Trad Just Another Manic Tuesday

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Trad Just Another Manic Tuesday

TRAD JUST ANOTHER MANIC TUESDAY

F rom: Trixie Date: Sat, 17 Apr 1999 10:22:47 GMT Subject: REPOST "Just Another Manic Tuesday" (1/2)

*ahem*

Apparently, I wasn't clear when I informed my computer if it screwed up what I was doing one more time I was going to have to hurt it.

*sigh*

Technology sucks, don't it? Thanks to all the very nice people who let me know part one never made it through - I don't check the newsgroup anywhere near as often as I should and might never have known if not for them. :)

Title: Just Another Manic Tuesday Author: Trixie Email: [email protected] Classification: S, MSR, MulderAngst Rating: NC-17 Spoilers: Monday, Arcadia, tiny one for Triangle Archive: Go for it! Just lemme know where it's goin' . . . Summary: First, let's all pretend Arcadia REALLY happened when it was slated to - before Monday. Once you believe that with me, I can tell you this is a Post-Monday story. I hate summarizing my own work, I hate summarizing my own work, I hate summarizing my own work . . . Scully wants more. There. That's the best I can do. Disclaimer: What, are you high? I can't SUMMARIZE and you think I might OWN them? Pishaw, right.

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Just Another Manic Tuesday

TRAD & ADATT:Anasilv ago 03 XXXXXXXXXXXXXXXXXXX Cazzo.

Dannatissimo giorno fottuto d’inferno.

Come se ieri non fosse bastato:come se il mio materasso ad acqua non avesse fatto un lago,come se non fossi stato ostaggio durante una rapina in banca,e fossi quasi MORTO x quella che non credo fosse la prima volta,no,quel giorno non è bastato.

Oh,no;oggi è molto,MOLTO peggio.

Come diavolo lavora lo schema cosmico delle cose, se questo martedì è peggio di lunedì? Dove è scritto che Fox Mulder non può aver una bella giornata? Chi ha decretato che non debbo aver pace? Anche Dio si è riposato il dannato settimo giorno!

Sospiro,passandomi una mano sul viso. Non che questo mi compari a dio;non ho un Ego ‘così ‘enorme.. Se fossi Dio,Lunedì non sarebbe mai venuto e Martedì ,sicuro come l’inferno, che non avrei fatto quello che ho fatto. Se CI fosse un dio, non avrebbe permesso che ci fossero questi 2 giorni nella mia vita.

Scully pensa che io sia matto.

Lo so,non è esattamente una notizia fresca.Lei pensa che io sia matto, fin dal nostro primo caso insieme. Diavolo,probabilmente ha ragione lei.Ma non è il fatto che lei mi ritenga matto a colpirmi,è il ‘motivo’ x cui mi ritiene matto,a colpirmi,proprio adesso.

E io sapevo che lei voleva,insisteva che le parlassi della mia intera grande ‘teoria’(giuro su Dio che è salita nelle mie quotazioni,quando si è riferita alle MIE teorie),riguardante cosa fosse accaduto lunedì. Le ho detto , come facevo a sapere che Pam fosse lì fuori ,e xkè sapevo che Edgar avesse la bomba.Le ho spiegato che la frase ’ha una bomba’,mi correva nel cervello ,mentre ero nel mezzo di quella banca. Le ho detto che avevo del flash del suo volto,abbassato sul mio ,spaventata,preoccupata,mentre urlava che mi avrebbe portato fuori di lì. Le ho detto del dolore fantasma che mi sentivo nel petto,a volte simile ad un attacco di cuore,ma molto + simile a quella volta, in cui lei mi sparò x fermarmi. Finalmente,le ho detto del mio materasso ad acqua ;su come SAPESSI che il mio padrone di casa mi avrebbe telefonato e mi avrebbe fatto pagare x i danni,e come avessi il + stupefacente senso di deja-vù. La ‘certezza’ che fosse tutto già accaduto prima ,che sarebbe accaduto di nuovo e come fossimo senza potere ,nel fermare la catena di eventi ,fin quando non avremmo strappato la catena stessa.

E alla fine, le ho detto che la morte di Pam aveva rotto la catena, finalmente.

Ero seduto nel nostro ufficio,finalmente libero da tutte le cose di Spender e Diana,in attesa di una qualche sorta di reazione da parte della mia collega.Le avevo raccontato una diavolo di storia ,comunque nei miei standard.

Lei batteva le palpebre.Null’altro;solo batteva le palpebre. Sollevai il mio sopracciglio in risposta e lei ingoiò. La vidi leccarsi le labbra.La guardai sollevare le spalle e sedersi un po’ + dritta sulla sedia dietro la mia scrivania. Poi,ci si lanciò dentro. “Non puoi crederci davvero..Siccome io sono incline a credere,le basi scientifiche..eravamo stati troppo presi,,sei probabilmente solo stanco..Vai a casa,dormi ,e ci vedremo domani..”

Questo e basta. Mi ha scaricato. Non che non avessi ascoltato molte delle sue spiegazioni sul xkè fossi insano ,stavolta. Le avevo ascoltate tutte,prima. Stare lì,fatte da Scully.Xkè non possiamo …entrambi non capiamo che non andremo mai d’accordo? Xkè costantemente vorrei che mi credesse,almeno una VOLTA? Xkè lei mai assumerà ,un giorno ,che io vedo le sue ragioni,la sua fede ,dietro le risposte scentificamente date alle cose che vediamo?

Trasportato da questo treno di pensieri,sono arrivato a casa. Mi sono tolto le scarpe,i miei vestiti da lavoro e mi sono immerso in una doccia bollente. 15 minuti dopo,ero vestito , jeans e t-shirt grigia con il collo a v,spalmato sul mio divano,facendo zapping tra History Channel,Animal Planet e ‘L’attacco dei pomodori assassini’.

Stavo appena cullandomi in uno stato di sonno,quando il telefono ha squillato. Mentalmente,ho cercato di ignorarlo x un po’. Chiunque fosse,avrebbe lasciato andare e mi avrebbe richiamato l’indomani. E, x come stava andando la mia settimana,mercoledì sarebbe stato il giorno delle locuste.

Al 5° squillo,sollevai il ricevitore e mormorai ‘Mulder’, non molto entusiasticamente.

Alla frase familiare’Mulder,sono io’,mi sedetti un po’ + dritto sul divano ,inconsciamente adottando una posa interessata ,al solo suono della voce di lei.

La conversazione fu breve e arrivò al punto:avevamo bisogno di parlare e lei stava x arrivare. Sarebbe stata da me entro 20 minuti.

Questo accadeva 60 minuti fa e io stò temendo il momento in cui arriverà.

Non che non voglia vederla,lo voglio. È sempre un piacere la compagnia di Scully,anche quando mi fa impazzire. È solo che ho intuito qualcosa di decisamente malevolo nel modo in cui ha detto:’ dobbiamo parlare’. Se avessimo una storia,sarei certo che verrebbe qui x rompere con me,o a suggerire di uscire con altre persone,o ,dio non voglia,il ’rimaniamo amici’.

