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LALPA ringrazia la Banca dello Stato del Cantone per il suo sostegno alla Rivista 2021/1 Per i tuoi servizi bancari, scegli comodità e risparmio. Rivista Pacchetto FAMIGLIA Pacchetto GIOVANE Patriziale Ticinese

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Inserzioni_Pachetti_BancasStato_A5.indd 5 23/04/18 17:00 Rivista Patriziale Ticinese Organo dell’ALPA Una solida realtà Alleanza Patriziale Ticinese alleanzapatriziale.ch Una solida realtà marzo 2021, Fascicolo 1 Una solida realtà 75° anno, No. 319 nel Cantone Ticino. Abbonamento annuo: Fr. 20.- Per abbonarsi, scrivere al segretario nel Cantone Ticino. [email protected] nel Cantone Ticino. Siamo qui per voi Redattore responsabile Gustavo Filliger Siamo qui qui per per voi voi 6500 , Via Ghiringhelli 22a T. 076 389 41 22 [email protected] da oltre 145 anni. da oltre oltre 145 145 anni. anni. Grafica, Ladina Mangold

Termine redazionale 15 febbraio, 15 maggio, 15 agosto, 15 novembre

Tiratura 3'400 copie

Stampa e impaginazione Tipo-offset Jam SA 6526 Prosito LALPA ringrazia la Mobiliare Assicurazioni per il suo sostegno alla Rivista

Presidente ALPA Tiziano Zanetti 6503 Bellinzona, Via Campagna 3b T. 091 825 82 50 [email protected]

Segretario ALPA Gianfranco Poli Casella Postale 16 Agenzia generale Bellinzona Agenzia generale Michele Masdonati Marco Ferrari 6826 Riva San Vitale T. 079 214 66 94 [email protected] Piazza del Sole 5 Piazza Cioccaro 2 6500 Bellinzona 6900 Lugano TAgenzia 091 601 01 generale 01 BellinzonaBellinzonaT 091 224Agenzia 24 49 generale LuganoLugano Foto di copertina: [email protected] Masdonati [email protected] Ferrari Bertini Autostrada a Bissone, 1968. Foto di Vincenzo Agenzia generale Bellinzona Agenzia generale Lugano

mobiliare.chMichele Masdonati Marco Ferrari 002255 Vicari, dal libro "Il Ticino che cambia". Piazza del Sole 5 Piazza Cioccaro 22 Foto piccola, , buzza del 1978, Foto 6500 Bellinzona 6900 Lugano Piazza6500 Bellinzona del Sole 5 Piazza6900 Lugano Cioccaro 2 Poncioni. T 091 601 01 01 T 091 224 24 49 6500T 091 Bellinzona601 01 01 6900T 091 Lugano224 24 49 [email protected] [email protected] [email protected] 091 601 01 01 [email protected] 091 224 24 49 [email protected] [email protected]

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mobiliare.ch 002255 02 26 Entità Patriziali e collaborazione Recupero della via storica con Comuni, Cantone ed Enti Altanca-Piora 04 33 Rinnovo delle Amministrazioni Valle Morobbia e sponda patriziali per il prossimo sinistra di Bellinzona quadriennio 41 06 Preonzo: un Patriziato, Enti locali, un presidente, una storia un nuovo settore per i patriziati 45 10 Degagna di Fichengo, Boschi di protezione in Ticino, cura l’Alpe e la gestione idrica e prevenzione 50 12 Salorino, salvata una piccola testi- L’intransigenza di Berna e il monianza storica futuro a rischio dei rustici 51 17 Vincenzo Vicari fotografo. È online il Geoportale Ticino Il Ticino che cambia 19 57 Crediti milionari “L’Alluvione del ’78 per la sistemazione e la testimonianze e riflessioni” valorizzazione delle acque 62 22 Biblioteca digitale Visita il bosco del cantone Ticino e partecipa al concorso 24 È iniziato il nuovo concorso Prix Lignum 2021 Entità Patriziali e collaborazione con Comuni, Cantone ed Enti

di Tiziano Zanetti, presidente ALPA

2 In questi anni di presidenza, tra tutte le al- di operazioni patriziali come queste dove le progetti Patriziali anche in ambito Comunale 3 tre questioni, ho avuto modo di apprezzare fatiche del passato si presentano nella loro e Cantonale. Soli si riesce a far poco, assieme quanto di buono fanno le Amministrazioni rudezza verso le nuove generazioni che le po- la forza di moltiplica in modo importante! patriziali in favore della nostra comunità. tranno capire, studiare ed ammirare. Senza Enti dinamici ed attivi sul territorio che con l’iniziativa patriziale, probabilmente tutto Altro ambito nel quale le Amministrazioni il loro agire, spesso molto discreto, contribu- ciò sarebbe rimasto nella boscaglia sempre patriziali stanno sempre più inserendosi ri- iscono ad una graduale crescita della qualità più colonizzante. guarda la collaborazione con gli Enti regio- di vita nel nostro Cantone. Esempi virtuosi nali di sviluppo. Sulla scia del costruttivo li abbiamo in ogni parte. Si contraddistin- Ma tanti sono gli esempi come quello citato lavoro compiuto nell’Ente di sviluppo che guono tra questi i Patriziati che si trovano che portano a far capire la corposità dell’atti- abbraccia il territorio Bellinzonese e delle ad operare in comparti dove si è compiuta vità patriziale sul territorio. A testimonian- Valli, capendo le opportunità intrinseche in un’aggregazione tra Comuni. Lì i nostri Enti za di questo l’importante attenzione posta questa strategica collaborazione, anche ne- assumono un ruolo ancora più marcato, pro- dai preposti Dipartimenti cantonali verso il gli altri tre Enti cantonal ticinesi, dopo un attivo e partecipativo nella gestione terri- sostegno dell’attività patriziale. Ultimo fra - toriale. L’attitudine a proporre interventi tutti lo studio effettuato dalla Sezione Enti sistendo ad un graduale miglioramento delle Locali per il tramite del Dipartimento delle sinergieinizio che sempre definirei a tutto un po’vantaggio tiepido, del si mantesta as- diventa una costante. Progetti, idee, sugge- Istituzioni che si conclude con un’afferma- nimento e del miglioramento della gestione stionisignificativi si susseguono; di recupero lo scorso o di mantenimento anno oltre 60 zione che da sola ben congloba la funzione territoriale. Esempi che vanno ben oltre le le domande giunte alle apposite Commis- che i Patriziati assumono nel nostro Canto- idee ma che si stanno concretizzando in pro- sioni di analisi per approvare e se del caso getti concreti e che favoriscono ancora una sostenere quanto pensato. E qui si vedono rappresentata da una visione cantonale che volta l’operare degli Enti pubblici. iniziative pregevoli legate alla nostra storia vedene… “Inil patriziato sintesi, la ticinese definizione protagonista strategica sul è e profondamente alla cultura territoriale da piano economico, ambientale e culturale.” E… per il futuro? Crediamoci tutti assieme valorizzare e promuovere. Come non citare Non sicuramente poca cosa! Da qui si deduce in queste opportunità, Patrizi e non patrizi, quanto sta avvenendo nel nucleo medievale anche la grande importanza che la politica per permettere a tutti noi e alle future ge- di Prada dove grazie alla stretta collabora- pone verso gli Enti patriziali, da non con- nerazioni di poter sempre più apprezzare il zione tra Patriziati, Comune e Cantone si sta fondere con la partitica che, fortunatamen- nostro splendido territorio con le sue pecu- ripristinando una preziosa gemma che ci è te, almeno in ambito patriziale non genera liarità uniche. giunta dal passato incastonata sulle colline bellinzonesi. Testimonianza di tempi duri comune viene messo a disposizione per lo ed aspri che hanno visto i nostri avi dover spiritoconflitti. innato L’energia di chi ed ha il lagrande cura del volontariato territorio lottare per avere la meglio su questo terri- nel sangue. E qui determinanti sono le per- sone che operano in ambito Patriziale e che di tutto quanto di bello ci sa offrire. Analiz- hanno la consapevolezza e le possibilità di zandotorio per ancor poter più farci da beneficiarevicino questi attualmente esempi di consolidare fermamente queste procedure recupero si evince ulteriormente la bontà gestendo, rendendo attenti, promuovendo i Rinnovo delle Amministrazioni patriziali per il prossimo quadriennio

4 5

Nella stragrande maggioranza dei casi saranno elezioni tacite

In concomitanza con la data delle elezioni data, nei giorni e negli orari decisi dall’Uf- comunali ticinesi, anche le elezioni patrizia- li si svolgeranno il 18 aprile 2021. Si tratta voto. In una decina di casi, sarà invece ne- di rinnovare i Presidenti, i Membri e i Sup- cessarioficio patriziale convocare e indicati un’elezione nel materiale prorogata, di

patriziali per il quadriennio 2021-2025. Di- Vi è anche qualche situazione particolare, versamenteplenti degli da Uffici quanto patriziali avviene e per dei i Consiglicomuni, rispettoper mancanza alla tradizione. di sufficienti Segnaliamo candidati. il caso nel caso dei patriziati la maggior parte degli di Piora, dove per la prima volta, a memo- ria d’uomo, i boggesi dovranno scegliere i con la presentazione di una lista unica. È ciò membri della loro Amministrazione fra due cheUffici è patrizialiavvenuto sonoper larinnovati stragrande tacitamente, maggio- liste complete, “Piora 21” e “Nuova PIora”. ranza dei patriziati ticinesi, i quali entro il La novità merita di essere salutata positi- - vamente: mentre in molti enti patriziali si

una1° febbraio, sola lista. data Per fissata i rari per casi la dovepresentazio si svol- persone che si mettono a disposizione, in gerannone definitiva le votazioni, delle liste, esse hanno avverranno presentato il 18 Piorafatica vi a trovareè addirittura un numero sovrabbondanza sufficiente di aprile o per corrispondenza prima di tale interessati. Sornico Val Lavizzara dei patriziati all’interno della Sezione degli strazione del Patriziato (nel 2019 e nel 2020 enti locali. L’obiettivo è quello di avere un’or- Enti locali, ganizzazione strutturata per far fronte alle I Patriziati restano un elemento centrale del- numerose attività che coinvolgono i Patrizia- lasi sonosocietà verificati ticinese, due in casi un mondodi gerenza). in continua ti ticinesi. evoluzione. In quest’ottica il nuovo assetto un nuovo settore per i patriziati Il servizio gestito da Fausto Fornera, infat- organizzativo permetterà alla Sezione de- ti, si occupa anche di evadere le istanze per Gestirà le attività ordinarie e le nuove sfide - che gli enti patriziali dovranno raccogliere ti dal Fondo di aiuto patriziale e dal Fondo neigli entiprossimi locali anni. di far In fronteparticolare, alle nuove dovranno, sfide perl’ottenimento la gestione dei del sussiditerritorio, finanziari i quali nel stanzia corso oltre alla gestione e alla valorizzazione del del 2019 sono aumentati notevolmente (47 territorio, sostenere la promozione econo- nuove istanze, a fronte delle 17 dell’anno mica nelle regioni periferiche e rafforzare lo precedente); questo elemento testimonia il spirito comunitario, in modo particolare nei 6 In seguito agli approfondimenti emersi dal- dinamismo che caratterizza diversi enti pa- comuni aggregati. 7 lo studio strategico dei patriziati, il Diparti- patriziali dovranno affrontare nei prossimi triziali. Inoltre, il neo settore offre consulen- mento delle istituzioni ha deciso di istituire anni.rie nonché Dall’analisi le numerose svolta con sfide l’aggiornamento che i 200 enti za e garantisce la vigilanza su tutti i Patrizia- Amministratori patriziali, agevoliamo il loro lavoro il settore Patriziati all’interno della Sezione sullo studio strategico sui patriziati ticinesi, ti, nonché coordina e supporta i Patriziati nel di Nicola Bagnovini, degli enti locali. Coordinato da Fausto Forne- membro del Consiglio patriziale di ra, già ispettore dei patriziati, il nuovo ser- ora in fase di approfondimento. Una delle amministrativo i propri enti. In questo caso vizio è operativo da inizio settembre 2020 misuresono emerse già attuate una serie è stata di riflessioni la costituzione, che sono dal ilcaso Consiglio in cui di non Stato possano attribuisce gestire al dallocale profilo Mu- Ho preso atto con piacere della recente isti- e ha il compito di gestire le attività ordina- mese di settembre 2020, del nuovo settore nicipio il mandato di occuparsi dell’ammini- tuzione del “settore Patriziati” all’interno

