Medusa Film presenta

Un film Scritto e diretto da Scoop

con

Ian McShane Woody Allen

distribuzione

www.medusa.it

GLI ATTORI

Joe Strombel Ian McShane Sondra Pransky Scarlett Johansson Sid Waterman Woody Allen Peter Lyman Hugh Jackman

e con, in ordine di apparizione

Oratore al funerale Jim Dunk Collaboratori di Strombel Robert Bathurst Geoff Bell Christopher Fulford Nigel Lindsay Jane Cook Fenella Woolgar La morte Peter Mastin Co-passeggeri di Joe Doreen Mantle David Schneider Meera Syal Mike Tinsley Kevin R. McNally I fans di Tinsley Robyn Kerr Richard Stirling Vivian Romola Garai Madre di Vivian Carolyn Backhouse Jar Spinner Guo Toa Fratello di Vivian Sam Friend M.C. Mark Heap Assistente di Splendini Suzy Kewer Macchinista Jody Halse Jerry Burke Matt Day Coppia nel negozio di antiquariato Elizabeth Berrington Rupert Frazer Impiegato Christopher Godwin Lord Lyman Julian Glover Ospiti alla festa in giardino Paula Wilcox John Standing Giocatori di Poker Sanjeev Bhasker

2 John Light Wendy Beamish Tina Rath La signora e il signor Quincy Caroline Blakiston Richard Johnson Maggiordomo William Hoyland Informatore Moya Brady Pedoni Rosie Cavaliero Anthony O’Donnell Sig. Malcolm Charles Dance Inquilini Lynda Baron Phil Cornwell Jan Victoria Hamilton Governante Meg Wynn Owen Poliziotto Alexander Armstrong Detective Anthony Head Co-passeggeri di Sid Julia Deakin Margaret Tyzack Jeffry Wickham Controfigure Helen Chapman Eran Creevy

3 I REALIZZATORI

Scritto e diretto da Woody Allen Prodotto da Letty Aronson Gareth Wiley Co-Produttori Helen Robin Nicky Kentish Barnes Produttore esecutivo Stephen Tenenbaum Co-produttori esecutivi Jack Rollins Charles H. Joffe Direttore della fotografia Remi Adefarasin B.S.C. Scenografie di Maria Djurkovic Addetto al montaggio Alisa Lepselter Costumi di Jill Taylor Direttrici del Casting Juliet Taylor Gail Stevens C.D.G. Patricia DiCerto Trucco e acconciature Sallie Jaye

durata: 96 minuti

4 SINOSSI

Scoop è la nuova commedia scritta e diretta da Woody Allen, e suo secondo film consecutivo ambientato e girato a Londra (dopo ). Scoop è interpretato da Woody Allen, Hugh Jackman, Scarlett Johansson e Ian McShane.

Il defunto giornalista inglese Joe Strombel (interpretato da McShane) viene pianto dai colleghi mentre questi, immobilizzato in una sorta di limbo, è intenzionato a seguire una pista che potrebbe portarlo a scoprire l’identità del “lettore di tarocchi omicida” che si aggira indisturbato per le vie di Londra. Ma come potrà sobbarcarsi il lavoro ora che è morto? Ma servendosi della viva e vegeta Sondra Pransky (interpretata da Scarlet Johansson)!

Sondra è una studentessa di giornalismo americana venuta a Londra per far visita ad alcuni amici. Durante l’esibizione di un mago americano, Sid Waterman (interpretato da Woody Allen), Sondra scopre con suo grande sgomento di riuscire a vedere e a sentire il defunto Joe il quale, dal suo aldilà, le fa una soffiata che la porterà allo scoop della sua vita e la incita a seguire immediatamente la pista che le ha indicato. Sondra si mette subito al lavoro arruolando il riluttante Sid (alias Splendini).

La caccia li porterà dritti dritti dall’affascinante aristocratico inglese Peter Lyman (interpretato da Jackman). Ma in breve, Sondra scoprirà che l’amore della sua vita potrebbe essere proprio il pericoloso assassino che sta cercando!

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Il sospettato: intervista Hugh Jackman

D:(intervista realizzata da Maitland McDonagh): Come definirebbe Scoop?

Hugh Jackman: Per me è una commedia divertente, buffa e intelligente, con un paio di momenti “dark”. Sono un grande ammiratore di Woody Allen e quando ho letto la sceneggiatura mi ha ricordato alcune delle sue commedie degli esordi. Nel film, i personaggi interpretati da Scarlett Johansson e Woody Allen ricevono una dritta secondo la quale il mio personaggio sarebbe un serial killer mentre in realtà è soltanto un politico in erba, figlio di un Lord. Di conseguenza, è diametralmente opposto all’idea che ognuno di noi potrebbe avere di un serial killer ma le prove contro di me si accumulano, il personaggio interpretato da Scarlett comincia ad innamorarsi di me e tutto diventa estremamente complicato.

Q: Che tipo è Peter Lyman, il personaggio che interpreta?

HJ: Potrebbe essere uno di quei giovani che sono sempre sulle copertine di Hello! o OK!, due riviste di gossip inglesi che seguono da vicino le vite e le vicende dell’aristocrazia inglese e della loro prole. Peter viene da una famiglia molto per bene, è un uomo di mondo, sicuro di sè, che frequenta le top model.

Q: E in che modo entra in contatto con il personaggio di Scarlett?

HJ: La ragazza ha avuto una soffiata – apparentemente da un fantasma – secondo la quale Peter potrebbe essere un serial killer e lei – insieme al personaggio interpretato da Woody - si mette sulle mie tracce per tentare di smascherarmi. Il mondo in cui è cresciuto e in qui vive Peter è piuttosto formale e rigido e quando incontra Sondra – che all’inizio si presenta come Jade Spence – è ammaliato dalla giovane donna che lo lascia di sasso. Lei è molto seducente, bella, affascinante, coraggiosa e molto diretta e lui comincia ad innamorarsi di lei.

Q: Il personaggio di Scarlett Johnsson somiglia a quelli dei grandi classici del cinema: una giornalista che ha fegato, che dice chiaramente quello che pensa ed è determinata a raggiungere il suo scopo.

HJ: La maniera in cui Scarlett ha interpretato il suo personaggio rimanda esattamente alle giovani e coraggiose giornaliste dei film da lei citati.

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Q: Come è stato contattato da Woody Allen?

HJ: Ho ricevuto una telefonata dal mio agente che mi diceva che la direttrice del casting di Woody Allen voleva vedermi relativamente ad un film che avrebbe girato in Inghilterra e questo mi è sembrato alquanto strano: un film di Woody Allen girato in Inghilterra mi sembrava una vera e propria contraddizione. Il mio agente ha anche aggiunto che non mi sarei dovuto offendere se l’incontro con Woody fosse durato solo un paio di minuti. In realtà ne è durati tre e quindi posso dire che sia andato piuttosto bene (risate). E’ andata più o meno così. Woody mi ha detto: “Ho deciso di fare questo film ma sicuramente tu avrai cose molto più importanti da fare in quel periodo. Ma se vuoi dargli un’occhiata, cosa che sicuramente non ti andrà di fare, ma se avrai tempo per leggerlo e ti dovesse piacere, io sarei felicissimo se tu lavorassi per me.” E lì è finita. E quindi il primo incontro è stato piuttosto facile, direi come tutta la lavorazione del resto e quindi posso dire che a tutt’oggi Scoop resta una delle migliori esperienze che io abbia fatto finora.

