DL353/2003 (conv. in L 27/02/04 n. 46) art.1 comma 1 delle Libertà DCB - Roma / Tariffa ROC Poste Italiane Spa Spedizione in Abb. postale QUOTIDIANO LIbERALE PER LE gARANzIE, LE RIFORmE ED I DIRITTI UmANI

Direttore ARTURO DIACONALE Fondato nel 1847 - Anno XXI N. 228 - Euro 0,50 Mercoledì 7 Dicembre 2016 L’ennesima rinascita del Cavaliere Elezioni, ancora spaccatura nel Pd di ARTURO DIACONALE Si allarga la frattura all’interno del Partito Democratico tra Matteo Renzi, che rimane alla atteo Renzi aveva visto giusto segreteria e punta al voto anticipato, e la minoranza che invece vuole solo prendere tempo Mquando aveva affermato che il referendum si sarebbe vinto conqui- stando il voto degli elettori del cen- trodestra. Infatti lo ha perso non conquistando il consenso dell’area moderata e perdendo una fetta del voto del suo partito. Il divario tra il sessanta per cento del “No” ed il quaranta per cento del “Sì” ha que- sta precisa spiegazione. Lo “sfonda- mento a destra” non è riuscito e la ragione principale di questo insuc- cesso è dovuta alla posizione assunta da Silvio Berlusconi. La scelta del Cavaliere di non se- guire le ragioni del portafoglio a cui si era piegata la sua azienda, ma di adottare quelle del cuore e della po- litica ha permesso di mantenere sul “No” la stragrande maggioranza degli elettori di Forza Italia. Questa scelta, rivelatasi deleteria per Renzi, ha prodotto un doppio risultato po- sitivo per Berlusconi. Ha dimostrato che il suo rapporto personale con gli elettori del centrodestra rimane an- cora solido e non subisce l’usura del tempo. E ha rimesso al centro della scena politica nazionale non solo la persona del Cavaliere ma anche la sua formazione politica: Forza Italia. Al momento la maggioranza par- lamentare è ancora nelle mani di Renzi. Ed è il Premier dimissionario che, forte di questa sua prerogativa, condizionerà l’esito della crisi e la sorte della legislatura. Ma è fin troppo evidente...

Continua a pagina 2 È l’ora di ascoltare l’Italia Dopo Renzi, sotto la superficie di PAOLO PILLITTERI di CRISTOFARO SOLA Elena Boschi, come non covare ran- core verso due privilegiati che, tra- ercare un precedente a questa opo la sconfitta di Matteo Renzi mite un’orrenda riforma Ccrisi è come cercare un ago in un Dsconcertano i goffi tentativi dei costituzionale, ambivano a regnare pagliaio. Non lo si trova perché non soliti noti dell’intellighenzia politi- per molti lustri sui comuni mortali? c’è. In compenso c’è un’Italia diversa, cally correct di imbastire spiegazioni E poi: Renzi si è fatto l’aereo perso- complessa, facile e difficile da inter- convincenti. nale, porta la famiglia a sciare con pretare, al di là dei tanti “No” e dei Il rischio è che ci si arrampichi l’elicottero di Stato, abbraccia e pochi “Sì”, al di là di Matteo Renzi e sugli specchi nell’illusione che con le bacia la splendida Michelle Obama persino di Sergio Mattarella che, bugie si possa anche tirare a cam- come fosse la sua nuova fiamma. pure, sarà il dominus delle prossime pare, mentre ammettere la verità Come non detestarlo per questo e settimane se non mesi. È il Paese con- lato, hanno votato e hanno detto possa fare molto male. Meglio but- non desiderare di fargliela pagare? ticare quelle sentenze capitali sibilate tro, in rivolta, arrabbiato, rivendica- “No”. Attenzione! La diversità del- tarla in psicologia da bar dello sport. Altro capo d’accusa: l’arroganza con in Rete? tivo e deluso, ma non vendicativo e l’Italia di oggi - sia rispetto al refe- Allora largo alle analisi da salotto te- la quale ha approcciato amici e ne- Insomma, un tipo very cool con il neppure domo, come si diceva una rendum di Bettino Craxi che a quelli levisivo domenicale. “Renzi ha perso mici già dai tempi del “Fassina, vizio di danzare con scarsa leggiadria volta. di Marco Pannella - significa anche perché è diventato antipatico alla chi?”, fino ai più recenti sfottò indi- sugli zebedei della gente qualunque. Enumerare le ragioni di questo un diverso “No”, posto che il “Sì” maggioranza degli italiani”. La rizzati a quelli della minoranza in- È ciò che si legge in queste ore sugli scontento riversatosi nelle urne è fin vincente avrebbe indicato una conti- prova? Lo ha detto Oscar Farinetti terna del suo partito. Arroganza autorevoli “giornaloni”. Ma ancora troppo facile e, forse, populistica- nuazione del cosiddetto... alla Leopolda. Il problema sarebbe miscelata a spregiudicatezza a ritmo una volta i media dimostrano... mente declamatorio. Ma i fatti ci l’invidia. Bello e vincente Renzi, bella di tweet: “Enrico-stai-sereno” e sono eccome, e parlano, hanno par- Continua a pagina 2 e prorompente la ministra Maria “D’Alema? il passato”, come dimen- Continua a pagina 2

POLITICA PRIMO PIANO ESTERI POLITICA CULTURA “Una giornata particolare”, Il Premier, Mattarella Referendum costituzionale: Gli islamisti hanno vinto: La ricerca del “migliore” a teatro il capolavoro e il rischio del “frigorifero” la lezione da imparare scompare come responsabilità politica di Ettore Scola

ROSSI-MOSCA A PAGINA 2 DI MUCCIO A PAGINA 3 MEOTTI A PAGINA 5 TEDESCO A PAGINA 6 DE VITA A PAGINA 7 2 L’OPINIONE delle Libertà Politica mercoledì 7 dicembre 2016 di ELIDE ROSSI e ALFREDO MOSCA gione, il balletto sul nome migliore per guidare un governo di vita breve l frigorifero è una gran bella in- Il rischio del “frigorifero” interessa poco; al massimo interessa Ivenzione, ma quando la spina è solamente a Renzi e, detto fra noi, staccata rischia di trasformarsi in un peggio per lui e per il Partito Demo- pericoloso contenitore di avarie. cratico. La scelta, in un caso come Siamo dunque certi che Sergio nell’altro, nulla farebbe se non acuire Mattarella abbia chiara la contezza l’inevitabile sfascio di un partito che che il cavo di alimentazione del Go- il Premier ha ridotto allo sbando. verno Renzi e della sua maggioranza Tanto è vero che Renzi in questi tre sia stato disattivato da domenica anni, dopo essere riuscito con la scorsa? Dunque, quando si verifica il complicità di Denis Verdini a divi- black-out la logica impone di to- dere il centrodestra, si è dedicato alla gliere via tutto dal freezer piuttosto demolizione del Pd. che il contrario; non solo, prima si fa Insomma, seppure con un’evi- e meno danni si subiscono. Ecco per- dente maggiore autorevolezza e nu- ché confidiamo che l’invito del capo meri di partito e di governo, Renzi dello Stato a Matteo Renzi di conge- ha fatto al centrosinistra ciò che lare le dimissioni sia limitato a poco, Gianfranco Fini fece al centrodestra. pochissimo tempo, altrimenti sareb- L’unica nota di colore delle due si- bero problemi e di vaste dimensioni. tuazioni è che (guarda caso) in en- Va da sé, infatti, che non tenere trambi dietro c’era lo zampino di conto di quanto il distacco dell’ener- Giorgio Napolitano. Uno zampino gia che alimentava l’Esecutivo Renzi che in questi ultimi dieci anni ha por- sia stato forte e netto col voto refe- tato all’Italia più dolori di quanti ce rendario, sarebbe un tentennamento ne siano stati nei precedenti venti. In ingiustificabile. Oltretutto, le prati- conclusione, l’incipit del Presidente che di approvazione al Senato della Emerito non è stato mai di buon au- Legge di stabilità, volendo e dovendo spicio, dunque inutile perdersi in- possono ridursi a questione di tre- torno a riti propiziatori a favore di quattro giorni o poco