La Valle Cornera, fotografata dal Piatto di Sonadella della Sezione degli enti locali presso il Di- di professione Segretario comunale. Mi per- Spero pertanto che il nuovo settore Patri- partimento delle istituzioni. Coordinato da metto però di affermare che, se non ci fosse ziati della Sezione Enti locali sia d’aiuto agli Fausto Fornera - già ispettore dei patriziati una persona con simili conoscenze all’in- amministratori patriziali che, troppo spesso, e dunque profondo conoscitore di queste re- terno dell’amministrazione patriziale, ben -

un’organizzazione strutturata per far fron- sviluppare progetti di tutto rispetto come, lasono Sezione confrontati dell’agricoltura a difficoltà per procedurali quanto vissu det- tealtà alle - il numerosenuovo servizio attività si prefigge che coinvolgono di creare solodifficilmente per citare avremmo l’ultimo in potuto ordine e potremmocronologi- totate per da ilaltri progetto Uffici cantonali alpestre (citocitato ad in esempio prece- i Patriziati ticinesi. In questo contesto, do- co, le opere di miglioria dell’alpe Bolla-Froda, denza). Insomma, l’ideale sarebbe di poter vrebbe rientrare un sostegno puntuale an- che comportano un investimento complessi- trovare nella nuova entità una sorta di inter- che per evadere le istanze per l’ottenimento vo di circa 1.6 milioni di franchi. Lascio im- - maginare che tipo di sforzo è stato profuso strazioni patriziali ticinesi così da agevolar- aiuto patriziale e dal Fondo per la gestione dall’Amministrazione patriziale di Peccia nefaccia la gestione. tra i vari Un Uffici simile cantonali lavoro, pragmaticoe le Ammini e deldei territorio.sussidi finanziari Faccio parte stanziati da molti dal Fondo anni del di - concreto, potrebbe anche facilitare la ricerca 8 Consiglio patriziale di Peccia e posso confer- mento sopportabile per rapporto alle limita- di nuovi amministratori patriziali, viste le 9 mare che il reperimento dei fondi necessari per riuscire ad allestire un piano di finanzia- per realizzare progetti e interventi (urgenti necessario ricambio generazionale a fronte assaite capacità limitate). finanziarie È proprio del in nostro questo Ente contesto pub difficoltà che si riscontrano per garantire il cheblico reputo (che può fondamentale contare su entratemettere finanziarie a disposi- dovranno affrontare nei prossimi anni per causae/o pianificati) del crescente di varia aumento natura della è l’aspetto burocra più- zione dei Patriziati un supporto per la gestio- ladelle gestione numerose e la valorizzazionesfide che i 200 entidel territorio. patriziali zia.problematico Noi abbiamo e difficile la fortuna da di gestire poter anchecontare a Tutto ciò è importante, a maggior ragione, su un Presidente che, di fatto, è un esperto progetti impegnativi che esulano dall’ordi- nei Comuni aggregati per i quali il Patriziato nella gestione della cosa pubblica, essendo nariane finanziaria, gestione amministrativa.procedurale e burocratica di rappresenta un tassello importante di vici- nanza e d’identità delle persone alle proprie regioni di origine. Si tratta di salvaguardare le tradizioni, le usanze e gli sforzi fatti dai nostri avi nella realizzazione di un patrimo- nio immobiliare di grande valore storico e culturale, proprio perché molto distante dal modo di vivere moderno. Come sovente affermato dai vertici del Di- partimento delle istituzioni, i Patriziati re- stano un elemento centrale della società tici- nese, in un mondo in continua evoluzione. In quest’ottica, il nuovo assetto organizzativo dovrebbe permettere alla Sezione degli enti

enti patriziali saranno chiamati ad affron- tarelocali nei di prossimi far fronte anni. alle Oltre nuove alla sfide gestione che gli e alla valorizzazione del territorio, dovranno, rivestire un ruolo attivo anche nella promo- zione economica nelle regioni periferiche. Come dire che, per far vivere il territorio, oc- corrono le persone che se ne prendono cura, giorno dopo giorno, ognuno nell’ambito delle proprie competenze e possibilità. Le elezioni patriziali si avvicinano e spero davvero che forze nuove e motivate si facciano avanti ver- so queste nostre belle e genuine istituzioni. Amaro destino per le cascine del Corte di Fondo Sonadella Artigiano d’altri tempi Boschi di protezione in Ticino, cura e prevenzione Gravi danni in ottobre su 520 ettari di bosco

10 I boschi del Cantone Ticino sono stati colpiti alla promessa di sussidio (70% tra Cantone 11 dalla tempesta di scirocco d’inizio ottobre e Confederazione) che permetterà di pro- dello scorso anno. I Comuni e i Patriziati, con cedere celermente. Prioritariamente si sta il sostegno del Dipartimento del territorio, procedendo con gli sgomberi legati alle ur- hanno subito reagito, promuovendo progetti di cura dei boschi di protezione. Il forte ven- di resinoso, come pure con lo sgombero degli to di Scirocco che ha colpito il Ticino nella alberigenze fitosanitarie,pericolanti che in particolareminacciano nei le boschivie di notte tra il 2 e il 3 ottobre ha causato ingenti comunicazione, i sentieri escursionistici, le danni alle foreste del Cantone Ticino. Si sti- abitazioni, gli acquedotti comunali, le linee - elettriche e telefoniche, eccetera. In parallelo saranno elaborati dei veri e propri progetti abbianoma che insradicato una sola oltre notte 36’000 le raffiche metri dicubi ven di - to, che hanno imperversato fino al mattino, pite dall’evento allo scopo di garantire a me- 520 ettari. Particolarmente colpiti sono stati dioselvicolturali lungo termine per gestire la funzione le superfici di protezione. più col ilegname boschi del sparsi Mendrisiotto, su una superficie con almeno boschiva 17mila di metri cubi di legname sradicato, i boschi del- la Leventina con 11mila metri cubi e i boschi dell’Alta Valle con 5mila metri cubi. A livello locale, più duramente colpiti sono sta- ti i boschi di protezione di Vacallo, Morbio In- feriore e Breggia (frazioni di Sagno e Morbio Superiore), come pure sopra il nucleo di Obi- no a Castel San Pietro, la Valle del Selvano e dell’Alpe nel comune di e la fascia boschiva tra Riva San Vitale e Punta Poiana nel Mendrisiotto, così come la Faura di in Leventina e le frazioni del Comune di La- vizzara in Alta Valle Maggia. Coordinati dai

Sezione forestale, attivatisi per individuare diversi Uffici forestali di circondario della danni, i diversi Patriziati e Comuni toccati daglile superfici eventi colpitesi sono e prontamente quantificare attivatil’entità deinel richiedere alla Divisione dell’ambiente l’au- torizzazione di iniziare i lavori di ripristino più urgenti. Permesso accordato unitamente Faura di Airolo ricorso al Tribunale federale. Questo non è no di utilizzazione cantonale dei paesaggi un esempio isolato, ma il costante atteggia- L’intransigenza di Berna e il mento che riscontriamo di questi tempi nelle L’ARE ricorse contro il Piano, contestando nostre valli da parte dell’ARE. L’atteggiamen- l’inserimentocon edifici e impiantidi parecchi protetti comparti (PUC-PEIP). in tut- to intransigente e punitivo di Berna – con pa- to il territorio cantonale nello stesso Piano. futuro a rischio dei rustici trocinatori al seguito – è divenuto umiliante Numerosi ricorsi, per motivi anche opposti, per il nostro Cantone, anche perché più della furono interposti da Enti pubblici e privati Le istituzioni pubbliche devono promuovere la tutela salvaguardia del paesaggio l’ARE sembra in- cittadini. L’ARE sovrappone tra l’altro alla del nostro patrimonio culturale teressato a trasformare i territori fuori zona sua posizione di ricorrente quella di Autorità - di vigilanza, richiedendo tramite il suo rap- presentante legale alle Cancellerie comunali nelleedificabile Autorità in piattaformecantonali e comunali.per battaglie Al lavo giu- incarti concernenti svariati casi. roridiche, svolto manifestando nell’adozione del mancanza PUC-PEIP, di nonché fiducia L’atteggiamento dell’ARE contrasta inoltre 12 di Aron Piezzi, deputato in Gran Consiglio (TRAM) sul piano regolatore della Val Mal- la prassi restrittiva e attenta intrapresa dai con l’encomiabile impegno sinora portato 13 vaglia (approvato quasi 5 anni fa dal Consi- Servizi generali dal Dipartimento del territo- avanti dalle Autorità sia cantonali che co- Lo scorso mese di dicembre abbiamo appre- glio di Stato!) è stato ritenuto irricevibile per rio in procedure riguardanti domande di co- munali nel garantire il rispetto non solo aver inoltrato il gravame fuori tempo massi- delle norme del PUC-PEIP, ma pure nel pro- - mo. Ritenendo corretto il proprio agire, l’A- sarebbe assegnato alcun valore. Ricordiamo muovere una corretta sensibilità, anche per toso cheal Tribunale il ricorso cantonale che l’Ufficio amministrativo federale della RE ha impugnato la decisione attraverso un chestruzioni nel 2010 su fondiil Gran fuori Consiglio zona edificabile, approvò il pianon- i dettagli, in merito alle modalità di restau- pianificazione territoriale (ARE) ha inoltra ro. Spesso i primi ad accorgersi degli splen- didi recuperi realizzati sul nostro territorio sono proprio i turisti confederati. Le azioni dell’ARE tolgono vitalità e futuro a zone già marginali e svantaggiate rispetto al conte- sto urbano e creano l’irreversibile perdita del paesaggio culturale. Inoltre, sono di una

rispetto agli scopi medesimi della Legge in vigore,severità la ingiustificataquale risulta già e controproducentemolto restrittiva. Come non menzionare le zone che si situano proprio alle estremità dei nostri villaggi, in

14 di crollare perché la Confederazione vuole 15 escluderlicui vi sono dal numerosi PUC-PEIP edifici “per chemeglio rischiano sanci-

zona”? La conseguenza è che in queste zone preziosere la differenza ci troveremo tra zone rovi edificabili e diroccati: e fuori una situazione inaccettabile! Capita sovente che i Comuni, su preavvisi positivi del Cantone, rilascino licenze edili-

interponga ricorso. Non è ammissibile que- stazie perincongruenza edifici fuori tra zona istituzioni edificabile pubbliche: e l’ARE crea incertezza, incomprensione e scora- mento nei cittadini, per di più dopo lunghe e costose procedure amministrative. Di - cia nelle istituzioni, sempre meno cittadini promuoverannoquesto passo, oltre progetti la sensazione di salvaguardia di sfidu dei rustici. Non dimentichiamo, inoltre, che dietro ad una ristrutturazione c’è un setto- re socio-economico importante, quello le- gato alle piccole-medie imprese nel settore dell’edilizia: rappresentano preziosi posti di lavoro, di qualità e legati alla tradizione, soprattutto nelle regioni periferiche del Ti- cino. Una minore attività edilizia legata ai rustici metterà a repentaglio la loro stessa esistenza. I nostri rustici rappresentano un patrimonio culturale ed antropico d’assolu- to valore. Mettere continuamente il bastone tra le ruote alla loro tutela e valorizzazione, come fa l’ARE, avrà l’effetto di far sbocciare diroccati ed aree inselvatichite, per di più nei

testimonianza del passato, bensì un’omissio- nepressi del presentedelle zone che edificate. non permetterà Non saranno di asse più- Vallemaggia gnare a loro un futuro dignitoso. Non possia- libro si legge che “le montagne, con la loro mo permetterci questo scenario! L’obiettivo frescura, sono a due passi e offrono nuove di tutti – Confederazione, Cantone, Comuni, possibilità di essere riabitate; e ciò attraver- È online il Geoportale Ticino enti pubblici e cittadini privati – dev’essere so il recupero di borgate abbandonate con quello, con precise regole, di salvaguardare tecniche di bioedilizia rispettose del paesag- Informazioni geografiche sottoforma di geodati, mappe e geoservizi questi preziosi beni culturali e questi pae- gio ma all’altezza delle necessità di agio e di saggi antropizzati: è anche un discorso di connettività per poterci vivere e lavorare. - Per salvarci dall’emergenza climatica e rida- do la banalizzazione, l’impoverimento e la re spazio alla contemplazione di ciò che re- perditaqualità diversificatadi tracce preziose del paesaggio, del passato. rifuggen Oggi sta della natura”. Mercalli, inoltre, tra le altre si fa, giustamente, un gran parlare di biodi- cose (come ad esempio l’eccessiva burocra- versità: ciò deve assolutamente valere anche zia), denuncia una forma di “protezionismo per il paesaggio costruito. Luca Mercalli, 16 noto climatologo e divulgatore con spiccata cocciutamente perseguita conta più della vi- Il Dipartimento del territorio del cantone considerate zone di pericolo naturale? Su 17 sensibilità ambientale, ha appena pubblica- sionead oltranza, dell’insieme dove laurbanistico fissazione esul del dettaglio paesag- Ticino ha attivato la piattaforma online per quali strade cantonali sono attualmente pre- to un libro esemplare (“Salire in montagna”, gio.” Parole sacrosante, che possono essere la geoinformazione cantonale. I nuovi stru- senti dei cantieri? Dove sono divampati degli Einaudi) in cui racconta le innumerevoli dif- rapportate, con i dovuti distinguo, ai rustici menti interattivi sono pensati per l’utilizzo incendi di bosco? Qual è l’estensione precisa e al loro futuro: le istituzioni pubbliche devo- sia da parte dei privati cittadini che da parte di un determinato fondo? Gli elementi del si lancia nell’avventura di ristrutturare una no promuovere, favorire la tutela del nostro degli specialisti. Sostanzialmente sono ac- nostro territorio, la loro natura, posizione, cascinaficoltà a dicui montagna. ci si deve confrontarePur in un contesto quando di ci- patrimonio culturale costruito, con sensibi- cessibili 3 tipologie di dati digitali: i geodati tipologia o utilizzo, sono raccolti e descritti verso, lo stesso discorso vale anche alle no- lità e qualità; non ostacolarlo! - stre latitudini. Dalla presentazione di questo nale svizzera, le ortofoto, la misurazione uf- - di riferimento ufficiali, come la Carta nazio partimentotramite dei del dati territorio, geografici, tramite chiamati il Centro anche una base legale Federale o Cantonale; e i geo- di“geodati”. competenza L’Ufficio per la della geoinformazione geomatica del e con Di datificiale; che i geodatipermettono di base, di trovare ossia i dati informazioni riferiti ad il supporto del Centro sistemi informati- non legate a basi legali, come per esempio le vi del Cantone, ha pubblicato questa nuova zone di idoneità agricola, i beni culturali, il piano dei trasporti del Luganese, la rete dei la fruizione dei geodati dell’Amministrazio- percorsi di mountainbike, ecc. Molte doman- nepiattaforma cantonale. digitale, L’indirizzo che è:semplifica geo.ti.ch di molto de legate alla conformazione del territorio Il Geoportale, oltre a fornire una serie di infor- cantonale trovano risposta sul nuovo porta- mazioni costantemente aggiornate sul nostro le, per esempio: Quali aree del Cantone sono territorio, mette a disposizione i geoservizi da