È ironico ,visto lo stato della nostra relazione fisica (o la sua mancanza tra noi),che il pensiero che lei dia voce alla frase’’rimaniamo amici e basta,Mulder’, mandi uno spiacevole brivido attraverso il mio corpo. Vorrei passare piacevolmente il resto della mia vita ad esser null’altro che suo amico.Il suo migliore amico ,ma il suo amico ,non di meno. Questo non mi infastidirebbe molto,+ di quanto non sia adesso;ho imparato nella mia vita che c’è una distanza breve tra questo mondo e il sesso. Quello che Scully e io abbiamo fatto ,tanto,è stato rimanere dietro a ciò,come detta il clichè. Siamo colleghi,ci fidiamo l’uno del’altra,abbiamo una profonda amicizia. Siamo come la maggior parte delle coppie sposate, che non possono arrivare + da nessuna parte;siamo partners. Lei è la mia partner ,in ogni maniera,e io lo sono x lei, in ogni modo in cui mi permette di esserlo.

Abbiamo l’amore,l’amore platonico ,si ,ma amore,comunque. È quel tipo di amore che dura una vita;quello che sopravvive ai millenni. Lei mi completa e non penso di avere sufficienti parole x dirle come ,esattamente. Quindi non ci provo;ho smesso di provare da tanto tempo. Ogni cosa che potrei dire, sarebbe totalmente inadeguata all’impresa di spiegarmi. Riuscire a dire cosa Dana Scully significhi x la mia vita. Lei E’ la mia vita. Lei è arrivata ,inesorabilmente, a intrecciarsi con ogni respiro che prendo,ogni pensiero che penso,ogni motivo che ho di esistere.Il mio lavoro,la mia anima,la mia vita sono avvinghiate così intricatamente attorno alla sua, che fermamente credo che se lei morisse,il mio cuore cesserebbe di battere assieme al suo.

Ancora non provo a portare la nostra relazione ad un livello sessuale ed intimo. Non lo faccio oltrepassare a lei,non provo a baciarla.L’ho fatto una volta,e guarda che è successo? Siamo quasi morti tutti e 2.Se questo non è un segno,non so cosa possa esserlo. Lei lo evita meglio di me,comunque, Se ciò non accadesse ,a causa mia,x le scelte che ho fatto nella mia vita,lei probabilmente sarebbe a capo della Divisione Patologia forense adesso,e sua sorella sarebbe viva e in salute. Non le dico che la amo,l’ho fatto una volta,ciò non ha incontrato qualcosa che io posso chiamare gioia. So che ha creduto che fossi sotto effetto di calmanti;so che non normalmente lei non ricambierebbe il sentimento,sopratutto facilmente come l’ho detto io,quando, finalmente, ho avuto i nervi a posto. So anche che le parole non sono state seguite da null’altro che un ovvio bacio. Non vorremmo scambiarci tali parole,condividere il loro intendimento,e andare avanti;continuare come facciamo,x sempre nel perseguitamento di ogni elusiva verità.

E se giaccio insonne, qualche notte ,giurando di udire il suo respiro ,se almeno MAI coscientemente,non fantasticassi su di lei ..ma i miei sogni sono riempiti da Scullysudore e Scullypelle;se almeno non ascoltassi cosa dice in certe occasioni, xkè sono troppo affaccendato a fissarle la bocca ,è questo una sorta di peccato contro la nostra relazione di colleghi? Ciò stà cambiando la pura ,cosa perfetta tra noi,il volerLA? Aver BISOGNO di lei in modo fisico è sbagliato?

Lascio un respiro che non mi ero accorto di mantenere ,quando ascolto un leggero bussare alla mia porta. Il fottuto bussare di Scully non somiglia a nessu altro rumore. Quanto patetico è tutto ciò? So che il suo bussare mi piace.

“Mulder,”la sua voce mi chiama piano.

Chiudo gli occhi e voglio che i pensieri vadano via dai miei sensi ,pervasi da essi. Non posso pensare nulla di non professionale ,mentre lei è nella stanza;questo modo di fare mi condurrà alla follia. “E’ aperto,”rispondo,facendo tacere la tv su ‘La storia del popolo Inca’.

Lei entra e la vedo ;pantaloni neri ,felpa color vino ,il mio stesso stile casual,ma tagliato in modo da seguire il modo in cui il suo corpo si curva nei punti giusti. Ha i capelli raccolti e mi ritrovo ad avere un blocco mentale, x mentenermi dal dire questo ad alta voce. Questa è una delle centinaia di cose che i partner platonici non vorrebbero supporre di dirsi l’un l’altro?

Scully chiude la porta piano, dietro di lei ,e si sposta verso il divano,sistemando la borsa sul tavolinetto ,mentre si siede accanto a me. “ Cosa guardi?”mi domanda lieve,i suoi occhi vanno alle immagini di una antica civiltà sulla mia tv.

“Nulla,”rispondo,spegnendo con il movimento del mio polso. Il silenzio incombe su di noi, x un minuto,trattenendoci insieme come una coperta soffocante. “Allora,che succede?”domando,dopo aver notato che spontaneamente non mi dà informazioni.

La sua lingua esce fuori x leccare il suo labbro inferiore ,e mi ritrovo affascinato dal gesto. Beccandomi in un pensiero lussurioso,torno a controllarmi,spostando le spalle nella scomodità del momento:sono troppo vicino alla tana del coniglio stasera ,le mie emozioni vicine troppo alla superficie,x condividere un tranquillo divano con Dana Scully.

“Dio ,non sapevo come farlo,”mormora lei e questo mi riporta a lei ,lontano dai miei pensieri. “Ho fatto pratica in auto x tutto il tragitto,odio le persone che fanno così,”si confida con me,la sua voce secca,in un tono di rimprovero verso sé stessa,un tono che non ho udito spesso.

“Scully,qualunque cosa sia,puoi dirmelo,”mormoro dolce,la timidezza e ..la paura?arrivano da lei ad ondate.

“Lo so,”risponde,dandomi il + tenero dei sorrisi che abbia mai ricevuto. “lo so,”ripete ancora,”è solo che non so come dirti questa cosa particolare.”

Faccio il broncio con le labbra,x un istante,pensandoci su. Non penso che lei sia qui x dirmi che lascia il Bureau,il suo spirito è troppo alto x questo. Se non la conoscessi bene,penserei che sia un po’ ubriaca. È definitivamente legata;qualcosa la trattiene ,quasi avvampandola,e mi ricordo il suo splendere ,quando rimanemmo nel mezzo di un un cimitero, sotto la pioggia fitta, ridendo a crepapelle.La parte neurotica della mia personalità ancora mi avverte di diffidare. Ciò porta a un centinaio di scenari che possono distruggermi,il peggiore è che lei si vede con qualcuno. Qualcuno, cui lei permetterà di essere + di un amico. Il mio stomaco si tende al pensiero.Ancora,voglio darle il miglior avvertimento che posso.

“Ho scoperto nella mia esperienza che è meglio tirar fuori tutto e presto,”mi offro,provando a suonare imparziale,benchè sappia che ciò che dirà lei sarà fondamentale, come il mio prossimo respiro.

“Tirar fuori e basta?”domanda,un sopracciglio sollevato,un lato della bocca piegato appena,x mostrare il suo divertimento.

Non posso evitare di sorriderle di rimando,lo stesso curvare ha effetto sulla mia bocca.

“Sputa fuori e basta,Scully,”confermo .

