n.240 / 21 22 MARZO 2021 MAGAZINE Datacenter OVH Shopping extra UE: sui Galaxy A52 e A72: Nuovi TV LG 2021, distrutto: il cloud è marketplace cinesi hanno tutto, modelli e prezzi. Il 77” veramente sicuro? 06 si pagherà di più 08 al giusto prezzo 15 scende a 3.899 euro 18 Attacco cinese ai server Exchange È gravissimo ma ne parlano in pochi Un attacco hacker cinese, sfruttando vulnerabilità di Exchange, ha colpito migliaia di aziende italiane. È una bomba a orologeria, ma tutti fanno finta di niente 02 Find X3 Pro, primo contatto 26 Oppo mantiene le promesse? Il nuovo top di gamma Oppo è un concentrato di innovazione. Abbiamo analizzato tutti i punti Sonos Roam, Wi-Fi di forza, dal miliardo di colori alle foto a 10 bit e multiroom ma 11 anche super-portatile Netflix blocca condivisione account 43 Per ora è un test, ma in futuro? La nuova versione dell’app, che blocca la condivisione dell’account tra amici e conoscenti, è Dacia Spring già stata distribuita ad alcuni utenti in alcuni Paesi, La spacca-mercato elettrica a 9.460 € 17 ma non è detto che non venga estesa altrove IN PROVA IN QUESTO NUMERO 30 34 38 40

Xiaomi Mi 11 5G Fujifilm X-E4 Radio-microfono Sony IP Cam EZVIZ C8C Quasi perfetto Mirrorless per tutti Gioia per videomaker Sorveglianza a 360° n.240 / 21 22 MARZO 2021 MAGAZINE MERCATO Un gruppo di hacker cinesi, sfruttando vulnerabilità di Exchange, sta installando da mesi backdoor sui server aziendali Attacco cinese ha toccato migliaia di aziende italiane Può causare danni enormi ma ne parlano in pochi L’attacco è uno dei più devastanti degli ultimi anni, eppure tutti fanno finta di niente. Italia tra le più colpite dopo USA e Turchia TIM è intervenuta subito, ma ha riscontrato tracce di possibili accessi non autorizzati. Appaiono anche i primi ransomware

di Roberto PEZZALI ta succedendo qualcosa di terribile, eppure nes- suno in Italia ne parla. Ad inizio gennaio un grup- Spo hacker cinese, sfruttando una falla zero day di Exchange, ha iniziato ad infettare server di posta in tutto il mondo e quando Microsoft ha scoperto la cosa, rila- sciando la patch, l’attacco si è fatto ancora più aggres- sivo, aumentando come intensità ora dopo ora. L’Italia, secondo i primi dati raccolti, sarebbe uno dei paesi più colpiti dopo Stati Uniti e Turchia, con una serie di con- seguenze che ancora non possono essere calcolate. Il bersaglio più grande dovrebbe essere Wind Tre: la com- pagnia di telecomunicazioni lo scorso weekend avuto diversi problemi sulla rete interna, con limitato accesso ad alcune app, e la causa sarebbe proprio questa. hanno iniziato a colpire una serie di aziende in tutto il ne a tappeto sulla rete, ha stimato che ancora oggi ci Da noi contattata la scorsa settimana Wind Tre ha nega- mondo, ma soprattutto in Usa: università, aziende di ri- possano essere circa 125.000 server in tutto il mondo to che si sia trattato di un attacco informatico, “normale cerca, enti governativi. vulnerabili perché ancora le patch di Microsoft non sono manutenzione” ci è stato detto, eppure anche secondo state applicate. Come ricordano in molti, in ambito en- Bloomberg, che avrebbe visionato un memorandum Quando tutto esce allo scoperto terprise applicare una patch non è come aggiornare il interno, l’infrastruttura informatica di Wind Tre sarebbe gli attacchi si intensificano sistema di un telefono: in molti casi, quando vengono stata toccata dagli hacker e non si può sapere, ad oggi, Quando i problemi sono stati individuati, e Microsoft ha usate soluzioni personalizzate con plug-in esterni, prima con quali conseguenze. Si tratta, lo specifichiamo, di una iniziato a lavorare alle patch correttive, gli attacchi del di effettuare un aggiornamento ad un componente criti- pura questione di rete aziendale, che non ha nulla a che gruppo cinese si sono intensificati. Prima si attaccavano co vengono fatti diversi test. fare con la rete di telecomunicazioni e i dati dei clienti solo obiettivi mirati, poi, utilizzando una botnet, hanno L’attacco si è così propagato in tutto il mondo e vista la o dei servizi ad essi associati. L’attacco messo a pun- iniziato ad attaccare ogni server esposto sulla rete uti- gravità della cosa il neo-presidente americano Biden to dai cinesi è uno dei più devastanti degli ultimi anni, lizzando la Outlook Web Authentication page, ovvero ha istituito una task force per capire i legami e i colle- tanto grave che negli Stati Uniti se ne sta interessando la pagina web dalla quale un dipendente di una azien- gamenti con la Cina e intervenire per proteggere le direttamente il presidente Biden: le conseguenze per da può collegarsi per leggere la sua posta su server aziende americane. Sembra infatti che da marzo, quan- molte aziende americane (e non) potrebbero essere Exchange. do Microsoft ha rilasciato le patch, al gruppo Hafnium si drammatiche. L’esperto di cybersicurezza Brian Krebs, insieme ad siano affiancati anche altri gruppi di hacker cinesi. Sulla alte organizzazioni, ha iniziato a delineare il perimetro questione sta indagando anche l'FBI. Gli attacchi iniziano a gennaio. dell’attacco: in pochi giorni si è passati dai 30.000 ser- E proseguono indisturbati ver compromessi ai 150.000 server compromessi in tutti Una bomba a orologeria: tutti i rischi Il 5 gennaio del 2021 un ricercatore di DevCore, su Twit- il mondo. Palo Alto Networks, effettuando una scansio- Abbiamo parlato di attacco, ma molti esperti hanno par- ter, scrive di aver segnalato ad un vendor quello che lato di una vera bomba a orologeria che deve ancora può essere considerato uno dei bug si sicurezza più esplodere e per capire il motivo si deve analizzare quel- devastanti che siano mai stati trovati. Il vendor è Micro- le che sono le singole conseguenze di ogni attacco. Sui soft, e i bug segnalati si riferiscono a due falle “zero day”, server colpiti sono state installate una o più backdoor quindi sconosciute, legate ai server di posta Exchange. che permettono ai malintenzionati il controllo totale del In totale le vulnerabilità sono quattro, e Microsoft le chiu- server, dalla lettura delle email dell’intera rete aziendale de d’urgenza con una patch cumulativa il 2 marzo del all’accesso di computer sulla stessa rete del server. 2021. Due mesi dopo. Secondo molti esperti quella a cui abbiamo assistito è Microsoft, nel report relativo al problema, aggiun- solo la fase uno: si è piantato un seme, e ora si aspetta ge che secondo l’analisi questi exploit sono stati usati che germogli per tornare a raccogliere il frutto. I malin- solo per alcuni attacchi sporadici. Solo più tardi, men- tenzionati potrebbero infatti accedere ai server attaccati, tre cercava di capire come era possible che qualcuno avendo installato una backdoor di accesso, per termina- sia riuscito a ottenere l’accesso completo ad un server re l’attacco. L’ipotesi più probabile è il furto di dati per Exchange, si è resa conto che la cosa era ben più grave. alcune aziende specifiche, quelle di importanza strate- Le indagini hanno portato ad un gruppo di hacker cinesi gica, accompagnato dall'installazione di ransomware legati al Governo, Hafnium, un team organizzato di altis- o di strumenti per il mining di criptovalute per tutti gli simo livello che prende di mira obiettivi strategici. Utiliz- altri server. Nel primo caso si tratterebbe di un attacco zando decine di server privati virtuali ubicati in America, per non destare sospetti legati ad IP cinesi, gli hacker segue a pagina 03 

 torna al sommario 2 n.240 / 21 22 MARZO 2021 MAGAZINE

MERCATO Attacco cinese ad Exchange segue Da pagina 02  manuale, nel secondo caso di un attacco a tappeto, per guadagnare soldi con il riscatto o con la vendita delle valute minate. Alcuni server analizzati, colpiti dall'attacco, avevano più di tre backdoor installate, e la bonifica ha richiesto giorni. Dall’analisi dei log di traffico ricevuti da molti ISP ameri- cani, e da coloro che avevano senza saperlo affittato i server americani ai cinesi per gli attacchi, alcune agen- zie di cybersecurity sono riuscite a risalire agli indirizzi IP dei server attaccati e stanno avvisando tutti: "fate subi- to un backup e tenetelo scollegato dalla rete”. Il rischio che, da un momento all’altro, l’intera rete aziendale pos- sa essere criptata da un ransomware è altissimo. L’Italia era ed è una delle più colpite La situazione venerdì 12 marzo. La situazione al 15 marzo. Venerdì, secondo i dati di CheckPoint Security, l’Italia risultava uno dei paesi più colpiti dall’attacco. "Check Point Research sta notando centinaia di tentativi di sfrut- documenti archiviati nel sistema di file sharing dell'a- stati riscontrati possibili accessi non autorizzati ad alcuni tamento contro organizzazioni sparse in tutto il mondo; zienda non sono al momento disponibili”. server di posta. In attesa che vengano completate le ve- tentativi collegati alle quattro vulnerabilità zero-day che rifiche per capire se c’è stata una effettiva compromis- attualmente colpiscono Microsoft Exchange Server. CPR Cosa può succedere adesso sione del sistema, con eventuale furto di dati, TIM sug- ha osservato che, solo nelle ultime 24 ore, il numero di Le quattro falle di Exchange hanno conseguenze ad gerisce di cambiare le password. TIM, è bene ricordarlo, tentativi è raddoppiato ogni due o tre ore. Nel caso in cui oggi incalcolabili. L'impatto sarà maggiore, secondo i non ha nessuna colpa in tutto questo: gli hacker hanno un’organizzazione con Microsoft Exchange Server non consulenti Usa che stanno seguendo la cosa per la Casa sfruttato quattro vulnerabilità zero-day di Microsoft e abbia patchato la versione all’ultima disponibile è da Bianca, del già terribile hack di SolarWind. hanno attaccato a tappeto tutti i server esposti in rete. considerarsi una realtà a rischio. I server compromessi Il problema vero è che siamo solo alla prima fase, e tan- Nel messaggio inviato ai clienti TIM Business spiega che potrebbero consentire a un aggressore non autorizzato tissime aziende ignorano tutt’ora quello che sta succe- non appena Microsoft ha rilasciato le patch correttive il 3 di estrarre e-mail aziendali ed eseguire codice danno- dendo e non hanno ancora applicato le adeguate cor- marzo sono state subito installate su tutti i server, e sono so all'interno dell’organizzazione con accessi e privilegi rezioni. Molte aziende, inoltre, sono state colpite e non anche state fatte tutte le verifiche del caso, come sugge- elevati. Il Paese più attaccato è stato la Turchia (19% di se ne rendono conto: da un giorno con l’altro potreb- rito da Microsoft, per verificare che sui server non fosse- tutti i tentativi di sfruttamento), seguita dagli Stati Uniti bero trovarsi con l’intera rete criptata. Sebbene l’Italia ro state installate “shell” per accesso remoto in una fase (18%). Al terzo posto, con una percentuale del 10% c’è sia stata fino a venerdì il terzo paese più attaccato ad successiva. Tuttavia le indagini sono ancora in corso, e l’Italia. Il settore industriale più bersagliato è stato quello oggi, fatta eccezione per l’indiscrezione di Bloomberg sono già stati riscontrati possibili accessi non autorizzati governativo/militare (17%), seguito dal settore manifattu- legata a Wind Tre, di questo gravissimo attacco nessuno ad alcuni server di posta. In attesa che vengano com- riero (14%) e poi da quello bancario (11%)”. dice nulla. Negli Stati Uniti se ne sta occupando l'FBI e pletate le verifiche per capire se c’è stata una effettiva Nel weekend gli attacchi si sono moltiplicati e l’Italia è c'è una task force attiva del Governo: la sicurezza del- compromissione del sistema, con eventuale furto di dati, scivolata all’undicesimo posto: non sono diminuite le le aziende del Paese è a rischio. Da noi sembra che la TIM suggerisce di cambiare le password. aziende colpite, sono aumentati i server attaccati. cosa stia passando in sordina, e venga tenuta un po' na- TIM va elogiata per il modo in cui ha gestito la cosa, in scosta, forse anche per le implicazioni legate al GDPR. piena trasparenza verso i suoi clienti. È lecito aspettarsi WindTre nega tutto. Ma diverse fonti Una intrusione simile, in un server di posta, dovrebbe che anche altre aziende possano fare comunicazioni si- ci confermano l’attacco essere segnalata istantaneamente al Garante e proprio mili: l’attacco non ha risparmiato praticamente nessuno Lo scorso weekend (7 marzo) Wind Tre avuto diversi pro- per questo abbiamo chiesto all’ufficio stampa se, negli e nessuno era immune. Le correzioni hanno richiesto un blemi sulla rete interna e diverse app non funzionavano, ultimi giorni, c’è stato un aumento delle segnalazioni per mese per essere distribuite e di certo i cinesi non han- come i client dei negozi. Lunedì mattina diverse fonti ci data-breach e siamo in attesa di una risposta. no aspettato, anzi, hanno intensificato l’azione. Stanno hanno segnalato che l’azienda ha dovuto fronteggiare emergendo ulteriori dettagli, tutti preoccupanti: molti un problema di cyber security eppure Wind Tre, da noi TIM Business colpita avvisa i clienti: altri gruppi hacker stanno sfruttando le web-shell cari- contattata, ha detto che non è successo nulla e che si è “Possibili accessi non autorizzati alle cate da chi ha effettuato il primo attacco. Kryptos Logic trattata di una operazione di manutenzione dei server. mail” segnala di aver trovato traccia di quasi 7000 web-shell Venerdì Bloomberg ha pubblicato una news riportando TIM Business ha avvisato i suoi clienti che i loro server pubblicamente esposte su web, web-shell che altri l'attacco, dopo aver visionato un memo interno dove di posta, che usavano Microsoft Exchange come mail gruppi stanno usando per caricare randomware. Il pri- l'amministratore delegato di Wind Tre, Jeff Hedberg, server, sono stati probabilmente compromessi. Nel mes- mo di questi, identificato da Sophos, è stato sopranno- spiegava ai dipendenti per quale motivo non si riusciva saggio inviato ai clienti TIM Business spiega che non ap- minato DearCry ed assomiglia molto a Wannacry come ad accedere ad alcuni documenti sulla rete interna. "Tut- pena Microsoft ha rilasciato le patch correttive il 3 marzo struttura, noto ransomware usato negli scorsi anni. Nulla ti voi avete letto delle minacce su larga scala ai sistemi sono state subito installate su tutti i server, e sono anche di eccessivamente sofisticato, non fa nulla per nascon- informatici che coinvolgono più di 250.000 aziende e state fatte tutte le verifiche del caso, come suggerito da dersi, tuttavia secondo Sophos è stato modificato per organizzazioni pubbliche in tutto il mondo. In questo Microsoft, per verificare che sui server non fossero state rendere i file praticamente irrecuperabili. Prima di can- contesto, circa 40 computer della nostra azienda han- installate “shell” per accesso remoto in una fase succes- cellare il documento originale e dopo aver chiuso la co- no subito interruzioni, disservizi e di conseguenza alcuni siva. Tuttavia le indagini sono ancora in corso, e sono già pia criptata, sovrascrive il documento originale.

 torna al sommario 3 n.240 / 21 22 MARZO 2021 MAGAZINE MERCATO Per la viceministra Castelli, “non si parla di farlo saltare”ma non si escludono modifiche Immuni, il Politica divisa sul futuro del cashback di Stato Garante chiude Sotto la lente di Pago PA le transazioni anomale per scalare la classifica del “super premio” il bug più

di Massimiliano DI MARCO grande. Ora l futuro del programma di cashback di è pronta a Stato per com’è impostato ora è incer- Ito. Da alcune settimane, la politica sta funzionare valutando se proseguire con l’iniziativa e se farlo alle stesse condizioni con cui è davvero partito ufficialmente lo scorso 1 gennaio, Il Garante per la privacy dopo un primo mese di sperimentazione ha dato il via libera a dicembre. Tali eventuali riconsidera- alle modifiche della zioni sono il risultato di comportamenti anomali legati alle transazioni valide per il piattaforma Immuni: “super premio” semestrale di 1.500 euro: esponenti politici, la misura è inefficace e tegorie a maggiore rischio di evasione ora ognuno potrà tante transazioni sono artificiose, soltanto i 3 miliardi previsti per il 2022 potrebbero fiscale rispetto alle altre”. Zafarana ha segnalare in autonomia per accumulare molte transazioni e quin- essere dirottati per altre misure nella lot- però sottolineato che è “prematuro” di scalare la classifica generale. Soltan- ta alla povertà. fare valutazioni più articolate sull’effi- la positività, evitando il to i primi 100 mila utenti per quantità di cacia della misura. I deputati di Italia vero problema dell’app: transazioni fatte hanno diritto a ricevere Castelli: “Non si parla di farlo Viva Camillo D’Alessandro e Gianfranco la gestione umana da un bonus di 1.500 euro per ciascuno dei saltare” Librandi hanno definito il cashback di due semestri del 2021. Secondo alcuni Riguardo al futuro del cashback di Stato, Stato una “misura costosa e inefficien- parte della Sanità la viceministra all’Economia, Laura Ca- te” chiedendo di eliminarlo del tutto e di stelli, in un’intervista rilasciata al program- puntare invece sull’abbassamento delle di Roberto PEZZALI ma “24 Mattino” di Radio 24 lo scorso 3 commissioni bancarie e l’incentivazione Huawei non è marzo, ha detto che “non si parla di farlo delle transazioni digitali “anche nelle pic- saltare”. Ha aggiunto che “penso che sia cole attività”. più la numero una misura che non è semplicemente di lotta all’evasione”, bensì che serva “per Cashback di Stato chiuso uno in Cina. cambiare il modo dei cittadini di utilizza- già a luglio: la proposta del re il proprio denaro”, pur riconoscendo sottosegretario dall'Economia Immuni ha funzionato poco e male Ora cede il che l’iniziativa del cashback di Stato im- Chiudere il programma del cashback di in Italia. La colpa, lo abbiamo sem- pegna molte risorse. La sottosegretaria Stato già dopo il primo semestre, ossia pre detto, è il modo in cui Immuni posto a Oppo all’Economia, Maria Cecilia Guerra, du- a luglio. Sarà questa la proposta che il è stata gestita dalla Sanità Italiana. Le mosse dell’amministrazione Tru- rante un’interrogazione alla commissio- sottosegretario all'Economia, Claudio La procedura attuale prevede che mp hanno fatto succedere l'impossi- ne Finanze della Camera ha specificato Durigon, presenterà come parte delle chi risulta positivo al tampone, per bile, ovvero far perdere a Huawei la che Pago PA sta facendo delle verifiche discussioni legate al prossimo "decreto caricare i dati sui server, deve se- prima posizione nella classifica dei sulle operazioni anomale, che sono quin- sostegni". In un'intervista concessa al gnalare la positività ad un opera- marchi più venduti in patria. Huawei di “passibili di esclusione dall’ambito di Messaggero, Dorigon ha detto che in tore della ASL che deve assisterlo è stata negli ultimi anni l’azienda applicazione del programma”. Comples- settimana si terrà un consiglio dei mini- sbloccando dalla piattaforma il ca- numero uno in Cina, ma ha perso sivamente, per sostenere il cashback di stri per lo stanziamento dei 32 miliardi di ricamento dei dati, per evitare che parte di quel vantaggio ed è ora al Stato sono stati stanziati 1,75 miliardi di euro previsti da tale decreto. il sistema possa essere inquinato secondo posto, insieme a Vivo: la euro per il 2021 e 3 miliardi per il 2022. Riguardo al programma di cashback, in con dati falsi e mantenere la pri- quota di mercato per entrambe è al Inoltre, per tutto il 2021 è previsto un cre- fase di rivalutazione, Durigon ha detto vacy. Questa procedura si è scon- 20%. Davanti c’è Oppo, al 21%, die- dito d’imposta del 30% sulle commissioni che "la mia proposta è di terminare la mi- trata con una gestione da parte tro Xiaomi ad Apple al 16%. Huawei perde quota di trimestre in trimestre, pagate dai commercianti per le transazio- sura a luglio. Potremmo risparmiare 2,5-3 delle ASL caotica e disorganizzata. ed entro la fine del 2021 potrebbe ni elettroniche. Secondo il centro studi e miliardi di euro che potremmo lasciare al Adesso cambia tutto: come riporta trovarsi ancora più indietro. Le cause ricerche Itinerari Previdenziali, metà delle Parlamento per rafforzare le risposte alle il sito del garante ora “Chi risulta sono legate all’incapacità di produr- transazioni coinvolte nel programma di categorie in crisi nel decreto sostegni". positivo può interagire direttamen- re telefoni e alla vendita, necessaria, cashback già venivano effettuate tramite La misura del cashback è stata fortemen- te con il sistema di allerta Covid-19 di Honor. Due fattori che sono diretta strumenti elettronici: secondo i detrattori, te supportata dal precedente governo, inserendo, nell’apposita sezione conseguenza dei provvedimenti ciò implica che l’iniziativa non stia in real- guidato da Giuseppe Conte. Il mese spe- dell’app Immuni, il codice CUN dell’amministrazione USA. Huawei tà avendo gli effetti previsti. rimentale di dicembre ha coinvolto 5,87 (codice univoco nazionale attribui- ha accumulato processori a partire milioni di persone per un totale di 222,6 to dal Sistema TS ai referti dei test da gennaio 2020, ma quando le Italia Viva contraria: milioni di euro che sono stati rimborsati diagnostici per SARS-CoV-2) asso- scorte stavano per finire si è concen- “Misura costosa e inefficace” a oltre tre milioni di utenti. Oggi tale ini- ciato a un proprio referto con esito trata sui prodotti ad alto margine di Secondo la valutazione della Guardia di ziativa è vista con dubbio: secondo alcuni positivo unitamente alle ultime 8 guadagno come le serie P e Mate: Finanza, esposta dal generale Giusep- deputati e senatori, i miliardi di euro pre- cifre della propria tessera sanita- meno pezzi venduti ma un minore pe Zafarana alle commissioni Finanza visti potrebbero essere usati, come ha ria”. Ora Immuni si sgancia total- impatto sul conto economico. della Camera e del Senato, il cashback sottolineato Durigon, per altri progetti per mente dalla sanità e viaggia con le potrebbe essere concentrato sulle “ca- la lotta alla povertà o all'evasione fiscale. proprie gambe, come in altri Paesi.

 torna al sommario 4 n.240 / 21 22 MARZO 2021 MAGAZINE MERCATO Il nuovo aggiornamento sullo stato di avanzamento del piano banda ultralarga Aruba lancia Piano BUL: 1900 i comuni completati finora la sua offerta Nel numero, quelli con parziale copertura FWA in fibra ottica Nei 1900 comuni però, si parla di rete FTTH: diversi sono solo in parte toccati da copertura FWA (FTTH).

di Paolo CENTOFANTI Accordo con nfratel Italia ha pubblicato lo stato di avanzamento lavori del piano nazio- AncheOpen Aruba si Fiber è inserita nel mercato Inale per la banda ultralarga (piano delle offerte di rete fissa in fibra ottica BUL). Secondo i nuovi dati sono ora ol- FTTH per aziende e privati. La società tre 1900 i comuni aperti alla commercia- ha annunciato l'accordo raggiunto lizzazione, cioè disponibili agli operatori con Open Fiber, società che vende che possono offrire servizi di connetti- la sua infrastruttura all'ingrosso ad vità ai cittadini sfruttando la rete realiz- altri operatori. La promessa è di zata con investimento pubblico. Il piano una velocità in download fino a 1 BUL, ricordiamo, prevede la copertura Gigabit/sec e di 300 Megabit/sec in in FTTH e FWA delle aree a fallimento Infratel Italia che ha puntualizzato come Unità Immobiliari nei comuni X, Y, e Z, upload. L'offerta per i privati di Aruba di mercato, tramite intervento diretto di la discrepanza sia dovuta al fatto che che quindi sono aperti alla commer- (chiamata Fibra Aruba) costa 26,47 Infratel Italia o in concessione tramite tra i 1900 comuni aperti alla commer- cializzazione." La lista include anche euro al mese con attivazione inclusa Open Fiber vincitore dei bandi in diver- cializzazione siano inclusi anche quelli comuni in cui solo alcune unità immo- (240 euro spalmati in 24 mesi): non se regioni italiane. Come ci hanno fatto raggiunti unicamente da servizi Fixed biliari sono effettivamente raggiunte è previsto un router e non è inclusa notare diversi lettori, però, la lista dei Wireless Access di paesi vicini: dalla rete BUL wireless. Se dunque il un'utenza telefonica per effettuare e comuni comprende città e paesi in cui "la discrepanza è dovuta a due fatto- vostro comune rientra nell'elenco, ma ricevere chiamate. Gli utenti possono i lavori di Open Fiber o sono ancora in ri: siamo in emergenza, per cui Open sul sito di Open Fiber non risulta co- chiedere di avere un router a noleggio al costo di 2,20 euro al mese: un corso o, in diversi casi, nemmeno ini- Fiber può commercializzare non solo pertura presso il vostro civico o sul sito Fritzbox 7530. È prevista una seconda ziati. Un veloce incrocio dei dati con il i comuni collaudati, ma anche quelli Banda Ultralarga non c'è evidenza di offerta, Fibra Aruba Extra, che costa portale ufficiale del progetto, sembre- dove i lavori sono chiusi ma il collau- completamento dei lavori, il motivo è 29,89 euro al mese e prevede uno rebbe confermare i dubbi dei lettori. do non è ancora avvenuto. Le antenne questo. Purtroppo, come ci conferma sconto dell'80% su altri prodotti di FWA wireless possono essere inoltre Infratel Italia, al momento queste unità Aruba e la priorità per l'assistenza. Il residenti su altri comuni, per cui l’an- immobiliari non sono segnalate sul por- Perché i numeri non tornano router non è incluso. Abbiamo interpellato sulla questione tenna FWA nel comune x può abilitare tale del progetto.

MERCATO Un marketplace di ePrice, Paba, vende un tv privo di tuner DVB-T2 e di decoder HEVC Marketplace, c’è ancora chi vende TV senza DVB-T2 MAGAZINE A 4 anni dalla legge, c’è ancora chi vende online TV del tutto illegali e vuole avere ragione

di Roberto PEZZALI come monitor e ha proposto un deco- venditori. In questo caso è stato effet- a legge è chiarissima: “dal 1 gennaio der aggiuntivo, ma ovviamente è una tuato il recesso, ma sarebbe bene che MAGAZINE 2017 tutti i TV e i decoder venduti in giustificazione che non regge: si tratta ePrice controllasse anche la merce in Estratto dai quotidiani online Italia dovranno avere a bordo HEVC di una vendita illegale. TV come il Pola- vendita: TV come il Polaroid TQL24F4 www.DDAY.it L Registrazione Tribunale di Milano e DVB-T2” eppure, dopo 4 anni, c’è an- roid TQL24F4 non possono più esSere non possono più essere venduti, ma al n. 416 del 28 settembre 2009 cora chi sta vendendo online TV assolu- venduti nel nostro paese, e ci stupiamo momento il TV in questione è ancora in e tamente fuorilegge. È il caso di un mar- che ancora ci sia chi provi a venderli vendita in una pagina con logo “ePrice”, www.DMOVE.it Registrazione Tribunale di Milano ketplace di ePrice, Paba, che ha tutt’ora sfruttando un nome importante, come e qualche altro incauto acquirente po- n. 308 del’8 novembre 2017 in catalogo e segna come disponibile ePrice, e passando per i marketplace. trebbe spendere soldi per un TV che è un TV Polaroid TQL24F4 che è privo di ePrice non è direttamente responsa- ormai obsoleto. direttore responsabile Gianfranco Giardina tuner DVB-T2 e di decoder HEVC. bile del comporta- editing La segnalazione ci arriva da un nostro mento dei venditori Maria Chiara Candiago lettore, che ha acquistato il TV senza del marketplace, ma Editore badare troppo alle caratteristiche, con- nonostante questo ha Scripta Manent Servizi Editoriali srl sapevole che ormai la legge obbliga messo a punto un Pro- via Gallarate, 76 - 20151 Milano tutti a vendere solo televisori a norma, e gramma di Protezione P.I. 11967100154 si è reso conto solo dopo che il prodotto Clienti che permette Per informazioni [email protected] non era conforme alla normativa vigen- loro di intervenire nel te. Il venditore si è giustificato dicendo caso in cui qualcuno si Per la pubblicità [email protected] che il TV in questione viene venduto trovi in difficoltà con i

 torna al sommario 5 n.240 / 21 22 MARZO 2021 MAGAZINE MERCATO Incendio in uno dei più grandi datacenter europei: un’intera ala di OVH è stata devastata, i dati sul server andati in fumo Datacenter OVH di Strasburgo distrutto per incendio Perché succede e perché i dati sono persi per sempre Chi non aveva previsto un disaster recovery plan ha quasi sicuramente perso tutto. Può succedere, vediamo perché Con un lungo report dettagliato, OVH ha spiegato cosa è successo. I più colpiti sono stati i private virtual server o VPS

di Roberto PEZZALI na scena da incubo: da una parte un intero edi- ficio in fiamme, centinaia di migliaia di server Udistrutti, dall’altra il pensiero che in quei server tenevano in piedi centinaia di migliaia di servizi, e il loro spegnimento porterà a molte attività un danno economico notevole. Quello che tutti si stanno chie- dendo è come sia possibile che un datacenter possa andare a fuoco, con tutte le precauzioni che vengono prese nei datacenter proprio per evitare che succeda, ma è successo e ormai c’è ben poco da fare: l’elenco dei siti italiani che non funzionano è lunghissimo, e presto si potrà iniziare a fare la conta dei danni. For- tunatamente nessuno è rimasto ferito: chi gestiva il datacenter è riuscito a mettersi in salvo dopo aver 20 anni in diversi datacenter italiani, ci ha spiegato container vengono usati dai datacenter come moduli chiamato i vigili del fuoco che hanno lavorato tutta la perché quello che molti ieri hanno ritenuto impossibi- aggiuntivi di emergenza per gruppi di continuità o per notte per domare la colonna di fumo che ha segnato le, un intero datacenter devastato dalle fiamme, è in operazioni temporanee, sono blocchi già pronti, ma l’alba di Strasburgo. realtà qualcosa che viene spesso calcolato. questo per OVH è diventata la normalità. OVH a Strasburgo aveva quattro grosse strutture con “I datacenter sono progettati seguendo le direttive di Inoltre, OVH essendo una piattaforma commercia- all’interno i server: SBG1, SBG2 SBG3 e SBG4. L’in- affidabilità e tolleranza che vengono dettate da chi li le, gestisce all’interno dei container server ad altis- cendio è divampato all’interno di SBG2 che è andato commissiona. All’interno del piano di progettazione ci sima densità: ogni singolo armadio ha una potenza totalmente distrutto, e ha toccato anche SBG1 che sono specifiche che riguardano livelli di ridondanza e di calcolo enorme e densità, quindi tanta potenza, sembra aver subito danni importanti. SBG3 e SBG4 affidabilità, e il datacenter viene progettato seguen- vuol dire anche tanta energia che non vede l’ora di al momento non sembrano interessati, tuttavia è stata do queste indicazioni che non sono uguali. Non tutti sprigionarsi. Le fotografie che abbiamo visto, con il tolta la corrente all’intera area pertanto anche coloro metallo deformato dalle fiamme, spiegano i motivi di che avevano un sito o un servizio all’interno di SBG3/4 una propagazione così rapida dell’incendio: basta che non possono comunque accedere ai loro dati. OVH uno dei container nella parte bassa prenda fuoco per ha già attivato un recovery plan, e sta cercando di trasformare in poche ore i piani superiori in un incen- capire se si riuscirà a riattivare almeno le macchine dio difficile da domare. presenti nei due edifici che non sono stati toccati dal- Nei datacenter italiani è difficile che questo possa ac- le fiamme. L’evento deve far riflettere. Con i sistemi cadere, perché sono costruiti in cemento e le pareti di soppressione degli incendi presenti nei datacenter sono in grado di resistere per oltre due ore al fuoco di oggi non dovrebbe mai accadere una cosa simile senza deformarsi. Inoltre, spiega Zanforlin, oggi i da- e proprio per questo motivo si tende a credere che tacenter moderni vengono costruiti a compartimenti i dati nel cloud siano sicuri. E che esista un backup. stagni, tante piccole scatole a tenuta stagna che sono Nel caso di OVH i dati “nel cloud” erano semplice- in grado di auto-isolarsi nel caso di incendio. Chi ge- mente su un server a Strasburgo, e molti facevano stisce un datacenter è consapevole che un incendio affidamentosul servizio di backup fornito dallo stesso possa divampare in una di queste scatole, ed è di- OVH che al momento, per molti, risulta inservibile. Il sposto a perdere interamente quello che c’è dentro, rischio che questo incendio abbia fatto perdere dati i datacenter sono costruiti allo stesso modo” spiega server e dati. Nessuno però è disposto a perdere la a tantissime aziende che non avevano allestito, fidan- Zanforlin. Scopriamo così che mentre in passato c’è struttura: può accadere il singolo evento, ma la strut- dosi del cloud, un piano di emergenza è altissimo. Per stata la corsa ai datacenter iper protetti, con il mas- tura impedisce che si diffonda a catena. molte realtà della new economy l’attività è legata ai simo livello di sicurezza e resistenti anche all’errore Ogni proprietario di datacenter sceglie cosa ritiene dati che hanno, al loro servizio, allo storico: un danno umano, oggi non è più così. La tendenza dei grandi accettabile perdere, e in quel caso calcola anche simile può portare al fallimento. provider è di avere tanti datacenter delocalizzati con come gestire i dati di quello che c’è all’interno dell’a- un livello di protezione più bassa: si preferisce ave- rea che verrà distrutta. Non possiamo sapere se OVH Perché può succedere re tanti nodi che costano meno come manutenzione, aveva calcolato come possibile la perdita di un singo- L’ipotesi che un intero datacenter nel 2021 possa an- costruzione e gestione piuttosto che avere un unico lo container o di un intero building, quello che sappia- dare a fuoco è un qualcosa che nessuno prende in datacenter costruito con specifiche militari. mo è che un building e parte di un secondo building considerazione, e molti lo reputano impossibile. Ep- Il datacenter di OVH non solo era costruito con que- sono andati distrutti dalle fiamme. I datacenter, spiega pure, nonostante sia difficile che accada, può anche sto principio ma era anche un datacenter molto par- Zanforlin, sono ovviamente protetti da un sistema anti succedere e Cristiano Zanforlin, Chief Commercial Of- ticolare, perché realizzato in una struttura a contai- ficer di Mix Milano con una lunga esperienza di oltre ner di metallo impilati. Zanforlin ci spiega che oggi i segue a pagina 07 

