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______141414 --- TRATTTRATTOO : --- La zona di – Vado Ligure è sede di numerosissime attività commerciali e produttive- artigianali (Bombardier, Tirreno Power, Nordiconad, solo per citarne alcune). Elementi descrittivi Elementi descrittivi Il rapido collegamento con il capoluogo di Provincia: , dove è ubicato l’Ospedale San Paolo, COMUNI INTERESSATI: FINALE LIGURE, VADO LIGURE la stazione ferroviaria di Mongrifone, con il suo parco merci di Savona Doria, il Terminal Crociere, CLASSE STRADALE: C2 nonché l’immediata vicinanza dell’infrastruttura anche a Vado Ligure con il suo porto commerciale LUNGHEZZA TOTALE TRATTO: 6988,29 ml ed al terminal traghetti vadese, costituisce ulteriore supporto all’efficacia dell’intervento proposto che GALLERIE: 6320,04 ml consente (per quanto attiene lo svincolo di Bossarino) anche un rapido accesso all’area portuale di INTERSEZIONI: da ponente a levante: inizio con intersezione sulla Strada Provinciale n° 8 - Vado Ligure, dall’Autostrada dei Fiori. -Finale Ligure Pia; tratto terminale intersezione con viabilità comunale in prossimità degli insediamenti produttivi in località Carpinetta di Vado Ligure. Aspetti ambientali e paesistici Nuovo svincolo in località Bossarino di Vado Ligure rappresenta l’interconnessione tra l’Autostrada VALUTAZIONI COMPARATIVE DELLE ALTERNATIVE: dei Fiori A10 e la viabilità in di Vado Ligure diretta alla zona portuale ed alla realizzanda Le soluzioni alternative previste non si discostano molto dall’asse prescelto; tracciati differenti piattaforma Maersk di Porto Vado. comportano un maggiore consumo di territorio e prevedono una maggiore lunghezza della galleria FASE DELLA PROGETTAZIONE: Studio di Fattibilità tra la vallata finalese e vadese, rischiando di compromettere maggiori superfici territoriali interessate STUDI TRASPORTISTICI E VIABILISTICI A SUPPORTO DELLE PREVISIONI: da SIC. “progetto sperimentale di traffico sulla rete ordinaria di grande comunicazione” (Regione – Inoltre il tracciato è stato ipotizzato cercando, per quanto possibile, di coinvolgere la minor superficie febbraio 1999) di aree interessate da Siti d’Importanza Comunitaria e limitando in particolare negli stessi il tracciato PRIORITA’: 2 della strada all’aperto, al fine di non compromettere gli habitat eventualmente attraversati dall’opera.

Quadro di riferimento programmatorio e pianificatorio Quadro di riferimento programmatorio e pianificatorio ELEMENTI DI CRITICITA’/ELEMENTI DI MITIGAZIONE PREVISTI: DESCRIZIONE INTERVENTO INFRASTRUTTURALE E CONNESSIONI CON L’INTORNO: Il tracciato in territorio finalese non presenta particolari elementi di criticità; attraversa il Sito L’infrastruttura origina in prossimità della SP n° 8 che dalla borgata Pia di Finale Ligure risale la d’Importanza Comunitaria denominato “ Rocca dei Corvi-Mao-Mortou” ma completamente in vallata del Torrente Sciusa e conduce a Vezzi Portio e quindi a Spotorno. galleria, ad eccezione di un brevissimo tratto, appena lambito dall’infrastruttura, presso la località Tale strada da cui trae origine l’infrastruttura, rappresenta una delle poche aste di penetrazione