più. Insistere questo o quel nome, per un governo oltre, in uno scenario che offre come infatti, a larghissima maggioranza tutti, specialmente al Presidente della a elezioni anticipate. Ogni altra che dovrà durare al massimo qualche unica soluzione quella di procedere con il “No” di domenica scorsa, in Repubblica, che un Governo “cosid- scelta sarebbe una rischiosa avven- mese. Pertanto prepariamoci a vo- rapidamente al varo di un nuovo un colpo solo hanno definitivamente detto di scopo” deputato solo a va- tura. Una avventura perché chi ha tare all’inizio della prossima prima- Governo, per votare una legge elet- bocciato riforma, Governo, maggio- rare una legge elettorale, per sua votato “No” non capirebbe, perché vera per dare al Paese un governo e torale e andare a elezioni, non ranza e a questo punto aspettano di natura sarebbe depotenziato. In Eu- sarebbe lievito per l’impasto dei gril- una maggioranza finalmente chiara, avrebbe alcun senso. Del resto la ma- essere chiamati velocemente al voto ropa, come nel mondo, non go- lini, perché la protesta potrebbe riconosciuta e riconoscibile. Sono novra scriteriata con la quale Renzi per scegliere chi dovrà governarli. drebbe cioè di quell’autorevolezza, montare come la panna e poi perché queste le condizioni indispensabili al ha voluto trascinare tutti a un voto Qui non si tratta di essere frettolosi e solidità e spendibilità che al contra- i mercati con i governi deboli ci bene del Paese. Vale per tutti, ma per referendario, a dispetto di una modi- incautamente sbrigativi, si tratta di rio servono all’Italia come il pane, vanno a nozze. Insomma, diciamola quel che ci riguarda vale soprattutto fica della Carta sbagliata e perico- fare presto per il bene del Paese e per soprattutto in questa fase storica. tutta, Renzi stavolta l’ha combinata per il centrodestra che, adesso o mai losa, non poteva che portare al il rispetto degli elettori. Ecco perché bisogna fare presto e nel grossa e non esistono pezze a colori più, deve ritrovare forza, unità e tracollo della legislatura. Gli italiani, Come se non bastasse, è chiaro a giro di due, massimo tre mesi andare che possano rimediare. Per tale ra- compattezza.

segue dalla prima

L’ennesima rinascita minciare? Anche perché il Renzi della notte del davvero emblematica della Brexit e di Trump; comuni? Questi dubbi inducono a ritenere che redde rationem ha buttato la palla nel campo la smetta cioè con la sua innata vocazione alla la scorsa domenica non sia stato semplice- dei vincitori con una sorta di “adesso tocca a superiorità ideale e morale sugli altri. Ritorni mente rispedito a casa un impostore ma sia del Cavaliere voi, avete vinto, avanzate proposte, offrite so- in mezzo alla gente, come diceva il poeta: stato protestato, per usare un gergo da com- luzioni, istituzionali e, perché no, di governo”, “Ascolto il tuo cuore, Paese”. Ritorni in fretta pagnia teatrale, il contratto sociale che lega i ...che la nuova legge elettorale destinata a so- ben sapendo che fra di loro regna la massima a questa Italia che le ha detto un “No” con membri di una comunità alle élite incaricate di stituire l’Italicum dovrà essere discussa e con- differenza politica e che, se mai c’è un vincitore forza, in tanti, e con decisione. Ma serena- guidarla. Non è questione di poco conto. cordata da un ampio schieramento di partiti, cui hanno un po’ tutti (Renzi compreso) por- mente convinti, e con la massima civiltà. L’in- La crisi aperta da venti milioni di italiani in cui la parte determinante spetterà a Forza tato acqua, è soltanto Beppe Grillo, che, infatti, vito può essere rivolto alla stessa destra o con il “No” alla riforma costituzionale richiede Italia. E che al tavolo in cui si deciderà il fu- vuole le elezioni subito. Come Matteo Salvini e centrodestra o come-si-chiama quella cosa lì rimedi straordinari che non possono essere ap- turo della prossima legislatura il posto d’onore Giorgia Meloni che, a prima vista, compon- dove il Cavaliere sembra, dico sembra, tornato pagati da soluzioni il cui solo scopo sia di ga- dovrà essere riservato a Silvio Berlusconi. gono il trio dei veri vincitori. Il quarto è indu- alla verde primavera dopo il rigido inverno. rantire il galleggiamento dell’establishment. L’ennesima rinascita del Cavaliere non stu- bitabilmente Marco “il Terribile” Travaglio, Ascoltare questa Italia è un dovere che tocca a Intendiamoci: Matteo Renzi non è Luigi XVI e pisce gli osservatori più attenti. Né la malattia che ha dato la linea. Ma siccome è politica- tutti, persino a Grillo. Mai scherzare col fuoco. Maria Elena Boschi non è Maria Antonietta e neppure il golpe politico-giudiziario che ne mente impossibile metterli insieme, il gioco del- PAOLO PILLITTERI che prescrive brioches al popolo affamato. Tut- ha decretato l’ineleggibilità sono riusciti a can- l’oca o a scacchi continuerà, con un Cavaliere tavia, chi può dire con assoluta certezza cosa cellarlo dalla scena pubblica nazionale. Berlu- che non ha perso grazie al suo fiuto ma che Dopo Renzi, faccia scattare la scintilla di una rivolta? La sconi è rientrato nuovamente in campo e se non è affatto nelle condizioni più ideali per se- classe dirigente che si prepara a scrivere una Renzi vorrà continuare a restare in politica guire il trio suddetto nelle richiesta di elezioni nuova pagina della politica italiana nel dopo- dovrà tenerne necessariamente conto. anticipate. Peraltro, il Cavaliere dovrà guar- sotto la superficie Renzi dovrebbe preventivamente indagare a ARTURO DIACONALE darsi da Salvini e Meloni che vogliono le pri- fondo le ragioni del malessere affiorato dalle marie, magari con una metà di Forza Italia che ...di non aver capito un beneamato nulla. Seb- urne referendarie e non limitarsi a sfruttare la È l’ora di ascoltare l’Italia si occulta dietro i cespugli, pur consapevole che bene sia vero che, nel voto di domenica scorsa, fortunata circostanza della rimozione dell’av- i voti li becca il Cavaliere, altro che primarie. abbia pesato anche un giudizio di valore sul versario con insospettata vigoria dal sovrano E poi Berlusconi anelava e anela al tavolo “personaggio” Renzi, non è pensabile che ci si che in democrazia, piaccia o no, resta pur sem- ...“uomo solo al comando”, ma fino a dove e delle trattative, quell’oscuro oggetto del desi- accontenti di restare alla superficie delle cose. pre il popolo. fino a quando? Le complicazioni emergono derio divenuto oggi più chiaro e vicino, e solo L’onda che ha travolto il “Governo del rotta- CRISTOFARO SOLA non appena si cominciano a enumerare gli altri allora si vedrà e capirà. Ma con l’Italia che è matore” ha origini profonde non rilevabili con “No” impliciti a quello emerso nelle urne dalle uscita dalle urne, come la mettiamo, come la gli strumenti tipici del gossip. Le ragioni del matite (non) copiative. metteranno, vincitori e vinti? Il rancore dap- sisma referendario attengono a un processo ri- Il dato incontrovertibile è che il Premier ha prima solo grillino si e trasformato in una pro- voluzionario di natura morale che sta attra- preso meno voti che alle Europee, cosicché la testa civile e ordinata. La rabbia si è incanalata versando la civiltà occidentale nel suo sua sconfitta non è ai punti ma per knock-out. nelle tubazioni del confronto e non dello scon- complesso. Ciò che è in campo è la crisi del Gli italiani l’hanno bocciato. Giusto o