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MERCATO OVH e il datacenter in fiamme segue Da pagina 06 

incendio ma come sempre bisogna vedere se ha fun- zionato come dovrebbe e in che modalità. Nel 2019, qualcuno sicuramente lo ricorderà, è andato a fuoco interamente il datacenter di Sky a Roma: i sistemi anti incendio sono partiti all’istante, tuttavia il fumo denso successivo allo spegnimento delle fiamme ha portato ad un danneggiamento di tutti gli apparati presenti nell’edificio, anche di quelli che non erano stati toc- cati dalle fiamme. Spegnere non sempre è la scelta per tornare alla normalità con tutti i dati al loro posto. mica hanno identificato una sorta di focolaio in pros- migliore, spesso si preferisce isolare e lasciare che Bisogna considerare tuttavia differenti situazioni. Ci simità di due UPS, gruppi di continuità, e uno dei due il fuoco distrugga tutto in un ambiente circostanziato. sono casi dove c’è ridondanza totale, ed è il caso ad era stato riparato la mattina stessa. Se fosse accertata Per questo motivo oggi esistono diverse linee di pen- esempio di un provider: se va a fuoco il datacenter di come causa dell’incendio l’esplosione di un gruppo siero su come si deve domare il fuoco all’interno di un un provider ai clienti la connettività viene fornita da un di continuità non sarebbe un bel problema, almeno a datacenter: gli operatori anglosassoni prediligono lo altro nodo. La stessa cosa vale per la posta elettronica livello d’immagine: solitamente i gruppi di continuità spegnimento ad acqua, con i classici ugelli che spruz- e per i servizi associati. Il secondo caso è quello dei sono elementi che vengono tenuti ben separati dai zano acqua o nebulizzano vapore. Preferiscono perde- datacenter per terzi, soluzioni come OVH che affitta- server, proprio perché rappresentano elementi critici. re tutto quello che viene annaffiato, ma non vogliono no quelle che vengono chiamati “private cloud” ma in Non sappiamo come fosse strutturato il datacenter a avere dubbi sul fatto che l’incendio sia completamente realtà non sono altro che macchine virtuali installate container di OVH, ma da quanto raccontato dal CEO domato. In italia e in tanti paesi europei si preferisce su un server installato in un container. Si stima che ieri gli UPS erano nei container sotto i server. usare sistemi a gas inerte, che riducono la quantità più di un milione di siti e servizi siano stati impattati dal I danni sono ingenti, e purtroppo i più colpiti sono d’ossigeno e vanno ad estinguere la fiamma. Questi si- catastrofico evento di Strasburgo, e la maggior parte proprio i virtual private server, o VPS, quelle macchine stemi tuttavia possono intervenire ad ambiente chiuso, di questi erano aziende, startup, siti personali e appli- virtuali remote dal costo variabile tra i 10 e i 100 euro e se il sistema antincendio rivela che una porta è aper- cazioni gestite in questo modo. Molti clienti di OVH, al mese scelti solitamente dalle piccole medie impre- ta o una finestra è stata lasciata leggermente socchiu- stando a quello che si può leggere su Twitter, erano se per i loro business. Nel lungo report che OVH ha sa il sistema potrebbe non partire perché l’ambiente convinti che OVH stesso, come servizio, prevedesse pubblicato quasi tutti i VPS, con l’aggiunta anche dei non è compartimentato. di fatto un recovery plan per i clienti, ovvero che esista loro servizi VPS Additional Storage, quindi lo spazio La scelta del sistema anti incendio dipende anche dai da qualche parte una copia dei dati presenti sui server aggiuntivo, sono andati persi e con loro perso anche costi: con le nuove normative sulla sicurezza alcuni si- andati a fuoco. Non è così: i server sono come fogli di il backup. Si sono salvati solo coloro che avevano pa- stemi molto efficaci richiedono una continua manuten- carta, una volta bruciati tutto quello che c’era scritto è gato il servizio FTP Backup: questo veniva fatto sul da- zione e i costi si alzano. La scelta, spesso, è quella di andato perso per sempre. Spettava al cliente fare la tacenter di Roubaix, quindi su un datacenter esterno. sacrificare tutto, perché risulta più conveniente. I dati, fotocopia, oppure pagare per farla. Persi anche tantissimi servizi di backup: nelle stanze tanto, sono teoricamente salvi altrove. Teoricamente, andate a fuoco c’erano tantissimi server che gesti- perché non sempre è così: dipende dai singoli clienti e Ecco cosa si è salvato e cosa no vano proprio il backup di tante soluzione enterprise, dai contratti che vengono fatti. Spento l’incendio, inizia la conta del danni. Dopo giorni come i server Managed Veeam Backup: questi sono Zanforlin, che segue la parte commerciale e le rela- di lavoro interrotto OVH ha publicato un lungo e det- persi per sempre ma fortunatamente le macchine del- zioni con i clienti al Mix, ci spiega che l’ipotesi che un tagliato report di tutto quello che si può salvare nel le quali facevano il backup non hanno subito danni. datacenter vada a fuoco è assolutamente calcolata datacenter in fiamme e di quello che invece risulta In molti casi si sono persi i backup ma non i server e che quando un grosso cliente si siede a negoziare perso per sempre, fatta eccezione ovviamente per principali. Colpiti irrimediabilmente anche molti servizi un contratto non vuole nemmeno sapere quali sono quegli utenti che hanno pensato di tenere copie di NAS, alcune istanze cloud affittate a ore per calcoli di le precauzioni anti-incendio, vuole solo sapere quali backup esterne all’infrastruttura. Le cause dell’incen- ogni tipo e gli snapshot delle macchine virtuali. Sulla sono i piani di recupero. Il famoso recovery plan, ov- dio non sono ancora note, tuttavia Octave Claba, CEO pagina predisposta da OVH si può controllare lo stato vero quanto tempo serve, se si scatena un incendio, di OVH, ha detto che due pompieri con la camera ter- di ogni servizio.

 torna al sommario 7 n.240 / 21 22 MARZO 2021 MAGAZINE MERCATO Dal 15 marzo sono in vigore una serie di norme più stringenti che regolano gli acquisti extra UE. Una decisone sacrosanta Shopping extra UE, nuove norme contro evasione dazi Sui marketplace cinesi da adesso si pagherà di più Nel mirino del regolamento, i grossi store cinesi che per evitare di pagare i dazi dichiarano il falso, e il boom del dropshipping

di Roberto PEZZALI er molti negozi, soprattutto cinesi, che vendono in Europa è finita l’era dei super sconti e dei prez- Pzi bassi: il nuovo regolamento Europeo stabilisce nuove regole, che diventeranno ancora più stringenti a partire da luglio. Una decisione, quella dell’Europa, sacrosanta: oggi i mi- lioni di pacchi che arrivano dalla Cina acquistati dai con- sumatori europei, dall’elettronica ai vestiti, rappresenta- no una perdita enorme in termini di iva non dichiarata e di dazi doganali non versati. Nell’ultimo anno, con la pandemia e il boom del dropshipping, questa problema- tica si è allargata a dismisura: sono tanti i negozi europei che fanno da vetrina per una spedizione che parte di- rettamente dalla Cina e, dopo qualche settimana, arriva in Italia. Le nuove normative vogliono evitare una delle Control System 2, ICS2. E’ una piattaforma condivisa intra-UE, questo ad un costo leggermente più alto: si pratiche più fastidiose: la dichiarazione di un valore della dell’Unione Europea che permette di tracciare in modo occupano loro dello sdoganamento, poi vendono all’in- merce falsa, molto più bassa dell’originale. capillare tutte le merci in arrivo grazie alla collaborazio- terno dell’Europa senza controlli. Dal primo marzo 2024 Fino ad oggi infatti, per alleggerire il carico delle dogane ne di tutte le dogane. Queste potranno identificare in questo sistema verrà adeguato anche alle spedizioni via e di chi deve gestire le spedizioni, è prevista una totale modo preciso la merce in transito, controllando anche i mare e tramite ferrovia: così facendo si andranno a bloc- esenzione per IVA e dazi di tutti i prodotti con un prezzo vari flussi da parte dei magazzini e dai negozi stranieri. care i rifornimenti dei magazzini europei, spesso gestiti inferiore ai 22 euro. L’obiettivo di questa prima fase è eliminare del tutto le con sdoganamento “facile”. Questo ha portato molti venditori a dichiarare valori del- dichiarazioni imprecise e fuorvianti sulle merci: fino ad la merce fasulli, indicare sulle confezioni “gift” oppure oggi moltissime spedizioni sono state inviate in Europa Dal primo luglio basta soglia dei 22 euro “sample”, a trovare ogni stratagemma possibile per por- con la scritta “regalo”, “sample commerciale”, “parti di La vera rivoluzione che tocca però tutti coloro che tare il prezzo di un prodotto sotto i 22 euro. ricambio” oppure “demo”, e proprio per questo motivo comprano al di fuori dall’Europa scatta dal 1 luglio di In tutti questi anni pochissime spedizioni sono state non veniva indicato alcun prezzo di acquisto ma solo un quest’anno: sparisce infatti l’esenzione di dazi e IVA trattenute per accertamenti, e così tanta merce è stata valore fittizio. per merci di valore inferiore ai 22 euro, quella che ha sdoganata senza controlli ed è arrivata nelle case degli Nell’ambito dell’ICS2 uno spedizioniere non può più ac- permesso in questi anni una evasione di miliardi di acquirenti anche se avrebbe dovuto pagare dazi di im- cettare un pacco se questo non è provvisto di un codice euro. La soglia “tax free”, ovvero l’esenzione dai dazi portazione, IVA e magari subire anche qualche controllo HS specifico che indica la tipologia di merce inserita di importazione, ci sarà solo per le merci che hanno un contro la falsificazione. (l’elenco è condiviso tra tutte le dogane del mondo) e di valore dichiarato inferiore ai 150 euro ma in ogni caso Inutile dire che questa pratica viene usata anche in una dichiarazione di importazione (Entry Summary De- si dovranno comunque pagare sia l’IVA che le tasse di ambito business: sono tante le aziende che sono state claration). Questo vuol dire che ogni prodotto che esce importazione. pizzicate, negli ultimi anni, per aver chiesto al fornitore dalla Cina o da un qualsiasi paese extra UE diretto in Questa cosa avrà un impatto enorme sul fronte consu- extra-UE di indicare un valore falso o fittizio sulla bolla Europa dovrà avere sopra il codice HS e dovrà essere mer, e lo si può capire con un esempio pratico. doganale. Spesso, si richiesta della dogana, basta una corredato da una descrizione specifica. Dovendo spe- Un utente italiano decide di acquistare sul marketplace autodichiarazione. L’Europa ha detto basta, e ha rivisto cificare un codice che identifica uno specifico prodotto di Amazon un prodotto da 100 euro venduto da un ne- interamente il processo di sdoganamento delle merci: o più prodotti inclusi nel pacco ogni spedizione avrà un goziante cinese tramite la piattaforma. Il prodotto viene oltre alle imposte non versate e al danno economico, contesto, non sarà più un generico “sample”. I dati incro- spedito direttamente dalla Cina. Amazon non gestisce c’è anche una questione enorme di concorrenza. I ne- ciati del sistema permetteranno poi di identificare even- la spedizione ma è il venditore: c’è una transazione da gozi europei, che pagano tutte le tasse e che vendono tuali falle: da un venditore ci si aspetta solitamente la venditore cinese ad Amazon e una da Amazon al con- prodotti che hanno dovuto in qualche modo importare, stessa categoria di merce, se su 10.000 spedizioni che sumatore finale. Nella transazione da Amazon al vendi- quindi soggetti a dazi, non riescono più a competere con rientrano nella categoria elettronica ne spunta una che tore finale Amazon dovrà versare l’IVA tramite il sistema molti negozi che lavorano in dropshipping e con i negozi rientra in un’altra categoria quella farà suonare un cam- IOSS e quindi dovrà far pagare al cliente questa IVA. che vendono e spediscono dalla Cina. panello d’allarme e quindi un controllo. Nella prima fase, Come stanno facendo molti markeplace nel mondo, ad Le normative messe in atto sono due e riguardano due saranno interessati solo gli operatori postali europei e i esempio eBay, è probabile che gli oneri legati all’IVA e regolamenti separati dell’Unione Europea: il primo è in corrieri. Tuttavia, molti pacchi arrivano con spedizione alle eventuali tasse di importazione vengano fatte paga- vigore a partire dal 15 marzo 2021, il secondo doveva postale classica proprio per facilitare l’importazione: dal re direttamente dal portale in fase di acquisto, inserite entrare in vigore a inizio gennaio ma è stato rinviato al 1 primo marzo del 2023 questo sistema verrà esteso an- nel prezzo del prodotto. Il costo di molti oggetti comprati luglio 2021. Vediamo cosa cambia. che a tutti gli operatori postali. Poste Italiane, per smista- direttamente extra-UE potrebbe quindi lievitare, proprio re un pacco extra UE, sarà collegata al sistema ICS2 e perché la piattaforma che li vende è poi tenuta a versare Tracciamento capillare di tutte le merci dovrà verificare la presenza del codice HS. Molti negozi l’IVA e altre eventuali tasse che fino ad oggi, o perché il La prima fase di questo nuovo programma europeo di cinesi nell’ultimo periodo hanno poi pensato di sfrutta- valore dichiarato era inferiore ai 22 euro o perché si è gestione delle importazioni, partito ieri, si chiama Import re magazzini europei per facilitare il transito delle merci fatto ricorso a diversi trucchi non sono mai state versate.

 torna al sommario 8 n.240 / 21 22 MARZO 2021 MAGAZINE MERCATO Gli NFT (Non Fungible Token) sono un fenomeno che risale al 2017, ma il giro d'affari è cresciuto fortemente solo negli ultimi mesi NFT e criptoarte. Moda o futuro della proprietà? Un'opera di "Beeple" è stata battuta all'asta da Christie's per 69 milioni di dollari. Ma di cosa si tratta? Ecco cosa c'è da sapere

di Massimiliano DI MARCO ome si può dimostrare di possedere la copia ori- ginale di un'opera digitale, che sia un'immagine, Cun video oppure un tweet? La risposta a questa domanda, per ora, sono i Non Fungible Token (NFT), termine che in questi giorni è di grandissima moda. Di cosa si tratta? Gli NFT possono essere definiti come un certificato digitale che attesta la proprietà di un dato bene o servizio attraverso l'utilizzo della tecnologia blockchain. Vengono definiti "non fungibili" poiché sono dei "gettoni" unici e non interscambiali tra di loro, come può invece accadere per le banconote, per esempio, o appunto le criptomonete come i Bitcoin o Ether: non c'è distinzione tra un bitcoin e l'altro, così come tra una moneta da un euro e un'altra se non chi la possiede. Un quadro originale non è fungibile: un utente può scatta- re una foto di un ritratto, ma ciò non significa che ne Criptogattini, canzoni e tweet: tutto può • il co-fondatore di Twitter Jack Dorsey sta venden- ha l'originale; è una riproduzione, al massimo, che non essere messo in vendita do il suo primo tweet e la migliore offerta è di 2,5 ha il valore dell'opera originale. Tante persone hanno Tutto può diventare un NFT? Di fatto, sì, esattamente milioni di dollari. L'asta verrà chiusa il 21 marzo e la in casa riproduzioni di opere famose. Lo stesso accade come chiunque può dipingere un quadro e provare a cifra raggiunta verrà convertita in Bitcoin e donata nel mondo digitale, ma in maniera molto più diffusa e venderlo; o realizzare un brano musicale o un videogio- in beneficienza. confusa: come dimostrare tra due immagini JPEG qual è co e metterlo in vendita: sarà il "mercato" - inteso come A oggi, secondo le stime di Crypto Slam, sono stati quella originale? Sono identiche: la certificazione trami- la disponibilità di qualcuno ad acquistare qualcosa che venduti NBA Top Shot per 371 milioni di dollari e "cripto- te blockchain è una possibile soluzione. La definizione qualcun altro ha voluto mettere in vendita - a decide- punk" per 155 milioni di dollari. La particolarità è che chi di NFT come certificato di proprietà non è univocamen- re se tale opera avrà un valore o no. Allo stesso modo, compra l'NFT, che viene firmato digitalmente dall'autore te accettata e non spiega perfettamente cos'è un NFT: chiunque può generare un NFT e provare a venderlo. del bene che viene certificato, spesso non ha la reale secondo altri, è più facile pensare agli NFT come ad un Il limite è che l'autore del NFT deve poter dimostrare proprietà "fisica". Nel caso del tweet di Dorsey, il co-fon- bene autografato dal suo autore. Infatti, l'autore di un la proprietà del contenuto: non si può creare un NFT datore di Twitter potrebbe cancellarlo e chi comprerà NFT può continuare a guadagnare da tale contenuto an- di qualsiasi cosa che non può essere posseduta, per l'NFT non potrà farci niente. che se è stato venduto. Tecnicamente un NFT è un bloc- esempio. Online è possibile acquistare NFT di vario ge- co di dati registrato sulla blockchain, un file crittografato nere: criptogattini, criptopunk, ritratti di nudo generati Gli NFT sono una bolla finanziaria? contenente dei metadati che permettono di identificare dall'Intelligenza Artificiale, figurine digitali dei calcia- L'intero mercato degli NFT sta correndo velocemente. E il proprietario e che descrivono il "bene" legato all'N- tori e animaletti virtuali con cui sfidare altri giocatori. quando un mercato cresce rapidamente e le ragioni di FT. Fino ad una certa dimensione, i metadati possono In alcuni casi si parla di collezionismo come accade per tale corsa sembrano immotivate, inizia a circolare una contenere il file digitale stesso, che in questo caso può oggetti come francobolli, monete o auto storiche; in altri, domanda: è una bolla finanziaria? È stata una bolla fi- essere salvato sulla blockchain, ma possono essere an- è la popolarità dell'autore (un eccentrico miliardario, per nanziaria la prima era del web (la "bolla delle dot-com"): che salvati su un server esterno. La blockchain permet- esempio, o un rapper) che stabilisce la rilevanza econo- tra il 1995 e il 2000, la speculazione attorno alle prime te di monitorare eventuali futuri acquisiti legati ad uno mica del NFT che viene messo all'asta. aziende operative su Internet fu eccessiva rispetto alle specifico NFT, tracciando i passaggi di proprietà e quin- Gli NFT non sono un fenomeno nuovo - i "criptogattini" possibilità del loro giro d'affari e ai profitti che avrebbero di di retribuire il suo autore originale anche in futuro. Gli che hanno dato origine al fenomeno degli NFT risalgono potuto registrare; e a un certo punto, il mercato è crolla- NFT più diffusi vengono pagati in Ether, la criptovaluta al 2017, per esempio - ma negli ultimi mesi si sono am- to perdendo gran parte del valore che aveva accumula- basata sulla blockchain di Ethereum. piamente diffusi. Gli esempi recenti sono variegati: to negli anni precedenti e diverse aziende sono fallite. • la popolare GIF del "nyan cat" è stata venduta lo scorso febbraio per 587 mila dollari; La GIF del Nyan Cat è stata venduta • un NBA Top Shot, una sorta di figurina digitale per 587 mila dollari che propone una giocata spettacolare di un ce- Lo stesso Beeple, l'autore dell'opera venduta per 69 mi- stista della lega nordamericana con le statistiche lioni di dollari, ha detto alla BBC che "penso che ci sarà della partita in cui è avvenuta, può valere fino a una bolla, a essere onesti. E penso che potremmo esse- 208 mila dollari; re in quella bolla proprio ora". Susanna Streeter, analista • un'opera digitale di Mike "Beeple" Winkelmann di mercato e investimenti di Hargreaves Lansdown, ha (una raccolta di 5.000 contenuti caricati in altret- sottolineato che "al momento alcune persone stanno tanto giorni) è stata recentemente battuta da Chri- comprando questo tipo di asset per un guadagno spe- stie's, la più grande casa d'aste al mondo, per 69 culativo nel breve termine, con l'aspettativa che potran- milioni di dollari; no solcare l'onda con prezzi più alti". Secondo Streeter, • Il gruppo musicale Kings of Leon ha venduto mol- però, la frenesia attorno agli NFT potrebbe crollare da I Kings of Leon hanno proposto un'edizione limi- te copie dell'album "NFT Yourself", che include un un momento all'altro, il che lascerebbe gli attuali proprie- tata in vinile di un loro album come NFT: saranno vinile in edizione limitata, un artwork e l'edizione tari in cerca di un guadagno veloce con "un asset che prodotte tante copie quanti NFT. digitale, per un totale di 2 milioni di dollari; non vale più niente".

 torna al sommario 9 n.240 / 21 22 MARZO 2021 MAGAZINE MOBILE La gamma X3 di Oppo sarà declinata in tre modelli: il modello di punta sarà l’X3 Pro Bloomberg è I nuovi Find X3 di Oppo: tre modelli 5G sicuro: iPad Pro con schermi Il Find X3 Pro ha due sensori da 50 MP Mini LED e Tutti i modelli, X3 Pro, X3 Neo e il Lite saranno compatibili con le reti 5G di nuova generazione Thunderbolt già di Pasquale AGIZZA ad aprile ppo ha annunciato la nuova gam- Interessante ma di smartphone Find X3, terza indiscrezione sui nuovi Oincarnazione della fortunata serie modelli Pro di iPad: del produttore cinese. La gamma Find X3 sarà declinata in tre modelli: il modello di utilizzeranno schermi punta X3 Pro, X3 Neo e il modello Lite. Mini LED (ma forse solo Tutti e tre modelli saranno compatibili con quello da 12,9), avranno le reti 5G di nuova generazione. la Thunderbolt e un Oppo Find X3 Pro, con processore alla pari processore Snapdragon 888 dell’M1 montato sui e 12 GB di RAM Partiamo proprio dal modello Pro che, nuovi Mac come lascia intendere il nome, è il mo- to di 1.149,99 euro, due le colorazioni non prevede la ricarica wireless. Resta dello di punta della gamma X3. A bor- disponibili. disponibile la ricarica veloce cablata di Pasquale AGIZZA do troviamo il processore Qualcomm da 65 W. Doppia SIM, ma rispetto al Snapdragon 888, coadiuvato da ben 12 OPPO Find X3 Neo sarà modello superiore si perde anche l’e- GB di memoria RAM e 256GB di spazio proposto in una fascia di SIM. Prezzo a partire da 799,99 euro. di archiviazione. prezzo più alta di X2 Il display è un OLED da 6,7 pollici con L’OPPO Find X3 Neo è diretto succes- OPPO Find X3 Lite, costa risoluzione QHD+ 3126 x 1440. La fre- sore dell’apprezzato Find X2. Rispetto 499,99 euro con processore quenza di aggiornamento è adattiva, al modello precedente si posiziona in Snapdragon 765G fino ad un massimo di 120 Hz. Supporto una fascia di prezzo superiore, grazie Chiudiamo la panoramica sulla nuova Due nuovi iPad Pro, potentissimi e alla profondità colore 10-bit, certifica- anche al processore Snapdragon 865. gamma X3 con il modello Lite. A bordo con un display tutto nuovo. Ma an- zione HDR10+ e rivestimento Gorilla Memoria RAM da 8 o 12 GB a seconda lo Snapdragon 765G, con 8 GB di RAM che un nuovo iPad Mini e l’aggior- Glass 5 sono le altre caratteristiche del modello, 128 GB o 256 GB di spazio e 128 GB di spazio di archiviazione. namento dell’iPad versione base. del display. Per quel che riguarda il di archiviazione. Il display è un OLED Il display è un OLED da 6,44 pollici con Bloomberg ha lanciato un’impor- comparto foto sono quattro le fotoca- da 6,55 pollici con risoluzione 2400 risoluzione FHD+, refresh adattivo fino tante indiscrezione sugli aggiorna- mere posteriori, con la particolarità di x 1080. Frequenza di aggiornamento a 90 Hz e supporto all’HDR10+. Il rivesti- menti futuri del tablet di Apple, con un doppio sensore da 50MP Sony, uno da 90 Hz, supporto all’HDR10+ e rive- mento in questo caso è un Gorilla Glass i nuovi Pro che sarebbero pronti con ottica grandangolare e l’altro con stimento Gorilla Glass completano le 3. Comparto fotografico che conta di un già ad aprile. ottica angolare. Completano il quadro caratteristiche dello schermo. Anche sensore principale da 64 MP, una gran- La parte più interessante riguarda un sensore da 13 MP con zoom ottico in questo caso il comparto fotografico dangolare da 8 MP, un sensore macro l’utilizzo di un display mini LED 2X e un sensore da 5 MP con ottica conta di quattro sensori: il principale è da 2 MP e un sensore di profondità da che, secondo l'indiscrezione ri- macro. Fotocamera anteriore da 32 MP. da 50 MP, con una grandangolare da 2 MP. Fotocamera anteriore da 32 MP. lanciata da Bloomberg, equipag- Batteria da 4.500 mAh con ricarica ve- 16 MP, un tele da 13 MP e un sensore La batteria è un’unità da 4.300 mAh di geranno i nuovi iPad Pro. Fra le loce a 65 W con cavo e 30 W wireless, macro da 2 MP. Anche qui fotocamera capacità. Completano il quadro connetti- caratteristiche più importanti della connettività 5G e WiFi 6 e doppio al- anteriore da 32 MP. X3 Neo utilizza la vità 5G, Wi-Fi 5, NFC e jack audio. OPPO nuova tipologia di display avremo loggiamento SIM più eSIM completano stessa batteria da 4.500 mAh di X3 Pro, Find X3 Lite sarà proposto ad un prezzo contrasto e luminosità molto più la dotazione tecnica. Prezzo consiglia- ma a differenza del modello superiore di 499,99 euro. alti rispetto agli schermi LCD tra- dizionali. Non è ancora chiaro se entrambi i modelli Pro utilizzeran- no schermi mini LED o se saranno destinati solo al nuovo iPad Pro da 12,9". Altra aggiunta interessante è quella della porta Thunderbolt, che consentirà di collegare con facilità monitor e supporti di me- moria esterni, oltre a garantire una velocità di trasferimento dati molto più alta. Infine, dovrebbe arrivare, a settembre, una nuova versione di iPad Mini con uno schermo un po' più grande di quello attuale.

 torna al sommario 10 n.240 / 21 22 MARZO 2021 MAGAZINE MOBILE Il top di gamma Oppo è un concentrato di innovazione: schermo e fotocamere rivoluzionarie e design particolare Oppo Find X3 Pro, le nostre prime impressioni Innovativo, completo, in una parola: esagerato Un prodotto eccellente con un prezzo elevato, 1.149 euro, ma è il primo vero competitor del Samsung Galaxy S21 Ultra

di Roberto PEZZALI

el lontano 2018 Oppo, fresca di sbarco in Euro- pa, presentò al Louvre il primo Find X. Era uno Nsmartphone coraggioso, la ricerca dell’innova- zione senza compromessi, il primo smartphone con la fotocamera a scomparsa motorizzata. Oppo chiedeva ai tempi 999 euro, una cifra che ci sembrava esagera- ta per un marchio all’epoca sconosciuto, ma ad Oppo non interessava: l’obiettivo non era vendere il Find X, ma dimostrare che oltre alla già nota ed apprezzata Huawei c’era anche un’altra azienda cinese che sape- va spingere forte sull’innovazione. Lo scorso anno è arrivato Find X2 Pro, meno sofisti- cato ma altrettanto innovativo: è stato il primo smar- tphone ad introdurre una serie di novità come il primo sensore Sony 2x2 On-Chip Lens, il dual ISO e lo scatto lo schermo OLED che non solo parla di spazio colo- Uno schermo da 1 miliardo di colori RAW a 12 bit. Oppo chiedeva 1.199 euro, prezzo pre- re DCI P3 ma dice che addirittura copre parte dello con una fotocamera capace di catturarli mium più che adeguato a quello che offriva però la spazio Rec.2020. Non possiamo ancora mostrare le Il full-path 10-bit Colour Management System richie- concorrenza: Find X2 Pro era ed è tutt’ora uno smar- misurazioni che abbiamo fatto in laboratorio, per em- de oltre ad un display capace di mostrare contenuti tphone eccellente, ben costruito e curato in tutti i suoi bargo, ma possiamo dire che quello che Oppo pro- a 10 bit anche una fotocamera capace di catturarli e aspetti, dall’hardware al software. Anche in quel caso mette non è molto distante dalla realtà, lo schermo un sistema in grado di gestirli. Oppo ha costruito il ad Oppo non interessavano i numeri, interessava solo è davvero eccellente come resa. Non solo: Oppo ha suo CMS sopra quello molto più debole di Android: la dimostrare che oltre a Samsung, a Huawei e ad Ap- ancora pensato a tutte quelle persone che hanno leg- camera scatta a 10 bit in formato HEIF, salva in HEIF ple c’è anche lei e non è da meno rispetto ai marchi gere deviazioni nella percezione cromatica, e per farlo e mantiene lo spazio colore quando la foto viene ri- spesso predi come riferimento per quanto riguarda ha inserito nello smartphone il test Munsell 100 per la prodotta sullo schermo del telefono o esportata per innovazione e qualità. calibrazione della tinta: ad ogni persona viene chiesto l’editing su un notebook esterno. di riordinare una serie di tonalità per ogni colore e il si- Questa funzione dev’essere attivata a mano dall’u- Find X3 Pro ha tutto quello che serve stema applicherà una correzione automatica per i casi tente perché potrebbe creare problemi nel caso in per essere definito top di leggero daltonismo. L’obiettivo di Oppo è assicurar- cui le foto vengano condivise tramite i servizi di mes- Il nuovo Find X3 Pro è un po’ la conclusione del per- si che la visione sullo schermo coincida esattamente saggistica e visualizzate su dispositivi incompatibili. corso: Oppo presenta uno smartphone di fascia alta con il materiale sorgente, sia che si tratti di materiale Oppo ha usato una coppia di sensori identici per la che integra design, innovazione, cura nei dettagli ma catturato dalla fotocamera sia che si tratti di contenuti camera principale e per la super grandangolare, due anche tanta personalità. Il prezzo resta alto, 1.149 euro, che arrivano dalle app di streaming. La gestione, forse sensori Sony realizzati appositamente per Oppo e ma è anche giusto così: costa come costano tutti gli esagerata se applicata ad uno smartphone, è assolu- OnePlus. Stiamo parlando degli IMX766, 1/1.56” con altri smartphone nella stessa categoria. tamente lodevole perché l’intera catena di produzio- pixel da 1.0μm, che diventano da 2.0μm quando viene Find X3 Pro sulla carta è uno smartphone pensato ne dei contenuti si basa proprio sul rispetto degli spa- attivata la modalità binning e il sensore scatta a 12.5 espressamente per la produzione di video e foto. zi colore dalla sorgente al display che deve riprodurli. megapixel. Il sensore è simile a quello usato sul Find Oppo lo ha presentato usando il payoff “riscopri il Rispettare gli standard è importante. X2 Pro, tecnologia 2×2 OCL per la messa a fuoco in colore”, e il riferimento va al Full Path Color Manage- ogni direzione e possibilità di modalità dual iso per ment, ovvero alla capacità di scattare una fotografia a scatti ad alta dinamica. 10 bit arrivando a riprodurla a 10 bit, 1024 sfumature Il sensore dispone di convertitore a 12 bit, quindi può per canale, un miliardo di colori. Per fare questo Oppo scattare RAW a 12 bit, e Oppo ha pensato di introdur- ha ovviamente curato tutti gli aspetti, dalla cattura alla re oltre alla modalità RAW classica anche la modalità riproduzione: fotocamere e display sono il fiore all’oc- RAW+ che assomiglia al ProRAW di Apple: è un pro- chiello del telefono. cessed RAW che viene ricavato usando la modalità Il display è un OLED da 6.7” QHD+ (3216x1440) con dual iso, quindi da più pose. Un RAW che arriva dal 525 ppi di definizione, 5.000.000:1 di contrasto, re- processore, caratterizzato da una gamma dinamica fresh rate dinamico variabile da 5 Hz a 120 Hz e una più ampia e quindi più gestibile. luminosità di picco di 1.300 nits. Siamo davanti ad L’utilizzo dello stesso identico sensore per super wide un pannello LTPO (Low-temperature Polycrystalline e wide permette a Oppo di mantenere anche una cer- Silicon and Oxide) a 10 bit reali, un miliardo di colori, ta uniformità per quanto riguarda il bilanciamento del al contrario di quello del Find X2 Pro che veniva di- chiarato 10 bit ma in realtà era da 8 bit con 2 bit di segue a pagina 12  dithering. Oppo è talmente fiduciosa della qualità del-

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MOBILE Oppo Find X3 Pro segue Da pagina 11 

bianco e la resa cromatica, anche se ovviamente i due sensori dispongono di obiettivi differenti. Sul super wide viene usata una lente F2.2 free form per assicurare una focale di circa 16 mm, sul wide viene usato un obiettivo stabilizzato F1.8 equivalente a 26 mm. Sparisce il tele a periscopio, presente sul modello dello scorso anno per lasciare spazio ad un più sfruttabile 52 mm da 13 megapixel, un obiettivo 2x. Tramite il machine learning Oppo lo spinge fino a 5x in modalità ibrida e a 20x in modalità digitale. C’è una quarta lente, che serve davvero a poco ma Il microscopio permette di scattare fotografie da 3 megapixel di dettagli microscopici, come la struttura che è diventata la nostra preferita in quanto unica nel dei pixel di uno schermo. Qui sopra, un paio di esempi. suo genere: è da 3 megapixel ed è un microscopio. Non una macro, quella si può fare con il super wide ad una distanza di 4 cm circa ma un vero e proprio microscopio 60x con tanto di anello luminoso attorno Android da 5.5" o 5.8". Oppo ha raccontato che per mo discutere per ore se quello che offre è in realtà alla lente. Oppo ha pensato davvero a tutto, toccando la lavorazione del vetro satinato servono oltre 40 ore, quello che serve davvero agli utenti. Gli smartphone anche l’eccesso a tratti: si possono ovviamente regi- e che grazie ad un passaggio in una fornace ad al- oggi finiscono tra le mani delle stesse persone che strare video 4K usando diversi profili colore e anche tissima temperatura questo vetro è robustissimo, ma guardano un film sul TV usando la modalità dinamica in HDR, ma si può anche registrare video LOG. Do- quello che forse più interessa agli utenti è sapere che del televisore, snaturando l'immagine, utenti che non vrebbe essere un vero video Log, con tutta la dinami- la scocca oltre ad essere robusta è anche protetta hanno la minima idea del fatto che il colore sia una ca del sensore da gestire poi in fase di post produzio- contro schizzi e immersioni grazie alla certificazione scienza e che esiste la color correction. ne: nella recensione vi diremo se è esattamente così. IP68. Non c'è garanzia, ma sono comunque stati fatti Oppo porta su uno smartphone concetti che appar- dei test per verificare la tenuta. tengono ad un pubblico davvero di nicchia, dalla 40 ore di lavorazione per il vetro Lo schermo è leggermente curvo ai bordi, e questa è ripresa Log ai RAW a 12 bit: qualcuno sicuramente sagomato forse l’unico elemento che avremmo cambiato in un apprezzerà lo sforzo fatto, pochi altri smartphone sul Il design è come sempre soggettivo, ma non possia- design comunque ben riuscito. All’interno trova spa- mercato offrono lo stesso, ma per la maggior parte mo dire che Oppo non abbia fatto un lavoro davvero zio lo Snapdragon 888 con 12 GB di RAM e 256 GB delle persone tutto quello che Oppo ha messo sul eccellente: il vetro posteriore satinato è ha una parti- di storage, la porta USB è la 3.1 e c’è il supporto dual Find X3 Pro resterà inutilizzato o incompreso. colare curvatura che nasconde lo spessore del blocco SIM. La batteria è da 4.500 mAh, con ricarica da 65 Questo vale non solo per Oppo, ma per tanti smar- fotocamere, inserite in un contrasto lucido / satinato. watt a filo e da 30 watt wireless. Il caricatore è nella tphone di oggi: l’esperienza di base è la stessa, ed è Nella parte più sottile lo spessore è di 8.26 mm, con confezione. quella in questo caso data dall’ottima ColorOS. un peso contenuto di 193 grammi. Da un 6.7” non ci si Chi sceglie oggi il Find X3 Pro si trova comunque tra può aspettare ovviamente un telefono piccolo e com- Un vero top di gamma. Prezzo alto, ma le mani uno degli smartphone più innovativi sul mer- patto, quindi anche il Find X3 Pro rientra nella catego- costa e vale quanto il Galaxy S21 Ultra cato, costruito alla perfezione e davvero curato in ria “padelle” difficili da usare con una mano. Ormai ci Find X3 Pro, a 1.149 euro, è un vero top di gamma con ogni suo aspetto. Il primo vero competitor del Galaxy siamo abituati, ma sarebbe vedere qualche flagship un prezzo che è adeguato a quello che offre. Possia- S21 Ultra per questo inizio di 2021.

