R[NDICONTI DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI MINERAl.(X;IA E PETROLOGIA. 1987. Vol. 42, pp. 47.)8

Prospezione idrogeochimica mineraria nell'area di Gadoni· (Sardegna Centrale): il significato di solfati e fluoruri disciolti

GIOVANNANGELA BERTORINO, RAFAELE CADOI, ANNA MARIA CAREDDA, LUCA FANFANI, MARIA GIUSEPPINA GRADOU, PAOLA ZUDDAS Dipartimemo di Scienze della Terra, Università, Via Trentino .51, 09100

RIASSUNTO. - Scudi idrogeochimici condotti ndl'area la base del comportamento e della diuribu­ di Gadoni-Seulo su campioni di acque sorgive e superfi· zione di alcuni raggruppamenti ionici indica­ ciali hanno permesso di riconoscere, in soluzione, a1cu· ni possibili indic.tori per la prospezione dei depositi a tori di mineralizzazioni utili. solfuri nelle formazioni paleozoiche prevalentemente si· Recentemente studi a larga scala condotti licaliche ddl. Sardegna centrale. in Sardegna hanno individuato, più che nel VengoDO proposli come indicatori di una certa effi· tenore in solfato disciolto, in alcuni parame­ cacia i 5Cllucnti parametri: Sn • 100 x [SOJ lisali­ nità], q Fn • 10R (lO!' x [F] IlsalinilÌlll, 6n • 100 tri ad esso relazionati una misura attendibile x ([SOJ + [HCd~ - {CO + [N.) + IKJ -IC.)­ deU'interazione acqua·giacimenti a solfuri IMgD 12 [saIinitàJ, queSl'u1dmo termine rappresentano (BERTORINO et al., 1983), mentre tra gli ele­ do la concentrazione normalizz.t. dei solfati dipenden. menti minori si è osservato che il tenore nor­ te daU'ossidazione dei solfuri. L'.nalisi multifanoriale malizzato in fluoruro disciolto rappresenta un ha messo in evidenza come tutte queste informazioni pos­ sano essere raccolte in un unico fauore che caratterina valido indicatore della.presenza di concentra­ l'imerazione acqua·roccia mineraliZZllI'. zioni utili di fluorite o più in generale di mi· Parok chÙlvt:: idrogeochimica, prospezione minerari., nerali a questa associati come è spesso il caso solfati e nuoruri nelle acque, Sardegna centrale. dei solfuri (BERTORlNO et al., 1981). li presente studio idrochimico dell'area di ABrnw;r. - Hydrogeochemical5tudies in the Gadoni· Gadoni-Seulo (Sardegna centrale) - al cen­ Seulo area on spring md stream samplo lad us lO tro della quale è situata la miniera di solfuri recogniu some indicalOrs, in solulion, which secm IO di Funtana Raminosa - si ricollega alle pre­ be efficacious (or the prospa:lion o( sulphide deposiu in prevalently silicalic paleozoic formations of centrai cedenti ricerche con lo scopo di precisare in . scaJa più dettagliata le possibilità di impiego We propose lU promising guieles: Sn • 100 " [SO,I di questi indicatori. I [sal.], 108 Fn • 108 (ICY' x fA I [sa!.]), and dn • 100 x ([SOJ + [HCOJ]- [CU + [Na] + [Kl- [Ca] ­ [MgJ) I 2 [sal.], the last of these represeming the nor· malized concentration of sulphates deriving from Caratteri morfologici e geologici dell'area sulphidc oxidation. La zona di Gadoni-Seulo, oggetto della pre­ R·mode (aclOr .na!ysis shows how aU these indicators 2 can be grouped in only one (aclor which charllCterizes sente ricerca, si estende per circa 150 km al­ lhe inleraclion betWttn waler and ore·bodies. J'interno del massiccio del Gennargentu (1834 K~ W()t'I/s: hydf'Ol«lChemisny, mincral expioration, m) che costituisce il gruppo orogrnfico più im­ dissolved sulphates and fluorides, Centrai Sardinia. portante dell'isola. Il rilievo dell'area si pre­ senta quindi piunosto accidentato raggiungen­ do le quote massime con il M.te Perdedu Introduzione (1334 m) in prossimità deU'abit.ato di Seulo. Modelli di prospezione idrogeochimica a fi· Nella parte occidentale si erge una piccola ca­ ni minerari sono stati da tempo proposti sul- tena di montagne che partendo dalla valle del 48 G. BERlURlNO. R. CAIlOI, A. M. CAREDI»., L. FANFANI, M. G. GRADOLI, P. ZUDDAS

