Angela Cipriani
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ACCADEMIA NAZIONALE DI SAN LUCA Quaderni della didattica serie diretta da Francesco Moschini Angela Cipriani Materiali per una storia della Galleria dell’Accademia di San Luca ACCADEMIA NAZIONALE DI SAN LUCA Corso Indice SEGNARE DISEGNARE INTERPRETARE Un itinerario nella storia a cura di Marisa Dalai Emiliani Accademia Nazionale di San Luca, Roma 20 febbraio - 3 marzo 2012 7 Premessa 9 La Galleria nella sede storica di via Bonella ai Fori Guida per visitare la Galleria e le Sale della insigne Accademia Romana di Belle Arti denominata di San Luca (1882) Regolamento per la Galleria (1902) A. Sartorio, Galleria di S. Luca (1910) 21 Il trasferimento in Palazzo Carpegna V. Golzio, La Galleria e le Collezioni della R. Accademia di San Luca in Roma (1939) 29 Il riordino negli anni Sessanta C. Pietrangeli, Premessa al catalogo della “Mostra di antichi dipinti restaurati delle raccolte accademiche” (1968) 37 La Galleria oggi La riapertura della Galleria. La Sala dei Gessi e il programma 2007-2011 (2008) A. Cipriani e M. Dalai Emiliani, Le nuove sale e le opere esposte (2011) 47 Le opere esposte Schede di: Sergio Guarino, Marica Marzinotto, Paola Picardi, Valeria Rotili Coordinamento e cura redazionale di Laura Bertolaccini Premessa Viene qui presentata in sequenza cronologica una prima selezione di documenti, in particolare i testi introduttivi dei cataloghi della Galleria dell’Accademia di San Luca pubblicati ufficialmente in età moderna. Scritte dai soprintendenti delle collezioni storiche, da Sartorio a Golzio fino a Pietrangeli e Faldi, e corredate da immagini fotografiche coeve, le brevi introduzioni alla visita lasciano trasparire le trasformazioni che sono avvenute in poco più di un secolo nel concetto stesso di Galleria accademica, dalle sue iniziali esplicite finalità didattiche alla progressiva apertura a un pubblico più vasto. La storia di questa particolarissima tipologia di “galleria” e del formarsi in oltre quattro secoli delle collezioni accademiche, fino al recente riordino e riallestimento, costituirà la prima parte del catalogo generale che verrà pubblicato a conclusione dei lavori in corso. Angela Cipriani 7 La Galleria nella sede storica di via Bonella ai Fori Pagina a fronte: La sede dell’Accademia di San Luca in via Bonella durante i lavori di demolizione. GUIDA PER VISITARE LA GALLERIA E LE SALE DELLA INSIGNE ACCADEMIA ROMANA DI BELLE ARTI DENOMINATA DI SAN LUCA 1882 Antichissima istituzione è l’Accademia romana di San Luca. Da tempo immemorabile, e molto prima del Consorzio di Firenze, esisteva in Roma un collegio di pittori, che prese poscia titolo di Università delle Arti. Tale Università avea stanza in una chiesetta dedicata a San Luca sull’Esquilino, concessale nell’anno 1371 dal Pontefice Gregorio XI sedente allora in Avignone. Sisto IV ne ampliò gli statuti nell’anno 1478, il codice dei quali conservasi negli archivi accademici. Quando Sisto V volle aprire la grande strada che porta alla Basilica Liberiana, e costruire la villa, che dal suo cognome, fu detta Peretti, atterrò la piccola chiesa di San Luca; ed all’Università delle arti, riformata nell’anno 1577 da Gregorio XIII, e costituita in Accademia mediante l’opera di Federico Zuccari e di Girolamo Muziano, assegnò in cambio la chiesa al Foro Romano, presso la quale l’Accademia tiene tuttora la propria residenza nei locali ricostruiti ed ampliati coll’opera e col danaro de’ suoi soci benemeriti, fin da quell’epoca, raro e forse unico esempio di tolleranza e di fraternità gli Accademici liberamente eletti dall’Accademia stessa appartennero ed appartengono senza distinzione alcuna a qualsivoglia nazione, a qualsiasi confessione religiosa, ed a qualunque sudditanza politica. Questa antica istituzione autorevole e rispettata sempre in Italia e all’estero è riconosciuta autonoma dalle vigenti leggi, ed ha vita propria ed indipendente, bandisce concorsi artistici a premio, distribuisce pensioni a studenti di Belle Arti, cura il progresso e il decoro dell’arte nazionale e la conservazione dei monumenti. Napoleone il grande la protesse e le conferì grandi ed importanti attribuzioni, e la riordinò sopra lo statuto che tuttora la regge, compilato col consiglio dell’immortale Canova. In forza di questo il numero degli Accademici Il portale di ingresso della sede di via Bonella; al centro del fregio il simbolo dell’Aequa Potestas. Residenti in Roma è fissato a 12 per ogni classe della pittura cioè della scultura e dell’architettura, ed a 20 parimente per ogni classe dei non Residenti. Non vi ha numero stabilito per gli Accademici di Onore, che devono essere scelti fra i personaggi più illustri per condizione sociale, e più rinomati nelle lettere, o per protezione e benemerenze verso le Arti Belle. GALLERIA ACCADEMICA La Galleria dell’insigne Accademia di S. Luca è proprietà privata della medesima, è stata posta insieme con opere date dai soci al momento della loro adozione, e