BETTINI FORMIGARO PERICU STUDIO LEGALE

MEMORANDUM

RISERVATO

Per: Amministrazioni Comunali di , , , , , Corte de’ Cortesi con Cignone, Crotta d’Adda, Grumello Cremonese ed Uniti, Robecco d’Oglio, Sesto ed Uniti, – all’attenzione del Sindaco e del Segretario Comunale; ASPM Soresina Servizi S.r.l. – all’attenzione dell’Amministratore Unico Dott. Marco Ghirri; ASPM Servizi Ambientali S.r.l.- all’attenzione del Presidente del Consiglio di Amministrazione Dott. Luca De Maria

Da: Avv. Ivo Formigaro – Bettini Formigaro Pericu Studio Legale

Oggetto: Note sulla riorganizzazione del servizio di gestione rifiuti nel territorio dei Comuni soci di ASPM Servizi Ambientali S.r.l.

Data: 11 giugno 2016

I. PREMESSA

1. ASPM Servizi Ambientali S.r.l. (“Ambiente”) è l’organismo societario attraverso il quale il di Soresina (“Soresina”) e altri dieci Comuni della Provincia di (gli “Altri Comuni”) gestiscono in forma associata il servizio rifiuti (il “Servizio Rifiuti”) secondo il modello c.d. in house providing. Il capitale sociale di Ambiente è attualmente detenuto per il 68,34% da ASPM Soresina Servizi S.r.l. (“ASPM”), società controllata da Soresina1, e per il rimanente 31,66% dagli Altri Comuni.2

1 ASPM è una società con capitale interamente pubblico detenuto per una quota pari al 99% da Soresina e per una quota pari all’1% dal Comune di Manerbio.

2 Il rimanente 31,66% del capitale sociale di Ambiente è ripartito tra gli Altri Comuni secondo le seguenti percentuali: Acquanegra Cremonese 1,25%; Cappella Cantone 3,33%; Castelvisconti 2,50%; Corte de’ Cortesi con Cignone 2,50%; Crotta d’Adda 1,25%; Grumello Cremonese ed Uniti 3,75%; Robecco d’Oglio 3,75%; San Bassano 3,33%; Sesto ed Uniti

16128 Genova - Corso Aurelio Saffi, 7 tel. 010.581746 - 010.5740232 fax 010.5531960 20122 Milano - Via Cappuccini, 11 tel. 02.89282370 fax 02.89282379 00193 Roma - Via Federico Cesi, 44 tel. 06.62277600 fax 06.62277601 26100 Cremona - Via San Giuseppe, 17 tel. 0372.800110 fax 0372.800111 8001 Cape Town - The Foundry-Prestwich St. tel. (+27) 021.4215885 fax (+27) 021.4216671

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Soresina esercita su Ambiente un controllo analogo a quello effettuato sui propri servizi - uno dei presupposti per la gestione c.d. in house - per il tramite di ASPM e quindi solo in via indiretta. 2. Alla data odierna, Ambiente gestisce il Servizio Rifiuti nel territorio dei Comuni soci Acquanegra Cremonese, Cappella Cantone, Castelvisconti, Corte de’ Cortesi con Cignone, Crotta d’Adda, Grumello Cremonese ed Uniti, Robecco d’Oglio, San Bassano, Sesto ed Uniti, Soresina e Spinadesco. Nei Comuni di Cappella Cantone (“Cappella Cantone”) e San Bassano (“San Bassano”) il Servizio Rifiuti è tuttavia gestito in regime di prorogatio a seguito della scadenza in data 31 dicembre 2015 dei relativi contratti di servizio. Cappella Cantone e San Bassano stanno quindi valutando la possibilità di riaffidare il Servizio Rifiuti ad Ambiente. 3. Allo stesso tempo, al fine di rafforzare il controllo analogo su Ambiente, Soresina intende assumere una partecipazione diretta in Ambiente attraverso l’acquisizione della partecipazione detenuta da ASPM (la “Quota Soresina”) e, nell’ambito di un’operazione di riassetto societario e della governance societaria, andrebbe a diminuire l’entità della Quota Soresina dall’attuale 68,34%, mantenendo comunque la maggioranza assoluta del capitale sociale della Società (la “Riduzione della Quota Soresina”). In particolare, la Riduzione della Quota Soresina avrebbe come obiettivo una nuova ripartizione del capitale sociale di Ambiente tra i Comuni soci in misura proporzionale al numero di utenti effettivi del Servizio Rifiuti presenti nel territorio dei singoli enti. 4. In tale quadro, ci è stato chiesto di individuare le fasi di un’eventuale operazione di riorganizzazione del Servizio Rifiuti nel territorio dei Comuni Soci in esito alla quale: a) la Quota Soresina verrebbe ceduta da ASPM a Soresina; b) l’entità della Quota Soresina verrebbe ridotta ma Soresina continuerebbe a mantenere la maggioranza assoluta del capitale sociale di Ambiente; c) gli altri Comuni aumenterebbero l’entità della propria partecipazione in Ambiente,, senza investire tuttavia risorse ulteriori a quelle già iscritte nei bilanci di Ambiente; d) Ambiente otterrebbe il nuovo affidamento del servizio nei Comuni di San Bassano e Cappella Cantone (e negli Altri Comuni Soci, alla scadenza degli affidamenti in essere)

