Mostre Temporanee Organizzata da A cura di Comunicato / 1 Fondazione Musei Civici di Venezia Enrico Maria Dal Pozzolo stampa Lionello Puppi In collaborazione con 24 ORE Cultura Direzione scientifica Gabriella Belli

Coordinamento Andrea Bellieni

Progetto espositivo Daniela Ferretti

“Splendori” del Rinascimento a Venezia Andrea tra , e Tiziano — Museo Correr, Venezia 28 novembre 2015 - 10 aprile 2016 In collaborazione con —

La prima mostra dedicata ad Andrea Schiavone, inventore di uno stile nuovo. Una pittura dirompente e un artista “fuori dal coro” ammirato da Tintoretto, da Carracci e da El Greco. Al Museo Correr 140 opere da tutto il mondo e 80 lavori del maestro mai riuniti prima.

Nello straordinario scenario della pittura rinascimentale veneziana, in quel concerto Palazzo Ducale polifonico che vedeva eccezionali personalità primeggiare in laguna, e da qui in Europa, Museo Correr la figura e il “suono” di Andrea Meldola detto Schiavone (Zara, 1510 c. – Venezia, 1563) s’imposero fin da subito come novità dirompenti, scardinanti e in certo modo Torre dell’Orologio enigmatiche. Ca’ Rezzonico Museo del Settecento Veneziano

Un linguaggio pittorico il suo assolutamente nuovo e spregiudicato, tanto che Museo di Palazzo Mocenigo

Schiavone, già pochi anni dopo l’arrivo a Venezia (avvenuto forse intorno al 1535), spaccò Casa di Carlo Goldoni l’opinione pubblica e divise la critica: chi come l‘Aretino lo stimava e gli era amico, chi Ca’ Pesaro come il Pino non nascondeva il suo disprezzo. Galleria Internazionale d’Arte Moderna

Palazzo Fortuny Un artista dunque “fuori dal coro”, affascinante e moderno, sul quale si fa finalmente il Museo di Storia Naturale punto dopo decenni di studi e ricerche, con la mostra in programma al Museo Correr a Venezia, dal 28 novembre 2015 al 10 aprile 2016, promossa dalla Fondazione Musei Museo del Vetro

Civici di Venezia in collaborazione con 24 ORE Cultura e curata da Enrico Maria Dal Pozzolo Museo del Merletto e Lionello Puppi: la prima grande monografica dedicata all’artista dalmata e la prima reale occasione per il pubblico di scoprire il ruolo centrale che Schiavone ebbe nella pittura del secolo d’oro della Serenissima.

Sarà sì una mostra di ricerca, accompagnata da un catalogo (24 ORE Cultura) che diventerà un punto di riferimento imprescindibile negli studi sul Cinquecento italiano, ma soprattutto un’esposizione spettacolare, per numero e qualità delle opere esposte (oltre 140 tra dipinti, disegni e stampe, più un ricco nucleo di libri e documenti storici) spesso dalle prestigiosissime provenienze.

Per la prima volta sono riuniti oltre 80 lavori di Andrea Meldola – dipinti, disegni, incisioni – la maggior parte dei quali mai esposti in una mostra e prestati, tra l’altro, dalla di Elisabetta II, dal Kunsthistoriches Museum e dall’Albertina di Vienna, dal Metropolitan Museum of Art di New York, dall’Accademia Croata di Scienze e Arti di Zagabria, dalla Gemälde Galerie di Dresda, dal Musée du Louvre di Parigi e dal British Museum di Londra; per la prima volta, oltre ad alcuni inediti, si potranno vedere insieme i capisaldi dell’opera pittorica di Schiavone e con essi importanti dipinti di confronto dei maggiori artisti del tempo, punto di riferimento per il dalmata e con cui egli ebbe contatti o rapporti di “dare” e “avere”. Andrea Schiavone Nozze tra Cupido e Psiche, 1550 ca. Capolavori del suo maestro ideale Parmigianino – la grande “Madonna di San Zaccaria” Tavola incollata su masonite, cm 130,8 x 156,2 degli Uffizi – del suo compagno di scorribande giovanili, Jacopo Tintoretto, di Tiziano – New York, The Metropolitan Museum of Art con la “Madonna Aldobrandini” dalla National Gallery di Londra – e ancora Vasari, Salviati, — Bordon, Bassano, Polidoro da Lanciano, : tutte presenze importanti per Schiavone e per lo straordinario concerto dell’arte veneziana nell’età del Manierismo.