Rio Sarraxino, nella quale è insediata la mi­ (<< Tacchi»), del Giurassico medio costituita da niera di Funtana Raminosa, raggiunge la mas­ conglomerati arenacei e superiormente da sima altezza nel M.te Sa Scova (1158 m). La dolomie. morfologia risulta ancora più movimentata dal­ In Figura l è riportata una carta geologica Ia presenza di filoni di parfido ercinico, mes' schematica della zona. si in evidenza dall'erosione differenziale. Ca­ ratteristici sono i rilievi carbonatici (detti Cenni idrologici, climatici e caratteristiche «Tacchi.) costituiti da una copertura tabula­ del campionamento re mesozoica che raggiunge le massime dimeno sioni nell'altopiano dci Sarcidano. Si tratta di La zona in studio ~ attraversata dal Flumen­ grandi frammenti, giacenti sopra al basamento dosa che, potendo beneficiare almeno in par­ paleozoico ripiegato, distaccati per frattura da te di un certo apporto sorgentizio, può con­ un originario altopiano calcareo giurese e di­ servare un regime perenne con una portata che slocati secondo una tettonica a scaglie. nel periodo estivo diventa modesta. Tutta la serie di seguito riportata (Unità di Gli afflussi meteorici sono relativamente ab­ bondanti (tra 700 e 900 mm annui) e in me­ ) è stata descritta da BOSELLINI e OGNIBEN (1986) e da CARMIGNANI et al. dia superiori a quelli relativi all'intera isola. (1982). I terreni più antichi affioranti nell'a­ L'escursione termica annua varia da un mi­ rea, ascrivibili all'Ordoviciano, sono rappre­ nimo di 8° C ad un massimo di 18° C. sentati dalla «Formazione di Manixeddu», Le formazioni dell'area in studio sono da comprendentI:: metarenarie I:: metaconglome­ ritenersi ptevalentl::meme impermeabili; una rati a componente vulcanica più o ml::no aci­ scarsa pl::rmeabilità può essete legata a zone da I:: sUpl::riormente dalla

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'.'['1]•• " . Fig. I. - Carta geologica schematica della 7.ona di Gadoni e Seulo. _ Geological sketch map of the Gadoni and Seulo area: Il ..Tacchi»: dolomie cristalline. GIURASSICO MEDIO; 2) Porfidi, porfiriti, riodaciti, ignimbriri. PER· l\,UANO; 3) «Postgotlandiano». Auct.: filladi, filladi quarzifere, quarziti. CARBONIFERO LNF. (?); 4) Serie calcareo· argiUoscistosa: calcari silicizzati; 5) Calcari; 6) SILURIANO.DEVONIANO; 7) Formazione di Bruncu su Pitzu: metare­ narie, siltiti, argilloscisti. ORPOVIClANO SUP.-SILURIANO (?); 8) Formazione di Serra Tonnai: andesiti anfiboliche, scisti epidOlici, cloritoscisli. ORPOVICIANO; 9) Porfidi granitici in filoni; lO) Filoni basici. CICW MAGI\IATICO ERCI­ NICO; 1 Il Punti d'acqua campionati. 50 G. BERTORINO. R. CABOI, A. M. CAREOOA, L FANFANI, M. G. GRADOLI, P ZUDDAS

TABELLA 1 Principali parametri fisico-chimici - Main physical-chemical parameters

