Sul Lessico Dei Titoli Di Alcuni Quotidiani Campani

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Sul Lessico Dei Titoli Di Alcuni Quotidiani Campani Sul Lessico dei titoli di alcuni quotidiani campani Indice: 0. Premessa e presentazione…………………………………………3 1.Introduzione………………………………………………………….6 -1.1 il linguaggio giornalistico italiano dal primo ’900 ad oggi: stato dell’arte………………………………………………………………..…………...6 -1.1.1 I primi anni del ‘900: dagli inizi del secolo al 1922………………….…………….6 -1.1.2 Gli anni del regime fascista: dal 1922 al 1945……………………….……………..9 -1.1.3 Gli anni del dopo-guerra: dal 1945 agli anni ’70…………………….…………...10 -1.1.4 Il dominio de “La Repubblica”:dagli anni ’70 agli anni ’90……….…………...11 -1.1.5 Il giornalismo ai tempi d’oggi…………………………………………..……………12 -1.1.5.1 La supremazia della televisione……………………………………………………….12 -1.1.5.2 Un altro nemico dell’informazione cartacea: “il giornale on-line” ……………..13 -1.2 Come parlano i giornali locali…………………………………………..14 -1.2.1 Lo studio di Roberto Saviano…………………………………………..…………….15 -1.3 Breve panoramica sui giornali analizzati:……………………………..17 -1.3.1 I giornali locali…………………………………………………………..…………….17 -1.3.1.1 “Cronache di Napoli”…………………………………………………………………….17 -1.3.1.2 “Corriere di Caserta”…………………………………………………………………….18. -1.3.1.3 “Gazzetta di Caserta”…………………………………………………………………….18 -1.3.2 I giornali nazionali……………………………………………………..…………..…19 -1.3.2.1 “La Repubblica”………………………………………………………………………….19 -1.3.2.1.1 “La Repubblica edizione Napoli”…………………………………………………..20 -1.3.2.2 Il “Corriere della Sera”………………………………………………………………….20 -1.3.2.2.1 Il “Corriere del Mezzogiorno”………………………………………………………22 -1.3.2.3 “Il Mattino”…………………………………………………………………………………23 -1.3.2.3.1 “Il Mattino edizione Napoli città”……………………………………………………24 2. Analisi…………………………………………………….…..…….25 -2.1 Caratteristiche del “corpus”……………………………….…………….25 -2.2 Il paratesto: composizione e funzione……………………..………........25 -2.2.1 Il titolo: importanza e classificazione……………………………...………….…....26 -2.3 “I soprannomi dei camorristi”………………………….…………........28 -2.3.1 Il soprannome nel giornalismo italiano………………………..…………….…….29 -2.3.2 Il soprannome negli “ambienti di Camorra”………………..……………..……..29 -2.3.3 Distribuzione del fenomeno nei giornali locali……………..…………….……....31 -2.3.3.1 I soprannomi in “Cronache di Napoli”………………………………………………..31 -2.3.3.2 I soprannomi nel “Corriere di Caserta”………………………………………………35 -2.3.3.3 I soprannomi nella “Gazzetta di Caserta”……………………………………………37 -2.3.3.4 Il caso dei “Casalesi”……………………………………………………………………39 1 -2.3.4Distribuzione del fenomeno nei giornali di vocazione nazionale…………...…40 -2.4 Lessico di Guerra………………………………………………………..41 -2.4.1 Il lessico di guerra nel giornalismo italiano………………………………….....41 -2.4.2 La distribuzione del fenomeno nei quotidiani campani……………………..…42 -2.4.2.1 Il lessico di guerra in “Cronache di Napoli”…………………………………….....43 -2.4.2.2 Il lessico di guerra nel “Corriere di Caserta” e nella “Gazzetta di Caserta…..46 -2.4.3 Il lessico di guerra nei quotidiani nazionali……………………………………..48 -2.5 Espressioni stranianti……………………………………………….....50 -2.5.1 Variazione del livello linguistico: il gergo della delinquenza……………….50 -2.5.2 Il gergo della delinquenza e del crimine organizzato nei giornali italiani...51 -2.5.3 Distribuzione del fenomeno nei giornali locali…………………………….…..53 -2.5.3.1 Espressioni stranianti in “Cronache di Napoli”…………………………….....…53 -2.5.3.2 Espressioni stranianti nel “Corriere di Caserta”………………………….....…..58 -2.5.3.3 Espressioni stranianti nella “Gazzetta di Caserta”………………………..……..61 -2.5.3.4 Alcuni esempi:………………………………………………………………….………63 -2.5.3.4.1 “Terra di Camorra”…………………………………………………….…………63 -2.5.3.4.2 Lo “spaccio di droga”……………………………………………….……………64 -2.5.3.4.3 Collaboratori di giustizia e forze dell’ordine………………………………….65 -2.5.4 Distribuzione del fenomeno nei giornali nazionali…………..…….…………67 3. Conclusioni……………………………………….………..…. 71 Appendice………………………………………………..……75 Indicazioni bibliografiche……………………………..……..98 2 “Per lungo tempo si confuse la mafia e la mentalità mafiosa, la mafia come organizzazione illegale e la mafia come semplice modo di essere. Quale errore! Si può benissimo avere una mentalità mafiosa senza essere un criminale”. (Giovanni Falcone, Cose di Cosa Nostra, 1991); 3 SUL LESSICO DEI TITOLI DI ALCUNI QUOTIDIANI CAMPANI 0.Premessa e presentazione L’obiettivo di questo studio è quello di descrivere alcune scelte linguistiche negli elementi del paratesto di alcuni quotidiani campani. Focalizzando la nostra attenzione sulle caratteristiche lessicali dei titoli di cronaca nera (riguardanti fatti di Camorra) delle testate giornalistiche Cronache di Napoli, Corriere di Caserta, e Gazzetta di Caserta, analizzeremo la distribuzione di gergo criminale, di espressioni stranianti, del lessico di guerra e dei soprannomi camorristici in questi tre quotidiani locali. L’alta