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Titolo manifestazione: Mercatini della Montagna Qualifica Locale Tipologia: Fiera generale manifestazione: Periodo svolgimento: 25 luglio – 01 – 08 – 15 – 22 – 29 agosto 2021 Settori: Prodotti tipici - Artigianato

Ente organizzatore: Comune Indirizzo Frazioni Artesina – manifestazione: - Referenti e numeri utili: Tel: 0174/244.481 - E-mail: [email protected] Riferimenti utili: - Sito internet: http:// www.comune.frabosa-sottana.cn.it - Orario apertura/chiusura: dalle 08.00 alle 20.00 - Costo ingresso: gratuito

Presentazione sintetica I mercatini programmati nel periodo intercorrente tra la metà di luglio e la della manifestazione fine di agosto propongono ai visitatori l’offerta produttiva locale del settore alimentare e non, dei prodotti tipici e dell’artigianato.

004091F014.doc In Piazza: Polentata;

Escursione a Colle Fornelli con accompagnatore;

in Piazza: Oktober Fest all'italiana…;

Festa di Nonna Papera...torte in gara;

Pinky Bar: Musica, Porchetta E Vino...con musica jazz;

Casa Marguareis: Pranzo di Ferragosto;

Briciole di Solidarieta'...bomboloni a go go; Eventi collegati (rif. anno 2019) Tombolone di Ferragosto;

Corso di Hata Yoga;

Aperiserata con Grigliata con DJ Wally presso La Greppia;

Casa Marguareis: Serata Gastronomica;

Torneo di Basket;

Casa Marguareis: Apericena...con musica;

In Piazza: 3a Sagra della carne alla brace.

Dati salienti anni Dati riferiti al 2019 precedenti/curiosità n. visitatori: 2.000 n. espositori: 20 n. operatori su area pubblica: 5 % operatori su area pubblica sul totale degli espositori: 20% superficie occupata: mq. 1.000

E’ assai probabile che il nome Frabosa, anticamente chiamata Ferraria o Ferraria ad Boschos, per i molti boschi che si trovavano sul territorio, denominazione che venne poi abbreviata in Frabosa, derivi da due elementi di cui il territorio era ricco, il ferro e la legna. Frabosa Sottana fu fondata dai Romani nei primi secoli dopo Cristo, che la chiamarono Rocha Ferraria, ricordando la montagna rocciosa che sovrasta il paese ricca di materiale ferroso. Il nome di Frabosa sembra essere formato da due parole Fra e Bosa. Fra deriva da Frea che nell’antico dialetto significava ferriera, derivato dal latino ferraria, mentre Bosa è da ascrivere alla dizione dialettale di bosco. Il nome del paese risale al periodo intercorrente tra il 1000 ed il 1100, quando Frabosa Sottana si unì a e dal 1200 per alcuni secoli assunse la denominazione di Frabosa dei mulini grazie alla diffusione in zona delle macine mosse dall’acqua del torrente Maudagna. I primi abitanti storici di Frabosa Sottana furono i Liguri, (dal VI al II secolo Avanti Cristo) che si stanziarono lungo il corso del Maudagna, ai quali succedettero popolazioni di origine celtica prima della conquista Romana con la quale iniziò lo sfruttamento industriale della valle Maudagna, con