Annuisce lentamente. “Ok,”accetta. Non sono confortato quando ascolto un ‘l’hai chiesto tu’,brontolare sotto il suo respiro. Lei mi guarda,le mani unite in grembo e mi fissa con lo sguardo + serio e intenso che abbia mai visto sul suo volto. “Ti amo,”mi dice piano,la sua voce tradisce,x un istante, le emozioni che prova. La conosco,xkè ho ascoltato questo tono di voce prima,quando mi disse che sapeva che suo padre era fiero di lei. “Questo amore non è esclusivamente quello x un amico e x un collega,benchè tali aspetti siano compresi in esso.Ti amo,”ripete e posso vedere quanto difficile sia questo x lei,come duro sia ,aprirsi su una cosa così.

“Scully,”sussurro,trovando le mie corde vocali ancora funzionanti.

L’oggetto dei miei tumultuosi pensieri,comunque,solleva una mano,anticipando ogni parola che posso dire. “Non ancora,ok? E’ solo che..ho bisogno di tirar fuori tutto,”mi dice,sorridendo un pochino di + ,in confronto a prima.

Ricambio il sorriso e annuisco,rassicurandola che non parlerò,fin quando non me lo permetterà. Scully trova la sua forza nel silenzio;credo che possa fingere di essere da sola e così non esporsi al rischio se la festa cui è andata non va bene. Le darà qualsiasi illusione di privacy e sicurezza di cui ha bisogno, x fare questo.

“Non so se ciò che abbiamo sperimentato era l’ultimo momento ,di una lunga catena di momenti, ma differente,”ricomincia. Mi ci vuole un momento, x fare la connessione tra la conversazione che abbiamo avuto in ufficio,e quella che stiamo avendo qui,adesso. “Non so se ieri si ripete all’infinito,o se qualcuno dei fantasmi che mi fluttuano nella mente sia reale,”si lecca le labbra e fa un profondo,scosso respiro,i suoi occhi sono incollati ai miei e i miei ai suoi. “So solo che reale o immaginato,ho visto il tuo sangue tingere le mie mani,ti ho visto sanguinare in ondate allarmanti, mentre tu lottavi ad ogni respiro.Ho visto nei tuoi occhi e ho scorto la vita abbandonarti ad ogni secondo.Ho sentito il tuo cuore letteralmente smettere di battere ,sotto la mia mano, un istante prima che ogni ricordo cessasse.”i suoi occhi sono pieni di lacrime,un oceano di blu, che lei rifiuta di lasciar andare.

L’urgenza di parlare è quasi sopraffacente. Solo il pensiero ,di ciò di cui lei ha bisogno, mi trattiene le parole in baia. Ha bisogno del mio silenzio x farlo,starò quieto. Le darò ciò di cui ha bisogno, solo x il dannato tempo nella nostra relazione di colleghi. La lascerò parlare x prima e le lascerà dire i suoi pensieri ,senza interferenze. Dio sa che deve esser difficile x lei.Ho fatto abbastanza sogni e cose reali su cose come quelle che stà descrivendo.Vedendola in ospedale dopo che era tornata,le macchine x respirare su di lei,i suoi occhi tappati. Guardandola morire di cancro,pensando ,ogni volta che la vedevo,che fosse l’ultima. Trovandola in quel bozzolo criogenetico,qualcosa di alieno e profondamente malvagio invadeva il suo corpo ,mentre era sospesa in una specie di liquido. So cosa prova.Ci ho vissuto con ciò,come lei x me ,un centinaio di volte.

“Ti ho quasi perso, prima,”rinizia,la voce roca. “Ma x qualche motivo,dopo tutto quello che abbiamo passato l’anno scorso,stavolta è stato diverso.” I suoi occhi tengono i miei in ostaggio ,in una morsa che non ho desiderio di rompere. “Negli ultimi pochi mesi,ho pensato molto alla nostra relazione;+ del solito.”mi confida,come fosse una specie di battuta,”Principalmente,da quando l’agente Fowley,è riapparsa nella tua vita.”

Mi gelo alla menzione di Diana. Dio,Scully,ti prego,non dirmi che è a causa di Diana tutto questo;ti prego non dirmi che sei qui xkè ti dispiace che lei possa tenerti la candela.Ti prego,non fare questo x territorialità, tu sollevi reclamo xkè qualcuno del mio passato è tornato ,e tu sei insicura,ti prego,ti prego,ti prego..

“Ti ho quasi lasciato, xkè le ho permesso di contare di nuovo,”mi dice piano,i suoi occhi mi implorano di capirla,”ho permesso alle sue parole di sottomettere le mie,alle sue credenze di offuscare ciò che io sapevo esser vero.Da qualche parte ,dentro di me,ho sempre dubitato di esserti utile.Ho sempre dubitato, comunque ,di soccorrerti in tutti questi anni,o semplicemente di averti salvato dal realizzare le tue piene potenzialità.Lei dava voce alle mie + profonde paure, che dovevo urlare.Onestamente,credevo non avessi bisogno di me,che ogni cosa che facevo x il lavoro ,ogni cosa con cui ho contribuito ,fosse stata null’altro che una colossale perdita di tempo x entrambi.”

“Scully,no”nego io ,tutti i pensieri di essere silezioso volano fuori dalla finestra. “Non pensare questo,”dico e lei mantiene il mio parlare ancora una volta,stavolta con 2 dita gentili sulle mie labbra. Il suo sorriso è adorabile,stavolta. “Lo so,”sussurra,”tu mi hai illuminata nel tuo corridoio,Mulder.Non è questo adesso,è solo che voglio spiegarmi.”le sue dita lentamente cadono a ricongiungersi di nuovo sul suo grembo.Mi trovo perso alla fine del suo contatto di pelle. Prima che possa fermarmi,sollevo la mano e la unisco ad una delle sue,tenendole gentilmente tra lo spazio tra noi.Lei mi guarda e piega un sopracciglio.

“Cosa?Non stò parlando!”la sfido.Sorrido e lei ricambia,ridacchiando piano.

“Comunque,”continua,tenendo la sua mano nella mia,”una volta apparsa Diana,mi sono sentita minacciata.Dopo,ero certa di quanto importante fossi x te ,professionalmente,ma non capivo xkè tu ancora ti sentivi in quel modo.Ero onestamente senza indizi.Allora iniziai a pensare a voi ;riguardo la vostra relazione.E mentre sapevo come mi sentivo riguardo te,non capivo quanto profondamente fosse andata,onestamente,non capivo cosa ci fosse di sbagliato.”lei fa un respiro. “Sapevo che lei ti avrebbe ferito.Vedevo un tradimento nel farlo e volevo risparmiartelo così tanto.Volevo che tu la vedessi x ciò che era,x come io sapevo che lei fosse e tu rifiutavi questo.Questo mi faceva dannatamente arrabbiare,Mulder.”mormora lei,facendo un altro respiro. Chiude gli occhi. “Ma questo non è il punto,”ripete,come un mantra,”Il punto è che ero costretta ad esaminare i miei sentimenti x te ,quando lei è arrivata nella tua vita, di nuovo.”

“Tu avevi ragione,lo so,”dico piano,incapace di rimanere zitto su questo.

I suoi occhi si fissano sui miei e posso dire che lei non si è accorta + di tanto dell’interruzione. “Riguardo il pensarci?”mi domanda,sollevando un sopracciglio verso di me.

