Alfa Power At508 E Cd=Rom Upgrade Kit N
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VISCORP VUOLE COMPRARE AMIGA È stato un aprile movimentato per Amiga, dopo le belle speranze accese al CeBit Per capire cosa è successo, dobbiamo par- tire dai primi giorni successivi al CeBit. Contrariamente alle notizie circolate precedentemente, Escom ha annunciato la sostituzione del presidente Manfred Schmitt con Helmut Jost. Quest'ultimo è stato, fino al 1993, Managing Director della Commodore tedesca e vicepresidente di Commodore International; è stato poi in Escom fino al '95, quando è passato in IBM. La decisione va attribuita principalmente alle perdite riscontrate nella gestione '95: 120 milioni di marchi dovuti al mercato PC e 5 milioni dovuti a quello Amiga, su un fatturato di 2,35 miliardi di marchi. Il mutamento delle quote azionarie, connesso alla ricapitalizzazione, ha fatto perdere a Schmitt la maggioranza (rimane comunque uno degli azionisti più importanti, con il 23,5%). Con la sostituzione di Schmitt, è venuto meno l'uomo che ha creduto più di ogni altro alla rinascita di Amiga. Escom ha quindi deciso di concentrarsi unicamente sul mercato PC (quello che ha causato le perdite maggiori) e di vendere Amiga, riducendo immediatamente il personale di AT: Pochi giorni dopo il passaggio delle consegne, è stato diramato un comunicato stampa che annunciava il raggiungimento di un'intesa preventiva fra Escom e Viscorp (Visual Information Services Corporation di Chicago) relativa ad Amiga. L'intesa, che deve essere ancora finalizzata, prevede la cessione di tutti i diritti su Amiga al prezzo di 40 milioni di dollari. Viscorp, già nota perché aveva licenziato la tecnologia Amiga per realizzare set-top-box di TV interattiva (del suo progetto "ED" avevamo parlato nelle Trends del numero 76), ha deciso di avanzare l'offerta di acquisto al fine di salvare Amiga e tenere sotto completo controllo la sua tecnologia, la produzione di chip, nonché lo sviluppo. Viscorp ha sottolineato che intende far continuare la produzione e la commercializzazione di 1200 e 4000T per il mercato euro- peo, nonché i programmi, le ricerche e i progetti già in atto. Da osservatori esterni, possiamo solo fare alcune considerazioni di carattere generale. In primo luogo, ricordiamo che il prez- zo pagato da Escom per Amiga e il marchio Commodore era stato di 10 milioni di dollari. Ora c'è chi è disposto a pagare il qua- druplo per la sola tecnologia Amiga. Ciò significa che non siamo di fronte a una sorta di %vendita1: ma a qualcosa di totalmente diverso che cercheremo di capire, con i pochi dati a nostra disposizione (i termini del passaggio di proprietà sono segreti per- ché la trattativa è ancora in corso). È evidente, inoltre, che Escom non è più interessata ad Amiga. Lo sviluppo della nostra piattaforma dipenderà quindi totalmente ed esclusivamente dal nuovo acquirente: Viscorp. L'ordine di grandezza dell'investimento fa pensare alla presenza di sicure risorse finanziare dietro Viscorp, la quale fra l'altro ha indagato sul progetto di un set-top-box Amiga sin dall'inizio degli anni '90 e ha cercato nel frattempo partner di grosso cali- bro, sia nel campo della produzione di apparecchi elettronici, sia in quello delle telecomunicazioni. Il suo obiettivo dichiarato è quello di una diffusione su scala planetaria di tale set-top-box, facendo perno su una strategia di pagamento di royalties mini- me per i produttori di hardware. In secondo luogo, è evidente che Amiga, per tanti motivi che non è il caso di elencare in questa sede, si sposa perfettamente con TV interattiva e TV su domanda, teleacquisti e accesso a Internet, multimedialità e quant'altro pare rappresentare il mer- cato in maggiore espansione alla fine di questi anni '90 e all'inizio del nuovo millennio. Tale mercato potrebbe costituire, per il futuro di Amiga, quello che i videogiochi hanno rappresentato negli anni '80. Perché un sistema si affermi e sopravviva, infatti, è necessaria una enorme base di installato: questa, un tempo era assicurata ad Amiga dai videogiochi, in un futuro prossimo potrebbe essere assicurata dalle applicazioni per la connessione via etere e via cavo. Se l'operazione andrà in porto, è certo che lo sviluppo di Amiga tornerà in parte o in foto negli Stati Uniti. Ciò rappresenta una garanzia: i maggiori esperti di Amiga stanno ancora là, Dave Haynie, alla fine, ha rifiutato la proposta di trasferirsi in Germania e, soprattutto, Carl Sassenrath, il 'padre" del multitasking Amiga, lavora da qualche tempo proprio alla Viscorp, come respon- sabile dello sviluppo del software! Proprio costui ha diramato un comunicato 'personale" in cui afferma che alla Viscorp sono tutti "Amiga lovers" di lunga data; che alla Viscorp non c'è nemmeno una persona che proviene dallo sviluppo di PC; che lo scopo di Sassenrath non è affatto quello di uccidere ("killing") Amiga, ma viceversa quello di fare di Amiga un prodotto "killer"! Inoltre, in