Q: Ha lavorato con Woody che era al contempo regista e interprete del film…

HJ: [risate] “Ho lavorato con Woody Allen – “Adoro questa frase… “Lavorare con Woody Allen…” Devo confessare che in diverse occasioni mi sono dato dei bei pizzicotti per convincermi che non stessi sognando. Lavorare con lui è stato sensazionale, perché crea un’atmosfera che rende tutto estremamente facile. E’ una persona molto calma, che generalmente alle 3 del pomeriggio manda tutti a casa. Mi sembrava di essere un impiegato di banca per la regolarità degli orari di lavoro! Non fa troppi ciak e non dedica troppo tempo alle prove. Nel film devo baciare Scarlett, – lo so, è dura ma qualcuno doveva pur farlo – e Woody non mi ha fatto fare troppi ciack di quella scena - purtroppo - ma questo ha avuto sicuramente un risvolto positivo sulla mia vita privata perché la sera, tornato a casa, ho potuto dire a mia moglie: “Cara, abbiamo girato la scena una volta sola, non ti preoccupare……” La difficoltà maggiore per me è stata il fatto che Woody ama molto improvvisare, soprattutto per quanto riguarda le sue battute ed è anche contento quando gli altri improvvisano. Naturalmente, ogni volta che era lui ad improvvisare era divertente e diverso dalla volta precedente ed io morivo sempre dal ridere. Ma lui si arrabbiava quasi e mi diceva: “Ti prego, smettila; il mio personaggio è villano e scortese, non è divertente” ed io rispondevo: “Ma se continui ad improvvisare e a cambiare le battute,

7 quando io sono in campo, io non riesco a resistere e rido. Cerca di essere più serio e noioso se non vuoi che io rida.”

Inoltre è stato fantastico osservare Woody e Scarlett che lavorano insieme perché hanno un rapporto unico e speciale. E riesco a capire perché abbia chiesto a Scarlett di tornare a lavorare con lui in Inghilterra, dopo Match Point. Quando sono insieme sul set sono molto divertenti e facevano ridere tutti.

Q: Come è stato recitare accanto a lei?

HJ: Straordinario, perché Scarlett è una ragazza in grado di fare qualunque cosa. Quando è sul set, è come se si illuminasse e a volte cantavamo perché lei canta come un angelo. Sa anche ballare molto bene, e credo che tutti i membri della troupe si siano presi una cotta per lei. E’ incredibilmente alla mano, ha un talento straordinario ed è molto calma ed equilibrata. Con lei non c’è mai stata una giornata difficile durante le riprese. E ci ho appena lavorato di nuovo, nel film di Chris Nolan [The Prestige].

Q: Considerato che il suo personaggio è avvolto nel mistero, come ha affrontato il suo lato ambiguo?

HJ: Poiché il film è al tempo stesso un giallo e una commedia, il pubblico deve seguire l’evoluzione del rapporto tra i nostri due personaggi senza sapere se sia o meno un assassino. Io sono australiano ma i miei genitori sono inglesi, e per questo motivo ho trascorso tanto tempo in Inghilterra e ho imparato che gli Inglesi non si mostrano mai troppo. Ci vuole molto tempo per conoscere a fondo un Inglese. Per questo motivo ho cercato di fare di Peter un personaggio affascinante ma al contempo riservato. Ed è per questo che è anche più enigmatico del necessario e questo fa sì che il pubblico continui ad interrogarsi su di lui fino alla fine del film.

Q: Come è stato girare in Inghilterra con un regista americano al 100%?

HJ: Woody Allen è molto amato qui in Inghilterra e gli attori che hanno recitato in questo film sono a dir poco incredibili nel senso che ci sono persone che hanno interpretato dei ruoli piccolissimi e sono Baronetti o cose del genere. E lo hanno fatto per il puro e semplice piacere e onore di lavorare con Woody Allen. E lui era felice ma anche estremamente imbarazzato di fronte a tutto questo e continuava a dire: “Tutto quello che ho da offrirgli, sono solo un paio di battute!” A Londra non si girano tanti

8 film e sicuramente ancor meno del livello di quelli di Woody Allen. Tutto questo per dire che tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione di questo film si sono sentiti dei privilegiati e lo hanno considerato un grande onore.

Q: Ha mai avuto la sensazione di guardare Londra con occhi diversi mentre girava il film?

HJ: Woody non ama la luce diretta quando gira in esterni perché può essere molto dura e lui ritiene che imbruttisca gli attori. Di conseguenza è la prima volta che mi è capitato di lavorare in Inghilterra circondato da persone felici ed entusiaste che il cielo fosse sempre grigio e coperto. Non so se ha fatto qualche sacrificio agli dei ma abbiamo avuto quattro settimane di cielo nuvoloso o coperto, senza praticamente una sola goccia di pioggia, il che ha del miracoloso… In genere, la gente si lamenta sempre del clima inclemente ma questa volta ero circondato da persone estremamente felici anche del tempo. Diciamo che l’intera lavorazione è stata un’esperienza elettrizzante della quale serberò un ricordo meraviglioso.

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Il richiamo di Londra: intervista con Woody Allen

Q (intervista di Jason Simos): In una precedente intervista, ha detto che le capita spesso di avere più progetti in ballo contemporaneamente. Come mai Scoop si è imposto sugli tutti altri che bollivano in pentola?

Woody Allen: Avevo appena finito Match Point con Scarlett Johansson e durante le riprese avevamo parlato spesso di fare un altro film insieme e Scoop era un progetto che piaceva ad entrambi e quindi ho deciso che sarebbe stato il mio prossimo film.

Q: Quale è stato il punto di partenza della sceneggiatura, in termini creativi? E’ partito dal mistero, dall’amore tra i due protagonisti o dal personaggio di Scarlett, la giornalista giovane, tenace e combattiva?

WA: L’idea di partenza era quella di portare sullo schermo un giornalista talmente ostinato e determinato da ritornare su questa terra dopo la morte per inseguire uno scoop del quale ha avuto una soffiata nell’aldilà; un giornalista pronto a tutto pur di arrivare alla verità. Il mio scopo era quello di rendere omaggio al giornalismo investigativo di serie A.

Q: In netto contrasto con il giornalismo scandalistico inglese che sembra trionfare oggi?

WA: Diciamo, in netto contrasto con un giornalismo di livello inferiore.

Q: E poi il personaggio si è evoluto e si è trasformato in una giovane studentessa di giornalismo, interpretata da Scarlett…

WA: Esatto. Quando avevo avuto l’idea iniziale, avevo pensato ad un uomo ma solo perché tutto era cominciato prima di incontrare Scarlett. Successivamente, mentre scrivevo la sceneggiatura, avevo già avuto modo di conoscerla e quindi mi è sembrato del tutto naturale trasformare il protagonista del film in una studentessa di giornalismo in vacanza in Inghilterra.

10 Q: Scoop è il suo secondo film girato a Londra e un terzo è quasi in arrivo: a differenza del suo personaggio di Scoop, si è per caso innamorato di questa città?

WA: E’ un posto molto piacevole per lavorare, nel senso che se è vero che adoro lavorare a New York, Londra si adatta meglio a me e ai miei ritmi; il clima è ideale, le condizioni di lavoro – finanziarie ed artistiche – sono buone e quindi è un luogo piacevole in cui lavorare.

Q: Visto che ormai la conosce bene, hai dei luoghi preferiti a Londra, l’equivalente diciamo dei Kaufman Astoria Studios o del Greenwich Village?

WA: Non glielo posso dire perché non conosco così bene Londra e quindi ancora mi diverto a girovagare per la città e scoprire tutti i suoi angoli fantastici. Qui è molto facile trovare dei luoghi molto belli con il clima ideale per girare: penso ai suoi meravigliosi cieli grigi, cupi o appena illuminati. Il risultato è un film molto seducente dal punto di vista della luce.

Q: In Scoop, sembra che insista nell’esplorazione di alcune zone già viste in Match Point.

WA: Esatto e questo è dovuto al fatto che non conoscendo ancora bene la città, tendo a gravitare intorno a quei pochi posti che ho imparato a conoscere o che l’art director mi fa vedere e che sono naturalmente pittoreschi. Essendo un cittadino purosangue, sono affascinato da Londra – e chi non lo sarebbe – con quei parchi enormi e le piazze meravigliose, quella magnifiche case bianche o le fantastiche ville di campagna. L’Inghilterra è famosa per le meravigliose dimore e tenute di campagna ed è stato divertente lavorarci.

