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URBAN DESIGN Rivista bimestrale – Anno XX maggio - giugno 2011 Sped. in a.p. 45% art. 2 comma 20/b, legge 662/96 DCI Umbria Codice ISSN 1120-3544 ARCHITETTURA DISEGNATA · ARCHITECTURE AND DESIGN

Allestimento della mostra “Steven Holl: su pietra”, Castello di Acaya. Fotografie di Marco Mellone e Giuseppe Galliani. Set of the expo “Steven Holl: Su pietra”, Acaya’s Castel Photos by Marco Mellone and Giuseppe Galliani

36 paesaggio urbano 3.2011 Il dettaglio è nella metafora Detail is in the Metaphor

Vincenzo D’Alba Francesco Moschini per A.A.M. Architettura Arte Moderna Extramoenia presenta in Italia l’opera di Steven Holl in occasione della mostra “Su pietra”, allestita nel Castello di Acaya

In the context of A.A.M. Architecture and Extramoenia Modern Art, Francesco Moschini is presenting in the work of Steven Holl, the occasion is the “Su Pietra” exposition, taking place in the Acaya Castel

Francesco Moschini a trent’anni di distanza dalla scientifica della stessa A.A.M., torna a presentare, in mostra “Steven Holl: Ponti e progetti”, a dieci Italia, l’opera dell’architetto americano. L’occasione dalla mostra “Steven Holl: Parallax”, realizzate è la mostra “Steven Holl: Su pietra” allestita rispettivamente nelle sedi di Roma e di Milano di nel Castello di Acaya che F. Moschini inaugura A.A.M. Architettura Arte Moderna (oggi consultabili introducendo la Lectio Magistralis dell’architetto nella sezione “Archivio mostre dal 1974” del sito/ americano e scrivendo un saggio critico nel relativo archivio www.aamgalleria.it), passando per il catalogo. Nell’evento è stato anche presentato il progetto del Museo della città di Cassino del 1996 volume Urbanisme recentemente pubblicato in Italia elaborato da S. Holl in occasione di un laboratorio da Libraria che come nelle precedenti pubblicazioni di progettazione e realizzato sotto la direzione Parallax (2000), Interwining (1996) e Anchoring

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Manifesto della mostra “Steven Holl: Ponti e Progetto” curata da Francesco Moschini nel dicembre 1981 presso la A.A.M. Architettura Arte Moderna (in alto a sinistra) Poster of the expo “Steven Holl: Bridges and Projects”, Francesco Moschini curator, December 1981, A.A.M. Architecture Modern Art (above, on the left)

Foto di Gianni Berengo Gardin che riprende Gabriele Basilico, Francesco Moschini ed altri, durante il disallestimento della mostra di Steven Holle il riallestimento della mostra dedicata allo stesso Gianni Berengo Gardin, 10 gennaio 1982 (in alto a destra) A Photo by Gianni Berengo Gardin, in the photo: Gabriele Basilico, Francesco Moschini and others, During the dismantling of Steven Holl’s Expo and the organization of the expo dedicated to Gianni Berengo Gardin, 10th January 1982 (above, on the right)

Allestimento della mostra “Steven Holl: Parallax”, curata da Francesco Moschini nel dicembre 2001 presso la A.A.M. Architettura Arte Moderna di Milano (di lato) Setting of the expo “Steven Holl: Parallax”, Francesco Moschini curator, December 2001, A.A.M. Architecture Modern Art, (on the right)