Sorrido gentile. “Avevi ragione riguardo Diana.”sospiro e mi appoggio contro lo schienale del divano,portandola con me,xkè non le lascio la mano. “Ero con lei,quella notte,la notte che tu mi telefonasti e mi dicesti del treno,xkè stavo perquisendo il suo appartamento,cercando qualcosa di concreto ,qualcosa che provasse le tue accuse, in un modo o nell’altro.” Guardo verso di lei,implorando la sua comprensione. “Ti avevo dato il beneficio del dubbio.Non mi avevi dato abbastanza x condannarla.Ma siccome eri tu,non potevo ignorare la cosa.Chiunque altro e io non avrei battuto ciglio.Ma tu,Scully?Tu mi avevi messo in questione qualcuno che poteva essere il mio + vecchio amico.Avevi messo in discussione la fiducia che io avevo messo in qualcuno, prima che ti conoscessi.” Faccio un respiro profondo,sentendo un piccolo peso lasciare le mie spalle;finalmente butto questo fuori dal mio petto ,è quasi purificatorio. “Ma avevi ragione,”sussurro piano,“ e ho pensato che ti meritassi di saperlo.”

Sollevo la testa x dare un’occhiata ai suoi occhi.Lei mi fissa, con una specie di comprensione nascente,i suoi occhi si riempiono di altre lacrime che non versa. Lei ingoia profondamente e posso vedere lo sforzo enorme che fa x riprendere a parlare. “Pensavo che tu avessi perso la fiducia in me,”sussurra e io mi sento qualcosa intorno al mio cuore che si stringe, nel mio petto.

“Scully,”sussurro,coprendo la mano che tengo con l’altra mia mano,”Scully,io non potrei mai perdere la mia fiducia in te,”le prometto. “Nel mondo,in me stesso,ma non in te.” Lei tira su con il naso forte,e stringe la mia mano così forte che mi fa male. Gira gli occhi oltre i miei e fissa la mano sul grembo,assente ,tira via invisibili punti sulla sua felpa. “Qualcosa è cambiato in me,da Arcadia,”ricominica,dopo un momento,riprendendo il suo treno di pensieri, ricucendolo. “Non so se è stato fingere di esser tua moglie,o xkè mi chiamasti tesoro,o solo l’idea di passare il resto delle nostre vite insieme in quel modo,ma qualcosa che era stato confuso x molto tempo..guizzò .”lei incontra i miei occhi e sospira,qualcosa di simile ad una risata solleva la sua bocca. “ Ti amo,”dice dolcemente,ripetendolo come un pudico chiarimento + che altro. “Ma negli ultimi 2 anni,mi sono ritrovata a cadere innamorata di te..” La risata arriva di nuovo,un sottile rumore insano di una donna sull’orlo. “Mi spaventai a morte,all’inizio,non capivo cosa fosse.Ti ho sempre trovato attraente ma..questo era diverso.Questo non era solo domandarsi se l’uomo con cui lavori potrebbe piacerti,ma è come quando ti aspetti che l’uomo con cui lavori ti piace.”lei mi guarda x la reazione,x vedere se io l’ho seguita su tutto.

Spero di poterle dare cosa si aspetta. Proprio adesso,stò mettendo tutte le mie energie nel respirare appropriatamente. Xkè se lei stà arrivando a ciò cui vuole arrivare,avrò ogni ragione x credere che il mio cuore si fermerà di botto.

“Immagino di averla presa troppo alla lontana,x dire qualcosa di + semplice di come stò facendo,”mormora,”Ti amo,ho bisogno di te.E ti desidero,”lo enuncia con attenzione,i suoi occhi non hanno mai abbandonato i miei.

Prima che io possa iniziare a classificare questo,lei si piega e pressa le sue labbra sulle mie,leggere all’inizio,provando la mia reazione. Gli istinti prendono il sopravvento e la bacio,tenendo la pressione leggera come la sua. La sua bocca si apre sulla mia e io sono colpito dall’assoluta perfezione del momento;Scully e io,seduti nel mio appartamento,con null’altro che mani e labbra unite ,mentre condividiamo il nostro primo bacio. La sua lingua passa lungo i confini della mia bocca e prima che possa completamente apprezzarlo,lei si allontana e mi guarda ancora negli occhi.

“Arrivando al punto,Mulder,sono qui,stasera,xkè voglio di +.Non ho bisogno di questo,”chiarifica,”ciò che ho con te,adesso è abbastanza x finire la mia vita.Mi accontento.Mi rende felice.E se tu non puoi darmi di +,va bene così.Continueremo come abbiamo sempre fatto finora.Ma Mulder,io voglio di +,”ripete,”voglio di + x me,x te e x noi.”

Nel frattempo il mio cervello capisce che lei si è alzata, ed è arrivata a metà strada verso la porta. “Ti ho inflitto molto stanotte,”mormora timida,mettendosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio,”Pensaci.E uh..quando arriverai ad una conclusione,sai dove trovarmi.”

Lei se ne va,prima che possa formare le parole’non andare’.

X Gesù Cristo ,cosa cazzo è appena accaduto qui?

Fissando la porta,lei esita ,mi sento il respiro rallentare. Scuoto la testa ,cercando di allontanare la polvere. Se solo lei aspettasse qualche minuto ,io potrei..

Cosa?

Potrei dirle che la amo. Potrei dirle che sono stato innamorato di lei ,da anni,che ‘sapevo’di esserlo da anni. Potrei dirle che la desidero anche io. Potrei prenderla e sussurrarle quanto è bella,quanto è sexy. Potrei dirle quanto fottutamente incredibile questa felpa le faccia apparire i capelli e come questa coda di cavallo faccia sembrare i suoi occhi innocenti , e non agitati, come appaiono la maggior parte delle volte.

Prima che possa fermarmi,prima che possa totalmente capire cosa stò facendo,afferro il mio giaccone di pelle e oltrepasso la porta,lasciandomi solo il tempo di afferrare le mie chiavi. La cosa dopo che so, è che sono in auto e stò guidando come un matto verso il suo appartamento. Non ho idea di quanto tempo sia trascorso da quando se ne è andata.Non ho idea di cosa starò x dire o fare ,quando la vedrò. So solo che non posso lasciare questo in sospeso,fino a domani. Non posso, con calma, razionalizzare ogni mia emozione x lei,non posso trattarla come se fosse un caso che stò analizzando.

Non so cosa le dirò,quando la vedrò.Non so cosa farò quando guarderò nei suoi occhi.So solo che lo farò,la guarderò negli occhi e respirerò il suo profumo. Ho bisogno di inalare la sua essenza,sentire la calma della sua presenza sempre vivifica. Ho bisogno di dirle tutte le cose che lei ha detto a me;tutte le cose che hanno dilaniato i limiti del mio controllo, x essere lasciate libere.

E ho bisogno di farlo stanotte. XxX Affanno,mentre raggiungo la sua porta. Ho parcheggiato quasi nel quartiere vicino ,xkè non c’era spazio nel suo edificio. Ho corso x tutto il tragitto e sulle sue scale ,xkè l’ascensore non andava ABBASTANZA in fretta. E’ solo dopo che lei non ha risposto alla sua porta, x quasi un minuto, che ho capito che avevo bussato alla sua casa.Il divertimento è quasi arrivato,mentre i pensieri arrivano.Tolgo le chiavi dalla tasca del mio giubbotto e localizzo la sua. La inserisco nella serratura,mi sposto dentro e richiudo la porta. Guardo nel suo salotto e sollevo un sopracciglio con interesse.

