30 RELAZIONE: “Pagella del Cammino”

Via Francigena nel sud Tratto Prenestina-Latina

1. Denominazione dell’Associazione: Area Integrata e Fondazione Percorsi Giubilari 2. Mission: Recupero, promozione e sviluppo dei percorsi storici e delle Vie del Sacro nel e non. Attività di coordinamento e valorizzazione dei territori e delle sue meraviglie storico‐ architettonico‐naturalistiche 3. Disponibilità a fare da guida a gruppi (solo italiani? anche stranieri?): Si 4. Disponibilità a svolgere funzione di Hospitalieri: si

Tratti di Via storica su cui riferiamo: Via Francigena su Prenestina‐Casilina/Labicana, Latina. Il percorso da e per Roma passa a Porta Maggiore, punto d’incontro delle vie Prenestina e Casilina, dopo un tratto urbano in cui si attraversano e si fiancheggiano vestigia di epoca romana come la villa ipogea Neo Pitagorica, villa Gordiani, il Torrione e superstiti tenute ottocentesche tagliate dall’acquedotto Alessandrino, si giunge all’antica città di Gabi, dopo aver oltrepassato il Ponte di Nona. L’intatto basolato di circa 6 Km sulla Via Prenestina ci conduce, superando un fosso con Ponte Ceccara (II‐I sec‐ a.C.) sempre passeggiando sul basolato, nella tenuta di Passerano, dominata dallo splendido castello di epoca medievale. Subito dopo si entra nell’ameno parco degli acquedotti nel di . Superato Ponte Amato e la gola di Cavamonte con il basolato romano che corre a mezza altezza nella Tagliata creando un passaggio estremamente suggestivo, ecco con il Ludus Gladiatorio (circo dove si esercitavano i gladiatori) e le sue vestigia di epoca rinascimentale. Pochi chilometri e si giunge a , l’antichissima Praeneste, famosa in tutto il mondo per il Tempio della Fortuna Primigenia e non solo. A seguire si attraversano i paesi di Cave, con il fantastico borgo medievale di Rapello; Genazzano dove l’elenco dei monumenti annovera il ninfeo Bramantesco, il Castello Colonna, il Santuario della Madonna del Buon Consiglio, da tempo immemore meta di pellegrinaggi. Con l’arrivo a Paliano si entra nella Provincia di Frosinone, nel territorio ciociaro della Valle del , immersi nella campagna romana di altri tempi. In centro ancora il Castello Colonna e la splendida Collegiata di S. Andrea. Prima di giungere a Serrone troviamo le catacombe di San Quirico, quindi superato il caratteristico borgo antico adagiato sul ripido pendio della montagna, si arriva a Piglio. Pochi chilometri e si giunge ad Acuto e poco dopo la città dei Papi Anagni. Il percorso prosegue nella provincia di Frosinone biforcandosi in due rami uno verso Cassino nella Valle del Liri e l’altro nella Valle di Comino con le abbazie di Casamari e Trisulti. Tra le tante testimonianze di pellegrinaggio del territorio frusinate merita una citazione speciale la chiesa di San Pietro Celestino a Ferentino dove con la Perdonanza si può ricevere l’Indulgenza plenaria. A) Nei giorni 19, 20 e 21 maggio, nei quali si celebra liturgicamente la nascita al cielo di Celestino V e la deposizione del suo corpo B) Tutte le volte che, per devozione vi fossero in quel luogo molti pellegrini C) Una volta l'anno nel giorno scelto liberamente da ogni singolo fedele. 5. Caratteristiche: molti chilometri su basolato romano, sterrati, strade brecciate, acciottolate e asfaltate di basso profilo viario (intercomunali), rari tratti a fianco di strade Provinciali. 6. Fruibilità pedonale: il percorso è fruibile, anche se sono in corso opere di messa in sicurezza di alcuni punti critici. 7. Segnaletica: si sta sostituendo la segnaletica provvisoria con quella del Ministero Beni Ambientali 8. Difficoltà escursionistica: facile, solo in rari tratti media 9. Punti d’interesse: Parco degli acquedotti e tenuta con castello di Passerano a Gallicano nel Lazio; lunghi tratti di basolato romano con ponti dell’epoca imperiale e successivi; aree naturalistiche come La Selva di Paliano e la sua campagna romana; borghi medievali; importanti siti archeologici d’interesse nazionale (Gabi e Praeneste). 10. Punti d’informazione: oltre a Roma, nei centri storici di Zagarolo, Palestrina, Genazzano 11. Collegamento trasporti pubblici: Treno linea Roma‐Cassino; pullman da Roma – Anagnina 12. Punti di criticità: Grande Raccordo Anulare; attraversamento Tor Bella Monaca vecchia. 13. Criticità ambientali: un passaggio di fosso tra Palestrina e Cave; la tagliata di Cavamonte tra Zagarolo e Gallicano nel Lazio 14. Amministrazioni pubbliche competenti: Regione Lazio, Provincia di Roma, Comuni di Roma, Gallicano nel Lazio, Palestrina, Zagarolo, Cave, Genazzano, , , , , Paliano, Serrone, Piglio, Acuto. 15. Amministrazioni incaricate pro tempore: Comune di Genazzano (Capofila Area Integrata Monti Prenestini) 16. Ostelli/alloggi a basso costo: Palestrina, Genazzano, Paliano, Anagni 17. Ricettività in genere e sua qualità: scarsa ricettività e media qualità 18. Suggerimenti e interventi migliorativi:incremento della ricettività e coinvolgimento maggiore degli operatori privati. 19. Valutazione complessiva da 1 a 10. Ambientale 8, Fruibilità 7, Valori culturali/ambientali 10, presenze e testimonianze legate ai pellegrinaggi 8 20. Suggerimenti ai pellegrini: informarsi e non avere troppa fretta ad attraversare questi territori, perché sono pieni di sorprese e meravigliose presenze storico‐artistiche‐religiose. 21. Altre associazioni dedite al pellegrinaggio nel territorio: Confraternite, Boy scout, associazioni escursionistiche

Considerazioni finali I Programmi dell’Associazione autrice della relazione e le iniziative dell’Area Integrata, sono attualmente rivolte alla messa in sicurezza e all’individuazione del tracciato in modo da renderlo fruibile e immediatamente riconoscibile. Purtroppo durante i lavori in corso sui siti di epoca romana di Ponte Amato e Ponte Ceccara stanno sorgendo problemi con la Soprintendenza Archeologica, la quale, avendo carenza di disponibilità economica, tende ad approfittare della situazione “condizionando” il rilascio dei N.O., per la sistemazione del tracciato, alla presenza costante remunerata di un archeologo anche durante le fasi di decespugliamento e pulizia, obbligando i responsabili del progetto ad eseguire opere di scavo, restauro, e addirittura rilievo delle strutture e ricerca, assolutamente non previste in questa fase e per le quali non ci sono somme accantonate. La cosa, sebbene sia condiviso il desiderio di scoprire e portare in luce il più possibile basolati, pozzi di acquedotti, testimonianze storiche, ecc. costituisce, un rischio per il completamento delle opere appaltate. In questa fase è importante ribadire che il lavoro di recupero del percorso è un opera meritoria che metterà in evidenza ulteriori eccellenze storiche‐artistiche e archeologiche disseminate lungo l’asse di percorrenza, e ciò ci auguriamo che favorirà lo sviluppo di successive altrettante opere di recupero puntuale dei siti, ma ora quello che conta è far passare i pellegrini.