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View metadata, citation and similar papers at core.ac.uk brought to you by CORE Atti Soc. tosc. Sci. nat., Mem., Serie B, 110 (2003) provided by Archivio della ricerca della Scuola Superiore Sant'Anna pagg. 55-69, fig. 1, tabb. 3

F. CAMANGI (*), A. STEFANI (*), P.E. TOMEI (**)

IL : TRADIZIONI ETNOFARMACOBOTANICHE NEI COMUNI DI E BIBBIENA (-TOSCANA)

Riassunto - I risultati si riferiscono ad una ricerca etnofarma- di Alma Ata del 1978 e ribadito nella Carta della Salute cobotanica svolta nel Casentino, nei territori di Poppi e Bibbiena di Ottawa del 1986. (Arezzo). Le piante adoperate nella medicina popolare sono 89; in alcuni casi gli usi sono sconosciuti alla medicina ufficiale Asplenium trichomanes Fagus sylvatica Malva sylve- ( L., L., MATERIALI E METODI stris L., Nerium oleander L. e Tamus communis L.).

Parole chiave - Etnofarmacobotanica, Casentino, Toscana. La ricerca – iniziata nell’estate del 2002 e conclusa nel- la primavera del 2003 – ha censito gli usi delle piante Abstract - The Casentino area: ethnopharmacobotanical tra- medicinali nella cura dell’uomo e degli animali in un’a- ditions in the towns of Poppi and Bibbiena (Arezzo-). rea del Casentino, nei comuni di Poppi e Bibbiena (Fig. The results refer an ethnopharmacobotanical study carried out 1). Il comprensorio esaminato comprende 16 località in the territories of Poppi and Bibbiena in the Casentino area. fra paesi e frazioni; alcune di queste si trovano all’in- There are 89 plants used in folk medicine; some of them are terno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Le not known to scientific medicine (Asplenium trichomanes L., notizie etnofarmacobotaniche sono state reperite Fagus sylvatica L., Malva sylvestris L., Nerium oleander L. and Tamus communis L.). mediante interviste «porta a porta» fatte a 157 persone, residenti nella zona da più generazioni o presenti sul Key words - Ethnopharmacobotany, Casentino, Tuscany. territorio da un periodo sufficiente ad averne acquisito le tradizioni locali. Gli intervistati risultano in preva- lenza donne (125 pari a 79,62%) e soggetti aventi età INTRODUZIONE compresa fra i 61 e 70 anni (58 pari a 36,94%) (Tab. 1). Per stimolare negli intervistati il ricordo delle pratiche Le indagini etnobotaniche in Toscana, in questo ultimo fitoterapiche è risultato utile un questionario, con decennio, si sono intensificate: agli inizi degli anni domande di semplice comprensione e di rapida rispo- ottanta i lavori pubblicati, pertinenti a questa linea di sta, sulle principali patologie nell’ambito delle quali le ricerca, erano solamente 11 (Caffaro Corti & Gastaldo, piante trovano impiego. 1980), nel 1999 ne sono stati documentati 28 (Uncini La raccolta delle varie specie adoperata in loco è stata Manganelli & Tomei, 1999), mentre attualmente risul- effettuata da persone che per tradizione le utilizza e tano essere una quarantina. Questo ha permesso di identificate con le chiavi analitiche della Flora d’Italia incrementare le conoscenze sulle tradizioni popolari (Pignatti, 1982) e in taluni casi della Flora Europaea legate alle piante, utilizzate principalmente a scopo (Tutin et al., 1964-1980). Un campione di ogni pianta medicinale e alimentare, nonché in pratiche minori è stato essiccato e depositato presso il Dipartimento di (cosmetiche, tintorie, domestiche, magiche, religiose, Agronomia e Gestione dell’Agroecosistema dell’Uni- ecc.) (Uncini Manganelli et al., 2002). versità di Pisa, nell’Herbarium Facultatis Agrariae Il Casentino da un punto di vista delle tradizioni etno- (sezione etnobotanica). botaniche non è mai stato studiato ed indagato. Questo Tutte le informazioni raccolte sono state oggetto di una lavoro è dunque un primo contributo volto ad esami- elaborazione informatica, mediante un database rela- nare gli usi delle piante officinali di tale territorio. zionale, per ottenere una banca dati aggiornabile e di In questa stessa direzione si muovono le direttive facile fruizione. Infine è stato fatto il confronto tra la espresse dall’Organizzazione Mondiale della Sanità medicina popolare e quella ufficiale per evidenziare le (OMS), sul ruolo delle «medicine tradizionali», che piante con indicazione terapeutica originale. incentivano ogni singola nazione a recuperare sul pro- prio territorio le terapie popolari, al fine di ottenere nuove conoscenze in campo farmacologico da integra- RISULTATI E DISCUSSIONE re all’interno dei moderni Servizi Sanitari Nazionali (AA.VV., 1984). L’importanza e l’interesse di riscopri- Nei territori casentinesi di Poppi e Bibbiena è stato re la medicina popolare è sottolineata anche nel con- accertato l’impiego di 89 piante così distribuite: 2 cetto di «salute» espresso nella dichiarazione dell’OMS Pteridophyta, 5 Gymnospermae e 82 Angiospermae

(*) Scuola Superiore Sant’Anna di Studi Universitari e di Perfezionamento, piazza Martiri della Libertà 33, 56127 Pisa. (**) Dipartimento di Agronomia e Gestione dell’Agroecosistema, Università di Pisa, via S. Michele degli Scalzi 2, 56126 Pisa. Ricerca svolta con fondi della Scuola Superiore «S. Anna» e dell’ARSIA - Regione Toscana. 09 Camangi-Stefani 12-05-2005 15:52 Pagina 56

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Fig. 1 - La Toscana e il Casentino con i suoi territori (Arezzo).

(10 Monocotyledones e 72 Dicotyledones); di queste che utilizzano le piante abbinate a riti «stregoneschi». 79 sono adoperate esclusivamente nella cura dell’uo- Nel termine «nomi comuni» sono compresi i vocaboli mo, 3 in campo veterinario e le restanti 7 ad uso misto. italiani (in tondo) e vernacolari (in corsivo) in voga tra Le specie maggiormente utilizzate afferiscono alle la popolazione locale per designare le singole piante; i famiglie delle Labiatae (10), Compositae (8), Rosaceae nomi affiancati da asterisco (*) sono stati estrapolati da (6) e Poaceae (5). una raccolta lessicale sulla terminologia rustica del Le schede relative alle piante esaminate sono disposte di Poppi (Grechi Aversa, 1996). Accanto alle in ordine alfabetico per generi; di ciascuna è riportato notizie fitoterapiche compaiono le sigle delle località il nome scientifico, la famiglia di appartenenza, i nomi presso le quali tali tradizioni sono conosciute e in uso; comuni, la droga e gli impieghi medicinali – in campo ovviamente sono omesse laddove le usanze risultano umano e veterinario –, nonché le osservazioni che docu- note su tutto il comprensorio investigato. mentano le metodiche di preparazione, le vie di som- Lista delle sigle: Avena (A), Badia Prataglia (Bp), ministrazione, i dosaggi ed altre informazioni. Sotto la Bibbiena (B), Camaldoli (C), Farneta (F), Freggina voce «usi magici» compaiono quelle pratiche curative (Fr), Guazzi (G), Lierna (L), Memmenano (M),

Tab. 1 - Caratteristiche degli intervistati.

Numero di intervistati 157

Numero e percentuale di intervistati divisi per sesso Femmine 125 79,62% Maschi 32 20,38%

Numero e percentuale di intervistati divisi per fascia di età < 40 anni 7 4,46% 40-50 anni 13 8,28% 51-60 anni 21 13,38% 61-70 anni 58 36,94% 71-80 anni 36 22,93% 81-90 anni 13 8,28% > 90 anni 9 5,73% 09 Camangi-Stefani 12-05-2005 15:52 Pagina 57