Lei ha tirato fuori i suoi album di foto,i suoi diari, anche. Sono sparsi sul suo tavolo da caffè e sul pavimento,mettendo in disordine il suo appartamento in un modo che non sapevo potesse esistere in Scully. Lentamente,vado verso il divano,appollaiandomi su un bracciolo.I miei occhi vagano sull’album aperto e qualcosa dentro di me si blocca su ciò che vedo. Lei ha messo una cronaca della nostra relazione su 2 pagine,all’inizio di un album. Ci sono solo 8 foto che coprono entrambe le pagine davanti il libro,ma sono tutte di noi,salvo una,che mi ritrae solo. Deve averla scattata ad Arcadia,è l’ultima nell’album e io indosso quella stupida polo rosa con un sorriso idiota sulla faccia.

Sentendomi solo un poco colpevole,guardo al diario aperto e leggo poche parole.

Cosa è ciò che stò provando x Mulder? E’ la naturale culminazione di tutto il tempo che passiamo insieme o qualcosa di diverso? Quando la notte sogno di sentire le tue mani aulla mia pelle nuda,il tuo respiro che ventila sul mio volto, solo xkè tu sei l’uomo con cui trascorro la maggior parte del tempo? Oppure ,semplicemente faccio ciò che ho sempre saputo che sarebbe accaduto, se avessi abbassato la guardia?Mi sono semplicemente innamorata di te?Spero tu possa far uscire questo da me .Spero tu possa chiarificare queste emozioni che rotolano via senza controllo. Odio la mancanza di controllo.

Ti sento con me,stanotte.come tante altre notti.Seduta sul mio divano a scrivere e mi domando se tu possa mai sentire ciò che sento io.Mi donando se sia possibile,in questo mondo di infinite possibilità,che possiamo entrambi seduti da soli,desiderandoci l’un l’altra,amandoci l’un l’altra,e entrambi equamente terrificati di fare qualsiasi cosa al riguardo.

E’ l’ultima entrata in questo libro. Fisso le linee delle sue parole e giuro che posso sentire l’emozione che deve averle attraversato il corpo, mentre scriveva questo. Sono ancora attonito,quando la porta si apre.Sono sui miei piedi prima che lei capisca che sono qui. Lei ansima e raggiunge la sua pistola,i suoi riflessi lavorano + veloci della sua mente. Si blocca,quando capisce che sono io ,lentamente si rilassa,le sue braccia cadono lungo i suoi fianchi. Cammino lento verso di lei,quasi in trance. Lei aveva versato poche lacrime quando mi aveva lasciato,posso dire che le lacrime sono continuate. Lei non singhiozza,non piange x un minuto.Ma è accaduto e io posso dirlo. Va bene o male se l’espressione di qualsiasi cosa che lei prova x me la faccia piangere?

“Mulder?”domanda brusca mentre sono a meno di un passo da lei.

Non rispondo. Sono qui x dirle i contenuti della mia anima. X dare parole alle emozioni che so di non aver mai espresso verbalmente. Quanto folle ero ,nel credere di poter starmene qui in piedi,con lei ,dopo che mi ha parlato, e, semplicemente, PARLARLE? La amo,la voglio ‘+’ del mio prossimo respiro. Questo desiderio potrebbe finire x essere pericoloso x la sua salute:potrebbe consumarla allo stesso modo in cui consuma me. Non la risparmierò,lo so questo:ne sono cosciente. Sputo in faccia a questa consapevolezza. Ho bisogno di lei.

La mia mano si arrotola attorno alla sua nuca e porto il suo corpo contro il mio,la sua bocca sulla mia in un gesto temerariamente simile ad uno sperimentato, in ciò che lei crede essere un sogno e credo di esser maturo stavolta. Aggrappo la mia mano libera intorno alla sua vita e peercepisco le sue mani poggiarsi sul davanti del mio giubbotto,sui lati dei nostri corpi. Dopo un lungo momento in cui la bacio,di pura sensazione di lei contro di me,mi allontano,mezzo aspettandomi che lei indugi su di me.

Lei mi fissa,i suoi occhi desiderosi e illuminati,la sua bocca aperta e gonfia. La fisso di rimando,immagino la mia espressione,riflette la sua. Vedo qualcosa scivolare dietro i suoi occhi,la sorpresa fa spazio al desiderio e una delle sue mani si seppellisce nella mia nuca ,tirando la mia testa in basso verso la sua. La sua lingua passa lieve contro le mie labbra,x la seconda volta stanotte,io apro la bocca sulle labbra di lei,scivolando con la lingua nella sua bocca,carezzando solitario l’interno delle sue guance. Lei si lamenta e si preme contro di me,lottando con la mia lingua con la sua ,giocandoci quasi.

Il bacio resiste fino a quando siamo obbligati a interromperlo x respirare.Lei mi toglie il giubbotto nel frattempo,e io lavoro x disfarla della giacca. Appena raggiungo la sua gabbia toracica,lei ferma le mie mani con le sue,spingendole via lentamente. “Non qui,”sussurra,la sua bocca è calda e umida contro il mio collo.

“Xkè diavolo no?”brontolo di rimando,piegando le dita sulla sua vita, x fermare il loro divieto,sapendo che potrei ricominciare a pensare qualcosa se lo volessi.

Lei si solleva sulla punta dei piedi,prendendo il mio lobo in bocca. Lo morde gentile,poi passa la lingua sulla mia pelle. “Xkè,”sussurra roca,”Ti voglio nel mio letto.”

Rilasciando un gemito ,non ho speranza di controbattere alle sue parole ,passo le mani lente sul suo sedere ,verso i suoi fianchi,sollevandole lentamente. Lei intuisce il messaggio e salta su di me,circondandomi in vita con le sue gambe unite. Ridacchia contro la mia bocca ,a come questa nuova posizione la piazzi proprio su di me. Le sue mani arrivano alle mie guance e mi tiene il viso, mentre si piega a piazzare vari ,piccoli baci dolci sul mio naso,la mia fronte,le mie guance. La tengo forte e mi volto,camminando verso la sua camera da letto .

La sensazione delle gambe di Scully attorno alla mia vita,non è una sensazione che ero pronto a gestire. Comunque,questa posizione è in qualche modo inconveniente, x le cose che avevo in mente x noi. La faccio scivolare lungo il mio corpo, fin quando i suoi piedi toccano il pavimento ,poi dando una leggera spinta ,lei è seduta sul letto. Non mi sembra giusto questo,ma che io sia dannato se non mi concederò il piacere di dare piacere a Scully. I miei dubbi e il senso di colpa derivanti dalla mia infanzia e da una vita di fallimenti e fottiture,possono andare a farsi un giro.

Scully è + veloce di me ,glielo concedo,prima che io possa iniziare la mia impresa di spogliarla di nuovo,lei è già al lavoro sulla mia cintura. Ridacchiando,mi libero della t-shirt grigia e la getto in un angolo. Provo a togliere la sua felpa,ma lei non toglie la mani dai miei pantaloni. Mi fermo,pensando alla sua felpa ,quando il suo palmo copre la mia erezione attraverso la stoffa. Quancosa tra un gemito e un lamento lascia la mia bocca, quando lei passa il palmo avanti e indietro. Chino la testa e la guardo negli occhi. Lei stà sorridendo;molto di +. Dana Scully mi fa un largo sorriso.