sba- tro, la vittoria dei cosiddetti arrabbiati sembra consumismo e del connesso paradigma di so- Quotidiano liberale per le garanzie, le riforme ed i diritti civili gliato che sia, è un fatto indiscutibile. Lotta- più una risposta degna dei padri della demo- cietà liquida. Emergono per reazione spinte Registrazione al Tribunale di Roma n. 8/96 del 17/01/’96 tore indomito e onnipresente in tivù, ma crazia, confermando ancora una volta che que- alla riappropriazione, sebbene a stadi irrazio- Direttore Responsabile: ARTURO DIACONALE solitario e senza una squadra degna di questo sta, la democrazia, è innanzitutto dissenso. nali e prepolitici, di valori e di archetipi fon- [email protected] nome, senza un’organizzazione adeguata. A Renzi ne ha preso atto, ma non potrà essere lui, dativi dello spirito comunitario, che Condirettore: GIANPAOLO PILLITTERI bocca aperta, dove sono finite le fantomatiche chissà per quanto, un protagonista, dovrà sopravanzano perfino gli effetti della perdu- Presidente del Comitato dei Garanti: migliaia di comitati per il “Sì”? Non se n’è avere uno speciale (non ne è pratico, anzi) low rante congiuntura economica negativa. Questa GIOVANNI MAURO visto uno. E vabbè. Certamente non si ritirerà profile, non so se come quello di Cameron crisi interroga la società sul senso odierno di AMICI DE L’OPINIONE soc. coop. dalla politica, certamente non tornerà fra i boy sconfitto dalla Brexit o di Hollande che si ritira categorie concettuali quali: benessere, pro- Impresa beneficiaria per questa testata dei contributi scout della terza età, certamente rimarrà a dalla corsa prossima ventura o dai socialisti gresso, felicità, educazione, sviluppo econo- di cui alla legge n. 250/1990 capo del Partito Democratico. Con un ma spagnoli divisi e quelli tedeschi per non dire di mico, sostenibilità ambientale, giustizia sociale. e successive modifiche e integrazioni. però: il Pd, questo Pd, che va dal Premier a Ber- quelli polacchi, estoni, lituani, in difficoltà in Quando Renzi annunciava a reti unificate: “Gli IMPRESA ISCRITTA AL ROC N. 8094 sani, dalla Boschi a D’Alema, da Calenda a Europa (a parte l’Austria felix. E verde. Felix?). italiani stanno meglio” era solo menzogna? O Sede di Roma Cuperlo fino a Gotor passando per Giachetti, Diciamocelo: il “No” a Renzi è stato anche non era piuttosto che i codici interpretativi del Via Augusto Riboty, 22 00195 - Roma Tel: 06.83658666 esce pure lui malmesso; anzi, più malmesso di un no a questa Europa, soprattutto all’Euro reale maneggiati dal giovanotto fossero tarati [email protected] tutti, per ironia della sorte, anche per via della che ha letteralmente raddoppiato le spese del su frequenze diverse rispetto a quelle dell’ita- Amministrazione - Abbonamenti sua cosiddetta posizione centrale in Parla- ceto medio riducendogli, per soprammercato, liano medio? Affermare che la creazione di un TEL 06.83658666 / [email protected] mento da cui, dicono, non si può prescindere. le aspettative di benessere e di lavoro. La posto di lavoro precario e sottopagato sia una Stampa: Centro Stampa Romano Ma ne siamo così sicuri, con un partito diviso smetta questa sinistra con questa Europa; la risposta adeguata alla domanda di futuro di un Via Alfana, 39 00191 Roma se non sfasciato e comunque sconfitto, dove la smetta con la faciloneria con cui ha affrontato giovane è stato solo un atto di colpevole arro- cosiddetta “Ditta” pare vincente ma in realtà il nuovo diluvio universale dell’immigrazione; ganza o la dimostrazione di una distorta capa- CHIUSO IN REDAZIONE ALLE ORE 19,00 non saprebbe nemmeno da che parte (ri)co- la smetta con le sottovalutazioni tipo quella cità di lettura dei bisogni reali delle persone mercoledì 7 dicembre 2016 Primo Piano L’OPINIONE delle Libertà 3 di PIEtRO DI MUccIO de QUAttRO mia riforma è stata rifiutata. Vi avevo legata la mia vita pubblica. i che pasta fossero fatti Mat- La lezione del referendum Mi dimetto da ministra e da de- Dteo Renzi e Maria Elena Bo- putata. Torno al lavoro di avvo- schi il referendum costituzionale cata fallimentare” (in senso lo ha dimostrato. Anche quei mi- sono dei coglioni, non mi hanno della Repubblica, dove si com- sendo stata decisiva quanto deva- proprio, non traslato, sia chiaro). lioni di creduloni, nei piani alti e capito, eccetera”. Resterà segreta- portò da scout nel campeggio stante la loro sconfitta, un’auten- Invece ci hanno informato che si bassi della nazione, che se ne sono rio del Partito Democratico? Non estivo. Lì egli condusse seco la si- tica Waterloo, mi sarei aspettato, era nascosta, rintanata direi, nelle innamorati, dovrebbero averlo si sa. Cercherà un lavoro? Boh. Il gnorina Boschi, senza che risul- dico la verità, le dimissioni imme- stanze di Palazzo Chigi e che era capito. Ma non ne sono sicuro. signor Renzi, che non ha mai ge- tassero specifiche competenze diate, intorno alle ore 0,30 del 5 stata vista riempire di lacrime gli Il signor Renzi e la signorina stito una bottega, diretto un uffi- nella materia d’incarico, che, ba- dicembre, della signorina Boschi. occhi già rilucenti e piangere af- Boschi, catapultati inopinata- cio, coltivato un campo, quel date bene, è materia politicamente Mi pareva normale che una franta. mente al vertice dell’Esecutivo da militante stagionato e una mag- esplosiva la quale non può essere donna con quella sperimentata Renzi, nel frattempo, è stato un militante stagionato del bol- gioranza parlamentare frastor- maneggiata senza conoscenze ap- presenza scenica comparisse in te- più attivo che mai: telefonate, scevismo, dell’eurocomunismo, nata lo elevarono al Governo profondite e professionali. Es- levisione e dicesse: “Ho perso. La twittate e su e giù dal Quirinale: del socialismo, tardiva- dimissioni congelate. Del mi- mente e malamente conver- litante stagionato, che Renzi tito bensì alla democrazia ha più volte additato come ma di rito italico, avevano il vero padre della riforma, proclamato “lippis et tonso- non sappiamo se nutra ribus” che la riforma costi- l’intenzione di lasciare il tuzionale, e l’incorporata seggio di senatore a vita. legge elettorale, erano es- Tuttavia, bisogna preci- senziali, tanto che, se non sarlo, non aveva mai pro- approvate dal Parlamento messo di dimettersi. La o respinte dal popolo, si pietra di paragone di cotanto sarebbero dimessi dal italico costume è il signor Governo e ritirati a vita David Cameron, che, avendo privata. Insomma, per asse- indetto un referendum di verare i loro propositi, ave- analoga importanza e perdu- vano posto agl’Italiani una tolo, si è dimesso da primo sorta di “questione di fidu- ministro e da deputato “con cia”. L’avevano posta, il effetto immediato” ed ha de- primo con parole roboanti, finitivamente lasciato la vita la seconda con espressioni politica inglese. Il motivo è più caute, ma entrambi in nobile quanto la decisione: modo drastico e ultimativo. non intendeva ostacolare il Ebbene, non pare che inten- nuovo governo né essere dano tenere fede alla parola fonte di “grande distrazione data; non fino in fondo, al- e grande diversivo” nel Par- meno. lamento e nel partito. Dopo la batosta, Renzi Indro Montanelli notava ha fatto un discorsetto che diventare britannici è pieno d’involontaria ironia: impossibile, ma tentare fa “Ho perso, mi dimetto, però bene comunque. Ecco, i no- avevo ragione, gli elettori stri tre neppure ci provano.

