Prefettura di Genova Ufficio Territoriale del Governo

GALLERIA FERROVIARIA “RONCO” TRATTA BIVIO FEGINO-

PIANO GENERALE DI EMERGENZA (P.G.E.)

INDICE

ELENCO DI DISTRIBUZIONE ...... 2

1. PREMESSA GENERALE ...... 4

2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO ...... 5

3. TERMINI, DEFINIZIONI ED ACRONIMI ...... 6

4. SCOPO DEL PIANO...... 8

5. AGGIORNAMENTO, ESERCITAZIONI E FORMAZIONE ...... 9 6.1 CARATTERISTICHE DEL TRAFFICO FERROVIARIO INTERESSANTE LA TRATTA ...... 10 6.2 SCHEDE INFORMATIVE CARATTERISTICHE GALLERIE ED ACCESSI ...... 10 6.4 SCENARI INCIDENTALI ...... 13 7. MODELLO ORGANIZZATIVO DI INTERVENTO ...... 19 7.1 GENERALITÀ ...... 19 7.1.1 Soccorso tecnico urgente ...... 19 7.1.2 Soccorso sanitario ...... 19 7.1.3 Ripristino ...... 19 7.2 I SOGGETTI INTERESSATI DAL PIANO ...... 20 7.2.1 Gestore dell’infrastruttura: Rete Ferroviaria Italiana (RFI) ...... 20 7.2.2 Prefetto di Genova (AP) ...... 21 7.2.3 Sala operativa per la gestione dell’emergenza (SOE) ...... 21 7.2.4 Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Genova ...... 21 7.2.5 Servizio emergenza sanitaria 118 (Servizio 118) ...... 22 7.2.6 Sindaco ...... 22 7.2.7 Polizia Municipale ...... 23 7.2.8 Forze dell’Ordine ...... 23 7.2.9 Azienda Sanitaria Locale ...... 24 7.2.10 Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPAL) ...... 24 7.2.11 Settore Protezione Civile della Regione ...... 25 7.2.12 Provincia di Genova ...... 25 7.3 COMUNICAZIONI E FLUSSO INFORMATIVO ...... 26 7.4 ATTIVAZIONE RISORSE ...... 27 7.5 POSTO DI COMANDO AVANZATO (PCA) ...... 29 7.6 PROCEDURE OPERATIVE SPECIFICHE ...... 30 7.6.1 Interruzione traffico lungo la linea ...... 30 7.6.2 Procedura per l’inizio dell’intervento (tolta tensione, scambio moduli) ...... 30 7.6.3 Modalità di accesso per i soccorritori all’interno delle gallerie ...... 31 7.7 TEMPI DI INTERVENTO ...... 31 7.8 RAPPORTI CON I MEZZI DI INFORMAZIONE ...... 32 7.9 L’ASSISTENZA E L’INFORMAZIONE ALLA POPOLAZIONE ...... 32 7.9.1 AREE RICOVERO PERSONE COINVOLTE E AMMASSAMENTO SOCCORSI ...... 32 8. NUMERI UTILI ...... 37 ALLEGATO 1 - CARATTERISTICHE PLANO-ALTIMETRICHE DELLA LINEA ...... 38 ALLEGATO 2 - ACCESSI BIVIO LINEA BIVIO FEGINO-RONCO ...... 38 ALLEGATO 3 – CHECKLIST TELEFONATA STRUTTURATA ...... 39 ALLEGATO 4 - COMUNICAZIONE TECNICA DA DCCM (ROE) A VVF ...... 40 ALLEGATO 5 - ELENCO MEZZI D’OPERA ...... 41

Tratta ferroviaria Bivio Fegino – Ronco Scrivia - Edizione 1 – Giugno 2014 1 ELENCO DI DISTRIBUZIONE DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE ROMA

MINISTERO DELL’INTERNO Gabinetto del Ministro Dipartimento della Pubblica Sicurezza Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile ROMA

REGIONE LIGURIA GENOVA

PROVINCIA GENOVA

COMUNE DI GENOVA

COMUNE DI

COMUNE DI RONCO SCRIVIA

COMUNE DI MIGNANEGO

QUESTURA GENOVA

COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI GENOVA

COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO GENOVA

COMANDO PROVINCIALE GUARDIA DI FINANZA GENOVA

COMANDO PROVINCIALE CORPO FORESTALE DELLO STATO GENOVA

COMPARTIMENTO POLIZIA FERROVIARIA GENOVA

RFI GENOVA

COMITATO PROVINCIALE C.R.I. GENOVA

AZIENDA SANITARIA LOCALE N° 3 GENOVA

SERVIZIO 118 GENOVA

ARPAL GENOVA

Tratta ferroviaria Bivio Fegino – Ronco Scrivia - Edizione 1 – Giugno 2014 2

Tratta ferroviaria Bivio Fegino – Ronco Scrivia - Edizione 1 – Giugno 2014 3 1. PREMESSA GENERALE L’esigenza di predisporre un PGE deriva dalla necessità di fronteggiare i pericoli connessi a possibili eventi incidentali derivanti da collisioni, deragliamenti ed incendi nonché da rilasci di sostanze pericolose all’interno di una galleria ferroviaria che possono mettere in pericolo la vita umana, l’ambiente e gli impianti della galleria. Il PGE deve integrarsi nel modo più completo possibile con il PEI al fine di trovare le soluzioni più adeguate al conseguimento degli obiettivi della pianificazione dell’emergenza esterna. Il presente documento contiene le disposizioni volte ad attivare e gestire l’intervento dei soccorritori in caso di accadimento di un incidente interessante l’area esterna a una galleria ferroviaria. Esso rappresenta, quindi, lo strumento che consente di pianificare l’organizzazione del soccorso per un’emergenza causata da un incidente che dovesse verificarsi all’interno della galleria ferroviaria, per poi svilupparsi al suo esterno. Il presente PGE è stato elaborato allo scopo di:  controllare e circoscrivere gli incidenti in modo da minimizzarne gli effetti e limitarne i danni per l'uomo, per l'ambiente e per i beni;  mettere in atto le misure necessarie per proteggere l'uomo e l'ambiente dalle conseguenze di incidenti all’interno della galleria;  informare adeguatamente la popolazione e le autorità locali competenti circa l’evento occorso;  provvedere, sulla base delle vigenti disposizioni normative, al ripristino e al disinquinamento dell'ambiente dopo un incidente.

Nell’eventualità che si renda necessaria l’evacuazione dei passeggeri dal treno – scenario di per sé particolarmente critico – considerando le caratteristiche dell’ambiente in galleria e il numero di passeggeri che potrebbero essere presenti sui convogli, risultano chiaramente fondamentali i primi momenti successivi all’evento, nei quali occorre assicurare il rapido intervento dei soccorritori.

Tale scenario potrebbe ulteriormente aggravarsi in presenza di fattori di pericolo come, ad esempio, lo sviluppo di un incendio, con particolare riferimento al caso di un treno merci che trasporta sostanze pericolose.

Pertanto, alla base della presente pianificazione della gestione dell’emergenza, sono stati chiaramente identificati i seguenti aspetti :

· definizione degli scenari di riferimento; · uso di un linguaggio comune; · conoscenza dei luoghi; · individuazione degli Enti ed Amministrazioni coinvolti, dei ruoli e delle competenze; · modalità e procedure di intervento, tempi di allarme e di risposta; · procedure di attivazione del Piano di emergenza; · comunicazioni in emergenza.

Il presente piano risulta essere quanto di meglio il sistema di risposta provinciale è attualmente in grado di esprimere nel caso di un’emergenza in galleria.

Tratta ferroviaria Bivio Fegino – Ronco Scrivia - Edizione 1 – Giugno 2014 4 2.NORMATIVA DI RIFERIMENTO Per la redazione del presente PGE si è fatto riferimento alle seguenti principali fonti normative in tema di pianificazione dell’emergenza esterna per gli stabilimenti industriali a rischio di incidente rilevante:  Legge 24 febbraio 1992, n. 225 “Istituzione del servizio nazionale della protezione civile”;  Linee guida per l’informazione alla popolazione, pubblicate nel 1995 dal Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri;  Metodo Augustus, pubblicato nel 1997 dal Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalla Direzione generale della protezione civile e dei servizi antincendi del Ministero dell’Interno;  D.M. 28 ottobre 2005 “Sicurezza nelle gallerie ferroviarie” del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti;  DPCM 6 aprile 2006 - Direttiva per il coordinamento delle iniziative e delle misure finalizzate a disciplinare gli interventi di soccorso e di assistenza alla popolazione in occasione di incidenti stradali, ferroviari, aerei ed in mare di esplosioni e crolli di strutture e di incidenti con presenza di sostanze pericolose;  DPCM 3 dicembre 2008 – Direttiva concernente “Indirizzi operativi per la gestione delle emergenze”;  Convenzione Gruppo FS – Dipartimento Protezione Civile del 09/09/2013;  Specifica Tecnica di Interoperabilità “Sicurezza nelle gallerie ferroviarie”, approvata con Decisione della Commissione Europea del 20 dicembre 2007 (GUCE del 07/03/2008).

Tratta ferroviaria Bivio Fegino – Ronco Scrivia - Edizione 1 – Giugno 2014 5 3.TERMINI, DEFINIZIONI ED ACRONIMI ALLARME Richiesta d’intervento agli Enti interessati per un evento incidentale. AREA DI TRIAGE Area in prossimità della galleria destinata al primo soccorso e allo smistamento delle persone coinvolte in un evento incidentale. BINARIO DISPARI Binario a sinistra del senso di marcia e percorso normalmente dai treni che si muovono da Ovest verso Est o da Nord verso Sud BINARIO PARI Binario a sinistra del senso di marcia e percorso normalmente dai treni che si muovono da Est verso Ovest o da Sud verso Nord BINARIO SEMPLICE Binario unico percorso dai treni in entrambi i sensi di marcia alternativamente BITUBO (Canna doppia) Tipologia di galleria, per linea a doppio binario, che prevede un tunnel per ogni binario. CARRO SOCCORSO Mezzo di soccorso attrezzato per gli interventi di recupero dei rotabili e lo sgombero dell'infrastruttura ferroviaria. CENTRO OPERATIVO Organismo composto dai responsabili territoriali o loro sostituti reperibili di TERRITORIALE (COT) RFI e dai rappresentanti territoriali reperibili delle Imprese Ferroviarie coinvolte, ai fini delle comunicazioni dei provvedimenti da attuare (riferimento: Comunicazione Operativa n.309 del 07/08/2013 "Gestione delle anormalità rilevanti ed incidenti di esercizio" codifica RFI DPR PD ORG 011 A). ESERCIZIO Insieme delle regole che disciplinano il trasporto ferroviario atte a soddisfare FERROVIARIO le esigenze della domanda del traffico, della sicurezza del trasporto e della regolarità del servizio. FERMATA Località di servizio, normalmente impresenziata, adibita al solo servizio viaggiatori; non è munita di dispositivi che consentono il passaggio del treno da un binario all'altro e pertanto non possono essere effettuati incroci o precedenze.. IMBOCCO Ingresso alla galleria dalla infrastruttura ferroviaria.