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Moggiona (Mo), Partina (P), Pian del Ponte (Pp), Ponte fezionare collane da portare al collo (Bp, L, Mo). Uno a Poppi (Ppo), Poppi (Po), Serravalle (S) e Soci (So). spicchio è strusciato sulla cute per lenire il dolore cau- sato dalla puntura d’insetti (Bp). La tunica esterna, Abies alba Miller fam.: Pinaceae papiracea, è applicata a mo’ di cerotto in caso di pic- Nomi comuni: abete, abete bianco, abeto. cole ferite (Po). Alcuni spicchi si mangiano crudi per Droga: resina. abbassare la pressione sanguigna (Bp, F, So). Come Usi medicinali: antireumatico, antiedematoso, antin- antiodontalgico cfr. Vitis vinifera L. (Fr). fiammatorio, bechico, disinfettante, risolvente, vulne- rario. Artemisia absinthium L. fam.: Compositae Osservazioni: la resina si applica, tal quale, sulle feri- Nomi comuni: ascenzio. te per disinfettarle e per stimolarne la cicatrizzazione Droga: foglie. (B, C, Bp, Fr, L, M, Mo, P, Po, Pp, S); sempre a tal fine Usi medicinali: aperitivo, antipiretico, antinfiammato- si prepara una pomata scaldando la resina assieme a rio, depurativo, ipoglicemizzante, sedativo, spasmoli- cera d’api e olio d’oliva (Po). Cerotti, realizzati con la tico. resina si applicano sul petto in caso di bronchite e tos- Osservazioni: le foglie secche e polverizzate sono som- se catarrale (Mo). La resina si impiega, sempre in appli- ministrate oralmente, tramite ostia e prima dei pasti, cazioni locali, nel trattamento di distorsioni (S), dolori per stimolare l’appetito (A). L’infuso è assunto oral- articolari, nonché sui foruncoli come risolvente (Mo). mente come antinfiammatorio (Mo, S) e spasmolitico (Pp, S) dell’apparato gastrointestinale (Mo), antipireti- Aesculus hippocastanum L. fam.: Hippocastanaceae co (Mo), per sedare lievi stati di nervosismo (Mo), Nomi comuni: castagna/e/o d’India. nonché per depurare l’organismo, specialmente duran- Droga: semi. te i cambi di stagione. Il decotto, invece, trova impie- Usi medicinali: antiemorroidario, antinfiammatorio, go come ipoglicemizzante (A). vasotonico. Usi veterinari: le foglie si aggiungono alla dieta dei Osservazioni: l’oleolito, ottenuto scaldando i semi con- conigli per mantenerli in buona salute (L). Con le tusi in olio d’oliva, si adopera nel trattamento topico foglie ed il lardo si preparano dei «boli alimentari» da delle emorroidi (A, M, Mo); sempre con la medesima somministrare alle mucche per riattivare la rumina- indicazione terapeutica il seme – privato del tegumen- zione (Pp). to esterno e finemente triturato – si assume oralmente (Ppo). Il decotto dei semi è usato in bagni vasotonici Arum italicum Miller fam.: Araceae nel trattamento delle varici, oppure in impacchi sui Nomi comuni: sine nomine. geloni (Fr). Droga: foglie. Usi veterinari: i semi sono ritenuti un ottimo alimento Usi medicinali: vulnerario. vitaminico per i cavalli debilitati (Po). Osservazioni: le foglie intere sono applicate localmen- Usi magici: è tradizione, per proteggersi dalle malattie te sulla cute in caso di bruciature (P). da raffreddamento, portare con sé, in tasca, un singolo seme (Mo, Po, S). Asplenium trichomanes L. fam.: Aspleniaceae Nomi comuni: sine nomine. Allium cepa L. fam.: Liliaceae Droga: fronde. Nomi comuni: cipolla. Usi medicinali: antibiotico, lenitivo, vulnerario. Droga: bulbi. Osservazioni: la fronda, essiccata e polverizzata, è Usi medicinali: antiotalgico, diuretico, emostatico, mescolata con olio d’oliva al fine di ottenere un impia- lenitivo. stro da applicare sulle ferite per prevenire le infezio- Osservazioni: i bulbi cotti sotto la brace sono conside- ni (Bp) o sulle bruciature come lenitivo e cicatrizzan- rati un ottimo cibo diuretico (Po), mentre gli umori, te (Bp). ottenuti dalla loro spremitura, sono istillati nel condot- to uditivo come antiotalgico (A). La tunica esterna, Brassica nigra (L.) Koch fam.: Cruciferae papiracea, si applica sulle piccole ferite a mó di cerot- Nomi comuni: senape. to emostatico (L). Una sezione di bulbo è applicata sul- Droga: semi. la cute in caso di bruciature, al fine di lenirne il dolo- Usi medicinali: antinfiammatorio. re (F, Fr). Osservazioni: cataplasmi preparati con i semi, cotti nel vino e addizionati a quelli di lino (Linum usitatissimum Allium sativum L. fam.: Liliaceae L.), in passato erano applicati sul petto in caso di bron- Nomi comuni: aglio. chite (B). Droga: bulbi. Usi medicinali: antiodontalgico, ipotensivo, emostati- Brassica oleracea L. var. sabauda L. fam.: Cruciferae co, lenitivo, vermifugo. Nomi comuni: cavolella, verza. Osservazioni: il trattamento antielmintico, nei bambini Droga: foglie. affetti da ossiuriasi (Enterobium vermicularis), preve- Usi medicinali: antiemicranico. de l’uso di spicchi pestati e frizionati sul petto (Bp, C, Osservazioni: foglie fresche si applicano sulla fronte L, Pp, S), fatti annusare (A, B, Bp, Fr, L, M, Mo, P, Po, (Fr). S), ingeriti crudi (A, Pp, Ppo, S), o addirittura per con- 09 Camangi-Stefani 12-05-2005 15:52 Pagina 58

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Calamintha nepeta (L.) Savi fam.: Labiatae Osservazioni: il succo diluito con acqua è bevuto cal- Nomi comuni: mentuccia, nepetella, nepitella, nipitel- do per facilitare la digestione (F). la, nipotella, nepotella, inipitella. Droga: foglie, rametti. Clematis vitalba L. fam.: Ranunculaceae Usi medicinali: sedativo, vulnerario. Nomi comuni: vitalba, vitalbe, vitarba, vitarbe. Osservazioni: rametti contusi si applicano localmente Droga: getti. per rimarginare piccole ferite (L). Come sedativo ner- Usi medicinali: antinevralgico. vino cfr. Ocimun basilicum L. (S). Osservazioni: i getti, una volta contusi, sono usati per realizzare cerotti antinevralgici (S); in particolare si Cannabis sativa L. fam.: Cannabaceae impiegano contro la sciatica, applicandoli sotto il tal- Nomi comuni: canapa, canipa/e, canipone* lone fino alla comparsa di una vescica (L); ricordiamo Droga: cauli (fibre). che tale pratica non è scevra di rischi, in relazione alla Usi magici: per curare il «colpo della strega» o più in potenziale tossicità della pianta. generale i dolori reumatici si ricorre all’impiego di una corda di canapa, sulla quale il «guaritore» pratica diver- Crataegus monogyna Jacq. fam.: Rosaceae si nodi; la corda viene poi appoggiata sulla colonna Nomi comuni: biancospino, caterine (rif. ai «frutti»). vertebrale del paziente malato ed usata a mó di rosario Droga: corteccia, fiori, foglie. recitando una serie di preghiere (S). Usi medicinali: astringente, ipotensivo, antinfiamma- torio, sedativo, spasmolitico. Castanea sativa Miller fam.: Fagaceae Osservazioni: l’infuso, ottenuto dalle foglie e dai fiori, Nomi comuni: castagna/e/o, gastagna/o. si assume oralmente per sedare lievi stati di nervosi- Droga: legno. smo (Po) e per abbassare la pressione sanguigna (A, Usi medicinali: antinfiammatorio, bechico. Po). Il decotto della corteccia è bevuto come spasmo- Osservazioni: la polvere del legno, prodotta dai tarli, litico gastrointestinale (F, So) e come antidiarroico (F). un tempo era usata a mo’ di talco da aspergere sulla L’infuso dei fiori, sotto forma di bagni, si usa per sfiam- cute infiammata (Pp), specialmente dei bambini ed mare la cute arrossata (Bp). anziani. L’acqua di cottura delle castagne è assunta oralmente per sedare la tosse (Po). Cupressus sempervirens L. fam.: Cupressaceae Nomi comuni: accipresso, cipresso, baracoccole (rif. Centauriun erythraea Rafn fam.: Gentianaceae ai coni femminili), coccole (ibidem). Nomi comuni: erba della febbre. Droga: coni femminili. Droga: l’intera pianta. Usi medicinali: antinfiammatorio, antinevralgico. Usi medicinali: antipiretico. Osservazioni: l’oleolito, preparato scaldando le cocco- Osservazioni: il decotto si somministra oralmente (S). le immature in olio d’oliva, è usato come antinevralgi- co nel trattamento della sciatica, mediante «toccature» Chelidonium majus L. fam.: Papaveraceae locali lungo il percorso del nervo omonimo (S). Il Nomi comuni: cenerognola, erba dei porri, erba da decotto, dei coni ancora verdi, si somministra oral- porri, erba nocca (sic). mente come antinfiammatorio, specialmente delle vie Droga: latice. urinarie (P). Usi medicinali: antiodontalgico, cheratolitico. Osservazioni: il latice è usato per eradicare i porri Cynodon dactylon (L.) Pers. fam.: Poaceae mediante «toccature» locali e quotidiane (Bp, L, M, Nomi comuni: gramigna. Pp, Po, S). Gocce di latice sono usate come rimedio Droga: rizomi. antiodontalgico, inserendole nella carie dentale (L); un Usi medicinali: antinfiammatorio, depurativo, diureti- effetto collaterale, riferito a tale pratica, è la caduta del co, spasmolitico. dente. Osservazioni: il decotto è assunto oralmente per depu- rare l’organismo (Po, Pp), aumentare la diuresi (Bp, Cichoriun intybus L. fam.: Compositae Fr), come spasmolitico gastrointestinale (S) e generico Nomi comuni: cicoria selvatica, radicchio, radicchi antinfiammatorio (B, F, Fr, L, M, P, Po), specialmente selvatici, radicchio selvatico, radicchi amari. dell’intestino (Po) e dell’apparato urinario (Fr, Ppo). In Droga: foglie. alcuni paesi non si beve il primo decotto, ma bensì la Usi medicinali: depurativo. terza «acqua di bollitura» (Po). L’infuso dei rizomi, Osservazioni: l’acqua di cottura delle foglie è bevuta misti a foglie di malva (Malva sylvestris L.), è assunto per depurare l’organismo (Fr, Pp), specialmente duran- oralmente come antiflogistico delle vie urinarie (Mo, te i cambi di stagione; col medesimo fine terapeutico S), mentre il decotto dei rizomi, assieme a foglie di le foglie si mangiano fresche in insalata o lesse (Fr, ortica (Urtica dioica L.), in caso di spasmi gastrointe- Pp). stinali (F, So). I rizomi, dopo aver subito una macera- zione in acqua fredda per 3 giorni, sono messi in deco- Citrus limon (L.) Burm. f. fam.: Rutaceae zione al fine di ottenere un preparato ottimo per sfiam- Nomi comuni: limone. mante le vie urinarie e i reni (P). Droga: frutto (succo). Usi medicinali: eupeptico. 09 Camangi-Stefani 12-05-2005 15:52 Pagina 59

