura delle Nazioni Unite (FAO). Il 2 luglio 2005 partecipa, insieme ad alcuni tra i più popolari artisti italiani, al concerto romano del Live 8 al Circo Massimo. Il 1º giugno del 2006, viene insignita al Quirinale dell'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine della Stella d'Italia, che ne attesta la particolare benemerenza nella promozione del prestigio nazionale all'estero. Sempre nel 2006 riceve il prestigioso Premio Tenco, nell'ambito della Rassegna della canzone d'autore di Sanremo, come miglior operatore culturale. In dicembre riceve dal Comune di Crotone anche il "Premio Pace e Libertà". Nel maggio 2009 Noa rappresenta Israele, in coppia con la connazionale Mira Awad, alla 54ª edizione dell'Eurovision Song Contest in programma a Mosca, con la canzone - interpretata in inglese, ebraico e arabo - There Must Be Another Way, superando la semifinale e classificandosi al 16º posto. Il 5 giugno dello stesso anno è madrina della Costa Pacifica a Genova, mentre l'11 agosto è protagonista, insieme a Mira Awad, della Notte di Stelle e di Pace al Santuario di San Francesco di Paola, dove riceve il premio di Fatti di Musica, rassegna del miglior live d'autore diretta da Ruggero Pegna. Nel 2012 ritorna al Festival di Sanremo duettando con Eugenio Finardi nel corso della serata intitolata "W l'Italia nel mondo": Noa si esibisce in Torna a Surriento e BeautifulThat Way, quest'ultima già proposta in qualità di ospite internazionale al Sanremo del 2000. Nel 2014, dopo quattro anni di lavorazione al fianco di GilDor, da sempre suo chitarrista e direttore musicale, Noa ritorna con un nuovo album intitolato Love Medicine, al quale partecipano anche grandi jazzisti tra cui PatMetheny, altro suo storico collaboratore nonché produttore anche del suo primo lavoro nel 1994, che per l'occasione compone il brano Eternity in Beauty.

DERVISCI ROTEANTI DI GALATA diretti da MERCAN DEDE Arkın Ilıcalı, noto con il nome d'arte MercanDede (Bursa, 1966), è un musicista turco. Resta affascinato dal suono del ney (il flauto tradizionale turco). Mentre studia giornalismo all'Università di Istanbul, si costruisce un flauto con un tubo di plastica e prende lezioni da un maestro. Prima passione è la fotografia, grazie alla quale viene invitato e esporre in Canada e dove decide di rimane a vivere. Per mantenersi gli studi, a 23 anni, comincia a lavorare come disc jockey.Nel 1987 debutta come MercanDede con il disco Sufi Dreams. L'esordio ottiene ottime recensioni e Dede viene invitato a Istanbul per partecipare a un festival. Nel 1997 forma il gruppo Secret Tribe con il quale registra Journeyo a Dervish(1999), Seyahatname (2001), Nar (2002), S U (2004) e 800 (2008). Al Montreal Jazz Festival nel 2001, MercanDede si esibisce sul palco del General Motors Big Event per il concerto East Meets the West e, nell'arco della stessa serata, presenta il suo progetto Montreal Tribal Trio in un altro concerto. Durante il suo tour estivo 2003 con il gruppo Secret Tribe partecipa anche al Montreux Jazz Festival. Dede lavora anche come compositore e direttore d'orchestra per il progetto Seyahatname della compagnia nazionale turca Modern Dance Troupe (MDT), con la coreografia di Beyhan Murphy. Dal debutto nel 2001 questo lavoro è stato esportato in tutto il mondo fino al 2003, anno in cui ha collaborato con Pina Bausch per le musiche dello spettacolo Istanbul. Sempre per la danza, Dede lavora per il nuovo progetto OrmanSehir (Jungle City), sempre per la compagnia turca MDT.

Suona dal vivo con molti artisti mondiali, tra cui Ludovico Einaudi per l'Italia, KaniKaraca e IhsanOzgen in Turchia, Peter Murphy, Natasha Atlas, MichGeber, Omar Sosa, Maharaja, ShamsBrothers e Groove Alla Turca.

