(Allegato 1)

SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE

1) Ente proponente il progetto:

COMUNE DI

2) Codice di accreditamento: NZ01055

3) Albo e classe di iscrizione: REGIONALE 1^

CARATTERISTICHE PROGETTO

4) Titolo del progetto:

RIUSCIRE ANCORA A VOLARE

5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):

ASSISTENZA ANZIANI- A01

6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:

…col permesso di trasmettere e il divieto di parlare e ogni giorno un altro giorno da contare. Com'è che non riesci più a volare… (Fabrizio De Andrè)

0. introduzione Il presente progetto si pone come obiettivo quello di attuare azioni, sia domiciliari sia presso strutture residenziali e semiresidenziali, di aiuto e di sostegno alla popolazione anziana di 9 Comuni:

1

1. COMUNE DI 2. COMUNE DI MONTEPRANDONE 3. COMUNE DI 4. COMUNE DI 5. COMUNE DI 6. COMUNE DI 7. COMUNE DI RIPATRANSONE 8. COMUNE DI 9. COMUNE DI

1. Il contesto territoriale del progetto Il contesto territoriale di riferimento comprende 9 Comuni della provincia di e degli Ambiti Sociali Territoriali 21 (comune capofila San Benedetto del Tronto) e 23 (comune capofila Spinetoli): San Benedetto Del Tronto, Monteprandone, Offida, Castignano, Castel Di Lama, Castorano, Ripatransone, Grottammare, Spinetoli. Gli Ospedali pubblici nella provincia di Ascoli Piceno sono rispettivamente l’Ospedale Civile Madonna Del Soccorso di San Benedetto Del Tronto e l’Ospedale Provinciale C. G. Mazzoni di Ascoli Piceno, l’Area Vasta di riferimento è la numero 5. Raggiungere tali strutture può risultare difficoltoso per gli anziani, che possono avere problemi di tipo motorio e/o alterazioni della coscienza, che costituiscono una percentuale molto importante dell’utenza complessiva di tali servizi. Accanto a questo elemento, un altro dato ci sembra degno di nota: i Comuni più densamente popolati, ad eccezione del comune di Castel di Lama, sono quelli ubicati sulla costa, o nelle sue immediate vicinanze; progressivamente, mentre ci si avvicina all’interno, la densità diminuisce. Questo fenomeno, certo non peculiare di tale zona, determina inevitabilmente una certa difficoltà di comunicazione e di raggiungimento dei servizi, oltre ad una dispendiosa organizzazione della rete di supporto per le persone in difficoltà.

2. Area di intervento Le tabelle riportate in basso evidenziano la situazione degli anziani dei 9 Comuni su cui si svolgerà il progetto.

Popolazione in età maggiore di 64 anni residente all'1/1/2012 65-74 75-84 > 84 > 64 Tot.residenti anni anni anni anni Castel di Lama 816 485 213 1513 8.356 Castignano 342 233 106 681 3.005 Castorano 254 207 85 545 2.370 Grottammare 1685 1326 374 3354 15.652 Monteprandone 1122 720 305 2147 12.376 Offida 650 546 224 1414 5.331 Ripatransone 461 409 196 1066 4.395 San Benedetto del Tronto 5542 4039 1691 11271 46.962 Spinetoli 688 468 156 1305 7.090

TOTALE 11.559 8.432 3.349 23.297 105.537

2

Incidenza % su totale residenti all'1/1/2012

75-84 > 84 65-74 anni > 64 anni anni anni Grottammare 10,8 8,5 2,4 21,5 Monteprandone 9,2 5,9 2,5 17,6 Ripatransone 10,6 9,4 4,5 24,5 San Benedetto del Tronto 11,8 8,6 3,6 24,0 Offida 12,5 10,5 4,3 27,2 Castel di Lama 9,6 5,7 2,5 17,8 Spinetoli 9,7 6,6 2,2 18,4 Castignano 11,6 7,9 3,6 23,1 Castorano 10,8 8,8 3,6 23,2

Come si evince dalle tabelle sopra riportate, la percentuale dei soggetti con età superiore a 65 anni residenti nei Comuni coinvolti nel nostro progetto è, ad eccezione di quella dei comuni di Monteprandone, Spinetoli e Castel di Lama, superiore alla media nazionale (18.68% della popolazione). Se, da una parte, questi dati sono la dimostrazione di una buona qualità della vita, a livello alimentare, sociale e di salute, dall’altra questa notevole percentuale di anziani (tanto più quanto maggiore è l’età) comporta un elevato numero di richieste di prestazioni sanitarie e di supporto alle normali attività quotidiane. A fronte di ciò va inoltre specificato che tali prestazioni sono di quantità e qualità differenti a seconda dell’età, dell’ubicazione e della rete familiare dell’anziano.

3. Il problema evidenziato nel contesto Scopi e funzioni dei servizi per gli anziani sono il supporto alle necessità quotidiane e all’integrazione sociale nei propri mondi vitali, favorire la permanenza o il ritorno in famiglia di persone anziane non autosufficienti, attraverso il potenziamento complessivo del sistema delle cure domiciliari. Una recente indagine, effettuata dagli esperti dei servizi sociali, ha messo in evidenza che, dei circa 23.297anziani (ultra 65-enni) residenti nei Comuni del nostro progetto, circa 3.349 (verosimilmente quelli che appartengono alla fascia d’età superiore agli 84 anni) sono domiciliati presso le proprie famiglie o presso un proprio domicilio e necessitano di un supporto nello svolgimento della vita quotidiana e di interventi di integrazione sociale. Nello specifico circa 900 anziani hanno bisogno di un aiuto nelle proprie necessità primarie (igiene personale, preparazione pasti ecc); di questi circa 500 fruiscono dei servizi offerti dai Comuni tramite i piani di zona d’ambito. Tutti i Comuni, tramite gli uffici dei servizi sociali, garantiscono l’attività di segretariato sociale, i servizi di assistenza domiciliare, i servizi vacanza. Le strutture residenziali sono presenti nei comuni principali: . a San Benedetto del Tronto infatti è in funzione un centro sociale che garantisce assistenza diurna e notturna, mensa e attività ricreative e una residenza socio-sanitaria privata; . a Ripatransone c’è il Centro residenziale anziani e RSA; inoltre, è presente un centro 3

anziani dove gli stessi si incontrano per trascorrere del tempo insieme, organizzare delle feste e le signore si impegnano a preparare i propri lavori artigianali (maglie, abiti per bambini, articoli per il corredo) il cui ricavato viene destinato in beneficenza; . ad Offida si trovano la Casa di Riposo “Forlini”, il centro residenziale anziani “Bergalucci” e RSA ; . a Montalto delle c’è la Casa di riposo e la residenza protetta anziani; . a Grottammare sono presentitre centri sociali per anziani, due strutture residenziali protette (Fondazione Contessa Maddalena Pelagallo in Bulgarini e “Santa Maria”), e sei anziani vengono impegnati nella sorveglianza delle scuole.

Nonostante l’impegno delle strutture pubbliche, attraverso i servizi sociali e le strutture residenziali e semiresidenziali, almeno 400 anziani del territorio del nostro progetto rimangono senza un’adeguata copertura dei servizi primari.