Q: Per girare una volta ancora in quelle fantastiche location, è tornato a lavorare con il direttore della fotografia Remi Adefarasin, con il quale aveva lavorato per Match Point.

WA: Prima di Match Point non lo conoscevo personalmente ma la sua fama lo aveva preceduto; la gente continuava a ripetermi che mi sarei trovato benissimo con lui perché era fantastico. E quando l’ho finalmente incontrato mi sono accorto che è una persona molto affabile, e mi sono veramente trovato bene con lui al punto che gli ho proposto di collaborare anche per Scoop. E sono stato felicissimo quando ho saputo

11 che aveva accettato anche questa seconda collaborazione. E’ un direttore della fotografia di grande talento. Per il mio terzo film ambientato a Londra, che girerò in estate, non sarà disponibile purtroppo perché sarà impegnato su un altro set e si tratta di un impegno preso tanto tempo fa. [Il sequel di Elizabeth, intitolato The Golden Age]. E quindi mi avvarrò della collaborazione di Vilmos Zsigmond, con cui ho già lavorato per .

Q: Scrivendo e interpretando il personaggio di Sid Waterman – a.k.a. Splendini – torna a scrivere e a interpretare scene di magia e maghi. Cos’é che la attrae così tanto di questo mondo? E’ una cosa che risale alla sua infanzia?

WA: Proprio così. Diciamo che è sempre stata una cosa che ha suscitato il mio interesse. Da bambino adoravo la magia e i maghi e crescendo la passione non mi è passata. E’ una cosa che continuo a considerare interessante e divertente, e sono sempre attratto e stregato da quelle scadenti scatole laccate rosse, vagamente giapponesi dalle quale i maghi tirano fuori foulard di seta, spade, carte e anelli d’argento. Tutto questo ha un non so ché di esotico.

Q: Le piacciano anche gli abiti dei maghi, vero?

WA: Gli abiti dei maghi dice lei… [ride] Be, nel mio caso, direi che mi sono preso qualche libertà.

Q: Restando al suo personaggio di Scoop, può dirmi qualcosa sul suo percorso nell’ambito della storia? Mi ha ricordato un po’ alcuni dei personaggi dei suoi film o delle sue storie che si trovano sbattuti da una vita all’altra a loro insaputa.

WA: C’è un espediente cinematografico relativo alla suspense che funziona sempre, - soprattutto in un film che è una via di mezzo tra un film giallo e una film da ridere – che prevede che un personaggio innocente, per un motivo o per un altro, venga per così dire risucchiato all’interno di una storia per la quale non nutre un reale interesse e con la quale non vuole perdere tempo. Ma c’è sempre una ragione dietro: in Scoop, Sid viene coinvolto da Sondra, che riesce a trascinarselo dietro perché è una studentessa affabile, piacevole e piena di energie. E lui si fa prendere dalla storia, e alla fine non riesce più a tirarsi fuori spinto dalla voglia di aiutarla.

Q: Nelle ultime scene sembra quasi costretto ad andare fino in fondo solo per lei?

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WA: Si, perché le piace, non come fidanzata ma come persona. Il buon senso del quale è dotato gli dice di non farsi coinvolgere perché questa storia può portargli solo guai, ma è chiaro che la ragazza viene dal suo stesso quartiere, dal suo stesso paese e quindi lui riesce ad identificarsi con lei. E allora rimane sempre più invischiato nella storia, é ammaliato dal suo entusiasmo sconfinato e per questo la segue, anche perché lei a quel punto si è innamorata proprio del soggetto della loro indagine.

Q: I suoi ultimi film hanno portato alla ribalta protagonisti sempre più giovani. In Scoop, c’é un elemento ulteriore nel senso che sia il suo personaggio sia quello di Ian McShane – pur se dall’oltre tomba – hanno un atteggiamento protettivo e quasi paterno verso il personaggio di Scarlett…

WA: Mmm-hmm.

Q: Ritiene che sia una naturale e consapevole evoluzione della sua narrazione?

WA: No, non penso. Quello che credo è che nel corso degli anni sono stato il protagonista di molti dei miei film e adesso che sto invecchiando, credo che sia giunto il momento di passare il testimone – soprattutto quando i protagonisti sono al centro di una storia d’amore – ad attori e personaggi più giovani. Ed è questo il motivo per il quale gli attori dei miei ultimi film sono giovani.

Q: Per quanto riguarda i ruoli maschili, ritiene che Cary Grant sia stato fonte d’ispirazione per il personaggio di Hugh Jackman e mi riferisco soprattutto al film IL sospetto?

WA: No, penso che sia stato costruito pensando proprio a Hugh. E’ un ragazzo talmente elegante, dolce, amabile, sa ballare e muoversi con estrema grazia ed è talmente bello. Inoltra canta benissimo e per tutti questi motivi so che saranno in molti a paragonare Hugh Jackman a Cary Grant, – come è successo in passato a Hugh Grant che è stato paragonato spesso a Cary Grant, proprio per il suo modo di fare e per il suo fascino.

Q: Aveva visto Hugh Jackman recitare a teatro in The Boy from Oz?

WA: No, non l’ho visto. Non avevamo mai visto Hugh Jackman né di persona, né in un film prima di incontrarlo per i provini. E’ una delle tante persone alla quale sono

13 arrivato per vie traverse ma devo dire che avevo sentito solo cose belle su di lui prima di incontrarlo e tutti mi avevano detto che era un fantastico attore. Lo abbiamo contattato e gli abbiamo chiesto se era interessato a fare qualcosa con noi e lui ha detto: “certamente”. E’ venuto al provino e ha detto “salve” ed è entrato nella stanza. Non era solo divertente da guardare –oltre che bello – ma era anche affascinante e dolce. Gli ho offerto subito la parte e sono stato molto fortunato perché non aveva altri impegni.

Q: Per quanto riguarda la collaborazione con gli altri attori, come è stato lavorare con Ian McShane, interprete di tanti film ambientati nella Swinging London degli anni 60. Lo conosceva anche allora?

WA: No, assolutamente no, non sapevo nulla di lui. Non avevo mai visto il suo programma televisivo: Deadwood o altre sue cose. Juliet Taylor, che mi ha aiutato nel fare il casting, mi ha detto: “Conosco un attore che sarebbe perfetto per questo ruolo. Si chiama Ian McShane.” Ed io le ho detto: “Mandamelo.” Lui è venuto ed è capitato quello che nella storia della mia collaborazione con Juliet è capitato spesso, quando mi ha mandato un attore o un’attrice che non avevo mai visto – nel momento stesso in cui è entrato, l’ho guardato e ho detto è lui. Non ho bisogno di altro per decidere.

Q: Come ha già detto prima, conosceva bene Scarlett Johansson visto che aveva fatto un altro film con lei poco tempo prima. In Match Point ha portato alla luce il suo lato insolitamente drammatico e adesso in Scoop ci mostra il suo lato comico. Come è stato dirigerla e lavorarci insieme?

WA: E’ stato fantastico, una gioia allo stato puro. Mi sono sentito come se avessi vinto il primo premio alla lotteria. Ha semplicemente tutto: è bella, sexy, brillante, divertente, gentile, rapida e lavorare con lei è un vero piacere. Riesce a coprire tutto lo spettro delle emozioni e dei sentimenti: sa essere drammatica e incredibilmente divertente quando è necessario far ridere. Ci sono persone con le quali ho lavorato nel corso degli anni – tra le quali Diane Keaton solo per citarne una – che hanno semplicemente un enorme talento e che possono fare qualunque cosa. Lo stesso dicasi di Scarlett. Quando arriva lei, il set si illumina e tutti la amano, attori e tecnici compresi. E’ piena di energia e riesce ad infondere pensieri e sentimenti positivi su tutti quelli che la circondano. Lavorare con lei è un piacere e un privilegio e non parlo solo da attore co-protagonista del film. Chiunque abbia lavorato con lei, desidera lavorarci di nuovo.