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Equisetum telmateja Ehrh. fam.: Equisetaceae Droga: parte epigea. Nomi comuni: coda di cavallo, coda di volpe, mensu- Usi medicinali: antiemorroidario, antinfiammatorio. colo, setola/e. Osservazioni: il decotto è somministrato oralmente Droga: caule sterile. come generico antinfiammatorio (Pp) e come antie- Usi medicinali: antinfiammatorio, diuretico, emostatico. morroidario (S); è altresì usato in sciacqui nel tratta- Osservazioni: il decotto è bevuto in caso di flogosi a mento antiflogistico del cavo orofaringeo (S). livello renale e come diuretico (S). Il fusto, fresco e contuso, è applicato in cavità nasale in caso di epistas- Helleborus sp.pl. fam.: Ranunculaceae si (L). Nomi comuni: erba nocca. Droga: fiori, radici. Fagus sylvatica L. fam.: Fagaceae Usi medicinali: antiodontalgico, cheratolitico. Nomi comuni: faggio. Osservazioni: una frazione di radice posta nel dente Droga: legno. dolorante svolge un’intensa azione antiodontalgica Usi medicinali: antibiotico, antinfiammatorio, vulnera- (Pp); un effetto collaterale, riferito a tale pratica, è la rio. frattura del dente. I fiori contusi si applicano sui porri Osservazioni: la polvere del legno, prodotta dai tarli, è per eliminarli (Bp). adoperata a mo’ di talco nel trattamento della cute Usi veterinari: nella cura del «gaone» o «gavone» – infiammata (Pp, Po), in particolare nei bambini ed infezione purulenta che colpisce i suini a livello del anziani; è altresì adoperata nella prevenzione e cura gozzo – in passato si adoperava la radice, appuntita delle piaghe da decubito, per stimolarne la cicatrizza- con un coltello e inserita nell’orecchio dell’animale zione e per prevenire infezioni (Po). (A, Bp, C, G, F, Fr, L, M, Mo, Po, Ppo, S, So); questo tecnica era riservata anche agli ovini (Mo, Po, Pp, S). Ficus carica L. fam.: Moraceae Contro il «mal del petto», malattia che colpiva le muc- Nomi comuni: fico, figo*, ficaia*, figaia*. che (P) e nei cani affetti da polmonite o da cimurro (G) Droga: latice. si usava sempre la radice appuntita, ma questa volta Usi medicinali: cheratolitico. applicata sottocute nel petto, a livello del cuore. Si usa- Osservazioni: il latice è adoperato per eradicare i por- no indistintamente Helleborus odorus W. et K. e H. ri, mediante toccature locali e quotidiane (A, B, Bp, F, foetidus L. Fr, L, M, Mo, P, P, So). Hordeum vulgare L. fam.: Poaceae Foeniculum vulgare Miller fam.: Umbelliferae Nomi comuni: orzo. Nomi comuni: finocchio, finocchio selvatico, finoc- Droga: frutti. chietto, finocchietto selvatico. Usi medicinali: antinfiammatorio, eupeptico. Droga: frutti. Osservazioni: il decotto è considerato un ottimo antin- Usi medicinali: carminativo, euipnico, eupeptico. fiammatorio sistemico (P), nonché capace di migliora- Osservazioni: l’infuso è assunto oralmente, dopo i pasti re la digestione nei bambini (P). principali, in caso di aerofagia (Po, Pp, S), mentre il Usi magici: per la cura dell’orzaiolo si usa la pratica decotto è fatto bere ai bambini per facilitare il sonno e della «segnatura» (Fr, S): il «guaritore», con un «chic- la digestione (P). co» di orzo, esegue il segno della croce sull’occhio, recitando contemporaneamente alcune preghiere che Fraxinus ornus L. fam.: Oleaceae invocano l’aiuto dei santi. Nomi comuni: frassino, orniello. Droga: corteccia. Hypericum perforatum L. fam.: Guttiferae Usi medicinali: antinfiammatorio. Nomi comuni: erba di San Giovanni, mazze di San Osservazioni: l’infuso si assume oralmente come gene- Giovanni. rico antinfiammatorio (P). Droga: fiori. Usi veterinari: la soluzione acquosa, ottenuta metten- Usi medicinali: vulnerario. do a macerare la corteccia in acqua per un’intera not- Osservazioni: l’oleolito, ottenuto dai fiori messi a te, è usata per abbeverare le galline ed i conigli con macerare in olio di oliva per circa un mese, ha spicca- problemi gastrointestinali di tipo infiammatorio (Bp). te proprietà cicatrizzanti (L, Pp, Po). Si impiega, per uso topico, nel trattamento delle bruciature e scottatu- Hedera helix L. fam.: Araliaceae re solari (L, Po, Pp); sempre a tal fine terapeutico si Nomi comuni: edera, lellera. prepara una pomata scaldando i fiori in olio d’oliva e Droga: foglie, frutti. cera d’api (Po). Usi medicinali: antiemorroidario, vasotonico. Osservazioni: il decotto, delle foglie e frutti, si adope- Juglans regia L. fam.: Juglandaceae ra in impacchi sulle gambe affette da varici (Pp), men- Nomi comuni: noce. tre l’infuso delle foglie in semicupi in caso di emor- Droga: foglie, frutti. roidi (S). Usi medicinali: antinfiammatorio, eupeptico. Osservazioni: il decotto delle foglie è usato in impac- Helichrysum italicum (Roth) Don fam.: Compositae chi in caso di geloni (Ppo). I frutti immaturi, provvisti Nomi comuni: tignamica, tignamiche. di mallo, sono utilizzati per preparare il nocino, noto 09 Camangi-Stefani 12-05-2005 15:52 Pagina 60

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liquore dalle spiccate proprietà digestive (A, C, M, Pp, mangiato è considerato un preparato vitaminico, un Po, S, So). coadiuvante negli stati influenzali. Juniperus communis L. fam.: Cupressaceae Malva sylvestris L. fam.: Malvaceae Nomi comuni: bacoccole (rif. ai coni femminili), Nomi comuni: malva, marva, marvia. bacoccoline (ibidem), baracoccole (ibid.), coccola Droga: foglie, fiori, parti epigee. (ibid.), ginepro, zinepri/o. Usi medicinali: antiemorroidario, antinfiammatorio, Droga: coni femminili. antiodontalgico, antireumatico, antivirale, bechico, Usi medicinali: antiacido, antisettico, eupeptico. depurativo, diuretico, emolliente, lassativo, lenitivo, Osservazioni: in caso di acidità di stomaco si ingeri- spasmolitico. scono alcuni galbuli freschi (Po). Il decotto è bevuto Osservazioni: l’infuso, delle foglie e/o fiori, è assunto come antisettico delle vie urinarie (A). Il liquore di oralmente come spasmolitico gastrointestinale (A, B, ginepro – preparato mettendo a macerare le «bacche» Bp, Mo), depurativo (F, P, Pp, S, So), blando lassativo in alcool etilico – ha spiccate virtù digestive (Fr). (F, Pp) bechico (L) e generico antinfiammatorio (A, Bp, F, L, M, P, Po, Pp, S), specialmente dell’apparato Laurus nobilis L. fam.: Lauraceae gastrointestinale (A, M, P, Po, Pp, S); si usa altresì in Nomi comuni: alloro. sciacqui in caso di flogosi del cavo orofaringeo (B, C, Droga: foglia. F, L, Pp, Po, S, So). Il decotto, preparato dalle foglie, Usi medicinali: carminativo. è adoperato in sciacqui in caso di gengivite (Bp) o Osservazioni: l’infuso si assume oralmente, durante i come antiodontalgico (A, Bp, Fr, G). L’infuso delle pasti principali, in caso di aerofagia (Bp, F, M, P, Po, foglie, assieme a quelle di salvia (Salvia officinalis L.), S, So). è usato in collutorio in caso di mal di denti (Bp, Pp). L’infuso dei fiori è adoperato in impacchi nel tratta- Lavandula angustifolia Miller fam.: Labiatae mento delle bruciature (Mo, L), sulla cute colpita dal Nomi comuni: lavanda. Fuoco di S. Antonio (Herpes zoster) e sulle articola- Droga: fiori. zioni doloranti (Mo). Un impiastro di foglie cotte nel Usi medicinali: balsamico. latte (Bp), oppure in acqua (Ppo), o più semplicemen- Osservazioni: i suffumigi – eseguiti gettando in acqua te foglie fresche (Mo), si applicano sulle gengive in bollente i fiori assieme a rametti di rosmarino caso di mal di denti e in presenza di ascessi (Mo, Ppo). (Rosmarinus officinalis L.), capolini di camomilla L’infuso delle foglie è impiegato in semicupi come (Matricaria chamomilla L.) e foglie di menta (Mentha antiemorroidario oppure in lavande nel trattamento di x piperita L.) – sono considerati un ottimo rimedio bal- flogosi a livello vaginale (F, So). Per stimolare la diu- samico per le prime vie respiratorie (Po). resi si consiglia di bere, durante l’arco della giornata, un litro di infuso ottenuto dalle parti epigee della pian- Lilium bulbiferum L. fam.: Liliaceae ta (P). Il decotto delle foglie è usato in clistere come Nomi comuni: giglio rosso. lassativo (Fr). Come antinfiammatorio cfr. Cynodon Droga: foglie. dactylon (L.) Pers. (Mo, S), mentre come antiodontal- Usi medicinali: vulnerario. gico cfr. Salvia officinalis L. (A). Osservazioni: le foglie contuse si applicano sulle feri- te (L). Matricaria chamomilla L. fam.: Compositae Nomi comuni: camomilla, capumilla, capomilla. Linum usitatissimum L. fam.: Linaceae Droga: infiorescenze. Nomi comuni: lino. Usi medicinali: antinfiammatorio, balsamico, eupepti- Droga: semi. co, euipnico, depurativo, lassativo, sedativo, spasmoli- Usi medicinali: antinfiammatorio, antireumatico, tico. bechico. Osservazioni: molto comune è l’uso di bere l’infuso la Osservazioni: cataplasmi, preparati con i semi, si appli- sera, prima di coricarsi, per facilitare il sonno, nonché, cano sul petto in caso di bronchite e tosse catarrale, somministrarlo nell’arco della giornata per sedare lie- oppure sulle articolazioni doloranti (P). «L’acqua di vi stati di irrequietezza ed ansia (F, Fr, M, Mo, P, Po, lino», ottenuta bollendo i semi, è assunta oralmente Pp, So); è altresì adoperato, per uso esterno, in impac- come sfiammante gastrointestinale (Bp). Nel tratta- chi oculari in caso di occhi arrossati (A, F, Mo, P, Po, mento della bronchite cfr. Brassica nigra (L.) Koch So). L’infuso è assunto oralmente come blando lassa- (B). tivo (Bp, F, S), depurativo (BP, F, L, M, So), digestivo (F, M, So), spasmolitico gastrointestinale (A, B, P) e Malus domestica Borkh. fam.: Rosaceae generico antinfiammatorio (B, F, Fr, G, So), special- Nomi comuni: mela/o. mente dell’apparato gastrointestinale (A, L). Come Droga: «frutto». balsamico delle vie respiratorie cfr. Lavandula angu- Usi medicinali: bechico, vitaminico. stifolia Miller (Po). Osservazioni: lo sciroppo preparato dai «frutti» è som- ministrato oralmente in caso di tosse (Fr, S); in località Melissa officinalis L. fam.: Labiatae Serravalle in particolare si usava una vecchia cultivar Nomi comuni: melissa, limonella. locale denominata «mela Panaia». Il «frutto» lessato e Droga: foglie. 09 Camangi-Stefani 12-05-2005 15:52 Pagina 61