Spinge i miei pantaloni e boxer giù,con un unico movimento ,questi indumenti mi arrivano alle caviglie. Ci cammino fuori e posso soltanto tentare di scioglierle la coda di cavallo,lei è sulle ginocchia e percepisco il suo respiro contro la punta del mio cazzo. Si lecca le labbra,nel secondo che passa x stringerle attorno a me ,io sono semi –cosciente riguardo l’essere totalmente nudo ,mentre lei è interamente vestita e mi fa questo. Mentre sento il mio cazzo sparire nell’ umido calore della sua bocca,smetto di preoccuparmene.

La sua lingua volteggia intorno a me,la sua bocca si abbassa ad ogni leccata,il suo naso urta contro i miei peli pubici. Lascio andare un brontolio ,quando inizia a succhiare,poi,lentamente,si tira indietro,fin quando la punta del mio cazzo è tra le sue labbra.La sua lingua esce fuori e lo circonda,leccando via un po’ di liquido dalla punta. Posso morire da uomo felice,adesso,davvero,potrei. Si dice così ,in genere, ma non si intende x davvero. Io si. Se in qualche modo Dio potesse esistere,e scegliesse questo preciso istante x farmi esalare,credo davvero che il mio unico rimpianto sarebbe che non ho potuto ricambiare il favore a Scully. Tale pensiero spinge le mie mani a sistemarsi sul lati della testa di lei.Libero i suoi capelli e lascio che le ciocche si liberino contro le mie dita. La strattono gentilmente,avendo bisogno di fermarla. Ci sono troppe cose che voglio fare al suo corpo e ho bisogno di un po’ di controllo x farle. Lei non comprende la mia richiesta silenziosa immediatamente,ma comunque si ferma,sedendosi sui talloni. Mi guarda dalla sua postazione sul pavimento,la bocca gonfia, le palpebre abbassate dal desiderio, i capelli scomposti attorno al viso,nella + perfetta posa da Dea del Sesso che io abbia mai avuto il piacere di esser testimone. Passo le dita tra i suoi capelli e su entrambe le tempie,massaggiando il suo cuoio capelluto con i polpastrelli. I suoi occhi si chiudono e lei si abbassa all’indietro. Con rammarico,sposto le mani dai suoi capelli verso i suoi avambracci ,tirando,fin quando lei è in piedi dinanzi a me.

Sorridendo ai suoi occhi,traccio con la punta delle dita i lati del suo volto. È così preziosa x me,lei. Potrebbe essere una bambola cinese in questo momento,i suoi lineamenti ancora immobili. So che non è fragile.So che conosce cosa mi ha fatto.Ancora non posso evitarlo ,ma mi auguro che non mi basterà un assaggio. Spingo dietro entrambe le orecchie i suoi capelli,assicurandomi che nulla possa oscurare la mia visione del suo volto. Le mie mani,lentamente,scivolano sulla sua felpa fin quando non raggiungo l’orlo.Sollevo la sua felpa ,prendendomi il mio tempo x passare i pollici su ogni porzione di pelle che incontro.Lei stà cercando di non ridere;adoro il modo in cui il suo volto si illumina. Finalmente,le passo la maglia oltre la testa ,i miei occhi sostengono i suoi. Sposto le mani sulla chiusura frontale del suo reggiseno ,e mi accorgo ,con un tocco di angoscia ,che mi tremano. Le sue mani sulle mie ,xkè le mie continuano a confondersi. “Lascia a me,”implora brusca,portando le sue mani sotto le mie, x slacciare l’indumento. Lei sembra muoversi al rallentatore ,ai miei sensi ipnotizzati. Mi accorgo appena che ha finito ,adesso. Non è passata nemmeno un’ora,da quando il mio mondo intero ha cambiato direzione .Ogni cosa è cambiata.Ed è meraviglioso. È spaventoso,esilarante e bellissimo.

Il mio respiro si ferma,quando lei si disfa del reggiseno. Lei è bella;questo lo so da un bel po’. Ma in qualche modo vederla ,mentre non sono riempito di panico ,permette alla mia visione di cogliere delle piccole sfumature che non avevo notato prima:un piccolo neo appena sotto il capezzolo sinistro,l’incredibile lucentezza di lentiggini, sparse tra i suoi seni. Non mi permetto di toccarla,ancora.Una volta partito,non mi fermo ,e la desidero nuda.Grazie alle mie mani tremanti, che sembrano cooperare,velocemente le slaccio i bottoni del jeans. Li spingo lungo i suoi fianchi e con un leggero sollevarsi di lei ,jeans e mutandine sono tolti e siamo di fronte l’una all’altro nudi,come il giorno in cui siamo nati.

Raggiungo il suo viso con una mano ,carezzando le sue guance solo con la punta delle nocche.Plano il palmo sulla sua guancia,poi faccio lo stesso con l’altra mano.Chino la fronte contro la sua,poi lascio che le mie mani vaghino in basso,sul suo collo,le sue spalle,le sue braccia.Mi fermo quando raggiungo le sue mani e intreccio le nostre dita insieme. “Solo nel caso che non l’abbia recentemente menzionato,”sussurro piano,le nostre labbra appena ad un pollice di distanza,”Ti amo,e ti desidero così tanto ,che ci soffro,”le dico ,con una voce sincera e dolce, che spero trasmetta ogni tinta delle emozioni che provo x lei.

“Mulder,”bisbiglia,carezzando insieme le nostre labbra, in una leggera carezza accennata,”nessuno di noi dovrà soffrire ancora.” I miei occhi si aprono e si incontrano con i suoi. “Mai +,”mi promette,le sue mani lasciando le mie,x poggiarsi sulle mie spalle.

“Stenditi,Scully,”sussurro gentile,aspettando, fin quando lei si sia distesa sul letto. Con la mano raggiungo il suo cuore pulsante.Mi permetto un momento, x inebriarmi delle vibrazioni della sua vita ,prima di carezzare con i polpastrelli la sua gola,tracciando i segni delle sue spalle. Mi sistemo la testa su una mano e con l’altra mi lascio libero di toccarla ,x percepire la consistenza della sua pelle. Inclinando la testa verso di lei,passo il naso sul suo collo e ci premo un bacio.

Prendo il mio tempo adesso ,x evitare di piangere:la bellezza di questo momento non è persa da me,profondamente senza indizi ,come sono al momento. So cosa significa x noi questo,x lei ,x me. Questo è il punto di non ritorno,questo è il momento su cui abbiamo lavorato x + di 6 anni.Voglio questo + di qualsiasi altra cosa,voglio lei + di qualsiasi cosa.

E lo sento e non disperdo neanche un singolo secondo di questo. Non mi merito lei,non mi merito che lei mi ami,che io l’abbia e che lei mi desideri. Non posso fermarmi dal volerlo,o se sarò dannato , sarò grato di averla avuta. Ciò mi causa una fitta o due di senso di colpa. La maggior parte delle volte riesco a dimenticare quali orrori si sono susseguiti a causa del nostro rapporto lavorativo,ma ci sono altri momenti ,usualmente i + inconvenienti,dove non posso smettere di pensare a tutto il dolore che le ho causato. Non posso evitare di ricordare che lei non avrebbe avuto NESSUN dolore dell’inferno, se non fosse stata con me.

Non so se sia giusto fare questo passo successivo,so solo che non mi posso fermare. La desidero così tanto.Potrei uccidermi se le facessi del male e sono terrificato che esattamente è questo che stà accadendo, in questa nuova fase x le nostra relazione, sempre in evoluzione. Non sono mai stato capace ad essere l’amante di qualcuno. Non so come,davvero. E voglio questo x far funzionare;diamine,=ho bisogno=di questo x andare avanti.