Marrone a Sud dell’abitato di Segno. valliva con buone caratteristiche di percorribilità, ad eccezione di alcuni punti che dovranno essere Nel tratto iniziale, in territorio finalese, l’infrastruttura interessa il Torrente Sciusa ed un suo ramo oggetto di adeguamento. tributario segnalati come corridoi ecologici per specie di ambienti acquatici. Inoltre più a valle è previsto l’innesto della variante Aurelia proveniente da Finale Ligure, Pietra Le opere di cantiere e di superamento dei corsi d’acqua dovranno arrecare il minore disturbo Ligure, . possibile alla fauna ivi presente adottando opportuni accorgimenti nella realizzazione delle spalle Dalla Strada Provinciale n° 8 l’infrastruttura imbocca una galleria della lunghezza di circa 2300 metri delle strutture di superamento degli stessi. per uscire nella vallata del Segno in Comune di Vado Ligure; quindi segue brevemente il fondovalle, Presso il fondovalle del Segno la strada interessa due piccole fasce fluviali con tempo di ritorno di 50 ai piedi del nucleo di Segno, per poi imboccare un nuovo tratto in galleria che conduce prima della e 200 anni, per le quali dovranno adottarsi le opportune misure al fine di ridurre il rischio ad esse località Ritano ad Ovest di Sant’Ermete. connesso, mentre la porzione terminale dell’infrastruttura, in località Carpinetta intercetta un Quindi l’intersezione con la viabilità esistente chiude il lotto funzionale e consente, seguendo la modestissimo acquifero alluvionale. strada in sponda sinistra del Torrente Segno di raggiungere la variante Aurelia che conduce a Il nuovo svincolo autostradale di Bossarino, in particolare i bracci discendenti verso il nucleo abitato a ponente ed a Savona, in direzione levante. interessano una vasta area contraddistinta dalla presenza di acquiferi alluvionali. Per quanto attiene il nuovo svincolo dell’Autostrada dei Fiori Savona – Ventimiglia (A10) sono previsti Avuto riguardo all’acquifero alluvionale, innanzi citato, qualora il tracciato intercettasse falde idriche bracci di collegamento tra l’infrastruttura autostradale e la viabilità esistente del Comune di Vado eventualmente presenti, le stesse dovrebbero essere opportunamente raccolte e deviate con le Ligure per collegare direttamente l’area portuale con l’autostrada. adeguate modalità. Le connessioni con l’intorno e con le opere infrastrutturali esistenti e di previsione rendono tale lotto Da segnalare infine la presenza in alcune aree interessate dai tracciati analizzati, di alcune tratte di molto funzionale, poiché fornisce una veloce alternativa all’Autostrada dei Fiori tra il Savonese, la elettrodotti, per le quali, qualora si evidenziassero interferenze con le infrastrutture previste, dovranno zona industriale di Vado Ligure ed il Finalese, bypassando i centri abitati di Vado Ligure, Bergeggi, prendersi opportuni accordi con il relativo ente gestore. Spotorno e , giungendo a Finale Ligure, decongestionando il tratto di Aurelia compreso tra i La cartografia della Regione Liguria relativa alla Biodiversità - Specie ed Altri Elementi Rilevanti non precitati comuni evidenzia, lungo il tracciato dell’infrastruttura, valenze significative.