38 paesaggio urbano 3.2011 (1989) editi da di New appartenenti a generazioni differenti che ha già Princeton Architectural Press Steven Holl, con Francesco York anche Urbanism raccoglie, oltre a progetti e visto la partecipazione di Carlo Aymonino, Guido Moschini e Vincenzo D’Alba, disegni, le riflessioni autobiografiche, nonché le Canella, Antonio Ortiz, Paolo Portoghesi, Franco mentre realizza il disegno dedicato al “Progetto per suggestioni letterarie di luoghi e spazi. Purini, Luciano Semerani, Alvaro Siza; “Nel Segno l’Archivio Francesco Moschini Al termine della lezione S. Holl, accettando l’invito del Progetto” nata con l’idea di voler sottolineare A.A.M. Architettura Arte Moderna”. Fotografia rivolto da F. Moschini, inaugura la serie di “Progetti il rapporto tra invenzione, gestualità e soprattutto di Francesco Maggiore architettonici per la futura sede del Fondo Francesco “Il tempo del progetto” attraverso la realizzazione (in alto a sinistra) Moschini Archivio A.A.M. Architettura Arte di disegni su grandi teleri come già accaduto con Steven Holl, with Francesco Moschini and Vincenzo D’Alba, Moderna” realizzando su di un foglio di dimensioni Massimiliano Fuksas al Politecnico di . La scelta wile realizing the drawing 45x100 cm, con acquerelli e carboncino, una prima di creare momenti di riflessione e di confronto dedicated to the “Design for the Archive Francesco ipotesi progettuale. Questo singolare momento sui temi della progettazione costituisce il comune Moschini A.A.M. Architecture si aggiunge alle altre iniziative come: la serie dei denominatore di queste iniziative. Modern Art”. Foto by Francesco “Duetti: partite a scacchi sul disegno” nata con L’importanza della mostra tenutasi ad Acaya risiede Maggiore (above, on the left) l’obiettivo di mettere a confronto architetti e artisti nella identificazione della valenza scultorea interna “Progetto per l’Archivio Francesco Moschini A.A.M. Architettura Arte Moderna” Carboncino e acquerelli Thirty years have passed since The occasion is the expo The stone “translation” of all related to the sphere su carta, 45x100 cm “Steven Holl: Su pietra”, design abstractions allows of visual art, the essential “Steven Holl: Bridges and Disegno realizzato Projects”, Francesco Moschini’s presented in the extraordinary recognizing immediately, the attention to the language. da Steven Holl come omaggio first exposition at the A.A.M. location of the Acaya Castel. sculptural, figurative and If Holl’s works are Architecture and Modern Art, For the occasion Francesco colouristic prerogatives of symptomatic of how a Francesco Moschini. ’s location, and ten Moschini will introduce Steven these architectures. These communicative ideology has Copyright: Steven Holl years since the Milan A.A.M. Holl’s Lectio Magistralis and appear to be the fundamental conquered contemporary (in alto a destra) expo, “Steven Holl: Parallax”. write a critical essay for the terms in which to describe architecture, they are even “Project for the archive Today these past events, (true catalogue. In this occasion, the Stevesn Holl’s field of action. more emblematic of the Francesco Moschini A.A.M. milestones in the critical volume Urbanisms has been Holl has conduced a permanent central role of linguistics Architecture Modern Art” scenario brought on by the presented to the Italian public. dialogue with parallel in the construction of a charcoal and watercolors A.A.M.), are part of the public The text is a recent publication by disciplines; this dialogue has projectual methodology. It is on paper, 45x100 cm section called, “Archivio mostre Libraria. As in the past editorial been to such a point precise by these means that eventual The drawing is an homage dal 1974” on www.aamgalleria.it. works by Holl, Parallax (2000), and rigorous that it’s analysis controversies on the language We must also mention further Interviewining (1996) and is now essential to understand of architecture are resolved, of Holl to F. Moschini. occasions of cooperation Achoring (1989), all by Princeton his design motivations. We and a precise formulation of Copyright: Steven Holl that were developed in the Press, also Urbanisms collects must cite, for instance, the design experiments is made (above, on the right) meanwhile, such as the projects and drawings, as well collaboration with Vito possible, in which grammar Cassiono’s city Museum of 1996, as autobiographical reflections Acconci; the assonance with has finally integrated or elaborated during a design and literary suggestions on Bill Viola’s work; the adoption substituted, with it’s own rules laboratory and realized under the places and spaces. of Dennis Oppenheim’s the territory of architecture. scientific direction of A.A.M. . The key factor of the expo paradoxes and the relation with Today, Francesco Moschini in Acaya is the identification the evanescent geometrical Courtesy: Francesco Moschini renewals the interest in Steven of the sculptural approach, rigor of James Turrell. and Gabriel Vaduva Collection Holl’s projects and reflections. and it’s limits, in Holl’s works. We must add to these premises, A.A.M. Architecture Modern Art

