n.228 / 20 21 SETTEMBRE 2020 MAGAZINE Nvidia ha comprato Arm Denon festeggia 110 Facebook Connect, Panasonic: in arrivo per 40 miliardi anni con la “Serie 110” arriva Project Aria e se una serie di TV entry di dollari 13 celebrativa 15 ne va Oculus Quest 17 level con Android TV 18 PS5 e Xbox Series X, ci siamo Che la sfida abbia inizio Microsoft ufficializza Xbox Series X e Sony svela prezzi e data di uscita di PS5. La battaglia della nuova generazione di console ora può cominciare 02 Apple “Time Flies”, tutte le novità 27 Il chip A14 è sul nuovo iPad Air Tra le novità rilevanti dell’evento in streaming, Apple ha presentato il suo chip più potente A14 sul nuovo iPad In prova lo speaker Air, il Watch Series 6 e i servizi Fitness+ e Apple one Sony che porta 05 la pace in famiglia Altro che fibra: ecco i dati Infratel 35 Entro il 2022, 28% copertura wireless I dati di Infratel Italia sulle previsioni di copertura degli operatori italiani nelle aree nere e grigie mostrano un Hyundai Tucson incremento della copertura in Fixed Wireless Access Tecnologia, design e tre versioni elettriche 12 piuttosto che in Fibra. C’è ancora molto da fare IN PROVA IN QUESTO NUMERO 22 25 29 31

TV OLED Sony A9 48” Test Powerline: Apple iPadOS 14 Sony A7C, operazione Qualità di riferimento Internet arriva in box Recensione completa riuscita a metà n.228 / 20 21 SETTEMBRE 2020 MAGAZINE GAMING Microsoft ha confermato l’arrivo di Series S, la console Xbox più piccola di sempre Xbox Series S Microsoft annuncia Xbox Series S e Xbox Series X in Italia il 10 È quattro volte più potente di Xbox One novembre a 299 Arriverà a 299 € e affiancherà Xbox Series X nella nuova famiglia di console next-gen di Microsoft euro e 499 euro. Microsoft: “pensata per chi preferisce giocare a bassa risoluzione ma ad elevato frame rate” I migliori titoli EA di Roberto PEZZALI icrosoft ha finalmente deciso di finiscono gratis confermare l’esistenza di Xbox su Game Pass MSeries S, la console next-gen più Microsoft esce allo economica e meno potente che affian- cherà Xbox Series X. scoperto: dopo Oltre al design, Microsoft ha già svela- l’annuncio di Xbox to anche il prezzo della nuova console: Series S a 299 euro 299 euro. La console entrerà in diretta competizione con la digital edition di arrivano la data di PlayStation 5 di Sony. lancio, 10 novembre, e Secondo Microsoft, Xbox Series S è il prezzo del modello quattro volte più potente di Xbox One. Microsoft lo dice chiaramente: “Parlando più grande, 499 euro. con i nostri consumatori abbiamo capi- soft parla di prestazioni praticamente C’è anche una novità to che molti di loro preferiscono il frame identiche lato CPU e di stesso identico importante: i migliori rate elevato alla risoluzione e proprio bus, con una banda passante di 40 vol- per questo motivo abbiamo fatto una te superiore a quella dell’attuale Xbox titoli EA finiranno nel console che non richiede un TV Ultra HD grazie ad Xbox Velocity. Series S avrà lo game pass gratis ma che può arrivare a 120 fps a 1080p e stesso disco NVMe custom da 512 GB, a 60 fps a 1440p, quindi Full HD.” e sarà espandibile anche lei con le card di Roberto PEZZALI Qui si potrebbe aprire una parentesi di espansione dedicate da inserire nello Xbox Series S sulle buone intenzioni di Microsoft, ma slot sul retro. Microsoft raddoppia: dopo Series c’è una piccola falla nel ragionamento: Identico anche l’audio: entrambe le con- S, arriva l’annuncio del prezzo del TV Full HD capaci di gestire un segnale sole supporteranno Dolby Atmos sia per la di GPU tre volte più potente di quella modello di punta, Xbox Series X: a 1080p e 120 fps non ne esistono, ma i giochi sia per le app, e per quest’ultime dell’attuale Xbox, con la possibilità di costerà 499 euro. I preordini del- esistono tante televisioni Ultra HD che sarà disponibile anche il supporto Dolby arrivare a 1440p a 60 fps e di toccare le nuove console partiranno il 22 gestiscono anche da una normale HDMI Vision. Netflix, Amazon Prime Video e anche i 120 fps in determinate condizio- settembre per entrambi i modelli e 2.0 un segnale di questo tipo. Ricordia- le altre app con Dolby Vision potranno ni. Xbox Series S sarà disponibile come le console saranno disponibili il 10 mo infatti che per poter gestire un 4K a sfruttare così un televisore compatibile. il modello superiore a partire dal 10 no- novembre. Una Xbox One X a 499 120fps serve un televisore HDMI 2.1, e Anche qui facciamo notare che non esi- vembre. Se Microsoft riuscisse a convin- euro era prevedibile, ma la vera oggi i modelli già pronti sono pochissi- stono TV Full HD con Dolby Vision, ser- cere Samsung a realizzare una gamma sorpresa non è questa: i membri mi. La console, in colore Robot White, ve per forza una TV 4K. Il Dolby Vision di TV da gioco, con un input lag basso, Xbox Game Pass Ultimate e Xbox includerà il nuovo controller Xbox Wi- sbarcherà anche sui giochi: Microsoft HDMI 2.1, frame rate variabile, pannello Game Pass per PC otterranno l’ab- reless Controller presentato nei mesi parla di 2021, ed è una bella notizia. 1080p a 120 fps con HDR sarebbero tut- bonamento EA Play senza costi scorsi e avrà tutte le tecnologie e tutta La scheda tecnica ufficiale rivela altri ti contenti. Anche quei consumatori che aggiuntivi a partire dalla fine del l’architettura della nuova generazione. dettagli: 10 GB di memoria GDDR6 sa- hanno chiesto una console che abbia 2020. Questo vuol dire che gli ab- Le specifiche ufficiali mostrano infatti ranno divisi in 8/2, ovviamente con ban- meno risoluzione e alto frame-rate e bonati Xbox Game Pass Ultimate la stessa identica CPU con una piccola da ridotta per la presenza di una GPU non si sono resi conto che con il TV che potranno godersi EA Play su Xbox differenza di clock: Series X sarà a 3.8 decisamente castrata rispetto al model- hanno in casa, se è Full HD, i 120 fps One, Xbox Series X ed S e anche Ghz, Series S andrà a 3.6 Ghz. Micro- lo superiore. Per la grafica Microsoft par- non possono proprio averli. su PC Windows 10: EA Play vuol dire avere accesso a giochi come la serie di Star Wars, Battlefield, Fifa e molti altri. Non le uscite re- centi, ma si amplia comunque in modo considerevole un catalogo già ricchissimo. “Offrire EA Play agli abbonati Xbox Game Pass contribuisce alla nostra visione di connettere i ga- mer ai giochi che amano e tra loro, ovunque preferiscano giocare”, ha dichiarato Mike Blank, SVP, EA Strategic Growth.

 torna al sommario 2 n.228 / 20 21 SETTEMBRE 2020 MAGAZINE GAMING La battaglia per la nuova generazione di console può ufficialmente cominciare PlayStation 5, Confermati i prezzi di Sony PlayStation 5 Spider-Man e Horizon Si parte da 399 euro. Arriva a novembre usciranno anche Confermati anche Final Fantasy XVI e un nuovo capitolo di God of War previsto per il 2021 su PS4 di Massimiliano DI MARCO Con un annuncio a ony ha annunciato la data di uscita sorpresa, Sony ha e il prezzo di PS5, oltre a una serie ufficializzato l’arrivo di Sdi nuovi giochi che arriveranno in alcuni dei giochi PS5 esclusiva. La nuova console sarà disponi- bile in Italia il 19 novembre, una settima- anche su PlayStation na dopo alcuni mercati, come Stati Uniti 4. I nuovi Spider-Man e e Canada. Il modello di PS5 solo digitale Horizon arriveranno su costerà 399 euro. Serviranno 499 euro, invece, per avere la versione con lettore entrambe le console, con Ultra HD Blu-ray. di Dishonored e Prey), oltre che di Resi- Devil May Cry 5 Special Edition e Fort- funzionalità cross-buy dent Evil 8. C’è stato spazio anche per il nite. Sony non è ancora pronta a puntare Svelate nuove esclusive PS5 gioco di ruolo di Harry Potter, intitolato sui servizi come ha fatto Microsoft, ma ha di Pasquale AGIZZA Durante la presentazione, Square-Enix ha Hogwarts Legacy e che sarà ambientato annunciato il debutto su PS5 di PlaySta- presentato il primo filmato di Final Fantasy nel 1800. In questo caso si tratta di una tion Plus Collection, una raccolta di alcu- XVI, che sarà un’esclusiva console PS5 produzione multipiattaforma che arriverà ni dei giochi più popolari usciti su PS4, anche se, per ora, è privo di una data di anche su Xbox One e Xbox Series S/X. come God of War, Days Gone, Persona uscita. Confermato l’arrivo di Spider-Man: Uscirà nel 2021. Sony ha anche confer- 5, Batman: Arkham Knight, The Last of Us Miles Morales entro la fine dell’anno. Il mato lo sviluppo di un nuovo God of Remastered e Bloodborne. Tale raccolta 2021 sarà l’anno di Deathloop, l’eccen- War, anch’esso previsto per il 2021. Al sarà inclusa nell’abbonamento a PlaySta- trico sparatutto di Arkane Studios (autori lancio di PS5 saranno disponibili anche tion Plus per gli utenti PS5. Non solo prezzi e data di uscita di PS5: Sony ha annunciato che alcuni dei giochi più attesi su PS5 GAMING Due rilevanti esclusive PlayStation 5 non sono più esclusive e usciranno anche su PS4 sbarcheranno anche su PS4. Il nuovo capitolo di Spider-Man dedicato a Miles Morales, Horizon Il disastro comunicativo di PlayStation 5 Forbidden West e il gioco Sack- boy: A Big Adventure dedicato alla Un’importante retromarcia su quello che era un caposaldo della strategia Sony per la nuova console mascotte Sony usciranno in con- per PS5 anche su PS4. Com- temporanea sulla nuova PlaySta- di Massimiliano DI MARCO mercialmente è una mossa tion 5 e sulla vecchia PlayStation 4. a presentazione di PS5 è stata fluida sensata: PS4 ha una base Spider-Man: Miles Morales e Sack- e in chiusura l’annuncio di un nuovo installata di oltre 110 milioni boy: A Big Adventure saranno di- LGod of War, sebbene prevedibile, è di unità e perderli, special- sponibili già al lancio di PlayStation stato importante per dare un po’ di ric- mente per Spider-Man: Miles 5 il 12 novembre. Il gioco dedica- chezza al catalogo futuro di PS5. Morales che uscirà a fine to all’Uomo Ragno farà parte del A conclusione dell’evento, invece, è ar- anno, sarebbe controprodu- programma cross-buy, quindi chi rivata la prima novità inaspettata: Sack- cente. Allo stesso tempo va acquisterà una copia del gioco per boy: A Big Adventure, Spider-Man: Mi- contro le dichiarazioni della PS4 potrà ottenere gratuitamente les Morales e Horizon: Forbidden West stessa Sony, che aveva inte- Microsoft ha promesso tale compatibilità quella per PS5 quando effettuerà il arriveranno anche su PS4. Saranno dei so il passaggio a PS5 come netto. Così per almeno due anni dal lancio sul mer- passaggio.Per Horizon Forbidden titoli cross-generazionali, laddove fino a invece non sarà. C’è stata poi un po’ di cato delle nuove console; Sony sembra West, invece, bisognerà aspetta- prima della presentazione del 16 settem- diatriba, ma rientrata rapidamente, sulla averla prevista per un altro anno, ossia il re ancora visto che il gioco uscirà bre erano stati annunciati come esclusi- pubblicazione di Demon’s Souls. Il gioco 2021, quando è prevista l’uscita di Hori- solo nel 2021. Anche in questo ve PS5. il presidente di Sony Interactive è un rifacimento del capitolo che debuttò zon: Forbidden West. caso, come detto, la versione PS5 Entertainment, Jim Ryan, aveva sottoli- solo su PS3; da qui la deduzione che sa- Supportare Xbox One rappresenterà un uscirà in contemporanea con la neato che l’obiettivo della società sareb- rebbe stato esclusiva PS5. E così, infatti, peso per lo sviluppo di giochi che pos- versione PS4, ed anche in questo be stato quello di “realizzare giochi che sarà, ma il trailer parlava di una produzio- sano avvantaggiarsi delle funzionalità caso si potranno sfruttare le fun- possano avvantaggiarsi di tali funziona- ne multipiattaforma. Un errore che Sony di Xbox Series S e X: è innegabile e da zioni di cross-buy. È facile vedere, lità”, riferendosi alle novità apportate da ha poi rettificato. molte parti Microsoft è stata criticata per nella manovra di Sony, un tentativo un hardware inedito. Titoli che “posso- A sorpresa Sony ha applicato una politica questo approccio. Sony sembra voler fare di avvicinamento alle politiche di no essere goduti solo su PS5”. Di fatto, che ha invece contraddistinto Microsoft: altrettanto almeno per il prossimo anno: Microsoft, che ha più volte dichia- Sony ha parzialmente rigettato tale posi- dare la possibilità anche agli utenti che PS4 resta supportata da alcune produ- rato che continuerà a supportare zione; i giocatori potranno godere di due hanno una console dell’attuale gene- zioni di prime parti e quindi condizionerà, per altri due anni la precedente delle principali esclusive oggi previste razione di godere di nuove produzioni. per forza di cose, lo sviluppo di tali giochi. generazione di Xbox.

 torna al sommario 3 n.228 / 20 21 SETTEMBRE 2020 MAGAZINE GAMING Apple corre ai ripari e rivede le linee guida del suo AppStore, che è stato al centro delle polemiche negli ultimi mesi AppStore, Apple permette il game streaming Ma integrare Stadia e xCloud è una vera impresa Apertura ad alcuni tipi di app, e sì anche al game streaming, ma ci sono tanti paletti che rischiano di rovinare l’esperienza di Roberto PEZZALI ’AppStore è al centro del mirino, e Apple aggiusta il tiro cambiando alcune regole. Una di queste po- Ltrebbe far saltare sulla sedia dalla felicità coloro che aspettano Stadia o Microsoft xCloud su iPad o iPhone, perché Apple ha infatti regolarizzato il game streaming. Il nuovo paragrafo di regole, il 4.9, stabilisce infatti come devono comportarsi coloro che vogliono sfruttare i di- spositivi Apple per trasmettere giochi sfruttando la rete. Qui di seguito la traduzione: 4.9 Giochi in streaming I giochi in streaming sono consentiti a condizione che rispettino tutte le linee guida - ad esempio, ogni aggior- namento del gioco deve essere sottoposto a revisione, gli sviluppatori devono fornire metadati appropriati per la ricerca, i giochi devono utilizzare l’acquisto in-app per sbloccare caratteristiche o funzionalità, ecc. Per chi non tal control e sono ricercabili all’interno dello store, dove la vera esperienza utente di questi servizi. La mossa vuole rispettare queste regole esiste internet ed esisto- entrano anche in classifica, ma la volontà di gestire il di Apple sembra più un “Volevate il game streaming no le applicazioni del browser web per raggiungere gioco in streaming in un modo diverso dal film in strea- e ora ci sono le regole, se non arrivano i servizi non tutti gli utenti al di fuori dell’. ming o dalla canzone è totalmente illogica. prendetevela con noi ma con chi li fornisce”. Sarebbe Apple permetterà di creare una applicazione che per- un miracolo se o Microsoft riuscissero a trovare 4.9.1 Ogni gioco in streaming deve essere inviato metterà di raggruppare tutti i giochi e di comprare l’ab- un modo per aderire a questo regolamento senza sna- all’App Store come app individuale, in modo che abbia bonamento tramite acquisto in-app: quindi non solo turare quella che è la logica di base del servizio. una pagina del prodotto App Store, app appaia nelle Microsoft e Google devono fare lo sforzo di rilasciare classifiche e nella ricerca, abbia valutazioni e recen- una applicazione per ogni singolo gioco in streaming, Tante app esentate sioni degli utenti, possa essere gestito con ScreenTi- ma tramite l’app catalogo un utente potrebbe anche dal pagamento del 30% me e altre app per il controllo parentale abbonarsi lasciando a Apple l’ormai famoso 30%. Cambiano anche le regole per le app “reader”, come Questa è una mossa miope, perché così facendo Ap- quelle di Netflix o di Amazon Kindle, quindi per la frui- 4.9.2 I servizi di gioco in streaming possono offrire ple si gioca la possibilità di creare con il gioco quello zione di un catalogo di contenuti: fino ad oggi queste un’app da catalogo sull’App Store per aiutare gli utenti che ha creato con Apple TV+ e i vari Channel. Sarebbe app non potevano permettere la creazione di un ac- a iscriversi al servizio e a trovare i giochi sull’App Sto- stato preferibile avere una applicazione Apple Game count, ora gli utenti potranno creare un account all’in- re, a condizione che l’app rispetti tutte le linee guida, dove oltre ai giochi di Apple Arcade si potevano ag- terno dell’app ma solo per fruire del periodo gratuito. offrendo agli utenti la possibilità di pagare un abbo- giungere, come canali, Stadia, xCloud, GeForce Now e Inoltre le app dei servizi musicali o di video streaming namento con l’acquisto in-app e di utilizzare l’accesso le varie applicazioni di streaming gioco che nasceran- potranno decidere di far pagare, previa autorizzazione, con Apple. Tutti i giochi inclusi nell’app del catalogo no nei prossimi anni. Ora è tutto più difficile: Apple non l’abbonamento con il conto telefonico del gestore: ci si devono essere collegati alla pagina di un singolo pro- potrà fare una cosa che vieta agli altri di fare, perché le potrà quindi abbonare a Netflix pagando con il credito dotto App Store. regole ovviamente valgono per tutti. TIM. Apple ha risolto, per fortuna, anche tutte le dispute Apple chiede anche che i singoli giochi siano acces- legate alle companion app dei servizi web: app come Chi stava per saltare può sedersi, perché implemen- sibili anche a chi non ha un abbonamento: Microsoft la famosa hey.com, oppure l’app di Wordpress, o quelle tare Stadia per Google, o xCloud per Microsoft, con dovrebbe creare un catalogo di xCloud che punta alle che permettono di gestire soluzioni web based saran- queste regole (o paletti) è un vero e proprio incubo: app dei singoli giochi, ma dovrà anche permettere di no esentate ora dall’in-app purchase, ma non potranno il bello di Stadia e di xCloud è la possibilità di avere scaricare la singola app di Gears of Wars, giusto per comunque indirizzare l’utente verso siti esterni per la una esperienza di gioco simile a quella che offre Netflix fare un esempio, ad un utente che non è abbonato sottoscrizione: potranno avere, come le app reader, i con i film e Spotify per la musica, saltare da un gioco a xCloud, proponendo ad esempio una trial. Il gioco soli campi per l’autenticazione. all’altro in pochi secondi e vedere la libreria arricchirsi. dovrà quindi essere perfettamente funzionante anche Piccoli correttivi anche per alcune app di nicchia: Per qualche motivo però, mentre Netflix può aggiun- per i non abbonati. Facciamo notare tuttavia che esi- le app dove vengono tenuti corsi, si pensi a quelle gere un film o una serie TV senza che Apple control- stono giochi sull’AppStore che non sono disponibili per d’inglese o a quelle di fitness, non pagheranno più il li cosa aggiunge, e in un momento di follia potrebbe coloro che non sono abbonati ad Apple Arcade: non 30% di commissione sull’acquisto del servizio solo nel anche aggiungere un film pornografico nella sezione sarà game streaming, questa regola dell’accessibilità caso in cui sia 1 to 1. bambini, per i giochi Apple vuole il controllo totale sul delle singole app anche ai non abbonati non sembra Le app di ripetizioni, i corsi personali di lingua, i per- singolo titolo. Google, per aggiungere Stadia, dovreb- che valga per tutti. sonal trainer e tutte le app dove c’è un maestro e un be realizzare una singola app per ogni singolo gioco Apple ha aperto al game streaming e ci ha dedicato solo studente potranno quindi usare metodi di paga- che manda il gioco in streaming. una sezione del regolamento, ma onestamente non mento alternativi a quello di Apple, mentre se la lezio- Apple giustifica la cosa dicendo che in questo modo i capiamo come possano Microsoft o Google di accet- ne si tiene a più persone si dovrà passare sempre dalla giochi possono essere valutati, gestiti tramite il paren- tare regole che diventano poi paletti per quella che è soluzione Apple.

 torna al sommario 4 n.228 / 20 21 SETTEMBRE 2020 MAGAZINE MOBILE Design di iPad Pro con la potenza del primo processore a 5 nm a un prezzo più abbordabile Fitness+ è la Apple annuncia il nuovo iPad Air palestra online a 9.9$ al mese. Processore A14 a 5 nanometri e USB-C Arriva Apple One, Niente Face ID né LIDAR e schermo LCD senza ProMotion, ma è uno degli iPad più potenti un abbonamento di Paolo CENTOFANTI unico per TV, er il decennale dal lancio del primo iPad, il capostipite del tablet moder- Arcade, Music e Pno, Apple lancia il nuovo iPad Air, Cloud modello che occupa la fascia media di quella che ormai è una gamma estrema- All’evento dedicato ad mente composita. iPad Air si trova infatti Apple Watch ed iPad, tra i più avanzati iPad Pro e l’altrettanto Apple ha presentato due nuovo iPad di ottava generazione che nuovi servizi: Fitness+ rappresenta il modello entry level. Che cosa distingue il nuovo iPad Air? per gli allenamenti Innanzitutto il design, che richiama diret- virtuali e Apple One tamente quello dell’ultimo iPad Pro, con per avere tutti i servizi spigoli vivi e cornice ultra sottile, che non lascia più spazio per il tasto home. Rispet- dell’azienda ad un to all’iPad Pro, però, non c’è il riconosci- prezzo vantaggioso mento facciale del Face ID, con l’autenti- cazione biometrica che è invece affidata di Riccardo DANZO al nuovo sensore Touch ID, miniaturizzato e spostato sul tasto superiore del blocco schermo. Il display da 10.9 pollici non è ProMotion a 120 Hz, ma un “Liquid Reti- na Display” - termine utilizzato da Apple per la prima volta nel descrivere lo scher- costituito da CPU a 6 core - 4 ad alta ef- compresa la possibilità di trasferire file mo dell’iPhone XR in contrapposizione a ficienza e 2 ad alta potenza - e GPU a 4 direttamente. Naturalmente c’è la com- quello OLED dell’iPhone X - LCD IPS con core. A ciò si aggiunge un nuovo Neural patibilità con Apple Pencil di seconda Apple ha lanciato un nuovo servi- risoluzione di 2360x1640 pixel (264 ppi), Engine a 16 core per l’accelerazione di generazione, e iPad Air integra il con- zio rivolto all’attività sportiva chia- touch laminato, spazio colore P3, rivesti- applicazioni di Machine Learning. Duran- nettore con aggancio magnetico per la mato Fitness+. Fitness+ è un insie- mento anti-riflesso, luminosità massima di te la presentazione Apple non ha lesinato ricarica. iPad Air ha la stessa fotocamera me di lezioni virtuali per aiutare le 500 nits e sistema TrueTone per la rego- l’uso di moltiplicatori per descrivere le posteriore da 12 Megapixel di iPad Pro, persone a fare attività sportiva e lazione automatica del bilanciamento del prestazioni del nuovo A14 Bionic: rispetto ma senza sensore LIDAR, ed è dotato di tenersi in forma, praticamente in bianco in funzione della luce ambientale. alla generazione precedente 10x nell’ac- fotocamera anteriore FaceTime HD da 7 qualsiasi posto. Fitness+ è stato co- celerazione delle operazioni di Machine Megapixel. Il tablet supporta Wi-Fi 6 e c’è struito intorno ad Apple Watch ma Il primo processore a 5 nm Learning, 40% in più di prestazioni della anche una versione LTE con il 40% in più funzionerà anche su iPhone, iPad La novità più grande però è costituita dal CPU, 30% per la GPU, con un’efficienza in di velocità di trasferimento dati rispetto al e Apple TV. Durante gli allenamen- processore. Con iPad Air debutta infatti grado di garantire 10 ore di funzionamen- modello precedente. Più ricche anche le ti, Apple Watch invierà ad iPhone o il nuovo processore A14 Bionic, che con to in Wi-Fi e riproduzione video. opzioni di colore, con le nuove finiture in iPad tutti i dati raccolti dall’orologio ogni probabilità ritroveremo anche nei verde, oro rosa e celeste. e li mostrerà a display. Al lancio, nuovi iPhone 12, e che costituisce il pri- USB-C anche per iPad Air Il nuovo iPad Air sarà disponibile in Italia atteso entro la fine dell’anno, il ser- mo processore a 5 nm a sbarcare su un Sempre come iPad Pro, anche iPad Air da ottobre, con prezzi a partire da 669 vizio sarà disponibile in Australia, prodotto consumer. Il nuovo processo vede l’unica porta passare da Lightning a euro per la versione Wi-Fi con memoria Canada, Irlanda, Nuova Zelanda, ha consentito ad apple di integrare 11,8 USB-C con banda da 5 gigabit/s e com- da 64 GB. la versione LTE parte invece Regno Unito e Stati Uniti al prezzo miliardi di transistor, per un processore patibilità con una lunga serie di accessori, da 809 euro. di 9,99$ al mese oppure di 79,99$ all’anno. L’Italia, quindi, sarà inizial- mente esclusa. Insieme a Fitness+, annunciato anche Apple One, un raccoglitore di tutti i servizi dell’a- zienda ad un prezzo “scontato”. In particolare, i bundle disponibili con Apple One saranno tre: Individual, Family e Premier. Apple One ver- rà lanciato quest’autunno in 100 diversi Paesi, tra cui l’Italia; ma Fi- tness+ e Apple News+ in Italia non ci sono ancora.

 torna al sommario 5 n.228 / 20 21 SETTEMBRE 2020 MAGAZINE MOBILE Il nuovo iPad Air è il primo prodotto Apple con lo stesso processore che sarà il cuore dell’iPhone Apple Watch Apple A14 non è più veloce rispetto all’A13 senza caricatore nella confezione. Apple punta tutto sul machine learning Apple: “È come se Il processore a 5 nanometri però, a prima vista, non offre il salto prestazionale sperato avessimo tolto di Roberto PEZZALI 50.000 auto pple A14 è il primo processore a 5 nanometri utilizzato su un di- dalle strade” Aspositivo consumer. Il SoC è stato Apple toglie il caricatore prodotto da TSMC usando la sua tecno- USB per raggiungere logia più recente, e la riduzione dei nodi l’obiettivo green che si rispetto ai 7 nanometri di A12 e A13 ha permesso di inserire sulla superficie del è prefissata. Il prossimo processore un numero di transistor mol- prodotto in versione to più elevato. L’A13 aveva 8.5 miliardi di “green” potrebbe essere transistor, l’A12 ne aveva 6.9 miliardi: il nuovo A14 porta il numero a 11.8 miliardi. l’iPhone La differenza rispetto all’A12 del vecchio sa. I numeri in ogni caso mostrano un fat- non essere precisa: i quattro core ad alta modello di iPad Air, dotato dell’A12 Bionic, to strano: da anni ci si aspettavano mera- efficienza dovrebbero essere nascosti di Roberto PEZZALI è impressionante, eppure ieri sera quan- viglie dai 5 nanometri eppure ci troviamo sotto la zona dove c’è la scritta “Apple”. do Apple ha snocciolato l’incremento in di fronte al minor incremento in termini di La GPU è di fianco, e occupa praticamen- termini di prestazioni per CPU e GPU i nu- prestazioni mai visto sui processori A di te 1/4 dell’intero SoC. meri non hanno colpito più di tanto. Apple. Tra l’A13 e l’A14 cambia davvero La zona più grossa è occupata dal nuovo Apple non ha fatto il confronto diret- Neural Engine e dai Neural Accele- to con l’A13, ha preso a riferimento rator. I neural accelerator lavorano l’A12 perché era quello usato sull’Air direttamente sulla CPU e sono po- che il nuovo modello annunciato sizionati nella zona dei core, mentre Apple Watch Series 6, Apple Wa- ieri va a sostituire: se guardiamo il nuovo Neural Engine a 16 core tch SE, Apple Watch Series 3 e la sola CPU Apple parla di un in- occupa una parte grande quanto la Apple Watch Nike saranno venduti cremento del 40% di prestazioni GPU. Questo componente offre un senza caricatore USB all’interno dell’A14 rispetto all’A12. incremento di prestazioni mostruoso della scatola. Ci sarà il cavo con L’A13, presentato lo scorso anno, rispetto all’A12 e all’A13: l’A12, il primo il magnete per la ricarica a indu- era secondo Apple il 20% più velo- con Neural Engine, elaborava 5 tri- zione senza fili, mancherà però il ce dell’A12, quindi con un breve cal- lioni di operazioni al secondo, l’A13 6 caricatore da agganciare al muro, colo si può capire che l’A14, rispetto trilioni mentre l’A14 11 trilioni. quello con la porta USB. Lisa Jack- all’A13 dello scorso anno, offre un Un salto davvero enorme, che lascia son, Vice President Environmental aumento prestazionale sulla CPU intravedere dove sta andando Apple: Initiatives di Apple, ha spiegato pari al 17.2%. sempre più applicazioni faranno uso che questa è una mossa neces- Apple mantiene sull’A14 una con- di machine learning e toglieranno ca- saria per raggiungere il traguardo figurazione a 6 core, 4 ad alta effi- rico agli altri componenti. che si sono posti di diventare una cienza e 2 ad alte prestazioni, e in Gli altri transistor sono stati sfruttati azienda a impatto zero entro il nessun punto della sua presenta- per cache più grandi, per un nuovo 2030. “Togliere il caricatore - spie- zione fa riferimento al fatto che con ISP più veloce e probabilmente per ga il dirigente - è come togliere il nuovo processo produttivo è riu- i nuovi controller LPDDR5. Ecco tutti 50.000 auto dalle strade”. Questa scita a migliorare anche i consumi. poco, non c’è quella superiorità schiac- i moduli che compongono il nuovo SoC. mossa conferma la volontà di Ap- Un discorso simile si può fare anche per ciante che i 5 nanometri avrebbero dovu- Fino ad oggi il confronto tra i vari proces- ple di eliminare, dove possibile, il la GPU: l’A14 ha una nuova GPU a 4 core to portare. Come sono stati utilizzati 3.3 sori è sempre stato fatto pensando a due caricatore ed è probabile che lo che offre il 30% di velocità in più rispetto a miliardi di transistor in più? L’impressione componenti, la CPU e la GPU, ora non si farà sul nuovo iPhone. quella dell’A12, che con lo stesso calcolo è che Apple abbia puntato tutto su ma- può più ignorare il processore neurale. Come Apple, anche altre aziende fatto prima, ovvero prendendo i dati di- chine learning e sull’imaging processor, Diventerà il blocco più grande e impor- dovranno prendere decisioni im- chiarati da Apple quando presentò l’A13 in previsione anche dei nuovi iPhone che tante dell’intero SoC. portanti per quegli accessori che lo scorso anno, diventa un incremento avranno funzionalità ben più avanzate Anche Intel sta andando in questa dire- sono nelle scatole e non vengo- dell’8.2% rispetto alla GPU dell’A13. dell’iPad in termini di elaborazione visiva. zione: durante la presentazione di Ti- no quasi mai usati, Se si guarda Un aumento minimo che potrebbe però Se diamo per buoni anche gli schemi mo- ger Lake ha posto enorme enfasi sulle all’ambiente è una mossa sacro- avere un senso: senza il ProMotion, quin- strati da Apple, che mostrano la posizione prestazioni in ambito machine learning, santa, se si guarda ai bilanci si po- di i 120 Hz (che mancano sull’iPad Air e dei vari blocchi sul die, la cpu occupa solo facendo confronti diretti con la concor- trebbe anche dire che una mossa mancheranno, da quanto si dice, anche un piccolo spazio nell’angolo in alto a si- renza. La capacità di elaborare in modo simile farà risparmiare alle aziende sull’iPhone 12), la GPU non necessitava di nistra. La parte evidenziata da Apple che veloce immagini, audio e testi diventa milioni di euro che sarebbe corret- un incremento di potenza, la risoluzione mostra i due grossi core ad alte prestazio- sempre più importante, anche in ambito to, ed Apple lo sta facendo, reinve- dello schermo resta praticamente la stes- ni e i 4 core ad alta efficienza, potrebbe notebook e desktop. stire per salvare il pianeta.