L'anello attorno alla lente "microscopio" illumi- na la zona.

 torna al sommario 12 n.240 / 21 22 MARZO 2021 MAGAZINE MOBILE Abbiamo analizzato tutti i punti di forza del Find X3 Pro, che Oppo ha usato per spingere il suo nuovo top di gamma Oppo Find X3 Pro, la macchina della verità Dai 10 bit all'HDR, Oppo mantiene le promesse? Dal miliardo di colori alle foto a 10 bit, al Wide Color, abbiamo analizzato punto per punto come si comporta Oppo Find X3 Pro

di Roberto PEZZALI

el nuovo Oppo c’è tanto, forse troppo, e alcu- ne funzioni aggiunte al nuovo top di gamma Npossono, per chi conosce a fondo certi principi dell'immagine, apparire anche sospette. Oppo, ma non è stata la prima, ha portato su uno smartphone molte tecnologie che appartengono ad altri mondi, anche elementi che onestamente su uno smartphone servono davvero a poco soprattutto se non vengono inseriti in un ecosistema capace di ge- stirli. Lunar Animation è uno studio inglese molto fa- moso, con all’attivo decine di lavori con Disney: Lunar ci ha raccontato come il passaggio dagli iMac ai nuovi Mac Pro ha cambiato il loro modo di lavorare, e ci han- no spiazzato quando hanno detto che il wide color, ovvero il P3, è qualcosa che raramente viene chiesto loro anche in ambito professionale. Solitamente lavo- rano in sRGB. Oppo ha costruito l’intera campagna di marketing del Find X3 Pro sul miliardo di colori, su un workflow a 10 bit, su un Wide Color che oggi non Schermo a 10 bit da un miliardo di colori semplici Jpeg a 8 bit sRGB, ma se si sceglie di scattare esiste neppure all’interno di molte aziende che lavo- Lo schermo usato dal Find X3 Pro è effettivamente un in HEIF viene abbinato lo spazio colore P3, che viene rano con un workflow video professionale di altissimo OLED a 10 bit. Visualizzando patch con sweep di satu- riconosciuto ovviamente anche da Photoshop e da tutti livello. Ci siamo così chiesti: quello che dice Oppo è razione si nota la totale assenza di banding, e ci trovia- i normali software di fotoritocco. Il wide color quindi c'è. solo fumo o c'è anche arrosto? mo davanti ad un pannello eccellente nella resa. Non Se si seleziona invece “colore a 10 bit”, opzione ma- In attesa della recensione, abbiamo sottoposto il Find è luminosissimo, 480 nits in SDR e 503 in HDR, ma è nuale, le fotografie vengono teoricamente salvate a 10 X3 Pro alla "macchina della verità": volevamo vedere davvero accurato come calibrazione cromatica sia nella bit. Diciamo teoricamente perché al momento l’unico se le promesse di Oppo sono mantenute o se dietro modalità sRGB sia nella modalità cinema P3. La coper- applicativo che riconosce la fotografia come a 10 bit è i molti annunci roboanti si nasconde un qualcosa di tura dello spazio colore P3 (1931xy) è pari al 92,1%. Qui la libreria MediaInfo. Per tutti i software di fotoritocco, assolutamente "standard". sotto i grafici, con un errore bassissimo, tra i più bassi da Photoshop a Lightroom passando per Pixelmator, mai registrati. Darkroom, la foto viene riconosciuta sempre e solo come una foto a 8 bit per canale. Abbiamo chiesto Schermo con refresh rate variabile informazioni a Oppo che ci ha risposto: “Per creare il da 5 Hz a 120 Hz primo telefono con un supporto end-to-end a 10 bit (ri- Il pannello oltre ad essere a 10 bit è sicuramente un pannello a refresh variabile, ma questo pannello vie- ne usato quasi sempre in un range che varia da 60 a 120 Hz. Le modalità di refresh, nelle due risoluzioni di rendering selezionabili ovvero 2412 x 1080 e 3216 x 1440 (FHD+ e QHD+) sono fissate a 60 Hz, 72 Hz, 90 Hz e 120 Hz. C’è una modalità a bassissimo refresh, che viene usata solo con l’Always on Display attivo: sono i famosi 5 Hz pubblicizzati, usati a bassa luminosità e con immagini quasi statiche per non far percepire il flicker che un refresh così basso non riuscirebbe a nasconde- re. Se teniamo una pagina fissa, o se guardiamo una foto, lo smartphone va a 60 Hz. In ogni altro caso, du- rante l’uso normale, lo schermo usa sempre i 120 Hz o i 60 Hz, sporadicamente gli altri intervalli intermedi. Niente che non facciano anche gli altri smartphone con refresh rate variabile, niente di "straordinario". Fotografie a 10 bit

con un miliardo di colori segue a pagina 14  Le fotografie, se scattate in modalità standard, sono dei

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MOBILE Find X3 Pro, la macchina della verità segue Da pagina 13 

presa, memorizzazione, visualizzazione) abbiamo prima ristrutturato il framework di decodifica, e poi modificato il decoder nativo per sviluppare una soluzione di deco- difica compatibile con le immagini a 10 bit. Dopo la de- codifica, abbiamo modificato i dati di memorizzazione a La foto è visibilmente sovraesposta perché è il livello di base per creare una nuova struttura per salva- frame di una clip Hybrid Log Gamma. A schermo re il file. Abbiamo anche preso un approccio diverso a si vede correttamente. Sotto i livelli, si passano livello di rendering, lasciando da parte il renderer nativo i 1000 nits. di Android. In questo momento stiamo lavorando con i cia scegliere: invece è tutto fisso, 30p e 2:35:1 con ban- partner del settore per garantire un più ampio supporto de nere. E' bene ricordare che il formato Log viene usa- di strumenti nei flussi di lavoro della fotografia." La fra- to in ambito professionale per permettere di registrare se più importante è ovviamente l’ultima: al momento, una gamma dinamica ampia all’intero di un file "relativa- che scatti a 8 bit o a 10 bit cambia ben poco, perché i mente piccolo", gamma dinamica da sfruttare poi in fase software non riconoscono i 10 bit. di post produzione. Il sensore di uno smartphone però I RAW sono a 12 bit, ma anche qui il discorso è lo stesso non ha gli stop di dinamica di una videocamera classica, che abbiamo fatto con altri smartphone: i “bit” servono e basta giocare con il file “Log” per rendersi conto di per memorizzare più informazioni, ma il sensore piccolo quanto sia povero di dettagli, e di come sia comunque di uno smartphone raccoglie ben poche informazioni difficile recuperare alte o basse luci. rispetto al sensore di una full frame e ha una gamma molto ridotta. Possono essere anche 16 bit, ma non si Registrazione video HDR Rec.2020 potrà mai avere il range di lavoro che si ha invece la- Sempre all’interno della modalità di registrazione “mo- vorando il RAW di una camera con sensore più grande. vie” è possibile attivare la cattura HDR. In questa moda- lità il file registrato è sempre un HEVC a 10 bit, ma ha Possibilità di registrare video Log un profilo colore Rec.2020. La clip, importata in modo Tra le modalità di registrazione video c’è una modalità corretto su una sequenza di Premiere, è effettivamente “Movie” che permette di registrare un filmato in formato un file HDR a 10 bit HLG, e ha una luminosità massima 2.35:1 senza correzione della curva di gamma. che passa (e non di poco) i 1000 nits. Resta lo stesso Ci troviamo davanti ad una scena totalmente slavata, discorso fatto anche per l’iPhone con Dolby Vision: con che resta è uno schermo effettivamente eccellente alla quale va applicata poi una LUT correttiva in fase di un sensore così piccolo non è possibile avere tutta la come resa: preciso, luminoso, accurato e fedele. Tut- post produzione con un software come Lumetri. Oppo dinamica di un vero file HDR, tuttavia l’elevata lumino- to il resto, incluso il miliardo di colori, è effettivamente al momento non mette a disposizione una LUT, e abbia- sità del master e lo spazio colore esteso può far la dif- presente ma in una implementazione “smartphone”, mo usato alcune LUT classiche disponibili per applicare ferenza se viene riprodotto il file su un TV HDR o su un ovvero molto light. un piccolo grading alla clip. display HDR. Ovviamente dev’essere rispettato tutto il Oppo non imbroglia, quello che è stato annunciato ef- Ci troviamo davanti ad una gestione un po’ limitata e workflow di lavorazione, e non è cosa da poco. fettivamente c’è, ma le funzioni aggiunte, che arrivano anche criticabile per certi aspetti: Oppo fa registrare in dal mondo “pro”, difficilmente saranno sfruttabili pro- 2.35:1, tipico formato cinematografico, ma la clip è a 30 Lo schermo è eccezionale, prio per i limiti dei piccoli sensori degli smartphone o fps con frame rate variabile, e l’unica buona notizia è il resto è tanto marketing per l’implementazione molto “proprietaria”. che siamo di fronte comunque ad un HEVC a 10 bit. Se Oppo Find X3 ha tante novità, alcune già viste su altri Insomma, la sostanza c’è, perché alla fine è un ottimo deve essere cinema, almeno che sia a 24p o che ci fac- smartphone altre inedite. Di tutto questo, l’unica cosa telefono, ma c’è anche tanto marketing.

La scena originale registrata dal telefono. Lavorare sul file Log dell'Oppo Find X3 Pro è tutt'altro che semplice.

 torna al sommario 14 n.240 / 21 22 MARZO 2021 MAGAZINE MOBILE Samsung annuncia i nuovi modelli di fascia media: jack audio, processori Qualcomm, grande batteria e protezione IP67 Galaxy A52 e A72: hanno tutto, al giusto prezzo Samsung ha messo sul piatto alcune caratteristiche che non sarebbero affatto scontate su questa fascia di prezzo

di Roberto PEZZALI e la serie S di Samsung serve a mostrare i mu- scoli, la serie A è quella che serve ad aumentare Sil fatturato. La famosa fascia media, quella che si vende, quella che deve piacere ed essere completa, con un giusto rapporto tra qualità, prezzo e prestazioni. Samsung ha annunciato i nuovi modelli della serie A 2021, il Galaxy A52, il Galaxy A52 5G e il Galaxy A72, con un prezzo che va dai 499,90€ del Galaxy A72 ai 379,90€ del Galaxy A52, passando per i 459,90€ che servono per portare a casa la versione 5G di quest’ul- timo. La serie Galaxy A è una serie “furba”: Samsung risparmia dove può permettersi di farlo e mette sul piat- to alcune cose che non sarebbero affatto scontate su questa fascia di prezzo. C’è ad esempio la certificazione IP67, che offre una maggiore sicurezza all’utente nei gon 750G al posto del 720G. Per tutti i modelli trovia- sensore di profondità a fuoco fisso da 5 megapixel, danni da acqua e c’è anche il jack audio, non tutti coloro mo 6 GB di RAM, 128 GB di storage espandibile usan- F2.4 e pixel da 1,12µm, in pratica lo stesso sensore usa- che acquistano un telefono di fascia media si sono già do il classico slot ibrido. to per il macro ma con davanti una lente diversa. dotati di cuffie true wireless. La ricarica rapida arriva per tutti a 25 watt, ma non con il Sull’A72 il sensore sparisce e lascia il posto ad un Samsung ha anche messo nella scatola il caricabatterie caricatore nella confezione: bisogna comprare un ca- tele 3x da 8 megapixel, stabilizzato, F2.4 con pixel da che ha tolto invece sulla serie flagship: l’azienda, in otti- ricatore power delivery più potente. La batteria è da 1,0µm. Il tele sarebbe stato ben più utile sia del macro ca green, ha dichiarato che a tendere il caricatore sarà 4500 mAh per i due A52 e di 5000 mAh per l’A72, che sia del sensore di profondità, e questo modo di orga- rimosso da tutti i modelli ma in questa categoria ritiene avendo uno schermo più grande può ospitare anche nizzare le specifiche per non creare modelli troppo che il caricatore serva ancora. Criticabile tuttavia la scel- una cella più capiente. simili inizia a diventare un po’ stucchevole. ta di dare un caricatore con connettore USB classico: il Dove forse si possono trovare le differenze maggiori è Le prime impressioni, avendo tra le mani il Samsung modello nella scatola è il TA200, 15 watt di ricarica mas- sulle fotocamere, e Samsung per differenziare i diversi A52, sono decisamente buone: ci piace tantissimo lo sima ma connettore “vecchio” di tipo A. In ottica “green” modelli è stata forse un po’ troppo furba. schermo piatto e la simmetria delle cornici, e non ci un caricatore type C sarebbe stato decisamente più uni- La principale è identica e usa un sensore Samsung da dispiace nemmeno il fatto che sia tutto in plastica, dalla versale e sfruttabile. 64 megapixel stabilizzato ottico, con un obiettivo F1.8 e cornice alla scocca posteriore. Il feeling è molto buo- I tre modelli sono abbastanza simili, e condividono la pixel da 0,8 µm. Identica anche la ultra wide, 12 mega- no, e l’uso della plastica permette di avere un robusto linea di design già lanciata da S21, anche se ormai il de- pixel a fuoco fisso con obiettivo F2.2 e pixel da 1,12µm retro satinato di un colore molto giovane che non si ri- sign di un telefono è dettato soprattutto dal blocco di così come è identica la fotocamera macro a fuoco fis- uscirebbe ad ottenere facilmente con il vetro. Il Galaxy fotocamere. La differenza risiede nei dettagli, con l’A72 so da 5 megapixel, F2.4 e pixel da 1,12µm. Samsung S52 sembra un telefono che può essere usato senza che ha un display da 6.7” contro i 6.5” dei due modelli avrebbe potuto benissimo usare il super wide per fare troppi problemi anche senza cornice, il tipo di costru- A52. la macro, mettendo un super wide con autofocus: il zione lo mette al riparo anche da eventuali cadute, con Gli schermi sono tutti identici sotto il profilo tecnolo- risultato sarebbe stato migliore ma avrebbe dovuto il vetro frontale ben protetto. gico: FullHD+, Super AMOLED e possibilità di refresh “rinunciare” ad una fotocamera, cosa che forse non La serie A di Samsung va ovviamente oltre le pure spe- rate elevato, ma solo nel caso dell’A52 5G si arriva a piaceva al reparto marketing. cifiche. Se prendiamo la scheda tecnica, e confrontia- 120 Hz di refresh grazie ad un processore Snapdragon Lo stesso reparto che per far arrivare a 4 il numero di mo quello che offre Samsung con quello che offrono leggermente più potente: usa il Qualcomm Snapdra- fotocamere sugli A52 ha chiesto di inserire un inutile molti produttori cinesi, l’azienda coreana parte in netto svantaggio: a 450 euro si portano a casa oggi telefoni che sono oggettivamente migliori sulla carta. Tuttavia Samsung mette sul piatto quello che è forse l’unico ecosistema rodato e funzionante nel mondo mobile oltre a quello di Apple, con la promessa recen- te di fino a 4 anni di aggiornamenti per quanto riguarda la sicurezza e di tre anni per il sistema operativo. C’è SmartThings Find, per sfruttare gli smartTag e localiz- zare gli oggetti, ci sono le Galaxy Buds perfettamente integrate con Buds Together per l’ascolto in coppia, c’è Quick Share per la condivisione, anche privata, verso altri dispositivi Galaxy oltre ovviamente a Knox, per la sicurezza dei dati sul dispositivo. Tutte cose che spesso non vengono considerate, ma anche contribuiscono al piacere e alla tranquillità d’u- tilizzo. Con un po' di sconto, e le giuste promozioni, la serie A sarà un successo, soprattutto il modello 5G che ad oggi sembra il più bilanciato.

 torna al sommario 15 n.240 / 21 22 MARZO 2021 MAGAZINE MOBILE Huawei ha deciso di monetizzare la cessione della licenza d'uso dei suoi brevetti SEP per 5G Chrome 89 Il 5G è il cavallo di Troia di Huawei occupa meno RAM per singola I produttori di smartphone pagheranno brevetto scheda e diventa Può farlo, a patto che le richieste economiche siano eque, ragionevoli e non discriminatorie più efficiente di Pasquale AGIZZA Dalla versione 89, già ambio di passo in casa Huawei, disponibile, Chrome in particolare per quel che riguar- recupera fino a 100 Cda lo sfruttamento di tecnologia MB di RAM per scheda brevettata nel campo delle reti 5G. L’a- liberando la memoria zienda cinese ha deciso, infatti, che tutti i produttori che sfruttano la sua tecnologia dai contenuti che in dovranno versare una royalty per ogni te- quel momento non lefono prodotto. sono sullo schermo. L’azienda cinese ha dichiarato che la royalty “sarà ragionevole e con un tetto lulari devono necessariamente utilizzare questi ricadono nella definizione di bre- Incrementi prestazionali massimo di 2,50 dollari” e colpirà tutti gli delle tecnologie coperte da brevetti SEP vetto SEP. Finora il gigante della telefonia anche per utenti macOS smartphone in grado di connettersi alla per collegarsi alle reti telefoniche, nel cinese non aveva chiesto royalty per lo rete 5G. Per capire meglio le richieste di nostro caso alle reti 5G. L’azienda che sfruttamento di detti brevetti, ma come di Sergio DONATO Huawei bisogna introdurre il concetto di possiede una tecnologia coperta da un visto in precedenza, potrà richiedere un brevetto SEP, cioè un brevetto talmente brevetto SEP è obbligata però ad offrir- pagamento agli altri produttori a patto essenziale in determinati ambiti tecnolo- la in licenza ai concorrenti, a condizioni che la richiesta economica sia equa, ra- gici (ma non solo) da costituire l’impre- eque, ragionevoli e non discriminatorie gionevole e non discriminatoria. Con lo scindibile base di partenza per lo svilup- (FRAND). Huawei è l’azienda che, al mon- sfruttamento economico dei brevetti SEP, po di qualsiasi prodotto basato su quella do, detiene più brevetti nel campo delle Huawei sembra intenzionata a cercare determinata tecnologia. Nel caso della reti di nuova generazione (si parla di oltre altre vie per risollevare una situazione telefonia mobile, le case produttrici di cel- 3mila brevetti), e una cospicua parte di economica sempre più difficile. Chrome promette che dalla ver- sione 89, già disponibile, occu- perà meno RAM per ogni scheda aperta, diventando quindi meno MOBILE Il futuro CEO di Qualcomm ha disegnato un quadro a tinte fosche dei prossimi mesi assetato di memoria e più efficien- te. Tendenzialmente il browser di Google ha in effetti quasi sempre Qualcomm: la crisi dei chip durerà per tutto il 2021 usato più memoria rispetto ai suoi La crisi dei semiconduttori potrebbe perdurare per tutto il 2021. Fra le cause anche il ban di Huawei rivali, ma molto dipende anche dalle estensioni che gli si caricano sulle spalle. Con un post nel blog di Pasquale AGIZZA di Chromium, il product manager a carenza di semiconduttori sta col- di Chrome ha parlato in modo pendo con forza anche il mercato specifico del risparmio di memo- Ldegli smartphone e potrebbe perdu- ria per ogni tab aperta. Chrome rare per tutto il 2021. A dirlo è Cristiano 89 permette risparmi significativi Amon, presidente di Qualcomm dal 2018 di memoria su Windows, fino al e futuro amministratore delegato della 22% per il processo del browser, società. In un’intervista a CNET, l’esperto l'8% per il renderer e il 3% per l’oc- dirigente americano formatosi in Brasile, cupazione della GPU. Google ha tratteggia un quadro dalle tinte fosche anche migliorato la reattività del per i prossimi mesi: “La carenza di se- browser fino al 9%. miconduttori ha un impatto su tutto e, di approvvigionamento non sono riuscite infatti, molti concorrenti hanno visto la Usando il gestore della memoria ovviamente, sta impattando anche sulla a fronteggiare la rinnovata domanda. possibilità di riempire il vuoto lasciato sul avanzato, PartitionAlloc, ora Chro- produzione di smartphone”. C’è stata, subito dopo la fase critica della mercato dal produttore cinese, intensi- me recupera fino a 100 MB per Secondo quanto dichiarato dal dirigen- pandemia in Cina, una richiesta troppo ficando la domanda di chip e mettendo scheda, che equivale a più del te, le motivazioni che hanno portato a elevata di componenti elettronici e dun- ancora più sotto pressione le già provate 20% per alcuni siti tra i più popo- questa carenza così forte nel settore que di chip mentre le fonderie, che era- catene di approvvigionamento. Una tem- lari. Per riuscirci libera la memoria smartphone sono essenzialmente due, no state ferme nei mesi precedenti, non pesta perfetta che si è abbattuta sul mer- che la scheda in primo piano non collegate l’una all’altra. Il primo motivo avevano grandi scorte. Collegata a una cato dei semiconduttori e che potrebbe sta utilizzando attivamente, come è che dopo il forte calo di domanda e il domanda troppo alta c’è un’altra vicenda andare avanti per tutto l’anno, visto che per esempio le immagini di gran- blocco della produzione nei primi mesi che ha contribuito a creare questa situa- gli enormi sforzi di TSMC e Samsung per di dimensioni che non sono più a della pandemia, la successiva ripresa del zione, e cioè il ban, con relativo crollo sul l’apertura di nuovi impianti produttivi non schermo perché l’utente ha fatto mercato è stata troppo veloce: le catene mercato, di Huawei. Secondo il dirigente, daranno frutti prima di 18-24 mesi. scorrere la pagina web.

 torna al sommario 16 n.240 / 21 22 MARZO 2021 MAGAZINE ENTERTAINMENT Netflix sta introducendo una nuova funzione temuta, il blocco della condivisione Addio a Lou Netflix testa il blocco condivisione account Ottens: negli anni 60 inventò Per ora è un test, ma potrebbe essere esteso la musicassetta Al momento, il test interessa alcuni account di alcuni Paesi ma potrebbe essere esteso altrove È morto Lou Ottens, di Roberto PEZZALI l'ingegnere olandese che inventò la musicassetta etflix sta sperimentando una nuova rivoluzionando il settore funzione che bloccherà la condivi- Nsione degli account sui dispositivi dell'ascolto domestico. che non si trovano all’interno dello stes- Nel '79, assieme a un so nucleo famigliare. La nuova versio- team di ricercatori, ne dell’app, che blocca la condivisione dell’account tra amici e conoscenti, è già Ottens contribuì inoltre stata distribuita ad alcuni utenti : per chi allo sviluppo del CD chi usa un account condiviso, l’app chie- de all’utente di creare un suo account di Gaetano MERO perché si è accorta che il dispositivo non appartiene al titolare dell’account princi- non sarà più concessa. Al momento, per che porta un danno economico, e dall’al- pale. Netflix ha confermato l’aggiunta del- continuare la visione, il sistema chiede la tra vuole aiutare gli utenti nel gestire al la temutissima funzione, spiegando che si verifica dell’identità, inviando una mail al meglio la sicurezza del proprio account. tratta al momento di una sperimentazio- titolare dell’account stesso: senza una Sempre più spesso capita infatti che per- ne che interessa alcuni account in alcuni conferma la visione sarà interrotta. È pos- sone diano l’account all’amico, che lo paesi e che questo test potrebbe essere sibile anche decidere di confermarlo più cede ad un terzo: senza saperlo il titolare esteso anche in altre zone del mondo, tardi, e in quel caso verrà concesso un di un account pagato fornisce, a sua insa- È scomparso all’età di 94 anni Lou potrebbe essere abbandonato come po- breve periodo di visione salvo poi bloc- puta, il servizio ad un numero imprecisato Ottens, ingegnere olandese che trebbe diventare una regola: la condivi- care tutto. La mossa è duplice: da una di persone, e gli vengono continuamente nel 1963 inventò la musicassetta. sione degli account, fino ad ora tollerata, parte Netflix vuole bloccare una pratica notificati accessi da posizioni diverse. Un formato che ha rivoluzionato il modo di fruire la musica diventan- do un simbolo di libertà per milioni di giovani nei trent’anni successivi. ENTERTAINMENT A dichiararlo è Bob Chapek, attuale amministratore delegato del gruppo Lou Ottens fu assunto nello stabili- mento Philips di Hasselt nel 1952 e presentò un primo prototipo di Disney+, raggiunti 100 milioni di abbonati in 16 mesi cassetta a nastro nel 1962. Circa Il punto di forza di Disney+ sono i 6 universi che costituiscono la sua offerta di intrattenimento un anno dopo Philips registrò il brevetto mostrando la prima au- dio cassetta all’IFA di Berlino del di Gaetano MERO '63. Maneggevolezza, semplicità isney+ ha superato la cifra record di utilizzo e costi più bassi rispetto di 100 milioni di abbonati. Ad an- ai formati disponibili all’epoca ne Dnunciarlo è stato Bob Chapek, permisero una diffusione presso- amministratore delegato del gruppo, nel ché immediata. “Ottens convinse corso dell’ultima assemblea dedicata agli i dirigenti Philips a condividere il azionisti della società. La piattaforma è brevetto in modo gratuito con altre riuscita a raggiungere una cospicua fet- società concorrenti, tra cui Sony” ta di pubblico a soli 16 mesi dal debutto, si apprende dal documentario avvenuto il 12 novembre 2019 negli Stati Cassette: A Documentary Mixtape Uniti e a marzo dell’anno successivo an- di Zack Taylor. In questo modo il che in Europa. Per dare un riferimento, formato divenne uno standard che Netflix ha impiegato - in un momento in piattaforma figurano la serie The Manda- toli del gruppo a causa della pandemia ogni produttore avrebbe potuto cui lo streaming di film e serie TV non era lorian, parte dell’universo Star Wars, i due globale. E continuerà ad esserlo anche sfruttare, garantendone la diffusio- popolare quanto lo è oggi - dieci anni per lungometraggi Onward e Soul prodotti una volta superate le attuali difficoltà, ha ne a livello globale. Ottens ricoprì arrivare a superare i 100 milioni di abbo- dagli studi Pixar e il live action di Mulan. spiegato Chapek in un incontro con gli poi il ruolo di direttore tecnico del- nati. Oggi, Netflix ne conta 200 milioni. Disney+ ha dato inoltre il via alla quarta investitori, al fine di assecondare le abitu- la divisione audio Philips e sul fini- Il principale punto di forza di Disney+ è fase dell’MCU attraverso la serie Wanda- dini ormai acquisite dai consumatori. Tra re degli anni 70 contribuì, assieme rappresentato dai sei universi che costi- Vision, e proseguirà con il racconto del i titoli annunciati da Disney, che potreb- ad una squadra di ingegneri, allo tuiscono l’offerta di intrattenimento, in cui nuovo scenario Marvel con The Falcon bero essere rilasciati in contemporanea sviluppo del Compact Disc (CD), compaiono i brand Disney, Pixar, Marvel, and The Winter Soldier dal 19 marzo. Lo nelle sale e in versione streaming, sono che nella seconda metà degli anni Star Wars, National Geographic e l’ultimo streaming rappresenta ormai un canale presenti Black Widow, il live action Cru- 90 decretò il rapido declino della arrivato Star. Tra i maggiori successi della ufficiale per la distribuzione dei nuovi -ti delia e l’ultima fatica Pixar dal titolo Luca. musicassetta.

 torna al sommario 17 n.240 / 21 22 MARZO 2021 MAGAZINE TV E VIDEO LG ha ufficialmente annunciato l'intera nuova line up di televisori per il mercato italiano. Scopriamo tutte le novità Nuova gamma di TV LG 2021: NanoCell, OLED e QNED Tutti i prezzi di OLED e LCD. Il 77” scende a 3.899 euro Abbiamo ora una visione completa di tutte le nuove serie. Tra le novità, gli entry level OLED serie A1 e anche i QNED Mini LED Ufficializzati tutti i prezzi dei TV del 2021. Scende il prezzo del 77", che a meno di 4.000 € inizia a diventare super interessante

di P. CENTOFANTI e R. PEZZALI G ha presentato la nuova gamma di TV per l'italia per questo 2021. Dopo l'anteprima del CES 2021 Labbiamo così un quadro più completo della com- posizione del nuovo listino, quest'anno ancora più ricco grazie all'introduzione di una nuova serie entry level per i modelli basati su tecnologia OLED, la serie A1, e con l'arrivo dei primi TV con retroilluminazione mini LED, con tre nuove serie a brand QNED (acronimo infelice che LG ha confermato di voler utilizzare nonostante l'ambiguità del suo significato). E poi c'è sempre la gamma di TV LCD NanoCell, che quest'anno comprende ben 8 serie con pannello 4K e due serie 8K. Tutte le serie sono con- traddistinte da alcuni tratti comuni, come il debutto della nuova versione della piattaforma WebOS, 6.0, che pone un maggiore accento sulla raccomandazione dei con- tenuti, e un nuovo telecomando, sempre con funzione di puntatore, ma con una ergonomia completamente dotto nel 2020. E così quest'anno LG offre un totale di con VRR, Nvidia G-Sync e AMD FreeSync Premium. In rivista e per certi versi più tradizionale. Debuttano anche 17 modelli OLED divisi in 5 serie. Partendo dalla serie A1 questo caso i tagli sono quelli classici, 55, 65 e 77 pollici. i nuovi processori a7 Gen4 AI e a9 Gen4 AI, con nuovi a salire fino alla nuova Z1, viene introdotta una caratte- Come per lo scorso anno, LG punta forte sulla serie C1, algoritmi di miglioramento video e audio basati su deep ristica distintiva. La serie A1, disponibile in tagli da 48, che sostituisce il best seller CX del 2020. In questa serie learning, oltre a caratteristiche ormai consolidate come il 55, 65 e 77 pollici è dunque quella base ed è contrad- ci sarà la maggiore scelta di tagli, con disponibilità di tut- Filmmaker Mode, il supporto per le tecnologie Dolby Vi- distinta da pannello OLED a 50/60 Hz e dall'assenza di te le diagonali da 48 fino a 83 pollici. Inoltre con la serie sion e Atmos su buona parte della gamma, compatibilità alcune funzioni riservate ai modelli superiori. In partico- C1 cambia il processore video, con l'utilizzo del nuovo con AirPlay 2 ed HomeKit, Assistente Google e Amazon lare, gli ingressi supportano solo la funzione eARC delle a9 di quarta generazione. Alexa, e la nuova suite di controlli Game Optimizer di- specifiche HDMI 2.1 e i modelli A1 sono gli unici OLED Il piatto forte è naturalmente costituito dalla serie G1, sponibili con l'utilizzo di console di videogiochi. di quest'anno a non supportare alcuna tecnologia di che LG definisce OLED Evo perché sfoggia un pannello Variable Refresh Rate. Il processore è però l'a7 AI 4K OLED di nuova generazione di LG Display con più alta Nella gamma OLED spiccano i nuovi OLED di quarta generazione e ci sono il supporto per Dolby luminosità, grazie all'utilizzo di un nuovo stack emissi- EVO G1 e l'entry level A1 Vision IQ, Dolby Atmos, la nuova versione della piatta- vo su cui torneremo nei prossimi giorni. Le differenze Per il 2021 LG ha allargato la gamma OLED su due fronti: forma WebOS e la nuova funzione Game Optimizer. Di- rispetto alla serie C1 sono quindi proprio nel pannello, da una parte arriva la nuova serie A1 che rappresenta verso infine il piedistallo, che è costituito dai due piedini che sarà disponibile solo nei tagli da 55, 65 e 77 pollici, il nuovo entry level posizionandosi sotto la serie B1, laterali simili a quelli utilizzati sulla gamma LCD. Con la e nel design che contraddistingue la serie Gallery a cui dall'altra introducendo il nuovo taglio da 83 pollici con serie B1 il pannello passa a 100/120 Hz e il supporto alle quest'anno si aggiunge anche la possibilità di optare ol- risoluzione 4K, che va ad affiancarsi al 48 pollici intro- specifiche HDMI 2.1 si fa più completo con compatibilità tre che per l'installazione a parete anche per un nuovo stand da pavimento. Infine, il top di gamma è costituito dalla serie Z1, con cui il pannello passa da 4K a 8K. I tagli rimangono quelli di

SERIE B1 questo formato, 77 e 88 pollici ma per gestire la mag- giore risoluzione viene utilizzato il nuovo processore a9 Gen4 AI 8K. La serie Z1 ha le stesse funzionalità delle serie B1, C1 e G1, ma si distingue per un'altra caratteristi- ca, la piena banda HDMI 2.1 per poter gestire la compa- tibilità con segnali 8K fino a 60 Hz. I nuovi modelli OLED arriveranno nei negozi a cominciare da aprile, fatta ec- cezione per il nuovo taglio da 83 pollici. QNED Mini LED, l'86 pollici avrà dimming a 2400 zone L'altra grossa novità per il 2021 riguarda l'arrivo dei primi

segue a pagina 19  SERIE A1

 torna al sommario 18 n.240 / 21 22 MARZO 2021 MAGAZINE

TV E VIDEO TV LG 2021, tutti i prezzi di OLED e LCD. Il TV LG 2021 a 2.2 canali per il QNED96 e a 4.2 canali per il QNED99. I primi modelli di TV QNED Mini LED arriveranno indica- 77” scende a 3.899 euro segue Da pagina 18  tivamente tra maggio e giugno. LG ha annunciato i prezzi per il mercato italiano delle nuove gamme di TV OLED e NanoCell 2021. Si parte da Tutto il resto è NanoCell 26.999 euro con l’OLED 8K da 88”, e si arriva ai 1.499 E poi c'è tutta la gamma di TV LCD NanoCell che si euro del modello entry level A1 da 48”. Scende il prezzo compone di tantissimi modelli per un totale di 10 serie del 77”: il Gallery G1 da 77” costa 4.999 euro di listino, modelli di TV LCD con retroilluminazione Mini LED e che diverse. Le serie base si chiamano NANO75, NANO77, prezzo ottimo se si considera che questo TV usa un LG come è noto ha deciso di chiamare QNED, acronimo NANO79, che utilizzano il processore Quad Core Pro- pannello nuovo. Il B1, sempre da 77”, costerà solo 3.999 che starebbe per Quantum Nanocell miniLED, a indicare cessor 4K, non hanno local dimming o ingressi HDMI 2.1 euro che diventano 3.899 nella versione A1, la più sem- l'integrazione della retroilluminazione Mini LED con un (fatta eccezione per la funzione eARC), Dolby Atmos e plice. L’inedita versione da 83 pollici debutterà sul mer- nuovo pannello LCD con Quantum Dots e una nuova Dolby Vision IQ, ma possono contare su tutte le funzio- cato a un prezzo consigliato al pubblico di 7.999 euro. tecnologia che chiamano NanoCell+. Anche su questo nalità della piattaforma WebOS. I tagli, a seconda della All’interno della gamma di TV con tecnologia NanoCell, avremo maggiori dettagli la prossima settimana e ci serie, vanno da 43 pollici fino a 86 pollici. Un gradino più la serie NANO96 con risoluzione 8K sarà disponibile in torneremo. Per il momento LG è scesa nei dettagli so- in alto ci sono le serie NANO80 e NANO 81, disponibili tre polliciaggi: la versione da 75 pollici a un prezzo consi- prattutto per quanto riguarda il modello più grande, l'86 in tagli da 50, 55, 65 e 75 pollici, che guadagnano la fun- gliato al pubblico di 3.499 euro, la versione da 65 pollici pollici che avrà una retroilluminazione con oltre 28000 zione di local dimming. Le cose si fanno più interessanti a 2.499 euro e la versione da 55 pollici a 1.799 euro. Il mini LED e 2400 zone di local dimming per un contrasto con le serie NANO86 e NANO88. Il processore diventa modello più economico, il 43” NANO75, sarà disponibile senza precedenti per un LCD e una luminosità di picco il nuovo a7 di quarta generazione, e questi televisori ol- ad un prezzo consigliato al pubblico di 699 euro. A que- di fino a 3000 nits. tre a offrire le funzioni basate su intelligenza artificiale sto link il listino completo. LG ha annunciato tre serie per il mercato italiano sono dotate di supporto per Dolby Vision e Dolby At- QNED91 con risoluzione 4K e QNED96 e QNED99 con mos, e hanno ingressi HDMI 2.1 con supporto per VRR pannello 8K. La serie QNED91 sarà disponibile nei tagli e AMD FreeSync e segnali 4K a 120 Hz. I tagli saranno da 65, 75 e 86 pollici e avrà il processore a7 di quarta 50, 55, 65, 75 e 86 pollici per i NANO86, mentre la se- generazione, la nuova versione di WebOS, Dolby Vision rie NANO88 non avrà il modello da 86 pollici. Il nuovo IQ, Dolby Atmos, Filmmaker Mode, Game Optimizer, top di gamma LCD 4K è costituito dalla serie NANO91, nuovo telecomando, ingressi HDMI 2.1 per compatibilità l'unica all'interno della gamma NanoCell di quest'anno con segnali 4K a 120 Hz e VRR (ma non Nvidia G-Sync o ad avere retroilluminazione di tipo full array local dim- AMD FreeSync). I modelli 8K monteranno invece il nuo- ming e che monterà comunque sempre il processore a7 vo processore a9 Gen4 AI 8K, ma stando alla scheda Gen4. Sarà disponibile in tagli da 55, 65, 75 e 86 pollici. tecnica se avranno comunque compatibili con segnali Il processore più potente l'a9 Gen4, sarà montato unica- 8K a 60 Hz, perderanno completamente la funzione mente sui modelli 8K, i NANO95 e NANO96 entrambi VRR. Le due serie QNED96 e QNED99 si distinguono in tagli da 55, 65 e 75 pollici con retroilluminazione full SERIE G1 sempre stando alla scheda tecnica per i tagli disponibili, array local dimming e che si differenziano tra loro so- con l'86 pollici che si aggiunge al 65 e 75 pollici solo per stanzialmente per la sola base. la serie superiore, e per la sezione audio, con un sistema

SERIE QNED91 SERIE NANO86

SERIE Z1

 torna al sommario 19 n.240 / 21 22 MARZO 2021 MAGAZINE TV E VIDEO HD Forum Italia e Tivù annunciano l'HD Z-BOOK DTT Platform con le specifiche da rispettare Il controller per Arriva il Bollino tivù zapper per decoder DTT il visore VR per PS5 impara da Distinguerà quelli pronti per lo switch-off Oculus Quest: Il nuovo bollino Tivù identificherà i prodotti compatibili con il nuovo sistema trasmissivo DVB-T2 sferico e più di Paolo CENTOFANTI ergonomico rriverà presto un nuovo bollino Tivù Sony ha svelato il pensato per i decoder per digitale design dei controller per Aterrestre con funzionalità base ma il nuovo visore di realtà compatibili con il nuovo sistema trasmis- sivo DVB-T2, che entrerà in funzione virtuale di PS5. Hanno con lo switch-off definitivo delVB-T. D Si una forma sferica e, chiamerà Bollino tivù zapper e verrà ap- plicato su quei prodotti che rispetteranno secondo la società, più i requisiti tecnici contenuti nelle nuove ergonomica specifiche HD Z-BOOK DTT Platform, • uso corretto dei descrittori LCN tra- gnale televisivo di nuova generazione", pubblicate congiuntamente da HD Forum smessi dalle emittenti; hanno dichiarato le due associazioni. Ri- di Massimiliano DI MARCO Italia e Tivù. Le nuove specifiche pongo- • resistenza alle interferenze LTE nelle cordiamo che il prossimo switch-off è, al no i seguenti requisiti che dovranno esse- bande 800 MHz e 700 MHz. momento, programmato in due tappe. Il re rispettati dai decoder DTT per essere Scopo della nuova certificazione è "offrire 1 settembre 2021 si spegneranno le tra- pronti allo switch-off italiano: una garanzia di qualità di prestazioni tec- smissioni in MPEG-2 con il passaggio • supporto per le trasmissioni DVB-T e niche a tutte le emittenti televisive nazio- alla codifica H.264 per tutti i canali te- DVB-T2; nali e locali, e assicurare ai consumatori levisivi. Dal 30 giugno 2022 avverrà il • supporto per le codifiche H.264 e l’acquisto di un decoder con funzionalità passaggio da DVB-T a DVB-T2 e il cam- H.265/HEVC con profilo Main 10; tecniche per una buona fruizione del se- bio di codifica da H.264 ad HEVC. Via i PlayStation Move: i controller del nuovo visore VR di PS5 ricor- dano quelli di Oculus Quest, nono- stante ci siano rilevanti differenze. TV E VIDEO Il nuovo top di gamma di Sony, l’OLED A90J, non è il solo che arriverà nei negozi ad aprile Sony ha descritto le principali ca- ratteristiche dei nuovi controller che, come aveva anticipato, sono Nuovi TV Sony OLED A80J ed entry level LCD X80J basati sulle peculiarità del Dual- Sense, il controller per PS5. Sony Ad aprile nei negozi, oltre al top di gamma ha specificato di aver realizzato il nuovo controller "da zero" e che Tutte le nuove serie TV saranno dotate di Google TV e del supporto per Dolby Vision e Atmos presto lo distribuirà agli sviluppato- ri. La società ha chiarito che i con- di Paolo CENTOFANTI troller saranno rilevati dal visore d aprile arriveranno nei negozi VR attraverso un anello nella parte nuove serie di TV Sony. Oltre alla inferiore dell'accessorio. Agià annunciata serie A90J, il nuovo Presenti, quindi, i grilletti adattivi (la top di gamma OLED Bravia XR, saranno cui resistenza può essere gradua- infatti disponibili anche i modelli del- ta per offrire un'immedesimazione le serie A80J e X80J. I televisori A80J maggiore) e il feedback aptico. La (immagine di apertura) sono sempre in forma dei due controller è sferica. tecnologia OLED e fanno parte della Il controller destro ha i tasti croce e gamma Bravia XR, con l’omonimo pro- cerchio oltre a R1, R2 e una levet- cessore video “cognitivo”. Questa serie ta analogica. In modo speculare, sarà disponibile nei classici tagli da 55, il controller sinistro integra i tasti 65 e 75 pollici e condivide con il top di sarà ad alta luminosità come quello del ality Pro. Come per i modelli OLED, an- quadrato, triangolo, L1, L2, Options gamma il supporto alle specifiche HDMI top di gamma. Parallelamente, Sony ha che questa serie offre Google TV come e una levetta analogica. 2.1 per gli ingressi video, con compatibi- annunciato un altro entry level, in questo piattaforma smart ed è compatibile con Inoltre, Sony ha previsto un si- lità con segnali 4K a 120 Hz, funzionalità caso con riferimento alla gamma di tele- contenuti Dolby Vision per il video HDR stema di rilevamento tattile per di processing video XR (upscaling, mo- visori LCD retroilluminati a LED. Si tratta e Dolby Atmos per l’audio multicanale. rilevare le dita "senza esercitare tion clarity, triluminos pro), l’esclusivo si- delle serie X80J, con tagli da 43, 50, 55 Tutti i modelli sono inoltre compatibili alcuna pressione nelle aree in cui stema audio Acoustic Surface e offrirà il e 65 pollici, a cui si aggiunge la sigla con l’assistente vocale Amazon Alexa, posizioni il pollice, l'indice o le dita l’accesso al servizio di streaming ad alta X81J per il modello da 75 pollici. Cam- oltre naturalmente ad Assistente Goo- centrali". Sony non ha fornito det- qualità Bravia Core. La differenziazione bia in questo caso il processore, non più gle, nonché con HomeKit ed AirPlay 2 tagli né sulla commercializzazione maggiore rispetto alla serie A90J è costi- l’XR ma il buon vecchio X1 con tecnolo- di Apple. Non ancora annunciati i prezzi del visore di realtà virtuale per PS5 tuita dal pannello OLED stesso che non gia di upscaling dell’immagine 4K X-Re- per il mercato italiano. né il prezzo del prodotto.

