PERCORSO ECOTURISTICO NELLA CAMPAGNA PAVESE

“A zonzo in bicicletta tra la campagna del Siccomario e il fiume Po” CLASSE 2B SCUOLA MEDIA “MARIE CURIE” di (PV)

Informazioni generali

Il percorso ciclabile porta a staccarsi idealmente dalla città per entrare a far parte della distesa della campagna lombarda, allontanandosi gradualmente dal centro abitato e immergendosi nella pianura fra campi, boschi, canali, paludi, laghetti fluviali, sentieri sterrati, animali selvatici, fino ad arrivare sulle spiagge del fiume Po. Si passa gradualmente dal silenzio dei campi alla tranquillità di un tipico paese lombardo, per ricongiungersi infine alla realtà più frenetica della periferia pavese.

Tabella di sintesi del percorso ciclabile

Lunghezza percorso Anello di 18.8 Km circa

Partenza percorso Parcheggio centro commerciale Bennet San Martino Siccomario

Arrivo percorso Parcheggio centro commerciale Bennet San Martino Siccomario

Tipo di percorso Asfalto,fondo naturale sterrato, sabbioso o erboso

Livello di difficoltà Turistico, adatto a tutte le età.

Punti di ristoro, bar Presenti

Fonti d’acqua Presenti

Tipo di escursione Giornaliera

Tipo di trasporto Bicicletta (city bike o mountain bike). Possibile anche a piedi

Agriturismi e B&B Presenti lungo il percorso e nelle vicinanze

Dislivello Da 0 a 80 metri circa

Suggerimento Se ha piovuto molto nei giorni precedenti, i sentieri possono presentare tratti allagati e fondo pesante.

Descrizione del percorso

Dal parcheggio del Centro commerciale Bennet, lato via Madonna 34 a San Martino Siccomario, con le biciclette, alla rotonda Garibaldi verso sinistra, si percorre un breve tratto di strada provinciale in direzione Cava Manara. Passati i due autovelox arancioni, all’indicazione Cascina Zerbi, si svolta a destra lungo una strada asfaltata a carreggiata unica(1) .

(1) C’è pista ciclabile ma è meglio seguire la carrozzabile. Dopo circa 300 metri, al bivio dove la ciclabile curva a destra, si può scegliere fra due percorsi alternativi. Se non ha piovuto molto nei

giorni precedenti, consigliamo di proseguire diritto, costeggiando un bosco di pioppi (2).

(2) (3)

A destra, la pianura si stende sotto i vostri occhi fino alle alture dell’Oltrepo e alle cime dell’Appennino (16 in fondo alla presentazione). Si passa su un canale di irrigazione che, da alcune angolazioni, offre riflessi intonati ai colori della stagione (3). La strada costeggia Cascina Zerbi, abitazione privata che ospita animali di vario genere, liberi in ampi spazi predisposti (oche, pollame, capre, daini, lama…), visibili dalla strada. L’asfalto termina e si segue la strada sterrata che curva verso destra, davanti ad una casa arancione.

(4) (5) (6)

Il largo sentiero passa con due controcurve fra risaie(4) e gira sulla sinistra intorno alla Cascina Dossi. Aggirata la cascina si prosegue dritto per 50 metri e si segue l’indicazione su cartello di legno per il B&B La Vignola, verso destra al bivio a T. A sinistra si possono vedere cavalli liberi nei recinti della cascina di fronte al B&B. Si prosegue dritto per 50 metri fino ad un altro bivio a T. A destra c’è un cartello del Parco del Ticino che dà indicazioni sui sentieri della zona.

Si può decidere di andare a sinistra, costeggiando una zona paludosa(5): procedendo silenziosi si possono scorgere nutrie, fagiani, anatre e germani, aironi, picchi e un upupa, se è la stagione giusta. La strada porta a congiungersi con la provinciale asfaltata di Travacò Siccomario: prendere a destra, verso la frazione Colonne, fino al Centro sportivo “Le Colonne”.