VINICIO CAPOSSELA Nato in Germania, da genitori di origine irpina (il padre, Vito, è di Calitri, la madre di Andretta), viene chiamato Vinicio, pur non essendo questo uno dei nomi della tradizione familiare, come omaggio al celebre fisarmonicista Vinicio, autore di molti dischi per la Durium negli anni sessanta, di cui il padre è fan. Torna poco dopo in Italia con la famiglia. Cresce artisticamente nei circuiti underground dell'Emilia-Romagna, fino ad essere notato da Francesco Guccini, che lo porta al Club Tenco che lo lancia. Il nuovo millennio lo avvicina molto alla sua terra d'origine, l'Irpinia, e questo amore reciproco con la gente del luogo si concretizza con la cittadinanza onoraria concessagli dal comune di Calitri. Debitore nella sua visionarietà poetica verso gran parte della letteratura del Novecento, Capossela ha anche scritto alcuni libri, tra cui Non si muore tutte le mattine uscito nel marzo 2004 e Il paese dei coppoloni del 2015. È uno tra gli artisti con il maggior numero di riconoscimenti da parte del Club Tenco, con quattro Targhe Tenco. Il suo album d'esordio, All'una e trentacinque circa, risale al 1990 e si aggiudica la Targa Tenco fra le opere prime. Ad esso è seguito poi Modì, che prende il nome dalla canzone omonima dedicata al pittore Amedeo Modigliani, una ballata lenta e commovente in cui si racconta la storia d'amore tra lo stesso pittore livornese e Jeanne Hébuterne, vicenda che viene osservata dal punto di vista soggettivo della donna. Tra gli altri brani dell'album figura … e allora mambo, titolo di coda del film Non chiamarmi Omar (nel quale lo stesso Capossela recita una parte), che successivamente farà parte della colonna sonora dell'omonimo film con Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu. Anche l'album successivo, Camera a sud, si lega al cinema in maniera ancora più forte del precedente, sia per Che coss'è l'amor – inserito nella colonna sonora de L'ora di religione di Marco Bellocchio e in quella del primo film con Aldo Giovanni e Giacomo e Marina Massironi, Tre uomini e una gamba – sia per Zampanò, ispirato al film La strada di Federico Fellini. Nel 1996 esce Il ballo di San Vito (l'album della svolta) definito dallo stesso Vinicio non un disco, ma una vicenda. È tuttavia, con canzoni come Accolita dei rancorosi – liberamente tratto dal libro La confraternita del Chianti di John Fante – con L'affondamento del Cinastic (che narra il fallimentare esperimento del caffè letterario Chinasky di San Giuliano Milanese) e con Il Corvo Torvo, probabilmente ispirato al Racconto dell'economo dai celeberrimi Racconti di Canterbury di Geoffrey Chaucer, che questo album rivela una palese contaminazione letteraria. In particolare è evidente la fortissima influenza del cantautore americano Tom Waits, influenza già presente nei dischi precedenti e che continuerà a contrassegnare fortemente Capossela, in studio e dal vivo. Nel gennaio del 1997 partecipa alla 2ª edizione del Lombardia Festival diretto da Luigi e Carmelo Pistillo con la collaborazione artistica di Marco Mangiarotti. Dal repertorio di Capossela sono da segnalare La pioggia di novembre, ripresa da Lucia Vasini, e Tanco del Murazzo, modificato da Paolo Rossi in Tango dei furiosi (parte del repertorio della trasmissione televisiva Il laureato). Ma anche Liveinvolvo, con la partecipazione della KočaniOrkestar, e, del 2000, Canzoni a manovella, in cui degne di rilievo sono la canzone d'apertura, Bardamu, ispirata al protagonista del celeberrimo Viaggio al termine della notte di Louis-Ferdinand Céline, Decervellamento, anch'essa presente, seppur con qualche modifica, nella trasmissione Il laureato, Contrattoper Karelias, un brano rebetiko tradotto dall'originale greco di MarkosVamvakaris dal nome Φραγκοσυριανή, Con una rosa, rielaborazione del racconto L'usignolo e la rosa di Oscar Wilde. Nel 2001 è ospite a Satyricon di Daniele Luttazzi, nel quale, dopo aver parlato, tra le altre cose, dell'album Canzoni a manovella, delle sue origini e di patafisica, esegue Con una rosa, un pezzo tratto dal suo ultimo album. L'album Canzoni a manovella viene premiato dal Club Tenco con la Targa Tenco per migliore album, a pari merito con Amore nel pomeriggio di Francesco De Gregori. Nel 2003 Capossela ha pubblicato la raccolta L'indispensabile, con una reinterpretazione di Si è spento il sole di Adriano Celentano. Nel 2006 pubblica l'album Ovunque proteggi: il chitarrista è ancora Marc Ribot, collaboratore abituale di Tom Waits, già apparso alla chitarra negli album Il ballo di San Vito e Canzoni a manovella oltre che nell'inedito Scatà Scatà (scatafascio) presente in Liveinvolvo. Il disco vince la Targa Tenco. Dall'album vengono estratti come singoli radiofonici i brani Ovunque proteggi, Brucia Troia, Medusa Cha ChaCha e Dalla Parte di Spessotto. L'album ottiene ottimi riscontri di vendite, raggiungendo il secondo posto nella classifica di vendita dopo pochi giorni dalla sua pubblicazione. Sempre nel 2006, a novembre, esce il cd/ Nel niente sotto il sole - Grand tour2006 riguardante il tour del 2006. Per questo concerto riceve il Riccio d'Argento del celebre orafo Gerardo Sacco come "Miglior Live