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Usi medicinali: euipnico, sedativo. emulsionato con acqua, è applicato localmente sulle Osservazioni: il decotto è somministrato oralmente per bruciature come emolliente (Pp). Allo stesso scopo si facilitare il sonno e per sedare lievi stati di irrequietez- usa l’olio puro (B, Bp, C, F, Fr, G, L, M, Mo, P, Pp, za (Po). Ppo, So), olio e farina (L, M), olio e sale (Bp), nonché olio, acqua e limone (Po); quest’ultima preparazione è Mentha x piperita L. fam.: Labiatae usata anche in presenza di mani arrossate dal freddo Nomi comuni: menta. (Po). Olio tiepido è introdotto nell’orecchio come Droga: foglie. antiotalgico (A, Fr, L, Mo, So); a tal fine cfr. Prunus Usi medicinali: balsamico, eupeptico, spasmolitico. persica (L.) Batsch (Mo). Sui «crepoli», ossia screpo- Osservazioni: l’infuso si assume oralmente per attiva- lature alle mani spesso causati dal freddo, si usa una re le funzioni digestive (Po) e come spasmolitico crema preparata con olio e cera d’api (A). L’olio è gastrointestinale (Pp). Come balsamico delle vie respi- ampiamente usato come eccipiente per unguenti e ratorie cfr. Lavandula angustifolia Miller (Po). pomate. Mentha suaveolens Ehrh. fam.: Labiatae Oryza sativa L. fam.: Poaceae Nomi comuni: menta selvatica, minchiastro. Nomi comuni: riso. Droga: foglie. Droga: frutti. Usi medicinali: spasmolitico. Usi magici: per la cura dell’orzaiolo si usa la pratica Osservazioni: l’infuso si assume oralmente come spa- della «segnatura» (Mo): il «guaritore», con un «chic- smolitico gastrointestinale (Ppo). co» di riso, esegue il segno della croce sull’occhio, recitando contemporaneamente alcune preghiere che Mercurialis annua L. fam.: Euphorbiaceae invocano l’aiuto dei santi. Nomi comuni: mercuriella, marcoriella. Droga: l’intera pianta. Papaver rhoeas L. fam.: Papaveraceae Usi medicinali: antinfiammatorio. Nomi comuni: papavero/i, pappaveri, rosolaccio, roso- Osservazioni: il decotto si somministra oralmente, in lacchi, rosole. piccole quantità e per un periodo limitato, in caso di Droga: petali. nefrite (S). Usi medicinali: euipnico. Osservazioni: i petali si aggiungono alla pappa dei Nerium oleander L. fam.: Apocynaceae bambini per migliorare la qualità del sonno (Mo). Nomi comuni: aleandro. Droga: foglie. Papaver setigerum DC. fam.: Papaveraceae Usi medicinali: antiemorroidario. Nomi comuni: papavero da oppio. Osservazioni: il decotto, preparato con 7-13 foglie in Droga: petali. un litro d’acqua, è usato in semicupi nel trattamento Usi medicinali: euipnico, sedativo. della patologia emorroidale (M). Osservazioni: i petali si aggiungono alla pappa dei bambini per facilitare il sonno (Mo) e per sedare l’ec- Nicotiana tabacum L. fam.: Solanaceae cessiva irrequietezza (Mo). Nomi comuni: tabacco. Droga: foglie. Parietaria sp.pl. fam.: Urticaceae Usi medicinali: antiodontalgico. Nomi comuni: erba muraiola, muraiola, erba vetriola, Osservazioni: il mozzicone di un sigaro è masticato ed vetriola. introdotto nella carie dentale (M, Po). Droga: parti epigee. Usi medicinali: antinfiammatorio, ipotensivo, depura- Ocimum basilicum L. fam.: Labiatae tivo, tricostimolante. Nomi comuni: basilico, bassilico. Osservazioni: il decotto è somministrato oralmente Droga: foglie. come generico antinfiammatorio (P, S), oppure in sciac- Usi medicinali: sedativo. qui in caso di flogosi del cavo orofaringeo (Pp); si uti- Osservazioni: l’infuso – preparato con tre foglie in un lizza altresì per frizionare il cuoio capelluto come tri- bicchiere d’acqua, alle quali se ne aggiungono altret- costimolante (Fr). L’infuso si beve per abbassare la tante di salvia (Salvia officinalis L.) e di nepitella pressione (Pp) e per depurare l’organismo (Pp). Si uti- (Calamintha nepeta (L.) Savi) – è somministrato oral- lizzano indistintamente Parietaria diffusa M. et K. e P. mente come sedativo nervino (S). officinalis L. Olea europaea L. fam.: Oleaceae Petasites hybridus (L.) Gaertn. fam.: Compositae Nomi comuni: olivo, ulivo. Nomi comuni: farfero, farfeno. Droga: foglie, frutto (olio). Droga: foglie. Usi medicinali: ipotensivo, antiotalgico, emolliente. Usi veterinari: le foglie, miste a quelle di ortica (Urtica Osservazioni: l’infuso, preparato con 4-5 foglie in una dioica L.) e alla crusca, rappresentano un ottimo cibo tazza d’acqua, è assunto oralmente per abbassare la vitaminico per le anatre (Po, Pp, So), galline e maiali pressione sanguigna (Mo, P, S); la dose ottimale di (Po). somministrazione è 2-3 volte/die. L’olio «lavato», ossia 09 Camangi-Stefani 12-05-2005 15:52 Pagina 62

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Petroselinum hortense Hoffm. fam.: Umbelliferae Osservazioni: l’oleolito, preparato scaldando i noccio- Nomi comuni: prezzemolo, pruzzemole*. li in olio d’oliva, è istillato tiepido nell’orecchio (Mo). Droga: foglie. Usi medicinali: galattofugo. Prunus spinosa L. fam.: Rosaceae Osservazioni: le foglie fresche e contuse si applicava- Nomi comuni: prugnolo/e, spino. no sul seno per interrompere la montata lattea (Po). Droga: corteccia. Usi medicinali: antinfiammatorio. Phaseolus vulgaris L. fam.: Leguminosae Osservazioni: il decotto della corteccia è assunto oral- Nomi comuni: fagiolo. mente come generico antinfiammatorio (G). Droga: semi. Usi medicinali: risolvente. Pseudotsuga menziesii (Mirbel) Franco fam.: Pinaceae Osservazioni: i semi freschi, masticati ed intrisi di sali- Nomi comuni: abete, abete americano. va, si applicano sui foruncoli per portarli a suppura- Droga: resina. zione (Mo). Usi medicinali: disinfettante, vulnerario. Usi magici: i semi si usano nella pratica della «segna- Osservazioni: la resina, raccolta dalle piccole vesciche tura» per eradicare i porri (Bp, L). Il rito, eseguito da presenti sul fusto, si applica direttamente sulle ferite per un «guaritore», prevede che ogni escrescenza sia disinfettarle e per stimolarne la cicatrizzazione (Bp, S). «segnata» con un fagiolo, eseguendo sulla stessa il segno della croce e recitando preghiere che invocano Pulmonaria officinalis L. fam.: Boraginaceae l’aiuto dei santi; per la buona riuscita dell’operazione Nomi comuni: erba polmonaria, polmonaria. i semi, una volta adoperati, devono essere sotterrati (L) Droga: foglie. o gettati lontano dall’abitazione della persona trattata Usi medicinali: antinfiammatorio, bechico. (Bp). Osservazioni: il decotto è bevuto in caso di tosse (A, Bp, C, Fr, L, Mo, P, Po), bronchite (Po, Pp, S) e pol- Pinus sp.pl. fam.: Pinaceae monite (Fr); talune volte, per la decozione si usa il lat- Nomi comuni: pino. te (S). Foglie bollite sono applicate sulla schiena per Droga: resina. curare affezioni polmonari (L, Mo), aggravate anche Usi medicinali: disinfettante, vulnerario. dalla componente catarrale (Mo). Osservazioni: la resina, raccolta incidendo il tronco, è usata per cicatrizzare piccole ferite (Bp, F, So), com- Quercus cerris L. fam.: Fagaceae presi i cosiddetti «crepoli», ossia tagli alle mani spes- Nomi comuni: cerro, quercia. so causati dal freddo (Bp, A). La resina è bruciata per Droga: corteccia. disinfettare gli ambienti domestici ed in particolare le Usi medicinali: antiemorroidario, antinfiammatorio. stanze degli ammalati (Bp, A). Si utilizzano Pinus Osservazioni: il decotto dalla corteccia si usa nel trat- nigra Arnold, P. sylvestris L. e P. pinea L. tamento delle emorroidi, sia per via orale (P) che ester- namente in semicupi (Pp, S); è altresì bevuto come Plantago lanceolata L. fam.: Plantaginaceae generico antinfiammatorio (P). Nomi comuni: orecchi di lepre, orecchie di lepre, urec- chi di lepre, urecchi de lepre*. Ranunculus acris L. fam.: Ranunculaceae Droga: foglie. Nomi comuni: sine nomine. Usi medicinali: ipoglicemizzante, vulnerario. Droga: foglie. Osservazioni: il decotto è assunto oralmente per abbas- Usi medicinali: antinevralgico. sare la glicemia (A). Le foglie scaldate in olio d’oliva Osservazioni: le foglie contuse trovano impiego nel e cera d’api forniscono una crema cicatrizzante, utile trattamento della sciatica (Pp), ponendole lungo il per- nel trattamento delle bruciature (P). corso del nervo omonimo; il preparato va tolto ai pri- mi sintomi di pirosi. Ricordiamo che tale pratica non è Plantago major L. fam.: Plantaginaceae scevra di rischi, poiché la pianta è fortemente irritante Nomi comuni: botacciola/e, bottacciola, centonervi, e vescicatoria. millenervi. Droga: foglie. Ricinus communis L. fam.: Euphorbiaceae Usi medicinali: antiodontalgico, risolvente, vulnerario. Nomi comuni: ricino, origino. Osservazioni: le foglie si applicano intere o contuse Droga: semi (olio). sulle bruciature (B, S), ferite (F, Fr, L, M, Mo, P, Pp, Usi medicinali: purgante. Po, So) e piaghe (F) per stimolarne la cicatrizzazione, Osservazioni: l’uso dell’olio come purgante è ben noto nonché sui foruncoli per portarli a maturazione (C, L, in tutto il territorio indagato, anche se ormai tale prati- Pp, S). Foglie, masticate ed intrise di saliva, si pongo- ca è decaduta. no sulla gengiva come rimedio antiodontalgico (F). Rosa canina L. fam.: Rosaceae Prunus persica (L.) Batsch fam.: Rosaceae Nomi comuni: rosa canina, rosa selvatica, rosa, caccamel- Nomi comuni: pesca/o. le (rif. ai «frutti»), scarniscia* (ibidem), scarnigi* (ibid.), Droga: pericarpo-seme. scarnice/i (rif. ai getti), ricci di rosa (rif. alle galle). Usi medicinali: antiotalgico. Droga: cecidi, corteccia, «frutti». 09 Camangi-Stefani 12-05-2005 15:52 Pagina 63