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Q: Dopo aver recitato al suo fianco in Scoop, trova che sia riuscita a stare al passo con lei nelle scene che avete insieme?

WA: Direi che a volte mi ha surclassato. [ride]. E’ una di quelle persone che sono sempre un passo avanti o oltre. Indipendentemente dalla qualità delle battute o dei dialoghi, ogni volta che eravamo insieme in una scena, lei mi inchiodava sempre. E questo per me è un qualcosa che vale moltissimo e che merita tutto il mio rispetto visto che mi sono sempre considerato una persona intelligente, pronta e rapida; e quindi, trovarmi di fronte qualcuno che mi supera sempre e comunque, mi ha letteralmente sorpreso e strabiliato. Ma è vero, e tutti quelli che hanno lavorato a questo film potranno confermarlo.

Q: Lei conosce bene il panorama degli attori di New York City, ne conosce le storie e le evoluzioni. Ma questa volta era in Inghilterra e abbiamo visto che in Scoop anche la panchina – per usare un eufemismo – era di livello altissimo: c’erano attori come John Standing, Julian Glover, Fenella Woolgar…

WA: Esatto, in Inghilterra c’è una lunghissima e ottima tradizione di attori e si tratta persone meravigliose Una delle cose più interessanti è che le persone di maggior talento, le più dotate, non hanno alcuno problema ad accettare anche ruoli molto piccoli. Non hanno nessun problema di ego. E quindi ti capita di vedere alla televisione, o addirittura in uno spot pubblicitario, un grandissimo attore shakespaeriano che non per questo viene stigmatizzato. Proprio per questo motivo, ho avuto l’immensa fortuna di avere attori di tale calibro che hanno accettato ruoli piccolissimi, con una sola giornata di lavorazione. E hanno lavorato mettendoci tutta la cura e l’entusiasmo che avrebbero messo se fossero stati i protagonisti e credo che il film tragga un enorme vantaggio da tutto questo.

Q: Per quanto riguarda l’elemento della suspense comica, ha pensato a qualche film in particolare al quale ispirarsi mentre scriveva la sceneggiatura o mentre era a Londra? Scoop è una storia di gran lunga più leggera rispetto a Match Point, ma ci sono comunque misfatti e mistero …

WA: Potrei dire che ho pensato alle storie di omicidi e misteri che mi divertivano quando ero giovane, che fossero comiche o meno – ma nella maggior parte dei casi erano piuttosto serie. Pensando ai miei film, uno dei miei preferiti è sempre stato Misterioso omicidio a Manhattan ma posso dire che in linea di massima amo tutti i

15 film di quel genere. Ricordo di aver apprezzato molto i film della serie L’uomo ombra e alcuni dei gialli interpretati da Bob Hope che guardavo quando ero giovane. E poi tutti i film generalmente carichi di suspense e di mistero, a partire da Hitchcock fino ai più recenti. Quando fai un film ricco di suspense ma che è al contempo anche un film comico, non puoi essere altrettanto efficace in termini di mistero e suspense. Ma su questo non potevo fare nulla: il mio è fondamentalmente un film comico, da ridere e volevo che restasse tale. Volevo che fosse leggero, e per certi versi anche sopra le righe. Volevo fare uno di quei film che amerei vedere come spettatore e spero di esserci riuscito, ma sarà il pubblico a dirlo.

Q: Avevo citato Il sospetto, in parte per il bicchiere di latte che Sondra porta a Peter in una scena e andando avanti nel film ho pensato anche a Diabolique …

WA: Ha ragione ma non voglio dilungarmi troppo su questo paragone perché mi sembra un po’ pretenzioso da parte mia… ma dico anche che quando si fa un film del genere è facile e naturale pensare subito ad Hitchcock visto che ha usato tutti i trucchi e gli espedienti possibili ed immaginabili e di conseguenza è impossibile oggi fare un film di suspense senza rifarsi ad Hitchcock; ma non voglio certo paragonarmi a lui in termini di qualità, mi riferisco solo alla struttura narrativa. Aggiungo anche che il mio film è stato realizzato sempre tenendo a mente la leggerezza, in ogni singolo momento.

Q: Come è successo con Misterioso omicidio a Manhattan, in Scoop ci sono due personaggi che vagano per la città cercando di trovare il senso ad una storia.

WA: Esatto, e ci sono anche tante scene con dialoghi molto veloci. In Scoop, volevo fare la stessa cosa perché come lei sa, a differenza di Scarlett, non sono un attore capace di spaziare nella vasta gamma di emozioni e sentimenti e i ruoli che posso interpretare con una certa credibilità sono pochi: l’intellettuale, il professore universitario, o uno strizzacervelli. Al massimo posso fare un criminale da strapazzo, o un viscido bookmaker; in Scoop, ho deciso di diventare un mago da quattro soldi che si esibisce in spettacoli di varietà.

Q: Prima ha detto che spera che il pubblico apprezzi il film e si diverta. Considerati i suoi serrati ritmi lavorativi, si preoccupa mai dell’opinione del pubblico nei confronti di un suo film?

16 WA: Diciamo che non posso preoccuparmi di questo perché se così fosse, sarei letteralmente paralizzato, non riuscirei più a muovermi di casa e starei lì ad aspettare o ipotizzare le reazioni del pubblico. Andrei sicuramente e continuamente nel panico e quindi non è una cosa della quale posso preoccuparmi. Quello che faccio è fare solo i film che desidero fare, sperando che il pubblico li apprezzi. E’ così che ho sempre lavorato; ho sempre fatto ciò che desideravo fare, che si trattasse di un musical, di un film in bianco e nero, o di un dramma alla Bergman. Ho sempre fatto ciò che ritenevo interessante o stimolante fare in un determinato momento della mia carriera. E spero che il pubblico lo apprezzi. Ma se così non fosse, non potrei farci nulla. Potrò riprovarci solo con il mio prossimo film e se questa volta il pubblico lo apprezzerà ne sarò felice. La posizione nella quale non vorrei mai trovarmi è la seguente: realizzare un film che ho voglia di fare e capire, a film finito, che il film non mi piace affatto. Se per esempio dovessi scrivere e dirigere un film e una volta finito, il film non dovesse piacermi, mentre – per assurdo - il pubblico dovesse apprezzarlo, immagino che direi: non hanno capito niente; ho perso una bella occasione per fare qualcosa di buono; è una vera schifezza, o cose simili. Ecco questa è la situazione nella quale non vorrei mai trovarmi. Ma al contrario, se faccio un film che mi piace e del quale posso dire: “E’ veramente un ottimo lavoro; sono riuscito a scrivere una sceneggiatura fantastica e a portarla sullo schermo al meglio delle mie possibilità, in questo caso sono strafelice, anche se il pubblico non lo apprezza perché io conservo la piacevole sensazione di aver fatto qualcosa di buono. Mi dico “ E’ un peccato che il pubblico non lo abbia apprezzato, ma io ho fatto veramente del mio meglio e sono dispiaciuto di non averli soddisfatti.”

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Gli attori

WOODY ALLEN (Sid Waterman)

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HUGH JACKMAN (Peter Lyman)

Dopo Scoop, Hugh Jackman sarà il protagonista dell’ultimo film di Christopher Nolan The Prestige (di nuovo accanto a Scarlett Johansson); lo vedremo poi in The Fountain, di Darren Aronofsky (accanto a Rachel Weisz); e ascolteremo la sua voce nei film di animazione Flushed Away (diretto da David Bowers e Sam Fell) e Happy Feet (diretto da George Miller).

Attualmente è tornato nella nativa Australia, per interpretare The Boy from Oz nel quale si cala nuovamente nei panni del leggendario intrattenitore Pere Allen, ruolo per il quale – a teatro - ha vinto un Tony. La versione di Broadway dello spettacolo gli è valsa anche i premi Drama Desk, Drama League, Outer Critics Circle e Theatre World.

