Edoardo (1954-2000)

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Edoardo Agnelli (New York, 9 giugno 1954 – Fossano, 15 novembre 2000) era uno dei due figli di (1921 - 2003), comproprietario, azionista e massimo dirigente della FIAT.

Compie gli studi superiori al Liceo Classico "Massimo D'Azeglio" di Torino, poi frequenta l'Atlantic College nel Regno Unito e l'Università di Princeton negli USA, dove consegue una Laurea in Lettere Moderne.

Designato dal padre come eventuale successore al vertice dell'azienda di famiglia, ben presto rivelerà scarso interesse per i beni materiali, dedicando maggior attenzione a temi filosofici e spirituali. A 22 anni polemizza sulla stampa con Margherita Hack, difendendo i valori dell'astrologia. Compie viaggi in dove incontra il "santone" Sathya Sai Baba, successivamente si reca a Teheran in dove rimane colpito dalla figura mistica dell'Ayatollah Khomeini e si avvicina all' sciita; compirà molti viaggi in Iran anche negli anni successivi e in Kenya, dove nel 1990 a Malindi conquista i riflettori della cronaca per essere stato trovato in possesso di eroina, anche se fu successivamente assolto.

Nelle rare interviste concesse alla stampa, afferma di voler prendere le distanze dai valori del capitalismo e sostiene di volersi dedicare a studi di teologia. Edoardo Agnelli non nasconde di simpatizzare per il marxismo-leninismo in chiave mistica e verso l'Iran sciita, infatti secondo voci non confermate negli ultimi anni cambia nome assumendo un nome islamico. Compare in pochissime occasioni pubbliche e in qualche manifestazione religiosa o antinuclearista. I tentativi di suo padre di inserirlo in attività collaterali del grande gruppo aziendale di famiglia (tra cui anche una breve esperienza nel Consiglio d'Amministrazione della Juventus) non danno buon esito.

La mattina del 15 novembre 2000 il suo corpo senza vita viene trovato ai piedi di un viadotto autostradale della Torino-Savona nei pressi di Fossano. La sua auto, con il motore ancora acceso, era parcheggiata a lato della carreggiata del viadotto. La magistratura conclude le indagini formulando l'ipotesi del suicidio.

È sepolto Villar Perosa, nella monumentale tomba di famiglia.

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