 torna al sommario 6 n.228 / 20 21 SETTEMBRE 2020 MAGAZINE MOBILE Il nuovo Apple Watch Series 6 aggiunge ulteriori funzioni dedicate alle salute e al fitness, per aiutare le persone a vivere meglio Apple Watch Series 6 monitora l’ossigeno nel sangue E con Watch SE e Family Setup cambia faccia Lo smartwatch monitora il livello di ossigeno nel sangue nel giro di 15 secondi. Disponibile dal 18 settembre, prezzi da 439 € Family Setup permetterà ad una persona della famiglia con iPhone di configurare gli smartwatch per tutta la famiglia

di M. DI MARCO e R. PEZZALI

pple ha svelato Watch Series 6, il primo smartwa- tch della società che può misurare l’ossigeno nel Asangue. Durante l’evento, la casa di Cupertino ha puntato il dito verso una serie di funzionalità dedicate soprattutto al monitoraggio della salute e al fitness, raf- forzando l’immagine che la società vuole dare al dispo- sitivo indossabile: un prodotto che aiuta a vivere meglio. Per misurare l’ossigeno nel sangue, Apple Watch Series 6 sfrutta raggi rossi e infrarossi che restituiscono una “foto” delle vene del polso; tramite questa, lo smartwa- tch riconosce la quantità di ossigeno nel sangue. La rile- vazione dura 15 secondi. Series 6 è basato su watchOS 7, annunciato a giugno, e che arriverà anche su modelli precedenti a partire da Series 3. Le caratteristiche tecniche di Apple Watch Series 6 La nuova generazione di Apple Watch integra il proces- sore S6, basato sull’A13, che secondo la società garan- tisce un miglioramento delle prestazioni pari al 20% ri- spetto a Series 5. Lo schermo di Apple Watch Series 6 è anche oltre due volte più luminoso all’aperto rispetto alla precedente generazione. Così come iPhone 11, anche la nuova generazione di Apple Watch integra il chip U1, che serve per comunicare meglio con gli altri dispositivi Apple Watch ai bambini o agli anziani, e se guardiamo versione Wi-fi che in versione Cellular: il primo è pensa- (tutti Apple) che lo includono e per il rilevamento spazia- al Watch come uno dei dispositivi per la salute oggi più to ovviamente per coloro che lo abbinano ad un iPhone, le. Un’ulteriore novità di Apple Watch Series 6 riguarda completi che ci possono essere, il fatto che ogni anzia- il secondo invece per l’utilizzo completamente separa- il contenuto della confezione: sarà presente il cavo dati, no con 300 euro possa essere dotato di un orologio to, sia abbinato che con Family Setup. Apple Watch SE ma non l’adattatore USB per ridurre la produzione di ri- con cui mandare messaggi a figli o nipoti, avvisare nel è proprio un mix degli ultimi modelli: dal serie 6, appena fiuti elettronici. Il prezzo di Apple Watch Series 6 parte caso di cadute e controllare anche il sistema cardiaco presentato, guadagna l’altimetro. da 439 euro. La versione GPS + Cellular costa 539 euro. è un qualcosa che porterà Apple a vendere milioni di Dall’Apple Watch Serie 5 guadagna il processore S5, I preordini partono il 15 settembre; sarà disponibile dal smartwatch in più. Per Family Setup Apple ha preparato mentre dall’Apple Watch Serie 4 prende lo schermo, più 18 settembre. apposta Watch SE (ma funziona anche con tutti gli altri): grande di quello del Watch 3 e disponibile nei due tagli è una versione “low cost” che si posiziona a metà tra da 44 e 40 mm. Uno schermo che è OLED LPTO ad alta Apple Watch si stacca da iPhone: l’Apple Watch 3, che resta in gamma a 229 euro, e il luminosità, 1000 nits, ma non avrà però l’Always on Di- con Watch SE e Family Setup Apple nuovo Serie 6. Apple Watch SE sarà disponibile sia in splay. Manca anche l’elettrocardiogramma: l’Apple Wa- punta a bambini e anziani tch Serie 5 e Serie 4 avevano un cardiofrequenzimetro­ Apple ha moltiplicato a dismisura, in un colpo solo, il nu- elettrico e cardio­frequenzimetro ottico di seconda ge- mero dei potenziali clienti di Apple Watch. Lo ha fatto nerazione e possono fare un ECG monotracciato, Watch con una sola mossa, Family Setup. Fino ad oggi, anche SE ha il sensore di Apple Watch 3, rileva solo battiti e se l’Apple Watch funzionava ugualmente quando lo si in- eventuali aritmie. Siamo comunque di fronte all’Apple dossava senza un iPhone in tasca, ogni Apple Watch era Watch più competitivo in termini di rapporto qualità legato con un filo non troppo sottile all’iPhone del suo prezzo mai fatto da Apple: la versione da 40 mm co- possessore. Il Watch costa relativamente poco, parte da sterà 309 euro, quella da 44 mm 339 euro in versione 229 euro, e proprio per questo molti utenti lo hanno de- ovviamente Wi-fi. erP la versione Cellular servono 50 siderato in tutti questi anni ma ogni volta si sono trovati euro in più ed è assicurato il solo supporto dell’opera- davanti a quello che era l’ostacolo più grande, ovvero il tore Vodafone. Rispetto al Watch 3 è comunque un bel prezzo del telefono. Ci sono persone che vogliono il Wa- miglioramento, anche in termini di design. tch, ma magari hanno uno smartphone Android che non Apple Watch SE sarà disponibile in Italia a partire da ve- hanno intenzione di sostituire. Ora cambia tutto: basterà nerdì con a bordo WatchOS 7, mentre per Family Setup un solo iPhone per configurare e gestire tutti i Watch si dovrà attendere: l’Italia non è nei Paesi che vedranno della famiglia. Questo permetterà di mettere al polso un per primi partire il servizio.

 torna al sommario 7 n.228 / 20 21 SETTEMBRE 2020 MAGAZINE MOBILE Basta prenderlo in mano e giocarci per pochi minuti per capire che quello che ha realizzato Motorola è un piccolo gioiellino Nuovo smartphone Motorola Razr 5G Il pieghevole giusto con il prezzo sbagliato Purtroppo il costo, giustificato dalla complessità produttiva e dalla tecnologia usata, è troppo alto. Lo abbiamo provato

di Roberto PEZZALI

otorola Razr 5G è tutto nuovo, ma viene vendu- to allo stesso prezzo del modello precedente. MPer ogni smartphone questa sarebbe un’ottima notizia: più RAM, più storage, 5G aggiunto, fotocamera migliore e anche batteria più capiente, il problema è che quello stesso prezzo sono 1.599 euro. Tanti, troppi: una barriera che frena anche chi vorrebbe togliersi lo sfizio e provare quello che a nostro avviso è il concept più credibile di smartphone pieghevole. Form factor come il Flip di Samsung o questo Razr sono vincenti perché riescono a guardare al futuro restando compatti e leggeri. Il target di questo Motorola, come dello Z Flip di Samsung, è proprio chi non usa assi- duamente il telefono e non è sempre con il telefono in mano, ma una persona che fa dello smartphone un uso abbastanza moderato e limitato a quelle che possono tradizionali, ma dovrebbe comunque essere una buona essere applicazioni business, niente giochi ma mail, video opzione per il target a cui si rivolge. La camera all’inter- messaggi e web. Non deve quindi preoccupare più di no è da 20 megapixel, anche lei migliorata. tanto la batteria da soli 2800mAh: il Razr non è fatto per Motorola ha aumentato virtualmente la batteria e l’au- chi ha il telefono sempre in mano. tonomia del Razr 5G rendendo più funzionale lo scher- Lo abbiamo provato, e ci siamo trovati tra le mani uno mo esterno: il pannello OLED da 2,7 pollici e 800 x 600 smartphone leggero e ergonomicamente perfetto: Mo- pixel può essere sfruttato a pieno, e questo evita in torola ha migliorato dove poteva, eliminando anche lab molte situazioni di dover aprire lo smartphone. Usando quei “rumorini” vicino alla cerniera che potevano creare lo schermo esterno per vedere una notifica o dare una un po’ di apprensione con la prima generazione. risposta breve ad un messaggio si risparmia autonomia Lo schermo interno è sempre un plastic OLED sagoma- Motorola Razr 5G e si risparmia anche una piega. to nella parte alta e nella parte bassa per richiamare l’i- Video recensione Sul display frontale ora è possibile agganciare una serie conica forma del Razr, e grazie ad uno strato ulteriore di di app per il lancio rapido, ed è migliorata anche l’inte- protezione la piega dello schermo è meno visibile. C’è, stazioni e efficienza energetica, forse il processore me- razione con altre applicazioni note. Come sempre, per inutile girarci attorno, ma si vede davvero poco ed è glio riuscito a Qualcomm quest’anno. Ci sono 8 GB di queste soluzioni “custom”, non è mai assicurata la piena qualcosa di sopportabile. La scocca sembra plastica, ma RAM, erano 6, e 256 GB di storage, raddoppiati rispetto compatibilità con tutte le app: sicurante chi sviluppa una è tutto alluminio satinato come il retro non è in policar- al vecchio Razr. C’è anche il cassetto per la SIM fisica: applicazione oggi non prende in considerazione il fatto bonato ma in vetro. Il logo Motorola sul retro nasconde rispetto al primo modello, che funzionava solo con le che ci sia un telefono con doppio display frontale che il sensore per le impronte posteriore, leggermente sco- eSIM, il nuovo modello può essere comprato e usato da potrebbe voler usare la sua app su uno schermo più modo da raggiungere quando lo smartphone è chiuso. tutti, a prescindere dall’operatore. Questa è forse la no- piccolo di quello di uno smartphone tradizionale. Motorola ha impreziosito la cerniera con un paio di viti vità più grande. L’altra modifica fatta da Motorola riguar- Nonostante l’aggiunta del 5G e delle sue antenne, il torx: pura estetica. da la fotocamera, che ora si appoggia ad un sensore da cambio di materiali, le fotocamere migliori e la batteria Razer 5G cambia un po’ in tutto: il processore è lo 48 megapixel stabilizzato: non potrà mai avere la ver- più capiente, Motorola ha portato il peso a 192 grammi, Snapdragon 765G 5G, un ottimo compromesso tra pre- satilità delle soluzioni a più camere degli smartphone 13 grammi in meno del modello precedente. Il “problema” è il prezzo. Fare un pieghevole oggi costa, e costa tanto. Non ci sono i numeri per ottimizzare la produzione, il pannello flessibile ha un prezzo più alto e la cerniera meccanica è un incubo da assemblare, un lavoro certosino manuale in una catena di produzione degli smartphone che spesso è automatizzata. Fosse costato 799 euro qualcuno poteva anche toglier- si la soddisfazione di provarlo, 1.599 euro non sono affatto pochi e non si spendono a cuor leggero. Soprat- tutto quando si pensa che nei prossimi anni lo sviluppo di questi dispositivi migliorerà drasticamente di genera- zione dopo generazione, e scenderà anche il prezzo. Un Razr comprato oggi rischia di diventare vecchio in pochissimo tempo.

 torna al sommario 8 n.228 / 20 21 SETTEMBRE 2020 MAGAZINE MOBILE La documentazione, il kit di sviluppo e i nuovi framework sono disponibili da subito ma non supporteranno gli smartphone annuncia ufficialmente HarmonyOS 2.0 Ma non è ancora pronto a sostituire Android La beta per smartphone è prevista per dicembre, con la speranza di vedere arrivare i primi telefoni con Harmony nel 2021

di Roberto PEZZALI ualcuno potrebbe chiedersi se effettivamente HarmonyOS esista veramente. Huawei ha annun- Qciato il suo sistema operativo lo scorso anno e da allora sono stati pochissimi i dispositivi che l’hanno real- mente usato, nella sua versione 1.0. Una release, la 1.0, che è comunque una release finale, non certo una beta o un qualcosa di incompleto: Harmony non è vaporwa- re. HarmonyOS, nonostante abbia raggiunto secondo Huawei una release stabile, è finito solo sui televisori (tre modelli) e all’interno del modem Huawei Router AX3. Huawei ha cercato in questi anni (è in sviluppo da 10) di realizzare un innovativo sistema operativo a mi- crokernel flessibile e scalabile, missione ambiziosa, ma nonostante l’arrivo lo scorso anno della sua prima ver- sione è evidente che il lavoro da fare è ancora enorme: gli smartwatch e gli altri prodotti smart venduti da e Huawei hanno ancora a bordo un sistema operativo proprietario o LiteOS. Samsung diversi anni fa presentò uno smartphone con OpenHarmony è la versione destinata HarmonyOS come sistema operativo è cresciuto molto il suo sistema operativo, un modello per la Corea. a tutti. Anche a Xiaomi e Oppo in un anno, ma è rimasto una entità confinata in Cina, Lo smartphone HarmonyOS di Huawei sarà probabil- Huawei ha anche annunciato OpenHarmony. Har- con il suo codice sorgente che vive su gitee.com, la mente un prodotto per la Cina, e solo il tempo ci dirà monyOS sta ad Android con Google come OpenHar- versione cinese di Github. Se dovessimo valutare Har- quando Harmony diventerà per Huawei una alternativa mony sta ad Android OpenSource. monyOS come sistema operativo globale, oggi il voto alla base attuale, Android. Harmony OS sarà in pratica la versione closed di sarebbe negativo: è ancora un sistema operativo con Huawei ha annunciato che la beta di HarmonyOS 2.0 Huawei con i e la EMUI integra- forti radici cinesi, pensato e sviluppato da sviluppatori destinata agli sviluppatori che vogliono usarlo su smart ta, mentre OpenHarmony sarà il solo “core” del sistema cinesi e con documentazione quasi esclusivamente ci- TV e smartwatch uscirà subito, mentre a dicembre operativo che Huawei distribuirà a tutte le aziende che nese. La sua anima opensource non ha saputo attrarre il uscirà la beta della versione per smartphone. Ma non lo vorranno usare. OpenHarmony potrà quindi essere resto del mondo, e non sorprende: culture troppo diver- è affatto chiaro dove possa provare oggi uno sviluppa- usato da chi produce hardware, e volendo potranno ab- se, e soprattutto difficoltà di comprendersi per la lingua. tore la beta di HarmonyOS 2.0 per smartwatch o TV. bracciarlo anche gli altri produttori cinesi di smartphone In quest’ottica va anche letto l’annuncio fatto oggi della La stessa cosa si può dire per la versione smartphone: personalizzandolo con la propria interfaccia. versione 2.0 di HarmonyOS, che rispetto alla prima re- a dicembre, quando uscirà la beta per smartphone, uno Non è affatto escluso che lo facciano, perché OpenHar- lease supporta un numero maggiore di dispositivi, non sviluppatore che avrà uno smartphone compatibile po- mony ha una serie di framework e api integrate pen- solo TV e smart device ma anche smartphone. trà installare questa versione preliminare oppure no? Al sate proprio per integrarsi al meglio con molti servi- Una premessa: HarmonyOS non arriverà su tutti gli momento non è chiaro neppure questo. La cosa certa zi cinesi che Android non ha: Oppo, Xiaomi e gli altri smartphone Huawei il prossimo anno, questo è certo. è la promessa di avere oggi 10 settembre documenta- produttori potrebbero avere enormi vantaggi usando in Si continuerà con Android (senza Google) con i Huawei zione, SDK, simulatore e strumenti di sviluppo vari per Cina OpenHarmony al posto di Android open source. Mobile Services e con la EMUI. Smartwatch e TV, e se questi saranno in inglese ci riser- OpenHarmony avrà però tempi più lunghi di Harmony: Richard Yu, durante il keynote di apertura della Huawei viamo di approfondire meglio la cosa. da subito sarà rilasciata solo la versione che supporterà Developer Conference 2020, ha lasciato intendere tut- Tra i codelabs che Huawei ha organizzato per la sua piccoli dispositivi con un quantitativo di memoria varia- tavia che qualche smartphone con a bordo HarmonyOS developer conference non ne esiste uno che riguarda bile tra 128 KB e 128 MB, ad aprile 2021 arriverà la ver- al posto di Android nel 2021 Huawei potrebbe anche ar- Harmony: tutti sono focalizzati sui vari framework che sione che supporta fino a 4 GB di RAM e solo a ottobre rivare. Crediamo, ma è una nostra supposizione, che si HMS Core mette a disposizione, framework che funzio- dell’anno prossimo quella che supporterà prodotti con tratterà di un esperimento stile Samsung - Bada, quando nano sia su Android che su Harmony. più di 4 GB di RAM.

 torna al sommario 9 n.228 / 20 21 SETTEMBRE 2020 MAGAZINE MOBILE ll nuovo Galaxy Z Fold2 5G migliora in tutto, ma è difficile definirlo maturo e pronto per la massa, e non solo per il prezzo Abbiamo provato Samsung Galaxy Z Fold2 Migliorato, ma non è ancora lo smartphone di tutti Un grande schermo non può compensare il peso e l’ingombro eccessivo. Un pieghevole già perfetto Samsung lo ha già fatto

di Roberto PEZZALI d un anno dal primo modello, che ricordiamo ha richiesto una piccola revisione in corsa per Aaumentare la resistenza di schermo e cerniera, Samsung presenta Galaxy Z Fold 2, una versione total- mente rivista e rinnovata del suo “foldable”. L’abbiamo già raccontato e abbiamo avuto anche l’occasione di toccarlo con mano e di discutere del prodotto con Carlo Carollo, vicepresidente della divisione telefonia di Samsung Electronics Italia. Senza dilungarci troppo nelle specifiche, già riassun- te rapidamente in un nostro recente video, vogliamo spendere qualche parola sul concetto di Fold e sul lavoro fatto da Samsung. Fold 2 è esattamente quello che doveva essere: ser- viva uno schermo frontale più grande e Samsung l’ha messo, una cerniera più robusta e Samsung l’ha mes- sa, serviva migliorare il design, e Samsung l’ha fatto. Le finiture ora sono quelle del Note, il vetro superficia- penna, era un rischio, ma ci arriveremo. Il Fold non è le satinato non lascia impronte e offre ottime sensa- uno smartphone che si piega, è uno smartphone che zioni al tocco: Fold 2 costa 2.000 euro, e toccandolo video si trasforma in tablet e siamo certi che il futuro, per sembra davvero un prodotto premium. Spariscono i avere schermi più grandi, sarà questo. Lo sarà solo notch, si riducono le cornici, sono più curati i materia- quando scenderanno i pesi, miglioreranno gli scher- li: Samsung ha fatto davvero tutto quello che poteva mi flessibili e si ridurranno le dimensioni: ci vorranno fare con la tecnologia di oggi. anni, qualcuno meno se tutte le aziende inizieranno Il problema è che oggi non esiste ancora la tecnologia a spingere su questo segmento, qualcuno di più se per ridurre una batteria da 4500 mAh allo spessore lab a crederci saranno in pochi. Se c’è un Galaxy Fold di mezzo millimetro, o per chiudere uno schermo su Galaxy Fold Z2 5G che è migliorato tantissimo, ma che a nostro avviso Samsung ha guadagnato tutto tranne il prezzo se stesso senza lasciare un gap e un segno ancora ha bisogno ancora di un po’ di tempo per diventare il visibile. telefono di decine di milioni di persone, c’è un foldable Samsung non può nulla contro il peso di quasi 300 turo pronto per la massa, e non solo per il prezzo: an- che è già pronto a sostituire uno smartphone tradizio- grammi, lo spessore di 17 mm e il gap che si crea che se costasse 800 euro, dopo l’impulso d’acquisto nale oggi. quando si chiude il nuovo Fold: forse nel 2021 si to- iniziale legato al suo lato “figo”, molti tornerebbero Carlo Carollo, nel taschino della giacca, ha un Gala- glieranno un paio di millimetri e si riusciranno ad ave- ad un telefono tradizionale più comodo da tenere in xy Z Flip. Riccardo De Franchis, Head of IM business re materiali più leggeri, e nel 2022 si realizzeranno tasca e più leggero, accompagnandolo ad un tablet planning di Samsung, incrociato per puro caso questa schermi che non lasciano la piega e vetri che possono quando serve uno schermo grande. Perché, e lo si estate ha deciso di usare come telefono principale lo flettersi con un angolo di piega infinito. Se qualcuno vede anche dalle foto, al momento sono due smar- Z Flip, e la stessa cosa ha fatto anche Bruno Marnati, non ci prova, partendo proprio da quello che c’è oggi, tphone sovrapposti, uno sopra l’altro. vicepresidente della divisione TV. Potevano scegliere non si arriverà mai ad un traguardo. Mentre ci giriamo tra le mani il Galaxy Fold 2 aperto, ogni telefono Samsung che volevano, dal nuovo Note Oggi è difficile definire il Galaxy Fold un prodotto ma- e guardiamo i 7.6” di schermo che Samsung è riuscita 20 Ultra al Fold, d’altra parte lavorano in Samsung, ma a ricavare riducendo il bordo al minimo, il Flip con i suoi 9 centimetri per 7 da chiuso e un peso pensiamo anche che è un delitto non di soli 180 grammi è il telefono che gli risulta più co- avere nascosta in una nicchia quella modo e pratico. Per i pesi, gli ingombri e i vantaggi, S-Pen che ha reso il Note un prodotto con il suo schermo grande e una buonissima fotoca- unico, e potrebbe completare il Fold mera per un telefono che sta nel taschino della giacca come nessun altro accessorio riuscireb- senza farsi sentire. Non sono i soli: negli ultimi mesi be a fare. La S-Pen è il complemento abbiamo incrociato moltissime persone che hanno perfetto per il Fold, ma se ci fosse ora acquistato un Flip e sono totalmente soddisfatte del sarebbe anche il prodotto perfetto per loro acquisto. Non tornerebbero mai più indietro. Oggi rovinare e segnare lo schermo pieghe- il Galaxy Z Flip si trova a 1.299 euro, meno di un Galaxy vole del Fold oggi protetto da un poli- Note 20 Ultra ma comunque una spesa importante. Il mero plastico flessibile. Corning ha pro- prezzo è l’unica barriera: se costasse la metà potreb- vato a fare un Gorilla Glass flessibile, ma be essere già oggi il telefono che milioni di persone in non si piega ancora abbastanza. Sam- tutto il mondo potrebbero tenere in tasca e usare con sung non ha quindi potuto mettere la soddisfazione.

 torna al sommario 10 n.228 / 20 21 SETTEMBRE 2020 MAGAZINE MOBILE LG svela il suo innovativo form factor con due schermi all’interno dello stesso corpo Huawei LG Wing, nessuno smartphone è come lui AppGallery sta colmando Doppio schermo rotante e modalità gimbal il buco “banche”: Ecco tutto quello che c’è da sapere su LG Wing, che arriverà anche in Italia. Tranne il prezzo è arrivata anche di Roberto PEZZALI Webank ue schermi, uno dei due piccolo e Disponibile anche sullo nascosto sotto lo schermo princi- store AppGallery di Dpale che può ruotare. LG Wing è l’ultima idea di LG, non certo una sorpre- Huawei l’applicazione sa perché ormai la forma e il “concept” ufficiale Webank, sono già stati sdoganati. Adesso LG lo brand del gruppo BPM. ha reso ufficiale, arriverà anche in Italia e ha effettivamente come particolarità Potranno scaricarla tutti il fatto di avere schermi che vengono i clienti della banca sfruttati insieme e al meglio utilizzando online che utilizzano una serie di applicazioni ottimizzate. “Quando si guarda YouTube dal brow- dispositivi dotati di ser preinstallato Whale, lo schermo zioni dei gimbal moderni. Le fotocamere Lo smartphone pesa 260 grammi, le Huawei Mobile Services principale mostra il video mentre il se- di LG Wing sono quattro, tre sul retro e dimensioni sono pari a 169,5 x 74,5 x condo schermo mostra i commenti o la una anteriore popup da 32 megapixel: 10,9 mm, quindi uno spessore neppure di Gaetano MERO barra di ricerca” scrive LG. O ancora “Si quelle sul retro sono una 64megapixel eccessivo calcolando che c’è uno strato possono guardare i propri film preferiti binned (F1.8 / 78°/ 0.8µm) stabilizzata, in più. Una soluzione simile presuppone a tutto schermo mentre si cercano in- una 13 megapixel ultra grandangolare tuttavia l’uso di custodie dedicate che formazioni sugli attori o si chatta con (F1.9 / 117° / 1.0µm) e una 12 megapixel gli amici” e ancora: “è possibile poter sempre ultragrandangolare ma con consultare le indicazioni stradali sullo pixel più grandi (F2.2 / 120° / 1.4µm). schermo principale e avere a completa Qualcuno potrebbe chiedersi a cosa disposizione il secondo schermo per le serva quella da 13 megapixel quando L’app ufficiale Webank, brand di chiamate.”. esiste un sensore con un Field of View Banco BPM, è disponibile per il LG Wing è in pratica una versione evo- più ampio e i pixel più grandi. C’è una download all’interno della piatta- luta di dual screen: LG si è accorta che il risposta, serve per il “gimbal mode”. In forma Huawei AppGallery per tutti secondo schermo come accessorio non modalità gimbal infatti ruota lo scher- i dispositivi dotati di Huawei Mo- ha ricevuto le attenzioni meritate e ha mo ma non ruota il corpo con le foto- bile Services. Una notizia gradita trovato un modo per inserire un secon- camere, quindi LG ha dovuto montare per i clienti dell’istituto bancario do schermo, meno invasivo, senza ren- un sensore ruotato di 90° per poterlo e per chi ha scelto di affidarsi ad dere lo smartphone un gigante matto- sfruttare interamente. Il sensore da 13 uno degli smartphone Huawei di ne. Non è leggero Wing, pesa solo 260 megapixel si userà quindi per le foto, ultima generazione, sprovvisti dei grammi, ma un LG dual screen è molto quello da 12 megapixel (migliore) per i servizi Google in seguito al ban più pesante. Il secondo schermo non video in gimbal mode. verranno attaccate con del biadesivo: americano. Huawei assicura che le solo permette di espandere il display LG ha pensato a come sfruttare i due impossibile usare una custodia stan- app superano quattro tipologie di frontale del device, ma funziona anche schermi anche in fase di registrazione: dard. controlli prima di essere approvate da impugnatura quando lo schermo la funzione Dual Recording utilizza si- LG ha comunque protetto il Wing con la dal sistema, al fine di garantire il principale è aperto. Questo ha permes- multaneamente la fotocamera frontale solita certificazione militare e contro gli massimo della sicurezza. so a LG di aggiungere la funzionalità a scomparsa da 32MP e quella poste- spruzzi: non è sigillato, non si poteva, “Banco BPM sta proseguendo gimbal trasformando il Wing in una sorta riore per registrare video di entrambe ma c’è un coating IP54 che dovrebbe nella realizzazione di una serie di DJI Osmo Pocket con le stesse fun- permettendo di conservare anche i due proteggere piste e contatti della sche- di iniziative in ambito digitale, file separati in formato 1:1 o 16:9. Uno da madre. Quest’ultima ospita un Qual- ampliando la disponibilità delle smartphone costruito con una cerniera comm Snapdragon 765G 5G con 8GB proprie soluzioni anche su piatta- simile solitamente pone qualche dub- RAM, 128GB di storage espandibili tra- forme nuove come l’AppGallery bio sulla durata, ma LG ha confermato mite microSD fino a 2TB. I due schermi di Huawei, che puntano a offrire che il meccanismo a cerniera è stato sono un OLED FullVision da 6,8 pollici, esperienze multi-device sempre testato oltre 200.000 volte per con- 20.5:9 FHD+ (2,460 x 1,080 / 395ppi) più innovative, in linea con le mi- fermarne l’affidabilità. Sul retro dello e un OLED da 3,9 pollici, 1.15:1 (1,240 x gliori best practice di mercato e schermo principale, inoltre, è stato ap- 1,080 / 419ppi). capaci di migliorare il livello di plicato uno strato di poliossimetilene La batteria è da 4.000mAh con ricarica soddisfazione complessivo della termoplastico per facilitare la rotazione rapida e ricarica wireless, c’è il lettore propria clientela”, ha dichiarato e prevenire eventuali graffi sul secondo delle impronte sotto il display e Android Stefano Cioffi, Responsabile Servi- schermo nel caso in cui nel meccani- 10 come sistema operativo. Arriverà an- zi Digitali e Open Banking di Ban- smo entri polvere. che in Italia, il prezzo non lo sappiamo. co BPM.