(di seguito, l’ “Operazione”). * * * Prima di passare all’individuazione delle fasi dell’Operazione, intendiamo tuttavia riepilogare brevemente i presupposti alla base della stessa.

6,25%; Spinadesco 3,75%.

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II. I PRESUPPOSTI DELL’OPERAZIONE

II.1 PROFILI PUBBLICISTICI

1. Costituisce presupposto dell’Operazione la sottoscrizione di una convenzione tra Soresina e gli Altri Comuni finalizzata alla prosecuzione della gestione associata del Servizio Rifiuti secondo il modello dell’in house providing attraverso Ambiente, il cui contenuto sarà individuato in dettaglio nel paragrafo III.1 che segue (la “Convenzione”). In considerazione della scelta della regione Lombardia di non organizzare il Servizio Rifiuti per ambiti territoriali ottimali ma di lasciare ai Comuni lombardi la funzione di organizzazione e affidamento della gestione del medesimo servizio promuovendo però le gestioni in forma associata3, la gestione associata del Servizio Rifiuti da parte dei Comuni Soci attraverso Ambiente secondo le modalità sopra richiamate risulterebbe in linea con la normativa interna e comunitaria in materia di in house providing, fermo restando quanto rappresentato di seguito al paragrafo III.2.1.3 in merito alle modifiche da introdurre nello Statuto di Ambiente (lo “Statuto Ambiente”). La stipula della Convenzione dovrà essere approvata con delibera dei Consigli Comunali dei Comuni Soci ai sensi dell’art. 42, lett. e), del d.lgs.18 agosto 2000, n. 267 e s.m.i. (il “TUEL”), norma che attribuisce al Consiglio, organo di indirizzo e controllo dell’ente comunale, la competenza in materia di “organizzazione dei pubblici servizi, costituzione di istituzioni e aziende speciali, concessione dei pubblici servizi, partecipazione dell'ente locale a società di capitali, affidamento di attività o servizi mediante convenzione”. 2. La sottoscrizione della Convenzione dovrebbe essere promossa dal Comune di Soresina, il cui Consiglio Comunale dovrà approvare (i) l’acquisizione da ASPM della Quota Soresina, motivata dalla necessità di rafforzare i meccanismi del c.d. controllo analogo su Ambiente e (ii) la bozza di Convenzione nonché la sottoposizione della stessa agli Altri Comuni. 3. I Consigli Comunali di San Bassano e Cappella Cantone, invece, dovrebbero approvare (oltre allo schema di Convenzione) anche il nuovo affidamento ad Ambiente del Servizio Rifiuti nei propri territori secondo i termini e le modalità individuate dall’art. 34, comma 20, del d.l. 18 ottobre 2012, n. 179, conv. con mod. in l. 17 dicembre 2012, n. 221 s.m.i. (il “Decreto Crescita 2.0”), per la cui analisi si rinvia al paragrafo III.2 che segue. Con le medesime modalità, gli altri Comuni soci di Ambiente (Acquanegra Cremonese, Castelvisconti, Corte de’ Cortesi con Cignone, Crotta d’Adda, Grumello Cremonese ed Uniti, Robecco d’Oglio, Sesto

3 Cfr. il combinato disposto dell’articoli 2, comma 6, e 9 della l.r. Lombardia 12 dicembre 2003, n. 26 “Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale. Norme in materia di gestione dei rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuolo e di risorse idriche.”