La stessa ricerca ha evidenziato che, ad eccezione di occasionali incontri nelle scuole in concomitanza di ricorrenze storiche, non vi sono programmi di scambio intergenerazionale. Le indagini recentemente effettuate mettono in luce che mediamente gli anziani partecipano a 4 gite annuali in luoghi turistici. Infine si rileva che la frequentazione di luoghi di aggregazione per anziani (piscine, palestre, centri ecc) riguarda non più di 1300 anziani, che si recano in tali contesti in media 1 volta/settimana.

4. Destinatari e beneficiari I destinatari del nostro progetto sono gli anziani dei Comuni di San Benedetto Del Tronto, Monteprandone, Offida, Castignano, Castel Di Lama, Castorano, Ripatransone, Grottammare, Spinetoli che necessitano di supporto nello svolgimento delle attività quotidiane.

I beneficiari sono:  In primo luogo le famiglie che troveranno un aiuto nella gestione del carico assistenziale dei loro cari, con un conseguente miglioramento della qualità della vita;  In secondo luogo il nostro progetto porterà benefici al sistema sanitario locale: un supporto psico-fisico all’anziano potrà infatti migliorare gli accessi a strutture sanitarie “alleggerendo” gli impegni di ospedali e ambulatori (ex: richiesta di visite domiciliari o di mezzi di trasporto per il loro raggiungimento);  in ultima analisi, aiutare medici e paramedici nell’approccio al paziente anziano non sempre collaborante.

5. Conclusioni

A partire dalla constatazione di un complessivo indebolimento della rete di protezione primaria e dei rischi sempre maggiori di isolamento e di esclusione sociale, si tratta di agire per allargare il campo di vita delle persone anziane, per incrementare le occasioni relazionali e i contatti con la rete territoriale di welfare. Il presente intervento vive dunque di una logica tipicamente preventiva e di mantenimento delle facoltà, mirando a svolgere attività e interventi concreti per accompagnare la persona. La linea di questo progetto si attesta sul paradigma del “takecare” (aver cura) più che su quello del “cure” (curare in modo specialistico), non sottraendosi tuttavia alla misurabilità dei propri sforzi e risultati. Gli anziani chiedono risposte adeguate ai loro bisogni: servizi domiciliari per rimanere nella propria casa anche quando diventano non autosufficienti, assistenza sanitaria domiciliare per 4

evitare istituzionalizzazioni improprie, servizi alternativi al ricovero in casa di riposo a causa della solitudine. L’intervento ha quindi come obiettivo di impatto a medio termine un’attenuazione delle criticità che vivono gli anziani, target di progetto, a causa della loro perdurante marginalità sociale, oltre ai bisogni legati all’assistenza personale. Attraverso attività socializzanti e inclusive, orientate al mantenimento dell’autonomia funzionale - dall’aiuto nelle attività domestiche, alla collaborazione con le strutture sanitarie locali per la gestione di visite di controllo e terapia, alla creazione di occasioni di incontro tra i vari anziani, al “semplice” ascolto - si mira a creare le condizioni affinché la solitudine, il disagio economico e la parziale non autosufficienza, non determino ulteriori costi personali, sociali ed economici, che richiedano in maniera circolare interventi meramente emergenziali, in sintesi: assistenziali. Il progetto “Riuscire ancora a volare ”, insomma vuole “ridare valore” a questa importante fetta della nostra società – gli anziani - coinvolgendo un’altra fetta della società che sono i giovani.

7) Obiettivi del progetto:

Obiettivo L’obiettivo del nostro progetto è quello di “ridare valore” alle persone anziane dei Comuni di San Benedetto Del Tronto, Monteprandone, Offida, Castignano, Castel Di Lama, Castorano, Ripatransone, Grottammare, Spinetoli cercando di offrire un supporto nelle normali attività quotidiane e favorire una significativa integrazione nei propri territori.

Indicatori Indicatore1: incremento del 15% del numero di anziani coperti da assistenza nelle necessità primarie (da 500 a 600) Indicatore2: programmazione sistematica di incontri per la raccolta di storie di vita e tradizioni culturali che recuperino almeno 3 incontri/anno con i bambini/ragazzi nelle scuole elementari /medie/superiori Indicatore 3: incremento da 4 a6 gite/annue nelle località turistiche della zona Indicatore 4: aumento da 1300 a 1500 del numero di anziani coinvolti nei luoghi di aggregazione per anziani (piscine, palestre, attività ricreative, centri ecc) con un incremento del 7% sul totale dei 3000 anziani che vivono in condizione di solitudine; aumento della frequenza da 1 volta/settimana a 1,5.

5

Benefici quali-quantitativi apportati dal progetto “Riuscire ancora a volare ” Situazione Situazione di partenza di arrivo: 2013 2014-2015 Scostamen v.a % to Misure assistenziali e sociali v.a.

Indicatore 1: iniziative che coprano le necessità primarie delle persone anziane. 500 600 15% 100 + 1 iniziative Indicatore 2: incontro con bambini delle scuole elementari/medie 2 3 33% (+33%) +30 ( +2 Indicatore 3: gite annue nelle località turistiche 4 6 % iniziative) Aumento frequenza/ Indicatore 4: anziani coinvolti nei luoghi di aggregazione (piscine, +200 sett. palestre, attività ricreative) sul totale dei 3.000 che vivono in (+ condizione di solitudine 1300 1500 7%) da 1 a 1,5

8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:

8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi

Il piano di azioni descritto di seguito ha lo scopo di realizzare l’obiettivo sopra esposto e consiste nell’implementazione di una serie di attività ad esso strettamente correlate, mirate al potenziamento dell’offerta di servizi agli anziani.

Azione 1: progettazione di dettaglio

1.1. Progettazione di dettaglio del Piano di lavoro:

1.1.1. Analisi dettagliata della tempistica del progetto e delle sue sottospecifiche (sottoattività, risultati attesi); 1.1.2. Team Building del gruppo: incontri di kickoff e costituzione formale dello staff, condivisione dell’organigramma di progetto e assegnazione dei ruoli; 1.1.3. Presentazione allo staff del Piano di progetto dettagliato.

1.2. Allestimento strumenti e documentazione di progetto: 1.2.1. Costruzione degli strumenti logistici per la gestione e il networking: banche dati, registri, verbali riunioni, ecc; 1.2.2. Costruzione strumenti di gestione dell’utenza: schede utente, formulari di progettazione individualizzata, raccolta cartelle cliniche, ecc.