 torna al sommario 11 n.228 / 20 21 SETTEMBRE 2020 MAGAZINE MERCATO I risultati pubblicati da Infratel Italia sulle previsioni di copertura nelle aree nere e grigie Ikea con Asus Altro che fibra nelle aree nere e grigie progetterà Entro il 2022, 28% copertura sarà wireless una linea di I dati mostrano un forte incremento della copertura in Fixed Wireless Access piuttosto che in Fibra arredamento A fine 2019 ci saranno ancora 3,6 milioni di numeri civici non coperti da alcuna tecnologia dedicata ai di Paolo CENTOFANTI nfratel Italia ha pubblicato i risultati keavideogiocatori e Asus, quest’ultima tramite della mappatura delle connessioni il brand Republic of Gamers, Ia banda ultralarga in Italia al 31 di- hanno annunciato l’avvio di una cembre 2019 e le previsioni di copertu- collaborazione per lo sviluppo di una ra degli operatori di telecomunicazioni nuova gamma di mobili e accessori privati nel triennio successivo, fino al dedicati ai gamer di tutto il mondo. 2022. Alla consultazione hanno parteci- La partnership prevede il lancio di una pato 44 operatori, 16 in più rispetto alla linea composta da 30 diversi articoli, precedente tornata, ai quali è stato chie- dal prezzo accessibile e studiati per sto di fornire, per ogni civico delle aree migliorare l’esperienza di gioco, nere e grigie, i dettagli della modalità di una. Oltre 3,6 milioni di civici, il 17,7% nelle ad alta capacità. Nelle aree nere e grigie, che regaleranno un tocco di classe copertura in banda ultralarga esistenti o aree considerate, risultavano ancora non secondo i dati raccolti, inoltre, 80.000 all’arredamento per la casa finora pianificati. Per quanto riguarda la mappa coperti da alcuna tecnologia, nemmeno civici nel 2022 non saranno ancora rag- trascurato. Le società si rivolgono ad a fine 2019, i risultati parlano di un 23,1% in tecnologia VDSL. Arrivando alle previ- giunti da alcuna tecnologia, motivo per il una community composta, in base di numeri civici raggiunti da connessioni sioni di copertura fornite dagli operatori, quale verranno riclassificati come appar- alle stime di mercato dell’ultimo anno, da 2,5 miliardi di persone, a cui sarà ad alta capacità, tra FTTH e FWA (Fixed il dato positivo è che, entro il 2022, la tenenti ad Aree Bianche e potranno rien- offerto un nuovo modo di allestire gli Wireless Access). In particolare, la fibra copertura in Banda Ultralarga dovrebbe trare nei piani di investimento pubblici. ambienti perfettamente integrato con ottica ha raggiunto il 10,5% dei civici del- raggiungere il 77,2% dei civici considerati. I dati della consultazione verranno uti- il proprio stile di vita. Nessun dettaglio le aree nere e il 5,9% di quelli nelle aree Andando però a vedere nel dettaglio lizzati per aggiornare la mappatura è stato finora svelato sui prodotti di grigie. Ricordiamo che le aree nere sono emerge che solo il 49,2% dei civici sarà presente sul portale https://bandaultra- questa partnership. La nuova linea quelle dove sono presenti almeno due coperto in Fibra Ottica in FFTH o FFTB, larga.italia..., dove sarà possibile visua- sarà lanciata dapprima in Cina, a reti a banda larga NGA ( maggiore di 30 ma un consistente 28% sarà invece servi- lizzare la previsione aggiornata per il febbraio 2021, per poi arrivare negli Mbit/s), mentre nelle grigie ce n’è almeno to da connessioni Fixed Wireless Access proprio civico. altri mercati Ikea a fine 2021. MERCATO È dagli anni 80 che in America i vinili non tornavano in testa alle classifiche di vendita USA, i dischi in vinile superano i CD: +62% di ricavi LP ed EP hanno tenuto duro durante la pandemia, facendo segnare anche un lieve rialzo MAGAZINE di Sergio DONATO pensabile dopo gli anni dischi in vinile ce l’hanno fatta, almeno 80 - ciò che colpisce di in America. Nella prima metà del 2020 più è stato il crollo delle MAGAZINE Igli ascoltatori di musica statunitensi spedizioni e dei ricavi dei hanno speso di più in dischi in vinile che compact disc rispetto allo Estratto dai quotidiani online in CD. A dirlo è stata la RIAA (Recording stesso periodo del 2019: www.DDAY.it Registrazione Tribunale di Milano Industry Association of America), l’asso- -45% delle unità vendute n. 416 del 28 settembre 2009 ciazione americana dell’industria disco- e -47,6% dei ricavi. Il vinile, e grafica che ha tirato le somme sui ricavi pur conquistando la vetta dei ricavi della mente per la chiusura dei locali e l’annul- www.DMOVE.it Registrazione Tribunale di Milano di metà anno per il 2020 dell’industria musica fisica, è cresciuto solo del 2,3%, lamento dei concerti, che hanno portato n. 308 del’8 novembre 2017 musicale statunitense. segno che gli affezionati di LP e EP hanno a fare crescere anche l’acquisto di mu- tenuto duro, mentre i compratori di CD sica su supporti fisici oltre che il mercato direttore responsabile Gianfranco Giardina Vinile batte CD. hanno gettato la spugna. Se i CD sono dello streaming. Lo streaming musicale è editing Non accadeva dagli anni 80 calati di quasi del 50% e il vinile è cresciu- infatti cresciuto, ma solo del 12% rispet- Maria Chiara Candiago Guardano alla musica venduta su suppor- to solo del 2%, è chiaro che il mercato nel to alla prima metà del 2019, mentre il Editore to fisico, del totale dei ricavi nella prima suo complesso ha subito una forte con- download digitale permanente è diminu- Scripta Manent Servizi Editoriali srl metà dell’anno (376 milioni di dollari), il trazione. Infatti, rispetto al primo semestre ito del 22%. Il valore del mercato digitale via Gallarate, 76 - 20151 Milano 62% di questi è derivato dalle vendite di del 2019, il calo del mercato fisico è stato nel suo complesso tuttavia è cresciuto P.I. 11967100154 vinili (232 milioni di dollari). I CD si sono del 29,2% a volume e del 22,6% a valore. dell’8,7%, proprio grazie allo streaming. Per informazioni [email protected] dovuti accontentare di soli 120 milioni di Secondo la RIAA, le vendite di musica fi- A questo link è possibile leggere il rap- dollari. sica nel complesso sono state influenzate porto in formato PDF della RIAA per il Per la pubblicità [email protected] Al di là del sorpasso del vinile sul CD - im- dalla pandemia di COVID-19, probabil- periodo dei ricavi in esame.

 torna al sommario 12 n.228 / 20 21 SETTEMBRE 2020 MAGAZINE MERCATO La digital tax è nata per tassare i ricavi dei servizi online generati dai colossi tech in Italia Nvidia ha Digital tax, il Governo ha sbagliato i calcoli comprato Arm per 40 miliardi Peserà sui piccoli e non sui colossi tech di dollari e La realtà è differente: la pagheranno soprattutto gli sviluppatori e gli inserzionisti, meno i giganti promette: “Non

di Massimiliano DI MARCO serzionisti che si affidano ai cambieremo on il senno di poi, era prevedibile. servizi delle grandi società La Digital Service Tax (DST) è nata di tecnologia internaziona- il modo in cui Ccon l’intenzione di tassare maggior- li. Apple, per esempio, ha lavora” mente i ricavi dei colossi della tecnologia: comunicato che applicherà imprese che fatturano a livello globale più la DST in aggiunta all’IVA (il Nvidia promette di di 750 milioni di euro, di cui 5,5 milioni in 22% in Italia) sul prezzo che mantenere la neutralità Italia tramite servizi online. Nel mirino c’e- viene pagato dagli utenti nei confronti dei clienti, rano i soliti noti: Apple, Facebook, Google per le applicazioni dell’App le licenze aperte e di e Amazon. Grandi colossi della tecnologia Store. I prezzi all’utente non che hanno un rapporto complicato con il cambieranno, ma i ricavi (sia per Apple che stanno lavorando per raggiungere realizzare un super fisco italiano: fanno attività in Italia, ma la sia per lo sviluppatore) saranno più bassi. un accordo globale sulla tassazione centro di ricerca sull’IA sede legale è da un’altra parte. Nel 2019, La proporzione sul restante 75% resta la dell’economia digitale, piuttosto che su come ha riportato Repubblica, le princi- medesima: 70% allo sviluppatore e 30% tasse unilaterali, in modo che le regole di Sergio DONATO pali società tecnologiche hanno pagato ad Apple. Ciò però significa anche che siano coerenti tra i paesi e più eque per al fisco italiano 42 milioni di euro. Da qui il 70% della digital tax sarà pagato dagli le imprese.” l’esigenza, secondo il Governo - anche se sviluppatori delle app e che i loro ricavi, in una simile soluzione è stata attuata anche virtù di questa nuova tassa, scenderanno. Liscia (Netcomm): “La digital in altri Paesi europei - di tassare parte del Google e Amazon hanno già annunciato tax non è la strada giusta” fatturato delle grosse imprese online: è che nel Regno Unito riverseranno la di- “La conseguenza di questa tassa indiret- più facile stabilire i i ricavi che una società gital tax sui costi per gli inserzionisti. In ta è recessiva: anziché facilitare il digitale di tecnologia realizza in Italia dai consu- Italia Google non ha ancora stabilito le per le piccole imprese, scarica su queste Nvidia ha acquisito Arm da matori italiani. linee guida per l’applicazione di questa la volontà del Governo di tassare i grandi SoftBank con una transazione La realtà, però, racconta un’altra storia: la tassa. Amazon ha rilasciato a DDAY.it la gruppi”. A parlare è Roberto Liscia, pre- del valore di 40 miliardi di dollari. digital tax la pagheranno soprattutto tutti seguente nota: “Amazon continua a sup- sidente di Netcomm, associazione che Nvidia si impegna a mantenere il gli altri, in primis gli sviluppatori e gli in- portare attivamente l’OCSE e i governi rappresenta le società attive nel com- modello di open-licensing di Arm, mercio elettronico in Italia. In riferimento la neutralità nei confronti di tutti i al modo in cui Apple, Google e Amazon clienti della società acquisita e di agiranno per rispettare l’introduzione del- combinare le proprie conoscenze MERCATO Bloomberg da fonti vicine alla Commissione Europea la digital tax, Liscia sottolinea che “sicco- con quelle di Arm per dare vita a me è un costo indiretto, è evidente che una struttura di ricerca sull’intelli- le aziende tenderanno a usare questo genza artificiale di livello mondiale. Rete unica a maggioranza TIM meccanismo”, ossia a farla ricadere sugli La proprietà di Nvidia potreb- sviluppatori e gli inserzionisti. “In futu- be rovinare il delicato equili- “Commissione Europea ostile” ro, tutti saranno digitali” fa notare Liscia. bro su cui si basava il connubio “Non bisogna tassare solo i big”, ha ag- SoftBank-Arm, ma Nvidia ha di Paolo CENTOFANTI giunto, pur riconoscendo che “bisogna specificato: non ci sarà nulla di trovare un meccanismo che tassi in ma- cui preoccuparsi. Tutto rimarrà loomberg, citando fonti vicine alla Commissione Europea, ha pubblicato delle niera equa le società che danno servizi in com’è adesso. indiscrezioni che vorrebbero il piano benedetto dal Governo per la creazione di funzione dei mercati serviti, indipenden- Anche con l’acquisizione da par- BAccessCo tutt’altro che gradito ai commissari UE per la concorrenza. In partico- temente da dove sono i fornitori, visto te di Nvidia, la sede di Arm rimar- lare, secondo il quotidiano finanziario, il team guidato da Margrethe Vestager non ve- che il digitale non fa distinzioni.” rà a Cambridge. Nvidia fa inoltre drebbe di buon occhio la partecipazione di TIM nel progetto, con un rischio di ritorno al sapere che Arm continuerà a monopolio. L’accenno è al fatto che il nuovo soggetto che nascerebbe dalla fusione di La rivoluzione fiscale dell’OCSE gestire il suo modello di licenza FiberCop di TIM e Open Fiber, vedrebbe Telecom Italia come azionista di maggioranza La proposta appoggiata da Netcomm è aperta mantenendo la neutralità della nuova entità, seppure siano stati promessi meccanismi nell’elezione delle cariche quella di perseguire le indicazioni dell’Or- globale sulla propria clientela. istituzionali in grado di assicurarne l’indipendenza e neutralità, rispetto al ruolo di TIM ganizzazione per la Cooperazione e lo I partner di Arm beneficeranno come operatore. Dal Ministero di Economia e Finanzia fanno sapere di non essere al Sviluppo Economico (OCSE), nate con anche delle offerte di entrambe corrente di alcuna ostilità al progetto da parte della Commissione Europea, che a sua l’obiettivo di contrastare l’elusione fiscale le società, incluse le innovazioni volta per il momento si mantiene neutrale in quanto non ancora ufficialmente notificata a livello mondiale. Proprio la mancanza di Nvidia. Inoltre, Nvidia si ba- del progetto, ma è chiaro a tutti che il vaglio dell’Europa è il passaggio più critico di di una coesione fiscale internazionale serà sull’esperienza di Arm nella tutto il progetto. Intanto resta aperto il nodo Open Fiber e della quota del 50% in mano ha generato iniziative dei singoli Paesi, ricerca e sviluppo creando un ad Enel, oggetto delle attenzioni del fondo australiano Macquaire, che ha presentato come la Digital Service Tax italiana. Da nuovo centro globale nella ricer- un’offerta per 2,65 miliardi. La tentazione del governo è quella di far salire la quota di qui la richiesta del G20 all’OCSE di orga- ca sull’IA all’intrno nel campus di CDP e di prendere la maggioranza di Open Fiber in modo da blindare il progetto. nizzare una riforma pervasiva. Arm a Cambridge.

 torna al sommario 13 n.228 / 20 21 SETTEMBRE 2020 MAGAZINE MERCATO Ha aperto a Milano, in Corso Matteotti, il primo flagship store Lenovo. Un negozio che non esiste in nessun’altra città Inaugurato a Milano lo Spazio Lenovo Gli italiani primi a vedere e toccare le novità Sarà il palcoscenico per le presentazioni dei nuovi prodotti e la vetrina per le novità. Milano diventa il centro della vita Lenovo di Roberto PEZZALI pazio Lenovo è un negozio unico al mondo, nel vero senso della parola. Lenovo ha scelto in- Sfatti Milano per aprire quello che è il suo primo flagship store internazionale. In pieno centro, corso Matteotti, e a pochi passi da piazza San Babila, Spazio Lenovo come ormai molti negozi monomarca è un vero experience store. Sviluppato su 800 metri quadrati, magazzino esclu- so, diventerà il palcoscenico per le presentazioni dei nuovi prodotti e anche la vetrina per le novità: “Tutti i prodotti che Lenovo e Motorola presenteranno arri- veranno nel negozio in poco tempo, saremo i primi a esporli” ci spiega Giulia Lupidi, Flagship Store Mana- ger di Lenovo. Alcuni sono già arrivati, e chi visiterà Spazio Lenovo in questi giorni si troverà davanti ai nuovi Yoga e al Razr 2. ritivo mentre si aspetta che un prodotto venga con- Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 8 di sera, Spazio Le- segnato. Oppure una colazione di lavoro, perché novo sarà uno spazio moderno aperto a tutti, dai visi- Spazio Lenovo integra anche un’area dedicata ai tatori che vorranno guardare e toccare il nuovo pie- professionisti con tutta la gamma ThinkPad e i suoi ghevole ai clienti che hanno qualche problema con accessori. Si trova in quella zona che Lenovo ha bat- il notebook. Ci sono piccole postazioni per lo smar- tezzato Event Hub, inizialmente pensata per eventi e tworking insonorizzate, con prese di ricarica e wi-fi, talk con ospiti di rilievo. Attualmente queste sessio- ci sono spazi per mantenere il giusto distanziamento. ni saranno tenute in streaming, per motivi ovvi, ma Le aree espositive sono divise per tema: Lenovo Gar- Lenovo si aspetta di poter tornare alla normalità per den è un giardino con piante vere stabilizzate dove dare il via al fitto calendario di eventi e di sessioni sarà possibile vedere tutti i notebook e i tablet della formative che aveva preparato, su temi che spaziano divisione consumer, provare i visori di realtà virtuale e dalla creatività alla fotografia alla sicurezza. cercare qualche chicca inedita, che non può essere Non mancherà tutta la parte Motorola, marchio sem- comprata in altri negozi. C’è solo qui. pre più strategico per Lenovo e in crescita anche in Lenovo venderà infatti in questo negozio anche ver- Italia: esposta tutta la collezione di smartphone, inclu- sioni particolari dei suoi prodotti, soprattutto le colo- un’area Legion opportunamente oscurata dove si si i modelli più recenti. razioni inedite. Tutto sarà venduto a prezzo di listino: potrà giocare provando le diverse configurazioni dei Chi comprerà qualcosa, che sia un laptop, un tablet o la forza del negozio non sta nel prezzo, ma nell’as- desktop e dei notebook pensati per chi ama passare uno smartphone potrà anche decidere di farlo perso- sortimento e nella possibilità di trovare anche tutti gli qualche ora di divertimento davanti ad uno schermo. nalizzare direttamente in negozio applicando il nome, accessori speciali che solitamente sono difficili da -re Lavoreranno nel negozio 15 specialisti, ognuno con un disegno o un logo. cuperare, se non con un ordine specifico online. diverse aree di competenza, e la discussione sul mo- Spazio Lenovo è un negozio grande, moderno, ben Di fianco ad ogni postazione ci saranno quindi gli ac- dello più giusto da acquistare potrà avvenire davanti pensato, un tipo di negozio che ogni grande azienda cessori che Lenovo ha in gamma per ogni modello, al prodotto, nell’area espositiva, o seduti al bistrò, da- dovrebbe aprire nelle grandi città. Milano diventerà dalle cuffie alle borse, per arrivare ai mouse e agli vanti ad un caffè o ad un aperitivo. un po’ il centro della vita Lenovo, dai grandi eventi zaini. La maggior parte dei quali subito disponibile a Lenovo ha infatti pensato di inserire un’area “relax” alle preview di prodotto. Che per una volta noi italiani magazzino. Ci sarà spazio anche per i gamers, con dove si può fare colazione, un light lunch o un ape- vedremo prima degli americani.

 torna al sommario 14 n.228 / 20 21 SETTEMBRE 2020 MAGAZINE HI-FI E HOME CINEMA Per il 110° anniversario, nessun limite di budget. Ingegneri e direttori del suono hanno avuto piena libertà Denon festeggia 110 anni con la “Serie 110” Quattro prodotti celebrativi senza compromessi Un ampli AV con pass-through 8K, un ampli stereo con 4 DAC, un lettore SACD e una testina fonografica a bobina mobile

di Sergio DONATO

er il suo 110° anniversario, Denon ha deciso di non badare a spese. I suoi ingegneri hanno avu- Pto carta bianca e nessun limite di budget per dare vita a quattro nuovi prodotti che onorano i 110 anni di vita: l’AVC-A110, quindi un amplificatore A/V; il PMA-A110, un amplificatore a 2 canali; il DCD-A110, un lettore SACD; e infine la DL-A110 MC, una testina fonografica a bobina mobile. 110 anni di storia meritavano la “Serie 110” Denon esiste da 110 anni. Nel 1910 nacque come Nippon Chikuonki Shoukai (Japan Recorders Corpo- ration), e fu fondata da un commerciante americano Frederick Whitney Horn. I primi due prodotti della “bassi profondissimi e suoni acuti che si estendono rame il nuovo amplificatore AV. Lo spessore degli compagnia furono un disco singolo e un grammofo- dolcemente”. Questa descrizione può depistare, per- elementi di dissipazione in alluminio e rame è rad- no. Il nome Denon è però arrivato solo alla fine degli ché l’A110 è stato presentato in realtà come capace doppiato. La stessa impronta sonora ABYSS dell’A110 anni 30. Tra i vari successi della società va ricordata di poter gestire un’”alta velocità” del suono, quindi di ha tenuto conto della dissipazione del calore per la l’introduzione del CD-ROM insieme a Sony nel 1984. governare con agilità i transienti sonori. sua realizzazione. Il rivestimento in rame sui circuiti Per i suoi 110 anni, Denon ha quindi pensato a una Agli occhi più attenti, l’A110 può ricordare il top di stampati è passato da uno spessore di 35 micrometri serie di prodotti audio chiamata molto semplicemen- gamma Denon X8500H. È infatti da qui che in Denon a uno di 70 micrometri. te, e in modo celebrativo, “110 Series”. In Denon si sono partiti, sostituendo però 250 parti elettriche e Tornando alle possibilità offerte dall’A110, il pass-throu- sono fatti questa domanda: “Cosa succederebbe se 150 parti meccaniche e riempiendo letteralmente di gh in 8K è a 60 Hz. Quello in 4K arriva fino a 120 Hz e ingegneri e direttori del suono non avessero limiti?” supporta specifiche HDMI 2.1 quali l’ALLM (Auto Low La risposta è arrivata con questi quattro prodotti. Latency Mode), il VRR (Variable Refresh Rate) e il Qui- ck Frame Transport (QFT), pensati in modo specifico AVC-A110, rame come se piovesse per il gaming. Il trasformatore dell’A110 pesa 8,2 kg. L’AVC-A110 è un amplificatore AV da 13.2 canali e L’A110 ha condensatori custom da 22,000uF/80V che una potenza di 150 W per canale che supporta il gli consentono la potenza di 150 W (8 ohm, 20 Hz - pass-through in 8K e che gestisce formati audio qua- 20 KHz, THD di 0,05% su 2 canali). li Dolby Atmos, DTS:X, DTS:X Pro, IMAX Enhanced, Ha 8 ingressi e 3 uscite HDMI. L’ingresso per l’HDMI Auro-3D. Il direttore del suono che si è occupato del in 8k è dedicato. Supporta l’HDR e l’uscita principale suo sviluppo è Yuuki Takahashi. Ha dato all’AVC-A110 HDMI è di tipo eARC. l’impronta sonora chiamata ABYSS, caratterizzata da È compatibile con il multiroom wireless HEOS di De- non e con AirPlay 2. Può gestire i servizi di streaming AVC-A110 musicale Spotify, Amazon Music HD, Tidal e Deezer. Supporta inoltre Siri, Alexa e Google Assistant per il controllo dell’amplificatore attraverso i comandi vo- cali. Denon ha fissato il prezzo dell’AVC-A110 a 5.500 euro. La disponibilità è prevista a ottobre. PMA-A110, quattro DAC per due canali Per l’amplificatore integrato PMA-A110, Denon si è ispirata alla serie top di gamma SX venduta solo in Giappone. Si tratta di un amplificatore a due cana- li pilotato dalla settima generazione del circuito di amplificazione Ultra High Currency (UHC), capace di erogare 80 W (8 ohm, 20 Hz - 20 KHz, THD 0,07%). Il PMA-A110 ha due stadi di amplificazione UHC deri- vati dal modello giapponese PMA-SX11, con la parte di preamplificazione opportunamente separata e iso-

segue a pagina 16 

 torna al sommario 15 n.228 / 20 21 SETTEMBRE 2020 MAGAZINE

HI-FI E HOME CINEMA Denon festeggia i suoi 110 anni segue Da pagina 15 

PMA-A110

DL-A110

oversampling di 4x: il doppio di AL32 Plus.Il PMA-A110 le invece prende spunto dalla DL-103 degli anni 60. supporta anche il DSD fino a 11,2 MHz, ovvero il E proprio come la testina di 60 anni fa viene costruita DSD256. Per la compatibilità con i segnali DSD quin- interamente nella Shirakawa Audio Factory, in Giap- di si predispone come compagno ideale per il lettore pone. La DL-A110 pesa 6 grammi e fa uso di un por- SACD DCD-A110 che vedremo tra poco. Come per tatestina in argento e grafite, il quale è stato pensato tutta la serie, anche per il PMA-A110 c’è da aspettare per dare leggerezza e stabilità al fonorivelatore e per ottobre per la disponibilità. Il prezzo di listino di De- produrre una firma sonora bilanciata. Ha un connetto- non è di 3.500 euro. re a baionetta (SME). La testina DL-A110 sarà l’unica tra i prodotti della Serie 110 a essere disponibile a novem- SACD DCD-A110, una calotta di rame bre a un prezzo di 599 euro. e un vassoio in alluminio Il DCD-A110 è un lettore SACD e CD. È capace di leg- gere file DSD (2,8 Mhz/5,6 MHz) e file audio ad alta risoluzione fino a192 kHz/24 bit registrati su DVD-R/ RW e dischi DVD+R/RW. Può anche riprodurre file mu- sicali con frequenze di campionamento fino a 48 kHz registrati su dischi CD-R/RW. Una piastra di rame contraddistingue la parte supe- riore del vassoio di alimentazione, che è realizzato in alluminio pressofuso. Mentre per il supporto di tutto il meccanismo sono state impiegate staffe in acciaio dello spessore di 2 mm. La piastra in rame contribu- lata sulla parte destra. Ha anche un preamplificatore isce a dare rigidità al meccanismo di carico e lettura, phono compatibile con cartucce a magnete mobile ma il gran parte del lavoro per tenere a bada le vi- (MM) e a bobina mobile (MC). brazioni è fatto dal Suppress Vibration Hybrid (S.V.H.) Un’edizione limitata che durerà La regolazione elettrica del volume sfrutta un control- tecnologia già utilizzata da Denon per dare stabilità ai un anno lo del gain a monte che funge da filtro per il rumore dischi durante la riproduzione.Anche il DCD-A110 ha la Nelle domande che sono seguite all’evento di presen- e che si pone tra il controllo del volume stesso e la configurazione Quad DAC con 4 Burr Brown PCM1795 tazione, Denon ha fatto capire che la Serie 110 è da preamplificazione. Il PMA-A110 può diventare anche e fa uso dell’AL32 Ultra per la riproduzione delle forme considerare un’edizione limitata anche nel tempo. È un DAC se connesso a un PC via USB, e Denon ha d’onda analogiche. probabile che, dall’uscita, la sua disponibilità non vada dedicato al DAC un’alimentazione indipendente, così Il mese di disponibilità del DCD-A110 è ottobre e il oltre ottobre 2021. Tra i prodotti per il 110° anniversario come lo sono tutti i suoi circuiti e la messa a terra, per prezzo è stato fissato a 3000 euro. non è stato compreso uno streamer di file digitali per- un perfetto isolamento dalla sezione di amplificazio- chè Denon si è voluta concentrare sul mondo Hi-Fi e ne. L’ampli usa un covertitore digitale analogico con 4 DL-A110, una testina che ha viaggiato Home Video; ma lo streamer potrebbe arrivare l’anno chip Burr Brown PCM1795, cioè ognuno dei due canali nel tempo prossimo. La caratteristica “home” legata alla Serie audio ha a disposizione due chip PCM1795 che lavo- La nuova testina fonografica DL-A110 a bobina mobi- 110 spiega anche l’assenza di uscite e ingressi bilan- rano in modalità differenziale per avere precisione e il ciati. Attraverso il product manager europeo Oliver miglior rapporto segnale-rumore ottenibile. Kriete, Denon ha detto letteralmente che se li aves- Il PMA-A110 è anche dotato di Ultra AL32 Processing, se inseriti nel progetto sarebbero stati un “fake”. In la più recente tecnologia di riproduzione delle forme ambito home, che non richiede il contenimento della d’onda analogiche di Denon che supporta l’ingresso distorsione necessaria ai collegamenti sulla lunga di- del segnale PCM a 384 kHz/24 bit. stanza, ha detto Kriete, Denon ha preferito includere A differenza dell’attuale AL32 Plus, da un input a 384 nel progetto solo segnali sblianciati. Guardando al kHz, Ultra AL32 può arrivare fino a 1.536 MHz con un SACD DCD-A110 e all’ampli PMA-A110, diventa chia- ro che se li si acquista in coppia si comprano anche 4 DAC identici per ognuno. Denon si è detta consapevo- SACD DCD-A110 le della scelta, ma lo ha fatto per dare pari opportunità ai due prodotti nel caso non vengano acquistati insie- me. Se però li si mette in coppia, Denon consiglia una connessione analogica dal SACD all’ampli perché i 4 Burr Brown PCM1975 sono stati ottimizzati meglio nel lettore DCD-A110, anche perché gli ingegneri hanno avuto più spazio a disposizione per integrarli.