LINEA FERROVIARIA Infrastruttura ove si svolge l'esercizio ferroviario. LINEA DI CONTATTO Linea elettrica destinata a fornire energia elettrica per l'alimentazione dei mezzi di trazione dei convogli ferroviari mediante organi di captazione a contatti striscianti. POSTO CENTRALE Postazione dalla quale si gestisce la circolazione dei treni nell'ambito di una zona (linee o nodi) di giurisdizione. STAZIONE Località di servizio in cui possono essere effettuati incroci o precedenze MEZZI D’OPERA

Elenco delle principali abbreviazioni

AAS Area di Ammassamento Soccorsi AM Agente Manutenzione BACC Blocco Automatico a Correnti Codificate BCA Blocco Conta Assi CC Corpo Carabinieri CCS Centro Coordinamento Soccorsi CEI Coordinatore Esercizio Infrastruttura COC Centro Operativo Comunale COI Centro Operativo Interforze COM Centro Operativo Misto COT Centro Operativo Territoriale DC Dirigente Centrale

Tratta ferroviaria Bivio Fegino – Ronco Scrivia - Edizione 1 – Giugno 2014 6 DCO Dirigente Centrale Operativo DCCM Dirigente Centrale Coordinatore Movimento DM Dirigente Movimento DMS Document Management System DOTE Dirigente Operativo Trazione Elettrica DTI Direzioni Tecniche di Intervento DTP Direzione Territoriale Produzione (di RFI) DTS Direttore Tecnico del soccorso (Funzionario VV.F.) FSI S.p.A. Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A. Fanno parte di FSI S.p.A., tra gli altri, RFI S.p.A. e Trenitalia S.p.A. FV Fabbricato Viaggiatori GEPO Gestione Esercizio e Programmazione Operativa (di RFI) G.I Gestore Infrastruttura GSM-R Global System for Mobile Communications - Railway ICS dall’Incident Command System IF Imprese Ferroviarie di Trasporto IS Impianto di Segnalamento l.d.c. Linea di Contatto. Linea elettrica aerea in tensione a 3.000 Vcc, per l’alimentazione dei locomotori elettrici. M40 Modulo ferroviario per comunicazioni formali generiche registrate MdO Mezzo d’Opera (carrello ferroviario adibito generalmente alla manutenzione) ROE Responsabile Operativo per l’Emergenza (individuato nel DCCM) ROS Responsabile delle Operazioni di Soccorso (caposquadra V.V.F.) PdA Personale di Accompagnamento PdC Personale di Condotta PdE Posto d’Esodo PdT Personale del Treno (PdC e/o PdA) PEI Piano di Emergenza Interno PGE Piano Generale di Emergenza PM Posto Movimento PS Pubblica Sicurezza – Polizia di Stato PSAB Personale dei Servizi Appaltanti operanti a Bordo RdG / RdS Responsabile della Galleria /Responsabile della Sicurezza (individuati nella figura del Dirigente Responsabile dell’UT) RFI S.p.A. Rete Ferroviaria Italiana [Gestore dell’Infrastruttura ferroviaria Italiana] RTM Reparto Territoriale Movimento RUT Dirigente Responsabile Unità Territoriale SCC Sistema di Comando e Controllo Centralizzato SdI Squadra per l’Intervento di RFI

Tratta ferroviaria Bivio Fegino – Ronco Scrivia - Edizione 1 – Giugno 2014 7 4.SCOPO DEL PIANO Il presente documento è stato elaborato allo scopo di:  controllare e circoscrivere l’evento incidentale in modo da minimizzarne gli effetti e limitarne i danni;  informare adeguatamente la popolazione e le autorità locali competenti circa l’evento occorso; per i quali risulta indispensabile:  ottenere un pronto riconoscimento delle situazioni di emergenza;  garantire la sicurezza degli operatori del soccorso;  utilizzare un efficace coordinamento delle risorse disponibili; La strategia generale prevede dunque: 1. la definizione del flusso di informazioni tra le sale operative territoriali e centrali per assicurare l’immediata attivazione del sistema di protezione civile; 2. l’individuazione di un direttore tecnico dei soccorsi per il coordinamento delle attività sul luogo dell’incidente, l’indicazione delle attività prioritarie da porre in essere in caso di emergenza e l’attribuzione dei compiti alle strutture operative che per prime intervengono; 3. l’assegnazione, laddove possibile, al sindaco delle funzioni relative alla prima assistenza alla popolazione e alla diffusione delle informazioni; 4. l’istituzione di un centro di coordinamento per la gestione “a regime” dell’emergenza.

Tratta ferroviaria Bivio Fegino – Ronco Scrivia - Edizione 1 – Giugno 2014 8 5.AGGIORNAMENTO, ESERCITAZIONI E FORMAZIONE Il presente PGE deve essere riesaminato ogni 3 (tre) anni, e comunque deve essere riveduto ed aggiornato a seguito di:  modifiche impiantistiche e/o gestionali interessanti la galleria;  accadimento di incidenti verificatisi in una galleria;  esercitazioni periodiche effettuate per verificare l’efficacia delle azioni previsti dal PGE. L’aggiornamento del PGE è curato dalla Prefettura–U.T.G. di Genova, in collaborazione con gli Enti e le Istituzioni che hanno partecipato alla stesura dello stesso. Esso deve essere inoltre sperimentato entro 3 (tre) anni dall’emanazione, per testare sia il livello di efficacia delle procedure ivi contenute, sia il livello di efficacia delle azioni attuate dai vari soggetti interessati. Al fine quindi di garantire uno standard addestrativo soddisfacente, saranno organizzate esercitazioni di complessità differenziata, strutturate su diversi livelli d’attivazione delle risorse, nonché di coinvolgimento delle strutture operative e della popolazione interessata. In quest’ottica saranno organizzate le seguenti esercitazioni in ordine di complessità crescente:  esercitazioni per posti di comando – (livello a): esercitazione che prevede il solo coinvolgimento della sala operativa della Prefettura-U.T.G. di Genova e degli altri enti ed istituzioni previsti dal PGE, senza il coinvolgimento in campo delle risorse umane e strumentali dei soccorritori e della popolazione;  esercitazioni per i soccorritori – (livello b): esercitazione che prevede, oltre alle attività previste nella precedente esercitazione, il coinvolgimento in campo delle risorse umane e strumentali dei soccorritori e delle relative sale operative, senza il coinvolgimento della popolazione;  esercitazioni su scala reale – (livello c): esercitazione che prevede il coinvolgimento della popolazione.

Tratta ferroviaria Bivio Fegino – Ronco Scrivia - Edizione 1 – Giugno 2014 9 6. DESCRIZIONE DELL’INFRASTRUTTURA La tratta ferroviaria a doppio binario Genova-Ronco si sviluppa su un’area di poco più di 28 km di cui circa 18 km interamente in galleria. L’alimentazione elettrica della tratta è di 3.000 Vcc. La manutenzione della tratta è di competenza della Direzione Territoriale Produzione (DTP) di Genova, che ha proprio personale sul territorio. La gestione centralizzata della circolazione, è di competenza della DTP di Genova ed il centro ha sede presso la sala controllo SCC di Ge-Teglia Via Rivarolo n° 16. Le caratteristiche plano altimetriche della linea sono riportate nell’allegato n°1, contenuto nel cd di trasmissione del Piano.

6.1 Caratteristiche del traffico ferroviario interessante la tratta Volume di traffico, ripartito per binario, secondo la tabella seguente:

PARI DISPARI Tipologia treni DIURNI NOTTURNI DIURNI NOTTURNI

FRECCE 0 1 1 0 PASSEGGERI 20,6 1,4 17,8 4,1 UNIVERSALE PASSEGGERI 22,4 2,7 19,8 4,4 REGIONALE MERCI FS 11,6 10,5 12,1 4,5 MERCI 1,9 0,3 5,4 1,7 ALTRE IF Totale per 56,5 15,9 56,1 14,7 binario TOTALE 143,2 MERCI 19,56% dei treni merci transitati nella Galleria PERICOLOSE RONCO

FASCIA DIURNA = dalle ore 6,00 alle ore 21,00

FASCIA NOTTURNA = dalle ore 21,01 alle ore 05,59

6.2 Schede informative caratteristiche gallerie ed accessi Per quanto riguarda le dotazioni impiantistiche e le caratteristiche delle Gallerie si fa riferimento al PEI redatto solo per quelle superiori a 1000 m. L’unica galleria che presenta tali caratteristiche sulla tratta in esame è la galleria Ronco. Si riporta, nell’allegato n° 2 (contenuto nel cd di trasmissione del Piano), la rappresentazione schematica dello sviluppo delle gallerie, con indicazione degli accessi alla sede ferroviaria.

Tratta ferroviaria Bivio Fegino – Ronco Scrivia - Edizione 1 – Giugno 2014 10 6.3 Rappresentazione schematica ubicazione gallerie Si riporta una rappresentazione schematica dell’ubicazione delle gallerie nella tratta in esame (evidenziate in verde), contenente, per completezza, anche le gallerie Borlasca e Giacoboni (evidenziate in arancione), che sono oggetto di PGE della tratta Ronco-Tortona, via diretta.

6+031

mt. 4049 km 5+360  Confine tra Province di e Borlasca Genova 1+982

1+469 Giacoboni mt.738 0+731

RONCO S. km. 0+000 da Arq. km. 22+044 da Ge.PP

Area di triage/piazzale

di emergenza>> 21+766 → Km 20+775 uscita di emergenza (area attrezzata munita di piazzale per le operazioni di soccorso) <

MIGNANEGO km. 13+248 «Area di triage/Piazzale di emergenza 12+639 Riccò mt. 71 12+568

12+534 Fumeri mt. 318 12+216

12+093 Barriera mt. 116 11+977

11+842

Tratta ferroviaria Bivio Fegino – Ronco Scrivia - Edizione 1 – Giugno 2014 11

11+842 Orpea mt. 117 11+725

10+692 Mignanego mt. 319 10+373

9+907 Piuma mt. 218 9+689

9+638 Rimessa mt. 293 9+345

8+849 Cesino mt. 420 8+429

7+711 Bacigalupo mt. 129 7+582

7+421 Pesco mt. 300 7+121

7+111 Poggio mt. 361 6+750

6+709 Lauro mt. 95 6+614 S. QUIRICO km. 6+279 5+804 S. Biagio mt. 258 5+546

5+165 Croce mt. 302 4+863

4+299

Tratta ferroviaria Bivio Fegino – Ronco Scrivia - Edizione 1 – Giugno 2014 12

4+299 Pareto mt. 134 4+165

4+101 Donghi mt. 282 3+819

3+261 Murta mt. 437 2+824 Km 2+260 Inizio Filo Diam 14. 2+260 Monticelli mt. 120 2+140

km1+513 Bivio Fegino km 4+771

6.4 Scenari incidentali Il presente piano ha come obiettivo quello di fornire elementi utili alla gestione delle situazioni di emergenza derivanti dai seguenti scenari incidentali:  soccorso sanitario urgente in presenza di avaria tecnica, che determini una sosta prolungata del treno in galleria e la conseguente impossibilità temporanea di movimentazione del convoglio  assistenza a un treno merci con deragliamento (svio) di uno o più rotabili  assistenza a un treno passeggeri con deragliamento (svio) di uno o più rotabili  principio di incendio a un treno merci fermo in galleria  principio di incendio a un treno passeggeri fermo in galleria  incidente a un treno merci adibito al trasporto di merci pericolose con deragliamento (svio) di uno o più rotabili  incidente a un treno merci adibito al trasporto di merci pericolose e a un treno passeggeri con principio di incendio

Nel paragrafo 6.4.1 vengono in particolare riportate le attivazioni a cura del Gestore dell’Infrastruttura – già descritte nei PEI di ogni singola galleria di lunghezza superiore a 1000 metri – al ricorrere di ciascuno degli eventi incidentali di cui sopra.