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ed Uniti, Soresina, Spinadesco), alle scadenze dei rispettivi contratti di servizio, provvederebbero al nuovo affidamento del Servizio Rifiuti ad Ambiente. 4. Va ricordato che alcuni dei Comuni soci di Ambiente aderisconoa Unioni e/o associazioni di Comuni variamente denominati e pertanto, prima di procedere al nuovo affidamento del Servizio Rifiuti ad Ambiente, si dovrà verificare che la funzione di organizzazione e gestione del medesimo servizio non sia stata trasferita all’ente sovracomunale.

II.2 PROFILI CIVILISTICI E SOCIETARI

II.2.1 Profili societari 1. Le decisioni dei Consigli Comunali dei Comuni Soci e le previsioni della Convenzione – per la cui analisi si rinvia al paragrafo III.1 che segue - dovrebbero essere attuati dagli organi societari di ASPM e Ambiente, nel rispetto delle procedure individuate dai rispettivi statuti, secondo l’ordine precisato al paragrafo IV. 2. In particolare, i soci di ASPM Soresina Servizi S.r.l. dovrebbe prendere atto dell’approvazione della Convenzione da parte del socio controllante Soresina e della decisione della stessa Soresina di subentrare ad ASPM nella titolarità della Quota Soresina, dando quindi mandato all’amministratore unico di porre in essere tutti gli adempimenti necessari a dare esecuzione a tali decisioni. 3. L’assemblea dei soci di Ambiente, invece, dovrebbe prendere atto della stipula della Convenzione e approvare: a) la distribuzione (totale o parziale) delle riserve disponibili ai soci (la “Distribuzione”); b) l’aumento di capitale riservato agli Altri Comuni (l’ “Aumento di Capitale Riservato”) da sottoscrivere mediante le riserve ad esse distribuite a seguito della decisione di Distribuzione (le “Riserve Distribuite”), in funzione della Riduzione della Quota Soresina; c) previa presa d’atto del consenso degli Altri Comuni al trasferimento della Quota Soresina da ASPM a Soresina e della conferma del loro gradimento nei confronti della stessa Soresina, l’autorizzazione al trasferimento dei diritti particolari di cui all’art. 12 dello Statuto Ambiente (l’ “Autorizzazione al Trasferimento Quota Soresina”); d) l’approvazione delle modifiche statutarie conseguenti all’uscita del capitale di sociale di ASPM Soresina Servizi S.r.l. e di tutte le modifiche necessarie a garantire il controllo congiunto dei Comuni Soci su Ambiente nel rispetto della disciplina nazionale e comunitaria in materia di in house, (le “Modifiche Statutarie”). 4. Ai sensi dell’art. 26 dello Statuto Ambiente, le decisioni di cui sopra dovranno essere prese con il voto favorevole, al contempo:

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a) della maggioranza assoluta dei presenti (il quorum deliberativo ordinario è rappresentato dalla metà del capitale sociale); b) e della maggioranza del capitale sociale sottoscritto dai Comuni Soci.

Il quorum deliberativo “rafforzato” indicato sub a) non è previsto con riferimento alla decisione sulla Distribuzione delle Riserve, mentre vale per tutte le altre decisioni sopra richiamate.4 L’assemblea dei soci di Ambiente dovrebbe inoltre conferire mandato all’organo amministrativo di dare esecuzione alle decisioni sopra richiamate.

II.2.2 Profili civilistici. In particolare, il trasferimento della Quota Soresina.

