DOPO LA VITTORIA OLIMPICA NELL’, ELIA VIVIANI È TORNATO SULLA TERRA ACCETTANDO DI GUIDARE LA NAZIONALE AZZURRA AI MONDIALI. SEMPRE NEL GRUPPO DI TESTA, HA CEDUTO NEL FINALE PER I CRAMPI. MA LA SUA STAGIONE 2016 È STATA UN CAPOLAVORO: IL VERONESE SI È TRASFORMATO FISICAMENTE PER POTER PASSARE DALLA STRADA ALLA PISTA (E RITORNO), REGALANDO AL CICLISMO ITALIANO UNA POPOLARITÀ GRANDISSIMA. E ORA VUOLE SODDISFARE UN ALTRO SOGNO: LA MILANO-SANREMO. di Marco BONARRIGO MONDIALI

DAL BRASILE AL QATAR Con appena due mesi di tempo rispet- to all’Omnium olimpico di Rio, di cer- to Elia Viviani non ha potuto prepara- re il Mondiale di Doha in modo otti- male. Ma il veronese ha dato tutto per Eccolo a Doha a guidare gli azzurri. la maglia azzurra.

opo l’oro nell’Omnium ai Giochi di te voluto dello sport azzurro a Rio. Perché un con- sca. Dopo i Giochi ho fatto centinaia di kilome- Rio, Elia Viviani ha impiegato due to è preparare un obiettivo agonistico unico, per tri per rimodellare il fisico. Credo di esserci riu- giorni per tornare sulla terra. E quat- quanto ambizioso, un conto è vivere una doppia scito, anche se il tempo a disposizione è stato po- tro per riscoprire il piacere di pedala- carriera di atleta: lo stradista velocista di altissi- co e per poter essere competitivo in un Mondia- re, dopo mesi di sofferenze: «Nelle 48 mo livello che gareggia per un grande club con le per puri, con gente come Cavendish o ore successive alla vittoria ho parte- l’obiettivo di vincere volate e Sagan, sarebbe servito ben altro». Dcipato a cerimonie e firmato autografi l’inseguitore olimpico che di- senza capire dov’ero e cosa sta- fende i colori di un team na- ARTISTA DEL COMPROMESSO vo facendo. Al quarto giorno, ap- LA DOPPIA VITA DI zionale nei ritagli di tempo. Viviani è un artista del compromesso, visto che pena rientrato in Italia, sono riu- Nella sua breve storia (è disci- per tenersi lo spazio per la sua vita di pistard ha scito a fare un giretto sulle colline plina ufficiale solo dal 2007) sempre dovuto lottare duramente fin da quando di Verona, tornando a vedere il cie- l’Omnium è stato frequenta- era juniores. Normale che alla fine l’abbia otte- lo e le montagne e ritrovando la to e vinto solo da pistard nuto in Sky, dove la pista è una religione rispet- gioia di andare in bicicletta: tre ore specialisti, con l’eccezione di Fernan- tata e in alcuni casi venerata. Elia, di suo, dalla piano piano, a 20 all’ora come se ELIA VIVIANIdo Gaviria, che ha conquistato gli ultimi due mon- convivenza ha sempre saputo trarre benefici. L’al- stessi imparando di nuovo ad andare in bici. L’al- diali. È normale che sia così, perché la disciplina lenamento per la pista l’ha reso più veloce, più lenamento per l’Omnium ha come orizzonti la richiede doti fisiche e allenamento assolutamen- scaltro, più potente e le delusioni (prima tra tut- pista e il soffitto del velodromo dove passi la gior- te specifici. te Londra 2012, dove davvero nata provando e riprovando a uscire dai blocchi «Preparare i Giochi - spiega Vivia- L’ORO DI RIO pensava di salire sul podio) più di partenza o a scattare da 0 a 50 all’ora. Anneghi ni -, mi ha trasformato il corpo: ho forte psicologicamente. Ma ne va- nell’acido lattico, rifiati accasciato sulla balau- guadagnato peso, cosce e polpac- È NATO ANCHE leva la pena, e non solo per la me- stra. Per riprendermi da quella sbornia di pista ci hanno cambiato forma, come daglia d’oro. ho impiegato due o tre settimane e solo quando braccia e spalle. Su strada ero a di- DALLA SPINTA «Il post Olimpiade è stato scioc- sono riuscito a pedalare per una mattina di se- sagio, ecco perché al Giro d’Italia cante. Il telefono era una cosa in- guito ho ritrovato il piacere vero della bicicletta sono finito fuori tempo massimo DELLA COCENTE credibile, incontrollabile, e anco- e della possibilità di seguire i miei pensieri». nell’ottava tappa, vergognandomi DELUSIONE ra oggi mi rendo conto di non molto nei confronti del pubblico. aver risposto a qualcuno che ma- UNA (DIFFICILE) DOPPIA VITA Ma era inevitabile: non avevo il PROVATA gari avrei ringraziato con molto Elia Viviani, campione olimpico dell’Omnium. fondo necessario, appena la stra- piacere. Poi la popolarità. Quan- Forse il risultato più ricercato, più testardamen- da saliva facevo una fatica pazze- A LONDRA 2012. do vado in giro c’è sempre quelloq (continua a pag. 48) [ 44 ] CyclingPro GIRO D’ONORE EMOZIONANTE L’emozionante giro d’onore di Viviani subito dopo la conquista dell’oro a Rio 2016, culminato in un abbraccio con i genitori che erano seduti proprio nel punto in cui il corridore, pochi minu- ti prima, era rovinato a terra per una manovra azzardata di Cavendish.