OBIETTIVI PERSEGUITI: DESCRIZIONE SINTETICA DEGLI ESITI DELLA VALUTAZIONE DI INCIDENZA: Decongestionamento del tratto costiero di Strada Statale n° 1 Aurelia compreso tra le città di Vado In questa fase pianificatoria vengono esaminate le criticità connesse alle singole segnalazioni riferite Ligure, Bergeggi, Spotorno, Noli e Finale Ligure. a specie ed habitat Natura 2000, fornendo indicazioni di massima per la tutela delle stesse. Vengono altresì segnalate tutte le emergenze naturalistiche desumibili dalla Carta delle Biodiversità, compresi

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______gli elementi della REL (Rete Ecologica Ligure), la cui analisi di dettaglio viene rimandata alla fase progettuale, unitamente alle segnalazioni degli altri elementi rilevanti per la tutela della biodiversità. Ciò in quanto solo a livello di progetto si potranno ottenere informazioni certe circa l'effettivo tracciato delle opere in questione, la localizzazione delle aree di cantiere, le tempistiche e le modalità di intervento, ecc. Le indicazioni fornite in questa sede hanno la funzione di comunicare le problematiche derivanti dalle principali criticità, anche rispetto agli strumenti normativi esistenti, con l'intento di orientare preventivamente le scelte progettuali verso le soluzioni più sostenibili, nonché di agevolare le procedure di valutazione ed approvazione dei singoli interventi. In particolare, vengono già evidenziati gli impatti che dovranno essere obbligatoriamente superati al fine di ottenere un livello accettabile di compatibilità dell'opera, i monitoraggi necessari per acquisire le informazioni necessarie ad un'adeguata valutazione e, laddove possibile, già alcune indicazioni progettuali di dettaglio dalle quali non si può prescindere per la tutela di singole specie o habitat. Come si evince dall'analisi dei diversi tratti, alcune delle zone attraversate dall'opera presentano segnalazioni naturalistiche di elevatissimo pregio e le mitigazioni da mettere in atto per superare le incidenze che ne derivano sono molteplici e con pesi diversi a seconda di come si intenderà sviluppare l'opera. Ciononostante si ritiene che un approccio preventivo e condiviso sia l'unica strada vincente per meglio affrontare le decisioni che si prenderanno in futuro. La relazione di incidenza, da elaborarsi obbligatoriamente su ogni singolo intervento, dovrà quindi partire dalle considerazioni formulate in questa sede, per concentrarsi poi sul contesto locale su cui l'opera si svilupperà, riprendendo l'esame territoriale dell'intorno considerato ed estendendo, se necessario, l'analisi a superfici ancora più ampie. Allo stato attuale si possono già fornire alcune prescrizioni che accompagneranno la fase cantieristica. Si ritiene molto efficace l'elaborazione di un disciplinare di cantiere che preveda protocolli di comportamento per gli addetti ai lavori, nonché procedure operative da rispettare durante la realizzazione degli interventi, dall'esecuzione materiale delle opere alla pulizia dei mezzi meccanici, alla gestione dei rifiuti, ed ogni altra attività che interessa il cantiere stesso dalla sua costituzione alla sua chiusura definitiva. Saranno inoltre da prevedere fin dal principio le modalità per efettuare una valutazione finale circa lo stato di conservazione delle aree interessate direttamente ed indirettamente dagli interventi (rispetto alla condizione iniziale) ed un piano di risistemazione delle stesse. Queste disposizioni si dovranno tradurre in un elenco di prescrizioni/buone pratiche da applicarsi ad ogni azione ordinaria e straordinaria; per es. dovranno essere descritte le modalità di gestione dei materiali inerti accantonati nei pressi di corpi idrici in occasione di pioggia (es. copertura con opportuni teli contenitivi che evitino sversamenti nei corpi idrici), dovranno essere previste opportune azioni deterrenti per evitare l'introduzione accidentale di animali all'interno delle aree cantieristiche (recinzioni ad hoc per le specie segnalate, meccanismi di dissuasione vari, ecc.), per l'illuminazione notturna dovranno essere utilizzate luci a bassa emissione di UV per limitare l'impatto sull'entomofauna e sulla chirotterofauna, le modalità di consolidamento delle pareti rocciose dovranno essere progettate sccuratamente in funzione delle specie floro-faunistiche segnalate nell'area, gli interventi in alveo non dovranno mai comportare il prosciugamente dell'intera pavimentazione fluviale e dovrà essere garantito il DMV per tutta la durata dell'intervento, ecc. Per ogni tratto dovrà inoltre essere prevista una zona "filtro", adeguatamente strutturata e dimensionata, che limiti l'impatto verso le zone circostanti, specialmente negli ambienti in cui sono presenti segnalazioni naturalistiche di una certa rilevanza. Tutte le disposizioni volte a superare gli impatti sulla biodiversità dovranno essere contenute in una RELAZIONE DI INCIDENZA da redigersi sul livello progettuale riferito ad ogni tratto afferente all'opera e la cui approvazione sarà condizione necessaria all'ottenimento delle autorizzazioni per l'avvio dei lavori.