Se al bivio precedente si sceglie di andare a destra, si segue un sentiero meno curato, costeggiato da pioppi secolari, lungo un canale (6). Dopo 50 metri il sentiero curva a sinistra, aggirando un bosco coltivato. Prima della curva, sulla destra è visibile un doppio chiusino (7), utilizzato ancora oggi per regolare il flusso dell’acqua nelle rogge, regolare il livello del Po, coprire i campi di riso e irrigare le altre coltivazioni. Passando con il sentiero sopra il canale, si prosegue verso destra e poi a sinistra, fino a raggiungere la strada asfaltata nei pressi del Centro sportivo “Le Colonne”.

(7) (8)

Prendendo a destra sulla strada provinciale, si trova dopo pochi metri una fontanella a flusso continuo a cui rinfrescarsi. In questo punto giunge da destra, la strada sterrata dell’Aliarolo (17) che è la strada consigliata dal Bivio di Cascina Zerbi, dopo giorni di pioggia e allagamenti che potrebbero compromettere lo stato dei sentieri meno curati.

Dalla fontanella, proseguire per 100 metri lungo la strada asfaltata, fino ad una leggera salita. Al quadrivio, consigliamo di seguire il sentiero a destra, fra gli alberi (8), fino all’incrocio con un sentiero che, a destra, porta ad un’abitazione privata; girare quindi a sinistra e raggiungere l’argine del Po ( il sentiero alberato prosegue dritto fino all’argine ma spesso non è curato e potrebbero esserci interruzioni per rami e arbusti che invadono il passaggio).

Il sentiero sull’argine del Po è largo e curato (9): proseguire verso destra, dominando il paesaggio intorno, osservando le coltivazioni regolari a destra e la zona golenale a sinistra, con laghetti di risorgiva e sentieri che scendono verso le sponde del fiume. A seconda della stagione e della piovosità, alcuni sentieri possono essere interrotti o impraticabili. Consigliamo di proseguire lungo l’argine fino al termine dello sterrato, dove il sentiero si congiunge con la strada asfaltata del di Cava Manara, frazione di Mezzana Corti. A sinistra, seguendo l’indicazione per “La baracca del lupo” si può raggiungere la sponda del fiume (10) o fare una sosta in un locale “tipico”dove preparano pesciolini fritti, servono bevande fresche e affittano piccole imbarcazioni.

(9) (10) Risalendo dal punto di ristoro, girare a sinistra e seguire la strada asfaltata a una carreggiata che piega verso destra, aggirando il centro urbanizzato di Mezzana Corti. A sinistra si può scorgere un

maneggio (11) dove è possibile vedere da vicino gli animali e provare a montare o cavalcare.

Dopo il maneggio, prendere la strada sterrata a sinistra che porta sotto al ponte di ferro sul Po. Questo ponte, costruito tra il 1865 e il 1867, ha una conformità particolare perché l’infrastruttura ferroviaria e quella stradale sono sovrapposte. E’ un colpo d’occhio notevole avvicinarsi all’imponente struttura e giungere sotto i piloni che lo sostengono (12).

(11) (12) Dalla zona sotto il ponte è possibile raggiungere un’altra spiaggia sassosa del Po, se non è in piena, ed è possibile sostare. Ritornando sotto i piloni e riprendendo il sentiero, ci si porta dalla parte opposta del ponte, seguendo il sentiero che, curvando a destra, costeggia un laghetto ombreggiato da salici e pioppi (13), originato da un antico meandro del Po. La strada sterrata prosegue a destra (14), costeggiando lo specchio d’acqua e, fra campi e boschi artificiali di pioppi, porta ad alcune case e ad una breve salita che riporta il sentiero ad altezza argine.