“Hey,Mulder,dove sei?”

La sua voce mi spinge oltre dovunque fossi finito. Capisco che me ne stò a giocherellare con i suoi capelli,fissando un punto indefinito tra i suoi seni.

“Mi dispiace,”sussurro,stretto tra colpevolezza e imbarazzo.

“Non scusarti,”bisbiglia lei,spostando le mani x passarle tra i miei capelli ,voltandomi la testa ,x guardarla. “Voglio solo che tu stia qui,con me.Non voglio null’altro stanotte:solo io e te..”tira la mia testa con forza e conduce la mia bocca sulla sua.Non posso resisterle,non voglio resisterle,allora le permetto di scacciare i miei dubbi e le mie paure.

“Sono qui,”sussurro nella sua bocca,succhiando le sue labbra lentamente,indugiando,”Sono proprio qui.”mormoro,approfondendo la mia lingua tra le sue labbra x duettare con la sua.

Le mani di Scully si spostano sulla mia schiena e le sue dita premono contro la mia pelle mentre mi attira a sé. Le sue gambe sono aperte e lei mi affretta a adagiarmi tra esse. Metto la maggior parte del mio peso sulle mie braccia e la bacio,unendo la mia bocca con la sua ,i nostri baci diventano + feroci,+ intensi di quanto durino. Percepisco i suoi seni premere contro il mio petto,quando lei si arcua contro di me,cercando di avvicinarsi,la sua bocca è bramosa quanto la mia. Lei si tira il mio labbro inferiore tra i denti e lo morde,una delle sue gambe si uncina attorno al mio fianco ,l’interno della sua coscia sfrega contro l’esterno della mia,inviando deliziosi,piccoli brividi lungo la mia spina dorsale.

Con rammarico,abbandono la sua bocca ,ignorando il lamento di protesta che lei emette,sapendo che mi perdonerà tra un minuto. Traccio con le labbra la sua mascella,fin al suo collo,mordicchiando la sua carne,fin quando raggiungo la sua gola.Succhio gentile,passandoci anche i denti,poi continuo il mio cammino. Premo una serie di leggeri ,fluttuanti baci sulle lentiggini tra i suoi seni,ciascuno di essi riceve pari attenzione. Poi,premo le labbra sul neo,tiro fuori la lingua e lo circondo.La mia bocca ha idea di cosa fare e presto cattura uno dei suoi capezzoli duri nella sua presa. I suoi gemiti mi incoraggiano e succhio delicato,poi forte,mentre le sue dita passano dalla mia schiena ai miei capelli ,tenedomi la testa sul suo seno. Mi sposto e prendo l’altro suo capezzolo in bocca,la mia mano passa dalla sua cassa toracica ,x rimpiazzare la mia bocca sul seno abbandonato.Usando la mia saliva come lubrificante,scivolo con indice e pollice sul suo capezzolo ,vorticando gentilmente,carezzando lentamente allo stesso ritmo che uso con la lingua sull’altro. Molto delicatamente,mordo il capezzolo e lei si dimena . Lo faccio ancora ,un po’ + forte,velocemente facendolo seguire da un lento carezzare della lingua. Percepisco un brivido correrle lungo il corpo e sorrido,abbandonando entrambi i capezzoli. Le mie mani viaggiano verso i suoi fianchi ,mentre le mie labbra le seguono ,dal suo seno alle sue costole,e lungo l’addome. La mia lingua fa un viaggio laterale e entra nel suo ombelico ,causandole delle risatine. Mordo la pelle appena sotto l’ombelico e lei si morde il labbro,gemendo.

I miei pollici colpiscono la sommità delle sue cosce,in lenti movimenti circolari,mentre lecco e mordo sui suoi fianchi. Le sue gambe si aprono di + ,come invitandomi. Premo la mia guancia contro la parte interna della sua coscia e inalo profondamente. Carezzo con le guance le sue cosce e lei lascia andare una altro lamento,quando la mia barba accennata graffia la sua pelle sensibile. Scivolo le mani sotto il suo culo,sollevando i suoi fianchi completamente dal materasso. Uso i pollici x allargare la sua entrata e soffio leggermente sul suo clitoride. Lei rabbrividisce con un brivido rafforza-ego,e io semplicemente mi prendo un momento x guardarla. È bagnata;così bagnata che qualche parte remota della mia mente si domanda come uno spiacente figlio di puttana come me possa portarla a questo.Poi Scully arcua i fianchi ,portando a contatto la sua umidità con il mio naso e smetto di pensare..

Tirandomi in bocca il suo clitoride,succhio lento,dardeggiando con la lingua ,x fare piccoli circoli sulla punta. Volendo che ciò duri,appiattisco la lingua contro di lei e la passo su tutta la lunghezza,poi su di nuovo ,lasciando tracce sdrucciolevoli ,lente ma ferme. Gesù,se sa di buono:inebriante,tipo vino,ma molto + potente,molto + da dipendenza di qualsiasi altro vino io abbia mai assaggiato. Il suono che emette lei è quasi buono come il suo sapore. Lamenti sottolineati da sussulti,gemiti rotti da ansimi, mentre scivolo la lingua in lei ,+ veloce di quanto possa fare,poi ritirate lente,prendendomi il tempo x imparare ogni pollice di lei.

Mi perdo talmente in lei che quando viene,è quasi una sorpresa. È improvviso,e io continuo cosa stò facendo,finendo x lei,aiutando la sua cavalcata, qualcosa che giudico in base alla mia esperienza, essere un onestamente violento orgasmo. Le sue unghie si conficcano nel mio cuoio capelluto x tutto il tempo e giuro su Dio che ha urlato il mio nome. Lei si rilassa totalmente sotto di me, e io passo qualche secondo premendo baci dolci sulle sue cosce e sui suoi fianchi,prima di abbandonare la mia guancia sul suo stomaco. Le sue dita passano dai miei capelli alla mia nuca,dopo pochi preziosi minuti.Lei tira fermamente,i suoi polsi rifunzionano. Con tutta la sua forza, lei mi attira sul suo corpo,portando di nuovo le bocche l’una sull’altra. La sua lingua spinge sulla mia e non penso di esser mai stato baciato così,infatti,so che non è mai accaduto così. E mai avrei voluto accadesse con nessun’altra,se non con Scully.

“Mulder,”bisbiglia contro la mia bocca,ancora baciandomi,le sue parole escono affannate e senza respiro,“Dentro di me,adesso..”

Non me lo faccio ripetere una seconda volta.

Scully solleva le gambe ,fin quando sono quasi a livello delle sue spalle. La sua mano arriva tra noi e mi guida in lei:casa. Gesù Cristo,mi sento come se fossi a casa. È così bagnata che penetro in lei con un unico colpo ,e gemiamo all’unisono alla sensazione. Le sue gambe scivolano giù ,abbastanza x aggrapparsi al mio punto vita ,le sue mani si spostano sulle mie scapole. Le punte dei suoi seni carezzano contro il mio petto,ad ogni colpo ,e la sensazione è incredibile.Lei mi tira la testa in basso e mi bacia di nuovo,succhiandomi il labbro inferiore,mettendoselo tra i denti. I suoi fianchi si spostano contro i miei ad ogni colpo, come se l’avessimo fatto da sempre.