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Usi medicinali: astringente, vitaminico, vulnerario. Salvia pratensis L. fam.: Labiatae Osservazioni: l’infuso è assunto oralmente in caso di Nomi comuni: sine nomine. raffreddore (Mo), poiché ricco di acido ascorbico; col Droga: foglie. medesimo fine si mangiano i cinorrodi ben maturi (A, Usi medicinali: antibiotico. Bp, Fr, Po, So), facendo attenzione a non ingerire i Osservazioni: le foglie fresche e contuse si applicano «semi», ossia i veri frutti, poiché irritanti del tratto localmente in caso di ascessi cutanei e nel trattamento gastrointestinale. Le galle, provocate dall’insetto delle fistole anali (Pp). Diplolepis rosae L., si adoperano nella preparazione di un decotto astringente, utile nel trattamento della sin- Sambucus nigra L. fam.: Caprifoliaceae tomatologia gastroenterica caratterizzata da dissenteria Nomi comuni: sambuco. (A, F, S, So). Come cicatrizzante si usa la corteccia Droga: corteccia, foglie, fiori, germogli. (cfr. Sambucus nigra L.) (F, M, So). Usi medicinali: antiedematoso, antinfiammatorio, antiodontalgico, bechico, defaticante, depurativo, vul- Rosmarinus officinalis L. fam.: Labiatae nerario. Nomi comuni: rosmarino, amerino, ramerino, smeri- Osservazioni: il decotto, della corteccia o delle foglie, no. è assunto oralmente come generico antinfiammatorio Droga: rametti. (Po, S), specialmente dell’apparato gastrointestinale Usi medicinali: antinfiammatorio, balsamico. (Fr, S). Il decotto, dei fiori e foglie, si beve in caso di Osservazioni: l’infuso è assunto oralmente come gene- raffreddore e per sfiammare le prime vie respiratorie rico antinfiammatorio (Po). Come balsamico delle vie (Mo). L’infuso dei fiori trova impiego, per via orale, respiratorie cfr. Lavandula angustifolia Miller (Po). come bechico (P) e generico antinfiammatorio (Pp, P), in particolare dell’apparato gastrointestinale (Bp, Fr), Rubus ulmifolius Schott fam.: Rosaceae nonché per uso topico in impacchi su contusioni (Pp). Nomi comuni: rovo, more, rogo, roghi, spino. Il decotto della corteccia è ritenuto un ottimo antio- Droga: foglie, frutti. dontalgico sotto forma di sciacqui (Bp), mentre in Usi medicinali: antinfiammatorio, astringente, bechi- impacchi nel trattamento della cute arrossata (A). Per co, risolvente, vulnerario. defaticare gli arti inferiori si eseguono pediluvi col Osservazioni: lo sciroppo ottenuto dalle more si som- decotto della corteccia (Po), oppure con quello ottenu- ministra oralmente ai bambini affetti da faringite (Pp). to dai fiori in parti uguali di vino bianco ed aceto (S). Le foglie si applicano direttamente sulle ferite (A, F, Fr, La parte cambiale del cilindro corticale, detta «secon- L, P, S, So) e bruciature (Bp, Pp) per stimolarne la cica- da buccia», aggiunta a quella di rosa (Rosa canina L.), trizzazione, mentre sui foruncoli e brufoli per portarli a è scaldata in olio di oliva e cera d’api, al fine di pre- suppurazione (A, Mo). La stessa pratica è usata nel trat- parare una pomata cicatrizzante utile nel trattamento tamento del «giradito» (Bp, P). L’infuso delle foglie si delle bruciature (F, M, So). Germogli freschi si aggiun- beve in caso di tosse grassa (Pp) e come astringente gono nell’insalata, a dosi crescenti nel tempo e per una intestinale (Po). Si usano anche altre specie affini. durata di 5 giorni, poiché ritenuti capaci di depurare l’organismo (L). Salvia officinalis L. fam.: Labiatae Nomi comuni: salvia, sarvia. Salix alba L. fam.: Salicaceae Droga: foglie. Nomi comuni: sanicastro*, sarcio*, vetrice, vinco, vin- Usi medicinali: antinfiammatorio, antibiotico, antio- chi. dontalgico, eupeptico, sedativo, spasmolitico. Droga: corteccia. Osservazioni: l’infuso si usa in sciacqui in caso di flo- Usi medicinali: antiemicranico. gosi del cavo orofaringeo (B, Bp, C, F, L, M, Mo, P, Osservazioni: il decotto della corteccia è assunto oral- Po, Pp, Ppo, Mo, S, So), come antiodontalgico (A, Bp, mente (S). G, L, M, Mo, P, Ppo), nonché come digestivo e spa- smolitico (Mo, Pp), somministrandolo oralmente a fine Sedum dasyphyllym L. fam.: Crassualceae pasto; trova altresì impiego in impacchi oculari in pre- Nomi comuni: erba uccellina. senza di occhi arrossati (Pp) oppure, sotto forma di Droga: l’intera pianta. lavanda, nel trattamento di flogosi a livello vaginale (F, Usi veterinari: l’intera pianta è fatta mangiare alle So). Una foglia fresca è applicata sulle gengive in caso mucche, post-partum, per facilitare l’espulsione della di processi infiammatori (Bp, Po), mal di denti (Mo, placenta (Pp). Po) o ascessi dentali (Pp). Come sedativo nervino si beve l’infuso preparato con tre foglie in un bicchiere Sempervivun tectorum L. fam.: Crassulaceae d’acqua (Pp), oppure cfr. Ocimun basilicum L. (S). Nomi comuni: cipolle selvatiche, cipolla-vivo. L’infuso delle foglie miste a quelle di malva (Malva Droga: foglie. sylvestris L.) si usa in sciacqui antiodontalgici (A). Usi medicinali: antinfiammatorio, vulnerario. L’infuso delle foglie, edulcorato col miele, cura l’afo- Osservazioni: la pomata, preparata scaldando le foglie nia (P). Come antiodontalgico cfr. Malva sylvestris L. contuse in olio d’oliva e cera d’api, è applicata sulle (Bp, Pp) e Vitis vinifera L. (Fr). ferite (A), oppure sulla cute affetta da eczema (F, So). 09 Camangi-Stefani 12-05-2005 15:52 Pagina 64