Olivone Crediti milionari per la sistemazione e la valorizzazione delle acque Premunizione contro i pericoli naturali sui corsi d’acqua

18 Nel corso dell’estate scorsa, il Consiglio mento della rivitalizzazione di corsi d’ac- 19 di Stato ha licenziato il messaggio con- qua e rive di laghi nei prossimi 5 anni; tre cernente la richiesta al Gran Consiglio di crediti ordinari per la progettazione e per un finanziamento complessivo di oltre la realizzazione di opere di premunizione integrare negli strumenti GIS (Geographic in- 14 milioni di franchi suddivisi in quattro contro le piene e i pericoli naturali relativi formation system) e permette di accedere al e lo sfondo (sono disponibili carte nazionali o crediti; un credito quadro per il finanzia- all’acqua. visualizzatore di carte online map.geo.ti.ch. Il immaginisualizzazione aeree), dei geodati,di condividere di modificare o stampare la scala le visualizzatore annovera una raccolta di temi mappe realizzate e di integrare al suo interno (geocategorie) combinabili tra loro, relativi ad anche dati esterni. Il tutto è eseguibile anche esempio all’ambiente, alla popolazione, ai tra- dai dispositivi mobili, oltre che da desktop. An- - riale, alla salute e alla sicurezza. La navigazione immediatamente più semplice, come viene mo- delsporti, sito all’energia,è strutturata alla in pianificazionemodo semplice: territo grazie stratoche la nei pianificazione video tutorial. di un’escursioneIl geoportale Ticino diviene si - rivolge ai privati cittadini, al settore pubblico e chio la tematica d’interesse con i rispettivi ge- privato, ai dilettanti e agli specialisti. Si segnala odati.a un menu La ricerca è possibile tramite indentificare parola chiave a colpo facilita d’oc - ulteriormente gli utenti, conducendoli diretta- neo anche in ambito scolastico: l’ausilio dei dati mente ai livelli desiderati. Lo strumento per- infine che il geoportale è uno strumento ido mette inoltre di personalizzare l’ordine e la vi- didattico già a partire dalla scuola elementare. geografici può infatti essere un utile supporto

Marolta Credito quadro rivitalizzazione corsi d’acqua Il nuovo credito quadro di 10 milioni di fran- chi permette di proseguire nella messa in - le misure di rivitalizzazione dei corsi d’acqua prioritarieatto delle pianificazioni a sostegno dei comprensoriali committenti localie del (Consorzi e Comuni) nel periodo 2020-2024.

strategica cantonale per la rivitalizzazione deiQuest’attività corsi d’acqua si adottata basa sulla nel 2014. pianificazione

Riale di Marolta 20 Gli eventi alluvionali del 2013 e 2019 in Val- 21 le di Blenio hanno causato importanti danni materiali. L’esposizione ai pericoli naturali ha messo in evidenza la necessità di nuove misure di premunizione sul Riale di Marol- ta. Una nuova camera di trattenuta all’apice del conoide permetterà di arrestare le cola- te detritiche importanti e dannose per gli abitati di Traversa e Marolta e per le vie di comunicazione.

Roggia di Magliaso La sistemazione dei riali di Magliaso rispon- de ai frequenti eventi di esondazione nel- la zona residenziale e sulle strade locali e regionali e alla situazione di degrado della Roggia all’interno del nucleo storico di Ma- gliaso. La gestione delle piene del riale Rog- gia e del riale delle Scuole è prevista tramite un canale scolmatore verso la Magliasina, lasciando scorrere la magra nei corsi natura-

all’interno del paese valorizza il paesaggio e l’ambiente.li. A complemento, la riqualifica della Roggia

Il Parco fluviale Saleggi-Boschetti a Bellinzona

Città di Bellinzona hanno allestito la proget- tazioneIl Consorzio e hanno Correzione avviato le fiume procedure Ticino per e la

Boschetti e Saleggi. Il progetto permette di adeguaresistemazione la sicurezza del fiume contro Ticino le nelpiene comparto e di mi- gliorare nel contempo la qualità ambientale e la funzione di svago a favore dei cittadini in prossimità dell’agglomerato di Bellinzona. Progetto Saleggi Boschetti a Bellinzona lore, tipo di terreno (suolo e sottosuolo), propri, va dunque preservata e valorizzata la diversità di specie e ambienti che lo com- Visita il bosco diversità della vita, che non si limita ai mi- pongono. croorganismiumidità dell’aria, e alle ecc. specie Biodiversità animali, significavegetali e fungine, ma include anche la diversità degli e partecipa al concorso spazi vitali. È sorprendente come le diverse diPer sagome scoprire di questaspecie ricchezzalegate al bosco biologica, - piante, fino forme di vita, che in un certo senso ci accom- alla fine di marzo, si incontrano una dozzina- Continua la campagna di sensibilizzazione del Dipartimento del territorio pagnano, abbiano saputo adattarsi a questa strelli e altri mammiferi, quali scoiattoli e ricca variabilità di ambienti! Non da ultimo, capriolifunghi, licheni,- lungo i insetti, percorsi anfibi, nelle uccelli,seguenti pipi lo- la biodiversità comprende le interazioni tra calità: Ascona (Dipartimento del territorio le diverse specie che “comunicano” tra loro, e Patriziato di Ascona); Bellinzona (Dipar- oppure che si mangiano a vicenda o ancora timento del territorio e Comune di Bellin- che si supportano nell’impollinazione e nella zona); Bioggio (Dipartimento del territorio 22 Sono stati riproposti anche per il periodo in- verdi del nostro territorio, per apprendere distribuzione dei semi. Tutte le specie sono e Istituto scolastico comunale di Bioggio); 23 vernale i percorsi di scoperta del bosco pro- curiosità legate agli abitanti del bosco e ma- Capriasca (l’alberoteca e Museo cantonale di gari anche per vincere uno dei premi messi - storia naturale); Lodano (Centro Natura Val- dell’ambiente “Diversità forestale” (diversi- in palio. In Svizzera sono presenti oltre 120 influenzate dal proprio ambiente, ma nel- lemaggia e Patriziato di Lodano); Montece- ta-forestale.ch).mossi dalla campagna Il Dipartimento dell’Ufficio del federaleterrito- differenti tipi di bosco, contraddistinti da schicontempo e i loro esercitano “abitanti” a possano loro volta sopravvivere un’influen rio del cantone Ticino, in collaborazione con una particolare composizione delle specie aza lungo su di e esso, adattarsi trasformandolo. al mutare delle Affinché condizioni i bo e pericoli naturali, Regione Grigioni centrale enti e associazioni attivi sul territorio can- arboree e arbustive e dalla presenza di un ambientali, occorre avere rispetto della sua neri (federlegno.ch); Soazza (Ufficio foreste tonale, ha contemporaneamente abbinato il caratteristico corredo di specie. Le distin- biodiversità a tutti i livelli. Non a caso, uno e pericoli naturali, Regione Grigioni centrale concorso “Visita il bosco e vinci!”, collegato zioni tra questi tipi forestali possono essere dei messaggi della campagna informativa / Moesano);Moesano). SanUna Bernardinomappa interattiva (Ufficio dei foreste per- ai percorsi presenti nella Svizzera italiana. legate anche a fattori umani (vedi, ad esem- è legato all’emergenza climatica: “I boschi corsi si trova sulle pagine Internet del canto- Il concorso è sempre attivo anche per tut- pio, le selve castanili o i lariceti pascolati) ne Ticino dedicate a: “Scopri il bosco: culla di to il mese di marzo. È Un’ulteriore ottima ma, in ogni caso, dipendono in primo luogo futuro”. Perché il bosco possa continuare a biodiversità”. occasione, per visitare incantevoli angoli dal variare dei fattori ambientali: luce, ca- fornirediversificati i “servizi sono ecosistemici”quelli meglio chepreparati gli sono al È iniziato il nuovo concorso Prix Lignum 2021 Valorizzare i lavori in legno nell’edilizia e nell’arredamento

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A scadenza triennale, riparte l’atteso concor- edilizia in legno, ingegneria, falegnameria, nazionale. Una giuria apposita assegnerà so Prix Lignum. Dal dicembre scorso ha pre- dell’arte e del design. Claudia Cattaneo è la il premio speciale e gli altri premi. Posso- consegna dei premi a livello nazionale avrà so avvio la nuova edizione di questo evento, presidente della giuria. no essere presentati oggetti e progetti che luogonaturalmente in settembre i propri 2021; dati i premi anagrafici. regionali La di respiro nazionale, legato al legno. Il Prix sono stati o saranno ultimati tra il 2017 e il saranno assegnati il 1° ottobre 2021. In se- Lignum vuole mettere in risalto gli utilizzi Premio speciale Falegname 31 marzo 2021. Le opere non realizzate in guito, i diversi progetti saranno presentati innovativi del legno nei settori dell’edilizia, Il premio speciale 2021 è dedicato al settore questo periodo o che sono già state presen- al pubblico di tutta la Svizzera mediante dell’arredamento, della costruzione di mo- delle falegnamerie. Si è pertanto alla ricer- tate nell’ambito del Prix Lignum 2018, sono esposizioni itineranti sul Prix Lignum. I bili e in quello artistico. I progetti vincitori ca di lavori da falegname che si distingua- escluse. L’iscrizione avviene online diretta- lavori premiati di tutte le regioni saranno saranno scelti da una giuria composta da sei mente sul sito di prixlignum. Bisogna indi- pubblicati su un numero speciale, ampliato persone, i cui membri operano nei settori innovazione tecnica e funzionalità. Il pre- care il tipo di progetto, una breve descrizio- e in tre lingue, della rivista di architettura dell’architettura, architettura per interni, miono dal speciale profilo vienedel design, assegnato abilità solo artigianale, a livello ne, l’anno di esecuzione, e l’ubicazione, oltre Hochparterre. percorribilità e la sostanza storica di questa mulattiera. Qualche anno fa è emersa la vo- Recupero della via storica lontà di procedere ad un recupero conser- vativo del percorso storico, con l’obiettivo di consolidare la struttura e di valorizzarla Altanca-Piora in chiave storica, culturale, paesaggistica e turistica, nel contesto dell’intera regione Promosso dai Patriziati di Altanca e Quinto del Piora, con le sue attività agroforestali e e dal Comune di Quinto con l’ERSBV ricchezze naturalistiche. Il percorso in og- getto riveste inoltre un’importanza agricola in quanto utilizzato quale via d’accesso per le aree di pascolo che circondano la località di Valle, situata lungo il percorso stesso. In 26 L’antica mulattiera che dall’abitato di Altanca venute in relazione all’impianto idroelettrico questo senso pure l’attività agricola locale 27 sale verso la Val Piora, all’interno delle gole del Ritom, la mulattiera ha perso d’interesse, è legata alla garanzia di percorribilità della - subendo un progressivo abbandono e depe- mulattiera. I Patriziati di Altanca e Quinto rico che in passato garantiva il collegamento rimento. Il collegamento resta comunque (proprietari dei terreni interessati), con il dall’altadel fiume Leventina Foss, rappresenta agli alpeggi il percorso disseminati sto iscritto nell’Inventario delle vie di comunica- contributo del Comune di Quinto e dell’Ente attorno ai laghi Ritom, Tom e Cadagno. Fino zione storiche della Svizzera quale “percorso Regionale per lo Sviluppo Bellinzonese e Val- agli inizi del ‘900 questo percorso aveva un storico d’importanza nazionale con molta - ruolo centrale per le attività alpestri ed il sostanza”. L’incuria e qualche evento mete- - orologico hanno causato cedimenti struttu- DIONEAli (ERSBV), S.A. hanno di allestire pertanto il Progetto incaricato per l’Uffi il re- lizzazione della funicolare e della strada, av- rali che hanno parzialmente compromesso la cuperocio di pianificazione e la valorizzazione e ingegneria del percorso forestale stori- traffico delle merci nella regione. Con la rea co tra Altanca ed il Ritom. Il progetto iniziale risale al 2016, poi gli iter amministrativi e la ricerca dei fondi necessari hanno fatto il - titi il progetto è in fase esecutiva e i lavori stannoloro corso per ed iniziare. ora, con I lavori i finanziamenti costeranno garan mez- zo milione di franchi e saranno sussidiati da Confederazione, Cantone, Fondo svizzero del paesaggio, Comune di Quinto, Patriziato di Altanca e altre Fondazioni.