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Steven Holl: Ponti e Progetti, 1981. Inchiostro e matita su carta lucida, 21x32 cm. Disegno realizzato per l’invito della mostra “Steven Holl: Ponti e Progetti”, presso la A.A.M. Architettura Arte Moderna, 21 dicembre 1981 - 09 gennaio 1982. Le scritte sono di Francesco Moschini; datato e firmato da S. Holl il 09.07.2010 a Lecce, Italia. Copyright: Steven Holl (in alto, a destra) Steven Holl: Bridges and Projects, 1981. Ink and pencil on glossy paper, 21x32 cm. Drawing realised for t he invitation to the expo “Steven Holl: Bridges and Projects”, At the A.A.M. Architecture Modern Art, 21 December 1981- 09 January 1982. Writings from F. Moschini; dated and signed by S. Holl the 09.07.2010 in Lecce, Italy. Copyright: Steven Holl (above, on the right)

Steven Holl: disegno per il progetto del Museo della città di Cassino elaborato nel 1994 in occasione del “Laboratorio di Progettazione 5: Un volto per Cassino alla ricerca delle tracce smarrite per la riconfigurazione dell’immagine della città moderna” a cura di Francesco Moschini . Copyright: Steven Holl (a destra) Steven Holl: drawing for the project of the Museum of the City of Cassino Elaborated in 1994 during the “laboratory of Design 5”. “A new look for Cassino looking for lost traces in order to rethink the image of the modern city”, F. Moschini curator. Copyright: Steven Holl (on the right)

