CCamminareamminare ttrara maremare e montimonti 6 ITINERARI PER IL NORDIC WALKING NEL PARCO DEL BEIGUA

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 1 007/10/137/10/13 12:3212:32 Progetto “Turismo Attivo” cofi nanziato dal Sistema Turistico Locale – Provincia di Savona con i fondi di cui alla L.R. 28/2006

Pubblicazione a cura di: Ente Parco Beigua e UISP – Comitato di Genova

Testi: T. Bisio, M. Burlando, S. Lopes, C. Priarone Fotografi e: archivi Ente Parco Beigua e UISP, C. Ameri, A. Ferrucci, C. Priarone Cartografi a dei percorsi: elaborazione su base cartografi ca Regione Rilevamenti altimetrici e satellitari: C. Ameri Grafi ca e impaginazione: Firma srl, Genova (M. Venturini, G. Solari) Stampa: Ditta Giuseppe Lang – Arti Grafi che srl, Genova

© 2013 Ente Parco del Beigua ISBN 978-88-95711-04-1

UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 2 007/10/137/10/13 12:3312:33 Camminare tra mare e monti 6 ITINERARI PER IL NORDIC WALKING NEL PARCO DEL BEIGUA

UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 3 007/10/137/10/13 12:3312:33 PREFAZIONE Una straordinaria palestra a cielo aperto

mbienti incontaminati da osservare in punta di piedi, scenari e panorami mozzafi ato in cui perdere lo sguar- do, antiche tradizioni da scoprire, prodotti e specialità Alocali tutte da gustare, prestigiosi complessi monu- mentali da visitare. Tutto questo offre il comprensorio del Parco del Beigua, dal 2005 riconosciuto come Geoparco internazionale inse- rito nella Rete Europea dei Geoparchi e nella Rete Globale dei Ge- oparchi supportata dall’UNESCO. Oltre 500 km di sentieri escur- sionistici caratterizzati da una rara varietà di scenari e situazioni, dai panoramici percorsi mare-monti affacciati a strapiombo sulla costa al fascino selvaggio delle vette a picco su Genova e Savona.

Nella stagione più fredda un crescente numero di appassionati gode dei panorami invernali del Beigua attraverso stupende cia- spolate, ma non è poi così raro che qualcuno, un po’ più temerario, sfrutti i pendii imbiancati e, inforcati gli sci, si lanci in discese fuori pista di notevole impegno. Varie, peraltro, sono le opportunità di fruizione nelle stagioni meno rigide, dalla primavera passando all’estate per arrivare all’autunno, quando sempre più numerosi gruppi di appassionati di diverse specialità sportive outdoor tro- vano nel Geoparco piena soddisfazione.

Negli alvei dei ripidi torrenti che, sul versante a mare, hanno sca- vato profonde forre nelle rocce verdi, si avventurano impavidi gli appassionati di torrentismo mentre, poco distante, sempre per gli amanti degli sport estremi, si segnalano palestre per l’arrampicata ed il bouldering, alcune diffi cili vie alpinistiche aperte da esperti locali, nonché siti particolarmente favorevoli per provare voli moz- zafi ato con il paragliding.

Se nel tratto compreso tra la vetta del e Prariondo è fruibile una “palestra” attrezzata per l’orienteering, moltissimi sono i mountain-biker che si cimentano in diversi tracciati, talora fi no a raggiungere l’Alta Via dei Monti Liguri, mentre più quieti ap- paiono gli appassionati di passeggiate a cavallo che si muovono, lun- go i percorsi del Geoparco, con il ritmo antico delle discipline equestri. »

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 4 007/10/137/10/13 12:3312:33 Vi è in tutti una passione che unisce e accomuna ed è il bisogno di libertà, di aria pura, di contatto con la natura incontaminata, il piacere di guardarsi attorno e di condividere le emozioni che solo lo scatto improvviso di un capriolo, il volo maestoso dell’aquila o il cinguettio di una cinciallegra possono regalare.

Il Geoparco è il grande libro della natura che ognuno ama leggere e assaporare, ma è anche una straordinaria palestra a cielo aperto che, con il progetto cofi nanziato dal Sistema Turistico Locale Ita- lian Riviera – Provincia di Savona e realizzato grazie alla compe- tente collaborazione con UISP, si arricchisce di sei nuovi percorsi attrezzati per il Nordic Walking, con l’obiettivo di offrire ulteriori indimenticabili occasioni per godere dell’area naturale protetta più vasta della Liguria.

Dario Franchello Presidente Ente Parco del Beigua

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 5 007/10/137/10/13 12:3312:33 INTRODUZIONE Turismo sportivo e salvaguardia ambientale

e montagne, i fi umi, i laghi ed i mari, ma in genere gli am- bienti naturali, sempre più diventano i luoghi preferiti da- gli sportivi per svolgere le proprie attività. LIn questi ultimi anni, infatti, si registra un aumento espo- nenziale delle presenze di cittadini – sportivi – turisti che affollano aree di pregio ambientale come parchi e riserve marine. Si va in bicicletta, in escursione, si corre, si arrampica, si fa snorke- ling, equitazione, attività subacquea e canoa, Nordic Walking e tan- to altro ancora; la lista è lunga ed ogni giorno viene presentata una nuova disciplina che ha come fattore l’ambiente naturale.

C’è una fuga dagli impianti sportivi classici, collocati in città, verso le “palestre a cielo aperto”: un fenomeno importante da valutare e studiare che presenta aspetti positivi e negativi. Da un lato si registra, da parte dei cittadini, una maggiore atten- zione alle attività all’aria aperta, determinata da una molteplicità di fattori (maggiore attenzione alle problematiche ambientali, invi- vibilità delle città, voglia di riscoprire sensazioni e ritmi naturali, etc.), dall’altro si evidenzia in alcuni casi, o in genere si ipotizza, una crescente pressione ambientale che, se non governata, potrebbe compromettere la qualità del territorio. Da ciò nasce quindi la necessità che tali attività siano rispettose dei luoghi, siano monitorate, per determinarne una progressiva crescita entro i limiti della sostenibilità del sistema territoriale. Ancora di più se consideriamo che lo sport ed il turismo in simbio- si rappresentano uno degli elementi più importanti per lo sviluppo economico del territorio, diffi cile da negare alle popolazioni locali nel- la situazione contingente di crisi economica. L’eccesso o il difetto di sport/turismo, sono fattori che possono, irrimediabilmente nel primo caso, compromettere il capitale naturale e, nel secondo, deprimere le giuste aspettative delle popolazioni locali, con il comune risultato fi nale di infl uenzarne negativamente lo sviluppo futuro.

Il giusto equilibrio tra sport-turismo e salvaguardia ambientale si- gnifi ca invece sviluppo sostenibile del territorio. A tale scopo la legge 394 del ’91 che ha istituito i parchi, legitti- mando loro il governo di tali territori, oltre alle fi nalità di salva- guardia ambientale, fa esplicito riferimento alla realizzazione di una sinergia tra uomo ed ambiente naturale. Un progetto possibile solo nell’integrazione delle politiche settoriali.

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 6 007/10/137/10/13 12:3312:33 La UISP, consapevole dell’importanza dello sport-turismo nelle aree protette, da anni ha avviato diverse collaborazioni con le dirigenze dei parchi, organizzando corsi di formazione ed attività che inte- grassero, attraverso la comunicazione e le docenze, concetti natura- listici, economici e sociali incidenti sull’attività sportiva.

Il territorio del Parco Naturale Regionale del Beigua è stato molte volte al centro di tali iniziative ed i suoi dirigenti e tecnici sono inter- venuti in qualità di docenti nei corsi di formazione degli operatori e dirigenti sportivi UISP. Una collaborazione che ha dato come risulta- to la formazione di operatori sportivi locali consapevoli, informati e capaci di promuovere uno sport a basso impatto ambientale.

Questa guida è un ulteriore risultato, concreto ed oggettivo, della sinergia possibile tra lo sport e le aree protette. Essa propone infatti percorsi di Nordic Walking, una delle discipline di più recente diffusione in Italia, che ben si presta, per tutti gli aspetti legati al camminare, a ben rappresentare una attività dolce e a basso impatto ambientale dai ritmi naturali ed attraverso la quale è possibile conoscere il territorio, ammirarne gli aspetti paesaggistici e promuoverne il turismo e lo sviluppo economico.

Santino Cannavò Presidente Nazionale Lega Montagna UISP

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 7 007/10/137/10/13 12:3312:33 PRESENTAZIONE Il Parco del Beigua European & Global Geopark

na montagna di cose belle ed interessanti da scoprire, con paesaggi “alpini” che guardano alla costa del Mar Ligure. Un comprensorio caratte- Urizzato da un elevato grado di biodiversità che nel 2005 ha conseguito anche un ambito riconoscimento internazionale quale Geoparco Europeo e Globale sotto l’e- gida dell’UNESCO, in ragione del suo inestimabile valore dal punto di vista geologico.

Istituito nel 1995, il Parco regionale del Beigua rappresenta la più vasta area naturale protetta della Liguria che si collo- ca a cavallo dello spartiacque appenninico, tra le Province di Genova e di Savona. Ventisei chilometri di crinali montuosi, a due passi dalla Riviera Ligure, che racchiudono praterie e preziose zone umide d’alta quota, fi tte foreste di faggi, roveri e castagni, pinete a Pino Marittimo e lembi di vegetazione mediterranea. Un prezioso patrimonio naturalistico ricono- sciuto e tutelato anche per effetto delle Direttive comunita- rie “Uccelli” e “Habitat” attraverso la presenza di tre Siti di Importanza Comunitaria (S.I.C.) ed una Zona di Protezione Speciale (Z.P.S.).

Il Parco del Beigua evidenzia eccellenze dal punto di vista avifaunistico; segnalato a livello internazionale per il feno- meno della migrazione dei rapaci diurni (Biancone sopra tutti gli altri), da alcuni anni ha visto tornare a nidifi care l’a- quila reale, in buona compagnia con gufo reale, codirosso- ne, sterpazzola e oltre novanta altre specie ornitologiche. Un territorio dove è presente il lupo, lungo i percorsi più impervi e nascosti alla vista dell’uomo, ma in cui, nel giro di pochi chilometri, si possono scovare anche alcuni singolari inquili- ni appartenenti alla fauna minore (quali il colubro lacertino, il tritone alpestre, il tritone crestato, la rana temporaria, etc.) o apprezzare variopinte specie fl oristiche endemiche (, Cerastium utriense, Asplenium cuneifolium, Daphne cne- orum, Cheilantes marantae).

Un parco che annovera al suo interno tre importanti Foreste Demaniali Regionali in cui vivono i tipici ungulati dell’Ap- pennino ligure quali cinghiali, caprioli e daini.

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 8 007/10/137/10/13 12:3312:33 Il Parco del Beigua è caratterizzato anche da un prezioso pa- trimonio di testimonianze storico-culturali, presenti sul ter- ritorio – visite consigliate alla Badia cistercense fondata nel 1120 a Tiglieto, al Castello medievale di Campo Ligure, all’E- remo del Deserto di – o conservate nei musei, che raccontano l’evoluzione degli insediamenti umani dell’area del parco e le importanti vie di commercio tra costa e pianu- ra padana che la attraversavano.