Restando al teatro, Jackman ha cominciato con Carousel (alla Carnegie Hall); Oklahoma! (al London’s National Theatre, per il quale è stato candidato all’Olivier, equivalente inglese del Tony); Sunset Boulevard (per il quale ha vinto un premio MO, equivalente australiano del Tony); e Beauty and the Beast (per il quale è stato candidato al MO).

Passando al cinema, e cominciando dalla nativa Australia, l’attore è stato nominato Australian Star of the Year nel 1999 alla Australian Movie Convention. Tra i suoi primi film ricordiamo Paperback Hero, diretto da Anthony J. Bowman e il film di Alan White Erskineville Kings (per il quale è stato nominato migliore Attore dal Film Critics Circle of Australia, ed è stato candidato al premio dell’Australian Film Institute).

Tra i titolo successivi ricordiamo il film diretto da Tony Goldwyn Someone Like You…; Swordfish di Dominic Sena; Van Helsing di Stephen Sommers e Kate & Leopold diretto da James Mangold (per il quale ha ottenuto una candidatura al Golden Globe).

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Jackman è stato anche Wolverine (a.k.a. Logan) nei tre film campioni d’incassi della serie X-Men. X-Men e X2 sono stati diretti da Bryan Singer mentre il recente X-Men: The Last Stand è stato diretto da Brett Ratner.

Attualmente sta vagliando diversi progetti cinematografici da produrre o interpretare.

SCARLETT JOHANSSON (Sondra Pransky)

Scarlett Johansson è passata da attrice bambina a giovane attrice più ricercata dell’intera industria cinematografica. Prima di Scoop, aveva già lavorato per lo sceneggiatore/regista Woody Allen in Match Point e per quell’interpretazione era stata candidata al Golden Globe.

In precedenza, era stata candidata tre volte allo stesso premio, nella fattispecie per il film di Shainee Gabel A Love Song for Bobby Long; e poi per il film diretto da Peter Webber, La ragazza con l’orecchino di perla e per Lost in Translation-L’amore tradotto di Sofia Coppola per il quale ha vinto diversi premi tra i quali il BAFTA e il premio della Boston Society of Film Critics.

Tra breve la vedremo sugli schermi in Dalia Nera, ultimo film di Brian De Palma, accanto a Hilary Swank e Josh Hartnett; e in The Prestige, di Christopher Nolan accanto a Hugh Jackman, co-protagonista di Scoop. Attualmente è impegnata sul set di The Nanny Diaries, diretto da Shari Springer Berman e Robert Pulcini.

Originaria di New York, ha debuttato sul palcoscenico a otto anni, nella produzione off-Broadway di Sophistry, in scena alla New York’s Playwrights Horizons.

Il successo è arrivato con il ruolo di Manny nel film diretto da Lisa Krueger Manny & Lo, che le è valso una candidatura al Premio Independent Spirit Award. Successivamente, si è fatta conoscere in tutto il mondo interpretando il film diretto da Robert Redford L’uomo che sussurrava ai cavalli.

Tra gli altri suoi film ricordiamo L’uomo che non c’era dei fratelli Coen, (accanto a Billy Bob Thornton); il film autobiografico di Eva Gardos An American Rhapsody; In Good Company di Paul Weitz (accanto a Dennis Quaid e Topher Grace); e il film diretto da Terry Zwigoff Ghost World (accanto a Thora Birch, e per il quale ha vinto

19 il premio della Toronto Film Critics Association come Migliore Attrice non Protagonista).

IAN McSHANE (Joe Strombel)

Ian McShane è attualmente sul piccolo schermo impegnato nella terza stagione della serie Deadwood sulla HBO. Il suo potente ritratto di Al Swearengen gli è valso a tutt’oggi un Golden Globe e un premio della Television Critics Association, oltre alle candidature all’Emmy e al premio Screen Actors Guild.

Tra breve lo vedremo nel film della McG’s We Are…Marshall (con Matthew McConaughey e Matthew Fox); tra gli altri suoi film ricordiamo Nine Lives di Rodrigo García (nel segmento con Sissy Spacek e Amanda Seyfried); Agent Cody Banks, di Harald Zwart; il film diretto da Jonathan Glazer Sexy Beast; Exposed di James Toback; The Last of Sheila di Herbert Ross; il film diretto da Michael Tuchner Villain (con Richard Burton); e Battle of Britain di Guy Hamilton.

Inoltre, tra breve ascolteremo la sua voce in due film di animazione: Shrek 3 di Raman Hui e Chris Miller, dove presterà la voce al leggendario Capitan Unicino e nel film di Mark Osborne e John Stevenson, Kung Fu Panda, dove sarà il cattivo, il leopardo delle nevi Tai Lung.

Nato a Blackburn, in Inghilterra, ha alle spalle una lunga e fortunata carriera sia in Gran Bretagna che negli Stati Uniti. Ha frequentato la Royal Academy of Dramatic Arts, abbandonando gli studi sei mesi prima del diploma per debuttare sul grande schermo nel film diretto da Ralph Thomas The Wild and the Willing.

Successivamente, McShane ha interpretato numerose serie televisive di grande successo tra le quali: Roots; Jesus of Nazareth (nel quale era Giuda Iscariota, per la regia di Franco Zeffirelli); Disraeli (nel ruolo del protagonista, per la regia di Claude Whatham); Cime tempestose (nei panni di Heathcliff, diretto da Peter Sasdy) e la serie diretta da Dan Curtis War and Remembrance.

Alla fine degli anni 80, ha fondato la McShane Productions, società che ha prodotto la serie Lovejoy, del quale è stato anche il protagonista e della quale ha anche diretto numerosi episodi. Successivamente, la McShane Productions ha prodotto il telefilm Soul Survivors e la serie drammatica Madson, delle quali è stato anche uno dei protagonisti.

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Passando al palcoscenico, ricordiamo la produzione originale di Loot, diretta da Joe Orton; Promise, con Judi Dench e Ian McKellen; The Witches of Eastwick (nei panni di Darryl Van Horne); The Glass Menagerie (nei panni di Tom Wingfield); e due produzione per le quali ha vinto il premio del Los Angeles Drama Critics Circle, Betrayal e Inadmissible Evidence.

21 I realizzatori

WOODY ALLEN (Regista/sceneggiatore)

Filmografia

Ciao Pussycat? 1965/sceneggiatore, attore

Che fai, rubi? 1966/co- sceneggiatore, attore

Casino Royale 1967/attore

Prendi i soldi e scappa 1969/regista, co- sceneggiatore, attore

Come ti dirotto il jet 1969/co-sceneggiatore

Il dittatore dello stato libero di Bananas 1971/regista, co- sceneggiatore, attore

Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sul sesso ma non avete mai osato chiedere 1972/regista, sceneggiatore, attore

Provaci ancora, Sam 1972/ sceneggiatore, attore

Il dormiglione 1973/regista, co- sceneggiatore, attore

Amore e guerra 1975/regista, sceneggiatore, attore

Il prestanome 1976/attore

Io e Annie 1977/regista, co- sceneggiatore, attore Candidato all’Oscar (& vincitore), Miglior Regista Candidato all’Oscar (& vincitore), Migliore sceneggiatura originale Candidato all’Oscar, Miglior Attore

Interiors 1978/regista, sceneggiatore Candidato all’Oscar, Miglior regista Candidato all’Oscar, Migliore sceneggiatura originale

Manhattan 1979/regista, co- sceneggiatore, attore Candidato all’Oscar, Migliore sceneggiatura originale

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Stardust Memories 1980/regista, sceneggiatore, attore

Una commedia sexy in una notte di mezza estate 1982/regista, sceneggiatore, attore

Zelig 1983/regista, sceneggiatore, attore

Broadway Danny Rose 1984/regista, sceneggiatore, attore Candidato all’Oscar, Miglior Regista Candidato all’Oscar, Migliore sceneggiatura originale

La rosa purpurea del Cairo 1985/regista, sceneggiatore Candidato all’Oscar, Migliore sceneggiatura originale