CyclingPro [ 45 ] MONDIALI

LA DOPPIA VITA DI ELIA VIVIANI ALTRI 2 ANNI CON SKY Testa a testa tra Elia Viviani (2°) e (1°) nella seconda tappa dell’Abu Dhabi Tour dello scorso otto- bre. Il veronese ha rinnovato per altri due anni (fino alla fine del 2018) il suo contratto con il Team Sky, dove conti- nuerà a “giocare” come jolly, dedican- dosi prevalentemente alla strada. MONDIALI

Per il prossimo anno il suo obiettivo è la Sanremo.

(segue da pag. 44) che mi riconosce per primo e vuole la foto e poi delle corsette di paese da vincere a tutti i costi: no più famoso d’Inghilterra». arrivano tutti gli altri a catena, incuriositi e pron- così non si va da nessuna parte. In due stagioni E il ritorno in pista? «Sono tornato a Montichiari ti per la foto. Questo vale sia in pizzeria che al su- Marco Villa e gli allenatori azzurri hanno fatto de- - spiega il campione olimpico - un mese e mez- permercato che collare il quartetto e portato Ganna al titolo iri- zo dopo i Giochi e solo per due ore. Dovevo con- al laboratorio di analisi. Mi fa piacere, ma ho do- dato. Ma non è solo quello: con una formazione segnare le mie bici e ho fatto un po’ di dietro mo- vuto imparare che in alcune situazioni devo an- del genere un Ganna o un Consonni tore dopo avere riabbracciato compagni e staff. dare solo dove posso stare tran- avranno qualità da stradisti che una Come giro? Sono più leggero e quindi sto meglio, quillo. Ho scoperto un carriera tutta su strada non potrà molto meglio di quando ero allenato! La “coscia mondo molto più largo di LA DOPPIA VITA DI mai darti. E una medaglia olimpi- del pistard” ti serve per andare forte, ma non ti quello del ciclismo, dove ca, che è senz’altro alla portata di aiuta assolutamente su strada e, soprattutto, ti fa piaci e vieni ammirato anche Ganna, può portarti su una di- sentire a disagio: gonfio, goffo. Ho cercato di tra- da persone che quella sera mensione completamente diver- sformare l’ottima condizione dell’Olimpiade in stavano guardando semplice- sa». una buona condizione a due mesi di distanza per mente i Giochi». fare il Mondiale». È un concetto fondamentale ELIA VIVIANIIL RITORNO ALLA STRADA Un Mondiale, quello di Viviani, che ha deluso so- quello di “allargamento” della base di pubblico La prima gara vera su strada per il Viviani olim- lo chi non riesce a capire quanto complesso sia del ciclismo ed è lo stesso che ha dato enorme pico è stato il Tour of Great Britain, terra di pi- stato preparare l’evento in così poco tempo e con popolarità al ciclismo inglese. Senza contare i be- stard, ma anche di Mark Caven- un numero così ridotto di giorni nefici tecnici che soltanto la pista ti può dare. dish, battuto da Elia proprio a Rio: DAL VIVAIO di corsa a disposizione. A Doha, «Pensavo - spiega Viviani - che fos- Elia è rimasto ben agganciato al COSA PUÒ DARE LA PISTA sero tutti per Cav. Invece ho trova- FINO gruppo di testa in una situazione «Pensate ai dilettanti che hanno fatto grande la to un’accoglienza trionfale e non difficile e, nel momento in cui la pista azzurra quest’anno - spiega il commissario solo dai tifosi di Sky. In realtà Ca- A SKY:QUI ELIA corsa è entrata nel vivo, colto dai tecnico azzurro Davide Cassani -. Le loro squa- vendish o lo ami o lo “odi” e non crampi, ha spiegato con sincerità dre (ma il principale “fornitore” di azzurri è la ber- tutti in Inghilterra lo amano. E io HA TROVATO la sua condizione ai compagni e gamasca Coolpack, ndr) hanno finalmente capi- da quelle parti ho trovato i primi UN AMBIENTE lasciato campo libero a Nizzolo. to che farli correre in pista e affidarli alla nazio- cartelli “Forza Elia”. Non me lo nale significa puntare davvero sul loro futuro e aspettavo, anche se gli inglesi han- PERFETTO PER IL FUTURO? LA SANREMO non al risultato di una domenica. Ci sono altri te- no sempre tifato per me. Dopo Va- Chi critica Viviani dovrebbe ricor- am che continuano a restare chiusi nella logica lentino Rossi dovrei essere l’italia- LE SUE QUALITÀ. dare che - oro olimpico a parte -