6

Azione 2: Networking

2.1.Pianificazione della comunicazione 2.1.1 Definizione del cliente interno ed esterno e dei differenti target comunicativi; 2.1.2 Definizione della tempistica dei cicli comunicativi; 2.1.3 Costruzione dei prodotti per la comunicazione (eventi, testi, brochure, volantini, poster, inserzioni web ecc.) 2.1.4 Presa di contatto con i media, radio locali, testate locali, siti web dei Comuni di San Benedetto Del Tronto, Monteprandone, Offida, Castignano, Castel Di Lama, Castorano, Ripatransone, Grottammare, Spinetoli; 2.2 Networking con gli attori istituzionali e del privato sociale territoriale: 2.2.1 Predisposizione materiali comunicativi sulla nuova offerta di servizi; 2.2.2 Schedulazione e preparazione degli incontri di presentazione della nuova offerta di servizi; 2.2.3 Invio degli inviti a uffici Servizi Sociali dei Comuni, Uffici ASL territoriali, referenti scuole, Associazionismo e cooperazione sociale locale; 2.2.4 Realizzazione incontri con gli stakeholder locali preliminari all’avvio delle attività; 2.3 Implementazione Piano di comunicazione dell’iniziativa alla cittadinanza: 2.3.1 Predisposizione materiali comunicativi sulla nuova offerta di servizi; 2.3.2 Implementazione delle misure comunicative (affissioni, spedizioni, incontri nelle scuole); 2.3.3 Realizzazione di un incontro pubblico di presentazione delle nuove iniziative;

Azione 3: Realizzazione di un servizio ad personam di supporto all’anziano:

3.1. Assistenza e supporto allo svolgimento delle necessità quotidiane degli anziani (igiene personale, preparazione pasti ecc);

3.2. Supporto (sia in termini di accompagnamento fisico che in termini di effettuazione di procedure tramite deleghe) nella risoluzione di pratiche burocratiche;

3.3. Sostegno nelle attività di promozione della salute dell’anziano: supporto nella pianificazione e nell’accompagnamento alle visite mediche e aiuto nella gestione dell’eventuale terapia;

3.4. Accompagnamento dell’anziano per recarsi nei luoghi di incontro e nelle gite previsti negli indicatori;

3.5.Collaborazione nell’organizzazione degli incontri con i bambini/ragazzi per la raccolta di storie di vita e di tradizioni culturali del territorio.

7

Azione 4: Chiusura del progetto 4.1.Analisi quantitativa dei risultati conseguiti; 4.2.Analisi qualitativa dei risultati conseguiti; 4.3.Definizione situazione di arrivo del territorio e nuova analisi del contesto alla luce dei risultati conseguiti; 4.4.Definizione delle misure di follow up da intraprendere e nuova progettazione 2015.

DIAGRAMMA DI GANTT

MESI ATTIVITÀ 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Nome progetto: “Riuscire ancora a volare ” Obiettivo: “Ridare valore” alle persone anziane dei Comuni di San Benedetto Del Tronto, Monteprandone, Offida, Castignano, Castel Di Lama, Castorano, Ripatransone, Grottammare,

Spinetoli del progetto cercando di offrire un supporto nelle normali attività quotidiane e favorire una significativa integrazione nei propri territori. Azione 1 - progettazione di dettaglio Analisi dettagliata della tempistica del progetto e delle sue sottospecifiche X Team Building del gruppo X Presentazione allo staff del Piano di progetto dettagliato X Costruzione degli strumenti logistici per la gestione e il networking X Costruzione strumenti di gestione dell’utenza X X

Azione 2: Networking

Definizione del cliente interno ed esterno e dei differenti target comunicativi X Definizione della tempistica dei cicli comunicativi X Costruzione dei prodotti per la comunicazione X Presa di contatto con i media X Predisposizione materiali comunicativi sulla nuova offerta di servizi X Schedulazione e preparazione degli incontri di presentazione della nuova X offerta di servizi Invio degli inviti a uffici Servizi Sociali dei Comuni, Uffici ASL territoriali, X X referenti scuole, Associazionismo e cooperazione sociale locale Realizzazione incontri con gli stakeholder locali preliminari all’avvio delle X X attività Predisposizione materiali comunicativi sulla nuova offerta di servizi X X Implementazione delle misure comunicative X X Realizzazione di un incontro pubblico di presentazione delle nuove X iniziative Azione 3 : Realizzazione di un servizio ad personam di supporto

all’anziano Assistenza e supporto allo svolgimento delle necessità quotidiane X X X X X X X X X Supporto nella risoluzione di pratiche burocratiche X X X X X X X X X

8

Sostegno nelle attività di promozione della salute dell’anziano X X X X X X X X X Accompagnamento dell’anziano per recarsi nei luoghi di incontro e nelle X X X X X X X X X gite previsti negli indicatori Collaborazione nell’organizzazione degli incontri con i bambini/ragazzi X X X X X X X X X delle scuole Azione 4: Chiusura del progetto

Analisi quantitativa e qualitativa dei risultati conseguiti X Definizione situazione di arrivo del territorio e nuova analisi del contesto X alla luce dei risultati conseguiti Definizione delle misure di follow up da intraprendere e nuova X progettazione 2015

8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività

ATTIVITA’ Quantità e funzione Titoli, qualifiche ed risorse umane esperienza attinenti coinvolte Azione 1: Progettazione di n. 3 sociologi Laurea in sociologia dettaglio: n. 2 psicologi Laurea in psicologia - Progettazione di dettaglio n. 2 progettisti Laurea in sociologia del piano di lavoro - Allestimento strumenti e documentazione di progetto Azione 2: Networking: n. 3 esperti in Laurea in scienze della comunicazione - Pianificazione della comunicazione Laurea in sociologia comunicazione n. 3 sociologi Laurea in psicologia - Networking con gli attori n. 2 psicologi istituzionali e del privato sociale territoriale - Implementazione Piano di comunicazione dell’iniziativa alla cittadinanza Azione 3 : Realizzazione di un n. 5 assistenti di base Attestato di qualifica per assistenti servizio ad personam di n. 2 Assistenti Sociali domiciliari e tutelari; supporto all’anziano: n. 2 infermieri Laurea triennale in servizi sociali - Assistenza e supporto allo n. 2 volontari con Laurea triennale in scienze svolgimento delle necessità esperienza di servizio infermieristiche quotidiane civile Attestato di fine servizio civile

- supporto nella risoluzione di n. 3 Assistenti Sociali Laurea triennale in servizi sociali pratiche burocratiche n. 1 volontario Insegnante in pensione

- Sostegno nelle attività di n. 3 Assistenti Sociali Laurea triennale in servizi sociali promozione della salute n. 2 infermieri Laurea triennale in scienze dell’anziano n. 2 educatori infermieristiche professionali Laurea educatore professionale n. 4 volontari Insegnanti in pensione

- Accompagnamento n. 5 assistenti di base Attestato di qualifica per assistenti dell’anziano per recarsi nei n. 2 animatori socio- domiciliari e tutelari; luoghi di incontro e nelle gite culturali Laurea in scienze dell’educazione previsti negli indicatori n. 4 volontari Attestati di frequenza attività di n. 4 operatori socio- volontariato 9

sanitario corso di qualifica teorico-pratico della durata di almeno 1000 ore

- Collaborazione n. 4 animatori socio – Corsi di formazione Professionale nell’organizzazione degli culturali regionali - laurea in scienze incontri con i bambini/ragazzi n. 2 educatori dell’educazione professionali Laurea educatore professionale n. 2 volontari con Attestato di fine servizio civile esperienza di servizio civile