Teatrale" dell'anno, principale riconoscimento di Fatti di Musica, la rassegna ideata e diretta da Ruggero Pegna, che presenta e premia alcuni tra i concerti d'autore di maggior successo di ogni stagione. Il 18 agosto 2008 per protestare contro la decisione del Governo Berlusconi di creare una discarica sull'Altopiano del Formicoso in località Pero Spaccone, tiene un concerto ad Andretta (paese natìo della madre) per sostenere la causa delle popolazioni locali riguardo alla crisi dei rifiuti in Campania. Durante il concerto, oltre alle canzoni del suo repertorio si è divertito a leggere e cantare stornelli e canti popolari dell'Alta Irpinia e alcune reinterpretazioni di Matteo Salvatore insieme agli amici della banda della posta di Calitri (formata da Matalena, Tottacreta, il Parrucchiere e Rocco Briuolo) e "Ciccillo" Di Benedetto, lo storico ristoratore citato nella canzone Al veglione. Il 17 ottobre 2008 è uscito Da solo, il suo decimo album, che è fra i finalisti nella Targa Tenco 2009 come miglior disco dell'annata, superato da Luna persa di Max Manfredi. Il 29 luglio 2009 ha partecipato gratuitamente al concerto per le popolazioni colpite dal terremoto a Fossa (Italia) con il noto cabarettista abruzzese Nduccio. Nel 2009 ha partecipato come attore e cantante nel film Dieci inverni di Valerio Mieli, che ha partecipato alla 66ª Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. Il 24 settembre 2009 riceve il premio alla carriera da Mario Trevi all'ottava edizione del Premio Carosone, tenutasi all'Arena Flegrea della Mostra d'Oltremare di Napoli. Nello stesso anno gli rende omaggio Giusy Ferreri, che incide Con una rosa nel suo album Fotografie. Nel 2010 partecipa alle celebrazioni per il Giorno della Memoria tenendo il 27 gennaio, a Cracovia, il concerto-performance Suona Rosamunda (titolo ripreso da una sua canzone ispirata a Se questo è un uomo di Primo Levi) in collaborazione con l'artista visivo Gian Maria Tosatti. Il 1º maggio 2010 partecipa al Concerto del Primo Maggio in piazza San Giovanni a Roma. Per il numero di aprile 2011 della rivista XL Capossela cura l'Extended Play (EP) La nave sta arrivando contenente 6 brani, dei quali due sono anteprime dell'album Marinai, profeti e balene (distribuito dal successivo 26 aprile), mentre quattro sono registrazioni inedite. Tra di esse vi è una cover di Bob Dylan realizzata appositamente per l'uscita dell'EP. Da lunedì 11 aprile a venerdì 22 aprile 2011 conduce un nuovo programma radiofonico su Radio2, dove presenta in anteprima alcuni dei pezzi del nuovo album Marinai, profeti e balene, discutendone i contenuti assieme a vari ospiti. Nell'agosto 2011 è diventato cittadino onorario del comune di Patù, commentando l'onorificenza con la frase "Ieri eruciuveddi, oggi sono patuscio."[10]. Il 7 ottobre 2011 Dori Ghezzi gli consegna il Premio De André alla carriera. Il 12 giugno 2012 esce per la Warner il nuovo CD RebetikoGymnastas, il famigerato disco greco mai uscito dalla sua registrazione. Nell'ottobre del 2012 Vinicio e il suo chitarrista Asso Stefana producono il primo album della Banda della Posta, con cui aveva già collaborato per il concerto contro l'apertura di una discarica al Formicoso. Nell'aprile 2013 presta la sua voce per il film di animazione Zarafa: la giraffa giramondo, distribuito in Italia da Nexo Digital. Il 2 giugno 2013, nell'ambito del Bellaria Film Festival, viene conferita a Capossela la cittadinanza onoraria di Bellaria Igea Marina (Rimini). Qui Vinicio ottenne il suo primo ingaggio come cantautore presso lo storico locale Pjazza, nel lontano 1989. L'11 agosto 2013 riceve a Cittanova (RC) il "Riccio d'Argento" della 27ª edizione di Fatti di Musica, Premio ai Migliori Live d'Autore dell'anno, per il concerto con la Banda della Posta. Il 15 agosto seguente Vinicio Capossela si esibisce in piazza Plebiscito, a Ceglie Messapica (Br), nell'ambito del festival "La Ghironda", accompagnato dalla Banda della Posta. Il 1º maggio 2014 si esibisce a Taranto con la Banda della Posta in occasione del concerto del Primo Maggio organizzato dal Comitato dei cittadini e lavoratori liberi e pensanti (direttori artistici Michele Riondino e Roy Paci, conduttori Luca Barbarossa, Valentina Petrini e Andrea Rivera) e che vede la partecipazione anche di Caparezza, Afterhours, Sud Sound System, Fiorella Mannoia, Tre Allegri Ragazzi Morti, Après La Classe, 99 Posse, Paola Turci, Nobraino e altri artisti. Dal 2013 Vinicio Capossela è inventore e direttore del Calitri SponzFest. L'edizione 2014 del Calitri SponzFest, ispirato alla tematica del "treno", oltre allo stesso Capossela ha visto partecipare musicisti come HoweGelb, Tinariwen, Robyn Hitchcock, Guano Padano, DimitrisMistakidis, Giovanna Marini, Francesca Breschi, Otello Profazio, Sacri Cuori, Fanfara Ciocarlia e altri, scrittori come Dan Fante e Vincenzo Costantino Cinaski, attori come Enrico Salimbeni, Mago Wonder, Sabrina Impacciatore e Neri Marcoré e giornalisti come Antonello Caporale, Cico Casartelli ed Enrico de Angelis. Nelle edizioni successive sono arrivati allo SponzFest attori e registi come Ascanio Celestini, Mimmo Borrelli, Marco Martinelli e Ermanna Montanari.