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Acque superficiali Acque dei «I4cchi» Dd}1campioni di acque superficiali quat­ Le cinque sorgenti campionale nella coper­ tro sono stati prelevati dal Flumendosa e pre­ tura giurassica mostrano una sensibile omo­ sentano un chimismo abbastanza simile sia per geneità fra i parametri fisico-chimici misurati. quanro riguarda la salinità che per il rappor­ La salinità è attorno ai 600-700 mgJ1; il rap­ to tra i vari anioni e cationi; i restanti cam­ porto Ca/Mg espresso in equivalenti è pros­ pioni corrispondono tutti ad affluenti del Flu­ simo alIa unità ed il bicarbonato prevale no­ mendosa. tevolmente sugli altri anioni come è prevedi­ La salinità è in genere piuttosto bassa, di bile per acque di un serbatoio dolomitico. norma inferiore a 200 mgfl; solo pochissimi campioni presentano una salinità superiore: che Acque campionate nelle gallerie minerarie però non arriva a 500 mg/l. L'aumento di sa­ Queste acque presentano alcune caratleri­ Iinità è in questi casi molto probabilmente at­ stiche che le differe:nziano da quelle preceden­ tribuibile.al rilevante apporto delle sorgenti temente discusse; il rapporto NaiCI è quasi localizzate nelle formazioni calcaree. sempre superiore alla unità, ed il tenore in sol­ Le acque sono classificabili come bicarbo· fato è sempre molto elevato, tanto che in di· nato calciche a bassissima salinità. versi campioni questo diventa l'anione pre­ valente. La salinità arriva fino a 900 mg/l. Acque delle formazioni di Serra Tonnai e Bnmcu su Piku, del «Postgotwndiano» Classificazione delle acque e acque dei por/idi secondo il chimismo di base Dato l'esiguo numero dei campioni prele­ Per meglio evidenziare la linea evolutiva vali nelle formazioni di Serra Tonnai, Bron­ complessiva delle acque'trattate, il loro chi­ cu su Pitzu e nei porfidi, ci è sembrato op­ mismo è stalO riportalo nel diagramma di Pi­ portuno considerarli insieme a quelli campio­ per (Fig. 2). In tale diagramma si può osser­ nati nel.Postgotiandiano» che presentano in vare come da acque pochissimo saline, a NaCI generale caratteristiche chimico-fisiche mol­ di origine meteorica, si arrivi con il progredi­ to simili a quelle delle acque delle formazioni re della maturazione ad acque a bicarbonato suddette (bassa salinità e composizione bicar­ di calcio prevalente. bonato alcalino-terrosa prevalente). Questo Da questo comportamento, comune a tut­ dato non deve sorprendere quando si consi­ te le acque che hanno interagito con le for­ deri che tutte le formazioni su elencate, pur mazioni paleozoiche, si differenziano una de­ essendo cronologicamente e stratigraficamente cina di campioni caratterizzati da un chimi­ ben distinte, presentano in generale una Iito­ smo a solfati prevalenti. Per la maggior parte logia confrontabile che giustifica l'omogeneità questi sono costituiti da acque di galleria ed dci chimismo dclle acque in esse circolanti. anche quelli campionati in superficie sono da Acque de/w formazione cakareo-argi//oscistosa mettersi in relazione con mineralizzazioni esi­ stenti; è il caso delle sorgenti 321 e 348 si­ Le sorgenti campionate nella formazione tuate in prossimità di visibili mineralizzazio­ calcareo-argilJoscistosa sono carattcrizzate da ni a solfuri, in corrispondenza di saggi mine­ tenori in salinità abbastanza variabili (da 100 rari che hanno reso più friabile il terreno fa­ a 700 mgfl circa). cilitando l'interazione acqua-roccia. La maturazione di queste acque è distinta Una caratteristica comune a tune le acque da un chimismo bilanciato per i termini me­ è la costanza del cloro disciolto (Fig. 3). Con no salini che si evolve ad un marcato caratte· l'esclusione di rare ecttZioni, i valori sono mol­ re bicarbonato calcico per quelli più salini. Si to bassi e compresi fra 17 e 35 mg/l; il basso differenza il campione n. }lI che presenta un tenore: e la costanza di esso stanno ad indica­ tenore in solfati comparativamente molto al­ re l'origine meteorica di tale anione. to, derivante dall'ossidazione dei solfuri pre­ A questo puntO, per verificare se la classi­ senti nelle mineralizzazioni osservate nelle im­ ficazione delle acque operata in base alla li­ mediate vicinanza della sorgente. tologia dei terreni attraversati corrisponda ad 52 G. BEKrORINO, R. CABOI, A. M. CAREDDA. L. FANFANI, M. G. GRADOLI. P. ZUDOA$ una differenziazione nel chimismo di base, si DIFFIO (1981) per evidenziare eventuali circo­ sono confrontate le acque utilizzando dei pa­ lazioni in serbatoi dolomitico-evaporitici, nel rametri scelti in modo da essere significativi nostro caso è da mettere in relazione con ser· nella situazione idrogeologica dell'area. batoi essenzialmente dolomitici. 11 primo parametro da noi proposto A = Nella Fig. 4 si può osservare il diagramma (100 I l:An.) . (BCO, + SO, - CI) (in che rappresenta i valori medi dei tre parame­ meq.fl) è stato scelto per mettere in evidenza tri' per i vari tipi di acque esaminate. il diverso grado di maturazione delle acque. Per quanto riguarda il parametro A esso pre­ Il tenore in doro è stato sottratto alla somma senta i valori più alti per le acque dei tacchi, degli altri due anioni in quanto, come già det­ delle gallerie minerarie e della serie calcareo to, è presente in quantità pressochè costante argilloscistosa. in tutte le acque. Considerando il secondo parametro, notia·

