Pesca E Stabilimenti Antichi Per La Lavorazione Del Pesce in Sicilia. II
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Estratto da GIANFRANCO PURPURA Pesca e stabilimenti antichi per la lavorazione del pesce in Sicilia : II - Isola delle Femmi- ne (Palermo), Punta Molinazzo (Punta Rais), Tonnara del Co- fano (Trapani), San Nicola (Favignana) Pesca e stabilimenti antichi per la lavorazione del pesce in Sicilia: II - Isola delle Femmine (Palermo), Punta Molinazzo (Punta Rais), Tonnara del Cofano (Trapani), S. Nicola (Favignana) di GIANFRANCO PURPURA tivamente utilizzati per ricoprire le vasche e gli ambienti adiacenti o per polverizzare il sale ne- cessario alla lavorazione. In questi impianti, siti Nel 1982 è stata da me pubblicata la prima i n prossimità dei medesimi luoghi di pesca, in parte di una ricerca che si propone di accertare località quindi battute da forti venti e soggette l 'ubicazione degli antichi stabilimenti per la la- ad un accentuato processo di erosione e di di- vorazione del pesce lungo le coste della Sicilia l avamento, è assolutamente improbabile la sco- occidentale (). Le caratteristiche vasche di que- perta, senza procedere ad uno scavo in profon- ste antiche industrie, ampiamente menzionate dità, di tracce meno durevoli della ceramica, nelle fonti e denominate dai greci taricheiai e come resti ossei di pesci ed attrezzi, quali ami, dai romani cetariae, si ritrovano disposte in file coltelli, reti e fiocine, che pur non dovevano parallele in prossimità del mare e costituiscono scarseggiare in impianti di questo tipo. Per ciò i ndizi inconfondibili dellesercizio di questa at- che concerne la cattura del tonno, preziosa è la tività, volta soprattutto alla preparazione del descrizione di Oppiano (Halieut.) che indica I garon, lapprezzata salsa derivante dalla macera- uso di reti fisse già in età classica: « Si dispiega zione del pesce e delle sue interiora in presenza a livello dellacqua una rete la cui disposizione di un antisettico, il sale. La preparazione, acce- somiglia a quella di una città: si vedono dei ve- l erata dal calore naturale del sole o artificial- stiboli e delle porte e come delle stanze e delle mente tramite una struttura di tipo termale, po- strade allinterno. I tonni arrivano in file, serrati teva far ricorso addirittura alla riduzione del come falangi di un popolo che migra; ve ne prodotto mediante ebollizione in idonee marmit- sono di giovani, di vecchi ed altri che sono tra te. Altri indizi che ancora oggi si possono ri- queste due età. Essi penetrano in numero infini- scontrare almeno in qualche stabilimento più to allinterno delle reti e questo flusso non ces- grande e tecnologicamente più avanzato sono sa che quando non vè più posto per i nuovi la presenza di strutture di tipo termale, evi- arrivati; si effettua così una pesca eccellente denziate sul terreno da frammenti di colonni- e veramente meravigliosa » (z). ne fittili di sostegno (suspensurae), e la pre- S. Vito e Cala Minnola rappresentano i pri- senza di numerosi frammenti ceramici di tipo mi due stabilimenti per la lavorazione del pe- caratteristico: frammenti di anfore per il tra- sce scoperti in Italia. Nel primo caso in prossi- sporto e la commercializzazione della salsa di mità di una tonnara che ha continuato la propria pesce e dei salato, di marmitte per la riduzio- attività fino ai nostri giorni, nel secondo in un ne del prodotto, di recipienti per il filtraggio ed l uogo da gran tempo abbandonato (fig. 1). La infine frammenti di tegoloni e macinelle, rispet- successiva casuale scoperta a Porto Palo ( 3 ) di 59 FIG. 1. Levanzo. Ubicazione dello stabilimento antico per la lavorazione del pesce. un importante stabilimento, quello di Pachino, ora possono aggiungersi ben altre sei nuove menzionato nelle fonti antiche ed indicato già i ndicazioni, anche se, in mancanza di indagini nella prima parte di questa ricerca come ubi- più accurate, tre di questi siti possono essere cato a Capo Passero o Marzamemi, conferma i ndicati, per il momento, solo come probabili. la validità dellindagine e suggerisce la neces- La tutela dei rari e labili resti osservati dovreb- sità di proseguirla in maniera sistematica, al- be senza alcuna dilazione accompagnarsi ad un meno nei limiti del territorio della Sicilia occi- opera volta ad accertare lattendibilità delle ipo- dentale(). E però evidente che una indagine tesi formulate, in considerazione soprattutto del estesa a tutta la Sicilia, o addirittura allItalia radicale processo di alterazione che subiscono meridionale, non mancherebbe di dare apprez- giorno per giorno le nostre coste, ed, in parti- zabili frutti. colare, alcune delle località segnalate, ad ope- E oggi possibile avere un quadro più com- ra delluomo, più che del mare e del tempo(). pleto dellubicazione degli antichi stabilimenti Assai poco può dirsi del primo degli stabi- per la lavorazione del pesce nella Sicilia occi- l i menti indicati come probabili: quello di Cefa- dentale, distinguendo i siti sicuri dai probabili l ù (fig. 2 n. 1). Nonostante la citazione di Arche- (fig. 2). Agli originari due impianti rintracciati strato in Ateneo (VII, 302) mirante a vantare l 60 FIG. 2. Ubicazione degli antichi stabilimenti per la lavorazione del pesce nella Sicilia Occidentale. Si sottolineano i siti probabili. 