1. Sotto il profilo civilistico, il trasferimento di quote di una società a responsabilità limitata è assoggettato all’ordinaria disciplina civilistica ed in particolare alla disciplina del contratto di compravendita individuata dagli art. 1470 ss. del codice civile, il quale rimette all’autonomia negoziale delle parti anche la determinazione del prezzo. Eventuali limitazioni alla trasferibilità delle quote di una s.r.l. possono essere imposte dallo statuto della stessa, le quali tuttavia non si rinvengono nel caso di specie: l’art. 6 dello Statuto Ambiente ammette anche il trasferimento delle quote a titolo gratuito delle partecipazioni societarie. In tale quadro, si ritiene tuttavia di dover escludere la possibilità di ricorrere ad un contratto di compravendita che preveda un corrispettivo “irrisorio” ovvero “simbolico”. Al riguardo, la costante giurisprudenza della Cassazione ritiene infatti che “l'indicazione di un prezzo assolutamente privo di valore, meramente apparente e simbolico, può determinare la nullità della vendita per difetto di uno dei suoi requisiti essenziali, mentre la pattuizione di un prezzo notevolmente inferiore al valore di mercato della cosa venduta, ma non del tutto privo di valore, pone solo un problema concernente l'adeguatezza e la corrispettività delle prestazioni ed afferisce, quindi, all'interpretazione della volontà dei contraenti ed all'eventuale configurabilità di una causa diversa del contratto".5 2. In considerazione di quanto sopra, si suggerisce di provvedere alla determinazione del valore della Quota Soresina e quindi alla quantificazione del corrispettivo a favore di ASPM per il trasferimento della Quota Soresina a Soresina sulla base di perizia di stima redatta da un esperto. *

4 Le decisioni sull’Aumento di Capitale Riservato e sulle Modifiche Statutarie costituiscono infatti “modifiche statutarie” ex art. 26, lett. a), dello Statuto Ambiente e la decisione sull’Autorizzazione al Trasferimento Quota Soresina rientra nell’ipotesi di “trasferimento dei diritti particolari di cui all’art. 12”: ad esse si applica quindi il quorum rafforzato previsto dall’art. 26, c. 2, dello Statuto Ambiente.

5 Cass., sez. II, 19 aprile 2013, n. 9640, nonché da ultimo Cass., sez. I, 4 novembre 2015, n. 22567.

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III. GLI ATTI PUBBLICISTICI NECESSARI AI FINI DEL PERFEZIONAMENTO DELL’OPERAZIONE

III.1 LA CONVENZIONE

1. La Convenzione dovrebbe individuare i termini e le modalità mediante le quali Soresina e gli Altri Comuni intendono continuare a gestire in forma associata il Servizio Rifiuti ed individuare i passaggi fondamentali dell’Operazione. 2. In particolare, la Convenzione dovrebbe prevedere: a) la prosecuzione della gestione associata del servizio rifiuti secondo il modello di gestione in house providing per il tramite del veicolo societario Ambiente, sulla quale i Comuni Soci eserciteranno congiuntamente un controllo analogo a quello effettuato sui propri servizi attraverso i poteri ad essi riconosciuti dallo Statuto Ambiente sia uti singuli sia nell’ambito del comitati di indirizzo e comitato di controllo; b) l’ingresso di Soresina nel capitale sociale di Ambiente in luogo della sua controllata ASPM al fine di rafforzare il controllo analogo di Soresina su Ambiente; c) il riassetto organizzativo e della governance di Ambiente, caratterizzato in particolare dalla Riduzione della Quota Soresina a vantaggio degli Altri Comuni; d) le modalità attraverso le quali raggiungere gli obiettivi di cui alla lettera b) e c), ovvero: i) la Distribuzione delle Riserve; ii) l’Aumento di Capitale Riservato agli Altri Comuni, da sottoscrivere attraverso le Riserve Distribuite; iii) il trasferimento della titolarità della Quota Soresina da ASPM a Soresina; iv) l’approvazione delle Modifiche Statutarie. e) l’obbligo per Soresina e gli Altri Comuni di votare in senso in seno agli organi societari le decisioni di cui al paragrafo II.2.1 e di ogni altra decisione necessaria a dare attuazione alla Convenzione.

III.2 IL NUOVO AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO RIFIUTI DA PARTE DI CAPPELLA CANTONE E SAN

BASSANO

1. I Consigli Comunali di San Bassano e Cappella Cantone unitamente all’approvazione della bozza di Convenzione dovrebbero deliberare il nuovo affidamento del Servizio Rifiuti nei rispettivi territori ad Ambiente. 2. L’affidamento diretto del predetto servizio deve avvenire nel rispetto dell’art. 23, comma 20, s.s. del Decreto Crescita e quindi attraverso l’approvazione (e successiva pubblicazione) della relazione prevista dall’art. 34, comma 20 (la “Relazione”) la quale:

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a) dovrebbe evidenziare le ragioni e la sussistenza dei requisiti previsti per l’affidamento in house del Servizio Rifiuti ad Ambiente; b) dovrebbe individuare gli obblighi di servizio pubblico e servizio universale a carico di Ambiente, insieme alle eventuali compensazioni economiche; c) dovrebbe includere il piano-economico finanziario di cui all’art. 3bis del d.l. 13 agosto 2011, n. 138, conv. con mod. in l. 14 settembre 2011, n. 148, nel caso siano previsti interventi infrastrutturali.