6.4.1 Procedure operative attivate, nell’immediatezza, dal Gestore dell’Infrastruttura

 A) soccorso sanitario urgente in presenza di avaria tecnica, che determini una sosta prolungata del treno in galleria e la conseguente impossibilità temporanea di movimentazione del convoglio

Nel caso un treno sia costretto a fermarsi in galleria, senza poter riprendere subito la marcia, il PdC avvisa il DCO dell’anormalità in atto ed il PdA, se il treno svolge servizio viaggiatori. Il PdC, trascorso il tempo a sua disposizione per tentare di proseguire la marcia, deve formalizzare la richiesta di soccorso nei modi previsti dai regolamenti vigenti. Il PdA avvisa i viaggiatori dell’anormalità in atto e gestisce eventuali situazioni di panico. In caso di necessità, il PdA può richiedere, ove presente, la collaborazione del PSAB. Il DCO, ricevuto prima l’avviso poi la conferma dal PdC dell’anormalità in atto, li estende al DCCM e si adopera, per quanto di sua competenza.

Tratta ferroviaria Bivio Fegino – Ronco Scrivia - Edizione 1 – Giugno 2014 13 Il DCCM tiene i contatti con i referenti delle IF, concordando con questi le azioni da intraprendere per i treni indirettamente interessati, l’eventuale invio della locomotiva di soccorso e l’individuazione del mezzo più idoneo per un eventuale trasbordo dei viaggiatori. Il DCCM, se necessario, avvisa:  il CEI per la costituzione e l’invio sul posto della squadra d’intervento (SdI);  il RdG/RdS (o eventualmente il suo sostituto).

Il DCCM dispone, se necessario, per l’esodo dei viaggiatori dalla galleria, secondo la procedura di cui al PEI, cui si rimanda.

Il DCCM attiva il flusso comunicativo previsto dalla COp n.297/RFI e dispone per la comunicazione delle informazioni e degli eventuali provvedimenti adottati alla clientela in attesa nelle stazioni, tramite i preposti all'informazione al pubblico.

Il ripristino della circolazione avviene seguendo le normali procedure regolamentari.

 B) assistenza a un treno merci con deragliamento (svio) di uno o più rotabili

Rilevata l’anormalità, il PdC prioritariamente presume l’ingombro della sagoma del binario attiguo e provvede all’invio del segnale di prudenza generalizzata e ad arrestare la circolazione avvalendosi dei dispositivi a sua disposizione. Il PdC inoltre provvede ad avvisare il DCO. Il DCO prioritariamente adotta i relativi provvedimenti di esercizio, tra cui l’interruzione della circolazione sul binario attiguo e, se necessario, richiede al DOTE la tolta tensione, ricevendone conferma e avvisa il DCCM (ROE). Se nell'incidente sono coinvolte anche delle persone o esistono particolari situazioni di pericolo, il ROE attiva i VV.F. (ROS) per le conseguenti attività di Soccorso Tecnico Urgente. Nel caso in cui siano coinvolti soltanto i rotabili, si darà seguito al Ripristino di cui al par. 7.1.3. Il ROE avvisa:  il CEI per la costituzione e l’invio sul posto della squadra d’intervento (SdI);  il RdG/RdS (o eventualmente il suo sostituto), e dispone per l’inoltro del carro soccorso e dei relativi tecnici RFI. Il ROE tiene i contatti con i referenti delle IF concordando con questi le azioni da intraprendere per i treni indirettamente interessati e l’eventuale invio della locomotiva di soccorso. Il ROE attiva il flusso comunicativo previsto dalla COp n.297/RFI e dispone per la comunicazione delle informazioni e degli eventuali provvedimenti adottati alla clientela in attesa nelle stazioni, tramite i preposti all'informazione al pubblico. Le attività di soccorso alle persone e di eliminazione delle situazioni di pericolo derivanti dall’incidente, qualora attivate, avvengono sotto il coordinamento del funzionario dei VV.F. (ROS). Per l’accesso dei VV.F. nell’infrastruttura ferroviaria può essere richiesta la tolta tensione e la messa a terra della l.d.c. Sotto il coordinamento di RFI si eseguono le operazioni del Ripristino di cui al par. 7.1.3, tese alla riattivazione della normalità dell’esercizio ferroviario. Durante le fasi del Ripristino, il ROE valuterà, in accordo con i relativi Responsabili, quando non sarà più necessaria la presenza delle DTI degli Enti esterni eventualmente coinvolti. Il ripristino della circolazione avviene seguendo le normali procedure regolamentari.

 C) assistenza a un treno passeggeri con deragliamento (svio) di uno o più rotabili

Rilevata l’anormalità, il PdC prioritariamente presume l’ingombro della sagoma del binario attiguo e provvede all’invio del segnale di prudenza generalizzata e ad arrestare la circolazione, avvalendosi dei dispositivi a sua disposizione. Il PdC inoltre provvede ad avvisare il DCO e si coordina con il PdA. Il PdA avvisa i viaggiatori dell’incidente e gestisce eventuali situazioni di panico. In caso di necessità, il PdA può richiedere, ove presente, la collaborazione del PSAB.

Tratta ferroviaria Bivio Fegino – Ronco Scrivia - Edizione 1 – Giugno 2014 14 Il DCO, prioritariamente, adotta i relativi provvedimenti di esercizio, tra cui l’interruzione della circolazione sul binario attiguo e, se necessario, richiede al DOTE la tolta tensione, ricevendone conferma e avvisa il DCCM (ROE). Il ROE attiva i VV.F. (ROS) per le conseguenti attività di Soccorso Tecnico Urgente, attuato con il concorso degli altri Enti coinvolti nella gestione dell’emergenza. Il ROE avvisa:  il CEI per la costituzione e l’invio sul posto della squadra d’intervento (SdI);  il RdG/RdS (o eventualmente il suo sostituto), e dispone per l’inoltro del carro soccorso e dei relativi tecnici RFI. Il ROE dispone, se necessario, per l’esodo dei viaggiatori dalla galleria, secondo le procedure di cui al PEI, cui si rimanda. Il ROE tiene i contatti con i referenti delle IF concordando con questi le azioni da intraprendere per i treni indirettamente interessati, l’eventuale invio della locomotiva di soccorso e l’individuazione del mezzo più idoneo per un eventuale trasbordo dei viaggiatori. Il ROE attiva il flusso comunicativo previsto dalle procedure interne del Gestore e dispone per la comunicazione delle informazioni e degli eventuali provvedimenti adottati alla clientela in attesa nelle stazioni, tramite i preposti all'informazione al pubblico. Le attività di soccorso alle persone e di eliminazione delle situazioni di pericolo derivanti dall’incidente avvengono sotto il coordinamento del funzionario dei VV.F. (ROS). Per l’accesso dei VV.F. nell’infrastruttura ferroviaria può essere richiesta la tolta tensione e la messa a terra della l.d.c. Sotto il coordinamento di RFI si eseguono le operazioni di Ripristino di cui al par. 7.1.3, tese alla riattivazione della normalità dell’esercizio ferroviario. Durante le fasi del Ripristino, il ROE valuterà, in accordo con i relativi Responsabili, quando non sarà più necessaria la presenza delle DTI degli Enti esterni.

 D) principio di incendio a un treno merci fermo in galleria

Rilevata l’anormalità, il PdC provvede ad avvisare il DCO. Se possibile, porta il treno fuori dalla galleria o, in caso contrario, provvederà ad arrestare il treno prioritariamente in corrispondenza di una uscita/accesso (finestra). Il PdC deve immobilizzare il convoglio e, per quanto possibile e di competenza, attivarsi con i mezzi a disposizione per contrastare il principio di incendio. Il DCO, prioritariament,e adotta i pertinenti provvedimenti di esercizio, tra cui quelli relativi all'arresto per emergenza e avvisa il DCCM (ROE). Se necessario, richiede al DOTE la tolta tensione, ricevendone conferma. Se nell'incidente sono coinvolte anche delle persone o esistono particolari situazioni di pericolo, il ROE attiverà i VV.F. (ROS) per le conseguenti attività di Soccorso Tecnico Urgente, attuate con il concorso degli altri Enti coinvolti nella gestione dell’emergenza. Qualora il PdC sia riuscito a domare il principio di incendio e nel caso in cui siano coinvolti soltanto i rotabili, in assenza di particolari situazioni di pericolo, il ROE darà seguito alle attività di Ripristino di cui al par. 7.1.3, tese alla riattivazione della normalità dell’esercizio ferroviario.

Il ROE avvisa:  il CEI per la costituzione e l’invio sul posto della squadra d’intervento (SdI);  il RdG/RdS (o eventualmente il suo sostituto). Il ROE tiene i contatti con i referenti delle IF concordando con questi le azioni da intraprendere per i treni indirettamente interessati e l’eventuale invio della locomotiva di soccorso. Il ROE attiva il flusso comunicativo previsto dalle procedure interne del Gestore e dispone per la comunicazione delle informazioni e degli eventuali provvedimenti adottati alla clientela in attesa nelle stazioni, tramite i preposti all'informazione al pubblico. Le attività di soccorso alle persone e di eliminazione delle situazioni di pericolo, qualora attivate, avvengono sotto il coordinamento del funzionario dei VV.F. (ROS). L’accesso dei VV.F. nell’infrastruttura ferroviaria deve essere preceduto dalla tolta tensione alla l.d.c.

Tratta ferroviaria Bivio Fegino – Ronco Scrivia - Edizione 1 – Giugno 2014 15 Sotto il coordinamento di RFI si eseguono le operazioni del Ripristino di cui al par. 7.1.3, volte alla riattivazione della normalità dell’esercizio ferroviario. Durante le fasi del Ripristino il ROE valuterà, in accordo con i relativi Responsabili, quando non sarà più necessaria la presenza delle DTI degli Enti esterni eventualmente coinvolti.