Azione 4: Chiusura del n. 4 sociologi Laurea in sociologia progetto n. 2 psicologi Laurea in psicologia - Analisi quantitativa dei n. 2 progettisti Laurea in sociologia risultati conseguiti n. 3 esperti di Laurea in scienze della comunicazione - Analisi qualitativa dei comunicazione risultati conseguiti - Definizione situazione di arrivo del territorio e nuova analisi del contesto alla luce dei risultati conseguiti - Definizione delle misure di follow up da intraprendere e nuova progettazione 2015

TOTALE OPERATORI  6 psicologi Operatori: 61 74  10 sociologi Volontari: 13  4 progettisti  6 esperti della comunicazione  10 assistenti di base  7 assistenti sociali  4 infermieri  4 educatori professionali  6 animatori socio culturali  4 operatori socio-sanitari  4 ex volontari del SCN  9 volontari

10

8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto

ATTIVITA’ Attività previste per i giovani del SCN

Azione 1: Progettazione di dettaglio: - Partecipazione agli incontri di avvio progetto - Progettazione di dettaglio del piano di lavoro - Partecipazione alla stesura documenti di progetto e - Allestimento strumenti e documentazione di progetto allestimento strumenti Azione 2: Networking: - Collaborazione nella realizzazione dei prodotti - Pianificazione della comunicazione comunicativi (testi, brochure, volantini, poster, - Networking con gli attori istituzionali e del privato sociale inserzioni web ecc.) territoriale - Realizzazione, in affiancamento agli operatori del - Implementazione Piano di comunicazione dell’iniziativa alla servizio, di incontri nelle scuole, nelle parrocchie cittadinanza ecc.; - Logistica di progetto (invii materiali, spedizioni, diffusione dei materiali ecc.) Azione 3 : Realizzazione di un servizio ad personam di Aiuto nello svolgimento delle attività quotidiane supporto all’anziano: (igiene personale, preparazione dei pasti ecc) - Assistenza e supporto allo svolgimento delle necessità quotidiane - Risoluzione di pratiche burocratiche Accompagnamento dell’anziano in uffici pubblici per risoluzione di pratiche burocratiche o effettuazione di queste direttamente da parte del volontario tramite deleghe - Attività di promozione della salute dell’anziano Supporto nella pianificazione e nell’accompagnamento alle visite mediche e aiuto nella gestione dell’eventuale terapia - Incontro, attività ricreative e gite Accompagnamento dell’anziano ad incontri, attività ricreative e gite - Organizzazione degli incontri con i bambini/ragazzi Collaborazione nella organizzazione e nello svolgimento degli incontri nelle scuole Azione 4: Chiusura del progetto Partecipazione a incontri di chiusura progetto - Analisi quantitativa dei risultati conseguiti - Analisi qualitativa dei risultati conseguiti - Definizione situazione di arrivo del territorio e nuova analisi del contesto alla luce dei risultati conseguiti - Definizione delle misure di follow up da intraprendere e nuova progettazione 2015

9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 14

10) Numero posti con vitto e alloggio: 0

11) Numero posti senza vitto e alloggio: 14

12) Numero posti con solo vitto: 0

11

30 13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:

14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 5

15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

- partecipare nei tempi e con le modalità concordate, rispettando gli orari, l’ambiente, i modelli e le regole della realtà dell’ente ospitante; - garantire la riservatezza riguardo alle conoscenze e applicazioni relative a programmi e organizzazioni dell’ente ospitante; - garantire la riservatezza riguardo alle conoscenze relative a storie e situazioni del target.

12

16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:

N. Nominativi dei Responsabili Locali di Ente vol Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Cod. Accreditato . N. Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo ident. per sede Data di Data di sed Cognome e nome C.F. Cognome e nome C.F. nascita nascita e

PIERBATTISTA 1 COMUNE DI SAN BENEDETTO SAN BENEDETTO VIALE DE PIGNOTTI PGNMRN70B6 PRBFLL54T60F5 FIORELLA 20/12/1954 DEL TRONTO DEL TRONTO GASPERI, 124 25475 3 MARINA 26/02/ 1970 6H769V 01S

PIERBATTISTA 2 PETRELLI PTRSVN62S55 PRBFLL54T60F5 FIORELLA 20/12/1954 COMUNE DI MONTEPRANDONE MONTEPRANDONE VIA LIMBO,2 4091 1 SILVANA 15/11/1962 H321E 01S

PIERBATTISTA 3 STRTZN72T04 PRBFLL54T60F5 FIORELLA 20/12/1954 COMUNE DI OFFIDA OFFIDA VIA ROMA, 15 16411 2 STRACCI TIZIANO 04.12.1972 G005A 01S

NGLMHL68A54 PIERBATTISTA P.ZZA ANGELINI A462Y PRBFLL54T60F5 FIORELLA 20/12/1954 4 COMUNE DI SPINETOLI SPINETOLI LEOPARDI, 31 53672 1 MICHELA 14/01/1968 01S

VIA SRRSFN64L66 PIERBATTISTA 5 MARGHERITA, SORRENTINO A462P PRBFLL54T60F5 FIORELLA 20/12/1954 COMUNE DI CASTIGNANO CASTIGNANO 25 28714 1 STEFANIA 26/07/1964 01S

PIERBATTISTA 6 VIA CARRAFO, FANESI FNSDNC70S11 PRBFLL54T60F5 FIORELLA 20/12/1954 COMUNE DI CASTEL DI LAMA CASTEL DI LAMA 22 8899 2 DOMENICO 11.11.1970 A462J 01S

P.ZZA XX PIERBATTISTA SETTEMBRE, ZZILLL76B41H PRBFLL54T60F5 7 FIORELLA 20/12/1954 COMUNE DI RIPATRANSONE RIPATRANSONE 1 108604 2 LALLA IEZZI 1/02/1976 321G 01S VANNICOLA PIERBATTISTA PRBFLL54T60F5 20/12/1954 VIA P. C. MARIA VNNMGS58P4 FIORELLA 01S 8 COMUNE CASTORANO CASTORANO ORAZI,3 30140 1 GIUSEPPINA 07.09.1958 7C321O

PIERBATTISTA PRBFLL54T60F5 9 VIA CLAUDIO SCCCLD60L04 FIORELLA 20/12/1954 COMUNE DI GROTTAMMARE GROTTAMMARE MARCONI, 50 4081 1 SACCHINI 4/07/1960 E207E 01S

13

17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:

Il sistema e le modalità dell’impianto comunicativo del progetto rivestono una peculiarità centrale per il successo dell’intervento stesso. Pertanto lo stesso va curato con attenzione e con grande professionalità utilizzando specifiche competenze (a livello produttivo) e strategie implementative (a livello comunicativo). Un’azione trasversale di informazione accompagnerà tutte le fasi dell’intervento attraverso: banca dati, sito, pubblicazioni, brochure ecc... Più nello specifico: Costruzione/Aggiornamento sito web del Comune di Ripatransone e degli altri Comuni di San Benedetto Del Tronto, Monteprandone, Offida, Castignano, Castel Di Lama, Castorano, Grottammare, Spinetoli.  e dei partner, dedicato all’intervento. Totale : 10 ore Incontri - eventi  Incontri e affissione di manifesti nelle parrocchie, presso associazioni e luoghi di aggregazione giovanile; 10 ore  Campagne presso i luoghi di ritrovo dei giovani ovvero nei luoghi maggiormente frequentati dalle utenti e da potenziali clienti, quali:  Consultorio  Pronto soccorso  Medici di base e Farmacie  Scuole  Stazioni di treni e autobus  Mezzi di trasporto (autobus, metropolitana, treni)  Autogrill  Centri commerciali, Supermercati e Mercati  Discoteche  Benzinai  Bar e tabaccherie  Sportelli, URP, Uffici informazioni  Sportelli sindacali  Sportelli assicurativi Totale: 10 ore