Per i palati fi ni non mancano opportunità di soddisfazione con le tipiche produzioni agro-alimentari dell’appennino li- gure. Di grande rilevanza l’antichissima tradizione dell’indu- stria dolciaria sassellese, con i tipici amaretti e canestrelli; da assaggiare l’ampia gamma di prodotti caseari delle val- li interne; da non perdere frutti di bosco, funghi, castagne, nonché i deliziosi mieli, preziosi indicatori ambientali delle vallate del Parco.

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 9 007/10/137/10/13 12:3312:33 TECNICA E BENEFICI Il Nordic Walking nel Parco del Beigua

l Nordic Walking, conosciuto anche come marcia fi nlan- dese o camminata nordica, è un nuovo sport che, nel tempo, ha conquistato un sempre maggior numero di Ipraticanti. Nei primi anni ’90 si è sviluppato in Fin- landia, dagli allenamenti estivi degli sciatori di fondo e dal walkie, un’attività del tempo libero molto popolare per diven- tare, progressivamente, uno sport di massa.

La particolarità del Nordic Walking è l’impiego intenzionale di appositi bastoncini. In questo modo si compie un allenamen- to più effi cace di tutto il fi sico, con notevoli effetti benefi ci:

• migliorano contemporaneamente la resistenza, la forza, la mobilità e la coordinazione; • coinvolge circa il 90% dell’intera muscolatura; • migliora il tono muscolare; • migliora l’attività cardiocircolatoria; • aumenta del 40-50% il consumo di calorie e diminuisce la percezione di fatica rispetto alla semplice camminata; • è ritenuto uno degli sport all’aperto più indicati per la ria- bilitazione degli arti inferiori.

Per ottenere questi vantaggi è però importante apprendere correttamente il ritmo e la successione dei movimenti, segui- ti da istruttori qualifi cati. Infatti, se il movimento non è cor- retto, il maggior sforzo esercitato dalle braccia può provocare complicazioni muscolari anziché benefi ci.

Le principali caratteristiche tecniche sono:

• lavoro attivo del piede: il tallone appoggia per primo, se- guito dalla rullata della pianta fi no alla spinta dell’alluce; • cammino con la postura corretta del corpo: bacino stabi- lizzato nella posizione neutra, con la parete addominale verso la colonna e l’ombelico retratto, mantenendo attivi i muscoli del diaframma pelvico, quelli degli addominali e i muscoli multibifi di della schiena; • lunghezza del passo ampia ma naturale e sguardo in avanti; • spalle e scapole abbassate; • corpo eretto inclinato in avanti senza fl ettersi a livello di vita o di schiena. La schiena rimane diritta;

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 1010 007/10/137/10/13 12:3312:33 • oscillazione delle braccia lungo il piano sagittale, vicine al corpo. Il movimento con i bastoncini è esattamente lo stes- so di quello della camminata normale, coordinato all’azione delle gambe (gamba destra avanti, braccio sinistro avanti); • appoggio del bastoncino in posizione diagonale con il go- mito in posizione anteriore al corpo nel momento dell’ap- poggio. Rotazione della spalla e leggera fl essione del gomi- to (fi ngere di stringere la mano a qualcuno per trovare la distanza dove appoggiare il bastoncino); • spinta del bastoncino indietro ed in basso, verso la dire- zione della punta, con il gomito leggermente fl esso utiliz- zare il palmo e la parte laterale della mano nell’azione di spinta mediante il lacciolo; • estensione completa del braccio all’indietro, oltre il baci- no (sensazione che il bastoncino sia un tutt’uno con il brac- cio) e successiva apertura del palmo della mano. La buona interazione tra contrazione e rilassamento dei muscoli di braccia e piedi proietta la spalla dello stesso lato in avanti.

Tutte le uscite di Nordic Walking prevedono sessioni iniziali di riscaldamento e fi nali di stretching ed è possibile inseri- re appositi esercizi con i bastoncini per allenamenti specifi ci (coordinazione, potenziamento, dimagrimento, etc.).

L’Associazione Sportiva Dilettantistica Nordic Walking “Croce di Vie” (www.crocedivie.org) ha sede a Genova e promuove la pratica e la diffusione della Camminata Nordica dal 2006, anno di prima affi lia- zione al Comitato Territoriale di Genova della UISP. Nata come scuola ANWI – INWA, ha aderito ai progetti e ai metodi della Scuola Italia- na Nordic Walking, ottenendone nel 2012 la certifi cazione uffi ciale. ASD Croce di Vie si adopera per favorire la riscoperta e la valorizza- zione degli antichi sentieri dell’entroterra genovese, appoggiandosi alle strutture e alle attività che vi operano (aziende agricole, agritu- rismi, produttori tipici, etc.), impegnandosi attivamente per il recu- pero e la manutenzione dei percorsi, diversi dei quali costituiscono il comparto denominato Nordic Walking Park “Croce di Vie”.

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 1111 007/10/137/10/13 12:3312:33 GLI ITINERARI Quadro d’unione e sommario N

0 2,5 5 7,5 10 km

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 1212 007/10/137/10/13 12:3312:33 ITINERARIO 01 Percorso costiero Varazze » Voltri ...... pag. 14

ITINERARIO 02 Anello Curlo – Vaccà ...... pag. 22

ITINERARIO 03 Cappelletta di Masone » Passo del Faiallo ...... pag. 28

ITINERARIO 04 Pratorotondo » Rifugio Argentea ...... pag. 34

ITINERARIO 05 Anello della Foresta della Deiva ...... pag. 40

ITINERARIO 06 Anello della Badìa di Tiglieto ...... pag. 46

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 1313 007/10/137/10/13 12:3312:33 ITINERARIO 01 / Percorso costiero Varazze » Voltri A due passi dal mare

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 1414 007/10/137/10/13 12:3312:33 01 Un itinerario per tutte le stagioni lungo il tracciato della vecchia ferrovia, tra calette incantevoli, spiagge nascoste, scogliere a picco sul mare che si perdono tra i fl utti delle onde.

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 1515 007/10/137/10/13 12:3312:33 ITINERARIO 01 / Percorso costiero Varazze » Voltri A due passi dal mare

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 1717 007/10/137/10/13 12:3312:33 ITINERARIO 01 / Percorso costiero Varazze » Voltri A due passi dal mare

Periodo consigliato: tutto l’anno i Dislivello: 10 m CENTRO DI Lunghezza / durata del percorso: 16,4 km / 4 h ESPERIENZA Grado di diffi coltà: • facile •• medio ••• impegnativo PARCO DEL BEIGUA Via G. Marconi 165, Percorso impegnativo per motivi di lunghezza. Si può ridur- Loc. Terralba, re la percorrenza, limitandola a o Arenzano, usu- Arenzano (GE) fruendo dei servizi pubblici per il rientro. Il percorso è tut- to su asfalto o cemento, permette il corretto e continuativo svolgimento del gesto tecnico.

Caratteristiche: sentiero che si snoda lungo la costa con tratti molto interes- santi da un punto di vista panoramico, naturalistico e geo- morfologico.

Accesso e punto di partenza: Presso la sede in auto: giunti a Varazze dal casello autostradale omonimo, amministrativa dell’Ente Parco sono ospitati i locali sito in località Piani d’Invrea, si supera via Carlo Nocelli e si del Centro di Esperienza svolta a destra, imboccando Lungomare Europa; dove si svolgono attività in treno: occorre scendere alla stazione di Varazze e prose- di educazione ambientale e si possono acquisire guire a piedi sul lungomare in direzione levante, fi no al limite informazioni in merito alle dell’abitato, da dove si accede al percorso. differenti opportunità di fruizione. All’interno della Coordinate GPS: +44° 21’ 39.66” N / +8° 35’ 19.81” E struttura sono consultabili una biblioteca dedicata ai temi ambientali e PROFILO ALTIMETRICO strumenti multimediali che illustrano le caratteristiche del comprensorio del Geoparco del Beigua; sono, inoltre, disponibili 110 m appositi spazi attrezzati 100 m

(6 km) per ospitare laboratori 90 m didattici, attività 80 m (9,2 km) (11,8 km) formative, seminari, 70 m convegni ed ogni altra (0 km)

60 m (4,2 km) (16,4 km)

(7,3 km) iniziativa di carattere (13,5 km) 50 m divulgativo. (0,4 km) 40 m

30 m

20 m Vesima camping di Scoglio Nave torrente Arrestra Arrestra torrente Villa Araba porticciolo di Arenzano Arenzano porticciolo di

10 m Europa Lungomare torrente Lerone Lerone torrente Chiesa Parrocchiale di Cogoleto Chiesa Parrocchiale Municipio di Voltri Voltri Municipio di 0 m 0 km 2 km 4 km 6 km 8 km 10 km 12 km 14 km 16 km

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 1818 007/10/137/10/13 12:3312:33 I FONDALI MARINI 01 itinerario si svi- caratterizzato dalla presen- luppa lungo la za di rocce metamorfi che di Se la splendida passeggiata a mare consente di spettacolare co- color verde chiaro, note con ammirare la tipica macchia stiera che da Va- il nome di “metagabbri”, che mediterranea e i diversi L’ razze raggiunge il quartie- danno la stessa colorazione processi geomorfologici che hanno modellato la re genovese di Voltri, dopo ai vari manufatti presenti: parte emersa, altrettanto aver attraversato i comuni muretti di contenimento, interessante è il paesaggio di Cogoleto ed Arenzano; il massicciate e gallerie, co- subacqueo con i suoi coloratissimi organismi percorso, di circa 16 km, è so- struiti con il medesimo ma- marini, le verdi praterie stanzialmente pianeggiante teriale trovato in loco. di Posidonia oceanica in quanto ricalca, per buona Proseguendo in direzione di e Cymodocea nodosa, nonchè le curiose parte, il tracciato della vec- Cogoleto si superano alcune caratteristiche geologico- chia sede ferroviaria dismes- gallerie, fi no a raggiungere geomorfologiche dei sa alla fi ne degli anni ’60. il lungo tunnel rettilineo2, fondali. Il tratto di costa compreso tra Varazze, Dall’estremo levante del di circa 290 metri, che pas- Cogoleto, Arenzano centro abitato di Varazze si sa sotto il Castello d’Invrea. e Vesima è ricco di imbocca il panoramico Lun- All’uscita si incontrano i bellissime baie dove 1 effettuare attività di gomare Europa , il cui inizio resti di un campeggio che snorkeling con maschera e coincide con quello del no- sorgeva sulle rive del torren- boccaglio e di spettacolari stro itinerario. Dopo le prime te Portigliolo, spazzato via secche sulle quali organizzare immersioni centinaia di metri, oltrepas- alcuni anni fa da un evento con autorespiratore sata la sagoma bianca della alluvionale. di diversa diffi coltà “Villa Araba”, parte un bel Si continua incontrando sco- (appoggiandosi ai diving center autorizzati, presenti tratto affacciato sul mare, gliere rocciose che ora cam- a Varazze ed Arenzano).