(13) (14) Ci si trova al confine tra i comuni di Cava Manara e . Si segue la strada dell’argine e al bivio con la strada asfaltata si prende a sinistra, in direzione Sommo. Si segue la strada dell’argine di Sommo fino all’indicazione per Cascina Cicogna (secondo incrocio sulla destra). Svoltando a destra per la breve discesa, si prosegue diritto fra le risaie e le cascine, vedendo di fronte il paese di Cava Manara che si erge di qualche decina di metri rispetto alla strada (15).

(15)

La strada asfaltata prosegue con una salita a due tornanti fino al quartiere Borra di Cava. Raggiunta la zona residenziale, si prosegue sempre dritto per via Manara, fino all’incrocio del Municipio. Svoltare a destra e raggiungere la piazza del paese. Al lato destro del parcheggio c’è una terrazza panoramica che mostra la pianura scavata nei secoli dal letto del fiume Po che ha spesso cambiato il suo percorso. Nella piazza c’è la lapide in ricordo di Luciano Manara, bersagliere, patriota italiano, tra le figure più note delle lotte del Risorgimento. Altri scorci interessanti sono la discesa di via Olevano (a destra oltre il parcheggio), la Chiesa parrocchiale intitolata a Sant’Agostino, Palazzo Olevano,(dietro la chiesa, edificio ristrutturato e adibito ad uso abitativo privato) e i due archi che sovrastano la strada principale che attraversa il paese.

Bar, panificio e pasticceria sono ottimi punti di ristoro nelle vicinanze della piazza. E’ presente una fontanella sulla piazza e, nei pressi dell’ufficio postale c’è la fonte d’acqua dell’acquedotto comunale a 0,04 euro al litro. Il percorso prosegue in discesa, passando sotto uno degli archi, costeggiando a destra Villa Olevano e scende (con curva pericolosa a destra), passando sotto la ferrovia, fino alla rotonda con la statale 35 dei Giovi. Attraversare la rotonda e proseguire dritto (2^ uscita della rotonda) dove non c’è traffico di veicoli. La strada ha una pista ciclabile sul lato sinistro che porta al bivio iniziale per Cascina Zerbi (curva a sinistra due volte). Risalendo e voltando a destra sulla statale per San Martino Siccomario, si ritorna al Parcheggio del Centro commerciale.

Perché questa scelta: i ragazzi dicono “perché è dietro casa”. Effettivamente abbiamo scelto un percorso che non colpisce particolarmente l’immaginario, non è elegiaco, bucolico, ma è NOSTRO: tutti noi abbiamo esplorato almeno una parte di questo percorso con la bicicletta e lo abbiamo vissuto nelle diverse stagioni. Fra questi sentieri, questi campi, queste spiagge, abbiamo osservato, sudato, urlato, giocato, sorriso, abbiamo mangiato, fotografato, tirato sassi nel fiume… non è un paesaggio idilliaco e da cartolina ma noi abbiamo cercato di valorizzare quanto ci circonda. Può sembrare un controsenso partire da un centro commerciale per fare un percorso “ecoturistico” ma ci ha colpito il contrasto tra la realtà consumistica e la vita naturale degli animali visti nella piccola palude a pochi chilometri di distanza. Abbiamo fatto solo una parte del percorso insieme in bici perché il meteo non è stato clemente e le forze di tutti i compagni non sono infinite ma è stato piacevole cercare con curiosità e passione angoli, scorci, sentieri alternativi che finivano nei campi arati o nei fossi, animali vivi e… morti! Ci siamo ripromessi di andare a finire il “giro” a giugno per la fine della scuola, invitando anche i genitori. La finalità del progetto era quella di conoscere i propri luoghi per amarli, averne ricordi cari e preservarli nel futuro: crediamo che l’esperienza fatta sia stata positiva. Giovanna,Chiara,Riccardo, Luca G., Luca R.,Luca P.,Tommaso, Soufian, Lucia, Greta, Alessia, Laura hanno dato un notevole contributo.