 E) principio di incendio a un treno passeggeri fermo in galleria

Rilevata l’anormalità, il PdC provvede ad avvisare il DCO. Qualora l'anormalità sia rilevata dal PdA, quest'ultimo avvisa il PdC. Se possibile, il PdC porta il treno fuori dalla galleria o, in caso contrario, provvederà ad arrestare il treno prioritariamente in corrispondenza di una uscita/accesso (finestra) e si coordina con il PdA. Il PdT deve immobilizzare il convoglio e, per quanto possibile e di competenza, attivarsi con i mezzi a disposizione per contrastare il principio di incendio. In caso di necessità, il PdA chiede la collaborazione del PSAB, ove presente, anche nell’azione di contrasto del principio d’incendio. Il PdA avvisa i viaggiatori dell’incidente e gestisce eventuali situazioni di panico. Il DCO prioritariamente adotta i pertinenti provvedimenti di esercizio, tra cui quelli relativi all'arresto per emergenza e avvisa il DCCM (ROE). Se necessario, richiede al DOTE la tolta tensione, ricevendone conferma. Il ROE attiva i VV.F. (ROS) per le conseguenti attività di Soccorso Tecnico Urgente, attuate con il concorso degli altri Enti coinvolti nella gestione dell’emergenza. Il ROE avvisa: il CEI per la costituzione e l’invio sul posto della squadra d’intervento (SdI); il RdG/RdS (o eventualmente il suo sostituto). Il ROE dispone, se necessario, per l’esodo dei viaggiatori dalla galleria. Il ROE tiene i contatti con i referenti delle IF concordando con questi le azioni da intraprendere per i treni indirettamente interessati e per i mezzi di soccorso eventualmente da inviare. Il ROE attiva il flusso comunicativo previsto dalle procedure interne del Gestore e dispone per la comunicazione delle informazioni e degli eventuali provvedimenti adottati alla clientela in attesa nelle stazioni, tramite i preposti all'informazione al pubblico. Le attività di soccorso alle persone e di eliminazione delle situazioni di pericolo avvengono sotto il coordinamento del funzionario dei VV.F. (ROS). L’accesso dei VV.F. nell’infrastruttura ferroviaria deve essere preceduto dalla tolta tensione alla l.d.c. Sotto il coordinamento di RFI si eseguono le operazioni di Ripristino di cui al par. 7.1.3, tese alla riattivazione della normalità dell’esercizio ferroviario. Durante le fasi del Ripristino, il ROE valuterà, in accordo con i relativi Responsabili, quando non sarà più necessaria la presenza delle DTI degli Enti esterni eventualmente coinvolti.

 F) incidente a un treno merci adibito al trasporto di merci pericolose, con deragliamento (svio) di uno o più rotabili

Rilevata l’anormalità, il PdC, prioritariamente, presume l’ingombro della sagoma del binario attiguo e provvede all’invio del segnale di prudenza generalizzata e ad arrestare la circolazione, avvalendosi dei dispositivi a sua disposizione. Il PdC, inoltre, provvede ad avvisare il DCO, fornendo le indicazioni sulla tipologia della merce coinvolta (numero identificativo di pericolo e del codice ONU) ed il danno presunto dei relativi contenitori. Il PdC deve mettersi in condizioni di sicurezza o, se è il caso, abbandonare la galleria servendosi delle vie di esodo più idonee ed attenersi scrupolosamente alle successive indicazioni date dal DCCM (ROE). Il DCO, prioritariamente, adotta i pertinenti provvedimenti di esercizio, tra cui l’interruzione della circolazione sul binario attiguo e avvisa il ROE. Se necessario, richiede al DOTE la tolta tensione, ricevendone conferma. Il ROE attiva i VV.F. (ROS) per le conseguenti attività di Soccorso Tecnico Urgente, attuate con il concorso degli altri Enti coinvolti nella gestione dell’emergenza.

Tratta ferroviaria Bivio Fegino – Ronco Scrivia - Edizione 1 – Giugno 2014 16 Il ROE, avvalendosi del sistema informativo dedicato (PIC WEB, INFO MP), fornirà al PdC, al personale degli impianti ed eventualmente di linea, le informazioni in suo possesso in relazione alle merci trasportate. Il ROE avvisa:  il CEI per la costituzione e l’invio sul posto della squadra d’intervento (SdI);  il RdG/RdS (o eventualmente il suo sostituto), e dispone per l’inoltro del carro soccorso e dei relativi tecnici RFI. Il ROE tiene i contatti con i referenti delle IF per acquisire ulteriori informazioni sulle merci coinvolte e chiedendo, eventualmente, a tal fine l’intervento sul posto del mittente e/o del destinatario del trasporto. Inoltre concorda con i referenti delle IF le azioni da intraprendere per i treni indirettamente interessati, l’eventuale invio della locomotiva di soccorso. Il ROE attiva il flusso comunicativo previsto dalle procedure interne del Gestore e dispone per la comunicazione delle informazioni e degli eventuali provvedimenti adottati alla clientela in attesa nelle stazioni, tramite i preposti all'informazione al pubblico. Le attività di soccorso alle persone e di eliminazione delle situazioni di pericolo avvengono sotto il coordinamento del funzionario dei VV.F. (ROS). Per l’accesso dei VV.F. nell’infrastruttura ferroviaria può essere richiesta la tolta tensione e la messa a terra della l.d.c. Sotto il coordinamento di RFI si eseguono le operazioni del Ripristino di cui al par. 7.1.3, tese alla riattivazione della normalità dell’esercizio ferroviario. Durante le fasi del Ripristino, il ROE valuterà, in accordo con i relativi Responsabili, quando non sarà più necessaria la presenza delle DTI degli Enti esterni.

 G) incidente a un treno merci adibito al trasporto di merci pericolose e a un treno passeggeri con principio di incendio

Il PdC, prioritariamente, presume l’ingombro della sagoma del binario attiguo e provvede all’invio del segnale di prudenza generalizzata e ad arrestare la circolazione, avvalendosi dei dispositivi a sua disposizione. Il PdC, inoltre, provvede ad avvisare il DCO, segnalando il più dettagliatamente possibile la tipologia della merce coinvolta (numero identificativo di pericolo e del codice ONU) ed il danno subito dai relativi contenitori, e si coordina con il PdA. Il PdC, per quanto possibile e di competenza, si attiva per contrastare il principio di incendio. In caso di necessità, il PdA chiede la collaborazione del PSAB, ove presente, anche nell’azione di contrasto del principio d’incendio. Il PdA avvisa i viaggiatori dell’incidente e gestisce eventuali situazioni di panico. Il DCO, prioritariamente, adotta i pertinenti provvedimenti di esercizio, tra cui quelli relativi all'arresto per emergenza e avvisa il DCCM (ROE). Se necessario, richiede al DOTE la tolta tensione, ricevendone conferma. Il ROE attiverà i VV.F. (ROS) per le conseguenti attività di Soccorso Tecnico Urgente, attuate con il concorso degli altri Enti coinvolti nella gestione dell’emergenza. Il ROE, avvalendosi del sistema informativo dedicato (PIC WEB, INFO MP), fornirà al PdC, al personale degli impianti ed eventualmente di linea, le informazioni in suo possesso in relazione alle merci trasportate. Il ROE avvisa:  il CEI per la costituzione e l’invio sul posto della squadra d’intervento (SdI);  il RdG/RdS (o eventualmente il suo sostituto), e dispone, se necessario, per l’inoltro del carro soccorso e dei relativi tecnici RFI. Il ROE dispone, se necessario, per l’esodo dei viaggiatori dalla galleria. Il ROE tiene i contatti con i referenti delle IF per acquisire ulteriori informazioni sulle merci coinvolte e chiedendo, eventualmente, a tal fine l’intervento sul posto del mittente e/o del destinatario del trasporto. Inoltre concorda con i referenti delle IF le azioni da intraprendere per i treni indirettamente interessati, l’eventuale invio della locomotiva di soccorso e l’individuazione del mezzo più idoneo per un eventuale trasbordo dei viaggiatori. Il ROE attiva il flusso comunicativo previsto dalle procedure interne del Gestore e dispone per la comunicazione delle informazioni e degli eventuali provvedimenti adottati alla clientela in attesa nelle stazioni, tramite i preposti all'informazione al pubblico.

Tratta ferroviaria Bivio Fegino – Ronco Scrivia - Edizione 1 – Giugno 2014 17 Le attività di soccorso alle persone e di eliminazione delle situazioni di pericolo avvengono sotto il coordinamento del funzionario dei VV.F. (ROS). L’accesso dei VV.F. nell’infrastruttura ferroviaria deve essere preceduto dalla tolta tensione alla l.d.c. Sotto il coordinamento di RFI si eseguono le operazioni del Ripristino di cui al par. 7.1.3, tese alla riattivazione della normalità dell’esercizio ferroviario. Durante le fasi del Ripristino il ROE valuterà, in accordo con i relativi Responsabili, quando non sarà più necessaria la presenza delle DTI degli Enti esterni.

Tratta ferroviaria Bivio Fegino – Ronco Scrivia - Edizione 1 – Giugno 2014 18 7. MODELLO ORGANIZZATIVO DI INTERVENTO

7.1 Generalità Il modello organizzativo previsto nella presente pianificazione è basato sull’azione di coordinamento del Prefetto di Genova – quale Autorità preposta (AP) – e sul ruolo svolto dalle Amministrazioni, dagli Enti Statali e Regionali preposti al soccorso e alla sicurezza pubblica. In considerazione della complessità degli scenari incidentali considerati, la Direzione Tecnica dei Soccorsi è affidata al Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, o suo delegato, mentre la Direzione dei Soccorsi Sanitari è affidata al Servizio 118. Emerge, in particolare, la necessità, rispetto agli schemi di organizzazione e gestione dell’emergenza di tipo tradizionale, di garantire un rapido coordinamento in campo fra gli enti e le istituzioni preposte alla gestione dell’emergenza, attraverso l’attivazione, sin dalle primi momenti, di un Posto di Comando Avanzato (PCA), che avrà la funzione di gestire e coordinare le operazioni direttamente sul luogo dell’evento. Il PCA è composto dai responsabili, presenti sullo scenario incidentale, dei Vigili del Fuoco – che assumono il coordinamento delle operazioni – delle Forze dell’Ordine (coordinate dalla Polizia di Stato), del Servizio 118, dei Comuni interessati, delle società di gestione dell’infrastruttura (RFI) e dei convogli (Trenitalia, Cargo, ...) e del sistema di protezione civile attivato (comunale e/o provinciale). Ai fini della presente pianificazione si distinguono le tre attività seguenti:

7.1.1 Soccorso tecnico urgente Costituisce la fase dell’intervento tesa a porre in salvo le persone coinvolte nel sinistro ed all’eliminazione delle situazioni di pericolo derivanti dal sinistro stesso e/o dalla tipologia di materiali coinvolti. Questa prima fase sarà coordinata sul luogo dell’intervento da un funzionario ovvero da un qualificato VVF (in funzione dell’entità dell’incidente), che assumerà la funzione di coordinamento quale Responsabile delle Operazioni di Soccorso (ROS), stabilendo le modalità operative da adottare. Per svolgere tale funzione di coordinamento, il ROS VVF si avvarrà della collaborazione dei Responsabili delle varie D.T.I. che faranno in modo, ognuno per il settore di competenza, che non si verifichino intralci, ostacoli od interferenze che possano inficiare il soccorso stesso. Spetta al ROS VVF dichiarare la cessazione della fase di soccorso tecnico urgente.

7.1.2 Soccorso sanitario E’ teso ad assicurare, alle persone coinvolte nel sinistro, il trattamento di primo soccorso presso l’area di “triage” e l’eventuale invio degli stessi presso le strutture sanitarie. Il coordinamento di tali operazioni compete al Direttore dei Soccorsi Sanitari, individuato dalla struttura sanitaria di emergenza, che collaborerà sul posto con il Direttore Tecnico dei Soccorsi. Il personale sanitario assicurerà anche un pronto intervento e l’assistenza sanitaria eventualmente necessaria ai soccorritori durante le operazioni.

7.1.3 Ripristino Consiste nell’insieme delle attività volte alla riattivazione dell’esercizio ferroviario. Questa fase sarà svolta dal gestore dell’infrastruttura, a seguito della conclusione delle attività di soccorso tecnico urgente e del soccorso sanitario di cui ai punti 7.1.1 e 7.1.2.