1 Cefalu - 2 Solanto - 3 Isola delle Femmine - 4 Punta Molinazzo - 5 S. Vito - 6 Tonnara del Cofano - 7 Cala Minnola - 8 S. Nicola. eccellenza del tonno pescato e lavorato a Ce- gi non agevolmente verificabile, di uno stabi- ialù, né nei pressi dell'antica tonnara, né altro- limento antico per la lavorazione del pesce è ve, si riscontra traccia di uno stabilimento per Trabia. A differenza di Cefalu non sussiste per la lavorazione del pesce. Il sospetto di un pre- questo sito alcuna indicazione nelle fonti e quin- sunto impianto termale in un sito assai idoneo di è sembrato opportuno non indicare la sud- dell'antica Cefalù (piazzetta bagni di Cicerone], detta località nell'annessa cartina, non essendo potrebbe far pensare a qualcosa di simile. poi- neppure accertata la presenza delle inconfondi- ché esso è ubicato al limite dell'antico impianto bili vasche. Tuttavia ad una trentina di metri dall' urbano, nella parte più riparata dell'ansa domi- angolo SO della Tonnara di Trabia, oggi assog- nata dalla Rocca, all'inizio di una lunga spiag- gettata a radicale trasformazione, in un terre- gia. Come si è già detto, gli impianti di riscal- no intersecato dalla SS 113, dietro un muraglio- damento servivano negli stabilimenti più progre- ne di recente costruzione, prima del bivio della diti ad accelerare artificialmente con il calore strada per Trabia, esistono strutture murarie an- la maturazione del prodotto. E' difficile però per tiche di eccellente fattura. I frammenti cerami- la presenza del moderno centro abitato verifica- ci indicano una presenza ellenistica e romana. re la fondatezza di questa ipotesi. La vicinanza del mare e della tonnara suscita Un'altra località della costa nord-occiden- anche in questo caso il sospetto della presenza tale ove si potrebbe riscontrare l'esistenza, og- di uno stabilimento antico per la lavorazione del pesce, visto che si è constatata di frequente una continuità nelluso di questi impianti e che non è facile spiegare diversamente tali strut- ture. Anche in questo caso però non è possibi- l e verificare la fondatezza della congettura M. A Solunto lo stabilimento per la lavorazio- ne del pesce rappresentava una rendita cittadi- na di tale importanza da indurre a contrasse- gnare le monete con il simbolo del tonno, come i n alcune città del Ponto, grandi produttrici di garon (). E assai probabile che lo stabilimento di Solunto fosse ubicato nei pressi dellantica ed importante tonnara di Solanto (fig. 2 n. 2; fig. 3), chiamata da Edrisi as sabakah (la rete), FIG. 3. La Tonnara di Solanto, ubicata nei pressi di So- ma il sito non è stato finora identificato con l unto arcaica. precisione (fig. 4). Esso comunque doveva es sere adiacente allarea destinata ad opifici del- l a Solunto arcaica, rintracciata di recente 1 - Isola delle Femmine (Palermo) La ricerca di tracce della tonnara norman- na menzionata in una concessione del 1176, che i ndicava lo stabilimento sito proprio « in insula quae dicitur Fimi, prope portum Galli » (y) ha co- stituito loccasione per una prima ricognizione effettuata nellautunno 1983 sullIsolotto delle Femmine, nei pressi di Sferracavallo (fig. 5). Il privilegio normanno si inseriva in una se- FIG. 4. La tonnara dì Solanto, prima di recenti altera- colare contesa tra larcivescovo di Monreale ed zioni del sito. i l barone di Capaci sulla località denominata da tempo immemorabile Tunnarium ( 1 0 ). Tale con- tesa sembra essere connessa alla genesi dell in enfiteusi un terreno più a est, sul litorale di attuale abitato di Sferracavallo e di Isola delle Sferracavallo. Pare però che al momento della Femmine ("). Nel 1320 Federico III avrebbe ri- riconferma dellenfiteusi il barone abbia offerto badito un privilegio normanno ed entrambe le una somma talmente elevata da costringere Lu- concessioni sarebbero state prese in conside- dovico Il Torres, arcivescovo di Monreale a ri- razione quando nel 1564 fu esaminata la con- volgersi addirittura al Papa Clemente VIII, che troversia giudiziaria relativa, decisa dal vicerè nel 1599 risolse definitivamente la questione ri- spagnolo dopo quasi ventanni. Lesoso compen- conoscendo sì il diritto dellarcivescovo alla so preteso dal barone di Capaci per case e ma- tonnara, ma elevandogli il canone per i magazzi- gazzini sul litorale di sua proprietà, utilizzate dai ni in terraferma (fig. 6). E evidente che il con- tonnaroti, avrebbe costretto larcivescovo di trasto doveva trarre origine dal fatto che lar- Monreale a chiedere allarcivescovo di Palermo civescovo non disponeva di idonei magazzini in 62 Punta di Tramontana FIG. 5. Ubicazione dello stabilimento per la lavorazione del pesce sullisolotto delle Femmine. La freccia più piccola in- dica lubicazione di una peschiera sulla terraferma. terraferma per lesercizio del suo vantato diritto ma con risultato assai favorevole per lindagine di impiantare una tonnara nei pressi dellisola.