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Senecio vulgaris L. fam.: Compositae Osservazioni: l’infuso, delle foglie e radici, è assunto Nomi comuni: erba dell’unto, erba dell’uccellino. oralmente come depurativo (A, S); col medesimo fine Droga: parti epigee. terapeutico le foglie si mangiano fresche in insalata o Usi medicinali: antinfiammatorio, risolvente, vulnera- lesse (A, S). rio. Osservazioni: le parti epigee fiorite sono scaldate in Teucrium chamaedrys L. fam.: Labiatae olio d’oliva e cera d’api, al fine di ottenere una poma- Nomi comuni: erba querciola. ta da applicare sulle bruciature (F, L, Mo, Po, So) e Droga: l’intera pianta, parti epigee. ferite (Po) per esercitare un’azione cicatrizzante, oppu- Usi medicinali: attivatore epatico, antiemorroidario, re sfiammante nel trattamento del giradito (Po). Tale antinfiammatorio, antipiretico. preparazione è altresì adoperata come succedaneo del- Osservazioni: il decotto dell’intera pianta è assunto la commerciale pomata all’ittiolo; è infatti impiegata oralmente per attivare le funzioni epatiche (A, Fr), nella cura del «mal del pino», ossia quando piccoli cor- come antiemorroidario (L) e generico antinfiammato- pi estranei, di legno o di altro materiale, penetrano nei rio sistemico (A, F, L, Mo, P, Po, S), specialmente del- tessuti dermici, per cui bisogna stimolarne l’espulsio- l’apparato gastrointestinale (A, B, F, L, So) e di quel- ne (Po). lo urinario (L), mentre in sciacqui è un ottimo sfiam- Usi magici: in alcuni paesi, per aumentare il potere mante del cavo orale (S). Il decotto dell’intera pianta curativo della sopraccitata pomata, adoperano come si bene per abbassare la febbre (Pp) e in caso di colite eccipiente la cera di una candela benedetta (Po, Ppo). (Bp). È considerato un potente antinfiammatorio mol- to più efficace della malva (Malva sylvestris L.) (Po). Silybum marianum (L.) Gaertn. fam.: Compositae Nomi comuni: scardaccioni, scardiccione. Tilia cordata L. fam.: Tiliaceae Droga: frutti. Nomi comuni: tiglio, tilio. Usi medicinali: antivirale, attivatore epatico. Droga: infiorescenze. Osservazioni: il decotto si assume oralmente per sti- Usi medicinali: antinfiammatorio, bechico, euipnico, mola le funzioni epatiche e nel trattamento delle epati- eupeptico, sedativo. ti (S). Osservazioni: l’infuso è somministrato oralmente per facilitare la digestione (L, S), il sonno (A, C, Mo, Po, Solanum tuberosum L. fam.: Solanaceae Pp), sedare lievi stati di nervosismo (F, Po, So), come Nomi comuni: patata. bechico (Ppo), nonché antinfiammatorio dell’apparato Droga: tuberi. gastrointestinale (B, L, P, S), in caso di bronchite (F, Usi medicinali: antireumatico, antinfiammatorio, antio- So) ed affezioni flogistiche a livello vaginale (P). dontalgico, lenitivo. Osservazioni: fette di tubero si applicano localmente Triticum aestivum L. fam.: Poaceae sulle bruciature (B, Bp, C, G, Mo, P, Pp, S), sulle arti- Nomi comuni: grano. colazioni doloranti (Fr), sulle gengive (B, L, Mo) – in Droga: frutti. caso di mal di denti –, sugli occhi – nel trattamento Usi medicinali: antinfiammatorio. della sintomatologia da «abbagliamento» per un uso Osservazioni: la semola (Bp, P, Pp) o più raramente la non corretto della saldatrice (F, S, So) – o più sempli- crusca (Bp, F, Po), scaldata in padella ed avvolta in un cemente in presenza di occhi arrossati e gonfi (A, Mo), fazzoletto di cotone è applicata sul collo in caso di nonché nella cura dell’erisipela (Mo, P, Po). faringite. Usi magici: il trattamento curativo dell’orzaiolo preve- Spartium junceum L. fam.: Leguminosae de la pratica della «segnatura» (Bp, L): il «guaritore», Nomi comuni: ginestra. con un «chicco» di grano, esegue il segno della croce Droga: cauli. sull’occhio, pronunciando segrete preghiere che invo- Usi veterinari: piccole quantità di rametti sono aggiun- cano l’aiuto dei santi. ti nel foraggio usato per alimentare le pecore e le muc- che al fine di preservarle in salute (Po). Ulmus minor Miller fam.: Ulmaceae Nomi comuni: olmo. Tamus communis L. fam.: Dioscoreaceae Droga: cecidi, corteccia. Nomi comuni: sine nomine. Usi medicinali: antinfiammatorio, vulnerario. Droga: frutti. Osservazioni: gli umori ricavati dalle galle, provocate Usi medicinali: antiallergico, antinfiammatorio. dall’insetto Tetraneura ulmi L., si usano per facilitare Osservazioni: le bacche fresche e contuse si applicano la cicatrizzazione delle ferite e per cure varie affezioni sulla cute in caso di orticaria (S). dermatologiche di natura flogistica (Mo). Usi magici: è tradizione popolare raccogliere le galle il Taraxacum officinale Weber fam.: Compositae giorno di S. Giovanni (24 giugno), prima del sorgere Nomi comuni: bugia* (rif. ai frutti), dente di leone, del sole. piscialetto, piscialletto, radicchio, radicchio selvatico, Usi veterinari: il decotto della corteccia è adoperato in tarassaco, soffione/i. impacchi locali sul garrese dei bovini – colpiti dalla Droga: foglie, radici. cosiddetta «incollatura», ossia l’infiammazione, spesso Usi medicinali: depurativo. purulenta, a livello del collo della bestia – causato dal- lo sfregamento di questo al giogo (F, So). 09 Camangi-Stefani 12-05-2005 15:52 Pagina 65

IL CASENTINO: TRADIZIONI ETNOFARMACOBOTANICHE NEI COMUNI DI POPPI E BIBBIENA (AREZZO-TOSCANA) 65

Urtica dioica L. fam.: Urticaceae Usi medicinali: analettico, antipiretico, antiodontalgi- Nomi comuni: ortica, urtiga, urtica, ortiga. co, antiemicranico, defaticante, disinfettante. Droga: foglie, radici. Osservazioni: il vino bollito (A, F, Po, So) e il mosto Usi medicinali: antinfiammatorio, insetticida, depurati- (B, P), in passato, si usavano sotto forma di bagni per vo, sedativo, spasmolitico, tricostimolante. irrobustire gli arti dei bambini (A, B, F, P, Po, So). Osservazioni: l’infuso delle foglie è somministrato Impacchi, con acqua fresca ed aceto, si applicano sul- oralmente come spasmolitico gastrointestinale (F, G, la fronte per abbassare la febbre (Bp, Po) e in caso di So), depurativo (Bp), rilassante nervino (S) e generico emicrania (A). L’Aceto puro (Po) e il vino (B, Bp, C, antinfiammatorio (C, Mo, Pp, S), specialmente del- Mo, P, Po, Pp, S) si adoperano per disinfettare le feri- l’apparato gastrointestinale (G, L) e in caso di cistite te (B, Po) e le parti intime dei neonati colpiti da dis- (F, G, So); è altresì adoperato per risciacquare i capel- senteria (P, Po). Il vino bollito con spicchi d’aglio li, al fine di irrobustirli e prevenirne la caduta (Fr, Po). (Allium sativum L.), foglie di salvia (Salvia officinalis Il decotto delle radici è bevuto come generico antin- L.) ed un cucchiaio di sale è considerato un ottimo pre- fiammatorio (Mo) e come depurativo (Fr). Dalle foglie parato antiodontalgico, da usare in sciacqui (Fr). messe a macerare in acqua per 8-10 giorni si ottiene un L’aceto è fatto annusare in caso di svenimento (B), per preparato da applicare sui capelli in caso di pediculosi far riprendere i sensi. Come defaticante cfr. Sambucus (Pediculus capitis) (Bp). Come spasmolitico gastroin- nigra L. (S). testinale cfr. Cynodon dactylon (L.) Pers. (F, So). Usi veterinari: le foglie, dopo averle cotte, sono mesco- Zea mays L. fam.: Poaceae late alla semola di farina bianca al fine di preparare un Nomi comuni: granturco. «pastone» ricostituente per nutrire i piccoli di tacchino Droga: frutti (farina), stigmi. (P, Po) e altri nidiacei (Po); questo preparato è ritenu- Usi medicinali: antinfiammatorio. to anche un ottimo alimento per migliorare la qualità Osservazioni: il decotto degli stimmi è assunto oral- del piumaggio nei volatili (Po). Come alimento vita- mente come sfiammante delle vie urinarie (A). La fari- minico per le anatre (Po, Ppo, So), galline e maiali (Po) na gialla cotta nel vino è applicata sul petto in caso di cfr. Petasites hybridus (L.) Gaertn. polmonite (A). Usi veterinari: la stessa metodica sopraccitata è adot- Verbascum thapsus L. fam.: Scrophulariaceae tata nel trattamento della polmonite nei suini (A). Nomi comuni: tasso barboso, tasso bardasso. Droga: foglie. L’analisi statistica sulle proprietà terapeutiche ricono- Usi medicinali: antiemorroidario. sciute alle piante – nella cura dell’uomo – evidenzia Osservazioni: il decotto, previa filtrazione per elimina- che le percentuali più alte spettano alle antinfiamma- re i peli dannosi a livello gastrointestinale, è assunto torie (16,80%) e alle antidolorifiche (13,96%), seguo- oralmente più volte al dì (Pp). no le vulnerarie (7,92%) e le sedative (4,64%) (Tab. 2). Nel gruppo delle antidolorifiche sono state assommate Vicia faba L. fam.: Leguminosae le antiodontalgiche (4,64%), le antireumatiche Nomi comuni: fave. (2,80%), le lenitive (2,32%), le antiotalgiche (1,40%), Droga: semi. le antiemicraniche (1,40%) e le antinevralgiche Usi medicinali: antireumatico, antiedematoso. (1,40%). Le categorie terapeutiche minori (antivirale, Osservazioni: l’impiastro, ottenuto dalla farina aggiun- antiacido, vermifugo, galattofugo, emolliente, ecc.), gendo acqua tiepida, si applica sulle ginocchia dolo- ovvero quelle con percentuali al disotto dell’1%, sono ranti e gonfie (Mo). Come antireumatico e antiedema- raggruppate sotto la voce «varie» ed ammontano a toso cfr. Verbena officinalis L. (Mo). 13,36%. Usi magici: i semi si usano nella pratica della «segna- L’uso dei rimedi fitoterapici è ovviamente più marcato tura» per eradicare verruche o porri (G); per la meto- tra le persone anziane ed in particolare fra coloro che dica cfr. Oryza sativa L. hanno superato i 65 anni di età. Talune specie come la camomilla (Matricaria chamomilla L.), la malva Verbena officinalis L. fam.: Verbenaceae (Malva sylvestris L.) e la salvia (Salvia officinalis L.) Nomi comuni: erba croce, verbena. sono adoperate da quasi tutte le persone intervistate, Droga: foglie. compresi i giovani; forse perché hanno un’ampia dif- Usi medicinali: antireumatico, antiedematoso, diureti- fusione, oltre ad essere facilmente identificabili. In co. altri casi gli usi sono assai limitati, circoscritti in zone Osservazioni: l’impiastro, preparato con foglie contu- ristrette o nell’ambito di uno o pochi nuclei familiari: se, farina di fave (Vicia faba L.) ed albume montato a è il caso del giglio rosso (Lilium bulbiferum L.), usato neve, si applica sulle articolazioni doloranti ed in par- esclusivamente a Lierna come vulnerario; della salvia ticolare sul ginocchio in caso di versamento (Mo). selvatica (Salvia pratensis L.), come antibiotico in L’infuso è assunto oralmente, più volte al giorno, per località Pian del Ponte; del gigaro (Arum italicum aumentare la diuresi (Po). Miller), come antiemicranico a Partina o della mercu- riella (Mercurialis annua L.) a Serravalle come antine- Vitis vinifera L. fam.: Vitaceae fritico. Nomi comuni: vite. La decozione e l’infusione rappresentano le tecniche Droga: frutti (aceto, mosto, vino). estrattive più comuni per quanto riguarda la sommini- 09 Camangi-Stefani 12-05-2005 15:52 Pagina 66