Cenni storici Il percorso storico tra Quinto e S.ta Maria in - tà una via di comunicazione importante per l’economiaVal Medel hae l’attività rappresentato alpestre fin della dall’antichi regione. La mulattiera garantiva sia l’accesso per i Le- ventinesi ai vasti alpeggi della Val Piora, di proprietà degli abitanti di Quinto, sia il tran- sito attraverso le alpi, in particolare verso le terre della Rezia. Fin dal medioevo, que- sta via di transito era tenuta sotto lo stret- to controllo della gente di Quinto, che ne ha regolato l’utilizzo, limitandone l’accesso ed imponendo dazi alle altre comunità della Faura di Piora-Cadagno, prima del 1970, Foto ETH Zurigo regione (Faidesi e Grigionesi). La Mulattiera Altanca, 1940, Foto ETH Zurigo tra Altanca e Piora ha garantito per diversi costante, con un totale complessivo di circa corso la mulattiera è caratterizzata da una e infrastrutture agropastorali, delle fonta- secoli l’accesso dal fondovalle della Leventi- 500 capi. Il transito di bestiame lungo la mu- via di mezza costa a pendenza moderata. A ne, due cappelle (recentemente restaurate) na alla Valle del Piora. Questo collegamento metà del percorso si incontra l’insediamento e alcune incisioni scolpite nella roccia la cui dai primi anni ’20 del XX secolo, con l’avven- di Valle, antico maggengo formato da diver- delle merci (che proseguivano oltre il Passo tolattiera degli eraimpianti pertanto idroelettrici significativo. del Ritom,A partire la sconosciuti. Questi segni testimoniano l’im- dell’Uomo)veniva utilizzato e soprattutto per il traffico per delleil numeroso persone, regione del Piora si è munita di nuovi accessi abitazioni secondarie. Appena più a monte portanzaorigine e e significato la forte utilizzazione sono in parte del percor ancora- bestiame che in estate veniva caricato nei più moderni e comodi, dapprima grazie alla sorgonosi edifici, i resti oggi delle parzialmente cascine di trasformati Valle di Den in- so in passato. Per quanto concerne la vege- numerosi alpeggi situati attorno ai laghi Ri- realizzazione della funicolare ed in seguito tro, pure queste utilizzate in passato a scopi tazione, si passa da un contesto con pascoli, tom, Tom e Cadagno. La valle del Piora ha da (negli anni ’50) con la nuova strada carrabi- agropastorali ma andati quasi totalmente di- alberi da frutta e ripiani un tempo coltivati sempre rappresentato un importante alpeg- le. La mulattiera è stata di conseguenza pro- strutti in occasione di una slavina nel 1979. a segale, ad un ambiente quasi artico della gio per l’economia dell’alta Leventina. Grazie gressivamente abbandonata, riducendosi ad Questo percorso rientra nella rete dei sentie- vallata soprastante. Salendo il clima divie- alla sua rinnovata accessibilità (carrabile), un collegamento di carattere escursionisti- ri escursionistici d’importanza cantonale. In ne più freddo, e dopo le latifoglie di Altanca, agli importanti investimenti sugli stabili e co. Oggi i transiti di bestiame su questo trac- prossimità dello sbarramento idroelettrico 28 soprattutto all’ottima qualità dei pascoli, ciato sono solo saltuari e limitati ad alcuni del Ritom, il percorso storico è scomparso cembri. Tutti i boschi sovrastanti la zona 29 l’attività su quest’alpe non ha subito partico- bovini che vengono fatti scendere da Valle ad - disi trovanoAltanca abeti,sono lecci,riconosciuti fino ai larici quali e boschiai pini Altanca, mentre il carico degli alpeggi avvie- che generati con la realizzazione della diga. a particolare funzione protettiva. La loro alpeggi dell’alto Ticino. Inoltre, la particola- ne lungo la strada carrabile. Ilsotto tratto i riempimenti terminale edel le modifichepercorso èmorfologi pertanto gestione è pertanto garantita a tutela della relari geologia, flessioni, la afertilità differenza dei terreni di numerosi e la qualità altri sicurezza degli abitati e delle vie di comuni- delle erbe, conferiscono ai prodotti caseari Il percorso strada carrabile soprastante. Buona parte cazione presenti. La via storica lungo tutto il una qualità quasi unica e riconosciuta an- La mulattiera storica misura 1.5 km e sale delstato percorso modificato è strutturato al fine di congiungerlocon un selciato alla in - pietrame largo 1-2 m, sostenuto nelle trat- garantisce tutt’ora una solidità economica bitato di Altanca a quota 1400 m, lungo un te più esposte da murature di sasso a secco, lesuo acque percorso del Ritom è affiancata sono sfruttate dal torrente dagli Foss, im- dell’attività.che oltre i confini Secondo cantonali. i censimenti Questo aspettostorici sulla sponda destra del fiume Foss dall’a piantiche ha idroelettrici. però uno scarso Anche deflusso le due inmaestose quanto del bestiame, nell’ultimo secolo il numero in località Ritom (1850 m), dove oggi sorge il tracciato si riscontrano inoltre parecchie te- cascate sotto il lago Ritom sono ormai un di bovini caricati è rimasto praticamente bacinotracciato idroelettrico. tortuoso e numerosiPer gran partetornanti, del perfino- stimonianzein alcuni punti storiche alte fino tra a cui oltre diverse 3 m. Lungo cascine il ricordo.

Hôtel Piora e lago Ritom, 1905, Foto ETH Zurigo 30 31

Aspetti escursionistici e didattici A testimonianza dell’importanza ecologica La Valle del Piora è un’importante regione e naturalistica, in Piora vi sono due percor- turistica dell’alto Ticino. Grazie alle peculia- si didattici che permettono agli avventori rità naturalistiche e paesaggistiche ed alle di meglio conoscere tutte le peculiarità di diverse infrastrutture turistiche presenti questo territorio: “Il sentiero didattico lago (capanne, ristori, sentieri, ecc.), questo terri- Ritom”, che si sviluppa sul lato sud del lago torio gode di una forte attrattività per escur- partendo dalla diga e permette di indivi- sionisti, praticanti del MTB ed appassionati - della natura. L’accesso a questa regione é saggio e la traccia dell’uomo attorno alla garantito in primis dalla funicolare e dalla splendidaduare la natura, cornice la del flora Lago e la Ritom; fauna, “ll il paeper- strada che salgono da Piotta, ma pure dalla corso didattico sui microorganismi della regione del Lucomagno (Passo dell’Uomo o Val Piora”, che si sviluppa prevalentemen- Passo del Sole), favorendo pertanto percorsi te attorno al lago di Cadagno ed è legato al circolari tra la Leventina e la Valle di Blenio. Centro di Biologia Alpina. L’insediamento di Valle nel secolo scorso Valle Morobbia e sponda sinistra di Bellinzona Uno studio per valorizzare i progetti e unire le forze

32 È già da quasi un decennio che opera nel Bel- passati e per dare un nuovo impulso alla 33 linzonese la Fondazione Valle Morobbia. La progettualità sostenuta dalla Fondazione Fondazione, dopo la fusione dei Comuni della Valle Morobbia. Siccome le singole iniziative sembrano mancare di una logica d’insieme i contatti con la città e con gli altri Enti ope- rantiValle consul Bellinzonaterritorio, innel particolare 2017, ha intensificato con l’Ente singoli proponenti (privati, patriziati e asso- Regionale per lo Sviluppo del Bellinzonese ciazioni),regionale eper riflettere sfruttare piuttosto tutte le le possibilipriorità deisi- e Valli e l’Organizzazione turistica regiona- nergie, si è voluto ampliare il territorio di ri- le Bellinzonese e Alto Ticino. È così nata la ferimento oltre la Valle Morobbia includendo volontà comune di elaborare un documento la fascia collinare della Città, i suoi progetti concettuale strutturato per valorizzare di- e i suoi contenuti territoriali. La zona deno- Il recupero e la valorizzazione del percorso versi progetti realizzati o proposti negli anni minata “Sponda Sinistra” comprende quin- Si diceva inizialmente che lo scopo dei lavo- ri è di tipo principalmente conservativo, ciò che comporta comunque una sua valorizza- zione generale. Il selciato in pietra rappre- senta l’elemento storico più caratterizzante della mulattiera. Oggi buona parte di questo selciato è scomparso sotto il terreno o la vegetazione. La valorizzazione conservati- va della via storica favorirà il recupero e la messa in risalto di questo selciato nella sua forma originale. Oltre agli interventi sulla struttura della mulattiera per il ripristino di franamenti, cedimenti, situazioni insta- bili, ecc., ed a quelli di valorizzazione diret- tamente legati alla sostanza storica, si effet- tueranno altre azioni per una valorizzazione paesaggistica d’insieme, tra cui quelli volti a favorire l’attività agricola locale e gli inter- venti per la conservazione del patrimonio forestale. Vi saranno pure alcune misure di promozione di questo collegamento quale possibile attrattività storico-culturale e ri- creativa per la regione. Dogana a Carena, © Exploratorio.ch di, oltre la Valle Morobbia, le zone limitrofe sentanti della Città di Bellinzona, della Fon- che possono costituire identità forti per va- collinari di Camorino, , Ravecchia dazione Valle Morobbia, dell’Organizzazione lorizzare il potenziale territoriale e turistico qualche ristorante e da tre capanne; ben si e di Daro-Artore. Lo studio non coinvolge turistica regionale Bellinzonese e Alto Tici- locale, distrettuale e cantonale. Storicamen- prestaufficiale quindi relativamente anche per estesa attività ed èescursioni servita da- la parte urbana della Città, ma evidenzia le no e dell’Ente Regionale per lo Sviluppo del te risaltano varie testimonianze di epoche stiche pedestri e ciclistiche. Anche il settore interrelazioni tra la collina-montagna, la Cit- Bellinzonese e Valli. Un gruppo di accompa- diverse, citiamo per esempio l’antico villag- primario riveste un certo interesse, con at- gnamento è poi composto da rappresentanti gio di Prada (1200-1500), i resti delle atti- tività forestali, agricole-viticole e alpeggi. di partenza per avviare una valorizzazione di 18 enti, tra cui i Patriziati, che operano sul vità siderurgiche e minerarie nell’Alta Valle Le eccellenze naturali e paesaggistiche sono deltà e comprensoriole aree confinanti. attraverso Si tratta l’evidenziazio di un punto- territorio. Morobbia (1400-1700), i Fortini della fame di utilizzate e valorizzate da una popolazione ne delle sue potenzialità e la messa a fuoco Camorino (1850), le infrastrutture storico- che abita la regione, vi lavora solo in minima delle progettualità del territorio. Il piano di Un potenziale da valorizzare militari localizzate in zona Gesero - Passo S. parte, si sposta e la rende vitale grazie alle attuazione che sarà generato dallo studio Bellinzona è sovrastata da paesaggi naturali, Jorio (da inizio 1900). A questi si aggiungono iniziative e agli eventi organizzati da gruppi, dovrà fungere da riferimento per gli attori a destra e a sinistra. Di ciò che sta avvenen- elementi di storia più recente quali lo sfrut- associazioni e Patriziati. regionali, Patriziati, Enti, Associazioni, pro- do sulla sponda destra ci siamo già occupati tamento idroelettrico o l’attività agricola. Tra gli obiettivi della valorizzazione della 34 motori di singole iniziative, con risorse da sulla nostra Rivista presentando il progetto “Sponda sinistra”, rientrano senz’altro la 35 investire sul territorio. La società di consu- “Carasc”, che coinvolge il Patriziato e il Co- inserite in un paesaggio prevalentemente promozione e la comunicazione del potenzia- lenza Flury&Giuliani GmbH ha così ricevuto mune di Monte Carasso e la Fondazione Cur- boschivo.Testimonianze Boschi storiche di fondovalle e zone edificate e di media- sono le e dell’offerta territoriale e turistica della mandato di allestire lo studio, che interessa zutt. Analogamente questo progetto “Spon- alta valle, che ricoprono l’80% del territorio, regione, così come la custodia e la promozio- - da sinistra” riguarda, come abbiamo detto, costituiscono un polmone verde importante ne del patrimonio storico e culturale locale, schive e in parte agricole. Lo studio è stato il versane opposto. Anche il territorio della per la città. La regione interessata dallo stu- tra i quali troviamo anche la valorizzazione coordinatoun’area caratterizzata in collaborazione da vaste con superfici i rappre bo- Sponda Sinistra dispone di elementi portanti dio è attraversata da una rete sentieristica dei beni culturali protetti. A livello paesaggi-