Gorgonia rossa

Un mondo straordinario in cui incontrare cernie, dentici, ricciole, saraghi, occhiate, salpe, triglie di scoglio, murene, donzelle, scorfani, ma anche polpi e seppie, spugne e margherite di mare, La scogliera in metagabbri nei pressi gorgonie e madrepore. dei Piani d’Invrea

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 1919 007/10/137/10/13 12:3312:33 ITINERARIO 01 / Percorso costiero Varazze » Voltri A due passi dal mare

5 biano aspetto, assumendo te sul torrente Lerone , pun- LA MACCHIA una colorazione molto più to di confi ne con il Comune MEDITERRANEA

scura rispetto a prima, dovu- di Arenzano. Percorrendo il tratto ta alla presenza di quantità Oltrepassato il corso d’ac- costiero della Riviera del notevoli di minerali ferrosi, qua, si scende lungo la Beigua si può apprezzare la macchia mediterranea, le “serpentiniti”. Superate le rampa di accesso al centro un insieme di formazioni ultime gallerie (sono nove in sportivo “Nazario Gambi- arbustive costituite da tutto partendo da Varazze), no”, costeggiando sul lato di specie eliofi le (amanti del sole), termofi le (amanti dopo aver oltrepassato il tor- monte i campi di calcio che del caldo) e sclerofi lle 3 rente Arrestra raggiungia- ne fanno parte; si prosegue sempreverdi (piante con mo le prime case di Cogoleto. poi sul Lungomare De Andrè, foglie persistenti poco ampie, adattate alla Qui si abbandona il traccia- che alterna brevi e sugge- siccità). Le specie più to della vecchia ferrovia e si stivi tratti all’aperto a picco comuni sono il lentisco prosegue lungo il marciapie- sul mare, ad altri più lunghi (Pistacia lentiscus), il mirto (Myrtus communis), de dell’Aurelia fi no ad incon- in galleria, fi no a giungere l’alaterno (Rhamnus trare la passeggiata a mare nei pressi del porticciolo alaternus), la ginestra che ci consente di attraver- turistico6 dove ha inizio la spinosa (Calicotome sare, senza interruzioni, l’in- scenografi ca passeggiata di tero centro abitato. Oltrepas- Arenzano. All’altro capo del- sata la Chiesa Parrocchiale la passeggiata, una ripida di Cogoleto4 il nostro per- scaletta ci consente di rigua- corso torna a sovrapporsi a dagnare la quota della sede quello della linea ferroviaria stradale dell’Aurelia, in cor- dismessa, giungendo al pon- rispondenza della galleria Corbezzolo

spinosa), l’erica arborea (Erica arborea) ed il corbezzolo (Arbutus unedo). Lungo il tratto di Lungomare Europa si possono osservare ampie zone di lecceta di straordinario interesse, sia perché rappresentano la vegetazione più evoluta, sia perché, proprio in questi tratti, si ritrovano le leccete più vicine alla costa, ma anche lembi di pineta di pino d’Aleppo (Pinus halepensis) e di pino pinastro (Pinus Pinaster). Il tratto di Lungomare Europa in prossimità del confi ne tra Varazze e Cogoleto

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 2020 007/10/137/10/13 12:3312:33 7 LE ANTICHE STRADE 01 Pizzo ; da qui, proseguendo alcune centinaia di metri. E MULATTIERE sempre lungo il marciapiede Un rapido succedersi di lato mare con percorren- curve ci conduce al carat- za ondulata, raggiungiamo teristico borgo del Mulino in breve tempo gli stabili- di Crevari10 e, poco dopo, menti balneari di Vesima8, all’abitato di Voltri. Oltrepas- la prima località genovese sato il torrente Cerusa, dal sul litorale di ponente della piazzale11 dove è ubicato il città. Proseguendo, dopo un capolinea del bus AMT n.1,

Il territorio del Beigua è sempre stato un fulcro attorno al quale si è andato infi ttendo, con il passare dei secoli, la rete viaria utilizzata già dalle tribù liguri in epoca preromana. Tra le direttrici più antiche sono probabilmente la via costiera ed i percorsi di crinale che collegano il litorale con le valli Orba e Stura, che avevano anche funzioni commerciali rappresentando direttrici di approvvigionamento delle materie prime che Il panoramico percorso costiero giungevano ai porti nel tratto di Vesima rivieraschi dirette verso i luoghi di lavorazione dell’entroterra. Nei pressi tratto in galleria ed uno, più si scende sulla passeggiata di Voltri partivano diverse lungo, in rettilineo, raggiun- a mare dal fondo in legno, di vie, di cui la più famosa fu certamente quella della giamo la splendida villa in recente realizzazione che ci 9 Cannellona, lungo le quali località Punta Nave , in cor- accompagna fi no al termine transitava la maggior rispondenza della quale il del nostro itinerario, posto in parte del minerale di ferro proveniente dall’Isola nostro percorso abbandona corrispondenza della storica d’Elba che, dopo essere per un breve tratto l’Aure- piscina Mameli e del Palaz- stato sbarcato a Voltri, lia, per riguadagnarla, an- zo Municipale di Voltri12. veniva trasportato, a dorso di mulo, verso le cora su marciapiede, dopo numerose ferriere della valle Stura.

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 2121 007/10/137/10/13 12:3312:33 ITINERARIO 02 / Anello Curlo – Vaccà Tra rapaci e uccelli migratori

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 2222 007/10/137/10/13 12:3312:33 02 Un percorso che si affaccia sul Golfo di Arenzano e rappresenta un punto di osservazione privilegiato per ammirare, in primavera, il fl usso di uccelli migratori provenienti da sud-ovest.

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 2323 007/10/137/10/13 12:3312:33 ITINERARIO 02 / Anello Curlo – Vaccà Tra rapaci e uccelli migratori N

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 2424 007/10/137/10/13 12:3312:33 02 i Periodo consigliato: tutto l’anno (evitare le giornate calde) Dislivello: 200 m circa CENTRO ORNITOLOGICO E Lunghezza / durata del percorso: 3,5 km / 1 h 30’ DI EDUCAZIONE Grado di diffi coltà: • facile •• medio ••• impegnativo AMBIENTALE “VACCÀ” Loc. Vaccà, Itinerario ad anello, per la maggior parte su strada forestale Arenzano (GE) che si percorre in leggera salita, dove si può esprimere una buona tecnica di spinta. Al ritorno, un breve tratto su mulat- tiera è da affrontare con la tecnica di discesa, il rimanente in tecnica classica.

Caratteristiche: sentiero assai panoramico, molto interessante da un punto di vista ornitologico e botanico

Accesso e punto di partenza: Il Centro è situato dalla sede del MUVITA Science Center e dell’Ente Parco del all’interno della Foresta Beigua ad Arenzano, in località Terralba, si seguono le indica- Regionale del Lerone nella Valle del Rio Fissolo, sulle zioni per il Centro Ornitologico e di Educazione Ambientale alture di Arenzano a circa del Parco del Beigua. Giunti in località Curlo, dopo circa 1,5 420 m slm, adiacente alla km, si parcheggia l’automobile vicino all’area attrezzata, da strada sterrata che dalla località Curlo porta al dove ha inizio l’anello. Passo della Gava. Nel Centro vengono svolte Coordinate GPS: +44° 24’ 47” N / +8° 40’ 10” E diverse attività di ricerca scientifi ca, divulgazione naturalistica ed educazione PROFILO ALTIMETRICO ambientale. Per quanto concerne la ricerca scientifi ca – condotta

in collaborazione con (2 km) (1,5 km) (1,5 (0,8 km) 600 m (2,8 km)

organizzazioni ed istituti di (3,0 km)

ricerca a livello nazionale 550 m (3,5 km) (2,6 km) e locale – presso il Centro (0 km) Bric Cravieu Bric Cravieu sono raccolti, interpretati 500 m bivio Gava

e rielaborati dati di 450 m

carattere naturalistico Rio Lissolo Centro Ornitologico Centro 400 m Ornitol. bivio Centro utilizzati nelle strategie Ornitol. bivio Centro

di programmazione e di 350 m

gestione territoriale. del Curlo attrezzata area 300 m area attrezzata del Curlo attrezzata area

250 m 0 km 0,5 km 1 km 1,5 km 2 km 2,5 km 3 km 3,5 km

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 2525 007/10/137/10/13 12:3312:33 ITINERARIO 02 / Anello Curlo – Vaccà Tra rapaci e uccelli migratori

itinerario, sito te che si affaccia sul mare IL BIANCONE nell’immedia- e porta alla Foresta Dema- to entroterra di niale del Lerone. Arrivati ad L’Arenzano, par- una sbarra in metallo che ne te dall’area attrezzata del delimita i confi ni, troviamo Curlo1 (a 293 m di quota), un bivio sulla sinistra2 che seguendo uno sterrato (Sen- porta al Centro Ornitologico tiero Natura) il cui ingresso è e di Educazione Ambienta- delimitato da una sbarra in le situato in località Vaccà, legno. Questa zona, che of- dal quale transiteremo al Il biancone (Circaetus fre agli sguardi un magnifi co ritorno. Si continua invece gallicus) o aquila dei serpenti è un austero scorcio del golfo di Arenzano, per lo sterrato principale e, rapace che nidifi ca rappresenta il primo pun- poco dopo, si incrocia una all’interno dell’area to di osservazione dei fl ussi deviazione verso destra per protetta, protagonista, nel mese di marzo, dello migratori dei rapaci che ogni il ricovero Scarpeggin, posto straordinario fenomeno anno, in primavera, prove- sotto la Cima Rianin, che della migrazione che tutti nendo da sud-ovest transita- tralasciamo; l’itinerario se- gli anni si ripete nei cieli di Varazze, Arenzano no lungo la valle della Gava. gue ancora per un tratto il e Crevari. Il biancone è Tra le specie più diffuse vi Sentiero Natura che, salendo un grosso rapace diurno sono i rapaci diurni, come progressivamente, dal Curlo (altezza tot. 62-67 cm, apertura alare 185-195 il biancone, il falco pecchia- porta al Passo della Gava. cm, peso max 1,9 kg) con iolo, il falco di palude ed il Abbandoniamo il sentiero grosso capo, occhi gialli, nibbio bruno. fi n qui percorso, imboccando ali ampie, coda barrata. 3 Il piumaggio è variabile, Il percorso risale il versan- la deviazione verso sinistra chiaro sulle parti inferiori e grigio-bruno sulle parti superiori. La dieta è molto specializzata: più del 90% delle prede è costituito da rettili (biscie, vipere). Nel Parco del Beigua è presente una buona popolazione nidifi cante. Tuttavia l’importanza del comprensorio del Beigua per il biancone è legata soprattutto alla fascia costiera tra Varazze e Voltri, territorio che rappresenta, per questa specie, un “collo di bottiglia” (bottleneck area) in periodo di migrazione primaverile. Il tratto di percorso che sale dal Curlo verso il Centro Ornitologico del Vaccà

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 2626 007/10/137/10/13 12:3312:33 6 I RIPARI 02 che, mantenendosi in quota, Superato il Rio Lissolo , il ci permette di raggiungere in tracciato torna ad essere pia- breve il Bric Cravieu4 (499 m). neggiante, raggiungendo in Sulla cima del Bric è situata breve tempo il Centro Orni- un’altana di avvistamento in tologico7. Da qui si continua, legno, predisposta dall’En- fi no ad incrociare nuova- te Parco Beigua per favorire mente la strada sterrata per l’osservazione dei fenomeni il Passo della Gava2; svoltan- migratori dei rapaci. Si ritor- do sulla destra in discesa, ri- Sulle alture di Arenzano na sui propri passi, attraver- percorriamo a ritroso il tratto e Cogoleto è possibile sando una zona prativa, e iniziale dell’anello, giungen- scoprire uno straordinario patrimonio culturale poi si devia a destra, lungo do rapidamente all’area at- 5 1 rappresentato dai ripari in una marcata discesa che trezzata del Curlo . pietra. Le attività “su per si sviluppa a mezza costa. i monti”, che in passato impegnavano i contadini e le loro famiglie per un periodo consistente, li obbligavano a trovare soluzioni affi dabili per ripararsi dal maltempo, spesso inclemente alle quote più elevate e soggetto ad improvvisi cambiamenti. Per far fronte a queste necessità i contadini del posto, a volte muratori di mestiere, sono stati costruttori di una fi tta rete di ripari che, almeno fi no agli anni ’50, non hanno mai abbandonato. Oggi, anche Uno dei cartelli informativi nel tratto di grazie al fondamentale percorso che conduce all’altana aiuto di gruppi di volontari che ne garantiscono la manutenzione, queste strutture in pietra sono ancora in bella mostra nelle montagne che sovrastano Arenzano e Cogoleto, fi era testimonianza del lavoro di tante generazioni che prima di noi hanno vissuto questo territorio.