 torna al sommario 20 n.240 / 21 22 MARZO 2021 MAGAZINE SCIENZA E FUTURO Sarà nel Centro ENEA Casaccia e conterà su un investimento iniziale di 14 milioni € La previsione di L’Italia avrà la sua Hydrogen Valley Zuckerberg: entro il 2030 addio alle Il progetto ENEA per la ricerca sull’idrogeno riunioni di lavoro Anche Bosch ha deciso di portare le sue soluzioni e applicazioni industriali legate all'idrogeno in presenza, di Sergio DONATO grazie alla realtà ’Italia si dice pronta ad avere la sua virtuale Hydrogen Valley. Il progetto è stato In un’intervista a The Lideato da ENEA e viene al mondo - grazie a un investimento di 14 milioni di Informer, Zuckerberg si euro - per diventare il primo incubatore è focalizzato su tutti i tecnologico italiano per lo sviluppo della filiera dell’idrogeno. I soldi arrivano da vantaggi derivanti da un Mission Innovation, un’iniziativa presa uso sempre più intenso da 24 Paesi del mondo e della Commis- delle tecnologie di sione europea che intende raddoppiare realtà virtuale gli investimenti pubblici in ricerca, svilup- po e installazione nel campo dell’energia rinnovabile a media-alta temperatura automobili, in uso all’interno del Centro pulita. prodotto da impianti solari a concentra- Ricerche ENEA. di Pasquale AGIZZA zione. L’incubatore potrà usare idroge- Un valle dell'idrogeno tutta per no puro e in miscela con gas naturale Anche Bosch è attratta l'Italia per la produzione di energia elettrica. dall'idrogeno italiano La Hydrogen Valley italiana diventerà Saranno quindi messe a punto miscele Il segnale che l’idrogeno è un settore in quindi il luogo dove sviluppare la filiera idrogeno-metano da immettere nella crescita nella nostra Penisola arriva an- nazionale per la produzione, il traspor- rete interna di distribuzione del gas e che dalla decisione di Bosch di diventare to, l’accumulo e l’utilizzo dell’idrogeno sarà costruito un “idrogenodotto” locale partner di H2IT, l’Associazione Italiana Entro il 2030 le riunioni di lavoro come vettore energetico, puntando sulla dedicato al trasporto di idrogeno puro in Idrogeno e Celle a Combustibile, che si saranno completamente virtuali,e ricerca di tecnologie, sui servizi e sulle pressione, da utilizzare a seconda della prefigge l’obiettivo di promuovere il pro- grazie all’uso di visori AR o VR infrastrutture. A ospitare la Hydrogen domanda delle utenze. Nella Hydrogen gresso delle conoscenze e lo studio delle sarà come essere insieme di per- Valley sarà il Centro Ricerche ENEA Valley verrà studiato anche il power-to- tecnologie e i sistemi per la produzione e sona. Si potrà discutere e lavorare Casaccia, nei pressi di Roma, che vedrà gas, un processo che, attraverso l’elet- l’utilizzazione dell’idrogeno. Bosch arriva come se fossimo fisicamente pre- la realizzazione di infrastrutture hi-tech trolisi, consente di produrre idrogeno nell’idrogeno italiano attraverso la società senti, pur essendo ognuno a casa volte alla sperimentazione su tutta la dall’energia elettrica generata da fonti consociata Bosch Rexroth, specializzata propria. È questa la visione del filiera dell’idrogeno che si ripercuoterà rinnovabili. L’idrogeno così prodotto può in prodotti per gli automatismi industriali futuro di Mark Zuckerberg, che ha positivamente nell’industria, nella mobi- essere convertito in metano o essere e in particolare nei sistemi idraulici, negli concesso un’intervista al sito The lità e nella generazione di energia e nel immesso nella rete interna del gas natu- azionamenti elettrici e nelle tecniche di Information focalizzata sulla VR. residenziale. rale. La ricerca nel settore industriale ve- montaggio. “Il campo di applicazione della Tra le nuove sperimentazioni di tecnolo- drà la Hydrogen Valley impegnata nella Bosch Rexroth intende quindi portare le realtà virtuale è immenso, ci sono gie sono previste l’utilizzo dei rifiuti (bio- realizzazione di progetti per la decarbo- proprie tecnologie per la produzione di tantissimi casi d’uso. Invece di masse residuali) e l’impiego del calore nizzazione dell’industria, in particolare “idrogeno verde”, ovvero prodotto da chiamare qualcuno o chiuderti in quella ad alta intensità energetica, ma fonti rinnovabili come l’eolico e il solare, riunione, ad esempio, ti basterà anche dei trasporti pesanti su gomma e le applicazioni idrauliche usate nelle schioccare le dita e 'teletraspor- e ferroviari alimentati ancora a diesel. stazioni di rifornimento a idrogeno, dove tarti'. Sarai subito seduto lì, sul suo Idrogeno significa infatti anche mobilità. i suoi sistemi vengono utilizzati per l’azio- divano, come se fossi fisicamente Il progetto ENEA prevede anche la rea- namento di compressori idraulici a più presente”. Zuckerberg ha dichia- lizzazione di una stazione di rifornimento stadi che portano la pressione del gas al rato di immaginare un futuro fatto per veicoli a idrogeno, come i mezzi per livello necessario per il rifornimento trami- di visori VR che ricalchino la forma la movimentazione delle merci, bus e te il distributore. dei comuni occhiali, con lenti tra- sparenti e che lascino al PC tutto il processo di elaborazione. “Grazie alle tecnologie di AR e VR, i lavoratori potranno decidere di vivere dove vogliono. Potranno vi- vere in zone periferiche o zone più economiche e 'teletrasportarsi' a lavoro in pochi secondi”. La nuova realtà farebbe bene anche all’am- biente: “Le persone viaggeranno molto meno in futuro, e in modo più efficiente."

 torna al sommario 21 n.240 / 21 22 MARZO 2021 MAGAZINE PC Intel riparte dai 14 nanometri. Focus sui videogiochi, meno core ma frequenza di clock più alta Schede Nvidia Intel Rocket Lake-S: nuovi processori desktop introvabili fino a dopo l'estate, e i Modelli disponibili, prezzi e caratteristiche prezzi schizzano L'architettura è tutta nuova, nonostante la dimensione dei nodi, e le prestazioni sembrano notevoli alle stelle di Roberto PEZZALI Le ultime indiscrezioni dalla supply chain nticipati durante l’edizione vir- tuale del CES di Las Vegas i nuo- parlano di produzione a Avi processori Intel desktop, quel- tappo. Intanto i produttori li che si scontrano direttamente con la OEM alzano i prezzi di serie Ryzen 5000 di AMD, sono stati ufficializzati oggi dall'azienda di Santa listino: la RTX 3080 parte Clara. Conosciuta fino ad oggi con il da oltre 1100€ nome in codice usato da Intel durante lo sviluppo, Rocket Lake-S, la nuova fami- di Paolo CENTOFANTI glia di processori si rivolge soprattutto ad una utenza gaming, e in quest’ottica dev’essere letta la scelta di Intel di pun- tare soprattutto sulle prestazioni single riadattare un progetto di core a 10 na- 24 a 32 EU. L’aumento della potenza core piuttosto che aumentare a dismi- nometri scalandolo sui 14: per motivi di grafica è quantificabile in un 50% circa. sura il numero dei core facilitando così spazio ha dovuto ridurre il numero di Non mancano una serie di controller operazioni come l’encoding video. core. L’uso dei 14 nanometri garantisce aggiuntivi, moduli di codifica e decodi- Rispetto alla controparte AMD, che pun- secondo Intel su questo tipo di pro- fica per togliere al processore l’onere Secondo l'ultimo report di Digiti- ta molto sul numero di core, il modello cessore una migliore tenuta termica, il di alcune operazione che sarebbero mes, che cita fonti anonime della di punta della nuova linea di processo- dispendiose in termini di risorse. Oltre supply chain, la produzione di GPU ri, il Core i9-11900K, ha solo 8 core e al supporto alle DDR4-3200, alle 20 li- Nvidia rimarrà limitata almeno fino 16 thread, con una velocità di punta in nee PCIe 4.0, a Intel Quick Sync Video al terzo trimestre del 2021.La ra- modalità boost che arriva a 5.3 GHz. troviamo anche un decoder HEVC a gione è dovuta a problemi di pro- Filosofie differenti, prestazioni e target 10bit, un decoder AV1 a 12bit e un en- duzione nelle fonderie Samsung differenti. coder hardware HEVC. Per la gestione dove vengono realizzati i chip a Qualcuno potrebbe chiedersi per qua- del display c’è il supporto a HDMI 2.0, 8 nm, con una percentuale di pro- le motivo si passa da un processore a mentre per le periferiche trovano spa- cessori difettosi consistente, o tale 10 core e 20 thread, il Core i9-10900K zio il controller per Thunderbolt 4 e per da non permettere a Nvidia di sod- dell’attuale generazione, ad un 8 core il Wi-Fi 6E. disfare l'incredibile domanda ali- e 16 thread, e il motivo è legato all’ar- Intel ha ovviamente fornito alcuni ben- mentata da contraccolpi della pan- chitettura. chmark e rispetto al Core i9-10900K demia e boom delle criptovalute. E I processori desktop di 11esima genera- dello scorso anno il nuovo i9-11900K così, i prezzi delle schede grafiche zione sfruttano infatti la “nuova” archi- offre un guadagno sui giochi provati continuano a salire. Ma attenzione, tettura Cypress Cove, che sostituisce raggiungimento di frequenze di clock (Gears 5, Grid 2019, Microsoft Flight non parliamo del mercato secon- SkyLake. Abbiamo messo la parola più alte e anche un numero maggiore Simulator e Total War) quantificabile in dario, ma dei prezzi suggeriti al nuova tra le virgolette perché in realtà di istruzioni processabili dalla CPU per una forbice da 8 a 14%. pubblico applicati dagli stessi pro- Cypress Cove è un adattamento a 14 ogni ciclo di clock, valore che aumenta Sugli stessi giochi il miglioramento ri- duttori. Se prendiamo la scheda nanometri dell’architettura Sunny Cove del 19%. spetto ai processori della concorren- RTX 3080, ad esempio, dopo aver a 10 nanometri che Intel ha usato sui Intel ha migliorato anche la GPU: ha za AMD Ryzen 9 5900X varia dal 3% debuttato con la founder edition di processi per notebook dello scorso usato sulla undicesima generazione la all’11%. Tutti i test sono stati fatti però a Nvidia a 720 euro, con le versioni anno. sua recente architettura Xe già usata 1080p. custom dei vari produttori a partire Intel ha scelto di tenere il processor sui processori per notebook Tiger Lake La disponibilità è prevista tra un paio di da poco più di 800 euro, oggi vie- produttivo a 14 nanometri e ha dovuto e ha incrementato le Execution Unit da settimane. ne proposta ad un prezzo di listino di oltre 1100 euro. Se prendiamo Asus, le varie versioni di RTX 3080 hanno un prezzo che va dai 1124 euro del modello base a 1416 euro della top di gamma, quasi il doppio della founder edition. Questo è il motivo per cui chi ha prenotato da settimane, se non mesi, una nuo- va scheda grafica vede il prezzo richiesto lievitare rispetto al valore iniziale quando il prodotto è final- mente disponibile.

 torna al sommario 22 n.240 / 21 22 MARZO 2021 MAGAZINE FOTOGRAFIA il famoso produttore di fotocamere medio formato, di proprietà della cinese DJI Nikon Z9, OnePlus sceglie Hasselblad e inizia da OnePlus 9 la nuova ammiraglia Così migliorerà la fotocamera degli smartphone mirrorless Hasselblad lavorerà con OnePlus per migliorare le fotocamere dei prossimi smartphone full frame che di Roberto PEZZALI registra in 8K a partnership tra Huawei e Leica ha Non molti i dettagli sulla fatto scuola. Vivo ha scelto Zeiss, top di gamma full frame LOnePlus ora sceglie Hasselblad, lo storico marchio di Göteborg che ha per i professionisti. messo la firma su quelle che possono Sensore e processore essere definite le fotografie più famose sono nuovi. Registra in al mondo, inclusi i primi passi dell’uomo sulla luna. Una partnership triennale, 8K, avrà il grip verticale che vedrà il debutto il 23 marzo sul- integrato e un EVF ad la nuova serie OnePlus 9 con il nome altissima risoluzione “Hasselblad Camera for Mobile” e che ha portato OnePlus a investire per i per una solida base per il post-editing. di Sergio DONATO prossimi tre anni 150 milioni di euro. Hasselblad Pro Mode è stata rinnovata L’obiettivo è ovviamente quello di mi- con una nuova interfaccia utente ba- Sony FE 50 gliorare la resa del sistema fotografico sata sul software di elaborazione delle sugli smartphone, ma crediamo sia inu- immagini di Hasselblad per dare agli mm F1.2 GM, tile aggiungere che l’operazione ha una utenti un autentico look and feel Has- forte valenza commerciale e promozio- selblad. Inoltre, consente una quantità l’obiettivo G nale: il marchio Hasselblad aiuta a ven- di controllo senza precedenti per i foto- dere. Hasselblad ha esperienza nella grafi professionisti, con la possibilità di Master che creazione di fotocamere medio formato regolare ISO, messa a fuoco, tempi di ed è abituata a lavorare su immagini di esposizione, bilanciamento del bianco Come da tradizione Nikon, l’an- mancava tutt’altro tipo, non certo sui sensori de- e altro ancora. Infine, gli utenti posso- nuncio di una nuova fotocamera La linea degli gli smartphone, anche se negli ultimi no anche utilizzare il formato RAW a 12 spesso non si addentra nei det- obiettivi G anni, quando è stata acquisita da DJI bit per un colore ancora più ricco e una tagli. Secondo Nikon Rumors il Master compie (DJI possiede il 70% di Hasselblad), si gamma dinamica più elevata.” sensore potrebbe essere tra i 50 cinque anni e è messa a lavorare anche su sistemi di L’annuncio, come si è potuto leggere MP e i 60 MP di risoluzione. Non Sony ha voluto piccole dimensioni come quelli montati sopra, spiega quello che verrà fatto: è escluso che possa trattarsi del regalarle un’ottica sui droni del produttore cinese. sensori calibrati e migliore ottimizzazio- sensore di derivazione Sony da tutta nuova, una La partnership, da quanto lascia inten- ne del colore. Una buona cosa, anche 50 MP montato sulla A1. La Z9 “classica” tra le focali fotografiche dere l’annuncio, sarà inizialmente lega- perché oggi difficilmente i sensori mul- avrà integrata nel corpo macchina che inspiegabilmente mancava ta al software: OnePlus 9, come molti tipli montati su uno smartphone hanno l’impugnatura verticale. La raffica tra le dodici lenti G Master nate a altri smartphone, continuerà ad utiliz- una resa cromatica simile e soprattutto di scatto sarà di 20 fps, con tempi partire dal 2016: Sony ha presentato zare infatti Sony come sensore, per la si tende ad alterare quella che è la cro- del “nero” assenti per il mirino elet- l’obiettivo FE 50 mm F1.2 GM. Se precisione il nuovo Sony IMX789. mia naturale per creare una fotografia tronico che potrebbe avere una ri- si guarda a tutti i G Master prima di “Il primo, e più impegnativo risultato dal che possa essere più accattivante agli soluzione compresa tra i 5,76 MP questo, la focale da 50 mm veniva punto di vista tecnico di questa collabo- occhi di chi non ha una buona sensibi- e i 9 MP a 120 Hz di frequenza di toccata solo dallo zoom standard razione è senza dubbio la calibrazio- lità fotografica. Tutte cose che si pote- aggiornamento. Ci sarà il supporto FE 24-70 mm F2.8 GM. Sony deve ne avanzata del colore. Sviluppata a vano fare anche senza Hasselblad, ma al 16-bit RAW, la modalità Multishot avere pensato che i 50 mm avevano finalmente bisogno di un obiettivo quattro mani da OnePlus e Hasselblad il nome come abbiamo detto aiuta: la e l’autofocus migliorerà complessi- prime tutto loro, a cui riservare grazie a mesi di studio e verifiche ap- fotocamera è ancora (per poco a nostro vamente, anche nel tracciamento anche un’apertura di f/1.2, la prima profondite, la Natural Color Calibration avviso) uno dei parametri di scelta di un dei soggetti. Il nuovo processore in assoluto nella linea G Master. L’o- with Hasselblad mira a portare colori telefono. EXPEED concorrerà all’aumento biettivo si compone di 10 gruppi per più precisi e naturali alle foto scattate Nei prossimi mesi la partnership tra delle prestazioni ed è stato svilup- un totale di 14 elementi, con 3 lenti con le fotocamere dei flagship One- OnePlus e Hasselblad porterà anche a pato specificamente per suppor- asferiche XA (Extreme Aspherical) e Plus. Si tratta di un nuovo standard di qualche innovazione hardware: arriverà tare la registrazione video in 8K, si fa forte dell’Internal Focusing. Per OnePlus per la calibrazione del colo- una fotocamera panoramica con un che sarà a 30p, mentre il 4K potrà la messa a fuoco il FE 50 mm F1.2 re che sarà previsto nelle fotocamere campo visivo di 140 gradi, verrà intro- scegliere tra 120p, 60p e 30p. La GM sfoggia quatto motori lineari X. dei suoi futuri smartphone. La nuova dotta una nuova tecnologia denominata sensibilità andrà dai 64 ai 25.600 i videomaker apprezzeranno anche Hasselblad Pro Mode porta per la pri- T-lens per una messa a fuoco fulminea ISO e saranno presenti i profili Hi1 la scelta di poter avere un comando ma volta la calibrazione del sensore di nella fotocamera frontale e, già sulla serie e Hi2. Z9 farà affidamento su una continuo dell’apertura dell’obiettivo, Hasselblad, leader nella sua categoria, OnePlus 9, sarà usata una lente a forma elevata gamma dinamica. Nikon quindi senza “clic”, che altrimenti è su uno smartphone, ottenendo un co- libera, free-form, per eliminare la distor- Z9 potrebbe costare tra i 6.000 e previsto per ogni terzo di stop. lore incredibilmente preciso e naturale sione dei bordi nelle foto ultra-wide. i 7.000 dollari, nel corso del 2021.

 torna al sommario 23 n.240 / 21 22 MARZO 2021 MAGAZINE GAMING Approvata l’acquisizione di Zenimax Media da parte di Microsoft per 7,5 miliardi di dollari Xbox Game Pass Cosa farà Microsoft con i giochi Bethesda? su PC, il 19 marzo Il catalogo di prodotti Bethesda all’interno del Game Pass raggiungerà i 20 giochi, ecco quali sono arrivano i giochi

di Massimiliano DI MARCO di Electronic Arts. la Securities and Exchange Tutto compreso Commission degli Stati Uniti sia nel prezzo Sla Commissione Europea hanno approvato l’acquisizione di Zenimax Me- Dal 18 marzo EA Play dia da parte di Microsoft. L’accordo vale debutta anche in 7,5 miliardi di dollari e include molti studi di sviluppo. Fra i più importanti ci sono versione PC. Per gli Bethesda Game Studios (autore della se- utenti Xbox Game Pass rie The Elder Scrolls), Tango Gameworks Ultimate e Game Pass (Evil Within), Arkane Studios (Dishonored, PC è tutto compreso Prey) e id Software (Doom). E adesso cosa accadrà? nel prezzo Ora che le autorità hanno dato il loro contenuti di qualità delle case di Zenimax vincolare il gioco - nel tempo divenuto an- benestare all’acquisizione, annunciata a Media, disponibili anche su smartphone che strumento didattico - alle piattaforme di Pasquale AGIZZA settembre 2020, le due società posso- grazie al cloud. Xbox e Windows. no procedere con l’effettiva inclusione di Sicuramente, Microsoft vuole aumentare Zenimax e dei suoi studi - per un totale l’appetibilità del servizio Game Pass. A Ecco i giochi Bethesda di 2.300 persone - nell’ecosistema dei oggi conta 15 milioni di abbonati (i dati più che arrivano su Game Pass Microsoft Studios, cioè gli studi interni di recenti sono di settembre 2020) e viene L’acquisizione di Bethesda da parte di Microsoft per lo sviluppo di videogiochi ritenuto il valore aggiunto dell’ecosiste- Microsoft avrà, come primo vantaggio, per Xbox e PC. Quando venne annuncia- ma Xbox: i giochi di prime parti (cioè quel- l’arrivo di un buon numero di produzio- to l’accordo, Microsoft non fornì dettagli li prodotti dagli studi di Microsoft) sono ni dello studio all’interno di Xbox Game EA Play sbarca anche su PC per i rispetto a come gestirà la transizione. disponibili nel catalogo già dal primo gior- Pass. Dal 12 marzo, entreranno a far parte membri di Xbox Game Pass Ulti- Molte delle serie videoludiche coinvolte, no; quindi, gli utenti già abbonati non de- del catalogo alcuni dei giochi più iconici mate e Xbox Game Pass per PC. infatti, sono multipiattaforma, ossia sono vono pagare nulla di più. Esattamente ciò del produttore. Parliamo, ad esempio, di Dal 18 marzo 2021, gli iscritti ai uscite su console e PC. Il fatto che Zeni- tutti i capitoli classici di Doom, con il primo servizi potranno infatti usufruire di max sia stata acquisita da Microsoft - che capitolo del 1993 e Doom II, 3 e 64 che tutto il catalogo EA Play anche su produce le console Xbox - ha portato a si aggiungeranno al già presente Doom desktop. I giocatori potranno sce- chiedersi se l’intenzione della società sia Eternal. Spazio anche a tutti i capitoli mo- gliere fra oltre 60 giochi, da instal- quella di far diventare tutte quelle serie derni della saga Wolfenstein. lare sul PC, comprensivi di alcuni (da Fallout a Doom, da The Elder Scrol- Con le ultime aggiunte, il catalogo di pro- dei più importanti titoli Electronic ls al prossimo Starfield) delle produzioni dotti Bethesda all’interno del Game Pass Arts, tra cui la serie The Sims, Batt- esclusive per Xbox e PC, evitando Play- raggiungerà i venti giochi. Erano già pre- lefield,la serie Madden NFL e FIFA Station e le console Nintendo. senti, infatti, alcuni giochi di grande impat- 20. Gli iscritti potranno poi giocare Commentando l’acquisizione, il numero to come la saga The Elder Scrolls, Fallout al titolo Star Wars: Squadrons, sia uno della divisione Xbox, Phil Spencer, che accade per il catalogo dei servizi di e Prey. Ecco la lista completa dei giochi: su PC che su console, aggiunto di disse che la società valuterà “caso per streaming di musica, film e serie TV: chi si • Dishonored Definitive Edition recente alla lista dei giochi dispo- caso” se pubblicare un gioco in esclusiva abbona continua ad avere un catalogo in • Dishonored 2 nibili. L’abbonamento ad EA Play o se farlo anche sulle altre piattaforme. Il crescita, senza pagare sovrapprezzi. Mi- • Doom (1993) dà diritto anche ad un accesso direttore finanziario di Xbox, Tim Stuart, crosoft sta adottando lo stesso approccio • Doom II di dieci ore ai titoli più recenti di specificò che “non abbiamo intenzione di per i videogiochi e per ora Game Pass è • Doom 3 Electronic Arts, compreso FIFA 21. prendere e togliere i contenuti di Bethe- il tentativo più riuscito nell’industria di su- • Doom 64 EA Play per PC sarà compreso, sda da Sony o Nintendo o qualcosa del perare le tradizionali modalità di acquisto. • Doom Eternal senza costi extra, sia all’interno genere”, lasciando intendere che nel bre- Per quel che riguarda il trattamento delle • The Elder Scrolls III: Morrowind della sottoscrizione Xbox Game ve termine cambierà poco o nulla. proprietà intellettuali degli studi sotto l’ala • The Elder Scrolls IV: Oblivion Pass Ultimate (che comprende sia i In particolare, Stuart sottolineò che Mi- di Zenimax Media, un’idea dell’approc- • The Elder Scrolls V: Skyrim Special giochi per PC che quelli per conso- crosoft intende fare in modo che i futuri cio di Microsoft la può fornire Minecraft. Edition le a 12,99€ al mese) sia all’interno contenuti di Bethesda e delle altre so- Il gioco venne aggiunto al portafoglio di • The Elder Scrolls Online della sottoscrizione Xbox Game cietà acquisite siano “migliori” sulle sue Microsoft quando la società acquisì il suo • The Evil Within Pass per PC (che comprende solo piattaforme: una dichiarazione che può sviluppatore, Mojang. Da allora, però, Mi- • Fallout 4 i giochi Game Pass per PC e costa voler dire tante cose. Xbox Series X è necraft non solo è rimasto sulle piattafor- • Fallout 76 9,99€ al mese), in maniera similare sulla carta più potente di PlayStation 5: me in cui, al momento dell’acquisizione, • Fallout: New Vegas a quanto già succede per la versio- ciò potrebbe essere uno dei fattori che era stato pubblicato; è stato distribuito • Prey ne console. Restano valide le due li rende “migliori”. Oppure, su Xbox e PC anche su altri sistemi operativi e dispositi- • Rage 2 precedenti formule di abbonamen- Windows è disponibile l’abbonamento vi. Minecraft potrebbe essere considera- • Wolfenstein: The New Order to, un pagamento mensile di 3,99€ Game Pass: il “miglioramento”, in questo to, però, un progetto eccezionale: sareb- • Wolfenstein: The Old Blood per la versione base e 14,99€ al caso, sarebbe la facilità di accesso a tanti be stato controproducente per Microsoft • Wolfenstein: Youngblood mese per la versione Pro.

 torna al sommario 24 “E dove la trovo un’altra rete così?” Marco, 55 anni, cliente Vodafone Business.

I nostri clienti parlano per noi: siamo la Rete mobile dati numero 1 in Italia.

67 332 VODAFONE PUNTEGGIO MEDIO DEI TEST EFFETTUATI 61 882 TIM per tutte le tecnologie 60 469 WINDTRE mobili (da 2G a 5G)

56 874 ILIAD Verif icato da

Vodafone è la migliore Rete dati d’Italia secondo il report pubblicato dalla società indipendente nPerf il 26 gennaio 2021. I risultati si basano su 484.836 test effettuati tra il 1 gennaio ed il 31 dicembre 2020 sulle reti mobili in Italia. Il report e la descrizione della metodologia sono disponibili su nPerf.com/it/awards/it/2020/mobile/italy/ n.240 / 21 22 MARZO 2021 MAGAZINE HI-FI E HOME CINEMA ll più piccolo ed economico tra gli speaker Sonos, Roam, è un “cilindretto” sonoro portatile, tutta potenza e batteria Musica ovunque: arriva in aprile Sonos Roam Wi-Fi e multiroom ma anche super-portatile Quando è in casa, è un Sonos a tutti gli effetti, fuori casa diventa uno speaker Bluetooth. Il passaggio tra le modalità è trasparente

di Gianfranco GIARDINA rendete una Sonos Move, lo speaker Sonos a batteria. Migliorate il software per garantire un Ppassaggio dal funzionamento in Wi-Fi a quello Bluetooth assolutamente fluido e naturale. Condensa- telo in dimensioni e pesi molto più contenute e porta- tili. E infine dimezzate il prezzo. È questa la ricetta di Sonos Roam, il componente dell’ecosistema Sonos più piccolo ed economico, pensato come speaker mobile, sia all’interno della casa che in mobilità. Certamente il più versatile, come il nome “Roam” (girovagare) fa ben immaginare. Un Move più evoluto ma più piccolo, finalmente portatile Il Sonos Roam si presenta come un prisma a base triangolare smussata che segue gli stilemi estetici degli ta di un apparecchio che funziona a batteria: l’accumu- resistente alla sabbia, anche sottile, e all’immersione in ultimi prodotti Sonos: ci si scorge facilmente un po’ di latore agli ioni di litio integrato assicura circa 10 ore di acqua, anche se per durate contenute (fino a 1 metro Move e un po’ di Arc. Le caratteristiche fisiche ne fanno playback continuo o addirittura 10 giorni di stand-by. Il per massimo 30 minuti). Ovviamente nessuno pensa un prodotto veramente portatile, molto di più di quanto caricamento può avvenire in diversi modi: o via cavo di sotterrarlo in spiaggia o di lanciarlo in mare ma, per non fosse Move, con i suoi 24 centimetri e un peso USB-C, con l’alimentatore in dotazione; o, molto più fare un esempio, se dovesse scivolare in piscina (ed da 3kg. Roam pesa circa 430 grammi e ha dimensioni sensatamente, senza filo a induzione. Non c’è però la essere ripescato velocemente) o cadere sulla neve o di 17 x 6 x 6 cm: occupa poco spazio su una mensola basetta per la carica wireless in dotazione. Quest’ulti- nella sabbia, non dovrebbe accadergli nulla. quando è a casa, appoggiato sulla base piccola (6 x 6); ma modalità può essere attivata molto semplice con è stabile anche su appoggi sconnessi nelle situazioni una qualsiasi superficie di ricarica Qi come quelle pen- DNA Sonos al 100%. Ma non a tutti outdoor, se risposto sul lato lungo. sate per gli smartphone: basta appoggiare al centro il saranno chiare le differenze Le finiture disponibili sono due, bianco e nero. O me- Roam e parte la ricarica. Meglio ancora è ricorrere alla con uno speaker BT glio -Sonos ci tiene molto alla nomenclatura esatta basetta originale, disponibile però come opzione, che Dal punto di vista funzionale, Roam è a tutti gli effetti - Lunar White e Shadow Black. All’interno del piccolo oltre ad essere come forma e materiali coordinata con uno speaker dell’ecosistema Sonos, uno degli aspet- Roam due altoparlanti biamplificati (un mid-woofer e un lo speaker, è anche magnetica e si comporta in ma- ti non facili da spiegare di questo prodotto: a occhio tweeter): Sonos nel materiale stampa parla di “brilliant niera simile al MagSafe di Apple. Siamo anche con la sembra un comune speaker Bluetooth. L’utente Sonos sound”: buona parte della sfida è tutta lì. Ovviamente Roam nel mondo degli speaker portatili di Sonos inau- non avrà problemi a capire di cosa si tratta; per chi non si può parlare di driver di dimensione generosa e gurato dalla Move. E come per la Move, anche la Roam invece non ha esperienza dell’ecosistema multiroom la resa la potremo verificare solo con una prova, non è pronta a sopportare acqua, liquidi e polvere. Infatti della casa americana, lo sforzo di astrazione richiesto appena lo speaker sarà disponibile. Ovviamente si trat- l’apparecchio ha la certificazione IP67 che lo definisce per capire la vera essenza di questo prodotto è certa- mente maggiore. In pratica la piccola Roam, quando è in casa, è uno speaker Wi-Fi (lavora sia a 2,4 che 5 GHz) che può suonare in unione o anche indipen- dentemente dalle altre casse Sonos, rispondendo al controllo dell’app Sonos e anche di quella Spotify (gra- zie a Spotify Connect). Non solo: grazie ai microfoni differenziali a lunga gittata integrati, oamR è in grado di funzionare, come gli altri speaker Sonos di ultima generazione, da smart-speaker sia con Alexa che con Google Assistant. Quando invece si è fuori casa - e la portabilità estrema di Roam ne fa uno scenario tutt’altro che occasiona- le - lo speaker funziona via Bluetooth 5, compatibile anche con AirPlay2. La cosa interessante, che biso- gnerà valutare in una prova pratica, è l’aspetto legato alla continuità dell’esperienza nel passaggio da casa a fuori casa e ritorno: secondo Sonos, contrariamente a quanto accade per esempio con Move, il passaggio

segue a pagina 27 

 torna al sommario 26 n.240 / 21 22 MARZO 2021 MAGAZINE

HI-FI E HOME CINEMA Il produttore giapponese ha svelato il nuovo impianto audio ad alte prestazioni HI-FI E HOME CINEMA HT-S40R, l’impianto audio 5.1 di Sony Anche Loewe e Hisense Speaker wireless e 600W di potenza abbracciano Punti di forza, i 600 Watt di potenza, audio surround a 5.1 canali e speaker posteriori wireless la tecnologia di Pasquale AGIZZA eicento Watt di potenza, audio sur- audio wireless round a 5.1 canali e speaker poste- DTS Play-Fi Sriori wireless. Sono queste le ca- I prossimi televisori Loewe e Hisense ratteristiche principali di Sony HT-S40R, supporteranno la tecnologia audio il nuovo impianto audio presentato dal wireless DTS Play-Fi. L’annuncio è produttore giapponese. delle scorse ore, con i primi prodotti Il sistema HT-S40R è composto da compatibili che potrebbero arrivare soundbar frontale, subwoofer e diffusori già nei prossimi mesi. La tecnologia surround senza fili. Il sistema è dotato DTS Play-Fi riproduce in streaming di un ingresso audio analogico (stereo lizza l’impianto audio in abbinamento ad digitali sono infatti compatibili unicamen- un audio di alta qualità, perfettamen- mini), una USB Tipo A e un ingresso au- un televisore Sony Bravia che supporta la te con Dolby Digital base o audio PCM a te sincronizzato tra altoparlanti, TV dio ottico. C’è anche una HDMI ARC e la connessione wireless, inoltre, potrà invia- due canali, troppo poco di questi tempi. e soundbar compatibili. Permette connessione Bluetooth per collegare lo re l’audio direttamente al sistema Home La soundbar è sottile e compatta, e come quindi di realizzare con semplicità sistemi audio multi-room capaci di smartphone. Gli speaker posteriori di HT- Theatre. Il sistema di speaker prevede 4 gli speaker posteriori, può essere mon- diffondere la musica in ogni ambien- S40R, soundbar e sub sono interconnessi differenti modalità sonore (Cinema, Mu- tata a parete. Discreto il sub mentre la te, mettendo in comunicazione tutti i da un amplificatore centrale in modalità sic, Standard e Auto Sound) da scegliere possibilità di utilizzare l'amplificatore in prodotti che ne sono provvisti. Oltre wireless, in modo da non dover utilizzare in base al contenuto. Sarà possibile, inol- modalità wireless rende molto più facile a Loewe e Hisense, anche Sharp do- nessun collegamento fisico trai vari dif- tre, usufruire anche delle modalità Night il posizionamento. Disponibile in Italia da vrebbe integrare presto la tecnologia fusori fatta eccezione naturalmente per e Voice. La nota negativa arriva con le co- maggio 2021, non ancora comunicato il DTS Play-Fi nei suoi prodotti. l'alimentazione di ciascuna unità. Chi uti- difiche supportate dal sistema: gli ingressi prezzo della soluzione audio.