Miniera della Valletta, © Exploratorio.ch stico assume un’importanza elevata la valo- ne e la zona urbana. Sotto il cappello della rizzazione del paesaggio naturale mediante promozione della cultura e del patrimonio l’implementazione di progetti ampi e coor- locale, è prioritaria la salvaguardia e la va- dinati e il rilancio e la promozione dell’agri- lorizzazione del tessuto sociale e associativo coltura locale, i suoi prodotti e la sua attività nei nuclei dei villaggi, con la coordinazione di ricezione turistica. A livello territoriale e la messa in rete degli eventi. Lo studio evi- l’accento è posto sulla promozione di spacci denzia degli assi strategici principali per la che servano la regione con prodotti locali e valorizzazione del potenziale territoriale e - turistico della regione Sponda Sinistra della

sull’efficienza dei collegamenti tra la regio

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Giggione-Giumello, © Exploratorio.ch Città di Bellinzona: Percorsi escursionistici to e vi è una Fondazione che sta lavorando storico-culturali circolari, Pratica di attività realizzazione o meno. Tra questi lo studio ne per promuovere e valorizzare la scoperta di sportive ed eventi, Natura e sviluppo agri- evidenziade specifiche, sei, cheil cui considera esito determinerà “progetti potenla sua- un lontano passato legato alle radici storiche colo-turistico. Accanto ad essi, si auspica un zialmente faro”. Li vediamo nello schema in e culturali del territorio di Bellinzona. Sopra miglioramento delle condizioni quadro e del- basso. Camorino, due strutture sono degne di esse- la promozione. Il comparto Sponda Sinistra re ulteriormente valorizzate: i Fortini della contribuisce all’identità storica del Bellinzo- Percorsi escursionistici storico-culturali fame e la “Via dell’Acqua”. Sono gestiti rispet- nese e alla sua autenticità con un’offerta di Si parte già da una densa rete di sentieri esi- tivamente da un’Associazione e dall’Azienda esperienze indirizzata agli amanti della cul- stenti, apprezzata e collegata da alcuni ele- Multiservizi di Bellinzona, che destinerà tura e della natura e agli appassionati di atti- menti come le capanne, i rifugi e gli alpeggi. lo spazio di uno dei fortini a piccolo museo vità outdoor e “mountain bike”. In una prima Sono utilizzati per escursionismo pedestre, dell’energia. La valle Morobbia, per quan- fase ci si indirizza principalmente alla popo- mountain bike, corsa, ecc. e per attività come #lazione’$%&'((&)$! locale,*&! +, per- &.,$!*cercare&!) di./$0&11.1&$ valorizzare,'! 2.0e '%%'!*&agricoltura,.33$ selvicoltura,4-.5,.0'! &!-0$5'((&!.!0'./&11. turismo. Tra i per- 1&$,' '! 4'(('0/&! &,! 38 far conoscere l’offerta di attrazioni, attività e corsi circolari, citiamo il progetto “Via del 39 0'(' 2'3$,*$!5/&!$%&'((&)&!*'&!0&2-'((&)& .22-& 2(0.('5&3&Ceneri”,6! che7+(( mette.)&.8!&!- in rete0$5'((&! Bellinzonese,2&!(0$).,$ Lu&,!2(.- (& *’avanz.4',($! *&99'0',(&:!./3+,&!2$,$!-0$22&4&!.//.!0'./&11.1&ganese$,'8!./(0& e Locarnese.2&!(0$)., È$! un.// $percorso2(.($!*&!&*'. didattico6!; +'2(.!-0'4'22.!&,< 9/+',1.!possanoavvenimenti /'! recarvisi (' 4-&specifici2(&3='! con auna *&!livello certa -0$5'((.1 regionale, regolarità&$,'8 af e0&2-'((&).4' multi-tematico,('! *&! che0'. /&11collega.1&$, il' 6!passo>5,& Monte-0$5'(($! ?! 3$,90$,(.($! . 2secondofinché9&*' 2-'3&9&3 le modalitàpersone='8 &/!3+&! sostenibili.residenti'2&($ nel*'( '04&,Bellinzonese'0@ /. 2+.! Ceneri,0'./&11. simbolo1&$,'!$!4', della $centralità6 del Canto- ne, a Cadenazzo, e che può essere ampliato #I' progetti&,9$04.1&$, & (0.24'22' *.& 0&2-'((&)&!-0$4$($0& 2$,$!2(.(' 0.33$/('6!#’accompagnamento *'&!-0$4$($0& ,'//Quelli’ava presi,1.4',($!*'/!-0$5'(($ in considerazione, distribuiti-$(0'%%'!'22'0' su che.99 porta&*.( $all’Antico. +,.!3$$0*&,.1&$,' Villaggio di Prada,A!"#$ rag%&'&($- B!0'2-$,2.%&/'!*&! 3$,(tutto&,+.0'!( il comprensorio+(($!C+.,($!&,&1&.($ di sponda sinistra3$,!C+'2(. sono 9.2giungibilefino'!*&!2(+*&$ a raggiungere percorrendoA3906!3.-&($/$! Bellinzona. vecchieDB6 Anchemulattiere la via e attualmente una quindicina e dimostrano boschi, è un itinerario che merita di essere 7una0.!& notevole-0$5'((&8! vitalitàE/+0FGH&+/&., da parte&!'!I dei promotori.'0'3!.)0'%%' valorizzato.0$ &,*&)&*+.($!*'&! Di Prada“ -0$5'((&abbiamo-$( ampiamente',1&./4',('! 9.0$”8!$22&.!C+'&! -0I $5progetti'((&!3='!3$,3$ analizzati00$ si,$ trovano.!+,!-$2&1&$,.4 in stadi d’a',($- parlato(+0&2(&3 sulla$!+,&)$3 nostra$!* Rivista'//. 0'5&$,' e lo faremo6 anco- vanzamento differenti: alcuni sono prossimi ra quando i progetti di recupero evolveran- alla realizzazione, altri si trovano allo stato no. Prada è un’importante testimonianza di E&5+0. J:! K0$5'((&!-$(',1&almente “faro” 2+/!('00&(- $0&realtà$!I-$,*.!I&,&2(0. rurale, economica*'//.!L&((@!*&!M'//&,1$,.!AN.//'!O$0$%%&.!'!1$,'! e sociale del passa- /&4&(0$9'!3$//&,.0&!*&!L.4$0&,$8!H&+%&.23$8!P.)'33=&.!'!*&!Q.0$

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Collegamento a 3%2)#4+' Analisi/recupero ,"#)2$+*) estensione «Via S21 selve castanili S13 del Ceneri S18 S9 S17 /*0)'(%' .#+(+ S3 S16 1)2)#" Sviluppo attività !"#$%%&'" S6 !"#"$$"% S10 ,'*'&) agricola e turistica S15 !"#"$$"% ,'$-."$'//" 1%78%+29" Alpe Giumello S14 S12 S13 .%+&)55" S5 !'$6&"/'% 758 6+#)&+ S2 0.123.) S8 S1 S14 S19 5"3/.) 6+-"#%&" !"#$%&%' 7/#' ()**+',+-) !"&4)$"." 5.$.'&'

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"" to riguarda i suoi contenuti storici, non può sopra Vellano che può essere recuperata se- tralasciare la “Via del ferro”, che testimonia condo un concetto articolato di valorizza- delle antiche attività di estrazione e lavora- zione territoriale, agricola, paesaggistica e Preonzo: un Patriziato, turistica. di escursionismo, citiamo il Trekking della Spondazione del Sinistra, ferro. Infine, che potrebbe tra le varie avvalersi possibilità delle Conclusioni e prospettive un presidente, una storia possibilità di alloggio offerte dalla Capanna Lo Studio evidenzia parecchie potenzialità Genzianella, dalla nuova Capanna del Gesero, di sviluppo e valorizzazione di tutto il com- Industria, edilizia, sport, un Ente che non si è mai fermato dall’Alpe Giumello, dalla Capanna Cremora- parto “Sponda sinistra”. Si tratterà di trova- re le sinergie appropriate per promuovere i vari progetti e per unire gli sforzi di tutti. sco,Natura oltre e sviluppo che dai agricolo-turistico due rifugi fuori confine. La Fondazione Valle Morobbia, che porta con L’Alpe Giumello, gestita dall’Azienda Agraria sé un’eredità forte in termini di progetti e 40 Cantonale di Mezzana e l’Alpe Gesero sono sensibilità territoriali, ha ricevuto l’incarico In valle Riviera, se si viaggia sulla strada 41 realtà importanti in chiave di sviluppo agri- di coordinare le iniziative e i progetti sulla cantonale di sponda destra, da in turistico, con i loro prodotti agroalimentari Sponda Sinistra. Il Consiglio di Fondazione giù, si attraversano vari villaggi che solita- in degustazione e vendita. Per quanto ri- della FVM è stato così ampliato, accogliendo mente si percorrono in fretta. Tutti i comuni guarda le selve, oltre alla gestione corrente i rappresentanti del Patriziato di Camorino, - dei boschi di protezione, vi sono selve casta- della Fondazione Prada e del Patriziato di tuiscono il comune di Riviera e da Preonzo nili meritevoli di conservazione secondo cri- Pianezzo. La coordinazione operativa garan- esono Moleno ora verso consorziati: sud sono fino invece a Lodrino aggregati costi a teri biologici e paesaggistici. Ci riferiamo in tirà comunque ai singoli progetti, presenti e Bellinzona. Se l’aggregazione ha interessa- particolare alla selva castanile “il Meriggio”, futuri, una propria indipendenza. to i comuni, così non è stato per i Patriziati, che mantengono la loro indipendenza e con- tribuiscono a tenere viva la vita dei diversi quartieri. Stavolta vogliamo zoomare e soffermarci su uno di essi, idealmente, guardarci attor- no e scoprire cosa c’è dietro uno di questi villaggi: Preonzo. L’occasione ci è data dal fatto che il presidente storico del patriziato di Preonzo, Marco Genazzi, un paio di anni fa ha lasciato la presidenza, dopo aver pre-

La sua è stata una presidenza molto attiva esieduto ricca di l’Ufficio importanti patriziale realizzazioni per ben in 45 diver anni.- si ambiti. Genazzi ha deciso di mettere nero su bianco la sua lunga esperienza in ambito patriziale e ha così pubblicato un piccolo vo- lume di una quarantina di pagine. Ha messo a fuoco i momenti salienti che hanno carat- terizzato la storia più recente del Patriziato di Preonzo. Scopriamo così un Patriziato che non si è mai fermato ed è riuscito nell’inten- to di contribuire in maniera attiva alla vita del paese e dei suoi abitanti. In questa bre- ve carrellata andiamo a scoprire una realtà