Totale per le attività di promozione e sensibilizzazione del Servizio Civile e del

progetto specifico: 30 ore

18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:

Criteri autonomi di selezione come da sistema verificato dall’ufficio regionale in sede di adeguamento 14

19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

SI

20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto:

Si rinvia al sistema di monitoraggio verificato dall’ ufficio regionale in sede di adeguamento. In particolare si specifica che i piani di monitoraggio e di valutazione dei risultati saranno costituiti da: - riunioni tra volontari, - riunioni tra volontari e i diversi operatori presenti nelle strutture (OLP, Responsabili ed operatori della sede e Responsabile del Servizio civile nazionale per l’ente), - riunioni tra gli operatori stessi. Tali riunioni avranno lo scopo di evidenziare le eventuali problematiche sia proprie della struttura che in seno al progetto di servizio civile, e saranno condotte con cadenza almeno mensile, in base alle necessità. Verranno, inoltre, proposti questionari di valutazione e di autovalutazione, sia specifici per le diverse tipologie di intervento, sia generali riguardanti l’esperienza di volontariato, comune a tutte le sedi di attuazione. In particolare il piano di monitoraggio volto alla valutazione delle performance del progetto sarà incentrato su 4 punti: 1. Verrà effettuata, in fase di avvio del progetto (prime due settimane), un’analisi dei dati esistenti (documentazione inerente l’andamento di tutte le attività svolte durante i progetti di servizio civile precedentemente svolti) al fine di definire la situazione storicamente determinatasi allo scopo di disporre di un’ampia gamma di fonti di informazioni. 2. Verranno sottoposti periodicamente (almeno una volta al mese) alle figure coinvolte nel progetto questionari (diversi a seconda del ruolo ricoperto dalla risorsa all’interno dell’organizzazione) allo scopo di acquisire informazioni in tempi rapidi da poter analizzare (anche sulla base dello storico) per valutare i risultati del progetto (positivi e negativi). 3. Verranno indetti a cadenza mensile dei Focus Group moderati dal responsabile del sistema di monitoraggio e formazione che si occuperà di analizzare i punti di forza e debolezza del progetto. Gli aspetti positivi identificati (best practice) saranno utilizzati e diffusi a tutti i gruppi/risorse coinvolte. Gli aspetti negativi identificati saranno oggetto di azioni correttive volte alla risoluzione degli stessi. 4. Verranno effettuati sopralluoghi (effettuati dal responsabile del sistema di monitoraggio e formazione) nelle sedi di attuazione del progetto volte alla valutazione (tramite intervista e osservazione diretta) delle prassi operative dei gruppi di lavoro (formati da volontari e operatori locali di progetto) al fine di identificare aspetti positivi (best practice) e negativi (questi ultimi daranno origine ad una azione correttiva volta alla risoluzione, ove possibile, delle problematiche riscontrate). Infine il monitoraggio e la valutazione in itinere verranno effettuati attraverso un dossier di servizio, uno strumento in progress da aggiornare, che permette di 15

analizzare il servizio in tutte le sue componenti strutturali, organizzative, gestionali, di funzionamento e legate alle attività delle azioni progettuali. È prevista la figura di un supervisore che svolgerà lavoro di sostegno e di valutazione dei volontari del servizio civile. Gli indicatori quantitativi della qualità del servizio saranno dati dal numero degli iscritti alle attività e dal numero dei degli utenti fruitori dei servizi.

21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

SI

22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

Nessuno

23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto:

ATTIVITA’ RISORSE TECNICHE E COSTI STRUMENTALI EURO NECESSARIE Azione 1: Progettazione di Computer 1000 dettaglio: Stampanti 250 - Progettazione di dettaglio del fotocopiatrici 300 piano di lavoro - Allestimento strumenti e documentazione di progetto Azione 2: Networking: Computer 1000 - Pianificazione della volantini 500 comunicazione brochure 800 - Networking con gli attori istituzionali e del privato sociale territoriale - Implementazione Piano di comunicazione dell’iniziativa alla cittadinanza Azione 3 : Realizzazione di un Sollevatori, carrozzine, 3000 servizio ad personam di supporto attrezzi per l’autonomia all’anziano: - Assistenza e supporto allo svolgimento delle necessità quotidiane - risoluzione di pratiche burocratiche Pulmini attrezzati per le uscite 1500 - attività di promozione della salute volantini 650 dell’anziano brochure 300

- incontro, attività ricreative, gite affitto pullman per gite 1000 materiale per laboratori 500 - Organizzazione degli incontri con i Cartelloni 200 bambini/ragazzi Computer 1000 Stampanti 200 fotocopiatrici 250 Azione 4: Chiusura del progetto Computer 1000 16

- Analisi quantitativa dei risultati Stampanti 200 conseguiti Fotocopiatrici 300 - Analisi qualitativa dei risultati conseguiti - Definizione situazione di arrivo del territorio e nuova analisi del contesto alla luce dei risultati conseguiti Definizione delle misure di follow up da intraprendere e nuova progettazione 2015 aula formativa x 75 ore adeguatamente attrezzata con 500 sedie, banchi, n. 1 lavagna, lucidi, n. 1 videoproiettore, Formazione specifica Supporti informatici (quota 1000 utilizzo) formatori x 75 ore 1000 materiale didattico 2 Computer: raccolta dati e 500 banca dati Pubblicizzazione progetto e volantini 650 reclutamento brochure 250 fotocopiatrice 120 TOTALE COSTI 17.970

24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):

I copromotori e partners del progetto individuati (di cui si allega lettera intenti) sono:  “Croce Verde di Montefiore dell’Aso” L’ Associazione “Croce Verde” mette a disposizione i propri automezzi per l’accompagnamento alle visite mediche e l’assistenza delle persone anziane residenti nel Comune di Ripatransone e nei Comuni partners dell’Ente capofila “Comune di Ripatransone”.

 “Koinema Società Cooperativa Sociale” La “Koinema Società Cooperativa Sociale” mette a disposizione i propri volontari e i propri automezzi per l’accompagnamento e l’assistenza delle persone anziane residenti nel Comune di Ripatransone e nei Comuni partners dell’Ente capofila “Comune di Ripatransone”.

 Associazione Culturale “Cinefotoclub” L’ Associazione “Cinefotoclub” mette a disposizione le proprie sale e le attrezzature fotografiche per lo svolgimento di attività inerenti i principi di tecnica e di ripresa fotografica rivolte alle persone anziane, intese come strumento conoscitivo per la diversa percezione della realtà sociale ed urbana, sia nel territorio del Comune di Ripatransone che nei Comuni partners dell’Ente capofila “Comune di Ripatransone”.