Il nostro percorso può allacciarsi a quello della classe 2A della nostra stessa scuola: Invitiamo i cicloturisti a soggiornare in uno degli agriturismi locali per percorrere entrambi i nostri itinerari, seguendo il corso del Po da un lato e controcorrente al Po dall’altro.

Luoghi di sosta e di ristoro, informazioni utili e notizie particolari relative a punti di interesse lungo il percorso. Cascina Zerbi – San Martino Siccomario: possibilità di vedere allevamento di daini, lama e animali da cortile.

B&B La Vignola – Travacò Siccomario, via Vignola1. Offre un bilocale indipendente in cascina. Per informazioni: www.bedandbreakfastpavialavignola.it

Palude della Vignola: è un piccolo invaso di acque stagnanti, oasi per animali selvatici che, se non disturbati, sono visibili da vicino: molti tipi di farfalle, nutrie, anatre selvatiche, aironi cenerini, picchi e, il proprietario del B&B dice anche un upupa che nidifica in primavera-estate al ritorno dalla migrazione.

Centro Sportivo Le Colonne – Travacò Siccomario, via Colonne: tennis, piscina, calcio a 5, basket.

La baracca del Lupo – Mezzana Corti, frazione di Cava Manara: bar, panini, pesciolini fritti, pesca al siluro (catfishing), carpfishing, ledgering sul Po. Per informazioni scrivere all’indirizzo email: [email protected]

Il ponte di ferro sul Po, costruito tra il 1865 e il 1867 sulla statale 35 dei Giovi, ha una conformità particolare perché l’infrastruttura ferroviaria e quella stradale sono sovrapposte.

Agriturismo Cascina Cicogna –Sommo , via la cicogna 1. B&B con cena su prenotazione. Ospita fino a 16 persone. Per informazioni: www.cascinacicogna.it

Chiesa di Sant’Agostino – Cava Manara: edificata all’inizio dell’800 sorse sulle rovine dell’ antico oratorio dei martiri Cosma e Damiano. Fu restaurata più volte nel secolo scorso. Sul soffitto della chiesa si trovano raffigurati quattro episodi della vita di S. Agostino dipinti da Biagio Canevari: il battesimo, l'estasi di Ostia, la sua predicazione al Concilio di Cartagine e il momento della morte. Nella chiesa si conserva anche una piccola reliquia ossea del santo che è stato proclamato Patrono del paese.

Luciano Manara: comandante di 600 bersaglieri, patriota italiano, tra le figure più note delle lotte del Risorgimento. Comandò la sua guarnigione durante la battaglia sul Po nel 1849 contro gli Austriaci.

Palazzo Olevano – Cava Manara: dimora di una delle più antiche famiglie appartenenti al patriziato decurionale pavese del ‘700. L’edificio ha avuto una complessa vicenda costruttiva, che attraversa quasi interamente il XVIII secolo ed è interessante per i caratteri tipologici e distributivi: la pianta a U, aperta verso via Mazzini, costituisce un modello unico in Lombardia. Per maggiori informazioni cercare” architettura residenziale del Settecento lombardo”.

Pasticceria Chiara – Cava Manara, via Gramsci 50. Maestro pasticcere.

Bar 26 – Cava Manara, via Gramsci. Locale giovane per giovani.

Farmacia Comunale di Saverio – Cava Manara, via Mazzini. Cicli Destro - , via Bramante 1: In caso di necessità, per problemi alle biciclette.

Centro Commerciale Bennet - San Martino Siccomario, via Madonna 34.

Consigliamo nelle vicinanze: Agriturismo Cascina Pelizza - Bastida , via Carona 16 : un vero esempio di turismo ecosostenibile, ottima cucina il venerdì e sabato sera, domenica a pranzo, 14 posti letto, vendita prodotti di produzione propria stagionale.

Altre foto interessanti:

panoramica inizio percorso

panorama verso Oltrepo e Appennini

Strada alternativa detta “dell’Aliarolo”

ponte sul Po sullo sfondo