Tratta ferroviaria Bivio Fegino – Ronco Scrivia - Edizione 1 – Giugno 2014 19 7.2 I SOGGETTI INTERESSATI DAL PIANO

Di seguito sono riportati i soggetti svolgenti specifica funzione all’interno del sistema di risposta ad un evento incidentale, fermo restando che ciò non esclude la possibilità, da parte dell'AP, di individuare altri soggetti che possano essere coinvolti. Tenuto conto dell’aleatorietà che può caratterizzare ogni emergenza, sconvolgendone ogni predeterminata tempistica e procedura operativa, si chiarisce che qualora una o più strutture operative o Enti coinvolti (direttamente o indirettamente) nella gestione dell’emergenza giungessero sul luogo dell’incidente prima dei Vigili del Fuoco, dovranno comunque attendere l’arrivo di questi ultimi, a cui compete coordinare le attività di soccorso. Dopo l’arrivo sul posto dei Vigili del Fuoco, l’ingresso delle altre strutture sul luogo dell’incidente potrà essere consentito solo dal ROS dei Vigili del Fuoco. Per quanto concerne l'operatività dei vari soggetti nelle diverse zone potenzialmente interessate dagli eventi incidentali, vedasi anche la Tabella relativa ai "Termini, definizioni ed acronimi".

7.2.1 Gestore dell’infrastruttura: Rete Ferroviaria Italiana (RFI) Ai sensi del Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 28 ottobre 2005, recante “Sicurezza nelle gallerie ferroviarie”, il Gestore, individuato nella RFI-DTP è il soggetto responsabile per la gestione delle tematiche di sicurezza e pronto intervento in caso di eventi incidentali in galleria. RFI deve garantire:  tutti gli interventi di competenza dell’azienda in materia di pianificazione e gestione dell’emergenza interna;  la reperibilità h24, fatta salva la temporanea sostituzione con altro soggetto, sul quale, pertanto, ricadono i doveri e le responsabilità del titolare per l’adozione degli interventi e degli adempimenti tecnico-operativi di propria competenza. Al verificarsi di un evento incidentale, il Responsabile Operativo Emergenza (ROE):  attiva il PEI e, in particolare:  adotta ogni misura idonea e tecnologicamente adeguata per ridurre i rischi derivanti dall’attività svolta all’interno dei propri impianti;  blocca l’attività lavorativa di tutta la galleria;  assicura il blocco del traffico ferroviario sulla linea interessata;  autorizza l’esodo dalla galleria dopo aver avuto conferma dell’arresto della circolazione sul tratto di linea interessato;  verifica l’entità dell’evento anche in relazione a potenziali riflessi esterni;  allerta in maniera tempestiva telefonicamente il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco e il Servizio 118, comunicando le informazioni sul momento disponibili di cui all’allegato n. 3. Viene inoltre informata telefonicamente la Polizia Ferroviaria che a sua volta contestualmente informa la Questura e la Prefettura, attivando i vari livelli di allerta in funzione della gravità dell’evento;  comunica, per facilitare un rapido intervento dei soccorritori, le vie di accesso e/o di fuga;  assicura ai Vigili del Fuoco, laddove da questi richiesta, la disponibilità dei mezzi d’opera disponibili per raggiungere il luogo dell’incidente  segue costantemente l’evoluzione dell’evento incidentale, e resta a disposizione del responsabile del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco intervenuto sul posto  dispone l’invio del proprio rappresentante per la costituzione del CCS e del PCA;

Tratta ferroviaria Bivio Fegino – Ronco Scrivia - Edizione 1 – Giugno 2014 20 7.2.2 Prefetto di Genova (AP) In caso di evento incidentale, il Prefetto di Genova attiva il P.G.E. e, in qualità di Autorità Preposta:  coordina l'attuazione del PGE in relazione ai diversi livelli di allerta;  attiva e coordina l’attività delle Forze di Polizia e, nel caso in cui si rendesse necessario, delle Forze Armate;  acquisisce dal gestore e da altri soggetti ogni utile informazione in merito all'evento in corso;  attiva e presiede il Centro di Coordinamento dei Soccorsi (CCS);  trasmette agli organi locali il messaggio di allarme;  comunica lo stato di allarme agli organi centrali (Dipartimento della Protezione Civile, Ministero dell'Interno, Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio), ai Prefetti delle province limitrofe e ai Sindaci dei comuni limitrofi;  acquisisce i dati concernenti le condizioni meteo locali, avvalendosi delle stazioni meteo presenti sul territorio, dei centri regionali funzionali, laddove operativi, e del Dipartimento della Protezione Civile;  dispone che gli organi preposti effettuino la perimetrazione delle aree che hanno subito l'impatto dell'evento incidentale;  valuta e decide con i Sindaci interessati, sentito il Direttore Tecnico dei Soccorsi ed il Direttore dei Soccorsi Sanitari, le misure di protezione da far adottare alla popolazione in base ai dati tecnico-scientifici forniti dagli organi competenti o dalle funzioni di supporto;  sentiti i Sindaci interessati e gli organi competenti, dirama comunicati stampa/radio;  valuta la necessità di adottare provvedimenti straordinari in materia di viabilità e trasporti;  valuta costantemente con i Sindaci interessati, sentiti gli organi competenti, l'opportunità di revocare lo stato di emergenza e dichiara il cessato allarme, comunicando il relativo messaggio;  richiede che siano adottati i provvedimenti di ripristino e disinquinamento dell’ambiente.

7.2.3 Sala operativa per la gestione dell’emergenza (SOE) La Sala Operativa della sede Centrale del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco svolge la funzione di Sala Operativa per la gestione dell’emergenza, ovvero funzionante in modo permanente, fino a quando l’emergenza non comporterà, come precedentemente detto, l’attivazione da parte dell’AP del PGE e l’eventuale trasferimento della funzione in questione presso la Sala Operativa della Prefettura di Genova.

7.2.4 Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Genova In caso di evento incidentale, i Vigili del Fuoco:  ricevono telefonicamente dal ROE l'informazione sull’evento, secondo quanto previsto dal P.G.E. (allegato n° 3);  intervengono sul luogo dell’incidente attraverso la via di accesso indicata dal ROE. In caso di necessità, potranno richiedere l’utilizzo di mezzi d’opera ferroviari disponibili condotti da RFI per portarsi celermente sul posto dell’incidente;  effettuano una prima verifica e curano la messa in sicurezza dell’area;

Tratta ferroviaria Bivio Fegino – Ronco Scrivia - Edizione 1 – Giugno 2014 21  assumono, su attribuzione dell’AP, la funzione di Direttore Tecnico dei Soccorsi, cui dovranno rapportarsi tutte le altre successive funzioni;  svolgono le operazioni di soccorso tecnico coordinandosi con il gestore della galleria, finalizzate al salvataggio delle persone ed alla risoluzione tecnica dell’emergenza avvalendosi del supporto del gestore e delle altre funzioni, raccordandosi con l'AP secondo quanto previsto dal presente PGE;  in particolare, provvedono ad impartire tutte le necessarie disposizioni ai lavoratori e/o alla popolazione che in qualsiasi modo possono essere coinvolti o interessati agli effetti incidentali;  tengono costantemente informata l’AP sull’azione di soccorso in atto e sulle misure necessarie per tutelare la salute pubblica, valutando l’opportunità di una tempestiva evacuazione della popolazione eventualmente minacciata oppure la possibilità di adottare altre misure suggerite dalle circostanze;  individuano la Zona di danno e la Zona di sicurezza per consentire la relativa perimetrazione, al fine di far impedire l’accesso al personale non autorizzato e/o non adeguatamente protetto da parte delle Forze di polizia;  dispongono l’invio del proprio rappresentante presso la sala operativa della Prefettura- U.T.G. per la costituzione del C.C.S.

7.2.5 Servizio emergenza sanitaria 118 (Servizio 118) Preliminarmente, il Servizio 118 acquisisce le informazioni necessarie per individuare farmaci, antidoti e attrezzature per contrastare gli effetti sanitari degli eventi incidentali individuati nel presente PGE. In caso di evento incidentale, il Servizio Emergenza 118:  assume, su attribuzione dell’AP, la funzione di Direttore dei Soccorsi Sanitari, cui dovranno rapportarsi tutti i settori sanitari coinvolti, ivi comprese l’ASL e gli altri enti previsti e attivati;  invia il proprio personale sanitario, che si raccorda con l'AP secondo quanto previsto dal PGE, presso la via di accesso indicata, per effettuare il primo soccorso sanitario urgente alle persone eventualmente coinvolte nell’incidente, nonché il loro trasporto presso le strutture ospedaliere più idonee;  cura l’eventuale installazione di un Posto Medico Avanzato – PMA di I o II livello;  interviene per soccorrere le vittime, previa specifica autorizzazione dei Vigili del Fuoco e qualora dotato di adeguati DPI;  assicura, in caso di evacuazione, il trasporto dei disabili, nonché il ricovero di eventuali feriti;  allerta le strutture ospedaliere ritenute necessarie.

7.2.6 Sindaco Nell’ambito dell’organizzazione di protezione civile, il Comune costituisce il primo e fondamentale livello di intervento per l’adozione delle misure di soccorso e di tutela della pubblica incolumità. Il Sindaco è, infatti, Autorità Comunale di protezione civile. In tale veste egli concorre, fra l’altro, alla definizione dell’“informazione preventiva” e alla sua diffusione alla popolazione interessata. In caso di evento incidentale, il Sindaco:  attiva le proprie strutture comunali operative di protezione civile (Polizia Municipale, Ufficio Tecnico, Volontariato, ecc.) secondo quanto previsto dal presente PGE;

Tratta ferroviaria Bivio Fegino – Ronco Scrivia - Edizione 1 – Giugno 2014 22  informa la popolazione sull'evento incidentale e comunica le misure di protezione da far adottare per ridurre le conseguenze;  attua le azioni, per quanto di competenza, previste dal Piano comunale di emergenza per quanto attiene alla viabilità e all’evacuazione assistita;  dispone l’invio di un proprio rappresentante presso la sala operativa della Prefettura U.T.G. per la costituzione del C.C.S e presso la via di accesso indicata per la costituzione del PCA;  dispone l'utilizzo delle aree di attesa e di ricovero per la popolazione eventualmente evacuata;  adotta ordinanze contingibili ed urgenti per la tutela dell’incolumità pubblica;  segue l'evoluzione della situazione e informa la popolazione della revoca dello stato di emergenza esterna;  in caso di cessato allarme, si adopera per il ripristino delle condizioni di normalità e in particolare per l'ordinato rientro della popolazione presso le abitazioni.

7.2.7 Polizia Municipale In caso di evento incidentale, la Polizia Municipale, nel territorio di competenza, in collaborazione con le Forze dell’Ordine e nell’ambito dei previsti interventi, insieme a Vigili del Fuoco, Servizio Emergenza 118, Forze dell’Ordine e ARPAL, partecipa alla costituzione del PCA, il cui coordinamento (come già ricordato) è affidato al ROS dei Vigili del Fuoco e con il quale deve essere concordata ogni iniziativa relativa all’emergenza. In tale ambito, la Polizia Municipale:  informa il responsabile della Protezione Civile Comunale per l’attivazione della relativa struttura comunale;  realizza, in collaborazione con le Forze dell’Ordine, i posti di blocco previsti nelle vie di accesso alle zone interessate e fa allontanare persone e mezzi che sostano nelle vicinanze;  collabora nelle attività di informazione alla popolazione, divulgando informazioni utili sulle misure di sicurezza da adottare a seguito dell’evoluzione dell'evento incidentale;  si attiva per un servizio di controllo e di disciplina del traffico delle persone e dei mezzi, mediante pattuglie automontate, da dislocare secondo l’emergenza e la concreta identificazione della zona interessata, anche allo scopo di garantire il regolare flusso dei mezzi di soccorso;  vigila sulle eventuali operazioni di evacuazione affinché le stesse avvengano in modo corretto e ordinato.