Il 4 marzo 2016, anticipata dal brano Il Pumminale, era programmata l'uscita di Canzoni della cupa, decimo album del musicista prodotto dalla sua casa discografica - La Cùpa - e distribuito da Warner Music. L'uscita del disco è stata poi rimandata al 5 maggio 2016 a causa di problemi di salute dal cantautore che si è dovuto sottoporre ad un delicato intervento chirurgico alle corde vocali.

RISE UP! MUSICA E PAROLE PER CASTELLUCCIO DI NORCIA Comunicato stampa

Borgate dal vivo, il primo festival letterario delle borgate alpine, chiude la sua seconda edizione con un grande evento alle OGR di Torino, in Corso Castelfidardo 22, il 25 e 26 novembre. Per dare continuità al tema della rinascita, che ha caratterizzato l'edizione 2017, Borgate dal vivo organizza un evento che mette insieme, sul palco delle Officine Grandi Riparazioni di Torino (OGR), scrittori e musicisti per Castelluccio di Norcia (PG), borgo del Centro Italia devastato dal terremoto del 30 ottobre 2016.

Il gemellaggio tra Borgate dal vivo e Castelluccio di Norcia nasce dalla necessità di rimettere al centro dell'attenzione un luogo spesso dimenticato dai mass media. La due giorni di novembre sarà dedicata a loro. I proventi saranno devoluti alla ONLUS Per la Vita di Castelluccio di Norcia e verranno utilizzati per la creazione di uno spazio di aggregazione, ora del tutto assente. Da quello stesso spazio, che contribuiremo a ricostruire, partirà l’edizione 2018 di Borgate dal vivo.