Uffici Stampa Fondazione Musei Civici di Venezia Villaggio Globale International 24 ORE Cultura Riccardo Bon Antonella Lacchin Gruppo 24 ORE T +39 0412405225 / 32 T +39 0415904893 Elena Caslini M +39 346 0844843 M +39 3357185874 T +39 02 30223643 [email protected] [email protected] [email protected] — — — Comunicato / 2 stampa

LA MOSTRA

DALLO STEREOTIPO DI VASARI ALL’AMMIRAZIONE DI TINTORETTO, CARRACCI ED EL GRECO

A ritardare il pieno riconoscimento di Schiavone, inventore di uno stile sintetico nuovo, di tocco e a tratti quasi ‘informale’, hanno contribuito sicuramente le nebbie che ancora avvolgono la sua biografia:in particolare la formazione tra la nativa Zara (in Croazia), l’Italia Centrale (Bologna? Firenze? Roma?) e la meta finale, Venezia.

Eppure, le sue opere raggiungono vertici di straordinario livello; i suoi dipinti, disegni e incisioni impreziosiscono le dimore dei maggiori patrizi veneziani e finiscono poi nelle grandi collezioni reali europee; i suoi servigi vengono richiesti per la decorazione di numerose Chiese e tante repliche antiche di sue ideazioni attestano la fortuna delle sue invenzioni.

Fu Vasari a condizionare le biografie successive,definendo Schiavone esponente di“una certa pratica che s’usa a Vinezia, di macchie o vero bozze, senza esser finita punto”: un precursore dell’informale, verrebbe oggi da dire. Vasari lo criticò, eppure, ancor prima di recarsi a Venezia nel ’41, gli commissionò la rappresentazione di una “Battaglia di Tunisi” per Ottaviano de’ Medici.

Considerata la sua opinione sulla pittura lagunare, la cosa ha dell’eccezionale, spiegabile forse con la mediazione dell’Aretino, amico comune, se non con l’intento di dimostrare la superiorità sua o della scuola fiorentina. Certo è - come sottolinea Enrico Maria Dal Pozzolo in catalogo - che il “San Girolamo” che Vasari dipinse per Ottaviano l’anno successivo, ora a Palazzo Pitti ed esposto a Venezia in questa occasione, pare “l’esatto contrario della proposta linguistica che Schiavone andava diffondendo” in quegli anni.

Contro i commenti vasariani e in difesa di Schiavone – che addirittura viene posto da Giulio Cesare Gigli in apertura del corteo “De’ Veneziani” che seguono il carro della “Pittura Trionfante” (1615) – furono in molti a scagliarsi: grandi pittori come Annibale Carracci ed El Greco, e critici in testa ai quali – rispondendo a Vasari –scrisse: “O machie senza machia, anzi spendori/che luse più de qual se sia lumiera”!

Era la “furia Dalmatina”, dal pennello veloce come una freccia. Una forza della natura. E se già Ridolfi, nelle Meraviglie“ dell’Arte” (1648), ricordava che Jacopo Tintoretto era solito ripetere “ch’era degno di riprensione quel Pittore. Che non tenesse in casa sua un quadro d’Andrea”, qualche anno più tardi Boschini precisa – su fonte diretta del figlio Domenico - che Tintoretto addirittura “teneva avanti di sé, come esemplare, un quadro di questo Auttore per impressionarsi di quel gran Carattere di Colorito, così forzuto e punto”.