66 F. CAMANGI, A. STEFANI, P.E. TOMEI

Tab. 2 - Categorie terapeutiche con relative percentuali e numero di piante ad esse afferenti.

Antinfiammatorie 36 16,80% Sedative 10 4,64% Ipotensive 4 1,86% Antiodontalgiche 10 4,64% Bechiche 94,20% Disinfettanti 4 1,86% Antireumatiche 6 2,80% Spasmolitiche 94,20% Antipiretiche 4 1,86% Lenitive 5 2,32% Eupeptiche 94,20% Antibiotiche 4 1,86% Antinevralgiche 3 1,40% Depurative 94,20% Balsamiche 4 1,86% Antiotalgiche 3 1,40% Antiemorroidale 8 3,72% Antiedematose 4 1,86% Antiemicraniche 3 1,40% Euipniche 6 2,80% Astringenti 3 1,40% Varie 2913,36% Diuretiche 5 2,32% Cheratolitiche 3 1,40% Vulnerarie 17 7,92% Risolventi 5 2,32% Emostatiche 3 1,40%

strazione orale, mentre nel caso di un uso esterno tro- tone come il pino nero (Pinus nigra Arnold), il pino viamo la preparazione di pomate, oleoliti o più sem- silvestre (Pinus sylvestris L.), l’abete rosso (Picea plicemente la droga fresca e contusa. Le droghe mag- excelsa Link) (Anonimo, 1878), la douglasia giormente adoperate sono le foglie, i frutti e i fiori. In (Pseudotsuga menziesii (Mirbel) Franco) ed altre anco- due casi la droga è costituita da cecidi, formazioni che ra. Tale fisionomia forestale si è andata delineando a la pianta produce in risposta all’attacco di particolari cominciare dal 1839, quando il granduca Leopoldo II insetti (cfr. Rosa canina L. e Ulmus minor Miller). incaricò il boemo Karl Simon – successivamente ita- È opportuno far notare che diverse piante, facenti par- lianizzato in Carlo Siemoni – ad iniziare una grande te della farmacopea locale, sono potenzialmente tossi- opera di ristrutturazione del comprensorio, poiché a che e proprio per tale motivo la tradizione popolare le quei tempi fortemente degradato; furono rimboschiti impiega per uso esterno, poiché per via transdermica più di 500 ettari di terreno e messe a dimora oltre l’assorbimento dei principi attivi è assai ridotto: è il 900.000 piante (Vianelli M., 1998). Proprio alcune di caso del gigaro (Arum italicum Miller), della vitalba queste nuove specie alloctone (cfr. Pinus nigra Arnold, (Clematis vitalba L.) e del ranuncolo (Ranunculus acris P. sylvestris L. e Pseudotsuga menziesii (Mirbel) L.); mentre laddove è previsto ugualmente un uso siste- Franco) sono entrate a far parte della medicina popo- mico, per tamponare la pericolosità delle droghe, sono lare locale, evidenziando come può essere rapida la previsti dosaggi bassi e limitati nel tempo (cfr. nascita di nuove tradizioni in relazione a cambiamenti Mercurialis annua L. e Spartium junceum L.). repentini della flora. A proposito della tossicità di alcune piante ricordiamo Nel Casentino sono presenti anche pratiche etnoveteri- che sulla G.U. n. 185 del 11.08.2003 è stato pubblica- narie, sebbene il numero delle piante utilizzate sia limi- to il Decreto del Ministro della Salute del 30.05.2003 tato a sole 10 specie: Aesculus hippocastanum L., relativo al divieto di impiego del camedrio (Teucrium Artemisia absinthium L., Fraxinus ornus L., chamaedrys L.) nel settore farmaceutico ed erboristico, Helleborus sp.pl., Petasites hybridus (L.) Gaertn., poiché ritenuto fortemente epatotossico. Nel Casentino, Sedum dasyphyllym L., Spartium junceum L., Ulmus questa specie, è usata a scopi medicinali da tempi minor Miller, Urtica dioica L. e Zea mays L. Tra gli immemori: il decotto dell’intera pianta è assunto oral- usi più originali ricordiamo: Sedum dasyphyllum L., mente come antipiretico, antiemorroidario, depurativo, l’intera pianta è data da mangiare alle mucche post- generico antinfiammatorio sistemico e addirittura per partum nella fase di secondamento, per facilitare l’e- attivare le funzioni epatiche. spulsione della placenta; Artemisia absinthium L., le Nella cura e prevenzione di certe patologie si associa foglie sono impiegate nella preparazione di boli ali- l’utilizzo delle piante a pratiche magiche: ad esempio mentari da somministrare oralmente ai bovini per riat- per eradicare i porri, le verruche (cfr. Phaseolus vul- tivare la ruminazione; Spartium junceum L., alcuni garis L. e Vicia faba L.) e per curare l’orzaiolo (cfr. rametti sono aggiunti al foraggio per alimentare peco- Hordeum vulgare L., Oryza sativa L. e Triticum aesti- re e mucche al fine di preservarle in salute; ed ancora vum L.) si usa il rituale della «segnatura»; per guarire Zea mays L., cataplasmi di farina gialla cotta nel vino i dolori reumatici o il cosiddetto «colpo della strega» sono adoperarti nel trattamento della polmonite nel si utilizza una corda di canapa (Cannabis sativa L.), suino. Una pratica ormai desueta, ma ancora viva nel- opportunamente annodata e la recitazione di preghiere la memoria della stragrande maggioranza degli intervi- che invocano l’aiuto dei santi; mentre per tenere lonta- stati, è l’impiego della radice di alcuni ellebori no le malattie da raffreddamento è pratica abbastanza (Helleborus foetidus L. e H. odorus W. et K.) per cura- comune portare con sé, in tasca, un seme di ippocasta- re il cosiddetto «gaone» o «gavone»; infezione puru- no (Aesculus hippocastanum L.). Altre volte, tali prati- lenta che colpiva i suini a livello del gozzo, una batte- che, prevedono la scelta di un particolare giorno per la riosi il cui agente eziologico è da ricercare in raccolta della droga (cfr. Ulmus minor Miller), oppure Erysiopelotrix rhusiopathiae. Il trattamento curativo nell’uso di materiali preventivamente benedetti (cfr. prevedeva di inserire la radice di questa pianta, resa Senecio vulgaris L.), in grado di rendere il preparato appuntita con un coltello, nell’orecchio dell’animale; medicamentoso più potente ed efficace. l’uso del genere Helleborus in campo veterinario è L’attuale composizione delle Foreste Casentinesi assai diffuso anche in altri territori toscani (Camangi & mostra la presenza di diverse entità vegetali non autoc- Tomei, 1999; Camangi & Uncini Manganelli, 1999; 09 Camangi-Stefani 12-05-2005 15:52 Pagina 67

IL CASENTINO: TRADIZIONI ETNOFARMACOBOTANICHE NEI COMUNI DI POPPI E BIBBIENA (AREZZO-TOSCANA) 67

Giachetti & Tomei, 2003; Pieroni, 1999; Corsi et al., CONCLUSIONI 1981; Pagni & Corsi, 1979; Uncini Manganelli et al., 2001; Viegi et al., 1999). La ricerca ha permesso di individuare l’uso di 89 spe- L’analisi complessiva dei dati raccolti ha evidenziato, cie impiegate nella medicina popolare. La maggior per diverse piante, usi non noti alla medicina ufficiale parte di queste ha un uso già segnalato nella tradizio- o alla letteratura farmacobotanica più accreditata (cfr. ne etnofarmacobotanica della Toscana (Uncini rif. bibl.); nella Tabella 3 che segue sono esaminate in Manganelli & Tomei, 1999; Uncini Manganelli et al., dettaglio tali informazioni. 2002) e nel resto dell’Italia (Gastaldo, 1987). Delle

Tab. 3 - Piante medicinali il cui uso popolare non è noto né in medicina ufficiale, né in letteratura.