principalmente colle collezioni di quadri lasciati in legato o donate da Fabio Guida per visitare la galleria e le Sale della insigne Accademia Romana di Belle Arti denominata di san Luca posta in via Bonella numero 44 presso il Foro Romano, Roma 1882. Rosa, Carlo Maratti, Domenico Pellegrini, Gregorio XVI, Wicar ed altri. La Galleria accademica era situata al secondo piano delle sede di via Bonella 44 ed era formata da quattro sale: la “Sala Fu ordinata dallo Zuccari, dal Pussino, da Pietro da Cortona, da Carlo Maratti Prima”, la “Sala di Raffaello”, la “Sala della Fortuna” e la “Sezione Moderna”; allo stesso piano si trovavano anche il “Medagliere” e la Biblioteca Sarti. Al primo piano erano invece collocate le “Sale Accademiche” dove erano esposti i e nel secolo nostro da Tommaso Minardi. doni d’ingresso degli accademici, una “Sala Seconda” con gli esiti dei concorsi, una “Sala Terza” con calchi e busti, e due “Aule per le Adunanze Accademiche”, ornate di lapidi, busti e ritratti di accademici; accanto a queste sale erano È aperta tutti i giorni meno il sabato e i festivi, dalle ore 9 ant. alle ore 3, e collocate la Biblioteca Accademica e l’Archivio. mediante speciale permesso si possono fare copie dei quadri. 11 REGOLAMENTO PER LA GALLERIA 1902 Norme per il pubblico Art. 1 - La Galleria delle pitture, disegni ecc., è aperta al pubblico tutti i giorni feriali dalle 9 alle 15, ed i festivi dalle 9 alle 13, dal 16 settembre al 15 luglio. Rimane chiusa dal 16 luglio al 15 settembre e nei giorni di Capodanno, Pasqua, prima domenica di giugno e Natale. Art. 2 - La tassa di ingresso pei visitatori è di Una Lira. Alla medesima tassa è tenuto chiunque, con speciale permesso del professore sopraintendente, visiti la Galleria nei mesi in cui è chiusa al pubblico. Sono esenti dalla tassa di ingresso i signori professori accademici di merito e di onore, gli impiegati dell’Accademia e tutti quelli cui viene rilasciata la tessera a norma dell’art. 12 del presente regolamento. Tali esenzioni sono puramente personali. Il giorno 17 ottobre dalle 13 alle 17, ed il giorno successivo, festa titolare dell’Accademia, dalle 8 alle 17 l’ingresso è libero. Art. 3 - È rigorosamente vietato ai visitatori di fumare nelle sale della Galleria, di portar seco bastoni, parapioggia o ombrellini, d’introdurvi cani, di fermarsi lungamente avanti a un soggetto in modo d’impedire la libera circolazione per le sale, di toccare qualsiasi oggetto, di parlare ad alta voce e di dare mance al personale. Norme per gli Artisti e gli Studenti Art. 4 - È permesso agli artisti e agli studenti di Belle Arti, di trarre copie dalle opere originali esistenti nella Galleria. Chiunque desidera tale permesso deve Accademia di Belle Arti detta di San Luca, interno del salone; sullo sfondo il San Luca di Raffaello. farne domanda, in carta libera, al professore sopraintendente, accompagnata da un documento comprovante la propria idoneità, rilasciato da un professore accademico o da un’Accademia o Istituto di Belle Arti del Regno, se italiano; da un’Accademia o Istituto di Belle Arti del proprio paese e dal Console residente a Roma, se straniero. Nella domanda deve specificare il soggetto che intende copiare e, trattandosi di opera d’artista vivente, la domanda deve essere accompagnata anche dal consenso dell’autore. Art. 5 - Spetta al professore sopraintendente accordare il permesso che non può eccedere la durata di trenta giorni ma può rinnovarsi a seconda che questi giudichi il tempo necessario a terminare la copia. Art. 6 - Chiunque ha ottenuto il permesso deve esibirlo al custode della Galleria, apponendovi la propria firma con il domicilio, dichiarando di aver preso cognizione del presente regolamento e obbligandosi di osservarlo; mancando per tre giorni consecutivi, senza giustificare l’assenza, perde il diritto di proseguire il suo lavoro e gli succede nel posto quegli che immediatamente dopo ne ha fatto domanda. Il permesso di copiare rimane sospeso nei giorni in cui l’ingresso alla Galleria è libero. 13 Art. 7 - Le dimensioni delle copie devono essere sempre differenti da quelle dal professore sopraintendente e dal custode. Le chiavi degli oggetti sotto degli originali, almeno di centimetri 5 per lato. cristallo sono esclusivamente conservate dal professore sopraintendente. Art. 8 - È proibito trarre lucidi dai quadri o dai disegni e calchi delle sculture, di accostare il pennello alle pitture per confrontarne i colori, di cedere o cambiare Disposizione transitoria il posto assegnato, di far proseguire o ritoccare da altri la copia incominciata, di È temporaneamente concesso al custode di far eseguire e vendere fotografie delle occuparsi in lavori estranei a quello per cui si è ottenuto il permesso, di tenere opere esistenti nella Galleria, previo il consenso del professore sopraintendente, presso di sé altra copia oltre a quella che si eseguisce e di far mostra nella Galleria salvo di quelle di autori viventi, per le quali deve uniformarsi al disposto dell’art.