ruolo del Patriziato è stato fondamentale per Selva castanile al Meriggio, Vellano, © Exploratorio.ch ilincredibilmente paese e gli abitanti ricca di e Preonzo.diversificata, dove il Bacino naturale antincendio Capanna di Lèis tato un giacimento di amianto nella Valle di tualmente gli incassi sono ancora comunque Gariss in zona Metasc, da parte della ditta di oltre 90’000 franchi all’anno. Andrea&Rupp di Bellinzona. Del cantiere rimane ancora la piccola cascina (Casini dal Edilizia Rupp ) nella parte bassa dell’alpe di Gariss, Negli anni ’60 del secolo scorso, seppure con usata come rifugio dagli operai del cantie- pochi mezzi derivanti per lo più dalla ven- re e successivamente dagli alpigiani per la dita di legname della valle e con un mutuo maturazione del formaggio. Il materiale si ipotecario, il Patriziato costruì in paese un trasportava a valle a spalla, pagato 20 cen- palazzo di 9 appartamenti, ancora oggi tutti tesimi al chilogrammo. Nel 1964 il Patri- ziato cedette gratuitamente al Comune di miglioria. E anche recentemente, con un in- Preonzo un terreno in zona Monda dove è vestimentoaffittati, dopo di oltrevari lavori4 milioni di manutenzionedi franchi, il Pa e- sorto il nuovo centro scolastico. Anche nel triziato ha costruito una seconda palazzina 42 1972 vi fu una cessione gratuita di terreno (Prebella) di 12 appartamenti, con tecniche 43 al Comune in zona denominata Lisca. E pure moderne e con inoltre la connotazione per- formante a misura di anziano. Storicamente hanno sempre avuto grande rilevanza anche Patriziato.i magazzini comunali furono edificati su le costruzioni sugli alpi, un tempo fonte di una particella affittata gratuitamente dal sopravvivenza, oggi meta di svago e passeg- Le industrie Quando dagli anni 50 del secolo scorso si svi- agli anni ’70 venivano caricati con bestiame luppò a Preonzo un’attività industriale, i ter- bovinogiate. Parecchie e caprino, costruzioni sono sempre e alpistate che mante fino- reni, situati nella zona Sgrussa erano di pro- nute in maniera adeguata. Citiamo i rifugi di prietà patriziale e furono in parte venduti. Si iniziò con la società italiana Petrolchimica, che oggi sono rifugi alpini per escursionisti. che acquistò dal Patriziato 30 mila metri DueLai ecostruzioni Moroscett, sono alpe state Cusal, trasformate alpe Confienn, ne- quadrati per 10’000 franchi (33 centesimi al gli anni in capanne: quella dell’alpe Gariss, mq). La vendita andò in porto non tanto per inaugurata negli anni ’80 e quella dell’alpe la somma incassata, relativamente modesta, Lèis, ricostruita nel 1994 dopo essere stata quanto per la prospettiva che sarebbero sta- distrutta da una slavina. Capanne e rifugi ti creati almeno 30 posti di lavoro. Oggi quel sono ben inseriti nei percorsi escursionistici famigerato terreno, dopo il fallimento della di varie regioni del Ticino. ditta e l’abbandono, è nel mirino della crona- ca perché altamente inquinato e bisognoso di Sport e cultura - Nelle attività sportive e culturali del paese rico degli enti pubblici. Altri terreni vennero il Patriziato di Preonzo ha sempre avuto un inlavori seguito milionari venduti di bonifica,alla Sacchiero che saranno e Genetelli a ca ruolo rilevante, in particolare verso i giovani. (4000 mq), alla Della Cassina (1000 mq), alla Consideriamo innanzitutto che tutte le infra- Genazzi & Artioli (4000 mq). A partire dagli strutture sportive si trovano su suolo patri- Il territorio del Patriziato è molto vasto; si facili e alle volte ancora oggi un po’ selvag- anni 80 i terreni industriali non furono più ziale: il campo di calcio con le sue installazio- estende per oltre 12 milioni di metri qua- ge, vennero realizzati già in passato grandi ni e il centro tennis con i campi da gioco e il opere, legate alla viabilità sentieristica. In Va rilevato che attualmente la zona indu- club-house. Il Football Club Preonzo ha in af- della sponda destra della valle. La zona mon- particolare, citiamo il sentiero panoramico strialevenduti, è manella affittati zona pericolosa in diritto didel superficie. Valegion, tana,drati, anchesul piano se si e chiama sul fianco Valle della di Moleno, montagna per tristemente nota per le sue frane e tutte le di terreno per le sue infrastrutture, successi- l’80% è su territorio di Preonzo, con le sue monte di Cher all’alpe di Rapian. ditte, ad eccezione della Ecotechnology, han- vamentefitto gratuito trapassate fin dal 1957al comune, oltre 10 sempre mila metri gra- due vallate, di Gariss e di Leis, e a scendere costruito alla fine del 1800 per collegare il no abbandonato la zona industriale di Pre- tuitamente. Anche i 2000 metri per il Tennis Cenni storici Club furono dapprima concessi gratuitamen- (1200 m.s.m). Su queste terre non sempre Negli anni 20 del secolo scorso, venne sfrut- te al Club e in seguito al comune di Preonzo, fino alla val Piana, a ridosso dell’alpe di Lai arrivavanoonzo. Negli annia 125’000 d’oro, finofranchi agli all’anno.anni ’90, Atgli- incassi per gli affitti in diritto di superficie oggi Bellinzona. Infine, tutta la zona sportiva - franchi da parte del cantone per il diritto di - estrazione di inerti in zona Mezzodolmo, se- beratagravata da dai ogni diritti servitù di superficie, precedente. nel 2013 ven dime dove è poi stato realizzato nel 2016 il Degagna di Fichengo, Nelne definitivamente corso degli anni, restituita vari e al cospicui Patriziato, sono li laghetto antincendio/svago sotto la regia e stati i contributi del Patriziato alle attività - culturali e sociali del paese, di cui ne citiamo condario, senza dimenticare gli incassi per la l’Alpe e la gestione idrica alcuni: pubblicazione del repertorio topono- zonaprogettazione industriale dell’Ufficio di cui abbiamo forestale già delparlato. IX cir mastico del Comune, festa del 700° della Con- Lasciamo la conclusione di questa rapida Un Ente patriziale storico, di vitale importanza per l’alta valle federazione, Biblioteca comunale, contributi ricorrenti annuali a scuole e associazioni, parole di Marco Genazzi: “In un tempo come costituzione della Fondazione patriziale che quellopresentazione odierno, di dove un efficiente siamo confrontati Patriziato allecon ogni anno premia i giovani per il consegui- un mondo sempre più in espansione e basato mento di un titolo di studio. Dal 1987 al 2017 sul concetto di globalizzazione, il Patriziato 44 il Patriziato ha versato oltre 1 milione e mez- può ancora permettere a chi risiede sul no- In Leventina alcuni Patriziati hanno la 45 zo di franchi a favore della comunità. stro bellissimo territorio di mantenere e se denominazione singolare di Degagna, con Qualche accenno per terminare ad eventi ri- del caso ritrovare un attaccamento allo stes- una storia secolare e talvolta complicata. - so, ricordando le nostre origini e conservan- La Degagna di Fichengo (Calpiogna-Cam- - do vive le tradizioni. Il Patriziato è rimasto pello-Faido) apparteneva storicamente cassolevanti di che 1 milionehanno influito di franchi positivamente per l’esproprio sul intatto e può continuare il suo ruolo, garan- alla Vicinanza di Faido, una delle quattro deile finanze terreni delper Patriziato: il passaggio negli dell’autostrada anni ’80 l’in tendo il mantenimento delle sue peculiarità che la costituivano: Fichengo, Tarnolgio, e, sempre negli anni ’80, l’incasso di 220’000 Osco e Balcengo, di quest’ultima si sono poi perse le tracce. Per parlarci delle sue a beneficio di tutti.” attività, della storia e del territorio, ci siamo incontrati in un bel pomeriggio di novembre, con il presidente Claudio D’A- lessandri e con i membri dell’Ufficio patri- ziale della Degagna. La degagna aveva, ed ha tuttora, ampi terre-

Carì e i suoi Alpi. wwI contadini del piano di Faido,ni sul chefianco era della un piccolo montagna, comune salendo senza verso vasti pascoli, avevano così la possibilità di alpeg- giare sugli Alpi delle rispettive Degagne. Le famiglie di Faido appartenevano alle varie Degagne, a dipendenza di dove avevano gli alpeggi. Quindi le Degagne avevano una par- te di Patrizi della Degagna stessa e una parte di Patrizi di Faido. La Degagna di Fichengo possiede oltre all’Alpe di Carì, anche l’Alpe di Vinei in Valle , costituito da vasti pascoli, per 1 milione di metri quadrati. L’al-

per le pecore. Storicamente le Degagne hanno semprepe in valle avuto Bedretto come èruolo affittato principale come pascolo quello dello sfruttamento della zona montana e degli

maggengo di Carì, Carì d’Int, l’Alpe di Carì, e pizzoAlpi. Il Campello. territorio si estendeva dal piano fino al Palazzo Prebella Col passare degli anni molte cose sono cam- Alpe Carì

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biate e l’agricoltura di montagna ha in parte è così iniziata, volontariamente, senza impo- comproprietaria. Negli Archivi ci sono docu- anche altri Patriziati, per la gestione del bo- perso il peso economico di sostentamento sizioni cantonali, con la disponibilità unani- menti e pergamene che risalgono addirittura sco di protezione della sponda sinistra della me di tutti gli Enti interessati, la procedura al 1200 e che raccontano tutta la storia pluri- Media Leventina. In pratica i boschi sono ce- anni 90, sulla montagna di Faido ogni co- di aggregazione, che avrebbe dato più forza secolare della Degagna. duti in gestione alla Comunità di Valle con un chemune aveva aveva avuto il suo per patriziato. secoli. Alla Per fine quanto degli sia all’organizzazione amministrativa, sia contratto ventennale. Dal bosco non si hanno riguarda i degagnesi di Fichengo erano nel alla gestione del territorio. La Degagna di Proprietà e gestione più redditi ma, con questa soluzione, non ci contempo membri dei patriziati di Calpio- Fichengo ha così assorbito i Patriziati cita- I possedimenti della Degagna sono costituiti sono nemmeno onerosi costi di gestione. La gna, Calpiogna-Campello e alcune famiglie di ti, mantenendo la denominazione unica di principalmente da pascoli, boschi e alpi, su Degagna possiede e gestisce anche un im- Campello di quello del Bosco del Bruciato. Degagna di Fichengo, essendo anche stori- - portante acquedotto: quello di Carì-Prodör, Questo frazionamento era però uno spreco camente l’Ente più antico. La Degagna pos- valle. I boschi sono piuttosto impervi e non che fornisce acqua a tutto il comprensorio. di energie e non aveva più senso continua- sedeva, e lo possiede tutt’ora riordinato, un produconovaste superfici più reddito. che arrivano Anche fino Fichengo al fondo ha Il comune di Faido ha stipulato una conven- re ad amministrare separatamente i piccoli importante Archivio, depositato nella Casa aderito al progetto della Comunità di Valle zione della durata di 50 anni, che consente Comunale di Calpiogna, di cui la Degagna è dei Patriziati Leventinesi, cui hanno aderito alla Degagna di gestire l’acqua; da parte sua

enti di ogni comune. Alla fine degli anni 90 - - tri, dove si prepara il formaggio DOP: in alta i terreni di sua proprietà su cui sorgono gli zi propri della Degagna, anche dal Cantone, peggio ricevono in pagamento una quantità stagione lavorano a pieno regime, ogni gior- impiantila Degagna sciistici rinuncia di risalita a prelevare di Carì. l’affitto per dallavori sono Confederazione, stati finanziati, e dallaoltre chePatenschaft. dai mez dicano forme le loro di muccheformaggio sull’Alpe, che varia alla in fine base dell’al alla no con il latte della sera prima. Qui il latte si La Degagna, sottolinea il suo presidente All’Alpe di Carì, dopo gli ultimi lavori, sono produzione di latte. In pratica diventano scalda a 32 gradi, si aggiungono i fermenti e D’Alessandri, ci tiene a perseguire gli scopi alpeggiati un centinaio di capi, in prevalenza proprietari del formaggio prodotto e si oc- poi comincia il processo di lavorazione: dalla primari degli Enti Patriziali, ossia la valoriz- mucche da latte, e si produce un ottimo for- cupano personalmente del consumo o dello cagliata alle forme, che dopo 24 ore di sala- zazione del territorio e dei suoi prodotti e la maggio d’alpe, il Carì DOP. Tutta la gestione smercio. Qui a Carì invece, vi è un sistema di moia, e 4 giorni di asciugatura, sono riposte gestione degli alpi. Qui la Degagna investe - in cantina per la stagionatura. Sono le pre- molto e ci tiene a continuare su questa stra- gestione diretta delle mucche, della produ- giate forme di cui dicevamo, del peso di 4 o 5 da anche in futuro. Importanti investimenti dell’Alpe e del caseificio, compresa la produ- zioneaffitto: e dello il gestore smercio dell’Alpe del formaggio, si incarica facendo della chilogrammi l’una. È un formaggio blasonato sono stati fatti per l’Alpe di Carì. torno.zione delLe nuove formaggio, strutture è affidata dell’alpe alla Carì, famiglia mo- dei contratti con i proprietari delle mucche, quello di Carì, che ha ricevuto anche premi derneNessi, eche costruite ha affittato secondo l’Alpe gli e standardi pascoli tutt’at attua- cui viene pagato il latte prodotto, in contanti internazionali, in particolare a Bergamo nel Alpe di Carì, Corte di Stabio o in prodotti caseari. 2019 è stato insignito della medaglia d’oro 48 Dopo essere stato ammodernato una prima cantina per la stagionatura del formaggio. Il L’Alpe di Carì è strutturato in Corti, a varie quale miglior formaggio, tra una selezione di 49 volta negli anni 50, poi ancora negli anni 80, gestoreli, comprendono, dell’Alpe oltreha fatto il caseificio qualche anchecontratto una altitudini: il Corte di Stabio è quello princi- 4000 tipi di prodotti diversi. Le forme di for- l’Alpe ha subito recentemente un importan- anche coi proprietari privati per sfruttare i pale, il più basso dei 3, situato a 1800 metri maggio prodotte sono tutte vendute, in Tici- pascoli più in basso, ciò che permette di avere di altezza, poi salendo ci sono il Corte Gerre no, in Svizzera e anche all’estero. Da quest’an- Tutta la struttura d’alpeggio, in particolare una stagione alpestre più lunga. no il DOP di Carì ha attraversato l’Atlantico te lavoro di ristrutturazione e di riqualifica. La Boggia, in pratica il consorzio dei proprie- sfruttato solo nel mese di agosto. La casara - alle nuove norme cantonali d’igiene. Si è trat- tari di mucche in alpeggio, qui funziona di- dele infine, Corte oltre Stabio i 2000 è una metri, giovane il Corte appassiona Prodalei,- duto in alcuni negozi degli Stati Uniti. tato,il caseificio, per il Corte è stata di Stabio, ammodernata di un investimento e adattata versamente. Solitamente i contadini patrizi ta signora: Flavia Carobbio Filippi, aiutata ed è arrivato fino in America, dove viene ven cospicuo, di 1 milione e 100 mila franchi. I la- agricoltori proprietari di bestiame che cari- sull’Alpe si producono annualmente da 1200 aanche 1400 dallaforme figlia di formaggio. Denise. Con Le 90mucche mucche si spostano nel corso dell’estate, sempre più in alto, sulle diverse Corti: da sotto il paese di Carì, poi Cassinell, Cari d’Int, Stabio, Gerre, Prodalei. Insieme alle mucche si spostano anche i carrozzoni di mungitura, da giugno a metà settembre. La struttura mobile di mun- gitura permette di far camminare meno le mucche, rovinandosi meno gli zoccoli e per- dendo meno latte. Dal Corte 2000 e dal Corte Prodalei il latte prodotto viene condotto al - plice tubo di plastica), che scorre lungo la stradacaseificio per attraverso svariate centinaiaun lattedotto di metri. (un sem La- vorano all’Alpe 5 persone: il pastore, con un aiuto, la casara con l’aiuto casara, una cuoca che si occupa anche della vendita diretta al Corte Stabio. Dal Corte passano d’estate pa- recchi escursionisti che comprano i prodotti nello spaccio: formaggio d’Alpe a pasta semi- dura Carì DOP, formagelle normali e al pepe, raclettotto, formaggio da fondere, ricotta, formaggini freschi, i büscion, nature, all’erba cipollina e al pepe, robiole e yogourt.