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 2727 007/10/137/10/13 12:3312:33 ITINERARIO 03 / Cappelletta di Masone » Passo del Faiallo Un tuffo nel passato

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 2828 007/10/137/10/13 12:3412:34 03 Dalle pietre delle antiche mulattiere, che dall’entroterra portavano in riviera, alle pietre del forte Geremia, spaziando dal bianco candore delle vette alpine al blu intenso del mare all’orizzonte.

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 2929 007/10/137/10/13 12:3412:34 ITINERARIO 03 / Cappelletta di Masone » Passo del Faiallo Un tuffo nel passato

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 3030 007/10/137/10/13 12:3412:34 03 i Periodo consigliato: da marzo a novembre Dislivello: 560 m in salita; 150 m in discesa CENTRO VISITE “VILLA BAGNARA” Lunghezza / durata del percorso: 7,4 km / 3 h Via Montegrappa 2, Grado di diffi coltà: • facile •• medio ••• impegnativo Masone (GE) Percorso che si sviluppa prevalentemente in salita, abba- stanza impegnativo con tratti pietrosi che rompono il ritmo, dove non si può esprimere completamente la tecnica classi- ca ma quella trail.

Caratteristiche: sentiero che si snoda lungo il crinale con panorami molto suggestivi e varietà di paesaggio.

Accesso e punto di partenza: La struttura didattico- divulgativa occupa il da Genova–Voltri o da Masone si raggiunge il Passo del Tur- piano rialzato di una villa chino proseguendo verso il Passo del Faiallo. Dopo circa 1 km costruita nella seconda si trova la deviazione, a destra, che porta alla località Cappel- metà del XIX secolo all’interno di un ampio letta di Masone. parco alberato. Filo conduttore del centro Coordinate GPS: +44° 29’ 30.45” N / +8° 43’ 00.78” E sono i “sapori della terra”: l’itinerario espositivo si sviluppa su una superfi cie PROFILO ALTIMETRICO complessiva di circa 195 mq, articolandosi attraverso sale tematiche che si susseguono (5,8 km)

1200 m (7,4 km) lungo un percorso (3,9 km) (1,8 km) defi nito e obbligato. 1100 m (0 km) Faiallo Faiallo

Il centro affronta il (2,2 km) tema delle attività 1000 m str. asfaltata str.

tradizionali e dei prodotti 900 m Sella del Barnè

tipici agroalimentari (0,6 km) 800 m

del comprensorio Via Alta bivio vista Forte Geremia vista Forte Geremia

del Geoparco, ed in 700 m

particolare delle valli Stura Bric Busa Cappelletta di Masone e Orba, con l’ausilio delle 600 m più moderne attrezzature 500 m informatiche multimediali 0 km 1 km 2 km 3 km 4 km 5 km 6 km 7 km che consentono al visitatore di entrare, attraverso i sensi, nella realtà delle tradizioni della cultura rurale delle vallate del Geoparco.

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 3131 007/10/137/10/13 12:3412:34 ITINERARIO 03 / Cappelletta di Masone » Passo del Faiallo Un tuffo nel passato

3 itinerario prende Geremia , che si scorge im- IL FORTE GEREMIA il via dalla locali- ponente in cima ad un colle tà Cappelletta di erboso alle nostre spalle a L’ Masone1 (639 m 803 metri di altezza. La strut- di quota), dove si trova il bel tura militare risale alla fi ne Santuario del seicento dedi- del 1800 ed ha mantenuto cato alla Madonna. Uscen- intatta la sua possente mole do dall’abitato, sulla destra grazie anche ai lavori di recu- imbocchiamo una stradina pero effettuati alcuni anni fa asfaltata di accesso ad un che lo hanno adattato a rifu- Forte Geremia venne parcheggio; successivamen- gio. Vale sicuramente la pena costruito verso la fi ne del XIX secolo dal genio te diventa sterrata e prende fare una leggera deviazione militare del Regno d’Italia rapidamente quota. In bre- fi no al piazzale antistante la sul colle da cui ha preso il ve si arriva al Briccu Busa, costruzione, lungo lo sterrato nome, il Bric Geremia (819 m). Posto in una posizione dove si incrocia l’Alta Via dei quasi in piano che si incrocia strategica dominante, 2 Monti Liguri . sulla sinistra, per godere il sullo spartiacque tra la riviera e l’entroterra, serviva a controllare il Passo del Turchino e le valli limitrofe assieme alla Batteria Aresci, di cui sono rimaste soltanto le rovine dopo l’esplosione della polveriera nel 1914, che causò anche la morte di alcuni militari. L’edifi cio, in pietra, si presenta ancora in buone condizioni: è circondato da un profondo fossato, costruito su due piani e si mimettizza completamente con la collina. In passato poteva Tratto coincidente con l’Alta Via dei Monti Liguri ospitare più di cento in prossimità del Forte Geremia soldati ed era fornito di otto postazioni con cannoni. Attualmente Si continua sulla destra lungo panorama che, da quel pun- la struttura, dopo gli il versante nord, che presenta to, è veramente magnifi co. ultimi lavori di restauro e una folta copertura boschiva; Con un colpo d’occhio si può ristrutturazione, è stata trasformata in un punto in alcuni punti, raggiunto il infatti spaziare dalla splendi- di ristoro. crinale, si aprono scorci sug- da cornice delle Alpi a nord, gestivi verso il mare. fi no alla costa che si sviluppa Dopo circa venti minuti si ar- da ponente a levante. riva in prossimità del Forte Oltrepassato il bivio per il for-

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 3232 007/10/137/10/13 12:3412:34 IL LUPO 03 te, il percorso continua verso tostante; attraversandola si destra, costeggiando i ruderi imbocca un sentiero che ta- di una vecchia casa, fi no a glia il tornante guadagnando raggiungere, dopo un breve nuovamente la provinciale tratto in discesa, la carrozza- che si segue quasi in piano bile per il Passo del Faiallo. fi no al Passo della Cerusa Superata la sella Pràa du (939 m). Subito dopo, quan- Sambüghettu (774 m) si pro- do la strada riprende a sali- cede per pochi metri lungo re, si devia a destra, per uno Fino alla conferma della il nastro d’asfalto, ignoran- sterrato tra boschi di faggi presenza di nuclei stabili, do una prima deviazione a ed ampie radure. Si arriva avuta solo nel 2009, si ipotizzava una presenza destra, contrassegnata da nuovamente ad incrociare il sporadica e irregolare due rombi gialli, che porta a nastro asfaltato, che si segue del lupo nel Parco. Da Masone. Si imbocca invece per poche decine di metri recenti studi, suffragati 4 da osservazioni e da il sentiero in salita , sempre fi no ad una fonte, da dove numerose predazioni su sulla destra, ben segnalato parte l’ultimo strappo in sali- bestiame domestico, oggi con il segnavia bianco e ros- ta dell’Alta Via che ci porta al vi è la certezza che il lupo è 7 presente in maniera stabile so dell’Alta Via, che costeggia Passo del Faiallo (1049 m). e continuativa all’interno il Monte Giallo e scende fi no del Parco del Beigua. alla Sella del Barnè (886 m). Sulla destra troviamo la de- I GRANATI viazione che porta al Bric Dentino, mentre di fronte a noi parte il sentiero verso il Monte Dente, che imboc- chiamo, guadagnando rapi- damente quota, attraverso tratti erbosi alternati a zone rocciose. Non si raggiunge la vetta ma si svolta, proceden- Tra i numerosi minerali che do lungo il fi anco sinistro caratterizzano il Geoparco che affaccia verso il mare5, del Beigua, i granati del Passo del Faiallo, grazie fi no ad una nuova sella sul- ai bellissimi colori e lo spartiacque, posta a circa alle dimensioni spesso 1030 m di quota. importanti, risultano i più Qui ha inizio la discesa che, apprezzati. Si presentano Dalle pendici del in cristalli di colore da attraverso un percorso che al Passo della Cerusa arancio-miele a rosso si snoda lungo il versante molto scuro fi no a nero e sono abbondanti nelle padano, ci permette di rag- 6 rocce chiamate rodingiti. giungere la carrozzabile sot-

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 3333 007/10/137/10/13 12:3412:34 ITINERARIO 04 / Pratorotondo » Rifugio Argentea Alla ricerca del campo di pietre

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 3434 007/10/137/10/13 12:3412:34 04 Un balcone sulla costa, con panorami mozzafi ato, circondati da prati, che in primavera offrono splendide fi oriture, da guglie e creste rocciose, culla dell’alpinismo storico genovese.

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 3535 007/10/137/10/13 12:3412:34 ITINERARIO 04 / Pratorotondo » Rifugio Argentea Alla ricerca del campo di pietre N

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 3636 007/10/137/10/13 12:3412:34 04 i Periodo consigliato: tutto l’anno (evitare le giornate calde) Dislivello: 150 m PUNTO INFORMATIVO “BRUNO BACOCCOLI” Lunghezza / durata del percorso: 5,4 km / 3 h Loc. Pratorotondo, Grado di diffi coltà: • facile •• medio ••• impegnativo Cogoleto (GE) Itinerario misto su strada forestale e sentiero a saliscendi, da percorrere in tecnica classica, trail e discesa.

Caratteristiche: sentiero assai panoramico, ricco di spunti paesaggistici, geo- morfologici e botanici.