Hannah e le sue sorelle 1986/regista, sceneggiatore, attore Candidato all’Oscar, Miglior Regista Candidato all’Oscar (& vincitore), Migliore sceneggiatura originale

Radio Days 1987/regista, sceneggiatore, narratore Candidato all’Oscar, Migliore sceneggiatura originale

Settembre 1987/regista, sceneggiatore

Un’altra donna 1988/regista, sceneggiatore

New York Stories (“Edipo re-litto”) 1989/regista, sceneggiatore, attore

Crimini e misfatti 1989/regista, sceneggiatore, attore Candidato all’Oscar, Miglior regista Candidato all’Oscar, Migliore sceneggiatura originale

Alice 1990/regista, sceneggiatore Candidato all’Oscar, Migliore sceneggiatura originale

Storie di amore e di infedeltà 1991/attore

Ombre e nebbia 1992/regista, sceneggiatore, attore

Mariti e mogli 1992/regista, sceneggiatore, attore Candidato all’Oscar, Migliore sceneggiatura originale

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Misterioso omicidio a Manhattan 1993/regista, co- sceneggiatore, attore

Pallottole su Broadway 1994/regista, co-sceneggiatore Candidato all’Oscar, Miglior Regista Candidato all’Oscar, Migliore Sceneggiatura originale

Don’t Drink the Water 1994/regista, sceneggiatore, attore (film per la televisione)

La dea dell’amore 1995/regista, sceneggiatore, attore Candidato all’Oscar, Migliore sceneggiatura originale

Tutti dicono I Love You 1996/regista, sceneggiatore, attore

Harry a pezzi 1997/regista, sceneggiatore, attore Candidato all’Oscar, Migliore sceneggiatura originale

The Sunshine Boys 1997/attore (film per la televisione)

Antz 1998/attore (voce)

Gli imbroglioni 1998/attore (cammeo)

Celebrity 1998/regista, sceneggiatore

Accordi e disaccordi 1999/regista, sceneggiatore intervistatore

Criminali da strapazzo 2000/regista, sceneggiatore, attore

Ho solo fatto a pezzi mia moglie 2000/attore

Una spia per caso 2001/attore (cammeo)

La maledizione dello scorpione di giada 2001/regista, sceneggiatore, attore

Hollywood Ending 2002/regista, sceneggiatore, attore

24 2003/regista, sceneggiatore, attore

Melinda and Melinda 2004/regista, sceneggiatore

Match Point 2005/regista, sceneggiatore Candidato all’Oscar, Migliore sceneggiatura originale

Scoop 2006/regista, sceneggiatore, attore

Sintesi Oscar

6 candidature come Miglior Regista; una vittoria con Io e Annie 14 candidature per la Migliore Sceneggiatura Originale; 2 vittorie per Io e Annie e Hannah e le sue sorelle 1 candidatura come Migliore Attore 2 candidature come Miglior Film; 1 vittoria per Io e Annie

LETTY ARONSON (Produttore)

Letty Aronson ha già prodotto diversi film di Woody Allen; nella fattispecie Match Point, Melinda and Melinda, , e La maledizione dello scorpione di giada.

La sua lunga carriera cinematografica, televisiva e teatrale comprende numerose collaborazioni con Woody Allen. Infatti, è stata co-produttore esecutivo di film quali Come ti dirotto il jet, prima incursione televisiva di Allen; di Pallottole su Broadway, candidato a 7 premi Oscar e vincitore dell’Oscar per la Migliore Attrice non Protagonista, (Dianne Wiest); La dea dell’amore, per il quale Mira Sorvino ha vinto l’Oscar come Migliore Attrice non protagonista; e Accordi e disaccordi, per il quale Sean Penn e Samantha Morton hanno entrambi ottenuto la candidatura all’Oscar. Tra gli altri film dei quali è stata co-produttore esecutivo, ricordiamo la commedia musicale di grande successo di Woody Allen, Tutti dicono I Love You; oltre a Celebrity, Harry a pezzi, e Criminali da strapazzo. Inoltre, Letty Aronson è stata il co-produttore esecutivo di La formula, scritto e diretto dall’autore premiato con il Pulitzer e acclamato cineasta, David Mamet. Il film è stato osannato dalla critica di tutto il mondo ed è uscito nel 1998. Inoltre, è stata il co-produttore esecutivo di Into My Heart, scritto e diretto da due esordienti, Sean Smith e Anthony Stark; ricordiamo anche il film di Coky Giedroyc Women

25 Talking Dirty, con , prima co-produzione europea della Aronson, insieme alla Rocket Pictures di Elton John.

Ricordiamo inoltre, Dinah Was, il musical in scena ad off-Broadway sulla leggenda del blues Dinah Washington; The Story of A Bad Boy, scritto e diretto dall’acclamato autore teatrale Tom Donaghy; Just Looking, un tenero film di Jason Alexander; e la commedia Sunburn, diretta da Nelson Hume, presentata al Galway Film Festival e al Toronto International Film Festival del 1999.

Passando alla televisione, ricordiamo le collaborazioni per il Saturday Night Live e per The Robert Klein Comedy Hour, entrambi sulla NBC. Per quanto riguarda il palcoscenico, invece è stata produttore associato di Death Defying Acts, una commedia off-Broadway fatta di tre atti unici, scritti rispettivamente da Elaine May, Woody Allen, e David Mamet.

Agli inizi della sua carriera, era stata Vice Presidente del Museo della Radio e della Televisione per dieci anni.

GARETH WILEY (Produttore)

Gareth Wiley sta continuando la collaborazione con Woody Allen iniziata con Match Point.

In precedenza, era stato produttore esecutivo di diversi film tra i quali l’acclamato film indipendente di Michael Petroni Till Human Voices Wake Us, interpretato da Helena Bonham Carter e ; il cortometraggio di Rob Sprackling Green Monkey; la commedia “dark” australiana di Dean Murphy Muggers e il film dell’orrore indipendente, diretto da Simon Sprackling Funny Man.

Wiley ha iniziato la carriera nel settore bancario e ha cominciato ad occuparsi di cinema nel 1993. Prima di collaborare con Woody Allen per Match Point aveva comunque continuato a seguire il settore bancario, soprattutto nel campo degli investimenti, spostando mano mano l’attenzione sul finanziamento dei film. Dal 2002 invece, si occupa esclusivamente dell’industria dello spettacolo.

Nel 2003, ha fondato la casa discografica, la G & H Music che si occupa di musica classica, e che nel 2005 ha già ottenuto la prima candidatura al Grammy.

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HELEN ROBIN (Co-Produttore)

Helen Robin è stata co-produttore del film di Woody Allen Match Point, interpretato da e Scarlett Johansson, primo film londinese del regista americano.

La Robin ha iniziato la carriera nel cinema come assistente alla produzione per il film di Woody Allen Stardust Memories e nel corso degli anni, dopo aver occupato diverse posizioni è diventata line producer. Tra i film dei quali è stata co-produttore ricordiamo Alice, Ombre e nebbia, Mariti e mogli, Misterioso omicidio a Manhattan, Pallottole su Broadway, La Dea dell’amore e Tutti dicono I Love You.

Dopo Tutti dicono I Love You, la Robin ha lasciato la società di produzione di Woody Allen per lavorare come free lance per un po’ e in quel periodo è stata produttore associato della miniserie televisiva di grande successo, diretta da Allan Arkush, The Temptations per la Hallmark Entertainment e la NBC.

Dopo un periodo sabbatico di tre anni, la Robin è tornata a lavorare con Woody Allen per la commedia Criminali da strapazzo, della quale è stata co-produttore. Successivamente, è stata co-produttore di tutti i film diretti da Allen, tra i quali Melinda and Melinda, Anything Else, Hollywood Ending e La maledizione dello scorpione di giada.