di MAURO MELLINI e nel 1943 Benito Mussolini L’arma di Renzi: il casino che ha fatto Savesse detto a Re Pippetto: “Maestà, prima di mandarmi a Ponza mi deve lasciar compiere gli ‘atti indifferibili’. C’è una guerra da cui uscire, manca una legge elettorale per il Parlamento che dovrebbe tornare a funzio- nare, c’è la legge di bilancio non ancora approvata…”. Re Pippetto gli avrebbe detto: “Mi sta per caso pigliando in giro? Proprio Voi, ex Duce, a ricordami il ca- sino che avete fatto?”. Già, ma Re Pippetto, benché complice e corresponsabile di quel gran casino che Mussolini si lasciava dietro le spalle, non era un vero e proprio “Re ad perso- nam” di Mussolini, che aveva rot- tamato tutte le istituzioni, ma lasciato in vita quel tanto della monarchia, da cui poi fu abbat- tuto. Sergio Mattarella che prega Matteo Renzi di soprassedere alle dimissioni, annunciate dopo una sonora sconfitta nel referendum che egli stesso aveva concepito non tanto come conferma della “Costituzione ad personam”, quanto come plebiscito per una investitura “speciale” del suo Go- verno e del suo regime, è una con- ferma dell’esistenza del piano e della avanzata realizzazione di un regime che non prende nemmeno in considerazione la sua fine e la sua sostituzione. E nemmeno quella del Capataz. Pennivendoli e pseudo-politi- canti si affannano oggi a spiegare tutte le cose che mancano per che era lui “la diga”, la difesa del- orfani della sua presenza. Il colmo l’ho inteso dalla tele- La fiducia al Governo più clamo- poter decentemente sopravvivere l’europeismo e della politica cor- Renzi è oggi, e lo sarà nei pros- visione: le dimissioni sono conge- rosamente e nettamente sfiduciato alla cacciata di Renzi. E così ci ri- retta. Sono questi mascalzoncelli, simi giorni e mesi, Mussolini a late perché, dovendosi ancora della storia della Repubblica. cordano le devastazioni operate bugiardelli o, magari, persino in Salò: manifestamente prigioniero votare al Senato la Legge di stabi- Sembra il copione di un film di da Renzi (ed anche da qualcun buona fede, che, come ci hanno dei suoi veri padroni, con l’inca- lità, ci vuole un Governo che Totò. Ma noi non ci divertiamo altro!) in così poco tempo. Manca invano esortato a votare “Sì”, rico di ricordarci che è lui che ci possa mettere la “questione di fi- affatto. E chi pretende di potersi una legge elettorale appena de- ora vorrebbero convincerci che può difendere dalla loro ira e che ducia”. Già, la fiducia nell’autore far beffa del Popolo Italiano con- cente. Manca quella del Senato. E c’è un tale casino che bisogna gli altri che bene o male lo hanno del disastro. La fiducia degli altri sentendo a Renzi una qualche ap- poi c’è l’Europa, cui hanno rac- scongiurare che chi lo ha realiz- spodestato sono loro i traditori ed bambocci al burattino cui il Po- pendice tipo Salò, rischia proprio contato che non era Renzi il “de- zato ed è stato sonoramente bat- il simbolo dell’Italia irricono- polo gliela ha già espressa con il di finire male. Come non do- scamisado” il vero populista, ma tuto se ne vada, lasciandoci scente. gran calcio nel sedere del “No”. vrebbe finire nessuno. 4 L’OPINIONE delle Libertà Economia mercoledì 7 dicembre 2016 Tagli, ristrutturazioni e nuovi piani editoriali di SERGIO MENICUCCI mettendo gravi errori un confronto sugli organici e sugli di gestione. Per questo investimenti dopo l’operazione del- tato di agitazione dei giornalisti motivo si sono rivolti l’editore su Rcs. Considerando gli Sde “La Stampa”. Tensione a “Il al nuovo amministra- ascolti in aumento e la crescita della Sole 24 Ore” (sfiduciato il direttore, tore delegato, Franco pubblicità degli ultimi 9 mesi, il ca- lettera al nuovo amministratore de- Moscetti, nominato nale La7, secondo i redattori, trai- legato dopo un giorno di sciopero). dal nuovo Cda azien- nato dal telegiornale di Enrico Accordo dopo settimane di scontro dale, ricordando che Mentana, è diventato una risorsa ri- al gruppo Riffeser. Richiesta di con- “qualsiasi ipotesi di ri- levante per il gruppo Cairo Editore fronto a La7 sul futuro della televi- lancio, ogni progetto anche dopo l’acquisto del gruppo sione dopo l’operazione dell’editore di piano industriale che edita “Corriere della Sera” e “La Urbano Cairo, nuovo azionista di non potrà che passare Gazzetta dello Sport”. maggioranza del gruppo Rcs. Un dalle diverse professio- Intervenendo ad una manifesta- vasto spettro del mondo editoriale in nalità delle redazioni, zione ad Ancona, il segretario gene- cerca di equilibri economici e reda- dalla loro valorizza- rale della Fnsi, Raffaele Lorusso, ha zionali. Sullo sfondo, il mancato su- zione, dalla loro cen- sottolineato che l’Inpgi (l’Istituto di peramento della crisi dei quotidiani tralità”. previdenza dei giornalisti) non può sia in termini di vendita di copie sia Il vero capitale di essere considerato il bancomat delle per il calo degli introiti della pubbli- un’azienda editoriale imprese che ristrutturano. Prima cità. In Italia si legge poco, la distri- sono i giornalisti, al degli ammortizzatori sociali le buzione è carente, la digitalizzazione servizio di nessuno ma aziende devono pensare a rivedere non ha ancora esplicato i suoi effetti solo dei lettori. Dopo tutti gli altri costi aziendali nel loro benefici. aver sfiduciato il diret- complesso. La fase di recessione per A quasi un anno dall’annuncio secondo i quali è errata la pretesa di Per quanto riguarda il quotidiano tore del quotidiano “Il Giorno”, Giu- il settore editoriale non è finita, ma della fusione tra il gruppo Itedi (To- continuare ad affrontare le criticità economico della Confindustria, la si- liano Molossi, dopo che per varie le fasi di criticità non si possono af- rino) e l’Espresso è stato presentato del mercato e dei bilanci soltanto in tuazione si è fatta più difficile dopo volte è saltata la trattativa tra gior- frontare solo guardando in termini un piano centrato soltanto sui tagli. I termini di riduzioni di costi senza le dichiarazioni del presidente degli nalisti e azienda il 28 novembre è di tagli. Occorre pensare anche ad in- giornalisti riuniti in assemblea hanno alcun piano di rilancio e di investi- industriali, Vincenzo Boccia, che ha giunta la firma dell’accordo tra Cdr e vestimenti e nuovi prodotti edito- contestato all’azienda la presenta- menti. Ridurre gli organici e ricor- annunciato “un piano lacrime e san- azienda. L’assemblea dei redattori di riali. zione di un progetto che non con- rere agli ammortizzatori sociali gue” per i dipendenti come rimedio “QN - Quotidiano nazionale”, “il Dall’ultimo rapporto del Censis tiene garanzie per il futuro e per i significa rendere più marginale il la- ad anni di gestione fallimentare. I co- Resto del Carlino” ha dato il via li- risulta che il 35 per cento degli ita- livelli occupazionali dei giornalisti e voro dipendente. Fin dall’inizio il mitati di redazione del “Sole”, di Ra- bera all’intesa sul piano di riorganiz- liani si informa ormai da Facebook dei poligrafici a fronte di un bilancio sindacato ha guardato con atten- diocor e Radio 24 hanno emesso una zazione. A QN i sì sono stati 33, i no dopo i telegiornali e i giornali radio. 