Accesso e punto di partenza: da Varazze si sale al Monte Beigua seguendo la strada che passa per Alpicella e poi continua fi no alla vetta, superata la Il punto informativo “Bruno Bacoccoli” situato quale, si scende per circa 2 km fi no a Prato Rotondo, dove si a 1100 m sul livello del trovano il rifugio omonimo ed il Punto informativo del Parco. mare, nel cuore del Parco, è aperto durante Coordinate GPS: +44° 25’ 41.95” N / +8° 35’ 12.74” E il periodo estivo (da giugno a settembre). La struttura fornisce PROFILO ALTIMETRICO informazioni turistiche e ospita, inoltre, un allestimento dedicato alle caratteristiche litologiche 1250 m del comprensorio con (0 km) 1225 m l’esposizione delle diverse (3,7 km) 1200 m (1,8 km) (0,8 km)

rocce affi oranti nel (5,4 km) 1175 m Geoparco del Beigua. 1150 m

Nello spazio verde esterno 1125 m 1100 m è visitabile un interessante Rotondo Rifugio Prato

1075 m bivio riparo Cima del Pozzo Cima del Pozzo riparo Rifugio Argentea Argentea Rifugio “giardino geologico” in casa della Miniera cui sono esposti alcuni 1050 m esemplari di rocce 1025 m ofi olitiche (rocce verdi). 1000 m 975 m 0 km 0,5 km 1 km 1,5 km 2 km 2,5 km 3 km 3,5 km 4 km 4,5 km 5 km

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 3737 007/10/137/10/13 12:3412:34 ITINERARIO 04 / Pratorotondo » Rifugio Argentea Alla ricerca del campo di pietre

itinerario prende agli anni ’40 quando era uti- IL CAMPO DI PIETRE il via dal Rifugio lizzata come riparo per gli Prato Rotondo1 operai che lavoravano all’e- L’ a quota 1109 me- strazione del ferro in quella tri, nei pressi della vetta del zona. Ora l’edifi cio, ristrut- Monte Beigua. turato, è a disposizione degli Si imbocca la strada sterra- escursionisti come rifugio. Si ta chiusa al traffi co da una prosegue fi no a Prato Ferret- sbarra, seguendo le indica- to, dove si incontra il sentiero zioni dell’Alta Via dei Monti con un segnavia a forma di I blockfi elds (campi di Liguri; il sentiero attraversa croce gialla che svolta a si- pietre), come quello di Pian del Fretto, sono l’ampia distesa prativa fi no nistra e porta a Pianpaludo. accumuli di grossi blocchi di roccia testimoni di un paesaggio modellato nel passato da un clima che doveva essere molto più freddo dell’attuale. Risulta diffi cile immaginare da dove provenga un tale accumulo e come massi di tali dimensioni possano essersi mossi lungo una superfi cie così poco pendente. Osservandoli da vicino si può notare che la maggior parte dei massi ha forma tubolare, spigoli poco arrotondati (indicatori di trasporto brevissimo), Sull’Alta Via costeggiando il “campo di pietre” dimensioni metriche ed assenza di materiale fi ne come ghiaia, sabbia ad arrivare ad uno spuntone Nella conca erbosa situata a ed argilla. Provando a camminarci sopra ci si di roccia sporgente, un vero nord del pianoro si può am- accorgerà anche che e proprio balcone panora- mirare il “campo di pietre”, tali blocchi sono spesso mico che offre uno sguardo una distesa di blocchi che verticalizzati. Attualmente depositi analoghi a veramente imponente verso crea un effetto visivo vera- questi si formano alle la distesa marina e la costa, mente suggestivo. Conti- alte latitudini, in zone da Levante a Ponente. Si con- nuando lungo la mulattiera molto fredde, dove il terreno in profondità tinua in falsopiano lungo lo si arriva, in breve, al Passo è permanentemente 3 spartiacque ligure-piemon- di Prato Ferretto dominato, congelato (permafrost), tese e si arriva alla casa della sulla sinistra, dalla punta ambiente unico e 2 molto particolare che i Miniera , posta a quota 1078 rocciosa del Bric Resonàu geomorfologici chiamano m, la cui costruzione risale (1146 m). Qui confl uiscono “ambiente periglaciale”.

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 3838 007/10/137/10/13 12:3412:34 LE FIORITURE 04 diversi percorsi che si svi- mente in mezzo ai pini ed ai luppano in più direzioni: a faggi, supera il Passo Notua La fl ora del Geoparco del Beigua annovera destra il sentiero che sale e riprende nuovamente a circa 1130 taxa di ripidamente verso la Cima salire, fi no ad incontrare un piante vascolari. Fra Fontanaccia ed il Monte piccolo riparo in pietra vici- cui si evidenziano due 4 specie endemiche ad Rama (1150 m), con una de- no ad un masso che pren- areale particolarmente viazione che scende verso il de il nome della successiva ristretto come la Viola di mare e conduce a Sciarbora- Cima del Pozzo (1104 m) che Bertoloni (Viola bertolonii) e la Peverina di Voltri sca; di fronte la discesa che si raggiunge in breve tempo. (Cerastium utriense), 6 porta a Lerca e, sulla sinistra, Si prosegue poi lungo lo ster- endemiche alpine e 22 la prosecuzione dell’Alta Via rato che passa vicino a Cima endemiche a distribuzione relativamente più ampia. dei Monti Liguri in direzio- Giasseti, che ci lasciamo sul- Un ulteriore punto di ne del Passo del Faiallo. Noi la destra per perdere legger- interesse è dovuto alla proseguiamo lungo quest’ul- mente quota ed arrivare alla distribuzione di numerose specie che in quest’area timo percorso che procede distesa erbosa del Passo di possono scendere a quote in salita in mezzo ai pini, Pian di Lerca (1035 m), alla inferiori ai loro consueti guadagnando un centinaio fi ne della quale troviamo il limiti altitudinali. Diverse 5 specie sono confi gurabili di metri di quota fi no al Bric Rifugio Argentea (1090 m). come relitti glaciali che si Sciue Gianche. Si continua rinvengono in zone umide, lungo un altipiano cospar- costituite da torbiere, acquitrini e prati umidi so di massi raggiungendo in quota, a un distanza la Rocca Fontanassa. Qui eccezionalmente vicina al il percorso scende legger- Mediterraneo.

Dafne odorosa

Peculiare è la fl ora delle stazioni rupestri, delle pietraie e dei ghiaioni, che ospita numerosi relitti serpentinicoli e serpentinofi te esclusive o preferenziali, fra queste si In discesa verso il Rifugio Argentea segnala la profumatissima Dafne odorosa (Daphne cneorum).

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 3939 007/10/137/10/13 12:3412:34 ITINERARIO 05 / Anello della Foresta della Deiva Muoversi nella foresta

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 4040 007/10/137/10/13 12:3412:34 05 Nei dintorni di si sviluppa un anello che attraversa la Foresta della Deiva, con splendidi alberi di specie diverse, zone con rocce metamorfi che, guadi su piccoli corsi d’acqua.

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 4141 007/10/137/10/13 12:3412:34 ITINERARIO 05 / Anello della Foresta della Deiva Muoversi nella foresta

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 4242 007/10/137/10/13 12:3412:34 05 i Periodo consigliato: tutto l’anno Dislivello: 300 m CENTRO VISITE “PALAZZO GERVINO” Lunghezza / durata del percorso: 11,3 km / 4 h Via G.B. Badano 45, Grado di diffi coltà: • facile •• medio ••• impegnativo Sassello (SV) Percorso ad anello, impegnativo per lunghezza, che si sviluppa su strada forestale, alternando leggere salite e discese, dove si può mantenere il ritmo ed esprimere il corretto gesto tecnico.

Caratteristiche: sentiero con informazioni di carattere forestale, botanico, or- nitologico e geomorfologico.

Accesso e punto di partenza: in auto: da Albissola si sale lungo la Strada Provinciale “del Il Centro Visite è interamente dedicato Giovo” e, superata la frazione di Badani prima di arrivare al al tema della geologia centro storico di Sassello, si svolta a sinistra nei pressi di un e della geomorfologia. grande pannello in legno che segnala l’ingresso della “Foresta Attraverso moderni allestimenti multimediali, della Deiva”; il Centro Visite fornisce in bus: utilizzare i mezzi delle autolinee TPL con partenza da informazioni sia sulle Savona (FS) per Sassello, consultando il sito www.tpllinea.it. caratteristiche del Geoparco del Beigua, sia Coordinate GPS: +44° 28’ 37.75” N / +8° 29’ 7.14” E sulle reti internazionali dei Geoparchi (la Rete Europea dei Geoparchi e la Rete Globale dei PROFILO ALTIMETRICO Geoparchi supportata dall’UNESCO). Di particolare interesse (1,3 km) l’esposizione di 850 m (6,5 km) (10 km) 800 m

reperti fossili di un (2,4 km) Anthraco-therium, 750 m nonché le esposizioni 700 m 650 m

paleontologiche dedicate Salmaceto P.sso

600 m (0 km)

ai due siti di Ponte (11,3 km)

Prina (Sassello) e Santa 550 m bivio Giumenta Giustina (Stella), testimoni 500 m bivio (Castello Bellavista) bivio (Castello Bellavista) dell’evoluzione geologica 450 m del comprensorio nel 400 m Casa Forestale Casa Forestale

periodo oligocenico, 350 m Casa Forestale intorno a 28-30 milioni di 300 m anni fa. All’interno della 0 km 1 km 2 km 3 km 4 km 5 km 6 km 7 km 8 km 9 km 10 km 11 km storica dimora di Palazzo Gervino è ospitato anche un uffi cio di informazione e di accoglienza turistica.

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 4343 007/10/137/10/13 12:3412:34 ITINERARIO 05 / Anello della Foresta della Deiva Muoversi nella foresta

itinerario inizia in corrispondenza delle varie L’ESSICCATOIO dal ponte che at- deviazioni. DELLA GIUMENTA traversa il rio del Dopo aver camminato circa Giovo e ci per- mezz’ora si arriva al Castello L’ 2 mette di entrare nella Fore- Bellavista (478 m), una bella sta Demaniale della Deiva1. villa dell’Ottocento; supera- All’ingresso si trova una co- ta una sella, si devia a destra, struzione, nota come la Casa imboccando un sentiero che del Custode, da dove ha ini- attraversa una zona dalla zio una strada sterrata che vegetazione più rada, con sale leggermente all’interno pini neri e sorbi montani. L’essiccatoio era una piccola costruzione di un bosco di abeti frutto di In breve si raggiunge un bi- in legno e pietra che 3 un’opera di rimboschimento vio che porta alla Giumenta si trovava nei boschi effettuata in passato. Questi (510 m), un pianoro che offre composta da due piani. In quello inferiore, che alberi, dalle notevoli dimen- un caratteristico scorcio di costituiva la caldaia, sioni, accolgono molte spe- Sassello, dove si trovano un veniva acceso il fuoco, cie di uccelli che qui trovano essiccatoio per castagne, alimentato da legno di castagno, ideale un ambiente ideale per la ni- recentemente ristrutturato, perché si consuma molto difi cazione. Lungo il percorso un’area attrezzata ed un per- lentamente e produce non sono presenti segnavia corso didattico naturalistico. poca fi amma. Al piano superiore era presente particolari, ma non esistono Ritornati al bivio, si continua un graticcio, composto problemi di orientamento in lungo la strada sterrata che da listelli di legno, dove quanto, a lato dello sterrato, procede senza particolari venivano allargate le castagne in strati si trovano cartelli indicatori dislivelli, attraversando bo- prima molto sottili e successivamente fi no a 30- 50 cm di spessore. I frutti erano, di tanto in tanto, rivoltati per consentire una completa essiccazione. Dopo circa 30-40 giorni, le castagne venivano sbucciate con strumenti meccanici o manualmente, con sistemi antichi: si mettevano dentro un sacco e si “battevano” contro un ceppo o per terra oppure si “pestavano” utilizzando scarpe speciali con punta in legno o con cilindri di legno muniti anch’essi di punte e di un manico per l’impugnatura. Il prodotto Lungo lo sterrato all’interno della Foresta era così pronto per essere mangiato.