2 grandi caldaie di rame, di 1200 e 800 li- Al caseificio si lavora principalmente con le Casara e figlia Salorino, salvata una piccola Vincenzo Vicari fotografo. testimonianza storica Il Ticino che cambia Il Patriziato restaura un vecchio lavatoio a Somazzo Un volume a completare le commemorazioni del fotografo ticinese

50 Sulla strada che da Mendrisio porta al Mon- collaborazione professionale dei responsa- 51 te Generoso si trova l’ex Comune di Salorino bili e della squadra di operai del Program- che con le sue frazioni di Somazzo e Cragno ma occupazionale temporaneo della RVM Undi Giovanni corposo Mariavolume Staffieri di 350 pagine, edito lo dal 2004 fa parte del Comune di Mendrisio. (Associazione dei Comuni del Generoso). È scorso anno da Casagrande assieme alla Cit- Adagiati sulle pendici del monte, il nucleo di così stata salvata dall’abbandono una picco- tà di Lugano, attinge a oltre cinquant’anni di Salorino e poco più sopra quello di Somazzo la testimonianza locale della vita quotidia- attività che hanno visto operare Vincenzo godono di una vista panoramica sul Bas- na di un tempo, semplice e non sempre co- Vicari in più ambiti: dal ritratto in studio alla so Mendrisiotto. A qualche chilometro di moda. Il luogo e il piccolo lavatoio valgono strada, più discosto, il nucleo di Cragno con una breve visita per chi si trova a passare paesaggio alla rappresentazione dei vari set- vista verso la vetta del Generoso e la Lom- da Somazzo. torifotografia lavorativi. di cronaca, Il libro dalleè riccamente riprese aereeillustrato e di bardia. E’ a Somazzo che, percorrendo un con splendide immagini scattate dal celebre breve sentiero che scende verso valle, pri- maestro fotografo ticinese Vincenzo Vica- ma dell’ultima casa del nucleo, non a caso in ri (1911-2007), erede virtuale e virtuoso di località “ul Pràa Funtana”, ci si imbatte in una nobile e nutrita tradizione di autorevoli un piccolo lavatoio contornato su due lati da rappresentanti di questa arte, nata meno di muri a secco di pietra calcarea locale. L’uni- - ca vasca è rivestita da lastre e copertine in biettivo, a partire dai ritratti, tutto quanto gneiss (sarisc) probabilmente estratte nella due secoli or sono, di fissare attraverso l’o- zona da massi erratici. Il manufatto, forse ro. Basti ricordare, per l’Ottocento e l’inizio un tempo coperto da una tettoia, utilizzato dell’occhio secolo vede scorso, nell’attimo alcuni fuggentenoti esponenti ed effime cari - alla nostra memoria: Antonio Rossi, Grato to ancora da alcuni anziani del paese anche Brunel e discendenti, Roberto Donetta, Gio- comeper il bucatoluogo d’incontro fino a metà e deldi gioco‘900, èdella ricorda loro vanni Delprete e il famoso pittore locarnese infanzia e dove si andava ad attingere ac- Filippo Franzoni, che fecero fortuna con i ri- qua anche in periodi di siccità. Il lavatoio é tuttora alimentato da una piccola sorgente che si raccoglie in un bacino sormontato da vastotratti pubblicodi ogni genere il Ticino nei borghigiano, “saloni fotografici” rurale, un arco in pietre, costruito a pochi metri di alpino,ma soprattutto paesaggistico, scoprirono architettonico, a beneficio arti del- distanza. Dopo decenni di abbandono e de- stico e animato. Documentarono insomma grado, il patriziato di Salorino si è fatto pro- l’intero patrimonio naturale e culturale tici- motore di un restauro conservativo di que- nese, percorrendolo carichi di ingombranti sto lavatoio, del ripristino del bacino, della pulizia del sentiero e della zona circostante. di vetro le immagini del “Ticino che cambia” I lavori si sono svolti con la consulenza del comeapparecchiature correttamente per fissareavverte su ilfragili sottotitolo lastre del nostro libro. E Vincenzo Vicari è il degno Decollo di un Jet militare continuatore e interprete moderno di questa dall’autostrada a Lodrino, 1991 Museo etnografico della Valle di Muggio e la illustre e ben documentata tradizione ticine- ed apparso in più lingue, poi anche autore di se. Egli, radicatamente luganese, vive la sua autorevoli manuali per l’uso professionale giovinezza nella casa di Viale Cattaneo dove - operarono successivamente diversi studi fo- gli speciali obiettivi Zeiss . Vincenzodegli apparecchi svolse fotograficiil suo apprendistato Leica muniti trien de- Rüedi, di fama internazionale per l’accura- nale (1926-1929) proprio presso lo studio tezzatografici, degli tra scatti cui quello eseguiti del bernesecon magistrale Herbert di Herbert Rüedi seguendolo poi nel 1932, cura e luminosità, tanto da essere chiamato dopo un soggiorno nella Svizzera tedesca, nel 1926 ad illustrare con ben 350 riprodu- nel suo nuovo atelier aperto a Milano, nella zioni in eliotipia il volume di successo “Il vol- Galleria Vittorio Emanuele. Possiamo quindi to di Roma cristiana”, promosso dal Vaticano affermare, sulla base della documentazione

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Tram in piazza Manzoni a Lugano, 1939 altre preziose opere ricche di immagini di scelte con grande accuratezza dall’immensa in sosta accanto al Municipio (1939). Poi il nel libro, che l’esperienza di Vicari con Rüedi alta qualità artistica quali “Ed è un sempli- produzione vicariana, mi preme segnalarne famoso e famigerato quartiere luganese di segnòfotografica profondamente recuperata la e sua di quellasensibilità presente e la ce lume” (1961) per il 25.mo di apertura del alcune che mi hanno particolarmente colpi- sua tecnica, permeate della ricerca continua suo studio; “Lugano nostra” (1973) assieme che ne prese il posto e sullo sfondo la massic- della luce migliore idonea per le immagini a Piero Bianconi e Nag Arnoldi; i due predi- riferimenti artistici, le testimonianze pae- ciaSassello muraglia con locon spettacolo scalinate finale per raggiungeredella piazza che riprendeva. Questa caratteristica inve- letti volumi sul “Ticino romanico” (1985) in saggistiche,to, sia sul filo le deipresenze ricordi storiche personali e culturali.che per i ste infatti l’intera sua attività professionale collaborazione con Don Agostino Robertini e Così il volume si apre con le “Portatrici del indipendente, durata oltre un cinquantennio - Monte Bar”, del 1936-39, in una visione ma- letteratoil neoedificato Guido Calgari Palazzo (1959); Vescovile il commoven (1944). E- e più avanti ancora, consegnandone le sen- lieb “I primi 85 anni” (1996) che riassume i gica e quasi onirica; segue la vivacissima im- tela vividaritratto figura di gruppo del sanguigno per la Prima professore comunio e- - ricordiinfine il di libro-intervista una vita straordinariamente con Werther Futter inten- magine animata dei tifosi di calcio al Campo trarre la luce”, pubblicata nel 1991. Ma nella sa. Scorrendo ora nel nostro libro le immagi- Marzio di Lugano (1938); il ricordo delle mi- l’allora giovane e brillante Direttore Don Gu- suasazioni maturità e i risultati Vincenzo nella Vicari sua monografia ci ha regalato “Ri ni, specialmente quelle in bianconero, tutte tiche “Tramvie comunali di Lugano” ritratte glielmone all’Oratorio Maestri, maschile scomparso (1947) prematuramen dove figura- 54 55