Certamente l’influenza di Schiavone su Jacopo Robusti e gli indizi di una loro frequentazione non episodica sono ormai accertati (non per nulla in passato furono parecchie le confusioni attributive tra i due), così com’è condiviso dalla critica che il pittore dalmata sia stato il principale diffusore del Parmigianino in area Veneta. Tiziano Vecellio Madonna col bambino e i santi Caterina d’Alessandria e Giovannino, 1532 ca. Olio su tela, cm 131,4 x 174 IL VERTICE DELLA GRAFICA Londra, The National Gallery — Parmigianino Dal grande artista emiliano Schiavone trae modelli figurativi che rende propri e soprattutto Madonna con Bambino, San Giovanni una forma di disegno pittorico che “è un aspetto fondamentale del suo contributo alla evangelista e la Maddalena e Zaccaria storia della pittura veneziana”. I disegni pittorici del Meldola impressionano per qualità e Olio su tavola, cm 73 x 60 Firenze, Galleria degli Uffizi freschezza, ma anche nelle incisioni Andrea raggiunge vertici assoluti, dimostrando — una vera passione che manterrà per tutta la vita (quasi maniacale per le numerose varianti, Andrea Schiavone i ritocchi, la ricerca della precisione), sviluppando la sua ricerca di pari passo a quella Sposalizio mistico di Santa Caterina, primi anni ‘50 pittorica, utilizzando in modo straordinario la puntasecca insieme al bulino e realizzando Olio su tela, cm 95 x 118 circa 150 soggetti declinati in più varianti di stato. Vienna, Kunsthistorisches Museum Comunicato / 3 stampa

La grafica di Schiavone - per la quale, oltre a Parmigianino, egli trae spunti da molti artisti veneti e del Centro Italia - costituisce senza dubbio un momento capitale nella storia del disegno veneziano e del Rinascimento lagunare e il corpus di disegni, incisioni e stampe presentato in questa eccezionale occasione al Museo Correr svelerà la magia di un tocco unico, senza paragoni. Tra tutte segnaliamo il “Ratto di Elena”: incisione prestata dal British Museum insieme ad altri 13 importanti lavori dell’artista, unica opera di Schiavone firmata e datata, 1547 (la sola data certa nella biografia del pittore insieme a quella della morte), e in certo senso “manifesto” della consapevolezza dell’artista di attingere e “copiare” dai grandi ma di saper rileggere e trasformare.

DALLE GRANDI COLLEZIONI D’EUROPA ALLA MOSTRA: LA SINGOLARE GRANDEZZA DI SCHIAVONE

Per quanto riguarda l’interesse e la fama di Schiavone in Laguna era stato lo stesso Vasari a scrivere, nel medaglione dedicato all’artista nella seconda edizione delle Vite, che “La maggior parte delle sue opere sono stati quadri, che sono per le case de’ gentiluomini”, sottolineando così l’apprezzamento delle prove di Schiavone – che si adoperava anche nei formati minori da fregio e da cassone - tra le mura dei palazzi veneziani. Nel Sei e Settecento la fortuna collezionistica del Meldola si spinge anche oltre i confini veneziani. Leopoldo de’ Medici nel 1654 acquista un quadro “grande” di Schiavone identificato con il “Caino e Abele” della Galleria palatina - esposto al Museo Correr - ammirato per il “terribile colorito che fa stupire” e Leopoldo Guglielmo d’Asburgo vanta nelle sue collezioni numerose sue opere, oggi in gran parte confluite al Kunsthistorishes Museum di Vienna che a questo eccezionale evento ha prestato ben sei dipinti dell’artista.

Tra i principali collezionisti di Schiavone in quegli anni ci sono anche due mercanti: Bartolomeo Dalla Nave, amico di artisti e a capo di una fiorente bottega di colori - che pare avesse comprato opere di Schiavone anche dallo scultore Alessandro Vittoria, collega, amico e collezionista del dalmata - e Jan Rynes, ricco olandese stabilitosi a Venezia nel 1652. Si può continuare. Schiavone, insieme a Tintoretto, risulta l’artista del Cinquecento veneto più rappresentato anche nella collezione personale di Francesco Algarotti che, come consulente di Augusto III di Sassonia, chiamato a completare il museo di Dresda, procura un imponente “Giove fanciullo in mezzo alle Grazie” riconosciuto solo recentemente nell’ “Infanzia di Giove” nelle collezioni dell’Earl of Wemyss. Esposto per la prima volta in Scozia nel 2004, il dipinto sarà un’altra presenza eccezionale in mostra, ove non mancheranno neppure le due telette della National Gallery di Londra, “Arcade” e “Giove che seduce Callisto”, provenienti dalla raccolta privata di Algarotti, esposte insieme alla parte centrale del cassone al quale probabilmente appartenevano - raffigurante“Diana e Callisto” - prestata dal Musée de Picardie di Amiens.