“+ forte,”mormora lei contro le mie labbra,le sue braccia mi tengono a lei. Sento la sua schiena arcuarsi sul letto e adesso supporto il mio peso e anche il suo.

È una sensazione fantastica.

La sua voce è l’unica cosa che mi mantiene dal perdere i sensi. Lei chiama il mio nome,lo geme,lo scuote,lo urla quando viene di nuovo.Stò ancora colpendo in lei ,cercando di lasciar andare qualcosa che non vuole abbandonarmi. Dopo pochi istanti,capisco che inizierò a farle male ,se non mi fermo. Mi tolgo da lei ,dolorosamente duro, e rotolo sulla mia schiena accanto a lei. Mi concentro sul suono del suo respiro elaborato ,provando a immaginare che l’inferno è dissipato. Non ho mai avuto problemi a venire prima,mai una volta.

“Mulder?”la sua voce è impensierita:si preoccupa x me. Sento la sua mano sul mio stomaco. “Mulder, cosa c’è che non va?”mi domanda dolcemente,”Ho..Ho fatto qualcosa?”domanda in tentativo,e vorrei strapparmi il cuore ,solo x farle cambiare idea.

“No,”sussurro,cercando molto duramente di mantenere sotto controllo le mie emozioni ,quando capisco cosa è accaduto:la mia fottuta nevrosi. Tutti i dubbi,le colpevolezze e le auto-recriminazioni sono tornate e mi rendono incapace di trovare il piacere,di trovare una specie di compiutezza nel suo corpo. È un blocco totalmente psicologico e la mia preparazione non mi dà scampo su come cambiarlo.

“Non è x te,Scully,”la rassicuro,ricordando che lei è ancora qui,in attesa. “Sono io,la mia fottuta vita..”

“Mulder,xkè ti sei..fermato?”mi chiede,la sua mano ancora sul mio addome.

“Xkè ti stavo facendo male..”rispondo,senza pensare.

“No,Mulder,non lo facevi..”lei nega veemente e senza un attimo di esitazione.

So che non mente.Ma questa è stata la reale ragione x cui mi sono fermato un istante fa. L’anima profondamente teme di farle male.

Non me la merito,non mi merito la specie di pace che sono certo di trovare, perdendomi in lei.Sono brutto dentro,e tutto si risolleva, una vita di merda e lei non si merita che ciò la tocchi,non si merita questa infezione..

Non realizzo di aver deto questo ad alta voce,fino a quando non la sento arrampicarsi su di me.Si mette a cavalcioni sulla mia vita e preme la bocca sulla mia. Quando lo fa,assaggio il sale e capisco che devo anche aver cominciato a piangere. Quando ho perso tutto il controllo su ciò che ho detto,fatto e pensato?

Prima che possa capire cosa stà facendo,sono di nuovo dentro di lei e lei abbassa il corpo sul mio. “Ti amo,”sussurra,e posso sentire le sue lacrime unirsi alle mie. Lei pianta baci leggeri e speziati sul mio volto,tira fuori la lingua x leccar via il liquido sulle mie guance,sul mio mento,sulle mie labbra, sul mio naso. X tutto il tempo,lei mi sussurra che mi ama,e non mi biasima,x nulla,non è colpa mia.Lo ripete all’infinito,cambiano le parole ,ma il senso è sempre il medesimo.Non capisco quanto disperatamente avessi bisogno di ascoltare ciò,fin quando lei non lo fa.

“E non sei un mostro,dentro,”bisbiglia con veemenza,le mani sulle mie spalle. Mi bacia sulle palpebre chiuse,pulendo il resto delle lacrime che il gesto causa. “Sei bello,Mulder,”sospira,”Così bello,”mormora,carezzando con le labbra il mio collo,le mie spalle,il mio petto. La sua bocca è dappertutto,alleviando,curando,amando. E percepisco nel suo respiro,la parola ’bello’,sulla mia pelle, ogni pochi secondi.

Non ho idea quando è accaduto,ma le nostre labbra si muovono insieme. Lei si spinge ingiù conto di me,forte, e io spingo insù con eguale forza. Lei sceglie il ritmo:circolo,circolo,colpo;circolo,circolo,colpo. È fantastico e l’orgasmo che non sono stato capace di avvicinare pochi minuti fa, si approssima . La parte superiore del suo corpo è premuta sulla mia e la sua bocca è al mio orecchio. Le mie mani sono in quelche modo atterrate sui suoi fianchi ,i miei pollici in maniera assente, carezzano la sua pelle.

“Va bene,Mulder,”mi sussurra all’orecchio,“lasciati andare,lasciati andare e vieni x me.”

Queste sono tutte le motivazioni di cui avevo bisogno. Gemo profondamente, rumore animalesco alle mie stesse orecchie,mentre colpisco tanto + forte di quanto possa ,nel suo accogliente e caldo corpo. Un orgasmo erompe attraverso il mio essere ,potere e intensità mi fanno vacillare. Sembra non terminare mai,fin quando del tutto conscio del suo peso su di me,il dolce ansimare del suo respiro contro il mio collo e la sensazione pacifica e satolla si spande del mio corpo.

“Mi dispiace,”le sussurro,una delle mie mani viaggia tra i suoi capelli,l’altra traccia lenti sentieri appena accennati lungo la sua spina dorsale.

“X cosa?”mi domanda,carezzando con la punta del naso la mia mascella ,accoccolando il corpo contro il mio,drappeggiandomi attorno a lei come una coperta.

“X aver rovinato tutto?”investigo,senza la volontà di credere che ciò,stanotte, sia stato come lei l’aveva immaginato.

“Mulder,non hai rovinato nulla,”mormora stanca,premendo un bacio sulla mia spalla, ”E non ho l’energia di infilarmi in questo,a come profonda sia stata questa esperienza x me,xkè mi hai sfinita, stanotte.” Seppellisce le braccia sotto di me,tenendomi stretto a lei.Trova una posizione confortevole ,la testa contro la mia spalla,il naso sul mio collo . “Domani ,prima di alzarci,ti prometto che ti dirò in quanti magnifici e eccitanti modi ,indescrivibili,hai cambiato la mia vita.Poi potrai prepararmi la colazione e soddisferai ogni mio capriccio, prima di andare a lavoro.”

Stupefacentemente,lei mi fa sorridere e poi ridere. Non lo facevo,benchè fossi capace di ridere di questo. Debbo esser il + fortunato figlio di puttana vivo.

Dana Scully mi ama. Dana Scully mi VUOLE,a dispetto di me stesso.

C’è solo un problema.

“Scully?”

“Hmm?”

“Non so cucinare niente..”

Un fruscio echeggia nella stanza,seguito da un guaito, quando lei mi morde piano la spalla. “Dormi ,Mulder!”mi ordina.

Mi sollevo e spengo la lampada,facendo piombare la stanza nell’oscurità. Ascolto il suo respiro,;percepisco i suoi capelli contro la punta del mio naso ogni volta che respiriamo. I nostri battiti cardiaci hanno iniziato ad andare all’unisono, assieme ai nostri respiri. Chiudo gli occhi e sperimento un’ emozione che ho cercato x tutta la vita. La consapevolezza di cosa questa emozione sia, mi vince brevemente,la consapevolezza che non sono mai stato capace di identificarla, fin a questo preciso momento.

Mentre mi addormento stanotte,so di essere amato..

FINE

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