17

 “Associazione di volontariato Archeoclub D’Italia – Sezione di Ripatransone” “L’ Archeoclub D’Italia” Sezione di Ripatransone concorre al raggiungimento degli obiettivi del progetto mettendo a disposizione la propria sede e i propri volontari per la realizzazione di visite guidate e gite tese alla riscoperta e alla valorizzazione dell’arte pittorica e architettonica presente nei Comuni coinvolti, e dei beni architettonici presenti nei vari Musei dei territori interessati, rivolte agli anziani residenti nel Comune di Ripatransone e nei Comuni partners. Mette, inoltre, a disposizione i propri volontari per l’organizzazione di feste popolari rivolte agli anziani che potranno essere i protagonisti di momenti di animazione e ritrovo.

 “Associazione culturale Museo Della Civiltà Contadina ed Artigiana”, L’ “Associazione culturale Museo Della Civiltà Contadina ed Artigiana” concorre al raggiungimento degli obiettivi del progetto organizzando dei corsi gratuiti tesi alla riscoperta dei dialetti e della letteratura locale tenuti dagli anziani, come testimoni delle tradizioni e della lingua dialettale in via di estinzione; mette a disposizione, il proprio personale, le proprie aule e i propri materiali per la realizzazione di corsi di ceramica e tecnica pittorica rivolti agli anziani residenti nel Comune di Ripatransone e nei Comuni partners dell’Ente capofila “Comune di Ripatransone.

 Ditta Trasporti Meridiana srl La Ditta Trasporti “Meridiana srl” mette a disposizione ad un prezzo estremamente ridotto: i propri autisti per la guida di automezzi destinati alle attività previste dal progetto, l'uso di automezzi per le attività di socializzazione e di animazione ( feste, gite, attività di gruppo).

 Farmacia “Boccabianca dr. Luca” La Farmacia “Boccabianca dr. Luca” offre alle persone anziane residenti nel Comune di Ripatransone e nei Comuni partner dell’Ente capofila “Comune di Ripatransone”: la misurazione gratuita della pressione arteriosa, la consegna gratuita a domicilio dei farmaci, il servizio di autoanalisi ( con lo sconto del 50%), il noleggio di apparecchi elettromedicali ( con lo sconto del 50%),il servizio dieta su misura (con lo sconto del 50%).

 Farmacia “ D’Angelo dr. Pasquale” La Farmacia “D’Angelo dr. Pasquale” offre alle persone anziane residenti nel Comune di Ripatransone e nei Comuni partner dell’Ente capofila “Comune di Ripatransone”: la misurazione gratuita della pressione arteriosa, la consegna gratuita a domicilio dei farmaci, il servizio di autoanalisi ( con lo sconto del 50%), il noleggio di apparecchi elettromedicali ( con lo sconto del 50%) , il servizio campagna di informazione sui farmaci di automedicazione per scegliere il farmaco a costo più basso; il servizio gratuito reperibilità notturna per le emergenze.

 Università di Macerata L’Università di Macerata, per le sue peculiarità e finalità, concorre al raggiungimento degli obiettivi del progetto collaborando attivamente alle iniziative di informazione e promozione del Servizio Civile come opportunità per i giovani e per il territorio, sia all’interno delle proprie sedi attraverso l’affissione di materiale promozionale, messo a disposizione dall’ente, sia attraverso mail indirizzate agli 18

studenti.

 Università Politecnica delle Marche L’Università Politecnica delle Marche, per le sue peculiarità e finalità, concorre al raggiungimento degli obiettivi del progetto mettendo a disposizione gli spazi per la promozione del progetto presso l’Università con la sensibilizzazione degli studenti.

25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:

Attività RISORSE TECNICHE E STRUMENTALI NECESSARIE Assistenza e supporto alle necessità quotidiane Sollevatori, carrozzine, attrezzi per l’autonomia degli anziani; Accompagnamento degli anziani per disbrigo di Pulmini e macchine attrezzati per le uscite pratiche burocratiche; Attività di promozione della salute dell’anziano Macchina per gli spostamenti Accompagnamento a incontri, attività ricreative e Pulmini per gli spostamenti gite Organizzazione degli incontri con i Computer, Elenco scuole; progetto grafico, bambini/ragazzi stampe; macchine Attività espressive all’interno dei laboratori e Macchine fotografiche digitali, materiale per delle sale adibite ai corsi di ripresa fotografica laboratori

Uscite esterne: feste e gite programmate e turismo Pulmini attrezzati per le uscite; sociale materiale per feste Formazione specifica aula formativa x 75 ore adeguatamente attrezzata con sedie, banchi, n. 1 lavagna, lucidi, n. 1 videoproiettore, Supporti informatici (quota utilizzo) formatori x 75 ore materiale didattico 2 Computer: raccolta dati e banca dati Pubblicizzazione progetto e reclutamento volantini brochure fotocopiatrice

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI

26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:

In riferimento all’esperienza di servizio civile equiparata allo svolgimento di un tirocinio, si intende attribuire allo stesso, un numero di crediti che verrà poi riconosciuto tramite uno specifico accordo con l’Università.

27) Eventuali tirocini riconosciuti :

In riferimento all’accordo stipulato tra la Regione Marche e le Università di , Macerata, Urbino, Camerino nell’anno 2004 e rinnovato anche per l’anno in corso (Vedi allegato accordo), si intende far riconoscere l’attività svolta quale tirocinio, per quei volontari che sono iscritti ai corsi di laurea attinenti l’attività di servizio civile, questo attraverso un accordo specifico per singolo volontario. 19

28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:

. Il Comune di Ripatransone, nella veste di promotore del progetto, certifica e riconosce le competenze e le professionalità acquisite con lo stesso: Competenze pedagogiche : . gestire l'esperienza acquisita . incrementare le conoscenze . favorire il cambiamento in un processo circolare.

Competenze psicologiche : . capacità di comprendere le componenti psicologiche nel soggetto in ogni fase della sua evoluzione . La capacità di individuare la presenza di dinamiche relazionali nei contesti della famiglia, del gruppo, della comunità

Competenze relazionali: . Saper lavorare in équipe. . Sapersi avvicinare e rapportarsi con l’utente e con la famiglia, comunicando in modo partecipativo in tutte la attività quotidiane di assistenza; . Saper rispondere esaurientemente, coinvolgendo e stimolando al dialogo. . Saper interagire, in collaborazione con il personale sociale e sanitario, con l’utente in difficoltà . Saper coinvolgere le reti informali, saper rapportarsi con le strutture sociali, ricreative, culturali dei territori. . Saper sollecitare e organizzare momenti di socializzazione, fornendo sostegno alla partecipazione a iniziative culturali e ricreative sia sul territorio che in ambito residenziale. . Partecipare all’accoglimento dell’utente per assicurare una puntuale informazione sul Servizio e sulle risorse. . Gestire la propria attività con la dovuta riservatezza ed eticità.