7.2.8 Forze dell’Ordine Le Forze dell’Ordine, in caso di evento incidentale:  inviano un proprio rappresentante presso la sala operativa della Prefettura-UTG per la costituzione del C.C.S.;  provvedono ad inviare un proprio rappresentante presso il luogo dell’incidente, alla via d’accesso comunicata, per la costituzione del PCA;

Tratta ferroviaria Bivio Fegino – Ronco Scrivia - Edizione 1 – Giugno 2014 23 In particolare, il Questore di Genova provvede ad individuare, sentita l’AP, il coordinatore delle attività di ordine e sicurezza pubblica sul luogo dell’incidente. In caso di evento incidentale, pertanto, la Questura:  svolge compiti operativi connessi alla gestione e controllo dei flussi nelle aree interessate dall'emergenza, anche ai fini del mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica;  predispone e presidia i cancelli, gli sbarramenti e le eventuali perimetrazioni, in collaborazione con le altre forze dell’ordine, con la polizia municipale e, qualora attivate dall’AP, con le forze armate;  se necessario, fa predisporre e presidiare, avvalendosi della polizia stradale, i percorsi stradali alternativi per garantire il flusso dei mezzi di soccorso e l’eventuale evacuazione;  coordina e vigila sulle eventuali operazioni di evacuazione affinché le stesse avvengano in modo corretto ed ordinato;  svolge attività di analisi e raccolta di dati per investigazione sulle cause di incidente;  cura la gestione degli effetti personali recuperati; La Polizia Ferroviaria, inoltre, assicura il coordinamento tra le forze dell’ordine ed RFI, sulla base delle direttive dell’A.P e del Questore.

7.2.9 Azienda Sanitaria Locale In caso di evento incidentale l’ASL, appena ricevuta la comunicazione dell’emergenza da parte dell’AP:  assicura la propria disponibilità e invia sul posto il proprio personale tecnico, che si raccorda con l’AP per una valutazione della situazione;  attiva i responsabili delle U.O., i quali, di concerto con l’ARPAL, effettuano analisi, rilievi e misurazioni finalizzate alla identificazione della/e eventuale/i sostanza/e coinvolte e alla quantificazione sulle matrici ambientali;  fornisce all’AP, sentite le altre autorità sanitarie, i dati relativi all’entità ed estensione del rischio per la salute pubblica e l’ambiente;  informa, sentito il Direttore Sanitario, le unità ospedaliere locali e quelle delle zone limitrofe sugli aspetti sanitari connessi all’evento incidentale;  assicura la ricettività delle strutture ospedaliere per gli intossicati provenienti dalla zona sinistrata, comunicando all’Assessorato Regionale alla Salute e all’AP eventuali ulteriori esigenze sanitarie non soddisfatte.  garantisce inoltre l’invio di un proprio rappresentante presso la Sala Operativa della Prefettura-U.T.G. per la costituzione del C.C.S.

7.2.10 Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPAL) In caso di evento incidentale, l’ARPAL, anche con il proprio Dipartimento provinciale di Genova:  effettua, di concerto con l’ASL, ogni accertamento ritenuto necessario sullo stato dell'ambiente nella zona interessata dall'evento, nonché analisi chimiche e/o fisiche per valutare l'evoluzione della situazione di emergenza nelle zone più critiche esterne alla galleria;  fornisce e acquisisce tutte le informazioni sulle eventuali sostanze coinvolte;

Tratta ferroviaria Bivio Fegino – Ronco Scrivia - Edizione 1 – Giugno 2014 24  condivide con gli altri componenti del PCA le risultanze analitiche sulla scorta delle rilevazioni effettuate in loco e fornisce all’AP indicazioni sull’evolversi della situazione;  fornisce supporto circa le azioni da intraprendere a tutela della popolazione e dei luoghi dove si è verificato l'evento;  coordina, con il supporto dell’ASL, le attività di bonifica del territorio al cessato allarme.

7.2.11 Settore Protezione Civile della Regione Liguria In caso di emergenza, la Protezione Civile Regionale è allertata dall’AP tramite la propria Sala Operativa, che, qualora necessario, provvede all’attivazione delle organizzazioni di volontariato di protezione civile. In caso di evento incidentale, le organizzazioni di volontariato possono essere utilizzate, per quanto previsto dal presente PGE, solo nella zona di sicurezza per :  supportare le FF.OO. per il controllo del traffico in Zona di sicurezza;  assistere la popolazione in caso di evacuazione o di momentaneo allontanamento dalle proprie abitazioni.

7.2.12 Provincia di Genova Nelle fasi emergenziali:  in funzione delle presenze in servizio al momento della comunicazione, ovvero appena ciò sia possibile, garantisce l’intervento della Polizia Provinciale per il presidio: 1. dei “cancelli” di accesso alle AREE di EMERGENZA genericamente intese (Aree Triage, Piazzali emergenza, Aree di Attesa per la popolazione, Aree di Ammassamento soccorritori, ecc.); 2. delle interconnessioni tra la viabilità ordinaria (Strade Provinciali, Strade Comunali, ecc.) e la viabilità secondaria utilizzata per accedere all’infrastruttura ferroviaria, informando per quanto possibile le Amministrazioni locali e/o i soggetti gestori delle infrastrutture viarie;  in relazione all’eventuale rischio ambientale per sversamenti o rilasci di sostanze inquinanti (non NBCR o tossico nocive), fornisce, se del caso e comunque dopo la messa in sicurezza, il supporto tecnico per le operazioni di bonifica della zona interessata dall’evento, coadiuvando ARPAL o le altre strutture competenti.

Tratta ferroviaria Bivio Fegino – Ronco Scrivia - Edizione 1 – Giugno 2014 25 7.3 COMUNICAZIONI E FLUSSO INFORMATIVO La notizia dell’evento dal territorio perviene ad una o più sale operative territoriali delle forze istituzionali preposte al soccorso (Vigili del Fuoco, Emergenza Sanitaria), di pubblica utilità (forze di Polizia) o al gestore dell’infrastruttura (RFI):  112 ARMA DEI CARABINIERI  113 POLIZIA DI STATO  115 VIGILI DEL FUOCO  117 GUARDIA DI FINANZA  118 EMERGENZA SANITARIA  1515 CORPO FORESTALE  SALA OPERATIVA RFI GENOVA - DCCM

Tratta ferroviaria Bivio Fegino – Ronco Scrivia - Edizione 1 – Giugno 2014 26 7.4 ATTIVAZIONE RISORSE Ciascuna sala operativa delle forze istituzionali preposte al soccorso, di pubblica utilità o del gestore dell’infrastruttura, secondo le modalità previste dalla proprie procedure:  invia le proprie squadre di intervento;  acquisisce il maggior numero di informazioni, con particolare attenzione a comunicare: o il luogo dell’incidente, con la progressiva chilometrica; o il tipo ed il numero dei treni coinvolti. o le modalità di accesso al luogo dell’incidente o i provvedimenti adottati  attiva il flusso di comunicazione interno;  informa l’Ufficio Territoriale del Governo-Prefettura;  mantiene i contatti con le altre sale operative per la verifica della notizia, l’aggiornamento e lo scambio delle informazioni;  contatta, laddove attive, le sale operative delle Polizie Locali (Polizia Municipale e Polizia Provinciale) e le sale operative di protezione civile degli enti locali;  contatta le amministrazioni e gli enti di gestione della infrastruttura e/o strutture interessate;  attua quanto altro previsto dalle proprie procedure interne.

Inoltre: la sala operativa del 115:  avvia le procedure per l’invio di mezzi speciali;  contatta, se necessario, le aziende di erogazione dei servizi essenziali territorialmente competenti.

la sala operativa del 113:  attiva la Polizia Ferroviaria.

Tratta ferroviaria Bivio Fegino – Ronco Scrivia - Edizione 1 – Giugno 2014 27 la sala operativa del 118:  avvia le procedure per l’attivazione delle risorse sanitarie territoriali;  allerta le strutture sanitarie per l’eventuale attivazione delle proprie procedure interne.

La Prefettura-UTG avvisa immediatamente dell’incidente la Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile e la mantiene informata sull’evoluzione dell’evento, sulle risorse in campo e sulle eventuali necessità di concorso e supporto all’attività di gestione dell’emergenza.

Tratta ferroviaria Bivio Fegino – Ronco Scrivia - Edizione 1 – Giugno 2014 28 7.5 POSTO DI COMANDO AVANZATO (PCA) Il Direttore Tecnico dei Soccorsi, nell’espletamento delle attività di coordinamento, si avvarrà della collaborazione dei responsabili sul posto per ciascuno dei seguenti settori:  Soccorso Sanitario (Direttore dei Soccorsi Sanitari - DSS);  Ordine e Sicurezza Pubblica;  Viabilità;  Infrastruttura ferroviaria (RFI).

Per far ciò potrà utilizzare un Posto di Comando Avanzato, costituito presso idoneo sito oppure utilizzando apposito mezzo adeguatamente attrezzato. La decisione su dove ubicare il PCA sarà effettuata dai VVF, in base alle informazioni fornite da RFI e agli specifici elementi tecnici. In area limitrofa al PCA saranno individuate le aree di ammassamento per il personale nonché le aree per l’ammassamento dei mezzi e delle risorse degli Enti e Uffici direttamente interessati agli interventi di soccorso. E’ necessario, pertanto, predisporre adeguati mezzi di comunicazioni campali radio, telefoniche e dati nonché servizi essenziali quali illuminazione e fornitura di energia elettrica.

Tratta ferroviaria Bivio Fegino – Ronco Scrivia - Edizione 1 – Giugno 2014 29 7.6 PROCEDURE OPERATIVE SPECIFICHE Considerata la particolarità dell’infrastruttura è possibile garantire l’accesso in sicurezza dei soccorritori all’interno delle gallerie ferroviarie effettuando le seguenti tre azioni:  interruzione traffico lungo la linea  disalimentazione apparati elettrici in tensione  messa a terra degli apparati elettrici

Pertanto il DCCM avvierà nell’immediatezza la messa in sicurezza dell’infrastruttura attraverso le seguenti procedure:

7.6.1 Interruzione traffico lungo la linea Dal momento in cui si ha l’informazione di un presunto evento interessante la circolazione ferroviaria, con il conseguente allertamento dei servizi di soccorso, il ROE–Responsabile Operativo Emergenza di RFI interrompe immediatamente il traffico ferroviario nella tratta interessata dall’evento, dandone pronta comunicazione alle sale operative dei servizi di soccorso.