Nome scientifico Usi popolari Usi ufficiali Rif. bibliografici

Abies alba Miller antinfiammatorio, balsamico, iperemizzante, secre- AA.VV., 1994-1995; Negri, 1979 antiedematoso tolitico

Allium cepa L. antiotalgico antibatterico, diuretico, ipolipe- AA.VV., 1994-1995; AA.VV., mizzante, ipoglicemizzante, bat- 1996; AA.VV., 1999; Benigni et teriostatico, vermifugo, ipoten- al., 1962; Paris, Moyse, 1971- sivo, antiaggregante piastrinico 1981

Allium sativum L. antiodontalgico antiaggregante piastrinico, diu- AA.VV., 1994-1995; AA.VV., retico, ipotensivo, vermifugo 1996; AA.VV., 1999; Benigni et al., 1962

Asplenium trichomanes L. antibiotico, lenitivo, vulnerario diaforetico, emolliente, espetto- Negri, 1979; Riva, 1995 rante.

Cupressus sempervirens L. antinevralgico astringente intestinale, eutonico AA.VV., 1996; Benigni et al., della muscolatura vescicale, sto- 1962; Proserpio, 1997 machico, vasocostrittore

Fagus sylvatica L. antibiotico, antinfiammatorio, antipruriginoso, antisettico, bal- Lisi Scardavi, 1974; Riva, 1995; vulnerario samico, espettorante Proserpio, 1997; Senatore, 2000

Helichrysum italicum (Roth) antiemorroidario coleretico, balsamico, bechico, AA.VV., 1994-1995; AA.VV., Don ipocolesterolemizzante; leniti- 1996; Della Loggia, 1993; vo, spasmolitico Proserpio, 1997

Helleborus sp.pl. cheratolitico cardiotonico, diuretico, emme- Negri, 1979; Proserpio, 1997 nagogo

Malva sylvestris L. antivirale antinfiammatorio, emolliente, AA.VV., 1994-1995; AA.VV., lenitivo, lassativo, vulnerario 1996; Campanini, 1998; Della Loggia, 1993; Proserpio, 1997

Mercurialis annua L. antinfiammatorio colagogo, emetico, emmenago- Proserpio, 1997; Weiss, 1996 go, diuretico, lassativo

Nerium oleander L. antiemorroidario cardiotonico, diuretico AA.VV., 1996; Duke, 1985; Proserpio, 1997

Pinus sp.pl. vulnerario antisettico, iperemizzante, muco- AA.VV., 1994-95; AA.VV., 1996 litico

Plantago lanceolata L. ipoglicemizzante antinfiammatorio, antibatterico, AA.VV., 1994-1995; AA.VV., astringente, bechico, diuretico, 1996; Bruni & Nicoletti, 2000; emolliente, vulnerario Campanini, 1998; Capasso, Grandolini, 1996; Della Loggia, 1993; Font Quer, 1988; Proserpio, 1997

Pseudotsuga menziesii (Mirbel) vulnerario antinfiammatorio, antisettico, Proserpio, 1997 Franco antiemorroidario, balsamico Lodi, 1986; Negri, 1979; Penso, Tamus communis L. antiallergico, antinfiammatorio diuretico, emetico, purgativo, 1993; Proserpio, 1997 revulsivo, vescicatorio, vulnera- rio 09 Camangi-Stefani 12-05-2005 15:52 Pagina 68

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piante riportate in tabella I, in relazione alle loro origi- ti aeree è adoperato per lavaggi agli occhi affetti da nali e interessanti indicazioni terapeutiche, cinque Herpes simplex (Ansaldi & Tomei, 1997). meritano un ulteriore approfondimento; si tratta di: 4. Nerium oleander L. Il decotto, preparato con 7-13 1. Asplenium trichomanes L. L’uso di questa felce foglie in un litro d’acqua, è usato in semicupi nel come antibiotico è originale: l’impiastro, ottenuto trattamento della patologia emorroidale; tale uso mescolando la fronda essiccata e polverizzata a olio non trova alcun riscontro bibliografico. La medici- di oliva, è applicato sulle ferite infette. Tale infor- na ufficiale, un tempo, utilizzava questa pianta nel mazione è sconosciuta in Toscana (Uncini trattamento dell’insufficienza cardiaca (AA.VV., Manganelli & Tomei, 1999; Uncini Manganelli et 1994-95; Fassina & Ragazzi, 1995); attività legata al. 2002) e nel resto del territorio italiano (Gastaldo, alla presenza, nelle foglie, di eterosidi cardiotonici 1987). Invece, l’indicazione terapeutica come leniti- (Bruneton, 1995, Benigni et al.,1962). In Toscana vo e cicatrizzante in caso di bruciature trova riscon- l’uso etnobotanico è assai limitato: nel Pisano, il tro analogo in Versilia (LU) (Corsi et al., 1981); decotto delle foglie è impiegato topicamente come questa specie rientra nelle cosiddette «erbe da fuo- acaricida ed antipediculosi (Corsi & Pagni, 1978), co» ossia in quell’ampio gruppo di piante adopera- mentre nel Pistoiese, nel territorio di Collodi, la tin- te nel trattamento delle ustioni (Uncini Manganelli tura ottenuta dalla macerazione delle foglie in alcool & Tomei, 1998). In passato, la medicina ufficiale ne etilico, sotto forma di frizioni, è ritenuto un valido sfruttava le proprietà antibronchiale ed emolliente rimedio antireumatico ed antimialgico (Camangi et (Negri, 1979), in relazione alle mucillagini contenu- al., 2001). L’analisi fitochimica ha evidenziato la te nella fronda (Riva, 1995). L’attività antibatterica presenza di glucosidi flavonici come la rutina (Duke, è dunque una interessante indicazione terapeutica 1985) – sostanza ad azione capillarotropa (Pedretti, che merita ulteriori ed approfonditi studi. 1997), capace di diminuire la permeabilità e la fra- 2. Fagus sylvatica L. La polvere di legno, prodotta gilità capillare (Leung & Foster, 2000; Samuelsson, dall’azione dei tarli, è impiegata nella prevenzione e 1994) – che ne avvalora l’indicazione terapeutica cura delle piaghe da decubito; è aspersa a mó di tal- come antiemorroidario. co sulla cute da trattare. Questo uso è in parte giu- 5. Tamus communis L. A questa pianta la tradizione stificato dalla presenza, nella droga, di tannini e popolare attribuisce le proprietà antiallergica ed fenoli (Proserpio, 1997), in grado di esercitare un’a- antinfiammatoria, usandola nel trattamento dell’or- zione antimicrobica e antinfiammatoria (Pedretti, ticaria: le bacche, fresche e contuse, si applicano 1997), facilitando in tal modo la cicatrizzazione del- direttamente sulla cute arrossata e pruriginosa. La la parte lesa. Ricordiamo che le cosiddette ulcere da presenza di saponosidi a nucleo steroidico come la pressione in età geriatrica, in Italia, sono in aumen- diosgenina (Proserpio, 1997) – principio attivo ad to: si calcola che su 9 milioni di ricoverati il 10% va azione antiflogistica (Duke, 1985) – conferma, alme- incontro a tale patologia, quadruplicando il rischio no in parte, la veridicità di tale pratica. La medicina di mortalità oltre ad un forte aumento della spesa ufficiale in passato impiegava il tubero come pur- sanitaria nazionale (Gemini & Pace, 1997). Alla luce gante, diuretico (Lodi, 1986) e revulsivo (Penso, di ciò risulta interessante tale uso etnobotanico. 1993). Attualmente la medicina ufficiale impiega il legno per ottenere, mediante distillazione, il creosoto Per queste specie sono auspicabili studi interdiscipli- (Creosolum F.U. X Ed.) (Senatore, 2000) – una nari per verificare l’attendibilità medicamentosa e suc- miscela di guaiacolo e creosolo (Lisi Scardavi, 1974) cessivamente isolare i principi attivi responsabili. In – dotato di proprietà balsamica ed antisettica delle tale modo la medicina tradizionale si arricchirà di nuo- vie respiratorie (Riva, 1995). vi farmaci, fornendo al medico fitoterapeuta ulteriori 3. Malva sylvestris L. L’infuso, preparato dai fiori, è strumenti di cura e profilassi. usato in impacchi sulla cute colpita dal Fuoco di Oggi la fitoterapia sta trovando conferme scientifiche Sant’Antonio, una patologia ad eziologia virale, cau- di efficacia e sicurezza, tant’è che in numerose ASL sata da Herpes zoster. La medicina ufficiale non italiane sono stati attivati e attrezzati ambulatori, sup- conosce questo uso e la composizione fitochimica portati da medici specializzati in tale disciplina, per un della droga non è in grado di far ipotizzare una tale uso razionale e standardizzato dei farmaci di origine attività terapeutica. Molto probabilmente il perdura- vegetale. La fitoterapia comincia dunque a trovare spa- re di tale usanza è da relazionare alle proprietà antiir- zio all’interno dei prontuari terapeutici del nostro SSN, ritanti, adsorbenti e rinfrescanti delle mucillagini rientrando tra le cosiddette «medicine non convenzio- (AA.VV., 1994-1995; Firenzuoli, 1998) oltre ad nali» o «medicine naturali». un’azione antinfiammatoria legata al glucoside anto- cianico malvina (Hegenauer, 1962-1990); principi attivi in grado di apportare un reale giovamento al BIBLIOGRAFIA quadro sintomatico della malattia. Inoltre, recenti AA.VV., 1984. OMS, il ruolo delle medicine tradizionali nel Sistema studi classificano la malva tra le piante induttrici di Sanitario Nazionale, valutazioni scientifiche e antropologiche. paraimmunità (Campanini, 1998). Un utilizzo antier- Edizioni di red./studio redazionale, Como. petico simile è stato censito anche tra la popolazio- AA.VV., 1994-1995. Le monografie tedesche. Voll. I-IV, Studio ne delle Alpi Apuane (MS): qui il decotto delle par- Edizioni, Milano. 09 Camangi-Stefani 12-05-2005 15:52 Pagina 69

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