[ 48 ] CyclingPro E con Nizzolo può nascere una sfida. UN’ITALIA A DUE PUNTE Viviani in allenamento sulle strade RS1 PER LA MASSIMA POTENZA di Doha con due compagni della squadra azzurra: e Le produce l’azienda italiana Dmt la “riserva” Pippo Pozzato. Proprio VIVIANI È STATO IL PRIMO A USARE QUESTA SCARPA, CHE HA UN SISTEMA a Nizzolo, nel finale di corsa, Vivia- DI CHIUSURA CHE AVVOLGE LA TOMAIA A 360 GRADI PER OTTENERE UNA CALZATA ni ha lasciato i gradi di capitano. COMODA E CHE NON DISPERDE NEANCHE UN WATT NÉ IN VOLATA NÉ IN PISTA. opo il successo ai Giochi piede a 360 gradi, trapassando si chiama Skeleton System, di Rio è arrivata anche la letteralmente la suola in proprio a ricordare che il veronese, nel 2016, ha gareggiato su strada per Dfinitura dorata che gli è carbonio per mezzo di tre fori. all’interno della tomaia è stato ben 64 giorni e 11.000 km, iniziando la stagione stata realizzata per celebrare In questo modo si ottiene una inserito un vero e proprio a gennaio in Argentina e chiudendola a ottobre il successo. La sostanza, però, chiusura perfetta, anche “scheletro” per gestire la a Doha. Dubai, Doha, Abu Dhabi per lui sono or- non cambia: la scarpa che Elia perché la suola impiegata è in chiusura. In pratica, le due mai luoghi familiari: si corre nel deserto, con tem- Viviani sta utilizzando già da carbonio monoscocca, con parti che sulle scarpe da perature bollenti e senza pubblico ad applaudi- quattro mesi, quella con cui contrafforte posteriore interno ciclismo tradizionali sono re. «Tutto vero - conclude Elia -, com’è vero che corre sia su strada che che contiene e stabilizza tradizionalmente separate - la storia del ciclismo porta in luoghi che danno sull’“anello”, e appunto quella ulteriormente il piede. suola e tomaia -, sulle RS1 ben altre emozioni, dal Belgio all’Italia. Ma per con cui ha vinto l’oro alle La tecnologia (brevettata) sono fuse assieme in un unico noi velocisti Qatar, Abu Dhabi e Dubai sono pic- Olimpiadi, è una scarpa da elemento, che ha permesso coli paradisi. Niente salite, strade perfette, alber- ciclismo unica nel suo genere. di aumentare la rigidità, ghi da favola e il caldo che fino a un certo punto Prodotta dalla Dmt, la nuova di rendere più comoda la ci favorisce. Con la fatica che facciamo sulle sa- RS1 utilizza un innovativo calzata e di eliminare la lite del Giro e del Tour ogni tanto un Mondiale sistema di chiusura, dove il tradizionale linguetta interna così ce lo meritiamo. Anche se il mio sogno è e triplo laccio ad alta resistenza sul collo del piede per avere resta una strada italiana dove spesso fa molto governato da una fibbia un risparmio notevole freddo: quella dove arriva la Milano-Sanremo. micrometrica Boa avvolge di peso (solo 520 g Con la stessa tenacia con cui ho preparato Rio, completamente la sagoma del per un paio in taglia 41). nel 2017 mi dedicherò a quel sogno. E so di po- tercela fare». • CyclingPro [ 49 ] GIRO 2017 Una CORSA ROSA da INCORNICIARE TUTTE LE TAPPE DELLA 100a EDIZIONE TAPPA DATA PERCORSO KM 1a 5 maggio ALGHERO-OLBIA 203 2a 6 maggio OLBIA-TORTOLÌ 208 3a 7 maggio TORTOLÌ-CAGLIARI 148 4a 9 maggio CEFALÙ-ETNA 180 5a 10 maggio PEDARA-MESSINA 157 6a 11 maggio REGGIO CALABRIA-TERME LUIGIANE 207 e Urbano Cairo, presidente Rcs 7a 12 maggio CASTROVILLARI-ALBEROBELLO 220 8a 13 maggio MOLFETTA-PESCHICI 189 l 100° Giro d’Italia partirà il 5 maggio 2017 da Al- 9a 14 maggio MONTENERO DI BISACCIA-BLOCKHAUS 139 ghero per concludersi il 28 maggio a Milano, in 15 maggio RIPOSO Ipiazza Duomo, dopo aver toccato 15 regioni. I 3572 10a 16 maggio FOLIGNO-MONTEFALCO (ITT) 39 km del percorso sono suddivisi in 21 tappe. Cinque 11a 17 maggio FIRENZE-BAGNO DI ROMAGNA 161 sono state classificate di alta difficoltà, 8 di media, 3 12a 18 maggio FORLÌ-REGGIO EMILIA 237 di bassa. Le frazioni contro il tempo sono due: la cro- 13a 19 maggio REGGIO EMILIA-TORTONA 162 no del vino da Foligno a Montefalco (39 km) e quel- 14a 20 maggio CASTELLANIA-OROPA 131 la conclusiva dall’autodromo di Monza a Milano. Cin- 15a 21 maggio VALDENGO-BERGAMO 199 que gli arrivi in salita: Etna (4ª tappa), Blockhaus (9ª), 22 maggio RIPOSO Oropa (14ª), Pontives/Ortisei (18ª), Piancavallo (19ª). 16a 23 maggio ROVETTA-BORMIO 227 A contendersi il titolo di “tappa regina” sono la 16ª 17a 24 maggio TIRANO-CANAZEI 219 frazione (con Mortirolo e il “doppio” Stelvio da due 18a 25 maggio MOENA-ORTISEI/ST. URLICH 137 versanti diversi) e la 18ª tappa, con transito su Por- 19a 26 maggio SAN CANDIDO/INNICHEN-PIANCAVALLO 191 doi, Valparola, Gardena, Pontives e Pinei. Insomma, 20a 27 maggio PORDENONE-ASIAGO 190 l’Italia c’è tutta: isole, vulcani, Appennini, Alpi & Pre- q 21a 28 maggio MONZA-MILANO (ITT) 28 TOTALE 3449,93572 MEDIA KM 170.1 LA CORSA ROSA COMPIE CENTO ANNI E SI REGALA UNA Tutta l’Italia EDIZIONE SPECIALE CHE ABBRACCIA DAVVERO TUTTA LA PENISOLA, ISOLE COMPRESE. UN PERCORSO festeggia BELLO E DURO DALL’INIZIO.