7.6.2 Procedura per l’inizio dell’intervento (tolta tensione, scambio moduli) Premesso:  che in ambito ferroviario tutti i conduttori della linea elettrica, aerea di contatto e di alimentazione, nonché tutte le apparecchiature ad essa connesse, sono permanentemente sotto tensione a 3000 Vcc, e la distanza di sicurezza da tali componenti di impianto è di 1 m. In specie la “linea di contatto” si trova ad un’altezza minima di 4,5m dal piano di calpestio;  che nei piazzali e lungo la linea ferroviaria sono installati cavi elettrici in tensione, anche sotterrati, ed apparecchiature permanentemente sotto tensione;  che sono presenti in galleria le seguenti ulteriori linee ed apparati elettrici in tensione, rispetto ai quali occorre comunque mantenere una distanza di sicurezza di almeno 1 m, potendo trovarsi gli stessi con isolamento degradato e/o essere interessati da sovratensioni delle linea aerea di trazione a 3 kV:  cavo con armatura metallica e isolato con “guaina rossa”, alimentato con tensione nominale di 1000 V, posto a circa 2,50 m di quota dal suolo, con aggrappatura su cordina isolata, tesata lungo il piedritto della galleria oppure situato al suolo con posa in cunicolo di cemento su massicciata a lato del binario;  cavi isolati per segnaletica ferroviaria, con tensioni pari a 48 V c.c., 144 V c.c. e 150 V c.a., posti a circa 2,5 m dal suolo con aggrappatura su cordina isolata, tesata lungo il piedritto della galleria;  cavo isolato per alimentazione a 220 V, sistemi di telefonia con aggrappatura e tesatura annessa a fibra ottica e/o cavo radiante all’altezza di 2,5 m dal suolo o 4,5 m dal suolo (altezza minima della linea aerea di 3 kV);

L’accesso alla galleria ferroviaria da parte dei soccorritori è subordinato all’autorizzazione del ROE, il quale provvederà alla messa in sicurezza dell’infrastruttura (disalimentazione elettrica della l.d.c. e interruzione della circolazione dei mezzi ferroviari). Tali informazioni saranno comunicate alle sale operative interessate a mezzo fax (Allegato 4).

La conferma della messa a terra della linea di contatto attraverso l’applicazione dei dispositivi di cortocircuito, verrà consegnata dal referente RFI sul luogo dell’evento, in accordo con il ROE, al ROS VVF o suo delegato.

La comunicazione fatta su mod. M 40 deve riportare la seguente formula:

“Si dà avviso al Responsabile delle operazioni di soccorso dei VV.F. (ROS) ... di avvenuta tolta tensione e messa a terra della linea di contatto del binario (di entrambi i binari) tra ...... e ...... Da questo

Tratta ferroviaria Bivio Fegino – Ronco Scrivia - Edizione 1 – Giugno 2014 30 momento (ore__) si autorizza ingresso nella galleria XXXXXX per lo svolgimento delle operazioni di Soccorso Urgente di vostra competenza”.

Terminate le operazioni di Soccorso Urgente il ROS ne dà avviso al ROE in forma scritta.

Il Referente RFI, su incarico del ROE, ritira dal ROS o suo delegato la comunicazione di termine soccorso urgente e nulla osta rialimentazione ldc e ne dà lettura integrale al ROE su telefono sottoposto a registrazione vocale (tel. 958-4002 da cellulare/fisso FS – tel 010 274 4002 tel 010/274 3711 Telecom) .

La comunicazione deve essere formalizzata tramite apposito modulo (M 40) riportante la seguente formula:

“Si da avviso al Responsabile operativo per l’emergenza di RFI ... in riferimento alla comunicazione n. ... da questo momento (ore___) intervento di Soccorso Urgente nella galleria XXXXXX cessato. Galleria XXXXXX sgombra da personale e mezzi di Enti esterni a RFI. Nulla osta inizio operazioni di Soccorso Tecnico. Nulla osta rialimentazione linea di contatto T.E.”.

Il ripristino della circolazione viene disposto dal ROE previa conferma dal DCO della avvenuta acquisizione dei Nulla Osta prescritti dalle procedure regolamentari e organizzative. Tali Nulla Osta devono intendersi comprensivi del parere del RdG o sostituto.

7.6.3 Modalità di accesso per i soccorritori all’interno delle gallerie Effettuata la messa in sicurezza dell’infrastruttura ferroviaria interessata dall’evento e ottenuta l’autorizzazione all’accesso da parte dei Referenti RFI sul luogo, verranno attuate quelle azioni orientate a consentire di superare le criticità connesse al trasporto di uomini, mezzi e attrezzature all’interno delle gallerie. Al momento della stesura del presente documento il Comando Provinciale dei VVF di Genova non è stato ancora dotato del mezzo bimodale indicato nelle “Linee guida per il miglioramento della sicurezza delle lunghe gallerie ferroviarie” (elaborate nel 1996 da un Gruppo di Lavoro VVF-FS) ed inoltre non sono ancora operativi gli accessi a raso necessari a consentirne l’accesso. Di conseguenza, l’accesso all’interno delle gallerie potrà avvenire mediante:  mezzi d’opera ferroviari (Allegato 5)  treno di soccorso i quali dovranno essere messi a disposizione dei soccorritori. Per quanto sopra esposto – e tenuto conto che le gallerie ferroviarie della tratta oggetto del Piano sono attualmente sprovviste al loro interno di impianto idrico antincendio e di sistemi di ventilazione ed evacuazione del fumo e del calore, ed altresì non sono possibili comunicazioni radio – il ROS VVF, in caso di evento incidentale con incendio o rilascio di gas infiammabili all’interno di una galleria, dovrà ponderare accuratamente l’opportunità di inviare, all’interno della stessa, personale VVF. In gestione operativa verrà valutata la tipologia del/i mezzo/i d’opera da utilizzare, in base anche alla diponibilità/dislocazione degli stessi e tipologia di emergenza in corso. I suddetti mezzi d’opera dovranno essere resi disponibili nel minor tempo possibile.

7.7 TEMPI DI INTERVENTO Vigili del Fuoco Il CNVVF fornisce il servizio di soccorso tecnico urgente su tutto il territorio provinciale 24 al giorno, 365 giorni anno. Per quanto riguarda le tempistiche di intervento presso la galleria Ronco si sottolinea che il distaccamento VF di Busalla dista 8 km dall'accesso di Ronco Scrivia e 7 km dall'accesso di Mignanego, mentre il distaccamento VF di Bolzaneto dista 21 km dall'accesso di Ronco Scrivia e 11 km dall'accesso di Mignanego. I tempi di arrivo sul luogo risultano pertanto inferiori ai 20 min dal momento della chiamata.

Tratta ferroviaria Bivio Fegino – Ronco Scrivia - Edizione 1 – Giugno 2014 31 7.8 RAPPORTI CON I MEZZI DI INFORMAZIONE Dovrà essere predisposto un sistema atto a trasmettere le informazioni relative all’evento incidentale ai mezzi di informazione. In caso di attivazione del CCS, in relazione alla gravità dell’evento, si dovranno elaborare comunicati stampa di intesa tra Prefettura/Gruppo F.S., ovvero la responsabilità di tale sistema competerà ai diversi soggetti autorizzati dei due enti di cui sopra. Qualora i rappresentanti dei mezzi di informazione siano presenti sul luogo dell’evento, dovrà essere loro assegnato un sito che ne garantisca la sicurezza.

7.9 L’ASSISTENZA E L’INFORMAZIONE ALLA POPOLAZIONE A latere dell’intervento sul luogo dell’incidente, finalizzato al recupero e al soccorso dei feriti e coordinato dal direttore tecnico dei soccorsi, è necessario prevedere una serie di attività che garantiscano l’assistenza alla popolazione, anche indirettamente interessata dall’evento, quali:  distribuzione di generi di conforto;  assistenza psicologica;  organizzazione di un eventuale ricovero alternativo;  informazione alla popolazione sull’evento, sulle persone coinvolte, sulle misure adottate e sulle norme di comportamento da seguire;  coordinamento dell’impiego del volontariato di protezione civile per il supporto operativo alle diverse attività;  gestione dell’afflusso di giornalisti sul luogo dell’incidente e rapporti con i mass media;  vigilanza igienico-sanitaria sull’area interessata e smaltimento dei rifiuti speciali.  verifica della predisposizione, da parte del Gruppo RFI, di un servizio di trasporto alternativo per i passeggeri. La gestione delle attività di assistenza e di informazione alla popolazione è affidata al Sindaco che, qualora lo ritenga necessario, potrà richiedere il supporto della Prefettura-UTG.

7.9.1 Aree ricovero persone coinvolte e ammassamento soccorsi

COMUNE DI GENOVA AREE DI ATTESA E RICOVERO IN PROSSIMITÀ DEI PUNTI DI ACCESSO ALLA GALLERIA FERROVIARIA RONCO

Accesso alla Riferimento sede Area Attesa Recapiti Note Prog. Km ferroviaria Scuola Infanzia Capitini Palestra Scuola Primaria Villa Sanguineti Cucina gestione 0107407301 1+290 Via Ferri Via dei Molinussi, 9 diretta 3476614449 Distanza dal p.to di accesso sede fs ca Sup. in pianta ca. m2 m. 300 380 Scuola Infanzia Capitini Palestra Scuola Primaria Villa Sanguineti Cucina gestione Via Inf. Rocca 0107407301 1+650 Via dei Molinussi, 9 diretta dei Corvi 3476614449 Distanza dal p.to di accesso sede fs ca Sup. in pianta ca. m2 m. 300 380 Scuola Infanzia S. Caterina da Cucina gestione Genova Via Monfenera 0107408407 diretta 2+450 Via Massuccone Mazzini, 27 3208124511 Sup. in pianta ca. m2 Distanza dal p.to di accesso sede fs 350 ca. Km. 2 in direz. Via Trasta 3+270 Via Pino di Scuola Secondaria Gaslini Meucci 0107403503 Cucina gestione

Tratta ferroviaria Bivio Fegino – Ronco Scrivia - Edizione 1 – Giugno 2014 32 Murta Via Pastorino, 15 3470584095 diretta Distanza dal p.to di accesso sede fs Sup. in pianta ca. m2 ca. Km. 1 in direz. Via NS della 350 Guardia-Ponte S.Francesco-via Custo

Centro Artigianale San Biagio Sup. in pianta ca. m2 Via S. Biagio, 42 11.500 Distanza dal p.to di accesso sede fs 0107133094

ca. m. 300 4+320 Via Albisola

Centro Commerciale Aquilone Sup. in pianta ca. m2 Via Romairone, 10 010726111 22.000 Distanza dal p.to di accesso sede fs

ca. km. 1 Via S. Biagio Centro Commerciale Aquilone Sup. in pianta ca. m2 4+800 di Val Via Romairone, 10 010726111 22.000 Distanza dal p.to di accesso sede fs

ca. km. 1,2 Scuola Infanzia Comunale Garrone Cucina gestione Piazzetta P. Cattaneo, 1 5+350 Via Scuole di 0109814582 diretta Distanza dal p.to di accesso sede fs S. Biagio 3355699451 Sup. in pianta ca. m2 ca. km. 1,4 in direz. Via Semini-Ponte 300 Barbieri-via S. Quirico Scuola Infanzia Comunale Garrone Piazzetta P. Cattaneo, 1 Cucina gestione Via alla Distanza dal p.to di accesso sede fs 0109814582 diretta 6+279 Stazione di S. ca. km. 1,25 in direz. Via alla 3355699451 Sup. in pianta ca. m2 Quirico Stazione di S. Quirico-Ponte della 300 Forestale-S.S. dei Giovi