2016 che chiude in attivo. Operando zione e senza preconcetti all’opera- nota in cui giudicano insufficienti le 3 e due schede bianche. Per quanto I quotidiani non superano il 19 per soltanto tagli sarà difficile garantire zione di fusione, accettando anche le risposte ricevute durante l’assemblea riguarda “il Resto del Carlino” i fa- cento. Avanzano anche i motori di ri- la qualità che da 150 anni contrad- sfide di un mercato editoriale in tra- degli azionisti alle 10 domande che vorevoli sono stati 57, i contrari 39 e cerca tipo Google, ma anche You- distingue la testata. Il pieno sostegno sformazione. Adesso tocca al- avevano posto pubblicamente sulle 5 gli astenuti. Tube e il social network Twitter. all’azione è arrivato sia dalla Asso- l’azienda dare risposte precise anche pagine del giornale. Le segnalazioni I redattori de La7 hanno messo a Mantengono i propri lettori i setti- ciazione subalpina che dal segretario ai fini dell’utilizzo dei collaboratori e dei sindacati interni avevano dimo- disposizione del Cdr tre giorni di manali e i mensili, ma non i libri in generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, dei precari. strato negli anni che si stavano com- sciopero per chiedere l’apertura di formato cartaceo.

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www.assicuratricemilanese.it Telefono (centralino): r.a. 059 7479111 Fax: 059 7479112 mercoledì 7 dicembre 2016 Esteri l’oPiNioNe delle libertà 5 Gli islamisti hanno vinto: scompare Charlie Hebdo di Giulio Meotti (*) bandoni e autocensura, la storia di il libro dal titolo “Malaise dans l’in- Charlie si è quasi conclusa. culture”, che attacca “il muro di Ber- n vent’anni, la paura si è già divo- Che cosa sta succedendo? Pur- lino ideologico” che è stato innalzato Irata pezzi significativi della cultura troppo, le minacce e gli attacchi degli dalla sinistra. e del giornalismo in Occidente. Sono islamisti funzionano. Una crisi simile Nel 2011, in seguito alle bombe tutti scomparsi in un orribile atto di ha colpito il quotidiano danese “Jyl- che distrussero gli uffici di Charlie, un autocensura: le caricature di un quo- lands-Posten” che pubblicò per primo manifesto di giornalisti di sinistra tidiano danese, una puntata di “South le dodici vignette su Maometto, su- aveva dichiarato il rifiuto di sostenere Park”, dei dipinti alla Tate Gallery di bito riprodotte da Charlie Hebdo in la posizione assunta dal settimanale Londra, un libro della Yale University segno di solidarietà. “L’onore della riguardo all’Islam. Due anni più tardi, Press, l’Idomeneo di Mozart, il film Francia è stato salvato da Charlie uno dei firmatari, , un olandese “Submission”, il nome della Hebdo”, aveva scritto Bernard-Henri ex redattore di Charlie Hebdo, accusò vignettista Molly Norris, una coper- Lévy quando il settimanale satirico ri- il giornale di essere “ossessivo nei tina di Art Spiegelman, il romanzo pubblicò le vignette danesi su Mao- confronti dei musulmani”. Lo stesso “Jewel of Medina” di Sherry Jones, metto, mentre tanti “benpensanti” fece Philippe Corcuff, un ex giornali- solo per citarne alcuni. La maggior gongolavano sulla “islamofobia” di sta di Charlie che accusò la rivista di parte di loro sono diventati fantasmi quelle caricature. fomentare “uno scontro di civiltà”. che vivono in clandestinità, nascosti “La verità è che per noi sarebbe del Gli attacchi continuarono con un in qualche casa di campagna oppure tutto irresponsabile pubblicare le ca- altro ex vignettista di Charlie Hebdo, si sono ritirati a vita privata, vittime ricature oggi”, dice il direttore del Jyl- Delfeil de Ton, che sul settimanale di un’autocensura comprensibile, ma come una bambina affetta da sin- telecamere dopo aver presentato una lands-Posten, Jorn Mikkelsen, per “Nouvel Observateur”, dopo il mas- tragica. drome di Down. ha anche pub- copertina che ritraeva i sopravvissuti, giustificare la sua autocensura. “Il Jyl- sacro del 2015, accusò vergognosa- In questo lungo e deplorevole blicato di recente un libro a fumetti quella in cui c’è Maometto che dice: lands-Posten ha la responsabilità di se mente di “aver trascinato” elenco mancava solo il settimanale sa- che attacca un altro facile bersaglio di “Tutto è perdonato”. poi è ap- stesso e dei propri dipendenti”. Come tutta la squadra verso la morte conti- tirico francese Charlie Hebdo. Fino conformisti sottomessi intitolato “Il parso nel programma televisivo “Le Kurt Westergaard, autore della cari- nuando a satireggiare Maometto. ad ora. Lo sconforto per cosa è di- lato oscuro di Marine Le Pen”, che è Grand Journal” insieme a Madonna catura di Maometto con la bomba nel Dopo che i fratelli Kouachi ucci- ventato Charlie Hebdo è contenuto in la leader del Front National, partito e in un gesto di triste voyeurismo ha turbante, che oggi vive in una casa- sero i giornalisti di Charlie Hebdo, questa frase della giornalista francese con una piattaforma incentrata sulla mostrato i genitali, censurati dalla fortezza con telecamere di sicurezza e uscirono per strada gridando: “Ab- Marika Bret: “Dall’Italia ci arrivano difesa della sovranità nazionale e scritta “”. finestre blindate e macchine di guar- biano vendicato Maometto. Abbiamo tante minacce”. Il riferimento non è a della identità giudaico-cristiana. In La svolta normalizzatrice di Char- dia all’esterno. Si è aperto uno scon- ucciso Charlie Hebdo”. A distanza di qualche cellula jihadista, ma a una co- copertina, la leader della “destra” lie si è riflessa anche nella recente de- tro ideologico in seno a Charlie due anni, pare che abbiano vinto. pertina di settembre di Charlie Hebdo francese è agghindata come Marilyn cisione di mettere fine al rapporto di Hebdo ben prima dell’attacco terro- Sono riusciti a far tacere l’ultimo set- in cui la vignetta irrideva le vittime del Monroe. lavoro con un’altra sopravvissuta alla ristico. venne chia- timanale europeo che è ancora pronto terremoto in Italia. Sembra che il set- Per il primo anniversario della mattanza, la giornalista e intellettuale mata al settimanale dal direttore a difendere la libertà di espressione timanale satirico, quasi distrutto dagli strage del 7 gennaio, il settimanale di- franco-tunisina Zineb El Rhazoui, che Stéphane Charbonnier, “Charb”, il dall’islamismo. E hanno inviato un islamisti francesi due anni fa, si sia retto da Riss era uscito con una co- per la sua critica agli estremisti isla- coraggioso giornalista che guidò la avvertimento speciale a tutti gli altri. “normalizzato”. Basta