Insieme alla Relazione sopra richiamata, dovrà essere approvato il relativo contratto di servizio. *

IV. LE FASI DELL’OPERAZIONE

In tale quadro, il perfezionamento dell’Operazione dovrebbe passare attraverso le seguenti tre fasi e sottofasi:

a) Fase 1 Soggetti coinvolti: Consigli Comunali di Soresina, San Bassano e Cappella Cantone; assemblea soci di ASPM Termine di conclusione ipotizzato: 30 giugno 2016

1. Il Consiglio Comunale di Soresina delibera (i) l’acquisizione della Quota Soresina in Ambiente, (ii) approva lo schema di Convenzione e (iii) di sottoporre lo schema di Convenzione all’attenzione degli Altri Comuni per loro approvazione; 2. i Consigli Comunali di San Bassano e Cappella Cantone (i) approvano la schema di Convenzione e (ii) deliberano il nuovo affidamento del Servizio Rifiuti ad Ambiente secondo le modalità individuate al paragrafo III.2 che precede; i soci di ASPM Soresina Servizi S.r.l. prendono atto dell’approvazione dello schema di Convenzione da parte del socio controllante Soresina e della decisione della stessa Soresina di subentrare ad ASPM nella titolarità della Quota Soresina, dando quindi mandato all’amministratore unico di porre in essere tutti gli adempimenti necessari a dare esecuzione a tali decisioni.

b) Fase 2 Soggetti coinvolti: Consigli Comunali degli Altri Comuni (Acquanegra Cremonese, Cappella Cantone, Castelvisconti, Corte de’ Cortesi con Cignone, Crotta d’Adda, Grumello Cremonese ed

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Uniti, Robecco d’Oglio, San Bassano, Sesto ed Uniti, Spinadesco); assemblea straordinaria dei soci di Ambiente. Termine di conclusione ipotizzato: 30 luglio 2016

1. Gli Altri Comuni Soci (diversi quindi da Soresina, San Bassano e Cappella Cantone), in alternativa: i) con delibera di Consiglio Comunale approvano lo schema di Convenzione; oppure ii) con delibera di Consiglio Comunale, prestano il loro consenso alla retrocessione della Quota Soresina a Soresina e approvano le Modifiche Statutarie da introdurre nello Statuto di Ambiente (in quest’ultimo caso, gli Altri Comuni Soci provvederanno poi nella Fase 3 - con separata delibera di Consiglio Comunale - ad approvare l’intera Convenzione) 2. L’assemblea straordinaria di Ambiente (costituita da ASPM e dagli Altri Comuni), secondo le modalità meglio precisate al paragrafo II.2.1.3 che precede: i) prende atto dell’approvazione dello schema di Convenzione da parte dei Comuni soci ovvero dell’adozione delle delibere di cui al punto 1.ii) che precede ii) prende atto del consenso degli Altri Comuni alla retrocessione della Quota Soresina in capo a Soresina e approva l’Autorizzazione al Trasferimento Quota Soresina; iii) il trasferimento dei diritti particolari previsti dall’art. 12 dello Statuto Ambiente alla stessa Soresina; iv) approva le Modifiche Statutarie, efficaci dalla data di perfezionamento del trasferimento della proprietà della Quota Soresina in capo a Soresina; 3. Soresina e ASPM stipulano l’atto di trasferimento della proprietà della Quota Soresina. c) Fase 3 Soggetti coinvolti: Consigli Comunali degli Altri Comuni (Acquanegra Cremonese, Cappella Cantone, Castelvisconti, Corte de’ Cortesi con Cignone, Crotta d’Adda, Grumello Cremonese ed Uniti, Robecco d’Oglio, San Bassano, Sesto ed Uniti, Spinadesco); Sindaci o delegati dei Comuni Soci; assemblea straordinaria di Ambiente. Termine di conclusione ipotizzato: 31 dicembre 2016