un comunicato ufficiale relativo all'operazione di acquisizione, Viscorp ha parlato di Amiga come della Fenice, il mitico uccello che rinasce dalle pro- prie ceneri. Ci si potrebbe comunque domandare fino a che punto Viscorp intenda promuovere anche i modelli high-end, ma è certo che la società ha dimostrato interesse per Amiga anche per la folta comunità di programmatori esistenti e per la varietà del softwa- re, e ha sempre considerato il suo set-top-box come il modello base di una linea. E anche evidente che a breve, la potenza di un 68020 sarà insufficiente per gestire la mole di dati delle TV interattive e pertanto va considerata una necessità I'evoluzione di Amiga verso il Power PC. In conclusione, l'operazione potrebbe riportare Amiga al centro della corrente principale del mercato degli anni a venire: in essa si sta ridisegnando il concetto di home computer per farne una sorta di terminale intelligente capace di mediare il telefono con la TV, la carta con il video, i cavi con l'etere e la tecnologia della "rete" con il mercato di massa. Personalmente, ho sempre ammirato molto Carl Sassenrath, specie da quando, molti anni or sono, ho letto (e studiato) il disas- semblato di Exec, il cuore del multitasking Amiga; mi piace quindi concludere con queste sue parole, tratte dal comunicato cita- to, rivolte a tutti gli utenti Amiga; sono un po' retoriche forse, ma sicuramente incisive: "Keep the faith! This is for the better!" ("Abbiate fiducia! Tutto ciò è per il meglio"). Romano Tenca [email protected] ANNO 9 NUMERO 78 MAGGIO 1996 POSTA LSD and 17 bit I lettori ci scrivono 7 Compendium Deluxe Animatic 64 Ultimedia Dalla stampa 65 di tutto il mondo The AGA Experience 1 Bit Movie '96 14 Internet e la posta elettronica 18 Il rendimento dei BOT 67 (parte I) Tutti i segreti dei removibili 23 Cabinet tower per A1 200 69 RECENSIONI I giochi del mese 74 Blizzard 2060 26 ALFA Power AT 508 e CD-ROM Upgrade kit I programmi su disco 76 Sirius Genlock 32 DCE sx 32 51 Servizio inserzioni gratuite 80 Cabletronic Fox Keyboard 53 LE PAGINE DEL - - PROGRAMMATORE The Digital Universe 1 .O TRANSACTION Weird Science 62 Lo standard Amiga CD (parte Il) Nuove architetture COPERTINA 42 per la multimedialità (parte Rea/izzazione: Silvana Cocchi V) Illustrazione: "Oltre lo sguardo" di Andrea Brentegani Amiga E (parte XI) 45 IOMEGA ZIP valutazione del difetto e, quindi, la ripara- zione o sostituzione in garanzia. Assume- Ultimamente ho acquistato uno lomega re atteggiamenti aggressivi può essere Zip SCSI per collegarlo al mio A3000. Es- psicologicamente liberatorio, ma è del tut- senzialmente il drive funziona bene, ma to indifferente ai fini di ottenere la sostitu- ho notato alcune stranezze di cui forse voi zione, perché la gestione di queste situa- potreste chiarirmi l'origine. zioni è sempre pianificata in anticipo dal Prima di tutto il drive emette rumori so- venditore. Nel "business" I'emotività ha po- spetti: quando non si accede al disco an- co spazio e induce a commettere errori. che per pochi secondi si sente un "tump", Avendo in mano la fattura o scontrino fi- probabilmente derivante dal parcheggio scale dell'acquisto è possibile fare il pas- della testina (da non confondersi con il so successivo e far inviare al soggetto modo autosleep del drive che avviene do- che lo ha rilasciato (quindi il negozio, e po 15 minuti di inattività). canici. Il comportamento del venditore e non il costruttore dell'apparecchio) una Dopo il "tump" al primo accesso al drive si del produttore è stato conforme alla prassi lettera di sollecitazione da uno studio le- sente un "click", probabilmente derivante corrente del settore informatico, che pur- gale specializzato. Il costo medio della dall'avvio della testina. Tutto ciò ("tump" troppo riflette una situazione degradata. pratica è di L. 300.000 e, spesso, basta t"click') è normale? Non credo, perché Da un lato i margini di guadagno si sono per sbloccare la situazione. l'effetto è assai fastidioso. ridotti; dall'altro è diminuita la difettosità Se anche questo non dovesse avere effet- Secondo: ogni tanto capita che durante dei prodotti di marca (grazie ai controlli di to la legge prevede ulteriori possibilità di un accesso al disco il drive espella il di- qualità automatici, un tempo improponibili intervento, eventualmente da portare a- sco "di pochissimo" (non come quando si per la produzione di massa). Se a ciò si vanti col supporto di enti e associazioni preme il tasto di espulsione, ma in misura aggiunge il fatto che il mercato dell'infor- consumatori. Purtroppo però sono prati- nettamente inferiore: pochi mm). matica si sta espandendo velocemente e, che onerose che vanno intese più come il Avvenuto questo basta spingere legger- quindi, l'unico problema per un prodotto mezzo per ottenere una soddisfazione mente il disco nel drive, affinché tutto pro- di successo, come lo ZIP drive, è quello morale a lungo termine che come stru- ceda normalmente.