prendere le re- pertina non su Maometto, ma su un mici oggi vive sotto scorta della poli- battaglia contro l’intimidazione isla- Perché dopo Charlie Hebdo scrivere centi copertine di Charlie. Contro i Dio killer giudeo-cristiano, come se i zia. “Il giornale non è più lo stesso, mista in Europa. Anche dalla sua articoli critici dell’Islam o firmare una terroristi? No. Contro coloro che lo colleghi di Sourisseau non fossero Charlie oggi è in preda a un soffoca- tomba “Charb” ha firmato un libro vignetta li rende dei bersagli di atten- hanno definito “razzista”? No, con- stati uccisi dagli islamisti, ma dai cat- mento artistico ed editoriale”, ha intitolato “Lettera aperta ai truffatori tati e campagne di intimidazione. La tro Éric Zemmour, il coraggioso gior- tolici. Riss aveva infatti annunciato in detto a “Le Monde”. La Rhazoui è dell’islamofobia che fanno il gioco del femminista e filosofa Elisabeth Ba- nalista francese de “Le Figaro” che ha precedenza che il settimanale “non l’autrice del nuovo libro “Détruire le razzismo”. Ma come scrive Libéra- dinter, che ha testimoniato in tribu- condotto un dibattito pubblico sul- avrebbe disegnato più Maometto”. Fascisme Islamique”. tion, “Riss era in opposizione a nale per i vignettisti nel documentario l’identità francese. “L’Islam è incom- Nella redazione di Charlie, il “Dobbiamo continuare a ritrarre Charb, è meno politicamente identifi- “Je suis Charlie”, ha detto: “Se i no- patibile con la laicità, incompatibile primo a capitolare è stato “Luz”, un Maometto e Charlie non lo sta fa- cato, più introverso di lui”. Charbon- stri colleghi nel dibattito pubblico con la democrazia, incompatibile con noto vignettista. Si è arreso dicendo: cendo, significa che non c’è più Char- nier faceva capo alla generazione di non condividono una parte del ri- il governo repubblicano”, ha scritto “Non disegnerò più Maometto”. lie”, ha detto , un altro , Fiammetta Venner e Ca- schio, allora i barbari avranno vinto”. Zemmour. “Il trapianto che funziona peggio vignettista che ha lasciato il settima- roline Fourest, giornalisti libertari de- La rivista “Paris Match” ha chie- Laurent Sourisseau in arte “Riss”, è il trapianto di palle”, ha detto Jean- nale. C’erano sette vignettisti a Char- cisi a criticare l’Islam, che dal 1992 al sto a Philippe Val se poteva immagi- ora direttore editoriale e azionista di nette Bougrab, la compagna del com- lie Hebdo. Cinque furono uccisi il 7 2009 plasmarono il settimanale. nare la scomparsa di Charlie Hebdo. maggioranza di Charlie, è rimasto fe- pianto direttore di Charlie, Stéphane gennaio del 2015: Charb, , Ho- “Charb? Dov’è Charb?”, gridavano i E Val ha replicato: “Sarebbe la fine di rito nell’attentato del 2015 alla reda- Charbonnier. La Bougrab ha accusato noré, e Wolinski. Gli altri terroristi entrati dentro la redazione, un mondo e l’inizio della ‘Sottomis- zione del giornale e vive sotto scorta i sopravvissuti alla strage di essersi due, Luz e Pelloux, si dimisero dopo il per assicurarsi di trovare il giornalista sione’ di Michel Houellebecq”. Dopo della polizia. Riss ha messo in coper- piegati al terrorismo e alle minacce massacro. Cogliendo l’atmosfera, il che ritenevano responsabile della con- gli attacchi arriva l’autocensura: la tina Zemmour con il giubbotto esplo- tradendo l’eredità della libertà di mensile Causeur titolò: “Charlie troversia sulle caricature di Mao- sottomissione. Se Charlie Hebdo è sivo, paragonandolo di fatto a un espressione a causa della quale quegli Hebdo fa hara-kiri”, giocando con il metto. Philippe Val, che come ex stanco e in fuga dalle responsabilità, terrorista. Charlie Hebdo ha ironiz- uomini onesti furono uccisi. Dopo il suicidio giapponese e il precedente direttore di Charlie Hebdo è stato chi può biasimarlo? Ma tutti gli altri? zato di recente su Nadine Morano, massacro del 7 gennaio del 2015, il nome della testata satirica francese processato a Parigi per la pubblica- una critica dell’Islam, raffigurandola vignettista “Luz” pianse davanti alle (che era Hara-Kiri). Fra omicidi, ab- zione di quelle vignette, ha pubblicato (*) Gatestone Institute 6 L’OPINIONE delle Libertà Politica mercoledì 7 dicembre 2016 La ricerca del “migliore” come responsabilità politica di RaffaELE TEdEscO uscire dalla logica perversa del “post- verità”; buona per crisi e abbagli u “Il Sole 24 Ore” di ieri è ap- emozionali, ma non per scelte basate Sparso un articolo di fondo del di- sulla oggettività dei fatti. Capace rettore, Roberto Napoletano, il solo di creare un “indistinto” e non quale rimarcava la necessità di scelte di cogliere né le differenze, e né, tan- politiche forti, anche se in un mo- tomeno, le “capabilities”. mento difficile, tali da non imbarcare Come ogni libertà, anche quella l’Italia in governicchi “balneari” e di politica porta con sé delle ineludibili transizione, buoni per tenere la seg- responsabilità individuali. Essa inol- giola a qualcuno, ma non risolutivi tre, e ce lo ricorda Benjamin Con- dei nostri palesi, quanto atavici, pro- stant, “affidando a tutti i cittadini blemi. Un paio di passaggi, però, senza eccezione l’esame e lo studio fanno riflettere ancor di più rispetto, dei loro interessi più sacri amplia la non solo ai problemi contingenti, ma loro intelligenza, nobilita i loro pen- anche a delle condizioni necessarie sieri (trovandosi) immediatamente per uscire dalla crisi sistemica eco- all’altezza delle funzioni importanti nomica, politica e, forse, anche so- che loro affida la costituzione, sce- ciale. gliere con discernimento, resistere Napoletano afferma: “Al Paese con energia, sfidare la minaccia, resi- serve un governo politico con com- stere nobilmente alla seduzione”. petenze tecniche che si misuri con i Premesso che è da condividere problemi veri. Il governo Ciampi, Dahrendorf, per cui “la pura mora- dopo il rischio bancarotta del ’92 e lità non ha posto in politica, dove in- la manovra lacrime e sangue di teressano le conseguenze politiche Amato, fu in realtà un governo “po- delle azioni”, è bene ritornare a con- litico” e chi lo guidava era un civil cetti e pratiche fondamentali per il servant cresciuto nelle passioni maz- buon andamento di una comunità. I ziniana e azionista, ma conosceva quali, forse, vanno ritrovati in mezzo come pochi le regole dell’economia e tra una troppo spesso fideistica mili- dei mercati”. ribellismo, deve contenere un dise- sembra che la ricerca del più bravo che sia veramente grande […] il tanza, funzionale per mantenere in In un’epoca di svilente populismo, gno, allo stesso modo ogni cambia- sia diventata secondaria. Ovvio, in quale sia privo di un ideale? E come vita arrugginite burocrazie “a pre- dove si alza preventivamente la ban- mento deve essere sorretto dalla tale discorso non può essere taciuta si può avere un ideale e volerlo at- scindere”; ed una delega sovente in diera dell’onestà, più simile ad un velo capacità di realizzarlo. E se pur vo- la responsabilità anche della “parti- tuare, se non si conoscono i bisogni “bianco”, e in sé deresponsabiliz- che dietro, spesso, non nasconde altro lessimo portare all’esasperazione il tocrazia burocratica”, che ha svilito e le aspirazioni del popolo che si è zante. E che oggi appare sottoscritta che il vuoto pneumatico, e che funge nostro sentimento umanistico di im- anch’essa il concetto di “élite”, iper- chiamati a governare e se non si sap- dal naufrago che, sentendosi all’ul- più da cortina fumogena che lente mensa fiducia verso le capacità trofizzando l’apparato statale a sca- piano scegliere i mezzi atti a rag- tima spiaggia, è disposto a tutto (e a esaltante di pregresse capacità, le pa- umane, la semplice “onestà” non ci pito del rafforzamento della società giungere quegli ideali?”