HI-FI E HOME CINEMA ne e il traffico dati; se invece si ascoltava dal media tramite app Sonos anche nei momenti in cui è collegata Sonos Roam server di casa, ovviamente sarà impossibile proseguire via Bluetooth, il che farebbe bene al successo dell’ini- fuori con la stessa musica. ziativa Sonos Radio in cui la società si sta impegnando segue Da pagina 26  La bella sorpresa si ha poi al rientro: non appena si tor- da qualche mese. Ma questi sono dettagli che andran- na a casa, tenendo premuto per due secondi il tasto no verificati durante la prova di Roam, che speriamo di da una modalità all’altra è praticamente automatico e centrale si attiva la cosiddetta funzione Sound Swap poter fare al più presto. privo di ogni “preoccupazione” per l’utente. grazie alla quale la musica in riproduzione sul Roam In pratica quando si esce di casa, Roam riconosce au- viene trasferita - ci hanno assicurato, in meno di un se- Roam continua ad autocalibrarsi man tomaticamente la “lontananza” dalla Wi-Fi domestica e condo - verso lo speaker Sonos “fisso” più vicino. La mano che cambiano le condizioni si collega automaticamente allo smartphone via Blue- stessa funzione può essere usata anche per “preleva- Chi ha letto la nostra recensione della Sonos Arc ri- tooth (ovviamente sulla base di un precedente pairing), re” la musica dallo speaker fisso e portarla sul piccolo coderà il sistema di autocalibrazione implementato su proseguendo se possibile la riproduzione musicale. Roam poco prima di uscire. Tra l’altro - ma vogliamo quello speaker: ogni volta che lo si mette in posizione, Sì, perché se la musica arriva, come sempre più fre- provarlo prima di esprimerci - dovrebbe superarsi an- dopo qualche secondo di “riflessione”, lo speaker inizia quentemente accade, da una piattaforma di streaming che il limite di non poter usare l’app Sonos lontano dalla ad ascoltare il suo stesso suono, desumendo così qual- come Spotify, potrà proseguire attraverso lo smartpho- Wi-Fi: infatti Roam si dovrebbe poter comandare anche che caratteristica acustica dell’ambiente. E di conse- guenza applica una profilazione acustica (denominata Automatic Truplay) che corregge il suono per adattarsi alle condizioni di lavoro. Lo stesso sistema è implemen- tato anche su Roam, con l’aggiunta di capire anche, grazie a un sensore di posizione, se sta lavorando in verticale o in orizzontale. Inoltre, come i comuni spea- ker Sonos, due Roam possono essere unite in una cop- pia stereo ed utilizzate come diffusori surround, anche se Sonos sconsiglia quest’ultimo impiego proprio per la natura “mobile” della Roam: se viene spostata, addio effetto surround… Sonos Roam sarà disponibile a partire dal 20 di aprile in oltre 30 paesi tra cui l’Italia. Il prezzo previsto è di 179 euro, mentre per avere anche la basetta di ricarica ori- ginale, con la stessa forma e gli stessi materiali di Roam, sarà necessario sborsare altri 49 euro.

 torna al sommario 27 n.240 / 21 22 MARZO 2021 MAGAZINE SOCIAL MEDIA E WEB RodeCaster Pro di Rode è la console ideale per chi produce amatorialmente o professionalmente podcast Con RodeCaster Pro anche Clubhouse è meno noioso Funziona anche per i vocali Whatsapp e audio-tweet Può diventare anche uno strumento utile per interfacciarsi in maniera qualitativa con le app di social audio attuali e future

di Gianfranco GIARDINA

l fenomeno social del 2021 è stato certamente Clubhouse: se ne è parlato molto e molto si è parlato Identro Clubhouse. Una specie di talk-social, in cui di fatto vengono realizzati e diffusi una sorta di podcast cooperativi in diretta, in cui anche i follower hanno diritto di parola (se abilitati dall'amministratore della stanza). Un esempio che per ora è limitato alla po- polazione degli iPhone ma che tanti altri social stanno implementando, sull'onda della fiammata di successo di Clubhouse. SI tratta di qualcosa che tutto sommato assomiglia alla radio, soprattutto nelle sue interpreta- zioni più parlate; e non a caso i protagonisti del mon- do della radio ci si sono buttati. Ma è altrettanto vero che, in questa fase pionieristica, Clubhouse appaia fin troppo parlata, o meglio esclusivamente parlata. E qualche volta anche decisamente noiosa. Basta guardare al feroce turnover di ascoltatori nelle stanze gli applausi e qualsiasi altro effetto vada a comporre per capirlo: in pochi minuti entrano decine di persone Il RodeCaster Pro, come un mixer, l'estetica audio del proprio podcast o comunque del e ne escono altrettante, segno di un "retention" non più di un mixer contenuto che si vuole realizzare. I tasti fisici sono propriamente esemplare. La radio, quella di successo, Il RoadCester Pro è una console che esteticamente otto, che sono organizzabili su tre banchi, per un tota- insegna che invece il ritmo e l'estetica sonora conta, assomiglia a un piccolo mixer. E in effetti fa da mixer le di 24 locazioni di memoria programmabili attraverso come conta anche la qualità della voce, soprattutto se tra diverse sorgenti: 4 ingressi microfonici, un ingres- una semplice app per PC. si vuole tenere il proprio pubblico per tanto tempo con so telefonico a filo, un ingresso Bluetooth e uno USB. Il podcast può essere registrato in diversi modi: o di- sé. Da questo punto di vista, non c'è dubbio che chi In realtà, a ben vedere, gli ultimi tre (telefonico a filo, rettamente sulla console, grazie al grande tasto "rec" vorrà avere successo su questo social e sugli altri si- Bluetooth e USB) sono bidirezionali, sono anche usci- e alla possibilità di inserire una scheda microSD come mili che stanno per nascere, anche dopo le prime fasi te, utili per esempio per collegare un interlocutore supporto di memoria; oppure direttamente su PC, pionieristiche, dovrà passare a strategie produttive telefonico (facendogli sentire cosa stiamo dicendo) o attraverso l'interfaccia USB: il RodeCaster Pro viene più sofisticate, un po' come quelle che già usano i mi- per lanciare da PC delle clip musicali. visto come una duplice scheda audio, una stereo con gliori podcaster. Per questo abbiamo voluto fare una Come dicevamo lo scopo per cui nasce questa conso- il downmix degli ingressi e una multicanale con tutti prova con la console di maggior successo tra i creatori le è quello di realizzare podcast: quindi il tipico scena- i canali separati, utile se si intende remixare succes- di podcast: si tratta di RodeCaster Pro di Rode (distri- rio è avere alcune voci in locale, collegate ai quattro sivamente il contenuto. Allo stesso modo è possibile buito da MidiMusic di Torino), uno strumento che na- ingressi microfonici e in ascolto attraverso le quattro utilizzare la console come base per uno streaming sce per la produzione di contenuti audio, tipicamente uscite cuffia a volumi indipendenti (una delle quali audio live, usando ovviamente il PC per l'applicazio- i podcast o comunque trasmissioni radio. Ma che può doppiata sul frontale). ne di streaming prescelta. Insomma un apparecchio essere usata con successo anche per realizzare delle Altri ospiti possono essere collegati al telefono, via davvero versatile per chi ha in animo di realizzare pro- stanze Clubhouse di qualità e partecipare con piglio cavo o via Bluetooth. Al PC, collegabile via USB, si duzioni audio, soprattutto se parlate. professionale ai nuovi social che fanno uso di voce e aggiunge anche una memoria interna che può conte- Ogni canale dispone di un'ampia serie di controlli, at- suono. Oltre che, perché no, offrire alle videoconfe- nere alcune "cue", quindi alcune clip audio correlate a tivabili e regolabili attraverso il display touch di bor- renze e ai webinar una creatività sul fronte audio del dei tasti colorati programmabili, così da poter lanciare do. I quattro principali offrono una preimpostazione tutto inedita oggi. facilmente un tappeto sonoro, una sigla, uno stacco, di equalizzazione per diversi tipi di microfoni (tra cui ovviamente le famiglie Rode), un filtro passa-alto, un noise gate, un de-essere, un compressore e un filtro Aphex per aumentare la presenza. (1) Gli altri canali hanno dei preset che ottimizzano il canale per l'im- piego per la voce o per la musica e che gestiscono il guadagno (2). Il master ha, infine, un compressore finale in grado di trattare il segnale in uscita, così da ottimizzare la resa anche su device di riproduzio- ne non propriamente esemplari. Insomma, c'è tutto quanto serve per una produzione che forse non sarà professionale al 100%, ma il cui risultato finale ci si av-

segue a pagina 29 

 torna al sommario 28 n.240 / 21 22 MARZO 2021 MAGAZINE

SOCIAL MEDIA E WEB RodeCaster Pro segue Da pagina 28 

vicina decisamente, con almeno un paio di vantaggi: il RodeCaster Pro è terribilmente facile da utilizzare, al contrario della stragrande maggioranza dei mixer/ console digitali in commercio. E poi il prezzo della so- luzione è eccellente: 599 euro di listino, che spesso si avvicinano molto ai 500 euro sul mercato. Oltre i podcast: perfetto anche per produrre per smartphone Ora che, come abbiamo detto, iniziano a diffondersi i stacchi e basi e, perché no, lanciando anche qualche duzione" un po' particolare, diremmo "cult". social audio (c'è da scommettere che Clubhouse sia spezzone musicale. E con il vantaggio, non da poco, Ma lo stesso stratagemma può essere usato per man- solo il primo esempio di una lunga serie), il RodeCa- di poter registrare la stanza Clubhouse che si è orga- dare dei vocali decisamente originali su Whatsapp. ster Pro può essere utilizzato anche per proporsi su nizzata (lasciamo ai giuristi eventuali dubbi sulla licei- O addirittura per parlare al telefono in modo partico- questi strumenti con un taglio finalmente più profes- tà dell'operazione sul fronte della privacy): così i con- larmente "sofisticato" o semplicemente per registrare sionale. Il primo modo che potrebbe venire in mente tenuti di Clubhouse finalmente non "evaporano" più. una telefonata, fatta anche attraverso cellulare (sem- per aderire a Clubhouse attraverso questa console pre privacy permettendo). Ovviamente si tratta di at- è utilizzare il collegamento Bluetooth (3): il telefono Non solo Clubhouse: tività finalizzate alla produzione audio e non certo un si collega alla console trattandola a livello software perfetto per i tweet audio passatempo, visto che comunque serve un hardware, come se fosse un device vivavoce; il segnale in in- ma anche i vocali di Whatsapp questo RodeCast Pro, che qualche centinaio di euro li gresso entra nella console, quello in uscita verso il te- La qualità paga sempre. Anche quando si utilizzano costa. Ma di fatto, anche per facilità e imediatezza di lefono è il master, privato ovviamente del ritorno, cosa social e comunicazioni vocali di qualsiasi tipo. Per utilizzo, è una soluzione che può risolvere molti pro- che sarebbe assai fastidiosa. Ma c'è un piccolo pro- esempio, da qualche settimana Twitter sta distribuen- blemi a chi, per lavoro e per svago, vuole produrre blema: se il Bluetooth va benissimo per portare nella do alla base utenti la possibilità di fare tweet vocali. podcast e partecipare ai nuovi social vocali con un console una conversazione in banda telefonica, che Ne abbiamo subito approfittato, ovviamente una "pro- piglio professionale. notoriamente è tagliata in frequen- za, non è così adatta per mandare il proprio segnale verso l'app che si 1 2 sta usando. Infatti il ritorno microfo- nico Bluetooth è limitato in frequen- za, per carenza di banda, alla sola banda voce telefonica, quella che normalmente serve. Ma Clubhouse, come altre app di audio-video live streaming/conferencing, utilizza una banda più ampia e la voce e soprat- tutto eventuale musica risulterebbe inevitabilmente tagliata. Per risolvere questo problema, è meglio affidarsi al caro e vecchio cavo, grazie all'ingresso-uscita TRRS presente sul RodeCaster Pro: si trat- ta del classico minijack a quattro poli, tipico degli auricolari a filo, che 3 4 abbiamo comprato a parte perché non compreso nella confezione (4). Questo collegamento permette di far entrare nella console un segna- le stereo proveniente dal telefono e rimandare l'output della console at- traverso quello che sarebbe normal- mente appannaggio del microfono. Il risultato è ottimo: collegando un iPhone a questo ingresso, con l'a- dattatore da minijack a lightning, si ottiene il collegamento sperato ed è possibile partecipare ad una stanza di Clubhouse non solo con la pro- pria voce ma anche con l'ausilio di

 torna al sommario 29 n.240 / 21 22 MARZO 2021 MAGAZINE TEST Uno smartphone bello, concreto e capace di fare ottime foto. Per la perfezione serve solo una maggior cura nel software Xiaomi Mi 11 5G in prova. Tanti pregi e pochi difetti La MIUI 12 di piccole imperfezioni ne ha tante. Sparisce la convenienza Xiaomi: a 800 euro ci si poteva aspettare di più

di Roberto PEZZALI uello che abbiamo davanti è forse lo smartpho- ne meno “Xiaomi” tra tutti gli smartphone del Qproduttore cinese visti nell’ultimo periodo. La regola del “provo a darti tutto quello che posso a poco” si infrange di fronte ad un prezzo che è comunque pre- mium, 799 euro, ma soprattutto ad uno smartphone video che, anche scorrendo la scheda tecnica, non sembra darti affatto tutto quello che può. Purtroppo quando si usa un processore come lo Snapdragon 888, potente ma costoso, si riducono i margini per poter inserire in uno smartphone tutto quello che inizialmente si pen- sava di mettere. Da una Xiaomi a 799 euro nessuno si aspetterebbe “solo” 128 GB di storage (la versione 256 GB costa 899), soprattutto quando la memoria non è espandibile, così come nessuno si aspetterebbe una fotocamera basata sullo stesso sensore già visto sui modelli dello scorso anno e su molti modelli più econo- lab mici, supportato da un solo obiettivo super wide e da un Xiaomi Mi 11 5G UN OTTIMO TELEFONO CHE MERITEREBBE PIÙ CURA NEI DETTAGLI 799,00 € macro da 5 megapixel che, come tutti gli altri obiettivi macro, sembra tanto un obiettivo di contorno. Dov’è il tele? Non c'è, lo zoom è totalmente digitale. Ci sareb- Il Mi 11 5G Xiaomi è un ottimo telefono, concreto e ben costruito, ma Xiaomi ha a nostro avviso perso una occasione: far vedere a tutti che poteva fare un ulteriore passo in avanti. L’azienda cinese da anni dimostra di saper produrre e progettare ottimi smartphone e ormai ha bero anche altri elementi criticabili per un prodotto “pre- raggiunto un livello costruttivo pari a quello di Samsung. Quello che manca a Xiaomi però è uno sforzo lato software, quello che oggi in un mium”: una porta USB solo USB 2.0, l’assenza di jack mondo di smartphone tutti uguali può fare la differenza. Oggi chi realizza smartphone Android può scegliere la comodità di avere una inter- audio e l’assenza di una qualsiasi certificazione water- faccia quasi stock, con aggiornamenti velocissimi ma senza identità, oppure una interfaccia pesantemente personalizzata. Xiaomi ha scelto proof, ma manteniamo lo stesso metro di giudizio usato quella che è in assoluto la strada più difficile, perché per seguire nel migliore dei modi questa strada serve uno sforzo immane in termini di risorse dedicate allo sviluppo a al test. La MIUI 12 di piccole imperfezioni ne ha tante, basta usarla un po’ per rendersene conto: si tratta quasi per gli altri smartphone e non ne facciamo un dramma. sempre di piccoli glitch grafici, di qualcosa che la prima volta non funziona come dovrebbe, di qualche lato che è meno curato di altri, tutte Siamo più combattuti invece sul waterproof. Il Mi 11 5G cose che si possono ovviamente risolvere ma che in questi anni Xiaomi si è sempre portata dietro, di aggiornamento in aggiornamento. nella parte alta ha una ghiera di sfogo per facilitare la Sempre in ambito software, quindi legato all’esperienza utente, ci sono tanti aspetti migliorabili: la gestione del risparmio energetico impatta dissipazione del calore, ed è difficile pensare che, nel sulla consegna delle notifiche, e tutto il lavoro fatto sulla parte fotografica, inclusi i nuovi filtri cinema, può essere portato ad un livello superiore. Non ha senso, ad esempio, che il divertente effetto “clona” funzioni solo in orizzontale e non in verticale, sembra solo una funzione caso di caduta accidentale in acqua, quella ghiera non implementata “a metà”. Soprattutto se si pensa che certi giochetti sono più una cosa da “social”, e la loro fruizione in verticale doveva essere possa rappresentare un punto di ingresso per liquidi. A una priorità. Dopo aver avuto tra le mani per un mese questo Xiaomi Mi 11 5G facciamo fatica a capire, soprattutto se guardiamo al resto della tutto questo aggiungiamo anche un sistema operativo gamma Xiaomi, quale dovrebbe essere l’elemento che ci porta a spendere 799 euro per portarselo a casa. Ha tutto, è completissimo, ma lo basato su Android 11 ma non perfetto nella sua persona- sono anche tanti altri smartphone Xiaomi: cos’ha il Mi 11 in più di così irrinunciabile? La domanda che vorremmo fare a Xiaomi è quale sarebbe stato il prezzo del Mi 11 5G se avesse avuto all’interno lo Snapdragon 865 al posto dell’888. Noi abbiamo un’idea: 599 euro nella versione da lizzazione: funziona tutto bene, sia chiaro, ma riteniamo 128 GB e 649 euro nella versione da 256 GB, un risparmio notevole per rinunciare ad un processore che, all’atto pratico, non cambia assoluta- il software e tutto quello che ruota attorno all’esperienza mente nulla per chi lo usa. Anzi, in qualche occasione scalda pure troppo. e all’integrazione più importante del “pezzo di ferro”. E Una nota finale: come sempre esistono due tipi di utenti per uno smartphone, e DDay si rivolge ad un pubblico più tecnico, appassionato e proprio da software vogliamo partire perché è l’unico con certe esigenze che molti altri consumatori non hanno. Questa recensione è inquadrata per un utente molto esigente e attento. Il Mi 11 5G, punto che deve ancora essere raffinato per raggiungere come ogni smartphone prodotto oggi, resta comunque un prodotto di assoluta qualità che difficilmente chi lo compra, senza troppo badare al processore o ai megapixel, potrà criticare. Al massimo si potrà arrabbiare per qualche traduzione non precisissima, ma a questo si può porre il livello del resto. facilmente rimedio.

Qualità Longevità Design Semplicità D-Factor Prezzo 8.3 9 8 8 8 9 7

COSA CI PIACE COSA NON CI PIACE Qualità costruttiva Ricezione solo modesta Ottime prestazioni della fotocamera Scarsa attenzione ai dettagli nella MIUI Prestazioni generali Manca la proverbiale super-convenienza Xiaomi

MIUI 12, buono, ma resta la sensazione incontro l’utente tipo è il classico rallentamento della di una beta consegna delle notifiche in coda per alcune app poco Oggi gran parte dell’esperienza di utilizzo di un telefono diffuse dovuto ad un sistema di risparmio energia un è data dal software che c’è a bordo, e nel caso del Mi 11 po’ troppo aggressivo. La cosa non riguarda alcune app 5G il software è la MIUI 12 basata su Android 11. L’aspet- come Facebook o Whatsapp, che sono state messe in to che più ci tocca è il feeling “always beta” della MIUI "whitelist". Chi invece si serve di funzioni avanzate, come 12. Chi usa il telefono in modo poco attento difficilmen- te incontrerà bug e problemi: l’unica cosa a cui andrà segue a pagina 31 

 torna al sommario 30 n.240 / 21 22 MARZO 2021 MAGAZINE

clicca per ingrandire TEST Xiaomi Mi 11 5G segue Da pagina 30 

ad esempio la possibilità di aprire le app in finestra, si troverà davanti a tanti piccoli bug o glitch. Sono presenti soprattutto sulle app di sistema Xiaomi, sono presenti nei menu, dove non sempre le traduzioni in italiano sono chiare, sono presenti nei vari aspetti delle MIUI, come ad esempio i Super Wallpaper. L'esempio qui sotto: la scritta tocca il bordo, non è bellissima da vedere. L’impressione generale è quella di poco testing e poca 1 2 attenzione, soprattutto sulla localizzazione. C’è poi la tendenza di inserire tutto, ma in modo incompleto, una sorta di “Se questa cosa funziona allora mettiamola” pensare “Questo è costruito meglio degli altri”. Robusto, dove viene però gestita una sola situazione e le altre solido, ma perfettamente allineato con quella che è la vengono un po’ abbandonate a se stesse. Possiamo nuova normalità. Per compensare un frontale anonimo, fare un paio di esempi legati all’ambito fotografico, dove ormai sono tutti uguali, Xiaomi ha cercato il ricamo sul troviamo ad esempio la funzione che permette di to- retro: le fotocamere sono inserite in un blocco multistra- gliere un elemento indesiderato o una persona da una to che regala un po’ di carattere e aiuta a mimetizzare lo foto. Samsung, sapendo che ancora non è perfetta, l’ha spessore della fotocamera da 108 megapixel, che senza messa come funzione “lab” che chi vuole può provare. questo blocco avrebbe una sporgenza eccessiva, supe- Xiaomi l'ha inserita nell'editor come se fosse già una fun- riore ai 2 mm. La rimozione fatta dallo La rimozione della zione perfettamente funzionante eppure è tutt’altro che Il bordo stondato aiuta nel grip, ma il retro satinato è pa- Xiaomi Mi 11 5G persona fatta dal perfetta: rimuove senza problemi un soggetto da uno recchio scivoloso oltre ad avere un trattamento che non Galaxy S21 Ultra con sfondo uniforme, ma pasticcia con ogni altro tipo di sfon- riesce a respingere del tutto le impronte: restano ben la funzione "beta". do e in situazioni più difficili. Funziona, perché funziona, visibili sulla superficie. Ci sono due aspetti di un design ma sembra una implementazione un po’ frettolosa e in comunque riuscito che non ci convincono a pieno: il pri- ratorio la copertura P3 (1931xy) arriva al 95,75% mentre molti casi è decisamente peggiore dell’implementazione mo è la classica curvatura del schermo che crea un fa- la luminosità massima tocca i 1230 nits con una finestra beta di Samsung. Lo mostriamo nelle foto 1 e 2: si vede stidioso effetto al bordo, presente in tutti gli smartphone piccolissima. Probabile che per raggiungere i 1500 nits chiaramente che è un fotoritocco posticcio. curvi, e il secondo è una corsa dello schermo che non serva una finestra ancora più piccola di quella che riu- Si può poi parlare dei filtri video, che funzionano in alcuni segue la curva della cornice. Avremmo preferito un an- sciamo a misurare. L’errore è contenuto ma non basso casi specifici e in altri no: il verticale non è supportato. golo meno stondato, più armonioso. Lo schermo OLED come dice Xiaomi, e soprattutto è bene usare le impo- Chi sviluppa software è ben consapevole che quando si è da 6.8” ed è grosso, inutile negarlo: non è un telefono stazioni automatiche perché in sRGB non è affatto così aggiunge qualcosa si devono considerare anche tutte le per tutti, anche se ormai agli schermi grandi ci abbiamo preciso. Abbiamo voluto provare anche l’HDR, Xiaomi possibili eccezioni e tutti i casi d’uso. Nel caso della MIUI fatto l’abitudine. Ed è proprio allo schermo che andremo parla di HDR10+, usando il player integrato e alcuni se- sembra che Xiaomi si sia accontentata dell’apparenza di ora a guardare, perché secondo Xiaomi lo schermo del gnali test HDR caricati sullo smartphone e dobbiamo un buon funzionamento superficiale senza andare a ge- Mi 11 Pro è eccezionale. segnalare il fatto che il tone mapping del telefono non stire ogni singola eccezione. Poca cura, ma forse anche guarda affatto i metadati, le patch che abbiamo usato poche risorse su quell’aspetto che invece dovrebbe rap- Un ottimo schermo, ma non è perfetto erano con mastering a 1000 nits ma il player le ha por- presentare il punto più importante oggi in un prodotto. Lo schermo da 6.81” del Mi 11 5G è sicuramente un ot- tate a 1200 nits. timo schermo OLED. La risoluzione è quasi esagerata, Lo schermo è a 10 bit, ma non sono 10 bit reali: sono Qualità e feeling ottimi. 3200x1440 pixel equivalenti a 515 ppi con un rappor- i classici 8 bit con 2 bit di dithering. Siamo comunque Taglia grande, peso medio to di forma di 20:9, ma siamo davanti ad uno schermo davanti ad uno schermo offre prestazioni che vanno Quelli che un tempo erano considerati materiali pre- edge quindi curvo ai bordi: la percezione resta quello di oltre quelle che sono le normali esigenze dell’utilizzato- mium ora sono la normalità. Vetro e alluminio sono la uno schermo 21:9 lungo e stretto. re di uno smartphone. Come sempre ci sono fin trop- base di ogni smartphone moderno, anche di quelli di Protetto da Gorilla Victus, l’ultima generazione di vetri pe funzioni: bene la possibilità di inserire la modalità fascia media, ed è sempre più difficile usare l’aspetto resistenti Corning, lo schermo secondo le dichiarazioni DC Dimming per aiutare chi ha problemi di sensibilità costruttivo per definire uno smartphone. di Xiaomi dovrebbe avere una copertura dello spazio e percepisce il flicker dell’OLED, bene la possibilità di Il Mi 11 5G può vantare cornici sottili, un bordo legger- colore DCI-P3 del 100%, 10 bit di profondità, una cali- gestire diversi livelli di refresh rate, superfluo il motore mente curvo, un retro satinato e una bella cornice lu- brazione accuratissima con ΔE≈ 0.41 e una luminosità di immagine AI che integra un upscaler, un sistema di cida in tinta ma non c’è nessun elemento che ci faccia massima di 1500 nits. Secondo le nostre misure in labo- motion compensation e diversi filtri di image enhancing. Davvero un inutile orpello su un telefono. Il sensore di impronte è sotto lo schermo, classico sen- sore ottico abbastanza veloce e preciso: trattandosi di un sensore ottico deve illuminare il polpastrello e usan- do la luce può anche ricavare il battito cardiaco. Altra funzione utile per promuovere il telefono, ma se non ci fosse non sentiremmo affatto la mancanza.

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TEST dovessimo sostituire l’888 con l’imminente 780 (o 788) ro tante: l’organizzazione, soprattutto di alcune funzioni Xiaomi Mi 11 5G si guadagnerebbe in autonomia e non si noterebbero avanzate, non è ottimale. L’utente che "scava" all’inter- segue Da pagina 31  affatto differenze prestazionali. no del software della fotocamera, e si mette a provare Come si può leggere dalla nostra analisi il processore e provare diverse soluzioni, capisce come tutto è stato è velocissimo, ma inizia anche a scaldare in determinate organizzato e trova subito quello che gli serve, ma non situazioni e con determinati giochi. La situazione è pre- sempre è tutto così immediato. Due esempi sono lo scat- Un processore sovradimensionato occupante solo se si effettuano benchmark specifici, mai to a 108 megapixel che è diventata una opzione acces- per quello che deve fare in casi di utilizzo reale dove la temperatura resta comun- soria messa sotto “altro”, o al super macro, che di fatto Lo Snapdragon 888 è un processore potentissimo. que contenuta, anche con giochi come Pubg e Call of sfrutta un sensore aggiuntivo da 5 megapixel ma che Forse troppo potente per quello che devono fare oggi Duty Mobile. Il Mi 11 5G è velocissimo, in ogni situazione: nell’interfaccia è inserita tra le diverse modalità. gli smartphone. Qualcuno potrebbe anche dire che la ha memorie veloci, uno storage veloce, è pensato e co- I 108 megapixel, tanto pubblicizzati, sono un qualcosa potenza non è mai troppa, ma il modo in cui Android struito con i migliori componenti che si possono avere che l’utente deve andare a cercare e impostare ogni gestisce i processori e tutti i loro core è molto partico- oggi. Difficile fare di più: apertura istantanea delle app, volta, e risultano utili più per lo zoom (digitale) che per lare: con il 90% delle applicazioni usa tutto quello che ottima tenuta sul frame rate nei vari giochi, ogni opera- la risoluzione di una foto che sarebbe comunque sovra c’è disponibile. Abbiamo fatto una analisi molto accura- zione viene eseguita in pochissimo tempo, dall’esporta- abbondante rispetto alla reali necessità. Anche perché, ta del processore, e abbiamo voluto controllare quanti zione di un filmato all’elaborazione di una foto. è bene dirlo, una foto a 108 megapixel pesa tantissimo. core vengono usati effettivamente in ogni situazione e Pesano già tantissimo di loro le fotografie fatte, che arri- in che modalità. Lo Snapdragon 888 ha una CPU con 8 La fotocamera è davvero ottima vano anche a 27 MB: di default usano il jpeg e sono da core e se si usano il browser, Facebook, se si apre una Il giudizio alla fotocamera andrebbe diviso in due parti. 27 megapixel. In quest'ottica la memoria di soli 128 GB qualsiasi applicazione tutti i core vengono usati e in molti Una relativa alle fotocamere e al modo in cui scatta le potrebbe sembrare un po' risicata e conviene spendere casi vengono usati anche al massimo del clock. Siamo foto, e diciamo subito che il Mi 11 ha una resa fotografica 100 euro in più per la versione da 256 GB. In linea ge- davanti però ad applicazioni per le quali l’aumento della davvero eccellente, e una legata alla parte software, a nerale la resa fotografica è davvero eccellente, sia per frequenza del processore non porta ad un percepibile nostro avviso la sezione che meriterebbe di essere ri- quanto riguarda la nitidezza delle foto sia per quanto aumento della velocità, che si apprezzerebbe solo in organizzata meglio. Il Mi 11 è un telefono che può fare alcuni casi specifici, e siamo abbastanza certi che se tantissime cose, e le funzioni iniziano a diventare davve- segue a pagina 33 

La modalità ritratto I NOSTRI SCATTI DI PROVA clicca per l'ingrandimento usa il machine learning per lo scontorno ed è abbastanza precisa nel restituire il bokeh, e sempre parlando di bokeh è apprezza- bile come il sensore da 108 megapixel, grazie proprio alla sua dimensione, riesca a restituire da una distanza ravvicinata uno sfuocato morbido davvero piacevole.

Il super wide si comporta bene, con una deformazione decisa- Il bokeh naturale dell'obiettivo a 108 La resa con l'obiettivo Macro. mente contenuta. Mp.

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I NOSTRI SCATTI DI PROVA clicca per l'ingrandimento TEST Xiaomi Mi 11 5G segue Da pagina 32 

riguarda il bilanciamento del bianco e il controllo dell’e- sposizione. Xiaomi Mi 11 riesce a gestire senza problemi situazioni di forte controluce, senza perdere dettagli sia sulle zone d’ombra che sulle zone che tendono ad essere sovrae- sposte. L’HDR automatico non è per nulla esagerato, ma è assolutamente controllato nel gestire le scene ad alta dinamica. Del Mi 11 ci piace la tendenza a restituire una foto neutra e ben equilibrata, mentre ci ha dato un po’ fa- La resa dello zoom digitale, che sfrutta il sensore da 108 stidio il leggero shutter lag, sia sullo scatto che sul salva- megapixel, non è affatto da scartare. Qui sopra alcuni taggio del file: quando si preme il tasto di scatto l’impres- esempi, con zoom fino a 30x. sione è sempre che ci sia un ritardo di una frazione di secondo. Lo schermo curvo, inoltre, crea saltuariamente problemi con la messa a fuoco e con lo scatto: un tocco occasionale nella parte bassa, in base all’impugnatura, sposta il punto di messa a fuoco e impedisce di scattare. L’obiettivo in assoluto migliore è quello ovviamente principale, ma anche il super wide si comporta davvero bene, con una deformazione contenuta. Apprezziamo il fatto che la foto che il Mi 11 scatta sia mol- to vicina come resa a quella che effettivamente perce- piamo osservando la scena dall’esterno. Audio buono, ricezione così così e batteria nella media La ricezione del Mi 11 5G non è impeccabile. Buona, ma non sorprendente. La cosa tuttavia non ci stupisce af- fatto: crediamo che i gestori abbiano privilegiato il 5G rispetto ad altre bande pertanto in alcune zone la rice- zione 4G potrebbe risentirne leggermente rispetto ad al- tri modelli Xiaomi già usciti. Niente di problematico, ma ci sono telefoni che in alcune zone prendono leggermente meglio. Abbiamo fatto una analisi completa della ricezio- ne e del GPS del telefono che potete consultare qui. Xiaomi ha stretto una partnership con harman/kardon, azienda del gruppo Harman, ma è una partnership più commerciale che effettiva: all’interno, come certificato La modalità notte funziona come dovrebbe: non L’editor fotografico è davvero ben fatto, con dai vari teardown, si trovano gli stessi identici compo- tende a creare la luce dove manca, e non esagera alcuni funzioni che non sono affatto inedite ma nenti audio di produzione cinese già visti su altri smar- con il machine learning cercando di vedere al buio che risultano di assoluto effetto per chi non le tphone. Lo Xiaomi Mi 11 restituisce un audio abbastanza dove l’occhio non vede. conosce. Qui a destra vediamo la funzione di chiaro, soprattutto in vivavoce, e un livello elevato ed è sostituzione del cielo automatico. questo quello che più conta. Buono anche l’audio in capsula e chiara la voce sul- le chiamate, ma non ci sorprendiamo: è quello che ci volte essere fatto ripartire a mano da dove si era arresta- Xiaomi, sapendo che alla fine la differenza sull’autono- aspettiamo da un telefono di questa fascia. to, con lunghi periodi di stand by tra le diverse riparten- mia percepita non viene fatta tanto dallo schermo acce- Sul fronte batteria abbiamo eseguito come sempre i no- za. La stima è tra le 7 e le 8 ore con schermo a 120 Hz so quanto dal tempo di stand-by, ha cercato di gestire stro test ma il risultato non è pubblicabile perché il test è QHD+. Non essendo perfettamente paragonabile agli in modo molto aggressivo proprio lo stand-by, e questa stato interrotto più volte e abbiamo dovuto fare una sor- altri test fatti fino ad oggi non lo inseriamo nella classifi- gestione permette di arrivare senza problemi fino a sera, ta di somma per arrivare al risultato, che si avvicina alle ca. Abbiamo fatto diverse prove, e possiamo comunque con la percezione di avere un telefono che consuma 12 ore per la modalità “medium” e alle 7 ore in modalità dire che l’elemento che più consuma è lo schermo, se- davvero poco. Se lo si usa invece tanto, la batteria da “heavy” con lo schermo a 120 Hz attivo. guito dal processore quando utilizza la GPU. 4.600mAh garantisce una buona prestazione se si cal- Non possiamo dare un valore preciso, e certificare il ri- In stand by il battery drain, se non si usa l’AOD, è de- cola che lo schermo ha una risoluzione altissima, va a sultato, perché il sistema di risparmio energetico molto cisamente contenuto. La foto sopra mostra il drain in 120 Hz e ha anche una luminosità di picco molto elevata. aggressivo della MIUI “chiude” il processo di watchdog stand-by con AOD attivo: ecco come scende la batteria Velocissimo il caricatore nella confezione: 55 Watt, tec- che ci permette di far girare il test in loop: questo vuol in modo costante, arrivando a circa 3 giorni se il telefono nologia GaN, meno di 50 minuti per riempire la batteria dire che saltuariamente il test si blocca e deve tutte le viene lasciato sulla mensola acceso. in caso di emergenza.

 torna al sommario 33 n.240 / 21 22 MARZO 2021 MAGAZINE TEST La snella Fujifilm X-E4 è al contempo una macchina stilisticamente sobria e leggera ma anche potente e versatile Recensione Fujifilm X-E4, la mirrorless per tutti Una macchina che ha davvero pochi punti deboli La piccolezza del corpo può creare impicci all'interfaccia e al fotografo, però si riscatta con un autofocus saldo e video ottimi

di Sergio DONATO on l’ingresso della mirrorless APS-C a lenti in- tercambiabili X-E4 Fujifilm ha voluto ottenere Ccontemporaneamente due risultati: dare alla X-E4 una forte impronta stilistica all’interno della serie di macchine “X” e aggiornare il pacchetto hardware e software della X-E3 datato 2017. La X-E4 viaggia costan- video temente tra queste due realtà: è una macchina potente che vuole essere diversa dalle altre e, in un certo senso, che “deve” essere diversa dalle altre serie “X” non per non pestare i piedi alle colleghe. Dato che sensore e processore sono gli stessi di X-T4, X-Pro3 e X-S10, se la X-E4 fosse stata una replica di queste tre macchine non avrebbe avuto senso di esistere. Fujilfilm ha puntato quindi tutto sullo stile, la portabilità ma, in modo molto intelligente, non ha lasciato indietro le prestazioni. Non abbiamo citato la X100V tra le macchine con X-Trans 4 perché la X-E4, come tutte le altre "X" citate finora, è lab una macchina a lenti intercambiabili, e dalla sua ha la Fujifilm X-E4 possibilità di essere sì elegante e portabile ma anche UNA MACCHINA CHE VUOLE ESSERE ESATTAMENTE COSÌ COM'È 919,99 € espandibile. Tuttavia, la X100V, tra tutte le altre, è quel- la più vicina alla street photography, attività fotografica La Fujifilm X-E4 ha indipendenza da vendere. È piccola, agile ed espandibile e si capisce subito che è il fotografo che deve adattarsi a lei, e fortemente richiamata dalla X-E4 per forme e snellezza. non il contrario. Considerando l'intera esperienza d'uso, la X-E4 vuole essere in realtà una parigrado del fotografo, perché la macchina offre pochi tasti e pochi appigli ma dà davvero il massimo. Lo schermo ribaltabile di 180° è l'elemento che colpisce di più e che apre a nuove agilità fotografiche rispetto alla X-E3 vecchia di 4 anni. Ma la X-E4 toglie per quanto dà, quindi via almeno due comandi fisici che mancheranno I quattro elementi che tracciano molto agli utenti: la ghiera di comando posteriore e il selettore frontate per la messa a fuoco. C'è però un autofocus tutto nuovo, molto abile l’identità di X-E4 nel seguire i soggetti in movimento e un po' meno a riconoscere viso e occhi, specie se ci sono montature di occhiali a dare fastidio o se si è X-E4 ha il sensore da 26,1 MP X-Trans 4 con processore distanti dall'obiettivo. L'espandibilità data dall'attacco X per le lenti intercambiabili la rende pronta per il futuro, ma potrebbero essere messi X-Processor 4, che rappresenta un passo avanti notevo- in conto anche l'impugnatura e/o il poggia-pollice opzionali utili per gli obiettivi più pesanti. I due optional non sono una reale necessità, ma il corpo snellissimo della X-E4 potrebbe averne bisogno, specie per i fotografi che "vogliono stare comodi". le rispetto alla generazione precedente, che si parli di La X-E4 è così leggera e minuta che a volte l'interfaccia d'uso sembra un elefante in una cristalleria. Può capitare di muovere inavvertitamente autofocus, di F-Log o di capacità di acquisizione video. il joystick e trovare spostato il punto di fuoco prima dello scatto, o che le gesture touch, utili anche per la carenza di tasti fisici, possano L’altra rottura col passato è il monitor posteriore mobile e cambiare alcuni parametri di scatto. È quindi consigliabile (ma non necessario) conoscere molto bene la X-E4. È una "diva", e vuole avere le ribaltabile di 180°. Novità assoluta in casa “X-E” che offre giuste attenzioni, però una volta fatta amicizia è pronta a offrire un'esperienza fotografica molto più che buona. La mancanza della stabilizzazione può fare male se si pensa a quanto di ottimo la X-E4 riesca a fare in campo video. 4K a 30P fino a 200 Mbps nuove possibilità di utilizzo e si apre al mondo del vlog- e Full HD per super ralenti a 240p, con chroma subsamplng 4:2:2 a 10-bit via HDMI. ging. Guardarsi mentre ci si registra è tanto narcisistico Del resto, la X-E4 non poteva essere perfetta. È una "diva" in grado di farsi perdonare dal fotografo, ma la stabilizzazione avrebbe attirato quanto utile alla produzione finale del video. l'odio della X-S10 e creato attriti insanabili all'interno della grande famiglia "X" di Fujifilm. Resta da valutare il fattore prezzo, anche in X-E4 non ha la stabilizzazione interna. È un elemento considerazione dell'esistenza della X-S10. Come prezzo siamo lì, ma se la X-S10 è una guerriera pratica, la X-E4 è una mannequin votata allo stile, ma anche pronta a tirarsi su le maniche, se serve. negativo di un’identità che naturalmente, come qualsi- asi altra, ha luci e ombre, ma è un dettaglio da non tra- Qualità Longevità Design Semplicità D-Factor Prezzo 8.0 8 9 8 7 8 8

COSA CI PIACE COSA NON CI PIACE Schermo ribaltabile di 180° Mancanza stabilizzazione Prestazioni dell'autofocus Meno tasti fisici rispetto alla X-E3 Prestazioni video in 4K, con anche F-Log Interfaccia che "litiga" con il corpo minuto della X-E4

scurare perché, considerando la potenza del sensore e quello di ottenere una razionalizzazione dei comandi. Il del processore, alcuni utenti potrebbero vederla come tutto però va sempre nella direzione dell’”asciuttezza” e un’occasione persa. L’aspetto di X-E4 è sobrio, elegante, della personalità essenziale. Partiamo proprio da qui per minimalista. Quella di farne una macchina snella è stata raccontarvi questa nuova Fujifilm X-E4, dal suo aspetto. una precisa scelta di Fujifilm. Togliere pulsanti invece di aggiungerne o di spostarli fa parte di una decisione, non Minimalismo spinto al massimo di un caso. Fujifilm, a parte l’allure stilistico che ha voluto La X-E3 era già stata presentata come minimalista. La dare alla X-E4, ci ha detto che ha scelto di eliminare al- cuni tasti e selettori meccanici perché il suo fine è stato segue a pagina 35 

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TEST A differenza della X-E3, questa volta non è stato inserito Fujifilm X-E4 nella scatola di vendita il flash EF-X8. Segnaliamo, a tal segue Da pagina 34  proposito, un altro dettaglio importante: la X-E4 non ha un flash interno, nemmeno di tipo pop-up.