NICKY KENTISH BARNES (Co-Produttore)

Nicky Kentish Barnes aveva già lavorato con Woody Allen in veste di co-produttore per Match Point. Attualmente è impegnata con la produzione della commedia romantica di Jake Paltrow The Good Night, interpretata da Penelope Cruz, Danny DeVito e Gwyneth Paltrow.

La Kentish Barnes ha prodotto di recente il thriller diretto da Marc Evans Trauma, interpretato da Colin Firth ed è stata co-produttore della commedia campione d’incassi dei fratelli Weitz About a Boy, con Hugh Grant.

Tra gli altri film dei quali è stata co-produttore ricordiamo la commedia di Mel Smith High Heels and Low Lifes, con Minnie Driver e Mary McCormack; il poliziesco di Paul McGuigan Gangster No. 1, con Paul Bettany; la commedia romantica di Oliver Parker

27 Un marito ideale, tratta dall’opera di Oscar Wilde e interpretata da Cate Blanchett, Rupert Everett, Minnie Driver e Julianne Moore; e il film drammatico diretto da John Henderson Loch Ness, con Ted Danson e Joely Richardson.

Inoltre, è stata line producer per Nicolas Roeg nel film Cuore di tenebra, con John Malkovich e Tim Roth e produttore del film indipendente di Alastair Reid film What Rats Won’t Do, con Parker Posey.

STEPHEN TENENBAUM (Produttore esecutivo)

Stephen Tenenbaum è stata il produttore esecutivo dei seguenti film di Woody Allen: Match Point, Melinda and Melinda, Anything Else, Hollywood Ending, e La maledizione dello scorpione di giada.

Laureatosi alla New York University in contabilità, ha iniziato la carriera nel mondo dello spettacolo occupandosi del settore finanziario, e seguendo clienti quali The Beatles, Jimi Hendrix, Barbra Streisand, Bruce Springsteen, Percy Faith, the Platters, Nat King Cole, Mario Lanza, Gilda Radner, Robin Williams solo per citarne alcuni.

Successivamente, ha deciso di avventurarsi nel mondo del cinema e della televisione occupandosi sia di produzione che di gestione dei talenti. Attualmente é uno dei soci della Morra, Brezner, Steinberg & Tenenbaum Entertainment, Inc. (MBST), che ha come clienti Woody Allen, Billy Crystal, Robin Williams e Alain Boubil (l’ideatore dei musical Les Misérables e Miss Saigon). La MBST ha anche partecipato alla produzione di lungometraggi tra i quali Good Morning Vietnam, di Barry Levinson; Arturo di Steve Gordon; Ho gettato la mamma dal treno di Danny DeVito e il film di Bill Paxton,The Greatest Game Ever Played, solo per citarne alcuni.

REMI ADEFARASIN B.S.C. (Direttore della fotografia)

Remi Adefarasin ha collaborato di recente con Woody Allen per Match Point.

Nel 1999, ha ottenuto una candidatura all’Oscar e ha vinto un BAFTA per il lavoro fatto sul film diretto da Shekhar Kapur Elizabeth, interpretato da Cate Blanchett. L’intera squadra creativa di quel grande successo si è ritrovata di recente per realizzare il sequel del film, intitolato The Golden Age.

28 Nel 2002, Adefarasin ha ottenuto una candidatura all’Emmy per il lavoro svolto sui cinque episodi della miniserie sulla Seconda Guerra Mondiale, Band of Brothers, che lo ha portato a lavorare con registi diversi, nella fattispecie Tom Hanks, Richard Loncraine e David Leland.

Tra gli altri suoi film ricordiamo In Good Company di Paul Weitz; la commedia dei fratelli Weitz About a Boy; il film diretto da Rob Minkoff La casa dei fantasmi; La casa della gioia di Terence Davies; Insieme per caso, di P.J. Hogan; il film diretto da Martha Fiennes, Onegin; Sliding Doors di Peter Howitt e il film diretto da Anthony Minghella Il fantasma innamorato.

Adefarasin ha collaborato anche con la regista Angela Pope, nella fattispecie per i film Hollow Reed e Captives-Prigionieri; e per i film per la televisione Children Crossing, Dream Baby, e Sweet as You Are.

Agli inizi della carriera, è stato il direttore della fotografia per tre telefilm di Mike Leigh: Four Days in July, Home Sweet Home e Grown-Ups. Restando al piccolo schermo, ricordiamo anche la collaborazione alla realizzazione di più di 30 opere, tra film, serie e miniserie.

MARIA DJURKOVIC (Scenografie)

La carriera di scenografa di Maria Djurkovic comprende film quali The Hours di Stephen Daldry e Billy Elliot per i quali ha ottenuto la candidatura per le migliori scenografie dell’American Art Directors’ Guild.

Tra i suoi film ricordiamo anche due produzioni della Focus Features, Vanity Fair di Mira Nair (che le è valso una candidatura al premio Satellite) e Sylvia, diretto da Christine Jeffs; ricordiamo anche il film di Regis Wargnier Man to Man; The Grey Zone, di Tim Blake Nelson; il film diretto da Kay Mellor, Fanny and Elvis; Sliding Doors di Peter Howitt; Wilde di Brian Gilbert (per il quale ha vinto un premio dell’Evening Standard); Sweet Angel Mine di Curtis Radcliffe e il film diretto da Benjamin Ross The Young Poisoner’s Handbook.

La Djurkovic è stata anche scenografa per numerosi progetti televisivi, nella fattispecie la serie diretta da Benjamin Ross e premiata con il Golden Globe RKO 281 (per la quale la scenografa è stata candidata all’Emmy) e la miniserie, remake del Dottor Zivago, diretta da Giacomo Campiotti.

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Mentre frequentava la Oxford University, ha vinto una borsa di studio in Scenografia presso il Riverside Theatre. Da allora, ha iniziato la carriera di scenografa teatrale, durante la quale ha disegnato le scenografie di spettacoli teatrali, opere e balletti messi in scena presso tutti i maggiori teatri inglesi (tra i quali la Oxford Playhouse e la Royal Opera House). Successivamente, ha anche lavorato per la realizzazione di spot pubblicitari e video musicali.

Nel 2002, ha vinto il premio Women in Film and Television Technical Achievement.

Attualmente è occupata nella creazione delle scenografie per il prossimo film di Woody Allen.

ALISA LEPSELTER (Montaggio)

Scoop è l’ottava collaborazione con Woody Allen. Il loro sodalizio è iniziato con Amori e disaccordi, ed è continuato con Criminali da strapazzo, La maledizione dello scorpione di giada, Hollywood Ending, Anything Else, Melinda and Melinda e Match Point.

La Lepselter ha iniziato la carriera di addetta al montaggio come apprendista sul set del film di Jonathan Demme Qualcosa di travolgente. Nel corso degli anni ha lavorato per registi del calibro di Martin Scorsese, Francis Ford Coppola, Volker Schlöndorff, e Nora Ephron.

Il suo primo lungometraggio da addetta al montaggio è stato Parlando e sparlando diretto da Nicole Holofcener.

JILL TAYLOR (Costumi)

Jill Taylor ha disegnato i costumi del film di Woody Allen, Match Point.

Nel 2005, ha ottenuto una candidatura all’Emmy e ha vinto un premio del Costume Designers Guild per i costumi del film della HBO diretto da Stephen Hopkins The Life and Death of Peter Sellers, interpretato da Geoffrey Rush, Charlize Theron, John Lithgow e Emily Watson.

30 Tra i suoi film degli esordi, ricordiamo il film campione d’incassi del 1997 The Full Monty, diretto da Peter Cattaneo. Nello stesso anni, ha disegnato o costumi per il film in costume di Graham Theakston The Mill on the Floss, per il quale ha ottenuto una candidatura al BAFTA.

Tra gli altri suoi film citiamo Sliding Doors e Johnny English, di Peter Howitt e il film diretto da John Henderson Two Men Went to War; ricordiamo anche Un tipo straordinario, di Simon Cellan Jones; L’ultimo bicchiere di Fred Schepisi; Crush, di John McKay; Born Romantic e This Year’s Love di David Kane; Purely Belter di Mark Herman; il film diretto da Sam Miller, Elephant Juice e Il Prete, di Antonia Bird.