ILGIRO[ 50 ] CyclingPro N.100 CyclingPro [ 51 ] GIRO 2017 alpi. Tanta montagna e tantissimo DUE CRONO loro di combattere per pianificheranno, come sempre, il ri- mare, quel mare completamente as- In controtendenza ri- AL VIA NIBALI il simbolo del Giro, e torno a casa. È forse questo l’unico sente dal del 2017. Il spetto al Tour, che mini- E ARU,PER LA offrendo poi un bo- difetto di questo Giro: il fatto di non Giro d’Italia numero 100 sarà una mizza i kilometri contro nus di altre cinque essere riuscito a inserire nell’ultima sintesi geografica perfetta del nostro il tempo, il Giro, come PRIMA VOLTA tappe piatte. Ma è settimana di corsa un’opportunità Paese e, sul piano tecnico e delle dif- detto, mantiene due cro- proprio la “fuga dei per una categoria di corridori molto ficoltà, non farà sconti a nessuno. nometro “vere”, ma le di- “SEPARATI”: velocisti” l’aspetto più amata. segna in modo moder- temuto da tutti: certa- MONTAGNE SIMBOLO no: la movimentata “tap- LA LORO SFIDA mente, assisteremo al CHI AL VIA? Lungo il percorso ci sono le tre pa del vino” da Foligno a fuggi fuggi verso l’ae- Il Giro numero 100 offre tantissimo, montagne simbolo di sud, centro e Montefalco e la velocis- GIÀ VALE roporto più vicino, ma merita grande rispetto. Il “toto nord Italia: l’Etna, primo severo esa- sima Monza-Milano, anche se - lo ripetia- partenti” è già aperto, la concorren- me dopo quattro giorni di gara (e passerella dei “supersti- IL BIGLIETTO. mo - i più resistenti za del Tour (doppietta impossibile) uno di riposo in navigazione tra Si- ti” dal celebre autodromo fino a piaz- avranno altre cinque tappe da gio- e le tentazioni della Vuelta, come cilia e Sardegna), che nel 2011 con- za Duomo. carsi, nonostante la crono finale non sempre, riducono il numero di pos- segnò subito la prova a Contador; il inviterà molti a rimanere fino alla fi- sibili big stranieri. Ma il Giro certo tostissimo Blockhaus dopo una set- OK PER GLI SPRINTER ne. L’assenza della tappa passerella non si scoraggia. Ci saranno - già timana; il leggendario Stelvio, che È un Giro che rispetta i velocisti, che di Milano, sostituita dalla cronome- confermata la partecipazione - Vin- la corsa affronta addirittura due vol- saranno di sicuro rappresentati da tro di Monza, oltre a un filotto di sei cenzo Nibali e , per la pri- te (dopo l’antipasto pesante del una robusta pattuglia, anzi, proba- tappe per scalatori, fanno dunque ma volta in gara in squadre diverse, Mortirolo), inaugurando il versante bilmente buona parte dei top sprin- ben pensare (purtroppo) alla fuga di finalmente rivali. E la loro sfida, già svizzero di Glorenza: sarà questa, ter sarà al via, visto che la maglia ro- massa degli sprinter: i big delle ruo- da sola, riempie di interesse la cor- quasi certamente, la tappa regina sa nei primi tre giorni in Sardegna è te veloci arriveranno, si giocheranno sa rosa. del 2017. roba per ruote veloci, consentendo le loro opportunità in Sardegna e poi Da definire, però, l’elenco dei loro ETNA PRIMA SALITA ETNA