 torna al sommario 16 n.228 / 20 21 SETTEMBRE 2020 MAGAZINE GADGET Zuckerberg annuncia la collaborazione con Luxottica per lo sviluppo di occhiali smart AR Huawei Facebook annuncia Project Aria Watch Fit, lo smartwatch che In arrivo smart glass AR firmati Ray-Ban porta un personal Project Aria sono gli occhiali di sviluppo che verranno utilizzati per progettare la piattaforma trainer a casa tua forma di Smart Glass a di Paolo CENTOFANTI Watch Fit permette brand Ray-Ban. Ricor- acebook ha svelato durante il diamo che Luxottica era di seguire dei corsi keynote di apertura di Facebook già stata scelta in passa- di fitness animati FConnect, di essere intensamente to da un altro big della direttamente dallo al lavoro nello sviluppo di occhiali per la Silicon Valley, Google, realtà aumentata, leggeri e indistinguibili che era in procinto di schermo. 96 le modalità da normali occhiali da sole. Lo ha annun- lanciare un’intera gam- di allenamento ciato Mark Zuckerberg in persona, che ha ma di Google Glass pro- riconosciute, costa spiegato come i Facebook Reality Labs dotti da Luxottica, prima non siano ancora in grado di mostrare un che il progetto venisse 129,90 euro prodotto definitivo. Sarà una lunga strada cancellato in fretta e furia. Nel frattempo, sensori di eye tracking, e che le persone che passa anche dalla collaborazione con Facebook distribuirà ad alcuni dipendenti che indosseranno questi occhiali saran- di Pasquale AGIZZA un’importante realtà italiana, Luxottica. e collaboratori campioni di Project Aria, no segnalati da un’apposita divisa, per Zuckerberg ha infatti annunciato di aver smart glass di sviluppo che serviranno avvisare della raccolta dati in corso. Il incontrato a Milano il patron di Luxottica per raccogliere dati e insegnare alla piat- progetto permetterà di realizzare Smart (non lo ha nominato ma sospettiamo in- taforma che Facebook sta svi- Glasses in grado di riconoscere oggetti tendesse Del Vecchio in persona), per luppando, come riconoscere il mondo da e interpretare quello che stiamo guardan- siglare una partnership pluriennale per un punto di vista in prima persona come do, per potenziare la nostra visione con lo sviluppo del design degli smart glass. quella umano. Non sono stati comunica- traduzioni in tempo reale, messaggi di na- Il primo frutto di questa collaborazione ti dettagli tecnici su Project Aria, se non vigazione, dati su quello che ci circonda Huawei presenta il suo nuovo vedrà la luce nel corso del 2021, nella che integrano telecamere, microfoni e e molto altro. smartwatch pensato per gli aman- ti del fitness. Fit si segnala per il design e per le funzioni di personal training inte- GADGET Oculus Quest 2 manda in pensione non solo l’originale Quest, ma anche l’Oculus Rift S grate, ma vanta anche un ottimo numero di modalità di allenamen- Addio Oculus Rift, Quest 2 è il visore “unico” di Facebook to riconosciute. La caratteristica più importante di Huawei Watch Facebook punta su un prodotto solo per la realtà virtuale, sempre più autonomo ma potente Fit, che è sicuramente da ricer- carsi nei corsi di fitness animati di Paolo CENTOFANTI leggero, piattaforma disponibili direttamente sull’orolo- ’altro focus dell’ultimo Facebook Qualcomm XR2 proget- gio. Un personal trainer animato, Connect è stato sulla realtà virtua- tata appositamente per infatti, illustrerà fino a dodici tipi Lle. Il brand Oculus diventa sempre la realtà virtuale, Oculus diversi di allenamento, con più di meno preponderante - lo stesso nome Link - che uscirà dalla quaranta esercizi e posture spie- dell’evento è Facebook Connect e la di- beta entro fine anno - gati dettagliatamente. Huawei visione AR/VR si chiama ora Facebook per il collegamento an- Watch Fit può riconoscere fino Reality Labs - ed anche i prodotti diminui- che al PC, ed un taglio a novantasei modalità diverse di scono: Mark Zuckerberg ha infatti deciso al prezzo di listino, 349 allenamento. Fra queste segna- di razionalizzare i progetti per la realtà euro (299 dollari). liamo la corsa, la camminata, il virtuale, perseguendo una strategia che La novità più grande è il ciclismo, il nuoto ma anche attività prevede un solo visore, sempre più indi- nuovo display, unico ed LCD invece che cessori per migliorare il confort individua- di fitness, danza, sport acquatici e pendente dal PC, leggero e in grado di un OLED per occhio, e con una risoluzio- le. Migliorati anche i controller, più simili a sport estremi. Restando in tema attirare fasce più ampie di pubblico. Ecco ne di 1832 x 1920 pixel per occhio con quelli del Rift S e leggermente più grandi di monitoraggio, Huawei Watch dunque arrivare il nuovo Oculus Quest 2, refresh rate a 90 Hz - anche se al lancio e che garantiranno quattro volte l’autono- Fit sarà capace di monitorare la visore per la realtà virtuale che in un botto rimarrà solo di 72 Hz. Il passaggio ad uno mia degli originali. Per quanto riguarda frequenza cardiaca, il sonno e la solo rimpiazza l’originale Quest e l’Oculus schermo unico ha richiesto una revisione invece il visore, l’autonomia rimane in- saturazione dell’ossigeno nel san- Rift S: non ci saranno più Rift nella gamma del sistema di regolazione della distanza variata, 2 - 3 ore in modalità untethered. gue, oltre al ciclo mestruale fem- di visori di Facebook, un passo importan- interpupillare, che non è più continuo Oculus Quest 2 sarà disponibile dal 13 ot- minile. Huawei Watch Fit propone te, perché taglia definitivamente i ponti ma su tre posizioni fisse: 8mm, 63mm e tobre. Annunciati anche nuovi titoli, tra cui un display rettangolare con bordi con le origini di Oculus VR, l’azienda da 68mm. Aumentano la RAM, che passa Star Wars: Tales from the Galaxy’s Edge, arrotondati, uno schermo AMO- cui è nato tutto. a 6 GB, e lo storage, con opzione fino Beat Saber Multiplayer, e altri. L’annuncio LED HD da 1,64 pollici, e pesa 34 Il nuovo Quest 2 è più bello esteticamen- a 256 GB nel modello superiore da 399 più importante è però il commitment di grammi. Watch Fit è già disponi- te, più leggero e più potente: 50% di riso- dollari. La fascia di fissaggio è in tessuto e Ubisoft a portare in VR i franchise Assas- bile sul sito ufficiale di Huawei, al luzione in più rispetto al Quest, 10% più sarà intercambiabile, con una serie di ac- sin’s Creed e Tom Clancy’s Splinter Cell. prezzo di 129,90 euro.

 torna al sommario 17 n.228 / 20 21 SETTEMBRE 2020 MAGAZINE TV E VIDEO Panasonic lancia di soppiatto la nuova serie di TV LCD HX700, disponibili da novembre LG ha finalmente Panasonic, TV 4K entry level con Android TV deciso. AirPlay Si fa strada un progressivo allentamento dalla piattaforma MyHomeScreen, basata Firefox OS 2 e HomeKit

di Paolo CENTOFANTI arriveranno aranno disponibili da novembre in sui TV del 2018 Italia i primi televisori Panasonic del- Un giorno sperato Sla serie HX700E. Si tratta di TV LCD con risoluzione 4K e specifiche essenzial- da molti possessori mente entry level, ma con un’importante di TV LG del 2018. caratteristica: si tratta infatti dei primi tele- L’aggiornamento è visori del produttore giapponese ad utiliz- zare Android TV come piattaforma smart, previsto nel corso invece di quella basata su Firefox OS del 2020 impiegata fino ad oggi su l’intera gamma. Nello specifico, la serie HX700E si com- di Sergio DONATO pone di modelli da 43, 50, 55 e 65 pollici, tutti con risoluzione 4K e con supporto ai generici di processore 4K Colour Engine, da ad un progressivo allentamento dalla formati HDR HLG, HDR10 e Dolby Vision. di telecomando Bluetooth con microfono piattaforma MyHomeScreen, basata sul A parte ciò, Panasonic parla in termini integrato per Google Assistant, mentre progetto Firefox OS, piattaforma svilup- leggendo le specifiche tecniche si dedu- pata originariamente da Mozilla e il cui ce l’assenza di local dimming e l’integra- sviluppo fu abbandonato dalla fondazio- zione del tuner satellitare DVB-S2. Non ne nel 2015, lasciando Panasonic da sola abbiamo i prezzi ufficiali italiani, ma si par- nel suo mantenimento. Noi stessi nella re- Ora c’è una decisione ufficiale: i la per la Germania di un listino compreso censione dei nuovi modelli OLED, abbia- TV LG 2018 otterranno AirPlay 2 tra i 500 euro e i 950 euro dal taglio più mo potuto constatare come l’esperienza e HomeKit entro la fine dell’anno. piccolo a quello più grande. utente della piattaforma smart di Panaso- Per i possessori di TV LG del 2018 nic stia diventando sempre più obsoleta, la storia si concluderà quindi con Panasonic comincia a pensare in un mercato che per contro corre sem- un lieto fine. Era iniziata una anno al piano B? pre più in fretta. Android TV sembrereb- fa con la notizia dell’aggiorna- La serie HX700E potrebbe aprire la stra- be essere l’alternativa da cui ripartire. mento a AirPlay 2 e HomeKit per i TV 2019. L’esclusione dei modelli 2018 aveva mosso gli utenti anche a una petizione online che è arriva- TV E VIDEO TCL ha annunciato la disponibilità in Italia delle nuove serie di TV 4K e HDR ta a 22.000 firme. Il recentissimo aggiornamento che aveva porta- to AppleTV+ sui TV 2018 aveva TCL, arriveranno in Italia le Serie P61 e P81 riacceso le speranze degli utenti, sebbene LG in quell’occasione Android TV, 4K e HDR a partire da 349 euro non avesse fatto alcun riferimento a un futuro supporto per AirPlay 2 La prima porta Android TV sugli entry level, la seconda anche Dolby Vision e upscaling su AI e HomeKit. Il giorno dell’annuncio ufficiale è però arrivato. Attraverso di Paolo CENTOFANTI un tweet dell’account LG UK, la so- CL ha annunciato la disponibilità in cietà ha fatto sapere che i TV LG Italia delle nuove serie di televisori del 2018 riceveranno il supporto a T4K e HDR P61 e P81. La Serie P61, AirPlay2 nel corso di quest’anno. disponibile nei tagli da 43”, 50”, 65”, 70” Andando a guardare la linea di e 75” con prezzi a partire da 349 euro, modelli di TV 2018 LG e possibile offre pannello 4K a 10 bit, supporto per stilare quanto meno una lista dei i contenuti HDR10 e, come gran parte possibili televisori candidati a rice- della gamma TCL, piattaforma Android vere l’aggiornamento. Saranno in- TV che da accesso ad una vasta serie teressati gli OLED B8, C8, E8, G8 e di applicazioni e servizi. W8. Per gli LCD Super UHD saran- La Serie P61 integra le funzioni Smart no compresi gli SK9500, SK8500 HDR per la conversione di contenuti e SK8000. Potrebbe essere ag- con range dinamico standard e Micro molte delle caratteristiche della gamma tecnologia di upscaling 4K dei contenu- giornata anche tutta la serie UK dei Dimming Pro per il miglioramento del QLED, fatta eccezione per il filtro quan- ti in alta definizione e definizione stan- TV UHD. La notizia dell’aggiorna- contrasto. I TV sono inoltre compatibili tum dots. Rispetto alla serie entry level, dard basata su algoritmi di intelligenza mento a AirPlay 2 e Home Kit per anche con Amazon Alexa, oltre natural- i TV P81 supportano anche i contenuti artificiale. La Serie P81 è disponibile nei i TV LG 2018 è stata ripresa anche mente ad integrare Google Assistant. HDR10+ e Dolby Vision e montano il tagli da 50”, 55” e 65” con prezzi a par- da LG Italia su Twitter, ma solo in Più interessante la serie P81, che ha processore IPQ2.0 Engine che offre tire da 499,99 euro. risposta a un utente piccato.

 torna al sommario 18 n.228 / 20 21 SETTEMBRE 2020 MAGAZINE ENTERTAINMENT La media company si occuperà della commercializzazione dei diritti TV The Social Serie A: la Lega delibera all’unanimità Dilemma: un viaggio nel lato Nasce la media company che gestirà i diritti TV oscuro dei social Via libera all’ingresso dei fondi, che acquisteranno il 10% della società. Due le proposte sul tavolo network di Pasquale AGIZZA Il documentario di Jeff ia libera, all’unanimità, alla crea- zione di una media company che Orlowski, presente su Vsi occuperà della commercializza- Netflix, è una discesa zione dei diritti Tv. E parere positivo an- negli inferi dei social che all’ingresso, nella nuova società, dei fondi di private equity che ne rileveranno network. Ecco perché il 10%. Sono queste le due più importan- dovremmo guardarlo ti novità emerse dalla riunione dei venti club di serie A. Importante notare come di Pasquale AGIZZA la delibera abbia raggiunto l’unanimità, mettendo d’accordo tutti i club. Anche i più riottosi, come ad esempio il presiden- sto del 10% della nuova società. La prima “Ora ci sono alcuni passi da fare, appro- te della Lazio Claudio Lotito, hanno dovu- è quella della cordata Cvc-Advent-Fsi che fondiremo le due proposte delle cordate to cedere e votare a favore. Lo schema offre 1,625 miliardi (valutando la nuova per la media company perché ci sono al- prevede, volendo sintetizzare, la costitu- società, quindi, 16,25 miliardi di euro). La cuni dettagli da verificare” ha dichiarato il zione di una nuova società, che gestirà seconda è quella del gruppo Bain-Nb Re- Presidente della Lega Serie A, Paolo Dal i diritti TV del campionato per i prossimi naissance, che offre 1,35 miliardi di euro. Pino, a margine dell’assemblea “Se non The Social Dilemma è un viaggio anni. Un pezzo di questa nuova società, Un’offerta più bassa che prevede, però, andasse in porto la trattativa, l’unica so- all’interno del lato oscuro dei so- grazie alla deliberà di oggi, potrà essere molti bonus e un minimo garantito per la luzione resta la media company, indipen- cial network. Ne analizza le stor- venduto ai fondi di private equity. vendita dei diritti TV nel prossimo trien- dentemente dalla presenza dei fondi, ma ture, i difetti e i pericoli connessi nio. La decisione su quale cordata inseri- sarebbe solo l’ultima istanza” all’uso e all’abuso. Presentato al Due le offerte per il 10% della re nel progetto arriverà nei prossimi gior- Sundance Film Festival e dispo- società: una da 1,625 miliardi ni, mentre sono stati bocciati tutti i piani di Diritti TV, il bando per il nibile su Netflix, il documentario e l’altra da 1,35 con bonus finanziamento alternativi, compreso quel- 2021-2024 sarà comunque di Jeff Orlowski ci sbatte in faccia Due, al momento, le offerte da parte dei lo prospettato dal presidente del Napoli, pubblicato tutto quello che già sappiamo o fondi, che prevedono entrambe l’acqui- De Laurentiis, di coinvolgere le banche. Cosa cambierà per noi spettatori è anco- intuiamo, ma che facciamo an- ra presto per dirlo. La legge Melandri ob- cora fatica ad accettare. E lo fa bliga la Lega Calcio a pubblicare il bando puntando innanzitutto sull’autore- ENTERTAINMENT ll 30 ottobre il ritorno della serie cult per i diritti TV 2021-2024, ma c’è più di volezza degli intervistati. Citiamo, qualche segnale che ci dice che l’asta po- ad esempio, Tim Kendall, ex CEO trebbe andare deserta. Le recenti incom- di Pinterest ed ex direttore della The Mandalorian torna su Disney+ prensioni con Sky, finite a carte bollate, monetizzazione in Facebook. C’è non aiutano in questo senso. Qualora le Justin Rosenstein, che fra le altre Cosa sappiamo sulla nuova stagione offerte non arrivino, o non siano giudica- cose è stato il creatore del Like di te congrue, toccherà quindi alla società di Facebook. L’attraversamento della di Gaetano MERO nuova costituzione andare a trattare con selva oscura rappresentata oggi he Mandalorian è diventata una serie di i vari broadcaster la cessione dei diritti. dai social network si dipana lungo culto e vero e proprio titolo portante per Sembra tramontare l’ipotesi della costitu- una triplice direttrice: l’impatto dei Tla piattaforma Disney +. Jon Favreau, ide- zione di un canale proprietario della Lega. social network dal punto di vista atore e co-sceneggiatore dello show, in un’in- Ma non bisogna sottovalutare nemmeno economico, l’impatto sull’aspetto tervista rilasciata ad Entertainment Weekly, ha un possibile ingresso prorompente di al- mentale e l’impatto sulla realtà che svelato alcuni retroscena e nuovi dettagli sulla tre realtà come Amazon o Netflix. La piat- viviamo tutti i giorni. Il motivo prin- seconda stagione in arrivo il 30 ottobre. Secon- taforma di Jeff Bezos ha già trasmesso, in cipale per cui The Social Dilemma do Favreau, il segreto del successo di The Mandalorian è stato quello di “non legarsi chiaro, quattro partite della Premier Lea- andrebbe guardato è che non ci troppo alle precedenti avventure dell’universo Star Wars”, creando una storia godibile gue, e sembra vedere nel calcio un’otti- invita a prendere la via più corta, anche per chi non ha visto tutti gli episodi della saga. Si è trattato inoltre del primo serial ma opportunità per allargare la platea l’abbandono tout-court dei social in live action prodotto per la TV e ciò ha generato grande interesse da parte del pubbli- degli abbonati ai servizi Prime. Ancor più network per una vita da eremita co. Le vite dei protagonisti diventeranno quindi meno solitarie, con un respiro narrativo articolata la proposta di Netflix, che parte digitale, ma ci invita fondamental- più ampio. “La posta in gioco aumenta, il rapporto tra il mandaloriano e il Bambino si dalla Francia. Grazie ad un accordo con mente a ragionare. Il meccanismo evolve in un modo che al pubblico piacerà di sicuro” ha dichiarato Dave Filoni. Disney MediaPro (che detiene i diritti del campio- perfetto degli algoritmi può esse- non ha al momento confermato l’ingresso di nuovi attori nel cast, tuttavia il budget per nato francese), sarà possibile abbonarsi, re incrinato solo così, ragionando, gli 8 episodi della seconda stagione ha superato di gran lunga i 100 milioni di dollari. attraverso Netflix, al canale Telefoot che pensando, dialogando con chi la L’attore Giancarlo Esposito ha parlato, in un precedente intervento, di una battaglia trasmette la gran parte delle partite del pensa in maniera diversa da noi epica tra Mando e Gideon: “voglio disarmarlo anche mentalmente. Chissà? Forse c’è campionato francese, della Champions e non accettando supinamente un’opportunità per convincerlo a combattere alcune battaglie al mio fianco”. League e dell’Europa League. quello che ci viene proposto.

 torna al sommario 19 n.228 / 20 21 SETTEMBRE 2020 MAGAZINE PC Presentata una versione “quasi flagship” dell’X Pro e un nuovo MateBook 14 AMD con Ryzen 4000 Nuovi Asus Huawei amplia la gamma dei suoi laptop Chromebook. Punta di MateBook X 2020 e Matebook 14 AMD 2020 diamante Alla conferenza HDC 2020 per gli sviluppatori, presentati due laptop premium interessanti il Flip C434 di Sergio DONATO con schermo lla conferenza HDC 2020 per gli sviluppatori, Huawei ha presenta- ribaltabile Ato anche due interessanti laptop: La nuova gamma MateBook X e MateBook 14 AMD in ver- Chromebook di Asus sione “2020”. copre tutte le fasce MateBook X, a un passo di prezzo con 5 nuovi dal top di gamma modelli. Occhi puntati La serie MateBook X ha tra le sue ca- sul convertibile Flip ratteristiche quella di appartenere alla gamma premium ed essere leggera e C434 con processore sottile. Il Matebook X 2020 non cam- M3-8100Y bia registro e rivela uno schermo da 13,8” LTPS touch con un rapporto te- 10510U di decima generazione oppure e ha la fotocamera a scomparsa da di Pasquale AGIZZA laio-schermo del 90%. La risoluzione un i5, affiancato da una memoria RAM 720p. Il touchpad è più grande perché è di 3000 x 2000 pixel con copertura fino a 16 GB e spazio di archiviazione ospita il tag Huawei Share con il quale La nuova gamma di Chromebook del 100% dello spazio colore sRGB. La fino a 512 GB su SSD. La batteria è da è possibile condividere lo schermo con copre tutte le fasce di prezzo con luminosità dichiarata è di 400 nits. La 42 Wh, e Huawei promette una durata gli smartphone Huawei e Honor con notebook che si fanno notare per tastiera retroilluminata ha una corsa fino a 9 ore per la riproduzione di video EMUI 10. La batteria da 56 Wh è stata un design ricercato ed ottime doti dei tasti di 1,3 mm ed è di tipo “full-si- a 1080p. Ha due porte USB-C che pos- presentata da Huawei come capace di di leggerezza. La punta di diaman- ze”. Gli altoparlanti sono stati posizio- sono essere usate indistintamente per garantire un’autonomia di 10 ore per la te dell’offerta di Asus è il Chrome- nati sotto di essa, nello specifico sotto la carica del laptop. Supporta WiFi 6. riproduzione di video a 1080p. Nella book Flip C434 un convertibile i tasti Shift. Il touchpad ha ricevuto un Il peso è di 1 kg e le dimensioni sono confezione è incluso un caricabatterie con schermo che può ruotare fino incremento delle dimensioni del 26%. di 284,4 x 206,7 x 13,6 mm. Il portatile HUAWEI SuperCharge da 65 a 360° grazie alla cerniera ErgoLi- Presente il doppio microfono e il laptop ha anche Huawei Sha- W in grado di fornire una ricarica rapida ft. Il portatile offre un display da 14 sensore di impronte sul re integrato, che permette il anche per gli smartphone Huawei sup- pollici, ma grazie alle cornici molto tasto di accensio- multi-screen con i dispositivi portati. Inoltre, le porte USB sempre at- sottili le dimensioni del dispositivo ne. La webcam è Huawei e Honor dotati di inter- tive permettono la ricarica della batteria sono equiparabili a quelle di un a scomparsa sul- MATEBOOK X 2020 faccia EMUI 10. di altri device anche a PC spento. 13 pollici. Appena sotto al C434 la tastiera, come Il MateBook X sarà disponibile Il MateBook 14 ha una porta HDMI, una si posiziona il Chromebook C425, da tradizione. in Italia probabilmente a partire USB-C per la ricarica e il trasferimen- alimentato da un processore Pen- Dentro il Mate- da ottobre a un prezzo che non è to dati che supporta DisplayPort, due tium Gold 4415Y con scheda video book X 2020 stato ancora comunicato per nes- USB-A 3.0, WiFi 5 e Bluetooth 5.0. Pesa integrata Intel HD Graphics 615. Il c’è un Intel suno dei due processori. 1,49 kg e le sue dimensioni sono di Chromebook C423 mutua molto i7- 307,5 x 223,8 x 15,9 mm. dal modello C425, cambia però il MateBook 14 AMD 2020, Non si conosce ancora la disponibilità di processore, che sarà un Intel Ce- sottile ed economico Huawei MateBook 14 AMD. Si sa però il leron N3350 (ma ci saranno anche Il nuovo MateBook 14 AMD 2020 ha prezzo: a partire da 799,90 euro. modelli Pentium) e anche la sche- ovviamente uno schermo LCD IPS tou- da grafica integrata che sarà una ch da 14” con rapporto di aspetto 3:2 Intel HD Graphics 500. Chiudiamo e risoluzione 2160 x 1440 pixel. Copre con il modello base di gamma, il il 100% dello spazio colore sRGB e ha MATEBOOK 14 AMD 2020 Chromebook C223. Asus pone una luminosità di 300 nits. Il rapporto l’accento sulle doti da peso piuma corpo-schermo è del 90%. del dispositivo, che ha un ingom- Il cervello del MateBook 14 2020 è un bro inferiore a quello di un foglio processore AMD Ryzen 5 4600H che A4 e peso inferiore al kg. si serve di una scheda grafica dedicata AMD (ma Huawei non indica il modello). FLIP C434 La RAM arriva fino a 16 GB e l’SSD fino a 512 GB. La tastiera è re- troilluminata, ha il sensore d’impronte nel pulsante di accensione

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n.228 / 20 21 SETTEMBRE 2020 MAGAZINE TEST Sony è uno dei primi a sfruttare il nuovo taglio da 48” di pannello OLED prodotto da LG Display. Ecco il nuovo TV della serie A9 OLED Sony A9, recensione esclusiva del 48” Qualità di riferimento in pochissimo spazio Questo modello da 48 pollici è fatto apposta per chi ha sempre desiderato l’OLED ma non aveva abbastanza spazio in casa

di Paolo CENTOFANTI ccolo il primo TV OLED da 48 pollici: il Sony KD- 48A9 è il primo TV OLED del produttore giappo- Enese a montare il nuovo taglio prodotto da LG Di- splay, fornitore unico al momento di questa tecnologia. È anche il primo e unico modello per questo 2020 per la serie A9 di Sony, che doveva rimpiazzare la serie AG dello scorso anno. Nei piani originali, la serie A9 sareb- be dovuta essere più ricca di modelli e arrivare dopo l’e- state. Ma la pandemia ha sconquassato tutti i program- video mi ed è rimasto solo il 48 pollici. Perché proporlo come A9 e non come A8? La domanda è legittima, soprattutto considerando quanto la serie A8 di quest’anno abbia praticamente raggiunto la parità con i top di gamma del- lo scorso anno. La ragione è principalmente il prezzo: il taglio da 48 pollici è nuovo, i volumi sono ancora ridotti e la fabbrica che li produce è stata appena avviata sen- za non pochi problemi; in sostanza il pannello anche se Sony KD-48A9 più piccolo non costa poco e ciò si riflette nel prezzo di UN TV PRATICAMENTE PERFETTO, CHE PUÒ PORTARE L’OLED IN 1.799,00 € listino da 1799 euro, che potrebbe far sollevare qualche ANCORA PIÙ CASE lab sopracciglio, considerando che il 55 pollici della serie In sostanza il nuovo TV OLED A9 di Sony è quasi praticamente perfetto. La qualità delle immagini è da riferimento, anche se per ottenere i A8 dista a soli 200 euro. Ma è anche vero che chi per risultati migliori occorre effettuare la procedura di calibrazione. Se avesse avuto un Filmmaker Mode come quello di Panasonic, sarebbe stato problemi di spazio non ha mai potuto portarsi a casa un perfetto out of the box. Molto buono anche l’audio, che su questo modello più piccolo ci ha colpiti ancora di più che sul fratello maggiore da OLED, oggi con il 48” ha finalmente questa possibilità. 65 pollici. Un prodotto che on ogni caso convince a 360 gradi con, se vogliamo, un unico imperdonabile difetto: perché non aggiungere anche sulla gamma OLED il supporto a VRR e ALLM delle specifiche HDMI 2.1? Una scelta che a noi continua sembrare incomprensibile da parte dell’a- Sul 48 pollici la cornice sembra quasi più zienda che si appresta a lanciare PlayStation 5. Se non fosse per questa sbavatura, non avremmo avuto difficoltà a incoronarlo il TV dell’anno. spessa Il frontale del Sony A9 ripropone lo stesso identico Qualità Longevità Design Semplicità D-Factor Prezzo design della serie A8, seppure la differenza nelle di- mensioni del pannello cambia proporzioni ed equilibri. 8.4 9 8 8 8 8 8 La sottile cornice nera intorno al pannello OLED vero e COSA CI PIACE COSA NON CI PIACE proprio, sembra scomparire su di un 55 e un 65 pollici, Qualità video da riferimento Telecomando non retroilluminato ma su questo 48 pollici si nota maggiormente quando Ottima qualità audio complessiva Mancato supporto alle specifiche HDMI 2.1 lo schermo è acceso. Android TV garantisce grande versatilità Virtual surround poco efficace Solitamente siamo inoltre abituati allo schermo OLED spesso pochi millimetri che lascia il passo all’alloggia- mento dell’elettronica solo nella parte centrale poste- riore. Nel caso del Sony A9, praticamente tutto il TV è Detto questo rimangono le linee sobrie ed eleganti il supporto per Dolby Vision. Si tratta di una mossa di- spesso centimetri anziché millimetri, facendo apparire il di Sony, con il nero che la fa da padrone, con solo la scutibile considerando l’imminente lancio della PlaySta- prodotto più “tozzo” quando guardato di tre quarti. sottile banda inferiore a spezzare il design monolitico tion 5, che supporterà funzioni come il Variable Refresh con un grigio più chiaro. Piuttosto sem- Rate e anche se oggi non ci sono sorgenti 4K a 120 Hz, plice e asciutto anche il piedistallo, una un TV con questo posizionamento merita di essere il pedana che sbuca timidamente fron- più possibile aperto al futuro. talmente e che mantiene lo schermo Ciò detto, il parco connessioni è nello standard di mer- praticamente a filo con il piano su cui cato: 4 ingressi HDMI 2.0, 3 porte USB, ingresso “le- è appoggiato, non lasciando quindi gacy” video composito, porta di rete cablata, uscita per spazio per un’eventuale soundbar. Il cuffie e digitale ottica S/PDIF. Il TV è inoltre certificato TV può naturalmente venire installato Wi-Fi 5 e supporta il Bluetooth 4.2. Per quanto riguar- a parete, con fori VESA 30 x 30 cm. da i segnali televisivi, il TV integra doppio tuner digitale terrestre DVB-T2 e tuner satellitare DVB-S2, con slot Ancora niente HDMI 2.1 per moduli common interface per i canali criptati, con Sony ha deciso di non aggiungere ne- supporto per Tivùsat. anche sulla serie A9 il supporto per le Il design del pannello posteriore del televisore è studia- funzionalità previste dalle specifiche HDMI 2.1, fatta eccezione per eARC e segue a pagina 23 