Il mito del Rinascimento veneziano trova dunque un altro grande protagonista, che in Laguna porta una pittura nuova e audace, fatta di colore, luce e movimento; una pittura Andrea Schiavone a tratti “informale”, che sorprenderà Tiziano, anticiperà e intuirà alcune Il Ratto di Elena, 1547 scoperte della più alta pittura del Novecento. incisione Londra, The British Museum — Andrea Schiavone L’infanzia di Giove, 1555- 1557 ca. olio su tela, cm 211 x 292 Earl of Wemyss & March — Andrea Schiavone Incontro tra un uomo e una donna (Giove che seduce Callisto), 1550 ca. olio su tela, cm 27 x 27,3 Londra, The National Gallery Comunicato / 4 stampa

“Splendori” del Rinascimento a Venezia Andrea Schiavone tra Parmigianino, Tintoretto e Tiziano

INFORMAZIONI GENERALI

Sede Biglietti Museo Correr – Secondo piano Intero € 12,00 Piazza San Marco, Venezia Ridotto € 10,00 ragazzi da 6 a 14 anni; studenti dai 15 ai 25 anni;over 65; — personale del Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e Apertura al pubblico del Turismo; possessori VeneziaUnica Pack Adult e Junior; 28 novembre 2015/ 10 aprile 2016 titolari Carta Rolling ; titolari Carta Giovani;gruppi (min.15 persone); membri Icom; soci FAI; soci Touring — Club Italiano; clienti Trenitalia (viaggiatori Frecciargento Orari e Frecciabianca con destinazione Venezia, viaggiatori in 10.00 - 17.00 (tutti i giorni) possesso di biglietto internazionale con destinazione Italia, dipendenti del Gruppo FS e i possessori di Carta Il servizio di biglietteria termina 1 ora prima Freccia); titolari Carta Servizi Cinema Più; possessori Coin della chiusura Card. Le riduzioni su esibizione di titolo (card o altro) si vendono solo onsite Chiuso 25 dicembre e 1 gennaio Ridotto gruppi €10,00 — solo su prenotazione minimo 15 persone. Informazioni Ridotto speciale e convenzioni € 7,00 www.correr.visitmuve.it titolari di MUVE Friend Card. [email protected] Ridotto scuole € 5,00 Call center previa presentazione di lista su carta intestata dell’istituto 848082000 Ridotto speciale 2x1 Frecce Trenitalia Per i possessori di carta Freccia, esibendo il biglietto, in — forma digitale o cartaceo, con cui si è raggiunta Venezia (in Vaporetto una data antecedente al massimo cinque giorni da quella Linea 1 o Linea 2 della visita) e pagando un ingresso intero, si avrà diritto a un omaggio per un accompagnatore, valido per l’ingresso fermata Vallaresso o San Zaccaria immediato in mostra saltando la fila. — Visite fuori orario € 30,00 Download immagini Acquisto minimo 15 biglietti. www.visitmuve.it Gratuito home page/ufficio stampa portatori di handicap con accompagnatore; guide autorizzate dalla Provincia di Venezia; interpreti turistici (per giornalisti accreditati) che accompagnino gruppi; accompagnatori (max.2) di — gruppi di ragazzi o studenti; accompagnatori (max. 1) di FB gruppi di adulti; Partner ordinari MUVE; possessori di The Cultivist Card (più tre accompagnatori). www.facebook.com/visitmuve — — Twitter Prevendita @visitmuve_it/@visitmuve_en singoli € 1,00 — gruppi € 1,00 Infoline & prevendita scuole € 1,00 www.correr.visitmuve.it [email protected] call center 848082000 (dall’Italia) +39 04142730892 (dall’estero)