Scuola Secondaria Don Orengo Palestra Via Coni Zugna, 2b 7+730 Distanza dal p.to di accesso sede fs 0107856166 Cucina gestione Via Ghelfi ca. m. 600 in direz. Via Pieve di 3478188505 diretta Cadore-via Ricreatorio Sup. in pianta ca. m2 800 Palestra Scuola Secondaria Don Orengo 7+881 Via Campo di Via Coni Zugna, 2b 0107856166 Cucina gestione Tiro Distanza dal p.to di accesso sede fs 3478188505 diretta ca. m. 650 in direz. Via Poggi Sup. in pianta ca. m2 800 Scuola Infanzia San Domenico Savio Cucina gestione Via , 193 diretta Distanza dal p.to di accesso sede fs Sup. in pianta ca. m2 010783695 ca. m. 600 45

8+390 Via Scuola Secondaria Don Orengo

Campomorone Via Coni Zugna, 2b

Distanza dal p.to di accesso sede fs Palestra 0107856166 ca. Km. 1,3 in direz. Via 3478188505 Campomorone-via Pieve di Cadore- Cucina gestione via Ricreatorio-via Coni Zugna diretta Sup. in pianta ca. m2

Tratta ferroviaria Bivio Fegino – Ronco Scrivia - Edizione 1 – Giugno 2014 33 800 Scuola Secondaria Don Orengo Via Coni Zugna, 2b Palestra Distanza dal p.to di accesso sede fs

ca. Km. 1,3 in direz. Via Benedetto 8+860 Via Benedetto 0107856166 Cucina gestione da Cesino-via Campomorone-via da Cesino 3478188505 diretta Gallino-piazza Pontedecimo-via Sup. in pianta ca. m2 Anfossi-via Poli-Ponte Ludovico 800 Patrizi-via Poggi-via Coni Zugna

Tratta ferroviaria Bivio Fegino – Ronco Scrivia - Edizione 1 – Giugno 2014 34 COMUNE DI MIGNANEGO AREE DI ATTESA E RICOVERO IN PROSSIMITÀ DEI PUNTI DI ACCESSO ALLA GALLERIA FERROVIARIA RONCO

Referente da Denominazione Località Tipologia contattare Via Badino

Piazzale antistante Vetrerie, nei presso di AREA DI ATTESA esercizio commerciale via Garibaldi Parcheggio EKOM Area con pavimentazione in autobloccanti

Piazzale – parcheggio Via Ina Casa – AREA DI ATTESA antistante edificio Via Visegni Area asfaltata scolastico

Edificio scolastico Via Ina Casa – AREA DI RICOVERO Direzione didattica Via Visegni Prof. Nicosia 333 9512202

Via Natale Gallino

Piazzale adiacente al Le Vigne (limitrofa alla AREA DI ATTESA Cimitero della Località Loc. Cesino) Area asfaltata Le Vigne

Le Vigne (limitrofa alla AREA DI RICOVERO Don Giacomo Chiossone Loc. Cesino) Locali della Chiesa 340 8483632 prossima al Cimitero

Area di parcheggio Stazione ferroviaria di AREA DI ATTESA antistante la Stazione Mignanego Area asfaltata ferroviaria di Mignanego

Via Donatori del Sangue

Via Oberdan AREA DI ATTESA Area asfaltata con estensione di circa mq. 200

Tratta ferroviaria Bivio Fegino – Ronco Scrivia - Edizione 1 – Giugno 2014 35 COMUNE DI BUSALLA AREE DI ATTESA E RICOVERO IN PROSSIMITÀ DEI PUNTI DI ACCESSO ALLA GALLERIA FERROVIARIA RONCO

Area di Ammassamento soccorsi al confine tra il comune di Busalla e il Comune di Ronco Scrivia lungo la Strada Provinciale n. 35 dei Giovi in corrispondenza dello sfiato della galleria “Ronco.

COMUNE DI RONCO SCRIVIA AREE DI ATTESA E RICOVERO IN PROSSIMITÀ DEI PUNTI DI ACCESSO ALLA GALLERIA FERROVIARIA RONCO

Referente da Denominazione Località Tipologia contattare

Posteggio di P.zza P.zza Marconi Area di ricovero/Centro Marconi di smistamento

Campo sportivo Accesso da P.zza Parrocco di Ronco Marconi Scrivia

Scuola Comunale De C.so Cesare Battisti Struttura ricettiva Amicis

S.O.M.S. “La Torretta” C.so Cesare Battisti Struttura ricettiva

C.so Italia Struttura ricettiva Scuola per l’infanzia

L’accesso, interessato da Eliporto Loc. Arnasso (accesso Eliporto cedimenti franosi, risulta da un ramo della S.P. 35 interrotto al transito dei Giovi) veicolare su disposizione della Provincia di Genova (vedi nota prot. n. 1892 del 04/04/2014 del Comune di Ronco Scrivia)

Tratta ferroviaria Bivio Fegino – Ronco Scrivia - Edizione 1 – Giugno 2014 36 8. NUMERI UTILI POSTA ELETTRONICA ENTI TELEFONO

DIPARTIMENTO PROTEZIONE 06 68202265/6 CIVILE PREFETTURA GENOVA 01053601 [email protected] REGIONE LIGURIA 010/5485990/1/2/3 - 010/564707 [email protected] PROTEZIONE CIVILE In orario diurno (7:00 – 19:00) Centro Operativo Polizia Provinciale: 0103993223 (diretto) [email protected] oppure 0105499700 (attraverso a.it centralino). PROVINCIA GENOVA In orario serale e notturno (19:00 [email protected] – 7:00) Presidio Telefonico Notturno: 3357475820 (cellulare) [email protected] oppure 0103993223 (diretto con deviazione di chiamata) [email protected] COMUNE GENOVA 010 5573445 – 010 5573452 [email protected] 010976831 COMUNE BUSALLA posta [email protected] Cell. 334/6651949 349/5893199 010 9659014 COMUNE RONCO SCRIVIA [email protected] Cell. 347 1749016 347 1748 048 COMUNE DI MIGNANEGO 010/7720078 [email protected] QUESTURA GENOVA 01053601 [email protected] COMANDO PROVINCIALE 010/35601- 010/35607574 [email protected] CARABINIERI GENOVA [email protected]; (per 115 (numero di soccorso) COMANDO PROVINCIALE comunicazioni inerenti il soccorso) 010/24411 (linee urbane) VIGILI DEL FUOCO GENOVA [email protected] (per 010/252528 (fax) comunicazioni ordinarie) COMANDO PROVINCIALE GUARDIA DI FINANZA 010/4691043 – 0102572887 [email protected] GENOVA COMPARTIMENTO POLIZIA [email protected] 010 2462340 FERROVIARIA GENOVA to.it COMANDO POLIZIA [email protected] 010/5570 MUNICIPALE [email protected] 118 010.5553755-512560 [email protected]

RETE FERROVIARIA ITALIANA 010 2744002 [email protected] DIRIGENTE CENTRALE 010 2743711 COORDINATORE MOVIMENTO (DCCM) 010 2743281 [email protected] COORDINATORE ESERCIZIO 010 2743282 INFRASTRUTTURA (CEI)

PROTEZIONE AZIENDALE 010 2742613 [email protected] 010 2743209 010/84911 (feriali) A.S.L. N. 3 [email protected] 010/8490334 (festivi) 010/64371 ARPAL [email protected] Cell. 348 4453893 348 4453894

Tratta ferroviaria Bivio Fegino – Ronco Scrivia - Edizione 1 – Giugno 2014 37

ALLEGATO 1 - Caratteristiche plano-altimetriche della linea Vedi file su cd

ALLEGATO 2 - Accessi bivio linea bivio Fegino-Ronco Vedi file su cd

Tratta ferroviaria Bivio Fegino – Ronco Scrivia - Edizione 1 – Giugno 2014 38 ALLEGATO 3 – Checklist telefonata strutturata

SVIO COLLISIONE EVENTO INCENDIO TR1 – Bivio TR2 – Bivio Fegino/Ronco Fegino/Ronco TR3 – Bivio TR4 – Bivio Fegino/Ronco Fegino/Ronco Tratta ferroviaria TR5 – Bivio TR6 – Bivio Fegino/Ronco Fegino/Ronco LUOGO TR7 – Bivio TR8 – Bivio Fegino/Ronco Fegino/Ronco Direzione chilometrica

Tra le stazioni di ... Viadotto / Galleria Treno passeggeri n.

Treno merci

MEZZI

Merci trasportate COINVOLTI Codice KEMLER Numero ONU Rilascio in corso Nessuno Lieve Cospicuo Numero Accessibili n. Incastrati n. FERITI Condizioni Coscienza SI n. NO n. Respiro SI n. NO n.

Direzione fumo SE INCENDIO IN GALLERIA

Binario non Binario interessato interessato Linea elettrica dall’evento dall’evento Messa a Circolazione interrotta Circolazione interrotta Alimentata terra Circolazione non Disaliment PROVVEDIMEN Circolazione non interrotta ______TI ADOTTATI interrotta ata ______Invio n. __ squadre ______presso:______Nome e telefono del richiedente:

Ora: Ente compilatore:

Tratta ferroviaria Bivio Fegino – Ronco Scrivia - Edizione 1 – Giugno 2014 39 ALLEGATO 4 - Comunicazione tecnica da DCCM (ROE) a VVF

MITTENTE DCCM (ROE) di Genova tel. 313/80.94537

ALLA SALA OPERATIVA DEI VVF DI GENOVA N° FAX ______

“Si dà avviso al Responsabile delle operazioni di soccorso dei VV.F. (ROS) ... di avvenuta tolta tensione SENZA MESSA A TERRA della linea di contatto del binario (di entrambi i binari) tra ...... e ...... a partire dalle ore______. All’interno della galleria ..... e sui tratti di binario utilizzabili dai VVF per raggiungere la galleria stessa, è stata disposta l’interruzione della circolazione di treni secondo le norme ferroviarie ed interrotta la circolazione dei mezzi d’opera.

SINO A QUANDO NON VERRA’ COMUNICATA LA MESSA A TERRA DELLA LINEA DI CONTATTO DA PARTE DELL’AGENTE DI RFI SUL POSTO: I conduttori della linea elettrica aerea di contatto e di alimentazione, nonché tutte le apparecchiature ad essa connesse, devono considerarsi permanentemente sotto tensione a 3000 Vcc, e la distanza di Sicurezza da tali parti è di 1 m. E’ assolutamente vietato impegnare lo spazio ad una distanza inferiore ad 1 m rispetto alle parti in tensione, con getti d’acqua, con la persona, con bracci mobili di macchine operatrici e, comunque, con attrezzi e materiali.

Data………………………………

Firma …………………………………

Tratta ferroviaria Bivio Fegino – Ronco Scrivia - Edizione 1 – Giugno 2014 40 ALLEGATO 5 - Elenco mezzi d’opera n. 11 Caricatori strada-rotaia n. 8 Carrelli pesanti n. 16 Auto scale n. 9 Carrelli porta bobine n. 9 Scale motorizzate n. 8 Rimorchi n. 7 Carrelli leggeri n. 1 Carro-Rimorchio attrezzato per scongelamento scambi

Tratta ferroviaria Bivio Fegino – Ronco Scrivia - Edizione 1 – Giugno 2014 41

Tratta ferroviaria Bivio Fegino – Ronco Scrivia - Edizione 1 – Giugno 2014 42