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TEST OLED Sony A9 segue Da pagina 22  to per aiutare nel cable management, con una serie di sportelli in dotazioni che consentono di chiuderei vani degli ingressi e di convogliare i cavi in uscita verso il retro del piedistallo, che anch’esso viene chiuso da una copertura. Tuto ciò consente di mantenere ordinata l’in- stallazione. Versatile e con regolazioni complete Non c’è molto da dire riguardo le funzionalità del nuovo Sony serie A9, visto che da questo punto di vista è pra- ticamente identico alla serie A8. La piattaforma smart è, come di consueto, basata su Android TV (Android 9), con poche personalizzazioni che riguardano la gestio- lizzabile, che consente di aggiungere scorciatoie rapi- ne dei canali TV e i menù di regolazione audio e video. de al menù di regolazione video, al formato di immagi- Come per la serie A8 c’è il supporto ai protocolli Air- ne, al sensore di luminosità ambientale e molto altro. Play 2 ed HomeKit di Apple e oltre a Google Assistant è possibile controllare il televisore anche con Amazon Un display da riferimento, Alexa. Se a ciò aggiungiamo tutte le applicazioni dispo- ma va calibrato nibili per l’ecosistema Android TV, ci troviamo di fronte Per saggiare le prestazioni “out of the box” abbiamo ad un televisore estremamente versatile e con possibi- selezionato il preset Cinema, che Sony stessa defi- lità di accedere alla stragrande maggioranza di servizi nisce come quello più vicino agli standard video di di streaming. L’unica cosa che non ci ha fatto impazzire riferimento. Dall’analisi, in realtà, risulta sì tra quelli di- è l’integrazione con il provider di EPG e consigli perso- sponibili il più accurato, ma comunque non molto pre- nalizzati Samba TV, che rende estremamente pesante ciso. Il bilanciamento del bianco in particolare presenta lo zapping tra i canali TV. Come era già successo con una temperatura colore un po’ troppo fredda rispetto l’A8, dopo averlo provato abbiamo deciso velocemente al riferimento, mentre il gamma si attesta sotto a 2.2. di disattivarlo. Occorre inoltre disattivare la funzione Colore Brillante, i regolazione audio e video sono estremamente com- che rimappa anche i colori dei contenuti standard sul pleti, specie per quanto riguarda le immagini, con tutto gamut nativo più ampio del display, mentre il parametro quello che serve per regolare al meglio il televisore. Ol- “luminosità di picco dinamica” sembra influire sulla line- Modalità Cinema HDR10 pre-calibrazione. tre ai controlli base e alle regolazioni avanzate di bilan- arità della scala di grigio. Nonostante ciò, i colori sono ciamento del bianco e CMS a tre assi, troviamo anche sufficientemente precisi, con un DeltaE medio inferiore Grafico: CalMAN by Portrait Displays. diverse impostazioni aggiuntive, tra cui le impostazioni a 3, la soglia di guardia, con la media che viene alzata dell’algoritmo di upscaling “Reality Creation” e di miglio- proprio dal bilanciamento del bianco, mentre risultano ramento della risoluzione in movimento “Motionflow”. particolarmente precise le tonalità relative agli incarnati Quest’ultimo in particolare si compone di due parame- Anche con i contenuti HDR ritroviamo essenzialmente tri, “Fluidità” che regola l’interpolazione dei fotogrammi le stesse caratteristiche sin qui osservate, per quanto e “Nitidezza” che invece attiva la tecnica di black frame riguarda la colorimetria. Sony non implementa partico- insertion, che frappone dei sub-frame neri per ridurre lari strategie di tone mapping, rispettando fedelmente la percezione del motion blur a scapito di un po’ di lu- la curva ST.2094 fino al roll-off, abbastanza netto, al minosità. La traduzione italiana di alcune voci del menù raggiungimento della luminosità di picco, intorno alle continua ad essere poco intuitiva, ma le descrizioni ag- 580 cd/mq. Il TV è in grado di superare questo valo- giunte da Sony quest’anno sono sufficientemente chia- re, arrivando fino a 630 cd/mq, ma solo con finestre re nell’illustrare lo scopo dei vari parametri. intorno al 5% della superficie dello schermo. Le misure Sempre molto pratico il menù di scelta rapida persona- sono state effettuate con finestre pari al 10%. Come per la serie A8, anche la serie A9 in- clude la funzionalità di calibrazione automatica tramite un PC, colorime- tro e il software Calman di Portrait Display e l’app Calman for Bravia da scaricare e installare dal Modalità Professionisti 1 post-calibrazione. Store. La procedura consente di cali- Grafico: CalMAN by Portrait Displays. brare scala di grigio e spazio colore con range dinamico standard. Sarà poi il processore a mappare i risul- del display, arrivando molto vicini al riferimento. Anche tati anche per i segnali HDR e altre con segnali test HDR si nota un deciso miglioramento, curve del gamma. La procedura è tanto che a livello di colorimetria l’A9 è il display fin qui abbastanza veloce e consente di mi- gliorare sensibilmente la precisione segue a pagina 24 

 torna al sommario 23 n.228 / 20 21 SETTEMBRE 2020 MAGAZINE

TEST OLED Sony A9 segue Da pagina 23  trovato ad esibire il minor valore di Delta ITP (la nuova severissima metrica standard per l’errore colore nei display HDR) fin qui da noi registrato su TV consumer. In parole più semplici, l’A9 opportunamente calibrato è il display HDR più accurato che ci è capitato sotto mano fino ad oggi. Segnaliamo infine che abilitando la modalità gioco - che è un pre-set di immagine dedicato - l’input lag su HDMI scende da oltre 100 millisecondi a circa 19 millisecondi. Una volta chiuso il retro con gli sportellini in dotazione, i cavi spuntano dall’apposita apertura sul retro del piedistallo mantenendo l’installazione ben ordinata. La prova di visione e ascolto Il Sony A9 monta il primo pannello OLED da 48 pollici sfornato da LG Display. Non solo, è anche il primo a giamente sia la pazza fotografia ultra contrastata di essere prodotto nel nuovo stabilimento di Guangzhou Mad Max, quanto le tinte pastello della serie Tales in Cina, che ha introdotto nuovi macchinari, nuovi pro- from the Loop. Come già visto su altri TV Sony, anche cessi di produzione e anche una nuova composizione con l’A9 il profilo Dolby Vision Scuro tende ad essere dello strato OLED. C’è quindi una certa curiosità verso un po’ troppo conservativo sulla luminosità, riducen- potenziali differenze rispetto a quella che è stata la do forse un po’ più del dovuto la gamma dinamica produzione di LG Display fin qui. In realtà se abbia- per la visione in ambiente oscurato, il che ci ha fatto mo rilevato delle differenze queste sono solo posi- preferire il profilo Chiaro e con Netflix la modalità ap- tive: il pannello ci è sembrato da subito presentare posita. In ogni caso il TV ci ha pienamente convinto un’uniformità praticamente perfetta, mentre la risolu- con tutti i tipi di contenuti HDR. Pur non supportando zione 4K concentrata su una superficie inferiore, fa il formato HDR10+ utilizzato su Amazon Prime Video, apparire le immagini ancora più taglienti e definite. anche in HDR10 la resa ci ha soddisfatto appieno, sia Ritroviamo dunque tutte le caratteristiche che ren- da sorgenti streaming che Ultra HD Blu-Ray. Sempre dono appaganti le immagini della tecnologia OLED: efficace l’algoritmo di upscaling di Sony, che si ricon- neri perfetti, colori brillanti, ampia gamma dinamica. ferma il migliore sul mercato al momento, capace di Come già sulla serie A8, anche con l’A9 possiamo dare nuova linfa anche ai contenuti in full HD e quelli apprezzare il perfetto controllo sulle basse luci, con in definizione standard, seppure con i canali del digi- ombre dettagliate, precise e soprattutto pulite e prive tale terrestre sia difficile fare il miracolo. Per quanto Il telecomando è ben dimensionato, con un layout di rumore. Anche con le scene più scure, il TV Sony riguarda invece il Motionflow, per ottenere un mini- della disposizione dei tasti molto pulito e comodo si ritrova a suo agio, regalando immagini convincenti mo di beneficio sulla risoluzione in movimento occor- nell’utilizzo quotidiano. Peccato solo per la man- e prive di ogni possibile effetto “schermo sporco”. Il re mettere entrambi i parametri, fluidità e nitidezza, canza della retroilluminazione che su un prodotto TV è in grado sia di esaltare la fotografia più vivace quanto meno sul valore 1. L’effetto sulla luminosità è di questa fascia non dovrebbe mancare, tanto più che quella misurata, dimostrando una risposta sem- a questo livello appena percettibile. I contenuti 24p che l’OLED è bello da guardare soprattutto al buio. pre equilibrata e che spinge solo quando serve. Basti riprodotti dalle app dei servizi di streaming, senza Mo- vedere come il TV Sony riesca a interpretare egre- tionflow appaiono leggermente meno fluide, niente di

particolarmente allarmante, ma la riproduzione da sor- gente esterne ci è parsa migliore da questo punto di vista. Davvero notevole la resa del sistema audio Acoustic Surface su questo modello. Per il nuovo A9 la sezione audio è nominalmente costituita da due canali stereo da 10 Watt, implementati con la vibrazione del pannel- lo stesso, più un subwoofer da 5 Watt per integrare la gamma bassa. Il TV ci ha sorpreso sia sotto il profilo della dinamica, con la capacità di restituire in modo coinvolgente le colonne sonore di film d’azione, sia per la sua risposta in frequenza, che copre un buon inter- vallo, con voci molto precise, meno spigolose rispetto alle precedenti generazioni della tecnologia, e in gene- rale un comparto medio - alto sì ancora secco rispetto a diffusori tradizionali, ma comunque insospettabilmente piacevole, soprattutto considerando che stiamo parlan- do di audio integrato di un TV a schermo piatto. L’unico aspetto criticabile rimane l’ampiezza del fronte sonoro, che rimane sempre un po’ troppo chiuso verso il centro, indipendentemente dalla modalità audio selezionata.

 torna al sommario 24 n.228 / 20 21 SETTEMBRE 2020 MAGAZINE TEST Abbiamo messo alla prova i prodotti PowerLine di AVM della gamma FRITZ! con tecnologia MIMO in condizioni difficili Test Powerline: abbiamo portato Internet nel box I risultati ci hanno sorpreso positivamente. Portare Internet veloce nei luoghi meno accessibili della casa oggi è più facile

di Paolo CENTOFANTI ono ancora tanti i casi in cui non è facile portare la connettività dappertutto, specie quando non Sè possibile per varie ragioni stendere un nuo- vo cavo. Case multipiano, dependance, box, cantine o solai: i dispositivi smart e connessi si moltiplicano di continuo, aprendo a moltissimi scenari d’uso, ma il Wi-Fi di casa non arriva ovunque. Ecco allora che in aiuto ci può arrivare la tecnologia Powerline: basta avere una presa della corrente nel luogo dove abbiamo bisogno della rete e, a patto che sia parte dello stesso impianto elettrico, è possibile utilizzarla per estendere la propria LAN in tutta semplicità. La tecnologia non è nuova ma ha fatto passi da gigante negli ultimi anni e oggi ci sono prodotti che promettono velocità dell’ordine dei gigabit. Abbiamo deciso di fare una prova affidandoci ai prodotti di AVM FRITZ!Powerline, compatibili HomePlug AV2 ed IEEE P1901, con supporto alla tecnologia 2x2 MIMO, per una velocità di trasmissione massima di 1200 Mbit/s. questi due canali, il sistema è in grado di migliorare le prestazioni fino all’80% rispetto all’utilizzo dei soli FRITZ!Powerline 1260E: power line cavi Fase e Neutro. Chiaramente il MIMO può essere e Wi-Fi mesh insieme utilizzato unicamente in impianti elettrici dotati di cor- Prima di addentrarci nello scenario oggetto del no- retta messa a terra, che in Italia è obbligatoria per gli stro test, vediamo nel dettaglio i prodotti che abbia- impianti a norma. La disponibilità del modulo Wi-Fi nel mo utilizzato. Per la nostra prova abbiamo utilizzato il 1260E non solo permette di estendere la rete Wi-Fi in set top di gamma 1260E, che include il prodotto dello luoghi della casa senza alcuna copertura, ma può an- stesso nome, più un FRITZ!Powerline 1220E, per un che essere utilizzata per collegare l’unità 1260E ad un prezzo di listino di 169 euro. Quest’ultimo è il clas- router in Wi-Fi invece che via cavo, per poi estendere sico adattatore Powerline, con una presa elettrica la rete via LAN e Powerline. passante CEE 7/4 e due porte LAN gigabit. Il 1260E è invece più evoluto, in quanto funziona anche da Lo scenario della nostra prova: portare access point Wi-Fi 5 (802.11ac fino a 866 Mbit/s su connettività al box banda da 5 GHz), include una porta gigabit ethernet Per la nostra prova abbiamo pensato ad un’esigenza e può diventare un nodo di una rete Wi-Fi Mesh se reale, come quella di portare il collegamento Internet affiancato ad altri router della gamma FRITZ!. I pro- in un garage di un condominio, per poter connettere dotti sono basati sulle specifiche HomePlug AV2, che dispositivi quali videocamere di sicurezza, il sistema Fritz!Powerline 1220E a sinistra e 1260E a destra. consentono di raggiungere una velocità di canale lor- di bordo dell’auto e in futuro magati altri dispositivi da di 1200 Mbit/s sfruttando la tecnica 2x2 MIMO. Si IoT. L’appartamento ed il router si trovano al terzo tratta di una modalità di trasmissione che sfrutta due piano, il box al piano interrato, impossibile dunque coppie di conduttori per comunicare tramite l’impian- arrivarci con una connessione Wi-Fi. Il primo vinco- Come funziona: lontano dai valori to elettrico: Fase e Neutro e Fase e Terra. Creando lo di una situazione di questo tipo è che l’impianto teorici, ma meglio di una LAN 100 Mbit/s elettrico dell’appartamento e del Il setup del sistema Powerline di AVM ci ha sorpreso box devono essere necessaria- per l’estrema semplicità, quasi del tutto plug&play. In mente sotto lo stesso contatore: sostanza il primo passaggio è quello di collegare l’a- impossibile collegare due unità dattatore 1220E nella presa da cui partirà il segnale, Powerline sotto due contatori idealmente vicino al router o switch e quindi inizial- diversi. Nel nostro caso siamo mente il 1260E in una presa nelle immediate vicinan- fortunati, perché non solo il box ze. Senza alcun intervento da parte dell’utente i due è intestato allo stesso contatore, dispositivi si riconosceranno e, grazie alla vicinanza ma l’impianto elettrico delle due reciproca, procederanno a stabilire automaticamente unità immobiliari sono collegate l’autenticazione e la connessione Powerline, segnalata direttamente senza passare dal dall’accensione di tutti i LED di stato. A questo punto è contatore. In totale si tratta co- possibile spostare il 1260E nella sua posizione finale, munque di circa 20/25 metri di nel nostro caso in garage. Se il segnale è in grado di cablaggio elettrico tra box ed coprire la distanza, a questo punto il dispositivo ripri- appartamento con due salvavi- stinerà la connessione con il 1220E, cosa che è pun- Come viene utilizzato lo spettro nelle due direzioni: le bande piene ta da superare, uno nel quadro rappresentano le frequenze non utilizzabili a causa di interferenze. elettrico di casa e uno in garage. segue a pagina 26 

 torna al sommario 25 n.228 / 20 21 SETTEMBRE 2020 MAGAZINE

SMARTHOME Explorer Serie 60 è il top di gamma di Rowenta nel campo dei robot aspirapolvere SMARTHOME Rowenta Explorer Serie 60 aspira e lava insieme Pixel 5, Alto appena sei centimetri, aspira e lava allo stesso tempo. L’autonomia è di circa novanta minuti una nuova

di Pasquale AGIZZA spirale e lungo il perime- Chromecast n robot capace di aspirare e lava- tro del muro. Le modalità re nello stesso tempo i pavimenti automatiche di pulizia e un altro Nest Udi casa. Alto appena sei centimetri sono tre, e comprendono a fine mese per arrivare dovunque e con tre diver- la modalità Methodical, Google ha inviato gli inviti alla stampa se modalità di pulizia. È questo Explorer che sarà guidata total- per un evento streaming che si terrà Serie 60, il nuovo robot aspirapolvere di mente dal giroscopio, la il 30 settembre in cui presenterà Pixel Rowenta. Una delle caratteristiche princi- modalità Spot con il robot 5, una nuova Chromecast e un inedito pali del dispositivo è la capacità di aspi- che si muoverà dal punto smart speaker. Questo sarà proba- rare e lavare allo stesso tempo. Il merito di partenza disegnando bilmente il Nest che la stessa società è del sistema proprietario Aqua Force e una spirale e la modalità Wall Follow pen- Controllo via app e supporto ha preannunciato alcuni mesi fa, del panno lavapavimenti in dotazione che sata appositamente per la pulizia lungo il agli assistenti vocali dopo che erano trapelate informazioni garantisce un’azione 2-in-1. perimetro del muro. Tutte le operazioni possono essere gesti- tecniche sul dispositivo. Sulla nuova Grazie ad un’altezza di appena sei cen- Per quel che riguarda la batteria, invece, te grazie all’app gratuita Rowenta Robots, Chromecast non si sa molto: si era timetri, il robot potrà raggiungere anche l’azienda tedesca promette un’autonomia da App Store e Play Store. Explorer Serie parlato di un dispositivo dal nome in codice “Sabrina” e basato su le zone più difficili da pulire. Per quel di circa 90 minuti. Ma se il dispositivo do- 60 è compatibile anche con gli assistenti Android TV. Si tratterebbe di un che riguarda il sistema di guida, invece, vesse scaricarsi mentre è al lavoro, potrà vocali Google Assistant e Amazon Alexa: dispositivo inedito: le Chromecast Explorer Serie 60 si affida al giroscopio, sfruttare una tipologia di ricarica detta si potrà mettere in pausa il dispositivo, sfruttano la connessione a un disposi- ai sensori a infrarossi e ad una telecame- smart, che consentirà di caricare la batte- fermare la pulizia o farlo tornare al punto tivo esterno per trasmettere il conte- ra sul lato che segue in maniera precisa il ria del quantitativo giusto di corrente per di partenza con un semplice comando vo- nuto sulla TV; tale “Sabrina”, invece, perimetro dei muri. finire il lavoro, per poi ricaricarsi del tutto cale. Explorer Serie 60 è già disponibile al sembrerebbe essere indipendente. Tre modalità di movimento: giroscopica, a a lavoro concluso. prezzo consigliato di 449,99 euro.

TEST pagina di configurazione accessibile immettendo l’indi- l’appartamento, e qualsiasi dispositivo IoT ci possa ve- Il test di Fritz!Powerline rizzo IP del dispositivo sul browser. Da qui è possibile nire in mente. Ma come si traduce nella realtà questo trovare molte altre impostazioni, come la programma- dato? Abbiamo provato ad effettuare diversi trasferi- segue Da pagina 25  zione dell’accensione della rete Wi-Fi, attivare il nuovo menti di file di grosse dimensioni da un NAS al piano protocollo di sicurezza WPA3, ridenominare tutti i dispo- superiore a un PC collegato al FRITZ!Powerline nel box. sitivi Powerline e molto altro. Aggiungiamo che tutta la rete LAN è di classe gigabit tualmente successa nel nostro test sul campo. Una volta Nel nostro caso siamo riusciti a stabilire una connessio- ethernet. Iniziando un trasferimento di file, il dispositivo connesso, di default il 1260E crea una rete Wi-Fi a 2,4 ne stabile a circa 260 Mbit/s, come evidenziato dall’ap- abilita la trasmissione MIMO e la banda passa a circa e 5 GHz con un SSID dal nome predefinito e protetta posita pagina di amministrazione del sistema. Conside- 460 Mbit/s. La velocità di trasferimento effettiva dei file dalla password serigrafata sull’unità, facendo un bridge rando la distanza e anche l’età dell’impianto elettrico si è assestata in media intorno ai 20/22 Mbyte/s, pari con la nostra rete locale di casa (viene utilizzato il server non ci possiamo lamentare. Inoltre questa banda è solo dunque a circa 170 Mbit/s, un valore sensibilmente più DHCP del router). Naturalmente è possibile personaliz- quella base di partenza: di default, infatti, il Powerline di basso rispetto al valore lordo comunicato dal FRITZ!, ma zare sia nome della rete che password, utilizzando la AVM, per risparmiare energia, attiva la modalità MIMO comunque superiore ad una tradizionale connessione solo quando c’è bisogno di effettiva maggiore velocità, ethernet a 100 Mbit/s. Via Wi-Fi abbiamo ottenuto velo- quando stiamo trasferendo un file sulla rete ad esem- cità più contenute, inaspettatamente anche in 802.11ac, pio. 260 Mbit/s sono più che sufficienti sulla carta per a pochi metri dal dispositivo e con ottima potenza del distribuire la connessione a (soli) 30 Mbit/s che serve segnale, scendendo a circa 60 Mbit/s nel trasferimento di file. Ci aspettavamo di più. Durante la nostra prova ab- biamo potuto contare in ogni caso su una connessione stabile e sufficientemente veloce, siamo riusciti ad ef- fettuare anche streaming di contenuti in alta definizione di altissima qualità senza interruzioni di sorta. Conside- rando le distanze in gioco e il tipo di scenario, non ci possiamo certo lamentare. La soluzione di AVM è dunque un’alternativa molto in- teressante per portare Internet là dove non è possibile tirare un cavo o arrivarci con il Wi-Fi: è facile da installare e offre una connessione veloce e stabile, a patto chia- ramente di avere un impianto elettrico compatibile con Quando una connessione richiede maggiore ban- i pochi vincoli che la tecnologia pone. Da valutare senza da, il sistema attiva automaticamente la modalità In assenza di connessioni attive, il sistema Power- dubbio il meno costo 1240E (149 euro) o anche una sola di trasmissione MIMO, che apporta un aumento di line si collega in modo tradizionale senza MIMO coppia di 1220E (129,99 euro) da abbinare a un access circa il 75% della capacità di canale. per risparmiare energia. point di propria scelta.

 torna al sommario 26 n.228 / 20 21 SETTEMBRE 2020 MAGAZINE TEST Sony si inventa una nuova categoria di prodotto: lo speaker wireless per TV. Eravamo scettici, ma ci siamo ricreduti Lo speaker portatile Sony riporta la pace in famiglia Addio urla: “abbassa il volumeeeee”. La nostra prova Chi sente poco, capirà meglio quello che si dice in TV e anche chi ci sente bene potrà stare in un ambiente più vivibile

di Gianfranco GIARDINA obbiamo essere onesti: sono due le cose che ab- biamo pensato quando abbiamo preso in mano D(in realtà senza sapere bene di cosa si trattasse), questo speaker portatile Sony modello SRS-LSR200 (199 euro, in distribuzione in Italia entro inizio ottobre). La prima: come si fa a chiamare un prodotto con una sigla che sembra uno scioglingua? A questa domanda cercherà di rispondere la divisione marketing di Sony. Noi semplicemente ci asterremo in questo articolo da video chiamarlo ancora SRS-LSR200 e useremo la gamma più ampia possibile di sostantivi e vezzeggiativi, tipo “sca- tolotto”, “altoparlante”, “speaker portatile”, “aggeggio” e così via. La seconda cosa che abbiamo pensato è che si trattasse di un prodotto di ben poca utilità: a cosa serve una specie di mini-soundbar portatile? E su questo pun- Sony SRS-LSR200 to ci siamo totalmente sbagliati, ma l’abbiamo scoperto LO “SCATOLOTTO” ABBASSA-VOLUME CHE RIPORTA 199,00 € solo provandola. Segno inequivocabile che provare i LA PACE IN FAMIGLIA prodotti, cosa che in negozio quasi sempre non si può OK, avevamo sbagliato: pensavamo fosse un apparecchio inutile, invece questo speaker televisivo portatile di Sony è una bella trovata: fare, è davvero utile. facile ed efficace, piace ad adulti, anziani e ragazzi, per usi anche diversi da quelli che si potrebbero pensare in prima battuta. Il prezzo non è bassissimo: alle soglie dei 200 euro si va certamente nei pressi di apparecchi ben più strutturati, come soundbar e sound base;lab o qualcuno Ma cos’è questo “coso” di Sony? potrebbe pensare di cavarsela e svolgere la stessa funzione con un normale speaker bluetooth. O di fare meglio con una cuffia wireless. Ma in Qualche volta capita - sempre più raramente in verità - di realtà non è così: la cuffia inevitabilmente isola, la TV si sente ma poi si fa fatica a sentire il resto. La soluzione Sony semplicemente avvicina sorgente e ascoltatore e abbassa i volumi: bingo.L’unica miglioria potrebbe essere quella di inserire anche la funzione di vivavoce Bluetooth, trovarsi di fronte al capostipite di una nuova generazio- che avrebbe anche il vantaggio di abbassare automaticamente il volume della TV: idea per una nuova versione. ne di prodotti, qualcosa di mai vista. E all’inizio si resta La base di ricarica è comoda e discreta, l’affidabilità garantita dal pairing già fatto in fabbrica tra base e speaker; la facilità di utilizzo è a confusi, non ci sono altri prodotti a cui riferirsi. In pratica prova di qualsiasi componente della famiglia, giovane o anziano. Un prodotto vincente che ha un solo vero problema, almeno al momento: questo aggeggio di Sony è uno speaker a batteria rica- non avere competitor e quindi non far parte di nessuna “categoria” di prodotto, cosa che potrebbe confondere i retailer meno attenti e i consumatori. Almeno quelli che non leggono dday.it. ricabile che appunto dispone di una base sulla quale fa il pieno di energia. La base però non è solo collegata Qualità Longevità Design Semplicità D-Factor Prezzo all’alimentazione elettrica ma anche al televisore, o con un cavetto digitale ottico, situazione preferibile, o con un 8.8 9 9 8 10 9 8 minijack conesso all’uscita cuffia. Lo scatolotto di Sony, che assomiglia a un piccolo cestino della merenda, con COSA CI PIACE COSA NON CI PIACE Raggiunge il suo scopo: meno rumore, maggiore com- Prezzo non economico il suo manico da trasporto, così è in grado di riprodurre prensione Non ha la funzione “vivavoce” l’audio del TV in unione allo speaker del TV o in sostitu- Facile utilizzo: un prodotto per tutti zione dello stesso. Non solo: sulla parte alta ci sono tutti Funziona bene anche a distanza di diversi metri i tasti principali di un telecomando TV, segnale sugge- stivo di una funzione “remote” integrata. E così è, infatti: l’altoparlante Sony può essere configurato secondo lo Lo speaker-cestino di Sony video standard infrarossi dei diversi produttori di TV e quindi ideale per le persone anziane funzionare da telecomando, grazie al generoso emetti- In prima istanza abbiamo pensato che la funzione qua- tore a infrarossi posto sul retro. si unica di questo prodotto fosse quella di coadiuvare l’ascolto della TV da parte delle persone anziane che, come è noto, sono spesso affetta da ipoacusia, ovvero- sia non ci sentono più come una volta. Invece di tenere lab il volume del TV “a palla”, l’idea di Sony è quella di avvici- nare lo speaker allo spettatore acusticamente svantag- giato per mitigare il problema e rendere la TV più intel- Sony SRS-LSR200 ligibile. Insomma, abbiamo pensato che lo scopo unico La videoprova sul campo dell’aggeggio fosse quello di risolvere un problema di chi ci sente male. Cosa certamente vera, ma anche mol- non vengono più “bombardati” da un volume del TV te- to parziale e ingiusta nei confronti di questo prodotto. nuto inevitabilmente molto alto. Cioè, volumi più bassi Infatti l’attrezzo Sony, oltre a migliorare la comprensione e contemporaneamente migliore comprensione: pra- da parte delle persone che se lo tengono vicino, cambia completamente la vita degli altri abitanti della casa, che segue a pagina 28 

 torna al sommario 27 n.228 / 20 21 SETTEMBRE 2020 MAGAZINE

TEST Speaker Sony SRS-LSR200 stato il problema, ancora più noioso, del mancato sync tra suono dello scatolino e suono del TV, che avrebbe segue Da pagina 27  reso impossibile l’ascolto “misto”. Dobbiamo dire che il sync ci è parso perfetto e l’ascolto dalle due sorgenti perfettamente integrato (tanto che non ci si accorge se ticamente un gioco “win-win”. A prove fatte, il risultato il volume del TV è totalmente a zero o semplicemente è clamoroso e quasi entusiasmante: quelle stanze che basso). Quello che salta (ma ci si fa presto l’abitudine) è fino a prima erano letteralmente invase dalle distorsioni la coerenza del segnale audio rispetto all’immagine in di un TV a volume 85, diventano quasi rilassanti, con un termini direzionali: il display è visibilmente lontano e il suono della trasmissione in corso che risulta moderato suono è acusticamente vicino e le due cose non vanno e, se non si è quasi a ridosso dello speaker, quasi non si d’accordo sul fronte del sistema percettivo. La raziona- sente. Sì, perché cambia completamente lo schema di lità aggiusta tutto, ma ci si deve prendere l’orecchio… una cosa dalla quale non si torna più indietro, tanto che distribuzione acustico: gli speaker dei TV sono quello La cassa avvicina-TV di Sony ha anche un’altra possi- stiamo già pensando di metterlo in valigia per le vacan- che sono e spesso sparano verso il basso o verso die- bilità di impiego: infatti sul retro, insieme a una presa di ze”. Insomma, vittoria su tutta la linea. Tanto che abbia- tro, rendendo la stanza e la sua acustica determinante ricarica USB (che normalmente non si usa, visto che c’è mo avuto i nostri momenti di imbarazzo a comunicare a per una buona comprensione. Inoltre, il fatto che il vo- la base) c’è anche un’uscita cuffia minijack. Questo vuol nonna Rita e familiari che il prodotto era solo in prova lume del “cestino” Sony sia indipendente da quello del dire che, occasionalmente, si può decidere di passare e che, come tutti i prodotti in prova, dovrà tornare alla TV fa sì che si possa arrivare al perfetto bilanciamento addirittura a una qualsiasi cuffia a filo, con il vantaggio Casa produttrice: “Che problema c’è: me lo puoi compe- anche nel caso in cui gli spettatori siano diversi e non che il tratto dal TV all’apparecchio Sony è wireless. rare tu? - ci ha chiesto nonna Rita - Poi ti dò soldi”. Sarà tutti ugualmente svantaggiati dal punto di vista acustico. fatto, è il minimo che si possa fare. Il vero banco di prova: il test di nonna Rita La nostra prova: funziona benissimo, Non contenti delle nostre impressioni, abbiamo instal- La funzione telecomando ma non è home theater lato il sistema a casa di nonna Rita, una signora di 87 è decisamente utile L’installazione del sistema è facilissima, a saperla fare. anni, con una mobilità ridotta e tantissime ore passate Sembrerebbe una funzione aggiuntiva di poco conto, Le istruzioni di utilizzo (microscopiche) non vanno in poltrona davanti alla TV. La nonna Rita vive da sola, ma i tasti principali del telecomando TV ripetuti sulla troppo d’accordo con il target di riferimento; quelle di anche se spesso è visitata dai familiari. parte alta dello speaker Sony sono, alla prova pratica, installazione, costellate di pittogrammi stile Ikea, vanno Negli ultimi anni l’orecchio della nonna Rita si è fatto più un’applicazione utilizzatissima. In pratica ci si dimentica meglio ma, essendo multilingua, non sono delle più fa- “duro” ed è partito il classico braccio di ferro con i fami- il vecchio telecomando del TV, e l’utente che ha a fianco cili. Aiutano molto i codici colore sui cavi e sulla basetta. liari per la gestione del volume del TV. Anche perché a sé lo scatolino non ha problemi a cambiare canale, a Detto ciò, l’aiuto del nipote o del figlio con buona di- il volume del TV alto - ci spiegano le figlie - non le fa correggere il volume del TV, se vuole fare un ascolto mestichezza tecnica (per esempio per programmare la sentire le suonerie di citofono, telefono e campanello, misto, o a cambiare ingresso. Ovviamente niente navi- marca del TV per la funzione telecomando) è certamen- rappresentando così non solo un fastidio per i congiun- gazione in ambiente smartTV, per la quale serve ancora te determinante. C’è da dire, di buono, che dopo aver ti quando sono con lei ma soprattutto un problema di il telecomando originale, ma va detto che il target delle fatto l’installazione, l’utilizzo del sistema è decisamen- sicurezza e di serenità dei familiari quando nonna Rita “nonne” non è certo di quelli che saltano come gazzelle te facile e intuitivo. La funzione di questo apparecchio si trova a casa da sola e non risponde alle chiamate. tra Netflix e Prime Video. Dal punto di vista del design, la Sony è quella di avvicinare il suono del TV, non certo Spesso quando si tenta l’introduzione di nuove tec- maniglia a cestino della merenda è secondo noi azzec- di renderlo più forte. Infatti non si pensi a una cassa in nologie nella vita delle persone anziane, non sempre cata: anche la nonna Rita ha facilità a portarselo in giro e grado di amplificare il suono più di quanto non faccia il “trapianto” riesce e la novità finisce per non scalfire riporlo sulla base di ricarica; altrimenti, con le mani non il TV. Tanto per intenderci, non è una soundbar home le abitudini oramai radicate. Nel nostro caso, l’adozio- più “arzille” sarebbe impossibile impugnare facilmente theater; lo definiremmo piuttosto un “soundbasket” che ne del nuovo sistema è stata pressoché immediata e l’oggetto. lavorA di prossimità. All’interno ci sono tre altoparlanti, spontanea: la nonna Rita, equipaggiata con suo nuovo ovviamente nulla che spinga forte sui bassi, che tanto “borsello sonoro”, ha praticamente messo da parte il te- Non solo per gli anziani non farebbero altro che confondere la comprensibilità lecomando tradizionale e azzerato (salvo errori involon- ma funziona con tutta la famiglia del parlato. Anzi, c’è una funzione di riequalizzazione tari) il volume della TV. E questo - cosa che ci ha stupito Un effetto inatteso è che lo scatolotto Sony, messo in chiamata “Voice Zoom” che enfatizza la banda della - sia in presenza dei familiari che anche nelle tante ore campo, è stato utilizzato da un po’ tutta la famiglia. An- voce (disponibili due profili di intervento) per rendere il passate da sola: “Sento meglio, è molto semplice. Con che la piccola Anna Lu di 11 anni ne ha fatto un uso in- parlato ancora più chiaro. Sarà l’utente a scegliere quel- il TV mi perdo delle parole qua e là, così no. E sono più tenso, e certamente non si tratta di un utente con deficit lo preferito; la nostra scelta va verso quello intermedio. contenta”. Le figlie, che passano molte ore con lei (ov- uditivi: “Ho potuto vedere i miei cartoni animati - ci ha La funzione di comprensione è certamente ben funzio- viamente con la TV sempre accesa) non mollerebbero detto la ragazza - senza che nessuno della famiglia mi nante: con un volume oggettivamente basso, si capi- più il cestino sonoro: “Ci ha cambiato la vita e non si chiedesse di abbassare”. Una cosa rara, evidentemente sce tutto. Uno dei rischi era quello della latenza della litiga più. Se dicevi alla mamma di abbassare il volume Ma c’è di più: un uso decisamente interessante è quello connessione wireless che avrebbe portato innanzitutto assordante del TV, lei si arrabbiava. E poi comunque di portarsi in giro l’audio del TV, almeno entro certe di- a un fuori sync tra immagini e suono; e poi ci sarebbe non sentiva bene. Ora noi respiriamo e lei sente bene. È stanze. Il sistema tira per almeno 10 metri (probabilmen- te si tratta di una connessione Bluetooth) ed è in grado di passare una parete. Anna Lu ci ha confessato: “Fanta- stico, sono andata avanti a sentire il film che stavo guar- dando anche quando sono dovuta andare in bagno...”. Così l’audio del TV ci segue in cucina, mentre si fa da mangiare, o al tavolo del pranzo e della cena, per esem- pio per ascoltare il telegiornale. E questa è una funzione alla quale non avevamo pensato in prima battuta ma che riteniamo decisamente utile: così si scopre che il solo ascolto della TV, mentre si fa altro, è spesso molto gratificante, anche senza immagini.