Borgate dal vivo e le OGR di Torino hanno scelto di collaborare per la realizzazione dell’evento condividendo totalmente la causa e collaborando appieno. Questo perché si tratta di un luogo appena recuperato, che ha riaperto le sue porte a fine settembre. Anche in questo caso è corretto parlare di “rinascita”.

Sabato 25 novembre saliranno sul palco i Marlene Kuntz per un concerto dal forte impatto sonoro. Domenica 26 musica e letteratura si intrecceranno sul palco dialogando insieme sul tema del festival. Gli autori coinvolti leggeranno un brano sul tema della rinascita. I racconti saranno accompagnati da grandi musicisti. Ad animare la serata ci saranno, tra gli altri, Nicola Lagioia, Ascanio Celestini, Antonella Lattanzi, Giulia Blasi, Daniela Mattalia, Elena Varvello, Adriano Viterbini, Riccardo Sinigallia, Tommaso Cerasuolo, Dado Moroni, Ares Tavolazzi, Luigi Tessarollo, Giorgio Mirto, Laura Arzilli, Michele Petrucci, Saulo Lucci. Condurrà la serata Sara Zambotti (Caterpillar – Radio 2).

I biglietti della serata saranno venduti in prevendita attraverso una campagna di crowdfunding su Eppela e Live Ticket.

CONTATTI www.borgatedalvivo.it facebook.com/borgatedalvivo

Alberto Milesi direttore artistico e di produzione Tel.: 3930308843 [email protected]

Francesco Piperis responsabile comunicazione [email protected]

Ufficio Stampa Simonetta Carbone Relazioni pubbliche RISE UP! MUSICA E PAROLE PER CASTELLUCCIO DI NORCIA IL PROGRAMMA

Sabato 25 novembre 2017 Inizio ore 22.00 MARLENE KUNTZ in concerto

Domenica 26 novembre 2017 Inizio ore 20.30 Musica e parole per Castelluccio di Norcia

Sara Zambotti (Caterpillar – Radio 2), condurrà una serata dedicata all'incontro delle parole con la musica sul tema della rinascita e dialogherà, tra gli altri, con Claudia Ricci, vicepresidente della ONLUS Per la vita di Castelluccio di Norcia. Offrirà il proprio contributo Nicola Lagioia (direttore editoriale del Salone Internazionale del Libro di Torino), che racconterà la storia di rinascita del Salone di Torino e leggerà un testo accompagnato dalla chitarra di Adriano Viterbini (Bud Spencer Blues Explosion, Los Indimenticables, collaborazioni con Daniele Silvestri, Max Gazzè, Niccolò Fabi, Bombino). Ascanio Celestini, accompagnato alla chitarra da Riccardo Sinigallia e al violino da Laura Arzilli. Il “Talking Strings Duo” (Dado Moroni al pianoforte, Luigi Tessarollo alla chitarra, special guest Ares Tavolazzi al contrabbasso), contrappunteranno le letture delle scrittrici Antonella Lattanzi e Daniela Mattalia. Giulia Blasi ed Elena Varvello leggeranno testi sulla rinascita accompagnati alla chitarra da Giorgio Mirto, che si esibirà , poi, in duetto con Tommaso Cerasuolo, voce dei Perturbazione. L'autore di graphic novel Michele Petrucci racconterà la sua esperienza di marchigiano colpito dal terremoto, oltre al lavoro sul suo ultimo libro dedicato a Reinhold Messner. Lasciandosi ispirare dalle parole e dalla musica disegnerà dal vivo. Federico Sirianni canterà alcuni brani accompagnato al violino da Elisabetta Bosio; Saulo Lucci proporrà la sua personale lettura di un canto dell'Inferno in “Hell o' Dante”; la Lettrice vis à vis – Chiara Trevisan tesserà un filo tra i diversi testi presentati questa estate nel corso della seconda edizione di Borgate dal vivo. Tutti i musicisti presenti alla serata si esibiranno anche in un breve show msicale. Salirannno sul palco anche Francesco Di Candio, project leader della piattaforma di crowdfunding Eppela che descrive l’impegno per le zone terremotate della principale piattaforma italiana e Nicola Ricciardi, direttore artistico delle OGR, oltre ad Alberto Milesi, direttore artistico e di produzione di Borgate dal vivo che insieme a Claudia Ricci descriveranno come verranno usati i fondi raccolti per la serata.