Competenze per operare interventi di tipo riabilitativo: . manuale-operativo . intellettuale . psicologico-relazionale . espressivo-creativa

Competenze di carattere socio-culturale . conoscenza di tecniche di conduzione dei gruppi e delle dinamiche psico-sociali; . conoscenza di tecniche professionali di animazione volte a

20

favorire processi di aggregazione, integrazione, socializzazione delle persone e di valorizzazione delle risorse territoriali; . essere in grado di progettare e gestire in modo qualificato attività animative e di socializzazione, eventi, laboratori creativi; . essere in grado di progettare tecniche di animazione qualificate e diversificate; . essere in grado di coordinare interventi tecnici di animazione, attraverso la gestione di risorse umane e l’utilizzo di dotazioni strumentali; . essere in grado di progettare e gestire momenti “extra” rispetto a quelli previsti all’interno delle programmazioni standard; . capacità di comunicare con tutti gli attori sociali coinvolti nei processi di animazione; . capacità di gestire relazioni interpersonali anche in mancanza di condizioni ottimali (tempo necessario alla conoscenza e alla socializzazione reciproca); . capacità di porsi in modo eterodiretto e collaborativo nei confronti degli altri partners e degli altri ruoli professionali che interagiscono con gli operatori, al fine di poter sostenere attività in rete.

Ai fini del curriculum dette competenze professionali saranno certificate e riconosciute dall’ente proponente e dagli enti partner del progetto

. Competenza: Gestione degli interventi di Primo Soccorso, certificato da “Croce Verde” di Montefiore dell’Aso - con rilascio di attestato di partecipazione al Corso di Primo Soccorso valido ai fini del Curriculum Vitae. . Competenza: Utilizzo e conoscenza dei principi e delle tecniche di ripresa fotografica certificato dall’Associazione “Cinefotoclub” con rilascio di attestato di partecipazione al Corso di fotografia valido ai fini del Curriculum Vitae. . Competenza: L’Università di Urbino riconosce le competenze e professionalità acquisite dai volontari in servizio civile che svolgono il progetto nel Comune di Ripatransone.

Formazione generale dei volontari

29) Sede di realizzazione:

RIPATRANSONE, P.zza XX Settembre n.1

21

30) Modalità di attuazione:

Presso l’Ente con formatori dell’Ente

31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:

SI

32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

Metodologia La metodologia usata è equamente distribuita tra lezioni frontali e dinamiche non formali (50% ciascuna). La lezione frontale: rappresenta lo strumento tradizionale di insegnamento e di trasmissione di contenuti didattici, dove i docenti ed i discenti riproducono funzioni e ruoli acquisiti e consolidati. Affinché la lezione frontale sia finalizzata alla promozione di processi di apprendimento e non limitata alla mera illustrazione di contenuti, l’abbiamo resa più interattiva, integrandola con momenti di confronto e di discussione tra i partecipanti. Per ogni tematica trattata, quindi, ci sarà un momento di riflessione dei partecipanti sui contenuti proposti, con conseguenti dibattiti con i relatori, nei quali sarà dato ampio spazio a domande, chiarimenti e riflessioni. Le dinamiche non formali: utilizzeremo una metodologia formativa che, stimolando le dinamiche di gruppo, facilita la percezione e l’utilizzo delle risorse interne ad esso, costituite dall’esperienza e dal patrimonio culturale di ciascun volontario, sia come individuo che come parte di una comunità. Queste risorse, integrate da quelle messe a disposizione dalla struttura formativa, facilitano i processi di apprendimento, in quanto le conoscenze non sono calate dall’alto, ma partono dai saperi dei singoli individui e dal gruppo nel suo complesso per diventare patrimonio comune di tutti i componenti. Se nella lezione frontale la relazione tra formatore/docente e discente è ancora di tipo “verticale”, con l’utilizzo delle dinamiche non formali si struttura una relazione “orizzontale/circolare”, di tipo interattivo, in cui i discenti ed il formatore sviluppano insieme conoscenze e competenze. Tramite queste tecniche l’apprendimento è organizzato come un duplice processo in cui le persone, attraverso la partecipazione diretta, lo scambio di esperienze e l’interazione, imparano le une dalle altre (apprendimento reciproco). Risorse tecniche impiegate: La formazione si svolgerà sempre in aule abbastanza grandi da permettere l’utilizzo di attività in movimento, attrezzate con sistemi audiovisivi e lavagna a fogli mobili, per facilitare la partecipazione, l’esposizione dei contenuti e utilizzare una adeguata varietà di metodologie didattiche. Il gruppo dei formatori ha predisposto il materiale didattico e le dispense relativi

22

ai contenuti dei corsi per i volontari. Per alcuni temi da trattare potremmo avvalerci di esperti, in ogni caso sarà presente in aula un formatore accreditato.

33) Contenuti della formazione:

La formazione generale del Comune di Ripatransone, in piena conformità alle “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale”, propone i seguenti nuclei tematici:

Macroaree e moduli formativi

1 “Valori e identità del SCN” 1.1 L’identità del gruppo in formazione e patto formativo 1.2 Dall’obiezione di coscienza al SCN 1.3 Il dovere di difesa della Patria – difesa civile non armata e Nonviolenta 1.4 La normativa vigente e la Carta di impegno etico

2 “La cittadinanza attiva” 2.1 La formazione civica 2.2 Le forme di cittadinanza – la solidarietà 2.3 La protezione civile 2.4 La rappresentanza dei volontari nel servizio civile

3 “Il giovane volontario nel sistema del servizio civile” 3.1 Presentazione dell’ente 3.2 Il lavoro per progetti 3.3 l’organizzazione del servizio civile e le sue figure 3.4 Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale 3.5 Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti:- L’ascolto attivo; L’autoconsapevolezza emozionale; Intercultura

34) Durata:

42 ore. Tutte le ore di formazione saranno erogate entro il 180° giorno dall’avvio del progetto.

23

Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari

35) Sede di realizzazione:

COMUNE DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO V.LE DE GASPERI, 124

COMUNE DI MONTEPRANDONE VIA LIMBO, 2

COMUNE DI OFFIDA VIA ROMA 15

COMUNE DI CASTEL DI LAMA VIA CARRAFO, 22

COMUNE DI CASTORANO VIA P. C. ORAZI,3

COMUNE DI RIPATRANSONE PIAZZA XX SETTEMBRE, 1

COMUNE DI CASTIGNANO VIA MARGHERITA, 25

COMUNE DI GROTTAMMARE VIA MARCONI, 50

COMUNE DI SPINETOLI P.ZZA LEOPARDI, 31

36) Modalità di attuazione:

Presso la sede operativa con personale della struttura

37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:

Nome e Cognome Data di nascita Barbara Marinelli 28/06/1977 Mariacristina Verdecchia 24/02/1980 Graziano Franchi 30/10/1964