Acque _,Io<;i.li

" Acque del Po..9"l...... ;....,

Acque di Se".lo_, e • IN""" .... P;!,u o Acque doli. too-muOono co""'..., •...gilloocl.toso

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Fig. 2. _ Diagrammi triangolari dei cationi e degli anioni e diagramma quadrangolare risultante. - Ternary calio· nic and anionic diagrams and resu!ting quadrangular diagram.

Il secondo parametro B "; (100 I EAn.l . mo una netta divergenza fra le acque dei Tac­ (HCO) - S04) discrimina in modo netto le chi e quelle di galleria, che si trovano agli op­ acque a bicarbonato da quelle a solfato pre­ posti rispetto ai restanti gruppi di acque che valente qualunque sia l'origine di quest'ultimo. presentano alloro interno valori di B molto Il terzo parametro C := (100 I ECaL) VICInI. (Na - Mg) già proposto da D'AMoRE e SCAN- Il parametro C distingue nettamente, da PROSPEZIONE IDROGEOCHIMICA MINERARIA NELL'AREA DI GADONI·SEULO ETC. 53

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TABELLA 2 acque derivi esclusivamente dall'acqua piovana Confronto fra la composizione dell'acqua e sia pertanto assente nelle rocce, e che il bi­ metcorica calcolata e i dati di alcune stazioni carbonato provenga invece dall'alterazione pluviometriche della roccia e sia perciò nullo nell'acqua me­ Comparison between ca/culated rain water and teorica. chemical data/rom severa! pluviometric station5 La composizione della pioggia dedotta con ...... _ ... "- questo metodo è stata confrontata con i dati --" 001' ""Il ..,. .." 001' ....' "",. di letteratura relativi ad acque meteoriche _,..,...... M'_'", ...... "I> .... n." ..... campionate in diverse zone della Sardegna -..._ .... "_lO '_0> lo." ,..,,"_ •." I." ..... I." ".11 ".01 >O.,...... (DETIORI, 1979); dall'esame della Tab. 2 si l." l." .... G." .... n." ".0' può osservare un buon accordo fra i dati da l." ,... ,...... " ..... >2.,," ...... "". ..., O...... M. ,... '.n >I." noi calcolati e quelli sperimentali. ...._ '.01 l." ,...... n.,. IO." "." ".l< Per tutte le acque è stata quindi ricalcola­ ,.. Il.'' O.,.. ".,. IO." ".00 ...... l'." .... ".01 l." ...... ta l'analisi, sottraendo i valori ottenuti per ---_..... '.0- ...... '.0> >l." l," ,>.:l...... l'acqua meteorica dai relativi cationi ed anioni determinati per mezzo dell'analisi sperimen­ per una stima della composizione chimica del­ tale. È stato così ricavato un diagramma di ['acqua meteorica. Questo metodo parte pro­ Piper, una sezione significativa del quale è ri­ prio dal presupposto che il cloro presente nelle portata in Fig. 5. Tale sezione riassume in un