 torna al sommario 28 n.228 / 20 21 SETTEMBRE 2020 MAGAZINE TEST Le novità di iPadOS 14 sono tante: tra tutte, una Siri più discreta, i widget personalizzabili e soprattutto l’uso di Apple Pencil Apple iPadOS 14, la recensione completa Come usare al meglio l’iPad con Apple Pencil Apple Pencil si spinge ancora più in profondità all’interno del sistema operativo e permette di scrivere quasi ovunque di Sergio DONATO bbiamo guardato da più vicino iPadOS 14, so- prattutto le nuove potenzialità offerte dall’Apple APencil, il cui uso diventa più “intelligente” e per- mette di servirsi della scrittura a mano anche nei campi di ricerca. Lo abbiamo provato su un iPad di 7a genera- zione del 2019. Un dispositivo molto diffuso che fa uso dell’Apple Pencil di prima generazione. Come mettere i widget sulla home Avere i widget sulla schermata Home non è automatico, è necessaria una modifica alle impostazioni. Per farlo si deve andare nel menu “Impostazioni” - “Schermata Home e Dock” e selezionare le dimensioni “Più picco- le” per le icone delle app. Fatto questo bisogna attivare l’opzione “Tieni la vista Oggi nella schermata Home”. I widget in Home saranno visibili solo con l’orientamen- to orizzontale dell’iPad. Questa configurazione della dimensioni simili, ma è un po’ macchinoso. La Raccolta verso il basso dal centro dello schermo non abbando- vista Oggi all’interno della Home era già presente in Smart comprende per impostazione predefinita Sugge- na la schermata principale ma apre una piccola finestra iPadOS 13, ma l’app Suggerimenti usata da Apple in rimenti di Siri, Foto, Mappe, Musica, Note, Podcast, Ap- che non distrae l’utente. E dispone del Quick Launcher: iPadOS 14 salta questa parte importante della configu- ple TV. Tra i widget c’è dunque anche Suggerimenti Siri, se dopo aver digitato i primi caratteri dell’app o del razione iniziale. Seguite le indicazioni indicate sopra e che indica una serie di icone riferite ad altrettante app sito che stiamo cercando compare ciò di cui abbiamo non avrete brutte sorprese, anche perché con iOS 14 i che vengono consigliate in base alla frequenza del loro bisogno, premendo Invio l’app o il sito verranno aperti widget rivestono un ruolo davvero importante. Se non si utilizzo da parte dell’utente. automaticamente. applicano queste impostazioni, i widget su iPad saranno visibili solo all’interno della vista Oggi che quindi rimarrà Il design del menu contestuale Chiamate e Facetime svincolata dalla Home del dispositivo. In ogni caso, che è stato ottimizzato sono finalmente più discreti siano solo sulla vista Today o sulla Home, i widget occu- I pop-up delle sidebar all’interno delle app diventano Le notifiche delle chiamate ricevute su iPad sono con- peranno sempre e solo la parte sinistra dello schermo. utilissimi per non abbandonare la schermata di utilizzo. finate a un rettangolino nella parte alta dello schermo I widget possono essere integrati in tre grandezze: Se proviamo a inserire un appuntamento nel Calendario che non disturba più come nelle precedenti versioni di piccola, media e grande. Tra i widget è possibile sce- tenendo premuto su un giorno, il menu contestuale ap- iPadOS. Funzionalità che vale anche per Facetime e, gliere anche la Raccolta Smart, un widget che contiene parirà in una piccola finestra permettendoci di inserire per questa app, inoltre, è possibile con il tasto home riferimenti a più app che vengono fatte ruotare in base l’impegno avendo il calendario sullo sfondo. Inoltre, la trasformare la videochiamata in una finestra fluttuante. all’orario in cui viene usato l’iPad. Durante il mattino, ad scelta della data e dell’orario dell’appuntamento avrà Il video non viene “oscurato”, ed è possibile vedere l’in- esempio, la finestra del widget smart mostrerà le news l’aspetto del calendario stesso, quindi senza numeri da terlocutore, parlargli e continuare a usare l’iPad. se sono state comprese all’interno del widget. scorrere sull’indicatore numerico a ruota tipico di iOS. La modifica della Raccolta Smart permette sia di rimuo- Siri, un’assistente più riservata vere delle app dal widget, con un pratico swipe, e vo- La funzione di ricerca non distrae più Con iPadOS 14 Siri è diventata più riservata e funziona- lendo di aggiungerle trascinandoci sopra un widget di La ricerca dei contenuti in iPadOS 14 facendo uno swipe le. Sempre nell’ottica della non distrazione dell’utente dall’attività che sta svolgendo, la manifestazione della sfera di Siri verrà confinata nell’angolo inferiore destro della schermata. Un layout più compatto e meno distra- ente. Sulla carta, Siri dovrebbe avere un po’ più di agilità nelle risposte che non riguardino appuntamenti o pro- memoria. Crediamo che l’incremento di venti volte del suo sapere sbandierato da Apple sia circoscritto per il momento solo alla lingua inglese, perché non abbiamo notato differenze. Migliorata però la traduzione in tem- po reale di una frase dettata a Siri. Ora l’assistente può tradurre più di 65 lingue. Dall’italiano - e viceversa - è possibile ottenere traduzioni in inglese, spagnolo, cine- se, tedesco, francese, russo e portoghese. Per il momento, la pronuncia italiana di Siri è ancora

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 torna al sommario 29 n.228 / 20 21 SETTEMBRE 2020 MAGAZINE

TEST iPadOS 14, la prova completa segue Da pagina 29  quella un po’ ingolfata che siamo abituati a conoscere. L’advanced neural text-to-speech che rende il suo parla- to più naturale è disponibile solo per inglese, francese, tedesco, spagnolo, cinese e giapponese. Apple Pencil in stato di grazia Apple Pencil ha ricevuto un trattamento di favore da par- te di iPadOS 14, le sono stati dati infatti i poteri di Scrib- ble, già introdotta in Apple Watch, il tutto condito con una iniezione di machine learning. Con Scribble, che in questo caso non è un’app ma una nuova funzionalità di Apple Pencil in iPadOS, sarà possibile usare la penna per scrivere direttamente in un qualsiasi campo destina- to a ospitare del testo. Il testo scritto a mano sarà quindi convertito automaticamente in testo digitato. Funziona ovunque, anche in Safari, ma per adesso solo in Inglese e cinese. Le possibilità date da Scribble per- mettono di scrivere a mano una mail anche in un’app di HomeKit migliora la gestione Con iPadOS 14 Apple Pencil diventa terze parti come Spark. È possibile così scrivere a mano dei dispositivi e degli scenari più di un accessorio. È fondamentale in un campo di testo, eliminare una parte di testo sca- Dopo l’inserimento nell’app Casa di un nuovo di- La possibilità di scrivere ovunque nei campi che si rabocchiandolo con l’Apple Pencil, selezionandolo con spositivo, verrà indicato dal sistema il modo migliore aspettano un testo digitato è una novità importante che una linea barrata o un cerchio, inserendolo tenendo per utilizzarlo. Per esempio, l’accensione delle luci permette di usare la penna sempre, se si è abituati a premuto con Apple Pencil nel punto in cui si vuole inne- del vialetto quando si arriva nei pressi di casa. Allo farlo. Creare forme rapidamente, spostare parti di testo stare una parola, e infine unirlo o dividerlo con una linea stesso modo, in base all’orario del giorno, nel Cen- scritto a mano, trasformare il testo scritto a mano in testo verticale tra le parole. Comodissimo. tro Controllo (la tendina degli strumenti di iOS, ndr) digitato sono potenziamenti che possono fare la diffe- La selezione del testo digitato può essere fatto sulla sin- verranno visualizzati i dispositivi smart che è più pro- renza per chi è abituato a prendere tante note e usare gola parola con due tap o sull’intera frase con tre tap. babile che vengano utilizzati. quelle stesse note per creare testi con destinazioni più Oltre a questo un testo scritto a mano può essere co- “formali”. I passaggi sono più veloci e la produttività au- piato e incollato successivamente come testo digitato, Le AirPods Pro guadagnano menta. Per adesso, però, il riconoscimento della scrit- la calligrafia viene interpretata e riconosciuta dal mo- l’audio spaziale tura è solo in inglese, ma l’italiano dovrebbe arrivare a dello di machine learning di Scribble. Il testo scritto a Le AirPods Pro con iPadOS 14 hanno guadagnato lo breve. È capitato però che a volte la scrittura venisse mano può essere anche spostato agendo sul triangolo Spatial Audio che permette di ascoltare la direzione riconosciuta anche in italiano e non siamo stati in grado in alto a sinistra del paragrafo selezionato, per riordina- dei suoni in base alla posizione della testa a quella di capire bene perché. Probabilmente per la sovrappo- re e organizzare gli appunti. del dispositivo che sta riproducendo i contenuti. Se sizione di scritture di parole simili. Per esempio “ciao, Scribble riesce a riconoscere anche le forme. Se si lasciamo un contenuto in riproduzione e ci spostia- come stai?” viene tradotto in “ciao, come stay?”, perché traccia una forma rapidamente, sarà mantenuto il trat- mo rispetto a esso, ascolteremo i suoni come se ci “ciao” e “come” sono parole esistenti nella lingua ingle- to originale. Se invece si mantiene la punta del tratto muovessimo intorno al contenuto riprodotto. Per se, mentre “stai” è un termine inesistente nella lingua di sull’ultima parte della forma tracciata, il machine lear- godere dell’audio spaziale è però necessario che le albione. I widget in home hanno un po’ deluso. Un pic- ning interpreterà la forma che si vuole creare conver- AirPods Pro si aggiornino almeno alla versione fir- colo miglioramento rispetto a iPadOS 13, ma nulla che tendo in linee più precise il disegno. mware 3A283. Per farlo bisogna posizionare le Air- faccia gridare al miracolo. Ci sono le raccolte smart e i Pods Pro nella custodia accanto al dispositivo a cui suggerimenti di Siri, le grandezze diverse. Certo, è tutto Conversazioni più focalizzate sono connesse. La custodia deve essere aperta e in più personalizzabile. Ma la parte destinata ai widget è e iMessage rinnovato carica. Non c’è un modo per installare manualmente sempre e solo quella sinistra dello schermo. I Messaggi consentono di mettere in evidenza fino a il firmware, deve avviarlo in automatico il dispositivo Se non si portano i widget in Home, ma li si lasciano nove conversazioni preferite che verranno spostate in Apple. Siamo riusciti ad aggiornare le AirPods Pro e confinati alla vista Oggi, non c’è nemmeno la possibilità cima alla lista dei messaggi con anche i volti memoji o la sensazione è davvero particolare e funziona be- di occupare tutto lo schermo. I widget rimarranno sem- le foto dei contatti in un cerchietto. nissimo. Abbiamo provato a guardare un episodio pre sulla parte sinistra dello schermo; anche nella vista È possibile inserire menzioni all’interno dei messaggi, di For All Mankind su Apple TV+ e, dando le spalle Oggi. Buona la nuova ricerca dei contenuti e delle app in modo che il diretto interessato sia direttamente infor- all’iPad, il suono sembrava in effetti provenire da che distrae molto meno ed è più discreta. Così come mato se ha impostato la chat di gruppo per non essere dietro di noi. Siri. Una piccola sfera animata nell’angolo inferiore de- di troppo disturbo con avvisi troppo numerosi. stro che fa le stesse cose che faceva prima (per adesso), Sono presenti inoltre le risposte nidificate, così da cre- La comoda scelta della risoluzione ma non disturba il flusso delle attività richiamando una are più ordine all’interno della chat. Ed è possibile in- video finalmente arriva anche su iPad schermata nera come eravamo abituati a vedere. serire una foto di gruppo della chat. Sono state anche Dall’app Fotocamera, se opportunamente settata Al di là della Apple Pencil “potenziata”, infatti, la grande aggiunte nuove pose e aspetti per i Memoji. Le novità dalle impostazioni, finalmente permette di modifica- novità di iPadOS 14 è strettamente legata all’ottimizza- sulle Mappe riguardanti i percorsi ciclistici e le guide re la risoluzione video dall’applicazione. Non siamo zione del flusso di lavoro. Non ci sono schermate che cittadine riguardano per il momento solo Londra, San stati capaci di provare l’effetto specchio della came- distraggono, come Siri con la schermata nera o la ricer- Francisco Bay Area, Los Angeles, New York City, Shan- ra selfie perché l’iPad di 7a generazione non è com- ca dei contenuti. È tutto molto più fluido e, per una que- ghai, Pechino. patibile con questa funzionalità. stione sinestetica, anche tutto molto più veloce.

 torna al sommario 30 n.228 / 20 21 SETTEMBRE 2020 MAGAZINE TEST Sony cerca altri spazi nella gamma mirrorless Full Frame, inserendo alla base della gamma A7 un modello più compatto Sony A7C, la Full Frame più piccola al mondo La macchina è giusta, il prezzo è sbagliato Massima miniaturizzazione, peso ridottissimo, qualche sacrificio di troppo sull’ergonomia. Ma l’operazione riesce a metà

di Gianfranco GIARDINA ony non si ferma più sul fronte fotografico che più le ha dato soddisfazioni negli ultimi anni: le Smirrorless Full Frame. Pochi mesi dopo il lancio della A7SIII, questa volta debutta una nuova macchina della stessa serie: si tratta di Alhpa A7C. Dove quel C sta per “compact” e la speranza di Sony è di convin- cere i fotoamatori che finora non sono passati a una Full Frame a farlo, visto che questa macchina promette dimensioni e pesi molto più simili a quelli delle APS-C. Abbiamo avuto modo di prendere confidenza con la nuova nata di casa Sony in anteprima, qualche giorno prima del lancio ufficiale, anche se solo per poco più di 24 ore. Non abbastanza per capire l’apparecchio a fondo ma quanto basta per farsi un’idea concreta e rispondere alla questione più importante: questa mac- volta una Alpha diventa “bi-color”, con la parte alta in tendenza Sony degli ultimi mesi già vista con la picco- china va comperata? Il responso ovviamente cambia metallo satinato e il resto del corpo nero. Una novità la vlog cam ZV-1 e con la più importante A7S III. da utente a utente, ma tutti saranno in grado, leg- completa per Sony, ma non certo per il mondo della Dagli stessi due modelli, anche la A7C eredita il di- gendo questa prova in anteprima, di darsi la propria fotografia. Il nuovo look ricorda molto da vicino certe splay ribaltabile in avanti: troppo utile per i video-selfie risposta. Fujifilm, alcune Leica e certamente l’estetica Olympus. e decisamente troppo versatile per tornare a quello Un bel salto concettuale, che rende questo modello basculante solo verso il basso o l’alto che - crediamo Prova per differenza: la A7C è la sorella un po’ più “old fashioned” delle altre A7 e probabil- - non vedremo più sui prossimi modelli. minore dell’A7III in un nuovo look mente anche più amichevole per un’utenza con un Uno dei grandi vantaggi del nuovo layout dello scher- Basta scorrere le caratteristiche: la A7C è una specie passato di reflex a pellicola. In ogni caso esisterà an- mo è quello di poterlo chiudere tenendo il retro in di sorella minore della acclamata e molto diffusa tra gli che una versione in finitura interamente nera che però plastica sull’esterno, così da proteggere il display da amatori Alpha 7 III. E colpisce per certi versi che esca in Italia arriverà solamente più avanti. graffi: in questo modo la macchina può essere riposta oggi una macchina che di fatto ricalca le prestazioni nello nello zaino insieme ad altre cose senza paura di fotografiche di un modello, certamente azzeccato, ma La Full Frame più piccola e leggera del rovinare lo schermo. di oltre due anni fa. Sì, perché le caratteristiche sono mondo (almeno per ora) Le dimensioni della A7C sono certamente inferiori alle molto simili: sensore Full Frame CMOS Exmor R re- Ma il vero sussulto arriva dalle dimensioni e dal peso: altre A7, forse meno di quanto ci si potrebbe aspettare troilluminato da 24,2 megapixel; batteria Z ad alta po- il telaio della A7C è di chiara derivazione APS-C e ri- visto che abbiamo a che fare con la “più piccola del tenza; eye focus per umani ed animali; stabilizzatore corda da vicino quella A6600 lanciata lo scorso anno mondo”. in-body a 5 assi e 5 stop di recupero; raffica a 10 FPS; che rappresenta il punto più alto delle mirrorless Sony La larghezza è pressoché identica; lo spessore più ingresso microfonico minijack e uscita cuffia e HDMI. in formato non Full Frame. Rispetto alla A7 III cambia contenuto, ma non drasticamente diverso; l’altezza è E ancora: medesima risoluzione del mirino oculare, da molto la distribuzione degli elementi: il mirino non è invece decisamente inferiore, visto che tutta la parte circa 2 milioni 350 mila punti; messa a fuoco a 693 più centrale, non c’è più il rigonfiamento del finto pen- dell’oculare è “in sagoma”. punti; menù pressoché identico; connettività Blueto- taprisma, che però garantiva lo spazio per un’ottica Ma soprattutto è il grip a essere più piccolo, il che oth e Wi-Fi; corpo in magnesio. Insomma, nella nuova del mirino eccellente; il grip diventa molto più piccolo, corrisponde a una “borsabilità” (ci sia consentito il ter- A7C c’è molto della A7 III, tanto che una prova non può pur contenendo la medesima batteria, piccolo miraco- mine non bellissimo) nettamente più alta. Non è solo che essere fatta “per differenza” lo di integrazione che avevamo già visto sulla A6600. una questione di volume, che peraltro diminuisce del E allora veniamo alle differenze: quelle più grosse, una Si perde una ghiera rotativa (quella frontale destinata 19%, ma di “sporgenze”: la A7C è più “rettangolare”, volta chiusa la scheda tecnica, si scoprono all’apertu- all’indice) ma in compenso sulla parte alta compare il ha il grip più piccolo e non ha la torretta dell’oculare ra della scatola. Partiamo dal “new look”: per la prima tasto rosso per la ripresa video, scelta che conferma la e come tale occupa molto meno spazio nello zaino. Ma è anche una questione di peso: dei 650 grammi della A7 III, questa macchina ne perde quasi 150, il che potrebbe non sembrare un miracolo: è pieno il mondo di corpi macchina da mezzo chilo. La cosa stu- pefacente è che la A7C rispetto alla sorella maggiore praticamente non perde nulla in termini di prestazioni, con il suo sensore Full Frame e tutte le altre caratteri- stiche in comune. Anzi, guadagna su un aspetto che avremmo invece, sulla carta, definito problematico,

segue a pagina 32 

 torna al sommario 31 n.228 / 20 21 SETTEMBRE 2020 MAGAZINE

TEST sti indiretti della dimensione compatta, è quella della Sony A7C quasi completa eliminazione dei tasti C, i tasti perso- nalizzabili da menù che tanto sono utili per accedere segue Da pagina 31  direttamente alle funzioni più usate, soprattutto in considerazione del menù Sony tradizionale, non il più facile in cui orientarsi. Sulla A7 III i tasti C sono quat- ovverosia la capacità di dissipare calore: era lecito in- tro (e servono tutti), su questa macchina ce n’è solo tuire che, con un corpo più compatto, la A7C avrebbe uno, in coabitazione con il tasto per cancellare le foto. mostrato qualche problema di surriscaldamento con La cosa è strana e suona quasi come una “cattiveria” le riprese video. Non c’è stato tempo di fare prove ap- gratuita visto che macchine Sony nella stessa classe profondite da questo punto di vista, ma Sony assicura dimensionale o addirittura più piccole hanno dotazio- che le cose siano addirittura migliorate: ripresa video ni superiori o al massimo uguali. Ha due tasti custom senza limiti temporali previsti (a patto di avere scheda la A6400 e anche la piccolissima Vlog Cam ZV1 ne e batteria sufficienti). ha uno. Sulla parte alta del telaio, sopra il mirino, lo Mirini a confronto: quello della A7 III (a sinistra) è spazio per due tasti C c’era ma probabilmente qui ha nettamente più grande e generoso di quello che Il prezzo delle dimensioni ridotte giocato la voglia di creare un po’ di differenziazione equipaggia la nuova A7C (a destra), sia per quanto I giapponesi, si sa, sono maniaci della miniaturizzazio- con le funzioni della A7 III, altrimenti troppo simili a riguarda il gommino di appoggio, che nella sorella ne. E ci immaginiamo la scena quando un ingegnere, quelle della nuova A7C. Si perde anche il doppio slot maggiore avvolge l’occhio e nella piccola non dopo aver passato mesi e mesi chiuso in laboratorio SD, che certamente è comodo ma non indispensabi- prevede un vero e proprio contatto e, soprattutto, con il suo staff, ha presentato al board di Sony il mock- le: lo slot singolo, peraltro ben posizionato (si cambia per la dimensione: difficile avere una posizione up della A7C: applausi. Meritati, visto che il risultato card senza staccare la macchina da treppiede), è più che permetta piena nitidezza su tutto il quadro. è eccellente; e visto che il punto di partenza era una che sufficiente. macchina già molto ottimizzata e giunta alla terza re- visione. Ma tutto ha un prezzo, la miniaturizzazione si L’ottica conta su peso e dimensioni paga. E non parliamo (per ora) di euro: di quello ra- (e per questo Sony si è inventata un gioneremo in conclusione della prova. C’è un prezzo pancake 28-60) che Sony fa pagare all’utente in cambio delle ridotte Ma che succede se a questa A7C ci colleghiamo una dimensioni. Il primo - il più caro a nostro avviso - è bella ottica Gmaster Full Frame (noi abbiamo provato il mirino: la risoluzione è la stessa ma cambia drasti- con il generoso 135 F1.8)? Beh, semplice: il suffisso “C” camente la dimensione e soprattutto l’ottica che ne perde di significato. Sì, perché alla fine è l’ottica, ancor permette la visione nell’oculare. più del corpo macchina, che ti determina l’ingombro Una mirrorless deve avere un mirino oculare digitale totale della fotocamera. E in certi casi anche il peso: impeccabile, perché il sacrificio che si chiede al foto- basti pensare che il 135 da noi provato con questa grafo di arrivo dalle reflex, è di rinunciare a un mirino macchina per qualche scatto pesa (solo lui) pratica- ottico, dove i soggetti si vedono bene di sicuro perché mente il doppio del corpo. In pratica si passa da mez- I tasti sul posteriore sono meno del solito: si sono “veri”. Il mirino oculare di questa A7C è limitato, zo chilo della A7C “nuda” a circa un chilo e mezzo perde il classico layout con 4 tasti attorno alla non ha la linearità, la nitidezza ai bordi e la dimensione dell’insieme; sarebbero stati 1 Kg e 650 grammi con le ghiera rotativa. di quello della A7 III e delle altre A7, un vero tallone altre A7. A cosa serve, allora, questa C se alla fine l’ot- d’Achille. tica incide di più sul peso e sulle dimensioni del resto? Certamente, si è trattata di una scelta obbligata. Il con- Per rispondere a questa domanda, Sony ha lanciato non abbiamo amato neppure questa. Il classico sce- fronto dimensionale parla chiaro: se non si fosse ridot- questa A7C con un’ottica pensata espressamente per nario è che compare di colpo un soggetto, giusto il to il mirino in sagoma, rubando il progetto alla serie questo taglio di macchina: si tratta di un pancake 28- tempo di impugnare la macchina e bisogna scattare, A6000, sarebbe stato pressoché impossibile ridurre 60 F4-5.6, leggerissimo e, quando è chiuso, decisa- prima che la situazione da catturare svanisca: un’ot- così drasticamente le dimensioni della macchina e si mente compatto. tica retraibile fa inevitabilmente perdere lo scatto (a sarebbe finiti per sconfessare quella “C” che è l’ele- Premettiamo di non amare le ottiche che non funzio- meno che non la si tenga al collo già estesa). mento differenziante della sigla e della macchina. nano se non “estese” (scelta fatta anche da Nikon per Certo che i vantaggi di un’ottica di questo tipo si sen- Una scelta molto meno obbligata, che rientra nei co- l’ottica corta delle sue mirrorless full frame Z): quindi tono. Innanzitutto si tratta di una delle ottiche più pic- cole e leggere tra quelle Full Frame: l’altezza è di soli 45 mm (da chiusa); la bilancia ferma le lancette a 176 g. Un’ottica che svolge occhio e croce la medesima fun- zione è quella che abbiamo sulla nostra A7 III, la 24-70 F4 Zeiss, la cui altezza è di 94 mm (il doppio) e il peso è di 426g (circa due volte e mezza). Certo, si tratta di ottiche diverse: la piccola pancake ha, per esempio, un fuoco minimo un po’ lungo (sare- mo nell’ordine dei 30 cm circa) e probabilmente pre- stazioni ottiche non da lente Zeiss. Ma è l’elemento che rende, almeno per le applicazioni più comuni, la A7C veramente compact: difficile poter girare in Full Frame più leggeri e compatti. Per questo motivo, la preferenza tra le due versioni (con e senza ottica) va In questo scatto laterale, dalla parte del grip, si apprezza ancora di più il cambio di spessore e altezza; ma certamente a quella in kit: la configurazione standard anche quello della finitura: viene abbandonato il classico bucciato che ricorda la pelle a favore di un più da mettere in borsa è quella, anche se si è liberi di moderno puntinato: sarà così d’ora in poi il look delle nuove A7? segue a pagina 33 

 torna al sommario 32 n.228 / 20 21 SETTEMBRE 2020 MAGAZINE

TEST Sony A7C segue Da pagina 32 

montare a questa macchina qualsiasi altra ottica at- tacco E Full Frame. Il feeling di utilizzo: belli estetica e materiali, un po’ meno “pro” Nella parte alta della A7C ci sarebbe spazio per almeno nell’ergonomia un paio di tasti programmabili mancanti, per lo meno Sony ci ha spiegato che la A7C nasce da una consa- sul lato sinistro. pevolezza, emersa nei tanti focus group organizzati A sinistra l’ottica kit 28-60, a destra lo Zeiss 24- dall’azienda: più della metà dei clienti Sony con mir- 70: due ottiche simili per dati di targa, seppure rorless in formato APS-C (la classe A6000 per inten- di classe diversa. Il confronto dimensionale è derci), ha scartato una Full Frame principalmente per evidente, anche in considerazione che la lente un’ottica più pesante, come la GMaster 24-70 F2.8, il peso e ingombro. Insomma, non sono stati spaventati piccola deve essere estesa per l’utilizzo. Il peso discorso cambia e la seconda mano a supporto del- dalla spesa ma dallo zaino necessario per il corre- dell’ottica Zeiss è più che doppio rispetto alla la lente diventa necessaria, almeno per chi non può do. Con queste premesse, la A7C si candiderebbe a piccola ottica kit della A7C. contare su polsi di ferro. Al di là della mancanza della fare da “traghettatore” di clienti verso la “specialità” ghiera frontale e dei tasti C, l’ergonomia nell’uso prati- di Sony, la Full Frame, anche per coloro che stanno non essere bilanciati dal vantaggio della compattezza. co è compromessa anche dalla posizione scelta per il scappando dalle macchine più grosse. Ovviamente Con gli occhi di un utente più moderato, invece, ci sia- tasto Menu, uno di quelli che si usa di più. Si trova nel parliamo di persone che non hanno memoria delle mo trovati tutta la qualità di una full frame, soprattutto mezzo del pannello posteriore, in una posizione che “vecchie” reflex: le Full Frame di qualche anno fa sem- sulla resa con basse luci e ad alti ISO, impensabile per non si tocca mai naturalmente ma che bisogna andare brano degli elefanti rispetto a questa macchina, ma i sensori più piccoli, in un corpo che non è drastica- a prendere usando una seconda mano, o per premere anche rispetto alla maggior parte delle mirrorless Full mente diverso da quello delle APS-C e delle micro il tasto o per tenere la macchina: con il pollice non ci si Frame, che onestamente non possono certo spaven- 4:3. Una delle novità di questa macchina rispetto alle arriva. Perché questa decisione? Ci sono almeno altri tare un fotoamatore storico per peso e ingombro. Ma altre A7, è l’otturatore, rivisto per essere più compatto: 10 posti in cui era meglio mettere il tasto menù. se si è consumata la propria esperienza di fotografo il tempo minimo di scatto scende da 1/8000 a 1/4000, nel campo delle compatte o delle micro 4:3, questo una perdita trascurabile della stragrande maggioran- Qualche scatto di prova: taglio è quello in grado di convincere. za delle situazioni. L’estetica - confessiamo - spiazza c’è tutto il DNA della famiglia A7 E - se proprio dovessimo dire - la A7C ci sembra taglia- un utente Sony: il family look è tradito da questa mac- Nelle ore di prova (perché sono letteralmente state ta proprio per questo target, non solo nelle dimensioni china, a meno che questo non diventi la nuova esteti- ore) siamo andati a fare qualche scatto in giro per Mi- ma anche nel look, che ricorda troppo da vicino certe ca delle prossime uscite della serie A7, cosa alla quale lano. La giornata dal cielo biancastro non si è dimo- realizzazioni di Olympus, marchio che è destinato a onestamente non crediamo. Ma, alla fine, dobbiamo strata certo la migliore per tirare fuori il meglio del sen- sparire o rimensionarsi sul mercato. dire che questo tocco di silver, unito a materiali di qua- sore Sony. Malgrado ciò, possiamo dire chiaramente Ci siamo messi alla guida di questa A7C con lo spirito lità, è piacevole. Il feeling, per esempio, della ghiera che siamo di fronte alla classica grande qualità del del transfuga dal micro 4:3 più che con quello dell’ap- dentata dei modi di scatto, è eccellente, massiccio. Il sensore da 24 megapixel di Sony: ci ritroviamo per- passionato utente di qualche altro modello A7. Sì, per- grip merita due parole: la minore altezza, come già ac- fettamente con l’atteggiamento di scatto che già ab- ché con quest’ultimo approccio, la A7C la si boccia: i cade con le A6000, lascia all’impugnatura della mac- biamo conosciuto su A7 III. La risoluzione del sensore, sacrifici che chiede, soprattutto al mirino, potrebbero china solo due dita, il medio e l’anulare. Il mignolo fini- alta ma non ai livelli della A7R, non tira il collo all’ottica, sce sotto la macchina, mentre il pollice è opposto per neppure a quella economica e compatta in dotazio- la tenuta e l’indice - ovviamente - sul tasto di scatto. ne, che non mostra grandi distorsioni né vignettature, Così la presa è un po’ meno salda di quanto non acca- dimostrando così che il matrimonio tra A7C e questo da con la A7 III, ma comunque molto buona, soprattut- obiettivo è ben riuscito. Certo, il 28-60 non ha uno to se si lavora con l’ottica piccola. Quando montiamo sfuocato da urlo, anzi: la focale corta e l’apertura limi- tata non sono troppo indulgenti verso chi ha velleità artistiche, tocca accontentarsi. Malgrado ciò, il detta- glio non è male: abbiamo provato a fare la stessa foto con l’ottica in kit e un migliore Zeiss 24-70 F4 e la resa è paragonabile: una buona notizia, visto che l’ottica Zeiss costa il doppio. Passando a qualcosa di più im- pegnativo, abbiamo collegato il piccolo corpo macchi- na al prime lens 135mm f1.8 Gmaster, ottica che costa tanto quanto il corpo macchina e che, ovviamente, ha una gestione della sfuocatura veramente sofisticata e piacevole. Confessiamo di esserci divertiti di più in questa configurazione: la A7C resta pur sempre, dal punto di vista fotografico, una A7 a tutti gli effetti. Sul fianco della macchina trovano posto lo slot per L’ergonomia magari è meno convincente del previsto, una SD card e la classica serie di connessioni della Il tasto Menu è collocato in una posizione che non ma sulla qualità di immagine non si discute. Anche un famiglia A7: uscita cuffia, ingresso microfonico, riusciamo a spiegarci, lontano da ogni comune micro HDMI e porta USB-C, utilizzabile anche per “itinerario” percorso dalle dita della mano destra alimentare la macchina mentre è in funzione. durante l’impugnatura. segue a pagina 34 