. tutti). role del direttore Napoletano espri- assicura il risultato finale; e la sua os- civile, humus unicum per la coltiva- È in quel “scegliere i mezzi atti a L’abbandono della partecipazione mono l’esigenza, per la politica e per sessiva richiesta, pur se comprensi- zione delle differenze, quanto delle raggiungere quegli ideali” che si tro- alla politica, con la presunzione di il Paese, di un carattere fondamentale bile, non ci dà garanzie. capacità. Ma, se pur questo risulta vano le coordinate della competenza sostituirla con la sola presenza sui per ogni tipo di buon governo. O che Senza voler esaltare alcuna solu- storicamente vero, non deve far venir necessaria a guidare un Paese con social network, non solo non per- si tratti di un condominio, o di un mi- zione puramente tecnocratica, radi- meno, prima di tutto, la ricerca della scienza e coscienza. Come Weber, noi metterà mai di “togliere i veli e la nistero, la prima necessità per avere cata nel culto dell’efficientismo, e competenza ogni volta che siamo cittadini dovremmo essere guidati maschera al potere”, ma non ci con- dei buoni risultati è la competenza di spesso cieca verso i bisogni del- chiamati ad esprimere la nostra par- dalla ricerca delle capacità nel politico, sentirà di riconoscere e selezionare chi svolge la funzione. l’uomo, si fa pressante l’esigenza di tecipazione. Essa è la nostra respon- con le quali egli è in grado “di tenere una classe dirigente che abbia le ca- Il richiamo ossessivo alla vera (o tornare a riflettere sul significato e il sabilità politica principale, in un in mano le redini degli eventi storica- pacità per governare ad ogni livello. presunta) onestà, se per qualcuno ruolo delle “élite”. La partecipazione sistema rappresentativo, il quale di- mente importanti”, guidato dalla Tra i frutti avvelenati dell’antipoli- può assumere anche un significato volontaria alla vita pubblica del cit- stingue ruoli e forme della partecipa- “passione”, dal “senso di responsabi- tica c’è anche l’incompetenza. E un catartico, al massimo può assurgere tadino-elettore deve essere impron- zione, nella cosciente impossibilità lità” e dal “senso delle proporzioni”. mondo dove il sapere perde il con- a “precondizione” della politica, ma tata alla ricerca della persona “dimensionale” di un autogoverno. La ricerca delle competenze passa, ob- trollo sul fare, può essere mosso non a condizione della stessa. Anche migliore e meglio attrezzata rispetto Luigi Einaudi ha affermato che “non bligatoriamente, attraverso la capa- anche da buone intenzioni; le cui perché se ogni “rivoluzione”, per ad un ufficio. Come si è perso il con- si governa bene senza un ideale… cità di riconoscerle. La quale, strade, però, sappiamo di cosa sono non essere catalogata come effimero cetto di meritocrazia, in questo Paese come posso immaginare un politico inevitabilmente, richiede lo sforzo di lastricate.

di MauRIzIO BONaNNI Il pokerista è stato scorretto fino al- stesso Premier uscente ha fatto rac- l’ultimo: appena girata la boa della cogliere le firme dal suo Pd per an- onoscete il “bluff”? Quello del La mano storta mezzanotte del 4 dicembre ha an- dare al referendum confermativo: Cpokerista faccia di bronzo che, nunciato le sue dimissioni, quando lui, il controllato, che giocava nel con in mano appena un tris di donne, non si era giunti nemmeno alla metà contempo il ruolo di controllore di chiama banco giocandosi tutto ciò provare nel 2012, in soli otto mesi, moso popolo sovrano che, a causa di delle schede scrutinate. Cose turche, se stesso! Mai vista una cosa simile! che ha, per schiantarsi rovinosa- con doppio scrutinio e con la mag- quella maggioranza bulgara, non mai viste prima! Il referendum confermativo lo hanno mente contro un poker d’assi una gioranza dei 2/3, una devastante ri- venne chiamato a pronunciarsi Il pokerista era già stato ultra- sempre chiesto, storicamente, le op- volta scoperte le carte? Un tipo del forma costituzionale, per (come è accaduto il 4 dicembre) con scorretto ben prima quando, dopo posizioni! Poi, la mano storta: gio- genere ve lo presento subito: Matteo l’introduzione del pareggio di bilan- un referendum confermativo che non aver sottoscritto il Patto del Naza- carsi tutta la posta, chiamando un Renzi. Come tutti i giocatori d’az- cio, che ha consegnato mani e piedi fu possibile convocare perché non ci reno e aver sostenuto Napolitano per referendum su di lui e il suo Go- zardo (un po’ bari) ha praticato fino ai superpoteri internazionali i bilanci fu nessuno, in assoluto, nemmeno la una sua breve riconferma al Colle, si verno, invece che tenersi bene a di- in fondo la scorrettezza al tavolo di pubblici italiani di qui a cinquanta Lega che aveva votato contro, a rac- era trovato nella necessità di adem- stanza dal “Sì” e dal “No”, lasciando gioco, sul quale si è seduto per sem- anni? Fu così che venne soprattutto cogliere le 500mila firme previste piere al patto esplicito tra Parla- che fossero altri a entrare nel merito plice eliminazione simbolica di un imprigionato e ammanettato il fa- dall’articolo 138 della Costituzione! mento e l’anziano Presidente rieletto, della sua riforma. altro giocatore solo troppo ingenuo, per mettere a punto Bene: ora, che fare? Prendere per restare comodo su quella sedia un ampio ventaglio tempo, innanzitutto, attendendo che coronata. Il mandante di quell’elimi- di riforme istitu- la Consulta si pronunci sull’Italicum. nazione politica di un concorrente zionali, compresa Lasciare, poi, che le feroci liti e le ingombrante? Lui, il Presidente Eme- quella costituzio- rese dei conti interne sfibrino del rito Giorgio Napolitano. Mi chiedo: nale, senza mai tutto il Partito Democratico, costrin- poteva fare altro l’ex “migliorista”, aver ricevuto alcun gendolo ad avvalersi della sua mag- visto che il pokerista provetto aveva mandato in tal gioranza per provare a varare un sbancato i quozienti elettorali