40 paesaggio urbano 3.2011 all’opera di S. Holl. La trasposizione in pietra concettuali». La declinazione strettamente costruttiva, delle astrazioni progettuali permette da subito forse mai realmente compiuta, cede il posto ad una di riconoscere le prerogative, oltre che scultoree, aspirazione teorica o ad una analisi percettiva dello figurative, coloristiche e percettive. Sono questi spazio. Nel rapporto tra costruzione e contenuto, tra i termini fondamentali con cui circoscrivere il forma e significato si trovano le grandi tensioni della campo d’azione di S. Holl. È così puntuale il dialogo poetica di S. Holl. A tale proposito, si può dire che intrattenuto da S. Holl con altre discipline da la sua opera rappresenta, per questo secolo, ciò che diventare, spesso, filo conduttore se non, addirittura, l’opera di Louis I. Kahn ha rappresentato per il secolo tappa obbligatoria per comprenderne le motivazioni scorso. Di fronte a L. Kahn si poneva il problema di progettuali. Ne sono l’esempio la collaborazione con identificare un punto di congiunzione tra memoria Vito Acconci; l’assonanza con l’arte digitale di Bill e progetto, fuori dagli storicismi; di fronte a S. Holl Viola; l’adozione dei paradossi di Dennis Oppenheim si manifesta la necessità di fondere linguaggio e e il rapporto con l’evanescente rigore geometrico di costruzione, fuori dalla comunicabilità. Se L. Kahn ha James Turrell. A queste premesse, tutte riconducibili ricercato il “riferimento” in una origine mitica, S. Holl alla sfera dell’arte figurativa, deve aggiungersi ricerca la sua “origine” in un riferimento figurativo. Ciò l’attenzione verso il linguaggio. Le opere di S. Holl , che è importante notare è come le figure retoriche in infatti, sono un caso emblematico di come l’ideologia molte opere di architettura non rimangono strumenti comunicativa abbia conquistato l’architettura privati della progettazione, come accade nelle altre contemporanea. Ma ancor più di una dimensione discipline, ma assumono un indispensabile valore di comunicativa, esse ne incarnano una linguistica riconoscimento e di svelamento. È difficile, a questo facendone un metodo di costruzione del progetto. punto, cercare un connubio tra le pretese di una Ecco, allora, che le controversie sulla definizione di architettura parlante e quello spirito di razionalità che un linguaggio dell’architettura appaiono superate, se sembrava dover governare o doversi incarnare in ogni non risolte, dalla puntuale formulazione di esperimenti epoca moderna. Non vi è dubbio che, spesso, i valori progettuali dove è evidente come la grammatica abbia, dell’architettura vengano ricercati su elementi che ormai, integrato o sostituito, con le sue regole, il maggiormente esprimono messaggi ambigui. Appaiono territorio dell’architettura. allora tanto lontane quanto attuali le invettive di A. Nonostante questo modo di procedere accomuni Loos o le definizioni di Ludwig Mies van der Rohe sulla numerosi architetti si può affermare che Steven Holl origine e sulla costruzione degli edifici. Entrambi hanno abbia saputo più di altri “mettere in forma” le leggi, le accettato un linguaggio a patto che fosse definito dal cause e gli effetti del linguaggio parlato. Basterebbe, silenzio. È chiaro come in questo patto sia riscontrabile a questo proposito, l’elenco delle figure retoriche la volontà e la capacità di resistere all’idea della ricerca che, celate o spesso mostrate, costituiscono il suo e del riferimento. Ed è in questa resistenza che si trova universo progettuale. Prima fra tutte il chiasmo, poi il la logica di Ludwig Wittegenstein quando scrive: “non Steven Holl: Progetto climax, la ripetizione, il raddoppiamento, l’ossimoro, mi interessa innalzare un edificio, quanto piuttosto del Museo della città di Cassino l’antitesi, l’ironia, la metafora, la metonimia, la vedere in trasparenza, dinnanzi a me le fondamenta elaborato nel 1994 in occasione del “Laboratorio personificazione, la similitudine e l’allusione. In degli edifici possibili”. Se da un lato il riferimento di Progettazione 5. questo umanesimo architettonico le opere assumono appare sempre pronto a fornire soluzioni estetizzanti Un volto per Cassino un alto grado di persuasione grazie, soprattutto, alla ricerca delle tracce ed anestetizzanti, dall’altro occupa in modo violento smarrite per la riconfigurazione ad una intrinseca narratività. Ci troviamo di fronte quelle che M. Tafuri criticava come «speranze dell’immagine della città ad un procedimento che si impone, a diversi livelli, progettuali» ma che, sempre più, sembrano imporsi moderna” a cura di Francesco Moschini (in basso, sempre più come fondatore e risolutore di molte come “speranze narrative”. nella pagina a fianco) scelte progettuali. Appare, quindi, spesso un compito Steven holl: Design for the City indispensabile quello di dichiarare il significato della Immagini Courtesy Collezione Francesco Moschini of Cassino Museum Elaborated in 1994 during the propria opera. Questo atteggiamento riflette meglio di e Gabriel Vaduva A.A.M. Architettura Arte Moderna. “laboratory of Design 5. altri quello che Manfredo Tafuri chiama «la nostalgia A new look for Cassino looking for lost traces in order del fondamento», una nostalgia che traspare «da un to rethink the image bisogno particolarmente sentito dell’architettura Vincenzo D’Alba of the modern city”, Francesco contemporanea: quello di avanzare legittimazioni Architetto ∙ Architect Moschini curator (below, on the previous page) attraverso una incessante proliferazione di strumenti [email protected]

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