 torna al sommario 33 n.228 / 20 21 SETTEMBRE 2020 MAGAZINE

TEST I NOSTRI SCATTI DI PROVA Sony A7C clicca per l’ingrandimento segue Da pagina 33 

ritratto spontaneo fatto in classica modalità “punta&- scatta” in spazio aperto, ha tutta la naturalezza di una grande full frame, cose che uno smartphone si sogna. Gli scatti a diversi ISO: grande resistenza alle alte sensibilità Il banco di prova più significativo per una Full Frame è dimostrare cos’è capace di fare con le basse luci: ci siamo quindi chiusi in studio, abbiamo spento tutte le luci e siamo rimasti letteralmente a lume di candela, anzi di candele, due. Con la macchina a treppiede e Scatto realizzato con l’ottica kit 28-60 l’ottica kit, abbiamo scalato gli ISO lasciando alla mac- china il compito di compensare da sé i tempi di scatto per garantire una buona esposizione. Nella visione d’insieme, lo scatto resta godibilissimo fino alla rag- guardevole sensibilità di ISO 25600; andando oltre, a 51200 ISO, lo sfondo, oltre che un po’ troppo rumoro- so, risulta un po’ macchiato: a 102400 ISO ci si deve arrivare solo in caso di vera disperazione, altrimenti meglio evitare. Se invece andiamo a guardare i micro- dettagli, come le piccolissime scritte sui condensatori della motherboard, il grande salto si ha oltre i 6400 ISO, sopra i quali le scritte più piccole non si leggono più. Ma a 6400 o sotto la qualità è eccellente; e siamo davvero con solo due fiammelle di luce. Un risultato francamente impensabile solo qualche anno fa e che molte macchine ancora oggi si sognano. Se poi pen- siamo che questi risultati sono stati ottenuti con l’ottica in dotazione, capiamo cosa possa dare questa mac- china con ottiche qualitativamente migliori. I prezzi: a prezzo di listino non convince. A 500 euro meno sarebbe OK E veniamo ai prezzi: la A7C, disponibile da ottobre, ha un prezzo di listino di 2100 euro, nella versione solo corpo, che diventano 2400 per quella in kit con il 28- 60 pancake. In particolare quest’ottica arriverà anche fuori dal kit, ma solo tra qualche mese, e avrà un co- Ottimo anche il fuoco: il soggetto che sto di 500 euro. Capiamo che gestire l’alchimia di una si avvicina velocemente a noi viene gamma A7 diventata oramai molto ampia, con mac- agganciato e tenuto perfettamente fino al chine dalle prestazioni oramai inevitabilmente simili e momento dello scatto. con tempi di introduzione anche molto diversi, sia una brutta gatta da pelare. Trovare il giusto bilanciamen- to per dare un senso e una scalabilità a tutti i prezzi, non è semplice, anche in considerazione del fatto che l’inversione dei prezzi, con cui la versione compatta ghiere, tasti e soprattutto mirino oculare, resta, a parità molti modelli del passato, anche superati da nuove re- finisce per costare di più della A7 III che senza tema di di prezzo, una scelta preferibile. Insomma, non basta lease, sono ancora in produzione e in commercio (si smentita può essere considerata la sorella maggiore. il display ribaltabile (che hanno macchine anche molto pensi per esempio alle A7 prima serie, di cui sono in Così non va: o il mercato fa veloce a ritracciare il prez- più umili) a rendere competitiva una A7C sopra i 2000 circolazione ancora le ultime, o la A7 II). zo della A7C almeno 500 euro sotto, portandola il kit euro. Quindi, sintetizzando, il nostro giudizio sulla A7C Il problema di questa A7C è che a circa 2100 euro è in a 1900 euro, o altrimenti sembra difficile consigliare è assolutamente positivo, senza considerare il prezzo. vendita nei principali store di elettronica (e non da siti questo modello, pur ben congegnato. A meno che, Il prezzo, almeno quello di listino, la mette però fuori di dubbio rigore fiscale) la A7 III addirittura in versione nel giro di poco tempo non tocchi alla A7 III essere gioco; se il prezzo scende sensibilmente, invece, que- kit con l’ottica 28-70. superata da una nuova e ancora più entusiasmante A7 sta macchina ha le carte in regola per diventare il best ll prezzo attualmente “ufficiale” della A7 III in versione IV: a quel punto il benchmark diventerebbe la nuova seller di ingresso nella categoria Full Frame. In fondo kit con l’ottica 28-70 è di 2119 euro, come si vede nei macchina con un nuovo prezzo di listino più in propor- - va riconosciuto - questa macchina porta con sé tutta prezzi “sincronizzati” tra MediaWorld (sopra) e Unieuro zione con quello della A7C. Questo sistemerebbe un l’esperienza vincente di Sony nel segmento Full Fra- (sotto). Il listino è dato a 2499 euro, praticamente solo po’ le cose, ma comunque non leverebbe di torno l’ag- me in un form factor adatto a un pubblico ancora più 99 euro in più di quello di lancio della A7C in kit. guerrita concorrenza interna: la A7 III, un po’ più gran- ampio. Al quale però non si può chiedere di sfiorare i Cioè, stante la situazione attuale di mercato, si crea de, certo, ma con una dotazione migliore in termini di 2500 euro per macchina e una prima, piccola, ottica.

 torna al sommario 34 n.61 / 20 21 SETTEMBRE 2020MAGAZINE AUTO IBRIDA Ampio ventaglio di scelta, con tre versioni elettrificate e due endotermiche Ultimate E: con Hyundai toglie i veli alla nuova Tucson Brabus la Smart elettrica diventa Tecnologia, design e 3 versioni elettrificate sportiva La quarta generazione si distingue per un design d’impatto e per la tripla scelta per l’ibrido (e costosa) di Massimiliano ZOCCHI La Smart EQ fortwo, e prime immagini teaser avevano ormai prodotta solo con svelato un design decisamente par- motorizzazione elettrica, Lticolare, ma alla fine possiamo am- mirare tutti i dettagli estetici della nuova riceve una elaborazione Hyundai Tucson, la quarta generazione dalla solita Brabus, che del SUV coreano, che per l’occasione le regalano potenza e guadagna anche molto in tecnologia e motori elettrificati. Difatti Hyundai ha look sportivo deciso di dotare la sua vettura di rifer- imento con tutte le sue tecnologie di di M. ZOCCHI assistenza alla guida, di un infotainment aggiornato, e offrire la scelta tra tre mo- torizzazioni ibride: mild hybrid, full hy- brid e plug-in. Il tratto più distintivo resta il “Parametric Dynamics”, un combinazione tra linee dinamiche e spigoli vivi, che ottengono come risultato un aspetto futuristico. Ancora una volta è il preparatore Così come futuristiche sono le anticia- tedesco Brabus a donare carattere pate Parametric Hidden Lights, le luci alla Smart, questa volta però con nascoste nella calandra anteriore, tra- solo il motore elettrico a disposi- mite un sapiente gioco di specchi, co- -Lane Following Assist (LFA) [NUOVO] chscreen, dicendo addio a manopole o zione dato che la piccola di casa lori e materiali. -Mantenimento Attivo della Corsia (LKA) tasti. La connettività Bluelink offre una Daimler ormai è prodotta solo sot- Il design tagliente è ripreso anche al [migliorato] vasta gamma di servizi, come la nuova to il marchio EQ e a batteria. Nasce posteriore, con la fanaleria che utilizza -Rilevamento della Stanchezza del Con- funzione “Profilo Utente”. È possibile così la versione Ultimate E, che ancora i nuovi concetti. Interessante e ducente (DAW) configurare fino a due account princi- unisce dettagli estetici, assetto, e dall’aspetto sportivo il contrasto di co- -Rear Cross Traffic Collision Warning pali, per le impostazioni personali della un ritocco al motore elettrico. lore creato dai montanti e dal diffusore (RCCW) parte multimediale. Il nuovo sistema è La Smart EQ fortwo diventa dun- nella parte bassa. -Rear Cross-traffic Collision-avoidance ovviamente compatibile con Android que molto più appariscente e spor- La casa coreana con la nuova Tucson Assist (RCCA) [NUOVO] Auto e Apple CarPlay. Completano la tiva da fuori, con paraurti dedicati vuole offrire il pacchetto tecnologico -High Beam Assist (HBA) dotazione un pad di ricarica wireless e in tinta, estrattore aerodinamico, più completo possibile, che include: Ma la nuova Tucson può essere anche e porte di ricarica USB, anteriori e po- e carreggiate allargate, il tutto sulla un vero SUV con capacità fuoristrada, steriori. base della cabrio. -Frenata Autonoma di Emergenza (con grazie alla trazione integrale in accop- Per quanto riguarda le motorizzazioni, Arrivano anche nuovi cerchi in rilevazione di auto, pedoni e ciclisti) piata al Terrain Mode, per avere ottime Hyundai Tucson punta ad accontentare lega, che crescono di due taglie, [NUOVO: Junction Turning] prestazione anche su fango, neve e un ampio ventaglio di clientela, con passando dai 16” di serie ai 18”. -Avviso di Ripartenza (LVDA) [NUOVO] sabbia. Il tutto poi coadiuvato dalle So- tre versioni elettrificate e due endoter- Il motore è lo stesso della serie -Highway Driving Assist (HDA) 1.5 [NUO- spensioni a Controllo Elettronico, che miche. Il nuovo propulsore Smartstream normale, ma se nelle prime tre VO] regolano automaticamente e costan- turbo benzina 1.6 T-GDI a iniezione di- mappature si comporta come -Navigation-based Smart Cruise Control temente gli ammortizzatori del veicolo retta è abbinato al motore elettrico da di consueto (82 CV e 160 Nm di -Curve (NSCC-C) [NUOVO: utilizzando e, sempre nell’ottica di massimizzare il 44,2 kW di potenza, e alimentato da coppia), con la modalità Sport+ dati dal Sistema di navigazione] comfort e le prestazioni di guida, ten- una batteria al litio da 1,49 kWh; poten- invece la potenza sale a 92 CV e -Intelligent Speed Limit Assist (ISLA) gono in considerazione anche variabili za totale di 230 CV e 350 Nm di coppia la coppia a 180 Nm. Infine novità [NUOVO] di guida come velocità, condizioni stra- massima. Per il Mild Hybrid invece, il estetiche anche per gli interni, con -Blind Spot-Collision Warning (BCW) dali, svolte, necessità di arresto e acce- sistema da 48 volt scelto da Hyundai è cuciture in contrasto, vari dettagli Blind-spot Collision Avoidance Assist lerazioni. accoppiato sia al motore 1.6 T-GDI, sia sulla plancia, nuovi battitacco re- (BCA) [NUOVO] Dicevamo novità anche per gli interni, al 1.6 CRDi, entrambi con la possibilità troilluminati e tappetini appositi. La -Safe Exit Warning (SEW) [NUOVO] con la nuova filosofia INTERSPACE, che di richiedere la trazione integrale. velocità massima non varia, e resta -Remote Smart Parking Assist (RSPA) mette alla prova la nuova organizzazio- Queste versioni arriveranno nelle limitata a 130 km/h, mentre diminu- [NUOVO: solo su versioni HEV/PHEV] ne degli spazi e uno stile avvolgente. Il showroom entro la fine dell’anno, con isce l’autonomia, che passa da 157 -Surround View Monitor (SVM) [miglio- centro di tutto è sempre il display princi- prezzi ancora da comunicare, mentra la km a 125 km. Ciò che sale è invece rato] pale, da 10,25”, che comprende naviga- variante ibrida plug-in farà il suo debut- il prezzo. Si parte da 57.362 euro, -Blind View Monitor (BVM) [NUOVO] zione e infotainment, e che per la prima to nel 2021, e le caratteristiche non mentre la normale cabri costa qua- -Rear Occupant Alert (ROA) [NUOVO] volta ha tutte le regolazioni tramite tou- sono ancora note. si la metà, 28.394 euro

 torna al sommario 35 n.61 / 20 21 SETTEMBRE 2020MAGAZINE AUTO ELETTRICA Notizia “bomba” da Automotive News, da una fonte di Manager Magazin Le colonnine Volkswagen potrebbe vendere Bugatti a Rimac di Be Charge da adesso sono Porsche resterebbe come importante azionista interoperabili In cambio Porsche aumenterebbe la sua presenza in Rimac, passando dal 15,5% al 49% con la rete Evway di Massimiliano ZOCCHI Be Charge e Evway una notizia inaspettata, e clamo- by Route220 hanno rosa, quella che rimbalza da Auto- annunciato l’accordo Èmotive News, che a sua volta cita una fonte di Manager Magazin: il Grup- di interoperabilità po Volkswagen sarebbe intenzionato a delle rispettive reti liberarsi del marchio Bugatti, cedendolo di ricarica. Da oggi all’azienda di supercar elettriche Rimac. Ma in un certo senso Bugatti resterebbe le colonnine di Be in parte sotto il controllo di Volkswagen, be aumentare la sua quota fino al 49%, già ottenuto l’approvazione dei dirigen- Charge compariranno grazie al coinvolgimento di un altro suo trasformando Rimac in una divisione per ti Volkswagen e si attende solo il via all’interno dell’app marchio, Porsche. supercar elettriche di Volkswagen, pur libera del consiglio di amministrazione. Tempo fa Porsche ha investito in Rimac, con la maggioranza sempre in mano a Ma il report si spinge oltre, citando al- Evway ed attualmente ne possiede il 15,5%. Se- Mate Rimac. Per “festeggiare” questa tri marchi sull’orlo di un cambiamento. condo molti addetti ai lavori, la collabo- nuova vita, Bugatti potrebbe presentare Lamborghini, Seat, Italdesign e persino di Paolo CENTOFANTI razione con Rimac è stata fruttuosa per già il mese prossimo una versione elet- Ducati, sono tutti sotto osservazione, la realizzazione della Taycan. In questa trica della hypercar Vision Le Mans. con negoziazioni già aperte con possi- operazione di riassetto, Porsche potreb- Secondo la fonte, l’operazione avrebbe bili investitori.

AUTO IBRIDA La gamma Renault è sempre più elettrificata, con l’arrivo delle ibride E-Tech Cresce ancora il network Evway Renault ZE e E-Tech: “il mercato sta cambiando by Route220 con l’accordo di in- teroperabilità con la rete di ricarica Auto elettrificate per ogni esigenza” di Be Charge. Infatti, gli utenti di Evway da adesso vedranno com- In Italia il mercato delle auto ibride è quasi raddoppiato e le previsioni sono incoraggianti: +12% parire nella mappa dell’app anche le colonnine Be Charge. L’accor- di M. ZOCCHI do prevede anche la comparsa a a anni Renault è protagonista del breve delle colonnine della rete di mercato europeo delle auto elettri- ricarica di Evway anche all’interno Dche, ma vuole ritagliarsi anche una dell’app di Be Charge. fetta del mercato dell’ibrido, grazie all’in- “L’accordo con evway by Rou- troduzione della gamma E-Tech, con so- te220 rappresenta un passo im- luzioni full hybrid e plug-in hybrid, mercati portante verso un modello aperto fortemente in crescita in Italia. che consenta l’utilizzo della nostra Le auto ibride (comprese le Mild Hybrid) rete di infrastrutture di ricarica alla sono sempre più richieste, anche gra- 2019, sono stati guadagnati soprattutto gane, 36.950 euro, ha in dote 50 km elet- platea di utilizzatori più ampia pos- zie al prezzo più vicino alle normale en- a scapito delle motorizzazioni diesel, trici. Nel 2021 dovrebbe arrivare un’auto sibile”. Con queste parole Roberto dotermiche. In Italia il mercato è quasi benzina, e in parte anche GPL, mentre il completamente elettrica con un prezzo Colicchio, Head of Business Deve- raddoppiato, e i trend di vendita per gli metano invece ha visto una leggera cre- aggressivo, la Dacia Spring, su cui però lopment di Be Charge, ha annun- ultimi mesi dell’anno mostrano previsio- scita. Renault si appresta ad aggredire il la casa francese non si sbilancia ancora ciato quello che potrebbe essere ni incoraggianti, a sfiorare il 12%. Segue mercato con una proposta completa, che molto. A margine c’è un dato interessan- dunque solo il primo di una serie di a ruota l’ibrido plug-in, con numeri più ha come base proprio le elettriche Zoe e te da segnalare, cioè quello che riguarda accordi di interoperabilità per l’a- bassi, a causa dei costi più elevati, ma Twingo, ma che punta anche alla massa il meccanismo di acquisto della vettura zienda del gruppo Be Power, che comunque spinto dagli incentivi statali. In con la Clio full hybrid dotata del sistema elettrica ma con la batteria a noleggio. punta ad un ampliamento consi- questo caso, pur partendo da numeri più E-Tech. Con un prezzo di partenza di Da sempre cavallo di battaglia di Renau- stente della propria rete di ricarica. bassi, il settore ha praticamente quadru- 21.950 euro, già oggi costa quasi come lt, per diversi anni circa l’80% dei clienti Be Charge, infatti, ha varato un plicato la sua presenza tra le preferenze la versione diesel, ma offre emissioni in- ha preferito un costo d’acquisto più bas- piano industriale che mira all’in- degli italiani. Altrettanto ha fatto l’elettri- quinanti inferiori. La tecnologia E-Tech è so a fronte di una canone mensile per stallazione di circa 30.000 punti co, fortemente spinto dagli incentivi, con declinata poi anche con le versioni plug- la batteria. Ma negli ultimi mesi questo di ricarica sul territorio nazionale Zoe tra le auto elettriche più vendute, e in di Captur e Megane. La nuova Captur, trend si sta invertendo e, complici anche nell’arco dei prossimi 3 - 5 anni, tra le preferite anche per i servizi di car con prezzo di 32.950 euro, può arrivare a le migliori offerte, sempre più acquirenti tutte alimentate da energia al sharing. I punti percentuali, rispetto al 65 km di autonomia elettrica, mentre Me- propendono per l’acquisto della vettura. 100% da fonti rinnovabili.

 torna al sommario 36 n.61 / 20 21 SETTEMBRE 2020MAGAZINE AUTO ELETTRICA Si è svolto il lancio ufficiale della Lucid Air, la berlina elettrica rivale di Tesla Nuovo Lucid Motors Air, finalmente il lancio ufficiale Supercharger V3 a Berlino, Tesla: Prezzi e design finale della rivale di Tesla “espanderemo I due modelli migliori saranno consegnati quasi in contemporanea nel secondo trimestre 2021 la rete nei centri di Massimiliano ZOCCHI città” inalmente sappiamo tutto della Air, Con l’apertura di un prima auto elettrica di Lucid Mo- Supercharger di nuova Ftors, la cui storia è stata tanto tra- vagliata quanto affascinante. L’azienda, generazione a Berlino, fondata da quello che fu il padre della Tesla vuole fornire una Tesla Model S, Peter Rawlinson, dopo un inizio promettente incappò in problemi più facile ricarica anche finanziari, risolti poi grazie ad una iniezio- a chi non ha un posto ne di capitali derivanti dal medio oriente. auto privato Con ritardo si è quindi arrivati al lancio finale, con uno stabilimento produttivo di M. ZOCCHI già pronto e in funzione. Il design defi- nitivo della Air non è molto cambiato luzione che Lucid potrebbe riprendere generoso vano porta oggetti. Finalmen- fin dal primo prototipo, soprattutto per in futuro. L’impostazione dell’abitacolo è te svelate anche le reali specifiche tec- quanto riguarda gli esterni. All’interno molto moderna, senza controlli fisici, con niche della Air, così come i prezzi, che invece le cose sono cambiate, con la il tutto demandato al display centrale, si sono rivelati uguali a quelli trapelati parte anteriore sostanzialmente inva- che però diversamente da Tesla ed altri in rete. L’unica differenza rispetto alle riata ma con decise modifiche ai posti concorrenti aggiunge un dettaglio non anticipazioni riguarda le tempistiche, posteriori, dove non troviamo più quelle da poco: è retrattile. Lo schermo può con i due modelli migliori che saranno La rete di ricarica rapida e privata soluzioni super lusso e business, come scomparire, lasciando solo le informazio- consegnati quasi in contemporanea nel Supercharger resta uno dei miglio- sedile allungabile e postazioni di lavoro. ni necessarie sul display che sostituisce secondo trimestre 2021. Nessuna Air ri asset aziendali in mano a Tesla, Non sappiamo però se queste siano so- la classica strumentazione, rivelando un arriverà in strada nel 2020. cosa chi gli garantisce un van- taggio competitivo non da poco rispetto alle case che devono affi- darsi alla rete di ricarica pubblica. E AUTO ELETTRICA Non solo la berlina elettrica Air, Lucid Motors ha svelato anche un SUV ora le cose pare che miglioreranno ancora. Tesla ha infatti inaugurato Project Gravity, Lucid ha già ponto un SUV elettrico una nuova installazione Super- charger V3. Questa stazione non si trova su una direttrice di viaggio, Aperta anche la lista d’attesa agli interessati ma dentro la città di Berlino, vicino La sua seconda creazione ha il nome in codice Project Gravity. Non si vedrà prima del 2023 a quella che si dice sarà la sede del Tesla Design Center d’Euro- pa. Jeroen Van Tilburg, il manager di M. ZOCCHI responsabile per la rete di ricarica ucid Motors durante lo sviluppo europea di Tesla, chiarisce: “Ora, della berlina elettrica Air è riuscita come parte del nostro impegno La tenere nascosto un altro proget- per rendere la proprietà di una to, quello di un SUV elettrico, apparso in Tesla facile e conveniente per tutti, alcune foto rubate durante una sessione incluso chi non ha accesso a un fotografica. Dopo l’unveil della Air, quin- punto di ricarica a casa o sul posto di, l’azienda ha svelato anche quello che di lavoro, espanderemo la nostra per ora è conosciuto solo con il nome in rete Supercharger nei centri città”. codice di Project Gravity. Un cambio di strategia forse dovu- Si tratta di un SUV elettrico, sulle cui spe- cifiche tecniche c’è ancora la massima to di SUV di lusso così come fatto con to alla popolarità della Model 3 e segretezza, ma di cui Lucid ha comun- la berlina appena svelata. Ci sarà però della Model Y, che hanno richia- que voluto svelare qualche dettaglio. da aspettare, come facilmente intuibile. mato tanti clienti che non vivono in Sarà ovviamente basato sulla stessa Concentrata sulla produzione della sua case private. L’apertura della fab- piattaforma della Air, Lucid Electric Ad- prima auto, Lucid non prevede di portare brica europea a Berlino, dovreb- vanced Platform (LEAP), il che garantirà sul mercato il SUV prima del 2023. Nel be amplificare questa situazione, grande spazio a bordo, anche grazie al frattempo però ha aperto la lista d’attesa portando sul mercato una Model 3 powertrain super compatto. A bordo tro- per gli interessati, facendo sapere che i probabilmente più economica (poi- veranno posto fino a 7 occupanti adulti, futuri proprietari della Berlina avranno ché senza costi di importazione) e e Lucid promette di innalzare il concet- la precedenza. la Model Y per la prima volta.

 torna al sommario 37 n.61 / 20 21 SETTEMBRE 2020MAGAZINE BICI ELETTRICA Con l’arrivo del motore Shimano EP8, l’italiana Titici ha svelato l’eBike Everso Milano, continua Titici Everso, carbonio e Shimano EP8 la rivoluzione: piste ciclabili, Presentata l’eBike capolavoro italiano bici contromano È una eBike di alta gamma con telaio in carbonio e dettagli presi dal mondo delle moto e auto a 30 km/h di Massimiliano ZOCCHI (con autovelox) on l’arrivo del motore Shimano Sfruttando le modifiche EP8 arrivano tantissimi modelli al Codice della Strada, Cche per il powertrain si affidano alla soluzione della casa giapponese. Tra l’Assessore Granelli questi c’è anche la Everso di Titici, azien- si dice pronto ad altri da italiana di Asola, in provincia di Manto- va, che ha colto l’occasione per lanciare colpi di spugna. Sempre la sua top di gamma. Titici ha scelto il più spazio alle bici, auto telaio in carbonio, per tutti gli allestimen- con nuovi limiti ti, realizzato con il sistema TITICI-Expan- dable CoreSystem. Per plasmare i fogli di di M. ZOCCHI fibra di carbonio non vengono usate sac- che gonfiabili, ma un’anima di polistirene espanso sinterizzato, con superficie per- forze sia sul tubo orizzontale che su quel- Shimano XTR a 12 velocità. Disponibile a fettamente liscia. Questo processo evita lo obliquo e al tempo stesso irrobustisce richiesta per 10.990 euro. l’insorgere di bolle d’aria e relativi inde- tutta la struttura. Infine ci sono l’angolo di Segue poi la Advanced, sostanzialmente bolimenti della struttura. L’altro dettaglio sterzo molto aperto, 65,5°, e il tubo sella uguale alla sorella maggiore, con solo che la contraddistingue è il sistema di am- inclinato a 75°, per maggiore sicurezza qualche dettaglio minore di qualità infe- mortizzazione posteriore, di derivazione contro gli ostacoli e pedalata dinamica. riore, che infatti fa restare il prezzo molto A Milano la giunta sta modificando motociclistica. Lo schema a monocross Il motore è lo Shimano EP8, abbinato alla vicino a 9.490 euro. Come proprosta più la viabilità in molte vie principali e ha un’escursione di 160 mm, ed è stato nuova batteria da 630 Wh, con i consue- economica troviamo l’allestimento Pre- introducendo facilitazioni agli spo- possibile utilizzarlo grazie al motore EP8 ti livelli di assistenza alla pedalata, Eco, mium, che passa a forcella Rock Shox stamenti in bici, eBike e monopat- ed alla prontezza di erogazione. La stes- Trail, Boost. L’autonomia in Eco è stimata ZEB Select RC, ammortizzatore Deluxe tino elettrico. Sembra che le cose sa motivazione ha reso possibile un carro in 277 km. La Titici Everso è proposta con Select+ e cambio Shimano XT, sempre a continueranno a progredire in que- particolarmente corto, per privilegiare la tre allestimenti diversi, a seconda del li- 12 velocità. Cala qualcosa anche nei freni, sto senso, sfruttando le imminenti reattività. L’ammortizzatore si collega poi vello di qualità del montaggio. La top di che passano da Shimano XT BL-M8100 modifiche al Codice della trada.S al telaio nella parte anteriore con il siste- gamma è la Superior, con forcella Rock- a Shimano BL-M6120. Prezzo di 7.990 Ne parla l’Assessore alla mobilità ma Force Divider Diamond. Questo par- Shox ZEB Ultimate RC2, ammortizzato- euro. I pesi sono rispettivamente di 22,5 Marco Granelli. Tra le modifiche del ticolare schema di attacco distribuisce le re RockShox Deluxe Ult RCT e cambio kg, 23,5 kg e 24,5 kg. CDS spicca la nuova categoria di “Strade Urbane Ciclabili”, dove le auto potranno viaggiare ma a velo- cità di 30 km/h, e dando sempre la BICI ELETTRICA La nuova SAM² è stata progettata per ottime prestazioni in downhill e enduro precedenza alle bici. Le bici acqui- siranno anche il diritto alla marcia contromano, ma solo in determina- Focus presenta SAM², eBike concepita per la discesa te situazioni. Spiega Granelli: “Ora L’eBike si presenta con geometrie aggressive ma un design elegante. Disponibile da subito sarà possibile prevedere il doppio senso ciclabile nelle strade a sen- di M. ZOCCHI Van Coil. Per il cambio Focus so unico per le auto, solo dove lo si è affidata allo Shimano XT decide il comune, realizzando sul ocus ha presentato SAM², eBike da 12 velocità, mentre per lato sinistro della strada a senso orientata al downhill e all’enduro la parte elettrica troviamo unico, anche in presenza di sosta, Fspinto. Si parte da un telaio con ge- l’ormai collaudata coppia, una corsia ciclabile segnata con ometrie più aggressive, con head angle Bosch Performance CX con linea tratteggiata e simbolo delle di 65°, ruote da 29” e angolo sella da 76°. batteria da 625 Wh. Prezzo biciclette, che permette alle bici Queste soluzioni vanno di pari passo di 6.999 euro. di andare in un senso insieme alle con l’escursione di ben 170 mm, con ci- La SAM² 6.8 passa a forcella auto e nell’altro in corsia ciclabile”. nematica a due fasi, capace di accoglie- RockShox ZEB e ammortizza- Nuovi limiti che potranno essere re sia ammortizzatori a molla che ad aria. tore Super Deluxe. Anche il cambio è di- Focus la chiama Cockpit Integration So- tenuti sotto controllo dagli autove- Il montaggio cambia in base ai due alle- verso, passando a SRAM GX Eagle, men- lution (C.I.S.) ed ha come scopo ottenere lox, che installati anche in strade di stimenti preparati, con ovviamente due tre la motorizzazione è identica. Il prezzo un cockpit pulito ma al tempo stesso che quartiere e locali. A questo si uni- prezzi diversi. Per la SAM² 6.9 abbiamo cala a 5.899 euro.Da segnalare l’organiz- possa garantire bassi attriti per cambiate ranno anche le “zone scolastiche”, la forcella Fox 38 Factory (colore aran- zazione estetica (e pratica) del manubrio, e frenate. Le eBike sono disponibili da su- aree dove le auto non potranno cione) e ammortizzatore sempre Fox, con la completa integrazione dei cavi. bito, nelle taglie S, M, L e XL. circolare in determinati orari.