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 4444 007/10/137/10/13 12:3412:34 I FUNGHI 05

Per la diversità di ambienti e qualità dei suoi boschi, tutto il comprensorio del Beigua e la Foresta della Deiva in particolare sono ricchi di specie di funghi. Tra quelli più amati e ricercati vi è sicuramente il porcino (Boletus edulis). Questa specie presenta un cappello con superfi cie glabra, untuosa e grassa a tempo umido, altrimenti secca con colorazioni che vanno dal bianco- crema a diverse tonalità di marrone-brunastro. Il Castello Bellavista Il gambo si presenta spesso obeso, con una particolare reticolazione schi e zone più aperte; da qui dominante in direzione est. nella parte superiore. Altrettanto ricercata è possibile ammirare da più Ad un certo punto si raggiun- e prelibata è l’Amanita punti la valle Erro. Di tanto ge nuovamente il Castello cesarea, volgarmente in tanto si incontrano alcuni Bellavista2 e, seguendo il conosciuta come ovulo buono. Il cappello appare pannelli che forniscono inte- tracciato dell’andata, in bre- 1 decisamente arancione, ressanti informazioni sulla ve, si rientra al punto dove inizialmente racchiuso nel fl ora e sulla fauna presente ha avuto inizio l’itinerario. velo primordiale bianco, simile ad un uovo, con la nel luogo. crescita assume la forma Dopo quasi due ore e mezza sferoidale, quindi piana. di cammino si raggiunge il Il gambo è cilindrico, di 4 colore giallo. Passo Salmaceto (650 m), oltre il quale il paesaggio subisce degli evidenti cam- biamenti legati soprattutto all’esposizione verso sud-est ed alla comparsa di rocce di origine metamorfi ca. Si con- tinua, seguendo un tratto di Ovuli rossi sentiero più articolato, ricco di curve e di guadi su pic- coli corsi d’acqua. Il pano- rama cambia ancora e que- sta volta ci offre una bella vista verso il monte Beigua,

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 4545 007/10/137/10/13 12:3412:34 ITINERARIO 06 / Anello della Badìa di Tiglieto Dagli orti dei monaci alle gole dell’Orba

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 4646 007/10/137/10/13 12:3412:34 06 Partendo dalla Badia di Tiglieto, luogo sacro dove il tempo pare essersi fermato, si raggiunge il torrente Orba, passando dalle tranquille anse sabbiose alle profonde gole scavate nella roccia.

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 4747 007/10/137/10/13 12:3412:34 ITINERARIO 06 / Anello della Badìa di Tiglieto Dagli orti dei monaci alle gole dell’Orba N

0 0,5 1 km

7 1 i

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 4848 007/10/137/10/13 12:3412:34 06 i Periodo consigliato: da marzo a novembre Dislivello: 100 m circa PUNTO INFORMATIVO “BANILLA” Lunghezza / durata del percorso: 6,4 km / 2 h Viale Rimembranze, Grado di diffi coltà: • facile •• medio ••• impegnativo Loc. Banilla, Tiglieto (GE) Percorso misto ad anello su strada provinciale, forestale e sentiero. A seconda del tipo di fondo occorre applicare la tec- nica trail o quella classica.

Caratteristiche: sentiero assai suggestivo che si snoda in mezzo ai boschi e lungo la sponda del torrente Orba.

Accesso e punto di partenza: in auto: da Rossiglione, svoltando a sinistra, si raggiunge Ti-

Il punto informativo glieto. Superato il centro abitato, in località Casavecchia si “Banilla” ospita attività devia a destra e dopo aver superato il ponte sul torrente Orba di animazione locale si raggiunge l’inizio dell’anello; e comunica le diverse opportunità di fruizione in bus: utilizzare i mezzi delle autolinee ATP per Tiglieto, con- turistica del comprensorio sultando il sito www.atpesercizio.it. del Geoparco e dell’alta Valle Orba in particolare. Coordinate GPS: +44° 31’ 31.26” N / +8° 36’ 28.64” E All’interno degli spazi del punto informativo gli allestimenti sono dedicati PROFILO ALTIMETRICO al tema della tutela e dell’utilizzo sostenibile del bosco. (4,5 km)

580 m (1,5 km)

560 m

540 m (3 km) (0 km) (5,4 km) 6,4 km) 520 m

500 m

480 m (6,2 km) inizio tratto asfalto inizio tratto (0,4 km) 460 m immiss. su carrozzabile su carrozzabile immiss. 440 m gole torrente Orba gole torrente

420 m antica ferriera resti

400 m parcheggio (torrente Orba) (torrente parcheggio parcheggio (torrente Orba) (torrente parcheggio 380 m secolare quercia inizio mulattiera inizio mulattiera

360 m 0 km 0,5 km 1 km 1,5 km 2 km 2,5 km 3 km 3,5 km 4 km 4,5 km 5 km 5,5 km 6 km

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 4949 007/10/137/10/13 12:3412:34 ITINERARIO 06 / Anello della Badìa di Tiglieto Dagli orti dei monaci alle gole dell’Orba

itinerario ha ini- torrente Orba, in località Fre- LA BADÌA DI TIGLIETO zio dalla piana ra da Bassu (412 m). Arrivati della Badia di sull’altra sponda si devia a L’ Tiglieto (a quota sinistra, costeggiando per un 378 m), nei pressi del ponte tratto il corso d’acqua, dove carrabile sul torrente Orba1; si possono scorgere i resti di da qui, dopo aver percor- una vecchia ferriera4 e trac- so per qualche centinaio di ce di antichi terrazzamenti. metri la strada bianca, poco Dopo aver oltrepassato una prima dell’antico monastero zona assai umida, caratteriz- L’abbazia risale al 1120 cistercense del XII secolo, zata dalla presenza di alberi e rappresenta non solo il primo insediamento imbocchiamo sulla sinistra di faggio e di felci rigogliose, cistercense in Italia, ma 2 una bella mulattiera che si raggiunge il Rian dra Gerla, anche il primo costruito costeggia il parco recintato, un affl uente dell’Orba che si fuori dai confi ni di Francia. Sorse in una zona, detta caratterizzato da un’ampia supera con un bel ponticello. civitacula, dove erano già zona prativa e da maestosi Il sentiero inizia a prendere presenti siti abitativi in alberi d’alto fusto. In bre- quota ed in breve si incontra epoca romana e sotto la dominazione dei longobardi. ve si raggiunge il bosco, con uno sterrato che conduce ad I monaci furono tra i vecchi castagni, pini silve- una cava in disuso. Si conti- principali artefi ci dell’opera stri e carpini bianchi e qui nua a salire a destra fi no ad di modernizzazione culturale ed economica del la strada inizia dolcemente un gruppetto di costruzioni luogo, in particolare per a salire. Arrivati ad una ra- rurali con terreni ormai ab- quanto riguarda i metodi di dura, si guada il rio Fornace, bandonati e, al primo tor- lavorazione e produzione in campo agricolo: crearono continuando lungo lo sterra- nante, si lascia la strada ster- infatti una rete di case to fi no a costeggiare la casci- rata per immettersi su di un coloniche, le “grangie”, na Scuria Inferiore (451 m). sentiero a sinistra che si ad- collegate al Monastero, per l’allevamento, l’agricoltura Subito dopo ci si immette dentra in un bosco di quer- e lo sfruttamento capillare 3 sulla carrozzabile e si pro- ce. Dopo aver superato una del bosco, costruirono una segue in salita affrontando radura, l’itinerario prosegue serie di canali ed avviarono una totale bonifi ca alcuni tornanti. Seguendo costeggiando alcune villette dell’intera zona. le indicazioni fornite dal e, successivamente, i terreni Nel 1442 i monaci segnavia, ad un certo pun- di una cascina. Passato il rio abbandonarono l’antico insediamento religioso che, to, sulla sinistra si imbocca Masino (454 m), si continua con i terreni della piana, un sentiero in discesa che, in salita sul versante oppo- passò in enfi teusi perpetua successivamente, si innesta sto ed in breve, ci si immette alla famiglia Raggi. 5 Questa curò la sistemazione nella mulattiera che condu- sulla rotabile . Si segue l’a- delle antiche opere di ce alle Case Quizza. Si passa sfalto in discesa, che si snoda canalizzazione, si occupò a fi anco delle costruzioni e, vicino a zone prative e prima del restauro delle case coloniche e della costruzione scendendo ancora, si pervie- di arrivare ad alcune case, si di nuove strutture come ne al caratteristico ponte sul prende un sentiero sulla de- l’uccelleria, la peschiera

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 5050 007/10/137/10/13 12:3412:34 e la nevaia. Gli ultimi 06bo- antico ponte medievale stra che si immette in un all’ , interventi, avvenuti in epoca sco di querce. Ben presto la dalla struttura possente in recente, hanno permesso infi ne di riordinare l’intero vegetazione si fa più rada e il pietra di serpentino, all’im- complesso, composto dalla terreno diventa decisamente bocco del quale si trova una chiesa di Santa Maria alla brullo e roccioso. Si continua maestosa quercia secolare7. Croce, dal chiostro e dal convento, recuperando le a mezza costa in piano lungo A poca distanza si possono celle, la Sala Capitolare e una balconata naturale dal- ancora ammirare i ruderi di l’Armarium medievali. la quale si possono ammi- un vecchio mulino e di una rare le suggestive gole del Cappelletta. IL SUCCIACAPRE torrente Orba che, in questo Il percorso si conclude rag- punto, scorre incassato tra le giungendo il nuovo ponte rocce, dando origine a forre carrabile1 dal quale ha avuto e spettacolari salti d’acqua6. inizio l’anello. L’itinerario prosegue in di- scesa, via via più marcata, fi no ad un altro corso d’ac- qua in località Cian-ca, che

La piana della Badia di Tiglieto rappresenta un’area di grande interesse avifaunistico. Tra gli uccelli di più elevato valore conservazionistico si segnala il Succiacapre (Caprimulgus europaeus), specie con abitudini di vita prettamente crepuscolari- notturne, che presenta un piumaggio soffi ce di colore grigio-brunastro con macchie e fi tte barrature fulve o brune scure, grandi occhi neri ed ampia apertura boccale. Il L’antico ponte medievale in pietra maschio si distingue dalla di serpentino, con la quercia secolare. femmina per la presenza di evidenti macchie bianche all’apice delle si supera con un piccolo pon- timoniere e delle remiganti te. Si incontrano nuovamen- primarie esterne. Di medie dimensioni (lunghezza te alcune villette e la strada totale 26-28 cm, apertura diventa asfaltata. In breve, alare 54-60 cm), presenta si raggiunge la provinciale una forma aerodinamica con coda lunga ed ali che scende da Tiglieto, la si lunghe ed appuntite. attraversa e si continua fi no

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 5151 007/10/137/10/13 12:3412:34 ATTIVITÀ SPORTIVA Le altre opportunità nel Parco del Beigua

l Parco del Beigua – Beigua Geopark offre agli appassionati la possibilità di praticare diversi sport a contatto con la natura. Le caratteristiche geomorfologiche, la colloca- Izione geografi ca ed un clima particolarmente favorevole per la maggior parte dell’anno fanno sì che gli amanti delle varie attività outdoor trovino in questo splendido ambiente il luogo ideale per sperimentare nuove “avventure”. Il rispetto per l’ambiente deve caratterizzare ogni attività sportiva, collettiva o individuale, organizzata o spontanea; dovrà essere buona norma, contattare preventivamente le guide naturalistiche del Parco, allo scopo di verifi care la com- patibilità con l’ecosistema del Parco e le tempistiche più indi- cate per l’attività che si intende proporre o praticare.