[ 52 ] CyclingPro ne piùrigida. preventivosacrificio ediunaselezio- glio alvia,ancheacostodiqualche Giro delgenere davvero ilme- merita tivo sulcaso “pagare percorrere”. Un che casodidopingeilprocesso spor- del2016,qual- po imodestirisultati tinental verranno invitatialviado- quanti teamCon- colore, vedremo pre nonè più tri- che neresta: Lam- liano operquello per ilciclismoita- Poi cisaràspazio Tour. binare ilGiro alquasiobbligatorio che tuttavia,difficilmente, potràab- interesse anchedaNairo Quintana, Chaves eilfrancese Pinot.Segnali di spagnolo Contador, ilcolombiano chepotrebbeavversari, includere lo CORAGGIO DI... tà, moltodipenderàdallacondizio- due.ta lacorsanelleprime In real- tima settimanatengamoltofrena- teme, invece, cheladurezza dell’ul- Machi perlavittoria. c’è anchechi Blockhaus, chiudendopresto igio- vulcano siciliano, tra questoeil Giro chesidelineisenonsubitosul ma, vistochesipuòuscire dallasfi- una corsatatticamentedelicatissi- di moltodiversi,maècomuqnue Giro, inmo- itecnicisiesprimono Sul possibileandamentotatticodel ANDAMENTO TATTICO da per la vittoria giàsull’Et-da perlavittoria na eincassandodistacchi pesanti anchequattro Contador”, ovvero un chiamare “l’effetto quello chepossiamo corsa sulleAlpi.È re vana qualunquerin- khaus, tantodarende- doposulBloc-giorni ves-Ortisei eAsiago.ves-Ortisei traguardi pocoesplorati diPonti- il finaledella Valdengo-Bergamo, i tutta laFirenze-Bagno diRomagna, vo di Terme Luigiane inCalabria, trabocchetto: l’arri- condito difrazioni questo Giro èben negli ultimianni, come datradizione tale. Ecomunque, pa nontrascenden- diunatap- termine Blockhaus al arriva non impossibile, il l’Etna è duro ma i bigapocacosa: mitare idistacchitra nistico potrebbe li- to caro, mentre unbuonlivelloago- uno opiùatletisipagherebbe mol- eventuale ritardo dicondizione ti arriveranno inSicilia, perché un concuiigrandine diforma favori- ALLA CORSA. INVITATI VERRANNO AZZURRI QUANTI TEAM SAPREMO A GENNAIO risolto amonte...risolto fascia Professional) cheandrebbe ciclismo (speciediquelloazzurro di questo èunproblema generale del corsa atappeditre settimane. Ma eai figura (pensiamoaitantiritiri classifica oanchesolodidecorosa terà adAlghero conambizionidi sente improvvisazioni: chisipresen- Insomma, èunGiro chenoncon- adatti adisputare una squadre non minori) tutto agliitalianidelle atleti (pensiamosoprat- corsatanti mo ofuori tempomassi- sto fuori del tracciato mettapre- cheladurezzarischio ma, lostessodel2016:il Infine, l’ultimo proble- sa. trarsi solosullacorsaro- del 2016)dovrà concen- tempomassimo fuori CyclingPro [ 53 SPAURACCHIO STELVIO ] GIRO 2017 CEFALÙ-ETNA MARTEDÌ 9/5 - 180 KM 4a Tappa

PRIMA SALITA? IL MITICO ETNA! È prevista alla 4a tappa la prima salita del Giro d’Italia. E che salita! Sbarcati in Sicilia dopo la tre giorni sarda e un giorno di riposo, i “girini” dovranno af- frontare l’Etna in una frazione che parte da Cefalù, affronta come prima difficol- tà la Portella di Femmina Morta e poi sale ai 1892 m del Rifugio Sapienza, al- l’ombra del vulcano più alto d’Europa. Non è il versante dove Contador “ucci- se” il Giro, ma quello di Nicolosi non è certo meno duro. Il giorno successivo la carovana pedalerà verso Messina, cit- tà natale di Vincenzo Nibali (tappa per velocisti) e poi si imbarcherà per Reg- gio Calabria.