Passando al piccolo schermo, la Taylor è stata costumista della miniserie The 10th Kingdom; e di telefilm quali After Miss Julie, Killing Me Softly e Safe, di Antonia Bird.

JULIET TAYLOR (Direttrice del casting)

Juliet Taylor ha collaborato con molti dei migliori registi dei nostri tempi, tra i quali Steven Spielberg, Mike Nichols, Woody Allen, Louis Malle, Martin Scorsese, Sydney Pollack, Alan Parker, Roland Joffé, John Schlesinger, James L. Brooks, Stephen Frears, Nora Ephron, Neil Jordan, e Martin Brest.

Nel 2004, la Taylor ha vinto un Emmy per il casting dell’acclamata miniserie della HBO Angels in America, diretta da Mike Nichols. In precedenza, era stata candidata all’Emmy per il casting del film della HBO, diretto sempre da Nichols, Wit.

Nell’arco di una carriera trentennale, ha collaborato a più di 100 film e progetti televisivi, tra i quali il film premiato con l’Oscar Schindler’s List di Steven Spielberg; Momenti di tenerezza, di James L. Brooks e Io e Annie, di Woody Allen.

La collaborazione con Woody Allen risale al 1975, per Amore e guerra, ed è andata avanti negli anni. La Taylor infatti si è occupata tra gli altri del casting di Manhattan, Interiors, Hannah e le sue sorelle, Crimini e misfatti, Mariti e mogli, Pallottole su Broadway, La dea dell’amore, Tutti dicono I Love You e Match Point.

La sua lunga carriera comprende inoltre film quali Taxi Driver, di Martin Scorsese e il suo film in uscita The Departed; Network di Sidney Lumet; Julia, di Fred Zinnemann; Incontri ravvicinati del terzo tipo di Steven Spielberg; Pretty Baby di Louis Malle;

31 Arturo, di Steve Gordon; Urla nel silenzio e Mission di Roland Joffé; Mississippi Burning di Alan Parker; il film diretto da Stephen Frears Le relazioni pericolose; Una donna in carriera di Mike Nichols; Insonnia d’amore di Nora Ephron; Intervista con il vampiro, di Neil Jordan e il film di Sydney Pollack The Interpreter, solo per citarne alcuni.

GAIL STEVENS, C.D.G. (Casting)

Gail Stevens è una delle più attive e impegnate direttrici del casting di tutta l’Inghilterra e lavora da più di ven’anni per cinema, televisione e teatro. Di recente, è stata direttrice del casting per il film di Andrew Adamson Le cronache di Narnia.; per il film diretto da W. Cook Colour Me Kubrick; per Cargo di Clive Gordon; per Severance di Christopher Smith e per Wilderness di Michael J. Bassett. Inoltre, ha collaborato con Juliet Taylor per il film di Woody Allen Match Point.

La Stevens ha lavorato spesso per il regista Danny Boyle, a cominciare da quando era direttrice del casting presso il Royal Court Theatre tra il 1981 e il 1984. Da allora, ha collaborato con Boyle per film quali Trainspotting, The Beach, …28 giorni dopo, Millions, e sta lavorando con lui per il suo ultimo film attualmente in lavorazione.

Tra gli altri suoi film ricordiamo Kinky Boots di Julian Jarrold; il film diretto da Guy Ritchie Revolver; The Descent di Neil Marshall; On a Clear Day, per la regia di Gaby Dellal; The Prince & Me, di Martha Coolidge; Diva Giulia, di István Szabó’s; Calendars Girls, di Nigel Cole e Saving Grace; il film diretto da Simon Cellan Jones Un tipo straordinario e Some Voices; il film diretto da Patricia Rozema Mansfield Park; Still Crazy di Brian Gibson; The Slab Boys di John Byrne; Captives-Prigionieri di Angela Pope; e il film di Ken Russell The Lair of the White Worm, solo per citarne alcuni.

La Stevens ha alle spalle anche una lunga carriera televisiva, che include tra gli altri progetti di lunga durata come la serie diretta da Jamie Payne Child of Mine; Bloodlines di Philip Martin; Dinosaur Hunters; Goodbye, Mr. Chips; I film di John Madden Truth or Dare; Our Friends in the North; e White Teeth, Crime and Punishment, All the King’s Men, Painted Lady, oltre a Great Expectations. Inoltre si è occupata del casting delle serie Cracker, Touching Evil, e Spooks.

PATRICIA DiCERTO (Casting)

Patricia DiCerto è stata direttrice del casting per il film di Woody Allen Match Point.

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Inoltre, si è occupata della scelta degli attori per film indipendenti quali la commedia romantica di Jeff Lipsky Flannel Pajamas; Eulogy, di Michael Clancy con Ray Romano e Debra Winger; il film diretto da Tom Cairns Marie and Bruce, con Julianne Moore e Matthew Broderick; Bought & Sold di Michael Tolajian e il film di David e Michael DiCerto’s No Exit.

Inoltre, ha collaborato con alcuni dei migliori direttori del casting del momento, e citiamo anche un lungo sodalizio con Juliet Taylor. Come assistente al casting, la DiCerto ha collaborato alla scelta degli attori per dieci film di Woody Allen. Inoltre ha lavorato per registi quali Martin Scorsese, per il film in uscita The Departed, con Leonardo DiCaprio e Matt Damon; David Frankel, per Il diavolo veste Prada, con Meryl Streep; Sydney Pollack, per The Interpreter; Alan Parker perThe Life of David Gale e Le ceneri di Angela; Mike Nichols per Primary Colors e per la miniserie Angels in America; Nora Ephron in C’é posta per te; e Martin Brest per Ti presento Joe Black.

33 LE MUSICHE

“Swan Lake Ballet Suite” “An osta da Eseguita dalla New Symphony Johann nen Polka” Composta da Peter Tchaikovsky Composta da Johann Strauss Jr. Orchestra di Londra London Eseguita da Diretta da Sir Adrian Boult, The Vienna Strauss Per gentile concessione di Orchestra Chesky Records Diretta da Joseph Francek, & Manhattan Production Music Per gentile concessione di Delta Entertainment Corporation

“Tritsch-Tratsch Polka” Composta da Johann Strauss Jr. Eseguita da The Vienna State Opera Orchestra Diretta da Jascha Horenstein Per gentile concessione di Chesky Records & Manhattan Production Music

“Miami Beach Rhumba” “Gayaneh – Suite: Composta da Irving Fields Sabre Dance” & Albert Gamse Composta da Eseguita da Xavier Cugat Aram Khachaturian & la sua orchestra Eseguita da London Per gentile concessione Symphony Orchestra The Island Def Jam Per gentile concessione Music Group Limited Decca Group Limited Su licenza di Su licenza di Universal Music Enterprises Universal Music Enterprises

“In the Hall of the Mountain King” dalla Suite # 1 di Peer Gynt Composta da Edvard Greig Eseguita da The Budapest Philharmonic Orchestra Diretta da Janos Sandor Per gentile concessione di Delta Entertainment Corporation

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“Lo schiaccianoci” “Adios Muchachos” Composta da Peter Tchaikovsky Composta da J. Sanders Eseguita da Arrangiata e eseguita da The Berlin Symphony Orchestra Lester Lanin Diretta da Peter Wohlert Per gentile concessione Epic Records Per gentile concessione e dietro accordi con Delta Entertainment Corporation Sony BMG Entertainment

“Recado” “Dengozo” Composta da Luiz Antonio Composta da & Djalma Ferreira Ernesto Nazareth Eseguita da Lester Lanin & Domenico Savino Per gentile concessione di Epic Records Eseguita da Lester Lanin su accordi con Per gentile concessione Epic Records Sony BMG Entertainment su accordi con Sony BMG Entertainment

Colonna Sonora pubblicata da Decca Records

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