X-E4 lo è ancora di più, seppure sia un mix strano di Il peso e la maneggevolezza della X-E4 essenzialità e novità. Le linee sono più dritte. La X-E3 La X-E4 sarà venduta anche in kit con il nuovo obietti- aveva sinuosità nella calotta superiore, contenute ma vo Fujinon XF 27 mm F2.8 R WR. Una sorta di Mark II presenti; la X-E4 è invece più netta. del precedente modello che guadagna la ghiera per le La prima cosa che si nota nella X-E4 è infatti il suo aspet- aperture che il vecchio non aveva. to: che più essenziale non si può. Via qualsiasi accenno È previsto inoltre un kit con il solo corpo, il poggia-pollice di impugnatura, che invece era presente sulla X-E3, via che si monta sulla slitta hot shoe, e l’impugnatura ester- la rotellina posteriore per le impostazioni, che la X-E3 na - compatibile Arca Swiss - con il foro per il treppiedi aveva: ora c’è solo quella frontale. Via il selettore mec- centrato con l’asse ottico e che lascia accessibile il vano L'impugnatura opzionale con base in metallo canico frontale della messa a fuoco. Scompare anche batteria e quello per l’SD (accetta fino alle UHS-I). compatibile Arca-Swiss qualsiasi tipo di poggia-pollice posteriore, che nella X-E3 Queste precisazioni sono importanti perché per la prima ospitava anche il tasto Q e l’AF Lock. Nella X-E4 il tasto Q volta una macchina a lenti intercambiabili della serie X è sulla calotta in lega di magnesio martellata; mentre l’AF viene venduta in kit con una lente pancake invece del Lock e l’AE Lock ora condividono lo stesso tasto e fanno solito zoom. Questa scelta fa già capire che la X-E4 è vo- usando in realtà la funzione touch per rubare qualche compagnia al pulsante Drive/Delete e al Play. tata inizialmente alla portabilità. La presenza del kit con scatto che altrimenti avrebbe messo i soggetti sul chi Il corpo della X-E4 pesa solo 364 grammi. La X-E3 pe- il poggia-pollice e l’impugnatura fa però pensare anche va là. Tuttavia, per una questione personale legata alla sava qualcosa di meno, ma la X-E4 è la macchina più che questi accessori possano diventare indispensabili privacy, abbiamo scelto di non pubblicare le foto delle leggera della nuova generazione di Fujifilm X. qualora si voglia espandere la macchina con obiettivi persone inconsapevoli di essere state fotografate. Il mirino elettronico è lo stesso della X-S10: OLED da più pesanti che si troverebbero a convivere con il corpo Ci sono però due pecche e mezzo in questa soluzione 0.39” di circa 2.36 milioni di punti, ma si tiene l’identi- snello e senza “appigli” della X-E4. Per la nostra prova, di Fujifilm per lo schermo ribaltabile. Se si monta un mi- tà della serie X-E spostandosi tutto a sinistra. Non è un purtroppo, il nuovo XF 27 mm F2.8 R WR non era ancora crofono esterno o un flash sulla slitta hot shoe, il monitor mirino a telemetro, ovviamente, ma averlo in quella posi- disponibile, abbiamo allora virato sul classico XF 23 mm, risulterà parzialmente ostruito. Inoltre, con lo schermo zione permette scatti con entrambi gli occhi aperti. Molti molto più spesso del 27 mm, e come lente aggiuntiva in piano e parallelo al terreno, se si avvicina il corpo apprezzeranno, rispetto al posizionamento di quello del- abbiamo usato anche un XF 18-135 mm F3.5-5.6 OIS, macchina al proprio per fare scatti ad altezza ombelico, la X-S10. Il monitor è il touchscreen LCD da 3” per 1,62 quindi stabilizzato. Il 23 mm non ha dato alcun problema. il sensore accanto all’EVF interpreta la presenza della milioni di punti usato su diverse macchine “X” tra cui la Usando la macchina nuda e senza accessori, la presa e pancia del fotografo come se si trattasse del monitor X-T4. Sulla X-E4 fa scalpore perché finalmente diventa il peso non sono stati mai una limitazione. Con lo zoom ribaltato, e inverte le immagini sullo schermo perché mobile. Può essere inclinato, anche a sbalzo, in verticale 18-135 la differenza si è sentita, ma meno di quanto ci crede di doverle mostrare a una persona di fronte all’o- rispetto alla macchina e fino a 180° verso l’alto. In que- saremmo aspettati. Naturalmente, con l’impugnatura e il biettivo. È successo frequentemente. La mezza pecca sta configurazione, il soggetto ripreso dall’obiettivo può poggia-pollice montati la presa è più stabile in qualsiasi è l’uso dello schermo touch con la mano sinistra. Se si vedere l’anteprima della foto o del video che sarà. La condizione e con qualsiasi obiettivo. usa lo schermo touch in piano e parallelo al terreno e calotta superiore in lega di magnesio ospita il selettore si vogliono usare le funzioni touch del pannello, avvici- di accensione/spegnimento con il pulsante di scatto, la Monitor, specchio delle mie brame nandosi con il dito sinistro si rischia di attivare il sensore ghiera per i tempi fino a 1/4000 per l’otturatore mecca- Il monitor orientabile verticalmente, inutile dirlo, è il ga- dell’EVF e ribaltare l’immagine sul display, che ancora nico, quella per la compensazione dell’esposizione e il me-changer della X-E4. Gli scatti sopra le testa del foto- una volta penserà di essere stato ruotato di 180°. Lo tasto Q per richiamare il “Quick” menù con le imposta- grafo e quelli a filo con il terreno sono molto più semplici schermo ha un’ottima luminosità all’aperto e non abbia- zioni rapide personalizzabili. Infine c’è un pulsante pro- da gestire. Abbiamo condiviso la scelta di Fujifilm di non mo mai sofferto per la luce del sole diretta. grammabile. Lo sportellino laterale custodisce la porta dare alla X-E4 uno schermo completamente articolabile Micro HDMI, l’ingresso jack da 3,5 mm per il microfono e ed esterno perché avrebbe interrotto la linea e la porta- La “P” che sulla X-E3 non c’era il controllo remoto, e infine la porta USB-C. Incluso nella bilità della macchina. Uno schermo di questo tipo è an- Le ghiere della X-E4 non si discostano dall’araldica della confezione c’è un adattatore USB-C-jack 3,5 mm che che molto utile nella street photography per poter scat- serie e richiamano un modo di fare fotografia più mecca- serve per connettere un paio di cuffie esterne usando la tare al livello dell’ombelico guardando il monitor come nico, quindi con la ghiera dei tempi, ma solo quella della presa USB. La batteria è sempre la NP-W126S. se stessimo controllando le foto nel rullino digitale, ma compensazione dell’esposizione. Se si sceglie A (Auto- matico) sulla ghiera dei tempi e un’apertura sulla ghiera dell’obiettivo, si attiva la modalità a priorità di apertura: sarà quindi l’apertura a comandare e non si potrà inter- venire sulla scelta dei tempi. Con la ghiera dell’apertura dell’obiettivo su A e la ghiera dei tempi della macchina su un valore numerico, saran- no i tempi a comandare e quelli dell’apertura si ade- gueranno a essi. Con tempi e apertura su A, apparirà sul display la lettera P, ma saranno comunque i tempi a prendere la decisione iniziale. Per il Program, Fujifilm ha pensato inoltre di dare alla X-E4 un selezione ad hoc. Ora c’è la lettera P sulla ghiera dei tempi, che fa entrare la macchina in modalità Program indipendentemente dalla posizione dell’anel-

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TEST sto Q è un valido sostituto che però perde in immedia- più quiete, invece, tutti gli aiuti via joystick o via schermo Fujifilm X-E4 tezza, perché servono almeno tre “tocchi” per fare la possono tornare a supportare il fotografo senza destare segue Da pagina 35  stessa cosa che nella X-E3 si faceva con un solo click. soprese. La macchina può ospitare fino a sette imposta- Ma c’è sempre il tasto programmabile, e inoltre il moni- zioni personalizzate richiamabili anche dal tasto Q, che tor prevede quattro gesture touch ortogonali persona- non possono però includere tutte le impostazioni della lizzabili che possono richiamare alcune funzioni della macchina ma la maggior parte di quelle relative allo scat- fotocamera, così come si può sacrificare il tasto fisico to, autofocus compreso. Inoltre, è presente il classico My lo delle aperture, che può trovarsi anche su un valore AE Lock/AF Lock per una scorciatoia. Menu di Fujifilm che raccoglie alcune dei settaggi della qualsiasi. In modalità Program, ogni volta che si preme la X-E4 e che sono immediatamente raggiungibili premen- rotellina frontale, si sceglie quale valore essa dovrà mo- Piccola, ma potente do il tasto fisico Menu sul pannello posteriore. Mancan- dificare, quindi: otturatore e apertura, ma si può sceglie- Essendo una macchina potente - grazie al sensore do un tasto dedicato, o una selezione della ghiera, per re anche una terza pressione per il valore ISO o quello X-Trans 4 e al X-Processor 4 - e portatile – grazie alle sue passare alla modalità video è necessario usare il tasto dell’esposizione. Il valore T sulla ghiera dei tempi per- linee e al suo peso - la macchina si presta a più utilizzi ed Drive, che permette anche di accedere, tra le altre, alla mette ora di poter scendere fino a 15 minuti di tempo di è meglio conoscerla bene. modalità di scatto a raffica e al bracketing. Selezionan- apertura dell’otturatore. Una volta selezionato un tempo Il monitor touch per esempio è molto sensibile, e la do Video si avrà accesso, attraverso il pulsante Menu, sulla ghiera, con la rotellina frontale si possono raggiun- snellezza della X-E4 può portare inavvertitamente a fare anche a tutte le impostazioni inerenti all’acquisizione dei gere dei valori intermedi superiori o inferiori. foto involontarie - se si lascia attivo lo scatto touch dallo filmati. L’interfaccia Fujifilm della X-E4 mantiene alcune Com’è usare la X-E4 con una sola ghiera di coman- schermo - o a eseguire scorciatoie touch dopo uno sfio- caratteristiche tipiche che all’inizio possono disorientare do - volgarmente chiamata “rotellina” - al posto delle ramento casuale del display. Può anche capitare che la l’utente. Alcune impostazioni, per esempio, non si tro- due disponibili sulla X-E3? Dipende. La presenza di un zona di messa a fuoco, se non è stata impostata come vano dove l’utente si aspetterebbe. Per esempio, l’atti- comando in più, specie in una zona strategica come Wide o All, finisca inavvertitamente in un angolo del fra- vazione e la disattivazione del touch screen non è nelle quella del pollice, non potrà mai essere visto come su- me di ripresa se si è attivato il suo spostamento attraver- impostazioni del display ma in quello dei pulsanti e delle perfluo, indipendentemente dalle razionalizzazioni che so il joystick posteriore o la selezione tramite schermo ghiere. Questi “depistaggi” non sono molti, però sono si vogliono ottenere. Avevamo quindi pensato che la touch. Questi cambiamenti inaspettati delle imposta- presenti e bisogna farci la mano. La X-E4 può essere uti- mancanza della ghiera di comando posteriore sarebbe zioni della macchina prima di fotografare possono con- lizzata anche mentre è in carica: dettaglio sui cui spesso stata evidente nell’uso quotidiano; invece il pulsante durre alla perdita del momento di scatto, ecco perché si sorvola, ma che può fare la differenza, specie se la a molla integrato in quella frontale, che permette di è importante prevedere per quali tipi di foto si userà la si vuole usare come fotocamera per la ripresa video al cambiare l’impostazione controllata, non si è tradotto X-E4. Per la street photography, per esempio, potrebbe chiuso della stanza di uno youtuber. in rallentamenti d’uso fastidiosi. Stesso pensiero per la essere consigliabile disattivare le comodità touch e la- perdita del selettore meccanico frontale per la scelta sciare fissa la messa a fuoco sulla zona centrale o impo- Autofocus più versatile e sicuro, ma occhio della messa a fuoco che invece la X-E3 possiede. Il ta- starla sulla modalità Wide/All. Per sessioni fotografiche alle impostazioni della fotometria Gli scatti con la X-E4 ci hanno lasciato un buon ricor- do. A volte abbiamo perso il momento per qualcuno I NOSTRI SCATTI DI PROVA clicca per l'originale di essi non per le qualità tecniche della macchina, ma perché l’interfaccia ci ha messo un po’ i bastoni tra le ruote, soprattutto a causa dello schermo touch troppo sensibile, o per aver toccato inavvertitamente il joystick spostando l’area di messa a fuoco prima di posizionarci per lo scatto. Tuttavia, questi inciampi sono dettati quasi esclusivamente dalla combinazione del corpo macchina piccolo e dell’elevate potenzialità d’uso e di personaliz- zazione. Due vantaggi che però nel caso della X-E4, a volte, hanno fatto a pugni. L’autofocus ha guadagnato le doti velocistiche e prestazionali dell’accoppiata X-Trans 4 e X-Processor 4. Anche in condizioni di scarsa lumi- nosità è sempre stato veloce ad agganciare il punto di fuoco. Lo abbiamo provato con il 23 mm, con il XF 16mm F2.8 R WR e con il XF 18-135 mm F3.5-5.6 OIS. I punti, in modalità a singolo spot, sono passati dai 325 della X-E3 a 425 punti della X-E4. Se si sceglie il Face Detection o l’Eye Detection - per mettere a fuoco visi e occhi - si scende a 117 punti; ma sulla X-E3 erano 91 e solo sulla parte centrale del sensore. Il riconoscimento del viso e degli occhi soffre un po’ la distanza del soggetto, e può essere un problema se si pensa che la X-E4 sarà abbi- nata in kit al 27 mm. È importante segnalare che, quando è attivato il traccia- mento del viso o degli occhi del soggetto, la fotometria della macchina è bloccata. Significa che la X-E4 non calcolerà al meglio l’esposizione della scena, ma si con- centrerà su quella del viso o dell’occhio, se riconosciuti. Se ci si dimentica attivo il tracking biometrico, e si scatta

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I NOSTRI SCATTI DI PROVA TEST Fujifilm X-E4 clicca per l'originale segue Da pagina 36 

per immortalare un paesaggio, si rischia di avere espo- sizioni che in ogni caso la macchina bilancia, ma che po- trebbero risultare errate. L’autofocus si riprende però la Recupero della gamma con la rivincita nel tracciare i soggetti in continuo movimento. funzione di priorità della gamma Nelle nostre prove - anche video - una volta agganciato dinamica direttamente durante lo il soggetto, la XE-4 non lo abbandona mai. scatto. La raffica della X-E4 arriva fino a un massimo 30 fps con l’otturatore elettronico, con buffer però di 1 solo secon- do e crop 1,25x per gli scatti in JPEG. Si comporta molto meglio con un burst da 10 fps, sempre con l’otturatore elettronico, che arriva a catturare circa 153 JPEG o 18 RAW non compressi. Abbiamo testato le capacità di raffica con l’otturatore meccanico, e Fujifilm ha rispettato i dati dichiarati. 8 fps in JPEG con buffer riempito dopo 13,5 secondi, e 8 fps in RAW non compresso con buffer saturo dopo circa 2 secondi. Il che equivale a 16 frame, invece di 18, ma non ci sentiamo di gridare alla scandalo, anche perché con gli JPEG è andata anche meglio rispetto al dichiarato. La X-E4 accetta solo schede con velocità UHS-I. Il re- cupero della gamma dinamica del sensore X-Trans 4 è molto più che buono. A tal proposito, abbiamo provato a recuperare le ombre in uno scatto molto difficile da esporre. La X-E4 ha rivelato con efficienza i dettagli in ombra, o quasi del tutto al buio. Ne abbiamo approfittato anche per mettere alla prova le capacità di lavoro sui file .RAF di Camera RAW 13.2, che dal 10 marzo ha supportato i RAF di X-E4, e di Cap- ture One Express per Fujifilm. Aumentando al massimo solo il valore delle ombre della stessa foto, Camera RAW ha rispettato un po’ meglio il tono dei colori, an- Jpeg scattato direttamente dalla X-E4 RAF editato in Camera RAW 13.2 che perché il relativo controllo per Capture ONE e nel pannello HDR, che ha finalità diverse. È fondamentale però ricordare che Capture ONE in versione Express (e video video meno completa) è offerto gratuitamente a coloro che acquistano una Fujifilm. Per editare direttamente i .RAF, a disposizione c’è anche X-RAW Studio di Fujifilm, an- che lui gratis. Ma in questo caso bisogna sempre col- legare la macchina fotografica al PC anche per modi- ficare le foto che già risiedono nel computer. Bisogna lab lab vedere X-RAW Studio come la stessa applicazione di conversione RAW all’interno della X-E4: è molto limitata, ma sullo schermo del PC è tutto più grande. Lightroom Fujifilm X E4 Fujifilm X E4 Classic può aprire i file .RAF della X-E4 - che possono video 1080p 240p Video Test 4K 200 Mbps essere non compressi, compressi o loseless - dalla ver- sione 10.2 del programma rilasciata il 16 marzo. Per chi non ha alcuna intenzione di mettersi a editare file RAW perché non ha tempo o voglia, e vuole scattare sem- pre in JPEG, la X-E4 mette a disposizione la funzione Prestazioni video eccezionali è sempre e solo compreso in un unico file. Abbiamo te- di priorità della gamma dinamica che, a scelta tra Auto, Guardando i video acquisiti dalla X-E4 viene un po’ di stato il surriscaldamento della macchina. Registrando in Debole e Forte, permette di aumentare artificialmente magone a saperla priva di stabilizzazione interna, perché 4K/30P su SD, in formato MP4, con bitrate da 100 Mbps la gamma dinamica del sensore. le sue capacità di ripresa sono eccezionali: 4K e DCI 4K e usando solo l’EVF con il sensore di prossimità attivo, la A completare l’identità Jpeg degli scatti della X-E4 ci fino a 29,97p e con bitrate da 100 Mbps o addirittura 200 X-E4 è andata in protezione termica dopo 25 minuti e 9 sono anche le rinomate simulazioni pellicola che nella Mbps. Il Full HD arriva fino a 240p, riuscendo a creare sec. La temperatura della stanza era di 19°C. Per la prima piccola Fujifilm sono ben 18: una in meno della nuova ralenti che mantengono un’ottima qualità complessiva. volta una macchina di Fujifilm della serie “X-E” registra medio formato compatta GFX 100S, e che possono es- Inoltre, la registrazione in 4K era limitata a 10 minuti, e il in F-Log, quindi con la possibilità di svolgere operazioni sere "sfogliate" in fase di editing anche attraverso il pro- file system della X-E3 divideva una ripresa unica in pezzi di color grading e color correction in post produzione. I gramma di sviluppo RAW, oltre che prima dello scatto. di file da 4 GB l’uno, mentre nella X-E4 il video acquisito risultati e le capacità della X-E4 ci hanno soddisfatto.

 torna al sommario 37 n.240 / 21 22 MARZO 2021 MAGAZINE VIDEO CREATIVO Sony lancia un radiomicrofono Bluetooth pensato per le proprie mirrorless ma utilizzabile con qualsiasi macchina Radio-microfono Sony: una pacchia per i videomaker Versatile e comodo, minimizza ingombri e cablaggio e offre un segnale solido che non sgancia fino a 200 metri e oltre

di Gianfranco GIARDINA videomaker lo sanno: l’audio conta eccome. Affinché un video sia efficace, non basta che si senta, è neces- Isario che si senta bene, con un microfono sulla perso- na e non sulla macchina. Sony ha pensato di lanciare, dopo diversi microfoni direzionali, adatti per ambienti poco rumorosi, anche un piccolo kit di radiomicrofoni, uno strumento necessario se si vuole girare un vlog di qualità. In realtà non si tratta di un debutto: Sony ha già in gamma negli USA da diversi anni l’ECM-AW4, un ra- diomicrofono Bluetooth molto compatto ma che a molti utenti è parso quasi un giocattolo: caratteristiche e co- struzione non potevano convincere l’utente professio- nale e forse neppure l’amatore. Questa volta Sony ci riprova con un prodotto molto più maturo: si tratta del kit ECM-W2BT che introduce tante interessanti novità e che abbiamo provato in anteprima. video Ecco le nostre impressioni. La forza di Bluetooth 5.0 e la comodità di dire addio ai cavi Il kit ECM-W2BT è piccolo e ben progettato: due unità, un trasmettitore da indossare e un ricevitore da colle- lab gare alla macchina da ripresa. E qui già ci sono le prime novità: il ricevitore nasce con la classica slitta flash per il fissaggio alla macchina: non c’è bisogno di adattatori o Radiomicrofono Sony ECM-W2BT altri fermi. Ma c’è di più: per la stragrande maggioranza La prova di tenuta a 200 metri delle macchine Sony, il collegamento avviene diretta- mente sulla slitta dotata di contatti, la MI Shoe presente praticamente su tutte le mirrorless di casa Sony. Così cancellano dalla catena anche i cavetti necessari per non c’è neppure il fastidio di dover gestire il cavetto la capsula microfonica e il collegamento alla macchina: Il trasmettitore ha a bordo una capsula microfoni- che collega normalmente il ricevitore con la macchina. tutto molto pulito. ca omnidirezionale: per riprese rapide non serve La comodità di utilizzo è la vocazione chiara anche La più grande novità, però, riguarda l’impiego di Blue- neppure attaccare un microfono a clip esterno. del trasmettitore: a bordo ha infatti una capsula micro- tooth 5.0, che comporta un virutale azzeramento della fonica e una clip per il fissaggio al bavero. In pratica latenza (fattore indispensabile per il sync con il video) l’apparecchietto è già microfono di per sé, senza la e un raggio di azione decisamente più ampio, este- necessità di collegare una capsula esterna. Così facen- so, secondo i dati diffusi da Sony, fino a 200 metri in senza disturbi con i radiomicrofoni tradizionali, anche do, non solo si elimina il cavo microfonico diretto ma si campo aperto; una soglia difficilmente raggiungibile quelli professionali, se non con l’utilizzo di ingombranti antenne direzionali sul ricevitore, che certamente non può essere portatile. La qualità del link audio è garanti- ta dallo standard aptX di Qualcomm. Ora non è più un “giocattolo” Sony fa sul serio Questo nuovo modello di radiomicrofono Bluetooth re- cepisce e risolve la maggior parte delle critiche ricevu- te dal modello precedente, a partire dalla batteria: non c’è più una stilo all’interno di ricevitore e trasmettitore, ma una batteria ricaricabile al litio, capace di alimentare il sistema per oltre 3 ore di operatività, che addirittura diventano 9 in caso di collegamento via slitta MI Shoe, attraverso la quale l’apparecchio viene parzialmente alimentato. Non solo: gli apparecchi possono funzionare, in emer- genza, anche con una sorgente di energia USB con- La connessione tra macchina e ricevitore avviene attraverso i micro-contatti sulla slitta flash (solo per le Sony con MI Shoe). L’uscita mic out a cavo resta comunque utilizzabile per la compatibilità con tutte le altre macchine. segue a pagina 39 

 torna al sommario 38 n.240 / 21 22 MARZO 2021 MAGAZINE

VIDEO CREATIVO Radiomicrofono Sony ECM-W2BT Anche il ricevitore ha il microfono a bordo metri. Oltre una certa distanza per evitare gli sganci, è Una cosa singolare è la disponibilità della capsula mi- però preferibile tenere ricevitore e trasmettitore in visi- segue Da pagina 38  crofonica a bordo anche del ricevitore. A cosa serve? bilità ottica: quando si è molto lontani, basta metterse- L’utente può decidere di usare anche quella per esem- lo in tasca per far sganciare il segnale. In questo video pio per commentare in diretta mentre riprende. Un la nostra prova a distanza. La qualità audio è molto nessa. In pratica, basta avere in borsa un piccolo bat- selettore sul ricevitore permette di scegliere se inviare buona a patto di usare una buona capsula. Forse quel- tery pack per non avere mai problemi di autonomia. alla camera il microfono remoto o quello presente sul la omnidirezionale integrata nel trasmettitore non è in Purtroppo, però, non c’è un indicatore completo dello ricevitore: bisogna stare molto attenti alla posizione grado di soddisfare i palati più fini: troppo dipendente stato della batteria, salvo un LED che diventa arancione del selettore se non si vuole perdere la giusta traccia da come è indossata. Nel caso specifico del nostro quando la carica inizia a scarseggiare: da controllare audio. Il selettore in questione ha anche una terza posi- video (finalizzato a verificare la distanza di tenuta), la con frequenza durante le riprese. zione: mix. Si tratta della comoda funzione che miscela qualità della registrazione con la capsula integrata non Il trasmettitore viene fornito anche con un “deadcat” entrambi i microfoni, ideale per esempio per effettuare fa fede, dato che è stata registrata probabilmente a un (una copertura “pelosetta” per la soppressione dei di- un’intervista: l’intervistato parla nel radiomicrofono, l’o- livello un po’ troppo alto (l’abbiamo scoperto solo una sturbi da vento); ma ovviamente dispone anche di un peratore parla direttamente in macchina e tutto finisce volta rientrati). Il deadcat, per contro, ha dimostrato la ingresso microfonico stereo minijack per usare una più nell’unica traccia registrata. Peccato per una svista pro- sua utilità, nella giornata ventosa in cui abbiamo gira- discreta capsula lavalier esterna, certamente più adat- gettuale che rende questa funzione pressoché inutile: to: nessun disturbo con la capsula interna e il deadcat ta a un video elegante. Sony stessa offre un microfono qualsiasi videomaker avrebbe gradito il doppio audio montato; qualche fastidio con il levalier esterno, solo lavalier coordinato molto ben progettato: stereo e con a patto che le due tracce venissero registrate in mono con la classica gommapiuma. Con il lavalier cambia una clip che ruota di 90 gradi permettendo il corretto (tanto si tratta di voce) rispettivamente sui canali destro però anche il suono, che fa percepire sin da subito fissaggio sia nel lembo di una camicia, al bavero o in e sinistro, per poter poi bilanciare i livelli in fase di edi- una maggiore dinamica: l’acquisto di questo microfo- una tasca. Il collegamento tra radiomicrofono e macchi- ting o isolare una delle due voci. Invece il sistema fa un no o di qualcosa di equivalente è davvero consigliata na Sony, dicevamo, nella maggior parte dei casi avvie- mix arbitrario stereo, con le due voci sulla medesima per chi adotta questa soluzione Sony, sopratutto per ne direttamente attraverso i contatti sulla MI Shoe. Nei traccia, che ovviamente è poi impossibile da editare l’uso in aree riparate dal vento. Come dicevamo, la di- frangenti più fortunati, con gli apparecchi più recenti, gestendo le voci separate. Sarebbe veramente costato stanza in campo aperto ha un valore pratico relativo. addirittura per via digitale: è così con la recentissima poco permettere la separazione delle tracce: occasio- Più rilevante è la resistenza del segnale allo schermo A1, ma anche con la A7C, la A7S III, A7R IV e la A9 II. ne persa e idea progettuale per un prossimo modello o, rappresentato dalle pareti: molte volte i radiomicrofoni Con le altre mirrorless Sony il collegamento tramite slit- se possibile, per un aggiornamento firmware. sganciano anche se il soggetto parte nella sua azione ta è analogico (ma diremmo al riparo da disturbi visto da dietro una parete. Ebbene, abbiamo provato i mi- che non c’è cablaggio volante) e la MI Shoe si incarica La prova sul campo: gittata incredibile crofoni Sony in un ampio appartamento di circa 150 anche di ricaricare (almeno parzialmente) il ricevitore per un sistema senza antenne metri quadrati, mettendo la macchina con il ricevitore durante l’uso, così da portare l’autonomia a 9 ore. Il vero problema del videomaker alle prese con i radio- in un’estremità e spostandoci in tutti gli ambienti di Nulla vieta, ovviamente, di utilizzare il sistema anche microfoni sono gli sganci, ovverosia i disturbi transitori casa. Solo nella stanza più lontana, nell’angolo oppo- con fotocamere non Sony, usando in questo caso la che ogni tanto entrano sul segnale, rovinandolo. Sony sto al punto di ripresa, a circa 25 metri e 4-5 muri di di- slitta solo per il fissaggio e collegando il ricevitore propone il ECM-W2BT con promesse davvero mirabo- stanza, il segnale ha palesato qualche piccola scarica. all’ingresso microfonico con il cavetto minijack in do- lanti di gittata: fino a 200 metri in campo aperto. Che Insomma, in condizioni di lavoro standard, il microfono tazione. Il trasmettitore ha anche un selettore per la poi - diciamocelo chiaro - è ben difficile che vengano non sgancia mai, è una vera certezza che lascia il vide- regolazione dell’attenuazione audio, che può essere fatte riprese di soggetti microfonati a questa distanza; omaker finalmente tranquillo. regolato, oltre che su 0, rispettivamente su -10 e -20 ma se il segnale tiene a 200 metri, certamente nel rag- Il nuovo radiomicrofono Sony ECM-W2BT arriverà in dB, funzione che diventa utilissima in caso di catture di gio di lavoro standard il collegamento è solido. E così Italia nel corso del prossimo mese di aprile al prezzo pressioni sonore particolarmente alte (come per esem- in effetti si è dimostrato: siamo riusciti a stabilire un di listino di 240 euro a cui si consiglia vivamente di pio un concerto). collegamento valido con la camera anche oltre i 200 aggiungere la capsula lavalier ECM-LV1 che avrà un prezzo di 45 euro. Un costo totale sotto i 300 euro che - va detto - è una frazione di quanto costa un radio- microfono digitale tradizionale delle primarie marche professionali. Qualche purista storcerà il naso di fronte a un radiomicrofono che vive su un link digitale com- presso: all’atto pratico, si tratta di un codec talmente valido e rodato (Bluetooth aptX) che la qualità audio può essere considerata assolutamente di alto livello. Piuttosto un professionista di alto livello potrebbe non adottare questo Sony per altri motivi concreti: l’indi- sponibilità di ricevitori da banco e multicanale, con le difficoltàcorrelate nell’usarne diversi in campo su set strutturati; l’assenza dell’uscita XLR; qualche rischio di congestione delle frequenze impiegate dal Bluetooth in situazioni di alta densità di persone (attualmente im- possibili per l’emergenza Covid-19 ma che prima o poi Sul ricevitore ci sono due selettori: quello di torneranno a verificarsi). sinistra è di fatto l’accensione dell’apparecchio In definitiva, il giudizio, per l’utilizzo da videomaker, è e permette di selezionare la comunicazione per decisamente positivo: questo Sony fa il suo mestiere La doppia capsula del microfono lavalier ECM-LV1 via analogica o, per le macchine compatibili, molto bene, senza occupare spazio, minimizzando la di Sony può essere ruotata di 90 gradi in modo anche per via digitale. Quello di destra permette cavetteria (almeno per gli utenti Sony) e con autono- da adattarsi a fissaggi con la clip in verticale o in di selezionare la sorgente: il radiomicrofono, la mie veramente interessanti. Ma soprattutto con la soli- orizzontale. capsula integrata nel ricevitore o il mix delle due dità del segnale che lascia tranquilli, che è la prima cosa sorgenti. che un videomaker cerca.

 torna al sommario 39 n.240 / 21 22 MARZO 2021 MAGAZINE TEST Abbiamo provato la nuova videocamera IP di sorveglianza da esterno di EZVIZ, sigla C8C. Ecco le nostre impressioni Videocamera IP EZVIZ C8C, sorveglianza a 360 gradi Ottica motorizzata, rilevamento intelligente del movimento e delle persone e ripresa notturna a colori in alta definizione

di Paolo CENTOFANTI l settore delle videocamera di sorveglianza IP è ormai letteralmente esploso con un’offerta molto ampia che Iva da prodotti da poche decine di euro a soluzioni più sofisticate e dall’impegno economico non indifferente se si vuole costruire un sistema composto da più tele- camere. EZVIZ è uno dei maggiori player del settore, essendo il ramo consumer di Hikvision, colosso cinese dei sistemi di sorveglianza per i settori industriale e mili- tare. Ha un catalogo amplissimo che copre soluzioni sia indoor che outdoor e che abbraccia anche il segmento della smart home con diversi dispositivi IoT. Il prodotto di cui parliamo oggi è la nuova videocamera C8C, mo- dello da esterno Wi-Fi, la cui novità principale è costitu- ita dall’ottica a brandeggio motorizzata controllabile da remoto tramite app per smartphone, che si aggiunge alla funzione di rilevamento delle figure umane basata sull’intelligenza artificiale e alla modalità di ripresa video verticale di 95 gradi. Insieme all’angolo di ripresa da 87 per creare delle routine di sorveglianza dell’area che notturna anche a colori oltre che in bianco e nero. A gradi dell’ottica, ciò permette alla videocamera di copri- avrebbero permesso un vero monitoraggio a 360 gradi ciò si aggiungono la certificazione IP65 per resistenza re tutti i dintorni dell’area in cui viene installata, specie continuo. alla polvere e ai getti d’acqua e la codifica video con se in posizione sopraelevata con una “visione” pratica- La C8C è ben costruita, realizzata in plastica e leggera, compressione H.265 per la riduzione della banda di mente a 360 gradi. ma robusta e sembra essere in grado di poter resistere trasmissione a parità di qualità. Vediamo nel dettaglio C’è però un limite: una volta impostata l’inquadratura alle intemperie senza troppi problemi (supporta fino a caratteristiche e come si comporta. e “armata” la funzione di sorveglianza, la telecamera -30 gradi di temperatura). La videocamera arriva con la rimane in posizione fissa e non segue automaticamente base di supporto già montata al suo corpo, da cui esce Una visione a 360 gradi o quasi eventuali soggetti in movimento nell’area monitorata. Il un cavo con due connettori, alimentazione ed ethernet, Partiamo da quella che è la caratteristica principale di pan & tilt dell’ottica può essere controllato da remoto ma può essere collegata alla rete locale anche in Wi-Fi, questo nuovo modello di EZVIZ, vale a dire l’ottica mo- via app, ma solo manualmente e attivamente dall’utente come ben evidenziato dalle due antenne regolabili. Il torizzata. La C8C, infatti, è dotata di un’ottica a brandeg- senza alcuna automazione. Al momento non è quindi cavo di alimentazione, una volta fatto passare all’interno gio che può ruotare di 352 gradi e con una regolazione possibile creare dei movimenti di camera programmati dell’abitazione andrà collegato al piccolo alimentatore in dotazione. Il cavo che esce dalla videocamera è di una trentina di cm di lunghezza, mentre quello dell’ali- mentatore è di circa 1 metro, non moltissimo se occorre installare il dispositivo in esterno sfruttando una presa di corrente all’interno dell’abitazione. Purtroppo la presa ethernet non è di tipo PoE, cosa che avrebbe sempli- ficato non poco l’installazione sul fronte dell’alimenta- zione, anche se la stragrande maggioranza degli utenti probabilmente prediligerà questo prodotto proprio per la connettività Wi-Fi. Come altri prodotti EZVIZ, il modulo Wi-Fi della C8C è a singola banda da 2,4 GHz in 802.11n, frequenza che garantisce una maggiore copertura del segnale, ma è anche quella su cui sono presenti il maggior numero di interferenze in contesto urbano. La staffetta della tele- camera è predisposta per l’installazione sia a parete che a soffitto, con due set di fori, e in dotazione troviamo viti, tasselli e una dima adesiva da utilizzare come rife- rimento. Per quanto riguarda le caratteristiche di ripresa, la C8C riprende a 1080p a 30 fotogrammi al secondo, e codifi- ca i filmati in HEVC con un bit rate massimo di 2 Mbit/s. Vicino all’obiettivo troviamo dei faretti LED che servono Lo slot per la scheda microSD è accessibile svitando lo sportellino sia per illuminare la scena per la ripresa notturna a co- sul retro sotto il braccio della staffa. L’accesso non è molto agevole lori, sia come luci di segnalazione che vengono attivate a telecamera installata nel caso occorra sostituire la scheda di nel caso di rilevamento di un movimento. La videoca- memoria.