distribuzione di questi fenomeni linguistici nei titoli di cronaca nera nelle tre testate giornalistiche prese in esame ha provocato un’attenzione che raramente tocca i quotidiani a tiratura provinciale e regionale. I tre giornali sono stati, addirittura, accusati di collusione con la criminalità organizzata. Le tre testate sono tutte nate, pubblicate e diffuse al Sud: mentre Cronache di Napoli è particolarmente diffusa nella provincia napoletana, occupandosi, prettamente, di fatti di cronaca, che, quotidianamente, accadono nella provincia di Napoli; le altre due sono, invece, maggiormente lette e distribuite nell’hinterland Casertano, poiché incentrate, principalmente, sulla cronaca di Caserta e dei comuni della sua periferia. Dopo un capitolo di introduzione, riguardante la storia giornalismo italiano, l’evoluzione del linguaggio giornalistico, e le caratteristiche delle testate esaminate, passerò all’analisi vera e propria di questo mio lavoro, il cui corpus è costituito dallo spoglio del segmento dei tre giornali locali, che va dal 1 Marzo 2006 al 7 Marzo 2006. Inoltre, per una più lucida e corretta ricerca, proporrò l’analisi della distribuzione delle stesse scelte lessicali nei titoli dei quotidiani di vocazione più nazionale, Mattino, Corriere della Sera, e Repubblica, ed in particolare nelle edizioni locali di questi giornali, ossia Mattino edizione Napoli, Corriere del Mezzogiorno, e Repubblica Napoli, al fine di constatare se sono fenomeni esclusivi delle tre testate campane, prese in esame, o sono comunque riconducibili alla tradizione giornalistica nazionale. Dopodiché proverò a stillare qualche conclusione sul lavoro affrontato. Gli studi sulla scrittura giornalistica sono, oramai, un filone degnamente rappresentato nell’ambito della storia della lingua italiana. Il panorama della stampa 4 periodica nazionale contemporanea è ampiamente descritto dalle opere di Dardano (1973) e Bonomi (1993; 2002; 2003); varie questioni legate all’influenza del linguaggio criminale sulla stampa nazionale ci sono offerte da Loporcaro (2005); mentre aspetti legati alla titolistica sono stati illustrati da Eco (1971), De Benedetti (2004), Lo Russo/Violi (2011), e Faustini (1998). In questa nutrita produzione, lo spazio dedicato alla stampa di carattere locale contemporanea è piuttosto contenuto. Si nota il lavoro sui giornali pugliesi di Debora De Fazio (2010). Nel 2009, invece, il noto scrittore e giornalista, Roberto Saviano, prima in una puntata televisiva di Che tempo che fa, in onda su Rai Tre, poi, in un suo testo (Saviano 2010), ha illustrato le scelte retoriche lessicali dei titoli di alcuni quotidiani campani. Lo stesso studio è stato, poi, ripreso da Greco (2012). E, infine, studi sul linguaggio della Camorra sono stati affrontati da De Blasio e Bianchi con la “Biblioteca digitale sulla Camorra”. 5 Indice abbreviazioni Tit. = titolo; Sprt. = sopratitolo; St. = sottotitolo; Cat. = catenaccio; Didasc. = didascalia; St. didasc. = sottotitolo didascalia; Tit. int. = titolo interno; ediz. = edizione; Repub. Nap. = Repubblica edizione Napoli; Corr. Mezz. = Corriere del Mezzogiorno. 6 1.Introduzione 1.1 Il linguaggio giornalistico italiano dal primo Novecento ad oggi: stato dell’arte Prima di passare alla vera e propria analisi del mio lavoro, qui di seguito sarà proposta una breve storia del giornalismo italiano dagli inizi del ’900 ad oggi, incentrata, soprattutto, sull’evoluzione del linguaggio, e sulle differenze linguistiche tra i vari periodi storici; 1.1.1 I primi anni del ’900: dagli inizi del secolo al 1922 Agli inizi del secolo ’900 si assiste ad un significativo cambiamento del giornalismo italiano. Il giornale diviene una vera e propria impresa industriale: alcune testate sono, infatti, finanziate da holding, industriali, banchieri o proprietari terrieri; altre, invece, soprattutto le più grandi ed importanti (Corriere della Sera, La Stampa, e Il Giornale d’Italia), sono dirette da direttori-manager, che accentrano nelle loro mani, sia la gestione economica, che quella operativa del giornale. In questo processo, cambia definitivamente il modo di fare giornalismo. Grafica e impaginazione divengono strumenti per caratterizzarsi e rendersi visibili su un mercato sempre più affollato e concorrenziale. La presentazione della notizia diviene sempre più importante, e così viene ad assumere sempre più rilevanza il paratesto. Il quotidiano viene ampliato (nel primo decennio del XX sec., passa da quattro ad otto pagine), e allargato a nuovi contenuti: maggiore spazio è riservato alla cronaca sportiva, a quella estera e a quella cittadina; nascono, poi, le prime rubriche economico-finanziarie, e quelle di intrattenimento e svago; e, infine, con l’istituzione della terza pagina, da parte dei maggiori quotidiani, il giornale “acquisisce quel carattere di completezza che lo
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