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fig. 5. - Evoluzione delle acque nella zona in studio. - Water·evolution in t!le area. • PROSPEZIONE lDROGEOCHIMICA MINERARIA NELL'AREA DI GADONI·SEULO ETC. 5' quadro unitario l'evoluzione delle acque che, Nella elaborazione dci dati sono stati esclusi a partire da quelle meno saline, costituite quasi dalla trattaz!one statistica i campioni prele­ esclusivamente da acqua piovana, col cresce­ vati in gallerie minerarie che avrebbero alte­ re della salinità manifestano sempre più mar­ rato la valutazione del fondo geochimico. Una catamente il loro carattere a bicarbonato pre­ preliminare applicazione di adatti test stati­ valente. Le acque che hanno interagito con stici ha permesso di individuare per Sn e .6.n la mineralizzazione appaiono spostate sulla si­ la tendenza ad una distribuzione unimodale nistra del grafico e mostrano un diverso livello normale per ciascuno dei gruppi individuati di interazione sempre però caratterizzato dal­ sulla base del tipo d'acqua e dei terreni attra­ l'aumento dei solfati. versati; per i dati relativi ai tenori in Fn (rap­ portO fluoruro/salinità) [a distribuzione inve­ Interpretazione dei dati idrogelXhimici ce è risultata lognormale, per cui sono stati a fini minerari elaborati i valori cottispondenti a 10gFn. Dal­ Come già descritto in precedenti pubblica­ l'applicazione del test di Student i vari grup­ zioni per altre aree della Sardegna (BERTORI' pi di acque sono da considerarsi come un'u­ NO et al., 1981; 1983) ed in accordo con quan­ nica popolazione e sono stati trattati tutti in­ to ampiamente documentato in letteratura sieme. Una prima valutazione delle anomalie (DALL'AGLIO e TONANI, 1973; KESLER et aL, è stata effettuata escludendo inizialmenre, una 1973; GRAHAM et aL, 1975; KRAINOV e PE­ volta calcolati il valore medio ed il (J per ogni TROVA, 1978; MILLER, 1979; LALONDE, 1983) parametro, i campioni che presentavano va­ modelli di prospezione idrogeochimica a fini lori maggiori di x + 3(J. Per tali valori infatti minerari sono stati ipotizzati tenendo conto è da escludere, a livello di significatività di del comportamento e della distribuzione di al­ 0,0013 che appartengano alla popolazione con­ cuni raggruppamenti ionici indicatori di mi· siderata, ed è pertanto lecito considerarli sen­ neralizzazioni utili fra cui si rivelano partico­ z'altro anomali. Successivamente escludendo larmente efficaci i solfati ed i fluoruri. tali valori sono stati ricalcolati Sn, .6.n e 10gFn Prima di procedere ad una elaborazione sta­ con relative (J. A questo punto della proce­ tistica, i dati analitici sono stati normalizzati dura sono stati ripresi in considerazione tut­ rispetto alla salinità totale poichè studi con­ ti i campioni (compresi quelli della gallerie mi­ dotti su altre aree della Sardegna hanno mo· nerarie) e tutti i valori di Sn, .6.n, e 10gFn su­ strato che cosl operando si ottengono miglio­ periori di 1,7 (J alla media del parametro con­ ri risultati. Oltre a considerare i valori del rap­ siderato calcolata come sopra, sono stati con­ porto solfato/salinità (Sn), dato questo di per siderati probabilmente anomali; in una distri­ sè scarsamente indicativo in quanto alti valo­ buzione normale questa soglia corrisponde ad ri potrebbero risultare da interazione dell'ac­ un livello di significatività di 0,045. I valori qua, per esempio, con formazioni gessose com­ anomali sono riportati in Tab. 3. pletamente estranee a mineralizzazioni a sol­ Da questa si può vedere come coincidenze furi, si è ritenuto opportuno ricorrere al pa­ di anomalie nei parametri Sn, .6.n e 10gFn si rametro D..ngià proposto da BERTORINO et al. manifestino solo nel caso della maggior parte (1983). Tale parametro rappresenta l'ammon­ delle acque di gallerie minerarie, mentre per tare normalizzato rispetto alla salinità di quella altri tipi di acque quasi nessuna corrisponden­ parte dei solfati disciolti derivanti dall'ossi. za tra probabili anomalie si riscontra, neppu­ dazione dei solfuri e che pertanto non risulta re per coppie dei parametri considerati. Que· bilanciata dai cationi alcalino terrosi (nell' am­ sto risultato, evidenziando la rispondenza fra biente idrologico in studio Ca e Mg sono prio­ caratteristiche distintive delle acque di miniera ritariamente considerati legati al bicarbona­ ed i parametri considerati, conferma la poten­ to e poi al solfato). Un grafico di correlazio­ zialità dei parametri scelti nella prospezione ne SO~ / (Ca + Mg) potrebbe mettere in evi­ idrogeochimica a fini minerari per giacimen­ denza tale caratteristica solo assumendo per ti a solfuri, pur con le opportune limitazioni tutte le acque un tenore disciolto in bicarbo­ che discuteremo più oltre. . nati alcalino terrosi costante. AI fine di meglio sintetizzare, se possibile, 56 G. BEKI'ORINO, R. CABOI, A. M. CAREDDA, L. FANFANI, M. G. GRADOLI. P. ZUDDAS