 torna al sommario 38 n.61 / 20 21 SETTEMBRE 2020MAGAZINE TRASPORTI Presentata la roadmap per il lancio su vasta scala dei servizi C-V2X avanzati Amazon, La roadmap della 5G Automotive Association acquistati dieci camion elettrici Digitalizzazione delle strade entro il 2030 di Lion Electric. I servizi connetteranno veicoli, strade ed infrastrutture, sfruttando le potenzialità delle reti 5G Continua la di Paolo CENTOFANTI marcia verso a 5GAA (5G Automotive Associa- tion), l’associazione che raggrup- un futuro Lpa industria automotive e telco, ha presentato la roadmap da qui a 10 sostenibile anni per il deploy dei servizi avanzati I dieci camion di connettività tra auto, infrastrutture di entreranno in funzione segnaletica, strade e tutti i loro utilizza- ad ottobre. Confermato tori, che abiliteranno non solo la guida l’impegno di Mercedes- autonoma, ma anche un’infinità di ser- vizi e scenari. La roadmap è proprio co- Benz per la fornitura di struita intorno al concetto di scenari di furgoncini elettrici utilizzo, al fine di delineare con preci- bordo: telemetria, videocamere, Li- pre disponibili sullo stato del traffico, sione requisiti tecnici e tecnologie ne- DAR, ecc.. avvisi di pericolo e mappe aggiornate di P. AGIZZA cessarie per la loro implementazione. La roadmap è indirizzata agli enti rego- latori internazionali, ai gestori di strade e autostrade e naturalmente ai gover- ni, al fine di favorire la creazione delle infrastrutture digitali che governeran- no la mobilità del futuro prossimo. Come dice il nome della stessa asso- Amazon continua la sua marcia ciazione, la tecnologia abilitante per i verso un futuro ad impatto zero, e servizi più avanzati sarà quella dello in quest’ottica ufficializza l’acquisto standard 5G, che non include solo le La roadmap prevede anche l’inclusio- fornite direttamente dall’infrastruttura di dieci camion elettrici prodotti da reti, ma anche le comunicazioni diret- ne di pedoni e ciclisti anche tramite lo che si sta percorrendo. Seguiranno Lion Electric. I camion inizieranno te veicolo con veicolo. Diversi servi- smartphone degli utenti. La standardiz- l’arrivo sul mercato a partire dal 2026 ad essere utilizzati per i trasporti zi V2X - sigla che sta per “vehicle to zazione dei protocolli di comunicazio- dei servizi di condivisione dei feed dei Amazon da ottobre. Dal punto di everything” - sono già stati testati su ne sta avvenendo in seno al 3GPP, che sensori trai i veicoli nei primi modelli a vista tecnico, i camion Lion8 pro- rete 4G LTE, in particolare le comuni- si occupa degli standard di telefonia guida autonoma e a partire dal 2029 mettono un’autonomia di oltre 400 cazioni tra segnaletica e informazioni mobile, con l’integrazione dei servizi delle prime implementazioni pilota chilometri. I pacchi batteria sono sul traffico e veicoli, ma la prospettiva avanzati V2X all’interno delle prossi- di sistemi di gestione automatica del modulari, e l’azienda afferma di futura è quella di permettere ai veico- me Release 17 e 18 dello standard 5G. traffico autostradale e delle intersezio- poter arrivare a fornire fino a 480 li di comunicare direttamente tra loro, La roadmap prevede due principali bi- ni stradali. Il secondo binario è quello kWh di energia. Tutti i camion di scambiando informazioni su eventuali nari che procederanno parallelamen- della sicurezza stradale, con lo scopo Lion Electric hanno dispositivi di pericoli imminenti (come incidenti o te. Quello della Traffic Efficiency- rea di arrivare a zero vittime sulla strada, ricarica rapida e pesano, a vuoto, anomalie sulla strada), fino a condivi- lizzerà la digitalizzazione della strada, un obiettivo che si spera di raggiunge- poco più di 11 tonnellate (24.600 dere il feed completo dei sensori di con informazioni in tempo reale sem- re con l’adozione di massa dei servizi libbre). La massa a pieno carico è V2X e l’integrazione nell’ecosistema di 24,7 tonnellate (54.600 libbre). anche dei terminali dei pedoni, oltre a “Quest’autunno Amazon metterà cicli, motocicli e ogni altro tipo di vei- in funzione dieci nuovi veicoli elet- colo. trici di Lion Electric” ha dichiarato Quello che emerge dalla roadmap un portavoce dell’azienda “Faran- elaborata dalla 5GAA, è che per l’im- no parte della nostra logistica di plementazione dei servizi 5G-V2X sarà autotrasporti sostenibili”. necessario più spettro rispetto a quel- Il potenziamento della flotta elettri- lo allocato oggi. In particolare servirà ca fa parte del piano The Climate mettere a disposizione degli operatori Pedge, il cui punto fondamentale di telecomunicazioni ulteriori 50 MHz sono i cospicui investimenti nella nello spettro sotto 1 GHz, per la realiz- start-up Rivian, azienda che si oc- zazione dei servizi Vehicle to Network cuperà della creazione di 100mila nelle aree rurali, più altri 500 MHz nel- furgoncini elettrici da consegnare I due scenari di comunicazione dei servizi 5G-V2X: diretti e tramite l’infra- la banda tra 1 e 7 GHz per le aree me- ad Amazon nei prossimi anni. An- struttura di rete. tropolitane ad alto traffico per i servizi che Mercedes-Benz produrrà per V2X avanzati. Amazon 1.800 furgoni elettrici.

 torna al sommario 39 n.61 / 20 21 SETTEMBRE 2020MAGAZINE AUTO ELETTRICA Opel continua la sua offensiva, insieme agli altri marchi PSA, nel settore elettrico Colonnine Opel scuote il mercato delle monovolume di ricarica in autostrada, L’elettrica Zafira-e Life da 31.000 euro finalmente Arriva anche la “Lounge su ruote” Zafira-e Life, con due diversi tagli di batteria, da 50 o 75 kWh si parte di Massimiliano ZOCCHI ASPI ha comunicato la opo aver coperto il segmento del- partenza dei primi lavori le compatte, con la Corsa-e, e le per i progetti pilota. Si Dcrossover, con la Mokka-e, Opel espande ulteriormente la sua proposta avvarrà di diversi partner di vetture 100% elettriche con Zafira-e e il primo è Enel X con Life, la versione a batteria della “Lounge stazioni fino a 350 kW su Ruote”. Batteria che per la prima volta nel powertrain del Gruppo PSA avrà due di potenza diversi tagli, da 50 o 75 kWh. Il motore resta il solito da 100 kW (136 di M. ZOCCHI CV) delle altre vetture, mossa strategica, veicolo). Al listino bisogna poi togliere centrale è compatibile con Apple CarPlay sia per fattori produttivi ma anche per anche lo sconto speciale che Opel ha ri- e Android Auto, che nella versione top esperienza accumulata su diversi model- servato per il lancio, del 21%, portando il di gamma si abbina anche a un sistema li. Zafira-e Life è ordinabile in tre diverse prezzo a 31.678 euro (promozione fino al audio da dieci altoparlanti. Per quanto dimensioni (S, M, L) e con allestimenti 30 settembre 2020). Con questa batteria riguarda la ricarica, troviamo la presa diversi, denominati Edition, Business Edi- l’omologazione WLTP parla di 230 km di Combo CCS per la corrente continua fino tion, Elegance Business Elegance. Nel autonomia. Nelle varie combinazioni si a 100 kW, che porta a 30 minuti la rica- formato più capiente può ospitare fino sale di prezzo fino ai 50.810 euro della rica all’80% della batteria da 50 kWh, o A inizio anno Autostrade per l’I- a 9 persone, candidandosi come scelta variante Large, con allestimento Busi- 45 minuti per la 75 kWh. Per la ricarica talia ha presentato un piano det- anche per chi svolge lavori di servizio e ness Edition, indicando che le tre taglie in corrente alternata invece Zafira-e Life tagliato per installare colonnine trasporto, in aeroporto, in hotel, o anche non influiscono più di tanto nel costo avrà il caricatore monofase da 7,4 kW di di ricarica fast lungo la sua rete come NCC. Considerando il modello me- finale. La sorella maggiore può vantare serie, oppure trifase da 11 kW opzionale. autostradale. Ora il piano è arriva- dio, ovvero con tagli M, batteria da 50 una capacità di carica di 4.500 litri. La batteria, composta rispettivamente da to alla fase operativa, con i primi kWh e allestimento Business, Zafira-e Presenti i sistemi di assistenza alla guida, 18 o 27 moduli, è garantita 8 anni oppure progetti pilota in partenza. Come Life parte da 49.910 euro, ai quali sot- come Assistente di Corsia, Avviso stan- 160.000 km. L’opzione da 75 kWh e 330 rivelato da Insideevs.it, la prima trarre però gli incentivi statali di 8.000 chezza, Assistenza Abbaglianti o anche km di autonomia arriverà però solo nel commessa se l’è aggiudicata Enel euro (in caso di rottamazione di vecchio l’Head Up Display. Lo schermo touch 2021, con prezzi ancora da comunicare. X, che installerà due stazioni di ri- carica con potenza fino a 350 kW lungo la A1. Le installazioni avver- ranno nell’area di servizio Secchia RETE DI RICARICA Il DL Semplificazioni è legge e porta importanti novità per la rete di ricarica Ovest, per la direzione sud, e Fla- minia Est per la direzione nord. Il Decreto Semplificazioni sblocca l’auto elettrica Enel X sarà responsabile di tutte le fasi, dalla progettazione alle In arrivo 60.000 colonnine pubbliche e corrente elettrica al costo di un contratto domestico realizzazione, passando per la fase burocratica dei permessi e di M. ZOCCHI mesi dall’entrata in vigore del della connessione, e infine per la l Decreto Semplificazioni è arrivato alla testo. Verranno inoltre snelli- manutenzione e per la piattafor- conversione definitiva in legge e si at- te le procedure burocratiche ma digitale interoperabile. ASPI Itende solo la pubblicazione in Gazzetta di autorizzazione, e azzerato però manterrà il ruolo di Charging Ufficiale. Si tratta di un momento impor- il canone per l’occupazione Point Operator (CPO) e gestirà tante per la mobilità sostenibile italiana del suolo pubblico, se l’ener- direttamente i punti di ricarica, in quanto il Decreto porta consistenti gia erogata sarà certificata affidandosi di volta in volta a -di novità per quanto riguarda l’infrastruttura da fonti rinnovabili. Tali co- versi partner. Non è solo ASPI a di ricarica per le auto elettriche. Il testo lonnine dovranno inoltre es- muoversi, ma gli fa eco Strada dei stabilisce che i singoli Comuni dovranno sere accessibili in modo non Parchi, che insieme a Renexia sta istituire dei progetti per avere almeno 1 discriminatorio, per facilitare l’accesso elettrica tali da assicurare un costo non progettando l’installazione di pun- punto di ricarica ogni 1.000 abitanti. Può alla ricarica anche ai diversamente abili. superiore a quello previsto per i clienti ti di ricarica lungo la A24. sembrare poco, ma vorrebbe dire ave- Strettamente collegato a questo tema domestici residenti. Si tratta di un cambio Nell’area Tiburtina Sud ci saran- re dalle 50 alle 100 colonnine anche in c’è anche quello del costo dell’elettricità, enorme, in quanto ad oggi una semplice no 5 colonnine colonnine, per un Comuni di media grandezza, dove ora con un taglio delle tariffe alle colonnine, colonnina in corrente alternata eroga totale di 10 stalli, mentre a Colle spesso le colonnine sono zero. O più nonostante il parere contrario di Arera energia al costo di circa 40 centesimi Tasso Nord e Sud avremo 3 co- semplicemente circa 60.000 colonnine (Autorità per l’Energia). Arera avrà 180 per kWh, ovvero il doppio del costo di un lonnine per 6 stalli. Inizialmente la in tutta Italia. Le giunte avranno tempo 6 giorni per definire tariffe per l’energia contratto domestico. potenza sarà di 50 kW.

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n.61 / 20 21 SETTEMBRE 2020MAGAZINE INFOTAINMENT Lo specchietto intelligente promette prestazioni ottime, anche in notturna Wide Path, il Panasonic e Nissan collaborano insieme camper made in Danimarca che Nasce lo specchietto retrovisore intelligente si porta in giro Una telecamera nel lunotto posteriore invia le immagini al display nello specchietto retrovisore in bici o eBike di Pasquale AGIZZA Wide Path è un mini na telecamera inserita nel lunot- camper che da chiuso to posteriore, che trasmette le misura meno di un Uimmagini allo specchietto retrovi- sore interno, dotato di un display ad alta metro e mezzo. Si porta definizione. Sono queste le caratteristi- in giro con la bici e che salienti dello specchietto retrovisore offre quattro posti in intelligente nato dalla collaborazione fra Panasonic e Nissan. configurazione giorno Una prima implementazione del sistema e due posti letto in è stata già inserita all’interno del SUV configurazione notte Kicks di Nissan, rilasciato da poco sul fornirà riprese ottimali, anche in moda- questo modo non ci saranno più angoli mercato giapponese e thailandese. An- lità notturna, oltre a ridurre il fastidioso ciechi o passeggeri ad ostacolare la vi- di Pasquale AGIZZA dando più nello specifico, il sistema si sfarfallio prodotto dai fari LED dei veicoli suale del conducente. compone di una telecamera da due me- che ci seguono. Le immagini catturate Il sistema Panasonic-Nissan è stato già gapixel installata, come detto, all’interno vengono così proiettate sul display dello montato all’interno dell’ultimo SUV del del lunotto posteriore. specchietto retrovisore, che vanta una produttore giapponese. Non ci sono Grazie alla gamma dinamica a 120 dB e densità di pixel di 163 ppi e che, grazie ancora notizie sull’implementazione del alle esclusive tecnologie di elaborazione all’assenza di ogni tipo di cornice, riesce nuovo specchietto retrovisore su altri d’immagine di Panasonic, la telecamera a sfruttarne tutta la superficie utile. In modelli.

Un metro e mezzo di lunghezza FONTI RINNOVABILI Enel vuole raddoppiare, in 10 anni, l’energia da fotovoltaico ed eolico (da chiuso), con salottino e tavo- lo che diventa un letto spazioso. Appena tre minuti per montarlo e, Enel, stop alle centrali elettriche a carbone dal 2025 soprattutto, si trasporta con la bici. Sono queste le caratteristiche prin- cipali di Wide Path, il camper pen- Adesso si punta tutto su gas e fonti rinnovabili sato per gli amanti delle due ruote. Il punto saliente dell’intervento del direttore di Enel: “ stop alle centrali elettriche a carbone” Il mini camper, prodotto da una start-up danese, è lungo circa due di P. AGIZZA metri e ottanta, ma la parte anterio- re può “rientrare” in quella poste- top a tutte le centrali elettriche riore in modo da portare l’ingom- a carbone. Dal 2025 Enel punta bro totale a un metro e mezzo. Stutto su gas e fonti rinnovabili. È All’interno del camper c’è un gra- questo il punto centrale dell’audizio- zioso salottino, con un tavolo che ne di Carlo Tamburi alla commissione può ospitare fino a quattro perso- Bilancio della Camera. Il direttore di ne. Per la notte, invece, il tavolino Enel ha illustrato il suo piano durante si può ripiegare fino a diventare un l’audizione sul tema del Recovery Fund, letto di due metri di lunghezza per indicando appunto nel 2025 la data in novanta centimetri di larghezza. cui saranno dismesse tutte le centrali prodotta da fonti rinnovabili. I numeri li “Enel intende decuplicare la capacità Esistono poi diversi modelli con al- elettriche a carbone dell’azienda. Il pia- ha esposti lo stesso direttore: “Nei pros- produttiva di pannelli fotovoltaici del cune differenze riguardo gli acces- no prevede, inoltre, la chiusura di tre di simi 10 anni la capacità installata dovrà sito di Catania” ha dichiarato Tamburi “E sori: il Luxury Package e l’Outdoor queste centrali elettriche già nel 2021: essere raddoppiata per l’eolico, arri- il Recovery Fund potrà dare una mano Package. Il mini camper da bici è dopo il via libera da parte degli enti vando a 10 GW, e per il fotovoltaico che in questo senso, immettendo risorse ordinabile sul sito ufficiale di Wide preposti, si procederà con la chiusura dovrà passare da 20 GW a 50-52 GW” economiche di nuova natura”. Path. Dalla prenotazione, biso- dell’impianto pugliese di Brindisi 2 per Idee chiare anche sulla copertura eco- La chiusura è dedicata poi a Taranto, gna aspettare un massimo di due concludere, entro la fine del prossimo nomica di questa operazione: “Enel terra martoriata dall’inquinamento settimane per la costruzione del anno, le operazioni di chiusura anche a investe circa tre miliardi all’anno sulle legato all’ILVA. Parlando proprio del- camper ed ulteriori due giorni per Fusina e a La Spezia. rinnovabili e con il prossimo piano sa- la famigerata acciaieria, il direttore di la spedizione. Il prezzo base è di La completa dismissione degli impianti ranno ancora incrementati” ha dichiara- Enel svela che “Enel creerà energia 4.000 euro, con gli optional da pa- a carbone va di pari passo con un sem- to “Questi sono impegni che Enel pren- da fonti rinnovabili, e darà energia da gare a parte, e che possono esse- pre più deciso aumento dell’energia de in prima persona”. idrogeno all’ILVA” re visionati nella pagina dedicata.

 torna al sommario 42 n.61 / 20 21 SETTEMBRE 2020MAGAZINE AUTO ELETTRICA Pesante accusa della società Hindenburg Research. Il titolo crolla in Borsa Gli incentivi per Un report accusa: Nikola azienda fasulla le auto Euro 6 L’accusa raccoglie tutte le prove delle “furbate” di Nikola negli anni, fin dal camion a idrogeno sono esauriti, di Massimiliano ZOCCHI ma forse c’è un notizia recente la partnership tra fondo inatteso Nikola Motors e GM, per la produ- I fondi che il Decreto Èzione di tutti i veicoli dell’azienda fondata da Trevor Milton. Mentre in ge- Agosto ha stanziato per nerale la stampa ha accolto la notizia in le auto con emissioni modo positivo, noi di DMove.it avevamo di 91-110 gr/km di CO2 sottolineato l’inconsistenza di Nikola, in quanto GM dovrebbe produrre tutto sono praticamente con tecnologia propria, dimostrando esauriti, ma il vecchio DL che il CEO Milton in pratica non ha nulla Rilancio si è rimpinguato in mano, dopo anni di proclami. Nonostante questi dubbi, la Borsa aveva ha una posizione “short” contro reagito bene, con una crescita istanta- Nikola, ovvero che scommet- di M. ZOCCHI nea del titolo NKLA, con gioia degli te contro il titolo. La società si è investitori. Gioia che non apparteneva quindi messa all’opera per rea- a Hindenburg Research, un fondo che lizzare un report, con la raccolta delle prove di tutte le furbate (menzogne?) di Nikola, perpetra- te negli anni, con un’accusa ben precisa: Nikola è una truffa. L’inverter spacciato come proprio, ma All’inizio di agosto il Governo ita- Il SEC indaga Il report completo può essere invece semplicemente comprato. liano aveva istituito i cosiddetti trovato sul sito di Hindenburg, e “incentivi DL Rilancio”, ovvero uno su Nikola e su parte fin dalla presentazione del sconto destinato all’acquisto di au- camion ad idrogeno, avvenuta tovetture, elettriche, ibride o anche Hindenburg: ormai anni fa. Secondo le prove in pos- tichetta. La nuova alleata General Motors Euro 6. Mentre per le elettrificate sesso di Hindenburg, il camion, sempre non appare molto preoccupata dalla si- c’era già in vigore l’Ecobonus, per uno dei due dichiarato come esempio di tecnologia tuazione, tanto da dirsi sicura che le due le auto con motore endotermico si e perfettamente funzionante, era in re- aziende potranno fare grandi cose insie- trattava del primo intervento go- rischia grosso altà un mockup non funzionante, senza me. Del resto la produzione dovrebbe vernativo dopo anni. Per questo, Il CEO di Nikola, Trevor Milton, dopo la minima presenza di tecnologia a celle avvenire tramite progettazione di GM, la corsa agli acquisti aveva fatto aver visto crollare le azioni della a combustibile, ma al massimo con una batterie di GM e celle a combustibile di esaurire molto in fretta i fondi, poi sua azienda, in seguito all’accusa turbina a gas liquido. GM, e dunque la mancanza di tecnolo- rimpinguati con il DL agosto, ma sollevata da Hindenburg Research di Hidenburg mostra le conversazioni avu- gia non sarebbe un problema. Nikola con una sostanziale differenza: essere un’azienda fasulla, ha deciso te con ex ingegneri di Nikola, i quali, resterebbe solo un marchio, che GM la divisione dei fondi in base alle di sospendere ogni replica, e di rivol- anonimamente, sostengono che dopo potrebbe anche acquisire totalmente, emissioni inquinanti. A pochi gior- gersi direttamente al SEC, l’organo di l’evento di lancio, non hanno più messo per trasformarlo nel suo brand di veicoli ni dall’arrivo di questi nuovi fondi, controllo della Borsa Valori. Questo mano al veicolo, rimasto dunque un fan- ad alimentazione alternativa. i contributi destinati alle auto con perché Hindenburg, che a onor del toccio di metallo su ruote. Per cercare di Sono invece molto preoccupati gli inve- emissioni nel range di 91-110 gram- vero non lo ha mai nascosto, ha una smentire questa voce, che stava inizian- stitori, con il titolo NKLA che è repen- mi di CO2 per chilometro sono già posizione short aperta contro Nikola. do a circolare, Nikola realizzò anche un tinamente crollato in Borsa, arrivando esauriti. Ma il “vecchio” DL Rilancio Significa che spera di guadagnare se video del mezzo in azione, pubblican- praticamente a dimezzare il suo valore ha visto un rimpinguarsi dei fon- il titolo prende una brutta direzione. dolo come test drive di una pre-serie. in pochi giorni, e con una discesa che di, fino a 1.315.500 euro, dovuto Da qui la necessità di un’indagine del SEC, che Milton tiene a precisare sia E qui arriva la proverbiale “mazzata” di sembra non avere fine, anche a merca- all’annullamento di diversi contrat- stato chiamato in causa da Nikola Hindenburg, che ha svelato che il ca- to chiuso. ti, per i quali gli incentivi erano già stessa. Al tempo stesso però ora il mion era sempre non funzionante, e per La reazione del CEO Trevor Milton non stati prenotati a inizio agosto. Chi SEC indagherà sulle prove e sulle mo- girare il video fu trainato in cima a una ha poi aiutato, ed ha invece peggiorato desidera ora acquistare un veicolo tivazioni di Hindenburg, per valutare collina con leggera pendenza e lasciato la situazione. Anziché pubblicare prove della suddetta categoria, non può l’attendibilità del report. La situazione poi andare in discesa, per inerzia. Un’al- (magari con il filmato del camion real- più accedere agli incentivi dedica- si fa rischiosa per entrambi. Se il SEC tra cattiva abitudine di Nikola, sempre mente funzionante o con foto di proto- ti, ma può sfruttare i fondi del DL dovesse scoprire che effettivamente secondo il report, è mostrare ipotetiche tipi) che avrebbero potuto smentire le Rilancio che non avevano suddivi- Nikola è un’azienda inconsistente, novità tecnologiche, spacciandole per accuse, si è trincerato dietro i propri le- sioni per fasce inquinanti, e quindi subirebbe il crollo definitivo in Borsa, proprie, quando in realtà si tratta solo di gali, annunciando di essere in contatto utilizzabili per ogni categoria di oltre a un probabile procedimento per componenti acquistati sul mercato. L’e- diretto con il SEC (l’organo di controllo vetture, sempre però con il limite truffa. Ma l’accusatore, Hindenburg sempio riportato è quello del miracoloso americano della borsa valori). Questa massimo di 110 grammi. Nessun Research, rischia altrettanto, avendo inverter, che dalle foto è chiaramente un posizione ha alimentato i dubbi e mo- problema per chi punta ad auto piazzato accuse esplicite che hanno prodotto Cascadia, con un pezzo di na- strato Nikola e Milton come un combat- elettriche, con i fondi Ecobonus e influenzato pesantemente il mercato. stro adesivo per coprire il marchio sull’e- tente alle corde. DL Agosto 0-60 ancora ben messi.

 torna al sommario 43 n.61 / 20 21 SETTEMBRE 2020MAGAZINE AUTO ELETTRICA Le city car sono costantemente tra le vetture più ricercate, anche quando si tratta di motorizzazione elettrica City car elettrica, quale modello scegliere? Prezzi e caratteristiche di cinque elettriche Abbiamo preso in considerazione cinque city car elettriche tra le più amate, per orientarsi in un eventuale acquisto di Massimiliano ZOCCHI

iccole, agili, economiche ma con il giusto rapporto qualità/prezzo. Sono queste le principali caratteri- Pstiche che fanno delle city car i modelli più apprez- zati del mercato. E questa regola non cambia nemmeno ora che la motorizzazione elettrica è sempre più ricerca- ta. Ma cosa propongono le case in questo segmento? I modelli non mancano, anche molto diversi tra loro, e vi mostriamo cinque modelli, con filosofie e prezzi diversi, per orientarsi in un eventuale acquisto, soprattutto ora che gli incentivi italiani (fino a 10.000 euro) possono ren- dere il prezzo davvero compentitivo. Volkswagen e-Up! (e gemelle) La piccola di casa Volkswagen (nella foto di testa) è da Smart EQ fortwo del costruttore giapponese di dotarla di una batteria da tempo una delle auto elettriche più apprezzate, soprat- solo 35,5 kWh (220 km di autonomia) la relegano co- tutto da quando la casa tedesca ha varato il modello munque a questo utilizzo, o poco di più. attuale, con batteria di proprietà da 32,3 kWh, sufficien- La versione base, con motore da 100 kW di potenza, ti per una autonomia WLTP fino a 260 km. Il motore è ha un prezzo di listino appena sopra i 35.000 euro, ma, commisurato al tipo di vettura, ma che con i suoi soli 61 come abbiamo visto in un nostro articolo, con una confi- kW (83 CV) si dimostra agile e scattante in città, grazie gurazione più alta si sforano in fretta i 40.000 euro. An- all’incredibile coppia tipica dei motori elettrici. In fase che potendo accedere a tutti gli incentivi statali, nonché d’acquisto è possibile scegliere anche l’ID.Charger, una a un generoso sconto concessionario, il prezzo rischia di Wallbox domestica per la ricarica in sicurezza. È sempre restare ampiamente sopra i 20.000 euro. È giusto dire comunque possibile usufruire di tutte le colonnine pub- però che tra le nostre proposte è quella con un design bliche, anche quelle fast in corrente continua. Il prezzo è Mercedes-Daimler aveva stupito un po’ tutti dopo la de- più ricercato e con più tecnologia a bordo, come il lungo di 23.750 euro. Sono disponibili anche due auto gemel- cisione di trasformare Smart in un brand di auto esclu- display che ricopre gran parte del cruscotto. le, con sostanzialmente le stesse caratteristiche, ovvero sivamente elettriche, ma dopo quello storico passaggio la Seat Mii e la Skoda Citigo iV. Queste arrivano ad un la piccola, perfetta per la città, ha iniziato una vera e Renault Twizy prezzo anche sotto i 20.000 euro, ma la carenza di di- propria nuova vita. Tra serie limitate e colori sgargianti, Ufficialmente non sarebbe una automobile, ma bensì un sponibilità le rende difficili da trovare. Anche il prezzo le è sempre più o meno la solita Smart, ma molto più silen- quadriciclo pesante, ma essendo stato il primo veicolo fa andare a ruba: con gli incentivi statali possono costa- ziosa ed economica nella gestione. elettrico che Renault ha portato sul mercato, si merita un re poco più di 10.000 euro. La batteria da 17,6 kWh è sufficiente per circa 150 km posto d’onore. Per la città poi è perfetta, e non ha nulla di autonomia, e può essere ricaricata con il caricatore a che fare con le scadenti micro car che in tanti abbia- Renault Twingo Electric di serie da 4,6 kW, oppure con il caricatore opzionale mo visto per le strade. Finalmente poi la casa francese È l’ultima arrivata sul mercato tra le nostre proposte, ma (+1014 euro) da 22 kW, in meno di un’ora. Il motore è la propone anche con batteria di proprietà, eliminando è già un’auto molto amata essendo sostanzialmente un brillante powertrain elettrico da 82 CV e 160 Nm di così il costo ricorrente del noleggio mensile. identica alla versione con motore termico. Renault ha coppia. Si parte da 24.326 euro per la versione base, Il modello top di gamma, la Twizy Intens 80, costa puntato alla collaudatissima batteria da 22 kWh, con ve- ma attenzione alle serie limitata, come la Brabus di cui vi 13.800 euro, ma anche i quadricicli ora possono usu- locità di ricarica fino a 22 kW, solo in corrente alternata. abbiamo appena parlato. Sempre un occhio al preven- fruire degli incentivi statali. Questa categoria di veicoli L’autonomia è pertanto di 190 km nel ciclo misto. tivo con gli incentivi, per scendere fino a 14.000 euro. ha diritto a un massimo di 4.000 euro oppure il 40% del Sarà disponibile tra pochi mesi, anche con una edizione prezzo totale, in caso di rottamazione di vecchio ciclo- limitata chiamata Vibes Limited Edition, leggermente più Honda E motore. Senza rottamazione invece si scende a 3.000 costosa, ma per la versione di serie si parte da 22.450 Forse la nuova vettura elettrica di Honda non appartie- euro o 30% del valore. Questo per un veicolo a due po- euro. Il che significa che unendo sconto, Ecobonus e ne strettamente al segmento delle City Car, ma la scelta sti (in disposizione verticale) con velocità massima di 80 incentivi del Decreto Agosto, si può scendere sotto i km/h e 100 km di autonomia. 12.450 euro. Anche in questo caso un prezzo super.

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