alle ul- senso da parte del Governo di transizione, ai fini del- time Europee del 2014 e appariva corpo elettorale. Il l’approvazione di una nuova legge sulla cresta dell’onda del consenso tutto, sfortunata- elettorale e della legge di stabilità. popolare? Poteva dismettere ba- mente per lui, senza Personalmente credo che la riforma racca e burattini sciogliendo un Par- capire che il suo af- elettorale migliore sia sempre quella lamento di nominati e, per giunta, fidarsi per la riscrit- affermata dal rimpianto Marco Pan- parzialmente delegittimati dalla tura a soggetti di nella: piccoli collegi uninominali Consulta, lasciando così che si pro- sua fiducia (come senza doppio turno. All’inglese: chi nunciassero gli italiani, con un ri- la Boschi, di nes- ottiene un voto in più si prende il schio concretissimo della vittoria suno spessore cul- collegio. Così, tutti sarebbero co- incontenibile del Movimento 5 Stelle turale), passando stretti a trovare gli uomini nuovi, ben e dei “populisti”? sopra la testa del preparati e carismatici, in grado di Dopodiché, a risultati acquisiti, famoso “popolo”, portare a casa il risultato, convin- quanto ci avrebbe messo la finanza facendo così calare cendo i propri elettori con un vero internazionale e gli gnomi odiatis- la riforma dall’alto, “porta-a-porta”. Il che, se ci pensate simi di Bruxelles a farci fare default, lo avrebbe portato bene, sarebbe un dono avvelenato facendo salire lo spread a mille, come alla rovina. Tanto proprio per Beppe Grillo e i suoi nu- sarebbe successo dopo il 2011 se più che, in modo mericamente scarsi aspiranti leade- Mario Monti non avesse fatto ap- un po’ folle, lo rini. mercoledì 7 dicembre 2016 Cultura l’OPiniOnE delle libertà 7

di EmanuEla DE Vita “Una giornata particolare”. Forse questo potrebbe essere uno a Storia, con la S maiuscola, fa da “Una giornata particolare”, degli aspetti che rende maggiormente Lsfondo a “Una giornata particolare”, attuale il suo ruolo, non crede? trasposizione teatrale con Giulio Scar- Abbiamo amato molto il film, è pati e Valeria Solarino, dell’omonimo straordinario, e al testo di Scola-Mac- capolavoro di Ettore Scola del 1977. a teatro il capolavoro di Scola cari non è stato cambiato niente. La È il 6 maggio del 1938, il giorno della cosa bella è proprio che i temi che visita di Adolf Hitler a Roma. In una tratta sono universali, per cui abbiamo piccola cucina di uno stabile della bor- pensato che fosse molto bello ripro- gata romana Antonietta, donna sem- porli, anche perché teatralmente è di- plice e ignorante, interpretata sul grande verso l’impatto rispetto a un film. schermo da Sophia Loren, prepara la fa- Lo spettacolo è un progetto nato miglia alla parata in onore del Führer. con Ettore Scola prima della sua Sei figli gagliardi e un marito maschio morte. Ci racconta la genesi della tra- dentro e fuori casa, escono e vanno in- sposizione teatrale di “Una giornata contro alla Storia. La donna resta sola particolare”? con le faccende domestiche che la Tre anni fa con mia moglie Nora mamma italica deve adempiere. Nello Venturini, che è la regista, abbiamo stabile, nell’appartamento della finestra pensato di proporgli la messa in scena di fronte, un uomo resta in casa e non del film. Purtroppo lui è venuto a man- partecipa alla parata per motivi molto care quando stavamo provando a diversi da quelli di Antonietta. È Ga- Roma e non l’ha potuta vedere. Le briele, che nel film di Scola ha il volto di cose che ci raccomandava, che in ogni Marcello Mastroianni, annunciatore caso avremmo mantenuto, era che Eiar mandato via dalla radio per le sue tutte le divise fossero quelle giuste, che “tendenze deviate”. Anche per lui quella i riferimenti storici fossero rispettati. è una giornata particolare, tanto parti- Non c’era bisogno che ce lo dicesse, colare da spingerlo quasi al suicidio: perché c’era una tale venerazione nei quella sera partirà per il confino. L’uc- confronti suoi e di quello che ha fatto cellino della famiglia di Antonietta vola che non avremmo cambiato una vir- via dalla gabbia per posarsi sulla finestra gola. È uno spettacolo che per fortuna di Gabriele ed è così che le due solitu- convince anche il pubblico, che parte- dini entrano in contatto. Così diversi tra cipa e si emoziona, e questo per un at- loro, popolana e fieramente fascista lei, tore è il massimo che si possa ottenere. omosessuale istruito lui, durante l’arco Nella costruzione del personaggio, della giornata si studiano, si inseguono quanto ha portato di Giulio Scarpati? ed infine si incontrano. Da questo in- contro di anime e corpi, lei scoprirà di film, curato da Gigliola Fantoni, vedova non essere un oggetto ma una persona del maestro Scola. I dialoghi sono quelli con necessità e desideri continuamente originali di Scola-Maccari. La scenogra- umiliati e sottomessi alle esigenze fami- fia funzionale è firmata da Luigi Ferri- liari, mentre lui riuscirà finalmente ad gno. esprimere ciò che per una vita è stato co- Brava Valeria Solarino che ha scelto stretto a celare. di recitare in siciliano per dare autenti- “Una giornata particolare”, con l’ac- cità al suo personaggio. Giulio Scarpati corta regia di Nora Venturini per la ha ben caratterizzato con la sua cifra sti- compagnia teatrale “Gli Ipocriti”, porta listica il personaggio di Gabriele. Sul pal- sulle scene l’adattamento teatrale del coscenico anche Matteo Cirillo, Paolo

Giovannucci, Anna Ferraioli, Paolo briele, il suo personaggio che viene man- Ho cercato di mettere insieme sia Minnielli, Federica Zacchia. Rappresen- dato al confino in quanto omosessuale? l’aspetto malinconico del personaggio tato il 2 dicembre al Teatro Massimo di Il tema è proprio la solitudine, che l’aspetto vitale, la sua voglia di vi- Benevento, lo spettacolo continuerà l’emarginazione. Nel caso di Gabriele è vere come se fosse tarpato da un suo anche nel 2017. Ad esempio sarà a Na- la sua omosessualità, in quello di Anto- desiderio di esprimersi. Se vogliamo nel poli al Teatro Diana dall’11 al 22 gen- nietta è la sua condizione di schiava, film è una storia più cupa, qui abbiamo naio e a Milano al Teatro Franco Parenti come se non avesse un’identità, come cercato di mettere insieme di più la dal 31 gennaio al 5 febbraio. Ne par- se non avesse un volto. Per la prima parte comica e la parte drammatica, di liamo con uno dei due attori protagoni- volta persone così diverse si incon- fare tutt’uno nel solco di Scola che era sti: Giulio Scarpati. trano e le solitudini si riescono a par- proprio il maestro di questo, di mettere Si potrebbe decontestualizzare Ga- lare, è un po’ questo il miracolo di insieme commedia e tragedia. !'!' *#! ',*(*#! ',*( !!'#-!!'#-  '' )))) "#"# Aiutaci a difendere le vittime della giustizia ingiusta e del fisco CAMPAGNA 2017

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