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1. I Consigli Comunali degli Altri Comuni che, nella Fase 2, si sono limitati ad adottare le delibere di cui al punto 1.ii) per prestare il loro consenso alla cessione a Soresina della Quota Soresina e approvare le relative Modifiche Statutarie, approvano lo schema di Convenzione; 2. i Comuni Soci sottoscrivono la Convenzione; 3. l’assemblea straordinaria di Ambiente (costituita da Soresina e dagli Altri Comuni), secondo le modalità meglio precisate al paragrafo II.2.1.3 che precede: i) approva la Distribuzione delle Riserve; ii) approva l’Aumento di Capitale Riservato; 4. vengono posti in essere gli adempimenti necessari ai fini del perfezionamento dell’Aumento di Capitale.

* * *

Ci corre l’obbligo di precisare che quanto rappresentato nel presente memorandum in merito ai presupposti pubblicistici dell’Operazione potrebbero subire rilevanti modifiche a seguito dell’entrata in vigore dei decreti di attuazione della l. 13 agosto 2015, n. 187 (la “Legge Madia”) la cui adozione è stata delegata al Governo ed in particolare: a) del decreto legislativo recante testo unico in materia di società a partecipazione pubblica oggetto della delega di cui all’art. 19. Al riguardo, segnaliamo che lo schema di decreto sottoposto all’esame del Consiglio di Stato per l’emissione del suo parere consultivo prevede che, in materia di affidamento dei servizi a rete e quindi anche del Servizio Rifiuti, l’affidamento in house debba essere preceduto da una serie di adempimenti procedurali più rigorosi rispetto a quelli attuali, tra i quali meritano di essere menzionati, a titolo esemplificativo: i) obbligo di preventiva verifica di mercato e motivazione dettagliata in merito alle ragioni che non consentono di ricorrere all’affidamento tramite gara o a società mista; ii) obbligo di allegazione di un piano economico-finanziario della gestione, anche al di fuori dei presupposti attualmente previsti dall’art. 3bis del d.l. 138/2011; iii) obbligo di preventivo invio dello schema di delibera di affidamento del servizio all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (l’ “Autorità Antitrust”), la quale esprime il proprio parere sulla legittimità dell’affidamento nel termine perentorio di trenta giorni, salvo proroghe; il provvedimento definitivo di affidamento adottato dall’ente locale dovrà poi analiticamente motivare con specifico riferimento ai rilievi formulati dall’Autorità (art. 7);

9 BETTINI FORMIGARO PERICU STUDIO LEGALE b) del decreto legislativo recante testo unico in materia di società a partecipazione pubblica oggetto della delega di cui all’art. 19. Con riferimento a quest’ultimo, evidenziamo che lo schema di decreto legislativo sottoposto all’esame del Consiglio di Stato (anche qui per l’emissione del citato parere consultivo) prevede che lo schema di delibera del Consiglio Comunale di acquisizione di una partecipazione diretta o indiretta in una società debba preventivamente trasmessa alla competente sezione regionale della Corte dei Conti, la quale esprime il proprio parere sulla coerenza dell’operazione con il piano di razionalizzazione delle partecipazioni societarie dell’ente locale e con le finalità istituzionali dell’ente nel termine perentorio di trenta giorni, salvo proroghe; il provvedimento definitivo di approvazione dovrà poi analiticamente motivare con specifico riferimento ai rilievi formulati dall’Autorità (art. 5).

L’atto deliberativo, dopo la sua adozione, deve essere trasmesso anche all’Autorità Antitrust. Ne consegue che l’entrata in vigore dei predetti decreti attuativi della Legge Madia potrebbe quindi variare i presupposti pubblicistici sottesi all’Operazione sotto numerosi profili e pertanto è astrattamente in grado di incidere sull’articolazione per fasi della procedura ma anche sulla fattibilità dell’Operazione stessa. Segnaliamo infine che la presente nota non contempla la valutazione degli aspetti fiscali connessi all’Operazione, in quanto l’analisi degli stessi non è ricompresa nell’oggetto dell’incarico conferitoci.

* * * Nel rimanere a disposizione per eventuali chiarimenti, inviamo i nostri più cordiali saluti.

Avv. Ivo Formigaro

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