BORGATE DAL VIVO Il primo festival letterario delle borgate alpine Borgate dal vivo è un progetto di rinascita. La rinascita delle borgate alpine, il riscatto culturale di un vasto territorio che sta vivendo un fortissimo ritorno, demografico ed economico. Il nostro obiettivo è promuovere lo sviluppo sostenibile in territori alpini, attraverso attività ed eventi culturali, a partire dal primo festival letterario delle borgate alpine. Borgate dal vivo è un progetto dell’associazione Revejo, con sede in Valle di Susa. Ideato e diretto da Alberto Milesi.

LO SCOPO DEL FESTIVAL Borgate dal vivo è il primo festival delle borgate alpine. Lo scopo di questo progetto è favorire la riscoperta, la valorizzazione e il recupero di questi luoghi attraverso attività ed eventi culturali. Negli ultimi anni le borgate hanno registrato un nuovo grande interesse e una preziosa riqualificazione urbana. Borgate dal vivo mira a contribuire alla loro riqualificazione culturale, affinché questa possa diventare il traino per un nuovo benessere in questi luoghi. Borgate dal vivo risponde al bisogno di un territorio vasto, ricco di risorse e di bellezza, che sta vincendo la sua lotta contro lo spopolamento. I nostri eventi sono rivolti agli abitanti delle borgate alpine come a un pubblico più vasto, con un duplice vantaggio: mettere in contatto le realtà esistenti nel territorio e permettere a questi luoghi meravigliosi di essere riscoperti. Tutte le tappe saranno concertate insieme ai comuni e alle associazioni del territorio, in modo che vengano messe in rete con eventi e realtà già esistenti, al fine di valorizzare entrambe.

EFFE LABEL Borgate dal vivo è stato insignito, nel maggio 2017, del prestigioso marchio EFFE Label 2017/2018 da parte dell’European Festival Association (EFA). Questa la motivazione della giuria internazionale: Festival of interesting artistic and cultural values with a good international profile.

I RISULTATI DEL 2016 Il filo conduttore della prima edizione è stato “il recupero e la riapertura delle vecchie scuole di montagna". Il successo riscosso durante l'estate 2016 ci ha spinti ad allargare i confini del progetto, aumentando il numero delle realtà coinvolte. Durante la prima edizione, Borgate dal vivo ha infatti totalizzato all'interno dei 15 eventi: più di mille partecipanti - 17 amministrazioni comunali coinvolte, 19 autori ospiti, 24 associazioni in rete - 1000 metri di dislivello, più di 500 libri venduti, per un totale di 72 giorni di festival.

DA CERVO AL CERVINO 29 borgate, 38 autori coinvolti all’interno di 36 eventi. Abbiamo scelto di attraversare, per la seconda edizione di Borgate dal vivo, tutto l’arco delle Alpi Occidentali. Dal mare di Cervo fino alle vette di Cervinia, al confine con la Svizzera, in un viaggio lungo tre regioni, cinque provincie e trenta comuni. Autori di grande spessore sono intervenuti al festival: da Fabio Geda ad Ascanio Celestini, passando per Luca Bianchini, Hervé Barmasse, Paolo Cognetti, Guido Catalano e molti altri. Tutte gli appuntamenti sono stati e saranno sempre realizzati “a misura di borgata”, ovvero pensati in relazione alla borgata che ospiterà ciascun autore, per creare incontri sempre nuovi e stimolanti, per noi, per il territorio e per gli autori stessi.

BORGATE DAL VIVO 2018 Abbiamo colto un bisogno intorno a noi. Vogliamo, insieme al territorio, rispondere a questo bisogno. Per questo motivo siamo già al lavoro per un’edizione di Borgate dal vivo ancora più ampia. Il festival, nel 2018 partirà da Castelluccio di Norcia (PG), borgata dell’Umbria colpita dal terremoto del 30 ottobre 2016, per risalire e coprire l’intero arco alpino. Otto regioni in rete, tre mesi di festival, più una tappa transfrontaliera. I libri saranno sempre al centro, ma insieme a loro ci accompagneranno anche altri forme d'arte, dal teatro alla musica.

Borgate dal vivo 2018 - Performing Alps