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Fig. 6. - L'area mineralizzala evidenziata dalla prospezione idtogwchimica. Legenda come in Fig. 1. - Minera­ lized area shown by hydrogwchemical prospecling. Legenda as in Fig. 1. quei caratteri evidenziati nell'interazione ac­ concentrazioni di norueo disciolto. Si inten­ qua mineraiizzazione a solfuri si è pensato di deva verificare se, tramite una elaborazione procedere ad un'analisi multifattoriale esclu­ matematica di quesw tipo si potesse mettere dendo, per iliaco çhimismo e per la estranei­ in evidenza un fattore che da solo fosse in gra­ tà dei terreni attraversati al processo minera­ do di distinguere le acque che hanno inteta­ lizzante, le cinque acque dei tacchi e consi­ gita con la roccia mineralizzata. Limitando l'a­ derando, in aggiunta al chimismo di base, le nalisi ai ptimi due fattori che rappresentano PROSPEZIONE IDROGEOCHIMICA MINERARIA NELL'AREA DI GADONI·SEULO ETC 57

TABELLA 3 F] si ottengono infatti per le acque più sali- Campioni anomali in log Fn, Sn, !1n ne e più mature già identificate per mezzo dei e rispettivi fattori Fz diagrammi di Piper. Log Fn, Sn and an anomalotls samples Il fattore Fz è invece caratterizzato da un and rispeetive Fz factors altro peso per fluoruro, Na e S04, tanto che i valori più elevati per questo fattore contrad· o' '.- • .. '. distinguono proprio le acque di miniera eri· .. •• ...... sultano da alti tenori in 504 non bilanciati -'" •• <." dagli alcalini terrosi e da alti valori in fluoruro. '" •• < • I valori di F per i campioni anomali in al· ". •• .... " 2 ~ '0&". '''''''.... r''lI[..'J) meno uno dei tre parametri precedentemen- <- .... ,. r.cr. _...... , o, 0.17 te considerati sono riportati anch'essi in Ta- ~ <.- .... 17 .'0"" . 0.3 bella 3. Se quindi appare giustificato indivi· 1Oi'To' ,,;...... duare in F il parametro relazionato all'ime- ~ <.' O," 2 .1,, ~ o.• O" razione acqua-roccia mineralizzata, pur tut- ~i '" < .• < .• tavia la tabella dimostra la labilità delle in· ,. o., .. O" formazioni che derivano dai campioni di ac- '" < .• ... '" ...... '00. rSO.Jlr"'l que non raccolti in gallerie minerarie; infatti '" • '.0 < .• ••• i valori di Fz anche quando positivi sono di '" <- .... 13 ...... poco superiori allo zero. Questo dato non deve '.0 < .• !lO.L7•• ,. sorprendere dal momento che anomalie mar- '"~ 0.0 i .. _. <." cate in questi campioni non erano state os- ! '" < .• I ~ ...... 37 servate neppure per il comrlesso di valori Sn, '" • < .• an e 10gFn. Comunque i fattore F2 può a '" .. <. "n _ '00 • ([so.H'CO:lJ _[CQ. questo punto essere assunto come indicatore '" ..- <." - [lIo)_ [(I-l!'.. -1"]I1'('.'.J qualitativo dell'interazione acqua-roccia mi- iO • 1.... ~ .0 ....13 ! •• L& neralizzata a solfuri nell'area in esame. Su que- < .• .. sta base è stata redatta la mappa dei valori '" .. iO. 1,7••••' •• ... <." F superiori a zero (Fig. 6). L· 2 H '" .. 0.0 il .., • o. Conclusioni ! '" " <.0 o.• Il presente lavoro svolto in un'area ristret- '" ... ' "'-' ' ...... ta e con una maglia di circa un campione ogni o- ".0 ... '_"., ...l"r...... '" ... 2 ., • ... .." .., ...... -'ltl.,...... 1,2 km conferma quanto già evidenziato •0 < .• 0.0 lorl...... lt...... nello studio su un'area più vasta quale quella PO" ... _ so•. '" <, • •• del Sarrabus-Gerrei e con una maglia meno <., .. o.• fitta (BERTORlNO et aL, 1983), e cioè che nel· ,- < .