24

38) Competenze specifiche del/i formatore/i: ATTIVITÀ PREVISTE Formatori Titoli, qualifiche, Esperienza PER I GIOVANI DEL SCN competenze ed nella esperienze attinenti formazione la materia - Partecipazione agli - Laurea in Psicologia Esperienza 8 anni incontri di avvio progetto - sostegno scolastico e di formazione nei - Partecipazione a stesura educatore professionale a corsi per volontari documenti di progetto e ragazzi disabili e operatori sociali allestimento strumenti - educatrice presso “Asilo - Accompagnamento Nido” dell’anziano ad incontri e - attività di Psicologa gite - sostegno e animazione per - Collaborazione nella anziani presso l'Istituto RSA realizzazione dei prodotti di Ripatransone comunicativi (testi, Barbara Marinelli brochure, volantini, poster, inserzioni web ecc.) - Realizzazione in affiancamento agli operatori del servizio di incontri nelle scuole, nelle parrocchie ecc.; - Logistica di progetto (invii materiali, spedizioni, diffusione dei materiali ecc.) - Laurea in Psicologia Esperienza 8 anni Aiuto nello svolgimento - sostegno scolastico e di formazione nei delle attività quotidiane educatore professionale a corsi per volontari (igiene personale, ragazzi disabili e operatori sociali preparazione dei pasti ecc) - educatrice presso “Asilo Accompagnamento Nido” Barbara Marinelli dell’anziano in uffici - attività di Psicologa pubblici per risoluzione di - sostegno e animazione per pratiche burocratiche o anziani presso l'Istituto RSA effettuazione di queste di Ripatransone direttamente da parte del volontario tramite deleghe Supporto nella - Laurea in Sociologia Esperienza pianificazione e - animatrice presso - Centro formativa di 8 nell’accompagnamento alle Mariacristina Anziani anni nei corsi per visite mediche e aiuto nella Verdecchia - Educatrice presso “Centro operatori di strada gestione dell’eventuale D’Aggregazione Giovanile” e per volontari in terapia - educatrice presso comunità servizio civile Collaborazione nella Anfas per disabili organizzazione e nello - educatrice presso “Asilo svolgimento degli incontri Nido” nelle scuole Partecipazione a incontri di chiusura progetto Mariacristina Verdecchia

Formazione e informazione -Perito Industriale Esperienza sui rischi connessi Capotecnico formativa di 7 Graziano Franchi all’impiego dei volontari in - Consulente per anni nei corsi progetti di servizio civile l’implementazione dei sistemi sulla sicurezza sui 25

di sicurezza aziendali secondo luoghi di lavoro il decreto 81/2008 per aziende e -consulente per operatori sociali l’implementazione dei sistemi di autocontrollo nel settore alimentare (HACCP) - consulente per l’implementazione del sistema di qualità aziendale secondo ISO 9001; consulente per la corretta applicazione delle norme dei vari settori per la corretta marcatura CE

39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

Le giornate formative saranno divise in una prima parte teorica e in una seconda con il coinvolgimento attivo dei giovani in discussioni, gruppi di lavoro, laboratori, esercizi autobiografici. Oltre ai formatori è stato individuato un tutor d’aula esperto, che seguirà l’organizzazione logistica delle lezioni, fornirà materiali di approfondimento e farà da raccordo tra volontari e formatori anche tra una lezione e l’altra.

40) Contenuti della formazione:

Modulo Contenuti formativi Modulo 1: LA PRESENTAZIONE  aspetti storici e culturali, la mission, DELL’ENTE (5 ore)– formatore : la rete di relazioni sul territorio Barbara Marinelli  l’organizzazione del lavoro, delle attività e dei servizi  i progetti in corso di realizzazione e la rete di collaborazioni  cenni sulla sicurezza nei posti di lavoro Modulo 2: LAVORARE CON GLI  Cenni legislazione nazionale; ANZIANI I SERVIZI  Gli aspetti psicologici e sociali della TERRITORIALI PER LA TERZA terza età ; ETA’ (22 ore)  I servizi domiciliare, – formatore : Verdecchia Mariacristina semiresidenziali e residenziali rivolti agli anziani  Le reti territoriali e i legami sociali come risorse per gli anziani  La dimensione informativa e l’accesso ai diritti in età anziana  La rete sanitaria rivolta alle patologie dell’anziano  L’intervento a rete dei servizi 26

 L’offerta culturale e la socialità sul territorio come risorsa fondamentale dei servizi sociali

Modulo 3: TECNICHE DI  la programmazione delle attività: ANIMAZIONE (20 ore) – formatore : obiettivi, metodi, risorse necessarie Formatore: Mariacristina Verdecchia  la conduzione di un gruppo  l’educazione tra pari  strumenti di animazione: es. attività di gruppo, laboratori, giochi di ruolo, attività con gli animali, musica, danza, cinema, story telling, scrittura creativa, teatro, uscite sul territorio, maschere, travestimenti, giochi, giochi popolari, sport

Modulo 4 RUOLO DEL/DELLA  Gli ostacoli nella relazione con la VOLONTARIO/A IN SERVIZIO diversità CIVILE E RELAZIONE D’AIUTO (20  La gestione conflitti ore)  Emozioni e problematiche formatore : Marinelli Barbara relazionali: senso di colpa, collusione, burn-out, tranfert e controtrasfert  L’osservazione e l’ascolto attivo  La sospensione del giudizio e la comunicazione non violenta  La specificità dell’anziano nella dimensione relazionale  La comunicazione corporea e non verbale con l’anziano  Le patologie dell’anziano e la relazione d’aiuto dell’operatore  La valorizzazione della memoria in relazione all’anziano  Prevenire i processi di etichettamento e gli stereotipi sugli anziani  La dimensione di gruppo nella terza età

MODULO 5: FORMAZIONE E - La normativa in Italia sulla sicurezza INFORMAZIONE SUI RISCHI (D.Lgs 81/2008): ruoli, funzioni, prassi CONNESSI ALL’IMPIEGO DEI - I rischi generici comuni connessi a tutte le VOLONTARI IN PROGETTI DI attività di progetto SERVIZIO CIVILE (8 ore) - I rischi specifici connessi ai luoghi di Formatore: Graziano Franchi lavoro in cui è svolta l’attività, secondo il Documento di valutazione dei rischi dell’organizzazione

41) Durata:

75 ore. Il 70% delle ore saranno svolte entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del

27

progetto, il restante 30% delle ore entro e non oltre 270 giorni dall’avvio del progetto. Si sceglie di utilizzare tale opzione poiché mentre garantisce una base congrua in termini di addestramento a inizio percorso (competenze di base), favorisce allo stesso tempo anche quegli apprendimenti che vengono acquisiti solo in una situazione di dialogo ricorsivo tra la teoria e la pratica, attraverso l’esperienza (competenze trasversali). Intendiamo per “competenze di base” quel set di strumenti che permette al volontario di svolgere l’attività. Mentre intendiamo per “competenze trasversali” quel set di strumenti che, a partire dalla propria esperienza, consentono di mettere in atto risorse per migliorare la propria performance secondo le richieste specifiche del contesto di riferimento.

Altri elementi della formazione

42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:

Saranno realizzate n. 4 verifiche in itinere (quadrimestrali) utilizzando i seguenti strumenti:  test di competenze formative acquisite rilevabili attraverso autovalutazione in ingresso ed in uscita  focus group su contenuti specifici, con l’obiettivo di approfondire cosa il gruppo ha rielaborato in tema di: - missione del proprio servizio; - qualità dell’intervento - partecipazione degli utenti/clienti alla realizzazione del servizio griglia di definizione del profilo professionale predisposta sugli assi del: sapere, saper fare e saper essere

Ripatransone, lì 30-07-2014

Il Responsabile legale dell’ente Il Sindaco Prof. Remo Bruni

28