COMUNICATO STAMPA
“New Art – Speed, Danger, Defiance. Italian Futurism 1909 – 1944”
EMMA (Espoo Museum of Modern Art) 2 marzo 2012 – 10 giugno 2012
La mostra “Italian Futurism 1909-1944” si inserisce nel ciclo di mostre dedicate al Modernismo dal museo finlandese EMMA, dopo “Kazimir Malevich” (2006-2007), “The Power of Africa. Three Perspectives” (2010) ed è stata organizzata per la manifestazione “Helsinki World Design Capital 2012”.
La mostra rappresenta i principali passaggi storici ed estetici del Movimento futurista dalla nascita nell’anno 1909 al 1944 attraverso 160 opere, tra pitture ad olio, collage, disegni, sculture, arredi, progetti di scenografia, tavole parolibere, fotografie e manifesti programmatici.
Espone 51 artisti, ripercorrendo le principali mostre cui presero parte in Italia e in Europa, da Les peintres futuristes italiens (Parigi 1912) alle Biennali degli anni venti, a Enrico Prampolini et les aéropeintres futuristes italiens (Parigi, 1932) all’unica itinerante in Scandinavia (“Il Novecento italiano”, Helsinki – Stoccolma – Oslo, 1931-32) e confronta in particolare gli sviluppi rispettivamente filo-fascisti e filo-bolscevichi del Movimento futurista italiano e dei gruppi futuristi russi dal primo dopoguerra.
Il corpus della mostra individua la principale influenza del Movimento futurista sulle altre avanguardie e sull’arte del dopoguerra nella originaria vocazione performativa, della quale documenta le declinazioni nei media artistici, dalla poesia concreta di Marinetti alle composizioni pre-dada di Cangiullo, al design e al visual design di Calzavara, alla cartellonistica pubblicitaria di Depero – oggetto di un raffronto con gli stilemi neonatali delle correnti neo-pop – all’iconografia pre-pop di Balla negli anni trenta.
In tal senso, mentre dell’opera di Boccioni è rappresentata la fase anteriore all’assimilazione del cubismo e il periodo cezanniano, della coeva produzione astrattista, dal simbolismo esoterico di Ginna al “verismo astratto” di Balla, è rappresentato lo sviluppo nei complessi plastici e nei polimaterici cinetici della metà degli anni dieci e degli anni venti (Zátková) e negli arredi e oggetti decorativi.
All’interno di questo macrotema, l’esposizione confronta la parola libera e il rebus –, dal quale deriveranno le “parole crociate”, “parole coatte” secondo la definizione di Cecchi – proposto come possibile nuovo contesto per l’origine delle parolibere.
Elenco degli artisti:
Enrico Allemandi Fillia
Cesare Andreoni Achille Funi
R.M. Baldessari Gino Galli
Giacomo Balla Arnaldo Ginna
Barbara Virgilio Marchi
Vasco Battistoni Filippo Tommaso Marinetti
Benedetta Mario Nannini
Umberto Boccioni Emilio Notte
Arturo Bragaglia Pippo Oriani
Attilio Calzavara Vinicio Paladini
Francesco Cangiullo Ivo Pannaggi
Pasqualino Cangiullo Enrico Prampolini
Carlo Dalmazzo Carrà Pippo Rizzo
Arturo Ciacelli Angelo Rognoni
Umberto Primo Conti Romolo Romani
Tullio Crali Ottone Rosai
Francesco Cristofanetti Mino Rosso
Fortunato Depero Luigi Russolo
De Pistoris Gino Severini
Di Bosso Mario Sironi
Nicolay Diulgheroff Ardengo Soffici
Gerardo Dottori Tato
Leonardo Dudreville Thayaht
Carlo Erba Lucio Venna
Julius Evola Rougena Zatkova
Farfa