MONTENERO DI BISACCIA-BLOCKHAUS 9a DOMENICA 14/5 - 139 KM Tappa

TAPPA BREVE, MA C’È IL BLOCKHAUS Se l’Etna è la grande montagna del sud, il Blockhaus è di gran lunga la più temibile dell’Italia centrale. Il Giro l’affronterà al termine della 9a frazione (solo 139 km con partenza da Monte- nero di Bisaccia), dal classico versante di Roccamorice. L’ascesa misura 13.2 km, con 1128 m di dislivello, pendenza media dell’8.5 per cento e massima del 14 per cento.

[ 54 ] CyclingPro 10 a Tappa UNA CRONO AL SAGRANTINO Al contrario del Tour de France, che ha ri- dotto davvero a poca cosa le cronometro, il Giro lascia loro dignità e continua la sua scelta “tematica” legata alle terre del grande vino italiano. La cronometro del Sagrantino (10a tappa) misura poco meno di 40 km e presenta una lunga serie di sa- liscendi prima di terminare nel bellissi- mo, minuscolo centro storico di Monte- falco. È anche un’occasione unica per una visita a una delle migliori aziende vi- tivinicole dell’Umbria per la grande qua- lità dei vini prodotti, la Antonelli San Mar- FOLIGNO-MONTEFALCO (ITT) co, 170 ettari in un corpus unico al cen- MARTEDÌ 16/5 - 39 KM tro della zona Docg Montefalco.

a 14 CASTELLANIA-OROPA Tappa SABATO 20/5 - 131 KM

COPPI & PANTANI Due omaggi dichiarati nella 14a tappa del Giro d’Italia n.100: il primo è a (si parte dalla sua città natale, Castellania), il secondo a Marco Pantani, con l’arrivo sulla montagna di Oropa, dove il Pirata realizzò una delle sue più celebri (ma anche discusse) imprese. Anche questa frazione è molto breve (132 km) e presenta come unica ascesa quella finale, lunga 11.8 km, con una pendenza media del 6.2 per cento e una pendenza massima del 13 per cento. Una frazione che potrebbe anche risultare non troppo selettiva. CyclingPro [ 55 ] GIRO 2017 16a Tappa ROVETTA-BORMIO MARTEDÌ 23/5 - 227 KM MORTIROLO & DOPPIO STELVIO Il “tappone” del Giro è anche uno dei più lunghi: 227 km da Rovetta, nel bresciano, a Bormio. Il menù è tanto semplice quanto difficile da digerire. Si comincia con il Morti- rolo dal lato “facile” di Monno (13 km al 7.6 per cento con punte del 16 per cento) e poi si affronta per ben due volte il Passo Stelvio. Nel primo caso dal versante di Bormio, nel secondo dal “terzo versante” di Santa Maria in Mustar. Arrivo in picchiata su Bormio.

DIGITAL CYCLING NETWORK 18 a Tappa

MOENA-ORTISEI/ST. URLICH GIOVEDÌ 25/5 - 137 KM UN TAPPONE BREVE BREVE (MA PIANURA ASSENTE) Non c’è davvero un metro di pianura nella Moena-Ortisei che contende a quella dello Stelvio il titolo di tappa più dura del Giro 2017. A favore dello Stelvio, il fatto che la 18a frazione è di appena 137 km e che le salite (sia pure classicissime) non sono irresisti- bili se prese singolarmente. Interessante il finale a Ortisei, con la salita di Pontives a ridosso del traguardo: 9 km al 7 per cento, con punte del 12 per cento proprio nell’ulti- mo tratto.