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TEST Videocamera IP EZVIZ C8C segue Da pagina 40 

mera è inoltre dotata di microfono per la registrazione dell’audio ambientale, ma non di altoparlante per cui a differenza di altri modelli della gamma EZVIZ in questo caso non è possibile la comunicazione bidirezionale. La visione notturna in bianco e nero è invece assistita da un LED IR che garantisce visibilità fino a 30 metri di La modalità di visione degli eventi registrati. distanza. L'intruso viene evidenziato da un riquadro rosso. In questo caso la figura è stata riconosciuta non Si controlla tutto via app appena è sbucata da dietro il muro. Dall’installazione alla configurazione del sistema, tutto avviene tramite l’app per smartphone EZVIZ disponibile per iOS ed Android che richiede tassativamente la crea- zione di un account EZVIZ. Il setup iniziale prevede di in- quadrare il QR Code fornito all’interno della confezione utilizzando l’app, che procede quindi all’abbinamento con la telecamera al fine di associarla al proprio account e di impostare nel caso la rete Wi-Fi da utilizzare per il collegamento. A questo punto la telecamera comparirà nella schermata principale dell’applicazione da cui si possono configurare tutti i principali parametri di funzio- namento e controllare il dispositivo dovunque ci si trovi, La modalità notturna a colori (sopra) e in bianco anche fuori dalla propria rete locale. e nero (sotto). Nel primo caso la cattura è assistita L'immagine è stata catturata nella nostra sala In particolare per ogni videocamera collegata è possibi- da due LED che illuminano non poco l'ambiente. prove oscurata e con pareti completamente le regolare qualità della registrazione, modalità di ripre- nere. Il fotogramma è dettagliato e pulito nono- sa notturna, notifiche di allarme e memoria da utilizzare stante la totale assenza di luce. per il salvataggio dei filmati e delle immagini, tra scheda MicroSD e servizio cloud di EZVIZ (a pagamento), aree utilizza i LED IR, invisibili a occhio nudo. La modalità "not- specifiche dell'immagine dove rilevare i movimenti. Per turna intelligente", invece, riprende in bianco e nero fino e impostando le aree di rilevamento è possibile limitare quanto riguarda la modalità notturna (foto 1) le opzioni a quando non viene rilevato un movimento, al che ven- il numero di falsi positivi, escludendo dal monitoraggio sono tre. La visione a colori mantiene sempre accesi i gono attivati i faretti e la registrazione passa a colori. La aree con piante, strade e così via. LED per l'illuminazione, mentre quella in bianco e nero sensibilità della rilevazione del movimento è regolabile Il sistema EZVIZ ha in realtà due librerie per il salvatag- gio delle immagini. I video di monitoraggio registrati 1 2 3 automaticamente quando la telecamera è “armata”, cioè in modalità sorveglianza, vengono registrati sulla scheda microSD (o il servizio cloud) in forma criptata con una chiave univoca del dispositivo (ma che può essere personalizzata) e possono essere riprodotti unicamen- te tramite l’app EZVIZ o l'apposito lettore per Windows (foto 2). Quando invece si attiva manualmente la regi- strazione di un filmato o di una fotografia tramite l’app, le immagini vengono in questo caso salvate sulla me- moria dello smartphone nella sezione “il mio album” dell’app. Per salvare i filmati salvati sulla memoria della telecamera sul proprio smartphone occorre praticamen- te “registrarli” riproducendoli dall’archivio, una soluzione curiosa probabilmente legata alla crittografia. Il monito- raggio può essere attivato manualmente, con l'apposito comando nella schermata principale dell'app (l'icona a scudo), oppure automaticamente (foto 3). È possibile programmare delle routine di attivazione/disattivazione sfruttando la geolocalizzazione, ad esempio quando ci si avvicina o allontana dall'abitazione, oppure program- mare gli orari di ricezione delle notifiche per ogni giorno della settimana.

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GADGET Il nuovo pannello Kaleido Plus per eBook migliora luminosità, nitidezza e gamma cromatica GADGET eBook con colori più saturi e brillanti Micro action camera GO 2 Merito del nuovo Kaleido Plus di E Ink di Insta360: è Con la nuova tecnologia, E Ink ha anche affiancato al taglio da 6" un nuovo formato da 7,8" stabilizzata e di Paolo CENTOFANTI più luminose. E Ink ha anche migliorato un nuovo formato da 7,8". I primi prodot- pesa solo 27 g Ink ha annunciato una nuova ver- la luce frontale, con un nuovo filtro di ti ad utilizzare il nuovo display sono l'In- La micro action ca- sione della sua tecnologia di di- diffusione che riduce lo scattering por- kPad Color di Pocketbook ed il BOOX mera GO 2 Insta360 Esplay a colori denominata Kaleido tando ad un miglioramento del gamut Nova3 Color di Onyx. è stabilizzata, Plus. Come l'originale Kaleido introdot- del display e ad grande quanto il to sul mercato lo scorso anno, Kaleido una maggiore pollice di una mano Plus accoppia al pannello a inchiostro saturazione dei e pesa appena 27 g. elettronico ad alta luminosità E Ink Car- colori, uno dei Per la GO 2 Insta360 ha pensato a una ta 1250 uno strato di filtri colore, con la principali limiti clip magnetica che può agganciarsi per esempio a una maglietta, e che possibilità di riprodurre fino a 4096 toni di questa tec- a sua volta può fare uso di supporti diversi. Rispetto alla precedente gene- nologia. Insie- diversi. La stabilizzazione della GO 2 razione, E Ink ha migliorato la tecnica di me alla nuova è affidata alla tecnologia FlowState. È stampa utilizzata per depositare i filtri tecnologia, E certificata IPX8 per il vetro temperato colore, riducendo il gap tra quest'ultimi Ink ha anche protettivo intercambiabile e può fare e lo strato E Ink, portando ad una miglio- affiancato al -ta riprese fino a 4 m di profondità. re nitidezza dei caratteri e ad immagini glio da 6 pollici

TEST Videocamera IP EZVIZ C8C glianza la prima è più che sufficiente. Nel caso di rilevamento di una persona segue Da pagina 41  nell'area sorvegliata, la videocamera riqua- dra la figura individuata, evidenziandone la presenza nel fotogramma. Nelle nostre Sorveglianza stabile prove, il sistema non è stato in grado di rico- e con notifiche puntuali noscere il nostro sporgersi con la sola testa Durante il nostro utilizzo la C8C si è rivelata essere dietro il muro, ma l'allarme è scattato solo stabile ed efficace. Abbiamo principalmente utilizzato nel momento in cui ha potuto riconoscere la videocamera per la sorveglianza con registrazione l'intera figura, comunque accovacciata e delle attività in caso di rilevamento di movimento, ma non appena è entrata nel campo d'azione può essere impostata anche per riprendere video con- della videocamera: impossibile avvicinarsi tinuamente (in questo caso, una volta che la scheda di senza far scattare l'allarme. Due aspetti non memoria è piena i contenuti vengono sovrascritti). Ab- ci hanno convinto del tutto. La registrazione biamo fatto delle prove di intrusione e il riconoscimento dell'audio non è di buona qualità. Anche a delle figure umane è praticamente istantaneo, con arri- pochi metri dalla videocamera, il suono è vo della notifica sullo smartphone in un paio di secondi distorto e poco intelligibile. dalla registrazione dell'attività. L'altro appunto che possiamo davvero Lo streaming su smartphone è di buona qualità per il muovere è alla gestione delle registrazioni tipo di applicazione, con un livello di dettaglio buono in che non possono essere esportate diret- tutte le condizioni di luminosità. Molto buona la qualità tamente, ma vanno praticamente catturate di immagine in modalità notturna, sia in bianco e nero dall'applicazione in tempo reale (per due che a colori, tanto che per lo scopo principale di sorve- minuti di filmato sulla memoria della tele- Il menù di gestione della Da remoto è possibile rego- camera, occorre registrare per due minuti videocamera da remoto. È lare l'inquadratura ruotando sullo smartphone). Anche la gestione della possibile salvare fotogrammi orizzontalmente l'ottica e scheda di memoria tramite PC non è mol- o video sullo smartphone, inclinandola verso il basso. to agevole e sicuramente l'intero processo attivare i fari di segnalazione Manca la possibilità si potrebbe essere reso molto più intuitivo per (difesa attiva), o disabilitare seguire automaticamente chi ha necessità di gestire un archivio dei momentaneamente la video- un potenziale intruso o pro- filmati. Del resto EZVIZ spinge sul suo servi- camera (modalità privata). grammare un movimento di zio CloudPlay, con diversi piani tariffari che camera. coprono esigenze di diverso tipo. Il servizio permette di salvare nel cloud i filmati ripresi da una o più telecamere, fino a 30 giorni e su server video di archivio (i video nuovi sostituiscono quelli vec- europei. Il costo di partenza è di 2,99 euro al mese per chi, dando la possibilità di andare indietro fino a 3 giorni una singola telecamera con un massimo di 3 giorni di essenzialmente).

 torna al sommario 42 n.72 / 21 22 MARZO 2021 MAGAZINE AUTO ELETTRICA Dacia Spring stupisce per il prezzo basso, ma appare limitata per alcuni dettagli Svelata la BMW Dacia Spring elettrica come la nuova Panda i4: elettrica, ma una vera Prezzo da urlo: solo 9.460 euro (con incentivi) BMW. Interni e Renault dà la scossa al mercato elettrico con la prima elettrica sotto i 10mila euro grazie all’ecobonus specifiche ancora di M. ZOCCHI segreti ento per cento elettrica, con BMW ha finalmente un’autonomia di 230 chilometri svelato la versione di Ce un prezzo da urlo: 19.900 euro che diventano 9.460 con il bonus rot- produzione della i4, tamazione previsto dagli incentivi na- senza però comunicare zionali. Sono queste le caratteristiche principali della nuova Dacia Spring, la il dettaglio delle proposta per la città del marchio di pro- specifiche, e senza prietà Renault. mostrare gli interni A colpire è proprio il prezzo. Saran- no due i modelli Dacia Spring, con la di M. ZOCCHI versione Comfort che sarà proposta a tutte le carte in regola per diventare la Electric. I primi test di guida, mostrano 19.900 euro (9.460 euro con ecobonus) “prossima Panda”. Partendo dagli interni, la reale capacità di percorrere poco più e la più accessoriata versione Comfort si sa, Dacia da questo punto ha sempre di 200 km in contesto urbano e misto Plus proposta a 21.400 euro (10.960 avuto un approccio smart, cercando di extraurbano, confermando anche la euro con ecobonus). eliminare il superfluo, e lasciare solo ciò precisione del dato omologativo WLTP. Entrambi i modelli saranno equipaggiati che è veramente utile, per abbattere il Ovviamente con percorsi ad alta veloci- con batteria da 27,4 kWh, con un’auto- più possibile i costi. Il risultato è un abita- tà, come quelli autostradali, il consumo nomia dichiarata di 230 chilometri nel colo spoglio, ma dove non manca nulla. si fa sentire, come per tutte le elettriche, ciclo WLTP che diventano 305 nel ciclo Nel caso di Spring, il cruscotto ricorda e si rischia di non superare i 120 km. Non WLTP City. I primi modelli saranno di- vagamente quello della prima Renault dovrebbe però essere un’auto per que- Durante la conferenza annuale sponibili a partire da settembre 2021, Zoe, fatto di plastiche molto semplici, sto tipo di utilizzo, se non assolutamente del Gruppo, BMW ha finalmente mentre la versione cargo da inizio 2022. bocchette dell’aria circolari, e display da saltuario. svelato la berlina elettrica Serie Dacia Spring sarà disponibile in quattro soli 7”, eppure l’elettrica francese all’e- Il motore elettrico poi è stato criticato 4 che dopo anni di attesa va a colori: potrà essere acquistata in bianco poca era considerata persino futuristica. per la poca potenza, scelta sempre in continuare la gamma iniziata con Kaolin o, pagando un sovrapprezzo, in È evidente che si tratta di un abitacolo al ottica di riduzione dei costi, dimenti- la i3, e che si chiamerà semplice- grigio iridescente, blu Cenote o Rosso risparmio, ma chi cerca una utilitaria non cando però che per un’auto da città, ciò mente i4. Goji. Il colore rosso non potrà essere guarda certo a grande display, cluster che importa davvero è la progressione In realtà bisognerà attendere scelto con l’allestimento Comfort Plus. digitali o orpelli di decorazione. Inoltre da 0 a 30 km/h, dove Spring gode della ancora alcune settimane per Renault, proprietaria del marchio, non il display dove risiede l’infotainment ha coppia immediata come tutte le elettri- una presentazione finale, e per ha deluso le aspettative, rivelando un dimensioni contenute, ma è comunque che, mentre lo 0-50 e lo 0-100 lasciano ora non conosciamo le specifi- prezzo di lancio, con incentivi statali compatibile con Android Auto e Apple il tempo che trovano. E qui la mancanza che nel dettaglio, così come non e rottamazione, di soli 9.460 euro. Un CarPlay, oltre ad avere un pulsante dei di accessori inutili forse torna utile, ren- sono stati mostrati gli interni del prezzo mai visto per un’elettrica, salvo comandi vocali per richiamare i rispettivi dendo la Spring una delle elettriche più veicolo. BMW però ci tiene a sot- rare combinazioni di incentivi statali e assistenti virtuali. leggere, con solo 970 kg, il che permet- tolineare che i4 non ha nessun regionali sommati, che la rende una utili- La seconda critica riguarda la motorizza- te di guadagnare in agilità anche con compromesso, e sarà una vera taria elettrica davvero accessibile per chi zione in generale, sia per la potenza del poca potenza. Serie 4, ed avrà anche una ver- cerca questa categoria di vettura. A onor motore elettrico, sia per la batteria instal- E poi c’è il prezzo che rimane, per sione Performance sotto il solito del vero, dopo la presentazione finale, lata. Per quest’ultima le critiche rappre- ora, inarrivabile dalla concorrenza, marchio M. Spring ha anche attirato qualche critica, sentano quasi un non-sense: una vet- salvo futuri colpi di coda del Gruppo Per il momento conosciamo l’au- per le troppe limitazioni di motorizzazio- tura con chiare aspirazioni urbane non Volkswagen, che però propone utilita- tonomia della versione che potrà ne ed equipaggiamento, ma vediamo nel dovrebbe avere bisogno di più dei 200 rie elettriche di dimensioni più conte- fare più strada, ovvero fino a 590 dettaglio cosa offre e perché può avere km circa che Spring promette a piena nute. Come accennato, i 19.900 euro km nel ciclo WLTP, ed è stata ri- carica e in città. La di listino diventano 9.460 euro, per chi velata anche l’accelerazione, con ricerca del miglior può usufruire di tutto il pacchetto di in- uno 0-100 km/h in circa 4 secon- prezzo sul merca- centivi, ed anche se si volesse puntare di, grazie alla potenza di 530 CV. to imponeva delle sull’allestimento migliore, si sale a solo Il design della vettura si distingue scelte, e Renault ha 21.400 euro, che diventano al netto dalle auto termiche del marchio deciso di proporre dei contributi statali, 10.960 euro. È le- grazie a modanature laterali di una batteria che cito aspettarsi che chi punterà ad una colore blu elettrico, e ad una gri- persino un passo utilitaria economica, abbia a sua volta glia frontale con il solito design, più avanti rispetto un’auto molto vecchia, e dunque per- ma che in parte è chiusa ed al- a quella della prima fettamente rientrante nei parametri dei loggia diversi sensori per la guida Zoe o della Twingo massimi incentivi concessi dal Governo. assistita.

 torna al sommario 43 n.72 / 21 22 MARZO 2021 MAGAZINE AUTO ELETTRICA La nuova strategia Volkswagen per accelerare e consolidare la transizione energetica dei suoi modelli di auto Volkswagen Power Day: il piano per la mobilità elettrica Batteria Unified Cell e potenziamento della rete elettrica Entro il 2030 l’80% dei veicoli VW utilizzerà la stessa tecnologia di batteria. I volumi faranno abbattere i costi del 50%

di Paolo CENTOFANTI

olkswagen ha tenuto in live streaming il suo Power Day in cui ha annunciato gli aggiorna- Vmenti alla sua strategia per la mobilità elettrica. Dopo la giornata di oggi, è ancora più chiaro come per il gruppo Volkswagen l’elettrificazione dell’auto non è più un’opzione ma l’unico futuro possibile per il mondo dell’auto. Lo ha espresso senza mezzi termini Herbert Diess, CEO di Volkswagen, che ha esordito con un messaggio chiaro quanto lapidario: “l’e-mobility ha vin- to la gara; è l’unica soluzione per ridurre velocemente le emissioni dovute ai veicoli”. Ha aperto così un even- to di ben due ore in cui l’azienda tedesca ha rilanciato i già ambiziosi obiettivi verso la completa trasforma- zione in senso elettrico della propria produzione, pun- tando ora ad arrivare a una quota del 70% di veicoli elettrici sul mix di vendite totali entro il 2030, contro il 35% precedentemente stimato. Per raggiungere que- coli commerciali pesanti. Le prossime auto di Volkswa- dimezzare i tempi di ricarica a fronte di un aumento sto obiettivo sono due i principali pilastri su cui il grup- gen saranno costruite intorno al formato della batteria del 30% della capacità di carica rispetto alle migliori po concentrerà nei prossimi anni la propria strategia: e non viceversa come avvenuto fino ad oggi. Le eco- batterie di oggi e che non fa impiego di materiali come sviluppo di un ciclo chiuso e verticale per la produzione nomie di scala di questo approccio, secondo quanto nichel o cobalto. delle batterie, espansione della rete di ricarica. dichiarato oggi, permetteranno a Volkswagen di ridur- re il costo delle batterie fino al 50% rispetto ad oggi. Sei gigafactory europee produrranno Tante tecnologie, un unico formato: Volkswagen punta a utilizzare quindi lo stesso formato la nuova batteria Unified Cell arriva la batteria Unified Cell di cella, ma con tecnologie chimiche diverse a secon- Volkswagen prevede ad arrivare entro il 2030 ad una L’elettrificazione della propria offerta per un gruppo da del segmento per il catodo, il cui costo rappresenta quota di mercato del 60% del mercato delle auto elet- che produce 10 milioni di auto all’anno deve fare i conti il 40% di una cella agli ioni di litio e influisce al 90% triche. Secondo le stime ciò si tradurrà in una domanda con l’approvvigionamento di quello che è il componen- sulla quantità di carica. Per i veicoli di fascia bassa, ad di batterie pari a 240 GWh all’anno. Per riuscire a pro- te essenziale di un veicolo elettrico, la batteria. Il cuore esempio, verranno impiegate batterie LFP, cioè con durre il necessario quantitativo di batterie per i propri della nuova strategia di Volkswagen è proprio nella co- catodo al litio-ferro-fosfato, mentre per il grosso del- veicoli, Volkswagen punta ad arrivare ad avere sei siti struzione di un nuovo processo produttivo che possa la produzione Volkswagen punta a utilizzare celle ad produttivi in Europa da 40 GWh entro il 2030. garantire sostenibilità, scalabilità e ottimizzazione dei alto contenuto di manganese, tecnologia che riduce Agli stabilimenti di Skellefteå (gestita da Northvolt) e costi. Il primo tassello è quello che l’azienda ha definito la quantità di nichel necessaria ed elimina del tutto Salzgitter già in fase di realizzazione (la cui capacità Unified Cell: a partire dal 2023, Volkswagen utilizzerà l’impiego di cobalto. Sul fronte dell’anodo, invece, produttiva verrà ora portata a 40 GWh) verranno infatti un unico formato di cella per le batterie di tutte le sue Volkswagen ha deciso di puntare sull’utilizzo del silicio costruiti nuovi stabilimenti nell’ovest d’Europa (in lizza auto. Entro il 2030, l’80% dei veicoli VW condivideran- e della grafite sintetica, materiale che consentono di ci sono Spagna, Portogallo e Francia), nei paesi dell’est no lo stesso design per le celle all’interno delle batte- aumentare del 10% la capacità della batteria rispetto (Repubblica Ceca, Slovacchia o Polonia), più due ulte- rie, che cambieranno per numero di celle impiegate e alle tecnologie di oggi e che sono già stati impiega- riori poli ancora da definire di concerto con la comu- per la tecnologia al loro interno, ma non nel formato. Il ti nelle batterie di Porsche Taycan e Audi e-tron GT. nità europea. La fabbrica di Skellefteå in Svezia sarà restante 20% saranno batterie specializzate per utilizzi Il punto di arrivo per Volkswagen è però lo sviluppo specifici, come auto sportive o da competizione, e vei- di celle allo stato solido, tecnologia che promette di segue a pagina 45 

 torna al sommario 44 n.72 / 21 22 MARZO 2021 MAGAZINE AUTO ELETTRICA Volkswagen durante la conferenza ha rivelato i piani per il 2021: invasione di elettriche ed anche di ibride Volkswagen presenta il piano elettrico per il 2021 4 differenti modelli e 300.000 vendite previste Le consegne cumulative arriveranno a 300.000 vetture entro la fine del 2021, cui si uniranno anche 150.000 ibride

di Massimiliano ZOCCHI con quattro ruote motrici, seguita poi dal olkswagen non accenna a mollare lancio della SUV coupé ID.5, e dalla ID.6 il colpo quando si parla di elettrifi- (CROZZ) nel mercato cinese. Vcazione, e in occasione della confe- Nel frattempo continueranno le conse- renza annuale del marchio, ha ribadito i gne della ID.3, con migliaia di ordini per piani per il 2021. la versione più economica, la City con Prima della fine del mese di marzo, ver- batteria da 45 kWh. Secondo Volkswa- ranno incrementate le consegne della gen questo porterà a consegne cumula- ID.4, in molti mercati europei, dove co- tive pari a 300.000 vetture entro la fine munque sono già stati consegnati circa del 2021, alle quali si uniranno anche clienti potranno effettuare i primi passag- glia ID. Sempre dall’estate, Volkswagen 23.000 esemplari. L’offensiva proseguirà, 150.000 ibride, arrivando a un totale di gi online, per completare poi l’acquisto in sperimenterà anche la vendita online di e durante i mesi si intensificherà con auto elettrificate pari a 450.000 unità. concessionaria. Mentre dall’estate il pro- auto in inventario o usate. Tutte queste l’arrivo di altri modelli e versioni. La ID.4 Inoltre verrà iniziato un programma per cesso potrà essere portato a termine in- procedure verranno attivate dapprima in verrà proposta anche nella variante GTX, la vendita online delle auto. Inizialmente i teramente, per tutte le vetture della fami- Germania, poi agli altri mercati.

AUTO ELETTRICA Volkswagen Power Day rica. Così come le batterie sono fondamentali per la l’installazione anche in quelle zone non raggiunte da produzione dei milioni di nuove auto elettriche, la rete nodi ad alta tensione. segue Da pagina 44  di ricarica è parimenti essenziale per sostituire l’attuale infrastruttura di distribuzione dei carburanti. Per que- Un giorno con le giuste tecnologie la sto motivo Volkswagen ha deciso di investire significa- ricarica sarà gratuita la prima a diventare operativa nel 2023 e produrrà le tivamente nella collaborazione con partner chiave per Infine, Volkswagen ha toccato il tema anche della ge- batterie per il segmento “premium”. Lo stabilimento di quintuplicare entro il 2025 il numero di stazione di rica- stione intelligente della ricarica, delle smart grid e del- Salzgitter, che sta sorgendo dove Volkswagen produ- rica veloce nell’Unione Europea, per un totale di oltre la ricarica bidirezionale. Nei prossimi anni tutti i veicoli ceva motori termici, sarà dedicato invece alle batterie 18.000 nuovi punti di ricarica ad alta potenza. Volkswa- elettrici Volkswagen permetteranno di utilizzare la loro “volume”, cioè per il grosso del proprio parco auto. gen riconosce che non tutti avranno la possibilità di ri- batteria come fonte di alimentazione ad esempio per Volkswagen ribadisce inoltre l’impegno ad implemen- carica a casa o sul posto di lavoro e per questo motivo la casa, o per il trasferimento dell’energia in un altro tare un ciclo chiuso per la produzione della batterie, sia nei centri cittadini che su strade e autostrade sarà sistema di accumulo, come quello dell’abitazione. grazie alla tecnologia di riciclo che consente di riuti- necessario aumentare il numero di colonnine ad alta L’obiettivo è mettere a disposizione della rete elettri- lizzare il 95% dei materiali delle batterie esauste per potenza per permettere la ricarica in pochi minuti. ca del futuro quanta più capacità di carica possibile, al la realizzazione di nuove celle. Ma l’impegno è anche I partner chiave di questo programma di espansione fine dievitare lo spreco dell’energia prodotta da fonti a riutilizzare le batterie della auto per i sistemi di accu- della rete di ricarica sono la nostrana Enel X, la spa- rinnovabili come avviene oggi. Nel futuro immaginato mulo per le centrali che producono energia elettrica da gnola Iberdrola e il gruppo BP che ha una forte presen- da Volkswagen, le auto elettriche potranno essere uti- fonti rinnovabili, solare ed eolico in particolare. za di distributori non solo in UK ma anche in Germania. lizzate per immagazzinare l’energia prodotta in ecces- Volkswagen ha anche mostrato una nuova stazione so, per restituirla in un secondo tempo. Grazie ad una 18.000 stazioni di ricarica veloce in di ricarica con due punti a corrente continua ad alta gestione intelligente di questo tipo, in futuro la ricarica Europa entro il 2025 potenza completamente indipendente dalla rete elet- delle auto potrebbe essere del tutto gratuita. L’alto grosso annuncio di oggi riguarda la rete di rica- trica e basata essa stessa su batteria, che consentirà

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n.72 / 21 22 MARZO 2021 MAGAZINE AUTO ELETTRICA La carenza di chip è una piaga che colpisce qualsiasi industria, tranne Toyota I piani di Mini Toyota non è rischio di la carenza di chip in anteprima: addio alle Dallo tsunami ha imparato a fare scorte auto termiche, Dallo tsunami del 2011 Toyota ha fatto scorte dei pezzi più importanti, tra cui i semiconduttori diventa un brand di Sergio DONATO solo elettrico oyota è una delle poche industrie Mini segue l’esempio di che ha risentito meno della carenza altri marchi, scegliendo Tdi chip e di componenti elettronici scatenata dall’avvento della pandemia la strada del 100% da COVID-19. Il motivo è da cercare nel elettrico. vedremo cambio di mentalità che Toyota ha ab- bracciato dopo il disastro di Fukushima, un ultimo modello che assume ancora più importanza se si endotermico e poi pensa che Toyota ha dato l’abbrivio negli passaggio graduale anni 90 alla logistica e della produzione Just-in-Time, ovvero delle poche scorte di M. ZOCCHI di magazzino e del “produco solo quello che richiede il mercato”. grammare con efficienza solo gli ordini aveva interrotto le catene di approvvigio- Il Just-in-Time di Toyota introdotto negli di parti e componenti realmente utili alla namento. Da quella dura lezione, Toyota anni 90 è stato così rivoluzionario che ha produzione. Ne guadagnava l’efficienza ricambiò ancora filosofia, o meglio affinò dato vita al termine gergale “Toyotismo”. complessiva della società e venivano ab- il suo Just-inTime aggiungendoci un po’ Ancora oggi, si possono raggiungere bassati i costi di stoccaggio perché i ma- di Just-in-Case, filosofia produttiva che pagine web dell’azienda che esaltano gazzini potevano essere più piccoli. prevede invece la presenza di scorte di questa filosofia di produzione e di stoc- magazzino. A febbraio del 2021, Toyota I piani futuri di Mini (brand control- caggio. Per competere soprattutto con Cambiare filosofia dopo ha infatti sorpreso tutti affermando che la lato da BMW) verranno presentati le rivali statunitensi, Toyota si gettò nel l’errore: le scorte mirate sua produzione non sarebbe stata inter- a breve, ma la stampa tedesca è Just-in-Time su indicazione del direttore Il Toyotismo divenne un modello mondia- rotta in modo significativo dalla carenza già sicura di quali saranno i punti di produzione Tahici Ohno, decidendo di le, ma costò carissimo a Toyota quando lo di chip. Dichiarazione che ha lasciato cardine del programma a medio produrre solo quello che veniva richiesto tusnami giapponese del 2011, che causò sbigottiti soprattutto i rivali Volkswagen, lungo termine. La notizia più im- dal mercato. Questo sistema innescò un il disastro nucleare di Fukushima, lasciò General Motors, Ford, Honda e Stellantis, portante è la decisione di seguire processo virtuoso su più livelli, perché la società priva di materiali per la produ- che invece hanno dovuto tirare parzial- altri marchi verso un futuro 100% avere un magazzino e una produzione zione. Il motivo è semplice: Toyota non mente i remi in barca. Dopo il disastro di elettrico, anche se non immediata- snelli significava anche possedere una aveva fatto scorte per mantenere un’effi- Fukushima, Toyota infatti ha cambiato i mente e con tappe ben scandite. capacità organizzativa in grado di pro- ciente snellezza, e al contempo il disastro contratti con i propri fornitori stilando un Secondo quanto rivelato in ante- elenco di 1.200 parti a rischio in caso di prima dal Der Spiegel, Mini intro- carenza di scorte e 500 componenti ad durrà il suo ultimo modello con DMOVE Annunciata la partnership tra i due operatori di ricarica alta priorità che avrebbero necessitato motore a combustione nel 2025, di scorte certe: tra questi ultimi ci sono con l’intenzione di ritirarlo dal mer- appunto i semiconduttori, quindi i chip. Il cato entro il 2030, lasciandogli Reti Duferco Energia e Be Charge piano di continuità aziendale prevedeva solo 5 anni di vita rispetto ai soliti 7. inoltre scorte presso i fornitori da due a L’azienda prevede che a metà del Ora diventeranno interoperabili sei mesi. A riferirlo è stata l’agenzia Reu- percorso, nel 2027, già metà del- ters che ha potuto ascoltare delle fonti le sue vendite saranno orientate di M. ZOCCHI vicine a Toyota, le quali hanno raccontato all’elettrico puro, motorizzazione ontinua la strategia di espansione per anche di alcuni paradossi legati ai nuovi che resterà l’unica in commercio a Duferco Energia e Be Charge, due dei contratti di ferro sottoscritti dai fornitori partire dal 2030. Questa decisio- Cprincipali operatori in Italia per la ricarica della società. Viene citata la società au- ne sarebbe in linea con la politica di veicoli elettrici. Le due aziende annunciano dio Harman, di proprietà di Samsung, che del Regno Unito, che recentemen- un accordo di interoperabilità, che permetterà ha dovuto rinunciare alla fornitura di chip te ha anticipato il divieto di vendita ai rispettivi utenti di caricare i propri veicoli alla casa madre per dare priorità a Toyota per auto nuove con motori endo- elettrici sulle infrastrutture di entrambe le reti. proprio in virtù dei nuovi contratti voluti termici: si è passati da un cauto Prossimamente, gli utenti iscritti alla piattaforma di Duferco Energia potranno trovare dalla casa automobilistica dopo lo tsu- 2035 al 2030. sull’app D-Mobility anche le stazioni di ricarica Be Charge, visualizzando anche tutti i nami del 2011. Sembra quindi che ancora BMW dal canto suo non ha ancora dati descrittivi della singola colonnina. Ugualmente succederà ai clienti di Be Char- una volta Toyota abbia fatto scuola e che, dichiarato simili propositi, quindi ge, che potranno accedere alle stesse informazioni sulle stazioni Duferco. Entrambe come vuole la regola, sia riuscita a impa- per il momento Mini sembra desti- le aziende hanno progetti a medio-lungo termine: Be Charge vuole arrivare a circa rare dai momenti difficili e a farne tesoro nata a diventare ciò che Smart è 30.000 punti di ricarica in Italia nei prossimi 5-6 anni, e cresce a un ritmo molto elevato, per fronteggiare le nuove ristrettezze, per Mercedes, ovvero un secondo con un importante investimento di 150 milioni di euro, Duferco Energia è focalizzata che invece di uno tsunami oggi hanno le marchio, dedicato alle vetture ur- anche sulla proposta per la ricarica privata e fornitura di energia 100% green. sembianze di una pandemia. bane, e solamente elettriche.

 torna al sommario 47 n.72 / 21 22 MARZO 2021 MAGAZINE RETE DI RICARICA La Volkswagen ID.3 sta diventando popolare, e lo sarà di più con l’economica City Audi nei guai: Quanto costa ricaricare la Volkswagen ID.3? il progetto Artemis sarebbe I costi a casa, nella rete pubblica e hyperfast già in ritardo Ecco quanto si potrebbe spendere, in diversi scenari e con le diverse configurazioni di sei mesi di Massimiliano ZOCCHI Il progetto, nato in seno olkswagen ha promesso che ad Audi per creare la avrebbe puntato fortissimo sulle super auto elettrica del Vsue nuove auto elettriche della famiglia ID, e dopo un inizio un po’ a futuro, avrebbe già un rallentatore, pare che ora le cose stiano consistente ritardo sulla andando per il verso giusto, e sono già tabella di marcia. Troppe tantissime le ID.3, il primo modello, in mano ai clienti. La domanda che spesso resistenze interne molti neofiti del mondo elettrico si fan- formando su una tariffa di 79 centesimi Tech (58 kWh): no è sempre la stessa: quanto si spen- al kWh, ma nel caso delle vetture ID i • Ricarica casalinga: 14,5 euro di M. ZOCCHI de per la ricarica? Analizziamo quindi, clienti possono avere tariffe agevolate • Ricarica pubblica corrente alterna- come già fatto per altri modelli, quanto presso la rete Ionity (di cui Volkswagen ta: 23,2 euro si potrebbe spendere, in diversi scena- fa parte), per cui possiamo analizzare i • Ricarica pubblica corrente conti- ri e con le diverse configurazioni della costi anche tenendo conto di questa nua: 29 euro vettura. agevolazione. Come sempre dunque è • Ricarica colonnine hypercharger: È bene specificare subito che non tut- sufficiente moltiplicare questi dati per 45,82 euro te le Volkswagen ID.3 sono uguali. Esi- ottenere la stima dei costi, supponendo Artemis, nato in seno ad Audi, tor- stono infatti diverse configurazioni, ma di dover ricaricare un veicolo comple- Volkswagen ID.3 Tour na al centro dell’attenzione, tramite che soprattutto propongono tre diversi tamente scarico, fino al 100%, anche (77 kWh): un report di Business Insider, se- tagli di batteria. La versione City, la più se si tratta di una fattispecie piuttosto • Ricarica casalinga: 19,25 euro condo cui la tabella di marcia non economica, ha una capacità utilizzabile rara (nonché sconsigliata per la salute • Ricarica pubblica corrente alterna- sarebbe stata rispettata, e il team di 45 kWh, mentre gli equipaggiamenti della batteria a lungo termine). Nel caso ta: 30,8 euro sarebbe in ritardo già di sei mesi migliori propongono 58 kWh o 77 kWh della ricarica casalinga e presso la rete • Ricarica pubblica corrente conti- sulla progettazione dell’auto del netti. Allo stesso modo anche le situa- pubblica in corrente alternata, potrebbe nua: 38,5 euro futuro. Sembra che i ritardi siano zioni di ricarica possono essere molto entrare in gioco anche l’efficienza del • Ricarica colonnine hypercharger: tali da aver già fatto slittare il lancio diverse tra loro. Escluderemo dal com- caricatore di bordo, che non è mai al 60,83 euro della “Landjet” dal 2024 al 2025. puto la ricarica privata con pannelli fo- 100%. È lecito quindi aspettarsi circa un Quando si parla di colonnine Hyperchar- I problemi riscontrati dal team Ar- tovoltaici, non tanto perché gratuita, ma 10% in più sul calcolo (che non riportia- ger bisogna però considerare a parte il temis, secondo il report, sarebbero perché troppo difficile da quantificare in mo perché troppo variabile in base alla caso IONITY, per via delle tariffe dedica- principalmente due, entrambi pur- quanto ogni abitazione ha conti energe- potenza). te ai clienti Volkswagen. La tabella qui troppo di natura interna. tici diversi. Consideriamo come costo sopra indica le varie possibilità di sot- Il primo riguarda il software, molto per l’energia casalinga quello medio di Volkswage ID.3 City toscrizione del piano We Charge. Nella indietro sulle tempistiche stabilite. un normale contatore, che per semplifi- (45 kWh): modalità We Charge Free non si otten- La super auto di Artemis dovreb- cazione quantifichiamo in 25 centesimi • Ricarica casalinga: 11,25 euro gono agevolazioni sul prezzo, mentre be avere a bordo la versione 2.0 al kWh. Per quanto riguarda la rete di ri- • Ricarica pubblica corrente alterna- già dall’intermedia We Charge Go il del software Volkswagen, ma lo carica pubblica, i punti più diffusi hanno ta: 18 euro prezzo presso le colonnine Ionity cala sviluppo sta tardando a causa dei costi di 40 centesimi al kWh ricaricando • Ricarica pubblica corrente conti- a 55 centesimi per ogni kWh ricaricato, continui problemi e bug di Golf 8 e, in corrente alternata, oppure 50 cente- nua: 22,5 euro a fronte però di un canone mensile di soprattutto, di ID.3, che impedisco- simi se si passa alla corrente continua, • Ricarica colonnine hypercharger: (un anno gratis). Infine con il pacchetto no ai tecnici di focalizzarsi sugli ag- più potente e quindi più veloce. Ci sono 35,55 euro migliore We Charge Plus si scende a 30 giornamenti. Il secondo problema, poi le reti hyperfast, che si stanno uni- • Volkswagen ID.3 Life/Business/ centesimi per kWh, con un canone men- forse ancora più grave, riguarda la sile di 9,99 euro (che diventerà 17,49 politica interna e l’ostruzionismo di euro dopo il primo anno). Di conseguen- alcuni dirigenti dell’azienda. za i costi sono i seguenti: Sembra che ancora non tutti ve- dano di buon occhio il passag- Con We Charge Go: gio a “auto come smartphone su ID.3 City: 24,75 euro ruote”, e quindi stiano facendo ID.3 Life/Business/Tech: 31,9 euro una silente opposizione all’avan- ID.3 Tour: 42,35 euro zamento dei lavori. Questo è un Con We Charge Plus: problema che il CEO del Gruppo, Herbert Diess, si è già trovato ad ID.3 City: 13,5 euro affrontare, e che sembrava risolto ID.3 Life/Business/Tech: 17,4 euro con la recente fiducia che il consi- ID.3 Tour: 23,1 euro glio gli aveva accordato.