Tifosi allo Stadio del Campo Marzio, 1938 te, che mi preparò e condusse al Sacramento Il volume è completato e corredato da tre assieme ad altri ragazzi nel 1953. Ancora: utili saggi: il “Ritratto/autoritratto” di Vica- il luminoso stadio comunale di Cornaredo ri a cura di Gianmarco Talamona; “Il foto- “L’Alluvione del ’78 appena inaugurato (1951), opera dell’archi- grafo dappertutto” di Antonio Mariotti che tetto Daniele Moroni Stampa, nello stesso percorre i multiformi interessi e peregrina- anno della memorabile esondazione del lago testimonianze e riflessioni” di Lugano quando ricordo che si camminava e “Dietro la cinepresa” di Nelly Valsangiaco- mo,zioni, che fotografiche illustra questo e non, settoredi Vincenzo forse Vicari; poco Pubblicazione che ribadisce l’importante ruolo odierno del Patriziato in Piazza della Riforma si circolava in barca; noto, ma altrettanto importante della foto- l’aereosulle passerelle traliccio finoper lain costruzionePiazza Dante del mentre nuo- vo ponte sulla Verzasca (1962) e la singola- - re foto a volo d’uccello dell’impervia strada grafia, intensamente sviluppato da Vicari malcantonese della “Penüdra” che sale da fino dagli anni ’30 con la produzione di nu- 56 Gravesano verso Arosio come una spirale comandiamomerosi filmati al in lettore 16 mm attento specie e di curioso carattere del di Elio Genazzi, contributo di oltre una quindicina di autori. 57 - “Ticinodocumentario. che cambia” Questa è uscitamonografia, lo scorso che anno rac Presidente del Museo di Valmaggia - a coronamento e in concomitanza con ben tre a ripercorrere l’evento nei suoi momenti coloriinfinita che verso coronano l’alto (1968). il volume, Altrettanto come l’istan gra- cinque esposizioni tematiche su Vincenzo Quando la natura si scatena è incontenibile diPresentata cronaca piùa fine toccanti 2020 ela riportare pubblicazione, alla men ol- taneadevoli eddella emozionanti, “donna al infine,camino le confotografie patate” a Vicari organizzate dalla Divisione della cul- e rende l’uomo vulnerabile. All’indomani di te le vittime e le importanti ferite procurate, (1980) e quella impressionante, vorrei dire tura della Città di Lugano al MASI (Palazzo infernale, dell’incendio sul Monte San Sal- Reali), al Museo della pesca di Caslano, alla e si stimano i danni. Ma dallo stesso occorre e ne focalizza le dinamiche, per poi cercare vatore del novembre 1981. E va segnalato Casa Rotonda di Corzoneso, all’Antico Tor- ancheun evento trarre catastrofico degli insegnamenti. si contano L’esperien le vittime- dine capire verifica se ilepisodi contesto di tale storico portata e geografico possano qui anche il mecenatismo di Vincenzo Vicari chio di Sonvico e alla Villa Negroni di Vezia, za serve alla prevenzione, ma la conoscenza ripresentarsi in futuro e se di fronte a tali che nel 1998 dona al Comune e al Patriziato iniziative che abbiamo ampiamente docu- - cataclismi ci si possa ritenere più sicuri che di Caslano la propria collezione di oltre 600 mentato nell’ultimo numero della Rivista nerazioni successive sappiano come meglio non in passato. Aspetti su cui il libro, in virtù Patriziale. proteggersi.dei fatti va pure Così tramandataè stato anche affinché per l’alluvio le ge- dell’esperienza e la competenza degli autori, ne che nella notte tra il 7 e l’8 agosto del 1978 prova a dare delle riposte, per quanto possi- apparecchi fotografici e cinematografici. ha duramente colpito le Valli del Sopraceneri bile chiare ed esaustive. e della Mesolcina e stravolto gran parte del Locarnese. Per la sua portata l’episodio verrà Gli esperti concordi sulla ripetibilità dell’evento a lungo ricordato negli annali del Novecento Urs Germann e Stefano Zanini, meteorolo- come l’”alluvione del secolo”. E a ben pensa- gi presso l’Osservatorio federale di Locar- re, il solo fatto di aver messo in ginocchio no Monti, pur riconoscendo l’eccezionalità in meno di 24 ore almeno metà del nostro dell’alluvione del ‘78, non esitano ad affer- Cantone, con 7 morti e centinaia di milioni mare come un evento di tale portata possa di danni, la dice lunga sulla violenza dell’e- ripresentarsi, ma anche che i cambiamenti climatici in atto potrebbero addirittura delicato equilibrio di convivenza esistente fravento. uomo Abbastanza e natura. Chi per lo farci ha vissuto riflettere mai sul si l’intensità. Quali attenti osservatori dei sarebbe aspettato che nel giro di una sola fenomeniintensificarne idrologici, la probabilità gli stessi e fors’ancheingegneri - Fortuna vuole che, quasi d’incanto, il giorno gegner Laurent Filippini, ci ricordano come seguentenotte si potesse sull’intero verificare Cantone un tale era finimondo. apparso ildell’Ufficio clima del dei Ticino corsi e d’acqua, le sue caratteristicheguidati dall’in un sole splendente. Ma, chissà cosa sarebbe meteorologiche, spesso “estreme” rispetto mai potuto accadere se il maltempo si fosse al resto della Svizzera, sono in larga misura protratto oltre? Per rievocare e tramanda- da ricondurre alla sua collocazione a ridos- re quell’esperienza anche a coloro che non so dell’arco alpino. hanno avuto la sventura di viverla in prima Lo stesso professor Bruno Donati, attraver- persona, il Museo di Valmaggia ha ritenuto so un interessante quanto importante con- Stadio comunale di Cornaredo, 1951 di pubblicare un libro realizzato grazie al tributo dedicato all’acqua e alle alluvioni, ri- percorrendo la storia dell’ultimo millennio e degli eventi vi siano i cambiamenti climatici non deve perciò trarre in inganno. L’impor- i libri, ma grazie ad una sana tradizione orale riportando alla luce un susseguirsi di episo- indotti dall’uomo. Ricordando i colmi storici tante è esserne consapevoli, mentre la cogni- andata purtroppo scemando con la moderni- di, taluni più memorabili di altri, ma contrad- raggiunti dal Verbano, che per ben quattro zione delle relative dinamiche deve fungere tà, che occorre in qualche modo compensare. distinti da una certa non meglio precisata ci- volte nel corso dell’ultimo millennio hanno da importante insegnamento per il futuro. È clicità, ci induce a ritenere che questo trend superato di ben 7/8 metri il livello di magra e importante che in caso effettivo ogni singo- Consapevoli però di aver colmato le lacune del ‘78 proseguirà anche in futuro. L’unica certezza ricordando come nei primi anni 2000 il supe- lo cittadino, proprio grazie alle conoscenze L’alluvione aveva allora colto parzialmente sembra essere data dall’imponderabile. Pri- ramento si è limitato a soli 2 metri, è incline acquisite abbia nel limite del possibile a com- impreparate le stesse istituzioni, costrette ma del ’78 in Ticino si ricordano su tutti la a pensare che le alluvioni siano una costan- portarsi in modo adeguato per proteggere sé ad affrontare l’emergenza con le poche risor- te della natura, ma anche che sia è incline a stesso e gli altri. In questo senso il libro pub- se a disposizione, ma soprattutto contando non meno drammatica alluvione del 1868. pensare che le alluvioni siano una costante blicato dal Museo di Valmaggia ha una forte sull’audacia e il coraggio dei molti volontari. Moltocatastrofica diversi Buzzaper le cause di Biasca ed il deldecorso, 1515 i edue la della natura, ma anche che sia inopportuno connotazione istituzionale. Non si limita a Il ’78 ha il merito di aver messo in risalto i eventi ebbero quale denominatore comune illudersi che limitando l’inquinamento esse rievocare i fatti, ma intende determinare una mutamenti in atto dovuti da una parte al l’elevato numero di vittime: oltre 600 nel - presa di coscienza collettiva volta a favorire progressivo abbandono del territorio dovuto 58 primo caso e 56 nel secondo. D’altro canto, no perciò unanimi nel ritenere persistere il l’insorgere di una cultura del comportamen- allo spopolamento delle valli iniziato dopo i 59 il dottor Giuliano Anastasi, nel contributo rischiocessino didi alluvioneverificarsi. e cheGli esperti un giorno si dichiara o l’altro to più consona al rispetto della natura e di sé primi anni Sessanta. Un cambiamento avente incentrato sui danni provocati dalla Mag- la collettività dovrà confrontarsi con altri stessi. Una consapevolezza di cui i nostri avi importanti ripercussioni sulla manutenzione gia, dubita che a spiegare la recrudescenza eventi. Il protrarsi di lunghi periodi di calma si tramandavano non certamente attraverso dei boschi e dei pascoli, sino a quel momento

Locarno, la buzza entra fra le palazzine, Foto Poncioni Ezio e Eros Scene surreali ai bordi della Melezza, Foto Roberto Schira del legno nell’ambito del riscaldamento delle abitazioni – ha dato vita alla creazione nelle zone periferiche di preziosi posti di lavoro. Mentre sul fronte della protezione della po- polazione, l’organizzazione del settore della protezione civile, allora agli albori, proprio grazie all’esperienza del ’78 ha subito un’ac-

- nalmentecelerazione dotato fino a disvilupparsi personale così formato come oggie di mezzilo conosciamo. e risorse Iladeguate servizio per è attualmente affrontare si fi-

settore delle previsioni meteo si registrano 60 passituazioni giganteschi. difficili e MeteoSvizzera complesse. Nello é oggi stesso in 61 grado di allertare la popolazione con rela- tiva precisione e permetterle di assumere per tempo i comportamenti più adeguati alle circostanze. Il pensiero di essere oggi me- glio attrezzati ad affrontare delle calamità ci deve rassicurare. È però altrettanto impor- tante essere consapevoli che ciò non basta. A fare la differenza, oltre all’imponderabile, sarà sempre la nostra capacità di aver cura di noi stessi e di comportarci e agire ogni qual volta con responsabilità e consapevolezza.

Anche i patriziati tra i fautori del cambiamento Come scritto dal capo della Sezione foresta-

degli anni Settanta, complice l’alluvione del ’78le, ingegner e contestualmente Rolanda David, al rafforzamento proprio alla finedel- le iniziative volte a rafforzare l’organizza- zione forestale operante sul territorio, si è assistito ad un cambiamento di paradigma. Gli stessi patriziati, precedentemente impe-

garantita dalla popolazione residente. D’al- economici legati allo spopolamento vengono quasi esclusivamente attinenti alle attività tra parte, in assenza di precise regole, al pia- progressivamente colmati da una diversa e agropastorali,gnati ad occuparsi a partire del territorio, dai primi maanni con ottan fini- no iniziava un progressivo, quanto frenetico maggiore presenza dei servizi dello Stato sul ta, dopo aver subito il declino delle attività uso degli spazi, soltanto in parte attenuato territorio. Oggi il settore appare performan- rurali, tornano a svolgere un ruolo centra- - te ed ha ritrovato, grazie ad un’attenta pre- le nella gestione di una considerevole fetta rie imposte dalla Confederazione nei primi senza dei Servizi dello Stato sul territorio, del territorio cantonale, ma questa volta gli annidall’introduzione Settanta. All’indomani delle misure dell’alluvione pianificato le nuovi equilibri fra natura ed economia. Gli enti pur operando sull’onda delle conoscen- Autorità si ravvedono dei mutamenti in atto sforzi profusi hanno poi dato vita ad impor- ze e delle tradizioni acquisite in precedenza, e corrono ben presto ai ripari adottando tanti attività legate al mondo forestale che svolgono la propria funzione nell’interesse misure importanti sia sul fronte della pre- oltre a contribuire allo sviluppo di tutta una dell’intera collettività. Un ruolo prezioso, che venzione, sia su quello della protezione della serie di processi ecocompatibili legati alle si è ulteriormente rafforzato nel corso degli popolazione. Le lacune dovute a mutamenti energie rinnovabili – si pensi soltanto all’uso anni al punto da essere apertamente ricono- sciuto ed apprezzato da tutti. Biblioteca digitale del cantone Ticino Rari e preziosi documenti di un Ticino che fu

62 L’epidemia di Covid ci ha chiuso tante porte, limitati alle biblioteche, ecc., un canale re- 63 - sta aperto e percorribile senza limitazioni: le, limitandoci i contatti personali e le possi- quello digitale in rete. E fra le tante proposte bilitàci ha messi di accedere di fronte a molti a una servizi, situazione considerati diffici online, ne segnaliamo una che è particolar- “non essenziali”. Sull’essenzialità e sulle scel- mente legata alle tradizioni e alla storia del te fatte a livello federale e cantonale si può Territorio ticinese: la Biblioteca digitale del discutere, resta il fatto che le chiusure hanno cantone Ticino. Con questa offerta, la Divi- toccato tutti noi, e ci hanno costretti a cam- sione della cultura e degli studi universitari dell’Amministrazione Cantonale e di opere occasionale, come avvisi, decreti, proclami o biare parecchie delle nostre abitudini. Chiusi del DECS rende accessibile la versione digita- antiche e preziose che sono conservate pres- componimenti poetici stampati in occasione musei, teatri, cinema, sale spettacoli, accessi le di opere pubblicate dagli istituti culturali so di loro. I volumi vengono messi a dispo- di cerimonie religiose e civili. Sono collezioni sizione del pubblico in un’ottica di libero rare e pregiate che grazie alla biblioteca digi- accesso al patrimonio culturale, di diffusio- tale sono fruibili da interessati e ricercatori ne del sapere e di supporto alla creazione di nei più svariati ambiti. Anche le collane già nuova conoscenza. Bibliotecadigitale.ti.ch, esistenti sul sito vengono regolarmente ali- inaugurata nel 2019, propone oltre 400 tito- mentate con nuovi titoli. Tra le particolarità li. Sono 145mila pagine di carattere storico, dell’offerta, segnaliamo anche l’abbinamento di testi scritti e documenti audio proposto in inventari, saggi di linguistica, di dialettolo- alcune pubblicazioni. Nel caso dei Documenti gia,etnografico, di storia antropologico,dell’arte e di architettura, cataloghi d’arte, ecc. orali della Svizzera italiana è così possibile La Biblioteca digitale del Cantone Ticino leggere il testo dialettale trascritto e nel con- comprende i titoli di numerose collane, che tempo ascoltare il sonoro dell’intervista ori- vengono regolarmente arricchite di nuovi vo- ginale nella varietà di dialetto locale. Andan- lumi e di nuove sezioni. Aggiunte di recente, do a spulciare i contenuti della piattaforma, ad esempio, le 46 aldine (preziose pubblica- segnaliamo qualche settore particolarmente zioni stampate a Venezia dall’editore Manu- interessante per la sua stretta relazione con zio) del Fondo Colombi conservate presso il territorio ticinese. Nell’Atlante dell’edilizia la Biblioteca cantonale di Lugano, le nuove rurale in Ticino, frutto di un progetto didat- collane Documenti di cultura contempora- tico e culturale alla Scuola tecnica superiore nea dell’Archivio Prezzolini, oltre 100 pub- di Lugano-Trevano, troviamo la documenta- blicazioni dello Scaffale Carlo Cattaneo, 21 zione ritenuta tipologicamente rappresenta- fogli volanti dell’Archivio storico della Città tiva di dimore e di altri manufatti della civiltà di Lugano. Questi fogli volanti, ad esempio, contadina ticinese; L’Inventario delle deco- sono tra i primi prodotti della stampa a ca- razioni pittoriche nel Cantone Ticino docu- ratteri mobili, e venivano utilizzati come menta un ricco patrimonio, tra realtà locali e mezzo di comunicazione di massa per varie grandi correnti artistiche di Otto e Novecen- to; Il settore Ticino ducale raccoglie ampie

pubblicazioni, di natura in genere effimera e 64

ricerche e fonti storiche che permettono di far conoscere l’eccezionale ricchezza di docu- menti conservati presso l’Archivio di Stato di Milano e riguardanti la storia ticinese. La piattaforma digitale si consulta all’indiriz- zo bibliotecadigitale.ti.ch. Non è necessario iscriversi, ma per coloro che già frequenta- no le Biblioteche cantonali vi è la possibilità di accedere con gli stessi dati della Tessera bibliotecaria. I materiali sono messi a dispo- sizione primariamente dalla Divisione della cultura e degli studi universitari e dai suoi istituti: l’Archivio di Stato del Cantone Tici- no, le Biblioteche cantonali con il Sistema bi- bliotecario ticinese, il Centro di dialettologia - vanni Züst. Il progetto è curato dal Sistema pere di laetnografia, valorizzazione la Pinacoteca del patrimonio cantonale cultu Gio-

patrimonio culturale digitale. rale, un servizio dell’Ufficio dell’analisi e del