CyclingPro [ 57 ] GIRO 2017

UN TOUR SENZA MARE (MA CON TANTE MONTAGNE) Presentata l’edizione numero 104 della Grande Boucle. AL CONTRARIO DEL 2015 E 2016, IL TOUR DE FRANCE 2017 NON SI AFFACCIA MAI SUL MARE, MA, IN COMPENSO, TOCCA TUTTE LE CINQUE CATENE MONTUOSE TRANSALPINE, CON UN INEDITO DOPPIO PASSAGGIO SULLE ALPI. UNA CORSA DAVVERO DURA, CON CRONOMETRO RIDOTTE AL MINIMO, SPAZIO PER I VELOCISTI E RISCHIO DI VEDERE POCHISSIMI ITALIANI AL VIA. resentato come sempre a fine ottobre a Parigi, Pil 104° Tour de France scatterà da Dusserdolf, in Germania, il 1° luglio 2017. La corsa attraverserà, oltre a Germania e Francia, anche Belgio e Lussemburgo. Ma scordiamoci la vecchia e cara Grande Boucle: il percorso del Tour 2017 non è più il regolarissimo grande anello cui eravamo abituati, ma un sentiero tortuoso e accidentato in cui ogni forma di regolarità sembra abbandonata. Se un tempo l’unica sorpresa possibile era l’ordine in cui venivano affrontati le Alpi e i Pirenei, l’edizione numero 104 scombina la tradizione attaccando prima i Vosgi, poi il Giura, poi il Massiccio Centrale, poi i Pirenei e infine le Alpi. Insomma, tutto ciò che in Francia è montagna.

SALITE STORICHE «Basta tappe prevedibili», intima il boss Christian Prudhomme. Il percorso misura 3516 km, suddiviso in 21 tappe: 2 cronometro (compreso il cronoprologo tedesco), cinque tappe di montagna (con tre arrivi in quota), cinque ondulate, nove per velocisti. Quindi, spazio ridottissimo alle cronometro che uccidono l’audience (appena 36 km in tre settimane, praticamente metà di quelli del Giro d’Italia), ma cinque frazioni di alta montagna, cinque per cacciatori di fughe e nove per gli sprinter, perché è tra le ruote soltanto nella penultima tappa, potrebbe essere il vero problema - QUALCHE CURIOSITÀ veloci (a cominciare da Peter la cronometro di Marsiglia, che almeno dal nostro punto di vista - Il montepremi complessivo Sagan) che oggi si concentrano termina all’interno del Vélodrome, della Grande Boucle 2017. Aru e ammonterà a 2,3 milioni di euro. i beniamini del pubblico. tempio del calcio transalpino. Nibali si daranno battaglia al Giro Tra sedi di arrivo e partenza Il Tour 2017 renderà omaggio alle Rispetto all’abbuffata di coste del e quasi sicuramente il sardo non di tappa (38), quelle inedite salite storiche proponendo, tra le 2015 e del 2016, un digiuno forzato. correrà in Francia, scegliendo la sono dieci e per la prima volta altre, Grand Colombier, Télégraphe, Chris Froome, che vuole portare a Vuelta. Il prossimo 1° luglio in una tappa arriverà sulla Galibier e Vars, e offrendo un arrivo quattro le sue vittorie riducendo il Germania dovrebbe esserci cima dell'Izoard, una delle inedito e da brivido (anche dal distacco dai magnifici Merckx, Vincenzo Nibali, capitano di un salite simbolo della corsa. punto di vista logistico) sui 2360 m Anquetil, Hinault e Indurain, storce team che ha un disperato bisogno Gli organizzatori hanno dell’Izoard. Ma toccherà anche il naso e parla di «Tour che della vetrina francese per farsi chiesto alla federazione ascese velenose e poco favorisce chiaramente gli notare dal mondo. Con la internazionale di ciclismo di poter conosciute che un tempo avrebbe scalatori», come se non fosse lui il “cinesizzazione” dell’ex Lampre, ridurre da nove a otto il numero ripudiato: Mont du Chat, Mur de più forte grimpeur dell’ultimo lustro. il rischio concreto è che di di corridori per squadra, per motivi Péguère, Col de Peyra Taillade. Nessun italiano alla presentazione ex azzurri in Francia se ne di sicurezza. L’Uci si è riservata Il 104° Tour sfiorerà il mare parigina. E la presenza degli italiani vedano davvero pochi. Peccato. ogni decisione in merito.

[ 58 ] CyclingPro SAN CANDIDO/INNICHEN-PIANCAVALLO 19 a Tappa VENERDÌ 26/5 - 191 KM

PIANCAVALLO, MA FORSE I GIOCHI SARANNO FATTI Tappa davvero strana la San Candido-Piancavallo, con partenza in discesa, la facile ascesa di Sella Chianzutan a metà corsa e salita finale a Piancavallo, piuttosto lunga ma non certo irresistibile. L’idea è che la tappa serva solo a confer- mare le posizioni già acquisite nei giorni precedenti lungo i tapponi dolomitici.