 torna al sommario 48 n.72 / 21 22 MARZO 2021 MAGAZINE AUTO ELETTRICA Un video mostra i primi test su circuito della nuova versione del camion elettrico Elon Musk ha Tesla Semi, primi test per la nuova versione rivelato perché La produzione potrebbe essere vicina, sempre che la fabbrica in Texas sia pronta in tempo SN10 è esplosa. di Massimiliano ZOCCHI SpaceX al lavoro esla Semi è sicuramente il prodot- per le correzioni to dell’azienda californiana che più Ecco perché la Starship Tha fatto discutere, sia per ciò che promette, ma anche per i continui rinvii SN10 è esplosa dopo un della sua produzione. Ora sembra che atterraggio che pareva qualcosa si stia muovendo, probabilmen- te non a caso, dato il recente annuncio riuscito. SN11 testerà di una possibile produzione pilota entro subito delle modifiche quest’anno. Una nuova versione, rivedu- per evitarlo ta e aggiornata, è stata avvistata alcune settimane fa, dopo che per anni Tesla di M. ZOCCHI non aveva più realizzato prototipi. Questa stessa versione è ora utilizzata in alcuni test su circuito chiuso, come la stessa con una fava, testando contemporane- Tesla ha mostrato pubblicando un video amente il nuovo veicolo e le nuove bat- su Twitter: Tesla forse aveva bisogno terie, che dovrebbero poi equipaggiare dell’evoluzione tecnologica rappresen- anche Model Y e il pick-up Cybertruck, tata dalle celle al litio 4680, per riuscire oltre, si dice, la versione Plaid+ della ad offrire l’autonomia promessa, e dopo nuova Model S. inoltre Tesla ha promes- che questo video è stato pubblicato sono so che consegnerà alcuni Semi a clienti Dopo diversi giorni di attesa, Spa- subito partite le speculazioni circa il fat- selezionati entro la fine del 2021, quindi ceX, per parola di Elon Musk, ha to che il prototipo potrebbe già utilizza- la produzione potrebbe essere davvero rivelato perché la Starship SN10 re queste batterie, che sappiamo già in vicina, sempre che la fabbrica in Texas, sia esplosa, poco dopo l’atter- produzione in lotti limitati. Tesla potrebbe dove dovrebbe avvenire l’assemblaggio, raggio verticale portato a termine dunque cogliere i proverbiali due piccioni sia pronta in tempo. con successo. Secondo quanto apprendiamo, la spinta dei motori Raptor nella fase finale è stata più bassa di quanto atteso, forse per BICI ELETTRICA Malaguti ha deciso di allargare il business anche alle eBike di diverso genere un consumo anomalo dall’header tank, il che ha causato un atterrag- gio brusco, solo parzialmente visi- Malaguti scooter ed eBike. Ma il sito è solo in tedesco bile dai video, ad una velocità non Tra le proposte, che vanno dall’enduro, al trekking, al city, la top di gamma è la Superiore LTD trascurabile di 10 metri al secondo. Il colpo a terra ha causato la rottu- di M. ZOCCHI ra delle strutture di sostegno nella parte bassa, e di conseguenza l’e- alaguti ha contribuito a generare splosione successiva. Seguendo la leggenda della Motor Valley la discussione su Twitter tra Musk, Mitaliana, ma purtroppo in epoca tecnici e fan, si capisce che il pro- moderna, come diverse altre aziende blema potrebbe essere stato cau- italiane, è stata costretta a chiudere, a sato dall’elio usato per mantenere causa della non competitività con altre alta la pressione nei serbatoi ne- realtà industriali. Il marchio però, dopo cessari all’atterraggio, che inavver- la chiusura delle attività nel 2012, è titamente è stato “mangiato”. Musk tornato sul mercato, rilanciato dall’au- si è anche assunto direttamente la striaca KSR Group che, oltre a commer- responsabilità: “L’elio nell’header cializzare moto e scooter, ha deciso di monta una forcella FOX 36 Float Fac- sono Shimano, gli XT BRM8120 con di- è stato utilizzato per prevenire il allargare il business anche alle eBike, di tory FIT4 E-Bike+, e un ammortizzatore schi da 203 mm su entrambe le ruote. collasso del vuoto, che è avvenu- diverso genere. FOX Float DPX2 Factory E-Bike+, en- Ruote che hanno dimensioni diverse, to nel volo precedente. Colpa mia La cosa che forse fa un po’ storcere il trambi con escursione di 160 mm. 29” all’anteriore e 27,5” al posteriore, per aver approvato. Sembrava naso, è che il sito dedicato alle eBike La parte elettrica è affidata a Bosch, con gommate Maxxis Minion DHF e Ma- giusto in quel momento”. Non sap- Malaguti è solo in lingua tedesca, per il motore Performance Line CX, con 85 xxis High Roller. Il prezzo riportato per piamo ancora come verrà corretto clienti di Germania, Austria e Svizzera. Nm di coppia, supportato dalla batteria i clienti tedeschi è di 5.499 euro. Per questo problema, ma nel frattem- Tra le varie proposte, che vanno dall’en- PowerTube da 625 Wh. Le imposta- tutte le altre informazioni, è possibile vi- po gli ingegneri e i tecnici SpaceX duro, al trekking, al city, la top di gamma zioni sono gestite dal display Kiox. Per sitare la pagina dedicata, mentre nella sono già al lavoro sul prototipo è la Superiore LTD. quanto riguarda invece la trasmissione homepage si trovano le altre proposte, successivo, SN11, per migliorare Costruita su un telaio - in realtà già visto abbiamo un cambio Shimano XT, con tra cui anche All-Mountain e Front con il funzionamento delle gambe di utilizzato da diversi brand - in alluminio, tecnologia Hyperglide+. Anche i freni prezzi più accessibili. appoggio per la fase di atterraggio.

 torna al sommario 49 n.72 / 21 22 MARZO 2021 MAGAZINE BICI ELETTRICA Eunorau lancia la campagna su Indiegogo, per finanziare la produzione Nuovo record per Defender-S Pro, la folle eBike all-wheel-drive SpaceX: Falcon L’eBike full suspension da offroad dell’americana Eunorau costa meno di 2.000 euro 9 atterra per di Massimiliano ZOCCHI la nona volta, appiamo che agli americani pia- ce esagerare quando si tratta di dopo la missione SeBike, grazie anche a limiti di po- Starlink-21 tenza del motore elettrico ben diversi Il primo stadio della rispetto all’Europa. Eunorau però porta questo concetto all’estremo, con la sua missione Starlink-21 è campagna di crowfunding su Indiego- decollato e atterrato go, per finanziare la produzione della per la nona volta. Andrà Defender-S, una eBike, si potrebbe dire una fat eMTB, che fa della potenza e davvero in pensione della trazione la sua arma principale. dopo 10 voli? Partecipando alla campagna infatti (al momento già arrivata al 53% della goal di M. ZOCCHI line prestabilita) si può scegliere di ac- nel vano centrale, ha scelto comunque quanto resta sempre una eBike econo- quistare il modello base Defender-S, per di installare un motore nel mozzo anche mica per ciò che offre. La forcella è una circa 1.500 euro, oppure la Defender-S per la trazione posteriore. RST Guide, con solo 75 mm di escursio- Pro, che per l’equivalente di 1.675 euro Entrambi i motori hanno un funziona- ne, mentre l’ammortizzatore è un DNM offre la trazione su entrambe le ruote. mento a 48 volt, con potenza di 750 W, A0-42RC, con un travel più generoso di C’è anche un video di presentazione. per un totale quindi di 1.500 W nel caso 165 mm. Il cambio invece è uno Shimano Di fatto è dunque una eBike all-whe- della bici AWD. La batteria è prodotta Alivio a 9 velocità. Le gomme non po- el-drive, che fa uso di due motori elettri- con celle al litio di Samsung SDI, ed è tevano che essere fat, 26” per 4” di lar- I lanci di SpaceX per portare in or- ci del brand cinese Bafang. Nella ruota da 672 Wh, ma è disponibile anche l’op- ghezza. Eunorau non cita una versione bita satelliti, che compongono la anteriore il motore non può che essere zione da 816 Wh, ed anche una seconda apposita per l’Europa, dove superare i costellazione del servizio internet nel mozzo della ruota, mentre per l’al- unità, da montare sopra il tubo obliquo, 250 W non è legale per una semplice di Starlink, sono ormai un’abitu- tro motore Eunorau ha fatto una scelta per ulteriori 816 Wh, per un totale dun- eBike, tuttavia la spedizione è comun- dine. Ora c’è stato l’ennesimo re- strana: pur avendo un tipico telaio da que di 1.632 Wh. Sul fronte della ciclistica que accettata per tutto il mondo, lascian- cord per l’azienda spaziale di Elon eMTB, con alloggiamento per il motore non si può certo gridare al miracolo, in do intendere un uso privato della eBike. Musk, dato che si trattava della prima occasione in cui lo stesso booster Falcon 9 veniva utilizzato INFOTAINMENT Lucid Air sarà la prima automobile con sistema audio Dolby Atmos a bordo per la nona volta, ed ovviamente è un record anche il nono atterrag- gio in verticale sulla piattaforma Lucid Motors porta il sistema Dolby Atmos in auto Of Course I Still Love You. Il Fal- La codifica audio ad oggetti ben si sposa con l’impianto a 21 diffusori dell’elettrica di lusso con 9 B1051 ha spinto il secondo stadio verso l’orbita bassa, dove poi sono stati rilasciati altri 60 sa- di P. CENTOFANTI telliti Starlink, facendo così salire l Surreal Sound System a 21 diffu- il numero totale a 1.323. Prima di sori della Lucid Air si arricchisce del questa missione lo stesso booster Isupporto per la codifica audio Dolby era però stato utilizzato in diver- Atmos, facendo della berlina di Lucid se occasioni. Si tratta della nona Motors la prima vettura al mondo con missione, a un passo da quella supporto al formato audio ad oggetti dei che dovrebbe essere la vita utile Dolby Labs. In particolare, Lucid Air darà massima per i Falcon 9, valutata la possibilità di sfruttare il suo lussuoso in dieci lanci. SpaceX non ha mai impianto audio per lasciarsi immergere rivelato quali siano gli interventi di nella musica prodotta in Dolby Atmos posizionare il suono intorno all’ascolta- surround ma anche laterali e sul tettuc- manutenzione tra un lancio e l’al- Music, formato oggi offerto sostanzial- tore sfruttando i diffusori a disposizio- cio, permettendo di avvolgere completa- tro, ma si presume che il lavoro da mente dai servizi di streaming Amazon ne: più altoparlanti vengono impiegati, mente l’ascoltatore in cabina. fare per ricondizionare i razzi au- Music HD e Tidal, con contenuti prodotti maggiore sarà la ricostruzione della Lucid Motors ha annunciato che il siste- menti di volta in volta, ponendo il da una manciata di artisti. scena sonora tridimensionale originale. ma verrà impiegato anche per riprodur- decimo lancio come limite logico. Il formato Dolby Atmos trascende dai L’impianto audio della Lucid Air, con i re avvisi di segnalazione direzionali, per Nel frattempo Starlink ha aperto il classici sistemi multicanale discreti 5.1 suoi 21 speaker, sembra quindi il match incrementare la sicurezza e l’attenzione programma beta anche in Germa- e 7.1, codificando il suono nella forma di ideale per la codifica Dolby, ampiamente del guidatore durante la marcia. Lucid nia e Nuova Zelanda. In Italia sono oggetti posizionati in un ambiente virtua- utilizzata in ambito cinematografico, an- non ha invece dichiarato quali sorgenti tanti i tester che si sono registrati, le tridimensionale. Un dispositivo Dolby cora poco in quello musicale. Il Surreal saranno disponibili per l’ascolto di con- ma non si sa ancora quando inizie- Atmos compatibile è quindi in grado di Sound System è dotato di canali frontali, tenuti in Dolby Atmos. ranno a ricevere i primi kit.

 torna al sommario 50 n.72 / 21 22 MARZO 2021 MAGAZINE AUTO ELETTRICA La MG5 va a colmare un vuoto tra le proposte dei vari costruttori BYD porta le MG lancia in Italia la station wagon MG5 batterie a lama È la prima SW 100% elettrica al mondo in Europa: pronte L’auto ha un solo motore elettrico, da 135 kW (184 CV) e 280 Nm di coppia. Arriva ad ottobre per 1 milione di Massimiliano ZOCCHI di km, e non si opo il ritorno di MG sulla scena eu- incendiano ropea, e di conseguenza italiana, la Con l'esportazione dei Dcasa inglese presenta già altri due modelli completamente elettrici, di cui primi modelli BYD in uno è una importante novità per il mer- Europa, arrivano anche cato mondiale. La MG5 è di fatto la prima le celle al litio a lama, station wagon 100% elettrica al mondo, e va a colmare un vuoto per questo seg- che hanno diversi punti mento che permane fin dalla diffusione a favore e possono delle auto elettriche al mercato di massa. cambiare il mercato MG non ha ancora svelato tutto su questa nuova vettura, dato che arriverà ad otto- Il bagagliaio offre infatti un generoso spa- limitandosi ad indicare in 400 km l’au- di Massimiliano ZOCCHI bre 2021, ma le prime immagini mostrano zio di 578 litri, che può essere ampliato tonomia secondo il ciclo WLTP. A bordo una classica wagon, con un design filante fino a 1.456 litri, con l’abbattimento dei troviamo un caricatore AC trifase da 11 e semplice. Con una lunghezza di 4.544 sedili posteriori. L’auto ha un solo moto- kW, ed è presente anche la ricarica DC, mm, larghezza di 1.811 mm e una altezza re elettrico, con potenza di 135 kW (184 anche qui senza potenza dichiarata, ma di 1.513 mm, può offrire un’ottima abitabi- CV) e 280 Nm di coppia. La casa non con la solita tempistica di 30 minuti per lità e capacità di carico. ha dichiarato la capacità della batteria, caricare fino all’80%. La MG5 trova un suo punto di forza anche nella possibilità La cinese BYD è pronta ad espor- di traino e carico sul tetto. La vettura può tare in Europa alcuni suoi modelli DMOVE Motore elettrico e batteria identici per le 2 versioni annunciate trainare un peso massimo di 500 kg, un di auto elettriche, partendo dalla peso massimo del timone del rimorchio Norvegia. Una delle prime vettu- di 50 kg, e può alloggiare sulle barre re ad arrivare dovrebbe essere Peugeot 308 diventa ibrida plug-in porta tutto da tetto altri 75 kg. Sempre la Tang, che porta in dote anche a sottolineare il suo carattere famigliare una interessante novità: le celle al ed adatto ai viaggi, è dotata anche di un litio a lama. Le cosiddette "Blade 2 versioni e 60 km di autonomia sistema Vehicle-2-Load con un alimenta- Battery" non sono altro che cel- di S. DONATO tore per apparecchi elettrici esterni fino a le con una forma molto lunga e a testa di leone e la scritta Peugeot del 2.500 W. Ancora sconosciuti i dettagli su stretta, tali da sembrare appunto nuovo logo debuttano sull’altrettanto interni e infotainment, ad eccezione della delle lame, anziché avere le so- Lnuova 308. Il passo cresce di 55 mm, presenza di alcuni sistemi ADAS MG Pilot. lite forme cilindriche o a paralle- l’altezza diminuisce di 20 mm, e la 308 fa il Di seguito le caratteristiche rivelate: lepipedo. Un'altra particolarità di suo ingresso nel mondo della ibride plug-in • Prima station wagon 100% elettrica al queste celle è la chimica, del tipo di Peugeot. Le motorizzazioni della nuova mondo litio-ferro-fosfato, quindi senza ma- 308 includeranno solo varianti ibride elettri- • 578 L (Bagagliaio) terie prime costose come nickel che, che però sono basate su uno sviluppo • Autonomia 400 km WLTP e cobalto. Le batterie con questa della piattaforma elettrica EMP2. Stellantis PSA non esclude in futuro l’esistenza di un • Capacità max bagagliaio 1.456 L chimica hanno una minore densità versione 100% elettrica della 308. lancio saranno disponibili due versioni ibride elettri- • Motore elettrico 135 kW / 280 Nm energetica, ma grazie al processo che: Hybrid 180 e Hybrid 225 che hanno rispettivamente 180 e 225 CV (133 e 165 kW), • Accelerazione 0-50 km/h 3.4 s cell-to-pack permettono di recupe- ed entrambe con un motore elettrico da 81 kW e una batteria da 12,4 kWh per un'au- • Accelerazione 0-100 km/h 8.3 s rare spazio per alloggiare più cel- tonomia senza combustione di circa 60 chilometri. La differenza in CV arriva quindi • 11 kW AC caricatore (Trifase – carica le, e colmare quindi il gap dovuto dalle diverse potenze del motore a benzina che produce rispettivamente 110 e 133 kW. rapida) alla minore energia contenuta. Le Il caricabatteria di bordo è da 3,7 kW, ma a disposizione c’è anche il 7,4 kW opzionale. • 30 minuti fino all’80% livello di batteria batterie LFP sono anche molto re- Con quest'ultimo, una carica completa richiede poco meno di due ore, mentre con il ca- • 500 kg Capacità di traino sistenti. BYD stima di poter percor- ricatore standard da 3,7 kW servono 3 ore e 50 minuti. Grazie ai suoi 4,36 metri, la nuo- • 75 kg Capacità di carico sul tetto rere fino a 1,2 milioni di km, oppure va 308 è undici centimetri più lunga del vecchio modello, ed è anche 2 centimetri più • MG Pilot – Sistemi di assistenza alla gui- fino a 3.000 cicli di carica/scarica, bassa: il metro si ferma al tetto a 144 centimetri. La crescita del passo di 5,5 centimetri, da (ADAS) senza che la batteria soffra di un per un totale di 2,675 metri, dovrebbe garantire più spazio nell’abitacolo. Il bagagliaio • V2L 2.500 W Alimentatore per disposi- degrado importante. Infine, hanno contiene 412 litri, con gli schienali dei sedili posteriori abbattuti si arriva fino di 1.323 tivi esterni dato risultati sorprendenti nei test litri. La 308 sfoggia uno schermo da 10” per il conducente invece della strumentazione Tutte queste specifiche verranno con- di sicurezza. Se penetrate da un classica. Un altro display da 10” touchscreen è presente sulla console centrale ed è di fermate poiché sono ancora in fase di corpo estraneo, hanno fatto regi- serie. Servirà da finestra sul nuovo sistema di infotainment i-Connect di Peugeot. Tra omologazione, e più informazioni, così strare temperature di superficie gli ADAS, la 308 prevede un pacchetto "Drive Assist 2.0" a partire dalla fine del 2021 come i prezzi, verranno rivelate con in un range di solo 30-60 gradi Il lancio della 308 è previsto per la seconda metà del 2021, con la 308 SW che sarà l’avvicinarsi della disponibilità, prevista celsius, senza emettere fiamme o annunciata a giugno. Tutto tace, invece, sul fronte dei prezzi. per ottobre 2021. fumo.

 torna al sommario 51 n.72 / 21 22 MARZO 2021 MAGAZINE AUTO ELETTRICA Abbiamo guidato in anteprima la nuova Opel Mokka, anche in versione elettrica, che prende il nome di Mokka-e Opel Mokka-e, test drive. L’elettrica che mancava Opel è subissata di richieste dai clienti e pare aver fatto centro. La strada conferma i primi pareri? Scopriamolo nel test drive

di Massimiliano ZOCCHI pel Italia aveva già presentato ufficialmente la nuova Mokka e la sua versione elettrica OMokka-e (per tutti i dettagli vi rimandiamo all’ar- ticolo dedicato). Mancava però ancora un test drive, per capire davvero la sensazione che poteva regalare questa nuova vettura, forte di un grandissimo interes- se da parte dei clienti, tanto da aver costretto Opel e Stellantis a rivedere i piani di produzione, così da poter accogliere i tanti ordini ricevuti, in buona parte anche per l’elettrica. Abbiamo quindi avuto l’occasione di gui- dare nuova Mokka, in anteprima rispetto all’arrivo nelle concessionarie. L’elettrico PSA non ha sorprese Il Gruppo PSA, ora riunito nella grande famiglia Stellan- tis, ha scelto di sviluppare un unico powertrain elettrico, poi utilizzato praticamente in tutte le sue vetture a batte- ria, indipendentemente dalla dimensione o dal segmen- to. Per questo diciamo che non ha sorprese, perché in a 80 kW e coppia a 220 Nm. Ma nel traffico del centro abbiamo ottenuto un dato di consumi pari a 22 kWh/100 questa Mokka-e troviamo sempre il motore da 100 kW di Milano ci siamo trovati bene in modalità Sport, che km, che con la batteria in dotazione garantirebbe circa (136 CV), alimentato dalla batteria da 50 kWh. Diversa- offre tutti i 100 kW del motore, con coppia a 260 Nm, e 227 km di autonomia. Può sembrare poco, ma sono ba- mente però da Corsa (o da altre auto del Gruppo come risposta dell’acceleratore più pronta e volante preciso. state alcune rigenerazioni in decelerazione per tenere Peugeot e-208 o Citroen e-C4) Mokka è un SUV com- In mezzo al traffico è oltremodo utile essere scattanti e l’indicazione dell’autonomia sempre sopra i 280 km, patto, e la seduta è leggermente più alta e confortevole. pronti, e non deve spaventare il computer di bordo che sempre considerando una guida senza risparmio. Dal posto di guida spicca molto il cofano pronunciato toglie subito 20 km di autonomia con questa imposta- della vettura, con la venatura centrale ben in evidenza. zione: dopo diversi km percorsi, il contatore non è mai Si può sempre scegliere tra tre modalità di guida, se- sceso, ed anzi per effetto del regen, ha iniziato a salire. lezionabili tramite un pulsante nella console centrale, stessa zona dove possiamo scegliere il senso di marcia Confort a bordo e interni moderni e se attivare la modalità di rigenerazione “B”. Nella mo- Nel nostro test la Mokka elettrica era equipaggiata con dalità più tranquilla, la solita Eco, la potenza viene taglia- l’allestimento Ultimate, con pelli impreziosite da inserti ta a 60 kW, la coppia a 180 Nm, e la risposta di volante in Alcantara, e colori di contrato perlopiù sul cromato o e acceleratore è nella norma. Si senta davvero la spinta grigio metallizzato. La linea del cruscotto, avvolgente, in molto blanda e morbida, adeguata solo a tratti di guida direzione del guidatore, è ottima, poiché rivolge anche molto tranquilla e per zone senza traffico. Già in moda- il display centrale verso chi lo deve utilizzare, soprattut- lità Normal le cose cambiano, con la potenza che sale to se è attiva la navigazione satellitare. Si può fare un appunto proprio al display centrale, sulla carta da 10”, ma utilizzato realmente solo in parte, circa 7”, con due colonne nere ai lati più o meno inutili. È possibile che Le due console a confronto, quasi indistinguibili, un futuro aggiornamento software consenta di utilizzare se non fosse per il tasto B del regen. al meglio lo spazio a disposizione. In generale l’assem- blaggio sembra ottimo, senza rumori di sorta, anche quando abbiamo attraversato del pavé sconnesso, anche se qualche plastico ha un po troppo il sapore di Sulle dinamiche di guida, l’auto è ben attaccata alla stra- finto. Da sottolineare che Opel non ha scelto di rendere da, anche prendendo alcune curve un po’ “allegramen- gli allestimenti legati a doppio filo con l’alimentazione te”, il peso della batteria sul pianale fa sì che il baricentro della vettura. Tutti gli stili possono essere configurati con resti sempre molto basso. La Mokka-e è costruita su qualsiasi tipo di motore, ed è quindi possibile abbinare una piattaforma che non è una conversione di un’auto all’elettrico anche lo stile sportivo. con motore endotermico, ma ha un’architettura studiata all’origine per avere diverse alimentazioni, ed essere Guida e autonomia per questo flessibile. Nota di merito all’impianto frenan- Come detto il nostro consiglio è di lasciare sempre la te, soprattutto nella versione elettrica. La primissima modalità Sport attivata, e lasciare che sei il nostro cer- parte della corsa del pedale del freno interviene sulla vello a fare da computer di bordo, e modulare l’accele- rigenerazione magnetica, frenando dunque la vettura, razione e la pressione dell’acceleratore, così da avere ma senza intervento meccanico delle pinze. Solo pre- sempre tutta la potenza disponibile. Senza grosse ac- cortezze, con accelerazioni brucianti e guida sportiva, segue a pagina 53 

 torna al sommario 52 n.72 / 21 22 MARZO 2021 MAGAZINE MOBILITÀ SOSTENIBILE Jaguar Land Rover adotta il sistema di purificazione dell’aria nanoe X sviluppata da Panasonic Il sistema di purificazione dell’aria di Jaguar Land Rover Può uccidere il 97% di germi e virus, COVID incluso Studi indipendenti dimostrano l’efficacia nell’eliminare fino al 97% di virus e batteri e funziona anche contro il SARS-CoV-2 di Paolo CENTOFANTI di ridurre del 97% la presenza di virus e batteri con un ciclo di purificazione i chiama nanoe X ed è una tecno- dell’aria di 30 minuti. Un ulteriore studio logia sviluppata da Panasonic per la indipendente è stato commissionato da Spurificazione dell’aria che sfrutta la Panasonic a Texcell, organizzazione che produzione di radicali ossidrilici OH per ha testato l’efficacia di nanoe X sul -co uccidere germi e batteri in sospensione ronavirus SARS-CoV-2, ottenendo una nell’aria, ma anche di neutralizzare muf- riduzione del 99,9% del virus con un fe ed eliminare cattivi odori. L’ha scelta ciclo di 2 ore, in questo caso però non Jaguar Land Rover, che ha deciso di in- simulando l’ambiente di un automobile. tegrarla a bordo delle sue prossime auto Nanoe X utilizza micro-scariche elettri- all’interno dell’impianto di climatizzazio- che ad alta tensione ionizzando l’umidità entrano in contatto. Il radicale idrossile veicoli, ma si tratta di una naturale evo- ne, per potenziare il sistema di purifica- presente nell’aria per produrre trilioni ha infatti un potentissimo potere ossi- luzione considerando che la tecnologia zione dell’aria in cabina andando oltre il di radicali ossidrilici al secondo, intrap- dante ed è efficace nel neutralizzare non nanoe di Panasonic per il filtraggio delle semplice filtraggio di polveri sottili. polandoli all’interno di micro goccioline solo composti organici volatili ma anche PM2.5 è già adottata sulla Jaguar I-PACE JLR ha affidato il test della tecnologia al d’acqua. Ciò permette alle molecole OH, le strutture cellulari di batteri e muffe, e su diversi modelli della gamma Land laboratorio di microbiologia e virologia altamente instabili e reattive tanto da motivo per il quale è considerato un Rover. Il progetto è in cantiere da circa 5 Perfectus Biomed, che ha simulato in resistere libere in ambiente per massi- battericida naturale, nonché uno spaz- anni, ma la pandemia di coronavirus ha camera sigillata il funzionamento di un mo un secondo, di rimanere disperse in zino dell’atmosfera. JLR non ha ancora reso quanto mai attuale il tema della pu- impianto di purificazione di un veico- ambiente fino a 10 minuti, permettendo annunciato una tempistica precisa per rificazione in ambiente chiusi e ristretti lo, certificando la capacità del sistema loro di reagire con le particelle con cui l’introduzione della tecnologia sui primi come l’abitacolo delle auto.

REPORTAGE Opel Mokka-e, test drive

segue Da pagina 52 

mendo più a fondo il pedale interviene il freno in senso classico, ed il feeling è davvero buono: si può frenare dolcemente, ma appena si affonda, l’auto si ferma in pochi metri. Non solo green, anche stile sportivo Come abbiamo accennato in precedenza, le configura- zioni estetiche possono essere combinate liberamente, e nella versione con motorizzazione a benzina abbiamo anche visto l’allestimento GS Line, che dona all’abitalo re benzina, 130 CV con cambio automatico a 8 rapporti, Conclusioni e listino un aspetto più sportivo, con colore di contrasto rosso, abbiamo anche notato un altro particolare della versati- La nostra prova dunque ha confermato le aspettative, sia nelle cornici degli interni, sia nei dettagli dei sedili, lità della piattaforma Opel: la console centrale è identica così come giustifica l’interesse dimostrato da tanti clienti senza pelle ma più casual, e anche nei tocchi di colore tra le diverse motorizzazioni, senza le va del cambio, e seppur a scatola chiusa. La Mokka-e (e la Mokka) è una della carrozzeria e dei cerchi in lega. Testando il moto- con pulsanti di controllo che sembrano sostanzialmente vettura che colpisce, grazie anche al nuovo design del uguali. Se non fosse per le palette del cambio automati- frontale, che Opel inaugura proprio con questa auto. co dietro il volante, sarebbe virtualmente impossibile di- Si può dire che chi cerca una vettura comoda, bella e stinguere tra elettrico o benzina semplicemente salendo con i giusti spazi a bordo, può puntare sulla versatile a bordo. Di fatto qualcuno potrebbe preferire possedere proposta Opel. E l’elettrico non deve spaventare, anzi, un’auto che non sia elettrica “a prima vista”, ma che ap- ora diventa quasi una scelta normalizzata. Ci riserviamo paia come una qualsiasi auto. Normalmente non ci dedi- di valutare l’autonomia con test di più lunga durata e chiamo a motori a combustione, ma la prova del benzina in diversi contesti, così come la velocità di ricarica, ma è stata interessante anche per fare un confronto diretto già la nostra prova “sconsiderata” ha dato un esito cer- con l’elettrico, a pochi minuti da una prova all’altra. Il tamente positivo. I prezzi partono da 22.200 euro, per cambio automatico Opel, grazie a 8 rapporti molto corti, la versione a benzina con cambio manuale, mentre la non ha lag tra le cambiate, e gode di una accelerazione Mokka-e parte da 35.250 euro, a cui però si possono fluida e progressiva, che se non fosse per il rumore del detrarre 10.000 euro di incentivo statale, più uno sconto motore, si potrebbe quasi confondere. Opel aggiuntivo, per arrivare a circa 23.000 euro.

 torna al sommario 53 Dammi il cinque!

MODELLO 730-1 redditi 2007 ALLEGATO B Scheda per la scelta della destinazione Da consegnare unitamente alla dichiarazione Mod. 730/2008 al sostituto d’imposta, al dell'8 per mille dell'IRPEF e del 5 per mille dell'IRPEF C.A.F. o al professionista abilitato, utilizzando genzia l’apposita busta chiusa contrassegnata sui ntrate lembi di chiusura.

CODICE FISCALE CONTRIBUENTE (obbligatorio) COGNOME (per le donne indicare il cognome da nubile) NOME SESSO (M o F) DATI DATA DI NASCITA COMUNE (o Stato estero) DI NASCITA PROVINCIA (sigla) ANAGRAFICI GIORNO MESE ANNO

LA SCELTA DELLA DESTINAZIONE DELL’OTTO PER MILLE DELL’IRPEF E QUELLA DEL CINQUE PER MILLE DELL’IRPEF NON SONO IN ALCUN MODO ALTERNATIVE FRA LORO. PERTANTO POSSONO ESSERE ESPRESSE ENTRAMBE LE SCELTE

SCELTA PER LA DESTINAZIONE DELL’OTTO PER MILLE DELL’IRPEF (in caso di scelta FIRMARE in UNO degli spazi sottostanti)

Stato Chiesa cattolica UnioneOgni Chiese anno cristiane in avventiste Italia del nascono 7° giorno 30.000Assemblee bambini di Dio in Italia prematuri, Il tuo 5 per mille di cui circa 5000 hanno un peso inferiore a 1500 gr...... Chiesa Valdese unione delle chiese metodiste e valdesi Chiesa Evangelica Luterana in Italia QuestiUnione Comunità bambini Ebraiche hanno Italiane bisogno di cure, controlli può cambiare la vita e assistenza per molti anni...... E anche i loro genitori hanno bisogno del tuo aiuto. In aggiuntadi amolti quanto indicato nell’informativabambini sul trattamento dei dati,Le contenutadonazioni nelad paragrafoAISTMAR 3 delle Onlus istruzioni, vengono si precisa che i dati personali del contribuente verranno utilizzati solo dall’Agenziainteramente delle Entrate per impiegateattuare la scelta. per: AVVERTENZE Per esprimereprematuri la scelta a favore di una delle. sette istituzioni- l’assistenza beneficiarie delle della gravidanze quota dell'otto a rischio per milleo patologiche dell'IRPEF, il contribuente deve apporre la propria firma nel riquadro corrispondente.- la La cura scelta e il deve supporto essere al fatta neonato esclusivamente prematuro per una delle istituzioni beneficiarie. e alla sua famiglia nel percorso di sviluppo e crescita ELa non mancanza della ti firma costa in uno dei sette riquadrinulla. previsti costituisce scelta non espressa da parte del contribuente. In tal caso, la ri- partizione della quota d’imposta non attribuita è stabilita in proporzione alle scelte espresse. Le quote non attribuite spettanti alle Assemblee di Dio in Italia e alla Chiesa Valdese Unione delle Chiese metodiste e Valdesi, sono devolute alla gestione statale.

Oppure puoi sostenere AISTMAR Onlus con versamenti su: SOSTIENI AISTMAR Onlus con il tuo 5 per mille SCELTA PER LA DESTINAZIONE DEL CINQUE PER MILLE DELL’IRPEF• C/C Postale:(in caso 29328200 di scelta FIRMARE in UNO degli spazi sottostanti) • C/C BancoPosta: IBAN: IT 05 Z 07601 01600 000029328200 Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, presso Posta di via Sambuco,Finanziamento 15 agli - Milanoenti Sui delle associazioni di promozione sociale e delle associazioni riconosciute della ricerca scientifica e della università che operano nei settori di cui all’art. 10, c. 1, lett a), • C/C Bancario: IBAN: IT 30 R 05216 01619 000 000 003641 moduli del D.Lgs. n. 460 del 1997 e delle fondazioni nazionali di carattere culturale presso Credito Valtellinese, Agenzia n°14 - Milano CUD, 730 FIRMA FIRMA . . .Mario ...... Rossi ...... o Unico Tutto il personale di AISTMAR Onlus è volontario. L’intero ricavato delle donazioni viene Codice fiscale del Codice fiscale del scrivi beneficiario (eventuale) 97028210157 impiegatobeneficiario in(eventuale) cure e assistenza ai neonati prematuri e patologici e alle loro famiglie.

Finanziamento agli enti Sostegno alle associazioni sportive dilettantistiche in possesso della ricerca sanitaria del riconoscimento ai fini sportivi rilasciato dal CONI a norma di legge

AISTMAR OnlusFIRMA - via della Commenda, 12 - 20122 Milano - www.aistmar.it FIRMA ...... AISTMAR ...... Onlus...... FONDAZIONECodice fiscale IRCCS del CA’ GRANDA - OSPEDALE MAGGIORE POLICLINICO Codice fiscale del Dipartimentobeneficiario (eventuale) per la Salute delle Donna, del Bambino e del Neonato beneficiario (eventuale)Associazione Italiana per lo Studio e la Tutela della Maternità ad alto Rischio U.O. di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale In aggiunta a quanto indicatovia Francesco nell’informativa Sforza, 28 sul - 20122 trattamento Milano dei dati, contenuta nel paragrafo 3 delle istruzioni, si precisa che i dati personali del contribuente verranno utilizzati solo dall’Agenzia delle Entrate per attuare la scelta. AVVERTENZE Per esprimere la scelta a favore di una delle finalità destinatarie della quota del cinque per mille dell’IRPEF, il contri- buente deve apporre la propria firma nel riquadro corrispondente. Il contribuente ha inoltre la facoltà di indicare anche il codice fiscale di un soggetto beneficiario. La scelta deve essere fatta esclusivamente per una delle finalità beneficiarie.

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