Ente Parco del Beigua Via G. Marconi 165, 16011 Arenzano (GE) tel. +39 010 8590300 – fax +39 010 8590064 www.parcobeigua.it – [email protected]

ESCURSIONISMO

Gli escursionisti possono percorrere i numerossimi itinerari che si sviluppano nelle varie zone del Parco e che offrono paesaggi sempre diversi e suggestivi. Si possono affrontare i ripidi sentieri che dalla costa salgono fi no ai rilievi appen- ninici, con dislivelli che non hanno nulla da invidiare ad un qualsiasi tracciato alpino. Per esempio quelli che da Varazze e Cogoleto portano alle pendici del Monte Beigua, o da Aren- PER INFORMAZIONI zano salgono ai Monti Argentea, Reixa, Rama. Si può cammi- www.parcobeigua.it nare lungo i tratti ondulati dei crinali che separano la riviera www.altaviadeimontiliguri.it dall’entroterra, con panorami mozzafi ato, come quelli offerti www.uisp.it/montagna dall’Alta Via dei Monti Liguri, senza dubbio il percorso più www.cai.it, www.fi e.it importante e signifi cativo della regione per gli amanti del trekking. Si possono seguire le mulattiere ancora ben conser- BIBLIOGRAFIA vate, che un tempo rappresentavano le uniche vie di comu- Andrea Parodi, nicazione tra la Liguria ed il Piemonte, dove si sviluppava un Vette e sentieri del Béigua fi orente commercio (le cosiddette vie del sale). Geopark, Andrea Parodi Tra queste possiamo citare l’itinerario che da Tiglieto porta Editore – 2013

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 5252 007/10/137/10/13 12:3412:34 a Genova, usato in passato per trasportare sui carri i tronchi che venivano utilizzati in porto per la costruzione delle navi della Repubblica marinara. Lungo il sentiero si passa sul Bric Dentino, noto anche come Bric Saliera perché vi era un depo- sito di sale che serviva a rifornire l’entroterra. D’inverno parte degli itinerari affrontati a piedi diventano un ottimo terreno di prova per gli appassionati delle ciaspole, che possono assaporare l’emozione unica di camminare nel- la neve e, contemporaneamente, spaziare con lo sguardo dal- la catena alpina, a nord, fi no all’orizzonte del mare in direzio- ne sud dove, nelle giornate più limpide, si possono scorgere i rilievi della Corsica. Le zone del Parco più frequentate sono quelle che vanno dal Passo del Faiallo al rifugio Argentea fi no a Prà Riondo e oltre, lungo le pendici del Monte Beigua. I percorsi si sviluppano in particolare lungo il versante set- tentrionale, che offre condizioni di innevamento veramente eccezionali, nonostante la relativa vicinanza con il mare. Un’ottima vetrina per la rete escursionistica locale è costitu- ita dalla marcia “Mare e Monti” che coinvolge annualmente diverse migliaia di appassionati provenienti da tutto il mondo (www.maremontiarenzano.org).

ARRAMPICATA E BOULDERING

Tra le attività in ambiente naturale non poteva mancare l’arrampicata, in un territorio che alterna versanti ricchi di vegetazione tipica della macchia mediterranea a tratti con crinali rocciosi e pareti strapiombanti. Ci si può cimentare sui monotiri della “storica” palestra di roccia dei Torrioni di Sciarborasca, a Cogoleto, culla di intere generazioni di alpini- PER INFORMAZIONI sti liguri, o lungo le pareti del Monte Castellaro di Alpicella, www.uisp.it/montagna nell’entroterra di Varazze, una delle strutture attrezzate di www.cai.it recente, più frequentate all’interno del Parco. Qui sono mol- tissime le possibilità di salita: sia per quanto riguarda i livelli BIBLIOGRAFIA di diffi coltà, (si passa dalle più facili vie monotiro di 3+/4 ai Andrea Parodi, tiri strapiombanti che superano il 6b), sia per il tipo di arram- Vette e sentieri del Béigua picata, caratterizzata dalla presenza di placche, diedri, tetti... Geopark, Andrea Parodi Non mancano vie leggermente più lunghe composte da due o Editore – 2013 tre tiri di corda per uno sviluppo massimo di 90 metri. » Esistono anche numerosi piccoli siti naturali “chiodati” che si

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 5353 007/10/137/10/13 12:3412:34 trovano nella zona, come lo Scagiun da Lelua, la falesia dei Christian Roccati, Nespoli ed il Monte Pennone. In genere tutte queste pareti L’altimetro segna zero. offrono l’opportunità di provare l’ebbrezza del verticale sia ai Scalate e ferrate in Liguria principianti che ai più esperti climbers, dato il diverso livello dall’Appennino alle Alpi, di diffi coltà degli itinerari tracciati. Le Mani-Microart’S – 2007 Chi vuole affrontare una salita che abbia sapore veramente “alpinistico”, può provare uno tra gli itinerari di più tiri che Stella Marchisio - si snodano lungo le creste del Bric Camulà (la via dei Geki, Christian Core - la cresta dei Guaranì o la via Fly) o sul Monte Rama (la via Marco Bagnasco, Mediterranea e la via Zunino), dove i pendii scendono bru- Bouldering nel Parco scamente presentando pareti ripide e spoglie, chiazzate sol- del Beigua, tanto sporadicamente dalla vegetazione. Qui la montagna è Antersass – 2008 davvero a due passi dal mare. Alcuni percorsi provati con la dovuta attrezzatura in inverno con il ghiaccio e la neve, nulla hanno da invidiare ad una salita nelle Alpi. Per gli amanti del bouldering non mancano numerose “pie- tre” da poter scalare senza protezione, come i “druidi”, con blocchi di 8° grado e la “cava”, che è esposta sempre al sole e gode di un clima invidiabile per la maggior parte dell’anno, entrambi situati nei pressi di Alpicella.

ORIENTEERING

Gli appassionati di orienteering trovano nel parco un luogo ideale per svolgere la loro attività sportiva. Attrezzati di carta e bussola, possono andare alla ricerca delle famigerate “lan- terne”, punti-tappa tipici di questo splendido sport che trova la sua massima espressione proprio in ambiente naturale. Diverse sono le zone dove si è provveduto alla realizzazio- ne delle speciali mappe con scala ridotta, normalmente PER INFORMAZIONI 1:10.000, indispensabili per poter affrontare la corsa di orien- www.fi soliguria.it tamento. Tra queste ricordiamo quelle del Monte Beigua e del Passo del Faiallo. Per chi è alle prime armi o non se la sente di fare una prova in mezzo al bosco, dove occorre una certa esperienza e pratica, vi sono poi dei tracciati “urbani”, che nulla tolgono al fascino di questa particolare pratica sportiva. In questo caso ci si può muovere con carta e bussola nelle Ville Negrotto Cambiaso di Arenzano e Duchessa di Galliera di Genova Voltri, nel centro storico di Genova Voltri o in quello del Comune di Masone.

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 5454 007/10/137/10/13 12:3412:34 MOUNTAIN BIKE

Il terreno risulta congeniale anche per gli appassionati della mountain bike, che qui possono trovare ogni genere di percor- so su cui cimentarsi. Vi sono infatti sterrati e carrareccie fa- cilmente percorribili anche dai principianti, oppure sentieri più impervi, caratterizzati da marcati dislivelli, adatti ai più esperti. I tracciati che si snodano lungo il versante che si af- PER INFORMAZIONI faccia sulla costa, soprattutto quelli a bassa quota, possono www.ciclismoliguria.it essere affrontati anche nei mesi invernali, perché le condi- zioni climatiche risultano assai favorevoli, mentre nella sta- ASSOCIAZIONI UISP gione più calda è opportuno spostarsi verso l’entroterra, in Beigua Insane Tribu ASD particolare lungo i versanti settentrionali dove le temperatu- (Varazze) re sono quasi sempre gradevoli. [email protected] Tra i percorsi segnaliamo l’anello del Parco Beigua, un trac- JF Club ASD ciato di 56 chilometri che, partendo da Sassello, prosegue per (Varazze) Palo, Alberola, Pianpaludo, il Monte Beigua, Alpicella, Stella [email protected] San Martino, Salto, il Colle del Giovo per tornare ancora a Sas- I Lupi del Beigua ASD sello; di particolare interesse è anche l’anello che da Campo (Sassello) Ligure sale al Monte Pavaglione, a Tiglieto, per poi scendere a [email protected] Rossiglione e fare ritorno al punto di partenza.

CANYONING

Il canyoning, o torrentismo, è un attività che ha a che fare con l’acqua e la montagna. Si percorrono, a piedi o a nuoto, torrenti che attraversano gole strette ed incassate; in questi punti l’acqua forma l’am- biente dando vita a cascate, laghi e scivoli che si superano con l’ausilio di corde e tecniche derivate dalla speleologia e PER INFORMAZIONI dall’alpinismo, opportunamente modifi cate in funzione della www.aic-canyoning.it specifi ca disciplina. Equipaggiati con moschettoni e imbraghi e vestiti con mute di neoprene per affrontare le gelide tem- perature dell’acqua, si scende in meravigliosi ambienti che i torrenti hanno modellato nel corso dei millenni. All’interno del Parco del Beigua esistono numerosi percorsi con caratteristiche e morfologie differenti, adatti a soddisfa- re le differenti esigenze del variegato mondo torrentistico. Il Rio Prialunga, sopra Sciarborasca, è un percorso verticale e tecnico, il Rio Lerca, sopra l’omonima frazione, è uno storico

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 5555 007/10/137/10/13 12:3412:34 percorso piuttosto acquatico, divertente e con diversi bei tuf- fi , il Rio Lerone che, oltre ad essere una bella gola con splen- dide marmitte trasparenti, si trova in cima alla Val Lerone, meraviglioso percorso escursionistico. Sempre in questa val- le troviamo una gola verticale e selvaggia, per gli amanti del genere, il cui nome è tutto un programma, il Cu du Mundu. Spostandoci dall’entroterra di Arenzano verso Genova, in Val Cerusa, alle spalle di Voltri, troviamo le caratteristiche calate del Rio Secco, immerso in un grande ambiente appenninico, e il Malanotte Gava in cui alcune suggestive cascate ed un fantastico toboga sono coronati da due belle strettoie. E proprio all’interno del Parco del Beigua, nel settembre del 1998, è nata l’Associazione Italiana Canyoning che è diven- tata oggi l’associazione più autorevole e rappresentativa nel panorama italiano del torrentismo. Questa, senza alcun fi ne di lucro, promuove attività tra i soci, incontri e raduni ed ha realizzato diversi progetti tra cui il Catasto delle forre italia- ne, il progetto ProCanyon per il riattrezzamento ed il monito- raggio dei più importanti percorsi italiani e progetti di tutela ambientale come l’iniziativa Forre Pulite. Dal 2000, l’associazione si è dotata di un proprio organo di- dattico autonomo, la Scuola Nazionale Canyoning, una del- le scuole di canyoning qualitativamente e tecnicamente più avanzate nel panorama torrentistico mondiale.