21 a MONZA-MILANO (ITT) Tappa DOMENICA 28/5 - 28 KM CRONO AL DUOMO Il Giro numero 100 torna a Milano dopo anni di dissidi e incomprensioni e prova a festeggiare con una tappa diversa dalla solita, banale ca- valcata per velocisti con traguardo periferico. E siccome l’unico modo per raggiungere piaz- za Duomo è una cronometro, ecco allora la Mon- za-Milano, piatta come un biliardo, con un “lan- cio” che prevede un giro completo del circuito automobilistico: in tutto 28 km che verranno per- corsi in poco più di mezz’ora e che, forse, non serviranno a cambiare una classifica generale già definita. Forse, perché non dimentichiamo- ci cosa accadde a Roma tra Mechov e Di Luca nel 2009...

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SAGAN MONUMENTO Vincere il Giro delle Fiandre in ma- glia iridata: roba per pochi, roba per , che nel 2016 ha conqui- stato il suo primo Fiandre (dopo un se- condo, un quarto e un quinto posto) battendo Fabian Cancellara (alla sua corsa di addio) e Sepp Vanmarcke. Solo sedicesimo il primo azzurro, Da- niel Oss.

SUPERCLIC GANNA SORPRESA Sono di Filippo Ganna (20 anni a lu- glio) le due imprese ciclistiche azzur- re del 2016. Filippo ha realizzato una clamorosa e fantastica doppietta, vin- cendo il titolo mondiale assoluto nel- l’inseguimento e poi la Parigi-Rou- baix nella categoria “espoirs”. Con 4’16”127 è suo anche il nuovo record italiano. SUPERCLIC NIBALI MAI DOMO A Vincenzo Nibali non bastava esse- re uno dei pochi ciclisti al mondo a potersi vantare della tripletta Giro- Tour-Vuelta. Così lo Squalo si è ag- giudicato anche l’edizione numero 99 della corsa rosa, battendo proprio sul- l’ultima salita dell’ultima tappa di montagna il giovane rivale colombia- no Chaves. SUPERCLIC FROOME MARATONETA La foto dell’anno è quella di un cicli- sta in maglia gialla che corre a pie- di. È Chris Froome, la tappa è quella del Ventoux al Tour. Distrutta la bici nell’impatto con una moto ostacola- ta dalla folla, Froome ha reagito nel modo più naturale: si è messo a cor- rere a piedi aspettando che l’ammi- raglia lo raggiungesse. Chapeau. SUPERCLIC VAN AVERMAET OLIMPIONICO Dicevano di lui: è fortissimo, ma non vincente. A 31 anni Greg Van Averma- et ha vinto la corsa della vita: quella in linea ai Giochi di Rio. Non era tra i favoritissimi per via del percorso trop- po duro per le sue caratteristiche, ma lui ha gestito la corsa con intelligen- za, approfittando anche della caduta di Vincenzo Nibali. SUPERCLIC VIVIANI IMMENSO Una vittoria che premia coraggio, an- ticonformismo, voglia di non arren- dersi mai. Elia Viviani vince l’Omnium ai Giochi di Rio battendo uno scaltro (forse anche troppo) Mark Cavendish al termine di una due giorni piena di emozioni, compresa una rovinosa ca- duta nella corsa a punti finale. Una consacrazione. SUPERCLIC CANCELLARA MAESTRO Fabian Cancellara è stanco, anzi lo- goro: anni di fatiche e cadute l’hanno prosciugato. Ma in quella che è la sua sedicesima e ultima stagione agonistica di una carriera favolosa, Spartacus vuole almeno un grande ri- sultato. E lo trova in extremis: la me- daglia d’oro olimpica nella crono di Rio De Janeiro. Se la merita tutta. SUPERCLIC QUINTANA MISTERIOSO È il grande sconfitto del Tour e non so- lo del 2016. Nairo Quintana aspetta sempre il momento giusto per attac- care, ma quel momento arriva miste- riosamente sempre troppo tardi. Do- po il terzo posto alla Grande Boucle, si toglie però la soddisfazione di bat- tere il rivale inglese alla Vuelta, con- clusa finalmente da vincitore. SUPERCLIC BALSAMO IRIDATA È la nostra unica campionessa del mondo su strada. Elisa Balsamo ha 18 anni, viene da Cuneo e ha vinto il ti- tolo in linea a Doha tra le juniores. Eli- sa non è una sconosciuta, anzi: nel suo palmarès ha ben tre titoli mondia- li su pista conquistati nel 2015. Poco da dire: le donne azzurre delle due ruote non ci deludono mai! SUPERCLIC SAGAN INAFFERRABILE L’uomo dell’anno è lui, Peter Sagan: Gand, Fiandre, tre tappe al Tour, Mon- diale. E la classifica World Tour: pri- mo con 5359 punti davanti a Froome e Van Avermaet, che ne hanno 3700. Come dire che tra lo slovacco e il re- sto del mondo c’è un abisso, sia in ter- mini di ranking che di popolarità. E di capacità di fare spettacolo.