• l'.' • ... la prospezione per giacimenti a solfuri in un ~ - < .• • ..• .... - o ...... ambiente prevalentemente silicatico i fattori - < .• • 13.' ... 10gFn, an e subordinatamente Sn sono sin· -'" o, • o.• go[armente e complessivamente utili indica- .' o, .. •• tori idrogeochimici. o. ,.'. '" • Tale conclusione discende per la maggior o.• •• '.17 '" • parte dai dati derivanti dalle acque di minie- ra e solo in piccola parte dai campioni di ac- i 2/3 della varianza totale (rispettivamente il qua la cui circolazione non ha interessato la· 46,7 e il 19,9%), si osserva che il fattore F] vari minerari. Si può quindi concludere che può considerarsi relazionato alla maturità ac· tali indicatori sono certamente utilizzabili per quisita dalle acque. Si nota infatti che i com· la individuazione di corpi minerari superficiali, ponenti che hanno peso maggiore sono ma la loro efficacia si riduce quando l'intera· HCO), Ca e Mg. I più alti valori del fattore zione acqua-roccia mineralizzara avvenga in 58 G. BERTORlNO, R. CABOI, A. M. CAREOOA. L_ FANFANI. M. G. GRADOLI, P. ZUDDAS profondità. BERTORINO G., C.~1lO1 R., CAREDDA A.M., FANfANI L., Nel caso in questione l'analisi multifatto­ Guoou M.G., ZUODAS P. (1983) -I Io/fati ntik tIC· qu~ JOrgWt ~ supt'rfiei4li tkicomplnso pa~zoico tkllll dale ha permesso di individuare nel fattore SIIrrkgnII JIU1-{)rimt4k. LoroJigni/ictJto nditl proJpnio­ secondo per imp:manza quello caratterizzante nt minmJrie. Per. Min., '2, 117·131. l'interazione acqua-roccia mineralizzata. Ta­ BosE1nNI A., OcNlIIEN G. (1%8) • Ricoprimmti narri· le fatto~ non sarebbe certo emerso cosI chia­ ci rrelitl SIIrrkgmumtrrlk. Ann. Uni.... Ferrara, l, l-t,:. ramente se ~a trattazione statistica non fos­ CAUIIGNANI L, MINZONI N., PEanrSATI P.c., GATTl' GUa M. (I982) - U_mmti gtOlogjci principali tkJ 5Iu. sero state incluse le acque di galleria. Purtut­ citkno - &r6IIp di &hJ/: In: «Guida alla G~I08ia [avia è da notare che un'analisi di questo ti­ dci Pakomioo Sardo•. Guide Geologiche Regionali. po si è rivelata utile non solo nella classifica­ Soc. Geo!. h., 119·12'. zione delle acque e nella comprensione del­ O"'lL'AGUO M., TONANI F. (1973) - Hydroc«'Chemictll txplorationjor Ju!pbùkdepmit. ~"'tion betw«n Jul· l'evoluzione del chimismo di base, ma per la phautlnJ o/herconJtitumts. Geochemical Exploralion, prima volta ha fornito precise informazioni Proc. 1111. Geochem. Explor. Symp., 1972, London, nella prospezione idrogeochimica. Nel presen­ 4,30'·'14. te studio essa ha confermato conclusioni rag­ D'AMORE F., Sc"'NDlFFIO G. (981) . Principali riJultati tkllo uudio gtOChimico dell'AIN Sahtltiml, lAtio. Encr· giunte per altra via ma si può correttamente gia GCOlcrmica: prospelli... c aPf"rtc dallc ricerche dedurre l'opportunità che un'analisi multifat· CNR, Atti del 2° Seminario Informativo, PFE . toriale preceda altri tipi di analisi dettaglia­ SPEG. 36·48. te, essendo in grado di evidenziare, unita al­ DETIOItI B. (1979) . Fini obJmJatiom on tfu. ulint COH· rent ofIbc precipit4tiom in Jomt st4tiom in Sardinia (Ita· la conoscenza dei processi di Iisciviazione, i iy). Studi Sassatesi, Ann. Fac. Agr. Universilà di Sas· caratteri chimici delle acque risultanti dall'in­ sari, 27, '·18. terazione acqua·roccia mineralizzata. GRMMM G.S., KESLEIt S.E., V"'N LooN).C. (19n)­ Fluorint in ground W

MANoscIUTro ACCETTATO tL lO GENNAJQ 1987