PODISMO E TRAIL RUNNING

Il territorio del Parco Naturale Regionale del Beigua è tra i più vissuti dai podisti liguri e non solo; le località del litorale sono meta ambita in occasione delle sedute di allenamen- to oltre ad essere teatro di alcuni tra i più importanti eventi sportivi del settore. Nel primo caso occorre sottolineare che l’Itinerario 1 – Percorso costiero Varazze-Voltri, si sovrappone integralmente a quello che, da alcuni anni, è denominato “La PER INFORMAZIONI Riviera del podista” ed è frequentato giornalmente da centi- www.uisp.it/genova naia di appassionati, atleti di livello amatoriale e campioni di fama nazionale e internazionale. Per quanto riguarda le manifestazioni ivi ubicate, non si può non partire dall’Arenzano Half Marathon, ormai una classica del panorama nazionale, che si corre in concomitanza con la

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 5656 007/10/137/10/13 12:3412:34 mitica marcia “Mare e Monti”, coinvolgendo oltre 600 atleti, fi no a giungere alla Varazze di sera, che si disputa in notturna, nel mese di maggio, nel tratto compreso tra Varazze e Cogoleto. Anche le asperità dell’entroterra sono teatro di eventi di li- vello: su tutti una classica della corsa in salita, la Alpicel- la-Monte Beigua che ha superato la boa delle 30 edizioni e si corre l’ultima domenica di agosto. Per quanto riguarda il Trail Running, i sentieri di montagna ed i panorami del Parco costituiscono il teatro impareggiabile del Gran Trail Rensen che, dopo poche edizioni, si sta rita- gliando uno spazio importante nel calendario di questa affa- scinante disciplina.

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UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 5757 007/10/137/10/13 12:3512:35 CONSULTAZIONE Guida alla Guida e info pratiche

Di seguito illustrate alcune indicazioni utili per una corretta interpretazione della guida; a fronte, una mappa per indivi- duare i principali servizi disponibili sul territorio del Parco:

ITINERARIO 01 / Percorso costiero Varazze » Voltri Defi nizione e titolo A due passi dal mare 01 dell’itinerario Numero (e colore)

Periodo consigliato: tutto l’anno i I FONDALI MARINI itinerario si svi- caratterizzato dalla presen- Dislivello: 10 m luppa lungo la za di rocce metamorfifi che di dell’itinerario CENTRO DI Se la splendida passeggiata Lunghezza / durata del percorso: 16,4 km / 4 h ESPERIENZA a mare consente di spettacolare co- color verde chiaro, note con Grado di difficoltà: • facile •• medio ••• impegnativo PARCO DEL BEIGUA ammirare la tipica macchia stiera che da Va- il nome di “metagabbri”, che Via G. Marconi 165, mediterranea e i diversi L’ razze raggiunge il quartie- danno la stessa colorazione Percorso impegnativo per motivi di lunghezza. Si può ridur- loc. Terralba, processi geomorfologici re genovese di Voltri, dopo ai vari manufatti presenti: re la percorrenza, limitandola a Cogoleto o Arenzano, usu- Arenzano (GE) che hanno modellato la parte emersa, altrettanto aver attraversato i comuni muretti di contenimento, Centro visita fruendo dei servizi pubblici per il rientro. Il percorso è tut- interessante è il paesaggio di Cogoleto ed Arenzano; il massicciate e gallerie, co- to su asfalto o cemento, permette il corretto e continuativo subacqueo con i suoi percorso, di circa 16 km, è so- struiti con il medesimo ma- svolgimento del gesto tecnico. coloratissimi organismi di riferimento marini, le verdi praterie stanzialmente pianeggiante teriale trovato in loco. di Posidonia oceanica in quanto ricalca, per buona Proseguendo in direzione di Caratteristiche: e Cymodocea nodosa, parte, il tracciato della vec- Cogoleto si superano alcune sentiero che si snoda lungo la costa con tratti molto interes- nonchè le curiose caratteristiche geologico- chia sede ferroviaria dismes- gallerie, fino a raggiungere santi da un punto di vista panoramico, naturalistico e geo- 2 geomorfologiche dei sa alla fi ne degli anni ‘60. il lungo tunnel rettilineo , morfologico. fondali. Il tratto di costa Scheda tecnica compreso tra Varazze, Dall’estremo levante del di circa 290 metri, che pas- Accesso e punto di partenza: Presso la sede Cogoleto, Arenzano centro abitato di Varazze si sa sotto il Castello d’Invrea. in auto: giunti a Varazze dal casello autostradale omonimo, amministrativa dell’Ente e Vesima è ricco di imbocca il panoramico Lun- All’uscita si incontrano i e profi lo altimetrico Parco sono ospitati i locali bellissime baie dove 1 sito in loc. Piani d’Invrea, si supera via Carlo Nocelli e si svol- del Centro di Esperienza effettuare attività di gomare Europa , il cui inizio resti di un campeggio che ta a destra, imboccando Lungomare Europa; dove si svolgono attività snorkeling con maschera e coincide con quello del no- sorgeva sulle rive del torren- in treno: occorre scendere alla stazione di Varazze e prose- di educazione ambientale boccaglio e di spettacolari stro itinerario. Dopo le prime te Portigliolo, spazzato via e si possono acquisire secche sulle quali guire a piedi sul lungomare in direzione levante, fino al limite informazioni in merito alle organizzare immersioni centinaia di metri, oltrepas- alcuni anni fa da un evento dell’abitato, da dove si accede al percorso. differenti opportunità di con autorespiratore sata la sagoma bianca della alluvionale. Testo descrittivo fruizione. All’interno della di diversa diffi coltà “Villa Araba”, parte un bel Si continua incontrando sco- Coordinate GPS: +44° 21’ 39.66” N / +8° 35’ 19.81” E struttura sono consultabili (appoggiandosi ai diving una biblioteca dedicata center autorizzati, presenti tratto affacciato sul mare, gliere rocciose che ora cam- “sequenziale” ai temi ambientali e a Varazze ed Arenzano). PROFILO ALTIMETRICO strumenti multimediali che illustrano le caratteristiche del comprensorio del

110 m Geoparco del Beigua; 100 m sono, inoltre, disponibili Testo 90 m appositi spazi attrezzati 6 km) ) per ospitare laboratori 80 m ( ) 70 m didattici, attività 11,8 km ( 9,2 km ( ) ) ) formative, seminari, di approfondimento

60 m ) 0 km ( 4,2 km) (

) convegni ed ogni altra Gorgonia rossa

50 m 16,4 km 13,5 km ( ( (7,3 km di Vesima di

Arenzano Arenzano iniziativa di carattere g

40 m 0,4 km ( di a o l

b divulgativo. Un mondo straordinario o

30 m a storico-naturalistico i lio Nave g campin io di Voltri io di cc Ar i

p

in cui incontrare cernie, 20 m a Sco

ill ort

torrente Arrestra torrente

V p Lungomare Europa Lungomare V

torrente Lerone Lerone torrente Chiesa Parrocchiale di Cogoleto Chiesa Parrocchiale

dentici, ricciole, saraghi,

10 m

Munici

occhiate, salpe, triglie di 0 m 0 km2 km4 km6 km8 km 10 km 12 km 14 km 16 km scoglio, murene, donzelle, scorfani, ma anche polpi e seppie, spugne La scogliera in metagabbri nei pressi e margherite di mare, dei Piani d’Invrea gorgonie e madrepore.

18 19

che alterna brevi e sugge- Way-Points stivi tratti all’aperto a picco ed evidenziature sul mare, ad altri più lunghi colorate in galleria, fi no a giungere I segnalini circolari con 6 nneiei pressi del porticciolo numerazione progressiva 6 tuturisticoristico dove ha inizio la riportati sulla cartografi a del percorso trovano scenografifi ca passeggiata di un proprio riscontro, ArenzanoArenzano. All’altroAll’altro capo del-del- nelle pagine successive, la passeggiata, una ripida all’interno del testo di descrizione dell’itinerario. scaletta ci consente di rigua-

Grassetto nero Legenda Way-Points

Le parti di testo 1 = Partenza evidenziate in grassetto segnalano luoghi, = Arrivo 12 situazioni o caratteristiche di particolare interesse 1 = Partenza/Arrivo riscontrabili lungo il percorso. = Tappa intermedia 6

58

UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 5858 007/10/137/10/13 12:3512:35

UIS05513_libretto.indd 17 20/09/13 09:16

UIS05513_libretto.indd 20 20/09/13 09:16 llelo para 45°

LIGURIA e Parco del Beigua A26

ROSSIGLIONE

M.Poggio Stura

Passo della Crocetta CAMPOLIGURE

TIGLIETO M.Pavaglione Pratorondanino i Acquabona Orba MASONE Rio Baracca Maddalena M.Croce URBE i Acquabianca Rio Masone Rio Cina Martina Olba i Palo M.Giallo M.Bono S.Michele S.Pietro D’Orba

SASSELLO Rio Rosto Passo del Turchino Alta Via Erro dei Monti Liguri Rio Veirera M.Tarinè Alberola Vara Inf. Cerusa Badani Pianpaludo Vara Sup. Fiorino Veirera M.Reixa Orbarina Orba Passo del Faiallo M.Tremino M.Cecca Sambuco

Rio del Giovo

Rio Reborgo Mele M.Ermetta Fabbriche PONTINVREA M.Argentea Passo della Gava Rio Sansobbia i M.Beigua i Giovo Ligure Crevari VOLTRI Rio Lerca GENOVA M.Sciguelo i Stella S.Giustina Terralba Rio Lerone Alpicella Lerca Sciarborasca ARENZANO Stella S.Bernardo Stella S.Giovanni Rumaro Le Faie Arrestra Alta Via Il Pero dei Monti Liguri Stella S.Martino COGOLETO Teiro Casanova

Piani D’ivrea

Stella S.Cameragna

Rio Sansobbia VARAZZE

ALBISOLA SUPERIORE CELLE LIGURE NUMERI UTILI: ALBISOLA MARINA

SAVONA Sede Ente Parco Ente Parco ...... 010 8590300 A10 Antincendio Boschivo . . . . 800 807 047 i Centro visita Liguria Informa ...... 800 445 445 Corpo Forestale ...... 010 580429 Area verde attrezzata Emergenze infortuni ...... 118 Vigili del Fuoco ...... 115 Stazione FS Polizia ...... 113 Carabinieri ...... 112 Casello autostradale

Aeroporto = Beigua Geopark Traghetto

Bus = Parco del Beigua

UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 5959 007/10/137/10/13 12:3512:35 Progetto “Turismo Attivo” cofi nanziato dal Sistema Turistico Locale Italian Riviera – Provincia di Savona con i fondi di cui alla L.R. 28/2006 MV05513

ISBN 978-88-95711-04-1

9 788895 711041 >

UUIS05513_libretto.inddIS05513_libretto.indd 6060 007/10/137/10/13 12:3512:35