004091F014.doc l’apertura a Frabosa Sottana di cave per l’estrazione del marmo bianco e con lo sfruttamento dei giacimenti minerari ferrosi, incrementando anche la coltivazione dei terreni per la produzione di grano, segale e uva. Dopo la caduta dell’impero romano d’occidente (476 d.C.) si apre l’epoca delle invasioni barbariche che non toccarono Frabosa Sottana per i quattro secoli, che separano dall'arrivo dei Saraceni, nei primi anni del 900, che imperversarono nel Monregalese a partire dal 906 d.C. fino al 950 saccheggiando ovunque monasteri ed impadronendosi di molti passi alpini, sfruttando la loro supremazia militare e la scarsa resistenza delle milizie locali, spesso male organizzate. Anche dopo la sconfitta, molti saraceni rimasero in zona convertendosi al cristianesimo e mescolandosi alla popolazione locale, come si evince da numerosi cognomi attuali, dai nomi di alcune località e da molte parole dialettali. Tra il 1200 ed il 1500 la comunità di Frabosa cresce con una popolazione di poco inferiore ai duemila abitanti, dedita all’agricoltura ma anche alla piccola industria favorita dalla presenza di numerosi mulini. Nel 1596 venne ufficialmente sancita dalla Corte Ducale di Torino la separazione tra Frabosa Soprana e Sottana dovuta, secondo alcune ipotesi, alle diverse radici etniche e linguistiche: montanare con una parlata Quiè (occitana) a Soprana, multietniche a Sottana per la sua popolazione. Nel 1670 fu imposto dai Savoia il prelievo obbligatorio del sale che fino ad allora era liberamente importabile dalla . Il Governo centrale di Torino impose un quantitativo fisso acquistabile soltanto dal Monopolio. Nel 1681 scoppiarono i primi tumulti, tenuti a freno dai Marchesi Pallavicino, nominati dai Savoia Signori delle due Frabose. Nel 1686 si ebbero I nuovi disordini, causati dagli aumenti delle varie gabelle che uniti alla situazione di povertà e miseria alimentarono il fenomeno del brigantaggio. Nel 1699 il Duca Vittorio Amedeo II di Savoia amnistiò i colpevoli, ordinando, però, la demolizione di parecchie case motivata dall’appartenenza delle stesse ai briganti. Nel 1796 Frabosa pagò un tributo molto alto in termini di indennizzo di guerra richiesto da Napoleone Bonaparte a seguito delle sue campagne in Italia e nel 1802 il paese entrava a far parte della nuova divisione amministrativa voluta dai francesi con il Mandamento di Frabosa che comprendeva i due paesi di Sottana e Soprana. E’ del 1872 la nascita della prima fabbrica per l’estrazione del tannino, a S. Giacomo due chilometri prima del paese, mentre nel 1898 venne scoperta la grotta del Caudano, nella frazione Miroglio, dietro alle cave di marmo, dagli operai che lavoravano alla produzione di energia elettrica per l’illuminazione della città di Mondovì. Ai giorni nostri, Frabosa Sottana è passato da un’economia prevalentemente dedita all’agricoltura, al pascolo ed all’attività estrattiva del marmo, ad uno sviluppo prevalentemente turistico con la creazione delle stazioni sciistiche di Artesina e Prato Nevoso ad opera degli imprenditori liguri tra cui l’ingegnere savonese Ugo Modena. Sono presenti sul territorio cave di marmo pregiato, ancora oggi utilizzate per ristrutturazioni mirate come quella della Cappella della Sindone di Torino, per la quale viene impiegato il marmo nero.

Nel campo dello Sport la frazione di Prato Nevoso è stata più volte arrivo di tappa del Giro d'Italia:

1996 (31 maggio): 13ª tappa, vinta dal russo Pavel Tonkov; 2000 (1º giugno): 18ª tappa, vinta da ;

e del Tour de France:

2008 (20 luglio): 15ª tappa, vinta dall'australiano Simon Gerrans.

Il Museo della Montagna e della sua Gente, inaugurato nell'ottobre del

004091F014.doc 2005 in località Miroglio, racconta, prevalentemente attraverso gli oggetti della vita quotidiana, le fatiche, le speranze, i sacrifici, le gioie, i dolori, la cultura di chi ci ha preceduto attraverso ambientazioni casalinghe e di lavoro, con indumenti, suppellettili, quasi 1000 attrezzi agricoli ed altri oggetti vari, risalenti alla prima metà del novecento. Dal giorno d’apertura la dotazione del museo si incrementa anche grazie alle donazioni di coloro che ritrovano vecchi oggetti di casa e li donano per la collocazione all'interno dell’istituzione museale.

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